El Salvador-Honduras-Nicaragua -Ometepe

Tour delle meraviglie
Alla scoperta di una storia millenaria tra cultura Maya, colonialismo e paesaggi mozzafiato
17 giorni / 16 notti
El SALVADOR NICARAGUA E HONDURAS tre Paesi che custodiscono il fascino di una regione culla di una delle più antiche civiltà! Un viaggio fuori dalle rotte
Insomma questo è un viaggio che lascerà sicuramente il segno!!
Un viaggio alla ricerca dei tempi perduti
Perchè questo Viaggio
- per conoscere 3 paesi del Centro America
- per scoprire il Lago Omepete, uno dei più belli del mondo
- per visitare Patrimoni Unesco ed incredibili paradisi naturali
Un viaggio intenso e molto vario, in quel “Puzzle Centroamericano” che si snoda tra El Salvador, Honduras e Nicaragua: lo visitiamo via terra, grazie alle ridotte dimensioni dei Paesi che attraversiamo. Proponiamo questo itinerario nuovo, tra cittadine coloniali, foreste, fiumi, mari, laghi, vulcani, villaggi, isole, che incontra una storia fatta di archeologia e folclore, anche al di fuori dagli itinerari più gettonati, impreziosito da alcuni siti Patrimonio UNESCO. E’ un viaggio dedicato a chi vuole concedersi un gran tour in una regione ancora al di fuori dalle classiche rotte turistiche, dove la varietà è la caratteristica più rilevante; una proposta originale adatta a soddisfare anche i viaggiatori più esperti, curiosi di conoscere nuovi angoli di mondo. Utilizziamo barche e bus per avere piena autonomia di movimento senza essere legati a voli interni, con trasferimenti via terra mai noiosi, anche impegnativi certo, per via di alcune tratte lunghe
El Salvador Nicaragua e Honduras, tre paesi dell’America centrale che custodiscono il fascino della regione antica e straordinaria del centro America, culla di una delle più importanti civiltà del passato; i Maya. Questo è un viaggio per chi ama l’archeologia la natura e la cultura latino-americana e per chi vuole confrontarsi con luoghi e storie che in queste paesi e nei suoi popoli hanno lasciato il segno le destinazioni scelte sono ancora poco esplorate rispetto ad altre destinazioni più celebri e questi paesi offrono la possibilità di esperienze uniche
L’abbiamo chiamato “puzzle” perché, proprio come nei puzzle, avviciniamo elementi assai vari per comporre un tutt’uno. Tre Paesi del Centro America: El Salvador, Honduras e Nicaragua, poco considerati dal turismo, ma dalle significative “tessere” selezionate, adatte a rappresentarli al meglio, per un viaggio dalle molte sfumature.
La navigazione sul Golfo di Fonseca, ampia insenatura dell’Oceano Pacifico, riserva un panorama davvero incantevole, a metà strada tra Nicaragua e El Salvador. Leon, una città coloniale con prestigiosi edifici e bellissime chiese barocche, tra cui la più grande Cattedrale dell’America Centrale.
Il vulcano di Masaya con l’imponente cratere principale e Managua, la capitale del Nicaragua, una metropoli di quasi due milioni di abitanti.
El Salvador: terra di vulcani e cultura Maya
Il paese più piccolo dell’America Centrale sorprende con la sua straordinaria densità di vulcani – ben 23 – che modellano un paesaggio di grande fascino. Esplora la “Ruta de las Flores”, un percorso che attraversa villaggi pittoreschi, ricchi di arte e tradizioni locali, circondati da piantagioni di caffè. Puoi scoprire anche tesori archeologici di immenso valore, come Joya de Cerén, un sito unico al mondo: un villaggio Maya, soprannominato la “Pompei delle Americhe”, che conserva intatte le tracce della vita quotidiana di un tempo, grazie alla cenere vulcanica che lo ha protetto per secoli. Se ami il mare e le spiagge concediti un soggiorno di relax in una delle rinomate sistemazioni del Paese, che offrono alcune delle migliori onde per i surfisti.
Nicaragua: tra natura selvaggia e città coloniali
Immergiti in un perfetto mix di natura e vibrante cultura Il cuore pulsante del paese è il Lago Nicaragua, uno dei più grandi al mondo, al centro del quale si trova l’isola di Ometepe, formata da due imponenti vulcani gemelli. Scopri città coloniali come Granada, con i suoi edifici color pastello e le atmosfere tranquille, oppure vivi l’adrenalina del sandboarding sui fianchi del vulcano Cerro Negro.
