Gran Tour: Sorrento, Vico Equense, Piano e Pompei mai vista

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Le residenze del Gran Tour. Sorrento, Vico Equense, Piano e Pompei mai vista.

Le nuove riaperture delle Domus, della casa dei Vettii e dell’Antiquarium.

Un nuovissimo itinerario in nuove e diverse strutture appena riaperte. Il percorso ci condurrà alla Grande Palestra con gli affreschi di Murecine, la Casa dei Vettii, la Casa Praedia di Giulia Felix, quella di Venere in Conchiglia e Octavius Quartio con il più bel giardino della città, la Casa del Criptoportico, la Casa dell’Efebo, la splendida Casa dei Mosaici Geometrici e il nuovo Antiquarium riaperto dopo 40 anni con parte della Villa Imperiale…

Una giornata nella penisola sorrentina visitando tre dimore ambientate nella cornice del Golfo che nel periodo del Gran Tour ospitarono i viaggiatori stranieri. Sorrento nobile ed aristocratica, Vico Equense, piccola e romantica, Piano di Sorrento poco conosciuta…


1° giorno

Appuntamento con i partecipanti all’escursione in luogo  e orario da concordare, e partenza in pullman GT.

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Oggi l’itinerario ci condurrà in tre siti della penisola sorrentina. Inizieremo a Piano di Sorrento dove ammireremo la villa Fondi di Sangro, un pregevole esempio di architettura neoclassica posta in una straordinaria posizione panoramica che guarda il Vesuvio e il golfo di Napoli, subito a picco sulla Marina di Cassano.
Venne edificata da Giovanni Andrea de Sangro, principe di Fondi, nel 1840. La villa e il suo splendido parco sono stati recuperati con un intervento di restauro e ricostruzione filologica. Nei saloni della villa ammireremo la raccolta antiquaria intitolata all’archeologo e studioso Georges Vallet.
Nel bel giardino, affacciato sui costoni rocciosi a picco sul mare e con bellissima veduta sul golfo, è ospitato un pregevole ninfeo romano in tessere musive policrome entro nicchie, rinvenuto in località a Marina della Lobra e qui allestito.

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A Vico Equense visiteremo l’antico borgo marinaro dove prospetta il castello Giusso. L’edificio venne costruito alla fine del Duecento forse per volere di Carlo d’Angiò a difesa del borgo. Passato nel tempo a Gabriele Curiale, paggio della corona d’Aragona, poi a Ferrante Carafa, nel 1568 e a Matteo Di Capua e dunque appartenente alla famiglia dei Ravaschieri. L’aspetto del fortilizio è ancora evidente nelle merlature, nella Torre Mastra. Vi fu ospitato il giurista napoletano Gaetano Filangieri.
Pausa pranzo alla famosa pizzeria a Metro..qui è stata inventata …

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Nel pomeriggio le visite avranno inzio a Sorrento con il Palazzo Correale che sorge al centro di un agrumeto che termina con la terrazza, detta “del Belvedere” a picco sul mare, sul costone tufaceo che forma la costiera sorrentina. la terrazza costituisce un’incomparabile occasione per cogliere l’intera vista del Golfo di Napoli dominato dal Vesuvio e faceva parte di una vasta proprietà denominata Capo Cervo, donata nel 1428 a Zottola Correale da Giovanna d’Angiò, in riconoscimento dei suoi meriti verso la città di Sorrento. Lo stesso privilegio venne confermato nel 1481 a Nicola Correale, figlio di Zottola, dal re Ferrante d’Aragona.
Passeggiando nelle sale di questa splendida dimora nobiliare, abitata ai primi del Novecento dai due fratelli Correale, conti di Terranova e ultimi discendenti di una delle più antiche famiglie sorrentine, avremo occasione di ammirare le decorazioni, i mobili preziosi, le raffinate porcellane europee ed orientali e i rari dipinti napoletani e stranieri. Si può ancora cogliere quella straordinaria atmosfera fatta di luci, colori e profumi per cui un tempo Sorrento andò famosa.
Trasferimento in hotel cena e pernottamento.

