Isola d’Elba – Giugno

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L’Elba è un libro e ogni pagina è una storia diversa

Posizione strategica e ricchezza del territorio: ecco la carta vincente dell’isola d’Elba!

Un susseguirsi di pretendenti, un intreccio di popoli e le loro testimonianze

Una realtà unica, in cui ammirare fantastici scorci, indimenticabili tramonti e godere dell’immenso fascino di quest’isola dell’arcipelago toscano.

Natura rigogliosa e incontaminata, spiagge di ogni tipo e colore, storia, arte e tradizioni culinarie uniche al mondo… Un’isola selvaggia e accogliente, circondata dal mare più limpido che possiate immaginare.

Ogni giorno un mare diverso. Sarebbe limitativo ridurre la scelta a sassi, scogli o sabbia. La sabbia varia le sue tonalità dal bianco all’oro, al rossastro, fino al nero. I sassi? Si va dalla ghiaia agli scogli o alle scogliere impervie. Domani potreste fare snorkeling all’isolotto di Ortano e, spinti dal brivido dell’esplorazione, conquistare le calette selvagge tra l’Innamorata e Calanova.

Un territorio poliedrico, intriso di storia e natura. Godersi il tramonto dalle spiagge di Chiessi e Pomonte, o dalla terrazza di Capoliveri. Partire alla ricerca delle orchidee su sentieri profumati di macchia mediterranea, tra vallate e dirupi a picco sul mare. O immergersi nell’incanto dei fondali marini… Lasciatevi guidare dai venti che qui regolano storie e persone: ogni luogo, ogni granello di sabbia, ogni respiro porta con sé racconti di terra e di mare variegati e affascinanti, come i paesaggi dell’isola.

Fenici, etruschi, romani. Barbari e pirati. Pisani, genovesi, fiorentini, napoletani. E ancora spagnoli, inglesi e francesi. Si può vivere l’isola ogni volta seguendo un racconto diverso, immedesimandoci in un pirata saraceno in agguato dietro gli scogli o in un generale francese al servizio di Napoleone. Innumerevoli sono gli spunti per scoprire la storia e il territorio.

Altre partenza previste:

14 luglio – 20 luglio

18 agosto – 24 agosto

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1° Giorno : Roma – Piombino – Portoferraio

Ritrovo dei partecipanti presso la stazione Termini e partenza in treno. Pranzo libero. Arrivo e con bus privato ci si dirige a Piombino per l’imbarco sul traghetto per l’Isola d’Elba, la più grande delle isole dell’Arcipelago Toscano e terza isola più grande d’Italia, con oltre 150 chilometri di coste (la durata della traversata è di circa 1 ora).

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All’arrivo passeggiata a  Portoferraio, il vivace capoluogo dell’isola il cui nome deriva dalle miniere di ferro, già sfruttate nell’antichità al tempo di Etruschi e Romani.

Nel tardo pomeriggio trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

Portoferraio: cosa fare, cosa vedere e dove dormire - Toscana.info

2° Giorno: Isola di Pianosa (intera giornata)

Una terra bassa e bianca fatta di conchiglie, che si confonde col mare tanto da risultare invisibile ai naviganti del passato

Quando Napoleone vi fece il primo sopralluogo, nel 1814, l’isola era completamente disabitata: qualche capra e cavalli selvaggi, ma come tutte le isole dell’Arcipelago anche Pianosa – “Planasia” per i Romani – cela numerosi misteri.

Gli arcani dell’antico passato dell’isola. Qui fu esiliato Agrippa Postumo, nipote di Augusto, nell’anno 6 d.C. per volere di Livia, moglie dell’Imperatore. Ella lo fece assassinare qualche anno dopo, inviando un sicario sull’isola, dopo la morte del marito. Oggetto di mistero sono anche le estese Catacombe cristiane di epoca romana (tra il III e IV Secolo d.C.), un labirinto sotterraneo che si snoda lungo il ventre calcareo di Pianosa. Troverete il loro ingresso a pochi metri dall’approdo: avrete il coraggio di addentrarvi?

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Prima colazione in hotel partenza per Marina di Campo, imbarco per Pianosa. Quasi invisibile da lontano, a causa della modesta altezza. La storia narra che nel 1553l’isola fu messa a ferro e fuoco dai pirati Dragut e Kara Mustafà, che distrussero il castello pisano, uccisero buona parte della popolazione e deportarono i superstiti. Pianosa rimase allora disabitata fino a quando non divenne penitenziario di massima sicurezza, chiuso nel 1998. Pianosa ha un suo tesoro archeologico che è rappresentato delle catacombe che narrano gli aibori della civiltà cristiana: si tratta di un complesso monumentale che risalirebbe al III – IV secolo d.C., quando i prigionieri cristiani, vittime delle persecuzioni imperialistiche vennero condannati a lavorare nelle cave di tufo dell’isola. Cavato nella roccia, il sistema di gallerie occupa uno spazio di circa tre ettari e mezzo ed è diviso in due aree: una  destinata ai sepolcri, l’altra alla celebrazione dei riti e alle riunioni.

