India e Bangladesh – Le Corbusier e Louis Kahn

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L’India Classica e la modernità di Chandigarh e Ahmedabad e Bangladesh

 

In India e Bangladesh per scoprire le opere di Le Corbusier e Louis Kahn, maestri dell’architettura moderna, a Chandigarh, Ahmedabad e Dhaka. Ma anche a Palitana, cittadella sacra ai Jainisti, e a Delhi, monumentale capitale dell’India.

Un viaggio a tema che consente di ammirare le opere più significative di due grandi architetti che hanno fatto la storia dell’architettura del Novecento: Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, architetto, urbanista, pittore e designer svizzero, naturalizzato francese, 1887-1965) e Louis Kahn (1901-1974, architetto statunitense, di origine ebraiche).

Louis Kahn: il Bach dell’architettura

Louis Kahn è il solo architetto della seconda metà del novecento che può essere collocato nell’Olimpo di Le Corbusier, Walter Gropius, Frank Lyod Wright e Ludwig Mies van der Rohe.

Le Corbusier: l’architettura a misura d’uomo

Le opere di Le Corbusier sono a Chandigarh (Punjab) e Ahmedabad (Gujarat). Quelle di Louis Khan sono ad Ahmedabad (Gujarat) e a Dhaka (Bangladesh), dove vi è una delle più suggestive architetture del Novecento: il Parlamento. Ma non solo. Un’occasione per visitare nei pressi di Ahmedabad, Modhera e Palitana e a Delhi le testimonianze delle sette capitali storiche della città.

 

 

 

Sono previsti voli da tutta Italia

1° Giorno: ITALIA – DELHI 22

Incontro dei partecipanti in aeroporto. Disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo di linea per Delhi. Pernottamento a bordo.

2° Giorno: DELHI – CHANDIGARH  23

Appena arrivati nella capitale indiana si prosegue per Chandigarh,con un volo di linea.Arrivo incontro con la guida locale e trasferimento in hotel e  tempo a disposizione per rilassarsi e riprendersi dal viaggio.Nel tardo pomeriggio,un primo approccio di visite con la vostra guida.
Cena e pernottamento in hotel.

Viaggio a Chandigarh, la città utopica Le Corbusier.

La città modernista che prometteva di liberare l’India dalle catene della tradizione coloniale vista oggi: tra monumenti brutalisti e vitali errori di sistema.

Chandigarh, città progettata da Le Corbusier, è un luogo che rappresenta il polo amministrativo e istituzionale del Punjab e dell’Haryana, qui vi sono alcune delle sue opere architettoniche più rappresentative e famose. E anche il Rock Garden, il giardino creato con tutto ciò che è stato possibile riciclare in India.

Ideata da Le Corbusier, la capitale del Punjab orientale indiano è stata studiata come un corpo umano. Una sorta di creatura mitologica pronta ad affrontare ogni sfida futura.

Nella realtà indiana, così vasta e sfaccettata anche se facilmente identificata in precisi cliché, la città di Chandigarh rappresenta una vera eccezione che ci si potrebbe aspettare ovunque ma non in India dove non si pensa di trovare opere architettoniche di simile portata. L’incredibile India che tutti conoscono per i colori, la povertà, la confusione riserva molte sorprese. Chandigarh nasce dall’idea di Le Corbusier che, come racconta la leggenda, nel 1951 accettò la richiesta di progettare la città. L’architetto, in sole due ore, creò il disegno della sua opera. “Le città possiedono un cuore e tutti gli organi che sono necessari a farla vivere”, era questo il concetto su cui si basava il progetto dell’architetto. Partendo da tale pensiero costruì il Campidoglio, la testa, l’università, ovvero il cervello, mentre per il cuore e lo stomaco edificò il centro del commercio e per le membra il settore industriale.

La città comprende ampie zone riservate al verde, parchi naturali oltre al lago, il Sukhna Lake, lunghi filari di rose che percorrono la riva del fiume e giardini botanici.

Chandigarh è una creazione che rappresenta il pensiero di un architetto di origini non indiane ma che negli anni è divenuta più che mai parte dell’India, piena della sua anima che ha ricoperto il cemento di cui è pregna ravvivandola con i colori e la vitalità del Paese. Da visitare la Casa-museo dedicata all’architettura di Le Corbusier, la Open Hand e gli edifici progettati dall’architetto.

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3° Giorno: CHANDIGARH 24

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Con la guida, si inizierà il tour dal Sector 1: il piano di Le Corbusier per il Campidoglio consisteva in quattro edifici e sei monumenti disposti su un unico sito, concepiti come tre piazza interconnesse tra loro. Solo tre di questi quattro edifici sono stati realizzati (l’Alta Corte, l’Assemblea Legislativa o Vidhan Sabha e il Segretariato) e sono stati progettati per rappresentare le principali funzioni della democrazia. Il quarto edificio, il Palazzo del Governatore, non è mai stato realizzato. Curiosità: i detriti avanzati dalla costruzione della città sono stati raccolti ed utilizzato da Nek Chand Saini, per realizzare un giardino mitologico: il Nek Chand Rock Garden, diventato una delle attrazioni della città. Per saperne di più sul maestro svizzero, bisogna visitare il Chandigarh Architecture Museum nel settore 10-C (conserva anche le proposte iniziali di Albert Mayer e Matthew Nowicki); mentre Le Corbusier Center è stato l’ufficio e quartier generale dell’architetto ed ora adibito a museo con i suoi disegni e le foto, la corrispondenza con il Premier Nehru, prototipi di mobili, una libreria digitale. Pernottamento a Chandigarh. Cena e prenottamento in hotel.

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4° Giorno: CHANDIGARH 25

Prima colazione in hotel.Voi siete a Chandigarh, la città indiana progettata da Le Corbusier, non dimenticate di fare…un salto al cinema. E se ancora non siete stati sedotti dal fascino di Bollywood poco importa. Il Neelam Cinema, collocato nella piazza centrale della città, è un’icona modernista che vale da sola il costo del biglietto. In realtà a firmare il progetto non è Le Corbusier, ma Aditya Prakash, uno dei sei architetti chiamati a disegnare quest’incredibile “città ideale”, sotto la guida di Le Corbusier e di suo cugino Pierre Jeanneret.

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Si visita la città pianificata da Le Corbusier, cuore amministrativo e istituzionale del Punjab e dell’Haryana, voluta da Nehru e realizzata dal nulla da Le Courbusier, che ospita alcune delle sue architetture più iconiche e note. Ma anche il Rock Garden, giardino inventato con tutto quanto è possibile riciclare in India.

5° Giorno: CHANDIGARH – AHMEDABAD (CON VOLO) 26

Prima colazione in hotel.Si vola ad Ahmedabad, capitale del Gujarat. In arrivo all’aeroporto incontro con il nostro rappresentante locale. Trasferimento in hotel   e check-in.Inizio delle visite.
Cena e prenottamento in hotel.

Ahmedabad, città che ospita 5,5 milioni di abitanti, uno dei maggiori poli industriali e culturali dell’India. Si procede con una visita alle opere di Le Corbusier (Museo, Palazzo dell’Associazione dei Cotonieri e villa Sarabhai) e di Louis Khan. In particolare: Gandhinagar, capitale amministrativa dello Stato, posta a 32 km a nord-ovest di Ahmedabad, sulla riva occidentale del fiume Sabarmati. Creata e progettata dal nulla da Louis Khan in onore di Gandhi: i lavori iniziarono nel 1965 e il governo vi si è trasferito nel 1970.

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Simile alla più famosa Chandigarh, rientra nella tradizione indiana delle città nuove edificate con criteri razionali e più funzionali rispetto a quelle antiche. Nel centro sorge il Secretariat, sede degli uffici governativi, e il Vidhan Sabha, dove si riunisce l’assemblea legislativa dello Stato. Nel centro di Ahmedabad si visitano: l’Ashram Sabarmati dove visse Gandhi; il Calico Museum of Textiles, il museo tessile più completo dell’India e altri importanti monumenti storici e religiosi.

