PIEMONTE-SVIZZERA TRA VALLI E CANTONI-TRENINO VIGGEZZINA E TRENINI

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DOMODOSSOLA – CANTONI – VALLESE-TICINO-FRIBURGO-TRENINO VIGGEZZINA E TRENINI

 

Il tour dei Cantoni Svizzeri ci sorprenderà con i suoi meravigliosi paesaggi. Soggiorneremo nella fantastica città di Domodossola, in Piemonte, proprio vicina al confine con la Svizzera. Oggi come in passato, Domodossola, è fulcro di una terra di confine, crocevia di culture e di commerci; è nel cuore delle sette valli dell’Ossola. Imprescindibile è la visita al suo splendido nucleo antico di impronta medievale, da visitare a passo lento con gli occhi puntati sui palazzi storici e sulle intime piazze porticate. Ad affascinare il visitatore è il Borgo della Cultura, frutto di preziosi lavori di restauro: ancora oggi parzialmente circondato dalla cinta muraria, questa porzione di città è un vero e proprio tesoro di architettura e arte. Domodossola offre dunque il perfetto mix tra cultura, shopping ed enogastronomia di qualità, da gustare nei tanti ristoranti della città. Ma Domodossola è anche punto di partenza ideale per scoprire le sue caratteristiche frazioni e i piccoli borghi dei cantoni Svizzeri come Vallese, Ticino e Frisburgo.

 

1 GIORNO:ROMA( o altre città) MILANO –DOMODOSSOLA

Ritrovo dei partecipanti presso la stazione ferroviaria di Roma e partenza in treno AV in direzione di Milano, dove ci attenderà il pullman per dirigersi alla città di Domodossola.

Questa città oltre a trovarsi in un luogo strategico nasconde un cuore medievale ed usanze millenarie tutte da scoprire. Domodossola è il centro di riferimento delle 7 Valli Ossolane: alle Anzasca, valle Antrona, val Bognanco, al Formazza, valle Antigorio, val Divedro e val Vigezzo. E non solo, infatti dista poco più di 100km da Milano e poco più di mezz’ora dal confine con la Svizzera.

Non sapevo che Domodossola fosse così bella...Un incredibile scoperta - Recensioni su Sacro Monte di Domodossola - World Heritage Site, Domodossola - Tripadvisor

Situata al Nord-Est d’ Italia al confine con la Svizzera, Domodossola è una città ricca di storia.
Luoghi noti da visitare sono: Piazza Mercato, fulcro centrale caratterizzato da portici quattrocenteschi con capitelli delle colonne che sostengono ricchi romici e gotici.
Palazzo Silva, Casa Museo Rinascimentale, antica Dimora della Nobile famiglia Silva di Crevoladossola.

Pranzo  libero.

Pronti a scoprire la città simbolo delle valli Ossolane ed un sito religioso religioso e culturale?
Stiamo parlando di Domodossola ed il suo Sacro Monte Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Si prosegue la visita al Santuario della Madonna della Neve dove al suo interno si trovano numerosi affreschi di pregio, tra cui quello dell’artista famoso Luigi Reali : il Matrimonio della Vergine.

         SANTUARIO della MADONNA della NEVE, Domodossola | DestiMap | Destinations On Map

Al tramonto visita suggestiva al Sacro Monte di Domodossola,ricco di edifici religiosi tra cappelle ed il Santuario del SS. Crocifisso.

Sacro Monte di Domodossola

Il Sacro Monte Calvario di Domodossola è uno dei principali siti religiosi e culturali del Piemonte ed è oggi Riserva Speciale Regionale.
Dal 2003 é anche stato inserito nella lista dei Sacri Monti alpini Patrimonio dell’Umanità Unesco.

2° giorno: DOMODOSSOLA-SVIZZERA – VIGEZZINA

Prima colazione in hotel.

Domodossola si trova lungo la linea ferroviaria Vigezzina-Centovalli che collega il Piemonte con la Svizzera attraversando scenari mozzafiato.

Il viaggio della bellezza della Ferrovia Vigezzina - Italian Ways

Partenza per prendere il trenino Italo-Svizzero che ci condurrà presso Vigezzina dove visiteremo il Borgo di Santa Maria Maggiore, patria degli spazzacamini e degli inventori dell’Acqua di Colonia.

Santa Maria Maggiore - Santa Maria Maggiore

Pranzo tipico vigezzino in ristorante locale.

Nel pomeriggio si prosegue il viaggio con il trenino alla scoperta del Canton Ticino con passeggiata guidata della città e la possibilità di visitare il Santuario della Madonna del Sasso .

Canton Ticino: le località da visitare e le attrazioni da non perdere - Svizzera.net

Rientro a Domodossola  in bus.Pernottamento e cena in Hotel.

3° giorno: MONTAGNE DEL VALLESE

Prima colazione in hotel , partenza in bus  in direzione di Tasch per poi prendere un trenino  per raggiungere Zermatt la città pedonale.

A Zermatt la Perla delle Alpi il Monte Cervino, detta la montagna più bella del mondo!

Da qui si può visitare L’osservatorio del Gornergrant , la terrazza panoramica a 3000 piedi di quota a Cremagliera, il Museo del Cervino che segna la storia dei primi uomini che hanno scoperto le alte vette.

Rientro a Domodossola con pullman se rimane tempo si può visitare la città di Brig.

Cena e pernottamento in Hotel.

4° giorno: CANTONE FRIBURGO 

Prima colazione in hotel. Partenza alla scoperta del Cantone Friburgo, tratta in pullman .

Investire nel Canton Friburgo | S-GE

Un magnifico Borgo Medievale contornato da verdi pascoli ed idilliaci paesaggi svizzeri proprio come nelle cartoline.

Destinazione imperdibile per gli amanti della Groviera e della cioccolata Svizzera.

Visita alla Maison Cailler la più antica fabbrica di cioccolato Svizzero!

Cioccolato, un parco divertimenti a tema per salvare il cuore della Svizzera

Visita delle Maison Du Gruyeres dove la guida locale ci racconterà la storia della produzione del famoso formaggio.

Maison du Gruyère – Lausanne Tourisme – Official Website

Nel tardo pomeriggio rientro a Domodossola.Cena e pernottamento.

5° giorno: DOMODOSSOLA – LAGO MAGGIORE

Prima colazione in hotel. Partenza  in bus  per il Lago Maggiore.

Lago Maggiore - Isole Borromee - Sito Web Ufficiale

Visita del Lago Maggiore, di origine  prealpina fluvioglaciale, si estende tra il confine Italo-Svizzero. Il suo nome è dato dal fatto che è il più esteso dei laghi della zona. La sua superficie è di 212 km, la maggior parte dei quali, circa 80% è in territorio italiano.

Visita dei giardini Botanici e della  Villa Taranto.

Villa Taranto a Verbania, un onirico orto botanico sul Lago Maggiore * Art and Travels

 

Pranzo in ristorante sulle rive del lago.

Al termine trasferimento alla stazione di Milano,  per riprendere il treno di ritorno diretto a Roma,o altre città.

 

La quota comprende: 

– N. 4 notti in Hotel
-Trattamento di mezza pensione prima colazione e cene
-N. 2 pranzi in ristoranti locali
-Visite guidate come da programma
-Trenino Vigezziana 100 Valli
-Treno per Zermatt
-Bus GT in loco a seguito per tutto il Tour
-Assicurazione medico (10000,00€) bagaglio(1500,00€)ANNULLAMENTO AL VIAGGIO (massimale intero costo del viaggio  assicurato)
-Assicurazione contro Covid19

La quota non comprende: 

-Treno A.V  Roma-Milano A/R a partire da €130,00
-I pasti e le visite non previste nel programma;
-Bevande ai pasti;
-Tutto quanto non espressamente previsto nella quota comprende.
-Mance per guide autisti, camerieri facchini.




EGADI: FAVIGNANA MARETTIMO LEVANZO luglio

Quello delle Isole Egadi è un incantevole arcipelago della provincia di Trapani che comprende FavignanaLevanzo e Marettimo e i due isolotti di Maraone e Formica. Galera e Galeotta e Il Fariglione.

Qui il mare con i suoi tesori sono talmente preziosi da essere difesi da quella che è l’area marina protetta più grande d’Europa, l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

Patrimonio naturale e culturale non solo della Sicilia, ma dell’intera penisola italiana, Favignana vanta di una lunga storia fatta di tradizioni, pesca e commercio marittimo.Negli ultimi anni, l’isola ha beneficiato del grande sviluppo turistico, grazie alla valorizzazione dei suoi meravigliosi paesaggi, del mare cristallino e dell’ottima cucina locale.

Favignana, con una superficie inferiore a 20 km2, racchiude tanti tesori assolutamente da non perdere durante la tua vacanza.

Tra le proposte per gli appassionati di arte, storia e cultura spiccano l’ex stabilimento Florio di Favignana e l’Aquarium di Favignana, Villa Florio e il Castello di Santa Caterina. Chi invece ama il mare e le escursioni non può fare a meno di fermarsi alle Grotte Bue marino, alla Grotta perciata e a Cala Rotonda con l’Arco di Ulisse.

All’interno della Riserva Naturale delle isole Egadi, immersa nelle acque turchine del Mar Mediterraneo, Marettimo si presenta come la più bella isola dell’arcipelago egadiano, tanto che le guide turistiche internazionali l’hanno definita, a ragion veduta, la ‘perla del Mediterraneo’.

Proprio per il blu intenso delle sue acque incontaminate, per i fondali ricchi di vita e di colori, per l’enorme quantità di grotte naturali marine o a mezza costa (circa 400), l’isola può essere considerata un autentico paradiso terrestre. Il suo mare limpido e cristallino rappresenta la felicità dei turisti che, durante la stagione estiva, arrivano qui per fare il bagno e prendere la tintarella o fare gite in barca.

Levanzo- La più piccola fra le tre isole delle Egadi, offre suggestive e appartate spiaggette di sassi e sabbia localizzate lungo il sentiero che porta al Faraglione. Nella parte sud-est dell’isola il visitatore potrà apprezzare e godere le splendide acque di due cale, raggiungibili sia da terra che da mare: Cala Fredda, contraddistinta da una spiaggia di sassi e un comodo scivolo, e la più selvaggia Cala Minnola.Famosissima è la Grotta del Genovese risalente al paleolitico-neolitico con i suoi splendidi graffiti e pitture presenti sulle pareti. Alcuni di essi raffigurano animali che l’uomo primitivo si augurava di cacciare, mentre altri raffigurano figure impegnate in una danza rituale, a testimonianza di luogo adibito alla sfera magico-religiosa della vita degli uomini primitivi che lo abitavano. Infine è importante ricordare che nei pressi di Levanzo nel 241 a.c fu combattuta la battaglia delle Egadi che vide impegnati i cartaginesi guidati da Annone contro i romani guidati da Caio Lutazio Catulo. Questi ultimi, nascondendosi nella parte nord dell’isola,riuscirono a prendere di sorpresa i cartaginesi provenienti da Marettimo e a vincere.

Il periodo ideale per una breve fuga è questo: lontano dal turismo estivo la mente si espande. L’accoglienza siciliana abbraccia gli ospiti con generosità, dolce come la ricotta dei cannoli, piena come il sapore delle busiate, i lunghi maccheroni tipici del trapanese. Gabbiani ordinatamente in fila vi  attendono sul molo di Favignana. L’aliscafo attracca lentamente, dopo solo quaranta minuti di navigazione da Trapani. Monte Santa Caterina sullo sfondo osserverà silenzioso il vostro arrivo.

Ubicato nella cittadina dell’isola Favignana, il Mulino Resort presenta una struttura nuova ed elegante che offre servizi quali WiFi nelle aree comuni della struttura e il parcheggio privato. Tutte le camere sono dotate di una TV LED e di un bagno privato con un set di cortesia, pensati per garantirvi un comfort maggiore.

link hotel :https://www.ilmulinofavignana.it/


SONO PREVISTI VOLI DA TUTTA ITALIA

 

1° Giorno : Roma -Palermo – Favignana

Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto e operazioni d’imbarco volo  diretto a Palermo ,da dove seguirà trasferimento  in bus privato  al porto di Trapani per imbarco diretto  a Favignana.

“La strada che conduce in piazza ci dà il benvenuto con sorrisi, profumo di caffè e dolci ancora caldi. La luce è gialla, ocra, oro, arancio, complementare con il blu tutto intorno. I colori appaiono vividi come in un film di Salvatores.”

Assegnazione delle camere e tempo libero a disposizione per  relax. Cena in ristorante  e pernottamento in hotel.

Favignana, la grande farfalla. Il mare limpido, le deliziose calette, i colori e i profumi della macchia mediterranea

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La più grande delle isole è Favignana, dalla caratteristica forma di una farfalla con le ali spiegate sulle acque del Mediterraneo, che con i suoi 19,8 Kmq è situata proprio di fronte alle isole dello Stagnone e all’aeroporto di Trapani Birgi.

L’isoletta si raggiunge in circa un’ora di navigazione via nave e in mezz’ora via aliscafo. Il panorama è molto vario anche per la presenza di cave di tufo, utilizzate un tempo per estrarre il materiale con il quale sono state edificate tantissime abitazioni in Sicilia e nel Nord Africa.

2° Giorno  : Favignana

Il giardino dell’impossibile” di villa Margherita

Prima colazione in hotel. Mattinata tempo libero per una passeggiata nella splendida Favignana o per concedersi del relax, in spiaggia o in piscina. Pranzo libero.

 

Nel pomeriggio visita guidata allo splendido giardino dell’impossibile” di villa Margherita. 

E’ una bellissima passeggiata nel giardino ipogeo allestito nelle antiche cave di calcarenite (pietra chiamata comunemente tufo) all’interno di villa Margherita. Sono circa 35mila mq. di giardino inaspettato carico di colori, profumi, ed emozioni in un ambiente creato da antichi maestri “i pirriaturi“, cavatori di “tufo”, vanto, storia ed identità dell’isola di Favignana.

 

                                        Una visita che vi lascerà senza parole.

Rientro in hotel, cena in ristorante e pernottamento.

 3° Giorno : Favignana-Levanzo-Favignana

A Levanzo, tra Cala Minnola e Capo Grosso

Dove i Romani sconfissero i Cartaginesi ponendo fine alla I Guerra Punica

Dopo la prima colazione in hotel, imbarco per un altra gita marinara che ci condurrà a Levanzo.

Con una superficie emersa di appena cinque chilometri quadrati, Levanzo è la più piccola delle isole Egadi e geologicamente la più antica. La sua formazione risale infatti, al periodo triassico cioè a circa 200 milioni di anni fa. L’isola ha una natura prevalentemente montuosa, con coste alte a strapiombo sul mare ed è costituita fondamentalmente da rocce calcaree bianche che presentano numerose grotte.

 

In queste acque ricche di storia, il 10 marzo del 241 a.C, si svolse uno dei più grandi scontri navali di tutti i tempi, in cui i romani distrussero la flotta cartaginese mettendo fine alla Prima Guerra Punica. Immersa nella quiete di una natura da sogno, l’isola è un luogo incantato che emerge da un mare cristallino e incontaminato dove e possibile trascorrere una vacanza all’insegna del relax. Si tratta di un’autentica oasi di pace, lontana dai circuiti del turismo di massa, con pochi negozi, senza discoteche, con un piccolo centro abitato a Cala Dogana dove ci si può deliziare delle tante specialità gastronomiche.

“Voglia di una giornata senza auto, senza rumore. È questo lo spirito con cui dirigersi verso la più piccola delle Egadi, per una parentesi di natura totale e dolce far niente. Dalla barca, Cala Dogana sembra il paese di un libro illustrato, adagiato su una distesa di azzurro irreale. Trapani è lontana milioni di chilometri… All’approdo, la mente si concentra sul movimento alato dei piedi, intorno solo il rumore della natura…

Si raggiunge Cala Minnola e ci si concede una lunga pausa, per riempirsi gli occhi di macchie blu, verde e marrone, stesi sulle panchine fra gli alberi della pineta. Si resta immobili per un tempo indefinito, incantati delle cicale. Le narici si riempiono di aghi di pino.”

Arrivati a Levanzo, chi lo desidera, seguendo il versante occidentale dell’isola , tra panorami mozzafiato e angoli pieni di fascino si può raggiungere la Grotta del Genovese, i cui graffiti, databili intorno al 9200 a.C., testimoniano la presenza di una comunità dedita alla caccia e alla pesca del tonno. La grotta, scoperta nel 1949, si può raggiungere via terra con tanto di guida in circa due ore a piedi o su un somaro oppure via mare.

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Giro in barca dell’isola con sosta per il bagno.

Al termine rientro a Favignana per la cena in ristorante e pernottamento in hotel.

4° Giorno : Favignana – Marettimo – Favignana

Marettimo, una montagna in mezzo al Mediterraneo

Ricchi fondali, grotte e panorami mozzafiato nella Itaca dello scrittore Samuel Butler

Dopo la prima colazione, imbarco  in aliscafo per una gita marinara diretta Marettimo, seconda isola più grande dell’arcipelago. Arrivati al porto,imbarco sulla barca che vi porterà ad effettuare l tour dell’isola via mare.

Il mare e la pesca rivestono ancora oggi un ruolo molto importante per l’economia, tanto che si dice che le barche di Marettimo siano le più belle dell’arcipelago e che sin dall’infanzia i ragazzini crescano a ‘pane e remi’.

L’isola ha l’aspetto di una vera e propria montagna in mezzo al Mediterraneo, un’oasi di quiete e di silenzio fuori dai circuiti del turismo di massa, ma ricca di proposte esclusive dove non circolano auto, c’è solo qualche piccolo esercizio commerciale, una chiesa, qualche locanda e una biblioteca storico-naturalistica molto fornita.

