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Cosa è incluso
STRAORDINARIO VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE
Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.
Potrete girovagare fra gli antichi giardini zen di Kyoto,”perdervi” nella giungla al neon di Tokyo, provare un sushi da leccarvi i baffi a Osaka innaffiandolo con il migliore saké, dormire in un monastero buddista, emozionarvi scorgendo il profilo maestoso del Monte Fiji e nel visitare i villaggi autentici del Giappone rurale e dei samurai.
Sarà un’incredibile viaggio nel tempo fra scenari contrastanti dell’antico e moderno Paese del Sol Levante.
Quanti monti, quanti fiumi
dovrò traversare ancora
prima di giungere alla terra
ove finisce la solitudine ?
Oggi, come sempre,
sono in cammino
( Haiku (1) – Versi del Viandante )
Poche terre al Mondo riescono a coniugare la frenesia della vita moderna con il rispetto della propria cultura millenaria. Questo magico connubio permea interamente la società giapponese, al passo coi tempi come poche altre ma la cui antica storia è ancora visibile in ogni angolo delle tante isole che compongono questa straordinaria nazione. In questo emozionante viaggio scoprirete i segreti del Giappone feudale, esplorerete templi e castelli, vi immergerete negli antichi mercati tradizionali ma anche nei grandi distretti dello shopping di Tokyo. Percorrerete le antiche vie un tempo battute dai Samurai, attraverso villaggi e stazioni di posta, e salirete sui treni più veloci del mondo. Il Sol Levante vi aspetta, pronto ad accogliervi tra i suoi monti e le sue valli, che ancora al giorno d’oggi custodiscono i tanti segreti della propria straordinaria storia. Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.
29 Marzo giorno 1: ITALIA-TOKYO
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e disbrigo delle operazioni di imbarco. Volo con scalo, diretto a Tokyo. Pasti e pernottamento a bordo.
30 Marzo giorno 2: ARRIVO A TOKYO
Incontro con un nostro assistente in aeroporto in tarda serata, trasferimento e sistemazione in hotel per il pernottamento.
31 Marzo giorno 3: TOKYO
Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita della città con pranzo e cena in ristoranti locali.
La capitale Tokyo è una metropoli straordinaria che combina armoniosamente tradizione e modernità. Qui, antichi santuari si ergono accanto a grattacieli scintillanti, creando un paesaggio urbano unico. Tokyo offre una cucina eccezionale, parchi incantevoli e una vivace vita notturna. Questa metropoli cosmopolita promette esperienze uniche ad ogni angolo.
Si visiteranno il Santuario Meiji il più grande santuario shintoista della Capitale dedicato all’Imperatore Matsushito ed a sua moglie l’Imperatrice Shoken. La breve passeggiata fino alle porte d’ingresso è protetta da alberi imponenti che bloccano le immagini e i suoni della città.
Passando sotto la porta di “torii” che segna l’inizio del santuario, troverai difficile credere di essere nel mezzo di una delle città più trafficate del mondo. Questa tranquilla foresta artificiale di circa 100.000 alberi comprende una grande varietà di varietà provenienti da tutto il Giappone.
L’imperatore Meiji ha portato la nazione a stringere relazioni con alcune grandi potenze mondiali. Come molti altri importanti siti di Tokyo, gli edifici del santuario sono stati distrutti durante la seconda guerra mondiale, ma sono stati ricostruiti dopo una campagna di raccolta fondi pubblica.
Visiteremo poi i quartieri alla moda di Harajuku una piacevole zona da visitare a piedi, osservando il via vai della gente. È una zona vivace della città, con moltissimi giovani stravaganti, rinomata per la sua street art e la moda vintage e per cosplay.
Qui trovate tantissimi negozi, dai brand famosi a souvenir e gadget di cui non sapevate di volere!
Con la sua frenetica e colorata Takeshita Street, o Takeshi Dori luogo di incontro dei giovani Cosplay giapponesi qui trovate il Giappone più folle e stravagante, se lo visiterete una volta, tornerete sicuramente!
Dal 1946 al 1964 qui si trovava la zona residenziale, negozi compresi, delle forze occupanti americane dopo la seconda guerra mondiale.
I giovani già in quegli anni venivano qui alla ricerca delle novità.
