INGHILTERRA RIVOLUZIONARIA DEI BEATLES, CUMBRIA E SCOZIA

Keswick-Shops1_5

 

 GIORNO 1:

Partenza dall’Italia per Manchester (voli con scalo). Arrivo all’aeroporto di Manchester, spostamento al centro in treno (linea diretta), sistemazione in hotel, passeggiata nel centro della città. Cena e pernottamento in hotel. La città (Mamucium – Mancunium), fondata da Giulio Agricola nel 79 d. C. vanta una storia avventurosa e appassionante.

220px-manchester_town_hall_from_lloyd_st

GIORNO 2:

Visita della città. Storico Palazzo Comunale (1877), opera di Alfred Waterhouse è un’imponente palazzo neogotico, visitabile all’interno, con grandi saloni e i famosi Manchester murals del pittore Ford Madox Brown (1821 – 1893), che raccontano le vicende storiche della città. All’interno anche le statue di eminenti scienziati del XIX secolo (Dalton, Joule) e del direttore d’orchestra Giovanni Battista Barbirolli (1899 – 1970). Passeggiata guidata in in città. Nel pomeriggio visita al Mosi, prestigioso Museo della Tecnica e della Rivoluzione Industriale. Cena. Pernottamento in hotel.

GIORNO 3:

Spostamento a Liverpool, la città dei Beatles. Capoluogo del Merseyside, sorge alla foce del Mersey; la città deve verosimilmente il suo nome a uno stagno che sorgeva nell’area (Liuerpul), ma potrebbe anche derivare da elverpool (elver significa anguilla giovane), riferito all’abbondanza di anguille tradizionalmente presenti nel fiume Mersey. Fu fondata nel 1207 da Giovanni Senzaterra, lo stesso che oltre 800 anni fa, nel 1215 firmò la Magna Charta. Oggi ha una popolazione di quasi mezzo milione di abitanti, ma alla metà del 1500 contava circa 500 abitanti. Visita alle due imponenti Cattedrali: quella anglicana (Cathedral Church of Christ), la più lunga del mondo, suggestiva nello stile neogotico e quella cattolica dedicata a Cristo Re, dalle forme moderne (1967), imponente e dalla luce multicolore diffusa dalle vetrate della lanterna. Pranzo libero. Visita del centro della città, come nel cultural quarter, presso William Brown Street, ricco di edifici storici interessanti la Liverpool Central Library, in cui sorprendenti forme architettoniche contemporanee (da non perdere) convivono con l’imponente architettura vittoriana (Picton reading room). La bellissima collezione di quadri nell’attigua Walker Art Gallery lascia a bocca aperta anche coloro che in materia d’arte sono solitamente distratti: dal famoso ritratto di Enrico VIII di Hans Holbein il giovane a quello altrettanto famoso di sua figlia Elisabetta I, di Nicholas Hilliard, a Meleagro e Atlanta di Pieter Paul Rubens; inoltre opere di William Hogarth, Giambattista Pittoni, Poussin, Rembrandt, e poi Degas, Giovanni Segantini, Annie Louise Swynnerton. Nei pressi, la colonna dedicata a Wellington evoca quella parte della storia europea che ha modificato la storia europea ed è stata preludio all’epoca vittoriana che cominciò solo 22 anni dopo la battaglia di Waterloo, con l’incoronazione (1837) della giovane regina che regnò sino al 1901. Passaggio presso il Cavern Club, dove i Beatles iniziarono a esibirsi in pubblico. Eventualmente visita al Beatles Story (da prenotare con ampio anticipo), vicino ai docks. Rientro in hotel, poi cena in un locale tipico.

beatles-abbey-road

beatles-museum

GIORNO 4:

Spostamento a Preston, sistemazione in hotel. La città è citata in una canzone da Ian Anderson (Leader dei Jethro Tull) che crebbe nella vicina Blackpool. Passeggiata in città, visita al tradizionale mercato coperto (del 1870-1875, aperto lunedì, mercoledì, venerdì e sabato sino alle 15:30) e al vicinissimo Harris Museum & Art Gallery (1893). Fondato da Edmund Robert Harris in onore del padre, ospita una biblioteca e interessantissime opere d’arte che vanno dal XII secolo ai contemporanei. Opere di autori come Guido Reni e Turner. Inoltre collezione di abiti, numismatica, archeologica e fotografica.Passeggiata nei parchi di Avenham e Miller, presso il fiume Ribble. Cena in un ristorante tipico. Rientro in hotel.

preston

GIORNO 5:

Partenza per la Cumbria. Prima tappa Ulverston (città natale di Stan Laurel): visita al piccolo ma interessante museo dedicato a Laurel & Hardy, che rivela molto sulle loro vite (si paga l’ingresso). Una sezione del museo è un piccolo cinema, dove vengono proiettati i loro brevi e divertentissimi film (20 min. circa ciascuno), che si possono vedere a piacimento, senza alcun costo aggiuntivo. I film possono essere guardati anche seduti ai tavoli, serviti dalla caffetteria. Volendo, visita al vicino Manjushri Kadampa Meditation Centre, centro e tempio buddista, costruito presso una storica dimora di nobili, con un grande parco intorno, che arriva sino al mare. Possibilità di fare pranzo al centro buddista, con cibi vegetariani, prenotando in anticipo. Partenza per Windermere, luogo turistico e di riposo. Sistemazione in hotel. Passeggiata nel piccolo centro. Cena in un ristorante tipico. Rientro in hotel.

statue-of-laurel-and-hardy-in-ulverston-cumbria-england-where-stan-h3akye

GIORNO 6:

Spostamento nella vicina Bowness on Windermere. Mattinata libera per passeggiate lungo il lago, con possibilità di gita in barca. Pranzo libero. Dopo pranzo partenza per Coniston Water, non molto distante, per visitare la casa-museo di John Ruskin (1819-1900), scrittore, poeta, artista e critico d’arte (di cui Adolfo De Carolis era grande estimatore e a cui si ispirò). Possibilità, prenotando, di fare un giro in battello sul lago. Coniston è anche famoso per i primati di velocità sull’acqua, stabiliti da Donald Campbell (famoso per i suoi record col Bluebird), che vi trovò la morte nel 1967, mentre viaggiava a una velocità superiore ai 480 Km/h. Il suo corpo fu ritrovato e recuperato solo nel 2001. Rientro a Windermere, cena e pernottamento in hotel.

bowness-on-windermere-negozi-e-turisti-lake-district-cumbria-inghilterra-aft0ht

bowness-gita-in-barca

GIORNO 7:

Spostamento a Edimburgo (oltre 3 ore). Durante il viaggio, sosta presso il Vallo di Adriano, a Gretna Green. Sistemazione in hotel, pranzo libero e poi visita del centro città. Rientro in hotel e cena.

castello-di-edimburgo-2

GIORNO 8:

Visita al famoso castello di Edimburgo, situato in posizione dominante. Al pomeriggio partenza per Keswick, di nuovo nella regione dei laghi, località turistica. Arrivo e sistemazione in hotel, cena in ristorante tipico.

keswick-shops1_5

GIORNO 9:

Visita al curioso e interessante Derwent Pencil Museum, museo della matita, che (dicono) sarebbe stata inventata qui (si paga un biglietto d’ingresso). Passeggiata nel centro storico, visita di una chiesa cattolica (St. Mary of the Lakes) e una anglicana (Crosthwaite Parish Church, luogo di sepoltura del poeta Robert Southey). Pranzo libero. Nel pomeriggio partenza per Manchester (circa 2 ore), sistemazione in hotel e cena.

 

GIORNO 10:

 Spostamento in aeroporto col comodo treno. Volo di ritorno in Italia (con scalo) e fine dei servizi.




PARMA-FONTANELLATO-LABIRINTO-CASA COVILI

casa-covili

Un po’ di storia

Il nome di Fontanellato nasce dal fatto che la pianura circostante è sempre stata molto fertile grazie all’abbondanza di acque del bacino fluviale. Il paese era circondato da un canale, che non esiste più, e la Rocca stessa galleggia tutt’ora dentro l’acqua color smeraldo del suo fossato.La storia della Rocca Sanvitale risale all’anno 1124 quando vennero eretti, da parte dei Pallavicino, la prima torre di difesa e il mastio centrale, dove si trova la porta di ingresso con il ponte levatoio.