Navigando con la barca,potremo ammirare il  Castello di Marettimo .E’ probabilmente del periodo saraceno la costruzione di una torre di avvistamento sul promontorio di Punta Troia a 116 metri sul livello del mare. Durante la dominazione araba l’isola venne chiamata Gazìrat Malitimah. Attorno al 1140 Ruggero II, re di Sicilia, trasformò la vecchia torre saracena di Punta Troia in un vero Castello a presidio dell’estremità occidentale del regno più ricco e potente del Mediterraneo di quel periodo. Nei successivi periodi di dominazione sveva, angioina e aragonese Marèttimo seguì le sorti della Sicilia, accentuando un isolamento che ebbe il culmine durante il lungo dominio spagnolo, quando la parte di ponente dell’isola divenne ricettacolo di pirati e corsari di tutte le risme, con una prevalenza di quelli saraceni. I pochi abitanti erano costretti a vivere in grotte e l’unico vero presidio del potere centrale era costituito dal Castello e dalla sua sempre più esigua guarnigione. Nel 1637 la Corona spagnola, in bancarotta per le continue guerre, cedette l’arcipelago delle Egadi al marchese Pallavicino di Genova.Nel 1651, al largo tra Marèttimo e Lèvanzo, verso nord-est, venne trovato un grosso banco di coralli, e l’isola ospitò le barche dei corallari trapanesi, che passavano la notte allo Scalo Maestro, sotto la protezione della guarnigione del Castello di Punta Troia. Fu alla fine del XVIII secolo che l’isola cominciò a essere popolata in pianta stabile. In quel periodo il sovrano Ferdinando IV di Borbone, spinto dall’illuminato viceré Caracciolo, aveva iniziato timidi tentativi di riforma dello Stato e di valorizzazione dei territori del regno. Con la Rivoluzione francese, sotto il viceré Caramanico, il “Real Castello del Maretimo” divenne orrida prigione, soprattutto per prigionieri politici: nel 1793, in tempi di repressione antigiacobina e grande carestia, il Castello contava ben 52 prigionieri politici, ammassati in una prigione ricavata in una vecchia cisterna detta “la fossa”. Le condizioni della prigione vennero descritte nelle sue Memorie da Guglielmo Pepe, qui rinchiuso dal 1802 al 1803. Dal settembre del 1822 al giugno del 1825 la fossa di Marèttimo ospitò il marchigiano di Sant’Angelo in Pontano Nicola Antonio Angeletti, carbonaro oppositore del Regno di Napoli, che ci ha lasciato una dettagliata pianta da lui stesso disegnata su come era organizzato il forte di Marèttimo. Nella fossa furono rinchiusi anche il foggiano Nicola Ricciardi; il pittore siracusano, ma napoletano di origine, Antonio Leipnecher; e Gennaro Petraglione. E poi il napoletano Ferdinando Giannone, Carmine Curzio, il palermitano Bartolomeo Milone, il sacerdote don Pasquale Barbieri e l’arciprete Vincenzo Guglielmi (o di Gugliemo) di Andretta, in provincia di Avellino, trucidato nella fossa assieme all’avvocato Nicolò Tucci “per un gioco di parole malamente interpretate dai militari di guardia” .Nel 1844 il re Ferdinando II, dopo averlo ispezionato, abolì il Castello. Insieme cadde in rovina la vicina chiesetta dedicata a Sant’Anna e la cappelletta dedicata a Maria SS. delle Grazie, unico luogo sino a quel momento in cui i marettimari potevano ricevere i sacramenti. A metà Ottocento gli abitanti di Marèttimo lasciarono le grotte e cominciarono a costruire le loro casette di tufo. I Florio, con le loro iniziative, stavano facendo rifiorire le Egadi con le tonnare e la coltivazione dei campi, ma per Marèttimo ciò non bastò: le condizioni della comunità marettimara erano tali che cominciò, inarrestabile, il flusso migratorio “di qua e di la dal Mare” verso il Nord Africa, il Portogallo e, successivamente, le Americhe fino alle gelide acque dell’Alaska per la pesca al salmone. Oggi il centro abitato è racchiuso in un unico agglomerato non più lungo di 300 metri circa e largo 200. I residenti vivono per la maggior parte di turismo, ma in un non lontano passato la gran parte della popolazione era costituita da validissimi pescatori e naviganti, esperti salatori di pesce e, non ultimo, da bravi agricoltori e apicoltori.

La giornata prosegue con escursione in barca ,per conoscere  e ammirare le + belle cale dell’isola.

Pranzo in ristorante  a base di specialità del posto, e ovviamente di pesce pescato del giorno.

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 Rientro a Favignana nel tardo pomeriggio in aliscafo ,cena in ristorante e pernottamento .

5° Giorno : Favignana

Passeggiata nell’antico rione di Favignana sulle tracce della famiglia Florio

Dopo la prima colazione   alla visita degli edifici più illustri dell’isola, legati per sempre al nome dei Florio. Visiteremo l’immenso stabilimento Florio dove si svolgeva la lavorazione del tonno, ora area museale gestita dal comune. Una visita all’ex Stabilimento Florio è indispensabile per coloro che vogliano vivere un viaggio nel florido passato della tonnara e di quello che rappresentò per lo sviluppo dell’isola di Favignana. L’ex stabilimento Florio è un vero gioiello di archeologia industriale.

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La storia di Favignana è legata a filo doppio a quella della tonnara Florio, uno straordinario esempio di architettura industriale dove veniva lavorato e conservato il pesce e soprattutto il tonno. I Florio, durante la mattanza, si trasferivano in un palazzo vicino al porto che ancora oggi porta il loro nome, costruito nel 1876 dall’architetto Giuseppe Damiani Almeyda per esaltare la potenza e la ricchezza della loro famiglia. Esso non era solo il luogo dove venivano custodite le attrezzature, le ancore e le barche della mattanza in quella che diventò una delle più fiorenti industrie di lavorazione conserviere del tonno, ma rappresenta anche la storia della famiglia Florio e del suo intrecciarsi con la vita degli isolani, che trovarono riscatto sociale dalla povertà e fonte di sussistenza economica.

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Visiteremo il palazzo Florio, uno splendido edificio in stile neogotico, costruito nel 1878 su progetto di uno dei più famosi architetti dell’epoca, Damiani Almeyda. Pur presentandosi esternamente come un palazzo signorile ed aristocratico, all’interno lo stile serioso del neogotico è reso più leggero e allo stesso tempo elegante dagli arredi in stile liberty e da splendidi ferri battuti, opera della fonderia Oreta dei Florio. Il palazzo era collegato da sotterranei ai Pretti dove erano collegate le cucine, le scuderie e le stanze della servitù. Il palazzo non fu solo la residenza della famiglia Florio, ma anche luogo dove venivano ospitati personaggi illustri invitati a Favignana durante il periodo di mattanza, la cruenta e allo stesso modo suggestiva pesca dei tonni. Il palazzo non rappresentava solo una meta mondana e vacanziera per la famiglia Florio e i suoi ospiti, ma anche rifugio dallo stress e dai dispiaceri della vita. Proprio qui Donna Franca trascorse un lungo periodo dopo la morte della figlia Giovanna.

Una visita al Palazzo Florio, da poco restaurato, è certamente un’esperienza da non perdere per respirare aria di storia e di arte che regalano emozioni uniche. La giornata non finirà qui perchè visiteremo anche la  Chiesa Madre, dedicata alla Madonna dell’Immacolata Concezione, con la sua forma a croce, collocata in una posizione decentrata rispetto alla piazza per permettere la vista del mare e il tiro dei cannoni da Forte San Giacomo (che oggi è stato adibito a carcere).La Chiesa custodisce un prezioso crocifisso in legno dell’VIII secolo ed una statua in marmo dedicata a Sant’Antonio da Padova.

Passeggiata nell’antico quartiere S.Anna.Al termine delle visite pranzo libero e pomeriggio libero per attività individuali.

 

Al termine rientro in hotel, cena in  agriturismo e aperitivo al tramonto e pernottamento.

6° Giorno : Favignana

Prima colazione in hotel. Mattinata a disposizione per relax o qualsiasi visita vogliate fare, e soprattutto godere del mare incredibile. Pranzo libero.

“A poche pedalate dal porto, l’isola a forma di farfalla dispiega le sue ali. Cactus e fichi d’India si affacciano dai muretti delle case. Pedalando verso Cala Azzurra il percorso conduce nell’entroterra, fra strade polverose e antiche tufare. Una sosta senza fretta, per guardare giù e assorbire il silenzio. L’aria odora di mirto e di ginepro. Intorno, nessuno. A poca distanza dalle tufare, qualche casa solitaria. Una sedia in plastica davanti ad una soglia. Qualche persona anziana cammina a bordo strada, un golf sulle spalle, le mani dietro la schiena.

Arrivati a Cala Azzurra il blu si spalanca, indisturbato. Il mare è fresco per un bagno, ma è sufficiente restare lì ad osservare le gradazioni di azzurro per sentirsi subito meglio”

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Cena in ristorante e pernottamento.

7° Giorno : Favignana

Prima colazione in hotel.

Giornata libera da dedicare alla scoperta della splendida Favignana o per rilassarsi nelle splendide acque cristalline del posto. Possibile effettuare un altra escursione in barca per fare il periplo dell’isola, informazioni  in loco.

Senza dubbio è emozionante fare il periplo dell’isola in barca e ammirare le dolomitiche pareti del versante occidentale, raggiungere le numerose grotte a pelo d’acqua che si aprono splendide e dai colori ineguagliabili.

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Favignana ha una costa molto varia che corre per circa 33 km e che è un continuo alternarsi di rocce alte e basse con sabbia fine, di colore bianco e rosa, dalle quali ci si può tuffare in un mare trasparente e ricco di aragostepolpi, molte varietà di “pesce bianco” (ricciola, salpa, sarago, scorfano), il “pesce azzurro” (il ‘cicireddu’ e la sarda).

Un paradiso naturale insomma, che possiede tutta una serie di calette nelle quali si può godere un mare incontaminato e un panorama mozzafiato, a cominciare dalla Cala Rossa, uno dei simboli dell’isola con il suo mare di colore turchese, in contrasto con le bianchissime pareti dei fondali.

Situata tra Punta Marsala e Punta Fanfalo c’è pure la Cala Azzurra con i suoi fondali bianchi; da non perdere il Bue marino, un tempo rifugio della foca monaca, luogo ideale per prendere il sole.

Nel tardo pomeriggio e in tempo utile, trasferimento in location ESCLUSIVA DEI VIAGGI DI GIORGIO  per un apericena davvero speciale, dove degusterete le specialità del posto, con vini locali e in ogni caso vini biologici e di nicchia, e con un calice in mano, musica in sottofondo, ammirerete un tramonto incredibile.

Rientro in hotel e pernottamento.

 

8° Giorno : Favignana -Palermo – Roma

Prima colazione in hotel. Ancora quale ora di tempo libero, prima del trasferimento al porto e imbarco aliscafo diretto  a Trapani e a seguire trasferimento con bus privato, presso aeroporto di Palermo  e operazioni di imbarco volo diretto a Roma  ,e altri passeggeri proseguono per la destinazione finale.

Arrivo e fine dei servizi.

 




PANTELLERIA TRA SOLE MARE PASSATO E STORIA

Un gioiello incastonato nelle acque del Mar Mediterraneo tra la Sicilia e le coste della Tunisia, Pantelleria è un’isola meravigliosa che saprà conquistarvi con le sue bellezze naturali e le sue atmosfere suggestive e portatrici di una affascinante cultura arabeggiante.

Conosciuta anche come la Perla Nera del Mediterraneo per le colate laviche che caratterizzano il paesaggio: l’isola di Pantelleria è infatti di origine vulcanica, sebbene oggigiorno i fenomeni vulcanici sono ridotti a acque calde e soffioni di vapore, e l’ultima eruzione risalga al XIX secolo.

Sul suo territorio si fondono in perfetta armonia elementi naturali dal fascino incontaminato e architetture create dall’uomo. Ciò è possibile grazie ai dammusi, le tipiche abitazioni dell’isola costruite in epoca araba nel rispetto dell’ambiente circostante, progettate non per imporsi sul territorio, ma per adattarsi e fondersi con esso, un chiaro esempio di architettura sostenibile.

Così, se volete creare un piacevole intermezzo tra le giornate in spiaggia o a bordo piscina, potrete avventurarvi alla scoperta dei siti archeologici dell’isola di Pantelleria, come quelli che compongono l’area di l’area di Mursìa e Cimillia, oppure le collinette di San Marco e Santa Teresa, dove potrete ammirare la stupefacente acropoli romana. Qui, nell’anno 2003, furono rinvenute delle teste di statue romane risalenti al I secolo d.C.

L’isola di Pantelleria ha molto da offrire come potete vedere, sia agli amanti delle vacanze all’insegna del relax che agli appassionati di storia e cultura. Anche dal punto di vista gastronomico troverete delle gradevoli sorprese: una cucina legata alle radici rurali con influenze della cultura marinara, che vi saprà regalare sapori unici. Piatti che prediligono verdure, legumi e pesce, elementi classici della dieta mediterranea. Dal pesto pantesco, realizzato con i capperi al sale di Pantelleria, all’insalata pantesca, a base di verdure e sgombro, fino al bacio pantesco, invitanti frittelle a base di ricotta e scaglie di cioccolato, la degna conclusione di un pasto da gourmet. Senza dimenticare di sorseggiare un buon Pantelleria Zibibbo dolce, vino spumante che può essere prodotto solo sull’isola, dalla tipica vite ad alberello, tipo di coltivazione caratteristica dell’isola.

Emozionante lo spettacolo delle sue coste, le trasparenze e i riflessi delle onde sugli scogli neri dalle forme capricciose.
Le distese verdi che dall’entroterra si protendono imponenti verso il mare, le spiaggette incantate di Dietro Isola nascoste da strapiombi vertiginosi, le numerose affascinanti e misteriose grotte marine, si aprono sulla scena d’una natura incontaminata.

Non siamo esagerati quando ti diciamo che un giro dell’isola a Pantelleria è d’obbligo perché ti permette di ammirare l’isola da un punto di vista completamente diverso e soprattutto invisibile da terra. Grotte, piccole spiagge fra le insenature e faraglioni faranno da sfondo ad un’intera giornata attorno all’isola. Non è escluso che, lungo il tragitto, sarai accompagnato da delfini e tartarughe di passaggio. Ballata dei Turchi, le acque calde di Nikà, Martingana, il faraglione di Dietro Isola, la grotta dell’amore…tutti piccoli tesori nascosti e accessibili solo dal mare!

Non esiste un vero e proprio Parco Archeologico dell’isola ma è chiaro che il suo territorio, in passato, svolse un ruolo fondamentale soprattutto nei traffici commerciali del Mediterraneo. Ricordiamo così il popolo dei Sesioti che sbarcarono sull’isola 5000 anni fa, i Cartaginesi da cui deriva l’antico nome di Cossyra, i Romani e i Bizantini, gli Arabi, i Normanni, gli Angioini, gli Aragonesi, i Turchi e i Borboni.

Per rendere il soggiorno piacevole  ,le cene non sono previste in hotel,ma ogni sera un ristorante diverso.

Questo ci permetterà di poter gustare le diverse specialità dell’isola e poter confrontare ogni sera una pietanza diversa.

Potrai gustare piatti tipici panteschi e mediterranei .Avrai a disposizione una scelta di piatti a base di pesce, carne e verdure ed una selezione dei migliori vini locali e siciliani

……….dalla vite di Zibibbo si ricava il famosissimo Passito di Pantelleria, oggi riconosciuto in tutto il mondo, ma anche dolcissime marmellate ed elisir. Altro prodotto di eccellenza sono i Capperi di Pantelleria IGT che le aziende locali trasformano in gustosi e sfiziosi paté. Che dire invece dell’insalata pantesca o dei Mustazzoli? Del cous cous, del pesto e del bacio pantesco? Non vi anticipiamo niente, vi diciamo solo che ve ne ricorderete per sempre.

 

Una scelta di comfort e relax in dammuso vista mare  dal patio.

Pantelleria Dream Resort, situato nell’anfiteatro più bello dell’isola, di fronte all’Arco dell’Elefante, non poteva che essere fatto di case quadrate, i tipici Dammusi dell’isola con i loro muri di pietra vulcanica spessi un metro e mezzo e i tetti dolcemente arrotondati.
Riparati tra le pietre nere, gli ulivi con il loro colore grigio-verdastro, gli alberi di limone e le bouganville colorate.

Il Pantelleria Dream Resort è la base ideale per dipanare il fascino misterioso dell’isola. Il resort, che si estende su 4 ettari investiti a piante grasse, viti, olivi locali, distese di rosmarino, aranci e limoni, è popolato da dammusi terrazzati che guardano il mare infinito.
Qui ti aspetta un ristorante panoramico dal quale ammirare un mare superbo mentre si è calati in uno dei vari percorsi enogastronomici proposti oltre che alle due piscine relax di cui una a sfioro sull’immensità del mare.
Il Resort è ubicato in uno dei tratti di costa più rinomati di Pantelleria, tra Cala Tramontana e Cala Levante.

Un luogo dove rilassare il tuo corpo e la tua mente godendo di un atmosfera unica.

 

 

 1° Giorno-Roma o altri aeroporti-Pantelleria

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco volo diretto a Pantelleria con scalo via Palermo.

Arrivo e trasferimento in hotel.

Tramonto dal Pantelleria Dream Resort.

Cena e pernottamento in hotel.

Pantelleria Dream Resort 4****

Pantelleria, la Guardia Costiera bonifica Cala Tramontana, Cala Levante e Nadir

Cala Levante

Comune della Sicilia - Pantelleria - Typical Sicily

Arco dell’Elefante.

La Vostra sistemazione in dammuso, è vicina a Cala Tramontana e Cala Levante ,facilmente raggiungibili a piedi con una camminata di 10 minuti,e vicini al famoso Arco dell’Elefante.

A Cala Levante vi è anche un bel bar ristorante con terrazza panoramica ,dove volendo ,si può anche pranzare.

 2° Giorno-Giro in barca intera giornata pranzo in barca

Prima colazione in hotel. Oggi ci aspetta un bellissima intensa gita in barca per tutto il giorno, pranzo incluso a bordo.

Iniziando il giro dell’isola in barca a Pantelleria in senso antiorario dal porto principale di Pantelleria, verso la località Arenella e Punta Sidere, la costa si presenta bassa e accessibile, ma diventa subito frastagliata a Cala Modica in località Mursia. Tuttavia la presenza di numerose calette rende agevole l’accesso al mare.

Si prosegue per Punta Fram, la costa qui originatasi dall’eruzione del cratere di Gelkamar, è nera e frastagliata. Se in alcuni punti degrada dolcemente verso il mare, in altri vi cade a strapiombo, originando alcune grotte molto alte nelle quali è possibile entrare con la barca.

PANTELLERIA TRAIL - Nowrun

Proseguendo si costeggia la marina di Suvaki, bassa, liscia e facilmente accessibile anche da terra.
Immediatamente dopo, la costa si alza e ripiega in una caletta, Sateria, dove si trova anche l’omonima grotta con le sorgenti d’acque termali usate fin dall’antichità.

Continuando la navigazione, dopo Punta Pietra Rotonda, si incontra un’altra grotta, la Grotta dello Storto e subito dopo si arriva in località Punta Tre Pietre. La costa è molto varia, scogli frastagliati, seguiti da pietre lisce “balate”, rendono agevole l’accesso al mare anche arrivando da terra. Superato il porto di Scauri, dove in una caletta facilmente raggiungibile con la barca si trova una grotta con una sorgente di acqua termale, la costa si fa subito alta e a strapiombo.

