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Cosa è incluso
Un tour davvero UNICO che non troverete presso nessun altra agenzia o tour operator.
Infatti nasce dalla conoscenza e dal desiderio di fare cose “fuori ” dai soliti circuiti turistici, a cui I Viaggi di Giorgio cercano ormai da anni di esplorare e cosi proporre itinerari alternativi. Ovvio in tour come questo non possono mancare le attrazioni piu’ importanti e famosi. Ma accanto a questi appunto sono state inserite visite ed itinerari, che vi faranno conoscere ed apprezzare gli Usa piu’ autentici e originali.
Questo tour si rende particolarmente speciale per la presenza e della “guida” accompagnatore, ESPERTO degli Usa, infatti il tour è stato disegnato e curato da lui personalmente.
1° Giorno ITALIA – DENVER
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto in tempo utile per le operazioni di imbarco. Pasti a bordo. All’arrivo operazioni di dogana e trasferimento in albergo per proprio conto.
Benvenuti a Denver! Questa città, punto d’accesso alle Rocky Mountains e capitale del Colorado, è una metropoli moderna e strategicamente importante da un punto di vista commerciale, finanziario e di trasporto per tutta la circostante zona montana delle Rockies e gli Stati delle grandi pianure. Denver ha 300 giorni di sole all’anno. Nonostante sia ad est di un’importante catena montuosa, ha un clima mite, secco e soleggiato con più ore di sole annuali rispetto a San Diego o Miami Beach. In inverno, Denver è più secca di Phoenix. I campi da golf rimangono aperti tutto l’anno e riceve poco più di 35 cm di precipitazione all’anno, all’incirca lo stesso di Los Angeles. Spesso ci si riferisce a Denver con l’espressione “Mile High City” per la sua altitudine a 1,609 metri sopra il livello del mare, l’equivalente di un miglio.
Pernottamento in hotel.
2° Giorno DENVER – ROCKY MOUNTAINS NATIONAL PARK – CHEYENNE
Colazione continentale. La giornata inizia con un breve giro città, durante il quale visiterete il municipio, l’area pedonale della 16ma strada e Larimer Square, dove gli edifici vittoriani ora ospitano boutiques, enoteche e ristoranti. Senza aver nulla da invidiare ad altre città più grandi, Denver è di fatto il centro culturale e commerciale della Middle America: una città con tutte le comodità (e i disagi) delle metropoli americane odierne, che in più può contare su di un magnifico paesaggio circostante. La sua splendida posizione a ridosso delle Rocky Mountains la rende infatti la destinazione perfetta per chiunque sia in dubbio se scegliere tra le distrazioni di una grande città o i piaceri più semplici della vita tra i boschi.
Lasciandoci la città alle spalle, il viaggio proseguirà per il parco nazionale delle Rocky Mountains, dalla straordinaria bellezza alpina. E’ uno dei più grandi, visitati ed apprezzati parchi degli interi Stati Uniti ed ospita più di 100 vette montuose da esplorare. La Trail Ridge Road, che vi condurrà ad un’altitudine di 3,650 metri, è un’autentica autostrada verso il cielo!
Continuerete poi verso Cheyenne, capitale del Wyoming e concentrato di figure iconiche dell’immaginario legato al Vecchio West: cowboys, rodeo e ferrovie. Cheyenne fra tutte le “cowboy town” dello Stato si è voluta distinguere in un modo curioso. Lungo le strade del suo distretto storico (e non solo) noterete dei grandi stivali variopinti alti più di 2 metri dalle fantasie decisamente creative. Sono tutti pitturati a mano da artisti locali e sono il luogo privilegiato dai turisti per un bel selfie. In città ce ne sono più di 25.
Pernottamento in hotel.