Nel 1386 le terre di Fontanellato vennero poi cedute ai Sanvitale. Nel 1404, il feudo venne trasformato in contea e fu in questo periodo che la Rocca divenne una residenza signorile di grande importanza. La Rocca appartenne alla famiglia Sanvitale fino al 1948 anno in cui fu venduta all’amministrazione comunale.

Il gioiello più prezioso della Rocca è però la Saletta di Diana e Atteone affrescata da Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, nel 1523-1524 per il conte Galeazzo Sanvitale e sua moglie, Paola Gonzaga.

Nelle lunette è raffigurato il mito di Diana e Atteone, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. La saletta probabilmente era un piccolo studiolo privato di Paola Gonzaga, che viene ritratta sopra la finestra.

Visita al Labirinto di Franco Maria Ricci, appassionato collezionista d’arte e di bibliofilia, che ha dedicato gli ultimi dieci anni a dar vita, nella sua proprietà di Fontanellato (Parma), a un geniale progetto visionario: un monumentale labirinto verde.

Visita guidata della città: Parma è una splendida città sorta sull’antico tracciato della via Emilia.

 

Casa Museo Covili si trova a Pavullo nel Frignano (MO) sull’Appennino tosco-emiliano. È situata al confine tra bosco e città, per ricordare che il percorso di Gino Covili è sempre stato in equilibrio tra arte, natura e cultura. La famiglia Covili, fedele a questa visione, per legare il lascito di storie e di immagini alla forza ancestrale dei luoghi dell’Appennino e del Frignano, dal 21 marzo 2019, in occasione del 101° anno dalla nascita dell’artista apre la Casa Museo con un suggestivo allestimento dedicato a visite guidate sia private che individuali, che per gruppi organizzati, con spazi che accolgono l’esposizione permanente ed iniziative temporanee organizzate in tutte le stagioni.

 

Il tutto dormendo in hotel 4 stelle Hotel Verdi .

Situato in una posizione ideale l’elegante Villa Liberty vanta una posizione centrale,da  dove potrete raggiungere le principali attrazioni turistiche nel centro storico della città.
Presso l’adiacente moderno ristorante Santa Croce, in quello che erano le vecchie stalle, potrete gustare la tipica cucina parmigiana e gustare la cena nel gazebo esterno nella stagione più calda.

casa covili

 
1° giorno – Venerdi-  ROMA – FONTANELLATO

Al mattino partenza in pullman da Roma, orario e luogo da stabilire, soste in autostrada lungo il percorso. Pranzo libero durante il percorso.  A seguire visita guidata alla Rocca Sanvitale di Fontanellato che si erge incantevole al centro del borgo,  racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano, la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone.

Risultati immagini per fontanellato

All’interno della Rocca ancora intatto l’appartamento nobile dei Sanvitale.

Nella Rocca Sanvitale di Fontanellato visitabile l’unica Camera Ottica in funzione in Italia.

In una apposita ala del Castello  è visibile lo Stendardo della Beata Vergine di Fontanellato, il grande drappo in damasco rosso lungo 5 metri e alto 4 metri datato tra il 1654 ed il 1656.

La storia dell’edificazione della Rocca Sanvitale può essere fatta risalire all’anno 1124 quando venne eretta una prima torre di difesa da parte dei Pallavicino.

A tale periodo viene fatta risalire proprio la costruzione del mastio centrale della Rocca, che serve anche come porta di ingresso, oggi attraverso un ponte di pietra, originariamente attraverso un ponte levatoio.

Risultati immagini per fontanellato

 

 

In serata trasferimento in hotel a Parma, cena e pernottamento.

2° giorno – sabato – PARMA

Risultati immagini per parma

 

Colazione in hotel. Visita guidata della città: Parma è una splendida città sorta sull’antico tracciato della via Emilia. Nel Medioevo è stata snodo cruciale della via Francigena, al centro della fertile terra d’Emilia. Ricca di testimonianze storiche e artistiche e, come dicono i visitatori che l’attraversano, dotata di un carattere tutto particolare di cui non potrete non innamorarvi. La sua storia è antica e complessa: alla fondazione in età romana come colonia dell’impero, segue la dominazione bizantina durante la quale la città è chiamata Crisopoli. Cresce e si sviluppa nel Medioevo, quando è sede di una delle più antiche Università, e vede splendere il genio di Benedetto Antelami, che lascia testimonianze preziosissime come la lastra della Deposizione e il Battistero. Le due piazze più caratteristiche della città, una religiosa di autentico impianto medievale con la Cattedrale, il Vescovado e il Battistero, e una civile, attraversata dall’antica via Emilia, con i Palazzi del Comune e del Governatore, si scolpiscono nella memoria del visitatore per la loro bellezza e unicità.

Risultati immagini per parma

Nel Quattrocento e nel Cinquecento anche Parma vede sbocciare il Rinascimento e soprattutto fiorire, in un clima vivace e sotto l’ala di personalità non comuni come la Badessa Giovanna da Piacenza e il cenacolo del monastero dei Benedettini, due geni del calibro di Antonio Allegri detto il Correggio e Francesco Mazzola, il Parmigianino. Nella Camera di San Paolo, in Duomo e in San Giovanni Evangelista, nella Chiesa di Santa Maria della Steccata, oltre che nella ricca Galleria Nazionale si ammira il confronto diretto tra un artista del pieno Rinascimento e un genio del manierismo.

Siamo nel 1545 e Parma diventa Ducato, con l’arrivo della dinastia dei Farnese che domineranno incontrastati fino al XVIII secolo, lasciando la loro impronta sulla città proclamata Capitale, seppure di uno stato “in miniatura”. Basterà citare il Palazzo del Giardino, il meraviglioso Teatro Farnese nel Palazzo della Pilotta, per cogliere il fasto della città tra Cinque e Seicento.

Il Settecento è l’età delle trasformazioni moderne di spirito illuminista e della fertile influenza francese grazie all’arrivo del Duca Filippo di Borbone e dell’architetto francese Alexandre Ennemond Petitot.

Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone Bonaparte, fondatrice del celebre Teatro Regio, brilla invece nel XIX secolo entrando per sempre nel cuore dei parmigiani ed ancora oggi i suoi cimeli sono custoditi nelle romantiche sale del Museo Glauco Lombardi. Il centro storico di Parma, è a misura d’uomo e piacevolmente lo si attraversa a piedi. Il trascorrere dei secoli ha lasciato alla città monumenti di incomparabile bellezza e un’atmosfera di piccola capitale “charmante” pronta a svelarsi ai visitatori attenti e capace di rivelare i volti e le storie di personaggi davvero affascinanti. Non a caso Stendhal, nelle pagine della sua Chartreuse, la ricreò fantastica e vi ambientò una struggente storia d’amore e di intrighi. Visitiamo quindi la Cattedrale ed il Battistero  l’abbazia di San Giovanni Evangelista coi suoi affreschi rinascimentali; il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale (percorso breve) all’interno del Palazzo della Pilotta, poderoso complesso voluto dai Farnese; la Camera di San Paolo, raffinato ambiente decorato dal Correggio.  Ci aspettano poi il rigoglioso Giardino Ducale che ospita il Palazzo Ducale del Giardino, sede di rappresentanza dei Duchi di Parma, e un’immancabile tappa alla Chiesa di Santa Maria della Steccata con gli ultimi affreschi di Parmigianino. Quasi di fronte la Chiesa della Steccata si trova il Teatro Regio che ogni anno in ottobre celebra Giuseppe Verdi mettendo in scena alcune delle opere del grande Maestro.

Risultati immagini per parma teatro legno

Alla fine della visita guidata trasferimento per la visita guidata del Museo del Culatello e cena presso l’Hosteria del Maiale – ESCLUSIVA I VIAGGI DI GIORGIO. Il percorso permette di osservare l’affascinante galleria dei culatelli, che stagionano nell’umidità e nella penombra, museo di sé stessa, prima di risalire fino alla sala dell’Hostaria del Maiale e del Culatello, dove la cena  chiude il percorso dedicato al Re dei Salumi.

museo-culatello

Rientro in hotel e pernottamento.

3° giorno – domenica – FONTANELLATO – PAVULLO NEL FRIGNANO – ROMA

Dopo la prima colazione visita al Labirinto di Franco Maria Ricci, appassionato collezionista d’arte e di bibliofilia, che ha dedicato gli ultimi dieci anni a dar vita, nella sua proprietà di Fontanellato (Parma), a un geniale progetto visionario: un monumentale labirinto verde.

