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Firenze – Da Dante ai Medici a Michelangelo

In Breve

Firenze, capoluogo della Toscana, ospita molti capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale. Uno dei luoghi più celebri è il Duomo, la cattedrale con cupola di tegole progettata dal Brunelleschi e il campanile di Giotto. La Galleria dell’Accademia espone la scultura del David di Michelangelo mentre nella Galleria degli Uffizi si trovano La nascita di Venere di Botticelli e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci. 

Toccheremo i maggiori siti di interesse alla scoperta dei suoi capolavori d’arte, i marmi colorati delle chiese e le architetture che ne rievocano il fasto e il ruolo svolto nello sviluppo della cultura e dell’arte rinascimentale, 4 giorni in cui Firenze per voi non avrà più misteri.

In questo viaggio alla scoperta dei mille tesori della città un occasione unica per voi:

VISITA ALLA CAPPELLA BRANCACCI!!!

Nata come un omaggio alla Vergine del Carmine, la Chiesa di Santa Maria viene costruita nel 1268 come parte di un convento delle suore carmelitane e ampliata nei secoli successivi. Nella seconda metà del Settecento la Chiesa venne quasi completamente distrutta da un incendio, che fortunatamente risparmiò la cosiddetta Cappella Brancacci.

Un ciclo di affreschi commissionati nel 1424 da Felice Brancacci, ricco mercante e politico fiorentino, illustrano la vita di San Pietro, protettore della famiglia. Gli affreschi furono realizzati a più mani da Masolino da Panicale e dal suo allievo Masaccio.

La cappella è stata recentemente sottoposta ad un eccellente restauro che ha rimosso lo strato nerofumo di fuliggine delle candele e la “pellicola” protettiva fatta di uovo e caseina, utilizzata nel 18 secolo per ravvivare i colori, che avevano oramai annerito gli affreschi. Gli affreschi hanno un’eccezionale brillantezza e vivacità, che permettono di individuare chiaramente le differenze tra l’opera di masolino e quella di Masaccio (confrontate la serenità e compostezza di Masolino nella Tentazione di Adamo ed Eva con la straziante agonia, trasfigurante, della Cacciata dal Paradiso Terrestre di Masaccio).

L’accurato restauro ha riportato alla luce le sinopie di due scene sulla parete dietro l’altare ed ha rivelato l’incomparabile maestria di Masaccio nella tecnica del chiaroscuro, che, insieme ad un interessante schema prospettico, creava molto stupore ed ammirazione tra i pittori Fiorentini del XV secolo. La sua raffigurazione di San Pietro che risana con l’ombra (a sinistra dell’altare nel registro inferiore) mostrava mendicanti e storpi con rivoluzionario realismo. Oggi i colori sono molto vividi e vivaci, tanto da sembrare quasi impossibile che siano stati dipinti oltre cinquecento anni fa.

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Partenza: 31 Ottobre - 03 Novembre
Durata: 4 giorni e 3 notti
Gruppo minimo: 25 pax
Costo per persona: € 430,00 minimo 25 persone in camera doppia € 115,00 supplemento singola COVID: Essendo inclusa la polizza contro annullamento al viaggio, siete coperti sino al giorno di partenza in caso di rinuncia o annullamento al viaggio avrete ZERO PENALI. N.B. La nostra polizza prevede anche copertura per pandemia, quindi contro Covid19.
Prenotazioni entro: Acconto € 120,00 entro il 30 maggio . Saldo 30 giorni prima della partenza

Il Programma di Viaggio

1° Giorno: ROMA  – FIRENZE AI TEMPI DI DANTE 

Ritrovo dei partecipanti presso la stazione e  partenza  in treno per Firenze, arrivo in città e inizio della visita: FIRENZE AI TEMPI DI DANTE. Quando pensiamo a Dante una delle prime cose che ci vengono in mente è che sia nato e cresciuto a Firenze, Fiorenza come la chiama lui. Il sommo poeta e la sua città fondano un binomio indissolubile, sia perché egli è nato nella città gigliata sia perché una volta esiliato non smise mai di sperare di farvi ritorno. Il rapporto che lega Dante a Firenze è qualcosa di viscerale, che va al di là della mera finzione letteraria…  la visita inizia con con Piazza del Duomo cuore della città, dove si possono ammirare in un sol colpo d’occhio i monumenti principali del centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.


