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CANARIE : le isole dell’eterna primavera
Le temperature miti e l’ambiente naturale sono la ragione per cui queste isole vengono soprannominate “le isole d’Europa”. Non a caso cinque di esse (El Hierro, La Palma, La Gomera, Fuerteventura e Lanzarote), più la parte occidentale di Gran Canaria e il Massiccio di Anaga di Tenerife, sono state dichiarate Riserva della Biosfera. L’arcipelago vanta inoltre quattro Parchi Nazionali. Nell’entroterra, invece, troverete paesaggi sorprendenti che invitano a praticare attività come sentierismo, cicloturismo, scalata o persino speleologia. Tra i paesaggi più sorprendenti, spiccano quelli vulcanici di Lanzarote, le spiagge di dune di Fuerteventura e Gran Canaria, i verdi boschi di La Palma e La Gomera o la tranquillità degli arenili di La Graciosa. Nelle Canarie, troverete anche proposte culturali come il complesso monumentale di San Cristóbal de La Laguna, a Tenerife, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO o le opere di César Manrique, a Lanzarote.
Tenerife: la tranquillità di passeggiare tutti i giorni a maniche corte senza sentire freddo. Il piacere di camminare con il mare sempre all’orizzonte. La sensazione di affondare i piedi nella sabbia. La freschezza momentanea di sentire l’acqua dell’Atlantico facendo un bagno sulla spiaggia. L’allegria di avere il sole come compagno di viaggio. A volte, il solo pensiero ci aiuta a rilassarci. Immagina di viverlo davvero ogni giorno della tua vacanza, con la sensazione di coccolarti senza farci caso, di entrare in contatto con ciò che ti circonda, di tornare alle origini e di connetterti con la natura. Tenerife è una delle isole Canarie, note anche come “isole fortunate”. Perché? Per il clima primaverile, il paesaggio naturale di origine vulcanica, le spiagge rilassanti, i centri storici in stile coloniale, i ristoranti che fondono alta cucina e ricette popolari, e i tanti alloggi speciali che rubano sempre un sorriso ai visitatori. Il sud dell’isola è la zona perfetta dove godere del bel tempo sulle spiagge, che occupano praticamente tutto il litorale. Sulla spiaggia di Las Vistas, sulla Costa del Silencio o sulle impressionanti scogliere di Los Gigantes, potrai trascorrere qualche ora di relax. Nella zona di Costa de Adeje, si concentrano hotel e boutique di lusso, per combinare le ore passate in spiaggia con lo shopping. Al nord, troverai altre mete sul mare, come la spiaggia di Puerto de la Cruz o le famose piscine del Lago Martiánez. L’ambiente naturale è una delle grandi attrazioni di Tenerife. Le origini vulcaniche favoriscono la presenza di scenari unici, che puoi esplorare attraverso visite dal fascino rurale nel nord dell’isola, un itinerario che tocca i suoi vulcani o un percorso attraverso il Parco Nazionale del Teide (dichiarato Patrimonio Mondiale). La Valle de La Orotava, le aree rurali di El Palmar o Teno Alto, sono zone in cui poter godere della tranquillità della natura. Dall’altro lato, c’è il Teide, la vetta più alta della Spagna, ai cui piedi è possibile alloggiare o su cui potrai salire in funivia. Assistere al tramonto da uno dei punti panoramici del parco nazionale oppure trascorrere qualche ora osservando il cielo stellato, sono magnifiche opzioni per rilassarsi a contatto con la natura. La cultura di Tenerife è ancora sconosciuta ai più. Si concentra soprattutto su San Cristóbal de La Laguna e Santa Cruz. La prima è una città tranquilla che può essere visitata passeggiando per le ampie zone pedonali tra edifici storici dal marcato stile coloniale. E poi c’è Santa Cruz, che è la capitale dell’isola. Oltre alla grande offerta commerciale, vale la pena visitare Plaza de España, il Parco García Sanabria, il mercato Nuestra Señora de África, il moderno auditorium o il centro d’arte TEA.
