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Cosa è incluso
LA PERSIA, “Culla della Civilta”, DAL GOLFO PERSICO AL MAR CASPIO
Un viaggio attraverso Elamiti Achemenidi Sasanidi e Safavidi, da Zoroastro a Shaphur, da Dario a Alessandro Magno, dalla Via della Seta alle torri del silenzio, da Scià Abbas agli Armeni, dalla mitica Susa alla fiabesca Isfahan. Accanto al profilo di alcune tra le più belle moschee del mondo, i templi del fuoco, la poesia di Oman Khayyam.
Questo itinerario, in esclusiva ed articolata struttura, propone la visita di un affascinante paese – l’Iran – l’Antica Persia – che vive nel forte contrasto fra la storia e la cultura di antichi imperi e l’attuale realtà della Repubblica Islamica. Rivoluzioni, violenze, fanatismo religioso: questa è l’immagine di se che da qualche anno l’Iran diffonde nel mondo. Ma come si può dimenticare, anche fra gli sconvolgimenti che ha subito, che qui è nata una delle più antiche nazioni della storia e che qui sono fiorite grandi e splendide civiltà? E poi il paesaggio: un paesaggio emozionante, con zone inaccessibili dove l’aria, l’acqua e la terra si fronteggiano e si mescolano meravigliosamente, e dove l’uomo sembra poter trovare la sua armonia con la natura solo seguendo l’insegnamento del Profeta. Per non parlare poi dei segni che la sua gloriosa storia ha lasciato negli straordinari monumenti come Persepoli, Naqsh-e-Rostam, Pasargade, Isfahan…
Sotto il portico odo il richiamo del gallo del mattino. In te ho posto la mia dimora e tutto ciò che ho, “ Nel giardino, il canto dell’usignolo annuncia l’alba. tutto ciò che vuoi sia a tutti negato. …………………………………………. Colui che sulla vita dell’Amore si ferma, non è un viaggiatore” (Sa’di-poeta iraniano del XIII sec.)
SONO PREVISTI VOLI AVVICINAMENTO A ROMA A TARIFFE SCONTATISSIME
1° giorno : 26 ottobre Italia – Tehran
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e imbarco volo Alitalia diretto delle ore 17.15.Pasti a bordo.Arrivo alle 23-35 locali e dopo le formalità di visto e dogana,incontro con la guida in lingua italiana che resterà con voi per tutta la durata del tour,
2° giorno : 27 ottobre Tehran
Prima colazione e giornata dedicata alla visita alla città di Tehran (altitudine 1150 m.), l’attuale capitale politico -amministrativa. Quello che colpisce subito della capitale è il suo aspetto poco orientale, dovuto al fatto che Teheran è una città relativamente giovane in contrapposizione ad un impero dalle tradizioni così antiche. La città, assumendosi la funzione di guida del Paese, si è trasformata in pochi decenni da un grosso villaggio in una metropoli moderna, intricata, caotica, particolarmente inquinata e con una densità di popolazione elevatissima. Qui sono avvenuti i grandi cambiamenti e qui si rappresenta il Paese sotto gli aspetti ideologico, culturale, amministrativo e politico. Il suo ingresso nella storia avvenne nel XIII secolo con l’invasione dell’Afganistan e dell’Iran da parte delle orde del conquistatore mongolo Gengis Khan. La città, situata lungo il percorso della via carovaniera che attraversava il paese da nord a sud, cominciò ad acquistare man mano importanza come luogo di sosta e ristoro per i mercanti ed i loro seguiti fino ad essere prescelta quale capitale dello stato della dinastia dei Cagiari che l’arricchirono di viali, giardini e palazzi. A partire dalla seconda guerra mondiale Teheran ha conosciuto una rapida crescita. Oggi, nel reticolo di grandi viali, è difficile scoprire qualche vestigia della città vecchia. Visita del bazar degli straordinari gioielli appartenuti alla dinastia safavide e successive, al Museo Archeologico ricco di reperti che tracciano la storia del paese, straordinaria la collezione di manufatti fittili, al Palazzo reale di Golestan e tesori della banca centrale famoso come museo dei gioielli. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento.