In alcuni tratti, come nella spettacolare altura di San Gaetano, i terrazzamenti agricoli arrivano quasi fino al mare. La costa che da qui arriva fino alla Punta del Russo di Nikà è mediamente alta, la vegetazione rigogliosa lambisce gli scogli e sono innumerevoli le insenature dí facile approdo.

Arrivati a Nikà, si può godere di uno dei paesaggi più spettacolari e surreali di Pantelleria. La costa alta e frastagliata s’interrompe bruscamente facendo posto ad un’insenatura, il porticciolo di Nikà, comodo riparo per barche di pescatori. Particolarmente interessante e tappa obbligata di un giro intorno all’isola è la sorgente di acqua termale nell’insenatura sotto il costone di Nikà, dove la temperatura dell’acqua nella parte più interna raggiunge anche i 70 gradi.

La costa qui, da Punta Garretta a Punta Polacca, continua ad essere molto alta fino a raggiungere nell’altura di Salto la Vecchia i 282 metri sopra il livello del mare. Spettacolari sono le forme bizzarre che la lava, il mare e il vento hanno disegnato. Particolarmente nota una che ricorda la forma di un cammello.

Numerose sono anche le spiaggette solitarie alla base delle alture. Nell’insenatura tra Punta Molinazzo e Punta Sciaccazza, nella parete di roccia che cade a strapiombo sul mare, si apre un’altra grotta, la Grotta dell’Amore.

Siamo già a Dietro Isola. Continuando si arriva nella stupenda Cala di Balata dei Turchi, molto comoda per lo sbarco, usata fin dai tempi dei pirati, immersa tra il verde della macchia mediterranea e il nero dell’ossidiana.

Più avanti “i scugghitti”, gli scoglietti, che emergono di qualche centimetro dal mare, poco distanti dalla costa e da Punta Li Marsi. Qui vicino la bellissima Grotta delle Sirene e il porticciolo di Dietro Isola, un’insenatura che offre un sicuro riparo dai venti settentrionali A seguire, con la costa sempre alta e frastagliata, Cala Rotonda e la Martingana.

Proseguendo il giro dell’isola in barca a Pantelleria la costa diventa più bassa e c’è anche un piccolo approdo per pescatori. Continuando la navigazione si passa per Punta Kharace e Punta Salina e si scorge il Faraglione di Dietro Isola, detto “u ficudignu”, il ficodindia, perché ricoperto da piante omonime. Numerosissime e bellissime sono qui le grotte, come quelle di Punta del Curtigliolo o di Cala del Formaggio e Punta Galera.

Nel tratto di costa dopo Punta del Duce si apre una serie di grotte molto suggestive, “i Macasenazzi“, dalla forma simile a enormi magazzini, separati da imponenti colonne di pietra. Da qui già s’intravede il dorso del bellissimo Arco di Levante, l’Arco dell’Elefante, un promontorio dalla forma simile alla testa di un enorme elefante con la proboscide immersa nel mare. La costa è mediamente bassa, liscia e l’accesso al mare da terra è facilitato da un’apposita strada.

Di fianco la pittoresca Cala Levante, con un piccolo molo di pescatori, divisa da Cala Tramontana da un promontorio, Punta Tracino, di fronte al quale il Faraglione. Di lato a Cala Tramontana, Punta Rubasacchi e più avanti Punta Zinedí. La costa continua ad essere molto alta fino a Cala Gadir, un pittoresco e molto suggestivo porticciolo di pescatori, dove si trovano anche alcune sorgenti termali.

Seguono Punta Liscetto, Punta Falconetto, la splendida Cala Cottone e Punta Spadillo, con la Grotta di Deki. L’insenatura che segue è Cala Cinque Denti. La costa è alta e frastagliata e al suo interno, pochi metri sopra il livello del mare, tra enormi massi si trova un laghetto di acqua marina, il Laghetto delle Ondine.

Poco più avanti, invece, un piccolo arco alla base della scogliera conduce in una stupefacente insenatura chiamata la Scarpetta di Cenerentola. Da qui in poi la costa si fa bassa, gli scogli lisci e facilmente accessibili da terra. Un tratto di costa liscia è la spiaggia delle “Balate” o Kattibucale, che arriva fino all’altura di Punta Pozzolana.

Più avanti Cala Campobello e proseguendo Punta Karuscia, con l’omonima cala. Successivamente Punta Mordomo e la Cala di Buemarino dove la costa è bassa e liscia, quindi facilmente accessibile.

Alla Scoperta di Pantelleria! | Cral Poste Lombardia 3

Prima di rientrare nel porto di Pantelleria, Punta San Leonardo. Trasferimento in hotel.

Cena in ristorante e pernottamento.

Tratto da: “Pantelleria – Comune di Pantelleria, Assessorato al Turismo”.

 3° Giorno-Pantelleria

Prima colazione in hotel. Partenza per la scoperta di Pantelleria e le sue bellezze – un percorso perimetrale con varie tappe nelle località più importanti dal punto di vista storico e paesaggistico per conoscere bene l’isola – la prima sosta sarà al meraviglioso Lago di Venere e nella sottostante contrada di Bugeber, verso la quale ci dirigeremo per una panoramica paesaggistica – si continua fino a Cala Gadir, un porticciolo di pescatori famoso per le sue sorgenti calde – proseguiamo per la splendida Cala Levante e il suo faraglione fino all’imponente Arco dell’Elefante – dopo qualche chilometro, ammireremo dei bei panorami dalla Balata dei Turchi e più avanti, l’impressionante precipizio di Saltolavecchia – si raggiunge quindi la contrada di Scauri per visitare la Grotta dei Gabbiani e l’omonimo porticciolo – rientro in hotel – pomeriggio libero per relax e attività balneari – cena e pernottamento.

“L’ambiente marino di Pantelleria è uno dei più intatti del bacino del Mediterraneo. Rigorose praterie di poseidonie crescono incontaminate e i fondali corallini sono ricchi di tutti i tipi di gorgonie e del rarissimo corallo nero. Ricchissimi di pesci sono gli splendidi fondali isolani misti a roccia, sabbia e massi e frequenti gli incontri con grossi trigoni, cetacei e delfini. Le zone più adatte per le immersioni sono sicuramente Punta Fram, Scauri, Nikà, Balat dei Turchi, Dietro Isola, Punta Limarsi, Cala Tramontana, Cala Levante, Gadir, Arco dell’Elefante e Punta Spadillo. In alcune di queste zone si trovano anche percorsi archeologici sottomarini gestiti dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.”

Balata dei Turchi - Scopri il Mare e le Spiagge dell'Isola di Pantelleria

 

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

4° Giorno-Escursione Parco Nazionale entroterra mezza giornata.

Prima colazione in hotel. Mattinata libera per attività individuali. Pranzo libero.

Al mattino visita del cuore agricolo dell’isola e dei suoi vigneti a “Zibibbo” Patrimonio Unesco (coltivati con una particolare tecnica ad alberello) –

Pantelleria vanta la presenza di ben 14 chiese, sparse sul territorio. Il periodo che interessa la loro costruzione inizia intorno al XVI sec. per giungere fino ai nostri giorni. Le Chiesette vengono edificate in tutto il territorio, specialmente dove sorgono le contrade, acquisendo il nome di un santo a cui la comunità si rivolgeva per propiziarsi il bene necessario a che la campagna ed il lavoro svolto dall’uomo potessero offrire i propri frutti.
Kuddia Mida, rimane un cuore verde pulsate da ammirare con i propri occhi!

Un itinerario naturalistico e culturale che permette di visitare una delle chiesette pantesche, alcune contrade rurali, le tombe bizantine, Piana Ghirlanda e Kuddia Mida.

“Il Parco Nazionale di Pantelleria è il primo parco nazionale della Sicilia e copre l’80% della superficie dell’isola. È stato istituito ufficialmente a metà del 2016 e racchiude un territorio che coniuga millenni di storia, tradizioni e biodiversità: un legame fra uomo e natura unico nel suo genere.

La posizione strategica al centro del Mediterraneo e la conformazione del territorio hanno fatto di quest’isola un autentico gioiello in cui la natura e l’uomo hanno convissuto e tutt’ora convivono in perfetta simbiosi. Sono proprio questi gli aspetti che il Parco Nazionale di Pantelleria tende a tutelare, valorizzare e promuovere: un territorio la cui antropizzazione rappresenta un esempio straordinario di cura e rispetto per la natura.”

Laboratorio di scrittura di viaggio a Pantelleria 20-27 Giugno 2020 - Scuola del Viaggio - Riflessioni sull'arte di viaggiare e Laboratorio di scrittura e fotografia

 

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

5° Giorno- Gadir

Prima colazione in hotel. Escursione a Gadir (piccolo borgo di pescatori, qui è possibile rilassarsi, praticando il rito del calidarium-frigidarium, antico bagno rituale, dagli effetti rigeneranti e tonificanti, già in voga al tempo dei romani, antichi frequentatori del sito, le acque delle sorgenti, particolarmente dolci ma ricche di sali minerali, servono per curare soprattutto artrosi e reumatismi ed hanno una temperatura non costante che va dai 39°C fino a raggiungere i 50°C) – si prosegue con il Lago di Venere, ecosistema unico al mondo, famoso per i suoi fanghi ricchi di zolfo e le sue vasche sorgive (qui praticheremo la fangoterapia su viso e corpo) – si continuerà per la contrada di Sibà per ammirare l’affascinante Grotta di Benikulà, sauna naturale conosciuta già in epoca bizantina (qui si pratica il cosiddetto bagno asciutto una sorta di bagno turco all’interno di una cavità naturale alimentata dal calore residuo del vulcano) –

Trasferimento presso una cantina del luogo per la degustazione dei vini prodotti in loco e ovviamente per famoso Passito di Pantelleria.

Pantelleria - Donnafugata

Da un paio di anni l’UNESCO ha inserito la coltura della vite ad alberello di Pantelleria nella lista dei patrimoni immateriali dell’umanità. Un riconoscimento che ha reso orgogliosi i contadini che da secoli tramandano questa importante tecnica agricola, unica nel suo genere. Dalla vite di Zibibbo si ricava il famosissimo Passito di Pantelleria, oggi riconosciuto in tutto il mondo, ma anche dolcissime marmellate ed elisir.

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

6° Giorno – Pantelleria

Prima colazione in hotel.

Escursione giornaliera nell’entroterra per scoprire le bellezze più nascoste dell’isola, le sue contrade e i suoi molteplici siti archeologici, un vero itinerario in grado di farci addentrare nelle tradizioni e nel folclore del popolo isolano – la prima visita è alle Tombe neolitiche denominate Sesi – giro tra gli interessanti monumenti megalitici di grande portata storica, risalenti a circa quattro millenni fa – proseguimento per l’Acropoli di S. Marco, circuito comprendente antichissime strutture, resti di abitazioni e luoghi sacri, mura difensive, colonnati, oggetti, cisterne di varie dimensioni all’interno delle quali sono state rinvenute le famose teste imperiali risalente all’età augustea – visita all’antica chiesetta bizantina della Madonna del Rosario in contrada Sibà e salita in cima alla Montagna Grande per ammirare tutta l’isola dall’alto.

Rientro in hotel e pomeriggio a disposizione per attività

Un paradiso a cielo aperto: il lago di Pantelleria è un lago naturale alimentato dalle piogge e dalle sorgenti termali al suo interno, che raggiungono temperature intorno ai 40°-50° C. Il lago di Pantelleria è un cratere naturale di un antico vulcano in località Bugeber. Un grazie particolare a Mariacristina Parenti per la bellissima foto del lago di Pantelleria inviataci tramite la nostra pagina Facebook.

Questa foto invece, scatta durante una calma mattinata di settembre, serve a capire il motivo per il quale, il lago di Pantelleria, lo chiamano “Specchio di Venere”.

 

Il Lago Specchio di Venere, a Pantelleria un lago di benessere

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

7° Giorno-Punta Spadillo

Prima colazione in hotel.

Escursione utile a visitare la bellissima Punta Spadillo (area vulcanica facente parte del Parco Nazionale Isola di Pantelleria) con le sue sbalorditive rocce vulcaniche e le sue insenature a fiordo, le sue piscine naturali e l’omonimo Museo vulcanologico – partenza dall’hotel in Minibus per giungere a Cala Cinque Denti, luogo dovrà avrà inizio la passeggiata, percorreremo un sentiero naturalistico di chiara origine tardo-romana che ci condurrà a Cala Cottone, incredibile caletta-fiordo dove sarà possibile fare un bellissimo bagno ritemprante, a seguire visita del Faro di Punta Spadillo (il più grande dell’isola) e successivamente, visita del Museo Vulcanologico dove il personale della forestale potrà darci numerose delucidazioni sulla “terra-formazione” dell’isola e le sue ultime eruzioni – continueremo il nostro cammino per ammirare dapprima il Laghetto delle Ondine (piscina vulcanica alimentata dalle onde del mare) ed in seguito la splendida Cala Cinque Denti dalle limpidissime acque turchesi –

Le Favare: il respiro dell’isola.

Le Favare sono getti di vapore d’acqua che possono raggiungere anche i 100°C e che fuoriescono da fessure della roccia ad intermittenza, accompagnati qualche volta da emissione di anidride solforosa e da acido solfidrico.

Le rocce alterate dai gas acidi e dal vapor d’acqua caldo hanno assunto nelle vicinanze delle bocche un color rossastro-mattone, visibile già da lontano.

Il vapore a contatto con l’aria più fredda si condensa in goccioline d’acqua che, con un primitivo sistema di canalizzazione, viene raccolta in piccole vasche scavate nella roccia ed utilizzata per abbeverare gli animali da allevamento.

Alla Favara Grande, i contadini, per favorire ed aumentare la condensazione del vapore, hanno ricoperto le bocche terminali con canne e rami secchi di alberi.

Fotografia le favare

 

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

8° Giorno-Pantelleria-Roma o altri aeroporti.

Prima colazione in hotel. Ancora tempo libero per godere del mare e del sole e del relax.

Trasferimento in aeroporto e operazioni imbarco volo diretto a  Roma via Palermo, o altre destinazioni. Arrivo e fine dei servizi.

 

La quota comprende:

Voli di linea in classe economica franchigia bagaglio 20 kg Roma (o altre città)Pantelleria-Roma

Trasferimenti privati .

Visite guidate come da programma.

7 notti in hotel 4**** camere dammuso vista mare laterale, in trattamento di camera e colazione.

7 cene in ristoranti locali e hotel.

Gita in barca intera giornata pranzo a bordo incluso.

Degustazione di vini in cantina

Assicurazione medica e bagaglio

Assicurazione contro ANNULLAMENTO AL VIAGGIO copre intero costo del viaggio

 

Non comprende:

Tasse aereoportuali 120,00;i pasti e le visite non indicate in programma.

Eventuali biglietti di ingresso da pagare in loco.

Note: non rientrano nel menù il pescato del giorno, piatti a base di aragosta, le crudità di pesce fresco.

CAMERA VISTA MARE

 

 




SICILIA E INFIORATA DI NOTO

Un viaggio per innamorarsi di una terra calda e passionale.

Sotto il Sole di Sicilia, bellezze artistiche e  archeologiche si fondono con la natura viva  dell’Etna ed il profumo di zagara della riviera di Acireale. Una vacanza ricca di susseguirsi di stili e documenti del passato.

il Satiro Danzante a Mazara del Vallo vale da solo il Viaggio

 Un itinerario alla scoperta di una terra dalla storia millenaria, dove convivono testimonianze greche, romane, arabe, normanne e barocche, fino al liberty e al neoclassico.

Palermo con la severità delle chiese e la vivacità dei mercati, la magnificenza di Monreale, i silenzi della Valle dei TempliSegesta e Selinunte ,Isola di Mothia,i mulini di Nubia.Mazara del Vallo con il Satiro Danzante e Cefalu’

 Dalla splendida città barocca di Catania ,a  Ibla ,Noto e Modica il barocco per eccellenza.

La Sicilia e la ricchezza gastronomica, dove confluiscono, le varie tradizioni culinarie delle numerose popolazioni che hanno nei secoli frequentato l’isola: i famosi dolci alla pasta di mandorla, le cassate siciliana, agli arancini di riso…

L’infiorata è una tradizione riproposta annualmente la terza domenica di Maggio. La celebrazione inizia già il Giovedì notte, quando diventa possibile osservare la nascita di questo manto di fiori, mille petali e prodotti vegetali che riempiranno il tracciato di sagome precedentemente creato. L’intera manifestazione, da qualche anno, è infatti organizzata in quattro giorni, permettendo ai turisti e ai cittadini non soltanto di ammirare queste splendide creazioni ma anche di partecipare a numerosi eventi correlati.

Infiorata
Si tratta di un famoso “tappeto fiorito”, che copre la Via Corrado Nicolaci.
Questa serie di bozzetti, progettati e disegnati da artisti locali, sono ispirati ad un singolo tema che viene scelto ogni anno. Tradizione vuole che il bozzetto che rappresenta lo stemma di Noto sia appannaggio dell’Istituto d’arte della città; come opera fuori concorso, essa apre il tappeto fiorito con il primo riquadro.
Il tappeto, di circa 700 mq, richiede l’impiego di circa 400 mila fiori, tra margherite (in prevalenza), rose, garofani e vari fiori di campo, che le campagne netine nel mese di Maggio concedono in abbondanza.

 

 

1° giorno :  Palermo (sono previsti voli da tutta Italia)

 Incontro dei partecipanti in aeroporto e partenza per Palermo. All’arrivo, incontro con la guida locale e visita del centro storico di Palermo e Monreale.

Cosa fare a Palermo - Attrazioni, tour e attività | musement

In particolare si visiterà la Cattedrale in stile Arabo-Normanno, la famosa Cappella Palatina, la Chiesa della Martorana, i Quattro Canti.

Pranzo libero.

Palazzo Reale o dei Normanni - Museo - Museo Storico

Nel pomeriggio attraversando  il Parco della Favorita si raggiungerà  Monte Pellegrino definito da Goethe “il più bel promontorio del mondo”. Visita del Santuario di Santa Rosalia, patrona della città.

Mondello, il mare è tornato balneabile: cosa è successo

Proseguimento per Mondello, borgo marinaro e famosa località turistica balneare, caratterizzata da un golfo sabbioso dai colori tropicali. Tempo libero per una piacevole passeggiata e per gustare i buonissimi gelati artigianali.

Cena e pernottamento .

2° giorno: Paleremo-Monreale – Cefalù-Palermo

 Prima colazione in hotel.  Incontro con la guida locale per la visita di Monreale.

