TURKMENIKISTAN – SITI UNESCO

Il tour Turkmenistan è un viaggio   alla scoperta di un paese affascinante e dei suoi luoghi magici, addentrandoci in terre dal fulgido passato. Un viaggio ricco di emozioni tra villaggi rurali e avamposti medioevali incastonati tra altipiani e canyon.

Unitevi a questo viaggio in Turkmenistan, una delle nazioni più misteriose dell’Asia Centrale e del mondo ancora non diventate prede del turismo di massa, alla scoperta dei paesaggi lunari, dune e montagne che cambiano colore a seconda del giorno, grandi siti archeologici e leggendarie città. Ashgabat, il deserto del Karakum e la Porta dell’Inferno saranno solo l’inizio…

 

File lunghissime di animali carichi di merci, dune sabbiose spazzate dal vento, chilometri e chilometri di nulla, anzi di deserto, di uno dei deserti più difficili del mondo, solcato da secoli da una rotta commerciale che dall’oriente fungeva da tessuto connettivo con le porte dell’Europa. E per finire oasi e caravanserragli. Questo e molto, molto altro era il Turkmenistan di ieri, ricco di regni ed imperi dalle mille e una notte, a cavallo tra due civiltà e due mondi diversi. Oggi dopo anni di presenza e sfruttamento sovietico il paese torna a proporsi come luogo strategico importante nella geopolitica internazionale ed anche, e non è un dettaglio, come meta turistica e vacanziera di un certo livello. Qui storici ed amanti dell’arte troveranno il loro habitat naturale, ed a meno che non siano troppo rigidi sulle loro posizioni dogmatiche, eurocentriche e islamofobe, rimarranno senza parole di fronte alle meraviglie che il tempo ha saputo conservare e tramandare a memoria di secoli di civiltà.

Scopri questo paese misterioso e affascinante con il nostro viaggio di 9 giorni che mette in risalto i punti storici e panoramici del Turkmenistan – dalla scintillante città di Ashgabat alle antiche rovine di Merv, passando per il deserto infuocato del Karakum e oltre… Questo tour più lungo del Turkmenistan è adatto a coloro che hanno un po’ più di tempo e vogliono vedere il più possibile del paese. Scopri e sperimenta ciò per cui il Turkmenistan è più famoso, tra cui seguire l’eredità dell’ex presidente Niyazov nella capitale di marmo Ashgabat, campeggiare accanto al cratere di gas incandescente di Darvaza ed esplorare i siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO di Merv e Kunya-Urgench. Inoltre, cogli l’opportunità di conoscere il vero Turkmenistan osservando la vita nei villaggi del deserto e delle montagne e viaggiando a ovest per vedere gli splendidi canyon di Yangikala e Yangisuv e alcuni dei luoghi di pellegrinaggio più sacri del paese.

Scopriremo uno dei paesi meno visitati della terra con ogni mezzo di trasporto per entrare maggiormente nella vita quotidiana del Turkmenistan, facendo soste in diverse zone rurali del paese ancora poco abituate alla presenza del viaggiatore straniero per conoscere le tradizioni della cultura locale e la rinomata ospitalità dell’Asia Centrale.

Situato nell’Asia centrale, di cui occupa la parte sudorientale, il Turkmenistan è costituito, per oltre tre quarti del territorio, dall’arido e sabbioso deserto del Karakum. La vicinanza con il mar Caspio e la scoperta di enormi giacimenti di minerali e gas naturali, ha tuttavia costituito nell’ultimo secolo un binomio vincente per la trasformazione del Paese, diventato mira degli interessi energetici ed economici degli Stati limitrofi e di quelli occidentali. Detentore di risorse indispensabili per i consumi crescenti delle economie di mercato e soprattutto passante strategico del fitto reticolo di oleodotti e gasdotti ramificati in tutta la regione, il Turkmenistan ha saputo sfruttare a fondo questa concomitanza di risorse e di bisogni, offrendo il suo territorio anche come base militare internazionale per le operazioni nelle problematiche zone di confine, a cominciare da quelle afghane e pachistane. L’interesse estero per il mantenimento di questa situazione non è stato scalfito nemmeno di fronte alla particolare situazione politica interna del Paese, governato da quello che è stato da molti paragonato a un vero e proprio faraone moderno, padre-padrone del Turkmenistan: il presidente Niyazov, ininterrottamente al potere a partire dalla proclamazione di indipendenza successiva allo scioglimento dell’URSS.

