UZBEKISTAN: il paese delle “mille e una notte” – maggio
Paese delle mille e una notte; scenari assolati dai colori accecanti, che fanno da sfondo ai monumenti da fiaba, moschee blu-turchesi con alti minareti su cui nidificano le cicogne e bazar dai sapori forti.
La visita di Samarcanda, mitica capitale dell’Impero del grande Tamerlano, da sempre luogo obbligato del nostro immaginario collettivo, è un’esperienza straordinaria, tutta da vivere (vedendola Alessandro Magno esclamò: “per me è più bella della vita”).
Sarà un incredibile viaggio nella storia, un sogno entusiasmante tra gli splendori dei palazzi e gli scambi dei mercanti lungo la “Via della Seta”. Samarcanda, però, è solo il fiore all’occhiello di un paese, l’Uzbekistan, pronto a riservare mille altre sorprese ed emozioni: la capitale Tashkent con le sue Madnas, il fascino di Khiva, la mitica Bukhara e l’incontro con il deserto rosso, il Kizilkum. Durante il viaggio conoscerete l’ospitalità degli uzbeki e loro tradizioni.
Una peculiarità di questo tour è l’utilizzo di voli diretti sia all’andata Roma-Tashkent che al ritorno Urgench-Roma, con la Uzbekistan Airways.
12/5 – 1° giorno: ROMA – TASHKENT
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, operazioni di imbarco e partenza con il volo diretto per Tashkent. Pasti e pernottamento a bordo.
13/5 – 2° giorno: TASHKENT
Benvenuti in Uzbekistan! Culla di civiltà da oltre due millenni, l’Uzbekistan può vantare un suggestivo patrimonio architettonico e artistico, profondamente permeato dalla storia crudele e affascinante della Via della Seta. In termini di attrattive culturali, l’Uzbekistan è di gran lunga il paese più ricco e straordinario dell’Asia centrale.
Arrivo a Tashkent di mattino presto. Incontro con la guida locale, trasferimento e sistemazione in hotel. Dopo un pò di riposo e fatta la colazione, iniziamo la visita della capitale dell’Uzbekistan, Tashkent.
La capitale dell’Uzbekistan, il cui nome significa “fortezza di pietra”, è una delle più grandi città dell’Asia Centrale. Tashkent divenne città musulmana nell’ VIII secolo e fu un importante centro commerciale per tutto il Medio Evo. Ha un aspetto moderno perché fu ricostruita dagli urbanisti sovietici, dopo il terribile terremoto del 1966, e quindi rimane ben poco dei 2000 anni di storia della città. Un tempo quarta città dell’Unione Sovietica per dimensioni, è il cuore dell’Asia centrale e dispone dei migliori collegamenti aerei internazionali dell’intera regione.
Iniziamo le visite dalla città vecchia, “eski shakhar”, che si presenta come un dedalo di strette viuzze polverose su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrasse (accademie islamiche). La Piazza Khast Imam, dove si trovano la Madrasa Barak Khan e la Moschea Tila Shaikh (chiamata anche Moschea Khast Imam) del XVI secolo, nella cui biblioteca si conserva quello che è ritenuto il più antico Corano esistente, segnato col sangue dello stesso Califfo Osman, assassinato nel 655.
Ci recheremo poi al Bazar Chorsu, uno dei più grandi dell’Asia centrale e anche il più antico. Accanto al bazar visiteremo la Madrassa di Kukeldash, frequentata da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali.
Pranzo in ristorante locale. Subito dopo pranzo continueremo le nostre visite cona la Piazza di Amir Temur, la Piazza dell’Indipendenza, il Palazzo di Romanov (solo dall’esterno), il teatro Navoi (solo dall’esterno) e la metropolitana di Tashkent che è considerata una delle più belle metropolitane del mondo.
La metropolitana di Tashkent, l’unica esistente nell’Asia centrale, costituisce il modo più facile per girare in città. Di giorno non dovrete aspettare il treno per più di cinque minuti, e le stazioni sono pulite e sicure anche se a volte avrebbero bisogno di qualche lampadina nuova. La metropolitana fu progettata come rifugio antiatomico e quindi all’interno è severamente vietato fotografare, un vero peccato, data la straordinaria bellezza che spesso ne contraddistingue l’architettura e le decorazioni. Nonostante l’uso dell’uzbeko per le scritte e gli annunci, la metropolitana è facile da usare e abbastanza ben segnalata da non richiedere l’uso di una cartina.
Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
14/5 – 3° giorno: TASHKENT – SAMARCANDA (in treno)
Dopo la colazione trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno per Samarcanda.
