Programma del tour
Un nuovo viaggio che prevede la traversata di due paesi: la sconosciuta Arabia Saudita, che da poco ha aperto al turismo, e la splendida Giordania, perla del Medio Oriente. Alla scoperta dell’antica via carovaniera, tra magici deserti, formazioni rocciose e splendidi reperti archeologici.
L’Arabia Saudita occupa parte della Penisola arabica, definita
Culla dell’umanità per essere stata una delle prime quindici aree del pianeta in cui si è organizzata la società umana. Deve la seconda parte del suo nome alla
dinastia Saud, che fondò la nazione e la portò al massimo splendore. Affascinante, misteriosa, spirituale, l’Arabia Saudita seduce, da sempre, i viaggiatori per le
ampie fasce di deserto, nelle quali nacquero la religione islamica e la lingua araba, e per le città circondate da un’aurea di sacralità. Grazie al petrolio, una serie di metropoli moderne e fiorenti sono sorte entro i suoi confini, in contrasto con la tradizionale impenetrabilità della società araba. E non stupisce dato che la stessa natura geografica e paesaggistica del Paese, fatto di immensi deserti e alte montagne, si presta alla meditazione e all’ascesi. Così, tradizione e modernità coabitano in un Paese che sta vivendo una crescita economica impressionante, nel quale luccicanti grattacieli e luoghi sacri sembrano succedersi senza soluzione di continuità. Da non perdere i territori bagnati dal
Golfo Persico e dal
Mar Rosso.
I viaggiatori che verranno in questo Paese saranno sorpresi dalle tante cose che offre: la bellezza dei paesaggi, i meravigliosi siti archeologici, le persone ospitali e una società completamente diversa da quella occidentale. Per decenni l’Arabia Saudita è stata accessibile solo ai musulmani in pellegrinaggio o per lavoro con un invito speciale. Di recente il paese sta aprendo le porte ai turisti e sta iniziando a modernizzarsi sotto la guida del nuovo principe ereditario. Cultura, archeologia, natura e un po’ di avventura sono i pilastri di questo programma.
Un viaggio creato per farvi scoprire anche i segreti della Giordania. Uno sguardo attento per conoscere i vari aspetti del paese: arte, archeologia, storia che rivivono dalle numerose testimonianze lasciate nel corso dei secoli da numerose civiltà; gastronomia e ricette spiegate dagli chef locali; benessere e relax dal Mar Morto e gli spazi silenziosi del deserto del Wadi Rum. Un tour che stupirà per la ricchezza di contenuti e per la svariata proposta delle tradizioni del paese… consigliato a chi apprezza usi, costumi e tradizioni delle altre culture. Dal punto di vista storico-archeologico esistono numerose tracce segnate da un passato millenario: moschee, chiese bizantine e cristiane, i castelli omayyadi del deserto, fortezze crociate, preziosi mosaici romani e bizantini a Madaba e Monte Nebo e infine… Petra, splendida città carovaniera che ebbe il suo massimo splendore durante il regno dei Nabatei.
….attraverso la Strada del Deserto si raggiunge il Wadi Rum ed il suo scenario spettacolare, chi si aspetta un deserto di alte dune che si sovrappongono all’infinito resterà forse deluso, ma chi ama il deserto troverà cento ragioni e suggestioni per scoprire la magia di luoghi ove la sabbia si fonde con la roccia, la sensazione dello spazio senza confini trova i suoi limiti contro ripide pareti dalle venature più varie, il manto giallo è frequentemente rotto da cespugli; la sera, al campo, i vecchi beduini e le guide raccontano, per chi ama sentirle, le storie e le leggende del loro popolo antico mentre, intorno, il silenzio è sovrano; campi nel deserto.
GIORNO 1 ITALIA – AMMAN
Ritrovo dei partecipanti disbrigo delle formalità e partenza con volo di linea per Amman.
Arrivo all’aeroporto di Amman e trasferimento in hotel.
Arrivo in hotel, check-in e assegnazione delle camere.
Cena e pernottamento.
GIORNO 2 AMMAN – JERASH – AJLOUN – AMMAN
Prima colazione in hotel.
Inizieremo la nostra giornata con la visita della città di Amman.
Visiteremo
la cittadella, quest’area archeologica sorge sulla sommità di uno dei sette colli che costituiscono la città, il sito archeologico è situato a
850 m sul colle chiamato
Al Qala’a e custodisce i resti dell’antica
Rabbat-Ammon.

