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Cosa è incluso
1° giorno Roma-Lucca ville lucchesi
Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da stabilire e partenza in direzione di Lucca.
Soste in autostrada e pranzo libero.
“Sulle colline ben coltivate, che circondano da ogni lato la fertile pianura lucchese, sono sparse tra vigne e oliveti le amene ville delle famiglie patrizie”, distribuite su un territorio “intorno a Lucca [che] per sei miglia, dal piano e fino alla metà delle colline, si sviluppa […] verso quello fiorentino” (Georg Christoph Martini)
All’arrivo visita di Villa Torrigiani di Camigliano. Due maestose ali di cipressi lunghe quasi un chilometro, annunciano la teatrale facciata del miglior esempio di architettura barocca in Toscana. La Villa ed il Parco risalgono ai primi del 500, proprietà dell’ allora potente famiglia Buonvisi. Fu luogo d’incontri tra la marchesa Lucrezia, moglie di Lelio Buonvisi, ed il suo amante (Arnolfini) che sembra sia stato catturato proprio di fronte ai cancelli di Camigliano, accusato dell’ assassinio del Marchese Lelio avvenuto in città.Nella prima metà del 600, la Villa di Camigliano venne acquistata dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi XIV( Re Sole) il quale volle trasformarla in una dimora sontuosa, con un giardino a parterres fioriti e grandi vasche sul davanti nelle quali si riflette la facciata, realizzate come dai progetti di Le Notre per la reggia di Versailles.
Creò il GIARDINO – TEATRO di FLORA con grotte e giochi d’ acqua ancora funzionanti e visibili nella Grotta dei Venti: un notevole esempio di grotta a pianta circolare a mosaico di pietre contornata da nicchie, in cui sono inserite importanti statue dei Venti con fontane nel basamento, sormontata da una cupola dalla quale fuoriesce la grande pioggia d’ acqua.
Arrivo in hotel e sistemazione nelle camere riservate cena e pernottamento.
2° giorno Cave di Marmo-Esclusive dei Viaggi di Giorgio
Le terre dell’oro bianco:
Dopo la prima colazione,trasferimento per visite esclusive dei Viaggi di Giorgio.
Carrara e il marmo, un legame che viene da lontano e trova le sue radici nell’origine stessa della città, legata all’attività di estrazione e lavorazione della candida pietra. Numerosi itinerari, a partire da quello verso le spettacolari cave di marmo bianco, offrono scorci panoramici di suggestione unica e hanno richiamato artisti e uomini illustri di ogni epoca e luogo. Fra questi, scultori come il grande Michelangelo, che qui si recò personalmente a scegliere i blocchi da cui avrebbe poi tratto le sue celebri opere, ma anche artisti come Canova e Moore.
Attraverso spettacolari gallerie scavate nel marmo dall’antica Ferrovia Marmifera, realizzata dal 1871 al 1890, si attraversano i bacini delle cave di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Immersi in uno scenario lunare, si entra nella montagna per toccare con mano questa preziosa materia prima. E’ possibile visitare cave a cielo aperto e in galleria, fare un’esperienza avventurosa e ad alto tasso di emozioni attraverso tour guidati con mezzi fuoristrada e visitare prestigiosi atelier di scultura, dove le mani di abili artigiani plasmano il marmo bianco più famoso del mondo.
IL MURALE
Nel dicembre 2017 la MarmoTour ha portato la street art internazionale all’interno delle Marmi Galleria Ravaccione da cui viene estratto il pregiato marmo: “il bianco di Carrara”, famoso in tutto il mondo, e con cui l’uomo si è cimentato da millenni fin dagli albori della civiltà occidentale. Inevitabile il confronto con i grandi artisti del passato, in particolare con Michelangelo che da queste valli e da questi monti trasse, o meglio “liberò”, la materia per i propri capolavori!
I Viaggi di Giorgio sono stati tra i promotori dell’iniziativa, e già dopo 1 anno ha inserito questo tour tra i Suoi tour più emozionanti del panorama italiano.