Escursioni guidate isola di Pianosa - Info Park Arcipelago Toscano

Dalla splendida Cala Giovanna si giunge alle uniche vestigia romane rimaste sull’isola, i bagni e la villa di Agrippa. Tempo libero a disposizione per una sosta nella lunga spiaggia di sabbia dorata e fine. Tuffandosi nelle sue acque basse e cristalline, è possibile ammirare la ricchezza della fauna marina presente nei fondali.

Nel tardo pomeriggio imbarco per Marina di Campo. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.

3° Giorno: Porto Azzurro

Dal villaggio di pescatori alla fortezza spagnola di Longone, questo splendido territorio racchiude tesori storici e naturali di grande valore, tutti da scoprire.

Già solo osservando lo stemma attuale del Comune di Porto Azzurro è possibile individuare le antiche origini del paese: un villaggio di pescatori e contadini a cui venne dato il nome di Longone e la cui storia – risalente circa al 1600 – è legata indissolubilmente alla dominazione spagnola, tanto che ancora oggi molte famiglie portano cognomi risalenti a quel periodo.

Durante le varie vicende storiche che portarono all’Elba numerose battaglie sanguinarie, resistenze e conquiste, l’imponente Forte di Longone, costruito proprio dagli spagnoli nel secolo precedente, fu prima occupato nel 1646 dalle truppe Francesi e, in seguito, venne riconquistato dagli stessi spagnoli. L’agglomerato cittadino risiedeva nella zona sottostante la fortezza spagnola, chiamata la “marina”, ottimale come scalo merci e di rifugio per le navi. La sua economia, anche per il clima mite della zona, si sviluppò soprattutto nell’agricoltura e nella pesca.

Nel frattempo il territorio passò al Regno di Napoli (dove rimase fino al 1801) quando le truppe Napoleoniche lo acquisirono fino all’arrivo di Napoleone in persona che divenne “Sovrano dell’isola d’Elba”. In seguito alla caduta di Napoleone (1815) l’isola dell’Elba passò al Granducato di Toscana, fino all’Unità d’Italia.

Dopo il secondo conflitto mondiale, gli abitanti di Portolongone chiesero ed ottennero nel 1947 la possibilità di cambiare nome al paese che diventò Porto Azzurro.  Inizia da allora una nuova storia di vita più indipendente dalla “Fortezza spagnola”, che nel frattempo è diventata una famosa Casa di Reclusione.

Pur convivendo con la realtà del Carcere, Porto Azzurro inizia con gli anni ’50 e ’60 a valorizzare i suoi tesori storici e naturali, incentivando così il turismo nel territorio. Così, Porto Azzurro diventa una delle mete preferite di migliaia di turisti italiani e stranieri.

Prima colazione in hotel. Mezza giornata. Partenza per Porto Azzurro, un piccolo borgo di pescatori adagiato nel Golfo di Mola, balza immediatamente agli occhi l’imponente fortezza di San Giacomo costruita nei primi anni del ‘600 sulla sommità del promontorio che domina il paese per volere degli spagnoli, interessati al controllo e alla difesa dell’area circostante. Dalla fine del XIX secolo il forte è divenuto penitenziario civile. Ai piedi della fortezza si è sviluppato il grazioso borgo marinaro. Dalla centrale Piazza Matteotti, affacciata sul mare e recentemente ristrutturata, si può ammirare il porto turistico che in estate ospita maestosi panfili e in inverno è vivacizzato prevalentemente dalla presenza di pescherecci e piccole imbarcazioni.

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Addentrandosi tra le numerose viuzze, è possibile ammirare la Chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine e l’oratorio del Sacro Cuore di Maria, entrambe risalenti al XVIII secolo. Non lontano dal paese sorge il Santuario della Madonna di Monserrato, in cui è conservata l’immagine della Madonna Nera.

Scopri Porto Azzurro: una gemma incantevole sull'Isola d'Elba

Gita in barca lungo la costa orientale.

Rientro in hotel. Pomeriggio tempo libero a disposizione per godersi le spiagge. Cena e pernottamento in  hotel.