3° giorno 28 ottobre Tehran – Zanjan
Prima colazione in hotel e partenza per la citta di Zanjan. prima dell’arrivo a Zanjan visita alla cupola di Soltaniehe, antica capitale dei mongoli Ilkanidi regnanti in Iran nel 14° secolo. Nel 2005, l’UNESCO ha inserito Soltaniyeh nei siti Patrimonio dell’Umanità. Pranzo in ristorante.Pomeriggio arrivo e visita della citta’. Cena e pernottamento.
4° giorno 29 ottobre:Zanjan – Torono di Salomone – Hamedan
Prima colazione in hotel e partenza per Hamedan. Durante il percorso visita alla fortezza di Takht-e Soleiman. E’ il più sacro santuario dello Zoroastrismo e dell’antico Impero Sassanide. Nel 2003 il sito, che si trova nei pressi dell’odierna città di Takab, nella provincia iraniana dell’Azarbaijan occidentale, è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Takht-e Soleyman si trova in una valle ed include i resti di un tempio zoroastriano parzialmente ricostruito durante il periodo detto dell’Ilkhanato, oltre ad un tempio di epoca Sassanide (VI secolo) dedicato ad Anahita. Come per altri siti archeologici dell’Iran, la struttura del Tempio del fuoco, del palazzo ed in generale di tutti questi edifici si pensa abbia influenzato pesantemente lo sviluppo dell’architettura islamica.
Secondo la tradizione popolare il re Salomone aveva l’abitudine di imprigionare creature mostruose all’interno di un vicino cratere profondo circa 100 metri, detto Zendan-e Soleyman (la Prigione di Salomone). In un altro cratere all’interno della stessa città si trova una sorgente naturale, che secondo la leggenda venne creata da Salomone stesso. Poiché comunque la figura di Salomone appartiene alle culture semitiche, tutti questi riferimenti alla sua persona potrebbero essersi originati durante la conquista islamica della Persia. Un manoscritto armeno risalente al IV° secolo e in cui si parla di Gesù e di Zarathustra menziona la sorgente. Si pensa che il Tempio del fuoco sia stato costruito in quel sito proprio a causa della leggenda legata alla fonte.
Gli scavi archeologici hanno rivelato tracce di una precedente occupazione risalente al V° secolo a.C. durante il periodo achemenide, così come insediamenti più tardi di popolazioni partiche. Sono state scoperte anche monete appartenenti al periodo sassanide e a quello dell’imperatore bizantino Teodosio II (V secolo).
Secondo la leggenda, ogni sovrano sassanide si recava qui per umiliarsi davanti all’altare del sacro fuoco, prima di salire al trono. Arrivo in serata ad Hamadan, sistemazione in hotel. Pranzo in ristorante, cena e pernottamento.
5° giorno 30 ottobre: Hamedan – Kermanshah – Hamedan
Prima colazione in hotel ed escursione a Kermanshah. Durante il percorso sosta a Kangavar (in una zona di passaggio obbligato dall’ altopiano irnico alla Mesopotamia), nota nel Medioevo col nome di Concobar, e agli storiografi arabi col nome di Qasr-al-Lusus (castello dei banditi). Vi si trova il tempio di Artemide-Anahita, di epoca portico-sassanide. Dopo la visita del tempio proseguimento per Kermanshah prima dell’arrivo in città si visita Il sito importante ” Bisetun” dell’epoca degli Achemenidi che significa “Sede dei Re” ed è patrimonio di Umanità nella lista dell’Unesco. E’ un bassorilievo su un parete a picco, a 70 metri di altezza, e mostra il trionfo del re Dario I sul mago Gaumata, che aveva cercato di impadronirsi del potere alla morte di Cambise, figlio e successore legittimo di Ciro il Grande (anno 521 a.C.). Nella citta di Kermanshah visita dei bellissimi bassorilievi Taq Bostan, dell’epoca dei sassanidi. Pranzo in ristorante.Nel tardo pomeriggio ritorno ad Hamedan, cena e pernottamento.