Qui si fronteggiano la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296, e coronata solo nel 1436 dal capolavoro di Filippo Brunelleschi: la Cupola, simbolo di Firenze, una costruzione ardita e maestosa, dalla quale si gode un fantastico panorama sulla città, oltre che sull’interno del Duomo.
Di lato alla facciata svetta un altro gigante, il campanile di Giotto, slanciato nei suoi cromatismi, mentre di fronte al Duomo si trova l’antichissimo Battistero di San Giovanni, gioiello del romanico, ornato da porte in bronzo di Ghiberti e Andrea Pisano che da Dante veniva chiamato “mio bel San Giovanni” come nell’Inferno viene ricordato, dove Dante fu battezzato. A pianta ottagonale, interamente rivestito di lastre di marmo bianco e verde di Prato, il Battistero è coperto da una cupola ad otto spicchi poggiante sulle pareti perimetrali, mascherata all’esterno dall’elevazione delle pareti sopra l’arcata del secondo livello e da un tetto a piramide schiacciata. Questa struttura così affascinante, in cui si fondono fede, storia e arte, ha creato non pochi problemi per la sua datazione. Dopo la visita del Battistero continuiamo con il  Museo dell’ Opera del Duomo 6.000 metri quadrati di superficie articolati in 28 sale e suddivisi su tre piani: un progetto che si promette di rinnovare parzialmente il museo, allestire nuovi locali e inventare altri spazi interstiziali. Uno spettacolare allestimento in grado di valorizzare capolavori unici al mondo che per la prima volta vengono presentati in modo adeguato e fedele al senso per cui sono stati creati. Un museo nel museo, un concentrato di fede, arte e storia che non ha eguali al mondo.

Dopo il pranzo libero continuiamo alla scoperta dei luoghi di Dante. Proseguiamo  verso il Quartiere Dantesco racchiuso fra piazza della Signoria, Orsanmichele, la Torre della Castagna, l’oratorio dei Buonomini di San Martino e la Badia Fiorentina: insomma il cuore medievale di Firenze, stretto fra le case di pietra, con le torri che svettano. E’ qui che si concentra il più alto numero di lapidi dantesche: citazioni dalla Divina Commedia, collocate in luoghi significativi della città.

Le case torri appartenevano alle varie famiglie rivali, i Cerchi, i Donati, famiglie che si dichiaravano fedeli ai Bianchi o ai Neri, le fazioni che fecero sì che Dante, schierato dalla parte dei Guelfi Bianchi, fosse esiliato dalla sua città e non potesse più tornarvi. In un questa piccola porzione di città c’è anche la Casa di Dante, un museo molto frequentato. La casa – che è una ricostruzione ideale – fu edificata nel 1906 nell’area che anticamente era occupata dalle case degli Alighieri.

Autentica e antica è invece la chiesa di Dante, ovvero la chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi. Qui si celebrò il matrimonio fra Dante Alighieri e Gemma Donati, fra queste antiche mura riposano nelle loro tombe sia i Donati che i Portinari, i familiari della Musa dantesca, l’“angelicata” Beatrice, che Dante forse incontrò proprio qui (un celebre dipinto ottocentesco inglese, opera di H. G. Holiday, ambienta questo incontro sul Lungarno, nei pressi di Ponte Santa Trinita).

Le piccole strade che costeggiano il Duomo, via della Canonica, via delle Oche e via Sant’Elisabetta (dove si può ammirare l’unica, antica torre circolare di Firenze, detta della Pagliazza) hanno ancora un respiro medievale, e sono rimaste praticamente intatte rispetto all’epoca di Dante. Completeremo la visita a Piazza di Santa Croce  con la visita alla Basilica di santa Croce. Nella basilica di Santa Croce si trova infatti il Cenotafio di Dante Alighieri, opera del 1829 di Stefano Ricci; mentre sul sagrato della stessa chiesa si erge la statua di Dante – un tempo al centro della Piazza – opera ottocentesca di Enrico Pazzi.

Rientro in Hotel, Cena e pernottamento.

2° Giorno: CAPPELLA BRANCACCI E LA FIRENZE DEI MEDICI 

Dopo la prima colazione in hotel riprendiamo il nostro tour.  Si parte dalla  Cappella Brancacci una piccola cappella all’interno dell’affascinante Chiesa di Santa Maria del Carmine, che fu quasi completamente distrutta da un devastante incendio nel 1771. Miracolosamente scamparono alla distruzione la Cappella Brancacci e la Cappella Corsini. La chiesa appartiene all’Ordine delle Suore Carmelitane e, come San Lorenzo, presenta una facciata incompiuta al grezzo.

Nel 2021 è iniziato il progetto di diagnostica e valorizzazione dedicato alla Cappella Brancacci e pertanto ai visitatori viene offerta un eccezionale occasione: visitare sui ponteggi la Cappella! Questo permettere agli ospiti di osservare da vicino tutti i tesori racchiusi in questo museo “in miniatura” che racchiude in uno spazio ridotto alcune delle opere corali più importanti del Rinascimento fiorentino e stenterete a credere che questi capolavori siano stati dipinti oltre cinquecento anni fa.

