TRANSIBERIANA D’ITALIA
Un grande Viaggio
Il Treno Storico della Transiberiana d’Italia, un’escursione nel cuore dell’Abruzzo tra Parchi Nazionali e Riserve Naturali che attraversa montagne e strette gole. Un tracciato spettacolare, quello della Transiberiana d’Italia, che da solo vale un viaggio lento alla scoperta dei piccoli borghi e grandi centri dove la storia e le tradizioni locali sono custodite dalle comunità locali…
Un viaggio che unisce il massiccio della Majella con le sue ragguardevoli cime e i suoi grandiosi altipiani carsici con monumenti, opere d’arte e lavoro dell’uomo di queste magnifiche terre.
«Chissà, forse tra qualche anno, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali metterà sotto tutela anche le linee ferroviarie locali. Non più rami secchi bensì musei viaggianti a “bassa velocità” alla scoperta della geografia, cultura e storia d’Italia. Gli stranieri le scoprono, le usano e ce le invidiano, noi le snobbiamo e preferiamo l’automobile».
Inizia così Giuseppe Furno nella sua guida In treno alla scoperta dell’Abruzzo, nel presentare la linea ferroviaria Sulmona-Carpinone.
In autunno il paesaggio che scorre dal finestrino del treno storico è un vero e proprio dipinto dai mille colori, grazie alla ricchezza di specie vegetali che caratterizzano la montagna attraversata dagli antichi binari e che rendono il viaggio un autentico spettacolo da vivere con intensità a bordo.
Partenza: 25/10/2024
Durata: 2 Giorni 1 Notte
Costo per persona: € 350,00
Suppl.Singola: € 35,00
Prenotazioni entro: 20 Luglio
Saldo entro: 30 giorni prima della partenza
Versando un acconto di: € 130,00
1° giorno: Roma – Bominaco – Sulmona
Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da definire e partenza per l’Abruzzo in bus privato. Prima tappa Bominaco.
Visita di Bominaco, piccolo centro dell’Abruzzo Aquilano, importante per l’Abbaziale di S. Maria Assunta e l’oratorio di S. Pellegrino uno dei maggiori complessi artistici della regione. La cappella è stata definita la Cappella Sistina d’Abruzzo.
L’Abbaziale di S. Maria Assunta è la massima espressione dell’architettura romanica abruzzese risalente al XII sec. All’interno la chiesa custodisce arredi liturgici di notevole importanza: L’ambone in pietra del 1180 nella tipica forma a cassa quadrilatera poggiato su quattro colonne dai ricchissimi capitelli, l’altare e il ciborio datati 1223 il cero pasquale sorretto dal leoncino stiloforo.
L’Oratorio di San Pellegrino, ricostruito nel 1263 per iniziativa dell’Abate Teodino che ne fa risalire la costruzione a Carlo Magno secondo quando si legge in due iscrizioni. L’interno con volta ogivale è completamente rivestito da affreschi che costituiscono uno dei più importanti cicli della pittura italiana. Furono eseguiti da tre pittori ancora legati ai modi bizantini ma aggiornati ai nuovi modi provenienti d’oltralpe che raccontano scene della vita di Gesù: Importante il Calendario Bominacense con i dodici mesi dell’anno, i segni zodiacali e gli influssi lunari utilizzato dai monaci Benedettini per il lavoro e la preghiera.
Gli affreschi furono concepiti come emanazione della stessa liturgia che i monaci celebravano nel coro conventuale. Per questo si ritiene plausibile che gli autori dei vari affreschi furono gli stessi monaci. “L’insieme pittorico esprime una simbiosi culturale che soltanto la comune educazione teologica e la medesima sensibilità monastica potevano produrre. I cicli pittorici furono quindi dipinti da maestri differenti e precisamente: Il Maestro dell’Infanzia, il Maestro della Passione, il Maestro Miniaturista, il Calendario Bominacense.
