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Cosa è incluso
BOLOGNA…LE SUE BELLEZZE DA SCOPRIRE
Un tour fuori dai canoni tradizionali del turismo di massa, mordi e fuggi.
Un tour di ben 4 giorni interi, alla scoperta dei luoghi più suggestivi e interessanti e sconosciuti di Bologna.
Un tour che comprende anche gastronomia d’eccellenza.
Un tour ideato, pensato e creato da me per il Viaggiatore più esigente.
Claudio Tomassini

Storia e informazioni sui portici di Bologna
Il riconoscimento dell’UNESCO
I portici di Bologna sono patrimonio dell’Umanità UNESCO!Bologna e il Michelangelo che non c’è
E’ cosa nota che Bologna conservi alcune delle prime opere di Michelangelo Buonarroti. Nel 1495 infatti, in fuga da Firenze dopo la caduta dei Medici, il giovane artista trovò ospitalità presso Giovan Francesco Aldrovandi. Per sua intercessione gli furono commissionate tre sculture destinate all’arca di san Domenico nell’omonima chiesa: un angelo reggicandela, il San Petronio e il san Procolo, che ancora oggi possiamo ammirare nella visita a quello straordinario capolavoro.
La Certosa di Bologna è un cimitero-museo dove perdersi tra le opere nel silenzio
“È Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici”.
(Sindaco di Bologna).
“L’inclusione della Certosa nel Patrimonio UNESCO dimostra ancora una volta quanto il Cimitero Monumentale sia parte della storia e della memoria della città, non solo a livello locale ma a livello internazionale”
Il cimitero storico monumentale Certosa di Bologna sorge poco fuori dal centro della città, collegato con un portico a San Luca, ed è uno dei cimiteri più antichi d’Europa. La passione della nobiltà e della borghesia per la costruzione di sepolcri familiari ha reso il cimitero della Certosa un vero e proprio museo a cielo aperto, dove trovano riposo i personaggi più illustri del panorama bolognese e lo stesso cimitero è stato fonte di ispirazioni per artisti e letterati di tutta Europa come Chateaubriand, Byron, Dickens, Mommsen e Stendhal.
La Certosa è uno dei luoghi più suggestivi di Bologna.
Non solo un cimitero: le storie dei grandi bolognesi del passato si intrecciano al verde che circonda le opere d’arte costruite per mantenere vivo il loro ricordo.
I Bentivoglio e la Bologna del Rinascimento
I Bentivoglio (in latino Bentivolius) furono una famiglia feudale insediatasi a Bologna nel XIV secolo. Trinciato dentato d’oro e di rosso. Furono signori della città, fra alterne vicende e spesso in contrasto con il potere papale, dal 1401 al 1506, quando papa Giulio II li costrinse all’esilio. Signori di fatto dall’inizio del Quattrocento fino alla rovinosa cacciata avvenuta nel 1506, per mano del pontefice Giulio II e degli stessi cittadini, i Bentivoglio furono protagonisti di una stagione unica di potere e splendore artistico, le cui tracce ancora si trovano nelle strade, nelle piazze e nelle chiese di Bologna: dalla splendida architettura del Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore ai magnifici dipinti di Francesco Francia e Lorenzo Costa in San Giacomo Maggiore, celebrazione del potere dei Bentivoglio, dalla “Cappella Sistina Bolognese” nell’Oratorio di Santa Cecilia, opera degli stessi Francia e Costa insieme ad Amico Aspertini, all’unicità della forza espressiva del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dall’Arca, capolavoro d’ineguagliabile bellezza, fino alle prove scultoree nella Basilica di San Domenico di un giovanissimo Michelangelo, il cui stile esce profondamente trasformato dal soggiorno bolognese del 1494.
L’affascinante e antico ghetto ebraico
L’antico ghetto ebraico, in pieno centro medievale, conserva ancora oggi la sua struttura originaria. Un dedalo di viuzze e passaggi sospesi, ponti coperti e piccole finestre che racconta la storia di un’intera comunità, costretta a vivere in un’area specifica delle città italiane dallo Stato della Chiesa a partire dal 1556.
Gli ebrei di Bologna vissero qui fino al 1569, quando furono espulsi una prima volta, e poi nuovamente tra il 1586, quando fu loro permesso di rientrare in città, e il 1593, anno della cacciata definitiva.
L’arteria principale del Ghetto è via dell’Inferno, verso la quale confluisce un intreccio di altre piccole stradine: via de’ Giudei (un tempo via S. Marco e poi via delle due Torri), via Canonica (un tempo via Canonica S. Donato), vicolo di S. Giobbe, vicolo Mandria, via del Carro e via Valdonica.
CONSERVA DI VALVERDE (BAGNI DI MARIO)
Ci troviamo a sud della città fuori da Porta Mamolo e per la precisione lungo la piccola via dei Bagni di Mario. Erroneamente intrepretato come un complesso termale, questa struttura fu realizzata nel 1563 da Tommaso Laureti con un unico obiettivo: alimentare d’acqua pulita la fontana di Nettuno donata alla città dal cardinale Donato Cerisi per celebrare il papato di Pio IV de’ Medici (1499-1565). Ciò che oggi potete vedere è un grande ambiente ottagonale realizzato in mattoni che al tempo raccoglieva le acque drenate da quattro diverse gallerie provenienti dalle colline per purificarla grazie a un sistema di vasche di decantazione; un complesso di condotte permetteva poi di portare l’acqua fino alla base del Nettuno.PARTENZE DA TUTTE LE CITTA ITALIANE IN AEREO O TRENO
-Coloro arrivano da altre città diverse da Roma, ritrovo in stazione di Bologna.
-Per chi arriva in aereo, volo diretto a Bologna a.r. e ritrovo in hotel.
1° GIORNO: ROMA – BOLOGNA
Ritrovo dei partecipanti e partenza dalla stazione di Roma Termini con treno AV diretto a Bologna. Arrivo in stazione a Bologna e trasferimento a piedi (hotel posizionato strategicamente a pochi passi dalla stazione) in hotel per depositare i bagagli, e iniziamo subito la scoperta della città con guida autorizzata Regione Emilia Romagna.Tour a piedi.