Gran Canaria: il clima privilegiato e le spiagge sono solo due ragioni. Quest’isola offre infatti anche uno straordinario patrimonio naturale e un magnifico scenario per la pratica degli sport nautici. La varietà dei paesaggi di Gran Canaria è sorprendente. I suoi 236 chilometri di costa propongono innumerevoli possibilità di scelta. Dalle tranquille cale del sud fino a zone più turistiche come Las Palmas de Gran Canaria o San Bartolomé de Tirajana, con la famosa spiaggia dell’Inglés, attraversando ambienti singolari come la spiaggia di dune di Maspalomas o i selvaggi arenili di Güi-Güi. La natura di Gran Canaria rappresenta un’altra delle sue bellezze. Il 46% del territorio è stato dichiarato Riserva della Biosfera da parte dell’UNESCO. Seguendo la vasta rete di sentieri è possibile visitare a piedi o in bicicletta i vari parchi naturali, e addirittura osservare balene e delfini nel loro habitat naturale. Si tratta infatti di animali spesso presenti nella zona sud dell’isola.
Lanzarote: una delle isole più affascinanti dell’arcipelago delle Canarie è indubbiamente Lanzarote. Appena arrivati, lo sguardo si sofferma sui colori inconfondibili dei paesaggi vulcanici, in contrasto con il blu dell’Atlantico. Sono pochi gli alberi, ma la bellezza della vegetazione che si fa spazio in questo luogo è sorprendente. I paesi si compongono di casette bianche e l’orizzonte è infinito. Qui la natura convive con l’arte. Il tempo sembra essersi fermato e il visitatore capisce che si tratta di un angolo speciale del nostro pianeta. Così si rilassa, ne approfitta per visitare i musei, le grotte e le spiagge solitarie dell’isola o per degustare i vini speciali, e comprende perché in questo luogo si respira tanta vita. Sull’isola sono presenti oltre 100 vulcani e guardandone i paesaggi sembra quasi di essere sulla Luna. Uno dei luoghi più spettacolari è il Parco Nazionale di Timanfaya, dove è possibile ammirare ben 25 crateri, altrettanto sorprendenti sono i parchi naturali dell’Archipelago di Chinijo e di Los Volcanes. Quest’ultimo, in particolare, affascina i visitatori con il suo Charco Verde, una laguna di colore verde acceso collegata al mare da fessure sotterranee. La bellezza delle sue peculiari spiagge, come quella di Famara e di Papagayo, non è da meno. Modellata da César Manrique , questo artista ha cercato di preservare il fantastico ambiente naturale dell’isola creando opere architettoniche che si integrano e rispettano la natura. Grazie a lui, oggi si possono visitare, per esempio, la Casa del Volcán (sua residenza), l’impressionante Mirador del Río con viste sull’isola di La Graciosa, tunnel di lava come i Jameos del Agua o la Grotta de los Verdes, in cui è possibile assistere a un concerto o ammirare un giardino con oltre 7.000 esemplari di cactus.
Fuerteventura: ha una lunghezza di 210 chilometri da un’estremità all’altra. Si distingue prima di tutto per le splendide spiagge di sabbia bianca e per il sole che splende tutto l’anno. Destinazione obbligata per gli amanti del windsurf e del diving, offre scenari naturali impossibili da dimenticare. I suoi 340 chilometri di costa propongono oltre 150 spiagge, a sud e a nord. Le scogliere e le cale più intime compaiono invece sulla costa orientale. Il clima mite, le spiagge ondulate dalle dune, la splendida natura e le moderne infrastrutture alberghiere rendono Fuerteventura una destinazione turistica privilegiata. Un buon sistema per scoprire i luoghi più insoliti è percorrere i sentieri che attraversano l’isola e che conducono a zone in cui la natura domina incontrastata. Ne sono un esempio Montaña Tindaya o il Parco Rurale di Betancuria, lo spazio naturale più vasto dell’isola1° GIORNO: ROMA – LANZAROTE
Ritrovo dei partecipanti presso aeroporto di Roma – Fiumicino e imbarco con il volo per Lanzarote.
Arrivo, trasferimento e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
2° GIORNO: LANZAROTE
Colazione in hotel e oggi ci dirigeremo verso Timanfaya. Le eruzioni del XVIII e XIX secolo trasformarono gran parte del paesaggio dell’isola, seppellendo una dozzina di villaggi e parte delle zone agricole più ricche.
Una nuvola di cenere e detriti vulcanici si stabilì, formandosi i “calanchi” dei Monti di Fuoco, oggi Parco Nazionale del Timanfaya. Più di cento nuovi crateri sono emersi in Timanfaya dal 1730 al 1736. Da qui quell’aspetto lunare e fantastico del parco, esaltato da i toni ocra e grigi dei lapilli vulcanici e dal silenzio opprimente che avvolge l’atmosfera.