2° giorno

Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. Trasferimento a Pompei.

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Il percorso di visita inizia dalla Porta Marina Superiore dalla quale si può accedere al nuovo Antiquarium riaperto dopo circa 40 anni. Sono esposti reperti di antichi santuari extraurbani che ci permettono di conoscere le origini di Pompei dal VI secolo a.C. Si può assistere ad una proiezione in 3D che ricostruisce tutta la città e ad una proiezione 4D che presenta frammenti di vita pompeiana e una ricostruzione della eruzione che distrugge la città.

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Sotto l’Antiquarium si visita per la prima volta una parte della Villa Imperiale nella quale sono stati ricostruiti due ambienti con oggetti d’epoca.
Passeremo dunque ad ammirare alla Casa dei Mosaici Geometrici, aperta due mesi fa. Questa grande residenza, composta da oltre 60 ambienti, alcuni dei quali risalenti a preesistenti strutture databili alla fine III-II sec. a.C., reca nella sua articolazione un vastissimo atrio, con impluvium quadrato, un tablino con accesso diretto al portico e al vasto peristilio. La casa è nota per i suoi pavimenti realizzati con la tecnica in cocciopesto e del mosaico bianconero a motivi geometrici.
Attraversando il Foro Triangolare, il Teatro Grande e il Tempio d’Iside giungeremo ad un’altra importantissima domus, anch’essa riaperta da pochissimo tempo, la cosiddetta Casa del Criptoportico, uno degli ambienti più suggestivi dell’intero nostro percorso di visita. Posta lungo l’importante asse stradale di via dell’Abbondanza, la casa deve la sua denominazione alla di un lussuoso criptoportico con grandi finestre le cui lunghe pareti recano con un ciclo pittorico ispirato a episodi dell’Iliade. Lungo il corridoio si aprivano una stanza di soggiorno e diversi ambienti termali.
Proseguiremo con la Casa dell’Efebo, aperta da poco. Questa domus rappresenta una ricca dimora del ceto mercantile pompeiano, realizzata aggregando strutture preesistenti e contigue. Gli interni, oggi come un tempo, sono contraddistinti i dal lusso e dal fasto delle sue decorazioni parietali e dei bei pavimenti. L’edificio è così chiamato perché vi è stata rinvenuta una statua in bronzo di un Efebo.
Parzialmente riaperta dopo 12 anni di chiusura per importanti restauri e consolidamenti, si potrà nuovamente entrare in una delle case più famose di Pompei, la Casa dei Vettii. Il percorso ci offrirà la possibilità di ammirare l’atrio con i cubicula circostanti e il triclinio con la splendida serie di affreschi mitologici.
Si continua per la via dell’Abbondanza fino all’uscita dalla porta dell’Anfiteatro, dalla quale è permessa l’uscita per pranzare fuori.
Pausa per il pranzo.

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Nel pomeriggio avremo occasione di ammirare la Grande Palestra con gli affreschi di Murecine, attraverseremo il grande Anfiteatro proseguiremo con la visita delle ultime case riaperte iniziando dalla Casa di Giulia Felix. Era una domus di grandi dimensioni con un vasto giardino. La casa era destinata all’affitto e diverte la scritta pubblicitaria dipinta sulla facciata che raccomanda solo persone perbene.

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Entreremo in un’altra domus, quella cosiddetta della Venere in Conchiglia che prende il nome da uno scenografico affresco raffigurante un bel giardino rigoglioso di piante e abbellito da fontane.
Poco distante entreremo nell’ultima delle domus riaperte dopo i restauri, ovvero la Casa di Octavius Quartio, celebre perché possedeva il più bel giardino della città e perché offre un valido esempio di architettura movimentata. Notevoli alcuni dipinti ad affresco di ispirazione epica raffiguranti Ercole e Achille, mentre altri ambienti sono decorati con dipinti di Venere pescatrice e di Narciso.
Al termine delle visite partenza in pullman GT per Roma con sosta lungo il percorso con arrivo previsto in serata