Uno dei paesi più ermetici al mondo, lo Stan meno visitato dell’Asia Centrale, meta imperdibile per un viaggiatore affascinato dall’insolito e alla ricerca di luoghi bizzarri e paesaggi surreali. Nella megalomania di Ashgabat, la capitale di marmo bianco e oro, avremo l’impressione di essere stati catapultati in una realtà parallela, con imperdibili stranezze architettoniche da Guinnes dei Primati di Ashgabat e la Ruota Panoramica chiusa più grande al mondo! Non solo architettura, ma anche paesaggi e archeologia: il lago sotterraneo di Köw Ata, lo stupendo e poco conosciuto Canyon di Yangykala e i Siti UNESCO di Nisa, un tempo capitale dell’Impero dei Parti e di Merv, una delle più importanti Città-Oasi dell’Asia Centrale del passato. La conclusione di un viaggio in Turkmenistan è doverosa e indimenticabile: una notte in tenda alla Porta dell’Inferno! Accamperemo ai bordi del surreale cratere originato dal collasso di una caverna di gas naturale situato a Darwaza e ancora oggi attivo.

La città con più edifici rivestiti di marmo al mondo non si trova in Italia come qualcuno potrebbe pensare, ma in Asia: stiamo parlando di Ashgabat, la capitale del Turkmenistan. Per darvi un’idea, parliamo di oltre 4,5 milioni di m2 di marmo bianco di Carrara. Si tratta di una cifra gigantesca, tanto che la città si è aggiudicata nel 2013 il Guinness World Record per “la città con la più alta densità di edifici rivestiti in marmo”.
Ma per quale motivo è stata usata così tanto questa pietra? E qual è la storia di questa città?

 

 

1 GIORNO: Italia – Ashgabat

Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto di Roma Fiumicino o altre città,e dopo le operazioni di imbarco, partenza per Ashgabat,via Istanbul con Turkish Airlines,volo delle 15.30 e proseguimento con volo delle 20.15.

2 GIORNO: Ashgabat-Nisa

Arrivo circa alle 02.00 del mattino, incontro con la guida, trasferimento in hotel per effettuare check-in. Pernottamento.

La città con più edifici di marmo al mondo è in Turkmenistan ma non viene visitata. Perché?

Il marmo di Ashgabat
La città ha una superficie di circa 22 km2 (pressappoco quanto Aosta) e, dagli anni ’90 a oggi, sono stati realizzati 543 nuovi edifici rivestiti con 4.513.584 metri quadrati di lastre di marmo di Carrara bianchissimo. Proprio per questo, come anticipato, si è aggiudicata un record mondiale.
Pensate che solamente lungo la Bitarap Türkmenistan Sayolu – la strada principale di Ashgabat – ci sono 170 edifici allineati per 2,6 km, ricoperti da oltre 1,15 milioni di m2 di marmo.

Ma… di che tipo di edifici stiamo parlando? Si tratta principalmente di edifici pubblici, musei, complessi residenziali e monumenti dedicati ai principali leader politici turkmeni, ai quali si alternano ampie strade e giardini curati nel minimo dettaglio.
Tra tutte le opere in marmo, però, salta particolarmente all’occhio l’Alem Entertainment Center, cioè la ruota panoramica coperta più grande del mondo – anch’essa detentrice di un Guinness World Record dal 2012 – costata circa 170 milioni di euro.

 

Prima colazione. In tarda mattinata visita di Nisa,Patrimonio Unesco, un sito archeologico a 25 km dalla capitale dove è possibile ammirare i resti dell’antica capitale dei Parti, il cui regno, grazie alle conquiste di Mitridate I, si estendeva nel II sec. a.C. dalle sponde del Mediterraneo fino alle rive dell’Indo.Fu la capitale della Partia, esistita dal III secolo a.C. al III secolo d.C. Il complesso storico comprende due monumenti archeologici: Nisa Vecchia e Nisa Nuova.