La troverete sempre piena di gente, giapponesi e turisti, ma soprattutto è il quartiere dei teenager, dove tutto è fatto per loro: boutique alla moda, caffè, ristoranti.
Se volete farvi un’idea della moda “giovane” in Giappone, Takeshita-dori rappresenta un vero e proprio laboratorio di tendenze!
Visiteremo anche Ometasando ritenuta una delle più importanti strade del mondo, autentica “vetrina architettonica” con una moltitudine di negozio d’alta moda, progettati da architetti di fama internazionale. (che collega Shibuya a Minato). Situata all’interno del quartiere commerciale Aoyama, la strada Omotesando è un’altra via dello shopping e della moda molto famosa a Tokyo. Essa si sviluppa tra i quartieri di Shibuya e Minato e in inglese è chiamata “Shrine Entranceway Road”.
Ed ancora il giardino Shinjuku Gyon tipico giardino giapponese ed oasi di pace e tranquillità all’interno del frenetico quartiere di Shinjuku. sono uno dei parchi più grandi e belli di Tokyo, situati a circa 5 – 10 minuti a piedi da una delle stazioni della metropolitana di Shinjuku. Passeggiando al suo interno si dimenticano i frastuoni ed i rumori della metropoli che li ospita, e ci si può rilassare tra ampi prati verdi, alberi secolari e laghetti.
Andremo nel quartiere di Shinjuku con Kabukicho zona ricca di locali notturni, ristoranti ecc… Il nome del distretto proviene da un teatro kabuki che non fu mai costruito. Dal 1872, quinto anno dell’epoca Meiji, quando in Giappone furono revocate le leggi che regolavano i rapporti con le geishe e le prostitute, Kabukichō divenne il principale distretto a luci rosse della città di Tokyo.
E sosta anche a Shibuya con la statua di Hachiko e lo Shibuya Cross, l’incrocio pedonale più trafficato al mondo. Shibuya è senza dubbio una delle zone più dinamiche della città, e si sviluppa attorno all’area della stazione di Shibuya, una delle più affollate della capitale giapponese. Il quartiere è illuminato da megaschermi, presenti su tutti i palazzi della zona, e vi si trova una grande varietà di negozi (soprattutto d’abbigliamento e musica) e ristoranti.
Alla stazione di Shibuya troviamo la statua di Hachiko, accanto all’incrocio, può sembrare non particolarmente notevole, ma l’impressione cambia se se ne conosce la storia. Negli anni Venti, un cane Akita di nome Hachiko aspettava ogni giorno davanti alla stazione il suo padrone di ritorno dal lavoro; quando il padrone morì per un’emorragia cerebrale, Hachiko, per nove anni, continuò ad andare tutti i giorni ad attenderlo.
Divenuto simbolo di fedeltà in tutto il Giappone, la statua eretta a ricordo del cane è oggi un punto di ritrovo per i residenti.
In serata rientro in hotel per il pernottamento.
1 Aprile giorno 4: TOKYO
Potete scegliere tra Kamakura, Hakone o Nikko
ESCURSIONE NON INCLUSA
Colazione in hotel. Vedremo Kamakura poco distante da Tokyo, Kamakura è una città costiera con una storia molto importante: dopo una lunga guerra civile nel 1192 lo shogun Minamoto Yorimoto decide di stabilire qui la capitale del Giappone feudale. Kamakura rimane tale per oltre un secolo (definito periodo Kamakura), fino al 1333, quando Kyoto riesce a riconquistare il ruolo di capitale del Paese. Nei secoli successivi torna a essere un villaggio e lo resta fino a qualche decennio fa, quando raggiunta da una linea ferroviaria diventa una località balneare. Ma più che per le spiagge, oggi Kamakura è famosa per i suoi templi e santuari.
