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Cosa è incluso
Un itinerario che partendo da Città del Messico, prosegue nel Chiapas e si conclude nello Yucatan e al termine relax al bellissimo mare dei Caraibi(facoltativo)
Il Serpente Piumato – Quetzalcoatl
Kukulkán fa la sua apparizione nei giorni degli equinozi (a Marzo e a Settembre) quando l’ombra delle nove terrazze si proietta sul muro nord-ovest creando l’immagine di un serpente che striscia lungo la piramide.
“AI PIEDI DELLO SPETTATORE GIACEVA LA CITTÀ SACRA DI CHOLULA, CON LE SUE TORRI BIANCHE ED I SUOI PINNACOLI LUCCICANTI AL SOLE, ADDORMENTATA TRA GIARDINI E BOSCHETTI VERDI, CHE ALLORA, ADORNAVANO FITTI I DINTORNI DELLA CAPITALE. TALE ERA IL MAGNIFICO PANORAMA CHE COMPARIVA AGLI OCCHI DEI CONQUISTATORI, E POTREBBE ANCORA, CON UN MINIMO CAMBIAMENTO, APPARIRE A QUELLI DEL VIAGGIATORE MODERNO, DATO CHE DALLA PIATTAFORMA DELLA GRANDE PIRAMIDE IL SUO OCCHIO SPAZIA SULLA PARTE PIÙ-BELLA DELLO SPLENDIDO ALTOPIANO DI PUEBLA”
(LA CONQUISTA DEL MESSICO – W.H. PRESCOTT)
Il tour è stato predisposto durante equinozio per ammirare evento cosiddetto del Serpente Piumato.
Infatti il sole illuminando la scalinata della piramide di Chichen Itza, darà vita ad uno spettacolo unico al mondo, infatti sembrerà che un serpente piumato scenderà dal tempio posto sulla cima della piramide, per farvi poi ritorno al tramonto.
Negli equinozi il sole è posizionato direttamente sopra l’equatore e la lunghezza del giorno e della notte è quasi uguale, il che significa che i due emisferi della terra ricevono ugualmente i raggi del sole. Anche la parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale”.
L’equinozio a Chichen Itza è davvero una dimostrazione drammatica della conoscenza astronomica Maya, dell’architettura straordinaria e della geometria incredibile. Le persone costruirono piramidi per calcolare il periodo dell’anno in cui le ore del giorno e della notte erano uguali nel 1500 aC.
È un’esperienza di vita per molti visitatori ,che arrivano sin qui da tutto il mondo.
Chichen Itza è il luogo più popolare in Messico per celebrare l’equinozio . Durante l’equinozio di migliaia di visitatori si radunano per assistere ai fenomeni dei movimenti di luci e ombre, come serpenti, che scendono i gradini della Piramide del Castillo. Sembra che un serpente lungo 120 piedi stia strisciando al piano di sotto finché non si unisce alla testa di un enorme serpente in fondo alla scala.
Il programma include le visite alle più importanti località storico archeologiche e delle città principali del paese. In questo viaggio potrete scoprire bellissime città coloniali, cultura e tradizione; le enigmatiche e misteriose rovine di Palenque e di Chichen-Itza, quest’ultimo nominato come una delle nuove 7 meraviglie del mondo. Inoltre un soggiorno mare in un hotel situato sulle meravigliose spiagge Caraibiche della Riviera Maya. Quest’area è un paradiso ecologico della penisola dello Yucatán e beneficia di spiagge bianche, di mari d’acqua turchese e di una delle più meravigliose barriere coralline dei Caraibi. Il territorio offre anche una grande quantità di “cenotes”, di pozzi d’acqua sotterranea, di giungla vergine e vegetazione tropicale e di siti archeologici della civiltà dei Maya.