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6° Giorno: AHMEDABAD  27

Fondata nel 1411 da Ahmed Shah, Ahmedabad nel XVII secolo era considerata
una delle città più belle dell’India. Lo sviluppo industriale della seconda metà del
XVIII secolo la trasformò in un grande centro tessile, ancora oggi la città è
famosa per la produzione di magnifici tessuti. Dopo la prima colazione visita dei
principali siti d’interesse di Ahmedabad. Il Sabarmati Ashram, il quartier generale di Gandhi durante la lunga lotta per l’indipendenza dell’India. Da qui, il 12 marzo 1930, il Mahatma partì per la famosa “Marcia del Sale” fino al Golfo di Cambay, in segno di protesta contro il monopolio governativo sulla produzione e la vendita del sale.

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Tempio Hathee Singh Jain è un classico esempio di architettura religiosa che vale la pena visitare anche se non si appartiene ad alcuna fede: questo tempio a due piani è costruito  utilizzando un marmo bianco candido e presenta intricate sculture. Il lato anteriore è costituito da una cupola mentre gli altri due lati del tempio sono costituiti da gallerie riccamente scolpite. Ci sono 52 camere sacre e un ampio cortile. (le foto sono vietate all’interno).

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Il Mausoleo di Sarkhej Roza, un ampio complesso, non completato dopo la morte dello Shah, costituito da una moschea, una tomba, un’enorme vasca d’acqua e un palazzo del 1450 circa. Dopo andiamo a visitare ,il Baoli di Adalaj, uno dei massimi esempi di architettura indù in Gujarat, che risale al 1502,una delle strutture sotterranee più interessanti e ricche di sculture e intarsi  .Adalaj è un di tutto il Gujarat e scendendo verso il centro del pozzo si ha l’impressione di camminare in una foresta… ma fatta di colonne!. Cena e pernottamento in hotel.

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7° Giorno: AHMEDABAD 28

Passeggiata nel patrimonio dell’antica città fortificata di Ahmedabad
Questo tour a piedi nella città patrimonio mondiale dell‘UNESCO di Ahmedabad passa attraverso un labirinto di strade e pols (antiche unità abitative) situate nel profondo di questa città fortificata; coprendo non solo l’estetica visiva – l’arte in architettura, ma le manifestazioni scientifiche come ben pensato – sistema di raccolta della pioggia, sistema di drenaggio, ecc.

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È sorprendente capire come la cultura e lo stile di vita, gli aspetti etici e le ideologie spirituali delle persone che vivono qui trova manifestazione nell’architettura vernacolare. Questa passeggiata nei polacchi di Ahmedabad promette di affascinare le persone di tutti i generi! Inoltre offre agli appassionati l’opportunità di visitare luoghi di valore storico e storico che non possono essere trovati facilmente nemmeno su google maps!

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Si prosegue con la Siddi Sayid’s Mosque, una piccola moschea caratterizzata da griglie di pietra con intagliati raffinati alberi della vita, eretta da uno schiavo abissino nel 1573, quando i Moghul conquistarono il Gujarat.

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Si continua con una camminata attraverso l’affollato, caotico, decadente centro storico fino a raggiungere la Moschea del Venerdì (Jama Masjid), la seconda più grande dell’India. Ha perso i minareti per un terremoto del 1816, ma la foresta di colonne interne, le numerosissime cupole, il materiale lapideo utilizzato danno allo stesso tempo l’impressione di imponenza e leggerezza. Cena e pernottamento in hotel.

 

8° Giorno: AHMEDABAD 29

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Dopo la prima colazione in hotel, Si visitano le opere di Le Corbusier (Museo, Palazzo dell’Associazione dei Cotonieri, villa Shodan e villa Sarabhai) e di Louis Khan. L’edificio ATMA realizzato da Le Corbusier era molto più all’avanguardia rispetto al suo tempo: la rampa che conduceva al primo piano, le pareti inclinate, le piante sulle pareti verticali e gli spazi non geometrici e non programmati. Tutti elementi che avrebbero sconvolto le menti del tempo in cui fu costruito. Un primo segno tangibile dell’architettura sostenibile con sistemi naturali di gestione ambientale.

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Il Sanskar Kendra fu pianificato da Le Corbusier nel 1954 come centro culturale di Ahmedabad. Situato nei pressi del ponte Sardar, della famosa Hall di Tagore, dall’Istituto Nazionale del Design, è un esempio degno di architettura modernista. Per preservare la sua architettura e nutrire uno spazio di cultura e di comunità, la Fondazione Vastu Shilpa si è impegnata a rivitalizzare e ripristinare questo spazio convertendolo a museo cittadino con lo scopo di celebrare il patrimonio vivente della città e lo spirito pionieristico della sua gente. Il pensiero di Kahn sui metodi del sistema educativo ha influenzato profondamente il suo disegno: l’aula era solo l’ambiente formale per l’inizio dell’apprendimento, i corridoi e la Plaza di Kahn sono diventati nuovi centri per l’apprendimento. Il ripensamento concettuale della pratica didattica ha trasformato una scuola in un istituto, dove l’educazione era uno sforzo collaborativo e multidisciplinare che si verifica dentro e fuori l’aula. Il metodo di Kahn consisteva nel mescolare l’architettura moderna e la tradizione indiana in un’architettura che poteva essere l’unica adatta all’ Indian Institute of Management. Cena e pernottamento in hotel.

9°Giorno:AHMEDABA-PATAN-MODHERA-AHMEDABAD 30

Dopo la prima colazione Escursione per visitare Patan E Modhera.

Prima sosta a Patan, capitale dell’epoca medievale, per la visita del pozzo baoli Rani-ki-Vav Baoli, il più grande del Gujarat, edificato nel 1050 ed oggi ed incluso nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

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La seconda sosta a Modhera, dove si visita l’antico tempio dedicato a Surya, il dio del Sole, costruito nel 1026 per commemorare la vittoria del Re Bhima I; nelle nicchie si trovano numerose statue tutte rappresentanti il dio Sole in piedi su un carro in miniatura tirato da sette cavalli.

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Escursione nei dintorni di Ahmedabad per visitare Modhera, a 106 km da Ahmedabad, luogo in cui si trova il Tempio del Sole che fu costruito negli anni 1026/27.

Attraversando un percorso che si dipana tra aree agricole ricche di vegetazione, a circa 30 km da Mehsana, sul sentiero dei templi della dea Bahucharaji, si incontra il villaggio di Modhera sul fiume Pushpavati con un contorno di alberi in fiore. In questa atmosfera di pace sorge il Tempio di Modhera.

Ciò che resta di tale monumento dedicato al sole sono ricordi di quello che è stato in un tempo passato quando venivano venerati i quattro elementi naturali di fuoco, terra, acqua e aria.
Dopo la visita torniamo ad Ahmedabad. Cena e pernottamento in hotel.


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10° Giorno: AHMEDABAD- LOTHAL -BHAVNAGAR  1

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Dopo la prima colazione partenza per Bhavnagar, Lungo il percorso sosta a Lothal, un importante sito archeologico risalente a circa 4500 anni fa, contemporaneo quindi con la civiltà della Valle dell’Indo fiorita nell’odierno Pakistan. Lothal era probabilmente uno dei più importanti porti di tutto il subcontinente, gli scavi hanno portato alla luce i resti di un arsenale, con un complesso sistema di chiuse, soggetto a maree. Lothal ebbe evidenti contatti con Mohenjodaro e Harappa, infatti ne condivide la stessa ordinate planimetria, le medesime accurate costruzioni in mattoni e lo stesso sofisticato sistema di rete fognaria.
Dopo si prosegue per Bhavnagar, in passato un importante centro per il commercio del cotone, oggi è un fervido centro industriale.
Cena e pernottamento in residenza storica.

11° Giorno: BHAVNAGAR – PALITANA – AHEMDABAD 2

Partenza per la cittadina di Palitana che sorge nei pressi del monte Shatrunjaya uno dei luoghi più sacri del jainismo, dove i 24 maestri di questa religione avrebbero trovato l’illuminazione. Un complesso di 863 templi, costruiti oltre nove secoli fa, sorge su una collina dedicata agli dei. Bisogna essere in buona forma fisica per salire i circa 3500 gradini che in 3 chilometri di percorso conducono alla cittadella religiosa, in alternativa si può ricorrere al dholi, una comoda portantina sostenuta da due portatori.

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Giunti alla sommità ci si disperde in un contesto mistico che fa dimenticare le fatiche della salita. Il tempio più importante, impreziosito d’oro e diamanti, è dedicato ad Adinath, il primo tirthankara la cui leggenda si perde nella notte dei tempi. La visione dei templi è grandiosa, racchiusi da una gigantesca muraglia che custodisce il più grande complesso di edifici sacri di tutta  l’India.
Poi trasferimento a Ahemdabad. Arrivo e sistemazione all’hotel.