In località i Fanti scritti, all’interno delle Alpi Apuane, si cela alla fine del lungo tunnel scavato nella roccia la cava Galleria Ravaccione, un luogo lunare e suggestivo in piena attività estrattiva e centro di grande richiamo turistico: in questa cattedrale naturale maestosa per dimensioni e imponenza è ospite su una propria superficie di 160 metri quadrati la nuova opera di Ozmo, artista toscano originario di Lari e diventato oggi uno degli street artist italiani più conosciuti a livello internazionale le cui opere pubbliche sono presenti in luoghi significativi di tutti i continenti e che vanta mostre in sedi museali prestigiose (come il Museo del Novecento di Milano e il MACRO).
Un’iniziativa innovativa che testimonia l’attualità e la potenzialità espressiva dell’esempio michelangiolesco e del marmo da lui utilizzato; un cortocircuito espressivo che unisce all’interno della cava pittura e scultura, innovazione e tradizione, i linguaggi espressivi più giovani e dirompenti dell’arte contemporanea e la dimensione materiale e storica più classica.
Venite ad osservare un luogo affascinante ed unico al mondo
Il murales :
La Genesi di MICHELANGELO
…”Un’iniziativa innovativa che testimonia l’attualità e la potenzialità espressiva dell’esempio michelangiolesco e del marmo da lui utilizzato; un cortocircuito espressivo che unisce all’interno della cava pittura e scultura, innovazione e tradizione, i linguaggi espressivi più giovani e dirompenti dell’arte contemporanea e la dimensione materiale e storica più classica.”
Dipinto sul marmo dove Michelangelo prese il marmo per la Pietà e altre opere.
“mettere insieme armonicamente il marmo nella sua forma di “cattedrale”, la cava con la sua dimensione lavorativa, la storia del marmo vista nei suoi molteplici strati geologici, la genesi michelangiolesca e la forma d’arte urbana più all’avanguardia, mi è sembrato il modo migliore per celebrare la pregiata materia e il territorio, il suo passato e soprattutto il suo futuro”.
Scopriremo la storia delle cave, gli attrezzi utilizzati dai romani e seguiremo i percorsi intrapresi dai maestri della scultura.
Sosta degustazione a Colonnata.
Visiteremo inoltre:
Visita alla “città delle torri” (basta lanciare uno sguardo allo skyline per accorgersi che ci sono molti campanili) oppure “città del libro” (questo perchè ospita il Premio Bancarella dal 1953): parliamo di Pontremoli, la città della Lunigiana che custodisce un importante pezzo di tradizione e cultura della Toscana.
Al termine delle visite rientro in hotel cena e pernottamento.
3° giorno PISTOIA-MONTECARLO DI LUCCA
Dopo la prima colazione in hotel,partenza in direzione di Pistoia . Centro toscano ricco di storia e di cultura, Pistoia si presenta come una città da scoprire passo dopo passo, camminando tra le belle vie del centro storico e ammirando i numerosi monumenti che vi si incontrano, simbolo di un passato denso di eventi e di un presente culturalmente vivace.
Inizieremo la visita di questa splendida città dalla famosa Piazza del Duomo, vero cuore pulsante della città e sede dei monumenti più famosi. Piazza del Duomo accoglie nel suo perimetro il Palazzo Pretorio, il Battistero e la Cattedrale di San Zeno, edificio religioso di rara bellezza. La cattedrale di San Zeno è il luogo maggiore di culto di Pistoia e ospita al suo interno la sede vescovile della diocesi. Essa si presenta al giorno d’oggi come una preziosa testimonianza di arte romanica, con influenze architettoniche e pittoriche riconducibili a periodi successivi. Mentre la facciata appartiene chiaramente a quel periodo, all’interno si possono ammirare tesori rinascimentali e barocchi, caratterizzati da modifiche stilistiche cinquecentesche e ottocentesche. Molte sono le pregiate opere di arte sacra presenti, tra cui un altare realizzato in argento dedicato a San Jacopo, protettore della città e un monumento dedicato al cardinale Forteguerri, progettato e in parte realizzato da Andrea Verrocchio, maestro di Leonardo da Vinci.