“AI PIEDI DELLO SPETTATORE GIACEVA LA CITTÀ SACRA DI CHOLULA, CON LE SUE TORRI BIANCHE ED I SUOI PINNACOLI LUCCICANTI AL SOLE, ADDORMENTATA TRA GIARDINI E BOSCHETTI VERDI, CHE ALLORA, ADORNAVANO FITTI I DINTORNI DELLA CAPITALE. TALE ERA IL MAGNIFICO PANORAMA CHE COMPARIVA AGLI OCCHI DEI CONQUISTATORI, E POTREBBE ANCORA, CON UN MINIMO CAMBIAMENTO, APPARIRE A QUELLI DEL VIAGGIATORE MODERNO, DATO CHE DALLA PIATTAFORMA DELLA GRANDE PIRAMIDE IL SUO OCCHIO SPAZIA SULLA-PARTE-PIÙ-BELLA-DELLO-SPLENDIDO-ALTOPIANO-DI-PUEBLA”
(LA CONQUISTA DEL MESSICO – W.H. PRESCOTT)
Sono previsti voli da tutta Italia
Suppl.Singola: € 750,00
Prenotazioni entro: Sino ad esaurimento posti disponibili
Saldo entro: 35 giorni dalla partenza
Acconto: € 1.600,00
dal 13 al 24 settembre
1° giorno: Roma – Cittá del Messico
Ritrovo dei partecipanti presso aeroporto di Roma, operazioni di imbarco sul volo con scalo, per Città del Messico. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: Cittá del Messico
Arrivo all’aeroporto di Città del Messico nelle prime ore del mattino, accoglienza di benvenuto e trasferimento in hotel.Assegnazione immediata delle camere in l’hotel per un po di riposo e colazione.
Tarda mattinata,dopo essersi riposati dal lungo viaggio,partenza con guida in italiano,per una visita particolare.
Una gita di un giorno all’arte ai più famosi musei di artisti messicani. Situata a Coyoacán (un’antica città coloniale che ora è incorporata a Città del Messico) si trova la famosa Casa Blu, costruita dal padre di Frida Kahlo e la sua casa per la maggior parte della sua vita.
Nelle vicinanze si trova la casa di Leon Trotsky, ora anche un museo.
Visiteremo anche Anahuacalli, un museo che Diego Rivera costruì con un design di ispirazione azteca, per la sua collezione di pezzi di ceramica preispanica, fortemente voluta da Frida.
PRANZO E CENA INCLUSI.
3° giorno: Cittá del Messico-Tuxla Guitierrez in volo.
Dopo la prima colazione ,proseguimento con le visite previste a CITTÀ DEL MESSICO, capitale del paese in cui spicca Plaza de la Constitución o Zocalo,
circondata da edifici di grande valore architettonico, artistico e storico come il Palazzo Nazionale(esterno), la Cattedrale e il Templo Mayor (esterno).
Si realizzerà un percorso panoramico tra i principali viali della città e i suoi monumenti, A conclusione si visiterà il famoso Museo di Antropologia e Storia, dove si possono scoprire molti aspetti storici e culturali del Messico, dai tempi dei Maya fino alla conquista degli spagnoli.
Si continuerà con una visita panoramica della Plaza de las Tres Culturas situata a Tlatelolco. Questa era per gli Aztechi il mercato più importante del loro impero, poiché venivano importati, scambiati e venduti un’ampia varietà di prodotti.
Pranzo in corso di escursione.
Si proseguono le visite dirigendosi verso l’area archeologica di TEOTIHUACAN, la misteriosa città degli dei dove si possono ammirare la gigantesca Piramide del Sole (costruita nel I secolo),
la Piramide della Luna (costruita nel II secolo), il Viale dei Morti, la Cittadella con il Tempio di Quetzalcoatl e il Palazzo delle Farfalle.
Trasferimento in serata in aereoporto e volo diretto a Tuxla Guitierrez.
Trasferimento in hotel per la cena pernottamento.
NB secondo orario di arrivo la cena potrebbe essere servita fredda in camera o uno snack con frutta.
4° giorno: uxtla Gutierrez – San Cristóbal de las Casas
Prima colazione in hotel. Tuxtla Gutierrez, capitale dello stato del Chiapas. Trasferimento al molo per una elettrizzante gita in barca a motore lungo il fiume Grijalva nel Canyon de Sumidero.
Si tratta di un spettacolare Canyon stretto e profondo circondato da un Parco nazionale. L’origine del Canyon è databile nello stesso periodo del Gran Canyon in Arizona, cioè 2 miliardi di anni fa. Questo luogo è reso tristemente celebre durante la conquista spagnola, quando gli indios della regione preferirono gettarsi dall’alto del Canyon piuttosto che sottomettersi ai Conquistadores. Durante questa escursione si può avere l’occasione di vedere alcune scimmie e coccodrilli perché sono stanziali.