Nisa - Central Asia Guide

Nisa Vecchia (precedentemente Mitridatkert) si tratta di una possente fortezza a forma di pentagono irregolare (14 ettari) con un bastione inaccessibile. Le fortificazioni hanno fondamenta spesse 9 metri e sono rinforzate da 43 torri rettangolari, un tempo comprendeva vari palazzi e templi ed era un luogo di feste dedicate ai rappresentanti idolatrati della dinastia Arsakide, i governatori partici.

Parthian Fortresses of Nisa - UNESCO World Heritage Site (Ashgabat) - Tripadvisor

Tre i luoghi di maggior interesse: una grande torre, l’unica struttura a due piani ancora esistente, il secondo sono le rovine di enormi colonne e mura alte circa 2-3 metri e, infine, la cosiddetta “sala circolare” (17 m di diametro).L’architettura della Vecchia Nisa è unica, originale e non ha eguali in tutta l’Asia centrale. Le tradizioni architettoniche dell’antica Grecia, Roma e Oriente si fondevano armoniosamente. Nisa fu costruita da architetti e costruttori locali che avevano assimilato perfettamente le tecniche e gli stili dei maestri occidentali. Dopo averli sapientemente adattati, crearono un’architettura completamente nuova e unica.

Rientro ad Ashgabat. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio, visita del Museo Nazionale, con uno straordinario tesoro, un gruppo di grandi “Raytheon” di avorio del 3° secolo a.C. con fini sculture ellenistiche. Proseguimento con la visita panoramica del Parco dell’Indipendenza, dell’Arco della Neutralità e della moschea di Ertugrul, la ruota panoramica Alem.

La Moschea Ertugrul Gazi è una delle più belle moschee musulmane del Turkmenistan e, come tutti gli altri edifici costruiti ad Ashgabat durante il periodo dell’indipendenza, colpisce per le sue dimensioni e la ricchezza delle decorazioni.Fu costruita nel cuore di Ashgabat, in via Azadi, negli anni ’90 del XX secolo. Per questo motivo, è anche chiamata Moschea Azadi.La Moschea Azadi è la più grande di Ashgabat e può ospitare fino a 5.000 persone contemporaneamente. Fu costruita in stile turco e deve il suo nome all’oguzkhan Ertogrul, Osman I, padre del primo sovrano dell’Impero Ottomano.

Moschea Turkmenbashi Ruhy vicino ad Ashgabat

La Moschea spirituale di Turkmenbash, tappa successiva, fu costruita dal 2002 al 2004, e’ una delle più grandi moschee dell’Asia centrale e la principale moschea del Turkmenistan. Intorno alla moschea si trovano numerose fontane, come se la moschea sorgesse sull’acqua, che le conferiscono un aspetto magnifico.Le pareti della moschea sono tradizionalmente decorate con sure del Corano e frasi del Rukhnama, il libro sulla spiritualità e la moralità scritto dallo stesso Turkmenbashi. Per questo motivo, la moschea non è riconosciuta da molti musulmani.

La Moschea Ruhy di Turkmenbashi è un bene nazionale e un orgoglio per il popolo turkmeno. La sua immagine è presente anche su una banconota da 500 tmt, una moneta nazionale.Ad Alem, presso l’Alem Cultural and Entertainment Complex, punto di riferimento importante sul margine meridionale di Ashgabat, situato lungo Archabil Avenue. Si trova la ruota panoramica chiusa più grande del mondo, che vanta un diametro di 57 metri.

La Moschea di Ertugrul Gazi situata nel cuore di Ashgabat ed è una delle più belle moschee musulmane del Turkmenistan. — Foto stock editoriale di © liene.rozensteina@gmail.com #548548316

L’inaugurazione cerimoniale della moschea ha avuto luogo nel 1998. È decorata con quattro minareti bianchi come la neve e ricorda nell’aspetto la famosa Moschea Blu di Istanbul e colpisce per la sua grandiosità e raffinatezza. All’interno della moschea si trova un ampio cortile con una fontana e la sala di preghiera è ricca di dipinti, dorature e vetrate.