4° Giorno: Rio Marina – Rio nell’Elba 

Uno degli insediamenti più antichi dell’isola d’Elba, ricco di storia fra vestigia dell’attività mineraria e luoghi di interesse storico e culturale

Il centro abitato del piccolo paese di Rio è arroccato su di un colle a circa 170 metri sopra il livello del mare, nel versante nord-orientale dell’isola. Si tratta certamente di uno dei più antichi paesi di tutta l’Elba, in quanto le sue origini scavano indietro nel tempo fino all’età del bronzo. Il territorio conserva numerose tracce del suo antico passato e tra queste vi sono anche reperti archeologici e relitti navali di diverse epoche, che potrete scoprire accompagnati da una guida esperta.

Rio, famosa per le sue miniere di ferro che risalgono all’epoca etrusca, è stata il cuore minerario dell’isola.

Una grande varietà di minerali, la Collezione della Gente di Rio, è esposta nel locale Museo civico archeologico del Distretto minerario. Altri luoghi di interesse storico culturale sono il Castello del Volterraio, l’imponente fortezza nelle vicinanze del paese, la Chiesa Parrocchiale di SS. Giacomo e Quirico, l’Eremo di Santa Caterina, l’Orto dei Semplici elbano, la Chiesa della Santissima Trinità, nota come la Chiesa del Padreterno. Fa parte del territorio comunale anche l’isolotto di Cerboli, gemma naturalistica dell’Arcipelago Toscano.

A pochi passi dal centro storico si trova la suggestiva Fonte dei Canali, recentemente restaurata, formata da cinque bocche e alimentata da una ricca sorgente. Accanto ai Canali avrete invece l’opportunità di visitare i Lavatoi Pubblici, una suggestiva struttura con soffitto a capriate e finestroni. Alimentati dalla stessa fonte del Canali, i Lavatoi sono stati utilizzati fino agli anni ‘80 del secolo scorso.

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Prima colazione in hotel. Mezza giornata. Partenza per Rio Marina dove si potranno ammirare il Museo Mineralogico e del Parco Minerario a cielo aperto di Rio Marina, la più antica miniera dell’Isola d’Elba che ha un grande valore scientifico e storico. Tour delle miniere a bordo di un caratteristico trenino che conduce attraverso i principali cantieri della miniera di Rio Marina, ognuno con i suoi colori e caratteristiche.

Rio Marina | Appartamenti e Ville all'Isola d'Elba da Soltur Elba

Trasferimento a Rio nell’ Elba, uno dei più antichi paesi di tutta l’Elba, in quanto le sue origini scavano indietro nel tempo fino all’età del bronzo. Il territorio conserva numerose tracce del suo antico passato e tra queste vi sono anche reperti archeologici e relitti navali di diverse epoche.

Isola d'Elba - Rio nell'Elba - Cosa Fare a Rio nell'Elba

Rientro in hotel. Pomeriggio tempo libero a disposizione per godersi le spiagge. Cena e pernottamento.

5° Giorno: Portoferraio – Marciano Marina – Marina – Monte Capanne.

Gli evidenti segni del passato minerario di questo incantevole territorio, racchiuso fra mare e montagna, sono divenuti oggi attrattiva turistica di grande interesse.

Il comune più piccolo dell’isola, nonché uno dei più piccoli d’Italia, regala alcuni dei più suggestivi scorci dell’isola, dove tranquillità e divertimento vanno a braccetto

Prima colazione in hotel. Mezza giornata.

Iniziamo con la visita della Villa San Martino questa residenza, non fu abitata a lungo da Napoleone, che comunque qui trascorreva momenti di vita privata. Oggi vi si possono ammirare stampe napoleoniche dell’’800 e arredi d’epoca strategicamente collocati nelle belle sale affrescate. il Museo dei Cimeli di Napoleone. Conserva tra le altre cose, un calco in bronzo della testa e della mano di Napoleone e la riproduzione del sarcofago nel quale sono conservati i resti dell’Imperatore.

Villa di San Martino - Residenza napoleonica - Isola d'Elba

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Proseguiamo verso Marciana Marina, borgo di pescatori, è caratterizzato dalle sue case dai colori pastello che si affacciano sul mare. Conserva ancora oggi il fascino dell’antico borgo, con i suoi ritmi più lenti e i vecchi edifici. Il simbolo di Marciana Marina è la Torre degli Appiani, torre costiera già quattrocentesca situata al porto. Oggi la torre è di proprietà del demanio. Il nucleo più caratteristico e suggestivo di Marciana Marina è il Borgo al Cotone, il centro storico. Questo è costituito da un grande scoglio di granito e da una matassa di viuzze, scale e case antiche. Proseguiamo con la visita di Marciana, è uno dei paesi più antichi e ricchi di testimonianze storiche e archeologiche. Tutto il paese conserva ancora oggi quella impronta medioevale di un tempo, dalle porte d’accesso, alle strette viuzze a gradoni, ornate da piante e fiori che i marcianesi coltivano sui propri balconi.
Ci spostiamo per prendere la cabinovia per raggiungere Monte Capanne.