I principali monumenti sono visitabili a piedi, scendendo lungo il fianco della collina. Infatti, si può percorrere la scalinata di accesso al punto panoramico di fronte al
grande anfiteatro romano. Continueremo con la visita del
Teatro romano,
il Museo archeologico,
il Museo del folklore e il centro storico.

Partenza verso il nord del paese per visitare
Jerash, una delle città meglio conservate della Decapoli, con i suoi numerosi grandi monumenti,
soprannominata “la Pompei d’Oriente”. Si potranno ammirare il
Teatro Sud ,
il Tempio di Artemide, il
Ninfeo e il
Cardo Maximo.

Se il tempo lo consente, proseguimento fino al villaggio di
Ajloun per visitare la sua famosa fortezza ubicata sulla cima di una collina e per godere della magnifica vista sulla
Valle del Giordano.
Rientro in hotel cena e pernottamento.
GIORNO 3 AMMAN – MADABA – MONTE NEBO – MAR MORTO – STRADA DEI RE – PETRA
Prima colazione in hotel e partenza per
Madaba, conosciuta per i suoi mosaici di epoca bizantina.
Il più famoso tra questi è quello che riveste il pavimento della
Chiesa di San Giorgio, che rappresenta una cartina geografica
della Terra Santa, tra le numerose località illustrate spicca la pianta di Gerusalemme.

Proseguimento per il
Monte Nebo, uno dei luoghi santi più venerati della Giordania, con una spettacolare vista sulla Terra Santa, in questo luogo si narra sia sepolto il profeta Mosè che dalla cima mostrò la Terra Promessa al suo popolo; i 710 metri di altezza infatti offrono un bel panorama sul Mar Morto, sul fiume Giordano e sulle valli sottostanti.
Ci sposteremo nel punto più basso della Terra:
il Mar Morto, è un bacino unico al mondo, situato a 395 metri sotto il livello del mare; le sue acque dall’elevata salinità permettono di galleggiare facilmente, mentre il suo fango ricco di minerali viene usato per scopi terapeutici e cosmetici.

Proseguimento per
Petra.
Arrivo in hotel, cena e pernottamento in hotel
GIORNO 4 PETRA – CONFINE AL MUDAWARA – TABUK
Prima colazione in hotel.
Visita della
“città rosa-rossa” di
Petra, il sito più famoso e meraviglioso della Giordania.

Petra è
l’eredità dei Nabatei, un popolo arabo industrioso che si stabilì nel sud della Giordania più di 2000 anni fa.
La particolarità dell’antica città dei Nabatei e la sua bellezza incontrastata rendono ardua, per chiunque, una descrizione verosimile del luogo che, a partire dall’ingresso, offre al visitatore un’emozionante viaggio senza tempo. Dichiarata “
Patrimonio dell’Umanità”, la capitale dell’antico regno nabateo è accessibile tramite il Siq, una gola di circa 1 km di lunghezza e larga pochi metri; durante la visita vi saranno brevi soste per meravigliarsi nell’ammirare l’abilità con la quale i suoi abitanti lavoravano con il passare dei secoli la roccia rosso rosa.
Infinite tombe e luoghi di culto, il famoso e misterioso Tesoro, precede l’antico Teatro Nabateo poi utilizzato ed ampliato dai Romani.
Qui il Siq si allarga formando una vallata che ospita il centro vitale della città con il mercato, il
Palazzo Reale (o Cittadella) ed una serie di alte colonne appartenenti ad un
Tempio corinzio, il
Tempio del leone alato,
il Tribunale,
le Tombe Reali ed infine
Qasr al-Bint Firaun, che secondo una leggenda beduina apparteneva alla figlia del faraone.