Il Duomo di Monreale a Palermo | Sofitel

Si visiterà il Duomo di Monreale con i suoi famosi mosaici ed il Chiostro Benedettino.

Proseguimento per Cefalù.

10 Cose da Fare e Vedere a Cefalù e Dintorni - Idee di viaggio ...

Pranzo libero  e nel pomeriggio visita Cefalù, pittoresca cittadina del litorale tirrenico,  dominata da una rocca su cui fa spicco la bellissima cattedrale normanna del XII sec.. Percorrendo le vie del centro storico si ammireranno i resti del duecentesco Osterio Magno, che, secondo la leggenda sarebbe stato la dimora di Ruggero II, il Vicolo del Collare dove venivano appesi al muro con un collare di cuoio i bestemmiatori, il Lavatoio Medievale costruito dove probabilmente in epoca romana, erano ubicati i bagni pubblici frequentati anche da Cicerone. Rientro in hotel, cena  e pernottamento.

3° giorno: Palermo -Borgo Parrini-Segesta – Trapani – Erice

Prima colazione in hotel e al mattino molto  presto partenza per Borgo Parrini,borgo onirico in Sicilia.

Borgo Parrini, una Barcellona segreta in provincia di Palermo | www.palermoviva.it

In Sicilia c’è un posto che pochi conoscono, ma che vi consentirà di fare un viaggio onirico tra casette colorate, stradine e mosaici. Fuori dalle rotte turistiche principali, non troppo distante da Palermo, c’è un piccolo paese con le abitazioni ispirate a Gaudì. Si chiama Borgo Parrini ed è una frazione di Partinico

Stradine lastricate, casette colorate e ispirate all’architettura di Gaudì. Borgo Parrini è una piccola meraviglia, sembra un luogo uscito da un sogno che non può mancare nella lista dei posti segreti da scoprire in Sicilia.

Borgo Parrini ha una storia antica ed è un borgo quasi abbandonato, dove vivono poco meno di 20 persone. Le sue origini risalgono agli inizi del ‘600, quando i Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo acquistarono le terre in alcuni feudi del territorio di Partinico.

Il borgo, divenuto un paese fantasma, venne recuperato da pochi cittadini che dagli anni ’70 hanno continuato a curare il paese. Fra questi c’è Giuseppe Gaglio che ha recuperato alcune proprietà nel paese, ispirandosi all’architettura di Antoni Gaudì.

Sicilia, sembra un dipinto ma esiste realmente: il meraviglioso borgo Parrini : Funweek

Si prosegue per Segesta, centro archeologico di notevole interesse. Il suo edificio più importante è il Tempio Dorico in ottimo stato di conservazione, che sorge su di un’altura, in un paesaggio lussureggiante e ricco di fascino.

Calatafimi Segesta Festival

Si visiterà inoltre il Teatro Greco del II sec. a.C. interamente scavato nella roccia, conchiglia sospesa nel vuoto, questo gioiello architettonico gode di una posizione impareggiabile. Proseguimento per NubiaSaline e Mulini a vento disegnano un paesaggio suggestivo in cui la luce crea un gioco di riflessi e di colori dovuti all’intensità dei raggi solari ed ai momenti del ciclo di evaporazione delle vasche.

Brunch in mezzo al sale… Visita  del Museo del Sale dove vengono conservati gli antichi attrezzi da lavoro per la coltivazione del sale.

Saline di Marsala e Mothia | Marsala Tours

Proseguimento per Trapani. Passeggiata nelle eleganti vie del centro storico. Qui è tutto un susseguirsi di palazzi storici e chiese di notevole pregio artistico : la Cattedrale, la Chiesa del Purgatorio, in cui sono conservati i sacri Gruppi dei Misteri di Trapani.

Trapani - Fiaip

Nel pomeriggio visita di Erice che conserva intatto il fascino di antico borgo medievale animato da botteghe di artigianato tipico, le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i tradizionali dolci a base di mandorla e frutta candita. Il centro storico presenta un impianto urbanistico tipico, con piazzette, strade strette e sinuose nelle quali si affacciano bellissimi cortili.

Erice (TP), tra mito e storia: uno tra i borghi più belli e suggestivi della Sicilia

Sistemazione in hotel   zona di Marsala cena e pernottamento.

Marsala è situata nell’area vinicola più importante della Sicilia.

 

Cosa fare la sera a Marsala. Movida, divertimenti e locali consigliati

Passeggiata (facoltativa)serale  nel pittoresco centro storico di questa antica città, che fin dal tempo dei romani ha svolto un ruolo di primo piano nella cultura e nella storia della nostra isola.

Degustazione  per apprezzare il famoso vino che da questa città prende il nome: il “Marsala“.

4° giorno: Mozia – Marsala -Mazara del Vallo- Selinunte-Agrigento 

Prima colazione in hotel. In mattinata visita della rigogliosa isola di Mothia e del suo museo, tra i più interessanti per la conoscenza della civiltà Fenicio/Punica nel Mediterraneo.

Il Giovinetto di Mozia non farà parte della grande esposizione che sarà allestita al Museo Salinas di Palermo” – Notizie Trapani – La Sberla

 

Tutt’intorno, le saline, i mulini a vento e i vigneti, compongono una cornice naturale di grande fascino.

Si prosegue per Mazara del Vallo,dov vi aspetta una delle visite più emozionanti di questo itinerario:

Il Satiro Danzante.

Il Satiro Danzante è una splendida statua di bronzo, prodotto originale dell’arte greca di epoca classica o ellenistica. Si tratta di un’opera molto conosciuta, che affascina ed emoziona lo spettatore grazie alla forza della sua espressività. Le sue dimensioni sono pari a un modello in posizione stante di circa 2,5 metri di altezza. Dovrebbe rappresentare un sileno ma nell’immaginario comune rappresenta un satiro, un personaggio mitologico facente parte del corteo orgiastico del dio greco Dioniso.

 

Satiro danzante - Wikipedia

 

A rendere ancora più affascinante il Satiro Danzante è, indubbiamente, la storia del suo ritrovamento. Tutto ebbe inizio nel luglio del 1997, quando il peschereccio “Capitan Ciccio” ripescò dai fondali del Canale di Sicilia una gamba di una scultura bronzea. Nella notte fra il 4 e il 5 marzo del 1998 lo stesso peschereccio riportò a galla gran parte del resto della scultura. Un braccio, tuttavia, andò perduto.

 

Panzo libero e nel pomeriggio visita dell’ area archeologica di Selinunte, ritenuta la più importante d’Europa per imponenza ed estensione delle sue rovine.

Un giorno a Selinunte - Fidelity Viaggi

Qui si distinguono chiaramente tre zone archeologiche: quella dei tre Templi Orientali, (denominati E, F e G poiché non si sa a quali divinità siano stati dedicati); l’Acropoli, che sorgeva in alto, a picco sul mare, della quale restano i ruderi delle mura di cinta e i resti di varie abitazioni civili; il Santuario della Maloforos, la Dea del Melograno. Proseguimento per Agrigento. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

5° giorno: Agrigento – Piazza Armerina-Zona Ragusa (Scoglitti)

Prima colazione in hotel, visita con guida locale della Valle dei Templi: Tempio della Concordia, di Giunone, di Ercole e di Castore e Polluce.

Parco Archeologico della Valle dei Templi, Agrigento - Sito Ufficiale

Proseguimento per Piazza Armerina.  Pranzo in corso di escursione.

Villa romana del Casale” aperta anche di notte: nuovi orari per il sito UNESCO – LiveUnict

Nel pomeriggio si visiterà la Villa romana del Casale, famosa per i suoi mosaici pavimentali romani risalenti al III° e IV° sec. d.C. Proseguimento per la zona di Ragusa.

Sistemazione in hotel, e pernottamento.

Cena DEGUSTAZIONE DI PESCE ESCLUSIVO DEI VIAGGI DI GIORGIO

 

6° giorno: Ragusa Ibla – Modica – Scicli-Noto

 

Prima colazione in hotel. In mattinata visita di Ragusa Ibla, dove spiccano la chiesa di S. Giorgio di R. Gagliardi, le chiese di Santa Maria dell’Itria, dell’Immacolata, del Purgatorio, di San Giacomo e di San Giuseppe e poi i numerosi palazzi nobiliari. Ragusa Ibla è la location dell’immaginaria “Vigata” dello scrittore Camilleri e dello sceneggiato televisivo “Il commissario Montalbano”.

Tour nei luoghi di Montalbano: RAGUSA IBLA

Proseguimento per Modica, altro mirabile scrigno dell’arte barocca siciliana ricostruita su pianta esagonale secondo criteri estetici del tutto barocchi. Visita del Palazzo San Domenico (esterno), Santa Maria (esterno), la casa di Salvatore Quasimodo (esterno), il Duomo di San Pietro, si  attraverserà il quartiere rupeste dello Sbalzo e il quartiere ‘corpo di terra’. Per finire visita di San Giorgio. Sosta presso una nota pasticceria per la degustazione del famoso cioccolato di Modica.

Marina di Modica, perla del sud Il mare incontra il barocco ...

Pranzo . Nel pomeriggio visita di Scicli.

Scicli, ma quanto mi costi? Si può mangiare solo la pizza Scicli

In posizione amena, circondata da colli che sembrano proteggerla, la città ha conservato quasi interamente l’impianto barocco. Numerosi sono infatti i  palazzi dagli splendidi balconi riccamente scolpiti e pregevoli portali, ed incredibile è il susseguirsi  di chiese ed oratori dalle belle facciate ricche di statue e sculture. Cuore della città è l’ampia e scenografica Piazza Italia circondata da bellissimi palazzi settecenteschi, dalla Matrice e dall’imponente rupe calcarea sulla quale sorge l’antica chiesa di S. Matteo. A Scicli si trova anche Palazzo Iacono alias la questura “Montelusa “ del Commissario Montalbano.

Cena e pernottamento in hotel  zona di Noto.

Chi lo desidera potrà iniziare ad ammirare come si svolgono i preparativi dell’ Infiorata.

Infiorata di Noto 2020: le date della 41° edizione dell'evento – LiveUnict

 

7° giorno: Noto -Infiorata- Siracusa-Catania

 

Prima colazione in hotel. In mattinata visita di Noto, la più bella di tutte, “il giardino di pietra”, dove si esprime la concezione più alta dell’urbanistica barocca. In una regione in cui abbondano olivi e mandorli, Noto è un piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell’Asinaro, coperta di agrumi.

Consigli di viaggio su Noto: scopri la Capitale del Barocco | Sikelia

 

Costruita anch’essa ex-novo dopo il  sisma del 1693, è ricca di gioielli barocchi: il Duomo, Palazzo Ducezio, il Palazzo Vescovile, quelli dei Landolina e dei Villadorata, la chiesa di San Domenico.

Durante la visita ,potrete ammirare la famosa Infiorata.

Ogni anno, la terza domenica di maggio è dedicata all’infiorata di Noto. Non si tratta di una manifestazione di carattere religioso, ma del “Saluto alla Primavera”.
La manifestazione è nata nel maggio 1980 dall’incontro di artisti infioratori Netini e Genzanesi, per volontà dell’Azienda Provinciale del Turismo.

Via Corrado Nicolaci è la via dove nasce l’infiorata: l’impatto emotivo è fortissimo, un susseguirsi di “tele dipinte con fiori” nella via più affascinante della città, dove la chiesa di Montevergini in alto si contrappone al palazzo del Principe di Nicolaci.
Sedici grandi quadri, inspirati da una tematica ogni anno differente e realizzati con i petali di fiori… Ecco l’infiorata di Noto, uno degli eventi più importanti dell’intera Sicilia.
Nel tempo, all’infiorata di via Nicolaci, si sono affiancati alcuni eventi collaterali, come il Corteo Barocco, una rievocazione dei fasti delle famiglie che hanno reso grande la città barocca per eccellenza!

Proseguimento per Siracusa.Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio visita di Siracusa. Questa città, che nel passato fu la più agguerrita rivale di Atene e di Roma, conserva importanti testimonianze del suo passato splendore: il Teatro greco, l’Anfiteatro romano, le Latomie, l’Orecchio di Dionisio.

Cosa fare a Siracusa - Attrazioni, tour e attività | musement

Visita dell’isola di Ortigia dove si potrà ammirare il Tempio di Minerva trasformato in Cattedrale Cristiana e la leggendaria Fontana Aretusa.

SICILIA: SIRACUSA E ORTIGIA - Itinerari IlGustonauta

 

Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

8° giorno: Catania – Roma o altre città italiane

 

Catania (Sicilia) | Luoghi meravigliosi, Viaggiare in europa ...

Prima colazione in hotel. La giornata sarà dedicata alla visita di Catania, enorme “vetrina del barocco” il cui centro storico è tagliato in due dalla elegante Via Etnea. La visita consentirà di conoscere il Palazzo Biscari, la Fontana dell’Elefante e il Duomo, la Via Crociferi, il Palazzo del Municipio, il Palazzo dei Chierici e il Monastero dei Benedettini,( edifici esterni).
Trasferimento all’ aeroporto di Catania e imbarco  per la propria destinazione.
Fine dei ns. servizi.




Pasqua in Toscana:Terre dell’Oro Bianco-Sconosciuta-Emozionante-Lunigiana..

  Le terre dell’oro bianco:

  da Carrara alle Alpi Apuane

Dalle montagne al mare, dai borghi medievali e castelli, scenari e sapori dal colore inconfondibile.

Carrara e il marmo, un legame che viene da lontano e trova le sue radici nell’origine stessa della città, legata all’attività di estrazione e lavorazione della candida pietra. Numerosi itinerari, a partire da quello verso le spettacolari cave di marmo bianco, offrono scorci panoramici di suggestione unica e hanno richiamato artisti e uomini illustri di ogni epoca e luogo. Fra questi, scultori come il grande Michelangelo, che qui si recò personalmente a scegliere i blocchi da cui avrebbe poi tratto le sue celebri opere, ma anche artisti come Canova e Moore.

Attraverso spettacolari gallerie scavate nel marmo dall’antica Ferrovia Marmifera, realizzata dal 1871 al 1890, si attraversano i bacini delle cave di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Immersi in uno scenario lunare, si entra nella montagna per toccare con mano questa preziosa materia prima. E’ possibile visitare cave a cielo aperto e in galleria, fare un’esperienza avventurosa e ad alto tasso di emozioni attraverso tour guidati con mezzi fuoristrada e visitare prestigiosi atelier di scultura, dove le mani di abili artigiani plasmano il marmo bianco più famoso del mondo.

Aldilà delle Alpi Apuane,con vette che arrivano a 2000 mt, si estende la Lunigiana, una terra verde, ricca di tradizioni e storia, il cui nome deriva dalla Luna. Attraversata dai percorsi medievali della Via Francigena testimonia, ancora oggi, i segni dell’antica e intensa civiltà.Le montagne sono anche un gioiello naturalistico protetto da un Parco Naturale Regionale.La Lunigiana è una terra ricca di storia e tradizioni. Un mondo da esplorare e da scoprire tra castelli medievali, chiese romaniche e villaggi in pietra.

 

carrara tour

Venite ad osservare un luogo affascinante ed unico al  mondo

                                                        Il murales :

                                  La Genesi di MICHELANGELO

…”Un’iniziativa innovativa che testimonia l’attualità e la potenzialità espressiva dell’esempio michelangiolesco e del marmo da lui utilizzato; un cortocircuito espressivo che unisce all’interno della cava pittura e scultura, innovazione e tradizione, i linguaggi espressivi più giovani e dirompenti dell’arte contemporanea e la dimensione materiale e storica più classica.”

Dipinto sul marmo dove Michelangelo prese il marmo per la Pietà e altre opere.

“mettere insieme armonicamente il marmo nella sua forma di “cattedrale”, la cava con la sua dimensione lavorativa, la storia del marmo vista nei suoi molteplici strati geologici, la genesi michelangiolesca e la forma d’arte urbana più all’avanguardia, mi è sembrato il modo migliore per celebrare la pregiata materia e il territorio, il suo passato e soprattutto il suo futuro”.

Scopriremo la storia delle cave, gli attrezzi utilizzati dai romani e seguiremo i percorsi intrapresi dai maestri della scultura.

Visiteremo inoltre:

Visita alla  “città delle torri” (basta lanciare uno sguardo allo skyline per accorgersi che ci sono molti campanili) oppure “città del libro” (questo perchè ospita il Premio Bancarella dal 1953): parliamo di Pontremoli, la città della Lunigiana che custodisce un importante pezzo di tradizione e cultura della Toscana.

E’ una terra di cultura antichissima, come dimostrano le statue-stele del museo di Pontremoli, che affondano la loro origine nell’Età del Rame e che rappresentano il più antico e misterioso patrimonio culturale di questa terra.

Pietrasanta e l’arte della scultura:Nei vecchi laboratori della cittadina di Pietrasanta, patria della scultura e del marmo delle Apuane, si respira aria michelangiolesca. Riconosciuta anche come la “piccola Atene” per questa sua vocazione artistica, a Pietrasanta passato e contemporaneo si fondono. Il Parco Internazionale di Scultura Contemporanea, percorso museale all’aperto che si snoda per strade, piazze e giardini non solo del centro, ma anche delle frazioni circostanti, ospita infatti opere come il Guerriero di Fernando Botero, Memorie di Pietrasanta di Pietro Cascella e Inferno e Paradiso di Igor Mitoraj, che a Pietrasanta ha voluto essere sepolto.

Colonnata, antico borgo di cavatori e attivo centro di produzione del marmo già in epoca romana, lega il suo nome al famoso “Lardo di Colonnata”.

Sarzana : borgo murato cinquecentesco ,quasi intatto, con le mura e quattro torrioni.Da sempre crocevia di importanti vie di comunicazione tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, Sarzana si trova a pochi chilometri dall’estuario del fiume Magra.

 

 


Sono previsti avvicinamenti a Pisa in aereo da tutta Italia o in treno, anche  a Roma ecc.ecc.

1° giorno : Roma(o altre città) – Pietrasanta-Marina di Massa

Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da stabilire e partenza in pullman privato.

Per chi viene da altre città diverse da Roma, ritrovo nei luoghi che verranno indicati.

Pranzo libero in autostrada.

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Si prosegue quindi per Pietrasanta, dove visiteremo il centro storico. Antica città di origine medioevale, è da considerare il capoluogo storico della Versilia e la capitale della lavorazione artistica del Marmo. La bellezza del centro storico si sposa perfettamente con le botteghe degli artigiani del marmo, con le rinomate fonderie di bronzo e con i laboratori dove si creano mosaici artistici apprezzati in tutto il mondo.