Visiteremo inoltre il Battistero di San Giovanni in Corte, un’imponente costruzione a pianta ottagonale creata in marmo bianco di Carrara e in marmo verde di Prato, il Palazzo Vescovile, sede del vescovado fino all’ inizio del ’700 e attuale sede di un museo e il Palazzo Pretorio, la sede del tribunale cittadino. Il Palazzo Pretorio si presenta come un edificio molto interessante, caratterizzato da un ampio cortile interno visitabile, da pregiate stanze dalle volte affrescate e da pareti ricche di stemmi, testimonianze dell’intensa storia che nei secoli ha caratterizzato la città di Pistioia. Visita di Pistoia sotterranea.
Dopo la sosta del pranzo libero,trasferimento in un borgo medievale nei pressi di Lucca.
Montecarlo di Lucca è un piccolo gioiello fra la Lucchesia e la Valdinievole che val la pena di visitare per numerosi motivi che noi ora avremo il piacere di raccontarvi. Direi intanto di soffermarci sul motivo paesaggistic,o vista la sua particolare posizione. Si erge su un colle che domina tutto il territorio circostante regalando un paesaggio davvero unico. Altro protagonista del fascino di Montecarlo sono le imponenti mura che la circondano e che nonostante il tempo passato sono in ottime condizioni e possono essere visitate,insieme alla fortezza.Ed eccoci nella piazza principale, una bellissima terrazza di pietra antica che si affaccia sul paesaggio circostante.
Nell’abitato, con una facciata che non si distingue dagli altri edifici, troviamo il Teatro dei Rassicurati, il più piccolo teatro italiano, ma non per questo meno affascinante. Solo 200 posti a sedere, ma completamente rifinito nei dettagli. Interamente in legno; con una tradizione musicale lirica molto importante tanto che addirittura Giacomo Puccini lo frequentò.Altra motivazione importante che porta a visitare Montecarlo è l’enogastronomia. Per gli appassionati di vino e olio questa è una tappa obbligata. Famoso e apprezzato il vino Montecarlo bianco (ci sono diverse cantine dove poterlo aquistare).
Esiste anche un percorso che attraversa il borgo chiamato la “Strada del vino e dell’olio di Lucca e Montecarloche attrae numerosi turisti.Per conoscere la tradizione della vendemmia di Montecarlo e della sua lunga storia vinicola ,è prevista la visita al Museo del Vino . Il museo è fornito di testimonianze fotografiche e descrittive con attrezzi di quell’epoca che raccontano dalla raccolta dell’uva al suo imbottigliamento. Una piccola strada sterrata porta alla “Quercia delle Streghe” o “Quercione“, come lo chiamano gli abitanti di Montecarlo. Una meravigliosa quercia secolare di 24 metri d’altezza e 4 di circonferenza. Diventata albero monumentale è famosa per le sue due leggende. La prima narra fosse il ritrovo di streghe che si riunivano intorno ad essa per i loro riti. La seconda pare abbia ispirato addirittura Carlo Collodi a scrivere nel suo romanzo “Pinocchio” l’episodio in cui il famoso burattino venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le monete d’oro e vicino alla quale poi il burattino incontrò il Gatto e la Volpe.
Rientro in hotel per la cena e pernottamento.
4° giorno : ROMA-LUCCA
Dopo la prima colazione in hotel, rilascio delle camere e trasferimento per la visita di Lucca, del misterioso e affascinante Duomo che risale al VI secolo e venne fondato da San Frediano, ma fu distrutto e riedificato nel 1070 da papa Alessandro I e Matilde di Canossa. Resta soprattutto la facciata di stile romanico ricca di splendide e complesse decorazioni.