Hakone è forse il più famoso punto di osservazione del Fuji, l’area di Hakone è una delle destinazioni più popolari tra i giapponesi grazie alla ricchezza di attrattive naturalistiche e siti di interesse storico-culturale: ci sono sorgenti termali di qualità, punti panoramici con viste sul celebre vulcano, musei d’arte contemporanea, santuari shintoisti e bellissime foreste in cui si diramano percorsi escursionistici. La relativa vicinanza a Tokyo di quest’area (meno di 100 km) la rende perfetta anche per una gita in giornata
Nikko un gioiello nascosto del Giappone, è situato tra fitte foreste e montagne maestose. Questa località pittoresca è famosa per i suoi santuari e templi, inclusi il Santuario Toshogu e il Tempio Rinno-ji, che sono patrimoni mondiali dell’UNESCO. Nikko famosa per i suoi santuari dorati e templi di squisita fattura, in una vegetazione lussureggiante. Il muschio secolare che ricopre che ricopre i muri, le file di lanterne di pietra perfettamente allineate, le porte rosse scintillanti e gli alti alberi di cripto meria: questo è soltanto uno dei sentieri di Nikko, una città-santuario che custodisce la gloria dell’epoca Edo (1600-1868). La storia di Nikko come centro religioso, ebbe inizio verso la metà dell’VIII secolo; in quel tempo il monaco buddhista Shodo Shonin (735-817) vi fondò un eremo, che divenne un famoso centro di formazione per i monaci buddhisti, ma poi cadde nell’oblio. Nikko divenne poi famosa quando, nel 1617, lo shogun Tokugawa Iemitsu scelse la città come luogo per commemorare suo nonno Ieyasu, facendo erigere uno dei templi più decorati di tutto il paese. Il Tosho-gu fu costruito a partire dal 1636 e consta di una pagoda a 5 piani con un’altezza di 32 metri, per la quale vennero utilizzate le più raffinate tecniche di decorazione dell’epoca: dorature, tetti costruiti secondo l’architettura cinese, colonne e balconi arricchiti da motivi complicati. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di arte “barocca” giapponese, nonché dell’attrazione principale della città.
Rientro a Tokyo e un po’di tempo a disposizione per iniziative personali. Cena libera e pernottamento.
2 Aprile giorno 5: TOKYO – TAKAYAMA
Colazione in hotel.
Incontro con la guida e partenza per Takayama. Arrivo e pomeriggio di visita a piedi della città di Takayama con le sue locande storiche dedite alla produzione di sake pregiati e del palazzo storico di Takayama Jinya. Takayama fu fondata alla fine del XVI secolo come città-castello del clan Kanamori, ma nel 1692 passò sotto il controllo diretto dello shogunato (bakufu) di Edo. Stiamo avvicinandoci alla regione di Hida dove effettivamente si respira ancora l’atmosfera più pura del Giappone rurale nel bel mezzo delle “Alpi” giapponesi. Incastonata tra le montagne delle Alpi giapponesi, è una città che esala un’atmosfera di antica bellezza. I suoi ben conservati quartieri Edo offrono uno sguardo nel passato del Giappone, con strade acciottolate, case tradizionali e negozi artigianali. Takayama è la principale cittadina della regione di Hida, famosa per le abitazioni dei mercanti, i templi e una solida tradizione artigianale. la cittadina di Takayama è una perla rara perché ha saputo preservare tutto il suo fascino tradizionale: i santuari costruiti sui fianchi delle colline, le antiche locande, i vecchi negozi e distillerie di sakè insieme allo stile di vita rilassato contribuiscono all’affascinante atmosfera di questa città, che dovrebbe essere una meta irrinunciabile di ogni itinerario di viaggio nello Honshu centrale.
Lo stile architettonico di Hida si contraddistingue per le case con il tetto di paglia (gassho-zukuri): gli inverni nella regione sono molto rigidi e gli abitanti hanno dovuto fronteggiare, da sempre, neve e freddo ben prima dell’invenzione del riscaldamento a propano e dei veicoli a quattro ruote motrici. A testimoniare l’adattabilità del popolo giapponese alla natura sono appunto gli edifici gassho-zukuri che ancora oggi punteggiano il paesaggio, costruiti con massicci tetti di paglia a doppio spiovente. Le due falde di copertura ad angolo acuto, con pendenza anche di 60°, hanno la funzione di prevenire l’accumulo di neve, una preoccupazione non da poco in un paese in cui tutte le strade di montagna chiudono per le abbondanti nevicate da dicembre ad aprile. Il nome gassho indica l’atto di congiungere le mani per pregare infatti la forma di questi tetti ricorda due mani giunte in preghiera.
