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Cosa è incluso
La Camargue è un parco nazionale della Francia Meridionale, formato dal grandioso fiume Rodano che, nato dalle innevate cime della Svizzera, pone fine qui alla sua lunga corsa, di oltre 800 km, gettandosi in mare. Nel cuore incontaminato del parco naturale ogni anno, il 24 e 25 Maggio da secoli, i gitani di tutta europa si riuniscono per celebrare la festa di Santa Sara, loro protettrice. Come molte feste, la festa gitana a Saintes Maries de la Mer comprende momenti di spettacolo, intimità, devozione, comunione comunitaria, tempo della famiglia, commercio e persino occasioni di conflitto e competizione. La festa di maggio per le Saintes Maries e Santa Sara ospita comunità distinte di Gens du Voyage (Gitani, Rom, Manouche, Tsigane che vengono da varie parti d’Europa e appartengono proprio a clan diversi) e turisti curiosi di vedere lo spettacolo. Saintes Maries de la Mer è un villaggio di sole 2.500 persone, durante la festa le persone che vengono qui a volte superano anche i 50.000!Questo già fa capire quanto sia “sentita” questa festa. Durante il viaggio visiteremo i siti e le città più importanti di questa zona, come Arles con i suoi angoli suggestivi, incantevoli bistrot all’ombra dei platani, dove si respira l’atmosfera del periodo impressionista, il lungo Rodano romantico al tramonto, le viuzze nascoste, i resti dell’antica città romana. Nimes, come tante cittadine occitane e provenzali anche essa è è legata alla storia del periodo romano: infatti il simbolo della città è un coccodrillo incatenato a una palma, in onore dei legionari che combatterono a fianco di Cesare nella campagna del Nilo e che qui si stabilirono dopo la guerra Avignone affacciata sul Rodano, punteggiata di hôtels particuliers, viuzze tortuose e piccole piazzette all’italiana, Avignone si concentra intorno al meraviglioso Palazzo dei Papi, ci divertiremo nella festa dei gitani di Camargue. La pittoresca cittadina della Camargue, Saintes Maries de la Mer si trasforma e si ammanta di un fascino senza tempo grazie al Pellegrinaggio dei Gitani.
Gitani da tutti gli angoli del mondo si radunano qui per venerare la loro patrona, Santa Sara la Nera, la cui statua e le cui reliquie sono custodite nella cripta della chiesa. Una festa scontato dirlo di abiti dai colori sgargianti, musiche gitane, commistione di tradizioni provenzali e spagnole, bianchi cavalli, corride e tanto altro, il tutto in puro stile “zingaro”. Per tutto il periodo che precede la festa (una decina di giorni), le strade della città si riempiono di gitani colorati e pittoreschi che tornano qui non solo per le funzioni religiose ma anche per incontrarsi, festeggiare e battezzare i figli nella chiesa delle Saintes Maries.
Un rituale che si perpetua da secoli, inizia il giorno 24 maggio con la processione della statua della santa scortata fino al mare da gitani e cavalieri della Camargue in sella ai loro bianchi cavalli. Adempiute le funzioni religiose si dà spazio ai festeggiamenti, percependo il forte senso di appartenenza che chiama a raccolta i nomadi di ogni angolo d’Europa e non solo. Un tripudio di usanze tipiche, colori, musica e tanti eventi che si susseguono per giorni interi, un’occasione unica per vivere un’autentica festa popolare. La statua di Sara, che per giorni viene vestita di abiti multicolore e di gioielli dai fedeli in pellegrinaggio, il 24 maggio viene portata in processione dai gitani fino al mare dove viene benedetta, per simboleggiare l’attesa e l’accoglienza delle Saintes Maries (Marie Jacobé e Marie Salomé) da parte della santa, patrona dei gitani.
Sara la Nera o Santa Sarah, nota anche con il nome di Sara-la–Kali (Sara la Nera), viene venerata come santa dalla comunità gitana dei Manouches, Coradores, Sinti e Rom presso la città francese di Saintes–Maries–de-la–Mer, nel Camargue. Una leggenda fa di lei la serva delle Marie onorate presso il suddetto comune.
