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NATURA IN MADAGASCAR
UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’ISOLA DEI TESORI
“Una volta scrissi che il Madagascar è come una omelette mal rivoltata nell’Oceano Indiano, a largo della costa orientale dell’Africa, dalla quale è stata strappata milioni di anni fa. Come tutte le buone omelette, ben rivoltate o meno, l’isola è piena di cose ghiotte… è una terra di stupefacente ricchezza biologica, una vera e propria isola del tesoro e, se le sue misteriose foreste saranno conservate intatte ed esplorate con attenzione, vi si potranno ancora trovare nuove e straordinarie specie”.
G. Durrell
Ogni regione del Madagascar è unica ed è molto differente dalle altre rendendo il paese una destinazione con straordinarie ricchezze naturalistiche.
Il Madagascar non ha altissime catene montuose, ma il centro del paese è occupato per la maggior parte da altopiani che percorrono l’isola per tutta la sua lunghezza da nord a sud. I tre massicci principali oscillano mediamente tra i 750 ed i 1.350 metri: lo Tsaratanana a nord ovest, l’Ankaratra a sud della capitale Antananarivo e l’Andringitra nella regione di Fianarantsoa, nel sud est del paese. Le vette principali sono il vulcano Marokomotro (2876 m) nel nord dell’isola ed ilPic Imarivolanitra (2658 m) nel Massiccio dell’Andringitra. Quello degli altopiani è un territorio ricco di tradizioni e storia, caratterizzato da una forte impronta oltre che della natura anche dell’uomo che si è inserito in questo paesaggio modificandone profondamente l’aspetto. Gli altopiani del Madagascar sono coperti dalla savana e punteggiati da risaie e campi di orticoltura soprattutto in collina e nelle valli. I “terrazzi”, presenti diffusamente nel territorio, ricordano lo stile indonesiano della lavorazione della terra che viene coltivata da uomini e zebù (bovino diffuso in Africa ed Asia) senza il supporto di mezzi meccanici. La terra di questa zona è fertile e prospera, e può offrire più raccolti all’anno. Il clima mite e ventilato ne fa la regione con il maggior sviluppo agricolo per le verdure, il riso e per i frutti di origine mediterranea. La capitale Antananarivo è situata appunto al centro degli altopiani, ed oggi si presenta come una metropoli caotica, ma ancora con un certo fascino. Viaggiando sugli altopiani vedrete il paesaggio cambiare continuamente, offrendo sempre nuovi scenari. Potrete ammirare i villaggi di fango o di mattoni rossi con le chiese le cui torri sono visibili in lontananza, i campi e le risaie irrigate o allagate nelle pianure a terrazza, i crateri vulcanici, con le sorgenti d’acqua calda, i geyser della regione dell’Itasy, Ibity e le sue miniere a cielo aperto, il massiccio dell’Itremo, i villaggi Zafimaniry raggiungendo quindi la zona dei parchi: il parco nazionale Ranomafana, il parco nazionale Andringitra, il Tampoketsa, la riserva speciale Ambohitantely, ognuno con le sue peculiari caratteristiche.
Se volete avere idea di come sia il Madagascar, immaginate una grande Arca di Noè in mezzo al bellissimo Oceano Indiano.La ragione è molto semplice: su questa isola vivono così tante specie animali che la rendono uno dei luoghi più significati della biodiversità della terra.
E’ questo il motivo per il quale, la flora e la fauna presenti in Madagascar, attirano l’attenzione di migliaia di turisti che oltre ad un soggiorno balneare, vogliono conoscere luoghi incontaminati visitando uno dei tanti Parchi Nazionali esistenti sull’isola.
In questo, il Madagascar non delude affatto: foreste pluviali, paesaggi ricchi di guglie carsiche, foreste di baobab, incontaminate coste ricche di scenari favolosi.
Gli appassionati del diving e dello snorkeling qui trovano un vero e proprio Eden: acque trasparenti, coloratissime barriere coralline e molto altro, regalano emozionanti immersioni.