Honduras: dal mondo sottomarino ai misteri Maya
Completa il tuo viaggio in Honduras, terra di contrasti, dove le acque cristalline e le barriere coralline delle Isole della Baia si fondono con l’antico splendore delle rovine Maya di Copán. Lungo la costa caraibica, le immersioni sono un’esperienza imperdibile, con una biodiversità marina che lascia senza fiato. Ma è a Copán, uno dei siti archeologici più affascinanti del Mesoamerica, che si respira la vera magia di questo paese: immerso nella vegetazione, è noto come l’“ateneo Maya” per i suoi avanzati studi astronomici. La suggestiva scala dei geroglifici, con iscrizioni ancora oggi misteriose, e le statue dei sovrani che regnarono durante l’epoca d’oro della città raccontano una storia di potere, spiritualità e sacrificio.
E che dire delle isole! Dalla calda sabbia vulcanica a quella sublime e dorata delle isole caraibiche, Lo spettacolo della natura è assicurato!
L’Isola dei due Vulcani
Ometepe, l’isola dei due vulcani, guardiani incantatori, fulcro del grande Lago Nicaragua e punto di convergenza di culture e persino di oceani. Le sue sponde rappresentavano un sollievo per chiunque dovesse passare dal Pacifico all’Atlantico, o viceversa. Gli infiniti canali fluviali del lato caraibico nicaraguense facevano il resto, collegando e forse unendo non solo due mari, ma soprattutto due mondi.
Perciò l’idea di realizzare un canale interoceanico è un proposito vecchio quasi quanto l’uomo. Il lago Nicaragua ha sempre occupato una posizione strategica per gli equilibri commerciali di molti popoli e l’Isola di Ometepe è sempre stata un avamposto troppo prezioso. I Corsari inglesi lo sapevano bene, e tentarono in tutti i modi di conquistare l’isola, ma per fortuna senza esiti, anche se le loro offensive spinsero le popolazioni locali a ritirarsi nel cuore della selva o il più vicino possibile alle pendici dei vulcani.
1° GIORNO – SABATO 9 AGOSTO : VOLO ITALIA – EL SALVADOR
Partenza con volo da Roma o altre citta’, via Madrid, diretto a El Salvador.
Arrivo dei partecipanti presso l’aeroporto internazionale di El Salvador dopo il disbrigo delle pratiche aeroportuali.Cena e pernottamento in hotel.
2° GIORNO – DOMENICA 10 AGOSTO : SAN SALVADOR, JOYA DE CERÉN-SUCHITOTO
Dopo la colazione incontro con la guida e partenza in direzione di Joya de Ceren.
Il sito archeologico di Joya de Cerèn, tanto famoso da essere definito come “la Pompei Maya” e dal 1993 è Patrimonio Unesco. La sua particolarità sta nel fatto che, al pari di quanto successe a Pompei, vi si trovano quasi integre scene di quotidianità preziose per la conoscenza della realtà maya di quel periodo. La città e i suoi abitanti, intorno al 600 d.C., furono sorpresi da un’eruzione del “Caldera” le cui ceneri ricoprirono tutto per secoli. Solo nel 1976 durante alcuni lavori agricoli, si scoprirono i primi resti della città. Da quel momento gli interventi di scavo hanno riportato a nuova vita case, mobili, magazzini, tavole imbandite e cibo, (tra cui la manioca che per la prima volta diede conferma della presenza di questo tubero nell’alimentazione degli americani). Successivo proseguimento per la “Ruta de las Flores”,in direzione di Suchitoto.
Pranzo in corso di escursione.
Arrivati,lasciati i bagagli in hotel, navigheremo attraverso il lago Suchitlán per avere una vista vista panoramica di Bird Island, luogo di sosta e riproduzione per gli uccelli migratori.
Questo lago, il più esteso del Salvador, di oltre 130 chilometri quadrati, ospita una notevolissima varietà di uccelli che qui nidificano o transitano, approfittando delle tante ospitali isole che punteggiano il grande specchio d’acqua. E non si può non assaggiare il piatto nazionale, le “pupusas”, un impasto di farina di mais e acqua cotto in padella, solitamente farcito con formaggio e accompagnato da un’insalata di cavolo cappuccio marinato. Oggi le pupuserias (i negozi specializzati in pupusas) le propongono nella versione più ricca, ovvero ripiena di fagioli olio carne e avocado.
Cena e pernottamento a Suchitoto.
