Data
30/12/2023
Durata
4 giorni 3 notti
Destinazione
EUROPA
Viaggiatori
40
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Programma del tour
CAPODANNO IN CAMPANIA 2023/2024 E VISITE ESCLUSIVE DEI VIAGGI DI GIORGIO
Il dipinto nascosto nella Chiesa di San Giorgio Maggiore
Napoli è una città che regala sorprese continue: dall’antico anfiteatro romano incastonato nelle mura dei palazzi moderni – in cui si esibì anche Nerone – alla sua città sotterranea, dalla fusione di sacro e profano del Cimitero delle Fontanelle alle Anime Pezzentelle, non c’è cosa in città che non nasconda qualcos’altro. E l’essenza di Napoli, questo suo mostrarsi “a strati”, sempre diversa da se stessa, trova il suo simbolo più affascinante nell’opera “nascosta” di Aniello Falcone nella chiesa di San Giorgio Maggiore di Napoli. Nel novero di cose da vedere a Napoli, San Giorgio Maggiore è sicuramente una delle più insolite, perfetta per scoprire uno dei volti meno conosciuti ma più autentici e indimenticabili della città!TEATRO TEMPIO DI PIETRAVAIRANO
UN GIOIELLO IN PROVINCIA DI CASERTA
Uno dei più belli e rari esempi di impianti del tipo teatro tempio, accertati in Sud Italia, si trova sulla sommità di Monte San Nicola, nella frazione Sant’Eremo del comune di Pietravairano. All’altezza di circa 500 metri s.l.m. è stato individuato un antico santuario costituito da un tempio ed un teatro, posti su due terrazze a quote differenti, la cui scenografia è accentuata ancor di più dallo straordinario panorama. Tra i tanti teatri e anfiteatri delle antiche popolazioni che per secoli si sono succedute in Campania c’è ne uno che merita una visita: Il Teatro Tempio di Pietravairano, in provincia di Caserta. Il complesso archeologico è un raro esempio di impianto di tipo teatro-tempio che i romani realizzarono in età repubblicana (II-I secolo a.C.). La scenografia è straordinaria grazie anche al panorama mozzafiato che abbraccia tutto il territorio dell’Alto Casertano.Campania: a Capua l’Abbazia con la Bibbia illustrata
E’ uno dei più bei monumenti del Medioevo campano e possiede un ciclo di dipinti tra i più ricchi della pittura romanica: ecco l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis.
Il paradiso dell’arte esiste, ed è a Sant’Angelo in Formis. La sua abbazia, infatti, è di uno straordinario tale da apparire, in un primissimo momento, quasi misteriosa. Eppure bisogna capire che questo posto è di tutti, perché “tutti noi siamo Sant’Angelo in Formis” e la sua chiesa rappresenta ciò che siamo stati, la nostra storia. Non una qualunque, ma una storia che racconta il risveglio culturale europeo e la nascita di un edificio che rimane il più fedele riflesso di ciò che era l’abbazia di Montecassino in quegli stessi anni. L’abbazia di Sant’Angelo regala l’emozione di essere trasportati in un’altra dimensione, dove si può respirare e scoprire una pagina di storia realmente affascinante per la cultura e l’arte della nostra Italia sconosciuta.Chiesa Di San Giovanni A Carbonara E I Suoi Misteri
Il Cimitero delle 366 fosse della Napoli borbonica: il primo cimitero pubblico in Europa
A Napoli esiste ancora un grande cimitero costruito in periodo Borbonico che fu il primo cimitero pubblico in Europa e forse nel mondo. Fu progettato e costruito dall’architetto Ferdinando Fuga e commissionato direttamente dal Re Ferdinando IV.
Tutti ne parlano e tutti più o meno sanno cos’è ….E’ la Tombola Vajassa … una scostumatissima tombola napoletana.