Continuiamo il nostro percorso che ci porta a scoprire oggi La FIRENZE DEI MEDICI proseguendo verso Piazza della Signoria dove vi troverete davanti a Palazzo Vecchio che grazie alla sua semplicità e solidità è divenuto il simbolo della città di Firenze e da sempre è sede del governo cittadino. Dalla sua costruzione avvenuta nel XIII secolo, il palazzo è stato chiamato in diversi modi: Palazzo dei Priori, Palazzo della Signoria e infine Palazzo Vecchio. Come sede del governo fiorentino, Palazzo Vecchio assunse diverse funzioni in base al periodo storico e politico. A metà del XVI secolo, l’edificio divenne dimora di Cosimo I de’ Medici, il quale decise di ampliare la residenza. Nel 1565, Cosimo I si stabilì a Palazzo Pitti e Palazzo della Signoria cambiò nome in Palazzo Vecchio. Ci troveremo così agli Uffizi che visitiamo. La sua incredibile collezione dell’arte italiana attrae i visitatori di tutto il mondo. Quasi tutti coloro che entrano nella Galleria vogliono ammirare i capolavori di Botticelli, Leonardo, Michelangelo e Caravaggio. Tuttavia gli Uffizi offrono molto più di questo! Basta pensare che la sua architettura unica, progettata da Giorgio Vasari, merita già da sola la sua visita…

Terminata la visita ci spostiamo a Piazza San Lorenzo, dove sorge l’antica chiesa della famiglia dei Medici. Secondo la tradizione, la basilica fu fondata nel IV secolo e per circa trecento anni fu la cattedrale di Firenze. Nel corso dei secoli, la chiesa è divenuta il luogo di sepoltura della famiglia. Qui è possibile visitare le Cappelle Medicee un complesso di spazi espositivi che fa parte della Basilica di San Lorenzo, progettata dal Brunelleschi e che ospita, tra le tante preziose opere, anche la Sagrestia Nuova di Michelangelo, capolavoro di architettura e scultura rinascimentale e luogo in cui sono stati sepolti due tra i più importanti esponenti della nobile famiglia fiorentina: Giuliano e Lorenzo de’ Medici.

Rientro in Hotel, Cena e pernotto.

3°Giorno:  FIRENZE ATTRAVERSO MICHELANGELO

Dopo la colazione in hotel oggi si scopre Firenze attraverso Michelangelo. 

Pochi artisti sono riusciti a lasciare un segno così profondo e duraturo nella storia dell’arte come quello lasciato da Michelangelo Buonarroti. Nato in Toscana in una piccola località vicino ad Arezzo, oltre la valle del Casentino vicino a La Verna, Michelangelo si trasferì ben presto insieme alla sua famiglia dalle parti di Firenze – ed in particolare Settignano – dove fu affidato alle cure di una balia a causa delle precarie condizioni di salute di sua madre. L’artista avrebbe più volte ribadito in futuro che dalla sua balia ricevette molto più del solo latte, assorbendo la cultura e la tradizione di famiglia, da sempre scalpellini. Nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua vita a Roma, Michelangelo si è sempre considerato un fiorentino ed è proprio nel capoluogo toscano che è orgogliosamente esposta la maggior parte dei suoi capolavori.  La visita inizia con la Galleria dell’Accademia che accoglie i visitatori nella Sala del Colosso, nome riferito alla presenza dei Dioscuri di Montecavallo esposti fino a inizio Novecento. La Sala oggi ospita al centro il modello preparatorio di Giambologna per il Ratto delle Sabine, virtuoso esempio di scultura cinquecentesca oggi collocato sotto la Loggia dei Lanzi. Proverete un crescendo di emozione  nel percorrere la Galleria di Prigioni osservando da vicino i colossi non finiti di Michelangelo fino ad arrivare all’apice della perfezione formale, anatomica e contemplativa sotto il lucernario che ospita il David. Il miglior modo per assorbirne l’aura vittoriosa è ritagliarsi un momento di silenzioso stupore. Vi apparterrà per sempre.

Si prosegue con la visita alla Chiesa di Santo Spirito e al Crocifisso di Michelangelo in Oltrarno. La Basilica di Santo Spirito offre uno dei percorsi più suggestivi tra tutte le chiese italiane. Al suo interno, è possibile rivivere la bellezza frutto dei più famosi artisti fiorentini e ovviamente uo degli artisti che ha maggiormente contribuito alla maestosità della chiesa, appunto Michelangelo, che durante il suo percorso di studi giovanili ricevette la possibilità di godere dello splendore della basilica fino a trarne ispirazione per una delle sue opere più significative, il crocifisso ligneo. Il Crocifisso che Michelangelo fece per compiacenza al Priore di Santo Spirito, per ringraziarlo per l’ospitalità e l’opportunità di studiare anatomia, come è già noto, per secoli è rimasto nel «nascondimento» nel senso che non se ne conoscevano più le tracce. Si sapeva della sua esistenza solo grazie alla fonte del Vasari. Questa fonte ha incoraggiato la studiosa Margrit Lisner a non fermarsi nelle sue ricerche e grazie alla sua insistenza e all’accoglienza dell’agostiniano padre Guido Balestri, possiamo parlare del Cristo di Michelangelo ritrovato.