SULLE TRACCE DI MICHELANGELO
Proseguiamo il nostro viaggio con una visita guidata a piedi partendo dalla Piazza Maggiore e dall’antico Palazzo d’Accursio, ora sede del Comune, che ci riporta alle prime testimonianze della presenza michelangiolesca a Bologna.




2° GIORNO-I BENTIVOGLIO-SCAVI ARCHEOLOGICI-SAN LUCA
I BENTIVOGLIO E LA BOLOGNA DEL RINASCIMENTO
Colazione in hotel, e proseguiamo la nostra scoperta di Bologna. Riscopriamo gli anni d’oro del Rinascimento bolognese all’epoca dei Bentivoglio, signori della città felsinea, attraverso luoghi, capolavori d’arte e curiose leggende che ancora oggi testimoniano la presenza di questa importante famiglia: dal Palazzo di Re Enzo e la leggendaria origine della famiglia Bentivoglio alla Basilica di San Giacomo Maggiore, scrigno d’arte, che insieme all’Oratorio di Santa Cecilia, custodisce il più importante ciclo pittorico del rinascimento bolognese, sottolinea l’amore di questa famiglia per l’arte, la musica e la cultura.Capella Bentivoglio


GLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI SALA BORSA
Un pavimento in vetro separa il presente dal passato. Ci troviamo all’interno di Sala Borsa, uno dei centri bibliotecari più attivi e importanti d’Italia, ospitato all’interno di Palazzo d’Accursio, sede storica del Comune di Bologna. Sotto i nostri piedi la storia della città emerge con prepotenza e ci spinge ad avvicinare lo sguardo e acuire l’attenzione. Ogni giorno gruppi di visitatori vengono condotti in profondità, metro dopo metro, alla scoperta della stratificazione millenaria del cuore della città, in un viaggio a ritroso che dai giorni nostri ci conduce fino al VII sec. a.C.