Si tratta di una versione riveduta e “corretta” della tradizionale tombola dei femminielli napoletani. DOVE DORMIRETE : HOTEL STABIA Since 1876HOTEL A CASTELLAMMARE DI STABIA 4 STELLE
Un simbolo iconico restituito alla città
Nel cuore del centro cittadino. Nel cuore del lungomare. Nel cuore vibrante di Castellammare di Stabia. Dopo qualche anno di inattività, l’Hotel Stabia torna a splendere e preannuncia il ritorno ai fasti che furono.Oggi l’Hotel Stabia 4 stelle torna alla luce e mantiene la promessa di far vivere ai suoi ospiti, viaggiatori dei tempi moderni, esperienze uniche ed esclusive sotto il sole di Napoli: la vista sul Vesuvio e sul Golfo è da mozzare il fiato, le camere sono arredate con gusto e raffinatezza, i servizi sono lussuosi, i comfort di alta qualità. La straordinaria vicinanza al nuovo porto turistico Marina di Stabia, il ristorante e la terrazza, scrigni di ospitalità autentica e custodi dei migliori profumi e sapori della tradizione mediterranea, e l’incredibile comfort del Winter Garden completano l’opera. LA COSA CHE RENDE QUESTO TOUR DAVVERO UNICO E’ LA VISTA PAZZESCA SUL GOLFO DI NAPOLI DELL’HOTEL DOVE ALLOGGERETE.AVRETE INCREDIBILE FORTUNA DI ASSISTERE IL 31 SERA ALLA MEZZANOTTE,AL TRIPUDIO DI FUOCHI D’ARTIFICIO PER TUTTO IL GOLDO DI NAPOLI.UN ESPERIENZA UNICA NELLA VITA
Una fossa per ogni giorno dell’anno compreso gli anni bisestili
La particolarità del luogo, oltre a un posto degno di sepoltura, era di disporre di 366 fosse, una per ogni giorno dell’anno, che consentivano la sepoltura ordinata dei morti secondo il giorno del decesso e un criterio cronologico che teneva conto anche degli anni bisestili.


Dove è custodito il dipinto nascosto?
Il tesoro nascosto della Chiesa di San Giorgio Maggiore è custodito alle spalle dell’altare e rivela (per chi non l’ha mai vista) qualcosa di sorprendente e misterioso. L’altare maggiore è di impianto rettangolare ed è stretto da un solido abbraccio da un fascio di colonne bianche disposte a semicerchio; qui alle spalle si possono ammirare due capolavori della pittura napoletana del seicento: opere di Alessio D’Elia legato alla grande scuola di Francesco Solimena. Le due enormi tele si fronteggiano in un’armonico sguardo, quella a lato destro raffigura la maestosità del ciclo di battaglia di «San Giorgio e il Drago» e quella a lato sinistro ha come soggetto la vita di San Severo, il santo fondatore. La sorpresa è celata dietro al dipinto di San Giorgio e il Drago che rivela il medesimo soggetto ritratto alcuni decenni prima da un brillante pittore. Dopo un recente restauro di qualche anno fa che ha visto impegnato la parte del coro, si è notato che sotto al quadro del D’Elia di San Giorgio e il Drago, veniva alla luce un bellissimo affresco ancora integro e dai colori brillanti. Immaginate lo stupore e il suo valore artistico.












Chiesa Di San Giovanni A Carbonara E I Suoi Misteri
La trecentesca chiesa di San Giovanni a Carbonara si trova nell’omonima strada a Via Carbonara 4, è di origine trecentesca ed è tra quella più ricca di opere d’arte della città e senza alcun dubbio una delle più belle chiese della città di Napoli. La Via Carbonara si chiamava così perché era in origine una discarica a cielo aperto per i residui della combustione del legno, del carbone appunto e tutta la cenere veniva stipata lungo questa strada. Questa zona era anche luogo di incontro e scontro con cruenti duelli tra cavalieri descritti anche dal Petrarca che assistette sgomento ad alcuni di essi.La costruzione della chiesa ebbe inizio nel 1339 grazie alle donazioni del patrizio napoletano Gualtiero Galeota durante il regno di Ladislao di Durazzo, nel luogo dove sorgeva un piccolo convento di agostiniani.
I misteri di San Giovanni a Carbonara
I primi misteri della chiesa di San Giovanni a Carbonara risiedono innanzitutto nei due personaggi che vi sono sepolti. Il fratello della regina Ladislao, che fu assassinato con un veleno su parti intime di una fanciulla che desiderava possedere, ma soprattutto Sergianni Caracciolo, un maniscalco anch’egli assassinato che era ritenuto amante della regina. La chiesa di San Giovanni a Carbonara è intrisa di massoneria, di simboli misteriosi ed esoterici che si celano tra i suoi monumenti, i suoi marmi ed i suoi pavimenti. Innanzitutto è orientata est ovest verso il sole nascente e verso Gerusalemme, cosa insolita e chiaramente di derivazione massonica di cui ci sono diverse tracce nella chiesa. Ad esempio su un monumento funebre nella cappella di Somma ci sono molte simbologie che si rifanno al mondo esoterico come immagini di satiri, figure demoniache che un tempo era impensabile poterli imprimere su elementi funerari.