3° Giorno CHEYENNE – FORT LARAMIE – CRAZY HORSE MEMORIAL – MOUNTH RUSHMORE – DEADWOOD
Colazione continentale. Dopo una breve sosta al Campidoglio (visita esterna), lascerete Cheyenne alla volta di Fort Laramie, storico snodo commerciale per la vendita di pellicce, che divenne nel tempo una tappa rinomata per coloro che migravano verso l’Ovest in cerca di fortuna, oltre che teatro di numerose battaglie tra i “pellerossa” e “l’uomo bianco”. Entrando in South Dakota, attraverso le Black Hills, farete tappa al Crazy Horse Memorial, una montagna-monumento in costruzione dal 1948, dedicata al celebre guerriero indiano “Cavallo Pazzo”. Il monumento dedicato al celebre capo della tribù Oglala Lakota (Sioux) ed una volta terminato rappresenterà il condottiero in sella al suo destriero, capelli al vento e il braccio sinistro teso in avanti. Un manufatto dalle colossali dimensioni, largo quasi 200 metri e alto 172 metri, interamente ricavato dalla durissima roccia delle Black Hills. A poca distanza da qui, un’altra scultura nella roccia più piccola, ma non meno impressionante: l’iconica Mount Rushmore National Memorial, che commemora 4 famosi presidenti americani: Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln. Questa iconica scultura è diventata a tutti gli effetti un vero e proprio simbolo degli Stati Uniti nel mondo. 14 anni di lavoro (dal 1927 al 1941), supervisionati dall’architetto Gutzon Borglum, in condizioni precarie e anche piuttosto pericolose per i 400 operai coinvolti, che si destreggiarono fra attività di perforazione, levigazione ed esplosioni dinamitarde (per fortuna non ci rimise la pelle nessuno) per far sì che venissero stampate sulla parete di granito i volti dei 4 presidenti più amati d’America.
Pernotterete a Deadwood, resa famosa dalla corsa all’oro e luogo di riposo di note figure del Vecchio West come Wild Bill Hickok e Calamity Jane. Fu fondata illegalmente dai cercatori d’oro della Golden Rush del 1876, poiché originariamente territorio dei Sioux Lakota, e solo successivamente fu ufficializzata con l’esproprio delle terre dei nativi da parte del Governo statunitense. Oggi, nel suo distretto storico conosciuto come National Historic Landmark, si possono osservare le testimonianze di come doveva essere la vita all’epoca per pionieri, pistoleri e giocatori d’azzardo che popolavano le strade di questa cittadina del South Dakota.
Pernottamento in hotel.
4° Giorno DEADWOOD – DEVILS TOWER NATIONAL MONUMENT – BIG HORN NATIONAL FOREST – CODY
Colazione continentale. Oggi ritorneremo in Wyoming sostando al Devils Tower National Monument, il primo sito dichiarato Monumento Nazionale nella storia degli USA per volere di Theodore Roosevelt nel 1906. Si tratta di un monolite di 265 metri d’altezza nel mezzo della prateria, che ricorderete dal famoso film del 1977 “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Più a ovest nel Wyoming, a cavallo delle omonime montagne, si trova la Big Horn National Forest, uno sperone delle Rocky Mountains nel Wyoming settentrionale e nel Montana meridionale, la cui cima più alta è il Cloud Peak con i suoi 4000 m. Il nome di questa foresta deriva dall’omonimo fiume, che attraversa il parco. Le sue sorgenti si trovano proprio in mezzo a queste montagne, ma le acque sono alimentate soprattutto dalla neve che si scioglie con l’arrivo dell’estate. Prima ancora, sono state le pecore Bighorn a darle questo nome, che in passato popolavano abbondantemente questa zona. Superate le montagne rocciose aggiungerete Cody, il cui nome deriva dal Colonnello William Frederic “Buffalo Bill” Cody.
Poche cittadine possono vantare con orgoglio lo spirito western di Cody, rifugio di cowboy e capitale mondiale del Rodeo (almeno così i suoi abitanti amano definirla). I Rodeo cittadini, che qui sono una vera e propria istituzione, si svolgono in estate praticamente tutte le sere, intorno alle 20, e rappresentano un’ulteriore occasione per venire a contatto con la cultura cowboy di queste zone. La maggior parte delle esibizioni si concentra sulla presa al lazzo dell’animale o sulla capacità di cavalcarlo quando si imbizzarrisce, il tutto intervallato da varie gag comiche.
