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Cosa è incluso
Le feste di Tarnetar, Ravechi e Ganesh, il Festival degli Ombrelli
La festa dell’ombrello è una festa dedicata al fidanzamento: l’occasione per i ragazzi della tribù di pavoneggiarsi nei loro abiti migliori e per le ragazze di trovare uno sposo. Nel passato gli uomini stavano seduti sotto chhatri (ombrelli) splendidamente ricamati, perché le donne li potessero ammirare per scegliere il loro preferito. Se il fidanzamento veniva combinato la nuova coppia faceva un giro per la fiera all’ombra del chhatri sorretto da un compare. Oggi la festa è diventata popolare e con la grande affluenza di pubblico (esclusivamente locale) ha perso un po’ dell’autenticità del passato, ma rimane ancora un’interessante manifestazione per avvicinarsi al colorato folclore e alle ancora vive tradizioni locali. Sono previsti anche spettacoli di canti e danze. I cantanti si esibiscono in melodie accompagnate da strumenti musicali, la performance inizia con lunghe invocazioni al dio Ganesh affinché porti fortuna e prosperità. Il viaggio prevede anche la partecipazione al festival di Ravechi, la fiera dei mitici nomadi Rabari, che raccoglie più di 30.000 devoti. Infine la partecipazione al colorato e suggestivo festival di Ganesh.
Attraverso i deserti del Kutch nella regione più selvaggia dell’India.
Una delle mete meno turistiche di tutta l’India, il Gujarat custodisce un patrimonio artistico, sociale e naturale di inestimabile valore. Ogni anno nei mesi di Agosto/Settembre, nei pressi del sacro santuario di Tarnetar, si svolge l’incredibile “festa dell’ombrello”: l’occasione per i ragazzi di etnia Bharwad di pavoneggiarsi nei loro abiti migliori con l’intento di trovare una sposa.
Il tour inizierà con la visita della frenetica e accogliente Ahmedabad; l’attraversamento delle vaste e desolate pianure salmastre del Deserto del Kutch, popolate dagli ultimi esemplari di khur, l’asino selvatico dell’Asia; l’incontro con le altre numerose comunità pastorali dei popoli semi-nomadi che vivono tra i deserti del Sindh e del Thar; gli splendidi monumenti dell’arte jainista a Palitana, cittadella religiosa arroccata sulla collina, dove si ergono più di 800 templi; le rovine islamiche della spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
30 Agosto: ITALIA – AHEMDABAD
Partenza dall’Italia con volo di linea. Pasti e pernottamento a bordo.
31 Agosto: AHEMDABAD
Arrivo ad Ahmedabad, incontro con il nostro rappresentante locale. In arrivo check-in hotel. Pernottamento.
01 Settembre: AHEMDABAD
Dopo la prima colazione, visita dei principali siti d’interesse di Ahmedabad, sesta città in India per popolazione: la bella Moschea Sidi Saiyed Mosque costruita nel 1573, l’Hathee Singh Jain Temple, tempio jainista in marmo bianco intarsiato, il Gandhi Ashram, e lo stupendo pozzo Adalej Step Well. Ahmedabad si estende su ambo le rive del fiume Sabarmati che ha le sue sorgenti sui monti Aravalli. La zona intorno è piatta ed arida fino ai confini con lo stato del Rajasthan. Vicino alla città si trovano due laghi, il Kankaria e il Vastapur. Fondata nel 1411 da Ahmed Shah, Ahmedabad nel XVII secolo era considerata una delle città più belle dell’India. Nel 1572 l’imperatore moghul Akbar riuscì ad annettersi la città e tutto il Gujarat ma la conquista non ne compromise prosperità che invece si accrebbe ulteriormente. Nel XVIII secolo la città declinò in seguito all’indebolimento dell’impero e subì ripetute aggressioni da parte dei Maratti. Nel 1817 entrò nell’orbita britannica. La concorrenza della città di Manchester che inondava l’India con i suoi filati pose gravi problemi alle industrie locali. Un aiuto venne loro dal movimento per l’indipendenza dell’India che esortava la popolazione del paese a boicottare i prodotti inglesi. Gandhi vi trovò un clima favorevole e nel 1917 vi fondò un Ashram. Fu ad Ahmedabad che lo statista intraprese nel 1930 la famosa marcia del sale per protesta contro una tassa imposta dai dominatori britannici su questo prodotto di così largo consumo. Nel maggio del 1960 Ahmedabad divenne capitale dello stato del Gurajat. Successivamente, il titolo di capitale fu assegnato a Gandhinaghar, 30 km più a nord.