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Cena e pernottamento in hotel.

Palitana, 227 km da Ahmedabad, collina sacra ai Jainisti. La “Città degli dei”, posta alla sommità della collina a circa 700 m di altezza, si raggiunge a piedi con la suggestiva scalinata che porta ai templi.

L’architettura di Palitana si concentra sui templi dedicati a questa religione che si trovano sulla vetta delle due colline di Shatrunjaya in Guajarat. Tale sito viene ritenuto il più ricco di templi in tutto il mondo. Una visita alla collina rappresenta per i jainisti il raggiungimento del Nirvana, ovvero la salvezza.

 

12° Giorno AHMEDABAD-DHAKA  3

Prima colazione in hotel  (o box brekfast secondo orario del volo) trasferimento in aereoporto e operazioni volo da Ahmedabad a Dhaka.Arrivo nelle prime ore del pomeriggio,incontro con la  guida locale e  tempo permettendo,una passeggiata in centro città.Cena e pernottamento.

13° Giorno: Dakha 4

 

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Prima colazione in hotel e visita alla città e il Parlamento di Dakha di Louis Khan.

Enormi occhi sulle pareti formate da mattoni pare che ci stiano osservando dalla costruzione del Parlamento di Dakha realizzato dal progetto dell’architetto Louis Khan. Circondato dal silenzio nella grandiosità dei giganteschi cubi, cilindri e sfere che si stagliano sulla distesa d’acqua. Situato in Asia ma in apparenza ricorda un penitenziario piranesiano con maestose calotte e colonne giganti con scalinate che si intrecciano e non conducono in alcun luogo.

Tempo permettendo  si potrà effettuare una passegiata al porto storico, quello dei pescatori.Cena e pernottamento.

14° Giorno: Escursione a Sonargaon -Delhi 5

Escursione a Sonargaon, città fantasma, un antico insediamento di mercanti che è stato strappato alla giungla ed ospita una serie di sorprendenti abitazioni realizzate in stile occidentale.Situata nelle vicinanze della capitale, a circa 19 miglia, Sonargaon è la storica capitale del Bangladesh. I sovrani delle varie dinastie che si sono susseguiti nei secoli, hanno contribuito a rendere la città un centro importante e caratterizzato dall’architettura e dalla cultura storica che lo contraddistinguono. Sonargaon si arricchisce inoltre di parchi meravigliosi ed un museo d’arte storico oltre ad ospitare il Palazzo reale che raccoglie in sé il ricordo delle culture che hanno attraversato questo luogo e degli architetti che si sono ingegnati per realizzare costruzioni di rilievo.

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In serata trasferimento all’aereoporto e operazioni di imbarco volo diretto a Delhi,arrivo e pernottamento.

 

15° Giorno: DELHI  6

Dopo la prima colazione in hotel, Ia mattina, dedicata al cuore della città vecchia, toccherà tre luoghi altamente significativi: Chandni Chowk, l’arteria principale, il Red Fort, l’antica residenza imperiale della città e la Jama Masjid, la moschea più grande di tutta l’India. Il Raj Ghat, magnifico parco sullo Yumana in cui si succedono i memoriali dei padri fondatori della nazione.

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Nel pomeriggio visita all’incantevole Tempio Sikh Gurudwara Bangla Sahib, con la spiccante cupola d’oro che troneggia sull’edificio centrale. Il Tempio ospita oltre un ospedale, una biblioteca e una scuola,  una mensa che serve pasti a chiunque ne avesse bisogno. L’atmosfera che si respira entrando è davvero suggestive.

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Visita al Tempio dei Fiori di Loto.Entrarvi in silenzio ,e ammirare le persone,di tutte le età religione,sesso ecc.ecc. che in pace in armonia,pregano,ognuno il suo Dio,vi lascerà l’animo ristorato e in pace.

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Cena e pernottamento in hotel.

Si giunge a Delhi per visitare la capitale e i suoi monumenti storici più importanti.

Delhi racchiude in sé ben 8 città che sono state realizzate in tempi antichi dalle varie dinastie che si sono susseguite al potere nei secoli a partire dal clan di Rajput che è poi passato ai diversi re che hanno regnato sulla città tra etnie turche e afgane. In particolare si ricorda il re Firoz Shah Tughlaq a cui si devono le opere di stampo indo-islamiche tutt’oggi presenti grazie alla conservazione di straordinarie opere monumentali. In seguito altre dinastie impreziosirono Delhi con opere architettoniche di rilievo.

Seguirono gli inglesi con il loro contributo allo sviluppo della città e delle sue architetture soprattutto per merito degli architetti Lutyens e Baker.

16° Giorno: DELHI 7

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Prima colazione in hotel, La mattinata è dedicata alla città nuova, costruita durante il dominio Inglese, a partire dal suo cuore: Connaught Place, animato quartiere che unisce la città vecchia con quella nuova: New Delhi, progettata da E. Lutyens, con la Rajpath, la grande via imperiale, i musei, il Palazzo Presidenziale e l’India Gate. Nel pomeriggio si prosegue con la visita della Tomba di Humayun e con il complesso del Qutub Minar attorno ad un antico minareto, a tutt’oggi la più grande torre in mattoni di tutta l’India, si sviluppa un insieme di santuari e moschee finemente decorati.

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Cena e pernottamento in hotel.

17° Giorno: DELHI – ITALIA   9

Trasferimento all’aeroporto internazionale, disbrigo delle formalità di imbarco e check-in volo per Italia.Arrivo e fine dei servizi.

 

La quota comprende:

  • Volo di linea da Roma ( su richiesta da altre città)in classe economica franchigia bagaglio 20 kg
  • 4 voli interni in classe economica franchigia bagaglio 20 kg
  • Sistemazione in camera doppia in hotel 4***** e 5*****
  • Tutte le visite e trasferimenti con mezzo privato con aria condizionata
  • Trattamento di pensione completa dal pranzo del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo.
  • Visite ed escursioni come da programma;
  • Acqua minerale a bordo del veicolo;
  • Ingressi a monumenti o musei durante le visite guidate
  • Guida accompagnatore professionale parlante Italiano durante tutto il tour.
  • Assicurazione medico ( massimale € 10.000,00)  bagaglio ( massimale €1.500,00)
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia Pietro Tarallo
  • Kit foto del Vostro tour a cura di Massimo Bisceglie

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali €   380,00 da riconfermare all’emissione del biglietto
  • Bevande ai pasti
  • Mance ed extra di carattere personale
  • Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “La quota base include”;
  • Visti India e Bangladesh

FACOLTATIVA ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO €  120,00




Corea del Nord – Anniversario nascita del Grande Leader Kim Il Sung

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Se desiderate vedere con i vostri occhi una nazione chiusa al mondo esterno eppure ricca di fascino, bellezze naturali ed angoli nascosti, la Corea del Nord è la destinazione ideale. Si tratta di una meta insolita, che non esiterà a rapirvi con la sua originalità, invitandovi a una vera e propria immersione nella storia.La Corea del Nord non è una meta turistica molto comune, pertanto la nostra massima priorità è garantire che possiate trarre il meglio dal vostro tour.

Offriamo un tour in una delle destinazioni più misteriose e meno visitate al mondo durante la Festa del Sole.

Il giorno del Sole è una festa nazionale a cadenza annuale celebrata in Corea del Nord il 15 aprile, il giorno di compleanno del fondatore ed ex presidente Kim Il-sung.Essa è la festa più importante del paese, e viene spesso considerata la controparte nordcoreana del Natale.

Il compleanno di Kim Il-sung, che era già una festa pubblica a partire dal 1968, venne rinominata “giorno del Sole” nel 1997, tre anni dopo la morte del presidente. La nuova nomenclatura si riferisce al nome “Il-sung , che in coreano significa “diventare sole”.

Alla scoperta di uno dei paesi più misteriosi di tutto il mondo,  arriviamo alla capitale Pyongyang. Poi la linea di demarcazione con l’odiata corea del sud paese impenetrabile per i nord coreani. Il viaggio continua nei paesaggi dei monti del nord, della costa est tra monasteri e monumenti moderni con un popolo che ha conservato una meravigliosa simpatia e genuinità e che ci sorprenderà di oltre ogni limite facendoci incontrare l’inatteso.