Pranzo in ristorante e al termine, in pullman, si prosegue,ma prima sosta al villaggio rurale di Chapa de Corzo, autentico della cultura chapaneca,in direzione di San Cristobal de las Casas, fondata nel 1528, divenne la capitale dello Stato del Chapas ed è una delle città coloniali più interessanti del Messico, con le sue numerose chiese barocche, i tetti con le tegole in terracotta, le eleganti ville spagnole, le stradine lastricate.
Le dimensioni della cittadina sono tali da poterla visitare in una sola giornata, ma è il fascino e l’atmosfera di questo splendido luogo che fa trattenere il fiato a tutti coloro che la visitano.
Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
5° giorno: San Cristóbal de las Casas – comunità indigene –
Prima colazione in hotel.Interessanti sono i vivaci mercanti locali e noi ne visiteremo uno, di prima mattina, dove tutti i giorni gli indigeni dei villaggi locali arrivano in città per vendere i loro prodotti e il loro artigianato dando luogo ad una gioiosa kermesse colorata.
Partenza per la visita di due comunità indigene, i Zinacatan e San Juan Chamula,dove si potranno conoscere gli autentici usi e costumi degli abitanti locali, ancora affezionati alle loro tradizioni.
Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio passeggiata libera nel centro della cittadina.
Circondato da montagne ricoperte da magnifiche pinete, San Cristòbal accetta la sua bellezza con l’ingenuità di un fanciullo. Case semplici dipinte a colori vivaci sorgono lungo strade di acciottolato e anche le folle di turisti stranieri non riescono a diminuire il fascino intimista ed esotico della città. ELo Zòcalo, ovvero Plaza 31 de Marzo, è il centro geografico e sociale della cittadina, circondato da portici, negozi e antiche case ristrutturate che ospitano banche, bar, hotel e ristoranti.
Sul lato ovest sorge il neoclassico Palacio del Municipio, mentre a nord si trova la Cattedrale edificata nel XIV secolo e poi rimodellata all’esterno e all’interno in stile barocco. Colonne salomoniche e altri elementi barocchi adornano l’intricata, ma deteriorata, facciata del Tempio (ex Convento) di Santo Domingo; all’interno si possono ammirare le notevoli pale d’altare in legno con dorature ed un magnifico (il più bello di tutto il Messico) pulpito scolpito.
Cena pernottamento in hotel.
6° giorno: San Cristóbal de las Casas – Agua Azul – Palenque
Prima colazione in hotel. Partenza per Palenque attraversando la bellissima e verdissima sierra con breve sosta alle Cascate di ‘Agua Azul’ che saranno una di quelle immagini che resteranno impresse nella vostra mente… Le scorderete difficilmente al vostro ritorno!!
Gli affluenti del fiume Otulún, Tulijá e Shumuljá si uniscono qui per formare delle cascate incredibili che si gettano in piscine colorate. Lungo il corso d’acqua se ne contano più di 50. L’acqua azzurra corre giù lungo pareti non troppo ripide, correndo su dei Canyon non troppo profondi. Il colore dell’acqua turchese è unico ed è dovuto alla presenza dei sali di carbonio. Lungo le piscine d’acqua spesso potrete trovare tronchi pietrificati di alberi caduti.
Pranzo al sacco o in ristorante rustico. Nel pomeriggio arrivo a Palenque. Registrazione in hotel, cena e pernottamento.
7° giorno: Palenque – Campeche
Oggi ci attende la visita di uno dei luoghi archeologici più belli e magici al mondo. In una giornata luminosa potremo ammirare e godere dell’equilibrio che c’è in questo luogo tra arte e natura, un connubio stupefacente che penetra nell’animo in maniera indelebile.
Dopo la prima colazione in hotel, vedremo di dedicare più tempo possibile a questa “antica meraviglia” che appartiene al Patrimonio dell’Umanità dal 1987. Oltre ad essere un grandioso sito archeologico, Palenque ospita una delle ultime aree di foresta tropicale sempreverde della regione.