Cosa vedere in Provenza .Amata in tutto il mondo per la sua incredibile varietà di paesaggi, la Provenza è un condensato di bellezza, di atmosfere, di panorami naturali senza eguali.
La Provenza è una meravigliosa regione nel sud della Francia, incastonata tra il confine con l’Italia a est e la riva sinistra del fiume Rodano a ovest. Amata in tutto il mondo per i suoi scorci da cartolina, la Provenza racchiude un’incredibile varietà di paesaggi: dai campi di lavanda che si perdono all’orizzonte ai canyon di roccia rossa del Luberon, dai laghi turchesi e i fiumi smeraldo delle gole del Verdon alle calanques di Marsiglia, dove tuffarsi in un mare cristallino, dalle saline rosate della Camargue alla macchia mediterranea della Costa Azzurra. Questi panorami fiabeschi sono intervallati da una serie di villaggi arroccati sulle colline e da stupende città, ricche di arte, storia e archeologia. Vi attende un tripudio di stradine acciottolate, piazzette ombrose sotto le fronde dei platani, fiori colorati alle finestre, fontane gorgoglianti. Da Arles a Aix en Provence, da Gordes ad Avignone, da Nizza ad Antibes, la Provenza è una regione tutta da scoprire e visitare. – https://www.franciaturismo.net/provenza/cosa-vedere/
1°giorno: Roma-Marisiglia- Les Baux-de-Provence – Arles – Saintes Marie De La Mer
Ritrovo dei partecipanti presso aereoporto di Roma Fiumicino(o altre citta’) e volo diretto a Marisiglia.
Arrivo previsto alle ore 09.10 del mattino.Trasferimento on bus privato per la prima visita di questo tour.
Les Baux-de–Provence è uno dei borghi più pittoreschi della Provenza, arroccato su uno sperone roccioso, dominato da un castello in rovina e immerso negli ulivi.
Nel cuore del Parco Naturale Regionale delleAlpilles, Les Baux-de-Provence è un villaggio inserito nella ristretta lista dei Borghi più Belli di Francia. Arroccato su uno sperone roccioso e dominato da una vasta fortezza oggi in rovina, ha un patrimonio architettonico incredibilmente ricco con ben 22 monumenti storici. Questo villaggio è sicuramente uno dei più straordinari luoghi della Provenza. Arrivando da Saint–Remy con una stradina tortuosa in mezzo alla macchia mediterranea, senza preavviso vi comparirà davanti agli occhi questo meraviglioso nido d’aquila, rosso e luminoso sotto i colori cangianti del tramonto.
Qui il tempo sembra essersi fermato ai tempi dei baroni che si ribellarono a Luigi XIII e che subirono la repressione feroce di Richelieu, con il parziale abbattimento del castello. Passeggiare per le viuzze silenziose è davvero emozionante. Fortunatamente questo villaggio non è ancora diventato oggetto di selvaggio sfruttamento da parte della macchina del turismo e tranne pochi negozietti, tutto risuona antico e autentico. – Situato su uno sperone roccioso e classificato tra i borghi più belli di Francia, Les Baux de Provence è ormai diventato un luogo turistico imperdibile, con quasi 1,5 milioni di visitatori all’anno. Questo villaggio ricco di storia vi sedurrà con il suo incredibile panorama così come il suo amore per l’arte, che ha reso questa città un vero museo a cielo aperto. Ci sono infatti non meno di 22 monumenti storici e 3 edifici religiosi da visitare. Les-Baux–de-Provence ha anche dato il nome a una delle denominazioni più recenti del vigneto provenzale.
Tempo libero per il pranzo.
Visita di Arles Patrimonio mondiale dell’UNESCO! L’eredità romana di Arles è unica e si può vedere dietro ogni angolo: anfiteatro, teatro, terme di Costantino, criptoportico, aliscampi. Spiccano anche edifici romanici come la Primatiale e il chiostro di St Trophime.