Come ogni anno, ultimati i dettagli della grande parata  e degli appuntamenti più importanti della celebrazione, la capitale si colora di fiori di plastica, gli strumenti musicali vengono accordati e i leggeri passi di danza dei ballerini accendono la festa dei lavoratori.

Il culto della personalità costruito intorno ai Leader del Paese, l’architettura del periodo sovietico associata all’atmosfera della Cina degli anni ’50, la natura incontaminata, il calore del popolo e i monumenti colossali di Pyongyang, renderanno il vostro viaggio nella RPDC un’esperienza indimenticabile.

Di seguito troverete i dettagli di un itinerario di dieci giorni alla scoperta di un sistema sociale alieno rispetto al nostro.

 

 

 1° giorno – Italia-Pechino 12 aprile

Ritrovo dei partecipanti in aereoporto  e operazioni di imbarco volo direzione Pechino, pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno – Pechino-Pyongyang 13 aprile

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Dopo aver trascorso la notte a bordo dell’aereo, al mattino si arriverà all’aeroporto di Pechino, dove si proseguirà per l’altro volo di linea, operato da Air China, che consentirà di raggiungere Pyongyang. L’arrivo previsto nella capitale della Corea del Nord è nel pomeriggio: a questo punto si avrà tempo a sufficienza per occuparsi delle formalità che precedono l’ingresso. Va sempre tenuto conto che il numero di controlli è particolarmente elevato, così come lo scrupolo con il quale essi vengono effettuati. Ecco perché sarà cura dell’organizzazione diffondere una nota con tutte le norme doganali stilate in maniera precisa. All’interno di questa nota verranno elencate le regole a cui attenersi per non incorrere in eventuali intoppi burocratici, che rischierebbero di ritardare l’inizio della propria avventura. Viaggiare preparati, infatti, è il modo migliore per godersi a pieno l’esperienza. Dopo aver sbrigato le formalità, si verrà accolti dalla guida locale, che condurrà tutte le conversazioni in italiano. Una volta raggiunto il centro città, passeggeremo dalla piazza Kim II Sung al Grand Theatre assieme alla guida. È importante ricordare che in Corea del Nord è necessario essere sempre accompagnati dalla guida locale: è sconsigliabile infatti avventurarsi in giro da soli per evitare di incappare in spiacevoli sanzioni. Dopodiché ci si sistemerà per la notte in hotel, ove si potrà degustare una cena inclusa al ristorante girevole, situato ai piani alti di una delle due torri gemelle. Pernottamento.

3° giorno – Pyongyang 14 aprile

Prima colazione in hotel. Oggi visiteremo un museo filatelico, dove si potrà ammirare una collezione di francobolli tra i più particolari. Seguirà la visita al Victorious War Museum o Museo della Liberazione della Madrepatria, dove fra i principali reperti esposti ammireremo la USS Pueblo, una nave della marina statunitense catturata in acque territoriali nordcoreane nel gennaio 1968. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visiteremo il Korean Revolution Museum, uno dei musei più grandi al mondo. Andremo quindi alla Mangyondae Nativity House, ritenuto il luogo in cui ha trascorso la fanciullezza il primo leader nordcoreano. Assisteremo poi al meraviglioso spettacolo che si tiene al “Children Palace” (Palazzo dei Bambini), una specie di conservatorio e accademia insieme, una istituzione in cui talentuosi bambini, sin dalla tenera età e fino all’adolescenza, imparano le arti della musica, del ballo, del canto e della recitazione.

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Cena in ristorante con barbecue. Pernottamento in hotel.

 

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4° giorno – Pyongyang Festa del Giorno del Sole 15 aprile

Prima colazione in hotel. Andremo al Mansudae Fountain Park, un vasto parco nel centro di Pyongyang, ricco di fontane e getti d’acqua. Seguirà la visita alla metropolitana di Pyongyang, molto  caratteristica, una delle più profonde al mondo. Sorprende per le sue stazioni, adornate da sculture in bronzo, grandi murales, mosaici e lampadari a più bracci e con le colonne, i gradini e i corridoi di marmo. Si prosegue per l’Arco di Trionfo, il più grande al mondo sinora costruito, eretto per celebrare Kim II-sung come guida del Paese e della resistenza coreana durante l’occupazione giapponese.  Seguiremo quindi i festeggiamenti. Pranzo in ristorante. Continuazione dei festeggiamenti. Cena in ristorante.

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Per chi lo desidera, prima del rientro è possibile fare una passeggiata notturna fino alla torre Juche, che celebra l’ideologia ufficiale della Corea del Nord.

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5° giorno Pyongyang – Parco Naturale dei Monti Myohyang 16 aprile

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Dopo la prima colazione, un’altra giornata completamente dedicata all’affascinante capitale, che inizierà con la visita al Palazzo del Sole, che costituisce il Tempio Sacro della Patria,detto Palazzo di Kumsusan. Si tratta di un’esperienza davvero unica e IRRIPETEBILE nel suo genere, che non troverete scritto in nessun libro e per la quale è necessario essere vestiti in maniera decorosa.Un palazzo faraonico, mausoleo dove sono sepolti Kim II Sung, Padre della Patria, e il figlio Kim Jong I deceduto nel 2011. si ripartirà verso nord per visitare l’interno del paese. Pranzo in hotel. Si proseguirà poi verso i monti Parco Naturale dei Monti Myohyang.

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I Monti Myohyang (foto), dove campeggia il monte Piro di oltre 1’900 metri d’altitudine, costituiscono uno dei principali complessi montagnosi riconosciuti di eccezionale bellezza naturale persino dall’UNESCO, che l’ha riconosciuto nel 2009 come riserva della biosfera. E’ in questo contesto che troviamo una ventina di tempi buddisti, fra cui quello di Pohyon costruito nel 1042. Non mancano grotte, valli ed edifici particolari che rendono unica la regione: dalla pagoda a 13 piani che ospita una collezione di 80’000 libri, al salone dell’amicizia internazionale in cui sono custoditi i regali ricevuti dai leader nordcoreani nell’ambito di visite di Stato o di Partito. Escursione a piedi nella valle. Cena e pernottamento in hotel nell’area.

6° giorno –Parco Naturale dei Monti Myohyang – Pyongyang – Ryonggang 17 aprile

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Ancora una giornata dedicata al Parco Naturale dei Monti Myohyang. Dopo la prima colazione, visita dell’International Friendship Exhibition, due immensi e splendidi edifici in stile coreano classico inseriti in uno straordinario contesto naturale. Al loro interno sono esposti, in rigoroso ordine geografico e cronologico, oltre 100.000 regali preziosissimi che Capi di Stato e personaggi importanti di tutto il Mondo hanno fatto ai primi due Presidenti, Kim Il Sung e Kim Jong Il, e all’attuale Kim Jong Un. Molti dei regali sono pezzi unici d’inestimabile valore, anche oggetti incredibili, e alcuni dei regali…provengono anche dall’Italia. Una piacevole passeggiata nel parco alla scoperta di imponenti foreste, cascate, rocce e piante millenarie conduce al Sangwon Hermitage, antichissimo e suggestivo monastero buddhista collocato tra una cascata e uno strapiombo di 565 metri. Il percorso è ovviamente in salita ma è confortevole e dotato di ponticelli, scalette e corrimano ed è percorribile da tutti. All’inizio del percorso s’incontra un antico e singolare cimitero buddhista dove le tombe sono costituite da piccoli stupa in pietra. Lungo il percorso ci sono alcuni padiglioni coperti per la sosta e l’osservazione del panorama. La fatica sarà abbondantemente ricompensata dall’immersione totale in un paradiso verde che emana suggestioni indimenticabili. Visiteremo quindi il Pohyon Temple, un tempio buddista davvero spettacolare risalente al lontano 1024. Il tempio custodisce tra  l’altro un prezioso archivio con 80.000 blocchi di legno antichissimi contenenti l’opera completa delle scritture buddhiste. Pranzo a picnic presso le piccole cascatelle della valle di Manpok, chiamata anche la valle delle diecimila cascate (con un po’ di esagerazione) per via dei numerosi rivolid’acqua che scendono dalla pareti di roccia.

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Ritorniamo in direzione Pyongyang nel pomeriggio. Ci dirigiamo quindi verso Nampo, il porto principale della Corea del Nord situato a sud della capitale alla foce del fiume Taedong. Proseguiamo per  la famosa località termale Ryonggang. Cena con barbecue coreano e pernottamento presso una Spring House inserita in un bellissimo parco naturale.

