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Carnevale in Basilicata

Gli 8 Carnevali Storici più famosi
Il Carnevale in Basilicata è un evento molto sentito dalle popolazioni locali in quanto rappresenta un fortissimo patrimonio identitario e culturale.
Le maschere di Carnevale tipiche della Basilicata hanno origini molto antiche e sono legate a tradizioni arcaiche e contadine. Sono figure allegoriche spesso dall’aspetto anche molto grottesco.
Dai Rumit, alberi semoventi che provengono dai boschi e invadono il paese, all’Orso (Urs) e la Quaresima (Quaremma), tanti sono le maschere antropologiche che popolano le strade lucane durante il Carnevale.
Anche i riti carnascialeschi sono molto particolari perché oltre al tradizionale corteo si svolgono nei centri dei paesi vere e proprie rappresentazioni teatrali a cielo aperto che culminano con il rogo del pupazzo del Carnevale in piazza.
Tra i mesi di gennaio e marzo l’atmosfera in tanti comuni della Basilicata diventa magica e surreale.
Nelle province di Potenza e Matera sono 8 i comuni che costituiscono la Rete dei Carnevali Lucani a Valenza Antropologica e Culturale.
Qui la tradizione carnevalesca tocca momenti di alta spettacolarità e grande partecipazione sia da parte degli abitanti che dei visitatori.
Scopriamo le caratteristiche di questi Carnevali lucani e le maschere più belle della tradizione carnevalesca della Basilicata.
1° GIORNO – 1 MARZO: Roma-Potenza
Arrivo nel pomeriggio .

- L’Orso (L’Urs): uomo-animale vestito di pelli di pecora o di capra, rappresenta prosperità, buona sorte e successo. Si tratta del cittadino di Satriano emigrato verso terre lontane in cerca di fortuna e a causa della lunga lontananza dalla sua terra d’origine è muto e indossa un sacchetto che ne nasconde l’identità, lasciando liberi solo gli occhi e la bocca
- L’Eremita (U’Rumit): uomo-vegetale simile a un albero vagante in quanto è cosparso di foglie, rampicanti e altre piante. Anche questa maschera è silente e rappresenta il satrianese che nonostante non goda di buone condizioni economiche è rimasto fedele alla sua terra e ha provveduto a crearsi un rifugio nel bosco.

- La Quaresima (A Quares’m): donna anziana e malinconica vestita di nero, sul cui volto è disegnata una smorfia rossa dalla bocca fino alle guance. Sul capo porta una culla che contiene il figlio concepito nel periodo di Carnevale, di cui però non conosce padre e che si pensa rappresenti il Carnevale ormai finito.


2 GIORNO – 2 MARZO: IL CARNEVALE DI Satriano di Lucania
Colazione Visita guidata ai murales di Satriano mentre avviene la tradizione secolare della questua dei Rumita: Il Rumita (eremita) è un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case. E’ il suo modo di bussare. Chi riceve la visita del Rumita rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, ora pochi spicci).

3 GIORNO – 3 MARZO: POTENZA – MATERA
Colazione Trasferimento a Matera Visita guidata dei Sassi
Matera, un borgo dalla storia millenaria
Abitata fin da tempi antichissimi, Matera intrecciò rapporti politici e commerciali con le fiorenti colonie della magna Grecia, per poi divenire parte integrante dell’Impero Romano. Nel Basso Medioevo conobbe un lungo periodo di decadenza, segnato da continue invasioni e dal costante pericolo di scorrerie degli agguerriti pirati arabi. A partire dalla dominazione aragonese prima e spagnola poi, la storia di Matera si lega indissolubilmente a quella del Regno delle due Sicilie, dunque a Napoli e a Palermo. Nel diciottesimo secolo le grandi guerre di successione europee (spagnola, polacca, austriaca) scuotono il Regno, che conosce una breve dominazione austriaca prima di tornare sotto la sfera d’influenza spagnola. In questi decenni Matera è lontana dai fulcri del potere economico e amministrativo del Sud Italia e conoscerà una svolta solo grazie alla dominazione dei francesi che, occupato il territorio del Regno, vareranno la “Riforma Napoleonica” istituendo nuove province e nuovi distretti.I Sassi
I famosi Sassi di Matera altro non sono che il centro storico della città, strutturato in due grandi quartieri denominati “Sasso Barisano” e “Sasso Caveato”. Attualmente i Sassi sono oggetto di attenzione e visite come simbolo architettonico unico, come testimonianza del vissuto e delle capacità di adattamento dell’uomo e dei materani, “ponte invisibile che collega passato e presente”. L’insediamento dei Sassi infatti è in perfetta simbiosi con la natura e vanta caratteristiche esclusive, dal sistema di canalizzazione delle acque di pioggia, alle case-grotta scavate in modo da essere fresche in estate e riscaldate dai raggi del sole in inverno.
4 GIORNO – 4 MARZO: MATERA – ROMA
Colazione Visita alla Cripta del Peccato originale

- Bus G.T. per la durata del tour
- Pernottamenti in hotel 3*** trattamento di camera e colazione
- Pranzo in agriturismo
- Visite guidate con esperta guida
- Assicurazione medica e bagaglio e annullamento al viaggio
- Kit viaggio
- Iva di legge
- Mance
- Tassa di soggiorno
- Bevande ai pasti
- Spese personali
- Biglietti di ingresso ai siti e monumenti
- Tutto quanto non espressamente previsto nella ” quota comprende”
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