Fondata dai Romani sul fiume Rodano, Arles conserva intatto tutto il fascino e i colori di un tempo perduto. I turisti indugiano nei caffè colorati, che hanno ispirato tra i più celebri quadri di Van Gogh (che qui visse a lungo) e passeggiano sul lungo fiume, romantico al tramonto. Girovagando per il centro potrete scorgere antiche case dalle facciate scrostate, piazzette affollate che si animano durante le feste e monumenti di pietra bianca che riluccica sotto il caldo sole estivo. Questa languida cittadina può essere considerata il punto di partenza per visitare la Camargue, un angolo di natura selvaggia e incontaminata, che alterna paludi, spiagge battute dai venti e saline colorate,dove potrete ammirare magnifici fenicotteri rosa e indomiti cavalli selvatici. Con il suo fascino dalle note gitane e i suoi colori provenzali, Arles incanta i suoi visitatori, che rimangono stregati dagli scorci pittoreschi.
Al termine delle visite, trasferimento all’ Hôtel Mas Des Lys ( https://masdeslys.fr/ ) a SAINTES-MARIES-DE-LA-MER per pernottamento.
Cena libera, consigliato vivamente vivamente di recarsi nel centro della cittadina ( distante circa 2 km dall’hotel, servizio taxi a pagamento disponibile ) per assistere ai preparativi della processione del giorno dopo. Sarà un fermento musiche, belli e folclore.
2°giorno: S. M. De La Mer– Festa Rom di Camargue -Saintes Marie De La Mer
Prima colazione in hotel.
Saintes-Marie-de-la-Mer è una cittadina delle Camargue che si affaccia sul Mediterraneo praticamente immersa nel delta del Rodano. Pur vantando origini romane ed esibendo una gradevolezza estetica costituita da un tappeto coerente di casette bianche _ per lo più abitazioni dei pescatori locali _ contrappuntato da alcuni monumenti di un certo rilievo, per la maggior parte dell’anno viene trascurata a favore di città e siti turistici ben più prestigiosi dell’area basso provenzale come Arles, Nimes, Avignone, Aigues Mortes, o soltanto utilizzata come punto di appoggio per la visita della celeberrima oasi naturalistica di Pont de Gau, che ospita una delle più numerose coloniedi fenicotteri rosa in Europa
Visita guidata alla Èglise des Saintes Maries.
Edificata sul sito di un’antica cappella dedicata alle Sante, la costruzione della chiesa di architettura romanica-provenzale risale al XII secolo. Fortificata in seguito a partire dal XIV secolo, domina tutt’ora il villaggio ed è visibile a 10 km di distanza. E’ una vera e propria fortezza, composta da un’unica navata dritta, senza decorazioni e con 15 metri di altezza.
Piu’ che un monumento ,
un simbolo
Dopo la loro morte, le Sante furono sepolte nelle vicinanze di una sorgente, i cui zampilli furono associati al loro culto intorno al VI secolo, e portano alla costruzione della cappella nel 992.
L’inizio dei lavori di edificazione della chiesa di architettura romanica risale al principio del XI secolo. Le pietre utilizzate nella costruzione provengono dalle cave di Beaucaire e di Carry-le-Rout. La chiesa fu dunque chiamata “Notre Dame de la Mer” Nostra Signora del Mare.L’antica cappella fu conservata ed inglobata nella nuova costruzione. Agli inizi del XIV secolo, per difendersi dalle invasioni e dai pirati, la chiesa venne fortificata, servendo dunque anche da rifugio per la popolazione.Il cuore e l’abside sono sormontati da un torrione nell’emiciclo utilizzato come torre di avvistamento, su cui si erge un “campanile a pettine” tipico dello stile romanico.
Architettura Esterna
Vi si trovano 5 imponenti campane con un peso totale di 2500kg :
- Marie Jacobé-Marie Salomé, la più monumentale e che pesa 1000 kg (sol)
- Claire, la più antica (1840), che pesa 600 kg (bémol)
- Rosa (do)
- Fulcranne (bémol)
- Réconciliation (fa)
Degli scavi archeologici promossi nel 1448 dal re Renato d’Angio’ (conte di Provenza), apportarono alcune modifiche fino all’attuale aspetto della chiesa.Come richiesto dallo stile romanico-provenzale, la costruzione è simbolica: la navata rappresenta il tratto lungo di una croce, le cui estremità formano il transetto e l’intersezione fra i due è il coro.Al centro della navata, circondato da una griglia si trova il pozzo d’acqua dolce.Un pezzo di marmo che sarebbe servito da cuscino per la testa dei corpi delle Sante si trova nel pilastro vicino alla nicchia che conserva la statue delle Sante e della barca.