Nessun nome evoca la “Via della Seta” meglio di Samarcanda. Per i più ha lo stesso fascino della mitica Atlantide oppure dell’antica e leggendaria Timbuctù. La realtà è ovviamente diversa, ma non troppo. Capitale dell’impero di Timur lo zoppo, cioè Tamerlano con la sua storia di venticinque secoli, la stessa età di Babilonia, Atene e Roma. Situata nell’oasi del fiume Zarafshannel, nel cuore della regione centroasiatica, è una delle più antiche città del mondo. Fondata nel V secolo a.C. fu poi sottomessa dai persiani, conquistata da Alessandro Magno che, secondo la leggenda, sposò proprio qui Roxana, e depredata dalle orde mongole di Gengis Khan. Fu Tamerlano a ricostruirla e ad arricchirla di palazzi così splendidi da farle acquistare fama immortale. Nel 1370, decise di rendere Samarcanda una città stupenda e usarla come capitale dell’impero che avrebbe costruito di lì a poco e che si sarebbe esteso dall’India alla Turchia. Nonostante sia un’importante città dell’Uzbekistan, la maggior parte degli abitanti è di lingua tagica. Nel 2001 l’UNESCO ha inserito Samarcanda nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Samarcanda è una vera e propria “soglia del paradiso”, ha il nome magico e un po’ misterioso, un invito a viaggiare per gli artisti e i sognatori, ed ha mantenuto le sue cupole azzurre smaltate a vetro, i suoi muri dai colori vivaci e i mausolei che costituiscono il tesoro dell’architettura dell’Asia Centrale.
I superbi e immensi monumenti, il vivace bazar e la lunga e ricca storia della città rendono l’atmosfera quasi magica, anche se al di fuori del nucleo storico s’incontra un agglomerato urbano in stile sovietico con ben poche caratteristiche degne di considerazione, la città nel 1868 era entrata a far parte dell’Impero russo
I principali luoghi d’interesse della città sono in gran parte opera proprio del Tamerlano, di suo nipote Ulugh Beg e degli Shaybanidi uzbeki, che insieme fecero di questa città l’epicentro economico e culturale dell’Asia centrale nei secoli XIV e XV. I siti maggiori si trovano quasi tutti nella città vecchia arsa dal sole, la cui urbanistica è rimasta inalterata da quei tempi lontani.
Arrivo e intera giornata dedicata alla visita di Samarcanda. Iniziamo con la Piazza Registan “piazza di sabbia” (XV-XVII secolo) conosciuta come “La Perla dell’Asia Centrale” e nota per essere una delle piazze più belle del mondo, oltre che simbolo della città. Storicamente, la piazza era luogo di incontri pubblici, fiere e esecuzioni durante il periodo timuride.
All’interno della piazza ci sono 3 grandi madrase: la Madrasa Ulugbek (XV secolo) era considerata il ‘centro degli intellettuali’, la Madrasa Sher Dor (XVII secolo) è decorata dai mosaici con i disegni leoni, la Madrasa Tilla-Kori (XVII secolo) ha una bellissima moschea decorata con oro.
Nel cuore di Samarcanda, si trova il maestoso Registan, uno degli edifici più belli del patrimonio architettonico islamico mondiale. Piazza Registan lascia letteralmente estasiati. Molto suggestiva anche la sera quando è illuminata. La costruzione di questo meraviglioso complesso la si deve a Ulug Beg, nipote di Tamerlano che, nel 1417, diede il via alla progettazione della piazza con la costruzione della prima madrasa sul lato occidentale dell’area. 200 anni dopo, il governatore Yalangtush Bahadur, fece costruire altre due scuole coraniche, dando così vita a questa insolita disposizione architettonica costituita da due madrase che si fronteggiano più una terza.
Visita al Mausoleo Gur-Emir (XV secolo) che significa “la tomba dell’Emiro”, dove è sepolto Tamerlano con i suoi seguaci. Il mausoleo fu costruito per ordine di Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403.
Continuiamo le visite con l’Osservatorio di Ulugbek (1428-1429) fu costruito dal governatore e scienziato Ulugbek. Era considerata dagli studiosi uno dei migliori osservatori dell’islam medievale. Fu distrutto nel 1449 e fu riscoperto nel 1908. La Moschea di Bibi-Khanim (XV secolo) dedicata alla bella moglie di Tamerlano, dall’architettura gigantesca costruita anche questa per ordine di Tamerlano dopo la sua campagna in India, per mostrare il suo potere; per farlo deportò a Samarcanda migliaia di artigiani indiani. Timur-lan (Letteralmente Timur lo Zoppo da noi chiamato appunto Tamerlano) volle costruire la grande moschea del venerdì con uno stile che la doveva farla somigliare al paradiso. Il Mausoleo di Shakhi-Zinda (XIV-XV secolo) significa ‘il re’ vivente’, è una necropoli pieno di mausolei. Nel X secolo Samarcanda è diventata una famosa città dell’Asia Centrale, in quel momento sulle tombe dei governatori della città sono stati costruiti dei mausolei.