Cena e pernottamento in hotel.
02 Settembre: AHEMDABAD – CHAMPANER – VADODARA
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La città si sviluppa intorno a Pavagadh, un’altura di origine vulcanica alta 800 m che sembra un pezzo di Himalaya in mezzo alla pianura.
Fondata come capitale dei Rajput nell’VIII secolo e situata lungo una rotta commerciale d’importanza strategica, Champaner fu assediata dal sultano Mahmud Bogara, che riuscì ad espugnarla nel 1484 costruendovi poi molte strutture religiose. Le mura alla base della collina un tempo si snodavano per 6 km e circondavano edifici militari, religiosi e civili, oltre che un complesso sistema di raccolta delle acque.
Le strutture più affascinanti sono sicuramente le moschee, in cui coesistono elementi decorative islamici e hindu. Il monumento più spettacolare è la Jama Masjid, edificata nel 1513, che richiese 125 anni di lavoro e che presenta un meraviglioso portale d’ingresso scolpito e un cortile interno molto imponente. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.
03 Settembre: VADODARA – BHAVNAGAR
Colazione in hotel. Si prosegue per Vadodara (o Baroda), una cittadina universitaria ricca di cultura e armonia situata 100 km a sud-est di Ahmedabad. Visita del sontuoso palazzo in stile indo-saraceno Laxmi Vilas Palace, costruito nel XVI secolo senza badare a spese, infatti il conto finale ammontò a ben 6 milioni di rupie. Vadodara esisteva già nell’VIII secolo d.C. sotto il nome di Ankotakka. Occupava allora lo spazio tra le due anse del fiume dove oggi sta il parco (Baug) Sayaji nel moderno quartiere di Akota.
Era dunque un centro ben piccolo ma prospero secondo il racconto tramandatoci da un viaggiatore Jaino del tempo. Ripetute inondazioni del fiume convinsero parte degli abitanti di Ankotakka a riparare più ad est, là dove oggi sta il quartiere coloniale di Raopura. Il nuovo insediamento surclassò presto l’antico. Fu però solo nei primi anni del XVIII secolo che Vadodara assunse un posto di rilievo nel contesto dell’India di allora, dominata, sia pur nominalmente, dagli imperatori Moghul di Delhi. Nel 1726 il generale Pilaji Gaekwad, originario del Maharashtra, si ribellò al potere centrale ritagliandosi un regno personale in questa parte del Gujarat centrale. Otto anni dopo riuscì a sottrarre Vadodara ai nababbi che la governavano in nome dell’imperatore Moghul. L’epoca d’oro di Baroda coincise con il regno di Sayajirao Gaekwad III (1863 – 1939), un sovrano di stampo illuminato, nonché zelante mecenate. Sayajirao dotò la capitale del suo stato di immensi e sfarzosi palazzi che ricalcavano da vicino lo stile eclettico di fine ‘800, imperante in molte città d’Europa e d’America, e che egli aveva avuto modo di ammirare durante i suoi viaggi a cadenza annuale nel vecchio e nuovo continente. Dai modi alquanto enigmatici, egli seppe tener testa ai dominatori britannici pur rimanendone un fido alleato. Inaugurò il collegio di Baroda, nucleo dell’odierna università che porta il suo nome, concedendo borse di studio a studenti privi di mezzi economici ma meritevoli, per doti intellettive, di intraprendere carriere scolastiche. Aprì strade e ferrovie e nel 1908 diede vita alla Banca di Baroda, oggi tra i primi istituti di credito del paese. Pur sotto tutela britannica non esitò ad accordare protezione a ferventi fautori dell’indipendenza dell’India. Affidò incarichi amministrativi ben retribuiti al filosofo e nazionalista Sri Aurobindo incontrato a Londra nel 1892. Oggi la casa di Aurobindo a Raopura è stata trasformata in ashram e riceve ancora un discreto numero di visitatori che non hanno dimenticato l’impegno del guru a favore di un’India libera dal giogo britannico. Nel 1974 il nome Baroda, in voga nel periodo coloniale, fu abolito e sostituito ufficialmente con quello antico di Vadodara, derivato dal sanscrito e significante “nel cuore dell’albero di banano“.