Nel prolungamento della navata, sotto il coro, si trova una cripta che ospita la statua di Santa Sara e le sue reliquie. Luogo di culto per il popolo gitano ed i numerosi visitatori.
Accorrono da tutta Europa per celebrare la loro Santa, Sara la Nera. Gitani, nomadi e zingari si danno appuntamento qui, a maggio, nell’accogliente Camargue, per celebrare il loro essere pacifici cittadini del mondo.
Visita alla cripta dove è sepolta Santa Sara: durante la festa dei gitani sarà immersa in un’atmosfera davvero unica, in cui le tantissime candele accese creano luci e ombre e un calore incredibile mentre la statua della santa, agghindata a festa, viene baciata dai pellegrini fra estasi e pianti.
Alle ore 11.00 ci sara’ la messa e la discesa delle relique della Santa Sara.
La cerimonia inizia dall’apertura mattutina della cattedrale nella cui cripta i gitani vanno a pregare la Santa addobbando la sua statua (che verrà più tardi portata in processione) con vestiti e gioielli. In questa fase i gitani si dividono tra coloro che partecipano alla Messa seguente e quelli che si affollano dentro e fuori i locali a bere, suonare, cantare e ballare in mezzo in un turbinio di melodie e ritmi disparati, ma di matrice rigorosamente gitana.
Terminata la cerimonia ci si prepara per la processione: in attesa dell’uscita dalla chiesa della statua di Santa Sara, la gente si riversa sull’antistante Place des Gitans e riempie i lati delle strade teatro della processione fin sulla riva del mare dove questa raggiungerà il suo momento culminante. Contemporaneamente si predispongono in posizione i“Gardians”, i butteri del luogo in sella ai tipici cavalli bianchi che guideranno il corteo fino in acqua, e i figuranti del posto,tra cui spiccano le “arlesiane”, con sgargianti vestiti che sembrano usciti da un quadro di Renoir , che precederanno anch’essi la statua portata a braccia da devoti gitani con vescovi e preti al seguito, a scandire come un mantra una preghiera in onore di Sara.
Pranzo e tempo libero per assistere all’incredibile processione che avra’ inizio alle ore 15.00
Il 24 e il 25 maggio di ogni anno diventa il centro di attrazione per i gitani di tutto il mondo, che si riversano in questa località con ogni mezzo (camper, roulotte, carrozze, auto scassate) per venerare la loro patrona, Santa Sara la Nera, la cui statua e le reliquie sono conservate all’interno della cattedrale romanica di Notre-Dame-de-la-Mer. La leggenda narra che durante i primi anni dell’impero romano approdassero in questo luogo, fuggite dalle persecuzioni in Palestina, le “Marie del Mare”, Maria Maddalena, Maria Iosè e Maria Salomé, insieme alla loro serva Sara la Nera (un’altra leggenda racconta che Sara le accogliesse sul posto). Non si conosce l’origine di questa servitrice né il motivo per cui fu scelta come Santa Patrona (non riconosciuta dalla Chiesa) dalle comunità dei Manouches, Coradores, Sinti e Rom di tutto il mondo; fatto sta che ogni anno migliaia di gitani partono dalle loro case o accampamenti percorrendo centinaia di chilometri per onorare la loro patrona in questa piccola località balneare raggiungendola anche numerosi giorni prima del 24 maggio, data in cui inizia la prima processione della Santa (seguita da un’altra l’indomani dedicata alle “Marie del Mare”).