Alberi coperti di epifite (specie di piante che vivono su altre piante, come felci, muschi e licheni) sorgono intorno a splendide piramidi sormontate da eleganti templi che, al sole tropi- cale, assumono un colore crema intenso. Piccoli fiumi attraversano e una serie di cascate colma i Bagni della Regina, dove ora possono bagnarsi anche i visitatori plebei. Vagando sui sentieri nelle parti inesplorate di questo sito grande ben 1780 ettari s’incontrano gruppi di pappagalli e scimmie urlatrici, mentre lucertole e serpenti si rintanano, scivolando silenziosi, sotto l’umido fogliame.
L’ambientazione selvaggia e l’armonia architettonica rendono Palenque magica. Tra tutti i siti Maya è il più elegante, misterioso e accessibile. Costruita su un terrapieno naturale che sovrastava la pianura paludosa del Rio Usumacinta, la città fungeva da centro di scambi commerciali tra la regione di Petèn, le alture del Chiapas e la valle di Grijalva. La scarsità nella regione di pietre adatte a sculture spiega l’uso dei bei bassorilievi in gesso e calcare invece delle stele presenti nel resto dei territori Maya.
Tra gli esempi più notevoli dei bassorilievi in gesso si trovano in tre elaborati pannelli all’interno del Tempio delle Iscrizioni che contiene circa 620 glifi. Questo bellissimo monumento piramidale fu commissionato come tomba reale infatti, soltanto nel 1952, fu scoperta la tomba del re Pakal: 66 ripidi gradini conducono all’interno della piramide fino alla cripta, dove i ritratti dei sovrani precedenti, su bassorilievi in gesso, ornano le pareti. Il lastrone del sarcofago pesante 3 tonnellate, di calcare intricatamente lavorato, conserva tracce di vernice rossa e raffigura la discesa di Pakal nel mondo degli inferi (e non come alcuni ufologi sostengono trattarsi della raffigurazione di un extraterrestre).
Purtroppo la tomba è chiusa al pubblico a tempo indeterminato, per evitare che l’umidità inevitabilmente prodotta dai visitatori danneggi ulteriormente gli affreschi. Lo scheletro di Pakal, adorno di gioielli, e la maschera funeraria in mosaico di giada sono stati rimossi dalla tomba e trasferiti a Città del Messico, e la tomba è stata ricostruita nel Museo Nacional de Antropologia.
Tra gli altri monumenti di Palenque i più significativi sono: il Gruppo della Croce, il Tempio del Sole, il Palazzo con la sua torre di quattro piani, s’innalza su di una piattaforma elevata ed è un intrico di passaggi sotterranei e gallerie. Il pranzo lo faremo in un ristorante locale e, al termine, riprenderemo il nostro pullman per raggiungere Campeche, capitale dello Stato omonimo, era un antico villaggio Maya chiamato Ah Kim Pech, divenuto successivamente porto commerciale, di cui non solo ha conservato il tracciato originale del XVI secolo, ma ha anche saputo conservare con cura l’architettura ereditata dall’epoca coloniale, ed inoltre preserva ancora intatta una parte della muraglia che una volta proteggeva la città dagli attacchi dei pirati nei secoli XVII e XVIII. Il suo compatto centro storico è circondato da mura e caratterizzato da edifici color pastello perfettamente restaurati, strette viuzze, bastioni fortificati e residenze d’epoca ben conservate.
Aggiunto dall’UNESCO alla lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dal 1999, il centro di Campeche è stato rimesso a nuovo con una tale cura che non sembra quasi più appartenere a una vera città. Come nella maggior parte delle città messicane, la piazza principale, la Plaza de la Indipendencia è il cuore vibrante della città. La piazza è circondata da case di stile coloniale che le danno un aspetto certamente unico e attraente, in particolare l’antico Palazzo del Governo, con la sua doppia fila d’arcate. Su uno dei suoi lati si erge la Catedral de Nuestra Senora de la Purisima Concepcion, che fu costruita in pietra calcarea oltre tre secoli or sono. Dopo un’incursione di pirati particolarmente violenta, nel 1663, i residenti di Campeche sopravvissuti decisero di erigere mura difensive attorno alla loro città.