Si partirà dal punto forte della visita: il Duomo, intitolato a San Martino, ed edificato a partire dal XIII secolo. L’esterno, interamente rivestito in marmo, è molto elegante; la facciata è arricchita da uno straordinario rosone ed aperta da tre bei portali con lunette istoriate. L’interno, a tre navate divise da colonne e archi, è molto ricco. Accanto al Duomo, l’Oratorio di S. Giacinto al cui interno si trovano due imponenti fonti battesimali. Si visiteranno anche la Torre delle Ore, la Rocchetta Arrighina Porta a Pisa, l’unica superstite delle tre antiche porte della cinta muraria cittadina, la Chiesa e Convento di S. Agostino dal caratteristico chiostro. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Pietrasanta: cosa fare, cosa vedere e dove dormire - Toscana.info

Al termine delle visite  trasferimento a Marina di Massa Carrara, cena e pernottamento in hotel.

2° giorno : Marina di Massa – Pontremoli – Sarzana – Marina di Massa

Prima colazione in hotel. Incontro con la guida. Si parte per Pontremoli, dove si visita il Museo delle Statue Stele lunigianesi, ospitato nella prestigiosa cornice del castello del Piagnaro, che domina il borgo ,è situato sulla collina che domina il centro storico di Pontremoli ed è elemento integrante del sistema difensivo della città assieme alle mura e alle torri che difendevano il borgo medievale. Sorto intorno all’anno mille con funzioni di difesa e di controllo stradale ha rappresentato l’ultimo baluardo della difesa dei cittadini di Pontremoli in svariate occasioni; il suo nome deriva dalle “piagne”, lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti e ancora oggi visibili all’interno della struttura.

Le“piagne” sono appunto le lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti e ancora oggi visibili all’interno. Si tratta del museo archeologico più rappresentativo in Italia in materia.

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Già prima di arrivare, la cosa che forse avrete sentito dire in giro è che su Pontremoli aleggiano molte leggende e storie legate a spiriti maligni e lupi mannari. Un’altra particolare testimonianza che ci è pervenuta dal passato è la serie di statue stele ritrovate in Lunigiana.

Un misterioso popolo di pietra ospite del Castello del Piagnaro: il Museo delle Statue Stele a Pontremoli – bimbiagiro

 

Museo. La sua raccolta, di grandissima suggestione, espone e racconta uno dei fenomeni più importanti della megalitica europea. Le Statue Stele, figure umane maschili e femminili rappresentate in forme astratte, furono scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio a.C. e rappresentano ancora oggi un enigma in parte irrisolto. Queste immagini preistoriche e protostoriche sono caratterizzate dalla testa “a cappello di carabiniere” e dal volto a forma di U, classificate dagli archeologi in tre gruppi tipologici (A, B,C); furono realizzate tra l’età del rame e l’età del ferro e hanno attraversato i secoli per giungere fino a noi, subendo nel tempo occultamenti volontari, riusi e reimpieghi che ne hanno spesso modificato la forma e la funzione. Oggi le Statue Stele sono a tutti gli effetti il simbolo identitario della Lunigiana, la valle del fiume Magra lunga la quale sono distribuiti tutti i ritrovamenti. Il Museo delle Statue Stele è il più rappresentativo in Italia per numero di esemplari raccolti e per la documentazione sui siti di rinvenimento, sulla materia prima utilizzata e sulle tecniche di lavorazione.

Pontremoli è sempre stata una città fondamentale anche in passato perchè situata lungo la Via Francigena e fungeva anche da “porta d’ingresso” nella Toscana. Da qui, infatti, parte la prima tappa regionale a piedi che arriva fino ad Aulla, dove si trova la Chiesa di San Caprasio, protettore dei pellegrini in viaggio. A Pontremoli, in una delle stradine del centro storico, c’è un artigiano che realizza i diari in pelle che accompagnano i viandanti.

Sosta al Caffè degli Svizzeri dei F.lli Aichta, nella centralissima piazza della Repubblica. Dall’Ottocento l’Antica Pasticceria conserva le ricette antiche della famiglia Steckli, in particolare sono famosissimi gli “amor” (pasta caratteristica costituita da due cialde farcite da crema) e la “spongata” (dolce con crosta di pasta frolla e impasto a base di frutta secca, canditi, cacao e spezie,consumazione non inclusa)

Pranzo di Pasqua .

Nel pomeriggio proseguimento per Sarzana e visita del centro storico, che si sviluppa fra Porta Parma e Porta Romana, nell’antico tratto della Via Francigena. Il borgo murato cinquecentesco si presenta quasi intatto, con le mura e quattro torrioni.

Da sempre crocevia di importanti vie di comunicazione tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, Sarzana si trova a pochi chilometri dall’estuario del fiume Magra. Diretta ascendente dell’antica città romana di Luni, è stata dominata da più signori e città: Castruccio Castracani, Spinetta Malaspina, i Pisani, i Visconti, i Genovesi e i Fiorentini. Conserva ben due castelli – la fortezza Firmafede di origine pisana – e la fortezza di Sarzanello, antica residenza vescovile.

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Palazzi e chiese si susseguono quali il Palazzo Remedi, il palazzo Podestà-Lucciardi, il Palazzo Municipale, la Pieve di S. Andrea – la più antica della città -, il palazzo Picedi-Benettini, la Concattedrale di S. Maria Assunta, il Teatro Impavidi.

Dopo la visita tempo a disposizione per lo shopping  ai mercatini natalizi o negozi o per una passeggiata alla scoperta delle curiosità ed aneddoti del luogo. Rientro  in hotel . Cena e pernottamento .

3° giorno :Marina di Massa-Cave di Marmo Alpi Apuane-Colonnata

                               Una cava attualmente attiva!

Prima colazione in hotel e partenza  in direzione delle Cave.Arrivo nell’area delle cave di marmo.

     Lezione di scultura presso “Ponti di Vara” con vista panoramica,dal basso,ulle cave .

Il primo tratto della nostra visita si svolge per circa 3 minuti in minibus. Arrivati in cava si prosegue a piedi lungo un percorso agibile a tutti, bambini, anziani e disabili (Temperatura interna 15°-17°) .Tutto su un piano, si cammina su un pavimento di marmo che fa invidia alle più belle cattedrali del mondo.Viene mostrata la tecnica del taglio e i macchinari usati per l’escavazione!

marmo tour

 

Nel dicembre 2017 è stato portata, la street art internazionale all’interno delle Marmi Galleria Ravaccione da cui viene estratto il pregiato marmo: il bianco di Carrara”, famoso in tutto il mondo, e con cui l’uomo si è cimentato da millenni fin dagli albori della civiltà occidentale.

Inevitabile il confronto con i grandi artisti del passato, in particolare con Michelangelo che da queste valli e da questi monti trasse, o meglio “liberò”, la materia per i propri capolavori!In località i Fantiscritti, all’interno delle Alpi Apuane, si cela alla fine del lungo tunnel scavato nella roccia la cava Galleria Ravaccione :

  un luogo lunare e suggestivo in piena attività estrattiva e centro di grande richiamo turistico:

in questa cattedrale naturale maestosa per dimensioni e imponenza è ospite su una propria superficie di 160 metri quadrati la nuova opera di Ozmo, artista toscano originario di Lari e diventato oggi uno degli street artist italiani più conosciuti a livello internazionale le cui opere pubbliche sono presenti in luoghi significativi di tutti i continenti e che vanta mostre in sedi museali prestigiose (come il Museo del Novecento di Milano e il MACRO)…..ecc.ecc.

Durante il tour il personale Vi mostrerà le immense stanze della Cattedrale del marmo e Vi fornirà informazioni relative alla nascita della cava in galleria, ai macchinari e loro utilizzi, alle tecniche di estrazione ed ovviamente informazioni sul marmo come materiale utilizzato in vari ambiti. Ammirerete il Murale di Ozmo che ripropone la Genesi di Michelangelo.

Ed infine Vi sarà spiegato come è nato lo Straordinario e di cosa di tratta (“Straordinario” il vino spumante e “Straordinario” il marmo). Il personale sarà inoltre a disposizione per rispondere alle Vs. curiosità.

“La Genesi raffigurata dal grande artista del Rinascimento nella volta della Cappella Sistina su commissione di Papa Giulio II è l’iconografia che a Ozmo è stato chiesto di riprodurre; “Genesi” che nel ventre del Monte Torrione assume un significato particolare: qui le Apuane ci fanno dono del celebre marmo di Carrara, materia tra le più belle e affascinanti offerte al mondo da Madre Natura, con cui generazioni di artisti si sono confrontati fin dall’epoca romana raggiungendo i vertici della creazione artistica. All’interno della cava il parallelismo fra creazione divina e creazione umana, fra natura e arte, è sigillato dalla scena della Genesi in cui Dio crea appunto l’uomo a sua immagine e somiglianza; in questo l’artista ha una posizione privilegiata nell’Universo in quanto nessuno meglio di lui, geniale costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all’alba della creazione, guardò all’opera delle sue mani: qui sta il dialogo fra ” Ozmo e Michelangelo.”

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Al termine il tour prosegue in jeep 4 x 4   sulle Alpi Apuane per poter ammirare dall’alto la Cava nel suo splendore.

Si prosegue sempre in jeep a Colonnata, antico borgo di cavatori e attivo centro di produzione del marmo già in epoca romana, lega il suo nome al famoso “Lardo di Colonnata”, anch’esso di colore bianco, leggermente rosato o vagamente brunito, la cui produzione utilizza soltanto erbe selvatiche locali e una stagionatura in conche di marmo bianco.

Degustazione di lardo di Colonnata e possibilità di acquisto.

 

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Pranzo di Pasquetta.

Al termine delle visite, partenza per il rientro ai luoghi di origine.

Chi viene da altre città diverse da Roma, potrà scegliere la stazione  ferroviaria o aeroporto di Pisa o altri mezzi di trasporto.

Arrivo a Roma in bus privato e fine dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Kukeri Festival (Bulgaria)Carnevale

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Questo tour è un programma veramente esclusivo e permette di ammirare il meglio del patrimonio culturale e naturalistico della Bulgaria con la visita al Kukeri Festival (Carnevale)

Negli ultimi anni in forte crescita i dati del turismo in Bulgaria che si sta riscoprendo tra le realtà più affascinanti del vecchio continente.

La Bulgaria può vantare città ricche di storia, monumenti, architetture.

La Bulgaria ha una storia antichissima ed è la terza nazione più antica in Europa dopo Roma e Atene. Una culla di culture tutte espresse nella storicità delle sue città, nelle tradizioni, usi e cultura del suo popolo.

La Bulgaria ha ben  nove siti riconosciuti

dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità

nonostante la sua dimensione ridotta come stato.

Bulgaria, il particolare e affascinante Kukeri Festival e Sofia

Un Festival molto curioso, affascinante e decisamente pittoresco questo. Nel Kukeri Festival i partecipanti indossano maschere e c’è questo forte attaccamento alla tradizione dove i costumi sono fatti a mano.
E’ solito per i partecipanti eseguire un rituale per spaventare gli spiriti maligni, celebrando l’inizio della stagione della primavera e augurarsi il meglio per il raccolto, la fertilità delle donne e la salute. Un rituale molto ancestrale e prettamente popolare che è arricchito da colori e da balli in maschera che ne fanno uno dei più particolari dell’intero est europeo.

Oltre al Kukeri Festival naturalmente nel nostro tour si avrà modo di toccare le città fondamentali della Bulgaria, partendo ovviamente dalla capitale Sofia.
Importante tappa anche quella alla montagna di Rila, dove c’è un monastero di grande attrattiva. Esso è uno dei monumenti più famosi della Bulgaria. Questo monastero, fondato nel X secolo da San Giovanni di Rila, è decisamente il luogo spirituale di maggiore importanza per il popolo bulgaro, simbolo e rifugio durante i periodi più bui della storia di questo popolo oggi meta di pellegrinaggio da tutta la nazione.



1 GIORNO: ITALIA- SOFIA

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e volo a Sofia. Arrivo all’aeroporto di Sofia. Incontro con la guida in lingua italiana  e trasferimento  per il tour della città ed il pranzo. Visita ad Alexander Nevski Memorial Cathedral, è il più importante luogo religioso di Sofia nonché simbolo della capitale. Non a caso è l’unico monumento illuminato anche di notte che sfugge alle rigide regole sull’inquinamento visivo stabilite dal Comune. La cattedrale è dedicata all’eroe russo Nevskij come ringraziamento per l’intervento russo durante la lotta contro il dominio dei Turchi. Costruita tra il 1898 e il 1912 in stile neo-bizantino è la più grande chiesa ortodossa del mondo, subito dopo San Sava a Belgrado. All’esterno colpiscono le cupole verdi e dorate, mentre l’interno è immenso: un tripudio di marmi italiani, alabastro del Brasile, oro, centinaia di icone appese alle pareti. Nel campanile sono ospitate le 12 campane che sono da sempre un riferimento sonoro di tutta Sofia. Nella stessa piazza della Cattedrale, giusto di fronte, c’è la Chiesa di Santa Sofia, la più antica di Sofia dopo la Rotonda di San Giorgio (vedi paragrafo 3) ed è il luogo che da il nome alla città. Gli scavi archeologici hanno accertato che la Chiesa di Santa Sofia è stata costruita nel IV secolo sui resti di numerose chiese precedenti e della necropoli della città di Serdica (la Sofia Romana). Una curiosità: la chiesa è priva di campanile, quindi quando l’esercito russo sconfisse i turchi nel 1878 gli abitanti montarono una campana sull’albero fuori la chiesa per richiamare la popolazione alla festa. La campana è ancora lì e il campanile non è mai stato costruito!

Sofia | Cosa fare e vedere a Sofia

La Rotonda di San Giorgio (Sveti Georgi) è una piccola chiesa rotonda di soli 10 metri di diametro. Un piccolo gioiello costruito nel III secolo come tempio pagano è trasformata quasi subito in chiesa oggi è una specie di meraviglia accerchiata dal cemento di un palazzone che ospita l’Hotel Balkan, la Presidenza della Repubblica e il Ministero dell’Interno. Per visitarla dovete entrare nella corte di questo palazzo e lì, giusto al centro, i mattoni rossi della Rotonda vi accolgono.

Sofia: il fascino della città dorata

 

La Rotonda è considerata il più antico edifico di Sofia e la storia della capitale bulgara è passata da qui: prima Martiryum, poi Costantino il Grande costruì intorno alla Rotonda il suo palazzo. Usato come fonte per battesimi di massa, fu poi trasformato in moschea durante l’invasione Ottomana. Questa storia si legge anche negli affreschi, divisi su 3 strati, con nella cupola la storia di 22 profeti. Trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

2 GIORNO: SOFIA (FESTA NAZIONALE DELLA BULGARIA)

Prima colazione. Tour mattutino per visitare il Museo Nazionale di Storia, situato nella periferia di Sofia. L’edificio ha un significato simbolico, associato alla caduta del regime comunista della Bulgaria.

tutti i musei a Sofia (Bulgaria), guida pratica - travel wonderer

Il museo è una grande attrazione per studiosi e turisti, raccoglie numerosissimi reperti che testimoniano la storia bulgara dalla preistoria fino alla seconda guerra mondiale. Contiene sale con elementi tradizionali, artefatti medioevali, icone della chiesa ortodossa, monete ed oggetti in oro come il famoso oro dei Traci, il tesoro di Rogozen in particolare, davvero sorprendenti. Una sala è anche adibita a mostre temporanee, un’altra ospita la ricostruzione di una casa tradizionale bulgara. Pranzo e pomeriggio ritorno in hotel.

Museo di Storia - Recensioni su Sofia History Museum, Sofia - Tripadvisor

Pomeriggio dedicato alle tradizioni e al folklore. In una sala dell’hotel si incontreranno i rappresentanti di una squadra folcloristica bulgara, con la quale avremo una lezione di danze folcloristiche. Parallelamente a questo, vi verrà mostrato come i bulgari lavorano la Marteniza.

La marteniza è un piccolo ornamento rosso e bianco che viene indossato durante il mese di marzo al fine di dare il benvenuto alla primavera, poiché questo mese, secondo la tradizione bulgara, segna l’inizio di essa. Scambiarsi la marteniza durante la prima settimana di marzo è un gesto che risale al IX secolo ed è una delle più popolari usanze bulgare mantenutasi nel corso dei secoli. Possono essere di diversi tipi: semplici fili rossi e bianchi, nappe, bracciali o bambole di stoffa, lana o cotone. Sono fondamentalmente un talismano per la buona salute e la lunga vita; simboleggiano il colore rosso per le guance rosse e quello bianco per i capelli bianchi e la vecchiaia. Si usa indossarli sul lato sinistro, dove c’è il cuore, fino a quando si vede il primo segno dell’arrivo della primavera – una cicogna, una rondine o un albero in fiore – e poi (non oltre il 1º aprile) si appendono su un albero, o si mettono sotto una pietra, esprimendo un desiderio. Questa è una tradizione protetta dall’UNESCO, un portafortuna contro gli spiriti maligni del mondo, un segno di salute e un segno di apprezzamento. Al termine cena in hotel e pernottamento.

3 GIORNO: SOFIA – PLOVDIV

Prima colazione e partenza per Plovdiv – la seconda città più grande della Bulgaria, capitale di Filippo II di Macedonia, il padre di Alessandro Magno. Plovdiv è dichiarata la più antica città continuamente inibita in Europa, così come tra le 8 più antiche del mondo. Capitale europea della cultura nel 2019. Plovdiv è un antico crocevia tra Oriente e Occidente. Oggi Plovdiv ha conservato tesori unici della sua storia lunga 24 secoli, vale a dire edifici antichi – l’antico teatro di Filippo II di Macedonia, basiliche, terme, case ed edifici amministrativi, oggi rimangono molti frammenti: colonne, capitelli, fregi, mosaici, bassorilievi e marciapiedi. Il teatro antico del II secolo, con 3000 posti a sedere, è stato completamente restaurato.

Visiteremo il centro storico – riserva architettonica e culturale con strade di ciottoli, molte piccole chiese, mura di fortificazione romana.  Inizieremo dal Museo Etnografico Regionale ubicato presso una stupenda casa rinascimentale, potrete trovare al suo interno un museo dedicato alla cultura, la tradizione dell’ antica regione di Plovdiv, con i costumi tipici, i gioielli , gli strumenti e gli utensili della vita quotidiana Arriviamo nel cuore di Plovdiv davanti al favoloso Stadio Romano di Philippopolis , che aveva una capacità enorme di circa 30 000 spettatori, e era lungo 240 metri; esso fu costruito sotto il regno dell’Imperatore Marco Aurelio nel 172. Adesso è visibile e visitabile solo la parte nord mentre tutto il resto è interrato lungo la via pedonale principale. Fu eretto a tra il 114 e il 117 nell’allora Filippopoli, sotto Traiano, come risulta da un’iscrizione ivi scoperta. La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell’edificio e fanno di questo teatro uno dei migliori teatri romani meglio conservati nel mondo. Pranzo durante il tour. Tappa d’obbligo è La Casa Di Stephan Hindliyan, la casa del ricco commerciante e imprenditore Hindliyan, la più ricca di ornamenti  della Città Vecchia, sia all’interno che all’esterno ci sono affreschi e dipinti della vecchia Costantinopoli, Venezia e Alessandria d’Egitto, con più i  ricchi arredi e decorazioni in legno!