3° GIORNO – LUNEDI’ 11 AGOSTO: SUCHITOTO-COPAN DE RUINAS(HONDURAS)
Dopo la prima colazione, un tour a piedi attraverso le piazze e le vie principali di Suchitoto, famosa per le sue botteghe artigianali, indaco, gallerie d’arte, case in stile antico, la chiesa di Santa Lucia.
Tempo per pranzo .Visita all’Art Center for Peace, un luogo dove la cultura viene creata attraverso delle arti con la partecipazione di ragazzi e ragazze, imparando un po’ di storia di Suchitoto.
In lingua “Nahuatl” Suchitoto significa “Flower bird”, per alcuni, però, il nome indicherebbe “nobile” o avrebbe riferimento a un fiore a forma di uccello. Sia come sia, ognuno di questi significati ben si adatta al luogo per la “signorilità” e la “grazia” che lo caratterizzano.
Ha mantenuto un patrimonio architettonico notevole anche per la sua lontananza dalle zone sismiche più attive del Paese. Il terremoto che nella metà dell’Ottocento colpì San Salvador convinse molte famiglie della borghesia locale a trasferirsi proprio a Suchitoto. Ciò determinò la comparsa di una delle due sue peculiarità sociali. L’altra è la presenza di una componente “illuminata e progressista” che ha contribuito notevolmente a fare della cittadina uno dei centri più attivi durante la guerra civile del centro di Suchitoto, la Plaza Centenaria, da cui dipartono le strade lastricate.
La Chiesa di Santa Lucia si mostra subito a lato della piazza con la facciata bianca, la cupola ricoperta di porcellane, i rivestimenti interni in legno. Si potrà camminare tra portici, il Parco Centrale e quello di San Martin, con gratificante rilassatezza.
Pranzo in corso di escursione.
Al termine partenza per Copan (Honduras), lontana 250 km (circa 4.30 ore).
Arrivo nel tardo pomeriggio e sistemazione in hotel.
4° GIORNO – MARTEDI’ 12 AGOSTO : COPAN
Prima colazione in hotel. Occupiamo la mattinata con la visita di Copàn Ruinas, definito “l’Ateneo del Mondo Maya”.
Abitato da prima del X sec. a.C. il sito vede il massimo splendore dal VII al IX secolo d.C. C’è chi afferma che la sua scoperta abbia rappresentato per l’archeologia un passaggio non meno fondamentale di quello dell’assai più famosa Tikal. In ogni caso, Copàn è certamente un tassello fondamentale per completare la conoscenza del meglio che esprime visivamente la cultura maya in tutta l’America Centrale.
In particolare, la Scalinata dei Geroglifici, oltre ad avere importanza rilevantissima storica e culturale, a nostro giudizio è in assoluto tra le opere più belle del mondo maya. Il tutto è circondato da un’ombrosa foresta che aggiunge interesse alle rovine sperse in una vasta area. Le iscrizioni sulla gradinata, “i glifi”, hanno consentito notevoli passi avanti nella comprensione di aspetti storici e della stessa particolare scrittura maya.
La sua significatività è certificata anche dall’essere inserita nella lista patrimoni UNESCO. Ne visitiamo i luoghi più significativi, tra cui la Gran Plaza, le steli dei Signori di Copàn, il Campo de la Pelota e il Tempio delle Iscrizioni. L’era di maggior sviluppo di Copàn si ha alla fine dell’VIII secolo e il suo declino assume forme evidenti nel XIII. Pare appurato che sia legato alle insufficienti risorse alimentari per una popolazione cresciuta eccessivamente, date le caratteristiche della regione. L’abbandono che ne segue permette alla giungla di impossessarsi delle architetture. Migliaia sono i resti, ma solo la minor parte è stata riportata alla luce e restaurata.
Molto materiale è ancora sommerso sotto vari strati di terreno. La sovrintendenza del posto prevede che la visita si svolga con una guida locale, quasi sempre in lingua spagnola.
Nel pomeriggio visita al Parco degli Uccelli, dove potrai vedere l’uccello nazionale e l’emblema della Zona di Copan Ruinas: l’ara e una grande varietà di uccelli tropicali.Tempo libero per passeggiare nel villaggio.Rientro in hotel cena e pernottamento.
5° GIORNO – MERCOLEDI 13 AGOSTO : COPAN, SAN PEDRO SULA, ROATAN
Colazione. All’ora indicata, partenza per la capitale industriale dell’Honduras, San Pedro Sula. Circa 5 ore di strada circa.