Le anomalie termiche fanno festa, sull’isolotto di Hilario, infatti qui potremo vedere come un po’ d’acqua introdotta in un buco nel terreno, si trasformerà in un geyser di vapore bollente, in pochissimi secondi. Proseguiremo il nostro tour sulla Strada dei Vulcani, ove potremo vedere la natura e la quantità di crateri esistenti. Proseguiamo verso il cratere El Golfo. Dentro troveremo una laguna naturale formata da infiltrazioni di acqua di mare. Accanto ad esso, sono Los Hervideros, un luogo dove le onde si infrangono con tale forza che hanno scolpito intagli stravaganti sugli scogli.
Pranzo libero e pomeriggio dedicato al relax presso la spiaggia del Papagayo, una caletta di candida sabbia, piccole dimensioni ed enorme bellezza. Con la sua conformazione a mezzaluna o concha (come preferiscono definirla alcuni residenti), Papagayo seduce per le sue acque trasparenti di color smeraldo che rimangono immobili per tutto il giorno come se fosse una piscina. Escursione in 4×4.
Al termine trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
3° GIORNO: LANZAROTE – FUERTEVENTURA
Prima colazione e ci dirigeremo alla scoperta di questa zona dell’isola totalmente influenzata da Cesar Manrique. Ci fermeremo a visitare il Giardino dei Cactus: il settimo e l’ultimo giardino creato da Manrique.
Inaugurato nel marzo 1990, ospita più di 10000 cactus di circa 1000 specie diverse. Cesare Manrique, partendo dalla flora autoctona dell´isola e utilizzando le sue risorse naturali più caratteristiche, l’ha dotata della sensibilità necessaria per queste piante apparentemente inerti, venire alla luce. Proseguiremo verso il Punto di vista del Fiume: sorge sul Risco de Famara a 475 m. sopra sul livello del mare, e ci permetterà di osservare dalla sua scogliera le piccole isole che circondano Lanzarote, e che formano il noto Arcipelago Chinijo, godendo di una vista panoramica di bellezza eccezionale.
Qui avremo tempo per consumare il nostro pranzo libero e un pò di relax, complice lo scenario suggestivo.
Successivamente ci dirigeremo verso la Grotta dei Verdi: un tubo vulcanico che ci permette di entrare nelle sue cavità magistralmente disposte. Dentro potrete vedere il “tira e molla” della lava che nei secoli, mentre passava, intagliava e modellava le grotte e le sue cavità, a testimonianza del vigore della forza della natura. A nord di Lanzarote, ai piedi del vulcano Corona, la cui ultima eruzione fu 3.000 anni fa, iniziò uno dei sistemi di grotte e tubi più interessante del mondo.
Successivamente andremo a I Jameos dell’Acqua: è stata la prima attrazione architettonica progettata da César Manrique nel 1968. Salendo a scala a chiocciola per la prossima bolla vulcanica, il Jameo Grande, lungo 100 metri e largo 30, raggiunge un bel giardino con grande piscina. Qui troveremo due ristoranti sono costruiti nelle nicchie delle rocce. Alla fine del Jameo Grande si apre una sala da concerto, con architettura e un’acustica ammirevole.
Pranzo in corso d’escursione.
Nel pomeriggio ci recheremo al porto di Lanzarote per imbarcarci in direzione di Fuerteventura. La traversata in traghetto dura circa mezz’ora.
Arrivo a Fuerteventura, trasferimento e sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
4° GIORNO: FUERTEVENTURA
Colazione in hotel e oggi andremo alla scoperta di quest’isola, che si distingue da sud a nord per i cambiamenti panoramici e la diversità di vegetazione.
Inizieremo visitando la spiaggia di La Pared si trova sulla costa occidentale dell’isola, il lato più selvaggio e sferzato dai venti immersa in un paesaggio lunare, tra montagne vulcaniche e una costa frastagliata disegnata dalle onde impetuose dell’oceano, La Pared mostra il volto più selvaggio di Fuerteventura. Il villaggio prende il nome dal muro (pared in spagnolo) che divideva i due regni di Maxorata e Jandia al tempo dei primi colonizzatori. La strada che collega Costa Calma a la Pared è una striscia di asfalto che corre diritta per qualche chilometro tra un paesaggio arido ma pieno di fascino. Certamente uno dei percorsi on the road più belli di Fuerteventura!