Proseguimento per
Al-Mudawara via Ma’an per attraversare il confine con
l’Arabia Saudita lungo la strada per
Tabuk (270 km).
Rientro in hotel, cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 5 TABUK
Prima colazione in hotel.
Giornata dedicata alla visita di
Tabuk.
Tabuk rappresenta la vera essenza dell’Arabia Saudita, segreta e incontaminata. Situata nel nord del paese, la città conserva importanti
testimonianze storiche e religiose, mentre la sua immensa regione spazia da
scenari desertici a favolose
oasi di montagna e spettacolari
spiagge sulle coste del Mar Rosso.
In questa splendida città è possibile ammirare gli affascinanti manufatti esposti nella vecchia
stazione ferroviaria di Hijaz della città di Tabuk, l’elegante edificio unisce l’architettura dei primi del XX e del XXI secolo offrendo un viaggio dalla preistoria ai tempi moderni e persino nel futuro, grazie alla città di Neom che sorgerà presto nella provincia di Tabuk.
Tabuk era una tappa strategica per i pellegrini Hajj del XX secolo che si spostavano a piedi dalla capitale siriana di Damasco a Medina per finire alla Mecca.
Visita del Castello di Tabuk, un antico castello risalente al 1559 costruito per proteggere la stazione dell’acqua, nonché per scopi di sicurezza e sorveglianza, oggi riabilitato e trasformato in un museo aperto a tutti i visitatori.
Finite le visite rientro in hotel cena e pernottamento.
GIORNO 6 TABUK – AL JAWF
Di prima mattina trasferimento verso
l’oasi di Dumat Al-Jandal, oggi al-Jawf, la più grande e conosciuta oasi della parte settentrionale del grande Deserto di al-Nafud.
Dumat al-Jundal è un’antica città di rovine situata nell’Arabia Saudita nord occidentale della provincia di
Al Jauf.
Si trova 40 km prima di
Sakaka. Il nome Dumat al-Jandal significa letteralmente “Dumah of the Stone”, poiché questo era il territorio di Dumah, uno dei dodici figli di Ismaele.
Visiteremo il
qasr Marid, castello che sorge su uno sperone calcareo naturale che domina la valle dove si trova l’antica oasi, e alla
Moschea Umar bin al-Khattab.
È questo il monumento più emblematico della provincia di al-Jawf: di forma piramidale, il suo minareto conta cinque piani e si eleva ad un’altezza di circa 15 metri.

Proseguimento per
Rajajil, soprannominato lo Stonehenge d’Arabia, un misterioso sito archeologico con numerose colonne di pietra situate su una terrazza di arenaria, che si pensa abbiano 6000 anni. L’enigma delle pietre erette ha attirato spiegazioni popolari, comprese storie di paura e superstizione, e tutt’oggi non si è ancora scoperto se avesse funzioni religiose o astronomiche.
Eretti più di
6.000 anni fa, questi monumenti vegliano da millenni su una sconosciuta cultura estinta da lungo tempo. Molte pietre sono cadute, ed altre si sono appoggiate in casuali e bizzarre angolazioni, prova tangibile del faticoso lavoro compiuto in un qualche momento del Calcolitico o dell’Età del Rame, da persone che realizzarono i
primi monumenti umani della penisola arabica, erigendo
54 gruppi di colonne di arenaria rozzamente tagliate. Le pietre sono disposte a gruppi di quattro o più, unite alle base e solitamente divergenti verso l’alto.
Gli archeologi non sono riusciti a scoprire quasi nulla su
Al-Rajajil, né su chi li costruì né perché. Non sembra probabile che le pietre avessero uno scopo sacro, perché nelle loro vicinanze non sono stati trovati né resti umani, né manufatti religiosi od offerte agli dei. Tuttavia, la posizione delle pietre sembra suggerire un grossolano
allineamento astronomico tra i punti di alba e tramonto. Anche se non evidente a livello del suolo, questa traccia diventa più chiara con le immagini aeree.