Parco dell’indipendenza, simbolo del Turkmenistan moderno.

Percorrendo il viale principale con aquile a cinque teste, fontane e statue di eroi nazionali, si sale un’ampia scalinata in marmo fino al Monumento all’Indipendenza.

Asghabat: la capitale del Turkmenistan

Di fronte al Monumento all’Indipendenza, si trova una statua dorata di Turkmenbashi, e l’enorme Rukhnama, il libro etico e filosofico scritto da Turkmenbashi e conosciuto da ogni cittadino della repubblica si staglia davanti a esso. La sera, la copertina verde del libro commemorativo si apre e lo schermo, con l’aiuto di un proiettore, proietta un documentario sulla formazione della nazione turkmena.

Prima di chiudere la giornata cenando in un ristorante locale, visiteremo il Monumento alla Neutralità, inizialmente chiamato Arco della neutralità, a simboleggiare l’ottenimento dello status internazionale di neutralità permanente da parte del Turkmenistan il 12 dicembre 1995, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il Turkmenistan uno stato neutrale, che persegue una politica di non ingerenza negli affari interni di altri stati e di non coinvolgimento in alcun conflitto armato.

Da allora, il Turkmenistan ha iniziato a celebrare il 12 dicembre come Giorno della Neutralità e, nel 2010, si decise di spostare l’arco nella parte meridionale della città. Nei due anni successivi, l’arco fu reinstallato  e fu ribattezzato Monumento della Neutralità e la sua altezza raggiunse i 95 metri, ovvero 2 metri più alta della famosa Statua della Libertà negli Stati Uniti.

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.

Ruota Di Ashgabat Ferris Foto stock - Foto stock gratuite e royalty free da Dreamstime

3 GIORNO: Ashgabat-Mary

Prima colazione in hotel e partenza per Mary via  autostrada.

Lungo il viaggio potremo visitare le rovine della moschea di Seyit Jemaleddin, moschea medievale del XV secolo, della quale rimangono solo le parti restaurate dopo il terremoto di Ashgabat del 1948. Tuttavia ha conservato il suo significato e continua a essere di grande interesse per turisti e ricercatori poiché I restauratori sono riusciti a riportare alla luce le fondamenta del portale, la posa dei mattoni sulla piazza e la tomba e il successo più grande del loro lavoro è stato il restauro del mosaico raffigurante draghi che si contorcono tra i meli e un’iscrizione che indicava che la moschea era chiamata “Casa della Bellezza”.

Seyit Jemaleddin Moschee – Wikipedia

Le raffigurazioni di draghi non sono tipiche delle moschee e questo dipinto non ha nulla di simile in Asia centrale.

Esiste una bellissima leggenda che spiega l’apparizione dei draghi gialli sulla moschea: si racconta che un tempo gli abitanti del villaggio salvarono un drago (ajdarha) e furono ricompensati con dell’oro che spesero per costruire una moschea. Da allora, il drago divenne il totem del villaggio.

All’arrivo in città proseguiremo verso Merv, inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO come antico centro ben conservato della Grande Via della Seta. È uno dei territori più antichi dell’Asia centrale, che fu tra i primi a introdurre un sistema di irrigazione. Ciò portò alla formazione di una delle più grandi città del mondo antico: Merv (Margush, Margiana, Maria). L’origine di Merv è avvolta nel mistero. Un fatto è certo, tuttavia: i primi riferimenti scritti a questa città si trovano nelle cronache avestiane risalenti all’VIII-VI secolo a.C. circa. I cronisti usarono ampiamente epiteti luminosi, definendola “anima di un re, madre delle città del Khorasan e città che custodisce l’Universo”.

Mary | Turkmenistan Luxury Travel | Remote Lands

Tra i monumenti storici più interessanti c’è il mausoleo del sultano Sandzhar Dar-al-Akhir (1140 d.C.). Questo straordinario monumento è alto quasi 40 metri. La leggendaria cupola, costruita con due sottili gusci di mattoni, rende questo grattacielo medievale unico.