Risultati immagini per fontanellato

 

Il dedalo, ha una pianta a stella che ricopre 7 ettari, con migliaia di bambù di specie diverse. Ispirato alla forma classica dei labirinti romani, a quattro campi interconnessi che si sviluppano intorno a un quadrato centrale, il Labirinto Ricci introduce bivi e biforcazioni che nei labirinti romani, rigorosamente univiari, non esistono. Per citare Ricci: Ho sognato di essere un Giardino, un Museo, una Biblioteca, una Casa editrice, una Sala delle Feste e dei Balli, la Piazza di un Borgo con la sua Chiesa, un grande Dedalo botanico… Dal loro insieme è nato il luogo che io chiamo “il Labirinto”… E così troviamo un edificio che ospita una galleria con la collezione d’arte e di bibliofilia dove scultura, pittura e libri convivono dando luogo a un museo eclettico unico nel suo genere; uno spazio per mostre temporanee, un bookshop, un ristorante, un caffè/bistrò, uno spaccio di gastronomia.

 

La corte centrale, nel cuore del Labirinto, dispone di vaste gallerie porticate, di una cappella a forma di piramide, di due ampie sale per eventi speciali, di un salone dalle grandi vetrate aperte sul verde, attrezzato per conventions di musica e ballo… e anche di due deliziose suites. Compito della Fondazione Franco Maria Ricci, proprietaria del Labirinto, è quello di conservare i libri e le collezioni d’arte del suo creatore e favorire attività culturali e di intrattenimento. Un altro, cui Ricci tiene molto, è di carattere paesaggistico: promuovere l’utilizzo del bambù, pianta robusta, esuberante e sempreverde per eseguire, con le sue delicate cortine verdi, un opportuno quanto semplice maquillage a quei disadorni capannoni industriali che spesso guastano il paesaggio italiano.

Brunch ESCLUSIVA I VIAGGI DI GIORGIO.

A seguire visita della Casa Museo Covili

Risultati immagini per casa museo gino covili

 

 

Casa Museo Covili si trova a Pavullo nel Frignano (MO) sull’Appennino tosco-emiliano. È situata al confine tra bosco e città, per ricordare che il percorso di Gino Covili è sempre stato in equilibrio tra arte, natura e cultura. La famiglia Covili, fedele a questa visione, per legare il lascito di storie e di immagini alla forza ancestrale dei luoghi dell’Appennino e del Frignano, dal 21 marzo 2019, in occasione del 101° anno dalla nascita dell’artista apre la Casa Museo con un suggestivo allestimento dedicato a visite guidate sia private che individuali, che per gruppi organizzati, con spazi che accolgono l’esposizione permanente ed iniziative temporanee organizzate in tutte le stagioni.

Rientro a Roma e fine dei servizi.

 




GINEVRA E IL CERN

cioccolato

Losanna è la prima tappa di un viaggio tra storia, arte e scienza. Prima villaggio celtico, poi insediamento romano, Losanna a partire dal Medioevo diviene un importante centro culturale e commerciale. Oggi capitale del Canton Vaud e dell’omonimo distretto, conserva ancora il fascino di un tempo nella Cattedrale di Nostra Signora, nella Piazza della Palud e della Riponne. A circa 60km di distanza Ginevra, seconda tappa del viaggio, ospita importanti multinazionali dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, all’ONU e l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, conosciuta come CERN. Quest’ultimo in particolare è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle: qui Carlo Rubbia conquistò il Premio Nobel. Fondato nel 1954, vede la partecipazione di 21 paesi. 7 acceleratori principali, costruiti in vari periodi, hanno portato ad importanti successi, nel 2012 con la scoperta di un nuovo bosone compatibile con il bosone di Higgs. A fare da sfondo splendidi paesaggi e luoghi da fiaba come i vigneti di Lavaux.

La suggestiva cattedrale di Nostra Signora di  Losanna, costruita tra il 1170 e il 1240

La Città Vecchia e la Vielle Ville di  Ginevra, il suo spruzzo d’acqua arriva fino a 140 m

Il CERN, europea per la ricerca nucleare

1° Giorno: LOSANNA

Ritrovo dei partecipanti e disbrigo delle operazioni di imbarco partenza per Ginevra. Arrivo e trasferimento a Losanna.
La visita inizia da alcuni dei luoghi che hanno reso famosa Losanna: il lungolago di Ouchy, per poi salire sulla collina medievale, cuore antico della città dove si trova il Castello Saint Maire, sede delle autorità politiche da più di sei secoli, Accademia, luogo che ha rivestito un ruolo importante durante la Riforma del XVI secolo e la Cattedrale, massima espressione dello stile gotico in Svizzera.
Al termine trasferimento con i mezzi alla Collection de per una visita guidata. Le opere della collezione sono realizzate da autori autodidatti tra i quali figurano detenuti ed ospiti di ospedali psichiatrici. Artisti dallo spirito ribelle o impenetrabile alle norme e ai valori collettivi, che creano senza preoccuparsi della critica del pubblico o degli occhi degli altri. Le loro opere, realizzate con mezzi e materiali generalmente inediti, sono prive di influenze della tradizione artistica e implementano modalità di figurazione singolare.
Rientro in hotel in metropolitana. Cena di benvenuto in hotel. Pernottamento in hotel.

losanna

 

2° Giorno: LOSANNA – GINEVRA

Prima colazione in hotel e trasferimento in pullman per Ginevra. Durante il tragitto verrà presentata la visita al CERN prevista per la mattina (dalle ore 10 alle 13 circa). Al termine pranzo presso il Restaurant Novae. Segue la visita di Ginevra, un tour panoramico in pullman per cogliere l’Esprit de Genève, città della pace, passando dal famoso Jet ai palazzi delle organizzazioni internazionali quali le Nazioni Unite e la Croce Rossa, che apportano speranza e cure alle vittime della guerra e molte altre istituzioni quali l’OMS e l’UNICEF. Il percorso offre nel contempo una vista stupefacente sul lago e sulle montagne oltre che su bellissimi parchi. Oltre a ciò si tornerà indietro nel tempo con la visita a piedi della Città Vecchia, la Vielle Ville. L’architettura e i monumenti riveleranno la storia della Riforma Protestante. Al termine rientro in pullman in hotel a Losanna. Cena e pernottamento.

ginevra

3° Giorno: LOSANNA-MONTREUX – LOSANNA

Prima colazione in hotel. Partenza per la visita guidata di Montreax  visita al castello di Chillon, dove si  potranno ammirare i suoi affreschi risalenti al XIV secolo, le volte sotterranee in stile gotico, le sale di rappresentanza e la stanza da letto conservata al tempo della dominazione bernese decorate con stemmi gentilizi, le cappelle private, le armi antiche, i meravigliosi cortili e l’incredibile vista che si gode dalle torri e dai camminamenti di guardia sul Lago di Ginevra e Montreux. Rientro a Losanna. Cena e Pernottamento.

chateau-de-chillon

4° Giorno: LOSANNA-GRUYERES – LOSANNA

Prima colazione in hotel. Partenza per Gruyeres, area d’origine del famoso formaggio, ma anche territorio interessante per la sua storia, il Gruyere ha saputo conquistare per le molte cose che ci sono da vedere, visita al Castello Gruyere. Dal XIII secolo  domina una verde collina ai piedi delle suggestive Prealpi friburghesi. Sono conservate splendide collezioni, testimoni di una lunga e ricca storia. Una visita del castello equivale a un viaggio nel tempo alla scoperta di innumerevoli tesori. Tra essi figurano le preziose vetrate risalenti al Medioevo, le cappe dell’Ordine del Toson d’oro di Carlo il Temerario, gli affreschi commissionati dai balivi sotto l’Ancien Régime, i dipinti di Jean-Baptiste Camille Corot e gli arredi della Salle des Chevaliers in stile troubadour, creati nel XIX secolo da una colonia di artisti appassionati.

castello-di-gruyeres

 

Si prosegue con la visita della fabbrica del formaggio. In questo luogo si impara tutto sulla tradizionale produzione del formaggio Gruyère DOP, tramandata di generazione in generazione. I contadini conferiscono il latte due volte al giorno, che viene poi lavorato nelle forme dai casari. Naturalmente si può assistere mentre lavorano. Si prosegue con la visita della fabbrica del cioccolato Nestle Cailler. La visita si snoda in una galleria che svela tutta la storia di questa fabbrica. Un ascensore che attraversa il tempo e lo spazio vi porterà alle origini del cacao per accompagnarvi poi nel vivo dell’esposizione: il Cailler Show. Un vero e proprio spettacolo che celebra l’origine del cioccolato, la nascita della fabbrica e la storia della La Maison Cailler. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.

cioccolato

 

5° Giorno: LOSANNA- ITALIA

Prima colazione in hotel. Partenza per la visita guidata al Museo Olimpico di Losanna una vera istituzione della città, costruito per volere presidente del CIO Juan Antonio Samaranch in onore della Grecia antica. Al termine della visita trasferimento in aeroporto, disbrigo delle formalità d’imbarco, partenza per il rientro. Fine dei servizi.