ASIMMETRIA DELLA FACCIATA
La stranezza della facciata è la forte asimmetria, l’arcata di destra infatti è molto più stretta di quella centrale e di sinistra. Non si conosce il vero motivo di questa “licenza architettonica“, probabilmente si dovette tener conto della preesistente torre campanaria. Ma resta comunque cosa strana, rara per un edificio cristiano. Per la Chiesa infatti, l’armonia architettonica era tutto, ciò che risultava storto e asimmetrico, veniva considerata costruzione del demonio, si pensi ai ponti del diavolo, così denominati perchè strani nella loro struttura. Per questo le chiese cristiane dovevano essere perfette, perchè la perfezione è sinonimo di Dio, se risultavano storte o asimmetriche avrebbero perso la loro sacralità, la loro rappresentazione di Dio in terra. Ecco perchè il Duomo di Lucca è tanto particolare. A giocare a favore degli architetti era il fatto che ogni strada lì non sfocia mai al centro di una piazza, ma ai suoi angoli, così da presentare ogni chiesa “in angolo” e non in facciata. Quindi a chi si avvicinava al Duomo, a causa dell’effetto scorcio, l’asimmetria quasi scompariva alla vista.
Potremo ammirare tra gli altri: Mura Cinquecentesche, Museo di palazzo Mansi Palazzo Mansi si trova nel centro della città: risale alla fine del Cinquecento e fu acquistato dalla Famiglia Mansi nel 1616 che eseguì una ristrutturazione interna in stile barocco in netto contrasto con l’austerità delle fattezze esterne. Le due ali perpendicolari al nucleo centrale risalgono all’Ottocento, con lo scalone ad unica rampa che conduce al piano nobile in un loggiato affacciato sul giardino. Il Museo è stato situato in questo lussuoso stabile dal 1965 quando divenne proprietà dello Stato e venne completamente ristrutturato. Nel 1977 fu inaugurata la Pinacoteca Nazionale. Successivamente furono recuperati gli arredi originali, gli affreschi e gli arazzi alle pareti. Interessanti sono gli affreschi ai soffiti di un salone di rappresentanza. Da segnalare la Camera degli sposi con l’originale alcova ed i tessuti di seta ricamata del ´700. I dipinti presenti nella sua pinacoteca furono donati dal granduca Leopoldo II di Asburgo Lorena alla città di Lucca in occasione dell’annessione di questa al Granducato di Toscana. Attualmente sono divisi in quattro sale, divise per stile ed epoca: Tintoretto con ritratto di Senatore Veneto, Ghirlandaio, Veronese e Tiziano Guido Reni con la Crocifissione tra i santi Caterina d’Alessandria e Giulio e Domenichino pittura fiamminga: Paul Brill, Jan Gossaert con Madonna delle Ciliegie. Pittura toscana: Domenico Beccafumi con la Continenza di Scipione, Agnolo Bronzino con Ritratto di Don Garzia de’ Medici bambino, Pontormo con Ritratto di giovinetto, Andrea Del Sarto con La Vergine e Sant’Anna.
Al termine della visita, pausa pranzo libero e partenza in direzione Roma dove arrivo è previsto in serata.
Arrivo e fine dei servizi.
La quota comprende:
Bus G.T. per la durata del tour.
3 pernottamenti in hotel 3***
mezza pensione(2 cene del territorio e cenone + prime colazioni);
2 pranzi degustazione in ristoranti selezionati; Bevande incluse ai pasti; visite guidate;
Iva di legge
La quota non comprende:
Ingressi ove previsti, mance per autista, guide, facchini e camerieri pari a euro 10 da pagarsi il giorno 29 in bus; tutto quanto non espressamente previsto nella quota comprende. Eventuali tasse di soggiorno.
Maggiori informazioni su questo tour
Le terre dell’oro bianco da Carrara alle Alpi Apuane, a Lucca e dintorni dalle montagne al mare, dai borghi medievali e castelli, scenari e sapori dal colore inconfondibile.
