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Cosa è incluso
Sudan, viaggio fra le piramidi senza punta e i faraoni neri.
Subite il fascino delle piramidi? Vi piace il caldo? Trovate i deserti densi di significato e capaci di interpretare il vostro stato d’animo? Allora andate in Sudan, e precisamente nel nord del Sudan, fra l’altro molto tranquillo e sicuro.
Il Sudan è un paese ancora poco conosciuto e questa situazione permette di vivere delle atmosfere che in molti paesi si sono perse. Siti archeologici (UNESCO) spettacolari e sorprendenti, che si gustano senza la presenza di folle di turisti, splendidi villaggi nubiani abitati da una popolazione simpatica e ospitale, i semplici mercati frequentati dalle popolazioni dei villaggi, l’incontro con i nomadi nel deserto. Il viaggio ha il Nilo come filo conduttore lungo il quale si visiteranno i siti archeologici di Soleb, di Kerma, del Jebel Barkal, la tomba di El Kurru, le spettacolari piramidi di Meroe e i templi di Naga e di Musawwarat. Ma il viaggio prevede anche l’attraversamento di ambienti differenti: dallo sterminato e disabitato deserto occidentale, con vaste distese di dune, al deserto del Bayuda caratterizzato da nere montagne vulcaniche, crateri e incontri con i nomadi.
Un tour che tocca i principali siti archeologici della parte settentrionale del Sudan, con pernottamenti nelle esclusive strutture a Karima e Meroe, dove immergersi in un’atmosfera davvero unica. Una regione arida e selvaggia, di straordinario interesse archeologico e ricca di splendidi paesaggi, si rende accessibile anche a chi è più riluttante a sacrificare il proprio comfort.
Si parte in jeep dalla capitale Khartoum, una città che vanta una miscela di volti, con mercati tipici africani, ma anche grattacieli moderni, e, dopo 400 km, in un paesaggio che cambia aspetto ad ogni piè sospinto (non diciamo, ad ogni curva, perchè si tratta di un interminabile nastro rettilineo d’asfalto), spuntano, come d’incanto su una duna, le famose piramidi dei faraoni neri.
Le abbiamo sognate, le abbiamo studiate. E ora eccole lì, leggermente più basse di quelle egiziane, ma ugualmente maestose. Fra Meroe e i siti circostanti se ne contano 200. E noi pensavamo che l’Egitto detenesse il primato di queste sepolture funebri: invece ne conta soltanto 138.
Qui però tutte sono senza punta. Vabbè il vento, vabbè il clima, vabbè gli agenti atmosferici (non saprei quali, ma ci sono), ma possibile che nemmeno una si sia salvata?
Ecco allora che spunta la storia del classico tombarolo, manco a dirlo un italiano. Un medico bolognese, tale Giuseppe Ferlini, nel 1834 al seguito dell’esercito egiziano e appassionato di archeologia (in realtà si scopri dopo, cacciatore di tesori e saccheggiatore di tombe) mosso da alcune leggende locali che favoleggiavano di immensi tesori, chiese ed ottenne dal Governatore del Sudan il permesso di scavare a Meroe.
Ha iniziato così la sua opera di demolizione e razzia di molte piramidi. Dopo qualche tentativo senza successo, decise di dare l’assalto alla piramide più grande, la tomba della regina Amanishakheto, che regnò tra il 15 a.C. e il I° d.C.
Ferlini non tentò di aprire un passaggio su uno dei lati, ma decise di partire dall’alto demolendo 64 gradoni della piramide.
Attraverso il buco, Ferlini trovò il corredo funebre composto da braccialetti e anelli d’oro con pietre e smalti, cammei e vari amuleti. Convinto di aver scoperto come svaligiare tutte le tombe, il bolognese si ostinò a proseguire nella ricerca di altri tesori funebri: ed è per questo che le piramidi di Meroe sono tutte spuntate.
Non fu fortunato e non trovò altro. Poi tentò di vendere in Europa gli oggetti trafugati dalle tombe ma nemmeno in questo ebbe fortuna, perchè i gioielli non avevano la preziosità di quelli egiziani, molto più conosciuti e apprezzati al quell’epoca.
Furono infine acquistati dall’imperatore di Baviera, per questa ragione ora si trovano nel museo di Berlino.
I Faraoni Neri vissero nella regione dai greci chiamata Etiopia, la “Terra degli uomini con il volto bruciato”, dagli egizi Kush ed in seguito Nubia dal termine nub (oro), grazie alle molte miniere che la caratterizzava, e che oggi è divisa tra Etiopia e Sudan.
Dopo secoli di sottomissione all’Egitto giunse il momento del riscatto da parte del “miserabile paese di Kush” come veniva definito dagli egizi. Piye, re di Kush, diventò il primo Faraone Nero. Ebbe così origine la XV dinastia o dinastia etiope, che instaurò un periodo di pace e prosperità lungo quattro secoli (fino a quando gli egizi ripresero il sopravvento).
Sul copricapo reale apparve il doppio cobra che simboleggia il doppio regno. I Faraoni Neri seguirono i costumi e la religione del Nord. Adoravano il dio Amon, decoravano i templi con i geroglifici meroniti (non ancora decifrati)i e venivano seppelliti in piccole piramidi. Le statue dei sette faraoni neri più famosi si possono ammirare a Kerma, nel museo della missione archeologica elvetica che li ha recuperati.