 

La quota comprende:

  • Pernottamento in hotel a cat. 4*
  • tutti i trasferimenti in pullman GT privato da/per aeroporti e per tutte le escursioni e i trasferimenti,
  • biglietti d’ingresso
  • visite guidate a cura di guide-conferenziere specializzate di Turismo Culturale Italiano
  • quattro prime colazioni a buffet,
  • quattro cene,
  • un pranzo in ristorante,
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00)Bagaglio (massimale 1.500,00)

La quota non comprende:

  • Volo aereo da Roma – Ginevra – Roma incluso bagaglio da stiva di 20kg a partire da € 250,00 tariffa da riconfermare sino emissione
  • Tasse aeroportuali € 130,00 ( da riconfermare al momento dell’emissione del biglietto)
  • visite e pasti non previsti nel programma.
  • Mance.
  • tassa di soggiorno (ove prevista)
  • Tutto quanto non espressamente previsto nella quota comprende.

FACOLTATIVA ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO € 90,00




MATERA E I SUOI TESORI MERCATINI E PRESEPI

Matera Capitale europea 

Matera, “la Città dei Sassi”, patrimonio UNESCO dal 1993,  Un riconoscimento che va alla città, ai suoi abitanti e all’intera regione Basilicata che da tempo ha consapevolmente avviato un processo strutturale di valorizzazione degli aspetti identitari storico-culturali-paesaggistici che la rendono una meta unica per i viaggiatori di tutto il mondo. Matera si è aperta all’Europa per confrontarsi con gli “abitanti culturali” del continente e per immaginare con loro il futuro, come è ben sintetizzato dal concept di Matera 2019: open future.

 

La Basilicata è una Regione rimasta a lungo isolata e grazie a ciò ancora ricca di tradizioni e calore…

Gente fiera i Lucani, hanno saputo mantenere la propria identità culturale basata su solide tradizioni e sul carattere ospitale e orgoglioso, ostinato e determinato, fondamentale per la sopravvivenza di un popolo. Le dominazioni che si sono susseguite nei secoli non li hanno sopraffatti e si sono sempre rimessi in piedi anche se su una terra difficile da lavorare e che hanno lottato aspramente per averla. La terra se la porta “dentro” semplicemente perché è una terra intrisa di luce, che non si può dimenticare! Gli avvicendamenti di popolazioni hanno anche lasciato delle tracce nella cultura, nell’arte, nel cibo e nel floklore. È luogo di incontro di molte civiltà anche perché si affaccia nel mezzo del Mediterraneo. È un territorio forgiato dalla mano dell’uomo di cui troviamo tracce nell’archeologia, nell’architettura e nell’arte e da quella della natura con i suoi incredibili Calanchi.

La persistenza delle tradizioni la troviamo anche in ambito  culinario dove troviamo un’ampia offerta dal punto di vista enogastronomico. La cucina lucana è un fiore all’occhiello della regione, è una sapiente unione di prodotti semplici e genuini, lontani dalle sofisticate elaborazioni della cucina moderna. Nonostante le similitudini con alcuni piatti delle regioni limitrofe, l’originalità della cucina lucana sta nella capacità di trarre sapori dalle cose più semplici, di miscelare le spezie esaltando anche i piatti più poveri. Le verdure spesso vengono gustate come primo piatto, da sole o accompagnate da legumi o pasta. I legumi, i cereali, gli ortaggi e le erbe aromatiche sono la base di piatti dal gusto deciso e nel contempo armonico. Orazio, poeta latino nato a Venosa nel 65 a.C., nella VI Satira raccontava di tornare al borgo natio per mangiare la zuppa “lucana”, secondo gli studiosi di gastronomia il primo riferimento scritto alla pasta. I formaggi costituiscono un motivo ricorrente sulle tavole di tutta la regione. Tutti di ottima qualità, soprattutto quelli ricavati da latte di pecora e di capra, e poi il vino, l’olio….

1° giorno: Roma-Venosa

Al mattino partenza in pullman da Roma, orario e luogo da stabilire, soste in autostrada lungo il percorso. Arrivo a Venosa e pranzo in agriturismo autentico.. A seguire inizio delle visite.

cropped-cropped-venosa1

Abbazia della SS. Trinità e l’Incompiuta con attigua area archeologica

Nel XII sec. ha inizio il progetto di realizzazione della Chiesa Nuova voluta dai Benedettini per ampliare lo spazio destinato al culto. I lavori furono però interrotti dopo qualche decennio quando i monaci abbandonarono il convento. Oggi dell’opera rimangono solo le mura esterne e all’interno cinque colonne di cui quattro complete di capitello corinzio. La continuità tra la Chiesa Vecchia perfettamente finita e l’Incompiuta crea un suggestivo passaggio dal piano fisico al metafisico, dal finito all’infinito!

L’Incompiuta, con la sua struttura appena accennata e mai terminata, suggerisce un’iconografia non ben definita, qualcosa che è presente qui tra noi, ma che tuttavia intangibile sfugge al limitato potere delle menti umane.

Arrivo in hotel nella zona di Matera per la cena e pernottamento.

Venosa_Chiesa_Incompiuta

2° giorno- Matera

Prima colazione in hotel .

Visita guidata dei famosi “SASSI”, antichi rioni pietrosi dichiarati “Patrimonio Mondiale UNESCO” dal 1993.  Discesa nel Sasso Caveoso, quartiere caratteristico affacciato sulla “Gravina” quasi interamente scavato nella “calcarenite”, roccia sedimentaria comunemente associata al tufo. Lungo il percorso sarà possibile visitare alcuni ambienti tipici rupestri legati alla civiltà contadina che in queste contrade si è protratta fino agli anni ’50. Interessante l’ingresso nella Cantina storica del 1700 dove sono ancora visibili le vasche per la pigiatura dell’uva e gli ambienti ipogeii per lafermentazione del mosto; si farà visita alla Casa Grotta tipicamente arredata, emblema della civiltà contadina descritta da Carlo Levi nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli” e all’annessa cripta del IX sec. d.C..

Brunch in location ESCLUSIVA DEI VIAGGI DI GIORGIO

 

 Si prosegue con la visita  dell l’area del “Parco delle Chiese Rupestri”. Si raggiungerà il punto più alto da dove è possibile ammirare come il paesaggio murgico si fonde dolcemente con gli antichi rioni Sassi quasi a formare un naturale “continuum” tra passato e presente. L’impatto visivo è talmente coinvolgente da renderla la location ideale per il “Calvario” in diversi film (Il Vangelo secondo Matteo, The Passion, Nativity, etc..). Sosta fotografica e possibilità di ammirare il più antico sistema di decantazione di acqua piovana.

Al termine partenza per la  “Cripta del Peccato Originale” che si affaccia sullo scenario mozzafiato della Gravina di Picciano dove la natura aspra e selvaggia, dai colori sempre diversi a seconda delle stagioni, si fonde con le emergenze artistiche rinvenute e recuperate.La cripta anche denominata “la Cappella Sistina dell’Habitat Rupestre” presenta al suo interno pregevoli affreschi databili tra la fine dell’VIII e gli inizi del IX sec. d. C.

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.

policoro2

3° giorno- -Castello di Lagopesole-Roma                                                     

Prima colazione in hotel -Passaggio per Craco la città fantasma , per una foto a distanza di sicurezza,visti i percioli di crolli.

basilicata craco

Di origine pre-romana fiorita tra l’VIII ed il VI secolo a.C. Al medioevo risale l’architettura spontanea, con costruzioni in pietra e mattoni tagliati con il sapere artigiano tramandato da padre in figlio. Le case in pietra sono intrecciate tra loro intorno al Castello che dall’alto della rupe domina il paese. I vicoli e le strade conservano lo spirito artigiano ed il sapere di un mondo antico.

