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Treno storico delle Langhe : viaggiare su un treno storico è già di per sé un’esperienza fantastica. Affacciarsi poi dal finestrino e ammirare panorami unici al mondo, tutelati dall’UNESCO su percorsi riservati è veramente un momento per fotografare, condividere e ricordare. Un viaggio attraverso le colline, le vigne e i borghi pieni di storia e tradizione dove nascono alcuni dei migliori vini al mondo.
I mezzi sono alcuni treni-icona. Come le mitiche carrozze Centoporte delle Ferrovie Italiane che prestarono servizio tra gli anni Venti e gli anni Ottanta e derivano da uno schema concettualmente simile alle diligenze, con numerose porte per ogni fiancata per facilitare la rapida salita e discesa e sedili interni in legno.
Langhe: nel tempio del gusto, circondati dai mille colori d’autunno. E’ il tempo del “ribollir de’ tini” e de “l’aspro odor dei vini”, una terra antica raccontata da Pavese e Fenoglio.
Considerate il fiore all’occhiello della provincia piemontese di Cuneo, le Langhe sono situate ai piedi delle Alpi Liguri. Colline pettinate da vigneti che cambiano continuamente colore, forma e armonia a seconda del periodo, custodiscono autentiche eccellenze: dal vino al tartufo, senza tralasciare le nocciole e numerosi piatti tipici della tradizione piemontese come i tajarin, i ravioli del plin.
Non a caso, il territorio delle Langhe è stato iscritto nel 2014 nella Lista mondiale del Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco come “testimonianza unica di una tradizione culturale viva e un esempio eccezionale di rapporto tra l’uomo e la natura per più di due millenni”.
Le Langhe sono una vera e propria “food valley” caratterizzata dalla qualità dei suoi prodotti. A partire dai vini DOC e DOCG: Barbaresco, Barbera, Barolo, Dolcetto, Furmentin, Nebbiolo, Pelaverga. Senza dimenticare il primo spumante metodo classico millesimato, ottenuto da Pinot Nero e Chardonnay prodotto in Alta Langa, il “Alta Langa DOCG”.
Alba, capitale delle Langhe, è stata riconosciuta nel 2017 dall’UNESCO come Città creativa per la Gastronomia. Tutto intorno nobili borghi come Grinzane Cavour, residenza del Conte Camillo Benso – Barolo, dove la Marchesa Falletti sancì la nascita del celebre vino – La Morra, il Belvedere delle Langhe.
1° giorno : ROMA – TORINO
Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da stabilire e partenza per Torino in bus privato, soste in autostrada. Pranzo libero.
Arrivo nel pomeriggio a Torino e inizio della visita della città. Città di cultura, tradizione, nel contempo all’avanguardia nel panorama europeo. Il nostro itinerario, toccherà i punti storici legati al Risorgimento, di cui Torino fu grande protagonista.
Visita guidata del centro storico attraverso Piazza Castello con il Palazzo Reale, grandiosa costruzione, residenza dei duchi di Savoia. Visita degli interni, il Duomo, Piazza S. Carlo – il “salotto di Torino” – il punto per conoscere alcuni dei più famosi caffè storici della città.
Visita del museo del Cinema e della Mole Antonelliana.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, intitolato alla storica Maria Adriana Prolo, è uno dei musei del cinema più importanti del mondo ed è l’unico museo del suo genere in Italia. Il Museo ha sede nella suggestiva Mole Antonelliana, monumento simbolo della città di Torino e opera dell’architetto Alessandro Antonelli, e conta ogni anno oltre mezzo milione di visitatori.
Cena e pernottamento in hotel.
2° giorno : ALBA – GRINZANE CAVOUR – BAROLO – LA MORRA – TORINO
Colazione in hotel. La giornata sarà dedicata alla visita di alcuni posti più rappresentativi delle Langhe.
Le Langhe sono un territorio collinare situato nel cuore del Piemonte, tra la zona di Cuneo ed Asti. Il nome storico Langhe, deriva, infatti, dal piemontese “langa” che significa “collina”. Oggi, le Langhe sono riconosciute dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità e definite come: “Una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.
Inizieremo con una visita delle più rappresentative del viaggio a GRINZANE: il castello di Grinzane Cavour, tra i più imponenti e meglio conservati delle Langhe. Ospita la prima Enoteca Regionale del Piemonte e il Museo Etnografico delle Langhe. E’ uno dei castelli più antichi ed imponenti delle Langhe. Il massiccio edificio si presenta con due torri quadrate, una larga e tozza e una più alta e snella, unite ad altre due cilindriche. Appartiene ai marchesi del Monferrato sul finire del Quattrocento, poi ai duchi Clermont De Tonnerre, zii di Camillo Conte di Cavour, il quale lo sceglie come residenza e lo governa da primo cittadino tra il 1832 e il 1849.