Questa fortificazione a pianta esagonale richiese oltre 50 anni per essere ultimata. Le mura si estendevano per più di 2 km attorno al nucleo urbano raggiungendo un’altezza di 8 m, ed erano intervallate da otto bastioni ( baluartes ) di cui oggi ne rimangono ben sette. Breve visita della Città Antica di Campeche e sistemazione in hotel.Cena e pernottamento.
8° giorno: Campeche – Uxmal – Merida
Prima colazione in hotel e si parte, in pullman, per percorrere i 185 km (in 2 hr e 30’) che ci separano per raggiungere la meta della giornata: Merida. Durante il tragitto si raggiungerà Uxmal (significa “costruita tre volte”) che fu fondata attorno all’800 e conobbe il massimo splendore tra il 900 e il 950 circa.
Si percorrera’ la conosciuta “Ruta Puuc”, in lingua Maya “Paese delle Colline”, sulla quale si trova il sito archeologico di Uxmal, caratterizzato dall’omonima architettura Puuc, che risulta essere una delle più armoniose e ben proporzionate del mondo Maya.
Alcuni viaggiatori l’annoverano tra i siti archeologici maya più interessanti; sicuramente si tratta di uno dei più armoniosi e tranquilli, dove affascinanti strutture in pietra calcarea rosata, in ottimo stato di conservazione. Ad accentuare il fascino di Uxmal contribuisce la sua posizione nella regione collinare di Puuc, che ha dato il nome allo stile architettonico della zona. Puuc significa proprio “colline”; queste, alte fino a 100 m circa, sono le uniche alture presenti nella parte nord-occidentale della penisola dello Yucatàn.
Considerata quindi la più bella città Puuc, è stata ampiamente restaurata ma, in confronto ad altri siti messicani importanti, poco studiata. Levandosi per 42 m sopra la foresta circostante, la Casa del Adivino (dell’Indovino) regala spettacolari scorci sul sito stesso e sulla vegetazione intorno.
La piramide è detta anche “Casa del Nano”; la leggenda narra che sia stata costruita in una notte da un nano uscito da un minuscolo uovo. L’insolita base ellittica dell’alta struttura, gli angoli smussati e l’armonioso disegno ne fanno uno degli edifici messicani più ammirati di tutti i tempi. Le ripide scalinate su entrambi i lati conducono alla sommità del tempio, che presenta decorazioni con le icone di Venere e del Sole, con fiori e serpenti. Appena oltre si trova la Casa de las Monjas (“Convento”), un quadrilatero composto da quattro palazzi ampi e bassi che abbracciano un cortile.
Nel gruppo centrale si trovano anche il juego de pelota, o sferisterio, e la semplice Casa de las Tortu- gas che prende il nome dalle tartarughe che ne decorano la cornice (molte sono purtroppo rovinate dal tempo). Il magnifico Palacio del Gobernador fu eretto su una piattaforma a gradoni attorno al 900. La sua funzione risulta essere stata di centro residenziale e amministrativo della classe dominante.
Pranzo in ristorante e, nel pomeriggio, arrivo a Merida conosciuta come “La Cittá Bianca” dove le sue residenze dell’epoca coloniale di stile francese, italiano ed arabo testimoniano la ricchezza passata, data dal commercio delle fibre di agave.
Sosta nella Piazza Principale, dove si potranno ammirare i principali monumenti della città: la Cattedrale, il Palazzo del Governo, il Palazzo Municipale e la Casa di Montejo. Pernottamento e cena .
9° giorno: Merida – Valladolid
Colazione in hotel e partenza per Valladolid, dove visiteremo questa splendida cittadina coloniale con il suo caratteristico centro storico.
La Perla dello Yucatan (così viene chiamata Valladolid) racchiude al suo interno e nei suoi dintorni tutte queste bellezze: le rovine precolombiane, l’architettura di epoca spagnola e la bellezza naturalistica di siti come i cenotes.
Valladolid è una città piccola dal caratteristico aspetto coloniale con gli edifici colorati e i tetti stondati. Per le vie si respira una costante tranquillità. C’è sempre aria di siesta.
La cosa che colpisce di più? L’esplosione di colori. Dalla piazza centrale con il parco Francisco Canton Rosado alla chiesa di San Servacio, dalle case tinte di pastello agli abiti ricamati delle signore del posto.