Gli edifici gassho sono in genere sostenuti da pilastri di cedro grezzo, per dare una maggiore stabilità alla struttura: Lo spazio nella zona più alta della casa era adibito all’allevamento dei bachi da seta. I grandi edifici gassho-zukuri erano la residenza di ricche famiglie e ospitavano fino a 30 persone, mentre i contadini vivevano invece in minuscole baracche, grandi quanto magazzini per attrezzi. Antiche locande, vecchi negozi e distillerie di saké – soprattutto concentrati lungo la via Sannomachi.
Il Giappone può essere considerato uno degli esempi più significativi di paese con una grande tradizione architettonica basata esclusivamente sull’uso del legno. Fin dai tempi più antichi, infatti, tutti gli edifici furono costruiti con questo materiale, sia che si trattasse del palazzo dell’imperatore, delle residenze dei nobili o degli aristocratici, di edifici religiosi buddhisti o scintoisti, di edifici militari come i castelli dell’epoca dei guerrieri o delle semplici case dei contadini.
In serata sistemazione in Ryokan e cena tradizionale Giapponese. La cena si consuma
generalmente presto, tra le 18:00 e le 19:00. Il tipo di cucina tipico di questi alloggi si chiama “kaiseki ryôri”, pasto composto da molteplici piccoli piatti, spesso confezionati a partire da ingredienti stagionali locali. Degustate queste meraviglie gastronomiche, con occhi e palato! Mentre mangiate il personale approfitterà per andare a stendere i vostri futon in camera.
3 Aprile giorno 6: TAKAYAMA – SHIRAKAWA GO – KANAZAWA
Colazione tradizionale Giapponese.
Mattino dedicato alla visita del mercato locale di Takayama. Originariamente nato centinaia di anni fa come luogo nel quale la gente del posto poteva vendere prodotti come riso, gelso o fiori, il “mercato del mattino” si espanse notevolmente durante il tardo 19° secolo, quando le matriarche delle famiglie di agricoltori si unirono per vendere le proprie verdure.
Con una gamma di prodotti che varia di stagione in stagione, nelle bancarelle del mercato i visitatori possono trovare i prodotti più freschi quali frutta, verdure, fiori e tanto altro. A differenza dei normali negozi di souvenir, a questo mercato mattutino vengono venduti esclusivamente prodotti direttamente coltivati dai venditori.
Partenza per Shirakawa-go e visita di questo sito Patrimonio dell’Unesco con le sue tipiche case di montagna a tetto spiovente in stile gassho-zukuri.
Ogni casa è un capolavoro di carpenteria. Sono costruite senza chiodi, con ogni trave si incastra perfettamente nella successiva. La struttura delle case è così solida che sono rimaste in piedi dal 1800.
Ripartenza per Kanazawa.
Durante il XV secolo, Kanazawa era sotto il controllo di un governo buddhista autonomo, che venne soppiantato nel 1583 da Maeda Toshiie, capo del potente clan Maeda, al servizio dello shogun. Ebbe così inizio un periodo fulgido. L’enorme ricchezza accumulata, nell’antico feudo di Kaga, in tre secoli di abbondante produzione di riso consentì ai Maeda di patrocinare significative imprese artistiche, lasciando un’eredità che si è trasmessa intatta fino ai giorni nostri: oggi Kanazawa è uno dei maggiori centri di cultura del Paese.
Durante la seconda guerra mondiale l’assenza di obiettivi militari risparmiò la città dalla distruzione e i siti storici e culturali non subirono danni.
Sistemazione in hotel. Pernottamento.
4 Aprile giorno 7: KANAZAWA
Colazione in hotel.
Visita del mercato del pesce di Omicho. Il mercato è da tre secoli uno dei mercati di pesce più importanti della Prefettura di Ishikawa.
I frutti di mare e i crostacei appena pescati dal Mar del Giappone vengono quotidianamente portati in questo vivace mercato dove ogni giorno, potrai trovare chef locali e negozianti ma anche abitanti del luogo e turisti che passeggiano.
Proseguiremo per una visita al bellissimo giardino tradizionale Kenrokuen (fra i più belli di tutto il Giappone), uno stupendo giardino del periodo Edo considerato uno dei tre più importanti del Giappone. Il nome del luogo ne dà al tempo stesso la descrizione: kenroku è la combinazione dei sei elementi ideali per la realizzazione di un giardino, cioè spazio, tranquillità, sacralità, scenario, disegno raffinato e frescura dei corsi d’acqua.