Di seguito ci dirigeremo a la Pájara, sempre nel sud dell’isola nella penisola di Jandia, che è un paesino ordinato, con molti giardini e una bella chiesa del 1600, Nuestra Senora de Regla, piccola ma affascinante. Sul portale esterno ci sono simboli Aztechi, forse portati alle Canarie da esploratori che erano stati in Messico quando le isole erano uno dei porti di scalo principali verso le colonie americane.
Dopo questa bella passeggiata rimonteremo in pullman per dirigerci verso le Grotte naturali d´Ajuy. Affacciate sul versante ovest di Fuerteventura, le Grotte naturali d’Ajuy rappresentano una meta immancabile durante il nostro tour dell’isola. Spiaggia nera, un pittoresco borgo marinaro e un interessante sistema di grotte affacciate sul mare sarà quello che ci attenderà al nostro arrivo. L’area appena a nord del villaggio è un’area naturale protetta di interesse geologico (Monumento Natural de Ajuy) per gli strati di antiche rocce sedimentarie e fossili di creature marine estinte. Il Monumento Natural è situato all’interno del più ampio Parco Rurale di Betancuria ed è anche Zona di Protezione Speciale per gli Uccelli. Un paesaggio naturale davvero unico da vistare. All’estremità settentrionale della spiaggia inizia un breve sentiero costiero che conduce alle grotte marine. Qui si possono ammirare le rocce più antiche delle Isole Canarie – oltre 100 milioni di anni – formatesi prima che le placche americana e africana si separassero, insieme a strati di antiche spiagge e depositi di fiumi a lungo prosciugati. Il sentiero è facilmente percorribile e alla portata di tutti.
Dopo aver goduto di questo spettacolo che la natura ci ha regalato, riprenderemo il pullman e andremo a Betancuria l’antica capitale dell’isola. Si tratta del primo nucleo abitato fondato dai colonizzatori spagnoli e prende il nome da Jean de Béthencourt, che la fondò nel 1405 facendo costruire degli alloggi per i militari e una cappella.
Jean de Bethencourt decise di iniziare la costruzione della sua roccaforte in una nascosta valle interna, decisamente lontana dal mare e quindi più facilmente difendibile dagli attacchi dei pirati che ai tempi imperversavano sulle coste canarie con i loro devastanti saccheggi. Inoltre questa zona era anche molto florida a livello agricolo (per gli standard desertici di Fuerteventura) ed era in grado di regalare ottimi raccolti di cereali e quindi dare possibilità maggiori di sostentamento. Fin dalla sua nascita è stata destinata a essere importante e, dopo essere stata scalzata dal ruolo di capitale dell’arcipelago, divenne capoluogo di Fuerteventura. Nonostante la posizione difficile da raggiungere e le piccole dimensioni rimase tale fino al 1834.
Questa cittadina coloniale è famosa per le sue costruzioni religiose molto appariscenti. Riconosciuta nel 1979 come sito storico locale, è il luogo perfetto per chi vuole scoprire qualcosa di più sulla cultura canaria ai tempi dei primi conquistatori.
Senza dubbio il cuore religioso di Betancuria è la Chiesa Di Santa Maria, che venne costruita subito dopo la fondazione della città. L’edificio presenta ancora alcune parti originali come la base della torre campanaria, ma purtroppo gli attacchi pirateschi del famoso bandito Xaban Arraez e della sua ciurma hanno raso al suolo buona parte della struttura antica nel 1593.
Altro luogo che merita una visita è l’Eremita de San Diego (Eremo di San Diego) e l’antico convento francescano (il primo di tutto l’arcipelago) che si trova al suo fianco ovvero il Convento del San Buenaventura. Questi edifici di pietre e calce bianca sono solo parzialmente restaurati ma sono comunque bellissimi, circondati da un bel giardino. Il convento venne fondato nel 1416 e fu il primo di tutte le canarie costruito dall’ordine francescano. Era in origine un edificio costruito con materiali poveri locali come il legno di palma, per questo motivo solo alcune parti del convento sono arrivate fino a noi.