Pernottamento in hotel.
5° Giorno CODY – YELLOWSTONE
Colazione continentale. La giornata inizia con la visita al Buffalo Bill Center of the West, un complesso di cinque musei dedicati all’Ovest Americano (ingresso incluso). Più tardi in mattinata, si proseguirà per il primo parco nazionale d’America, Yellowstone, dover passerete il resto della giornata esplorando quest’oasi naturale. Il parco offre una varietà di attrazioni tra cui geyser, aquile e greggi di bisonti che pascolano liberamente nella prateria. Yellowstone National Park non è solo la prima riserva naturale americana ad essere stata nominata parco nazionale, ma anche il luogo dove Madre Natura sembra essersi sbizzarrita di più! Geyser impetuosi, sorgenti termali multicolori, laghi cristallini e canyon impressionanti si concentrano tutti in un’area al confine fra Wyoming, Idaho e Montana. Il Parco di Yellowstone è il più antico parco nazionale d’America, nonché uno dei più grandi e affascinanti. Le attrazioni naturali di Yellowstone sono davvero spettacolari, contribuendo a rendere la visita un’esperienza unica nella vita. Troverete una fauna decisamente variegata (fra cui orsi, bisonti, alci, puma, qualche lupo). Difficilmente si trova in natura una tale concentrazione di meraviglie in unico posto e non a caso il parco è stato dichiarato nel 1978 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. I geyser di Yellowstone sono molto probabilmente l’attrazione più rappresentativa del parco. La zona di concentrazione maggiore è a ovest, in particolare nelle zone dell’Upper Geyser Basin, Midway Geyser Basin, Lower Geyser Basin, West Thumb Geyser Basin e Norris Geyser Basin. L’Upper Geyser Basin è il bacino più a sud, ed è l’area più battuta e popolare di Yellowstone. Qui si registra la maggior concentrazione di geyser al mondo, di cui molti dall’eruzione prevedibile; la visita si svolge lungo comode passerelle in legno, che permettono di ammirare da vicino non solo geyser ma anche fumarole, sorgenti termali e fanghi bollenti.
- Old Faithful: il geyser più famoso del parco. Erutta ogni 78 minuti con un potente getto d’acqua che può toccare anche i 55 metri. Rilassatevi sulla mezzaluna di panchine concentriche circostanti e godetevi lo spettacolo.
- Grand Geyser: continuate la passeggiata sulle passerelle di legno predisposte e arrivate fino al Grand Geyser, che erutta 2 volte al giorno con getti di oltre 60 metri d’altezza.
- Morning Glory Pool: sorgente termale dai colori spettacolari, che oscillano fra il giallo l’arancione e il turchese.
Anche a Yellowstone c’è un Grand Canyon
Non poteva mancare in un parco così meraviglioso un bel canyon profondo ed evocativo. Non sarà famoso come il Grand Canyon dell’Arizona, tuttavia il Grand Canyon dello Yellowstone (risalente a un periodo che va dai 10.000 ai 14.000 anni fa) è davvero impressionante: circa 20 miglia di lunghezza, profondità dagli 800 ai 1200 piedi, larghezza da 1500 a 4000 piedi. Processi chimici nel corso del tempo hanno contribuito a creare strisce e macchie colorate variegate nella roccia di un canyon impreziosito da 2 possenti cascate: Upper Falls e Lower Falls. Varie escursioni sono possibili, specie lungo l’Uncle Tom’s Trail, un sentiero di oltre 300 scalini che scende lungo la parete rocciosa permettendo di ammirare da vicino la potenza delle Lower Falls, mentre uno dei punti d’osservazione migliori è l’Artist Point, che offre un’impareggiabile vista frontale sulle stesse cascate.