Dal 1963, una frana pose fine alla storia millenaria di Craco trasformandolo in uno dei più suggestivi paesi abbandonati della Basilicata.

Visita Castello di Lagopesole

castello-di-Lagopesole-

Luogo federiciano per eccellenza, in posizione suggestiva e in un territorio di grande importanza strategica sin dall’alto medioevo. Verosimilmente i Normanni edificarono una struttura fortificata, che solo con Federico II (fra il 1242 e il 1250) assunse le proporzioni e la configurazione attuali.

Nel castello si distinguono due complessi, uno prettamente residenziale e l’altro di carattere militare. L’insieme si articola su una forma rettangolare allungata, funzionale al terreno che offre una scarsa superficie ed una forte pendenza su ogni lato. Le mura sono caratterizzate dalla compattezza della superficie bugnata, interrotta soltanto dall’ingresso protetto da due avancorpi simmetrici.

All’interno, gli spazi sono scanditi da due cortili; gli ambienti residenziali si raccolgono su due livelli e su tre lati intorno a quello maggiore, nella zona settentrionale dell’edificio.

Pranzo in agriturismo autentico.

Rientro a Roma  e fine dei servizi.

La quota comprende:

  • Bus G.T. per la durata del tour
  • Soggiorno in hotel 3 stelle nelle vicinanze di Matera
  • Assicurazione medico bagaglio.
  • Pensione completa più  un pranzo della domenica bevande incluse
  • Visite guidate da guide autorizzate Regione Basilicata
  • Iva
  • Accompagnatore da Roma dei Viaggi di Giorgio

La quota non comprende:

  • Ingressi da pagare in loco ed eventuali tasse di soggiorno.
  • Mance 15,00 € p.p.
  • Extra di carattere personale
  • Tutto ciò non indicato nella voce “La quota comprende”

 

ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO FACOLTATIVA EURO 20.00

 




Lago d’Orta, Sacri Monti, Isola di San Giulio ecc ecc

TRA GIOIELLI ARTE PITTORICA E SCULTOREA E GRANDI PANORAMI

Tour guidato da guida superba storica dell’arte,un valore aggiunto a questo tour davvero inedito.

Il Sacro Monte d’Orta è posto a circa 400 metri d’altitudine in magnifica posizione panoramica sull’abitato di Orta e sul lago omonimo. Al suo interno sono state costruite  venti cappelle affrescate, in cui 375 statue in terracotta di grandezza naturale illustrano la vita di San Francesco d’Assisi.

L’UNESCO descrive il sito I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia come segue: I nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale sono gruppi di cappelle e di altri elementi architettonici realizzati tra la fine del XV e la fine del XVII secolo dedicati a diversi aspetti della fede cristiana. In aggiunta al loro signifi cato religioso simbolico, sono inoltre di una grande bellezza grazie all’abile integrazione degli elementi architettonici nei paesaggi naturali circondati di colline, foreste e laghi. Contengono inoltre opere d’arte molto importanti sotto forma di affreschi e di statue.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha iscritto il sito nella Lista per le seguenti ragioni:

La realizzazione di un’opera di architettura e di arte sacra in un paesaggio naturale, per scopi didascalici e religiosi, ha raggiunto la sua più alta espressione nei Sacri Monti dell’Italia settentrionale e ha avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi del fenomeno nel resto d’Europa.I Sacri Monti dell’Italia settentrionale rappresentano la riuscita integrazione tra architettura e belle arti in un paesaggio di notevole bellezza realizzati per ragioni religiose in un periodo critico della storia della Chiesa Cattolica.

Isola di San Giulio: tra spiritualità e architettura

Sulle sponde del lago d’Orta sorge una cittadina dall’imperdibile fascino: Orta San Giulio, fronteggiata dalla stupenda Isola di San Giulio. Il caratteristico aspetto di Orta è dato dall’arte Rinascimentale e Barocca che contraddistingue i suoi Palazzi Signorili e i suoi magnifici giardini. Da ammirare le splendide residenze di Villa Perone e di Villa Crespi, nonché il Palazzo della Comunità, un tempo sede del Consiglio della Riviera. La piccola Isola di San Giulio, raggiungibile in battello o in motoscafo, è dominata dalla basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina.

Il turista viene accolto sull’isola da una breve scalinata che conduce alla suggestiva basilica romanica, la principale attrattiva del posto. La visita prosegue attraverso una stradina che percorre l’intera isola; si tratta della “via del silenzio e della meditazione“, suggestivo connubio tra spiritualità e architettura. Camminando per i vicoli di San Giulio si raggiunge l’ottocentesco Palazzo dei Vescovi e l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae: in questo affascinante convento di clausura femminile le monache, che risiedono stabilmente sull’isola, trascorrono le loro giornate dedicandosi alla preghiera, allo studio, al restauro di antichi e preziosi paramenti sacri, alla confezione delle ostie e alla preparazione del celebre “pane di San Giulio”. Gli altri edifici dell’isola, ora residenze private, costituivano un tempo le abitazioni dei canonici: tra le più antiche si segnala la Villa Tallone, dove ogni anno si svolgono prestigiosi concerti di musica classica.

 

 1° Giorno: Roma- Lago d’Orta

Ritrovo dei partecipanti, partenza per Lago d’Orta .Sistemazione in hotel pranzo libero.Escursione in trenino turistico dal borgo di Pella fino al santuariodella Madonna del Sasso (che si visita), in assoluto il luogo più panoramico del lago d’Orta  e visita anche alla chiesina diS. Maria di Luzzara ,medievale, con begli affreschi, può vedere sul mio sito la scheda. Tempo per  una semplice merenda a Pella dove c’è una delle migliori gelateria, creperie del lago!!!Il complesso è formato da diversi elementi che si sono sviluppati e modificati nel tempo. In cima a uno scenografico sperone di roccia si trovano il convento, che comprende anche un piccolo museo, e il santuario dell’Assunta detto della Madonna del Sasso, ai quali si ascende percorrendo due vie.

Madonna del Sasso, Loggia

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.

 2° Giorno: Sacro Monte – Orta – Isola San Giulio

Risultati immagini per foto sacro monte orta

Dopo la prima colazione in hotel.Questo itinerario è tra i più collaudati   e apprezzati dal turismo internazionale, di innegabile   bellezza paesaggistica e rilevanza artistica. Si   snoderà sul lago d’Orta, tra splendidi scorci e testimonianze artistiche   di prim’ordine, e interesserà il borgo di Orta   San Giulio, il Sacro Monte   di Orta, dedicato a san Francesco d’Assisi, e l’isola di San Giulio.

Unico Sacro Monte ad essere dedicato a un santo, dal 2003 inseritonel patrimonio mondiale dell’UNESCO, questo complesso di 21 cappelle dedicate alla vita e ai miracoli di san Francesco  d’Assisi sorge sulla cima del monte (400 m.slm. ca.) che sovrasta Orta San Giulio, denominato anticamente Selva di San Nicolao. Qui sorgeva infatti una fortificazione altomedievale con cappella dedicata a san  Nicola di Mira, protettore per eccellenza dei naviganti.A fine Cinquecento la comunità di Orta decise di erigere un Sacro Monte e affidarlo alle cure dei francescani. Insieme alle cappelle  venne costruita una nuova chiesa (tutt’ora visitabile) e un grande convento per i frati. Per secoli luogo di devozione e penitenza, il Sacro Monte di Orta attira oggi soprattutto gli amanti di arte e architettura per la peculiarità e la bellezza delle sue cappelle edificate nell’arco di due secoli. Esse permettono di apprendere con facilità e chiarezza l’evoluzione degli stili artistici e della sensibilità religiosa dall’età borromaica a quella neoclassica. Centinaia sono le statue in terracotta dipinta realizzate dai grandi maestri dell’epoca, tutte collocate  entro ambienti riccamente affrescati.I panorami mozzafiato che si godono dal Sacro Monte valgono da soli la visita, consigliata  anche a tutti coloro che, semplicemente, amano passeggiare tra il verde e rilassarsi all’ombra di piante rare e secolari. Il   sacro Monte è collocato entro una Riserva Naturale sottoposta  a particolare tutela.

Pausa per ammirare il lago da questa bellissima posizione.Pranzo in ristorante.Si prosegue con la visita guidata del borgo di Orta.Il borgo di Orta San Giulio è il luogo  più incantevole  e romantico della provincia di Novara.