San Luca Sky Experience La cupola visitabile più alta d’Europa

In serata rientro in hotel cena e pernottamento.
3° GIORNO: CERTOSA-FOOD TOUR-CISTERNA DI VALVERDE (Bagni di Mario)
Prima colazione in hotel la nostra giornata inizia con la visita guidata della Certosa di Bologna. Trasferimento in bus. Un abbraccio lungo tutta la città: i portici di Bologna sono patrimonio dell’Umanità UNESCO! Nel progetto del Comune di Bologna erano inclusi anche alcuni luoghi identitari della città per cui erano stati creati dei portici: San Luca, il Baraccano e la Certosa. “È Un’immensa soddisfazione e un grande riconoscimento che ci rende felici”. Sindaco di Bologna “L’inclusione della Certosa nel Patrimonio UNESCO dimostra ancora una volta quanto il Cimitero Monumentale sia parte della storia e della memoria della città, non solo a livello locale ma a livello internazionale”


Ritorniamo in centro e assaporeremo un’
“esperienza” gastronomica speciale per I Viaggi Di Giorgio
in via esclusiva BOLOGNA FOOD TOUR TAMBURINI MERCATO DI MEZZO
Questo tour permetterà a tutti di scoprire la gastronomia bolognese con una passeggiata all’interno del mercato del Quadrilatero, vero cuore pulsante delle specialità locali dove potremmo immergerci in questa atmosfera assaggiando molte delle specialità del posto. Si scopriranno tutti gli aneddoti sulla cucina bolognese lasciandosi trasportare dalla magica atmosfera del centro città. Visita alle famose botteghe storiche di Bologna e assaggio di specialità tipiche accompagnate da un ottimo bicchiere di vino locale in uno dei locali più caratteristici del Mercato di Mezzo.

La finestrella di via Piella

Proseguiremo la visita della Cisterna di Valverde (Bagni di Mario)
La Cisterna di Valverde è un sistema di captazione delle acque di epoca rinascimentale (1564) eseguito da Tommaso Laureti, architetto palermitano, fu realizzato per alimentare la Fontana del Nettuno. Sotto i piedi dei passanti che continuano ad attraversare Bologna in lungo ed in largo, la città conserva i suoi segreti artistici, architettonici e storici. Una volta che si accede ai sotterranei di Bagni di Mario si può ammirare il suo suggestivo sistema di captazione e raccolta delle acque risalente al Cinquecento, con cunicoli con volta a sesto acuto, i decori rinascimentali alle pareti della grande sala ottagonale e si possono sbirciare ed esplorare i suoi affascinanti passaggi. Qui infatti è conservato l’ingegnoso sistema di captazione delle acque che serviva all’approvvigionamento della Fontana del Nettuno, uno dei simboli più conosciuti di Bologna.


4° GIORNO: BOLOGNA – ROMA
Dopo la colazione in hotel raggiungiamo il centro storico per una scoperta della BOLOGNA EBRAICA. Visita ai luoghi che testimoniano la presenza di quella che un tempo fu un’importante comunità ebraica fino all’istituzione del ghetto nel 1555. Inizieremo il percorso ricordando i fatti più interessanti sulla cultura ebraica in Emilia Romagna. Cammineremo per le strade del ghetto contemplando alcuni dei suoi edifici più emblematici, come il Palazzo Malvasia, sede del Museo Ebraico, o la torre degli Uguzzoni.


IL TEATRO ANATOMICO Visitabile all’interno del Palazzo dell’Archiginnasio
La sala, chiamata Teatro per la caratteristica forma ad anfiteatro, fu progettata nel 1637 per le lezioni anatomiche dall’architetto bolognese Antonio Paolucci detto il Levanti, scolaro dei Carracci.
Venne costruita in legno d’abete e decorata con due ordini di statue raffiguranti in basso dodici celebri medici (Ippocrate, Galeno, Fabrizio Bartoletti, Girolamo Sbaraglia, Marcello Malpighi, Carlo Fracassati, Mondino de’Liuzzi, Bartolomeo da Varignana, Pietro d’Argelata, Costanzo Varolio, Giulio Cesare Aranzio, Gaspare Tagliacozzi) e in alto venti dei più famosi anatomisti dello Studio bolognese. La cattedra del lettore, che sovrasta quella del dimostratore, è fiancheggiata da due statue dette “Spellati”, scolpite nel 1734 su disegno di Ercole Lelli, famoso ceroplasta dell’Istituto delle Scienze. Sopra al baldacchino una figura femminile seduta, allegoria del’Anatomia, riceve come omaggio da un putto alato non un fiore, ma un femore. La sala anatomica ha subito gravissimi danni nel bombardamento che il 29 gennaio 1944 distrusse quest’ala dell’edificio ed è stata ricostruita nell’immediato dopoguerra riutilizzando le sculture lignee originali, fortunatamente recuperate dalle rovine. LA DECORAZIONE DEL SOFFITTO Il soffitto a cassettoni, realizzato nel 1645 da Antonio Levanti, è decorato con figure simboliche rappresentanti quattordici costellazioni e al centro Apollo, nume protettore della medicina. La scelta del tema astrologico risale alla tradizione di consultare gli astri prima di procedere alle operazioni o di somministrare farmaci, secondo una concezione della medicina che risente dell’influsso esercitato in tutt’Europa dalla scienza diffusa dagli Arabi fin dai tempi della conquista della Spagna. L’astrologia veniva associata alla medicina, ed ogni parte del corpo era posta sotto la tutela di un segno zodiacale, del resto l’Astrologia continuò ad essere materia di studio anche all’università bolognese fine a tutto il secolo XVII. La decorazione del soffitto riflette un certo modo di concepire l’uomo e la sua vita biologica in rapporto con la natura e il cosmo.