Un altro fiore all’occhiello del parco sono le sue lussureggianti valli, come Hayden Valley e Lamar Valley, zone ideali per ammirare gli animali selvatici, in particolare i bisonti, che creano lunghe code appostandosi sulle strade, ma anche orsi, capre delle montagne rocciose, lupi ecc… Attraversare queste valli significa spesso andare a passo d’uomo ma al tempo stesso è un’esperienza stupenda, che dà l’occasione di ammirare gli animali in libertà da vicino in uno splendido contesto.
Pernottamento.
6° Giorno YELLOWSTONE – GRAND TETON NATIONAL PARK – JACKSON HOLE
Colazione continentale. Partenza di prima mattina alla volta del Parco Nazionale di Grand Teton, a nord-ovest del Wyoming, dagli straordinari picchi di granito frastagliato, che si riflettono in una miriade di laghi alpini. Le sue lussureggianti foreste ospitano antilopi, cervi mulo, scoiattoli e martin pescatore. La maggioranza delle persone si trova a passare al Grand Teton perchè è in viaggio verso o proveniente dal suo fratello maggiore Yellowstone, che gli ruba la scena in maniera quasi assoluta per via della sua assoluta notorietà a livello mondiale. Tuttavia il Grand Teton National Park non soffre di complessi d’inferiorità perché sa che in fondo lui può offrire un qualcosa che il famoso vicino non annovera fra le sue meraviglie: gli spazi sconfinati da percorrere in sublime solitudine, senza la ressa di turisti che invece affolla quasi sempre le strette strade intorno ai geyser di Yellowstone. Il Grand Teton National Park si presenta al visitatore con visioni grandiose e forte di un sistema di sentieri da fare invidia. La zona meridionale è dominata dal massiccio del Grand Teton, con i 3 picchi principali (Grand Teton, Middle Teton e South Teton) di quasi 4000 metri, che si appoggia maestoso sulla Jackson Hole, la vasta e piatta vallata verde attraversata dallo Snake River (abbondantemente rifornito dai numerosi torrenti montani che scendono alla catena del Grand Teton) e intervallata da numerosi laghi fra cui l’immenso Jackson Lake, il maggiore di tutti., che domina la parte occidentale della vasta area naturale. L’abbondanza di acqua e di vegetazione rendono la regione un habitat naturale perfetto per alci, verdi, orsi e uccelli di ogni genere.
Il Grand Teton National Park attira ogni anno più di due milioni di turisti che giungono in questo paradiso naturale per scattare fotografie, cimentarsi nelle arrampicate, avventurarsi su sentieri escursionistici che conducono ai punti panoramici sulle vette delle montagne ed osservare bisonti e alci che girano liberamente e si abbeverano nei laghi. Il parco si trova nella zona nord-occidentale del Wyoming, a sud dello Yellowstone Park, e offre tante attività adatte a tutti. Ma ciò che molti non sanno è che in realtà questo parco è stato creato due volte. Nel 1929 il parco nazionale del Grand Teton venne realizzato per preservare quest’area, proteggendo la catena montuosa e l’ambiente naturale che la circondava. Ma fu solo alcuni anni dopo, nel 1950, che il parco venne aperto ai visitatori e fu ampliato, arrivando a comprendere le vallate limitrofi e la riserva naturale del Jackson Hole National Monument. Fu solo negli anni ’70, però, con la creazione della strada panoramica John D. Rockefeller Jr. Memorial Parkway che il parco venne collegato allo Yellowstone, permettendo così ai visitatori di esplorare comodamente entrambi. Il massiccio del Teton Range copre gran parte dell’area del parco e la vetta più elevata è il Grand Teton, che raggiunge 4.197 metri d’altezza, seguita dal monte Owen. Ciò che rende il paesaggio del parco ancora più suggestivo sono i numerosi laghi, la maggior parte dei quali è di origine glaciale e si è formata migliaia di anni