Questo capolavoro paesaggistico include colline artificiali, laghetti e corsi d’acqua fiancheggiati da iris, e contiene 12.000 alberi di 150 varietà.
Tappa anche al quartiere dei samurai Naga-machi, era il quartiere dei samurai di Kanazawa, qui con le loro famiglie vivevano i samurai legati alla famiglia Maeda, che a lungo ha governato la regione.
Oggi l’area è ben conservata e appare così com’era in età feudale, con stretti vicoli lastricati di pietra e delimitati da muri di cinta costruiti in maniera tradizionale, in fango e con tegole alla sommità. Dei canali costeggiano ancora oggi le abitazioni del quartiere.
Anche questi erano utili per una prima difesa dell’area residenziale, contro i frequenti incendi, come via di trasporto per le merci verso il vicino Castello oltre che per fornire acqua alle case. Alcune delle residenze sono restaurate e aperte al pubblico, la più famosa e meritevole di visita è la casa della famiglia Nomura.
Non potrà mancare una visita del quartiere delle geishe di Higashi Chaya-Gai un quartiere storico delle Geisha ancora splendidamente conservato. Si possono trovare le geishe, rese immortali dal romanzo “Memorie di una geisha” dal quale è stato tratto anche un film di successo.
In serata rientro in hotel per il pernottamento.
5 Aprile giorno 8: TAKAYAMA – KYOTO
Colazione in hotel.
Partenza per Kyoto con treno espresso. La città di Kyoto che è stata antica capitale del Giappone e residenza dell’imperatore dal 794 al 1868 e che ancora oggi rappresenta il cuore culturale e storico del Paese del Sol Levante. Una città che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita e non è un caso che resti il ricordo più bello del Giappone per buona parte dei turisti. Kyoto possiede tutto ciò che un turista possa desiderare: palazzi e quartieri storici, famosi giardini, oltre 1800 templi, centinaia di santuari e incantevoli scorci tra le colline boscose. Settima città del Giappone in ordine di grandezza, Kyoto non è sfuggita alla modernizzazione, in particolar modo nella zona meridionale. La stazione, completata nel 1997, è costituita da un enorme atrio centrale e da un’area commerciale dall’architettura imponente; usciti dal complesso ci si trova in una città moderna simile a tante altre: non è necessario, però, andare molto lontano per ritrovare la bellezza classica.
In un giardino meraviglioso, immerso in un silenzio quasi surreale, tra ibiscus baciati dal sole, c’è un tempio zen bellissimo, interamente ricoperto di foglia d’oro, che si specchia nelle acque calme e cangianti di un piccolo lago incantato, riflettendo tutti i colori caldi della sua naturale e incomparabile bellezza. È il Kinkaku-ji, splendido tempio buddhista nella città di Kyoto, conosciuto nel mondo come il Padiglione d’oro, uno dei luoghi più belli e visitati del Giappone. Costruito nel 1394, fu dapprima la residenza dello shogun Yoshimitsu Ashikaga, prima di diventare un tempio buddhista: venerato per secoli, fu parzialmente distrutto da un incendio nel luglio del 1950, quando un giovane monaco decise di appiccargli il fuoco. Ricostruito assolutamente identico 5 anni più tardi, ha riaperto le porte solo nel 1987.
Dopo questa meravigliosa visita, vedremo il tempio zen Ryoan-ji, Il giardino di rocce del Tempio di Ryoanji è uno dei giardini più famosi di Kyoto. Così famoso che il suo nome è diventato sinonimo di giardini giapponesi in tutto il mondo. Con la sua architettura tradizionale e i suoi giardini, Ryoanji è un Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il Tempio di Ryoan-ji (Drago della Pace) è un importantissimo centro della scuola Zen di Rinzai. Fondato nel 1473, è conosciuto in tutto il mondo (è quasi il simbolo della città) per il Giardino roccioso comunemente attribuito a Soami: di forma rettangolare, grande quanto un campo da tennis e circondato da mura, include 15 rocce di varie dimensioni che emergono da un mare di ghiaia bianca rastrellata, e si può ammirare dalla veranda dell’edificio del tempio. Il minimalismo non conobbe espressione più alta di quella che raggiunse in Giappone 500 anni fa; ideata per rappresentare delle isole che emergono dall’oceano, l’opera preannunciava di fatto gli albori della moderna arte concettuale ed era pensata per indurre alla contemplazione.