Si completa la visita di Samarcanda con il Bazar Siyab, è uno dei più grandi e più antichi mercati dell’Uzbekistan (vecchio più di duemila anni). Era uno dei crocevia più importanti della “Grande Via della Seta”. Le persone arrivano da molto lontano pur di acquistare prodotti d’eccellenza, come spezie, cereali e verdure, o come il pane che qui viene prodotto con farine locali, seguendo i dettami di antiche lavorazioni.
Pranzo in corso di escursione con Master class e dimostrazione della preparazione del Plov (il re della cucina uzbeka) in casa locale.
Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
15/5 – 4° giorno: SAMARCANDA – BUKHARA (in treno)
Dopo la colazione trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno per Bukhara.
Bukhara è la città della poesia e della fiaba, è antica quasi come Samarcanda, mentre per il numero di monumenti architettonici supera Samarcanda. Dal punto di vista storico, per molti secoli è stato un centro religioso, culturale e scientifico dell’Asia Centrale: fatto che ha lasciato in qualche modo un’impronta particolare sulla città, creando il suo unico ritratto e fascino che ricordano ad ogni visitatore una città favolosa da “Mille e una notte”. Città museo miracolosamente conservata nel tempo, “Bukhara la Nobile”, fu il centro principale della grande “Via della Seta”; compresa nel grande triangolo dell’est, assieme a Samarcanda e a Khiva ebbe largo contributo nello sviluppo dell’Asia Centrale.
Bukhara, è stata inclusa nell’Elenco del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Arrivo e intera giornata dedicata alla visita di Bukhara, “se Samarcanda è la meraviglia della terra, Bukhara è la meraviglia dello spirito”.
Iniziamo le nostre visite con il Mausoleo di Ismail Samani, capolavoro dell’architettura islamica ed uno dei siti storici più importanti del Paese. Il Mausoleo dei Samanidi (X secolo) fu costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907) e divenne sepolcro familiare dei Samanidi. Tutta la forma architettonica del mausoleo è semplicissima: un cubo cinto da una semisfera. Suscita ammirazione la virtuosità della disposizione dei mattoni, gli ornamenti delle lastre, la proporzione ideale di tutte le sue parti. Questo mausoleo di Bukhara viene considerato un capolavoro architettonico di importanza mondiale per l’armonia delle forme geometriche. La Madrasa Mir-i-Arab (XVI secolo) è l’unica scuola coranica che era funzionante durante l’epoca dell’Unione Sovietica. Ora è una scuola superiore maschile. Visita alla Madrasa Chor Minor (XIX secolo) che è la più bella madrasa di Bukhara, il cui tratto distintivo è la sua cupola, sotto la quale ci sono quattro torri più piccole.
Visita del complesso architettonico del Poi-Kalon con il Minareto Kalon (“grande”) simbolo principale e punto di riferimento della città che impressionò così tanto Gengis Khan che ordinò di non distruggerlo, come fece con molti altri monumenti di Bukhara. E’ la più alta costruzione della città (47 m.) e risale al 1127. Un tempo la torre serviva per chiamare i fedeli alla preghiera, segnalare l’arrivo dei nemici, e come faro che segnalava anche l’arrivo dei mercanti. Nel 1700-1800 acquistò la triste fama e fu chiamato “torre della morte” perché dalla sua cima venivano fatti precipitare i condannati a morte; l’ultima esecuzione risale al 1884. Il minareto, il cui nome in tagiko significa “grande” è il più alto dell’Asia centrale e ha fondamenta profonde 10 m. Il minareto è costruito con mattoni, tenuti insieme da fasce di gesso, ed ha un tronco che nella parte alta diventa più sottile ed è coronato da una lanterna tonda con 16 finestre ogivali, sotto cui ci sono decorazioni a stalattiti. Ai piedi del minareto è la Moschea Kalon o Kalyan, una costruzione grandiosa della fine del 1400 che riflette le tradizioni architettoniche e decorative dell’epoca dei Timuridi, uguale per dimensioni alla Bibi-Khanym di Samarcanda.