Sono di altezze diverse, perchè alcuni sono morti ancora fanciulli, ma tutti trasmettono forza, carattere e voglia di combattere. Per trovare le loro tombe, bisogna raggiungere la necropoli di Nuri dove sono sepolti tutti i faraoni (19 re e 53 regine), tra cui Piankhy e i suoi amati cavalli, ad eccezione del faraone nero più conosciuto, Taharqa (690-664 a.C.), fondatore della più recente necropoli di El Kurru, situata sul lato orientale del fiume Nilo.
Da qui si passa davanti alla montagna sacra. Emblema del deserto nubiano, il Jebel Barkal (Jebel significa montagna in arabo) può essere scorto a distanza mentre ci si trova ancora in aperto deserto.
Ai piedi di questa meravigliosa ed isolata montagna di arenaria rossa, considerata sacra, si erge un grande tempio dedicato ai faraoni del Nuovo Regno e al loro patrono, Amon.
In definitiva, un viaggio importante, denso di spunti e accessibile a chiunque, in una regione arida e selvaggia, di straordinario interesse archeologico e ricca di splendidi paesaggi, dove il comfort non manca nelle esclusive strutture (resort e campi tendati) .
LUOGHI DA SCOPRIRE
Khartoum
La capitale del Sudan si trova alla confluenza (in arabo al-Mogran) del Nilo Bianco, che nasce dal Lago Vittoria in Uganda, e il Nilo Azzurro, che scorre a ovest dall’Etiopia. Divisa dal Nilo, Khartoum è una metropoli con una popolazione complessiva stimata di oltre cinque milioni di persone e include tre aree principali: Khartoum, in cui sono concentrati la maggior parte degli hotel, degli uffici e l’aeroporto; Omdurman, l’antica capitale che ospita il più grande mercato del Paese; Khartoum Nord, zona prettamente industriale.
Napata
Antica denominazione dell’attuale Karima, Napata fu la capitale del Regno d’Egitto durante la XXV dinastia, quella dei Faraoni Neri. Tra il VII e l’VIII secolo a.C. l’Alta Nubia venne unificata, il culto del Dio Amon venne ripristinato e Jebel Barkal, nei pressi di Napata, ne divenne il principale centro cerimoniale, con templi dedicati al Dio proprio alla base del monte sacro; ciò determinò la rinascita della cultura egizia nel Regno Sudanese di Kush.
Deserto del Bayuda
Il Deserto del Bayuda si estende nell’area delimitata dall’ansa formata dal Nilo tra la Quarta e la Sesta Cateratta; caratterizzato da montagne coniche di basalto nero – la maggior parte delle quali di origine vulcanica – che si alternano a tratti ciottolosi e ampie vallate solcate da fiumi secchi (wadi), presenta una scarsa vegetazione. Qui, potremo incontrare isolati gruppi di nomadi Bisharin, che vivono in piccoli nuclei familiari in tende o capanne di rami intrecciati erette nei pressi delle rare fonti di approvvigionamento d’acqua, con le loro mandrie di cammelli, capre e asini.
Wilayat del Nilo
Tra i wilayat (stato) del Sudan, quello del Nilo ospita una grande concentrazione di siti archeologici databili al Regno Meroitico. Piramidi, templi, deserto e cataratte sono i protagonisti di questa splendida zona.
1°GIORNO: ITALIA – KHARTOUM
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e volo per Khartoum, con scalo. Pasti a bordo. Arrivo trasferimento in hotel, pernottamento.
Grand Holiday Villa Hotel 4*.
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Maggiori informazioni su questo tour
- Sistemazione in hotel, guest house e in campo tendato fisso , in camera doppia.
- Voli di linea Turkish in classe economica franchigia bagaglio 20 kg via Istanbul
- Trattamento di pensione completa ,bevande escluse.
- Acqua minerale durante il viaggio fuori Khartoum.
- Tutti i trasferimenti via strada in auto fuoristrada, (max 3 persone + autista) per auto. I
- Guida professionale di lingua italiana per la durata del tour
- Attività indicate.
- Tasse locali e permessi.
- Assicurazione medica bagaglio e ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
- Assicurazione Covid19
- Kit da viaggio
- Accompagnatore dall'Italia con minimo 10 partecipanti.
- Visto d’ingresso, ottenibile tramite i nostri uffici € 120,00. Necessario il passaporto firmato con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza, almeno 2 pagine libere consecutive, nessun visto o timbro di Israele, n. 2 fototessere. Per l’ottenimento del visto, che sarà effettuato a cura della nostra organizzazione, sono necessari circa 20-30 giorni.
- Tasse aereoportuali pari a € 285,00 soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei
- Quota da versare in loco alla guida, per la registrazione del passaporto ed ingresso ai siti archeologici: € 280,00.
- Pasti aggiuntivi, bevande, extra e mance.
- Permesso per uso della videocamera: USD 20 per sito. Se volete usare una videocamera dovete segnalarci la vostra intenzione per poter predisporre i permessi.
- Spese extra di carattere personale.
- Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio.
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