Altro motivo per il quale non possiamo godere della struttura originale è che anche questa è stata parzialmente distrutta dai pirati nel 1593. Il convento venne poi ricostruito nel XVII secolo e progettato per ospitare 18 monaci (sono ancora visibili le basi murarie delle loro celle). La chiesa arrivata fino a noi ha base a croce latina e 2 sagrestie sui lati.
A due passi si trova l’Eremo di San Diego che è in condizioni migliori. Secondo la tradizione è stato costruito sopra la grotta dove era solito pregare il santo. Questo edificio a due navate dal carattere molto tradizionale è un luogo bellissimo, spirituale e pacifico.
Al termine della visita ci avvieremo a El Cotillo, dove potremo rilassarci per un pranzo libero prima di poterla visitare un pò. Il piccolo centro abitato è una delle poche zone della costa che è riuscita a mantenere intatto il proprio fascino tradizionale, il paesino vecchio è davvero grazioso affacciato sul mare e deliziosamente placido. Ma oltre al suo paesello El Cotillo è famosa per le spiagge da cartolina, tra le più belle dell’isola se non delle Canarie. Qui la sabbia è bianchissima e ci sono sia tratti di costa aperta lunghissima che piccole baie con l’acqua turchese
Proseguendo lungo la costa si trova il particolare faro del Tostón. È chiamato faro ma è in realtà un complesso di tre fari, quella al centro è alta 6 metri risale al 1897 ed è la più antica, un altro faro è stato costruito nel 1960 ed è alto 15 mt e un terzo, di ben 30 mt, è stato costruito nel 1986 ed è dipinto di rosso e bianco. Il complesso del faro ospita un museo molto carino sulla pesca tradizionale.
Ultima tappa della giornata è l’immancabile Corralejo, una cittadina adagiata sulla costa nord-orientale di Fuerteventura, la seconda delle Isole Canarie per superficie. Rinomato centro turistico, vanta moderne strutture ricettive e balneari, nonché meraviglie naturalistiche come il Parque Natural de Corralejo, con oltre dieci chilometri di dune, con spiagge ventose come Playa del Moro. Il Parco ospita fauna selvatica in via di estinzione e Montaña Roja, un vulcano con scorci panoramici. La città, un antico villaggio di pescatori, si affaccia di fronte la Isla de Lobo, un suggestivo isolotto vulcanico oggi trasformato in riserva naturale.
Pranzo in corso di escursione.
Al termine rientro in hotel, tempo libero, cena e pernottamento.
5° GIORNO: FUERTEVENTURA – GRAN CANARIA
Subito dopo la nostra colazione andremo a visitare la spiaggia più impressionante dell’isola di Fuerteventura. Percorreremo per circa 20 km in Jeeps, una strada naturale e non asfaltata con delle auto chiamate buggies, fino ad arrivare in questa spiaggia piena di mistero.
Situata a sud dell’isola canaria di Fuerteventura, in una zona ancora incontaminata di grande bellezza, la spiaggia di Cofete si estende per 14 chilometri ed è circondata da montagne. Data la posizione piuttosto periferica rispetto ai centri turistici, generalmente non è molto frequentata: ideale per chi desidera staccare e per gli amanti delle spiagge vergini. E’un luogo abituale per il rilascio in mare di tartarughe. Qui troviamo la casa dei Winter, un bel paesaggio che é stato teatro di diverse produzioni cinematografiche internazionali.
Al termine di questa giornata entusiasmante, trasferimento all’aeroporto di Fuerteventura per prendere l’aereo direzione Gran Canaria.
Arrivo a Gran Canaria, trasferimento e sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
6° GIORNO: GRAN CANARIA
Subito dopo la prima colazione ci avvieremo nell’escursione attraverso il centro dell’isola di Gran Canaria. Inizieremo visitando Mogan, che si trova nell’entroterra dell’isola di Gran Canaria, ed è il capoluogo di un comune che possiede un’enorme varietà orografica.
Dal suo centro storico, nella zona della valle, si gode di una magnifica veduta delle cime che si innalzano fino al centro dell’isola. La frondosa vegetazione dell’entroterra montuoso si trasforma, in pochi chilometri, in scogliere che arrivano fino alle acque dell’Atlantico, nelle quali si aprono ampie spiagge con servizi di prim’ordine. La gola di Arguineguín conduce a Puerto de Mogán, un antico quartiere di pescatori, che è diventato uno dei luoghi più attraenti delle Canarie. Qui, le antiche case della città marittima ricoprono i versanti della scogliera, seguendo i canoni dell’architettura canaria. Qui, anche i moderni impianti del porto turistico fanno riferimento alla tradizione, utilizzando forme rette, pareti bianche e spazi colorati. Nella zona più moderna, il lungomare offre una magnifica veduta sugli yacht del porto. Il Porto di Mogán è inoltre uno dei punti migliori per organizzare le uscite degli amanti della pesca sportiva. Le numerose zone residenziali di lusso sono state costruite in riva all’oceano.