Visiteremo anche la Madrasa Nodir Devanbeghi (1622) che fu costruita originariamente come caravanserraglio e poi diventata madrasa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle smaltate. I timpani dell’arco sul portale sono decorati con raffigurazioni di daini e uccelli fantastici che volano verso il sole. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrasa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin protagonista di numerose favole. Visiteremo poi la Fortezza Ark, cittadella al cui interno troveremo una serie di edifici storici, tra cui palazzi, cortili, stanze di rappresentanza, e prigioni. La Fortezza Ark (XVIII-XIX secolo) fu il centro dell’organizzazione statale di Bukhara. Qui si trovano il palazzo dei khan, le moschee, la tesoreria, la segretaria governativa e la prigione. Le costruzioni dell’Ark rimasero molto danneggiate durante l’assalto della cittadella da parte delle unità dell’Armata Rossa nel 1920, quando Bukhara fu sottoposta al bombardamento dell’artiglieria e dell’aviazione. Tra le costruzioni rimaste c’è una moschea con un ajvan di legno. Le mura della cittadella di Bukhara sono parzialmente rivestite con mattoni cotti. L’entrata principale dell’Ark si affaccia sulla piazza cittadina.
La visita alla città includerà il Mausoleo di Chashmai Ayub, importate luogo sacro per i musulmani e punto di riferimento per i visitatori che desiderano esplorare la storia e la cultura di Bukhara. Infine ci dirigeremo al complesso Lyabi-Hauz, è la piazza principale costruita attorno ad una vasca nel 1620. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrasa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin.
La piazza era dedicata ai mercati. Oggi ne rimangono tre e tutti in ambienti coperti e sormontati da cupole con i tetti progettati per convogliare all’interno l’aria fresca. Ecco quindi il Taqi-Sarrafon, il bazar destinato ai cambiavalute, il Taqi-Telpak Furushon, quello dei cappellai e il Taqi-Zargaron, occupato dai gioiellieri.
Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.
Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
16/5 – 5° giorno: BUKHARA – GIJDUVAN – BUKHARA
Dopo colazione partenza per Gijduvan. Visiteremo la famiglia dei ceramisti ereditari Narzullaevs. Conosceremo la storia della scuola di ceramica di Gijduvan, del processo di produzione, pittura e cottura.
Master class e dimostrazione della preparazione del Gijduvan Shashlik (è un famoso shashlik-kebab).
Pranzo presso una famiglia di ceramisti. Dopo pranzo rientro a Bukhara.
All’arrivo assisteremo ad uno spettacolo folkloristico nella Madrasa Nodir Devonbegi.
Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel
17/5 – 6° giorno: BUKHARA – AYAZKALA – TOPRAKKALA – KHIVA
Dopo la prima colazione partenza verso Khiva, attraverso il paesaggio delle Cittadelle del deserto della regione di Khorezm (Corasmia). Visitiamo quella che riteniamo essere la più suggestiva e interessante delle fortezze: Ayaz Kala, che si sviluppa su tre livelli e che raggiungiamo dopo poco più di un’ora di viaggio. La fortezza si trova al margine del deserto Kyzilkum (sabbie rosse) vero e proprio. Pranzo al sacco in corso di escursione. Dopo questa visita, proseguiremo il nostro viaggio verso Khiva. Da molti considerata la più suggestiva dell’Asia Centrale, senz’altro la più isolata delle oasi carovaniere uzbeke sulla Via della Seta. Secondo la leggenda la città fu fondata da Sem, figlio di Noè, che scavò un pozzo proprio dove sorge ora, tra il X e il XIV secolo, capitale della zona divenne l’attuale Urgench, che fu distrutta a sua volta da Tamerlano.
Arrivo, e sistemazione in hotel. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel
18/5 – 7° giorno: KHIVA
Dopo la colazione la giornata è interamente dedicata alla visita di Khiva, una delle città più affascinanti della regione, con le sue strutture in stile arabo con colori che variano dal celeste al turchese, è rimasta praticamente intatta dal XVI secolo. Khiva si trova a soli 35 km da Urgench e la sua visita è sorprendente. La città, vitale e suggestiva, conserva edifici monumentali bellissimi: moschee, minareti, madrase, palazzi e mercati. Visitandola ci si trova immediatamente in un altro mondo, come se il tempo per una volta fosse stato benevolo e avesse desiderato tramandare agli uomini tanta bellezza e armonia.
La parte antica della città di Khiva “Ichan-Qala” è stato il primo sito in Uzbekistan ad essere iscritto tra i Patrimoni dell’umanità nel 1991.