La processione, al termine del suo tortuoso percorso cittadino,vivrà il suo clou nell’entrata in mare, dove i cavalieri attenderanno, volto rivolto alla spiaggia, l’arrivo della Santa che qui vedrà compiersi il suo rito di purificazione, bagnata da una gitana, liberandosi così dell’energia negativa accumulata durante l’anno dalle richieste dei fedeli, prima di venire riportata, mondata, dentro Notre-Dame-de-la-Mer. Finita l’apoteosi del rito, non termina la festa: turisti e gitani si ritirano lentamente sul lungomare, asciugandosi alla meglio. Ma poi torneranno nelle piazzette e nei locali del centro di Saintes-Marie-de-la-Mer e si scateneranno di nuovo in bevute, balli, canti, mischiandosi gli uni con gli altri, perché la festa è di tutti.
Il paese, per tutto il resto dell’anno, è piuttosto sonnolento. Case bianche, negozi che vendono articoli a tema gitano (gonnellone a fiori, cappelli di paglia, bigiotteria, stivaletti da mandriano), qualche ristorante che offre spezzatino di carne di toro. Il toro, d’altra parte, insieme ai cavalli bianchi, è il prodotto locale.
Il pellegrinaggio
Tutto cambia una volta all’anno, quando arrivano i gitani, per una festa che dura tre giorni. La chiesa è dedicata alle Marie, che vengono portate in processione fino al mare il terzo giorno. Ma quella che loro venerano con una devozione infinita è Santa Sara, la loro patrona (probabilmente egiziana e non riconosciuta dalla Chiesa ufficiale). Il primo giorno ci si abitua, si canta, si balla, si va a vedere la statua della Santa nella cripta. Il secondo giorno si porta la Santa al mare, il terzo è la volta delle Marie. E questo è più o meno il programma, che dà avvio a un’estate di musica, tori, corride non cruente.
L’apice viene raggiunto nell’ultima settimana di maggio, il 24 e 25, quando qui si celebra la festa dei gitani, Le Pèlegrinage des Gitans, che arrivano in migliaia per il pellegrinaggio e la venerazione di Santa Sara, le cui vestigia sono conservate nella cripta della chiesa: durante questa festa ci sono processioni in cui la santa viene portata fino al mare per la benedizione, un momento estremamente emozionante, fra famiglie intere di gitani in lacrime, la corsa dei butteri fino all’arena, l’inaugurazione della stagione delle corride non cruente, les courses camarguaises e i giochi provenzali a cavallo.
La festa grande tocca il suo culmine con la grande processione in cui i gitani, con i loro cavalli bianchi accompagnano la statua della Santa fino al mare, in cui viene immersa tre volte per essere purificata.
Il momento è estremamente emozionante, tra famiglie intere di gitani commossi, immersi nelle note musicali dei loro violini, prima di ritrovarsi ad osservare l’inaugurazione della stagione delle corride non cruente, les courses camarguaises ed i giochi provenzali a cavallo.
Tutta la città si anima e diventa il fulcro di una festa incredibilmente appassionante.Assistere una delle tante corride non cruente che si svolgono da Pasqua a settembre. Curiosare nel coloratissimo mercato provenzale tutti i lunedì e venerdì mattina: troverete tantissimi prodotti locali, ortaggi e frutta, salumi di toro e vin de sable, oggetti di artigianato locale come ferro battuto, cappelli da butteri, stoffe e ceramiche.
Ore 18.30 trasferimento presso una Manade autentica, per cena con spettacolo gitano con cavalli, tori e flamenco.
Rientro in hotel a Sainte Marie De La Mer. Pernottamento.Cena inclusa.
3°giorno: S. M.De La Mer – Aigues-Mortes-Camargue –S. M.De La Mer
Prima colazione in hotel. Mattina dedicata alla seconda giornata delle processioni delle tre Sante. Infatti quest’oggi saranno portate in processione dai Gitani cristiani, le tre Sante mentre il giorno prima, per la processione di Santa Sara vi parteciperanno i gitani di tutta Europa cristiani, protestanti e ortodossi. Quest’ultimi oggi non ci saranno.
Pranzo libero.
Partenza per Aiugues Mortes. Interamente circondata da un’imponente cinta muraria e da saline viola di incredibile bellezza, Aigues–Mortes è un gioiello, un borgo medievale incantevole.