Tra gli ambienti di maggior pregio c’è la Sala delle Maschere, con soffitto ligneo del 1547, che proprio in novembre accoglie l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba. L’edizione 2018 ha visto un facoltoso imprenditore di Hong Kong aggiudicarsi per 85.000 € il lotto più bello – un esemplare da 850 grammi. Il Museo è una bella carta di presentazione del territorio: i suoi aspetti enogastronomici, la cultura e la storia locale. Un allestimento è dedicato a Camillo Benso, con vari cimeli a testimonianza degli anni trascorsi qui, inclusa la fascia tricolore da sindaco.
Dopo Grinzane, proseguimento per Alba e inizio della visita della città conosciuta come la città delle 100 torri, fondata dai Romani nell’89 a.C., può considerarsi la “capitale” delle Langhe. Raggiunse il suo massimo splendore nel XII secolo, rivaleggiando con la vicina Asti, conserva uno splendido centro storico in mattoni, elegante cornice per la “Fiera del Tartufo”, che vi si svolge ogni anno in autunno, fino alla fine di novembre.
Si visiterà la Cattedrale di San Lorenzo , situata in Piazza Risorgimento è sicuramente tra gli edifici più importanti della città, fu costruita tra il 1486 e il 1517 per volontà del vescovo di Alba Andrea Novelli. Nel corso dei secoli è stata oggetto di diverse ristrutturazioni fino al 2009 quando fu realizzato il nuovo presbiterio.
L’imponente edificio religioso è in stile gotico ed è costruito in caratteristici mattoncini rossi. L’interno, diviso in tre navate, è invece caratterizzato da splendidi colori che vanno dal blu all’oro, dal beige al marrone.
Fra le opere più importanti che potrete ammirare al suo interno c’è la lastra tombale del vescovo Andrea Novelli, opera dello scultore Antonio Carloni.
Altri importanti edifici religiosi della città di Alba sono la chiesa di San Giovanni Battista, è la chiesa gotica di San Domenico risalente al XIII secolo. Si racconta che l’edificio, in tempi passati, fosse stato usato da Napoleone come stalla per i suoi cavalli. La chiesa fu riportata agli antichi splendori con i lavori di restauro fatti negli anni Settata grazie all’intervento della “Famija Albèisa”.
Pranzo libero.
Dopo pranzo, ci spostiamo a BAROLO per la visita di questo borgo che sorge su uno sperone collinare intorno al Castello Falletti. Qui lavorò come bibliotecario il patriota Silvio Pellico, qui Juliette Colbert – la Marchesa Falletti – diede i natali al re dei vini di langa.
Fu un enologo francese, Louis Oudart, che nella seconda metà del”800 aiutò la Colbert a migliorare la qualità del vino prodotto nelle cantine del castello. Il nuovo Barolo incuriosì il re Carlo Alberto che rimproverò scherzosamente la marchesa «imperocché mai gli aveva fatto gustare quel suo famoso vino del quale tanto aveva sentito parlare». Pochi giorni dopo, la popolazione di Torino, esterrefatta, vide entrare a Palazzo Reale una fila interminabile di 325 carri con 325 botti di Barolo da circa 500 litri. Era la fornitura del vino nuovo che la marchesa di Barolo regalava al re: una botte per ogni giorno dell’anno, tranne il periodo di Quaresima durante il quale bisognava astenersi. Carlo Alberto gradì e si entusiasmò a tal punto da acquistare in serie il castello di Verduno e le tenute di Pollenzo e di Santa Vittoria d’ Alba, con lo scopo di impiantare vigneti di nebbiolo e avviare la produzione di Barolo.
Prima di prendere la strada per Torino, faremo una piccola sosta alla vicina LA MORRA, chiamata il Balcone delle Langhe. Dal belvedere di Piazza Castello, dove svetta la torre municipale, il paesaggio è incantevole e spazia su un incalzare di colline coltivate a vite.
Proseguimento per Torino. Arrivo, cena e pernottamento in hotel.
3° giorno : TORINO – giornata con il TRENO STORICO
Dopo la colazione, la giornata sarà dedicata ad un’esperienza enogastronomica a bordo di un treno storico delle carrozze Centoporte delle Ferrovie Italiane che prestarono servizio tra gli anni 1928 e gli anni ’80 e derivano da uno schema concettualmente simile alle diligenze.
La linea ferrata che si percorre è quella che dal 1870 in Piemonte – sulle tracce di Cavour che ne fu il promotore – unisce Asti, Castagnole delle Lanze, Nizza Monferrato e Canelli. Ben 45 km di binari lungo due storici tracciati creati per unire le Langhe al Monferrato
Viaggeremo e ammireremo panorami unici al mondo, tutelati dall’Unesco, su percorsi riservati esclusivamente a questo treno, tra le colline che ospitano paesi pieni di storia e tradizioni, filari di vigneto che producono tra i migliori vini al mondo.