Circondata da una lunga e possente cinta di mura di fango, lunghe 2,5 km su cui si aprono quattro porte. La più importante è quella occidentale, detta Ata Darvoza.
Al suo interno si trovano tanti monumenti: la Madrasa Muhammed Amin Khan (XIX secolo) all’interno della madrasa, troveremo cortili interni circondati da camere degli studenti e spazi per la preghiera. Come molte madrase islamiche, la Madrasa Mohammed Amin Khan era un centro di insegnamento religioso e culturale, dove gli studenti studiavano il Corano, la teologia e altre materie. E’ la più grande scuola coranica di Khiva, ci sono 125 stanze che servivano per 250 studenti nella sua epoca d’oro.
La Fortezza Kunya Ark e il Mausoleo Pahlavan Mahmud che è diventato il cimitero principale dei governatori. Il monumento è splendido ed ha una bellissima decorazione a piastrelle. Ogni giorno è visitato da numerosi pellegrini. Pakhlavan Makhmud era un poeta, un filosofo e un leggendario lottatore che è diventato il santo di Khiva. Per questo motivo le coppie che si sposano qui, ricevono la benedizione del santo il giorno del loro matrimonio.
Continueremo con la visita al Palazzo Tash Hauli, il cui nome significa “Palazzo di Pietra” in uzbeco: situato all’interno del complesso storico dell’Ichon-Qala. Il Minareto di Kalta Minor, risalente al diciannovesimo secolo e caratterizzato da una struttura con diverse decorazioni in ceramica azzurra e verde, che sono tipiche dell’architettura islamica in Asia centrale. La Madrasa Islam Khodja è notevole per la sua maestosa architettura islamica e la sua storia. È stata costruita nel XIX secolo e presenta una facciata elaborata con motivi in ceramica azzurra e decorazioni tradizionali. L’edificio serviva in origine come scuola islamica e come luogo di insegnamento religioso e culturale.
Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.
A fine giornata andremo a visitare il Khiva Silk Workshops, due laboratori che producono tappeti e suzanni di seta di alta qualità utilizzando antichi disegni timuridi e disegni presi da piastrelle e porte nella storica città di Khiva.
Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
19/5 – 8° giorno: : KHIVA – URGENCH – ROMA
Dopo la colazione andremo a visitare la moschea Juma (moschea del venerdì). Al suo interno vi sono ben 218 colonne di legno che sorreggono il tetto le cui basi intagliate con scritte cufiche risalgono al X-XI secolo. La moschea è del 1788, ma vi era già un’antica moschea nel VIII secolo, di cui restano alcune colonne ancora in piedi, che vennero erette su un preesistente edificio ancora più antico. La moschea contenere fino a 5000 persone ed è costruita con un’unica grande sala, seguendo l’esempio di poche moschee al mondo.
Pranzo in ristorante locale.
A fine pranzo, trasferimento all’aeroporto internazionale di Urgench in tempo utile per l’imbarco sul volo diretto per Roma.
Arrivo e fine dei nostri servizi.
La quota comprende:
- volo diretto Roma–Tashkent e volo diretto Urgench–Roma in classe economica
- sistemazione in hotel 4 stelle a Tashkent, a Samarcanda e a Bukhara, 3 stelle a Khiva
- pensione completa (dalla prima colazione del secondo giorno al pranzo dell’ultimo giorno)
- trasferimenti con automezzi privati con A/C con autista come da programma
- guida professionale parlante italiano
- visite ed escursioni come da programma
- ingressi a siti e musei come da programma
- biglietti per i treni Tashkent – Samarcanda e Samarcanda – Bukhara in classe turistica
- visita ad una scuola di ceramica a Gijduvan
- master class di “Shashlik” a Gijduvan
- master class di “Plov” a Samarcanda
- spettacolo folkloristico a Bukhara nella Madrasa Nodir Devonbegi
- acqua minerale, 1 litro al giorno a persona
- assicurazione medico bagaglio
- assicurazione annullamaneto
- accompagnatore dall’Italia de I Viaggi di Giorgio
La quota non comprende:
- tasse aereoportuali pari a euro 315,00 (importo soggetto a riconferma sino emissione dei biglietti aerei)
- bevande ai pasti e bevande alcoliche
- mance
- extra di carattere personale
- tutto quanto non espressamente previsto nella “quota comprende”.
Scelta del posto a bordo dell’aereo:
I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.
Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.
Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.
Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.
I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.
L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.
Documenti per l’espatrio:
- Passaporto: necessario, con validità residua di almeno tre (3) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
- Visto d’ingresso: non necessario