Durante il percorso visiteremo un Cenote, in cui sarà possibile fare un bagno rinfrescante.
Cosa sono i cenotes? Si tratta di grotte con acqua dolce, delle vere e proprie piscine naturali di origine calcarea che si sono formate nel tempo. Lo Yucatan ne è disseminato (ce ne sono oltre 4.000!) e sono tanti quelli che meritano una visita.
Una delle migliori esperienze che la natura ci offre è la possibilità di nuotare o di fare immersioni in un cenote, ossia una grotta d’acqua, di cui l’America Latina ed il Messico ne sono pieni.
Ognuna di queste grotte ha tonalità e profondità diverse che vi faranno meravigliare del mondo in cui viviamo. Ce ne sono varie in tutto il mondo, ma in particolare il Messico vi invita a sperimentare la versione maya chiamata Cenote.
I cenote ci danno la possibilità non solo di rinfrescarci facendo un bagno, ma anche di godere di uno spettacolo visivo che si genera tra i raggi del sole, l’acqua, le sue stalattiti e stalagmiti.
Arrivo in hotel cena e pernottamento.
Le notti di Kukulkan
(facoltativo da prenotare in loco soggetto a disponibilità)
Ogni sera la Grande Piramide di El Castillo brilla di notte dopo il tramonto. Si tratta di uno spettacolo emozionante, ricco di storia e di bellissimi effetti di luce. L’antico complesso Maya si anima di luci, panorami e suoni spettacolari.
Le persone amano vedere l’ombra della luce proiettata sui templi del sito. È impossibile non rimanere stupiti da questi effetti di luce sugli edifici.
Per rendere lo spettacolo incredibile, molte delle rovine sono illuminate con luci che cambiano colore. Inizierete questo magico viaggio con una visita guidata alle rovine di Chichen Itza. Sarete anche liberi di girare per il sito all’interno di alcune aree per scattare bellissime foto. Gli edifici saranno illuminati con colori diversi, creando l’atmosfera perfetta per godersi lo spettacolo. Si può stare in piedi o seduti sul pavimento per guardare lo spettacolo quando inizia. Le emozioni che scaturiscono durante lo spettacolo raccontano storie di amore, guerra, vita e morte di una delle civiltà più sofisticate mai esistite.
10° giorno: Valladolid – Chichen Itza – Cancun
Prima colazione in hotel .Durante il tragitto visiteremo il Sito Maya più maestoso e dall’architettura più intrigante nella penisola dello Yucatàn: Chichèn Itzà (capitale Maya dello Yocatàn).O
Oggi, in occasione dell’equinozio d’autunno, a Chichén Itzá è possibile ammirare un fenomeno surreale, frutto del genio architettonico dei Maya.
Grazie a un gioco di luci e ombre, la sagoma di un serpente sembra scivolare giù lungo i 91 gradini della piramide di Kukulkan.
Nell’antico calendario maya l’equinozio era una data importante perché commemorava il ritorno di Kukulcan dal cielo, la celebrazione della rinascita di un dio. Il calendario iniziava da una data che è possibile coincidesse, nella nostra cronologia, con l’8 Giugno 8498 a.C., ma il problema di questa data non è ancora stato risolto. I maya possedevano straordinarie conoscenze astronomiche fin dal IV millennio a.C. Sono giunte a noi numerose osservazioni, ad esempio di un eclissi di Luna del 15 Febbraio 3379 a.C. Ogni anno moltissimi turisti si recano al sito maya più famoso del Messico, Chichen Itzà, per osservare da vicino un evento che non ha nulla di casuale. La piramide di Kukulcan (chiamata dagli spagnoli “Castillo”) , è formata da una serie di 9 piattaforme sovrapposte a gradinata l’una sull’altra, sormontate da un piccolo tempio quadrangolare cui si accede salendo per ripide scalinate.