Ci guardammo intorno, senza proferire parole, quei dipinti meritavano un religioso silenzio, mentre lasciammo che l’energia del luogo “ci parlasse”. Ad una prima lettura della serie di affreschi osservammo un ciclo sull’infanzia di Cristo e uno sulla Passione, scene tratte dal Giudizio Universale, storie di San Pellegrino e di altri santi ed una serie sui mesi del Calendario.
Trasferimento presso il Borgo di Fumari per il pranzo a base di antipasti e pasta fatta in casa.
Al termine del pranzo, trasferimento a Sulmona per la visita guidata.
Sulmona, un tassello da non perdere nell’Italia da scoprire, quella dal volto semplice ma affascinante delle piccole realtà di provincia, in cui borghi e città si incastonano in contesti paesaggistici di eccezionale valore.
Famosa in particolare per la bontà dei suoi confetti, vicina alle mete turistiche più conosciute del centro Italia, luogo ideale per una vacanza tranquilla, fatta di gusti e sapori genuini propri dell’Abruzzo interno, dove ancora forti sono i legami con la tradizione che mirabilmente si fonde con storia, arte e cultura.
Autentica città d’arte, celata dai monti più alti della catena appenninica, Sulmona vanta un consistente numero di monumenti, frutto della sua storia, da abitato italico a municipio romano e fiorente borgo dal medioevo in poi.Cena e pernottamento in hotel.
2° giorno: Sulmona – Transiberiana – Sulmona – Roma
Prima colazione in hotel e trasferimento in stazione per imbarco sulla “Transiberiana d’Italia”.
Assegnazione dei posti riservati e inizio del percorso che da Sulmona parte alle ore 08.45
PROGRAMMA TRANSIBERIANA
Ritrovo presso il binario 1 della stazione di Sulmona.
Partenza del treno storico da Sulmona, itinerario panoramico risalendo la Valle Peligna e il Colle Mitra superando Pettorano sul Gizio, entrando nel territorio del Parco Nazionale della Majella.
Arrivo alla stazione di Campo di Giove, per sosta intermedia nel paese ai piedi della Majella. Dalla stazione si raggiunge il centro del borgo in circa cinque minuti a piedi, dalla cui piazza si snoda nella parte alta il centro storico caratterizzato da vicoli, archi e antichi palazzi in pietra. In piazza mercatino di prodotti tipici e dell’artigianato locale.
Partenza del treno storico dalla stazione di Campo di Giove, si supera la Majella presso il Valico della Forchetta, oltrepassando gli Altipiani Maggiori d’Abruzzo nel punto altimetrico più elevato della linea, a quasi 1300 mt. slm.
Il treno storico raggiunge l’attestamento di giornata, Pescocostanzo, per trascorrere la lunga sosta in questa splendida cittadina.
Nella regione degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, tra immensi e silenziosi pascoli che sono alla base dell’insediamento umano e dello sviluppo dei centri sorti in questi luoghi, a 1.400 s.l.m. è situata Pescocostanzo. Centro di antica origine e luogo di intensa civiltà, può vantare una favorevole temperie culturale, rappresentata dall’eccezionale patrimonio di monumenti rinascimentali e barocchi a testimonianza della straordinaria vicenda artistica e culturale che sviluppò soprattutto tra il 1440 e 1700. La tradizione artigiana è riuscita a rimanere viva e a salvare il patrimonio di esperienza, capacità tecnica, stile e qualità. Delle numerose doti artigianali che ancora rivestono una posizione di rilievo nel comune ricordiamo la tradizione artigianale del merletto a tombolo, conosciuto semplicemente come ‘tombolo’, secondo lo stile rinascimentale o con il metodo del punto antico. Questo patrimonio culturale femminile è mantenuto in vita dalla scuola di merletto a tombolo e da un museo dedicatogli. Pescocostanzo ha saputo recuperare l’antico ruolo, accreditandosi definitivamente come meta di turismo arte e cultura, oltre che di soggiorno estivo ed invernale.
Pranzo libero. Incontro con la guida e visita di uno dei borghi storici più belli nel cuore dell’Abruzzo.