Casa Balabanov - turismo Plovdiv - ViaMichelin

Tempo libero lungo la strada pedonale più lunga del mondo con resti. Al termine  Check-in in hotel, tempo libero per rilassarsi. Cena in hotel e pernottamento.

4 GIORNO: PLOVDIV – KARLOVO – VELIKO TURNOVO (KUKERI DAY)

Prima colazione e trasferimento a Karlovo, una piccola città nazionale-rinascita in Bulgaria, dove vi immergerete nella celebrazione Kukeri. Kukeri è un rituale pagano annuale e un festival popolare che mira a scongiurare spiriti maligni ed energie negative dalla comunità. Questo viene fatto sotto forma di danza mentre indossa costumi elaborati e maschere grottesche. Tradizionalmente solo gli uomini indosseranno questi costumi. Kukeri si riferisce anche alle persone in detti costumi.

Bulgaria e Festival dei Kukeri | Otto e Mezzo Viaggi

Il rituale viene eseguito e celebrato sotto forma di carnevale che coinvolge più balli, musica, pratica di costumi locali, narrazione teatrale, mangiare cibi speciali e, soprattutto, divertirsi. Le maschere e i costumi si distinguono davvero per le loro dimensioni e l’aspetto peculiare. La gente del posto indossa costumi fatti di pelle di animale o pelliccia e indossa una cintura con enormi campane attaccate. Per completare l’abito per il rito, indossano una maschera fatta di legno, perline, piume e altri materiali e sfilano per la strada seguiti da ballerini e musicisti. Sono progettati per essere terrificanti con teste di bestie, animali mostruosi, uccelli e altre strane creature. Questo perché, la credenza tradizionale afferma che, più la maschera è spaventosa, più respinge gli spiriti maligni. Pertanto, è usato come oggetto protettivo contro il male e le forze malvagie.

 

Le origini della tradizione Kukeri sono tuttavia discutibili, alcune teorie suggeriscono che esisteva prima dell’era del cristianesimo che risale ai tempi della Tracia.
I Traci erano una tribù di origine sconosciuta, che aveva conquistato la terra e stabilito il proprio regno nell’attuale Bulgaria e nei suoi dintorni. Questo potrebbe spiegare come anche altre culture dell’Europa orientale abbiano tradizioni simili. È interessante notare che, prove storiche suggeriscono inoltre che i Kukeri potrebbero aver preceduto l’era della Tracia poiché figure antropomorfe di argilla e maschere fatte di arieti, capre e tori sono state trovate nella regione balcanica dal Neolitico. Questo spiegherebbe le sue possibili origini pagane. Altri studiosi ancora, credono che Kukeri potrebbe essere il risultato di una combinazione di rituali traci e slavi. Gli anziani di alcune comunità credono che il rituale simbolizzi il ritrovamento della luce dopo l’oscurità del solstizio d’inverno. La luce ha dato speranza per il ringiovanimento della vita. Visto che succedeva ogni anno, diventava l’indicazione per l’inizio di un nuovo anno. Assisteremo alla Sfilata in maschera di gruppi, distribuiti su travi, si sposteranno nella parte vecchia della città: i Mummer, le maschere che sfilano, Indosseranno maschere, giocheranno e ci ammalieranno con la loro magia. Il tutto accompagnato da vin brulé e halva (degustazione secondo una vecchia usanza). Ci saranno i giochi di Mummer intorno al fuoco, con due band che si uniscono all’attrazione dove ogni turista avrà la possibilità di toccare i mummer, di indossare i loro costumi ed entrare nel vivo del festival.


Nel tardo pomeriggio si prosegue parallelamente alle montagne dei Balcani, attraversando la parte più alta e pittoresca attraverso Shipka Memorial Peak e passo di montagna. Arrivo a Veliko Turnovo – la capitale medievale della Bulgaria, pittorescamente situato su 4 colline sopra il fiume Yantra. Cena in hotel e pernottamento.

5 GIORNO: VELIKO TURNOVO – ARBANASSI – VELIKO TURNOVO

Giornata dedicata a Veliko Turnovo e la sua regione. Inizieremo con la visita di Tsarevets Royal Hill con la fortezza! La cittadella comprende le rovine di oltre 400 case, 18 chiese e diversi monasteri. Traci e romani sfruttarono le potenzialità difensive del luogo ma furono i bizantini a costruire la prima fortezza. La struttura venne ricostruita e fortificata da slavi e bulgari e infine di nuovo dai bizantini.

The Fortress At Tsarevets Hills Near Veliko Tarnovo, Bulgaria Stock Photo, Picture And Royalty Free Image. Image 7022755.

La cittadella comprende le rovine di oltre 400 case, 18 chiese e diversi monasteri. Traci e romani sfruttarono le potenzialità difensive del luogo ma furono i bizantini a costruire la prima fortezza. La struttura venne ricostruita e fortificata da slavi e bulgari e infine di nuovo dai bizantini. Ci spostiamo nel centro del paese con Samovodska Charshia strada, il vecchio mercato, ora la strada dei mestieri tradizionali. Degustazione di vini di produttori locali appositamente selezionati. Nel pomeriggio andremo nel vicino piccolo villaggio di Arbanassi, riempito con l’atmosfera di tempi passati, dove ci si può rilassare dal vortice del faticoso giro quotidiano. Le case-museo presentano l’antica architettura edilizia e il passato stile di vita bulgaro. Qui visiteremo un sito straordinario di architettura e arti religiose: la Nativity Church.

Bulgaria from the hilltops of Arbanassi to cruising the Iron Gates | a jumble of letters

Ritorno a Veliko Turnovo, riposo in hotel o tempo libero. Cena in un ristorante tradizionale a conduzione familiare con vista sul fiume Yantra e il monumento dei Fratelli Reali.

6 GIORNO: VELIKO TURNOVO – TROYAN – SOFIA

Partenza da Veliko Turnovo per Troyan. Visita del Monastero il terzo più grande in Bulgaria, un notevole monumento di cultura di importanza nazionale, situato nella bellissima valle del fiume Cherni Osam, e stabilito nei primi anni del 17 º sec. Il monastero è sorto nel secolo XVI. E’ una delle opere più rilevanti dei valenti costruttori e pittori bulgari. Gli affreschi della chiesa principale, dipinti da Zahari Zograph nella prima metà del secolo scorso, hanno conservato la loro freschezza e il loro fascino. Nella chiesa è custodito arche l’autoritratto del pittore. Sin dai primi anni della sua esistenza il monastero é stato uno dei centri dei movimento di liberazione nazionale e della cultura.

La “ruota della vita” nell'arte della Bulgaria

Qui vi trovava rifugio il grande rivoluzionario bulgaro, Vassil Levski, l’apostolo della libertà. Mentre i monaci facevano parte dei comitato rivoluzionario segreto. Prima della Liberazione (1878) nel convento aveva sede una scuola laica che attirava molti giovani. Sollevano interesse gli eccezionali affreschi di episodi della Bibbia e di santi, nonché il museo. Oltre agli arredi sacri, esso ha un’apposita sezione che illustra le lotte rivoluzionarie svoltesi nel distretto che videro la partecipazione anche dei frati. E’ conservato e aperto ai visitatori il nascondiglio di Vassil Levski.

Cena pernottamento in hotel.

7 GIORNO: SOFIA – BOYANA – MONASTERO DI RILA – SOFIA (GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE)

Mattina visita della Chiesa di Boyana sito dell’UNESCO nella periferia di Sofia. Questa chiesa risale storicamente al 10° o 11° secolo, anche se la maggior parte della struttura è stata completata nel 13° secolo, quando la zona era sotto il potere del Secondo Impero Bulgaro.

Monastero di Rila: storia e architettura | C-Magazine

 

Al suo interno sono custodite 89 scende con 240 immagini umane. Da ammirare i magnifici affreschi.

La chiesa di Boyana, patrimonio Unesco nei dintorni di Sofia - GIROVAGATE - IDEE DI VIAGGIO

 

Al termine visiteremo il Monastero di Rila sito UNESCO. Nel corso dei secoli il monastero situato sulla parte più in alto del monte Rila è stato un importante centro religioso, culturale ed educativo. Oltre alle sue dimensioni, il complesso monastico è impressionante anche con la sua splendida architettura. L’iconostasi del maestro scolpita in legno e le pitture murali e la magnifica vista sulle montagne circostanti. Il Monastero di Rila fu fondato all’inizio del x secolo da San Ivan Rilski, che a dire il vero viveva in una grotta a circa 4 km dal Monastero. Chi pose davvero le prime pietre furono i suoi discepoli che si recavano da lui per studiare.Nel 1335, il signore del luogo, Stefan Dragolov costruì il monastero dove si trova oggi insieme ad una parte residenziale, la torre da difesa e la Chiesa. Di queste costruzioni solo la torre Hrelyova è oggi ancora in piedi: all’ultimo piano vi è una piccola cappella finemente decorata con affreschi di grande valore artistico.Durante i secoli il Monastero fu più volte distrutto, ampliato, restaurato e ricostruito, ma il motivoprincipale per cui è così importante è quello di aver preservato durante l’invasione ottomana la cultura e le tradizioni religiose, diventando così il simbolo dell’ortodossia bulgara. Il monastero come lo si vede oggi fu costruito durante la prima decade del xix secolo.

IL MONASTERO DI RILA E LA CHIESA DI BOYANA - Sofia Day Tours

Pranzo in un ristorante a conduzione familiare vicino al monastero. Rientro a Sofia nel tardo pomeriggio. Possibile tempo libero per usufruire del centro benessere dell’hotel. Cena e pernottamento.

8 GIORNO: SOFIA – ITALIA

Prima colazione in hotel e secondo orario proprio volo di rientro, tempo libero, partenza transfer aeroporto di Sofia. Operazioni di imbarco e rientro in Italia. Fine dei servizi.




VIAGGIO TRA CULTURA E NATURA: LA MAREMMA DEL SUD

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Un week end per immergerci nel cuore pulsante della Maremma del sud, dove cultura e natura si fondono in uno spettacolo unico per l’anima.

VIAGGIO TRA LA CULTURA E LA NATURA DELLA MAREMMA DEL SUD
In questo Viaggio tra la cultura e la natura della Maremma del Sud entriamo sin da subito nel vivo di questa terra, con Capalbio, il borgo circondato dall’antica cerchia muraria e dominato dalla rocca aldobrandesca.
Tra le strette stradine del paese, ricche di storia, vi ritroverete immersi nella Toscana più pura, quella capace di unire in un luogo unico il respiro del passato, l’arte, l’enogastronomia locale, i negozietti tipici ed un panorama mozzafiato sia verso le colline che guardando il mare e il vicino Argentario.
Gabriele D’Annunzio così celebrava il delizioso borgo toscano:
“Sono Capalbio felice,
difeso dal leone senese dal quale sono protetto,
e da queste prime mura restaurate a proprie spese
e dalla altre mura che circondano le prime,
correndo gli anni millequattrocentoquattro
oltre i quali il mondo aveva girato dieci anni e più volte due.”

1°GIORNO: CAPALBIO – GIARDINO DEI TAROCCHI – ORBETELLO
Ritrovo dei partecipanti e partenza per Capalbio con bus G.T.
Incontro con la guida e visita del centro storico. Capalbio, è un piccolo borgo, che dal suo colle, come un’acropoli, domina la pianura con spettacolari panorami fino al mare. Un rincorrersi di vicoli, scale e piazzette, varchi che si aprono sulla campagna, palazzi di prestigio, archi e portoni storici: la Porta Senese, porta d’accesso attraverso le mura di Capalbio, rafforzate dai senesi, la chiesa di San Nicola e la torre Aldobrandesca dalla quale si gode di un panorama davvero suggestivo, Ingresso incluso. Proseguendo per via Vittorio Emanuele II arriviamo alle storiche mura merlate, salendo ancora ci imbatteremo nell’Arco Santo. Infine il consiglio che vi diamo è lasciarvi andare e perdervi tra i vari tronconi di cinta muraria per godere dei panorami mozzafiato.

Pomeriggio dedicato alla scoperta del Giardino dei Tarocchi, meraviglioso giardino artistico contemporaneo, ideato e realizzato dall’artista Niki de Saint-Phalle, che si era innamorata di questo angolo di Maremma già negli anni ’80. Il giardino è un vero e proprio museo a cielo aperto, perfettamente inserito nel paesaggio collinare della Maremma, un parco di eccezionale fascino, unico al mondo, uno degli esempi d’arte ambientale più importanti d’Italia in cui le sculture “dialogano” con la natura. Al termine trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere . Cena  e  pernottamento.

Orbetello e la sua laguna ☀️ Visitare Orbetello

2°GIORNO: ISOLA DI GANNUTRI – ISOLA DEL GIGLIO
Prima colazione. Giornata dedicata alla minicrociera alle due isole più meridionali dell’Arcipelago Toscano: la prima, l’isola di Giannutri, con la sua forma inconfondibile di una mezza luna, già abitata nella preistoria come testimoniano i numerosi ritrovamenti di armi e utensili e fu frequentata da Etruschi e Romani. Si partirà da Porto Santo Stefano per arriva alla prima Isola Gannutri, sull’isola faremo una tranquilla passeggiata storico-naturalistica, Giannutri è, infatti, meta di passo per una miriade di uccelli che raggiungono l’Europa per nidificare. Al termine riprenderemo la navigazione per raggiungere la seconda isola. Nel mentre ci gusteremo un fantastico pranzo a bordo della barca, a base di pesce.

Arrivo all’isola del Giglio, dove più di ogni cosa si apprezzano le bellezze naturali. Un mare cristallino tra i più puliti in Italia, fondali con pareti e secche colorate da spugne e gorgonie, una costa estremamente varia con scogliere a picco sul versante di ponente e graniti lisci sul versante di levante, spiagge sabbiose, calette selvagge, antichi sentieri immersi in una natura ricchissima e panorami mozzafiato, rendono l’Isola del Giglio un vero gioiello della natura. Visiteremo il “Castello”, il centro storico circondato dalle mura e da cui si gode di un bellissimo panorama delle isole e della costa. La visita terminerà con una passeggiata a Giglio Porto per vedere alcune emergenze storiche e archeologiche. Possibilità di shopping nei caratteristici negozietti che si affacciano sul piccolo lungomare. Rientro in barca a Porto Santo Stefano e trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

 

3°GIORNO: RISERVA NATURALE DUNA FENIGLIA – ORBETELLO -ROMA

Prima colazione. La mattinata sarà dedicata ad una passeggiata naturalistica in una delle riserve che caratterizzano la Maremma, la Duna di Feniglia, uno dei cordoni naturali di terra che uniscono il Monte Argentario alla costa, delimitata da un lato dalla Laguna di Orbetello e dall’altro dal mare su cui affaccia una bellissima, lunghissima e ampia spiaggia. L’area è ricoperta da una secolare pineta e permette affacci in laguna per osservare numerose specie di uccelli.

Nel primo pomeriggio visita della città di Orbetello. La città sorge su un lungo lembo di terra proprio al centro della laguna che si estende tra la terraferma ed il monte Argentario a cui Orbetello è collegata attraverso una diga artificiale. Iniziamo con ammirare Il Duomo di Orbetello, o Concattedrale di Santa Maria Assunta, che fu costruito a partire dal XIII secolo e, secondo la tradizione, sorgerebbe sopra un precedente tempio pagano. Nelle vicinanze vedremo il Palazzo del Podestà, situato nella centralissima Piazza Eroe dei Due Mondi che è sormontato dalla Torre dell’Orologio; Proseguiremo costeggiando la laguna di ponente per arrivare alla tappa più rappresentativa dell’itinerario, il simbolo per eccellenza della città di Orbetello: il Mulino Spagnolo. È l’unico mulino a vento che si è conservato della serie di nove costruiti dai Senesi nel corso del XV secolo. Al termine della visita rientro a Roma.

 

 




Tromsø: Capodanno

Una bellissima esperienza quella che offertavi dai ‘Viaggi di Giorgio’ nell’incantevole Norvegia. Andremo alla scoperta della città di Tromsoe, cittadina al nord del paese scandinavo. Il tutto assume certo connotati bellissimi se pensiamo al fatto di visitare la Norvegia nei mesi invernali, dove si respira maggiormente un clima natalizio e ci si addentra di più negli usi e i costumi del luogo.

Viaggio a Tromsoe: vivere la bellezza dello scenario invernale norvegese

Nel nostro viaggio che durerà 4 giorni, si potranno vivere tutte quelle esperienze che fanno parte dell’immaginario collettivo della Norvegia. Si avrà la possibilità di fare escursioni, di perdersi nell’avvistamento di balene e renne fino anche a fare dei bei giri in motoslitta. Nei due giorni centrali del nostro tour, che saranno molto intensi, si avrà anche del tempo a disposizione per visitare la pittoresca città di Tromsoe, la più grande dell’area settentrionale della Norvegia. Il tutto sarà comunque accompagnato da guide turistiche esperte, che vi porteranno ad addentrarvi nella magnificenza delle aurore boreali.

 

VOLI DA TUTTA ITALIA

Giorno 1: Roma – Tromsø

Incontro dei partecipanti in aeroporto disbrigo delle formalità di imbarco e partenza. Arrivo a Tromsø e trasferimento in Flybussen. Cena libera e pernottamento.