Proseguiremo la visita a Tejeda, dove si trova il Roque Nublo, roccia simbolo dell’isola di Gran Canaria.
Il municipio di Tejada sorge al centro dell’isola di Gran Canaria. La depressione di Tejeda si apre su una caldera vulcanica sulla quale si erge una montagna sormontata da vari promontori rocciosi, come il Nublo, enorme roccia basaltica simbolo di Gran Canaria, e il Bentayga, dove si trovano le Grotte del Rey, luogo sacro preispanico in cui si possono ammirare una serie di pitture rupestri. L’ambiente naturale di questa zona è caratterizzato da immensi boschi di pino canario, che condividono lo spazio con enormi distese di mandorli. Non perderemo inoltre la visita alla chiesa parrocchiale di Nuestra Señora del Socorro e del Parador Nazionale di Tejeda.
Proseguiremo dunque per Teror che è un importante centro religioso e di pellegrinaggio. Il municipio si trova nella parte settentrionale dell’isola. Fedeli di tutto l’arcipelago canario vengono qui per adorare la patrona della diocesi delle Canarie, la Madonna del Pino. La sua festa si celebra il sette settembre con un tradizionale pellegrinaggio e danze popolari. Effettueremo un percorso per il centro storico, che ci consentirà di scoprire le numerose costruzioni religiose e le case nobiliari che sono state edificate a ridosso del santuario della Madonna.
Dopo aver consumato il nostro pranzo libero nei ristoranti della zona dove potrete gustare le deliziose specialità locali., andremo alla volta di Firgas. Questa cittadina è famosa grazie alla produzione dell’omonima acqua minerale. Nei pressi di Firgas si trova infatti un impianto di imbottigliamento che produce all’incirca 200.000 bottiglie di acqua minerale ogni giorno. L’acqua Firgas è la più diffusa su tutta Gran Canaria.
Ed eccoci arrivati ad Arucas. Il comune offre la possibilità di contemplare alcuni angolini che conservano parte della loro antica bellezza naturale. Il comune di Arucas si trova al nord dell’isola di Gran Canaria, a circa 12 chilometri di distanza da Las Palmas de Gran Canaria. Distesa lungo il fianco di una montagna d’origine vulcanica, la città è circondata da campi coltivati a miglio e patate e da piantagioni di banani. Si possono anche osservare alcune piante d’eucalipto. Le eruzioni del vulcano o montagna di Arucas crearono la pianura di Arucas, una zona colma di sedimenti e piccoli promontori come la Punta de Camello.
Visiteremo la chiesa di San Juan Bautista, ribattezzata cattedrale insulare.
Nel patrimonio storico e artistico della città di Arucas spicca la chiesa di San Juan Bautista, tempio che gli abitanti hanno ribattezzato come cattedrale fin dalla sua ricostruzione nel primo Novecento. Di stile neogotico, custodisce un notevole tesoro artistico, con sculture di origine italiana e dipinti fiamminghi e andalusi. A cielo aperto merita una passeggiata per il parco Gourie e il giardino botanico di Las Hespérides, che è stato costruito nel 1880.
Ultima tappa del nostro tour sarà Vegueta: è il quartiere originario di Las Palmas de Gran Canaria, capitale di Gran Canaria, e il luogo in cui nel 1478 le truppe di Juan Rejón eressero il Real de las Tres Palmas, nome che si rifà alle tre palme che si trovavano sul luogo. È stato inoltre il primo insediamento castigliano nell’Atlantico e il luogo da cui partì la conquista delle Canarie da parte della Corona di Castiglia.
Pranzo in corso di escursione.
Al termine delle visite, rientro in hotel. Cena e pernottamento.
7° GIORNO: GRAN CANARIA – TENERIFE
Colazione in hotel e trasferimento al porto di Gran Canaria per imbarcarci in direzione di Tenerife. La durata della traversata in traghetto sarà di circa un’ora e mezza.