Iniziamo visitando la Basilica della Madonna del Colle che si presenta con la sua imponente facciata rinascimentale e al cui interno, nell’ampio spazio creato dalle cinque navate, vi sono custoditi affreschi preziosi.
Proseguiremo lungo le antiche vie del paese imbattendoci nel Palazzo Fanzago, storico palazzo decorato da mensole in legno a forma di draghi e privo di finestre per via della sua originaria funzione di convento di clausura.
Tempo libero a disposizione prima di ritrovarsi in stazione per la partenza del treno.
Partenza del treno storico.
Rientro finale a Sulmona.
Trasferimento in bus diretto a Roma, arrivo e fine dei servizi.
La quota comprende :
- Bus per la durata del tour
- Biglietto Transiberiana 2° Classe come da itinerario € 45,00
- 1 pernottamenti in hotel in mezza pensione
- Pranzo del sabato presso Borgo dei Fumari (antipasti misti, primo della casa, bevande)
- Visita guidata come da programma
- Assicurazione medica e bagaglio e annullamento al viaggio
- Accompagnatore da Roma dei Viaggi di Giorgio
- Kit viaggio
Non comprende:
- Mance
- Spese personali
- Eventuali biglietti di ingresso ai siti e monumenti da pagare in loco.
- Auricolari € 10,00
- Tutto quanto non espressamente previsto nella ” quota comprende”
N.B. l’itinerario del treno potrebbe cambiare senza preavviso.
Info:
Sulmona-Carpinone. Quasi come una previsione, una premonizione che oggi è diventata realtà. Non per opera della Soprindendenza ma della Fondazione FS Italiane che sensibile alla tematica, ha tutelato la “nostra ferrovia” all’interno del proprio progetto denominato Binari senza tempo: quattro spettacolari linee ferroviarie, che diventano un vero e proprio “museo dinamico” che la Fondazione stessa intende preservare e valorizzare
Oggi è possibile viaggiare ancora su quella che sicuramente è la linea ferroviaria più bella d’Italia e forse va anche oltre. L’associazione LeRotaie, già protagonista con un treno storico il 4 marzo 2012, dal novembre 2014 ha iniziato una stretta collaborazione con la Fondazione FS Italiane per far sì che questa linea rimanga ancora viva.
A bordo di un convoglio storico con carrozze “centoporte” e “terrazzini” realizzate tra il 1920 e 1930, trainate dal locomotore diesel D445.1145 per l’occasione colorato con la classica livrea FS verde e marrone, si può rivivere tutta l’atmosfera di quasi un secolo fa, di quando i viaggiatori seduti su quelle stesse panche di legno avevano mete diverse da quelle che oggi noi vi proponiamo.
Durante il viaggio sono presenti guide di bordo dello staff che descrivono la storia della ferrovia e la geografia del territorio attraversato e musica popolare itinerante tra le carrozze per tutta la giornata. A terra, invece, oltre alla musica che fa sempre da cornice, stands gastronomici per assaporare la locale tradizione culinaria e visite guidate alla scoperta di musei, borghi antichi e tradizioni. Purtroppo tutto questo non basta a salvare una delle linee più belle d’Europa, noi de LeRotaie-Molise (ma non solo) siamo convinti, e lo abbiamo sempre espresso chiaramente, che la salvezza per la Sulmona-Carpinone sta nel ripristino del collegamento Pescara-Napoli.
Il termine “Transiberiana” associato alla ferrovia Sulmona-Carpinone lo troviamo per la prima volta sulla rivista Gente Viaggi del novembre 1980 dove il giornalista Luciano Zeppegno, descrivendo questa ferrovia appenninica la apostrofò come “la piccola Transiberiana” a causa delle abbondandi nevicate nel periodo invernale che la fanno somigliare alla vera Transiberiana che da Mosca raggiunge Vladivostok. Da allora, per tutti noi, è diventata la Transiberiana d’Italia. E con questo appellativo preferiamo presentarla e farla conoscere a tutti.