fa. Il lago Jackson è il più grande del parco, ma dietro la sua grandezza c’è lo zampino dell’uomo: nonostante si tratti di un bacino idrico formatosi naturalmente, è stato ampliato con la costruzione di una diga. Oltre a rappresentare una fonte preziosa per l’abbeveraggio degli animali, i laghi costituiscono l’habitat perfetto per numerose specie di pesci e anfibi. I laghi rappresentano anche una delle attrattive principali del parco: la maggior parte dei percorsi escursionisti passano o terminano accanto a questi splendidi specchi d’acqua e in quelli più grandi e attrezzati è possibile anche dedicarsi a tante attività, come nuotare, fare un giro in barca, praticare sport acquatici, ecc… Tra i numerosi laghi si fanno spazio distese sconfinate di foreste, che occupano gran parte del parco. Il Grand Teton National Park conta oltre mille specie di piante, ma a dominare il paesaggio sono le conifere, che offrono il rifugio ideale per gli abitanti del parco. Questa immensa riserva protetta consente infatti agli animali di vivere e muoversi liberamente nei confini del parco, che è considerato uno degli ultimi ecosistemi temperati intatti del pianeta. Esplorando il parco potrete avvistare i grandi mammiferi, come alci, bisonti, cervi, ma anche piccoli animali come le marmotte, gli scoiattoli e i castori. Il simbolo del parco, e l’animale che più spaventa, è l’orso grizzly, ma ci sono anche altri predatori come il lupo, la lince e il puma. Tante sono anche le specie di uccelli, la maggior parte delle quali migra altrove durante l’inverno, di insetti e di rettili che vivono nel parco.
Il viaggio continua verso la pittoresca Jackson Hole nel Wyoming, un vero concentrato di Far West! Situata nel versante ovest del Wyoming e circoscritta dalle cime innevate del Grand Teton (Teton Range) e dal Gros Ventre Range, la valle di Jackson Hole è caratterizzata da una natura selvaggia e affascinante, e rappresenta probabilmente la zona turistica per eccellenza di tutto lo stato, dove le opportunità ricreative non mancano mai, dallo sci in inverno a escursioni e tour panoramici nel periodo estivo. Jackson si presenta come una località esclusiva e piuttosto raffinata per trovarsi nel vecchio West, ricca di gallerie d’arte, negozi chic e alloggi eleganti. Nonostante ciò il richiamo all’atmosfera western non manca, soprattutto nello stile degli edifici e negli immancabili portici in legno, nonché negli archi fatti di corna di alce intrecciate della piazza centrale (Jackson Town Square).
7° Giorno JACKSON HOLE – ANTELOPE CANYON – SALT LAKE CITY
Colazione continentale. Proseguendo verso sud, attraversando un pezzetto di Idaho, entrerete nello Utah per raggiungere Antelope Island nel lago Great Salt Lake. Quest’isola, che si estende per 109 km quadrati, è la più ampia delle dieci presenti nel lago ed è rinomata per la sua bellezza naturale e la ricchissima fauna, che include i bisonti, introdotti qui nel 1893. Si proseguirà poi per Salt Lake City, capitale dello Utah e sede dei giochi olimpici invernali del 2002, dove passerete la notte.
Si proseguirà poi per Salt Lake City, capitale dello Utah e sede dei giochi olimpici invernali del 2002, dove passerete la notte.
8° Giorno SALT LAKE CITY – CANYONLANDS – MOAB
Colazione continentale. Breve giro città di Salt Lake City incluso il Campidoglio (visita esterna), la famosa Temple Square e il Tabernacolo. Alla fine del tour, vi dirigerete a sud in direzione di Dead Horse Point, un punto panoramico da dove ammireremo una delle meraviglie naturali dello Utah: il Parco Nazionale di Canyonlands, un paesaggio variopinto dove il fiume Colorado e I suoi affluenti hanno scavato una serie di canyons, altipiani e colline dalla forma molto particolare.