Arrivo a Tenerife e accoglienza dello staff per l’escursione al Vulcano Teide.
Iniziamo subito il nostro tour con una delle escursioni più importanti di questo nostro viaggio, scopriremo la vita intorno alla vetta più alta della Spagna nel cuore dell’isola canaria di Tenerife, ove si trova uno dei Parchi Nazionali più visitati di tutta l’Europa. Qui il vero protagonista è il vulcano Teide, il “tetto” della Spagna, con i suoi 3.718 metri di altitudine. Aprite bene gli occhi perché ad ogni passo troveremo qualcosa di sorprendente. Tra l’ecosistema che le eruzioni hanno formato vive un’incredibile fauna, soprattutto di invertebrati, ma anche una flora adattata all’alta montagna e formazioni geologiche uniche in Europa.
Secondo le credenze degli aborigeni canari (guanches), Guayota, il re del male, il demonio, viveva all’interno del Teide (l’inferno) e rapisce il dio Magec (dio della luce e del sole), portandolo con sé all’interno del Teide. I guanches chiedono l’ausilio di Achaman, il loro dio supremo, che riesce a sconfiggere Guayota, a liberare Magec e a tappare il cratere del Teide. Dicono che il tappo collocato da Achaman sia l’ultimo cono del vulcano, di colore biancastro, che corona il Teide.
Nel mondo classico, il Teide ha suscitato sempre un grande fascino. Lo storico greco Erodoto fa riferimento al Teide in due occasioni: “(…) L’Atlante è elevato e ha una figura cilindrica. Si dice che è così alto che non si può vedere la sua cima per essere coperto sempre di nuvole sia d’inverno che d’estate, e i suoi abitanti lo chiamano la Colonna del Cielo (…)”. L’altro racconto di Erodoto dice: “(…) c’è in quei mari un monte chiamato Atlante, che è alto, rotondo e così eminente che non si può scorgere bene la sua cima (…)”.
Plinio Il Vecchio, scrittore romano, (24-79 d.c.), nella sua opera, “Naturalis Historia”, cita la neve che la spedizione del re Juba II vede una volta giunta alle isole: “(…) Ninguaria ricoperta di nuvole che ha ricevuto questo nome per le sue nevi perpetue (…).
Durante il Rinascimento, molti storici e avventurieri iniziano a identificare le isole atlantiche con i resti di Atlantide e il Teide con i Monti dell’Atlante, rappresentando le Isole Canarie le parti più alte del continente sommerso.
Nell’epoca dell’espansione europea, il Teide è considerato la montagna più alta del mondo, grazie alla sua imponente altitudine e viene utilizzato da tutti i navigatori, spagnoli, portoghesi e britannici, come faro durante la navigazione nell’Oceano Atlantico verso sud.
Pranzo in corso d’escursione.
Al termine delle visite, trasferimento e sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
8° GIORNO: TENERIFE
Dopo la prima colazione andremo a visitare San Cristobal de la Laguna.
San Cristóbal de La Laguna, antica capitale di Tenerife, è una storica città delle Canarie che vanta una lunga tradizione universitaria, centro del potere politico, economico e culturale dell’arcipelago. Inoltre, è stata la prima città coloniale, non fortificata, che ha mantenuto intatto l’originaria configurazione delle strade del XV secolo. La sua peculiare pianificazione urbanistica coloniale le è valsa il titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999; la città ospita alcuni dei monumenti religiosi più importanti dell’isola, tra cui la Cattedrale, come pure numerosissime dimore signorili dei secoli XVII e XVIII.
L’Università de La Laguna è una delle istituzioni più emblematiche di questo comune e una dimostrazione dell’importanza culturale di questa città.
Durante la nostra passeggiata avremo l’opportunità di visitare:
Casa de La Alhòndiga – è stata costruita agli inizi del XVII secolo e il suo nome deriva dalla sua funzione di casa pubblica dove avveniva la compravendita del grano.
La Casa Alvarado – Brancamonte – il bel patio che si trova al suo interno è un tipico esempio di patio canarino. Qui si trova uno degli uffici del turismo della città.
Palacio Lercaro– l’edificio è stato costruito nel XVI secolo per una importante famiglia genovese e adesso è sede del Museo della Storia e Antropologia di Tenerife.