Pranzo in corso di escursione. Trasferimento in aereoporto e volo diretto a Roatan.
Arrivo e trasferimento all’hotel .Cena e pernottamento.
Consigliamo di fare un giro in una barca con fondo di vetro, qui avrete l’opportunità di esplorare le barriere coralline che compongono l’ambiente dell’isola di Roatan, che fa parte della seconda barriera corallina più grande del mondo, che ospita una grande diversità marina.
6° GIORNO – GIOVEDI 14 AGOSTO : ISOLA DI ROATAN
Prima colazione in hotel e giornata intera dedicata a queste splendide isole Roatan fa parte delle isole della Baia di Honduras, nel cuore de Mar dei Caraibi.
L’isola di Roatan con i suoi 45 Km di lunghezza e 5 Km di larghezza, si trova a poca distanza da una grande barriera corallina, la più grande al mondo dopo quella celebre delle coste australiane.
Oggi è una delle mete più importanti e visitate del paese centroamericano.
Per molto tempo, infatti, l’isola non era affatto conosciuta dal pubblico dei viaggiatori, a parte per coloro che erano appassionati di immersioni.
La capitale, Coxen Hole, è un piccolo agglomerato di case disposte lungo la strada principale, ma come ogni paesetto latino che si rispetti, è dotata di una vivacità quasi eccessiva per la sua dimensione.
Pranzo libero.
Dopo un tour panoramico possibilità di dedicarsi allo snorkeling o allo shopping nei mercatini artigianali dell’isola. Tempo libero per relax in questo mare cristallino,tra i più belli al mondo.
Al termine, rientro in hotel. Cena inclusa.
7° GIORNO – VENERDI 15 AGOSTO : ISOLA DI ROATAN, TEGUCIGALPA-SOMOTO(NICARAGUA)
Colazione e al mattino presto trasferimento in aereoporto per il volo diretto a Tegucigalpa.
Tegucigalpa non è solo la capitale dell’Honduras, ma anche una città coloniale ricca di storia,visita dei quartieri moderni e coloniali, della Basilica di Suyapa e di una vista panoramica dell’area metropolitana aipiedi della figura gigante di Cristo situato sulla collina di Picacho.Pranzo in corso di escursione.
Al termine, partenza verso nord per raggiungere in serata Somoto, una cittadina coloniale al confine con l’Honduras, in Nicaragua. Cena e pernottamento in hotel.
8° GIORNO – SABATO 16 AGOSTO : SOMOTO
Prima colazione. Partenza per una entusiasmante avventura nel canyon di Somoto. Il fiume più lungo dell’America Centrale, il Coco (o Wangki), scorre fino al Mar dei Caraibi, ma il suo primo tratto è sicuramente il più spettacolare. Emergendo dalle viscere della terra, il fiume ha scavato la dura roccia creando una gola lunga 3 km, profonda 160 m e, in alcuni punti larga meno di 10 m.
Dichiarato Monumento Nacional Cañon de Somoto, il canyon è un’esperienza imperdibile. L’escursione prevista dura circa tre ore, durante la quale si intraprende una breve e semplice camminata per poi scendere nel canyon e su una camera d’aria, lasciarsi trasportare per un breve tratto.
Oppure si torna indietro con una semplice camminata.
Pranzo in corso di escursione.
Rientro nel pomeriggio a Somoto e tempo a disposizione. Cena e pernottamento.
9° GIORNO – DOMENICA 17 AGOSTO : SOMOTO-VULCANO MASAYA-PUEBLOS BLANCOS-GRANADA
Prima colazione in hotel. Partenza verso nord est sino al Parco Nazionale del Vulcano Masaya. Andiamo in una zona, quella dell’altopiano centrale, davvero “ricca”.
Laghi craterici, mercati, piccoli graziosi villaggi, tradizioni di ritualità religiose non ortodosse, miti, lagune…La prima tappa è “La Boca del Infierno” del vulcano Masaya.
Vi giungiamo con una brevissima camminata dopo aver lasciato il nostro minibus. Il nome, significativo per lo scenario che ci si presenta, fu dato già dai primi spagnoli che vi giunsero. Fu per loro normale porvi una croce, per contrastare la presenza del demonio che certamente albergava in quella zona. Il vulcano è attivo, come denotano le colonne di fumi che incorniciano il panorama.Masaya, molto nota, adagiata sul lungolago (“malecòn”), è un centro che offre soprattutto i prodotti artigianali più famosi del Paese. La nostra prima tappa sarà presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale del Vulcano Masaya, dove è allestita una mostra permanente con modelli, grafici e fotografie relativi al vulcano, alla sua storia, alla sua fauna e flora;
Pranzo in corso di escursione.