Norvegia Tromsoe

Giorno 2: escursioni

Prima colazione in hotel. Alle ore 10:00 incontro con il vostro assistente nella hall dell´hotel e partenza per l’escursione in slitta trainata dai cani husky. Dopo aver indossato gli speciali equipaggiamenti termici la guida terrà una piccola lezione su come si manovrano le slitte. Subito dopo il primo incontro con questi festosi esemplari ci inoltreremo nella spettacolare natura norvegese e i suoi meravigliosi paesaggi. Rientro in città nel pomeriggio. In serata partenza insieme al tour leader per un’interessante escursione a bordo di un catamarano elettrico. Navigate
silenziosamente nell’oscurità dei fiordi di Tromsø mentre assaporate un deliziosa cena a 3 portate preparata con specialità locali di stagione e ispirate alla tradizione culinaria norvegese con un pizzico di innovazione. Una rilassante crociera alla ricerca dell’aurora boreale dal punto più scuro: il mare. Con un po’ di fortuna l’oscurità dell’oceano rifletterà l’aurora boreale mentre le cime innevate offriranno uno sfondo maestoso (il fenomeno dell’aurora boreale è naturale e quindi non può essere garantito). Rientro in città per proseguire la serata in autonomia scegliendo se aspettare la mezzanotte in centro o raggiungere l’hotel per riposare dopo la lunga giornata. Pernottamento

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Giorno 3: Tromsø

Colazione in hotel. Mattinata a disposizione. Ore 18.30 incontro con la guida per  ammirare lo spettacolare fenomeno dell’aurora boreale! Durante questa escursione la guida di lingua inglese vi condurrà nei punti migliori per ammirare il cielo lontano dalle luci della città, fornendo anche consigli su come catturare al meglio questo spettacolo con la vostra macchina fotografica. Il fenomeno dell’aurora boreale è naturale e quindi non può essere garantito, anche se sarà verrà fatto il possibile per farvi vivere questa esperienza. Cena libera e pernottamento in hotel. polar-museum-tromso-norway

Giorno 4: Tromso – Oslo

Colazione  in hotel. La giornata sarà completamente a disposizione per escursioni opzionali: avventura in motoslitta, avvistamento balene o escursione in slitta trainata dalle renne. In caso contrario causa maltempo c’è comunque l’alternativa di poter visitare la città di Tromsø: suggeriamo l’ingresso al Museo Polaria con esposizioni sulla fauna della zona artica, oppure alla bellissima cattedrale artica posizionata proprio sul fiordo della città. Tromsø offre anche una zona piena di ristoranti e pub dove assaggiare la specialità del posto: il granchio reale.  Check-out e trasferimento in Flybussen in aeroporto.

Giorno 5: Oslo – Italia

Prima colazione in hotel. Check-out e trasferimento in Flybussen in aeroporto

 




Tour nell’ex europa dell’est: Berlino – Lipsia – Dresda – Praga

Berlino è una città piena di fascino e ricca di atmosfere. Può essere considerata il centro della Mitteleuropa dove si miscelano arte, cultura, storia, mode e movida che la rendono tra le città più coinvolgenti del mondo.
L’essere stata capitale per ben cinque volte in 130 anni lo si può comprendere dalla ricchezza del suo patrimonio urbanistico a partire dalla storica Porta di Brandeburgo – simbolo della città -, proseguendo per il Reichstag, il Checkpoint Charlie, il Duomo, il viale Unter den Linden, l’Alexander Platz e la Gendarmenmarrkt.
Berlino rimane nel cuore di ogni turista che ha modo di esplorare quanto ha da offrire e che è capace di soddisfare ogni tipo di viaggiatore.
E’ una città in continua evoluzione che, in certi punti, lascia davvero senza fiato dalla commistione tra l’architettura classica e nuove avveniristiche edificazioni che rendono pienamente l’idea di quanto Berlino sia una metropoli proiettata verso il futuro.
Gli amanti dell’arte non potranno che essere estasiati dalle bellezze artistiche conservate all’interno i palazzi che fanno parte dell’Isola dei Musei – Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO – tra i quali si distingue il celebre Pergamonmuseum dove sarà possibile visitare l’Antikensammlung, ossia la collezione di arte antica; il Museum für islamische Kunst, il museo dell’arte islamica; e il Vorderasiatisches Museum, il museo dell’Asia Anteriore.
Impossibile non visitare il Quartiere di Nikolai sull’isola della Sprea per immergersi in un’atmosfera che riporta all’antica Berlino così come non può mancare di conoscere il Duomo e l’Opera Nazionale.
Berlino è la città del famoso muro, ossia quel confine creato in piena guerra fredda tra l’Unione Sovietica e l’Occidente che fu abbattuto solo nel 1989 e che divideva la città in due zone ben precise dove si confrontavano due mondi contrastanti tra loro. Di quella che fu la ‘terra di nessuno’ rimane ben poco oramai ma è possibile esplorare parti di quella che era l’allora Berlino dell’Est con il pretenzioso viale Karl Marx dove domina la severa architettura stalinista e dove vedere la East Side Gallery, due chilometri di Muro ancora integro dove, artisti venuti da diversi Paesi del mondo, hanno voluto lasciare la loro traccia con coloratissimi murales.

1° giorno: Italia-Berlino

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Ritrovo dei partecipanti presso aereoporto della propia città e disbrigo delle formalità di imbarco e partenza per Berlino. Prima visita  in city tour, panoramica della città con guida in lingua italiana: la Kurfurstendamm, il cuore commerciale della città considerato gli Champs Elysees di Berlino, fino alla Breitscheidplatz con le rovine della Kaiser Wilhelm Gedachtniskirche, la Chiesa del Ricordo e l’Europa Center, etc. In serata arrivo in albergo e assegnazione delle camere. Cena e pernottamento in Hotel.

2° giorno: Berlino

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Prima colazione in albergo.Incontro con la guida per proseguimento visite della città
Vedremo la Alexander Platz, la Torre della Televisione, il Quartiere di Nikolai sull’isola della Sprea impronta dell’antica Berlino, il Duomo di Berlino, la più grande chiesa protestante in Germania, l’Opera Nazionale, l’elegante boulevard Unter den Linden, la più antica passeggiata della città, Gendarmenmarkt, una tra le più belle piazze d’Europa con il Duomo Francese e il Duomo tedesco, la Porta di Brandeburgo, emblema più famoso di Berlino, oggi simbolo della riunificazione nazionale.
Pranzo libero.
Attraverseremo la ex-Berlino Est, il viale Karl Marx (ex viale Stalin) con palazzi in stile stalinista e socialista, e vedremo la East Side Gallery, 2 km di Muro con dipinti di artisti da tutto il mondo, il pezzo più lungo rimasto in piedi, simbolo della divisione della città.
Visita al Parco e castello di Charlottenburg.Al termine imbarco sul battello per una bellissima crociera di circa 1 ora sul fiume Elba ,dovete potrete ammirare la città sotto una altra vista.
Cena e pernottamento.

3° giorno: Berlino

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Dopo la  prima colazione in hotel, raggiungeremo l’Isola dei Musei, superbo insieme di musei d’Europa patrimonio culturale mondiale dell’Unesco.
La meraviglia assoluta è il Museo Pergamo di Alfred Messel ( 1907-1930 ) in cui si possono ammirare reperti archeologici, edifici greci, romani, persiani, islamici e soprattutto l’altare di Pergamo qui ricostruito.Visita guidata inclusa.
Dopo l’abbattimento del “muro“ nel 1989 la città ha dovuto ricreare l’unità geografica e architettonica distrutta in 30 anni di divisione.
La “terra di nessuno“ che fiancheggiava i due lati del muro ha dovuto essere ricostruita  e i maggiori architetti del mondo sono stati chiamati a ridisegnare interi quartieri e restituire a Berlino la sua funzione di capitale. Il simbolo maggiore di quest’opera è la Potsdamer Platz con avvenieristici edifici di acciaio e vetro, tra cui il Sony Center. Nel pomeriggio vedremo anche esterno della   Filarminik Hall ( la sala da concerti con la sua struttura espressiva è famosa in tutto il mondo per la sua perfetta acustica ), fiancheggiata dalla pinacoteca Neue Nationalgalerie realizzata dal celebre architetto Mies van der Rohe, e dalla Biblioteca di Stato, famosa per le riprese per il film “Il cielo sopra Berlino”.  Ultimazione delle visite Berlino in modello: Modello in scala 1:500 della Berlino odierna e modello dell’ex-est di Berlino in stile sovietico, da visitare nella sede dell’ufficio per la progettazione urbanisticadel Senato di Berlino .
Tracce di vita e cultura ebraica nel Mitte, quartiere gettonato sin dalla riunificazione: Nuova Sinagoga, Hackesche Höfe, Haus Schwarzenberg

Cena e pernottamento.

4° giorno: Berlino-San Souci-Lipsia-Dresda

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Prima colazione in albergo. Rilascio delle camere. Escursione a Potsdam con partenza da Berlino attraversando i quartieri residenziali del lato Ovest, arrivo a Potsdam e visita del Parco di San Souci  e del suo famoso castello.La cittadina fu scelta da Federico il Grande per erigervi una residenza che reggesse il confronto con Versailles.
Per questo scopo costruì il Castello di Sans Souci ( 1745-47 ).
Il castello e i vigneti a terrazza davanti ad esso diedero origine ad un’opera unica nel suo genere.
n.b. Contrariamente a tutti gli altri programma di vari operatori che fanno la visita solo al Castello, qui è inclusa la visita alla cittadina di Postdam e quanto altro di interessante è presente.

Proseguimento per Lipsia,la città che fu di Bach e Wagner, ricca di splendidi edifici rinascimentali, visita-guidata. Lipsia è una città fieristica ricca di tradizione e una delle principali capitali della musica in Europa, che vanta importanti compositori del calibro di Bach, Mendelssohn e Wagner, orchestre di fama mondiale come quella del Gewandhaus e anche il coro della chiesa St. Thomas. Nella vecchia sede della fiera recentemente restaurata e nelle gallerie oggi trovano spazio negozi e spazi dedicati all’arte e un panorama gastronomico che non conosce orario di chiusura.
Il panorama cittadino è caratterizzato dal Rinascimento, il Barocco e lo Storicismo. Una visita alle chiese Thomaskirche (con la tomba di Bach) e Nikolaikirche è un “must” quando si visita la città, proprio come L’“Auerbachs Keller”, locale abituale di Goethe, e il “Zum Arabischen Coffe Baum” dove si incontravano Schumann e Mendelssohn. L’immenso monumento alla battaglia delle nazioni ricorda la battaglia contro Napoleone del 1813. Partenza-in-direzione-di-Dresda. Cena epernottamento in hotel.

5° giorno: Dresda

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Prima colazione a buffet in hotel e visita della città con guida in lingua italiana e bus privato! Città di splendore barocco, Dresda la Firenze del Nord, forgiata durante la supremazia di Augusto il Forte. Raccolta ai piedi delle Elbe, Dresda contrappone storia e modernismo. È conosciuta ovunque per la Semper Opera e la sua vita notturna.
Simbolo della rinascita della città,dopo il bombardamento è la Frauenkirche . Oggi sta nuovamente attirando i turisti da tutto il mondo ed è stupefacente vedere quanto è stato recuperato. Per chi ama l’arte una visita di Dresda è d’obbligo, non solo per la bella e ricchissima pinacoteca dei maestri antichi.
La valle dell’Elba è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità nel 2004, dato che qui è stato conservato un armonioso rapporto tra la natura e l’architettura, le città e il paesaggio: un riconoscimento per 600 anni di sviluppo urbano che non si sono contrapposti all’ambiente ma lo hanno valorizzato. . Per questo motivo  Vi proponiamo in esclusiva una crociera in battello della durata circa 1 ora. Per cui si raggiunge in bus Pillnitz e si visita il relativo castello (solo esterni), ex residenza estiva dei principi e re di Sassonia, e il parco annesso. Il castello di Pillnitz è splendidamente posizionato sulle rive dell’Elba, qui si trovava la lussuosa dimora dei principi della Sassonia, una struttura composta da tre differenti edifici, immersi in uno splendido giardino che ricorda quello di Versailles.Mentre il ritorno si effettuerà in battello con guida sempre al seguito. Particolarmente rilassante questa navigazione , vi permetterà di ammirare  lussuose ville che sembrano perle incastonate nel verde ed il Ponte Blu, chiamato così per via del mutamento del colore originario trasformatosi dal verde all’azzurro.
Qui fu proclamata la famosa Dichiarazione di Pillnitz , l’intesa raggiunta dai regnanti di Austria e Prussia dal 25 al 27 agosto del 1791 a Pillnitz Sassonia, attualmente Germania. Questa dichiarazione venne interpretata, dall’Assemblea nazionale francese, come una dichiarazione di guerra delle potenze europee.Cena e pernottamento in hotel.

Se il tempo lo consente, per godersi lo spettacolo del fiume e della sua valle, si può prendere la funicolare più antica del mondo, costruita nel 1901, che porta dalla Körnerplatz alla bellissima piattaforma panoramica di Loschwitz, percorrendo un tratto di 274 metri.(biglietto non incluso).

6° giorno: Dresda – Praga

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Prima colazione in hotel – trasferimento alla stazione e imbarco treno diretto a Praga,circa 2.30 di percorso.Arrivo e inizio delle visite. Magica Praga: questa è una delle definizioni più diffuse per questa affascinante città in cui regna, in ogni periodo dell’anno, una magica atmosfera che si coglie tra le luci soffuse del Ponte Carlo o nella piazze e vicoli da fiaba della Città Vecchia, nel quartiere ebraico su cui aleggia la presenza del Golem, fantoccio di argilla creato nel ‘500 da un rabbino per difendere gli ebrei dalle persecuzioni. La visita inizia in Piazza Venceslao, la piazza principale di Praga, prosegue in Piazza della Città Vecchia con lo storico Municipio dove si trova il famoso Orologio astronomico (Orloj). Vi guideremo per la Piazza della Città Vecchia e alla casa natale di Franz Kafka, famoso scrittore praghese. Poi cammineremo lungo Parirska verso il Quartiere Ebraico dove si trovano alcune Sinagoghe e l’antico Cimitero ebraico; superando il Rudolfinum e il Clementinum arriveremo al Ponte Carlo. Il ponte, in stile gotico, collega la Città Vecchia e la Città Piccola. In seguito attraverseremo il ponte, ricco di statue, e passando l’ isola di Kampa entreremo nella Città Piccola. Nei pressi dell’isola di Kampa si trova il monastero Maltese e solo a pochi passi da qui la Chiesa della Nostra Vergine della Vittoria, il luogo del famoso Gesú Bambino di Praga. Continueremo in Piazza della Città Piccola nei pressi della quale si trova la piu bella chiesa barocca di Praga la Chiesa di San Nicola. Il tour finisce in Piazza San Giorgio dove si trova la Basilica di San Giorgio.Arrivo in hotel e sistemazione nelle camere riservate.Trasferimento al molo per una romantica gita in e cena in battello sulla Moldava.Pernottamento).

7° giorno: Praga – Italia

Prima colazione in hotel. Ultimazione delle visite della città.Tempo libero.Nel pomeriggio  trasferimento in aeroporto, imbarco sul volo di rientro in Italia .
FINE DEI SERVIZI.

La quota comprende

  • Volo di linea da Roma per Berlino in andata e da Praga in ritorno con franchigia bagaglio da 20Kg
  • biglietto del treno seconda classe Dresda-Praga. 6 notti in hotel  in mezza pensione;
  • trasferimenti e visite con bus e guida in lingua italiana come da programma, alcune visite con mezzi di linea molto suggestivi;
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00)Bagaglio (massimale 1.500,00) annullamento

La quota non comprende

  • tasse aeroportuali da riconfermare al momento dell’emissione dei biglietti ;
  • ingressi ai siti e monumenti ove previsti da pagare in loco:mance per camerieri,facchini,guide e autisti da pagare in loco pari a circa euro 40,00;
  • extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente previsto nella quota comprende!

 




Ravenna i suoi Tesori Unesco,(ben 8)…i dintorni

“Romagna solatia, dolce paese,
cui regnarono Guidi e Malatesta;
cui tenne pure il Passator cortese,
re della strada, re della foresta”…

Giovanni Pascoli

 

Un patrimonio (Unesco dal 1996) unico ed incredibile che vi lascerà letteralmente a bocca aperta, per la bellezza, i colori e la bravura di chi ha creato autentici gioielli dal valore inestimabile.

Ravenna è città colma d’arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell’Impero bizantino in Europa.

La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco,la Lista del Patrimonio Mondiale, che rendono la città di Ravenna un vero e proprio scrigno di tesori da scoprire.

Per l’inestimabile valore delle testimonianze storiche e artistiche, Ravenna, città del mosaico, è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dall’UNESCO con queste motivazioni: “l’insieme dei monumenti religiosi paleocristiani di Ravenna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell’arte del mosaico. Essi sono inoltre la prova delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea”.

Basilica di San Vitale –  Basilica di Sant’Apollinare Nuovo – Basilica Sant’Apollinare in Classe –  Battistero degli Ariani -Battistero Neoniano – Cappella Arcivescovile –  Mausoleo di Galla Placidia –  Mausoleo di Teodorico

osservate questo video clikkando qui sotto :

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Scoprire Ravenna significa percorrere un viaggio nella storia, ammirando le basiliche paleocristiane e bizantine, i battisteri, le chiese romaniche, gli affreschi giotteschi di Santa Chiara, la monumentale Biblioteca Classense,gli edifici di architettura rinascimentale, gli eleganti palazzi seicenteschi e settecenteschi del centro.

Ravenna Capitale dei Mosaici

Narra la leggenda che i Bizantini fossero un popolo magnifico e misterioso. Ravenna, la loro antica città, capitale dell’Impero Romano d’Occidente, è proprio così: misteriosa e splendida . Ravenna “superstar” é una delle città cult europee: si viene qui almeno una volta nella vita e da ogni parte del mondo. E non basta un giorno per decifrare – tassello dopo tassello – il mondo pieno di simboli dei Bizantini, attraverso i loro bellissimi mosaici. Unici al mondo.

La storia di un territorio passa certamente anche attraverso la cultura della sua cucina.

La Romagna ha importanti tradizioni enogastronomiche che affondano le proprie radici nella storia della romanità. Non altrimenti sarebbero spiegabili prodotti importanti come l’olio d’oliva, la piadina e i formaggi.

Così la storia spiega la tradizione in tavola e viceversa.

Visiteremo anche due Borghi magnifici,Bertinoro ,e poi Longiano,con la visita alla collezione Balestra…….non aggiungiamo altro…

‹‹Arrivato all’arte della gavetta, ora che comincio ad orientarmi, provo soddisfazioni notevoli.

Alle volte qualcosa di più; quello magari per cui abbiamo lottato per anni senza mai riuscire ad ottenere: la gioia.››

Tito Balestra, Diario di Casimiro Reis, 1946.

Bertinoro è un borgo di origine medievale situato su una collina da cui si gode di un magnifico panorama sul mare a sulla pianura romagnola. Per questo motivo è conosciuto come “Il Balcone della Romagna” oltre a essere la “Città del Vino” e la “Città dell’ospitalità”.Fa parte dell’associazione dei Borghi Autentici d’Italia.