Nel periodo da Giugno a Settembre sugli altopiani che vanno da Antananarivo a Antsirabe i Madagascar le popolazioni Betsileo e Merina organizzano i Famadihana cerimonie tradizionali di esumazione e risepoltura dei cadaveri dei propri defunti.
La morte rappresenta il passaggio ad un’altra vita. Un nuovo mondo dove gli antenati continuano a vivere e, ai quali, viene attribuito il ruolo di intermediario tra i vivi e dio.
Sono occasioni gioiose e allo stesso tempo toccanti e suggestive che ogni famiglia celebra all’incirca ogni 7 anni.
Un gruppo di sgangherati musicisti seguiti dalla folla festante si incammina verso la tomba di famiglia mostrando le foto dei propri defunti, nei pressi sono allestiti piccoli banchetti su alcuni tavoli improvvisati.
Si parlava prima delle bellezze offerte dalla natura a quest’isola definita come un Eden in terra. E’ possibile rendersene conto in proprio, visitando uno dei parchi protetti che ci sono in Madagascar. Uno dei più importanti, che è anche Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è il Parc National des Tsingy de Bemaraha e, una sua alternativa è rappresentata dal Parc National de Ranimafana.
Antananarivo: la capitale e la città più grande del paese, con molti quartieri piacevoli da visitare con vista piacevole sulla città e parecchie belle costruzioni, come il palazzo della regina o la cattedrale. Il Vecchio Mercato (Zoma) ed il Viale dell’ Indipendenza sono sempre animati, il posto ideale per passeggiare ed osservare le occupazioni e la vita degli abitanti.
Fianarantsoa: questa non molto antica cittadina ha un centro storico (Haute Ville) molto ben conservato e dei dintorni formidabili. È il punto di partenza ad ogni viaggio ai parchi nazionali nella zona.
Parco Nazionale di Andringitra: montagne spettacolari ideali per gli amanti trekking ed i più sportivi, valli sorprendenti ed una delle zone con una più alta biodiversità del Madagascar.
La religione tradizionale in Madagascar è basata sulla venerazione dei defunti, o razana.
1° GIORNO: ITALIA – ANTANANARIVO 22
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, imbarco e volo per Madagascar con scalo.
Pasti e pernottamento a bordo.
2° GIORNO: ANTANANARIVO 23
Arrivo all’aeroporto internazionale di Ivato-Antananarivo in tarda mattinata.
Dopo le formalità doganali, accoglienza in lingua italiana e trasferimento all’hotel, sistemazione nelle camere e tempo per una passeggiata in città.
Cena e pernottamento.
3° GIORNO: ANTANANARIVO – ANTSIRABE 24
Prima colazione in hotel; partenza per Antsirabe in un auto lungo la nazionale 7 così detta RN7. Ubicata a 1500 metri di altitudine, Antsirabe si rivela una città un po’ fresca per il gusto dei locali ma, in contrapposizione, perfetta per i visitatori europei i quali troveranno oltre al clima mite anche un’atmosfera molto riposante. La città è nata grazie alla passata presenza sull’isola dei missionari luteriani norvegesi: in cerca di un riparo dal caldo tropicale del paese, essi hanno dato vita a quella che è oggi la capitale dell’artigianato malgascio.
Uscendo dalla capitale vi accorgerete che la natura ha ripreso i suoi diritti, le case moderne hanno lasciato il posto ad enormi blocchi di pietra, villaggi tradizionali degli altipiani, diversi campi risaie;
Arrivo in fine mattinata ad Antsirabe la quale è inoltre famosa per la produzione di seta selvaggia e per le sue pietre preziose e semipreziose, che è possibile acquistare già lavorate, ad esempio a forma di uova o posacenere. Pranzo in ristorante locale.
Nel pomeriggio, visita di questa cittadina termale ed i suoi diversi fascini tra cui il paio di artigiani locali che producono manufatti di vario tipo.