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Sulla vetta del monte più alto dell’isola (1019 metri), durante una giornata particolarmente chiara, si può godere di un panorama unico, oltre che ammirare un panorama unico, si può spingere lo sguardo fino alle lontane isole dell’arcipelago: Pianosa, Capraia, Montecristo, Gorgona ed anche la Corsica.
Sosta per la degustazione gratuita, dei vini e dolci tipici dell’Elba, presso un negozio che vende prodotti tipici.
Rientro in hotel. Pomeriggio tempo libero a disposizione per godersi le spiagge.

Cena e pernottamento in hotel.

6° Giorno: Capraia (intera giornata)

Scogliere altissime a picco sul mare e l’aroma di cisto marino che aleggia dalle falesie verso il mare. L’isola di Capraia è la terza isola dell’Arcipelago Toscano per grandezza. La sua caratteristica forma ellittica è disposta lungo la frattura nella microplacca corso-sarda da cui uscì il magma. Sì, la sua origine è vulcanica e potrete ammirare la suggestiva spaccatura che resta di questo antico vulcano, lo Zenobito. Corroso per millenni dagli elementi a Cala Rossa (parte sud dell’isola), si tratta di un’enorme parete di roccia rossa – un rosso acceso – a picco sul mare.

Isola di Capraia

Prima colazione in hotel trasferimento al porto ed imbarco per l’Isola di Capraia. Quest’isola è forse la più “selvaggia” tra le isole dell’arcipelago, sono presenti due centri abitati: il nucleo del porto e il paese, borgo più antico a ridosso del forte di San Giorgio. Le coste scoscese a picco sul mare, suggestive rocce portate a nudo dall’erosione del vento e del mare, documentano il susseguirsi delle eruzioni e delle stratificazioni laviche. Tutto ciò è ben visibile nella famosa Cala Rossa, sicuramente una delle cale più particolari dell’Arcipelago, dove le pareti rocciose a forma di tronco di cono presentano dei colori che variano dal rosso al nero. L’area centrale di Capraia è la più montuosa dell’isola e il rilievo maggiore è Monte Castello. Capraia è considerata un piccolo paradiso geologico, in quanto unica isola vulcanica dell’Arcipelago, offre numerosi siti di interesse storico raggiungibili grazie a sentieri e mulattiere: Ex Colonia Penale, Torre del Porto, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa dell’Assunta, Chiesa di San Nicola, Chiesa e convento di San Antonio, Forte San Giorgio e numerose spiagge, calette e grotte.

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Rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

7° Giorno: Napoleone e i suoi luoghi-out

Prima colazione in hotel partenza per Portoferraio, visita ai luoghi Napoleonici.

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La Villa dei Mulini (detta anche Palazzina dei Mulini) fu scelta da Napoleone come residenza principale. La Villa fu costruita tra due mulini a vento, da qui il suo nome, che erano però già stati abbattuti al tempo di Napoleone. Al suo arrivo sull’isola il nuovo sovrano progettò personalmente i lavori alla Villa: fece costruire il piano superiore e programmò la ristrutturazione del vicino piccolo teatro e si occupò personalmente della scelta degli arredi dell’abitazione, che purtroppo però sono andati perduti. Parte del mobilio oggi visibile nella Villa risale comunque all’epoca napoleonica.

La Villa è oggi Museo Nazionale.

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Visita del centro storico, dal colore rosato, dovuto alle lastre in pietra calcarea rossa utilizzate per la pavimentazione.

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Al termine della visita trasferimento al porto ed imbarco per Piombino, proseguimento  in treno per Roma. Arrivo a destinazione. Fine dei servizi.

La quota comprende:

  • Trasferimento in treno da Roma
  • Traghetto a/r Piombino – Portoferraio
  • N. 6 notti in hotel
  • Mezza pensione
  • N. 3 mezze giornate visite guidate guida autorizzata Regione Toscana
  • Escursione in barca  Isola di Capraia, intera giornata con guida
  • Escursione in barca  Isola di Pianosa, intera giornata con guida
  • Gita in barca lungo la costa orientale
  • Biglietto cabinovia per Monte Capanne
  • Assicurazione medica e bagaglio e annullamento viaggio (copre intero valore del viaggio)

La quota non comprende:

  • Ingressi ai musei
  • I pasti non menzionati
  • Eventuali Tasse locali da pagare in loco
  • Mance
  • Tutto ciò non espressamente incluso alla voce “la quota comprende”