Sono previsite  visite ad aziende del territorio in cui poter assaggiare e comprare i prodotti della tavola, salumi, formaggi e i pregiati vini.

 Un tour ad ampio respiro.

Sono previsti voli e treni da tutta Italia

1° Giorno – Roma – Bertinoro – Ravenna

Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da stabilire e partenza in bus privato,destinazione il borgo di Bertinoro.Pranzo libero lungo la strada.

Sono principalmente due le storie che si tramandano riguardo all’origine del nome di Bertinoro. La prima racconta che Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio, assaggiato un vino servito in un’umile coppa di terracotta, disse: Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro”. Da qui il nome della città. La seconda teoria, fa derivare il nome “Bertinoro” dal genitivo dei frati britannici che anticamente soggiornarono qui, britannorum, poi modificatosi nelle varie trascrizioni.

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Percorrendo le vie acciottolate del borgo di Bertinoro, fra palazzi storici, chiese, abitazioni e i sentieri che costeggiano i resti dell’antica cinta muraria, si respira un’atmosfera di stampo medievale. Il cuore medievale di Bertinoro si identifica con Palazzo Ordelaffi, antico palazzo municipale risalente al 1306, il quale custodisce due importanti sale: la Sala del Popolo, utilizzata per le riunioni cittadine, e la Sala della Fama, meglio conosciuta come Sala Quadri perché al suo interno si conserva il ciclo delle tele dedicato alla storia di Bertinoro, opera del pittore Antonio Zambianchi.Situata in Piazza della Libertà è la Torre dell’Orologio che, in passato, grazie alla sua notevole altezza, fungeva da faro per i naviganti. La cattedrale, dedicata a Santa Caterina di Alessandria patrona del borgo, è situata sempre nella piazza principale, e fu edificata alla fine del sec. XVI e ultimata nel 1601.Da non perdere è inoltre la Rocca: costruita prima dell’anno Mille, nel 1302 ospitò persino Dante Alighieri, come ricorda Carducci nella sua ode “La Chiesa di Polenta”. Dal 1994 è sede del Centro Residenziale Universitario di Alta formazione e Ricerca di Bertinoro e dal 2010 è sede anche del Museo Interreligioso, dedicato a studi, ricerche e opere d’arte sulle tre grandi religioni monoteiste.Nel cuore del paese risiede uno dei principali monumenti, la Colonna delle Anella, nota anche come colonna dell’ospitalità. Fu fatta costruire per volontà di Guido del Duca e Arrigo Mainardi, per porre fine ai continui scontri tra le famiglie nobili del luogo. La colonna aveva 12 anelli, ad ognuno corrispondeva una famiglia: quando un pellegrino giungeva a Bertinoro e legava il suo bastone o la sua cavalcatura ad uno degli anelli, veniva ospitato dalla famiglia che esso rappresentava.

Faremo una sosta per degustare il vino romagnolo e prodotti tipici del territorio.

Ravenna: come raggiungere - Sitabus.it

In serata arrivo a Ravenna, sistemazione in hotel cena e pernottamento.

2° Giorno:  Ravenna

Ravenna, carica di secoli, pesante vascello arenato nelle sabbie dell’Adriatico con il suo carico di Bisanzio”…
M. Barrès

 

Living Ravenna: "Progetto Usefall": per una Ravenna (RA) accessibile anche ai portatori di handicap

Dopo aver consumato la prima colazione in hotel,incontro con la guida e inizio della visite,dei siti Patrimonio Unesco di Ravenna e non solo.

La Basilica di San Vitale, fondata da Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ecclesio, fu poi consacrata dall’arcivescovo Massimiano nel 548; oggi è nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Penso sia il monumento che meglio esprime il concetto che volevo trasmettervi all’inizio di questa presentazione. Essa si trova in un complesso circondato da un bellissimo prato verde, dove regna la pace e la tranquillità; all’esterno è semplice e spoglia, ma quando arrivi all’interno beh… mancano veramente le parole.

La Basilica si divide in due parti, che insieme creano un connubio perfetto: una dipinta con un affresco meraviglioso, l’altra con una serie di mosaici fenomenali.

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Per capirne la bellezza bisogna vederla con i proprio occhi, è impossibile da spiegare. Io mi sono divertito a scattare mille foto in tutte le angolazioni e poi ho deciso di ammirarla un po’ senza l’obbiettivo. Caspita Basilica di San Vitale, quanto sei bella.

Il Mausoleo di Galla Placidia è stato commissionato dall’imperatrice nel V secolo, ma non venne mai utilizzato in quanto venne sepolta a Roma. All’esterno il monumento, inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ha un aspetto veramente modesto, ma entrando si viene catapultati in un’altra dimensione

L’ambiente è suggestivo, si è circondati da uno splendido mosaico rappresentante un cielo stellato e le piccole finestre presenti fanno sì che entri una luce giusta per rendere l’atmosfera davvero speciale.

 

Mosaico di Notte 2021 - Ravenna Turismo

 

Si può rimanere al suo interno solo pochi minuti, in quanto è molto piccolo e non possono entrare più di un certo numero di persone. Io sono rimasto con il naso all’insù per tutta la durata della visita, quei mosaici sono come magneti che ti attraggono gli occhi e non riesci più ad andare via.

Cosa vedere e fare a Ravenna: guida alternativa alla città dei mosaici

Il Battistero Neoniano (o degli Ortodossi), Patrimonio Mondiale dell’Unesco,  fu voluto dal vescovo Urso nel V secolo, ma prese il nome dal suo successore, il vescovo Neone, che ne fece decorare gli interni con splendidi mosaici.

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Al centro vi è raffigurato il battesimo di Cristo, immerso nelle acque del fiume Giordano; tutt’intorno, invece, sono state rappresentate le figure dei dodici apostoli.

Pranzo in ristorante in corso di escursione.

La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, così chiamata per distinguerla da quella di Sant’Apollinare Vecio, è stata eretta nel 505 per volere del re goto Teodorico ed era originariamente dedicata al culto ariano. Nel 1996 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dall’Unesco.Le pareti nella navata centrale sono completamente decorate con mosaici, il cui colore dominante è l’oro; nella parte superiore si trova il più antico ciclo musivo dedicato al Nuovo Testamento ancora esistente ai nostri giorni. In una delle raffigurazioni presenti all’interno della Basilica è rappresentato il Porto di Classe, che a quel tempo era il più grande dell’Adriatico.

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La Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana: costruita nel VI secolo e consacrata dall’arcivescovo Massimiano, fu dedicata al primo vescovo di Ravenna, Sant’Apollinare. Essa è collocata in una grande area verde, dalla quale può essere ammirata in tutta la sua imponenza.

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Battistero degli Ariani, fu fatto costruire all’epoca del re OstrogotoTeodrico a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI sec. Era il battistero della antica cattedrale ariana oggi denominata Chiesa del Santo Spirito.

Il Battistero è inserito, dal 1996 nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’ UNESCO.

Rientro in hotel , cena e pernottamento.

3° Giorno: Ravenna

Dopo la prima colazione in hotel, ecco una visita che vi lascera’ a bocca aperta:

DOMUS dei TAPPETI di PIETRA

La Domus dei Tappeti di Pietra, riportata alla luce nel 1993 in maniera del tutto fortuita durante alcuni lavori in Via d’Azeglio, è uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ultimi decenni; all’epoca emerse un intero complesso di strutture edilizie di età romana e bizantina, ma il più interessante risultò essere un palazzetto composto da quattordici stanze e tre cortili, in quanto i suoi pavimenti erano decorati con mosaici e tarsia di marmo.

Alberto Angela ne ha parlato durante la sua trasmissione Passaggio a Nord Ovest,e cosi ho deciso di inserire questo secondo giorno di visita a Ravenna.
Per accedervi, è necessario attraversare la piccola ma deliziosa chiesa di S.Eufemia costruita su progetto dell’architetto Giovanfrancesco Buonamici, in uno stile tardo barocco, nel XVIII secolo. Secondo la tradizione la chiesa attuale sarebbe sorta su una chiesa molto più antica, costruita tra il V e il VI secolo ed intitolata, appunto a S.Eufemia, la quale a sua volta era una ricostruzione di un altro luogo di culto cristiano risalente al II-III secolo d.C e considerato il più antico di Ravenna e dell’Emilia. All’interno della chiesa, sono tutt’ora conservate le reliquie delle sante martiri Eufemia e Agata, insieme ad opere pittoriche settecentesche.
Durante le fasi di scavo, sono stati identificati diversi periodi, tuttavia, si è deciso di musealizzare la fase di epoca teodoriciana-bizantina, del VI secolo, in quanto considerata di grande interesse tipologico. Il palazzetto doveva essere costituito da una parte di ambienti di rappresentanza e da un settore che doveva corrispondere all’abitazione privata del proprietario; i mosaici, sono policromi e, nella maggior parte degli ambienti, decorati con motivi geometrici; fanno parte di questo settore anche un  ninfeo con vasche e una fontana monumentale.
Di particolare interesse sono due mosaici, di epoche differenti, che rappresentano la “Danza dei Geni delle Stagioni” del VI secolo e perciò coevo alla domus, e un mosaico che rappresenta il “Buon Pastore” riferibile, invece al IV d.C.Entrambi i mosaici, hanno suscitato problemi in merito all’iconografia, non ancora del tutto risolti.
Se il tema del Buon Pastore viene affrontato, infatti, anche nel famoso mosaico del Mausoleo di Galla Placidia, il tema, invece della Danza delle Stagioni, resta ancora un tema difficile da comprendere, soprattutto, nel caso ravennate sia per la recondita simbologia dei personaggi ivi rappresentati, che per lo stile che non coincide con la tipica astrazione bizantina, ma che risponde ancora a criteri stilistici precedenti, confermati dall’animazione della scena, e dal “naturalismo” generale della scena.

Si prosegue la visita guidata.

La Basilica di San Francesco venne costruita intorno al 450 per volere del vescovo Neone e intitolata agli apostoli Pietro e Paolo. Nella seconda metà del XI secolo tale edificio venne demolito e, sullo stesso terreno, venne eretta una nuova chiesa; nel 1261 essa passò all’ordine francescano e venne dedicata a San Francesco d’Assisi.

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In questa Basilica nel 1321 furono celebrate le esequie di Dante Alighieri, le quali spoglie oggi riposano nella Tomba adiacente.La Tomba di Dante fu costruita tra il 1780 e il 1782 per volontà del cardinal legato Luigi Valenti Gonzaga e su progetto dell’architetto ravennate Camillo Morigia, secondo i contemporanei dettami neoclassici, nell’intento di restituire nobiltà e decoro alla sepoltura dantesca, fino ad allora ospitata all’interno di una semplice cappellina, più volte ristrutturata nel corso dei secoli. Le spoglie del poeta, dopo essere state a lungo nascoste dai frati francescani, per essere sottratte ai Fiorentini che le avevano richieste, furono rinvenute nel 1865 e da quel momento riposano nella Tomba.L’interno fu rivestito di marmi policromi per il Centenario dantesco del 1921: sulla parete di fronte all’entrata è collocato il bel bassorilievo con il ritratto di Dante, scolpito da Pietro Lombardo nel 1483; ai piedi dell’arca sepolcrale è posta una ghirlanda in bronzo e argento offerta nel 1921 dall’esercito vittorioso nella Prima Guerra Mondiale e sul lato destro si trova la raffinata ampolla realizzata da Giovanni Mayer e donata dalle città giuliano-dalmate nel 1908.

Il vero motivo per cui ho deciso di inserire la chiesa nell’itinerario è il fatto che al suo interno nasconde un bellissimo segreto, nonostante il suo aspetto apparentemente modesto. Al di sotto del presbiterio, raggiungibile tramite una doppia rampa di scale, si trova una splendida finestrella, la quale offre una favolosa vista sulla cripta, posta sotto il livello del mare e perciò piena d’acqua. Immagina una stanza con i pavimenti decorati da straordinari mosaici, ricoperti da uno strato di acqua nel quale nuotano dei pesciolini rossi. Davvero molto suggestivo.

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Mausoleo di Teodorico.Fatto costruire dallo stesso Teodorico nel 520 d.C. come propria sepoltura, il Mausoleo, interamente realizzato in blocchi di pietra d’Istria, si articola in due ordini sovrapposti, entrambi decagonali.Al di sopra del mausoleo si innalza una grande cupola monolitica, coronata da dodici anse recanti i nomi di otto Apostoli e di quattro Evangelisti. Le sue misure sono sorprendenti: 10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza. Il peso, secondo calcoli recenti, raggiunge le 230 tonnellate.Da una nicchia si accede all’ordine inferiore la cui destinazione, si presume, fosse quella di una cappella, a pianta cruciforme, usata in origine per servizi liturgici. Al vano superiore si accede attraverso una piccola scala esterna. Qui è collocata una vasca di porfido in cui si presume fosse stato sepolto lo stesso Teodorico, le cui spoglie furono rimosse durante il dominio bizantino, a seguito dell’editto di Giustiniano del 561, quando il mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso.

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La Cappella Arcivescovile o di Sant’Andrea costituisce l’unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra sino a noi. Fu costruita da Pietro II (494-519) come oratorio privato dei vescovi cattolici durante il regno di Teoderico, quando il culto dominante era quello ariano. Dedicata originariamente a Cristo, fu in seguito intitolata a Sant’Andrea, le cui reliquie erano state trasportate da Costantinopoli a Ravenna attorno alla metà del VI secolo.

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La cappella è costituita da un vano a pianta cruciforme preceduto da un piccolo vestibolo rettangolare, ricoperto da volta a botte e interamente rivestito in marmo nella parte inferiore e a mosaico in quella superiore. L’iconografia è di grande interesse: tutto il programma decorativo, difatti, tende a glorificare la figura del Cristo, in un’interpretazione chiaramente anti-ariana. La presenza del Salvatore in veste di guerriero, il suo monogramma e il suo volto dominano infatti in vari punti della cappella e le immagini dei Martiri, degli Apostoli e degli Evangelisti concorrono anch’essi a sottolineare questo concetto di glorificazione, come chiara affermazione dell’ortodossia cattolica.

Al termine delle visite, tempo libero per passeggiare nel centro storico di Ravenna,

Rientro in Hotel cena e pernottamento.

4° Giorno: Ravenna – Longiano – Roma o altre città

Dopo la prima colazione, rilascio delle camere e partenza per la visita di Longiano.

Longiano, o come scrivevano gli antichi, Lonzano, terra delle più copiose, è situato fra Cesena e Rimini, sopra assai delizioso colle. Chiunque, per poco sia pratico di questi luoghi, può rilevare e la salubrità dell’aria e l’amenità del sito ov’è collocato”…  [estratto da un antico testo di storia locale]

Il Comune di Longiano, in Provincia di Forlì-Cesena, è stato insignito nel 1992 dalla Comunità Europea e dalla rivista Airone del riconoscimento di “villaggio ideale” e, nel 2015, della bandiera arancione, ambito riconoscimento riservato  dal Touring Club Italiano ai borghi e ai Comuni che si distinguono per la qualità del vivere, dell’accoglienza e dell’offerta culturale.

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La visita al borgo di Longiano ha inizio con il Museo di Arte Sacra, allestito nella chiesa settecentesca di S. Giuseppe Nuovo, piccolo gioiello dell’arte tardo-barocca che custodisce opere provenienti dagli edifici sacri longianesi, pezzi di arredo sacro ed alcune interessanti opere dello scultore contemporaneo di fama nazionale Ilario Fioravanti.

Altro importante luogo della fede a Longiano è il Santuario del S.S. Crocifisso, che custodisce un crocifisso di scuola giuntesca della fine del Duecento, ritenuto miracoloso.

La passeggiata guidata prosegue, attraverso il rifugio bellico sotterraneo – memoria storica che ci ricorda del passaggio del fronte in Romagna durante la II Guerra mondiale – fino al Castello malatestiano, posto in magnifica posizione panoramica.

Il fiore all’occhiello di questa giornata ricca di emozioni ,è senza dubbio la visita alla Collezione Balestra.
Il castello ospita oggi la Collezione Tito Balestra, esposizione permanente dell’arte  grafica e pittorica del Novecento italiano con le sue oltre 2000 opere di artisti che hanno dominato il panorama artistico prima dell’avvento della Pop Art e dell’arte informale americana. Tra i pezzi esposti, il corpus più imponente è rappresentato dalla collezione di opere di Mino Maccari, intellettuale tra i più prolifici del secolo scorso. Inoltre si possono ammirare opere di Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Tono Zancanaro, Renzo Vespignani, Francisco Goya, Henri Matisse, ed altri…  

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La nascita della raccolta si deve principalmente agli intensi rapporti di scambio e di amicizia intercorsi fra Tito e l’universo artistico-culturale del secondo Dopoguerra. Collezionista del tutto particolare, guidato da una passione e una sensibilità uniche, ben lontane dalle mode, dall’opportunismo e dalle logiche prettamente economiche del mercato, nelle proprie scelte Tito Balestra non veniva influenzato da null’altro che non fosse il proprio spirito ed il proprio gusto, che lo portavano, attraverso il collezionare, ad integrare visivamente la propria poetica. Un vero amatore in grado di raccogliere intorno a sé quelle testimonianze dell’arte spesso destinate a dissolversi poco dopo essere nate: molti sono infatti gli schizzi, i ripensamenti, gli scarti di una produzione d’artista che Balestra recuperava e custodiva gelosamente, riconoscendo in essi quel valore aggiunto che lo stesso autore negava loro. Altre opere sono entrate a far parte della raccolta attraverso regali, baratti e scambi, meno frequentemente acquisti veri e propri, segnale questo di come la collezione si alimentasse ad ogni incontro, e rappresenti ora come allora, un percorso di vita, costellato di amicizie e passioni. Spettatore certo, ma anche protagonista di una grande stagione, quella romana che copre gli anni dal 1946 al 1976, corpus principale della collezione, alla quale si aggiungono come perle le preziose opere di autori stranieri.

Da vedere anche il piccolissimo Teatro Errico Petrella: risalente al 1870,  con i suoi 200 posti a sedere rappresenta, dal 1986, anno della sua riapertura dopo un significativo intervento di restauro, un palcoscenico ambito dai grandi artisti italiani che lo scelgono come luogo per le proprie anteprime nazionali.

Da non perdere il piccolo Museo Italiano della Ghisa fondato dai F.lli Neri: allestito all’interno degli spazi settecenteschi della chiesetta sconsacrata di Santa Maria delle Lacrime, è unico nel suo genere e rappresenta un interessante spaccato storico, prevalentemente ottocentesco, sull’arte dell’arredo urbano in ghisa..

Pranzo  in ristorante. Al termine, partenza per il rientro, arrivo a Roma in serata e fine dei servizi.