Partenza per la visita della “meseta de los pueblos” (l’altopiano dei villaggi), un’area più nota come “Los Pueblos Blancos”, i villaggi bianchi. Inizialmente costruiti soprattutto con tufo vulcanico di colore chiaro, oggi sono caratterizzati da una poliedricità di colori propri dei mercatici artigianali.
Si distinguono, di pueblo in pueblo, per offrire prodotti specifici, dalle ceramiche ai fiori. La coltivazione e commercializzazione dei fiori ha fatto la fortuna di Catarina, un pueblo blanco con tante serre e il Mirador de Catarina, che è il punto più alto della città ha una vista spettacolare della laguna di Apoyo, del vulcano Mombacho e della città di Granada e il lago Nicaragua con i suoi isolotti.
Il centro abitato, attraente per le sue peculiarità coloniali, culmina nel punto panoramico che porta lo stesso nome del pueblo.
Abbiamo l’occasione di fare acquisti in alcuni dei tanti negozi.
Partenza verso Granada, un gioiello coloniale, situata sulle rive del lago Nicaragua.
Registrazione alberghiera, cena e pernottamento.
10° GIORNO – LUNEDI 18 AGOSTO GRANADA
Colazione in hotel e inizio della visita di Granada, considerata una delle città coloniali più antiche dell’emisfero occidentale, una delle città coloniali più belle del Nicaragua spesso chiamata la “Granada Sultana” per la sua eleganza architettonica, che mescola influenze spagnole e arabe.
L’antica capitale, fondata nel 1524 dal conquistatore spagnolo Francisco Hernandez de Cordoba, per secoli è stata chiamata “La Gran Sultana” per le sue bellezze architettoniche risalenti all’epoca coloniale.
Visita di Granada che include il Convento di San Francesco, che in una delle sue sale ospita le splendide statue zoomorfe, trovate sull’isola Zapatera (una delle Isletas), scolpite dal popolo choronga prima dell’arrivo degli spagnoli; la Chiesa della Mercede, dove si ha l’opportunità di salire sul campanile per godere di spettacolari vedute sulla città, sul lago Nicaragua e sul vulcano Mombacho; la Chiesa di Xalteva e la vecchia cinta muraria.
Pranzo in corso di escursione.
Nel pomeriggio escursione a bordo di una piccola imbarcazione, alla scoperta di “Las Isletas”, un arcipelago formato da 365 isolette di origine vulcanica, situate nel Lago Nicaragua, proprio di fronte alla città.
Estremamente rigogliose e ricche di fauna e di flora, alcune di queste isole sono abitate da famiglie di pescatori, ma la maggior parte sono ancora selvagge, colonizzate solo da piante di mango ed uccelli acquatici. Sull’isola di San Pablo si possono ancora ammirare i resti di una fortificazione spagnola del XVII secolo, mentre poco più avanti sorge un isolotto abitato da una colonia di scimmie.
Dagli alberi delle isole limitrofe pendono come noci di cocco i grandi nidi in fibra vegetale costruiti dalle femmine degli oropendula, i bellissimi uccelli neri e gialli.
Ritorno all’albergo, cena e pernottamento.
11° GIORNO – MARTEDI 19 AGOSTO GRANADA-ISOLA OMETEPE-
Dopo la prima colazione,partenza per San Jorge e imbarco sul traghetto per l’Isola Ometepe (circa 1 ora di navigazione), situata nel Lago Cocibolca, uno dei più grandi laghi di acqua dolce al mondo.
Con una profondità che oscilla tra i 20 e i 60 metri, il lago ha sempre costituito un’importante via di comunicazione tra l’Oceano Pacifico a ovest, distante appena 18 km, e l’Atlantico a est, a cui è collegato grazie al fiume San Juan. Per questo motivo varie volte è stata presa in considerazione l’opportunità di collegare gli oceani attraverso il lago: prima in alternativa, poi in aggiunta, al canale di Panama. Ometepe è la più grande isola lacustre al mondo, formata da due grandi vulcani di oltre 1.600 metri di quota: il Maderas e il Conception. Il suo nome deriva dal termine azteco “Ome-Tepelth” che significa “Due-Montagne”.