9° Giorno MOAB – ARCHES NATIONAL PARK – COLORADO NATIONAL MONUMENT – MONTROSE
Colazione continentale. A poca distanza da Moab troverete un altro magnifico parco nazionale: Arches, una sinfonia di forme e colori create dalla forza della natura. Proseguirete poi verso ovest, tornando nel Colorado, per una visita al Colorado National Monument, uno dei paesaggi più intriganti dell’Ovest Americano. Percorrendo La sinuosa Rim Rock Drive, avrete modo di godersi un panorama caratterizzato da muri di roccia rossa e canyon affascinanti, con la possibilità di avvistare pecore di montagna e aquile. Passerete la notte nella cittadina di Montrose.
10° Giorno MONTROSE – BLACK CANYON OF THE GUNNISON – OURAY – SILVERTON – DURANGO & SILVENON NARROW GAUGE RAILROAD – DURANGO – CORTEZ
Colazione continentale. Oggi vi dirigerete al Parco Nazionale di BIack Canyon of the Gunnison, il cui nome deriva dal fatto che alcune sezioni della gola ricevono solo 33 minuti di luce al
giorno. Rimarrete impressionati dalle ripide pareti di roccia e dalle guglie frastagliate. Il viaggio prosegue Iungo la “Million DoIIar Highway”, tra le più famose rotte panoramiche d’America, collegamento tra Montrose a Silverton. Farete una sosta nella deliziosa Ouray, ribattezzata |a “Svizzera d’America”, incastonata tra i picchi più alti ed affascinanti delle Rockies. Nel primo pomeriggio arriverete nel vecchio villaggio di minatori di Silverton per salire a bordo del Durango & Silverton Narrow Gauge Railroad, che vi condurrà a Durango. A bordo di questo treno a vapore, viaggerete indietro nel tempo, nel mezzo di una natura selvaggia ed inaccessibile, lungo binari che furono inizialmente posati alla fine del XIX secolo. Il pullman vi attenderà a Durango, per la tratta finale della giornata che si concluderà a Cortez.
Dopo le visite nel pomeriggio, pernottamento in hotel.
11° Giorno CORTEZ – MESA VERDE NATIONAL PARK – GALLUP – ALBUQUERQUE
Colazione continentale. Si parte per Mesa Verde Nation al Park, dimora ancestrale degli Indiani Pueblo e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il sito archeologico contiene oltre 600 abitazioni sulle pareti del canyon, stavate nell’arenaria giusto al di sotto dell’altopiano. Proseguirete poi verso il New Mexico per una sosta a Gallup, sulla storica Route 66, sede di El Rancho Hotel e Motel, che è stato dimora di note star del cinema come John Wayne, Ronald Reagan, Humphrey Bogart e molti altri.
Il viaggio prosegue verso la Route 66, in direzione di Albuquerque, dove passerete la notte.
12° Giorno ALBUQUERQUE – PETROGLYPH NATIONAL MONUMENT – TURQUOISE TRAIL – SANTA FE
Colazione continentale. Comincerete la giornata con un giro città, che includerà la Vecchia Albuquerque. Continuerete poi per il Petroglyph National Monument, tra i più ampi siti di incisioni rupestri in tutto il Nord America. Qui potrete ammirare disegni e dipinti incisi sulla roccia lavica da nativi americani e coloni spagnoli tra i 400 ed i 700 anni fa. Da qui, procederete per il Turquoise Trail, una rotta panoramica di circa 50 miglia che collega Albuquerque a Santa Fe, lungo un percorso di colline con vista sulle montagne e villaggi di minatori. Proseguirete il percorso verso Madrid, convertita da città fantasma a fiorente comunità di artisti.
Terminerete nell’incantevole Santa Fe, dove pernotterete.
13° Giorno SANTA FE – TAOS – GREAT SANDS DUNES NATIONAL PARK – PUEBLO
Colazione continentale. Il viaggio prosegue verso nord lungo la gola del Rio Grande per raggiungere la regione di Taos, abitata da una prospera comunità di artisti. Visiterete Taos Pueblo, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Osserverete una comunità, i cui costumi sono rimasti invariati per circa 10 secoli. Entrerete poi di nuovo in Colorado dirigendovi al Parco Nazionale Great Sands Dunes: un ‘mini’ deserto coperto da dune di sabbia alte fino a 229 metri e con un’estensione di circa 78 km quadrati. Passerete la notte a Pueblo.
