Programma del tour
Carnevale di Satriano e Matera
Tra i mesi di gennaio e marzo l’atmosfera in tanti comuni della Basilicata diventa magica e surreale.
Nelle province di Potenza e Matera sono 8 i comuni che costituiscono la Rete dei Carnevali Lucani a Valenza Antropologica e Culturale.
Qui la tradizione carnevalesca tocca momenti di alta spettacolarità e grande partecipazione sia da parte degli abitanti che dei visitatori.
Il Carnevale di Satriano in Basilicata,è organizzato dall’associazione Al Parco con il patrocinio del Comune di Satriano di Lucania, del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, della presidenza del consiglio regionale di Basilicata e con la collaborazione di associazioni e volontari.
In questo paesino del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano da secoli si ripete una tradizione suggestiva e singolare: le persone si vestono da alberi. La maschera tipica è denominata Rumita (da “eremita”) ed è un uomo completamente ricoperto di edera, tanto da essere irriconoscibile, che tiene tra le mani un bastone con all’apice un ramo di pungitopo. L’ultima domenica prima del Martedì grasso, i Rumita escono dal bosco e girano tra le strade del paese bussando alle porte delle case: portano un buon auspicio per la primavera che sta arrivando e in cambio ricevono doni. Dal 2014 l’associazione Al Parco insieme ai giovani satrianesi, prendendo spunto dalla cine-installazione “Alberi” di Michelangelo Frammartino proiettata al MoMA di New York, ha caricato di nuovi significati la maschera e organizza una Foresta che cammina composta da 131 alberi vaganti, simbolicamente uno per ogni paese della Basilicata. Chiunque può prendere parte all’invasione verde, diventare uomo albero per un giorno e farsi portavoce del messaggio ecologista di cui il Rumita è diventato ambasciatore: ristabilire un rapporto antico con la Terra.
Si entra nel vivo della festa sabato con il corteo nuziale del Matrimonio con lo scambio dei ruoli (gli uomini fanno le donne e viceversa), la sfilata delle maschere tradizionali dell’Orso, della Quaresima e dei carri ecologici.
Domenica è il giorno del Rumita. Dalle prime luci dell’alba alcuni uomini albero, spontaneamente, usciranno dal bosco coperti di edera e andranno di casa in casa a lasciare un buon auspicio in cambio di un dono. Nel pomeriggio è previsto l’appuntamento imperdibile con la Foresta che cammina che, partendo dal Bosco Spera, colorerà di verde le strade del paese. Tutto si conclude attorno al falò con un concerto di musica folk sotto la direzione artistica di Sergio Santalucia.
Il Carnevale di Satriano è stato inserito come buona pratica nel modello di sostenibilità degli eventi di Aarhus, capitale europea della cultura 2017.
Ogni anno a Satriano di Lucania potrete ammirare gli uomini-albero che camminano in paese. Una tra le 10 feste di carnevale più belle e particolari d’Italia.
Ogni anno a carnevale ha luogo un particolarissimo evento: “
La foresta che cammina“. Esso si volge a
Satriano di Lucania, un piccolo ma grazioso paese in Basilicata, famoso per i suoi “
Murales” e per aver dato i natali al pittore
Giovanni De Gregorio detto “Il Pietrafesa”.
Recentemente il Touring Club italiano l’ha inserito tra le
10 feste di carnevale più belle e particolari.
Vi state chiedendo il cosa ha di speciale?
Bhè qui gli uomini
diventano alberi, vestendosi da “
Rumita“.
Prendi parte alla Foresta che cammina del Carnevale di Satriano e fatti portavoce del messaggio ecologista.
Per ristabilire un rapporto antico con la Terra.
LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE È LA RIVOLUZIONE DELLA NOSTRA GENERAZIONE
Al Carnevale di Satriano puoi indossare la maschera tradizionale del Rumita, l’uomo e donna albero della Basilicata. Il Rumita è una figura misteriosa, un’anima silente, è lo spirito del Bosco che per una volta all’anno diventa persona e invade le strade del paese per lanciare un messaggio ecologista!
UNA TRADIZIONE IN TRANSIZIONE
I guerrieri ecologici, anonimi e completamente ricoperti di edera, il 15 Febbraio 2026 invaderanno le strade di Satriano per dire a tutti che è necessario ristabilire un rapporto antico con la Terra per conservare le condizioni climatiche ideali adatte alla sopravvivenza delle generazioni future.
Visita Guidata ai Sassi di Matera
Un viaggio alla scoperta dei Sassi di Matera in compagnia delle nostre esperte ed appassionate Guide Turistiche autorizzate. I nostri tour, curati in ogni dettaglio, promettono entusiasmanti avventure tra storia, cultura, arte ed enogastronomia. Unisciti a noi in questa esperienza autentica ed indimenticabile.
La Cappella Sistina del Rupestre
La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale.
1° GIORNO – Roma-Carnevale Satriano-Potenza
Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da concordare e partenza in bus privato per la
Basilicata.
Soste in autostrada per pranzo libero.Arrivo primo pomeriggio e partecipazione al Carnevale.
Il Carnevale di Satriano di Lucania (Potenza) è
il Carnevale più caratteristico e suggestivo della Basilicata, uno dei pochi
riti arborei sopravvissuti nella loro integrità.