7° giorno – Pyongyang – West Sea Barrage – Sariwon – Kaesong 18 aprile 

Prima colazione in hotel. Si parte  in direzione della West Sea Barrage, una diga imponente lunga 8 km che si trova in mezzo al Mar Giallo, costruita per evitare le inondazioni che da sempre affliggono la zona. Un’opera maestosa sotto tutti i punti di vista,in quanto si è dovuto intervenire perché le terre si trovano sotto il livello del mare come in Olanda e venivano sistematicamente allagate. Si attraverserà in pullman la diga con soste alla chiuse. Si visiterà il museo dedicato, ove potremo assistere ad un video-documentario sulla sua costruzione. Per l’epoca poteva infatti vantarsi di essere una delle opere ingegneristiche più ardite e grandiose. Raggiungeremo quindi Sariwon. Ci si dedicherà alla visita di una cooperativa agricola storica e “gloriosa”, importante per la sua rilevanza nel modello socialista, secondo il  Presidente Kim Il Sung. Lungo il percorso di rientro potremo ammirare ampie zone agricole dedicate alla coltivazione del riso. Questa zona fu rasa al suolo dagli Usa e cosi il governo, a testimonianza delle cultura secolare del Paese, ha fatto ricostruire questa zona con dimore in stile coreano, architettura tradizionale dei villaggi.

Il tragitto permetterà di sostare presso il tempio confuciano di Songbul, risalente alla fine del IX secolo, e alla piccola fortezza difensiva di Jongbang

Si proseguirà poi verso Kaesong. Nei pressi della città visiteremo il mausoleo del re Kongmin, meglio noto come Hyonjongrung Royal Tomb. Si tratta di una delle tombe reali della dinastia Koryo. Risale al XIV secolo ed è una delle meglio preservate. Cena e pernottamento in hotel.

   

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8° giorno – Pyongyang – la DMZ a Panmunjom (il 38° parallelo)

19 aprile

Prima colazione in hotel. Passeggiata mattutina fino a Janam Hill attraverso la nam gate. Si parte quindi per l’antica capitale coreana durante l’epoca Koryo. Durante il tragitto, che durerà circa due ore,sull’autostrada (la Pyongyang–Seoul,interrotta al confine posto al 38°parallelo), meno trafficata al mondo, si effettuerà una sosta al Monumento della Riunificazione,che dal 53 ,dopo quasi 70 anni,forse sta riacquistando un importante significato,visto che le due Coree hanno in programma incontri diretti nel 2019. Dopodiché si raggiungerà Panmunjom, posta sulla linea di demarcazione militare DMZ. Si tratta di una linea che si estende per 250 km da est verso ovest e attraversa le due Coree creando una zona cuscinetto di 4 km. Qui si potranno consultare moltissimi reperti storici grazie alla visita al Museo della Pace e al Monumento all’Autografo,e Museo dell’Armistizio,dove fu firmato l’armistizio tra le due coree e dove è conservato l’originale firmato dagli Usa e Corea del -Sud;la stanza  dei colloqui, dove è situato il famoso tavolo,collocato nel punto esatto della linea di demarcazione,e diviso in due parti identiche. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita al Koryo Museum, antica scuola confuciana contenente i reperti dell’antica dinastia Koryo, fondatrice del primo Regno di Corea.

Tra i punti di interesse il Central Insam Shop, dove sarà possibile acquistare prodotti a base di insam coreano, ben più pregiato di quello cinese. Infine, si potranno visitare le tombe gemelle degli antichi sovrani di discendenza mongola,Kong Ming e sua moglie.L’imperatore,  discendente della dinastia Koryo, fu un regnante illuminato che nella seconda metà del XIV sec. diede un impulso culturale al suo paese. Il sito storico, con le tombe ‘sorvegliate’ da grandi statue raffiguranti militari e notabili dell’epoca, si trova in cima a una collina con una suggestiva vista sulla valle sottostante.

Rientro a Pyongyang, cena in barca con intrattenimento musicale. Pernottamento in hotel.

 

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Poi il Cimitero dei Martiri sul Monte Taesong, complesso monumentale dove sono sepolti e ricordati con uno sfavillio di statue, busti in bronzo e immense bandiere di granito rosso, coloro i quali hanno dato la vita per la liberazione della DPRK dal giogo giapponese. Il cimitero, tra l’altro, è inserito in un contesto naturale spettacolare su una collina da cui si può godere del panorama completo della città.

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Continua la visita al “Mansudae Art Studio”, dove ammirare artisti al lavoro con varie discipline, tra cui spicca la pittura realizzata con minuscoli granelli di sabbie e rocce naturali al posto di tempere e acquarelli.

Il pranzo sarà ospitato all’interno di un ristorante locale e sarà seguito dalla visita all’impressionante  Museo della Guerra dov’è esposta la famosa “Pueblo”, la nave-spia americana catturata nel Gennaio 1968, con tutto l’equipaggio a bordo, durante un’incursione all’interno delle acque territoriali coreane. La vicenda portò all’orlo di una guerra tra le due potenze. L’equipaggio fu però trattato civilmente, secondo tutte le regole internazionali, e venne rilasciato alcuni mesi dopo, in seguito alla completa confessione manoscritta di tutti i misfatti.

Nel pomeriggio avrà luogo uno spettacolo circense, mentre la sera vi aspetterà una cena di commiato all’interno della nuovissima e spettacolare nave ancorata sulle sponde del fiume Taedong.

 

9° giorno – Pyongyang – Pechino 20 aprile

Prima colazione in hotel. Entriamo alla Biblioteca Nazionale Centrale, la Grand People’s Study House. Si prosegue con la visita all’Embrodery Institution, il “glorioso” laboratorio fondato nel dopoguerra da Kim Jong Suk, moglie del Presidente, dove donne e ragazze apprendono l’arte del ricamo, molto diverso dal nostro. Si potrà ammirare la lavorazione e procederea eventuali acquisti di opere d’arte incredibili, fatte unicamente a mano con ago e filo e con un’abilità veramente fuori dal comune. Poi c’è la sezione interessantissima dove vengono realizzati i manifesti di propaganda politica, con disegni che ricordano l’estetica di Stalin, molto belli e soprattutto veri pezzi da museo, introvabili altrove. Pranzo in ristorante. Passeggiata sulla Moran Hill, al cui vertice svetta la torre della TV di Pyongyang. Ci si dirigerà quindi verso l’aeroporto per prendere il volo diretto a Pechino, dove si arriverà in serata. E da dove si prosegue per volo notturno per Italia.

10° giorno – Arrivo in Italia 21 aprile

Arrivo  in Italia  e fine dei servizi.

Le quotazioni includono:

  • Voli di linea Italia-Pechino-Italia in classe economica,franchigia bagaglio 20 kg.
  • Voli internazionali Pechino-Pyongyang in classe economica franchigia bagaglio 20 kg
  • Tutti i trasferimenti con bus e guida privata
  • Pernottamenti in hotel in camere con servizi privati,
  • Pensione completa e acqua minerale durante i trasferimenti in Corea del Nord.
  • Guida locale  in lingua italiana
  • Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00 9 e bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Tutti gli ingressi alle località d’interesse e ai musei come specificato, dossier culturale/informativo sul paese.

Le quotazioni non includono:

  • Tasse aereoportuali pari a euro 340,00 soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei.
  • Bevande ai pasti
  • Visto ingresso Corea del nord 90,00
  • Eventuali tasse governative in uscita da Pyongyang o da Pechino (al momento non in vigore),
  • Mance per guide ,autisti,camerieri e facchini

 

FACOLTATIVA ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO VIAGGIO € 90,00 Vi copre intero costo del viaggio.




MOSCA E L’AURORA BOREALE

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L’aurora polare, uno dei fenomeni naturali più belli, viene poeticamente chiamata “la danza del cielo”. Quando la notte è limpida e gelata, il cielo si illumina di luci celesti e verdi, come se si stesse letteralmente trasformando in un palcoscenico per lo spettacolo del cosmo.

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1° Giorno : 1 Febbraio Italia – Mosca

Arrivo all’ aeroporto di Mosca. Trasferimento in hotel con bus riservato e assistente in italiano. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento in hotel. Dopocena visita opzionale Mosca by night e la Metropolitana con guida in italiano.