Alla fine della giornata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
4°Giorno :« Famadihana », o il rivolgimento dei morti
Prima colazione. Oggi assisteremo a questa cerimonia religiosa.
La “Famadihana”, o la deposizione dei morti, è una cerimonia estremamente importante per il popolo malgascio, soprattutto negli altopiani centrali della Grande Isola. E’ considerato come ricongiungimento tra i morti e i vivi.
Il “Famadihana” viene eseguito regolarmente ogni 3, 5 o 7 anni, a seconda della tribù, per onorare gli antenati o “Razana” in malgascio.
Non si tratta di un funerale, ma di una celebrazione, per questo è un evento festivo.
L’organizzazione della “Famadihana” avviene in diverse fasi. Questa cultura malgascia è trasmessa di generazione in generazione.
Durante la cerimonia, assisterete ai riti culturali ,a partire dalla preghiera malgascia che invoca gli Dei, nota anche come “Zanahary sy ny Razana”. Questa preghiera sarà seguita dalla rimozione delle ossa dalla tomba di famiglia per coprirle con nuovi sudari di seta bianca.
Secondo i protocolli stabiliti da un astrologo; con i nuovi sudari; gli antenati saranno condotti a fare il giro della tomba di famiglia più volte . Il tutto in un’atmosfera di festa con musica e balli. Poi arriva il grande pranzo di famiglia con riso rosso e grandi porzioni di carne di zebu o di maiale, note come “Vary be menaka”.Per noi sarà un pranzo al sacco.
Dopo il pranzo si prosegue con musica, balli e si beve il rum locale, chiamato “Toaka gasy”, letteralmente tradotto il rum malgascio.
Nel periodo da Giugno a Settembre sugli altopiani che vanno da Antananarivo a Antsirabe i Madagascar le popolazioni Betsileo e Merina organizzano i Famadihana cerimonie tradizionali di esumazione e risepoltura dei cadaveri dei propri defunti.
La morte rappresenta il passaggio ad un’altra vita. Un nuovo mondo dove gli antenati continuano a vivere e, ai quali, viene attribuito il ruolo di intermediario tra i vivi e Dio.
Sono occasioni gioiose e allo stesso tempo toccanti e suggestive che ogni famiglia celebra all’incirca ogni 7 anni.
Un gruppo di sgangherati musicisti seguiti dalla folla festante si incammina verso la tomba di famiglia mostrando le foto dei propri defunti, nei pressi sono allestiti piccoli banchetti su alcuni tavoli improvvisati.
Donne anziane dai cappelli di paglia e bambini assistono alla cerimonia mentre uomini di mezza età e giovani donne ballano con movimenti convulsi sotto l’effetto del micidiale rum distillato in casa.
Ad uno ad uno i corpi vengono portati fuori dal sepolcro avvolti in stuoie di paglia e sollevati in una gioiosa processione al di sopra delle teste dei partecipanti.
Le salme vengono riavvolte in nuovi lenzuoli e e meticolosamente catalogati con il nome scritto con un pennarello. Alcuni lembi delle vecchie lenzuola vengono prelevati dalle giovani donne come amuleto di fertilità.
Tutti vogliono toccare i propri antenati e dire loro qualcosa.
Segue un momento di raccoglimento, i membri della famiglia siedono vicino alla testa del proprio caro in una forma di comunicazione silenziosa piangendo ma allo stesso tempo pervasi di felicità.
L’aria è carica di emozioni.
Tutti i parenti fanno baldoria e chiacchierano senza trascurare di controllare gli antenati rendendoli partecipi di quanto accade e assicurandosi che partecipino alla festa.
Dopo questo i corpi dei defunti vengono nuovamente condotti a passo di danza alla tomba, si dà lettura di alcuni versi tradizionali e infine la pietra viene sigillati con il fango.
Oggi circa la metà della popolazione malgascia è cristiana; tuttavia i malgasci non hanno abbandonato i propri riti e le proprie credenze animiste. Le religioni cristiane non osteggiano il rito Famadihana attribuendone loro un significato che esula dalla religione.