Il TEATRO ROMANO
Nel cuore antico della città, un palazzo risalente al ‘700, cela al suo interno i resti del primo Teatro Romano costruito in pietra. Data di ascita 88 a.C.
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITA – Compianto sul Cristo Morto
Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita sorge nel Quadrilatero, cuore pulsante del centro storico di Bologna. All’interno della chiesa in Barocco bolognese, la cui cupola venne disegnata dal Bibiena, è custodito il famoso Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, risalente alla seconda metà del Quattrocento e definito “Urlo di pietra” da Gabriele D’Annunzio. Accanto alla chiesa l’Oratorio, in cui è possibile ammirare il gruppo scultoreo del Transito della Vergine di Alfonso Lombardi, e il Museo della Sanità e dell’Assistenza, che illustra la storia della sanità a Bologna attraverso strumenti sanitari e materiali scientifici, dipinti e arredi.Di più Italia
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
Pernottamenti in hotel 4*** centrale nei pressi della stazione in camera e colazione.
Brunch degustazione di prodotti tipici locali e la famosa lasagna bolognese, Food Tour Tamburini
Guida professionale per tutta la durata del tour.
Guida interna alla Certosa
Assicurazione medica e bagaglio
Assicurazione ANNULLAMENTO VIAGGIO CHE COPRE INTERO VALORE
Kit da Viaggio.
Iva di legge
La quota non comprende :
Quota treno a partire da € 110,00, tariffa da riconfermare all’emissione del biglietto
INGRESSI SITI MUSEI E MONUMENTI
Bologna Arte Card (facoltativa)
Mance
Bevande ai pasti
Eventuale trenino turistico per salire e riscendere da San Luca
Extra personali e tutto quanto non previsto nella quota comprende.
Tasse di soggiorno.
I PORTICI
I 12 tratti più rappresentativi sono diventati Patrimonio Mondiale dell'Umanità
Da ormai dieci secoli i Portici di Bologna sono un punto di ritrovo e socialità nonché emblema di ospitalità e del buon vivere bolognese. Spazi coperti di proprietà privata ma ad uso pubblico, i portici sono riconosciuti, dai bolognesi e dai visitatori, come elementi dell'identità urbana di Bologna.
Complessivamente si sviluppano per 62 chilometri, ed il più lungo, con i suoi 3796 metri, è il portico di San Luca che da porta Saragozza arriva al Santuario sul Colle della Guardia.
Alcuni sono costruiti in legno, altri in pietra o mattoni, e ricoprono strade, piazze e passaggi pedonali, a volte su un lato solo, a volte su entrambi i lati della strada.
I portici di Bologna contribuiscono a creare l’atmosfera storica che contraddistingue la città. Solo 12 tratti tra i più belli e rappresentativi dei 62 km di portici che punteggiano la città sono stati eletti a Patrimonio dell'Umanità, li potete visitare percorrendo: Strada porticata di Santa Caterina, Piazza Santo Stefano, Portici del Baraccano, Strada porticata di Galliera, Portici commerciali del Pavaglione e Piazza Maggiore, Portico devozionale di San Luca (il più lungo del mondo), Portici Accademici di via Zamboni, Portici di Piazza Cavour e Via Farini, Portico della Certosa, edificio porticato del quartiere Barca, Portici trionfali di Strada Maggiore, edificio porticato del MamBo.
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