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2° Giorno : 2 Febbraio Mosca

Prima colazione in hotel. In mattinata visita panoramica di 4h con bus riservato e guida in italiano (ingresso al Monastero di Novodevici), la visita inizia dall’Università Lomonosov e la collina dei passeri dalla quale si apre una splendida vista su tutta la città; la via Tverskaya, la via più importante di Mosca; Piazza Pushkin, l’Anello dei viali, la Cattedrale di Cristo Salvatore . Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita della Piazza Rossa e del Cremlino di 4h con bus riservato e guida in italiano (ingresso a due cattedrali).Visita della Piazza Rossa (la più vasta della città e legata ai principali avvenimenti della storia russa). Esterno del GUM, la nuova piazza del maneggio. Visita dettagliata del Cremlino (vera culla della storia di Mosca, il Cremlino è una città all’interno della città, con i suoi palazzi, le sue Chiese, i suoi edifici amministrativi); visita interna a due Cattedrali. Minicrociera opzionale sulla Moscova ghiacciata con cena a bordo. Cena e pernottamento in hotel.

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3° Giorno:  3 Febbraio  Mosca – Murmansk 

Prima colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto con bus riservato e guida in italiano. Volo per Murmansk Trasferimento in hotel e check in. Partenza per la visita della città con guida locale. Pranzo in ristorante o in hotel. Nel pomeriggio escursione sulla nave rompighiaccio Lenin. Cena in hotel. Escursione serale alla ricerca dell’Aurora Boreale. Pernottamento in hotel.

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4° Giorno: 4 Febbraio Murmansk

Prima colazione in hotel. Partenza per Teriberka, lungo la costa dell’oceano artico, tra paesaggi selvaggi, cascate e foreste. Pranzo in ristorante. Rientro a Murmansk. Cena e pernottamento in hotel.

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5° Giorno:  5 Febbraio Murmansk

Prima colazione in hotel. Partenza per l’Husky Park dove si avrà la possibilità di fare un safari sulle slitte trainate dai cani. The e pasticcini per rifocillarsi. Partenza per il Villaggio Sami, visita e pranzo tradizionale. Tempo a disposizione per esplorare il villaggio. Nel tardo pomeriggio rientro a Murmansk. Cena in hotel. Trasferimento in aeroporto per il volo serale verso Mosca. Pernottamento in hotel in zona aeroporto.

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6° Giorno: 6 Febbraio  Mosca / Italia

Rientro in Italia. Fine dei servizi.




Giappone il meglio gran tour

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STRAORDINARIO VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE

Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.

Potrete girovagare fra gli antichi giardini zen di Kyoto,”perdervi” nella giungla al neon di Tokyo, provare un sushi da leccarvi i baffi , innaffiandolo con il migliore saké, dormire in un monastero buddista, emozionarvi scorgendo il profilo maestoso del Monte Fiji e nel visitare i villaggi autentici del Giappone rurale e dei samurai.

Sarà un incredibile viaggio nel tempo fra scenari contrastanti dell’antico e moderno Paese del Sol Levante.

Quanti monti, quanti fiumi
dovrò traversare ancora
prima di giungere alla terra
ove finisce la solitudine?
Oggi, come sempre,
sono in cammino.

 

Giorno 1: ROMA/TOKYO

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco volo per Tokyo. Pasti e pernottamento a bordo.

Giorno 2: TOKYO

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Arrivo  alle 10.30  e incontro con la guida  che resterà con voi per la durata del tour.

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Inizieremo la “scoperta” della tentacolare capitale nipponica comprendente anche una visita a piedi nei famosi quartieri di Ginza e Ueno centri della moda e dello shopping.  Ginza è la risposta della capitale giapponese alla Fifth Avenue (la Quinta Strada) newyorchese. Intorno al 1870, questa fu una delle prime aree di Tokyo a trasformarsi secondo nuovi concetti urbanistici, per esempio con la costruzione di numerosi (per l’epoca) edifici in mattoni in stile occidentale. Oggi altri quartieri dello shopping si sono imposti per la loro opulenza, esuberanza e popolarità, ma Ginza continua a distinguersi per quel suo aspetto sofisticato e un po’ snob, oltre che per una sfrenata tendenza al consumismo che pare non avere cedimenti. E’ dunque un luogo fantastico in cui andare per vetrine e curiosare da una galleria d’arte all’altra. Ueno invece è una delle ultime roccaforti di Tokyo permeata dall’atmosfera dell’antica Shitamachi. Ameyoko, la sua zona commerciale all’aperto è vivace e frizzante e, ancora oggi, un luogo attivo e affollato. Trasferimento in hotel pernottamento.

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Giorno 3: TOKYO/FUJI/HAKONE/TOKYO

Prima colazione in hotel e partenza in pullman per le pendici del monte Fuji. L’immagine del più bel vulcano del mondo, simbolo per eccellenza del Giappone, è presente ovunque: cartoline, calendari, opuscoli di viaggi, souvenir e vecchie xilografie. Il monte Fuji è sempre un panorama mozzafiato che domina la regione a circa 100 km ad ovest di Tokyo. L’ascesa a questo vulcano è una tradizione mistica, ma molti visitatori si accontentano di ammirarne la vetta dalle pendici. A questo proposito Hakone è forse il più famoso punto  di osservazione del Fuji. Saliremo in funivia fino a 2500 m per ammirare il panorama. Nelle giornate particolarmente limpide, soprattutto d’inverno, si riesce a vedere il monte anche dalla capitale; la vista è estremamente pittoresca quando il cono vulcanico della montagna più alta del Giappone (3776 m) è incappucciato di neve (vedi foto allegata al programma). Prima di raggiungere la località di Hakone si visiterà la Pagoda della Pace e poi si proseguirà per il Lago Ashino-ko da dove ci s’imbarcherà  per una breve crociera. Pranzo in corso di viaggio e poi le visite continueranno con un percorso in cabinovia alla volta del Monte Komagatake e la Valle Owakudai. Al termine di questa giornata, dedicata alle bellezze naturali del paese che ci ospita, si rientrerà a Tokyo. Cena  e pernottamento.

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Giorno 4: TOKYO con escursione a Nikko

Prima colazione in hotel. Escursione intera giornata con pranzo incluso a Nikko con bus e guida. Dopo la prima colazione partenza per l’escursione, con pranzo incluso, alla città di Nikko famosa per i suoi santuari dorati e templi di squisita fattura, in una vegetazione lussureggiante. La visita, con guida, include : il grandioso santuario Tosho-gu, il Lago Chuzenji e la cascata Kegon-no-Taki (97 m). Il muschio secolare che ricopre che ricopre i muri, le file di lanterne di pietra perfettamente allineate, le porte rosse scintillanti e gli alti alberi di criptomeria: questo è soltanto uno dei sentieri di Nikko, una città-santuario che custodisce la gloria dell’epoca Edo (1600-1868). La storia di Nikko come centro religioso ebbe inizio verso la metà dell’VIII secolo; in quel tempo il monaco buddhista Shodo Shonin (735-817) vi fondò un eremo, che divenne un famoso centro di formazione per i monaci buddhisti, ma poi cadde nell’oblio. Nikko divenne poi famosa quando, nel 1617, lo shogun Tokugawa Iemitsu scelse la città come luogo per commemorare suo nonno Ieyasu, facendo erigere uno dei templi più decorati di tutto il paese. Il Tosho-gu fu costruito a partire dal 1636 e consta di una pagoda a 5 piani con un’altezza di 32 metri, per la quale vennero utilizzate le più raffinate tecniche di decorazione dell’epoca: dorature, tetti costruiti secondo l’architettura cinese, colonne e balconi arricchiti da motivi complicati. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di arte ”barocca” giapponese, nonché dell’attrazione principale della città. Dopo questa visita si prosegue per il Lago Chuzenij e la cascata Kegon-no-Taki che, con i suoi 97 metri di salto, è famosa per essere il luogo di suicidio preferito dagli amanti contrastati o traditi.Pranzo in corso di escursione.

Rientro a Tokyo e un po’di tempo a disposizione per iniziative personali. Cena libera e pernottamento.

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Giorno 5: TOKYO – MIYAJIMA – HIROSHIMA

Consumata la prima colazione, e lasciati i bagagli nelal hall,gli stessi verranno spediti al vostro hotel a Kyoto.Preparare un piccolo bagaglio per la notte.

Ci avvieremo verso la stazione ferroviaria di Tokyo per salire sul ”treno-proiettile” Shinkansen (4) diretto a Hiroshima.