Per tali motivi la tradizione della riesumazione dei morti ancora resiste allo scorrere del tempo.
Alla fine della giornata, ritorno in hotel e sistemazione in hotel.
5° GIORNO: ANTSIRABE – PARCO NAZIONALE DI RANOMAFANA – AMBOSITRA 26
Prima colazione in hotel; proseguimento dell’itinerario attraverso le risaie terrazzate e la catena montuosa dell’Ankaratra, Il massiccio, che si estende per oltre 100 km da nord a sud, è un vulcano ormai inattivo, la cui cima più elevata, il Tsiafajavona (in lingua malgascia “mai fuori dalla nebbia”), supera i 2.600 metri ed è una delle vette più alte del Madagascar. Il vulcano è stato attivo dal Miocene fino al Quaternario, generando nella zona numerosi laghi e dando origine alle sorgenti termali calde che si trovano intorno ad Antsirabe e a Ranomafana. Tracce di attività di origine vulcanica sono ancora rilevabili nella parte meridionale del massiccio, comunque i geologi classificano il vulcano come dormiente o estinto. Le sue terre vulcaniche non conoscono mai il riposo e producono più di una volta all’anno patate, manioca, fagioli, orzo ed altre legumi;
sosta ad Ambositra, una contadina del popolo Betsileo conosciuta come la capitale dell’artigianato malgascio ma su tutto famoso per la lavorazione del legno, Il nome letteralmente significa “là dove ci sono molti castrati”: secondo alcune fonti, esso ricorderebbe una castrazione in massa dei Betsileo da parte dei conquistatori Merina (di cui sopravvivono le fondamenta di una cittadella); secondo altri, si riferirebbe alla pratica della castrazione dei buoi.
La lavorazione del legno ormai considerata come Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO;
pranzo presso l’hotel; nel pomeriggio, proseguimento lungo la RN7 fino al bivio verso l’Est per raggiungere il Parco;
si sentirà che l’ambiente diventa più fresco ed umido; arrivo in fine pomeriggio, sistemazione all’ Hotel.
In serata, cena e pernottamento in hotel.
6°GIORNO-PARCO NAZIONALE DI RANOMAFANA-FIANARANTSOA 27
Dopo la prima colazione, escursione nella foresta umida del parco per tutta la mattina; considerata come un “Sanctuaire de la nature” santuario della natura, la foresta di Ranomafana infatti ospita una grande varietà di Fauna e di Flora che ha attratto l’interesse degli Scienziati del mondo intero: 12 specie di lemuri fra cui il rarissimo “Hapalemur Dorato”, le centinaia di specie di Orchidee… pranzo in hotel. La bellezza della natura florida della foresta e le attività da fare all’interno del Parco sono perfette per godersi relax e divertimento, in un contesto naturale unico nel suo genere.
Un parco magnifico, con un territorio naturale si estende per più di 40 mila ettari, istituito grazie alla scoperta di una particolare specie di lemure in forte via d’estinzione: il Lemure dorato del bambù.
Il parco rappresenta una estesa varietà di flora e fauna locale, della parte più originaria è rimasto poco ed è raggiungibile con parecchie ore di cammino; mentre la parte dove la struttura originaria è stata modificata conta comunque migliaia di specie differenti di alberi, piante, orchidee, felci, palme e bambù spesso giganti.
Al suo interno l’unico insediamento è costituito dai Tanala, il “popolo della foresta”, una popolazione che vive ancora di tavy, la tecnica di agricoltura nomade praticata dalle origini in questo paese, conosciuti anche per la produzione di ottimo miele.
Dal 2007, il parco fa parte del complesso delle foreste pluviali di Atsinanana, un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il parco è visitabile necessariamente attraverso una guida esperta, è possibile scegliere la durata e la difficoltà dell’escursione scegliendo i punti panoramici, le foreste e cascate da visitare, alcuni punti sono estremi altri molto più accessibili, sicuramente un’occasione da non perdere! La natura selvaggia che si incontra nel Parco Ranomafana è una fotografia del vostro viaggio nel Madagascar che vi porterete sempre nel cuore!