Non può mancare una tappa al Yasaka Shrine. Il Santuario Yasaka ha una storia millenaria, fu costruito nel 656. Kyoto ed altre città del Giappone, all’epoca erano alle prese con un’epidemia di peste, e per esorcizzare questa maledizione (o almeno così considerata) fu costruito un santuario di Gion in miniatura che venne portato in giro per tutte le strade della città per placare l’insoddisfazione del Dio protettore dalle malattie, Gozu Tenno, ed invocare la sua benedizione.
In serata rientro in hotel per il pernottamento.
6 Aprile giorno 9: KYOTO-LA FORESTA DI BAMBU
Escursione facoltativa alla FORESTA DI BAMBÙ, situata nella famosa zona di Arashiyama di Kyoto, che offre alcuni dei paesaggi più belli di Kyoto.
L’escursione alla Foresta di Bambù di Arashiyama, a Kyoto, è una delle esperienze più suggestive che si possano fare in Giappone. Situata nel quartiere occidentale di Arashiyama, questa foresta offre uno scenario unico al mondo, dove alti bambù ondeggiano al vento, creando un’atmosfera rilassante e quasi magica. I visitatori camminano su sentieri circondati da pareti di bambù verdeggianti che si estendono fino al cielo, filtrando la luce solare in modo da creare un gioco di luci e ombre davvero incantevole.
Pomeriggio libero
7 Aprile giorno 10: KYOTO-NARA-FUSHIMI INARI
Colazione in hotel e poi si continuano le visite in questa splendida città, in particolare con Nara.
Dopo la prima colazione, partenza in pullman per Nara, una piccola città la cui atmosfera tranquilla sembra creata ad arte per non disturbare il lungo riposo dei suoi più illustri antenati. Se da un lato la grandezza di Kyoto emerge da un passato relativamente recente, dall’altro Nara e i suoi dintorni custodiscono edifici talmente antichi che il fatto stesso che esistano ancora è sorprendente. L’imperatrice Gemmei fondò la città di Heijo (così si chiamava Nara all’epoca) nel 710 d.C. con l’intenzione che fosse capitale permanente. Fu edificata solo 2 km a ovest della moderna Nara seguendo il modello di Chang’an, grandiosa città cinese della dinastia T’ang, centro cosmopolita della Via della Seta e metropoli più all’avanguardia del mondo antico. Nara, profondamente influenzata da Chang’an dal punto di vista culturale, era la“finestra”del Giappone sul mondo.
Oggi Nara è un grosso borgo provinciale, impreziosito dalle testimonianze dell’epoca d’oro e da un immenso parco, al cui interno si trovano i templi principali. Il più famoso, Todai-ji, è la maggiore realizzazione artistica della cultura di Nara ed è uno dei principali templi della scuola buddhista esoterica Hosso e il più importantedi tutto il Giappone. Fu fondato nel 669 dalla moglie di Fujiwara Kamatari, un antenato della famiglia che governò a Kyoto durante il periodo Heian; occorsero più di 20 anni e 2 milioni circa di operai, artigiani ed artisti per completarlo. Ospita una gigantesca statua bronzea di Buddha di 16 m di altezza.
Si visita poi il Parco dei Cervi: questi animali, considerati messaggeri divini secondo la dottrina shintoista, vagano liberi da secoli a Nara, sono circa 1500 esemplari perfettamente abituati alla presenza degli umani che offrono loro del cibo preparato appositamente e in vendita in numerose bancarelle locali. Ci recheremo inoltre in visita al Santuario Kasuga Taisha, anch’esso molto antico e fondato nel 768 dall’allora sovrano Fujiwara-no Michinaga come santuario di famiglia. E’decorato da 2000 lanterne in pietra ricoperte di muschio millenario e donate da fedeli a partire dal XI secolo. Altre 1000 di bronzo, sono elegantemente appese ai cornicioni degli edifici più vicini al complesso principale; due volte l’anno, nel corso del Festival di Setsubun che si svolge all’inizio di febbraio e in agosto, vengono accese dando vita a un suggestivo spettacolo che enfatizza la sacra atmosfera del santuario. Situato in fondo al parco c’è la Casa del Tesoro, un edificio moderno dipinto in rosso vivo a contrasto con il verde degli alberi, che ospita un interessante raccolta di armi antiche e di maschere del teatro No.