6° giorno 31 ottobre:Hamedan – Kashan
Prima colazione in hotel e mattinata dedicata alla visita della citta dominata dal Monte Alvand. La città che copre i resti della capitale dei Medi e degli Achemenidi, venne fondata dai Medi nel 712 a.C. e la tradizione ricorda che era circondata da sette giri concentrici di mura – le più interne delle quali erano rivestite d’oro e d’argento. Qui regnava il Re Medo “Astiage” che venne sconfitto dal nipote Ciro nel 550 a.C. Ad Hamadan visiteremo : Shir Sanghi (Leone di pietra) che viene attribuito ad Alessandro – Il Mausoleo di Avicenna medico e filosofo del medioevo colui che fece le note critiche sul trattato di Aristotole. Dopo pranzo in ristorante, partenza per Kashan e, nel tardopomeriggio arrivo in citta. Cena e pernottamento.
7° giorno 1 novembre :Kashan – Nain – Yazd
Prima colazione in hotel e visita della città di Kashan. Le origini della città sono probabilmente antiche; secondo una tradizione locale proprio da qui sarebbero partiti i tre Re Magi per la loro lunga ricerca della culla di Betlemme. Oggi Kashan è famosa soprattutto per le sue ceramiche e piastrelle invetriate, per i suoi tappeti e per i velluti. Nella città si trovano le Colline di Sialk (V° millenio a.C.) si visita il Giardino di Fin le ville dell’ottocento come la casa bioclimatica. Dopo pranzo in ristorante partenza per Yazd. Durante il percorso visita all’antica moschea Jame di Nain. La sera arrivo a Yazd. Cena e pernottamento.
8° giorno 2 novembre :Yazd
Prima colazione in hotel ed in mattinata visita della città di Yazd fondata dai Sassanidi e centro dell’antico culto Zoroastriano che sopravvive con il “Fuoco Sacro” conservato nei tempio Atashkade. A seguire si visiterà Dakhme con le suggestive “Torri di Silenzio” che si ergono nel deserto e dove gli zoroastriani deponevano i defunti per farli divorare dai rapaci con la visita della moschea Jame – Mirciakhmaq che si erge in una bellissima piazza medioevale. Pranzo in ristorante e poi si passeggerà poi negli antichi quartieri, come Fahadan, protetto dall’Unesco . Cena e pernottamento.
9° giorno 3 novembre Yazd – Pasargad – Persepoli – Shiraz
Una giornata di visite tra le più emozionanti dell’intero itinerario, perché dedicata alle memorie più maestose della Persia di Ciro, Dario e Serse.Prima colazione in hotel e mattina presto trasferimento per Shiraz. Durante il percorso di viaggio si possono ammirare paesaggi differenti dell’altopiano Iranico (lago- Deserto Montagna – Pianura). Si effettuerà una sosta per la visita di Pasargad, luogo che fu scelto da Ciro il Grande per costruirvi la sua capitale in ricordo della vittoria qui riportata su Astiage re dei Medi. Pasargad non rimase per lungo tempo sede del trono achemenide poiché alla morte di Cambise II, successore di Dario, la capitale primaverile fu spostata da Pasargade a Persepoli. I monumenti di Pasargad occupano una superficie molto ampia. La tomba di Ciro è particolarmente interessante ed emblematica: una camera funeraria fatta di enormi blocchi di pietra con frontone triangolare che si eleva su un basamento con sei gradoni arretrati. Prima di essere profanata, la camera sepolcrale era chiusa da una porta di pietra e, a quanto si dice, le spoglie di Ciro riposavano in un sarcofago d’oro. Il luogo è splendido e la luce magica: è facile indovinare il profondo rispetto provato da Alessandro Magno quando si trovò davanti a questi monumenti. Seconda colazione in ristorante locale e proseguimento per la vicina necropoli di Naqch-e-Rustam con le tombe di Dario I, Dario II, Serse e Artaserse. Lo schema di costruzione prevede facciate cruciformi nelle quali si aprono porte che culminano con un fregio a bassorilievo; le due coppie di pilastri che incorniciano le porte sono sormontate da capitelli a forma di testa di toro. Al di sotto di questa necropoli achemenide si vedono otto rilievi rupestri che celebrano la gloria dell’impero sasanide. Pranzo in ristorante, ed infine visita di Persepoli, iniziata da Dario I nel 518 a.C. e completata due secoli più tardi dai suoi successori. Visita approfondita del palazzo primavera fatto costruire da Dario I nel 518 a.c. per celebrare le feste d’ inizio anno. L’enorme piattaforma è ricoperta di bassorilievi raffiguranti tutte le popolazioni che facevano parte dell’ Impero Persiano. Prima Dario e poi Serse avevano fatto affluire in Persia i migliori artigiani del loro mondo – costruendo un palazzo che doveva essere la summa dell’architettura e della scultura delle regioni Mesopotamiche. Proseguimento del viaggio verso Shiraz. Arrivo in hotel in serata cena e pernottamento.