Nel pomeriggio, ripresa dell’ormai familiare nazionale 7° per giungere Fianarantsoa, Costruita nel 1830 sulle altezze della collina Ivoenana, la città è a solamente 400km della capitale. La città abbonda di tesori del passato, è stata la città dell’istruzione e dell’educazione per molto tempo, di dove il suo nome “la città dove si impara il bene”. In effetti, numerosi intellettuali vivono a Fianarantsoa, si censisce una cinquantina di chiese, una facoltà di teologia luterana così come un seminario cattolico e presbiteriano. Oltre l’aspetto culturale e religioso, la città è tanto conosciuta per la sua gastronomia. Si conta di numerosi vigneti, Isandra e Famoriana, le piantagioni di tè di Sahambavy o ancora i formaggi d’Ivoamba. Al termine, cena in ristorante locale e pernottamento all’hotel.
7° GIORNO: FIANARANTSOA – PARCO NAZIONALE DI ISALO 28
Dopo la prima colazione, continuazione del tour verso Fianarantsoa; quindi visita della tipica Città Alta, iscritta nel “World Monument Watch” fra i 100 siti storici più vulnerabili al mondo.
continuazione stradale con nuova sosta ad Ambalavao, situata nella regione dell’Alta Matsiatra e protetta da una valle ai piedi del massiccio dell’Andiagita, che arriva a 2658 metri, il secondo punto più alto del paese. per la visita di una tipica fabbrica artigianale dove si assisterà alla creazione della “Carta Antemoro”, specialità della città infatti sono i bachi da seta e la fabbricazione della carta “Antaimoro” ottenuta dall’avoa e le cui origini risalgono al XVI secolo.
un’altra sosta verrà fatta alla riserva privata di Anjà che offre l’occasione di avvistare un’ importante colonia di lemuri Catta conosciuto come essendo il “Re Giulian” nel cartone animato Madagascar.
pranzo al ristorante “Aux Jacarandas”; nel pomeriggio, proseguimento attraversando la savana con arrivo in fine giornata al parco di Isalo
sistemazione presso l’Hotel; cena e pernottamento in struttura.
8°GIORNO:RANOHIRA PARCO NAZIONALE ISALO TULEAR – IFATY 29
Dopo la prima colazione, partenza alla visita del parco dell’Isalo attraverso il magnifico circuito Namaza, Il parco si estende su un massiccio di origine giurassica, nella zona centro-meridionale del Madagascar e si estende per più di 80000 ettari.
Il paesaggio è molto particolare, arido e con vette rocciose modellate dagli elementi tanto da ricordare quello classico della savana africana. Le escursioni nel parco sono molto interessanti, senza dimenticarsi mai il cappello, dell’acqua e del cibo, la crema solare e un buon paio di scarpe da trekking, da Ranohira si possono raggiungere luoghi di una bellezza spettacolare;
sosta alla piscina naturale formata da un piccolo corso d’acqua che scorga dalle rocce, circondata da piante acquatiche Pandanus e da palme lussureggianti.
Piccolo trekking facile andata e ritorno circa 3 ore con varie soste.
Pranzo al sacco e proseguimento attraversando Ilakaka, percorrendo il paesaggio tipico del Sud malgascio: vegetazione arida, baobab, e foreste spinose. Ilakaka è una piccola città situata nella regione di Atsimo-Andrefana, nel sud-ovest del Madagascar. È famosa per le miniere di zaffiro che attirano minatori e commercianti da tutto il mondo. La città è cresciuta rapidamente negli ultimi decenni grazie all’estrazione di zaffiri, ma la maggior parte dell’economia è ancora basata sull’agricoltura e sull’allevamento di bestiame. La città ha una comunità multiculturale composta da persone provenienti da diverse regioni del Madagascar, ma anche da altri paesi come lo Sri Lanka, il Kenya e la Thailandia
La diverse forme d’Alo Alo, steli funerari in legno artisticamente scolpiti, abbelliscono le sepolture Sakalava, Mahafaly, Antandroy ricoperte di pitture appariscenti.