Si svolge il sabato e la domenica prima del Martedì Grasso ed è caratterizzato da tre maschere tipiche che sfilano per le strade del paese:

Il
Carnevale di Satriano di Lucania si svolge con il corteo nunziale del Matrimonio con lo scambio di ruoli tra uomini e donne, la sfilata delle maschere tradizionali, il giorno dei
Rumita e La Foresta che cammina, per concludersi con un falò e un concerto.
L’Urs (orso)
Anche l’interpretazione e la simbologia sull’Urs è cambiata nel corso degli anni. La maschera dell’Urs veniva utilizzata per vendicarsi di un torto subito. Il giorno del Carnevale indossate le pelli e divenuto anonimo, il satrianese poteva restituire un torto subito e in questo modo risolvere i conflitti sociali.
Gli eventi e le tradizioni popolari della Basilicata sono l’occasione imperdibile per venire a contatto con le popolazioni locali e condividerne la cultura e l’amore per le proprie origini.
Il capo orso
Come detto la tradizione è in continua evoluzione. Negli ultimi anni una nuova maschera è diventata centrale nel Carnevale di Satriano: si tratta del pastore capo orso, un personaggio che tiene le redini di tutti gli orsi e li conduce in giro per le strade del paese.
La Quaresima
La Quaresima è una donna vestita di nero con un smorfia rossa disegnata dalla bocca fino alle sguance. E’ interpretata anche da maschi. Con una bella filastrocca piange la fine del Carnevale imminente e porta in testa una culla dove, dicono le queresime, all’interno c’è un nascituro concepito durante il periodo di Carnevale e di cui non si conosce il padre.
La Zita: la messa in scene del matrimonio con lo scambio dei ruoli
Una volta all’anno, a Satriano di Lucania, le femmine si vestono da maschi e i maschi da femmine. Le femmine hanno la possibilità di sperimentare il loro lato maschile e i maschi il loro lato femminile.

La Zita è la messa in scena di un matrimonio dove tutto è rovesciato: i ruoli si scambiano e puoi trovare maschi truccati in minigonna, femmine con baffi e pantaloni. Gli sposi, i genitori degli sposi, i paggetti, i testimoni, i cugini, gli amici e i parenti: tutti vestiti al contrario con un corteo di oltre 200 figuranti degno di un vero matrimonio del Sud Italia!
Carri ecologici e gruppi a tema
Il sabato prende vita il carnevale allegorico con i carri ecologici non motorizzati e gruppi a tema che sfilano insieme alle maschere tradizionali.
Folletti e follette
Da quando è stata introdotta la Foresta che cammina, abbiamo sempre invitato i nostri ospiti a partecipare attivamente travestendosi da abitanti del bosco. E’ così che spontaneamente è nata la maschera più recente.

E tanti tanti altri personaggi.
Cena libera presso gli stand presenti al Carnevale.Trasferimento in hotel pernottamento
2 GIORNO – Satriano-Foresta che Cammina
Colazione in hotel.Visita guidata ai murales di Satriano mentre avviene la tradizione secolare della questua dei
Rumita.