Merv - Viaggio e Cose da Vedere e Fare

Altri punti di interesse noti di Merv che visiteremo sono: Sultan-Kala, la Cittadella di Shazriar-Ark, le rovine delle fortificazioni di Abdillakhan-Kala (XV secolo), le rovine della fortezza di Bairamalikhan-Kala e le sue torri, le rovine della fortezza di Kyz-Kala (VI-VII secolo), i mausolei di Al-Khakim ibn Amir al-Jafari e Buraid ibn al-Khusein al-Islami (XV secolo, luogo di pellegrinaggio), il mausoleo di Muhammad ibn Zeid (XII secolo), il complesso di Talkhatan-Baba con i mausolei di Talkhatan-Baba, dell’imam Kasim, dell’imam Shafi e dell’imam Bakr, la moschea di Jusuf Khamadani (XIII secolo, ricostruita nel XIX secolo), le rovine della fortezza di Erk-Kala (VI secolo), le rovine di un tempio cristiano e un monastero buddista a Gyaur-Kala (antica Antiochia Margiana), le rovine della moschea di Beni-Makhan (VII-XII secolo), le alte mura di una fortezza, come la Grande e la Piccola Kyz-Kala, il mausoleo di Kyz-Bibi e numerosi resti di bagni, palazzi, sale principali e altro ancora.

Ritorno a Mary, cena e pernottamento in hotel

4 GIORNO: Mary-Ashgabat

Dopo la colazione mattutina, partenza per Gonur Depe (Margush). Durante il percorso visita ai resti della chiesa di Horoba Kushuk.

Non molto tempo fa, negli anni ’90, tra le sabbie del deserto del Karakum orientale, gli archeologi scoprirono un’enorme necropoli risalente al 3-2 millennio a.C. nell’oasi di Mary. Un tempo lì sorgeva una capitale, oggi chiamata Gonur Depe (tradotto dal turkmeno come “Collina Grigia”), era il più grande insediamento dell’intera Margiana (Margush).

Gonur / Gonor/ Gunar, Mouru, Murgab, Merv, Margiana. Turkmenistan Region & Zoroastrianism

Questa presunta “capitale” non aveva un sovrano con autorità di comando definite, che governasse l’intero paese, ma piuttosto una guida spirituale, un sacerdote supremo. Il popolo lo rispettava spontaneamente e solo volontariamente, spinto dalla fede.

Al centro della città sorgeva un palazzo con numerose ampie stanze, circondato da mura robuste e spesse e da poche torri quadrate. Il sacerdote principale, molto probabilmente, risiedeva lì. Gli archeologi hanno rinvenuto frammenti della facciata dell’edificio, la tecnica dei maestri di Gonur è unica: inizialmente l’immagine sul muro veniva dipinta con colori e solo successivamente realizzata con pietre. Non è stata ancora trovata al mondo una tecnologia simile per la lavorazione del mosaico.

Gonur Depe - Wikipedia

La necropoli di Gonur Depe custodisce ancora molti misteri per storici, archeologi e scienziati.

Dopo un’escursione completa a Gonur Depe, ritorno a Mary e  visita il museo di storia della regione di Merv.

Il Museo di Storia ed Etnografia di Mary è un’istituzione affascinante che mette in mostra il ricco patrimonio culturale della regione. La collezione comprende oggetti dell’età del bronzo, dell’impero persiano e del periodo islamico, tra cui ceramiche antiche, strumenti, gioielli, monete e tessuti e anche elementi etnografici: abiti tradizionali turkmeni, artigianato e strumenti musicali, fornendo informazioni sulla vita quotidiana, l’arte e il commercio degli abitanti della regione nel corso di migliaia di anni. Il museo ha svolto un ruolo cruciale nel documentare e preservare questi reperti, rendendolo una delle istituzioni culturali più importanti del Turkmenistan.

La Chiesa Pokrovskaya, nota anche come Chiesa dell’Intercessione della Vergine Maria, fu costruita intorno al 1900 e incorpora colori alternati di mattoni rossi e bianchi, aggiungendo consistenza e vivacità alle sue facciate. L’alternanza dei colori dei mattoni negli archi e nelle modanature dentali crea un aspetto vivace e invitante, mentre gli archi cuspidati dipinti di bianco e il portico a timpano migliorano il fascino visivo dell’edificio.