Al pomeriggi0 continua il nostro percorso con la visita di Palazzo Pitti  e del Giardino di Boboli. Quest’enorme palazzo è tra i più grandi esempi architettonici di Firenze. In origine il palazzo fu costruito dalla famiglia Pitti nel 1457 su disegno di Filippo Brunelleschi e realizzato dal suo allievo Luca Fancelli. La costruzione originale prevedeva soltanto la parte centrale dell’edificio attuale (le 7 finestre centrali al primo piano). Nel 1549, il palazzo fu venduto ai Medici, divenendo la residenza della famiglia granducale e quindi successivamente ampliato e rimaneggiato. La facciata è rimasta quasi immutata, eccezion fatta per le due ali che abbracciano il piazzale volute dai Lorena. Il palazzo si affaccia sul famoso Giardino di Boboli. Nato come giardino mediceo connesso alla residenza granducale di Palazzo Pitti, risulta immediatamente adiacente al Forte di Belvedere, avamposto militare strategico, che dall’alto della collina omonima, vigilava sulla sicurezza del sovrano, della sua famiglia e sul lato a sud della città. Il giardino,  rappresenta uno fra i più importanti e antichi esempi di giardino formale all’italiana nel mondo, incentrato sulle geometrie arboree e sul sapiente inserimento di statue, grotte e vasche monumentali scenografiche. Esso è definibile come un vero museo all’aperto, sia per l’impostazione architettonico-paesaggistica che per la collezione di sculture come per l’antica collezione botanica, che vanta specie e varietà altrimenti disperse.

Rientro in Hotel, Cena e pernotto.

4° Giorno: FIRENZE MUSEO SAN MARCO – CENACOLO SANTA APOLLONIA – ROMA 

Dopo la colazione in hotel ci dedichiamo al completamento della visita della città.

Ci dirigiamo al Museo di San Marco che merita di essere visitato anche solo per l’ambiente in cui si trova. Si trova infatti all’interno dell’ex convento dei Domenicani restaurato e ampliato da Michelozzo  su commissione di Cosimo Il vecchio de’ Medici. L’edificio, consacrato nel 1443, fu teatro di una fervente attività religiosa che contò personaggi del calibro Girolamo Savonarola. Fra’ Angelico, monaco domenicano diventato priore del convento, decorò in uno stile sublime ambienti pubblici e privati del cenobio, quali la sala capitolare, il chiostro e le celle del primo piano. Il Museo si offre ai visitatori come perfetto esempio di convento quattrocentesco, la cui pianta razionale e armoniosa è basata sulle innovazioni del Brunelleschi. Ogni cosa è progettata per coordinare e semplificare la vita monastica all’interno del convento così come la tranquillità del chiostro e la luminosa biblioteca, una tra le più belle del Rinascimento.

Ci spostiamo a pochi passi da Piazza San Marco e dall’affollata Galleria dell’Accademia per visitare uno dei tesori di Firenze: il Cenacolo di Santa Apollonia. Questo gioiello è stato per secoli custodito gelosamente dalle monache benedettine fino all’Ottocento, quando fu svelato alla città solo dopo le soppressioni conventuali, passando infine al demanio nel 1866. Si tratta del primo cenacolo rinascimentale di Firenze, dipinto all’interno del convento di Sant’Apollonia, abitato dalle suore di clausura benedettine fin dal 1339. Chiudiamo la mattina con, Piazza della SS. Annunziata e l’Ospedale degli Innocenti.

Dopo la visita partenza per Roma in treno da Santa Maria Novella. Arrivo e  fine dei servizi

 

Informazioni generali

La quota include: 

  • Accompagnatore de ” i viaggi di Giorgio”
  • 3 notti in Hotel *** centralissimo
  • Cene in ristorante
  • Guida professionale autorizzata 4 giornate intere
  • Guide ad hoc nei musei dove necessaria
  • Prenotazione dei biglietti
  • 4 giornate intere noleggio auricolari
  • Assicurazione medico/bagaglio e annullamento Covid19

La quota non include:

  • Treno Roma – Firenze A/R quota a partire da € 50,00 a tratta
  • Entrate a pagamento nei siti di interesse circa 114,00
  • Pranzi
  • Tassa di soggiorno
  • Extra
  • quanto non espressamente menzionate ne ” la quota include”
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