Terminata la visite, trasferimento ad
Al-Jawf in hotel per la cena e pernottamento.
GIORNO 7 AL JAWF – JUBBAH – HAIL
Dopo la prima colazione trasferimento all
’oasi di Jubbah, il sito di arte rupestre più famoso dell’Arabia Saudita, dichiarato dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità, situata sul letto di un lago paleolitico, gode di un terreno ancora fertile e dove fioriscono numerose coltivazioni.
Jubbah è circondata da grandi affioramenti di arenaria che sono pieni di antiche incisioni rupestri e iscrizioni sulla parete rocciasa. Quets’ultime le troviamo prinvipalmente a
Jabel Umm Sinman e mostrano una grande varietà di rappresentazioni e coprono un ampio periodo di tempo, con alcune incisioni che potrebbero risalire fino a 10.000 anni fa.

Jubbah ospita le due incisioni più emblematiche dell’Arabia Saudita: la prima rappresenta un personaggio che ne domina uno più piccolo, forse l’emblema di un antico re; la seconda rappresenta un carro trainato da due cavalli.
Proseguimento per
Hail, che per secoli è stata la porta di accesso al deserto, nonché punto di incontro tra i commercianti che si recavano in Medio Oriente dal Sud della penisola arabica e i pellegrini del nord diretti alla Mecca e a Medina.

Dalla città si vede la fortezza di
Aarif arroccata sulla vetta di una montagna che venne costruita per proteggere la città dai nemici ed è diventato oggi un punto di riferimento che offre una vista magnifica.

Trasferimento in hotel, cena e pernottamento.
GIORNO 8 HAIL – AL-ULA
Dopo la prima colazione partenza per
Al-Ula, ricca di storia.
Giornata interamente dedicata alla visita di una delle aree archeologiche più interessanti dell’Arabia Saudita, da poco aperte al turismo e uno dei momenti clou del viaggio, l’oasi di Al-Ula. Si trova nel
Wadi Al-Qura, una valle tra i campi di lava dell’
Harrat Uwayrid e il massiccio di arenaria del
Jibal Ath-Thumayid. Le sue risorse idriche sotterranee e la sua posizione strategica lungo la strada dell’incenso hanno fatto sì che questa valle giocasse un ruolo importante nella storia della penisola arabica: il luogo di nascita di due antichi regni arabi:
Dedan e Lihyan, che governarono il nord-ovest della penisola arabica, e poi i
Nabatei.
La visita di
Old AlUla (la città fantasma), un tradizionale villaggio arabo dove la gente dell’oasi si era trasferita circa 8 secoli fa e abitata fino al XX secolo. Fu costruito in una parte più alta della valle per essere al riparo dalle inondazioni che possono verificarsi durante la stagione delle piogge. Un complesso di circa 900 case e botteghe realizzate in mattoni di fango e pietra.

Saliremo al castello di
Musa Bin Nusayr che domina la cittadella e da qui ammireremo la veduta della città vecchia e del vicino palmeto, probabilmente la struttura era già fortificata in epoca dedanita o lihyanita poiché sono state scoperte alcune iscrizioni dedanitiche sulla roccia dove fu costruito il forte.

Cena e pernottamento nel campo di
Mada’in Salih.
GIORNO 9 MADA’IN SALIH
Prima colazione in hotel.
Iniziamo la giornata con la visita del sito archeologico di
Mada’in salih (città del profeta Saleh), bene protetto dall’
Unesco (dal 2008, il primo riconosciuto in Arabia Saudita) e conosciuto col nome di
Hegra in tempi antichi, quando era abitata da
Thamudeni e Nabatei.

Assieme a
Petra in Giordania rappresentava uno due centri più importanti sulla rotta dell’incenso: la via carovaniera che partiva dal regno della regina di
Saba (oggi Yemen) e, attraversando tutta la penisola arabica, consentiva il trasporto delle merci tra i monti del sud o importati dall’India, fino al Mediterraneo.
È difficile descrivere la bellezza e l’unicità di quest’area: selvaggia ed ancora totalmente sconosciuta al turismo di massa ma ricchissima in termini archeologici.
I
Nabatei di Madain Salah hanno scolpito più di 100 enormi tombe su pareti rocciose e grandi massi di roccia isolati nel deserto. La maggior parte di queste è decorata con ingressi maestosi che richiamano quelli famosissimi del sito di Petra: architravi, colonne, capitelli e tanti altri simboli perfettamente scolpiti in una roccia giallo ocra.
E’ possibile visitare solo alcune tombe, iniziamo con la più maestosa e imponente tomba
Qasr Al Farid, il simbolo più iconico di
Hegra, è una tomba scolpita che si erge isolata dal resto delle tombe. Si dice che
Qasr Al Farid sia stata destinata come tomba di
Lihyan figlio di Kuza, un individuo o famiglia nabateo molto importante.