L’attività vulcanica, attraverso il deposito delle ceneri, ha reso il suolo dell’isola estremamente fertile consentendo ottime rese agricole. L’isola è abitata dal 2000-2500 A.C. La sua superficie è di circa 270 chilometri quadrati e conta circa 35.000 abitanti che si dedicano prevalentemente all’agricoltura. Arrivo nel primo pomeriggio e tempo di rilassarsi davanti ad un bellissimo tramonto.
Cena e pernottamento.
“Dominava sull’Isola, custodiva il germe della vita…”
Una volta un poeta locale definì Ometepe uno smeraldo lucente nel cuore del Lago Nicaragua.
Quel poeta, anonimo per il mondo, ma un vate per la piccola comunità di Alta Gracia, ha dedicato tutta la vita a studiare e divulgare la millenaria cultura della sua isola, un’isola diversa da tutte le altre, che a volte persino scompare, rapita da nebbie avvolgenti e mitologiche. Si dice che quelle nebbie siano i pensieri dei suoi guardiani protettori, gli Dei grandiosi come il Guerriero-Aquila, che preservano l’Isola dalle minacce dei tempi e degli uomini.
Ometepe è un’isola lacustre, e spunta dalle acque dolci e spesso tormentate del Lago Nicaragua.
La sua superficie così rigogliosa primeggia quale opera inarrivabile di Madre Natura. I suoi occhi, sono i crateri di due grandi vulcani, il Concepcion, perennemente fumante, ed il Madera, oggi serena laguna cerulea.
12° GIORNO: MERCOLEDI 20 AGOSTO-OMETEPE
Intera giornata dedicata alla visita di quest’isola incantata tra la sua natura rigogliosa e la sua storia antica. Sosta alla finca Magdalena, una fattoria gestita da una comunità locale, dove apprenderemo della storia di questo luogo attraverso le interpretazioni di alcune incisioni rupestri indigene.
Una religione antica come il mondo
I segni di una religione ancestrale sono ancora visibili nei petroglifi rintracciati nel cuore dell’isola, e negli sguardi duri e minacciosi dei totem di pietra lavica rinvenuti in vari momenti in varie parti dell’isola. Sono loro i guardiani di Ometepe.Si tramanda di popolazioni antichissime che praticavano riti sacrificali per propiziarsi le forze della natura. Per invocare la pioggia e dare nuova linfa ai raccolti, i sacerdoti erano disposti a sacrificare i loro figli. Le vittime erano spesso giovani fanciulle, emblema della purezza e della verginità. Canti e balli tribali accompagnavano l’invocazione dello sciamano, tamburi e percussioni invocavano Xipetotec, Dio dei non-nati o Xilonem, dea del mais, o Tlalco, Dio poderoso della Terra.I due Vulcani erano luoghi sacri. Gli aborigeni avevano capito che la fertilità di quelle pendici dava la vita a tutta l’isola, la stessa vita che avrebbero difeso ad ogni costo, quale dono incomparabile dei loro Dei.
Nessuno, perciò, riuscì veramente ad impadronirsi di Ometepe. Quest’isola, lucente smeraldo acceso, era sorella della luna e dono del Sole.
In pochi altri luoghi su questa Terra, come ben sapevano gli Aborigeni, si conserva il segreto della Vita.
Proseguimento per la riserva naturale Charco Verde e la laguna di Chico Largo, un tranquillo lago che ha ispirato diverse leggende locali, si continua per l’Ojo de Agua, una rigogliosa sorgente naturale, dove ci si può concedere un bagno. L’ultima visita prevista è il museo dei manufatti precolombiani che conserva una collezione di statue e ceramiche autoctone e ben conservate.
Pranzo e cene incluse.Pernottamento.
Oscura come la sua origine
La terra di Ometepe è oscura, come la sua origine! Nera come il basalto.
In un tempo di grandi sconvolgimenti tellurici, la Terra si inquietò e creò i due vulcani che oggi fanno dell’isola una riserva naturale di inestimabile valore. Non a caso è stata nominata Riserva della Biosfera, ovvero luogo dove la vita costantemente si rinnova.
I suoi due vulcani, venendo alla luce, diedero forma all’isola, una forma particolare, quella di un otto, o come credono alcuni, del nastro di Moebius, simbolo dell’infinito!
L’uomo abita queste dimensioni da oltre diecimila anni. Gli aborigeni giunsero dalla terra ferma, navigando, e qui, una volta percepitane l’energia e la generosità, decisero di fermarsi. E non furono i soli. Su quest’isola, per questo leggendaria, passarono Olmechi, Toltechi, Maya, Aztechi e Tiwanaco. Vi giunsero da tutti e quattro gli angoli del continente americano, consapevoli della ricchezza di quest’isola.