Lo strabiliante sviluppo economico della città data dal 1960 in poi, favorito sia dalla vicinanza dei giacimenti di idrocarburi di Baruch e Ankleshkar, sia da una preparatissima mano d’opera rappresentata dagli ingegneri sfornati a ritmo incessante dalla sua prestigiosa università. Il petrolchimico fu il fattore trainante dell’economia cittadina. Il settore pubblico gestisce anche grossi impianti di produzione di energia elettrica. Il settore privato è molto diversificato. Recentemente hanno fatto apparizione diverse compagnie operanti nel settore delle tecnologie informatiche che hanno valso a Vadodara il titolo di “Knowledge City”. Molte anche le multinazionali presenti in città. Tra queste la tedesca Siemens e la canadese Bombardier; entrambe hanno contribuito alla realizzazione della metropolitana di Delhi. L’aeroporto cittadino è in fase di ampliamento e a breve sarà adibito al traffico internazionale. Ai nostri giorni Vadodara figura, insieme alla vicina Ahmedabad, nella lista delle dieci città dell’India in più rapida crescita economica.
Dopo si prosegue per Bhavnagar, in passato un importante centro per il commercio del cotone, oggi è un fervido centro industriale.Cena e pernottamento.
04 SETTEMBRE: BHAVNAGAR – PALITANA – BHANVNAGAR
Partenza per la cittadina di Palitana che sorge nei pressi del monte Shatrunjaya, uno dei luoghi più sacri del jainismo, dove i 24 maestri di questa religione avrebbero trovato l’illuminazione. Un complesso di 863 templi, costruiti oltre nove secoli fa, sorge su una collina dedicata agli dei.
Il sito di Shatrunjaya, che significa “luogo di vittoria oltre gli ostacoli e nemici interni”, è considerato la collina con il maggior numero di templi al mondo. Bisogna essere in buona forma fisica per salire i circa 3500 gradini che in 3 chilometri di percorso conducono alla cittadella religiosa, in alternativa si può ricorrere al dholi, una comoda portantina sostenuta da due portatori. Giunti alla sommità ci si disperde in un contesto mistico che fa dimenticare le fatiche della salita.
Il tempio più importante, impreziosito d’oro e diamanti, è dedicato ad Adinath, il primo tirthankara la cui leggenda si perde nella notte dei tempi. Nel 1311, gli eserciti invasori del Turco, Allaudin Khilji, distrussero molti templi sulla collina di Shatrunjaya. Fu durante questa invasione che Amir Pir, un santo sufi che rispettava la santità di tutti i luoghi di culto, resistette agli oppressori e salvò molti templi dalla distruzione. Oggi, le coppie che non sono state in grado di concepire bambini pregano al Dargah (un santuario costruito sopra la tomba del santo sufi) e offrono culle in miniatura al Santo, in cerca della sua benedizione.
La visione dei templi è grandiosa, racchiusi da una gigantesca muraglia che custodisce il più grande complesso di edifici sacri di tutta l’India. Pranzo libero in corso di escursione.
Rientro a Bhavnagar per la cena e pernottamento in hotel.