La
Jabal Ithlib è uno sperone montuoso naturale con un corridoio lungo e stretto chiamato Siq, insieme a un grande e spazioso “
Diwan” che è una grande stanza scavata nella roccia della montagna che sembra una zona pranzo o un triclinio. Storicamente si ritiene che fosse un’importante sala per riunioni, banchetti reali e riunioni politiche e ha anche una facciata aperta, probabilmente progettata per osservatori esterni o pubblici, il suo ingresso è molto più ampio e oggi si pensa che le cerimonie si estendevano fino all’esterno. La stanza misura 12,8 x 9,9 ed è alta 8 metri.

La
Jabal Al Banat uno dei più grandi gruppi di tombe di Hegra, con 29 tombe che hanno le facciate abilmente scolpite.
La
Jabal Al Ahmar è un vero e proprio scrigno d’arte. Il suo nome significa letteralmente “Montagna Rossa” ed è un affioramento roccioso contenente 18 tombe datate tra il 16 e il 61 d.C. In questo caso si tratta di camere funerarie senza particolari decorazioni ed ornamenti.
Tuttavia, tre di esse hanno antichi disegni risalenti al I secolo d.C.
L’attrazione più curiosa è la
Face Rock. Situata proprio di fronte a Jabal Al Ahmar, si tratta di una roccia dalla forma particolare, ricorda quella di un viso umano visto di profilo.

Terminate le visite proseguimento per
Tabuk.
Arrivo in hotel cena e pernottamento.
GIORNO 10 VALLE DI QARAQIR – DUBA – SHARMA
Prima colazione in hotel.
Partenza verso il gioiello naturale dell’Arabia Saudita,
Wadi Qaraqir, un canyon lungo 15 km che attraversa il
Jebel Qaraqir, un’oasi di palme paradisiache e acque cristalline.

Questa meraviglia naturale è stata per lungo tempo un segreto ben custodito dagli esploratori, prima che venisse costruita la strada che conduceva alla vicina città di
Dissah.

Oggi questo è diventato uno dei luoghi imperdibili dell’Arabia Saudita.
Spostamento a
Duba una piccola città sulla costa settentrionale del Mar Rosso, in Arabia Saudita. È nella provincia di Tabuk. I cittadini locali la descrivono come
La Perla del Mar Rosso.
Duba è una città portuale e da qui operano traghetti e navi per l’Egitto e la Giordania. È strategicamente situata al punto di partenza del Golfo di Aqaba che termina a Eilat (Israele) e Aqaba, in Giordania. È uno degli epicentri economici più importanti per il proprio paese, ogni anno ci sono molti mercanti che passano a
Duba City.
Le sorgenti di Maqna sono un luogo interessante per i picnic e ci sono spiagge degne di nota come Sharma Beach, sebbene non sia sviluppata come luogo turistico, visiteremo la città e uno dei mercati del pesce più famoso.
Proseguimento per
Sharma.
Arrivo in hotel cena e pernottamento.
GIORNO 11 RAS ALSHEIKH HAMID – MAQNA – TAYYIB AL ISM – MADYAN – HAQAL (WADI RUM)
Dopo la prima colazione partenza per
Ras ِAlsheikh Hamid, punta occidentale dell’Arabia Saudita: un bellissimo promontorio panoramico con bellissime spiagge situato nella provincia di Tabuk, all’incrocio tra il Mar Rosso e il Golfo di Aqaba.
Proseguimento per
Maqna, un’affascinante cittadina costiera situata sul Golfo di Aqaba che si affaccia sull’Egitto e sui monti del Sinai, famosa per i suoi pozzi che furono testimoni di un episodio importante della vita del profeta Mosè.