File:Pokrovkaya Church, Mary.jpg - Wikipedia

In seguito alla Rivoluzione Russa e all’ascesa dell’Unione Sovietica, le libertà religiose furono fortemente limitate. Negli anni ’30 la chiesa fu chiusa, la torre e la croce smantellate e l’edificio fu adibito a club e successivamente a magazzino militare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu restituita alla sua funzione religiosa originaria nel 1947, anche se le attività religiose erano ancora sotto stretto controllo da parte del regime sovietico.

Solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1991, le libertà religiose sono state pienamente ripristinate. In Turkmenistan, dove il cristianesimo ortodosso russo rappresenta circa il 3% della popolazione, la chiesa è stata ristabilita come luogo di culto.

Trasferimento all’aeroporto per il volo serale per Ashgabat. Cena e pernottamento.

 

5 GIORNO: Ashgabat-Turkmenbashi-Yangikala-Balkanabat

Volo mattutino per Turkmenbashi.Partenza per una lunga giornata tra le montagne e i canyon.

Successivamente partenza con le 4×4 verso “il pianeta Marte”. Pranzo al sacco lungo il percorso. Il canyon di Yangykala è detto anche “la fortezza di fuoco” a causa delle rocce rosse che rivestono le sue pareti e cambiano le loro sfumature a seconda dell’ora del giorno e del clima, dal bianco al rosso acceso. La bellezza di questo angolo di Karakum è da lasciare senza fiato chiunque.

Canyon di Yangykala. Foto di paesaggi: ecco le più belle del 2024 | Dove Viaggi

Uno dei più suggestivi siti naturali del Turkmenistan, i canyon di Yangikala, il termine “yangi kala” si traduce in turkmeno come “fortezze di fuoco”.

In effetti, le ripide pareti rocciose di colore bianco, giallo, ocra, viola e rosso, scolpite con fantasia da venti e piogge, sono molto simili ai castelli di pietra di un fantasy. I canyon più belli si ammirano al tramonto, quando tutto si tinge di un rosso acceso.

Turkmenistan's Yangykala Canyons | Luxury Turkmenistan Itinerary | Remote Lands

Un tempo, il fondo dei canyon era il fondo di un antico mare. E oggi è possibile passeggiarvi, come in un parco naturale di sculture di terra compressa, che si sgretolano tra le mani. Si percorre uno stretto corridoio per ammirare panorami fantastici e incredibili variazioni di colore. Il canyon si restringe progressivamente, fino a toccare entrambe le pareti contemporaneamente.

Yangykala canyon Turkmenistan

Arrivo a Balkanabat, sistemazione in albero e pernottamento.

All’arrivo, sistemazione in albergo.Cena e pernottamento.

6 GIORNO: Balkanabat-Nohur-Ashgabat

Prima colazione in hotel,e oggi giornata di un lungo trasferimento diretti ad  Ashgabat passando per il villaggio di montagna di Nohur (visita al cimitero locale, luogo di pellegrinaggio, vecchio albero), il lago sotterraneo Kow Ata, la moschea Geok Depe.

Tour to Nohur - 1 Day

In una regione abitata dai turkmeni della tribù montana Nokhur, che da secoli conservano la loro cultura unica, l’artigianato tradizionale e l’architettura. Nohur è nella lista dei 100 luoghi più romantici del mondo. I pittoreschi villaggi di Nohur, sono caratterizzati dalla bellezza di case a due piani dall’architettura unica, arroccate sulle rupi montuose, tra vigneti, mandorli e melograni.

Nokhur Cemetery - Atlas Obscura

A un’altezza di 1000-1100 metri, secondo la leggenda, il suo nome deriva dal profeta biblico Noè, la cui Arca, dopo quaranta giorni di navigazione, approdò sul monte Manoman; ecco perché le parole “nokh” o “nukh” sono tradotte come “colpito”. Gli abitanti locali di lunga data spiegano la varietà della flora e della fauna di Nokhur con il fatto che, in un tempo imprecisato, Nukh, figlio di Noè, liberò tutti gli animali e gli uccelli del luogo e piantò i semi che furono conservati nell’Arca. Lì si può ammirare la cascata Khur-Khuri, che nasce da alcune piccole sorgenti montuose e precipita da un’altezza di 53 metri. Inoltre, c’è un luogo speciale per esprimere i desideri alla periferia del villaggio: Giz bibi, una stretta fessura nella roccia che gli abitanti del posto considerano una delle porte del paradiso.