05 Settembre: BHAVNAGAR – GONDAL
Colazione in hotel. Partenza per Gondal, interessante cittadina un tempo capitale del principato dei Rajput Jadeja.
Nel XIX secolo l’illuminato Maharaja Bhagwat Singhji occupò il trono di Gondal e introdusse importanti riforme in campo sociale come ad esempio l’obbligo scolastico per entrambi i sessi. Visita del Naulhaka Palace, un bellissimo palazzo costruito in stili architettonici diversi lungo la riva del fiume.
Visita del Museo delle Auto, annesso all’Orchard Palace, che espone la flotta reale composta da circa 50 automezzi tra cui una Delage del 1910, una Daimler degli anni ’20, una Mercedes e una Packard del 1935 e svariate Cadillac, Jaguar e Chevrolet. Molto interessante anche il laboratorio della Farmacia Ayurvedica di Shri Bhuvaneshwari, fondata nel 1910 dal medico di corte che fu anche il primo a coniare il termine “Mahatma”(Grande Anima) che avrebbe poi accompagnato il nome di Gandhi. Cena e pernottamento in residenza storica.
06 Settembre: GONDAL – TARNETAR – MULI
Dopo la prima colazione, partenza per Tarnetar per partecipare alla Festa dell’Ombrello che si tiene vicino al sacro tempio di Trineteshwar (una forma locale di Shiva).
La festa offre l’opportunità di incontrare i gruppi di pastori che vivono nella Saurashtra (la penisola del Kathiawar) come l’etnia Bharwad. Nel tardo pomeriggio partenza verso ovest per il villaggio di Muli. Cena e pernottamento in residenza storica. La Festa dell’Ombrello è l’occasione per i ragazzi di etnia Bharwad di pavoneggiarsi nei loro abiti migliori e per le ragazze di trovare un fidanzato. Nel passato gli uomini stavano seduti sotto chhatri (ombrelli) splendidamente ricamati, perché le donne li potessero ammirare per scegliere il loro preferito.
Se il fidanzamento veniva combinato la nuova coppia faceva un giro per la fiera all’ombra del chhatri sorretto da un compare. Oggi la festa è diventata popolare e con la grande affluenza di pubblico (esclusivamente locale) ha perso un po’ dell’autenticità del passato, ma rimane ancora un’interessante manifestazione per avvicinarsi al colorato folclore e alle ancora vive tradizioni locali.
Per l’occasione vengono organizzate varie competizioni come ad esempio la corsa dei carri trainati dai buoi, con splendidi animali agghindati a festa che trainano caratteristici carretti a due ruote coperti da variopinti baldacchini; o anche le esibizioni a cavallo, con cavallerizzi che montano a pelo agili cavalli, mostrando un’eleganza innata e cimentandosi in corse e acrobazie. Sono previsti anche spettacoli di canti e danze.
07 Settembre: MULI – TARNETAR – BHUJ
Dopo prima colazione in hotel, partenza per Bhuj capoluogo del Kutch, nella regione più occidentale dell’India. La penisola di Kutch ha una forma che ricorda la sagoma di una tartaruga ed è delimitata a sud dal golfo omonimo sul Mar Arabico.
Si attraversa un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato sia dalle acque del mare che da quelle dei fiumi stagionali. Arrivo a Bhuj sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
08 Settembre: BHUJ
Dopo la colazione in hotel la visita del magnifico Aina Mahal, e Parag Mahal, il “Palazzo degli Specchi”, che pur essendo stato gravemente danneggiato dal terremoto del 2001 conserva elaborate decorazioni a specchio.
La visita di Ajarakpur and Bhujodi. Nella serata assisteremo alla preghiera serale del bellissimo tempio Induista di Swaminarayan.
Cena e pernottamento in hotel.
09 Settembre: BHUJ – ESCURSIONE AI VILLAGGI DEL GRANDE RANN KUTCH
Colazione in hotel. Giornata dedicata all’incontro con le varie comunità del Kutch, la provincia indiana che si trova tra i deserti del Sind e del Thar, vicino al confine con il Pakistan.