Campania: a Capua l’Abbazia con la Bibbia illustrata
E’ uno dei più bei monumenti del Medioevo campano e possiede un ciclo di dipinti tra i più ricchi della pittura romanica: ecco l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis


Teatro Tempio di Monte San Nicola
UN COMPLESSO ARCHEOLOGICO MERAVIGLIOSO
Uno dei più belli e rari esempi di impianti del tipo teatro tempio, accertati in Sud Italia, si trova sulla sommità di Monte San Nicola, nella frazione Sant’Eremo del comune di Pietravairano. All’altezza di circa 500 metri s.l.m. è stato individuato un antico santuario costituito da un tempio ed un teatro, posti su due terrazze a quote differenti, la cui scenografia è accentuata ancor di più dallo straordinario panorama. Il sentiero è accessibile a tutti pur presentando brevi tratti leggermente in salita. Una piccola fatica che regala, tuttavia, una visita e una panorama tra i più incantevoli e avvincenti della provincia.Il Tempio
Sulla terrazza superiore troviamo il tempio, un edificio a pianta rettangolare detta tuscanica: è costituito da un’anticamera (pronao) che permette l’accesso a tre ambienti molto simili (cellae) dove, probabilmente, si trovavano le statue delle divinità adorate in questo luogo. Il santuario di Pietravairano, insieme a quello molisano di Pietrabbondante, rappresentano un raro esempio di tempio a tre celle in ambiente sannitico, di epoca tardo-repubblicana (II-I secolo a.C.): sono la testimonianza materiale della conquista romana del territorio della Campania settentrionale. L’associazione teatro-tempio può essere stata adottata anche per il sito archeologico di Callifae, l’odierna Roccavecchia di Pratella. Probabilmente il centro urbano di Teanum Sidicinum, l’attuale Teano, ha avuto un ruolo importante nella trasmissione dei modelli monumentali e scenografici dell’architettura romana nel cuore del Sannio, secondo una direttrice che raggiunge l’area appenninica, come provato dagli impianti di Pietrabbondante. A detta degli storici, i luogo era un’area di culto fortificata dedicata alla dea Mefitis (in epoca sannitica). In epoca romana venne poi riconvertito in un santuario dedicato a Giunone e a esso fu aggiunto un ampio teatro, scavato direttamente nella roccia, nel quale andavano in scena diversi spettacoli.

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Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
Bus Gt. per tutta la durata del tour.
3 notti in Hotel 4**** S camera standard,in trattamento di mezza pensione bevande incluse.
Cenone e veglione in hotel bevande incluse.
Visite guidate con guida autorizzata Regione Campania
2 pranzi del 1 e 2 gennaio 2024 bevande incluse
1 aperitivo del 31 dicembre
Visite ESCLUSIVE DEI VIAGGI DI GIORGIO
Assicurazione medica e bagaglio e ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
Assicurazione Covid19
Serata musicale 1 gennaio in esclusiva gruppo I Viaggi di Giorgio
Tombola "scostumata della vajassa" con attori
Concerto a sorpresa
Accompagnatore da Roma dei Viaggi di Giorgio
Auricolari per la durata del tour
Iva di legge.
La quota non comprende:
Eventuale tassa di soggiorno da pagare in hotel
Eventuali ingressi ai siti e musei e monumenti indicati in programma(al momento solo 5.00 euro Castello di Lettere)
Pasti e visite non indicate in programma.
Mance per camerieri autisti e guide,facchini.
Tutto quanto non espressamente previsto nella " comprende"
Tramonto dal vostro hotel.
LE CAMERE DELL’HOTEL STABIA SUL GOLFO DI NAPOLI
Il paradiso all’improvviso
Finiture di pregio, comfort di alto livello e una sensazionale vista sul Golfo: dalle camere dell’Hotel Stabia di Castellammare ti sembrerà di toccare il cielo (e il mare!) con un dito.
Arredate con raffinatezza ed eleganza in stile classico contemporaneo, le 97 camere del nostro hotel si suddividono in tre tipologie - Classic, Superior e Deluxe - a seconda che si affaccino sul mare, sulla città o sul cortile interno e che dispongano o meno del balcone.
Intime alcove di relax, sono tutte dotate di servizi di qualità – Wi-Fi, aria condizionata, cassaforte, TV LCD 32 pollici e asciugacapelli - soffici materassi per un buon riposo e pregevoli kit di cortesia.
Un set di morbide spugne, un frigo bar sempre rifornito, regalano momenti preziosi da vivere nel cuore autentico della città.
La cosa che rende davvero UNICO questo Capodanno è la vista del Vostro hotel,pazzesca su tutto il golfo di Napoli.Ma ci pensate che potrete assistere ai fuochi d'artificio, nella città più famosa al mondo per i festeggiamenti di fine anno,comodamente dalla terrazza dell'hotel che spazia su TUTTO IL GOLFO DI NAPOLI?