13° GIORNO: GIOVEDI 21 AGOSTO –OMETEPE-MANAGUA-LEÓN
Colazione in hotel e partenza verso la città di Managua, facendo percorso inverso con traghetto per San Jeorge,e all’arrivo faremo un tour vista panoramica nel centro storico della città, dove si trova l’Antigua Cattedrale, Palazzo della Cultura e Teatro Nazionale Rubén Darío;
Poi visiteremo il Parco storico Lomas de Tiscapa, che è una piccola altura di origine vulcanica,situato nella città di Managua, di grande importanza nella storia del Nicaragua; dal suo dal punto panoramico si potrà ammirare la laguna di Tiscapa, la città di Managua e il lago Xolotlán; continuiamo il nostro viaggio verso la città di Leon.
14° GIORNO – VENERDI 22 AGOSTO – LEON
Colazione in hotel. La mattina sarà dedicata alla visita di Leòn, la città più liberale del Nicaragua, il centro culturale e intellettuale del paese.
La città è costellata di monumenti alla rivoluzione, tra cui notevoli murales sandinisti, di numerose e raffinate chiese coloniali e di edifici di rappresentanza. Sulle sue strade si affacciano antiche case in stile spagnolo con muri in argilla bianca, tetti in tegole rosse, robuste porte in legno e freschi patii fioriti. Il Parque Central è la piazza principale dove si trova anche la cattedrale. Si dice che il piano di costruzione di quella che è la cattedrale più grande del Centro America fosse in realtà destinato a Lima, ma un errore fece si che arrivasse fino a León dove fu poi costruita. Qui è seppellito il poeta più famoso del Nicaragua, Ruben Darío La Cattedrale “La Asunciòn”, la più grande del Centroamerica, decorata da enormi dipinti di Antonio Sarria raffiguranti le stazioni della Via Crucis, recentemente è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
È qui che i movimenti politici e culturali sono più attivi, probabilmente anche perché è qui che è nata la prima università del Nicaragua. Un passatempo a cui si dedicano in tanti è quello di cercare i sette occhi, ovvero sette triangoli con dentro dipinto un occhio che sono nascosti tra i vari dipinti e affreschi della cattedrale. La galleria Museo de Arte Fundación Ortiz-Guardián è il più bel museo di arte contemporanea del Centro America, con una collezione che comprende pezzi di Picasso, Chagall, Botero e Diego Rivera. Suggestivo e il museo della rivoluzione, situato nell’ex palazzo delle telecomunicazioni, conquistato dai ribelli durante la rivoluzione, avrebbe bisogno di essere ristrutturato.
Tuttavia, parte del fascino è proprio dovuto al fatto che sia ancora com’era alla fine della rivoluzione, con i muri scrostati, le pallottole conficcate sulle pareti. La collezione comprende vari documenti e foto dell’epoca della rivoluzione, propria lezione della cultura della città.
Caratteristiche di Leon sono infine le “gigantonas”, burattini giganti rappresentanti le donne spagnole di epoca coloniale e il loro atteggiamento di superiorità; mentre quelli più piccoli e con la testa deforme rappresentano gli indigeni che erano ritenuti inferiori dai colonizzatori. Il museo si trova nella XXI, un’ex prigione, alla collezione di burattini ci sono vari murales che raccontano delle torture inflitte dalla Guardia Nacional ai prigionieri.
Leòn, una città molto famosa per il suo mix di atmosfera bohèmien ma non solo. La città ha giocato un ruolo cruciale nella Rivoluzione Sandinista contro il regime di Somoza ed è infatti piena di monumenti e murales che ne richiamano le varie tappe. Inizieremo visitando la Cattedrale di León, la più grande dell’America Centrale,Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e proseguendo per il centro storico avrete modo di godere l’essenza della città considerata il cuore intellettuale del Nicaragua.
Leòn (un’attrazione storico-culturale con un’atmosfera autentica, che offre l’opportunità di entrare facilmente in contatto con la popolazione locale – visita del centro con i suoi edifici coloniali tra cui la prima Università del Nicaragua, le bellissime chiese barocche e neoclassiche e la più grande visita di murales rivoluzionari e del museo d’arte –Il Mercado central del Leon Leòn per assaggiare il caffe del Nicaragua, famoso per la sua eccellente qualità).
Pranzo in corso di escursione.