Arrivo a Ifaty in fine della giornata . Questa destinazione offre ai visitatori uno sguardo allo stile di vita rilassato dei Vezo, una comunità di pescatori locali, e rappresenta una tranquilla fuga dalla frenetica vita cittadina. Le spiagge di Ifaty sono lunghe, la sabbia fine e dorata. L’oceano arriva con le onde lunghe, la marea fa apparire e scomparire piccoli pesci dal nome curioso: “perioftalmidi”: questi pesci sono provvisti di polmoni, possono così vivere sia in acqua che, per brevi periodi, all’asciutto.
Pernottamento in riva al mare presso l’hotel ,prima di cena, un pò di riposo per ammirare il tramonto.
9°GIORNO : IFATY – TULEAR – TANA 30
Mattina dedicata al bagno e approfittare del mare.
L’abbassamento del fondo della spiaggia è liscio, l’acqua dell’oceano è pulita, azzurra, calda, trasparente. La spiaggia è frequentata da turisti di tutte le età. Le attività più popolari sono la pesca subacquea, le immersioni e lo snorkeling. Nella colonna d’acqua vivono razze, pesci taglienti, bellissimi pesci di diverse dimensioni, anguille, morene. Da metà a fine estate, ci sono molte balene migratrici che passano per il Mozambico. In spiaggia è possibile noleggiare attrezzature per il nuoto, attrezzatura subacquea, ombrelloni e lettini. Ci sono anche caffè, ristoranti con cucina locale e mediterranea dove si possono gustare piatti originali a base di pesce, calamari, altri frutti di mare, frutta e verdura esotica.
Secondo gli orari di volo , pranzo in un ristorante locale a Ifaty, nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Tulear e volo per Antananarivo. Accoglienza e trasferimento in un hotel vicino all’aeroporto.
Cena e pernottamento in hotel
10°GIORNO: ANTANANARIVO – ITALIA 31
Prima colazione in hotel e mattinata dedicata agli ultimi acquisti di souvenir del Madagascar nel mercato;
trasferimento in aeroporto per prendere il volo di rientro.
11°GIORNO: ITALIA 1 SET
All’arrivo in Italia, fine dei servizi.
La quota comprende:
- Voli di linea in classe economica da Roma franchigia bagaglio 23Kg
- Il volo domestico TULEAR – TANA
- Sistemazione in camera doppia o twin con trattamento di mezza pensione
- Bus
- Guida accompagnatore per tutta la durata del tour in lingua italiana.
- Partecipazione al FAMADIHANA
- I biglietti d’ingresso nei parchi e nelle riserve
- Tutte le visite menzionati nel programma
- Le guide locali nei parchi ove previsto
- Assicurazione medico bagaglio e annullamento
- Kit da viaggio
La quota non comprende:
- Il visto d’ingresso in Madagascar (32,00 € per persona all’arrivo)
- Tutti I pranzi e le bevande, le mance non menzionati nella quota comprende
- Extra in generale
- Le spese personali
- Mance
- Tasse aeroportuali pari a € 530,00
DOCUMENTI E VISTI
Al momento dell’ingresso nel paese viene richiesto il passaporto in corso di validità valido per almeno 6 mesi oltre alla data di ingresso nel paese. Il visto viene rilasciato in aeroporto all’arrivo pagando una cifra di circa 32,00 Euro (o 35,00USD).
Di più Madagascar
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
- Voli di linea in classe economica da Roma franchigia bagaglio 23Kg
- Il volo domestico TULEAR – TANA
- Sistemazione in camera doppia o twin con trattamento di mezza pensione
- Bus
- Guida accompagnatore per tutta la durata del tour in lingua italiana.