Itinerario:
Partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova alle ore 9,00.
Previste fermate intermedie e arrivo a Canelli alle 11,40.
L’esperienza avrà il suo culmine con l’arrivo a Canelli, capitale italiana dello Spumante, dove, nel 1865 è nato l’Asti Spumante a opera di Carlo Gancia. La città è famosa per le sue cantine sotterranee di invecchiamento dei vini che si diramano sotto il paese, capolavori di architettura e ingegneria enologica alla temperatura costante di 12–14 gradi. Canelli, sede di molte storiche aziende vinicole come Bosca, Coppo, Contratto, Gancia e della distilleria storica Bocchino, si sviluppa con un impianto medioevale intorno all’antica struttura formatasi per stratificazioni successive attorno al Castello.
Visiteremo le Cattedrali Sotterranee, cantine storiche che si snodano e sono conservate nel sottosuolo della città di Canelli. Per la loro bellezza e importanza, sono state scelte dall’UNESCO per essere riconosciute come patrimonio mondiale dell’umanità, nell’ambito del progetto di candidatura dei paesaggi vitivinicoli del Sud Piemonte.
Le cattedrali sotterranee rappresentano un patrimonio storico incalcolabile di architettura dedicato all’enologia: sono state scavate nei secoli passati nel tufo calcareo, perfetto isolante termico naturale capace di mantenere costante la temperatura di 12-14 gradi, ideale per la lavorazione e l’affinamento di grandi vini.
Pranzo a Canelli con menù tipico.
Finito il pranzo, attraverseremo a piedi il paesino fino ad arrivare al Castello di Canelli.
Il castello è attualmente proprietà privata della famiglia Gancia che lo trasformò in un’elegante villa a metà del XIX secolo. In origine, nel XI secolo, il castello venne costruito come difesa della via commerciale che univa Asti al porto di Savona e nei secoli a seguire venne ampliato e arricchito con elementi scultorei. Nel Seicento, il forte venne quasi completamente distrutto dalle truppe spagnole per poi subire una grande ristrutturazione nel 1676, ad opera del marchese Ambrogio Antonio Scampi Crivelli, con cui gli viene conferito l’aspetto di palazzo signorile quale è ora. Fino al 1929 le famiglie proprietarie si succedono tra di loro, per poi essere infine acquistato dalla famiglia Gancia che affida il progetto di trasformazione all’architetto Arturo Midana, aggiungendo due ali alla struttura quadrata originaria e ripristinando un giardino all´italiana. I suoi saloni sono impreziositi dalle decorazioni del pittore Giovanni Olindo e i numerosi stucchi policromi ai soffitti cercano di conferire al castello l’originario aspetto seicentesco.
Si visiteranno anche i Giardini del Castello di Canelli che saranno aperti esclusivamente per i viaggiatori del treno storico.
Alle ore 17.45 è prevista la partenza del treno storico di ritorno dalla stazione di Canelli con arrivo alla stazione di Torino Porta Nuova alle ore 19.50.
Rientro in hotel, cena e pernottamento.
4° giorno : TORINO – ASTI – ROMA
Colazione in albergo e partenza per Roma. Lungo la strada faremo una visita alla citta di Asti, la piccola perla del Monferrato.
Asti è sicuramente tra le città piemontesi più note e non solo per il celebre Palio cittadino, rivisitazione storica che si tiene ogni anno per le strade del centro. Asti è conosciuta per la sua architettura medievale, per le sue torri e per essere la patria dello Spumante e del pregiato vino Barbera e per la sua eccezionale e variegata proposta gastronomica.
Inizieremo da Piazza Vittorio Alfieri, la piazza dalla forma triangolare dove si svolge i Palio.
La Collegiata di San Secondo è stata costruita sul luogo dove avvenne il martirio di San Secondo, Santo patrono della città di Asti. Non si sa a quando risalga la sua costruzione originale, di cui oggi rimangono il campanile e parte della cripta. Il lavori della chiesa gotica, così come la vediamo oggi, iniziarono nel 1256 e continuarono per oltre due secoli. Al suo interno vengono conservati i drappi del Palio che ogni anno vengono offerti al Santo Patrono.
La Torre Troyana, conosciuta anche come Torre dell’Orologio, è uno dei simboli della città di Asti. Con i suoi 44 metri è la più alta delle torri che hanno caratterizzato il periodo medioevale e anche la meglio conservata. Infatti molte delle torri furono distrutte nei secoli successivi o furono abbassate e annesse ad altri edifici.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è il più grande esempio di architettura gotica del Piemonte. Fu costruita in una posizione diametralmente opposta alla Collegiata di San Secondo, in una posizione isolata dove viveva il vescovo.
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