Risultati immagini per foto sacro monte orta

Il piccolo abitato sorge  ai piedi del promontorio che si estende tra l’azzurro delle acque del Lago d’Orta, una piccola penisola sulla cui cima si ammirano, tra la vegetazione, le cappelle del Sacro   Monte. Camminando tra le strette viuzze prive di auto – e caratterizzate dalla pietra e dal ferro battuto, lavorato come un pizzo – sembra  di tornare indietro nei secoli; tra i palazzi barocchi e i massicci muri medievali spuntano, di quando in quando, meravigliosi scorci di lago.Il cuore di Orta è la bella, ariosa piazza Motta che, delimitata su tre lati da portici, si affaccia a ovest sul lago con la scenografica Isola di San Giulio nel mezzo, raggiungibile in pochi minuti di motoscafo o battello. Dietro la piazza si srotola la bella Salita della Motta che culmina nella graziosa facciata barocchetta della parrocchiale dell’Assunta. Negozi, botteghe e luoghi di ristoro vivacizzano l’abitato e  lo rendono perfetto per ogni esigenza: silenzioso e magico in alcune ore del giorno, vociante e pieno di vita nelle “ore  di punta”.A seguire imbarco in barca privata per approdare all’Isola di San Giulio insieme alla vostra guida per ammirarne i suoi gioielli.

Piccola eppure ricca di testimonianze storiche, l’Isola di San Giulio conserva un fascino misterioso e particolare che la rendono davvero unica.La si raggiunge in pochi minuti  di navigazione Al centro si erge  l’imponente mole del monastero benedettino “Mater  Ecclesiae“, dove le monache di clausura trascorrono la loro giornata nella preghiera e nel lungo e complesso lavoro di restauro di tessuti preziosissimi. I pellegrini giungono qui da secoli per fare visita alla splendida chiesa romanica di San Giulio, dedicata  al primo evangelizzatore del Cusio. Il corpo del santo riposa  nella cripta, realizzata in età barocca, in una sontuosa teca di argento e cristallo. Di particolare pregio i reperti altomedievali conservati nel locale-museo adiacente.

All’isola  sono legati alcuni avvincenti fatti storici, come il lungo assedio tenuto dall’imperatore Ottone I nel 962, o il ritrovamento del corpo decapitato del duca longobardo Mimulfo in quella che oggi è una cassa marmorea adibita alle elemosine. Ma il vero gioiello della chiesa, ricca di testimonianze artistiche importanti, è lo splendido pulpito romanico sorretto da quattro antiche colonne e interamente scolpito nel raro serpentino verde di Oira.Usciti dalla basilica non si può non percorrere, nelle belle giornate di sole, il vialetto ad anello  che circonda l’isola perdendosi tra le antiche abitazioni dei  canonici trasformate nei secoli in eleganti residenze private  e circondate da piccoli, seducenti giardini fioriti.

Rientro in barca a Orta cena e pernottamento in hotel.

 3° Giorno: Orta – Roma

Dopo la prima colazione rilascio delle camere e trasferimento per la visita guidata al  borgo in collina di Miasino (Villa Nigra e parrocchiale di S. Rocco), e alla la famosa chiesa romanica di Armeno tutta affrescata.

Miasino è un piccolo comune a pochi minuti di auto da Orta San Giulio.

Di origini medievali, l’abitato si è arricchito e sviluppato tra il Cinque e il Seicento e ancora oggi si presenta come un tempo: le sobrie facciate barocche, i vicoli acciottolati e i cortiletti interni, spesso nascosti dai pesanti portoni lignei tutti lavorati. Il moderno a Miasino è quasi inesistente e vi si respira un passato più vivace e movimentato di oggi. Ma sono anche il silenzio e la tranquillità dei viottoli a renderlo affascinante e pieno di mistero. In paese sorge anche un monastero di clausura abitato dalle monache agostiniane.

Gioielli incontrastati di Miasino sono la splendida Villa Nigra, dagli esterni quasi tutti completamente affrescati, edificata in età rinascimentale  dalla ricca e potente famiglia dei Martelli, e la grandiosa chiesa parrocchiale di San Rocco, progettata dal grande architetto  lombardo Francesco M. Richino nel 1627 ed espressione tipica dell’età borromaica. All’interno, veri tesori d’arte custoditi con attenzione, molti dei quali recentemente restaurati. Dal romantico sagrato erboso della chiesa si godono Miasino dall’alto, coi suoi antichi tetti in beola, e le verdi, incontaminate colline del Vergante.

Pranzo libero e al termine partenza per il rientro a Roma.Arrivo e fine dei servizi.

 

La quota comprende:
– 
Trasporto da Roma a Lago d’Orta e viceversa(secondo numero dei partecipanti in treno AV o bus)
–  2 Pernottamenti in Hotel ****  con trattamento mezza pensione
–  1 pranzo in ristorante
–  trenino del primo giorno per le visite
–  barca privato per giro del lago
– visite guidate come da programma con esperta storico dell’arte
– assicurazione obbligatoria (assistenza, spese mediche)

La quota NON comprende:
– mance da pagare al Capogruppo € 5 al giorno
– tassa di soggiorno
– tutto quanto non indicato su “la quota comprende”

-Assicurazione facoltativa annullamento viaggio euro 25.00




CAPRAROLA E CARNEVALE RONCIGLIONE

iti-001-1

 

Il Carnevale a Ronciglione non ha tempo, non teme i ritardi, il freddo, o altro: la grande energia di questa festa è nell’animo dei ronciglionesi. Il celebre Corso di Gala racconta la passione di chi è capace di lasciarsi tutto alle spalle: lavoro, sport, famiglia e per lanciarsi in uno sfrenato divertimento che non ha età, mostrando tutta la sua vitalità interiore capace di far dimenticare il quotidiano, la fatica e ogni sorta di traversia.

carnevale_di_ronciglione_3


Domenica 24  Febbraio

Appuntamento con i partecipanti al viaggio in piazzale Ostiense e in altro luogo da definire e partenza per in pullman GT.  Arrivo a Caprarola incontro con la guida per la visita guidata al Palazzo Farnese.

palazzo-farnese

Fu  una delle molte dimore signorili costruite dai Farnese nei propri domini. Dall’alto si può ammirare la sua forma a pentagono con cortile circolare al centro. Questo cortile era in pendenza verso il centro, dove all’interno di esso era situata una “bocca della verità” che raccoglieva tutta l’acqua piovana che veniva usata per ogni bene di uso quotidiano (lavarsi, cucinare ecc..) Il palazzo viene inquadrato dalla strada che si allarga nella piazza antistante la facciata principale (dove è posto l’ingresso).

image

imgp95961

Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio trasferimento a Ronciglione per assistere al Carnevale. E’ tra i più antichi dell’Italia centrale. Il suono del campanone proveniente dalla torre del Comune e la Cavalcata degli Ussari segnano l’avvio ufficiale del folle e sfrenato divertimento di una “kermesse” che ormai ha superato i 3 secoli di storia.

ronciglione

Al Corso di Gala partecipano più di un migliaio di persone divise in gruppi mascherati accompagnati da bande folcloristiche e carri allegorici che, fin oltre il tramonto, affollano le vie rinascimentali e barocche del centro cittadino … una tradizione che risale allo storico Carnevale romano seicentesco e che da allora, si rinnova ogni anno, si amplia e si manifesta con un turbinio di creatività e gioia vitale.

carnevale

Uno spettacolo denso di avvolgenti cromatismi realizzato grazie all’inventiva, alla passione ed alla dedizione dei Ronciglionesi che lavorano alacremente, già diversi mesi prima della manifestazione, per far sì che il Grandioso Corso di Gala mantenga la sua secolare e gloriosa fama.  In serata partenza per il rientro.  Fine dei servizi.




CARNEVALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

MAPPA-001

È la grande festa del travestimento e dello scherzo, ma è anche un momento di aggregazione sociale e di espressione della tradizione più radicata: il carnevale in Friuli Venezia Giulia sfoggia uno straordinario spettacolo per grandi e piccini in un vortice di riti secolari e di commistioni linguistiche e culturali.

c_4_foto_1287435_image


1° GIORNO: 1 MARZO: ROMA – UDINE

Ritrovo dei partecipanti e partenza per Udine. Una bella città d’arte, piccola e accogliente. Incontro con la guida e  visita della città. Partiamo dal Castello (visita esterna) per poi proseguire con Piazza della Libertà, definita “la più bella piazza veneziana sulla terraferma“. In pochi minuti a piedi si arriva Piazza Matteotti, con i portici, le botteghe, i tavolini dei bar all’aperto, alla via dello shopping Mercatovecchio, al Duomo, e al museo del Duomo. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

udine-1

2° GIORNO: 2 MARZO: UDINE – TOLMEZZO – SAURIS

Prima colazione in hotel. Partenza per Tolmezzo dove visiteremo il museo Etnografico. Il materiale esposto, riguarda tutti gli aspetti della vita, delle tradizioni e dell’arte della Carnia dal XIV al XIX secolo, è raccolto in trenta stanze ed è così ricco da rendere il Museo Carnico uno dei musei etnografici più importanti a livello europeo. Vi sono specifiche sezioni dedicate ai lavori. Fra le curiosità, una ricchissima collezione di maschere e una pregevole raccolta di strumenti musicali. Al termine della visita partenza per Sauris dove assisteremo alla sfilata del Carnevale .La particolarità di questo carnevale, sono le maschere in legno e i travestimenti tipici, confezionati con fantasia utilizzando ogni sorta di materiale e indumento trovato in casa e nelle soffitte. Rientro in hotel cena e pernottamento.

museo

sauris

3° GIORNO: 3 MARZO: UDINE-TRIESTE- MUGGIA

Prima colazione in hotel. Partenza per Trieste. Incontro con la guida per la visita della città. La visita di Trieste inizierà dal Colle San Giusto dove viene illustrato il passato romano e medioevale della città attraverso i principali monumenti ivi presenti come la Basilica Civile Romana, il Castello (esterno), la Cattedrale di San Giusto. Dal colle di San Giusto, se il tempo meteorologico lo permette, si scende a piedi attraversando le vie e piazze con le testimonianze storico-artistiche e letterarie più significative (arco Riccardo, anfiteatro romano, piazza della Borsa, ecc.) fino a raggiungere piazza Unità d’Italia.  Al termine della visita partenza per Muggia per assistere al Carnevale. La principale caratteristica è la totale assenza di maschere facciali: scopo dei festeggiamenti è il mostrarsi e il farsi riconoscere dal pubblico e non il nascondersi dietro una diversa identità. A ciò si aggiunge il ruolo di rilievo assunto dalle Compagnie, ognuna delle quali sceglie un tema originale da sviluppare attraverso la creazione di costumi e scenografie, dando vita così a singolari rappresentazioni di “teatro di strada”. Il momento più atteso del Carnevale è sicuramente la sfilata dei carri allegorici; ogni carro è il risultato di un lungo lavoro di allestimento, che impegna gran parte del tempo libero dei componenti delle rispettive Compagnie. Rientro in hotel cena e pernottamento.

trieste-cosa-vedere

muggia

4° GIORNO: 4 MARZO: UDINE – CIVIDALE DEL FRIULI – ROMA

Prima colazione in hotel. Partenza per Cividale del Friuli. Incontro con la guida, inizieremo la visita al Museo Archeologico Nazionale (con particolare attenzione alla sezione longobarda), il Duomo e il Museo Cristiano del Duomo (conserva l’Ara di Ratchis e il Battistero di Callisto), Monastero di Santa Maria in Valle & Tempietto Longobardo, Ponte del Diavolo, per finire con una passeggiata nel centro storico fino a piazza Paolo Diacono. Rientro a Roma, fine dei servizi

cividale_del_friuli_fabrice_gallina_6-1440x750




Lofoten – alla ricerca dell’arcipelago

99

Un viaggio nell’arcipelago delle Lofoten, al di là del Circolo polare artico, regno del silenzio, delle luci e della natura.
Un viaggio alla scoperta di un mondo nascosto, dimenticato, dove la natura e i paesaggi, gli usi e i costumi di genti artiche rappresentano la vera essenza di un vivere semplice ed ancestrale.
Non solo scopriremo le bellezze naturali, artistiche e sociali, bensì un modus vivendi che risale a tradizioni vichinghe.
Un viaggio dunque a ritroso nel tempo per comprendere il dove,
il quando e del perché questo luogo fiabesco e distante si sia aggiudicato l’appellativo di unico ed esclusivo.
Attraversare le profondità di questo arcipelago alla scoperta delle aurore boreali, temute dagli uomini preistorici e adorate dalle popolazioni autoctone; un tuffo nel passato per comprendere meglio la vera natura che domina questo angolo remoto di mondo

4


1° Giorno:  1 Febbraio  Italia / Harstad

Arrivo all’aeroporto di Harstad/Evenes . Trasferimento  in hotel. Incontro con guida parlante lingua italiana.  Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel Thon Harstad o sim.

2

3

 

2° Giorno:  2 Febbraio Harstad / Svolvaer

Prima colazione in hotel. Partenza per Svolvaer. Visita guidata di una delle tre città principali delle Lofoten settentrionali, i Henningsvar Tour in barca Fisketur a caccia di merluzzi (zuppa di pesce inclusa) Visita del Postale dei Fiordi Norvegesi “Hurtigruten”. Arrivo in hotel nel tardo pomeriggio . Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel Thon Lofoten o sim.

1

5

3° Giorno: 3 Febbraio  Svolvaer

Prima colazione in hotel . Kabelvag: Visita alla chiesa di Vågan, denominata la cattedrale delle Lofoten: una chiesa in legno che risale al 1898 Visita alla fattoria Alaangard con degustazione di cibi di produzione locale e vendita al dettaglio. Ritorno a Svolvaer con visita pre-cena presso la Fabbrica della birra Lofotpils . Sosta alla scultura ‘Lo specchio dell’anima’ (meteo permettendo) Rientro a Svolvaer. Cena e pernottamento in hotel Thon Lofoten o sim. Dopo cena, trasferimento in bus riservato all’osservatorio naturale “ Sami” alla ricerca dell’aurora boreale (incluso coffee e tipica salsiccia norvegese “polse”)

6

7

4° Giorno: 4 Febbraio Svolvaer / Bodo

Prima colazione in hotel. Completamento delle visite delle isole Lofoten con bus e guida Partenza per Moskenes. Ingresso al Lofotr Viking Museum Borg incluso. Visita di Nusfjord: il villaggio dei pescatori riconosciuto patrimonio dell’umanità  Pittoresco paesino con le tipiche casette di legno su palafitta per favorire la pesca del merluzzo, Eggum, Nusfjord, Ramberg, Reine, fino ad Å, la punta estrema ad ovest delle isole Pranzo nella “Casa del Re Vichingo” con spettacolo di folklore. Traghetto serale Moskenes-Bodo. Arrivo a Bodo e trasferimento in pullman privato in hotel Pernottamento in hotel Radisson Blu o similare.

8

9

5° Giorno: 5 Febbraio Bodo / Italia

Prima colazione in hotel. Check out. Trasferimento  per l’aeroporto. Fine dei servizi.

 




Courbet e la natura, Mercatini Epifania e Ferrara e il Rinascimento

0202

Courbet e la natura, Mercatini Epifania  e Ferrara e il Rinascimento
«Il bello è nella natura» Gustave Courbet

Vi aspettiamo per ospitarvi nella magica atmosfera delle opere in mostra al palazzo dei Diamanti, inserito nella suggestiva cornice della città Estense.

Provocatore, padre del realismo e uomo dalla personalità complessa, Courbet fu anche un eccellente paesaggista, che considerava la natura la sua principale fonte di ispirazione: non a caso due terzi della sua produzione sono costituiti da panorami, vedute, scorci, orizzonti, lande campestri, in cui il protagonista è l’elemento naturale.

Per la prima volta dopo circa cinquant’anni dall’ultima rassegna a lui dedicata, Gustave Courbet torna in Italia. Palazzo dei Diamanti gli rende omaggio con un’importante retrospettiva che racconterà la carriera del grande maestro francese approfondendo, in particolare, la sua ampia produzione di paesaggi e il suo singolare rapporto con la natura.

L’esposizione presenterà circa cinquanta tele provenienti dai più importanti musei internazionali e condurrà il visitatore in un percorso emozionante: dalle vedute della natia Franca Contea alle spettacolari marine spesso scosse dalla tempesta, dalle misteriose grotte da cui scaturiscono sorgenti alle cavità carsiche che si spalancano nei torrenti, dai sensuali nudi immersi in una rigogliosa vegetazione alle suggestive scene di caccia, fino ai potenti capolavori realisti della maturità.