Cosa vedere a
Satriano di Lucania, il borgo dei murales in provincia di Potenza, Basilicata. Se ami la street art, non resterai deluso da questo borgo dipinto, che emoziona vicolo dopo vicolo. Siamo stati molto fortunati, perchè abbiamo potuto visitarlo con quasi nessuno in giro e lo abbiamo avuto tutto per noi, per qualche ora.
Le origini di Satriano risalgono al medievo, ma oggi è famoso come
la capitale dei Murales del Mezzogiorno. Il centro storico ospita più di 500 dipinti e ogni anno se ne aggiungono 5/10 nuovi tra luglio e agosto.
Arrivare qui è come entrare in un libro di fiabe. Si cammina con lo sguardo rivolto in alto per ammirare questo museo a cielo aperto, immenso e coloratissimo, che ha davvero molto da raccontare.
Satriano di Lucania fa a parte dei
Borghi autentici d’Italia e dell’Associazione dei
Comuni Virtuosi. E’ grazie al sindaco,
Vincenzo Giuliano, che decisero di riqualificare il centro storico, distrutto da un terremoto nel 1980, per renderlo un luogo artistico.
Su invito del primo cittadino arrivò Constantin Udroiu, dissidente politico romeno e massimo esponente della pittura espressionistica bizantina contemporanea, in esilio in Italia. Udroiu realizzò il primo murale di Satriano in prossimità del centro storico: un Cristo seminatore in stile bizantino immerso nel contesto del panorama delle campagne satrianesi.
In seguito venne dipinto un nuovo murales sulla fontana centrale di Satriano che
racconta, come tutti gli altri dipinti,
la vita e la storia del borgo.

Pranzo in agriturismo con prodotti tipici locali.
Partenza per la
Foresta che Cammina, partecipazione alle sfilata (per chi vuole è possibile indossare la maschera del Rumita, per la realizzazione della maschera di 20€ da pagare in anticipo prenotando tramite il sito del Carnevale o tramite noi,facoltativo).
Il Rumita (eremita) è un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case. E’ il suo modo di bussare. Chi riceve la visita del Rumita rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, ora pochi spicci).
La tradizione del Rumita
Il Rumita (eremita) è un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case. E’ il suo modo di bussare. Chi riceve la visita del Rumita rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, ora pochi spicci). Nel corso dei decenni le interpretazioni che le varie generazioni hanno dato a questa figura misteriosa sono cambiate.
Chi l’ha visto prima della seconda guerra mondiale racconta che “u rumita” era uno spirito francescano, un eremita appunto, una persona che viveva ai margine del paese e che dopo un inverno rigido usciva dai boschi per fare la carità. In seguito, le vicende dell’emigrazione hanno accostato questa figura al satrianese che non ha avuto né la voglia né la possibilità di lasciare la Basilicata e che rimasto in una situazione di assoluta indigenza girava per le strade del paese e delle contrade, vestito di edera per rimanere anonimo, alla ricerca di qualcosa da mangiare per affrontare con forza e vigore la primavera. Ora c’è la nuova interpretazione.

I giovani satrianesi hanno intenzione di utilizzare il Rumita per lanciare un messaggio ecologista universale che è un rovesciamento dei valori, una rivoluzione copernicana:
ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro. Nel 2014, prendendo spunto dalla scena finale della cine-installazione “Alberi” di Michelangelo Frammartino, è stata introdotta la Foresta che cammina composta da 131 Rumita, simbolicamente uno per ogni paese della Basilicata. Chiunque voglia farsi portavoce del messaggio ecologista del Rumita può partecipare e indossare la maschera tradizionale. Grazie a questa innovazione della tradizione, il Carnevale di Satriano ha recuperato una valenza simbolica contemporanea mentre la maschera del Rumita ha di nuovo una valenza funzionale.

La Foresta che cammina è il Carnevale rappresentato da 131 Rumit’, tanti quanti sono i comuni lucani, che sfilano per le strade del borgo. Uomini vestiti da alberi, portavoci di un messaggio ecologista: ristabilire un rapporto antico con la Terra.