Infine visita al santuario Fushimi Inari, il principale dedicato al “kami Inari”. Il santuario, scintoista, si trova alla base di una montagna chiamata anch’essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori. Dai tempi antichi in Giappone Inari è sempre stato visto come il patrono degli affari, e sia commercianti che artigiani tradizionalmente venerano Inari. In primo luogo, tuttavia, Inari è il dio del riso. Ognuno dei torii, le innumerevoli porte rosse che lo caratterizzano, è stato donato al Fushimi Inari-taisha da un’azienda giapponese.
Al termine delle visite, rientro in serata a Kyoto. Tempo libero e pernottamento in hotel.
8 Aprile giorno 11: KYOTO – HIROSHIMA – MIYAIMA/OSAKA
Giornata questa del ricordo e del dolore che farà riaffiorare la memoria dell’immane tragedia vissuta dal popolo giapponese.
“Hiroshima”è sinonimo di guerra e di orrore. La città richiama pacifisti e sostenitori del disarmo nucleare da tutto il Giappone e dal resto del mondo, ma è anche la capitale della prefettura di un’importante regione costiera industrializzata,una nuova, fiorente città i cui fiduciosi abitanti raramente menzionano la bomba atomica. All’arrivo visiteremo i vari monumenti dedicati alla tragedia del 6 agosto 1945: il Parco della Pace svolge un ruolo fondamentale di monito alle generazioni future sull’esperienza del passato. Lo scheletro della Cupola della Bomba Atomica è raffigurato nei libri di storia di tutto il mondo: era la Industry Promotion Hall di Hiroshima fino al mattino di quel tragico giorno del 1945; oggi è patrimonio dell’Umanità, e si presenta nelle condizioni in cui lo ha ridotto l’esplosione. L’ipocentro, il punto esatto in cui av-venne la detonazione.
Il Memoriale Nazionale per le vittime della Bomba conserva foto delle vittime e testimonianze dei sopravvissuti; il Museo della Pace completa il quadro generale. Espone modelli in scala del”prima” e del”dopo”, bottiglie fuse per il calore, tegole e apparecchiature di metallo, divise scolastiche strappate e bruciate, un triciclo aggrovigliato e toccanti immagini. Dopo queste dolorose visite, il previsto pranzo in un ristorante locale penso che risulterà molto”pesante”. Si proseguirà poi in barca per raggiungere l’isola di Miyajima (propriamente detta Itsukushima) è una delle località tradizionalmente considerate le più pittoresche del Giappone. Letteralmente Miyajima significa”Isola Santuario”, e il luogo è con-siderato sacro da oltre 1500 anni, autentico gioiello del Mare Interno situato ad 1 ora circa di treno e traghetto da Hiroshima. Il monumento più celebre è il santuario shintoista di Itsukushima costituito da numerosi edifici e padiglioni collegati da corridoi e passerelle su palafitte. E’ uno dei luoghi di culto più venerati di tutto il Paese, e aggiunge quindi ulteriore fascino alle straordinarie bellezze naturali dell’isola; il gigantesco torii rosso alto 16 m (portale d’ingresso separato che precede ogni santuario shintoista) in legno di canfora sembra gal-leggiare sopra le acque ed è un vero e proprio emblema del Giappone, al pari del Monte Fuji. Il santuario, dedicato alle tre figlie della divinità shintoista Susano-o, fu fondato durante il regno dell’Imperatrice Suiko, nel 593. La struttura definitiva fu terminata nel 1168 sotto il patrocinio di Tairano-Kiyomori(1118-1181), grande condottiero del clan degli Heike e penultimo dominatore dell’era Heian. Il santuario, fiancheggiato da eleganti corridoi coperti, è noto per il tetto di paglia e per l’intenso colore aranciato degli eleganti intarsi in legno. Costruito su palafitte che emergono dal mare e che scompaiono con l’alta marea, sembra fluttuare sull’acqua.