Dotato di una rara sensibilità, la sua visione personale ma realistica del mondo lo ha portato a innovare profondamente la pittura. Le sue opere, mantenendosi in bilico fra gli echi del Romanticismo e i riflessi di un Impressionismo che proprio in quegli anni muoveva i primi passi, rappresentarono un sicuro modello di riferimento per Manet, Monet, Degas e compagni.

Artista engagé e grande pittore di nudi femminili, Courbet preferì sempre la rappresentazione degli elementi naturali, en plein air o nello studio, anche quando si trovò ad affrontare i temi sociali che lo resero famoso, o quando si concentrò su semplici scene di vita quotidiana. Con Courbet l’arte si emancipa dagli ideali classici e romantici e il vero e la natura diventano i perni attorno a cui far ruotare le narrazioni della propria epoca, quanto più vicino possibile al reale.

Giorno 1: Roma – Ferrara

0101

02
03
   Ritrovo dei partecipanti e partenza in bus privato

  • incontro con la guida davanti alla cattedrale
  • Visita del centro medievale: cattedrale – anche interna
  • piazza Trento e Trieste, ghetto ebraico e via delle Volte.

Si visiterà l’interno del museo della cattedrale.

Al termine tempo libero per una visita dei mercatini di natale.

Giorno 2: Ferrara

Panoramica in pullman della città rinascimentale in cui sarà possibile ammirare le fortificazioni risalenti tra il XV e il XVI sec., c.so Ercole I° d’Este su cui si affacciano gli eleganti palazzi rinascimentali, tra cui il palazzo dei Diamanti, parco Massari che ispirò Giorgio Bassani per il suo “Giardino dei Finzi-Contini”. La visita prosegue raggiungendo a piedi la piazza Ariostea fino a raggiungere il cimitero ebraico in cui è sepolto lo scrittore Giorgio Bassani.

04

05

Dopo la pausa pranzo libero, si visita l’interno del castello estense.

Giorno 3: Mostra Courbet – Roma

Visita guidata della mostra Courbet e la natura.

06

01

07

Al termine degustazione di prodotti tipici ferraresi.

Partenza per il rientro a Roma e fine dei servizi.




Marche Bassa Valle del Chienti con Osimo Sotteranea

presbiterio-illuminato-in-s-nicola-da-tolentino1

Con guida  scrittore studioso della Regione Marche

un grande valore aggiunto

Le Marche, una regione ricca di storia che si traduce nelle architetture dei suoi borghi di origine medievale dislocati sulle dolci colline dell’entroterra: ne sono esempio Gradara, Corinaldo, San Ginesio ecc. Uno dei pregi delle Marche  è sicuramente il suo vasto patrimonio culturale da poter scoprire e conoscere. La storia, ovvero il passaggio e lo stanziarsi di antichi popoli, ha segnato le Marche, lasciando ancora oggi visibili segni nell’arte, nell’archeologia, nell’architettura legata a queste antiche civiltà che si sono susseguite nel tempo.Noi, per scoprire questo affascinante passato, abbiamo scelto di effettuare un itinerario dove è più ricco il  patrimonio culturale.

1° giorno: Roma – Osimo –Porto San Giorgio


Ritrovo dei partecipanti in orario e luogo da stabilire e partenza in direzione di Osimo.Pranzo libero lungo il percorso.Visita del centro storico di Osimo. La città di Auximum fu abitata e contesa nel tempo da Piceni, Greco-Siculi, Galli Senoni e Romani.  Atrio del palazzo comunale, con interessanti reperti storici, vestigia del suo passato come municipio romano. Duomo di San Leopardo, eretto nell’VIII secolo sul luogo del Campidoglio e rifatto in conci di pietra, con forme romanico-gotiche nei secoli XII e XIII, successivamente rimaneggiato; notevole cripta a tre navate, con la tomba di San Leopardo (IV secolo). Al fianco, il bel battistero, o chiesa di San Giovanni, con un imponente fonte battesimale in bronzo, del 1627, dei fratelli Jacometti, soffitto a cassettoni e interessanti affreschi.Visita alle misteriose e suggestive grotte del Cantinone, scavate dagli osimani nei secoli e utilizzate in molte occasioni di pericolo. Le Grotte di Osimo costituisco una vera propria città sotterranea, una fitta e lunghissima serie di gallerie e cunicoli percorrono il paese da un lato all’altro sviluppandosi su più livelli tanto da essere collegati gli uni agli altri attraverso dei pozzi-camini. Nell’atrio delle grotte si racconta la storia del Piceno. Teatro La nuova Fenice e se possibile Palazzo Campana e l’Accademia lirica di Osimo. Santuario e tomba di San Giuseppe da Copertino (protettore degli studenti). Trasferimento in hotel per la cena e pernottamento.

grotte-di-osimo

2° giorno – – Ancona e il Conero

Dopo la prima colazione partenza in direzione di Ancona, passaggio in bus presso la Loggia del mercanti e facciata di Santa Maria della Piazza; visita del Duomo di San Ciriaco, sul colle Guasco, con vista sullo storico porto, sulla Mole vanvitelliana, sull’arco di Traiano (conquista della Dacia) e sul mare Adriatico, così ricco di storia e storie. Passeggiata verso la zona archeologica e alcuni palazzi storici nell’area portuale, sempre sul colle Guasco. Ripreso il bus, sosta al Passetto, presso il monumento ai caduti, con altra vista sull’Adriatico e poi giro in bus del Conero, con breve sosta sopra Portonovo. Girando dietro al monte Conero, arrivo a Sirolo per il pranzo. Pranzo in ristorante tipico.

 

sirolo_panorama

Dopo pranzo, visita del piccolo centro storico di Sirolo, già abitata ben 100.000 anni fa! Caratteristico paesino medioevale fra il verde del monte e il blu del mare, è considerato “la perla dell’adriatico”: un prezioso scrigno d’arte incastonato in una paesaggio mozzafiato. Altra bellissima vista sulla riviera del Conero: dalla piazza panoramica nel centro del paese si ammirano le più belle spiagge della Riviera del Conero, gran parte della costa marchigiana e, nelle giornate più limpide, le isole Kornati e la Croazia. Passeggiata presso le fortificazioni e le vie del centro. Già castello di Ancona, Sirolo ospita interessanti monumenti fra cui la Badia di San Pietro sul Conero (XI sec.), piccola chiesa di architettura romanica, che prospetta su di una piccola piazzetta ed un portale barocco, la chiesa parrocchiale di San Nicola del 1765, costruita sui resti di una chiesa preesistente risalente al 1230, la chiesa del SS. Rosario del XVIII secolo, a pochi passi dalla porta medioevale e il teatro comunale Cortesi, minuscolo gioiello d’architettura di fine ‘800.  Cena e pernottamento in hotel.

3° giorno: San Claudio al Chienti – Tolentino – Roma

Prima colazione in hotel e rilascio delle camere. Trasferimento a  San Claudio al Chienti, località  situata nel comune di Corridonia.

san-claudio-al-chienti

La chiesa di San Claudio al Chienti è un edificio romanico che si trova nel comune di Corridonia (Macerata), in posizione isolata, nella valle del Chienti. È stata dichiarata monumento nazionale nel 1902. Documentata fin dall’XI secolo, si tratta di una delle più importanti ed antiche testimonianze dell’architettura romanica nelle Marche, ancora integra nella sua conformazione originaria ed inserita in un paesaggio ancora intatto. La chiesa presenta numerose particolarità tipologiche. Presenta infatti una pianta articolata internamente da quattro pilastri a formare una croce greca iscritta in un quadrato. Sono presenti absidi semicircolari lungo il perimetro: sui fianchi e sul lato orientale. La costruzione inoltre si presenta su due piani con una chiesa inferiore ed una superiore. Infine la facciata è affiancata da due torri cilindriche. Generalmente la sua particolare struttura a pianta centrale è riferita ad una influenza bizantina così come le torri Pranzo di saluti in ristorante tipico. Nel pomeriggio a Tolentino, visita al santuario di San Nicola, con molto da vedere, a partire dal chiostro e la basilica, ma più di tutto il cappellone, con un ciclo di affreschi trecenteschi di Pietro da Rimini, il museo con  i quadri ex-voto, le ceramiche, i presepi e la storia stessa di San Nicola anche attraverso il diorama.

presbiterio-illuminato-in-s-nicola-da-tolentino

Al termine partenza per il rientro a Roma e fine dei servizi.