Il villaggio di Aigues Mortes è un vero gioiello, completamente racchiuso dalle mura e perfettamente conservato, tappa imprescindibile per qualunque visitatore. A differenza del classico villaggio occitano fortificato e abbarbicato sulle rocce, questo paesino si sviluppa in piano, circondato da saline e zone palustri.
Da qui, nel 1248, partirono le flotte francesi per dare vita alla settima crociata in Terra Santa. Situato al confine con la Camargue, nonostante si trovi tecnicamente in Occitania, ad Aigues Mortes si respira un’aria già provenzale, fra raffinate botteghe di maestri cioccolatieri, negozi di artigianato e simpatici bistrot in cui sorseggiare un buon bicchiere di vino, ammirando il via vai della gente e la grazia di queste stradine perpendicolari ricche di vita.
Possibilita’ di effettuare escursione facoltativa alle saline con un trenino.
Tour in jeep4x4 alla scoperta della Camargue selvaggia, al di fuori dei circuiti turistici.
Potrete ammirare le ricchezze di questa terra, tra il Rodano e il Mediterraneo, di cui le zone umide sono luogo di residenza naturale per una moltitudine di specie animali e vegetali.
Trasferimento in hotel a SAINTES–MARIES–DE-LA-MER per il pernottamento, cena libera.
4°giorno: S. M.De La Mer – Avignone – Palazzo dei Papi – Nimes – S. M. De La Mer
Prima colazione in hotel. Partenza per Avignone e visita della città.
Città vivace, ricca di storia e di monumenti, considerata la “capitale” della Provenza. Con la sua possente cinta muraria ricorda ai visitatori i fasti del suo passato di città d’arte e di cultura: infatti Avignone fu per quasi un secolo sede della corte papale fino allo scisma del 1377. Ben nove papi regnarono nella città provenzale: ognuno ampliò ed abbellì il suo grandioso palazzo papale, oggi simbolo diAvignone.Affacciata sul Rodano, punteggiata di hôtels particuliers, viuzze tortuose e piccole piazzette all’italiana, Avignone si concentra intorno al meraviglioso Palazzo dei Papi: con il suo pittoresco aspetto medievale la città incanta i visitatori grazie alla perfetta conservazione degli edifici, alla concentrazione di botteghe tipiche e ai suoi variopinti artisti di strada.
Visita del Palazzo dei Papi, il grandioso complesso che fu eretto nel secolo XIV in circa 30 anni sotto il pontificato di due papi: Benedetto XII e Clemente VI, è più grande edificio gotico d’Europa, una struttura imponente e maestosa, che fu la residenza dei sovrani pontifici nel trecento. Le sue dimensioni mastodontiche e massicce rivelano la sua vera natura: una fortezza inespugnabile per i papi che si rifugiarono qui scappando dalle tensioni di Roma.
Pranzo libero.
Visita di « Nimes » con i resti dell’Impero Romano e la sua atmosfera festosa, è una delle città più visitate di Francia ed gode di molteplici influenze culturali, che vanno dalla Camargue alla Spagna: rimarrete affascinati da questa ricchezza culturale, che si sposa a un clima mite tutto l’anno. Vivace città della Bassa Linguadoca, grande mercato di vini e centro industriale, chiamata la “Roma Francese” per i numerosi monumenti d’epoca romana.
Visiteremo Arenes, uno degli anfiteatri romani meglio conservati, di Maison Carrè, un tempio romano costruito sotto Augusto e giunto in perfetto stato di conservazione e della Tour Magne, la torre principale dell’imponente cinta romana.Visita Pont du Guard.
Trasferimento in hotel a SAINTES–MARIES–DE-LA-MER e pernottamento.Cena libera.
5°giorno: S.M. De La Mer – Aix en Provence – Marsiglia – Roma
Prima colazione in hotel. Partenza per Aix-en-Provence.
Questa elegante cittadina racchiude tutto il fascino della Provenza, fra mercati colorati, piazze ombrose, fontane e palazzi signorili.