Chiesa ed ex convento di San Agustin – il convento preserva molti degli elementi originari, nonostante le varie modifiche che ha subito durante i secoli. La chiesa, invece, è stata distrutta da un incendio nel 1964.
Chiesa Nuestra Senora de la Concepcion – la sua torre è uno degli edifici più rappresentativi del centro storico. Al suo interno si trova un importante patrimonio artistico, con numerose opere di Luján Pérez, Fernando Estévez e Cristobal Hernández de Quintana.
Teatro Leal – inaugurato nel 1915, è uno dei principali spazi culturali del comune. Offre una varia programmazione teatrale e musicale durante tutto l’anno.
La Cattedrale di Nuestra Señora de los Remedios – la sua costruzione è iniziata nel 1515 ma dopo le varie restaurazioni nel corso degli anni, del disegno iniziale adesso rimane solo la facciata in stile neoclassico. Da vedere il suo splendido altare in marmo di Carrara.
Pranzo in corso di escursione.
Al termine delle visite, rientro in hotel. Cena e pernottamento.
9° GIORNO: TENERIFE
Colazione e giornata libera, dedicata alla spiaggia, al relax o ad attività personali.
Oggi potrete godere del clima mite presente sull’isola anche in questo periodo dell’anno, ammirando l’Oceano davanti a voi e passeggiando sulle spiagge della Costa Adeje, una delle più belle di quest’isola, oppure potrete godere del meritato relax nella struttura 4* che vi ospita, usufruendo di servizi come piscine, lettini e bar.
Cena e pernottamento.
10° GIORNO: TENERIFE – ROMA
Prima colazione, trasferimento in aeroporto, disbrigo delle pratiche e imbarco per Roma o altri aeroporti.
Arrivo e fine dei servizi.
LA QUOTA COMPRENDE
- Voli Roma-Lanzarote e Tenerife-Roma con franchigia bagaglio 20 kg
- Volo interno Fuerteventura – Gran Canaria con franchigia bagaglio 20 kg
- 7 notti in hotel 4* con trattamento di colazione e cena
- 5 pranzi
- Guide locali in italiano per tutto la durata del tour
- Bus per intera durata del tour
- Biglietti ingressi ai siti e parchi indicati in programma
- Biglietti ingresso alla Cattedrale de la Laguna e alla chiesa Conception a Tenerife
- Biglietto traghetto Lanzarote-Fuerteventura
- Biglietto traghetto Gran Canaria – Tenerife
- Kit di Viaggio
- Assicurazione medica (10.000,00 euro) bagaglio (1.500,00 euro)
- Accompagnatore da Roma de I Viaggi di Giorgio
LA QUOTA NON COMPRENDE
- Tasse aereoportuali pari a euro 198,00 soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei
- Pranzi non menzionati nel programma
- Bevande
- Mance
- Spese personali
- Tutto quanto non espressamente indicato nella quota comprende
N.B. la tariffa aerea è soggetta a riconferma fino ad emissione dei biglietti aerei
Di più Spagna
Maggiori informazioni su questo tour
LA QUOTA COMPRENDE
- Voli diretti Roma-Lanzarote e Tenerife-Roma con franchigia bagaglio 20 kg
- Volo interno Fuerteventura - Gran Canaria con franchigia bagaglio 20 kg
- 9 notti in hotel 4* con trattamento di colazione e cena
- 5 pranzi
- Guida in italiano per tutto la durata del tour
- Bus per intera durata del tour
- Jeeps nei giorni previsti da programma
- Biglietti ingressi ai siti e parchi indicati in programma
- Biglietti ingresso alla Cattedrale de la Laguna e alla chiesa Conception a Tenerife
- Biglietto traghetto Lanzarote-Fuerteventura
- Biglietto traghetto Gran Canaria - Tenerife
- Kit di Viaggio
- Assicurazione medica (10.000,00 euro) bagaglio (1.500,00 euro)
- Assicurazione annullamento incluso Covid
- Accompagnatore da Roma de I Viaggi di Giorgio
LA QUOTA NON COMPRENDE
- Tasse aereoportuali pari a euro 198,00 soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei
- Pranzi non menzionati nel programma
- Bevande
- Mance
- Spese personali
- Tutto quanto non espressamente indicato nella quota comprende
N.B. la tariffa aerea è soggetta a riconferma fino ad emissione dei biglietti aerei
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