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Non lontano da Ashgabat, si trova la famosa grotta di Bakharden, che ospita al suo interno l’altrettanto famoso lago sotterraneo Kow-Ata. Il nome del lago è tradotto come “padre delle grotte”. La sua popolarità è legata alle proprietà curative dell’acqua, a una temperatura di 34-37 gradi, contiene 38 elementi come iodio, magnesio, ferro, bromo, potassio, sodio, solfato e altri. È dimostrato che quest’acqua migliora la circolazione sanguigna, aiuta a controllare reumatismi, disturbi della pelle e malattie renali, rilassa il sistema nervoso e ha effetti positivi su tutto il corpo.

La fortezza di Geok-Tepe, costruita nel 1869, è un luogo significativo che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia del Turkmenistan. Divenne l’ultimo baluardo sulla via della Russia imperiale, costruita sulle rive del Mar Caspio come base per gli eserciti, verso l’Asia centrale.

Arrivo ad Ashgabat in serata,cena e pernottamento.

 

7 GIORNO: Ashgabat-Darwaza

Dopo la prima colazione, proseguiremo il  tour della città ad Ashgabat, inclusa la visita al Museo dei tappeti, alle scuderie di cavalli Ahalteke (opportunità di conoscere una famiglia turkmena) e al bazar russo.

Akhal Tekè: il cavallo dorato | HorseShowJumping.tv

Il Museo del Tappeto Turkmeno è stato fondato nel 1993 per preservare e sviluppare le tradizioni della tessitura dei tappeti turkmeni. Oltre duemila tappeti realizzati a mano attendono di stupire i visitatori. Qui sono esposti tappeti antichi e moderni, tra cui uno di 301 metri quadrati che è entrato nel Guinness dei primati come il più grande del mondo.

TURKMEN CARPET MUSEUM: Tutto quello che c'è da sapere (2025)

Per i turkmeni, il cavallo è sempre stato un animale sacro. È difficile immaginare un turcomanno senza un cavallo. «Il cavallo è un membro equo della famiglia turkmena», dicono. L’orgoglio dei turkmeni e la principale attrazione del loro paese sono i cavalli Akhaltekin, i migliori cavalli del mondo.

Nel pomeriggio trasferimento al cratere di gas Darwaza nel deserto del Karakum.

Darwaza | Travel Land

Il cratere gassoso di Darwaza è uno dei luoghi più mistici e affascinanti della Terra. Situato nel cuore del deserto del Karakum, il cratere brucia ininterrottamente da quasi 55 anni. Affascinante e inquietante al tempo stesso, attrae visitatori da tutto il mondo e suscita un acceso dibattito. Mentre alcuni sostengono che le fiamme debbano essere spente, altri credono che questa meraviglia geologica unica creata dall’uomo debba essere preservata.

Darwaza crater in Turkmenistan: the weirdest sight I've ever visited

Si è guadagnato il soprannome di “Porta dell’Inferno” per via dell’inquietante ma unico spettacolo delle fiamme che fuoriescono dal sottosuolo.

Cena barbecue e pernottamento nelle yurte.( Sono previste yurte singole,doppie o matrimoniali, e un bagno esterno ogni 3 yurte riservate al nostro gruppo)

Darvaza, la Porta dell'Inferno

Soggiornare al campo di yurte vicino al cratere di gas di Darwaza offre un’opportunità unica per ammirare appieno l’incantevole spettacolo delle “Porte dell’Inferno” con calma, permette di godere di questo spettacolo mozzafiato per tutta la notte, potrete osservare in tutta tranquillità gli uccelli notturni che volteggiano nella radiosa colonna di luce proiettata dall’imponente cratere.