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Il mito popolare di San Giorgio
La storia si riferisce alla leggenda popolare di cui ha origine il mito, cui il condottiero San Giorgio arriva nella città di Selem (Libia) inviato da Dio, pronto a liberare la popolazione dalle grinfie del Drago. Per placare la sua ira, gli abitanti del luogo offrivano del cibo all’immonda creatura: prima due pecore al giorno, e poi quando queste iniziarono a scarseggiare, furono costretti a offrire un giovane pescato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re ma quest’ultimo si contrappose al volere del popolo; la gente iniziò a ribellarsi ed il re, dovette rinunziare alla sua bella figlia e mandarla a morire, per poter salvare il suo regno. Mentre la fanciulla veniva condotta nell’antro del Drago, si precipitò a galoppo un condottiero sconosciuto: è San Giorgio che proclamò il suo annuncio al popolo «Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro». Uccisa la bestia dopo averla placata, la città e il regno furono salvi e la gente convertita. Il suo culto è simile a quello di San Michele, Arcangelo della Luce intento a lottare contro il Drago/Serpente-Lucifero, nell’eterna lotta del bene contro il male, un soggetto molto caro al Cristianesimo e alla storia dell’arte. L’episodio, si riferisce alla nota “Legenda Aurea di Jacopo da Varagine” un manoscritto latino di biografie agiografiche, sulla vita dei santi. Un’altra chiave di lettura è quella esoterica, in cui la simbologia del Drago è associato all’Ouroboros, il Serpente-Drago che si morde la coda, emblema di fecondità, di rinascita, di vita e di morte.Aniello Falcone e la Compagnia della Morte
Sulla figura di Aniello Falcone circolano più leggende metropolitane che fatti storici; secondo la fantasia dello storico dell’arte e pittore Bernardo De Dominici, il nostro Aniello Falcone era coinvolto in un giro di cospiratori e aveva fondato la «Compagnia della Morte» intento a vendicare la morte di un’amico, con lo scopo (primario) di uccidere tutti gli spagnoli del regno. Una sorta di setta a sfondo criminale che insorgeva contro le armate dell’esercito spagnuolo. Si narra che di questa compagnia facevano parte molti artisti e ribelli tra questi Masaniello, celebre per i suoi moti insurrezionali «… armati di tutto punto, di giorno giravano uccidendo quanti più spagnoli avessero incontrati, e di notte attendevano a dipingere alacremente, e specialmente a ritrarre le sembianze di Masaniello» Quando poi il Regno di Napoli fu conquistato dagli spagnoli, nel giro di poco la bottega pittorica di Falcone (molto viva e fiorente) venne sostituita da quella del suo allievo Luca Giordano che attirava a sé molti discepoli. Si narra che Aniello Falcone sparì improvvisamente dalle scene artistiche. La verità e che fu accertato che esisteva una Compagnia della Morte in città, ma comparve solo nel 1650, e ne fecero parte molti criminali, ladri, imbroglioni e non certo pittori. Aniello Falcone resta importante per Napoli e per l’arte italiana; a lui in molti si ispirarono come corrente e come pensiero e grande fu la schiera di allievi formatosi presso la sua bottega, tra cui l’intramontabile Luca Giordano. Una curiosità: è strano anche il fatto che uno dei suoi affreschi, in questo caso San Giorgio e il Drago, sia inserito in un contesto religioso, in quanto il pittore (secondo le cronache) si teneva ben lontano dalla Chiesa e dagli edifici di culto. Per concludere, la Chiesa basilicale di San Giorgio Maggiore è tornata alla luce dopo anni di buio, in quanto fino alcuni anni fa, era inclusa fra le guide delle chiese chiuse di Napoli. Attualmente è una chiesa consacrata aperta al pubblico e si lascia ammirare in tutto il suo splendore, vantandosi delle uniche e rare tracce storiche-artistiche paleocristiane e del celebre dipinto nascosto: ora svelato.
Da
1.490,00€
22/05/2026
5 giorni 4 notti
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Minimo 12 massimo 18
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450,00€
10/10/2025
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30 persone
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1.390,00€
23/05/2025
5 giorni 4 notti
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Minimo 12
Da
1.670€
03/06/2025
8 giorni 7 notti dal 3 al 10 giugno
Più di 1
Minimo 12
Da
690,00€
26/09/2025
4 giorni 3 notti
Italia
Minimo 25
Da
In aggiornamento€
30/04/2025
5 giorni 4 notti
Più di 1
25 persone
Da
1.930,00€
17/06/2026
8 giorni 7 notti
Francia
30 persone
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