Carrara e il marmo, un legame che viene da lontano e trova le sue radici nell’origine stessa della città, legata all’attività di estrazione e lavorazione della candida pietra. Numerosi itinerari, a partire da quello verso le spettacolari cave di marmo bianco, offrono scorci panoramici di suggestione unica e hanno richiamato artisti e uomini illustri di ogni epoca e luogo. Fra questi, scultori come il grande Michelangelo, che qui si recò personalmente a scegliere i blocchi da cui avrebbe poi tratto le sue celebri opere, ma anche artisti come Canova e Moore.
Attraverso spettacolari gallerie scavate nel marmo dall’antica Ferrovia Marmifera, realizzata dal 1871 al 1890, si attraversano i bacini delle cave di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Immersi in uno scenario lunare, si entra nella montagna per toccare con mano questa preziosa materia prima. E’ possibile visitare cave a cielo aperto e in galleria, fare un’esperienza avventurosa e ad alto tasso di emozioni attraverso tour guidati con mezzi fuoristrada e visitare prestigiosi atelier di scultura, dove le mani di abili artigiani plasmano il marmo bianco più famoso del mondo.
Aldilà delle Alpi Apuane,con vette che arrivano a 2000 mt, si estende la Lunigiana, una terra verde, ricca di tradizioni e storia, il cui nome deriva dalla Luna. Attraversata dai percorsi medievali della Via Francigena testimonia, ancora oggi, i segni dell’antica e intensa civiltà.Le montagne sono anche un gioiello naturalistico protetto da un Parco Naturale Regionale.La Lunigiana è una terra ricca di storia e tradizioni. Un mondo da esplorare e da scoprire tra castelli medievali, chiese romaniche e villaggi in pietra.
Venite ad osservare un luogo affascinante ed unico al mondo
Il murales :
La Genesi di MICHELANGELO
…”Un’iniziativa innovativa che testimonia l’attualità e la potenzialità espressiva dell’esempio michelangiolesco e del marmo da lui utilizzato; un cortocircuito espressivo che unisce all’interno della cava pittura e scultura, innovazione e tradizione, i linguaggi espressivi più giovani e dirompenti dell’arte contemporanea e la dimensione materiale e storica più classica.”
Dipinto sul marmo dove Michelangelo prese il marmo per la Pietà e altre opere.
“mettere insieme armonicamente il marmo nella sua forma di “cattedrale”, la cava con la sua dimensione lavorativa, la storia del marmo vista nei suoi molteplici strati geologici, la genesi michelangiolesca e la forma d’arte urbana più all’avanguardia, mi è sembrato il modo migliore per celebrare la pregiata materia e il territorio, il suo passato e soprattutto il suo futuro”.
Scopriremo la storia delle cave, gli attrezzi utilizzati dai romani e seguiremo i percorsi intrapresi dai maestri della scultura.
Visiteremo inoltre:
Colonnata, antico borgo di cavatori e attivo centro di produzione del marmo già in epoca romana, lega il suo nome al famoso “Lardo di Colonnata”.
LUCCA, IL TERRITORIO -PISTOIA
- La Piana di Lucca si sviluppa tra i comuni che comprendono Lucca, Capannori, Altopascio, Montecarlo e Porcari. Questa zona pianeggiante si estende intorno alla Mura del centro storico della città di Lucca attraverso itinerari e percorsi che rendono la visita piacevole e dinamica. Per gli appassionati della storia è possibile una visita dei castelli medievali disseminati all’interno della Piana Lucchese, tra i quali il Castello di Nozzano, la fortezza di Montecarlo, il Castello di Altopascio e la rocca di Villa Basilica. Tra gli itinerari turistici della Piana di Lucca è suggerita la visita al territorio del comune di Capannori, nel quale si trovano le celebri Ville lucchesi, sfarzose residenze storiche arricchite da eleganti parchi con giardini e fontane, patrimonio delle ricche famiglie lucchesi oggi visitabili. Oltre alle Ville, è possibile ammirare le Pievi, testimoni del passato prestigio di questi territori, e i borghi delle camelie, lungo Pieve e Sant’Andrea di Compito .Punto di grande rilievo storico e artistico è costituito dal comune di Altopascio, per la produzione del pane e per l’accoglienza dei pellegrini che percorrevano la Via Francigena con il complesso ospedaliero gestito dai Frati del Tau e il tratto di antico selciato conservato dal percorso originario. Per gli interessati alla tradizione culinaria toscana è obbligo intraprendere la cosiddetta Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, che tocca il piccolo borgo medievale di Montecarlo, cuore della produzione vinicola lucchese per i suoi prestigiosi vigneti. Sui colli di Montecarlo si produce inoltre l’olio extra-vergine di oliva, prodotto tipico lucchese conosciuto per le sue qualità e il suo gusto leggero e genuino.