10° giorno 4 novembre : Shiraz
Prima colazione in hotel. Giornata dedicata all’incontro con la leggiadra Shiraz, culla della poesia e della cultura persiane, con colazione al ristorante Shater Abbas. Moltissimi i monumenti immersi nell’ incanto di una indefinibile atmosfera: i mausolei dei poeti Hafiz e Saadi, il prezioso museo Parsi, i Giardini del Paradiso e quello dei Sette Sufi, il mausoleo santuario Scià Cheragh, le moschee Vecchia e Nuovai , il labirinto del bazar.Capitale del Fars costruita a 1525 metri di altitudine. Shiraz è stata cantata dai poeti come oasi delle rose e del vino e degli usignoli, e non a caso ha dato i natali a due dei sommi poeti persiani, Hafez il sufi ermetico e Saadi, il grande viaggiatore. Shiraz è dunque meta di pellegrinaggi perché in oriente gli uomini di grande cultura sono venerati. Visita ai loro mausolei, al mistico santuario dello ChahCheragh, alla moschea Jame-e-Atig e a quella del Venerdì, al piccolo museo del Fars ospitato nel padiglione ottagonale fatto costruire da Karim Khan-e-Zand, all’Orangerie e al vivace bazar-e-Vakil. Shiraz, nota anche per i suoi giardini e per la mitezza del suo clima. Capitale del Fars costruita a 1525 metri di altitudine.Rentro in albergo cena e pernottamento.
11° giorno 5 novembre : Shiraz – Esfahan
Prima colazione in hotel e partenza per Esfahan. Durante il percorso visiteremo Naqsh-e Rostam, luogo delle tombe dei primi Imperatori, cioè Dario il grande – Serse – Artaserse I e Dario II. Lo schema di costruzione prevede facciate cruciformi nelle quali si aprono porte che culminano con un fregio a bassorilievo; le due coppie di pilastri che incorniciano le porte sono sormontate da capitelli a forma di testa di toro. Al di sotto di questa necropoli achemenide si vedono otto rilievi rupestri che celebrano la gloria dell’impero sasanide.pranzo in ristorante e proseguimento del viaggio in direzione di Esfahan e inizio della vista ai ponti antichi del 1600. Cena e pernottamento.
12° giorno 6 novembre :Esfahan
Prima colazione in hotel e giornata dedicata a questa splendida città, capitale della provincia omonima, situata a 1367 metri d’altitudine in una piana irrigata dallo Zayendeh rud, “il fiume che dona la vita”. Esfahan, nel 600 fu una delle più brillanti capitali dell’Oriente e veniva chiamata con l’appellativo “l’altra metà del mondo”. La grande piazza centrale della città (ora piazza dell’Imam) è veramente suggestiva col suo sfondo di cupole e minareti, colonne ed arcate che ormai da più di quattro secoli si compongono in un quadro unitario. Sulla piazza si affaccia la moschea dell’Imam. È il primo monumento commissionato dallo Scià Abbas, una delle più imponenti e compiute realizzazioni dell’arte safavide. Su un altro lato della piazza si affaccia invece l’elegante e slanciata moschea Loftollah. Di fronte a questa moschea si trova il palazzo Ali Qapu (porta alta) che una volta rappresentava il monumentale accesso ai palazzi reali. La grande terrazza serviva un tempo da loggia reale e da questo eccelso punto di osservazione lo Scià seguiva insieme ai suoi ospiti gli spettacoli che avevano luogo nella piazza. La sala della musica, all’interno del palazzo, colpisce per la straordinaria decorazione delle pareti e della volta, con intarsi raffiguranti bottiglie, flaconi e strumenti musicali che non solo avevano valore ornamentale ma dovevano sicuramente servire a migliorarne l’acustica. Poco distante dalla grandiosa piazza si trova il palazzo Chehel Sotun o delle 40 colonne. Nel porticato le venti colonne si riflettono perfettamente nel bacino del parco, tanto che le colonne sembrano essere