Qui vivono interessanti popolazioni, i Rabari, i Banni, i Koli, gli Harijan ed altri ancora, che abitano in capanne circolari dagli interni dipinti a calce e intarsiati con numerosi specchietti.
Le donne, che vestono bellissimi abiti elaborati, sono molto abili nel ricamare tessuti e coperte e anche il cuoio, mentre gli uomini intarsiano il legno e lavorano l’argento e il rame: è un artigianato estremamente ricco, le cui tecniche si sono trasmesse di generazione in generazione rendendo celebre il Kutch.
Ogni villaggio ha le sue specializzazioni: ad Hodka gli Harijan lavorano il cuoio, a Nerona i Koli realizzano bellissimi lavori di lacca e tingono le stoffe con la tecnica del “roghan”. Nel tardo pomeriggio rientro a Bhuj. Cena e pernottamento in hotel.
10 Settembre: BHUJ – RAVECHI – BHUJ
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, attraverso un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato dalle acque dei fiumi stagionali, per un’altra straordinaria fiera del Gujarat, la Fiera di Ravechi che si tiene nei pressi del tempio dedicato a Ravechi Mata, la dea locale che corrisponde alla più famosa divinità hindu Parvati. Migliaia di Pellegrini appartenenti alle comunità pastorali Rabari, Ahir e Charan ogni anno si recano alla fiera provenendo dagli angoli più sperduti del Grande Deserto del Kutch. Arrivo a Ravechi partecipate alla fiera, più semplice ma anche più ruspante e autentica rispetto a quella di Tarnetar. Le principali attrazioni della Fiera di Ravechi non sono le danze, i canti e le competizioni, ma la popolazione locale che si reca alla festa sfoggiando i fantastici abiti tradizionali. Caratteristica dei Rabari sono i turbanti voluminosissimi e coloratissimi e i gilet impreziositi da ricami; uomini e donne indossano gioielli d’oro e d’argento finemente lavorati, anelli, bracciali e orecchini di varie forme. Spesso gli uomini, che sono meno vanitosi delle donne, superano negli ornamenti le donne stesse. Queste, tuttavia, li battono per la loro bellezza e portamento delicato ed elegante.
Cena e pernottamento in hotel.
11 Settembre: BHUJ – RAVECCHI – BHUJ
Pensione Completa. Giornata intera dedicata alla visita della festa. Cena e pernottamento.
12 Settembre: BHUJ – BAJANA
Dopo colazione in hotel la partenza Bajana, all’arrivo sistemazione in hotel e il pranzo. Nel pomeriggio il safari di villaggio interno di Bajana.
Cena e pernottamento
13 settembre: BAJANA – MODHERA – PATAN – POSHINA
Dopo prima colazione in hotel, trasferimento a Poshina. Lungo il percorso sosta a Modhera, dove si visita l’antico tempio dedicato a Surya, il dio del Sole, costruito nel 1026 per commemorare la vittoria del Re Bhima I.
Nelle nicchie si trovano numerose statue tutte rappresentanti il dio Sole in piedi su un carro in miniatura tirato da sette cavalli. Proseguimento quindi per Patan per visitare un esempio di “baoli” (i famosi pozzi a gradini del Gujarat) e un laboratorio di “patola”.
Dopo si continua per Poshina.Cena e pernottamento in residenza storica.
14 Settembre: POSHINA – AHMEDABAD
Colazione in hotel, poi la visita della città, famosa per i suoi santuari tribali, i templi giainisti e un antico tempio di Shiva.
Ci sono templi Jain di arenaria bianca di Parshwanath e Neminath, che misurano 150 piedi di lunghezza per 140 di larghezza e 26 di altezza.
Al termine delle visitem trasferimento a Ahemdabad. Arrivo e sistemazione in hotel.
Cena e pernottamento in hotel.
15 Settembre: AHMEDABAD – ITALIA
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e imbarco, volo di rientro in Italia. Arrivo e fine dei servizi.