Cena e pernottamento in hotel.
3 GIORNO – POTENZA – MATERA
Colazione in hotel e rilascio delle camere.Trasferimento a
Matera.
Visita guidata intera gioranta, dei
Sassi di Matera.
Matera è capoluogo di provincia della Basilicata. Il comune, che ospita circa 60 mila abitanti, è situato a 400 metri di altitudine nella parte Est della regione, a pochissimi chilometri dal confine con la Puglia.
Nota con l’appellativo di “
Città dei Sassi“, è conosciuta in tutto il mondo per gli storici rioni Sassi, che ne fanno una delle città più antiche al mondo in quanto abitata fin dal Paleolitico.
Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera
Patrimonio Mondiale dell’Umanità utilizzando per la prima volta come motivazione il concetto di
Paesaggio Culturale.
La denominazione di “Matera” potrebbe derivare dai Romani, che usavano chiamarla
Matheola definendo i suoi abitanti Matheolani, oppure dalla radice di
Mata o
Meta con il significato di mucchio, sassi, monte e collina da cui Matera in quanto mucchio o monte di sassi.
Capitale Europea della Cultura 2019, Matera è una città che sta conoscendo la ribalta internazionale grazie a una profonda opera di rivalutazione del suo
patrimonio storico e culturale, diventando una meta sempre più gettonata da turisti provenienti da tutto il mondo.
Pranzo libero.
Matera, un borgo dalla storia millenaria
Abitata fin da tempi antichissimi, Matera intrecciò rapporti politici e commerciali con le fiorenti colonie della magna Grecia, per poi divenire parte integrante dell’Impero Romano.
Nel
Basso Medioevo conobbe un lungo periodo di decadenza, segnato da continue invasioni e dal costante pericolo di scorrerie degli agguerriti pirati arabi.
A partire dalla dominazione aragonese prima e spagnola poi, la storia di Matera si lega indissolubilmente a quella del
Regno delle due Sicilie, dunque a Napoli e a Palermo.
Nel
diciottesimo secolo le grandi guerre di successione europee (spagnola, polacca, austriaca) scuotono il Regno, che conosce una breve dominazione austriaca prima di tornare sotto la sfera d’influenza spagnola.
In questi decenni Matera è lontana dai fulcri del potere economico e amministrativo del Sud Italia e conoscerà una svolta solo grazie alla dominazione dei francesi che, occupato il territorio del Regno, vareranno la “Riforma Napoleonica” istituendo nuove province e nuovi distretti.
I Sassi
I famosi Sassi di Matera altro non sono che il centro storico della città, strutturato in due grandi quartieri denominati “
Sasso Barisano” e “
Sasso Caveato”.
Attualmente i Sassi s

ono oggetto di attenzione e visite come simbolo architettonico unico, come testimonianza del vissuto e delle capacità di adattamento dell’uomo e dei materani, “ponte invisibile che collega passato e presente”.
L’insediamento dei Sassi infatti è in perfetta simbiosi con la natura e vanta caratteristiche esclusive, dal sistema di canalizzazione delle acque di pioggia, alle
case-grotta scavate in modo da essere fresche in estate e riscaldate dai raggi del sole in inverno.
Interessante e suggestiva è una visita alla storica
Casa Grotta di Vico Solitario, antica abitazione tipicamente arredata, dove è possibile acquisire familiarità con usi e costumi degli abitanti dei millenari “Rioni Sassi di Matera”.

Cena e pernottamento in hotel a Matera.
4 GIORNO – 4 MARZO: MATERA – ROMA
Colazione in hotel ,rilascio delle camere e visita alla
Cripta del Peccato Originale

La
Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli.

La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della
Creazione e del Peccato Originale.

Rientro a Roma e fine dei servizi.
La quota comprende :
- Bus G.T. per la durata del tour
- Pernottamenti in hotel 3*** e 4**** trattamento di camera e colazione
- 3 cene in hotel
- Pranzo in agriturismo con prodotti tipici locali
- Visite guidate con esperte guide autorizzate Regione Basilicata
- Assicurazione medica e bagaglio e ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
- Kit viaggio
- Iva di legge
Non comprende:
- Mance
- Eventuale tassa di soggiorno da pagare in loco
- Bevande ai pasti
- Spese personali
- Biglietti di ingresso ai siti e monumenti
- Tutto quanto non espressamente previsto nella ” quota comprende”
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