effettivamente 40. Ricordiamo che il numero 40 ha in tutta l’Asia islamica un valore simbolico ed è considerato un numero fortunato. Ed ancora la moschea del Venerdì è considerato il più venerabile monumento di Esfahan. La pertinenza tecnica e la temerarietà degli architetti selgiuchidi è chiaramente dimostrata dal fatto che la pianta quadrata della sala diviene circolare in alto con 16 archi che sorreggono la copertura. Gli architetti sperimentarono soluzioni audaci e, facendo tesoro degli errori passati, riuscirono a costruire già nel Xll secolo una cupola così perfetta da non essere di nuovo eguagliata, se non nel XVIII secolo grazie al progresso delle scienze matematiche. La visita del bazar è molto interessante soprattutto nella zona degli artigiani, nella quale si ha modo di assistere alla lavorazione di argenti, rami, intarsi, babbucce e tappeti, con un’abilità ed una maestria di cui in occidente si è perso il ricordo. È comunque soprattutto il ricordo della gloriosa dinastia dei Safavidi che risplende nelle cupole e nei minareti di Isfahan dove la maestosità dei monumenti e l’esuberanza delle decorazioni rievocano la raffinata atmosfera di corte e le fastose feste dell’epoca. Ed inoltre visita di Hasht Behesht (8 paradisi), l’harem estivo dello Scià Abbas. Persi tra le moschee azzurre, in un turbinio di polvere, di fronte alle trame inaspettate dei tappeti, uno più bello dell’altro, avvolti da una intimità che si credeva impossibile, si resta davvero intrappolati da una autentica passione per questo Paese. Isfahan è una delle città più antiche del mondo. La storia ci racconta che essa era meta di tutte le carovane dei mercanti che provenivano dall’interno dell’Asia, cariche dei doni più raffinati e che tre secoli fa, per volontà di Scià Abbas, rifiorì a nuova vita grazie ad una tribù di Armeni del nord che si stabilì sulla riva del fiume. Fu grazie alla loro intraprendenza che ben presto Esfahan fu abbellita con magnifici palazzi, dimore lussuose, moschee splendide. Scià Abbas fece ciò che la natura non aveva fatto allargando il letto del fiume e costruendo canali che attraversavano la città. Esfahan divenne così centro culturale ed artistico di prima grandezza, in contatto con l’Europa e con l’Asia. Il francese Gobineau, un viaggiatore del secolo scorso, così scriveva: “… Gli immensi edifici colorati, dorati, ricoperti di smalto, i muri azzurri su cui si riflettono i raggi del sole, i grandi bazar, gli immensi giardini, le splendide rose fanno di Isfahan il trionfo dell’eleganza e il modello del sontuoso…” All’inizio del XVIII secolo un altro viaggiatore francese, Chardin, ha lasciato scritte cifre significative intorno a questa città: 160 moschee, 48 collegi, 1873 caravanserragli, 273 bagni pubblici. Sono cifre che ci danno un’idea di quella che doveva essere la magnificenza di Isfahan all’epoca della sua maggiore bellezza.Pranzo in ristorante e proseguimento delle visite. Di grande interesse il quartiere di Jolfa, dove nel 1603 venne deportata una intera comunità armena allo scopo di rivitalizzare l’economia di Esfahan: punti salienti della visita, la cattedrale del Salvatore e l’annesso museo.Cena e pernottamento.
13° giorno 7 novembre Esfahan – Theran
Prima colazione in hotel e al mattino presto partenza per Theran dove all’arrivo si effettueranno le ultime visite. Cena e pernottamento.
14° giorno 8 novembreTheran– Aeroporto – Italia
Colazione o box breakfast , e trasferimento in aeroporto e partenza con il volo di linea Alitalia delle ore 03.15 diretto a Roma con arrivo alle 06.00.Fine dei nostri servizi.
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