Si proseguirà poi in barca per raggiungere l’isola di Miyajima (propriamente detta Itsukushima) è una delle località  tradizionalmente considerate le più pittoresche del Giappone. Letteralmente Miyajima significa ”Isola Santuario”, e il luogo è considerato sacro da oltre 1500 anni, autentico gioiello del Mare Interno situato ad 1 ora circa di treno e traghetto da Hiroshima. Il monumento più celebre è il santuario shintoista di Itsukushima costituito da numerosi edifici e padiglioni collegati da corridoi e passerelle su palafitte. E’ uno dei luoghi di culto più venerati di tutto il Paese, e aggiunge quindi ulteriore fascino alle straordinarie bellezze naturali dell’isola; il gigantesco torii  rosso alto 16 m (portale d’ingresso separato che precede ogni santuario shintoista) in legno di canfora sembra galleggiare sopra le acque ed è un vero e proprio emblema del Giappone, al pari del Monte Fuji. Il santuario, dedicato alle tre figlie della divinità shintoista Susano-o, fu fondato durante il regno dell’Imperatrice Suiko, nel 593. La struttura definitiva fu terminata nel 1168  sotto il patrocinio di Tairano-Kiyomori (1118-1181), grande condottiero del clan degli Heike e penultimo dominatore dell’era Heian. Il santuario, fiancheggiato da eleganti corridoi coperti, è noto per il tetto di paglia e per l’intenso colore aranciato degli eleganti intarsi in legno. Costruito su palafitte che emergono dal mare e che scompaiono con l’alta marea, sembra fluttuare sull’acqua. Ritorno a Hiroshima cena e pernottamento.

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Giorno 6: HIROSHIMA – HIMEJI – KYOTO

Prima colazione in hotel. Giornata questa del ricordo e del dolore che farà riaffiorare la memoria dell’immane tragedia vissuta dal popolo giapponese. “Hiroshima” è sinonimo di guerra e di orrore. La città richiama pacifisti e sostenitori del disarmo nucleare da tutto il Giappone e dal resto del mondo, ma è anche la capitale della prefettura di un’importante regione costiera industrializzata, una nuova, fiorente città i cui fiduciosi abitanti raramente menzionano la bomba atomica. All’arrivo visiteremo i vari monumenti dedicati alla tragedia del 6 agosto 1945: il Parco della Pace svolge un ruolo fondamentale di monito alle generazioni future sull’esperienza del passato. Lo scheletro della Cupola della Bomba Atomica è raffigurato nei libri di storia di tutto il  mondo: era la Industry Promotion Hall di Hiroshima fino al mattino di quel tragico giorno del 1945; oggi è patrimonio dell’Umanità, e si presenta nelle condizioni in cui lo ha ridotto l’esplosione. Il Memoriale Nazionale per le vittime della Bomba conserva foto delle vittime e testimonianze dei sopravvissuti; il Museo della Pace completa il quadro generale. Espone modelli in scala del ”prima” e del ”dopo”, bottiglie fuse per il calore, tegole e apparecchiature di metallo, divise scolastiche strappate e bruciate, un triciclo aggrovigliato e toccanti immagini. Dopo queste dolorose visite, il previsto pranzo in un ristorante locale penso che risulterà molto ”pesante”.

Partenza in treno super-veloce Shinkansen (lunch box in Shinkansen) con arrivo a Himeji, una città di  media grandezza 55 km a ovest di Kobe.. Fu quasi rasa al suolo dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, ma il fatto che il suo incantevole castello sia sopravvissuto ha del miracoloso. Soprannominato Hakuro-jo, Castello dell’Airone Bianco, per la struttura in legno e le pareti intonacate di bianco, il Castello di Himeji è considerato la più straordinaria fortezza del Giappone ed è inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Costruito nel 1581 da alcuni comandanti militari del luogo sul sito di una fortezza del XIV sec., nei primi anni del Seicento fu restaurato e reso ancora più bello da Ikeda Terumasa, genero dello shogun Tukugawa Ieyasu. La splendida costruzione passò nelle mani di numerose famiglie di nobili samurai fino alla Restaurazione Meiji, nel 1868. Poggiato su massicce mura totalmente integre, comprende numerosi resti di yagura (magazzini degli arcieri), torrette di avvistamento e altri edifici intorno al magnifico torrione principale, e si presenta esattamente come appariva nel 1618, anno in cui fu terminato. Le mura erano interrotte da feritoie, da cui si scagliavano le frecce e si sparava, e da piccole aperture dalle quali si versava l’olio bollente sugli invasori; la formidabile fortezza si è conservata in perfetto stato perché non è stata mai attaccata. E’ costituito da quattro torri di cui una è la torre principale e tre, le più piccole, sono quelle secondarie. La torre principale è collegata a quelle minori tramite dei corridoi. Nel complesso del castello ci sono inoltre 30 torrette, alcune delle quali comunicanti tra loro, che avevano la funzione di punti di osservazione e di spostamento veloce e sicuro delle truppe. Altro edificio interessante all’interno del castello è l’Harakiri-Maru dove i samurai andavano per praticarvi il suicidio.

Il Daitenshukaku è composto da sette piani anche dall’esterno sembra che ce ne siano cinque, mentre le torri più piccole sono di cinque piani (tre per chi guarda dall’esterno), La torre centrale, che poggia su basamento di pietra, è alta circa 50 metri ed è rafforzata da due colonne di legno che corrono dal basamento fino all’ultimo piano. L’intero complesso, dalle misure di 140 per 125 metri, sorge su due colline e, come abbiamo detto, comprendeva, oltre alle torri, una serie di costruzioni adibite all’osservazione e all’immagazzimento di viveri o di armi. Come già detto, il castello di Himeji non venne mai coinvolto in battaglie e anche durante i bombardamenti americani della seconda guerra mondiale subì solo lievi danni. Questo ci permette di ammirare il castello nella  sua forma integra, così come era stato costruito nei primi del ‘600. Una curiosità, per finire, data la sua bellezza e la sua ottima condizione è stato spesso usato come location di importanti film tra cui lo splendido”Ran”di Akira Kurosawa e “L’ultimo samurai” di Edward Zwick. Il tour continuerà con l’adiacente ParcoKokoen  che fu la residenza del Daimyo. Nel parco si trovano: uno stagno con cascata e una serie di splendidi giardini tra cui un giardino per il tè, un giardino di bambù ed un giardino fiorito. Ed infine visita ad una distilleria di Sakè.

Trasferimento a Kyoto in bus.Cena in ristorante locale. Pernottamento.