- Partecipazione al FAMADIHANA
- I biglietti d’ingresso nei parchi e nelle riserve
- Tutte le visite menzionati nel programma
- Le guide locali nei parchi ove previsto
- Assicurazione medico bagaglio e annullamento
- Kit da viaggio
La quota non comprende:
- Il visto d’ingresso in Madagascar (32,00 € per persona all’arrivo)
- Tutti I pranzi e le bevande, le mance non menzionati nella quota comprende
- Extra in generale
- Le spese personali
- Mance
- Tasse aeroportuali pari a € 530,00
DOCUMENTI E VISTI
Al momento dell’ingresso nel paese viene richiesto il passaporto in corso di validità valido per almeno 6 mesi oltre alla data di ingresso nel paese. Il visto viene rilasciato in aeroporto all’arrivo pagando una cifra di circa 32,00 Euro (o 35,00USD).
IL CENTRO E GLI ALTOPIANI DEL MADAGASCAR
Gli altopiani (Hautes Terres o Hautes Plateaux) della zona centrale del Madagascar si estendono per più di 1.000 chilometri nella parte centrale dell'isola.
L'altezza varia dagli 800 ai 2.700 m., ma la maggior parte si trova a circa 1.000 m. sopra il livello del mare. Il paesaggio è molto vario, dal plateau con una successione di grandi massi arrotondati, a colline parecchio più alte di montagne, intersecate da valli e fiumi, grandi laghi, luccicanti coltivazioni di riso e improvvise depressioni. Il terreno fertile e collinoso ed un clima stabile, hanno reso questa zona una regione perfetta per coltura del riso, l’ingrediente di base nella gastronomia malgascia. Purtroppo l’adozione di una sempre più invadente coltivazione intensiva, soprattutto durante la colonizzazione francese, ha avuto come conseguenza un disboscamento incontrollato, che ha cambiato l’aspetto grandi aree di questa zona.
Il sistema tradizionale chiamato “Tavy” è praticamente la tecnica del taglia e brucia, che nel medio termine impoverisce la terra e quindi costringe a trovare nuove aree. Il riso domina la vita quotidiana dei villaggi dell’etnia Merina nelle campagne, popolazione che ancora conserva un modo di vivere molto tradizionale: c’è una stagione per ogni attività, la semina e la raccolta del riso, la tessitura della seta, la cottura del mattone dell'argilla nei forni.
Infatti gli abitanti indigeni costruiscono solitamente le loro dimore con una miscela di argilla e di paglia tagliata, ma quelli che possono permetterselo, lo fanno con i mattoni cotti di argilla rossa: infatti i forni dei mattoni fumano quasi ininterrottamente durante la stagione a partire da maggio a settembre. Gli altopiani centrali sono inoltre la culla delle credenze religiose dei Malgasci. Probabilmente il rituale più conosciuto della regione di Merina è il " Famadihana": secondo le tradizioni malgasce del culto degli antenati, i parenti riesumano i morti, che vengono lavati e rivestiti con sciarpe funebri bianche, per poi proseguire con una lunga processione in cui i membri di famiglia cantano e ballano coinvolgendo addirittura i defunti. La celebrazione può durare fino a due giorni e termina quando l'antenato è depositato di nuovo in sua tomba insieme a molti regali ed offerte della famiglia. Se siete nei dintorni della zona di Tanà in un pomeriggio di domenica, può essere interessante assistere alla cerimonia dell’ "Hira Gasy": Hira Gasy è un'espressione del teatro musicale e di musica folk introdotti dal re Andrianampoinimerina verso la fine de 18° secolo per incoraggiare i contadini nel loro lavoro e per invogliarli a seguire le decisioni del sovrano. Divenute col passare del tempo una specie di gara fra i vari gruppi artistici, oggi sono veri e propri racconti e rappresentazioni dei problemi di tutti i giorni.
L'altezza degli altopiani influenza la temperatura e le piogge. Le temperature non sono mai calde come nelle regioni litoranee, possono variare fino a 20°C fra il giorno e la notte (da 25°C a 5°C nelle notti più fredde), specialmente fra giugno e settembre.