Passerete la notte a Pueblo.
14° Giorno PUEBLO – GARDEN OF THE GODS PARK – BRECKENRIDGE – DENVER
Colazione continentale. Proseguendo verso nord, ammirerete il panorama offerto dal parco Garden of the gods, letteralmente “Giardino degli dei”, un’oasi naturale con enormi rocce rosse di arenaria scolpite dagli elementi nel corso di milioni di anni, su uno sfondo di picchi montagnosi coperti di neve. Godetevi l’ultimo tratto di panorama alpino sulla rotta per Breckenridge, località sciistica con caratteristiche case in stile vittoriano.
Proseguirete poi per Denver, dove passerete la notte.
15° Giorno DENVER – ITALIA
Colazione continentale. Trasferimento in aeroporto e partenza del volo di ritorno per l’Italia. Fine dei servizi.
La quota comprende:
- Sistemazione alberghiera per 14 notti, tasse incluse
- Voli di linea con scalo in classe economica
- Colazioni continentali (14 totali)
- Guida e pullman con aria condizionata per tutta la durata del tour (eccetto trasferimenti)
- Tour di Denver, Salt Lake City, Albuquerque e Santa Fe
- Gli ingressi a: Crazy Horse Memorial, Mount Rushmore National Memorial, Devils Tower National Monument, Buffalo Bill center of the West, Antelope Island, Colorado National Monument, Taos Pueblo, Garden of the gods e tutti i parchi nazionali
- Biglietto ferroviario per Durango & Silvernon Narrow Gauge Railroad (tratta Silverton – Durango)
- Assicurazione medica
La quota non comprende:
- Tasse aeroportuali €340,00 (da riconfermare fino all’emissione dei biglietti aerei)
- ESTA (€40,00) possiamo occuparcene noi
- Facchinaggio
Facoltativa: assicurazione annullamento €140,00
Di più AMERICA
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
- Sistemazione alberghiera per 14 notti, tasse incluse
- Voli di linea con scalo in classe economica
- Colazioni continentali (14 totali)
- Guida e pullman con aria condizionata per tutta la durata del tour (eccetto trasferimenti)
- Tour di Denver, Salt Lake City, Albuquerque e Santa Fe
- Gli ingressi a: Crazy Horse Memorial, Mount Rushmore National Memorial, Devils Tower National Monument, Buffalo Bill center of the West, Antelope Island, Colorado National Monument, Taos Pueblo, Garden of the gods e tutti i parchi nazionali
- Biglietto ferroviario per Durango & Silvernon Narrow Gauge Railroad (tratta Silverton - Durango)
- Assicurazione medica
La quota non comprende:
- Tasse aeroportuali €340,00 (da riconfermare fino all'emissione dei biglietti aerei)
- ESTA (€40,00) possiamo occuparcene noi
- Facchinaggio
Facoltativa: assicurazione annullamento €140,00
Per entrare negli Stati Uniti è necessario ottenere un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization - ESTA). I cittadini italiani che abbiano visitato Cuba a partire dal 12 gennaio 2021, devono richiedere il visto e non possono entrare negli Stati Uniti con l'ESTA. Si sottolinea che anche per casi di mero transito a Cuba si dovrà procedere alla richiesta di visto.
Dal 21 gennaio 2016, i cittadini di Paesi VWP (inclusa quindi l'Italia) che siano anche cittadini di Iran, Iraq, Siria e Sudan per poter entrare negli Stati Uniti dovranno munirsi di regolare visto d'ingresso. Dal 18 febbraio 2016 le restrizioni si applicano anche agli individui che si sono recati, dal 1 marzo 2011 in poi, in uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.
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