Aix-en-Provence è un’elegante cittadina provenzale dal fascino retrò, capace di stupire i visitatori che avranno la pazienza di visitarla senza fretta: i cestini di vimini pieni di lavanda, le botteghe da cui esce il fragrante profumo del pane, i tanti giovani che animano i suoi caffè all’aperto, i colori pastello delle case, le fontane gorgoglianti. Lasciate la macchina fuori dal centro, sulla strada circolare che lo circonda, e passeggiate nel dedalo di viuzze strette e di piazzette nascoste, assaporando con lo sguardo le tante botteghe di antiquari, i negozi di artigianato provenzale e di prelibatezze gastronomiche, ma soprattutto il tripudio di colori del mercato settimanale. Aix-en–Provence possiede tutto lo charme della più profonda Francia del sud, con il sole accecante che accende i maestosi palazzi signorili, dai portali scolpiti nella pietra.
La città incanta i visitatori con le sue piazze ombreggiate dai grandi platani e con le sue tantissime fontane, spesso ricoperte di muschio e dalle forme più bizzarre che punteggiano il reticolo urbano, diventando una caratteristica della città. Tutto questo ha saputo ammaliare generazioni di poeti e pittori come Cezanne, che impresse sulla tela tutta la magia di questo angolo di Provenza.
Partenza per Marsiglia.Visita guidata.
Marsiglia è la città più antica di Francia e nonostante il suo carattere duro e difficile, nasconde un animo unico. Questa città così particolare è allo stesso tempo caotica, sporca, frizzante e intensa. Grazie alla sua distanza culturale e sociale con il resto della Provenza e alla sua vocazione marinara, il mercato del pesce ad esempio ha una tradizione secolare, Marsiglia riesce sempre ad esercitare un fascino immutato e persistente, nonostante tutte le sue contraddizioni. Sicuramente, a renderla unica, è la sua essenza di città multietnica e meta di immigrazione: qui sono sbarcati, nei 2600 anni della sua storia, Greci, Romani, ebrei, armeni, italiani, corsi, spagnoli, pieds noir, ovvero nordafricani, magrebini, vietnamiti, cambogiani, comoriani, abitanti delleAntille, di Réunion e turchi. Un vero melting pot che ha creato una città assolutamente diversa dalle altre città francesi. Molti sono i motivi per innamorarsi di Marsiglia: i vicoli dalle case color albicocca, grano e mandorla che si accendono al tramonto, la fusione di cucine, culture, musiche e tradizioni, la babele di lingue e di differenti “storpiature” dell’accento francese, il carattere semplice e popolare delle sue strade affollate.
Visita guidata del centro storico di Marsiglia dal “Vieux-Port” fina alla cattedrale “Notre-Dame–De-
La-Garde”.
Trasferimento tardo pomeriggio presso aeroporto di Marsiglia in tempo utile per imbarco volo diretto a Roma.
Arrivo e fine dei servizi.
LA QUOTA COMPRENDE:
• Volo in classe economica 1 bagaglio da stiva da 20 kg.
• Ingressi ai siti e monumenti previsti in programma (Palazzo dei papi,Arenes e Maison Carré, Pont du Gard).
• Trasferimenti con bus privato come da programma.
• 4 Pernottamenti in Hôtel Mas Des Lys cat. 3 stelle in pernottamento e prima colazione.Due cene
• Tour in jeep 4 x 4 in Camargue.Spettacolo Gitano equestre e flamenco.
• Assicurazione medica (massimale 50.000,00) • Assicurazione bagaglio (massimale 1.500,00)
• ANNULLAMENTO ALVIAGGIO (massimale intero importo del costo del viaggio). • Materiale sulla destinazione e kit da viaggio.
Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio
LA QUOTA NON COMPRENDE:
• Tasse aeroportuali euro 190,00
• Extra di carattere personale;
• Le bevande ai pasti,i pasti non menzionati;
• Le mance euro 20,00 da pagare il giorno della partenza.
• Tassa di soggiorno 1.50 a notte per persona da pagare in loco.
• Tutto quanto non espressamente previsto nella quota comprende.
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