POPOLAZIONI, CULTURA E COMPORTAMENTI
I Malgasci sono un popolo molto accogliente ed ospitale, anche se la loro tendenza a fare le cose molto lentamente può innervosire lo stressato occidentale.
Per maggior parte della popolazione del Madagascar, la fede cristiana (sia Cattolica che Protestante) è strettamente connessa alle pratiche religiose tradizionali. Nel Nord-ovest del paese esistono due gruppi , gli Antaimoro e gli Antalaotra, di fede musulmana.
I Malgasci seguono un vasto e complesso sistema di credenze, che implica tutti gli aspetti della vita quotidiana e che varia da villaggio a villaggio, se non da famiglia a famiglia. Nella religione tradizionale il Creatore è Zanihari, o Andriananahary, che non è né maschio né femmina. Ci sono numerose divinità secondarie o spiriti legati alla natura, che abitano gli alberi, le rocce ed i fiumi. Questi spiriti possono influenzare le vite della gente, provocando stati di trance nelle persone che pregano, ma anche in animali, in particolar modo nei lemuri e nei coccodrilli. Le credenze tradizionali impongono anche divieti, o tabù, detti fady. Per i Merina è un fady fare funerali di martedì, poiché ciò provocherebbe altre morti nella comunità; in altre zone è fady cantare durante il pasto perché fa sviluppare denti troppo lunghi, mentre nella regione di Tsingy di Bemaraha non si deve indicare puntando il dito, ma con la mano aperta. Sebbene gli stranieri siano “esonerati” dall’aderire ai fady, è comunque buona norma cercare di rispettare gli usi locali: il classico esempio di fady con cui il turista può confrontarsi è il divieto di accedere ai luoghi di sepoltura.
Per quanto riguarda l’abbigliamento tradizionale, l’elemento fondamentale è il lamba, una specie di stola decorata con disegni o scritte che viene drappeggiato sul corpo e viene usato anche in modo simbolico: se indossato sulle spalle indica che la persona appartiene all’etnia Betsilea; se lasciato pendere sulla parte destra è segno di lutto, mentre il lamba rosso è riservato alle occasioni speciali.
Altro elemento degno di nota è il cappello di paglia, di varie fogge e dimensioni. Negli ultimi anni, specialmente nelle aree urbane, la tendenza è ad abbandonare lo stile tradizionale per assumere mode che provengono dall’estero, così come sono enormemente aumentate le richieste di scarpe da ginnastica, jeans e giubbotti di pelle.
In Madagascar ci sono 18 tribù ed ognuna possiede il proprio dialetto. La Costituzione del 2007 stabilisce che la lingua ufficiale è il Malgascio, di origine Malato-Polinesiana, parlato e compreso in tutta l’isola.
La seconda lingua ufficiale è il Francese, correntemente parlato dalle persone di buona cultura, sebbene nelle campagne non sia diffuso né compreso. L’Inglese, ancora poco diffuso, sta diventando popolare grazie al progetto pilota lanciato dal Governo nel 2003, che introduce l’insegnamento della lingua in 44 scuole primarie, con il proposito di estendere il progetto a tutte le scuole del paese. La promozione della lingua Inglese è dovuta al tentativo di potenziare gli scambi commerciali con i paesi vicini e di incoraggiare gli investimenti stranieri. Nonostante gli sforzi, è ancora difficile trovare personale che parli altre lingue oltre il Malgascio, sebbene nei parchi siano reperibili alcune guide parlanti Francese o Inglese.
Meglio evitare l’abbigliamento stile militare, così come è bene astenersi dal fotografare qualsiasi installazione militare inclusi veicoli, ponti, aeroporti ed edifici governativi.
Nelle città più grandi lo stile di vita è stata fortemente influenzata dalla presenza francese: francese è la lingua, così come la colazione.
Lasciare una mancia non è usuale, sebbene nei ristoranti e negli hotel di standard internazionale sia ormai diventata d’uso una mancia corrispondente al 10/15%.
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