Si arriva al cratere,camminando su un sentiero molto comodo.

Campo di yurta nel cratere Darvaza, Turkmenistan

8 GIORNO: Darwaza-Ashgabat

Dopo la colazione, partiamo verso a Nord, alla volta di Kunya Urgench, un’antica città, la cui prima menzione risale al III-I secolo a.C.

SAADA TOUR - Travel Turkmenistan with us

Le carovane della Grande Via della Seta passavano di qui, e, poiché situata all’incrocio delle rotte commerciali, era un importante centro di mercato.

Tutte le attrazioni di Kunya-Urgench si trovano nella Città Vecchia e sono incluse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Il minareto di Kutlug-Timur, eretto nel XIV secolo, è considerato il più alto dell’Asia centrale. La sua lunghezza è di 60-62 metri (i dati variano leggermente a seconda delle fonti). Un tempo il maestoso minareto faceva parte di una moschea, poi distrutta.

Kunya-Urgench

C’è anche un mausoleo del XIV secolo, dove è sepolta la figlia del Khan uzbeko, Tyurabek-khanym. Il mausoleo è interessante per il pannello a mosaico della cupola raffigurante fiori e stelle. Si ritiene che questo ornamento non abbia analoghi.

La fortezza di Kyrk-molla è il monumento più antico di Kunya-Urgench. La fortezza risale al III-II secolo a.C. e aveva un nome diverso. Nel XIII secolo, il sovrano della città decise di costruire un palazzo per gli scienziati in questo sito, sperando che quarantamila mullah (letterati) vi lavorassero.

Kyrk Kyz, il castello delle quaranta amazzoni uzbeke – Farfalle e trincee

Da non perdere la città medievale di Ak-kala, il minareto di Mamun, eretto tra il X e l’XI secolo, il mausoleo di Khorezmshah Il-Arslan.

Trasferimento per Dashoguz. Prendiamo il volo per Ashgabat.

Cena di arrivederci in ristorante locale. Pernottamento in albergo.

 

9 GIORNO: Ashgabat – partenza per l’Italia(previsti voli da altre citta’)

Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto, per il volo di ritorno  a Roma,via Istanbul,delle ore 08.15  e proseguimento per Roma alle ore 12.45

Arrivo a  Roma alle 14.30 e fine dei servizi.

 

 

 

La quota comprende:

  • Voli di linea Roma-Ashgabat-Roma Turkish Airlines via Istanbul,franchigia bagaglio 20 kg.
  • Supporto per il visto (lettera di invito, registrazione statale, abbonamento di viaggio)
  • Trasporto su strada con veicoli privati climatizzati, o  SUV/4WD secondo del tipo di strada
  • Sistemazione in hotel 5***** trattamento di camera e colazione.
  • Pensione completa,dalla colazione del secondo giorno alla colazione ultimo giorno

Servizi di guida-interprete di lingua italiana per tutta la durata del tour

  • Ingressi ai siti menzionati nel programma
  • Tassa di soggiorno negli hotel
  • Biglietto aereo nazionale (Ashgabat-Turkmenbashi), Boeing 737, posti in classe economica
  • Una bottiglia d’acqua minerale da 1.5 litro al giorno a persona.
  • Assicurazione medica (massimale 50.000,00) e bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Assicurazione  ANNULLAMENTO AL VIAGGIO (massimale intero costo del viaggio)
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio
  • Iva di legge

La quota non  comprende:

  • Tasse aereoportuali pari a euro soggette a riconferma 390,00
  • Visto turistico per il Turkmenistan da 85+4 USD a persona, se ottenuto all’aeroporto di Ashgabat (soggetto a modifiche; dipendente dalla nazionalità)
  • Tassa di migrazione del Turkmenistan 15,00 USD a persona, da pagare all’aeroporto di Ashgabat (soggetta a modifiche)
  • PCR test (33 USD rapid test) da pagarsi all’arrivo (obbligatorio)
  • Tassa soggiorno pernottamento in yurta, 2 USD per persona per notte (obbligatoria)
  • Mance per le guide locali e/o gli autisti
  • Tutte le altre spese e servizi non menzionati nella voce “Incluso”