N.b secondo orario del volo la colazione potrebbe essere box brekfast.
La quota comprende:
- Voli andata e ritorno dall’Italia in classe economy franchigia bagaglio 20 kg
- Trasferimenti con bus privato con aria condizionata.
- Sistemazione alberghiera in hotel 3*** 4**** 5***** Heritage; 1 notte in campo tendato
- Trattamento di pensione completa.
- Guida indiana accompagnatore in lingua italiana
- Visite ed escursioni come da programma ingressi inclusi.
- Acqua a bordo del veicolo durante il viaggio.
- Assicurazione medico bagaglio e annullamento.
- Tutte le tasse governative attuali.
- Iva di legge
La quota non comprende:
- Visto d’ingresso in India con modalità on line (€90,00) possiamo occuparcene noi;
- Tasse aeroportuali € 330,00;
- Spese da pagare ai monumenti per poter fotografare/filmare.
- Mance ed extra di carattere personale.
Scelta del posto a bordo dell’aereo:
I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.
Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.
Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.
Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.
I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.
L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.
Documenti per l’espatrio:
Passaporto: è necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 (sei) mesi, al momento dell’arrivo o, in caso di richiesta di eVisa, dalla data di presentazione della domanda di visto. Per ulteriori informazioni relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto: il visto d’ingresso è necessario, per soggiorni di breve periodo (inferiori a 90 giorni), per turismo, per affari e per cure mediche. Il richiedente del visto deve accertarsi che il proprio passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua, dalla data di presentazione della domanda di visto, e due pagine bianche. All’arrivo i viaggiatori devono inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e risorse sufficienti a copertura del soggiorno.
Possiamo occuparcene noi su Vostra richiesta al rilascio del visto al costo di 90,00
Di più India
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
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- Trasferimenti con bus privato con aria condizionata.
- Sistemazione alberghiera in hotel 3*** 4**** 5***** Heritage; 1 notte in campo tendato
- Trattamento di pensione completa.
- Guida indiana accompagnatore in lingua italiana
- Visite ed escursioni come da programma ingressi inclusi.
- Acqua a bordo del veicolo durante il viaggio.
- Assicurazione medico bagaglio e annullamento.
- Tutte le tasse governative attuali.
- Iva di legge
La quota non comprende:
- Visto d’ingresso in India con modalità on line (€90,00) possiamo occuparcene noi;
- Tasse aeroportuali € 330,00;
- Spese da pagare ai monumenti per poter fotografare/filmare.
- Mance ed extra di carattere personale.
Gli alberghi previsti o equivalenti
Città |
Hotel | Categoria | Pernottamenti |
Ahemdabad | Fortune Landamark | 5* | 2 |
Vadodra | Fortune Promenade | 4* | 1 |
Bhavnagar | Nilambagh Palace | 4* | 2 |
Gondal | Orchard Palace/Riverside Palace | Heritage | 1 |
Muli | Ambika Nivas Palace | Heritage | 1 |
Bhuj | Hotel Prince | 3* | 5 |
Bajana | Royal Safari Camp | Campo Tendato | 1 |
Poshina | Darbargadh | Heritage | 1 |
Ahemdabad | Fortune Landmark | 5* | 1 |
Scelta del posto a bordo dell’aereo:
I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.
Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.
Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.
Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.
I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.
L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.
Documenti per l'espatrio:
Passaporto: è necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 (sei) mesi, al momento dell’arrivo o, in caso di richiesta di eVisa, dalla data di presentazione della domanda di visto. Per ulteriori informazioni relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto: il visto d'ingresso è necessario, per soggiorni di breve periodo (inferiori a 90 giorni), per turismo, per affari e per cure mediche. Il richiedente del visto deve accertarsi che il proprio passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua, dalla data di presentazione della domanda di visto, e due pagine bianche. All’arrivo i viaggiatori devono inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e risorse sufficienti a copertura del soggiorno.
Possiamo occuparcene noi su Vostra richiesta al rilascio del visto al costo di 90,00
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