Trasferimento a
Tayeb Ism (“la valle di Mosè”), situata nella provincia di Tabuk a soli 15 Km a nord della città costiera di Maqna. Questa incredibile valle è una meraviglia naturale dell’Arabia Saudita: una massa granitica alta 600 metri che sprofonda nel Golfo di Aqaba. La valle ospita numerose palme e canneti, nonché un piccolo ruscello di acqua cristallina che offre ai visitatori l’accesso a una splendida oasi.

Partenza alla volta dell’antica terra di
Madyan, nota per essere il luogo in cui il profeta Mosè cercò rifugio dopo essere fuggito dall’Egitto e dove incontrò il profeta Jethro che riconobbe in Mosè un’anima pura e gli diede una delle sue figlie. Mosè visse qui per dieci anni, prima di tornare in Egitto per liberare il suo popolo dal faraone Ramses II.
Proseguimento verso
Haqal.
Arrivo in hotel cena e pernottamento.
GIORNO 12 WADI RUM
Intera giornata dedicata alla visita del bellissimo deserto
Wadi Rum: un Jeep-safari permetterà di godere appieno del paesaggio di questo magico deserto.
Tour di 3 ore circa in fuoristrada 4×4 per ammirare gli scenari naturali di questo meraviglioso deserto. Tempo dedicato all’esplorazione del Wadi Rum, delle sue gole, dei suoi reperti, delle sue sabbie.

Le ampie distese e gli orridi del Jebel Khazali; qui vi sono le sorgenti che hanno preso il nome da Lawrence e che rifornivano d’acqua tutta la regione, nei cui pressi si trovano ancora molte iscrizioni nabatee ed alcune scritte lasciate dai cammellieri della tribù Thamud dell’Arabia Saudita.

Il Wadi Rum dichiarato dall’
UNESCO Patrimonio dell’Umanità è antico luogo di passaggio delle carovane che, cariche di merce preziosa, dalla penisola arabica si spostavano verso nord per raggiungere i porti del Mediterraneo. La sua bellezza è caratterizzata da montagne segnate dal tempo, da letti di antichi laghi oramai prosciugati e da altissime dune di color rosso intenso. In questi luoghi un ricercatore italiano: il professor Borzatti, ha ritrovato dei reperti del più antico alfabeto che si conosca, il Tamudico, che risale a 6.000 anni fa’. Numerose inoltre sono le incisioni e le pitture rupestri scolpite nelle rocce della famosa “valle della luna”. Con un po’ di fortuna sarà possibile avvicinarsi agli accampamenti dei beduini, costituiti da tende nere in lana di capra, di vedere da vicino lo stile di vita dei nomadi del deserto e di conoscere le loro tradizioni millenarie.

Cena e pernottamento in un accampamento in stile beduino nel
Wadi Rum.
GIORNO 13 WADI RUM – AMMAN PER RIENTRO IN ITALIA
Colazione e ultimi momenti per ammirare il deserto del
Wadi Rum.
Trasferimento all’aeroporto di
Amman in tempo utile per il disbrigo delle formalità doganali e volo di rientro per l’Italia.
La quota comprende:
- Voli A/R con bagaglio in stiva 23 Kg + bagaglio a man
- Tutti i trasferimenti e trasporti con bus A/C o auto
- Tutti i pernottamenti in HB (Prima colazione cena) in hotel.
- Tutti i biglietti d’ingresso in Arabia Saudita e Giordania
- Assistenza durante il trasferimento tra Arabia Saudita e Giordania
- Visto collettivo gratuito per la Giordania
- Assicurazione viaggio medico/bagaglio
- Assicurazione contro ANNULLAMENTO VIAGGIO INTERO VALORE DEL COSTO
La quota non comprende:
- Visto di ingresso in Saudi
- Eventuali spese personali
- Pasti non mansionati
- Tutto ciò che non viene menzionato nella quota comprende
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