Questa penisola è bagnata da un mare attraversato da misteriose e invisibili correnti che nessuno può arrestare; culture che arrivano da lontano e riaffiorano, come nel caso degli ultimi maya eredi di una civiltà che la Conquista ha sconfitto ma non è mai riuscita a cancellare. Le strutture più importanti, compreso un osservatorio astronomico a pianta circolare (El Caracol) con decorazioni, risalgono al periodo Classico (250-900) e riecheggiano i dettagli architettonici maya propri della regione Pucc, a ovest di Mèrida. A differenza dei più romantici siti di Palenque e Uxmal, avvolti nei rampicanti della foresta, Chichèn Itzà ha un aspetto quasi militaresco. I dipinti parietali e le stele raffigurano guerrieri, battaglie e sacrifici umani, smentendo l’immagine dei Maya a lungo creduti un popolo pacifico. Il sito, un tempo diviso dalla superstrada fra Cancun e Mèrida, si estende per più di 9 kmq. Oggi è costituito da due distinte zone: il Grupo Sur e il Grupo Norte. Le strutture più antiche di Chichèn Itzà si trovano nel Grupo Sur, un’area occupata per la prima volta dai Maya attorno al 400. Quando le genti Itzà (gruppo etnico nella parte settentrionale dello Yucatàn) giunsero dal sud nell’VIII secolo e iniziarono a costruire una grande città, l’insediamento era già stato abbandonato. Gli edifici che si riteneva avessero avuto influenza tolteca dominano il Grupo Norte, dove le piramidi e i templi vennero costruiti sulla sommità di strutture preesistenti, attor- no al X secolo. Nell’ XI secolo, quando Chichèn Itza era un importante centro religioso e commerciale, erano più di 35.000 le persone che vivevano in quest’area. La struttura più celebre di questo sito è il Castillo, detto anche Piramide de Kukulcàn ( cioè del Serpente Piumato, divinità chiamata così dai Maya, mentre i Toltechi lo chiamavano Quetzalcòatl). Posta sulla sommità di un tempio preesistente, la costruzione piramidale presenta quattro gradinate, con un totale di 365 gradini, corrispondenti al numero dei giorni del calendario solare.
Migliaia di visitatori sono attratti dal Castillo in occasione degli equinozi di primavera e d’autunno (21 marzo e 22 settembre): in questi giorni Kukulkán fa la sua apparizione quando l’ombra delle nove terrazze si proietta sul muro nord-ovest creando l’immagine di un serpente che striscia lungo la piramide.
Accanto a questa particolare percezione visiva se ne affianca un’altra, ugualmente affascinante e misteriosa, relativa agli effetti acustici. Si tratta principalmente del sorprendente suono che scaturisce proprio dalla scala della piramide. Sembrerebbe il suggestivo canto del Quetzal che si ode ogni qualvolta il visitatore batte le mani.
L’importanza dei calcoli astronomici è ribadita in tutto il monumento: le quattro scalinate che scandiscono la piramide contano ognuna 91 gradini per una somma totale di 364; se vi aggiungiamo l’unico gradino del tempio il conto finale è di 365, l’esatto numero dei giorni di un ciclo solare.In tali giorni, quando il sole illumina il lato della scalinata settentrionale della piramide crea un gioco di luci ed ombre a forma di serpente, che zigzaga giù lungo i gradini fino a incontrare una testa di serpente incisa sulla base. Questo fenomeno testimonia l’incredibile competenza maya in matematica e astronomia. Chichèn Itzà conserva molte prove di sacrifici umani. Vicino al Castillo si trova lo Tzompantli, una piattaforma scandita da incisioni in pietra di teschi umani.
Adiacente a questa struttura si trova il Juego de pelota, o sferisterio. Il tradizionale gioco della palla aveva significati religiosi e politici ancora oggi avvolti parzialmente nel mistero. Era giocato fra un vittorioso potente e il suo nemico sconfitto; il perdente veniva sacrificato, fatto rotolare giù dalla cima della piramide con mani e piedi legati strettamente dietro. Una simbolica vittoria del bene sul male, della luce e della vita sull’oscurità, del forte sul debole.
Un sentiero sterrato conduce dallo sferisterio al Cenote de los Sacrificios, un pozzo naturale profondo 20/30 mt pieno d’acqua in cui venivano gettate vittime sacrificali, e oggetti vari, come ceramiche ed anche preziosi. File di pilastri in pietra con incisioni, le Mil Columnas, fronteggiano il Templo de los Guerrieros (“Tempio dei Guerrieri”), dove alcuni frammenti di pittura ornano le pareti. Altri dipinti parietali con una scena di battaglia sono nel vicino Templo de los Jaguares Sparse per tutto il sito vi sono varie statue del dio minore Chac Mool; una delle più grandi è posta presso questo gruppo di rovine.