Visita Rancho Los Alpes, un luogo ideale per entrare in contatto con la natura e godersi il turismo rurale,Qui puoi imparare a preparare le tortillas, un tipo di pane piatto fatto con pasta di mais.
Cena tipica con atmosfera di musica folk, “el Caballo Bayo”.
Rientro in hotel a Leòn per il pernottamento.
15° GIORNO – SABATO 23 AGOSTO LEON, PUERTO POTOSI, PUERTO LA UNION, (EL SALVADOR)
Partenza al mattino presto per Puerto Potosí, per espletare le procedure d’immigrazione dal Nicaragua e imbarco su una barca o lancia per Puerto de La Unión in El Salvador.
Adagiata sulla costa del Pacifico, Potosí è un paradiso per gli amanti della natura e gli amanti delle terre selvagge. Trasferimento in barca veloce per la cittadina di La Union (circa 2 ore di navigazione).
Si attraversa il Golfo di Fonseca, un’ampia insenatura dell’Oceano Pacifico, scoperto dal conquistatore spagnolo GilGonzalez de Avila nel 1522, che prese il nome dal vescovo di Burgos Juan Rodríguez de Fonseca.
La linea costiera del golfo si estende per 260 km dei quali 185 km appartengono all’Honduras, 45 km al Nicaragua e 30 km al El Salvador. Pranzo in corso di escursione. Tragitto durante il quale si possono ammirare gli imponenti vulcani, i villaggi di pescatori e l’esuberante flora e fauna delle isole che si trovano nel golfo.
Insomma una traversata che resta impressa nella memoria e negli occhi dei viaggiatori.
Arrivo a Puerto La Unión (El Salvador),formalita’ doganali. Trasferimento a El Salvador.
Cena e pernottamento.
16° GIORNO – DOMENICA 24 AGOSTO : TOUR DI EL SALVADOR- AEROPORTO
Colazione. E visita della città di San Salvador, la capitale dello stato più piccolo dell’America Centrale, un territorio montuoso che comprende un altopiano vulcanico e due catene vulcaniche, che si estendono da est verso ovest separate dal fiume Lempa.
Si visita la Chiesa del Rosario; il teatro nazionale, che con i suoi tocchi francesi di stile rinascimentale, rococò, romantico e Art Nouveau lo rendono uno degli edifici più belli da vedere in città; il palazzo nazionale costruito nel 1866 e ricostruito in seguito di un incendio; infine la cattedrale.
Pranzo libero. Camere a disposizione sino orario di partenza.
Nel tardo pomeriggio, trasferimento all’aeroporto internazionale di El Salvador.
Operazioni imbarco volo di rientro in Italia.Pasti e pernottamento a bordo.
17° GIORNO – LUNEDI 25 AGOSTO MADRID ROMA O ALTRE CITTA’
Arrivo a Madrid e coincidenza per Roma o altre citta’.
Fine dei servizi.
La quota comprende:
- Volo di linea ,via Madrid, Roma- El Salvador/ Roma franchigia bagaglio 23Kg
- 2 Voli interni San Pedro-Roatan-Tegucigalpa in classe economica,franchigia bagaglio 20 kg
- Sistemazione in hotel categoria (4****/5**** anche stile coloniale) con trattamento di camera e colazione
- Pensione completa dalla cena primo giorno alla colazione ultimo giorno
- Guida locale in lingua italiana per tutto il tour.
- Guide locali in spagnolo ove e’ obbligatorio averle(traduce la guida accompagnatore)
- Trasferimento aeroporti hotel aereoporti
- Ingressi ai siti,monumenti,musei,parchi indicati nel programma
- Trasferimento in barca veloce privata da Potosi a La Union
- Assicurazione medica (50.000,00) bagaglio(1.500,00)
- Assicurazione annullamento viaggio copre intero valore del viaggio
- Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio
- Kit da viaggio
La quota non comprende:
- Tasse aeroportuali € 545,00 soggette a riconferma sino emissione biglietti aerei
- Tasse voli interni 78,00
- Mance per guida,autista,facchini e camerieri
- Extra di carattere personale
- Tutto quanto non indicato nella voce “la quota comprende”
Scelta del posto a bordo dell’aereo:
I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.
Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.
Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.
L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.
Documenti per l’espatrio:
- Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei (6) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
- Visto d’ingresso: per i cittadini italiani,sarà rilasciato in arrivo.
Un mese prima della partenza,verra’ inviato apposito foglio notizie,contenti nomi hotel,orari voli,e tutto quanto necessario alla partenza.