- Le ville lucchesi, ovvero i palazzi in villa, si ritrovano nella campagna e nella zona collinare che circonda la Piana di Lucca e rappresentano ancora oggi un patrimonio di notevole bellezza. Le ville di Lucca furono costruite dal XV fino al XIX secolo come residenze estive alternative a quelle invernali in città per volere delle classi più agiate della città di Lucca. Queste prestigiose residenze sono ancora per la maggior parte in mano ai privati attraverso passaggi di generazione in generazione. La struttura delle ville lucchesi è propria di un’opera d’arte: ampi e arborati giardini, portici, saloni, affreschi e statue, parchi con vasche, pescherie e laghetti. Nella costruzione di queste opere di borghesia urbana immerse tra olivi e vigneti, i lucchesi hanno modificato il loro paesaggio tenendo come considerazione primaria la bellezza. I visitatori si trovano a contatto con una pluralità di valori che spaziano tra architettura e paesaggio, agricoltura e attività tradizionali creando un’atmosfera contemplativa e intima.
OZMO (Gionata Gesi), nato a Pontedera nel 1975, si forma all’Accademia di Belle arti di Firenze e nel 2001 si trasferisce a Milano dove partecipa come protagonista alle idee innovatrici e alle correnti di rottura della sua generazione, gettando le basi insieme a un gruppo di amici di quella che sarebbe diventata la street art italiana; di questi anni rimane come emblema il Leoncavallo, dove ha dipinto parte di quella che Sgarbi ha definito la “Cappella Sistina della modernità”; ama però tornare in Toscana e ha già omaggiato la propria città con “il ritratto di PI” e l’iconografico “ritratto di Galileo Galilei”. La sua ricerca visiva figurativa si esprime variamente (con graffiti, installazioni, tele,…) ed è immaginifica; attinge dalla tradizione con una sensibilità “rinascimentale” e fa frequente riferimento a fonti e citazioni che “remixa” con fantasia in chiave personale e contemporanea elevandole spesso a simboli e riferimenti enciclopedici: “la fantasia è il collante invisibile che lega tutto. Gli elementi X, per i quali attingo dalla tradizione non necessariamente artistica, sono cose che preesistono indipendentemente dai miei disegni, che incontro nella vita di tutti i giorni e poi anche nella pratica artistica. Alla base però c’è la fascinazione per le immagini, è un qualcosa che subisco sin da bambino ed è l’attitudine che muove tutto. Per alcuni anni ho anche smesso di disegnare a mente, nel senso che il fatto di poter attingere non solo dalla mia fantasia ma anche da immagini esterne è stata un’idea che mi ha dato un sacco di spunti e mi ha permesso di agire in maniera abbastanza neutra… un po’ come se le figure che copiavo fossero dei ready made. E poi c’era anche l’aspetto del furto, ossia di appropriarsi indirettamente prima di tutto degli spazi urbani e poi anche delle fonti, riprendere dei quadri famosi…”.
Le sue opere pubbliche sono presenti in luoghi significativi di tutti i continenti (da Miami a Shanghai) e, tra le sedi museali prestigiose che hanno ospitato le sue numerose esposizione ricordiamo il Museo del Novecento di Milano e il MACRO per il quale ha realizzato un’opera permanente.
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