Si prosegue per Isola di Miyajima. Si proseguirà poi in barca per raggiungere l’isola di Miyajima (propriamente detta Itsukushima) è una delle località tradizionalmente considerate le più pittoresche del Giappone. Letteralmente Miyajima significa”Isola Santuario”, e il luogo è con-siderato sacro da oltre 1500 anni, autentico gioiello del Mare Interno situato ad 1 ora circa di treno e traghetto da Hiroshima. Il monumento più celebre è il santuario shintoista di Itsukushima costituito da numerosi edifici e padiglioni collegati da corridoi e passerelle su palafitte. E’ uno dei luoghi di culto più venerati di tutto il Paese, e aggiunge quindi ulteriore fascino alle straordinarie bellezze naturali dell’isola; il gigantesco torii rosso alto 16 m (portale d’ingresso separato che precede ogni santuario shintoista) in legno di canfora sembra gal-leggiare sopra le acque ed è un vero e proprio emblema del Giappone, al pari del Monte Fuji. Il santuario, dedicato alle tre figlie della divinità shintoista Susano-o, fu fondato durante il regno dell’Imperatrice Suiko, nel 593. La struttura definitiva fu terminata nel 1168 sotto il patrocinio di Tairano-Kiyomori(1118-1181), grande condottiero del clan degli Heike e penultimo dominatore dell’era Heian.
Il santuario, fiancheggiato da eleganti corridoi coperti, è noto per il tetto di paglia e per l’intenso colore aranciato degli eleganti intarsi in legno. Costruito su palafitte che emergono dal mare e che scompaiono con l’alta marea, sembra fluttuare sull’acqua.
Al termine delle visite,prima in barca e poi in treno veloce,si arriva ad Osaka,e sistemazione nelle camere riservate.
9 Aprile giorno 12: OSAKA -ROMA
Colazione in hotel. Intera giornata libera per visita Osaka.
Osaka, ufficialmente, è la terza città del Giappone ma, essendo Tokyo e Yokohama talmente vicine da formare un’unica megalopoli, molta gente la considera la seconda città del Paese. La sua posizione, su un’ampia baia, le permise di diventare un grande porto sotto il regno dell’Imperatore Nintoku, cosicché vanta il ruolo di primato centro dei commerci sin dal IV secolo. Mentre le fortune dei samurai iniziarono a estinguersi a partire dalla fine del XVII secolo, i mercanti divennero sempre più ricchi e potenti, soprattutto a Osaka.
I giapponesi affermano che il saluto tipico degli abitanti di Osaka non sia “Come va?” ma “Stai guadagnando?” (mokari moka?). Essi vantano la reputazione di essere i più astuti affaristi di tutta la nazione. Alle 30.000 fabbriche di Osaka si deve circa un quarto della produzione industriale giapponese. Sotto il patrocinio dei principi mercanti, Osaka fiorì anche come centro delle arti drammatiche, specialmente quando alcuni esponenti del kabuki vi si trasferirono in seguito al gigantesco e devastante incendio di Edo nel 1567.
In serata trasferimento all’aeroporto Kansai di Osaka e operazioni imbarco volo di rientro con scalo. Pasti e pernottamenti a bordo.
10 Aprile giorno 13: ITALIA
Arrivo in Italia e fine dei servizi.
LA QUOTA COMPRENDE:
• Voli di linea Roma-Tokyo e Osaka-Roma con scalo in classe economica 23 kg bagaglio
• 09 pernottamenti in hotel di categoria indicata
• 1 pernottamento in Ryokan tradizionale con cena
• 11 prime colazioni in hotel
• Treni e trasporti pubblici menzionati nell’itinerario
• Visite ed ingressi ai siti come da programma
• Accompagnatore/guida in italiano
• Assicurazione medica e bagaglio
• Assicurazione contro ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
• Kit da viaggio
•
LA QUOTA NON COMPRENDE:
• Tasse aeroportuali € 490,00 soggette a riconferma
• Spese extra di carattere personale,mance
• Bevande ai pasti
• Eventuali mance e tutto quanto non menzionato ne“la quota comprende”
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