La figura, rannicchiata supina, regge un piatto sul ventre su cui, i cuori umani ancora palpitanti, venivano offerti agli dei. La nostra visita ai centri Maya più importanti e spettacolari dello Yucatàn termina qui e, come “tutti i salmi, terminano in gloria” pranzeremo in un ristorante locale per poi ripartire per una suggestiva sosta al “Cenote” Saamal dove si potrà fare un bellissimo e indimenticabile bagno.
In serata arrivo a Cancun,cena e pernottamento in hotel.
11° giorno: Cancun-Roma
Colazione in hotel e trasferimento in aereoporto per imbarco volo di rientro con scalo.
Pasti e pernottamento a bordo.
12° giorno: -Roma o altre città
Arrivo a Roma e fine dei servizi.
Possibilità di estendere il tour con soggiorno di 1 o più notti sulla Riviera Maya,da richiedere al momento della prenotazione.
Estensione mare facoltativa :
11° giorno: Riviera Maya
Giornata dedicata al relax in questa splendida località fatta di spiagge assolate e mari cristallini.
Trattamento di All inclusive.
Chi lo desidera ,è possibile partecipare all’escursione guidata a Tulum unico sito Maya sul mare.
12° giorno: Riviera Maya
Prima colazione in hotel e ancora una mattinata intera di relax e mare. Trasferimento all’aeroporto di Cancun secondo orario di partenza. Volo per Città del Messico da dove si prosegue con volo di rientro per Roma. Pasti e pernottamento in volo.
13° giorno: Italia
Arrivo in Italia e fine dei servizi.
LA QUOTA COMPRENDE:
Voli internazionali Roma-Città del Messico-Roma,in classe economica franchigia bagaglio 23 kg
Volo domestico da Città del Messico a Tuxla Gutierrez .
Volo domestico Cancun-Città del Messico
Trasporto privato per tutta la durata del tour.
Guida in italiano durante tutte le visite in programma.
Biglietti d’entrata a tutti i siti archeologici e luoghi d’interesse in programma.
1 pernottamento con EARLY CHECK-IN in arrivo colazione inclusa.
Trattamento di pensione completa in hotel 4****.
Assicurazione medica e bagaglio assistenza h24
Assicurazione annullamento al viaggio .
Kit da Viaggio.
Accompagnatore dall’Italia con minimo 15 partecipanti.
NON COMPRENDE:
Tasse aereoportuali soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei pari a euro 395,00
City Tax negli hotels dello Stato di Quintana Roo: Cancun, Playa del Carmen, Tulum, Holbox, Chetumal e Bacalar (da pagare in loco, al check-in)
Mance per autisti,guide e facchini e camerieri
Tutto quanto non previsto nella quota comprende.
Di più Messico
Maggiori informazioni su questo tour
LA QUOTA COMPRENDE:
Voli internazionali Roma-Città del Messico-Roma,in classe economica franchigia bagaglio 23 kg
Volo domestico da Città del Messico a Tuxla Gutierrez .
Volo domestico Cancun-Città del Messico
Trasporto privato per tutta la durata del tour.
Guida in italiano durante tutte le visite in programma.
Biglietti d’entrata a tutti i siti archeologici e luoghi d’interesse in programma.
1 pernottamento con EARLY CHECK-IN in arrivo colazione inclusa.
Trattamento di pensione completa sino al giorno 22 settembre in hotel 4****.
Trattamento ALL INCLUSIVE per 2 notti in Riviera Maya.
Assicurazione medica e bagaglio assistenza h24
Assicurazione annullamento al viaggio .
Kit da Viaggio.
Accompagnatore dall'Italia con minimo 15 partecipanti.
NON COMPRENDE:
Tasse aereoportuali soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei pari a euro 395,00
City Tax negli hotels dello Stato di Quintana Roo: Cancun, Playa del Carmen, Tulum, Holbox, Chetumal e Bacalar (da pagare in loco, al check-in)
Mance per autisti,guide e facchini e camerieri
Tutto quanto non previsto nella quota comprende.
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