La tomba di Oscar Wilde, sempre al Père-Lachaise, ne ho parlato in una delle mie ultime mail, è costituita da una sfinge alata realizzata nel 1912 dallo scultore inglese Jacob Epstein.
La statua, intitolata Flyng Demon Angel, è continuamente imbrattata da visitatori feticisti che le hanno mutilato i genitali e con il rossetto lasciano le impronte delle loro bocche.
Sulla tomba di B. Brecht, a Berlino al cimitero di Dorotheenstàdtischer, i giovani attori sono soliti andare a studiarsi i copioni.
In Iran, a Shiraz, i giovani e non solo, usano leggere poesie sulla tomba di Hafez.
Il Saggio (Hafez)
Ero perso con lo sguardo verso il mare
Ero perso con lo sguardo nell’orizzonte,
tutto e tutto appariva come uguale;
poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo,
ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione
di essere imprigionata fra le spine
non l’ho colta ma l’ho protetta con le mie mani,
non l’ho colta ma con lei ho condiviso e il profumoe le spine tutte quante.
Ah, stenderei il mio cuore come un tappeto sotto i tuoi passi,
ma temo per i tuoi piedi le spine di cui lo trafiggi.
“L’idioma dell’Amore non si può veicolare con la lingua:
versa il vino, coppiere, e smetti quest’insulso parlare”