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Giorno 7: KYOTO

Prima colazione e intera giornata dedicata alla visita di questa importante città. Kyoto possiede tutto ciò che un turista possa desiderare: palazzi e quartieri storici, famosi giardini, oltre 1.800 templi, centinaia di santuari e incantevoli scorci tra le colline boscose. Settima città del Giappone in ordine di grandezza, Kyoto non è sfuggita alla modernizzazione, in particolar modo nella zona meridionale. La stazione, completata nel 1997, è costituita da un enorme atrio centrale e da un’area commerciale dall’architettura imponente; usciti dal complesso ci si trova in una città moderna simile a tante altre: non è necessario, però, andare molto lontano per ritrovare la bellezza classica. Le visite di Kyoto inizia dal lato nord della città dove è situato uno dei monumenti più preziosi e famosi del Giappone: il Kinkaku-ji (o Padiglione d’Oro), dal tetto decorato d’oro fino. Costruito nel 1394, fu dapprima la residenza delo shogun Yoshimitsu Ashikaga, prima di diventare un tempio buddhista: venerato per secoli, fu parzialmente distrutto da un incendio nel luglio del 1950, quando un giovane monaco decise di appiccargli il fuoco. Ricostruito assolutamente identico 5 anni più tardi, ha riaperto le porte solo nel 1987. Bellissima la casa da tè che si trova in fondo al giardino, costruita nel XVII secolo dall’imperatore Gomizuno-o. In contrapposizione al Padiglione d’Oro, c’è anche il Ginkaku-ji (o il Padiglione d’Argento) che però si trova nella Kyoto orientale, costruito nel 1482 dal nipote dello shogun sopra citato. Dopo la visita del Padiglione d’Oro, ad 1 solo km a sud-ovest di questo c’è il Tempio di Ryoan-ji (Drago della Pace) che è assolutamente necessario vedere perché è un importantissimo centro della scuola Zen di Rinzai. Fondato nel 1473, è conosciuto in tutto il mondo (è quasi il simbolo della città) per il Giardino rocciosocomunemente  attribuito a Soami: di forma   rettangolare, grande quanto un campo da tennis e circondato da mura, include 15 rocce di varie dimensioni che emergono da un mare di ghiaia bianca rastrellata, e si può ammirare dalla veranda dell’edificio del tempio. Il minimalismo non conobbe espressione più alta di quella che raggiunse in Giappone 500 anni fa; ideata per rappresentare delle isole che emergono dall’oceano, l’opera preannunciava di fatto gli albori della moderna arte concettuale ed era pensata per indurre alla contemplazione. Si visiterà quindi il Castello Nijo, impressionante edificio del 1603 costruito per lo shogun Yeyasu Tokugawa, abitato da numerosi suoi successori fino all’abdicazione dell’ultimo di essi nel 1867. Classificato come monumento storico, è costituito da 5 edifici all’interno di un vasto parco, quasi tutti affrescati da maestri del XVI e XVII secolo. In una stanza, manichini di cera rappresentano una visita al signore dei luoghi, fornendo un quadro molto vivo delle usanze e dei costumi del Giappone feudale. Si prosegue con il Palazzo Imperiale, anch’esso incastonato al centro di un magnifico parco di 84 ettari: quasi interamente chiuso al pubblico, si visitano solo l’esterno e poche sale da cerimonia, sufficienti comunque a far apprezzare la qualità delle decorazioni.Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio visita del Tempio Sanjusangen-do che fu fondato nel 1132 e ricostruito nel 1266 in seguito a un incendio. Dedicato anch’esso alla dea Kannon, qui venerata attraverso una statua principale  ed oltre 1000 statuette che la rappresentano, tutte risalenti al XIII secolo. La sala centrale è divisa in 33 compartimenti (Sanju-san significa appunto “33”), numero corrispondente alle successive incarnazioni della divinità. Quindi il santuario Heian, costruito nel 1895 per commemorare il 1.100simo anniversario della fondazione della città. Infine il Tempio Kiyomizu, dotato di una bellissima terrazza su palafitte che offre una superba veduta sull’intera Kyoto. Costruito nel 798 per onorare la dea Kannon nella sua incarnazione a 11 teste, venne ricostruito nel 1633; molto bella la Torre della Campana, quest’ultima fusa nel 1478. Pernottamento in hotel.

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Giorno 8: KYOTO – NARA – FUSHIMI INARI – TOKYO

Dopo la prima colazione, partenza in pullman per Nara, una piccola città la cui atmosfera tranquilla sembra creata ad arte per non disturbare il lungo riposo dei suoi più illustri antenati. Se da un lato la grandezza di Kyoto emerge da un passato relativamente recente, dall’altro Nara e i suoi dintorni custodiscono edifici talmente antichi che il fatto stesso che esistano ancora è sorprendente. L’imperatrice Gemmei fondò la città di Heijo (così si chiamava Nara all’epoca)  nel 710 d.C. con l’intenzione che fosse capitale permanente. Fu edificata solo 2 km a ovest della moderna Nara seguendo il modello di Chang’an, grandiosa città cinese della dinastia T’ang, centro cosmopolita della Via della Seta e metropoli più all’avanguardia del mondo antico. Nara, profondamente influenzata da Chang’an dal punto di vista culturale, era la “finestra” del Giappone sul mondo.

Oggi Nara è un grosso borgo provinciale, impreziosito dalle testimonianze dell’epoca d’oro e da un immenso parco, al cui interno si trovano i templi principali. Il più famoso, Todai-ji, è la maggiore realizzazione artistica della cultura di Nara ed è uno dei principali templi della scuola buddhista esoterica Hosso e il più importante di tutto il Giappone. Fu fondato nel 669 dalla moglie di Fujiwara Kamatari, un antenato della famiglia che governò a Kyoto durante il periodo Heian; occorsero più di 20 anni e 2 milioni circa di operai, artigiani ed artisti per completarlo. Ospita una gigantesca statua bronzea di Buddha di 16 m di altezza. Si visita poi il Parco dei Cervi: questi animali, considerati messaggeri divini secondo la dottrina shintoista, vagano liberi da secoli a Nara, sono circa 1.500 esemplari perfettamente abituati alla presenza degli umani che offrono loro del cibo preparato appositamente e in vendita in numerose bancarelle locali.

Ci recheremo inoltre in visita al Santuario Kasuga Taisha, anch’esso molto antico e fondato nel 768 dall’allora sovrano Fujiwara-no Michinaga  come santuario di famiglia. E’decorato da 2.000 lanterne in pietra ricoperte di muschio millenario e donate da fedeli a partire dal XI secolo. Altre 1.000 di  bronzo, sono elegantemente appese ai cornicioni degli edifici più vicini al complesso principale; due volte l’anno, nel corso del Festival di Setsubun che si svolge all’inizio di febbraio e in agosto, vengono accese dando vita a un suggestivo spettacolo che enfatizza la sacra atmosfera del santuario. Situato in fondo al parco c’è la Casa del Tesoro, un edificio moderno dipinto in rosso vivo a contrasto con il verde degli alberi, che ospita un interessante raccolta di armi antiche e di maschere del Teatro del No. Infine visita al santuario Fushimi Inari, il principale dedicato al “kami Inari”. Il santuario, scintoista, si trova alla base di una montagna chiamata anch’essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori. Dai tempi antichi in Giappone Inari è sempre stato visto come il patrono degli affari, e sia commercianti che artigiani tradizionalmente venerano Inari. In primo luogo, tuttavia, Inari è il dio del riso. Ognuno dei torii, le innumerevoli porte rosse che lo caratterizzano, è stato donato al Fushimi Inari-taisha da un’azienda giapponese. Pranzo non incluso.

Al termine delle visite, trasferimento in stazione e trasferimento a Tokyo.Cena e pernottamento.

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Giorno 9: TOKYO

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Prima colazione in hotel. La visita di Tokyo prevede la visita  dalla Torre dell’Osservatorio, da cui si ha una magnifica veduta della baia e della città.  e sosta poi sulla Piazza del Palazzo Imperiale (interamente ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo è architettonicamente molto semplice e sorge al centro di un vastissimo spazio verde occupato dai giardini, in gran parte chiusi al pubblico). Santuario di Meiji Jingu situato all’interno di uno splendido parco cittadino, i quartieri di Omotesando ed Harajuku.Pranzo in ristorante.

Durante il tour è prevista la famosa Cerimonia del The.Nelle sue immediate vicinanze sorge un santuario shintoista : l’Asakusa Jinja,di cui è prevista la visita, presso il quale si tiene in maggio una grande festività.

Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

Giorno 10:TOKYO- ITALIA

Prima colazione in hotel e trasferimento in aereoporto in tempo utile operazioni imbarco volo diretto a Roma.Arrivo e fine del viaggio e dei servizi.

 

Comprende : 

  • Voli di linea in classe economica franchigia bagaglio 20 kg,operati da Alitalia
  • Cerimonia del The.
  • Sistemazione in hotel di categoria 4*.
  • 8 prime colazioni in hotel, 4 pranzi e 5 cene in ristoranti locali (bevande escluse).
  • Treno super-veloce Shinkansen 2° classe: da Tokyo a Hiroshima  da Hiroshima a Himeji.
  • Treno da Kyoto a Tokyo
  • Spostamento con mezzi pubblici e privati come da itinerario
  • Ingressi come da programma
  • Guida parlante Italiano come da programma per la durata del tour
  • Trasferimento separato del bagaglio da Tokyo a Kyoto
  • Tasse locali
  • Accompagnatore dall’Italia
  • Assicurazione medica massimale 10.000,00  e bagaglio massimale 1.500,00

Non comprende

  • Tasse aeroportuali soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei pari a euro 380,00.
  • Le bevande ai pasti.
  • Le mance.
  • Tutto quanto non indicato espressamente alla “quota comprende”

Facoltativa

  • polizza contro annullamento al viaggio che copre intero costo del tour, euro 170,00



IL TIBET VISTO DALL’ALTO IN TRENO

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Un viaggio straordinario, in esclusiva, realizzato con il treno della ferrovia più alta del mondo, per visitare un paese unico nel suo genere nel periodo migliore dell’anno, infatti il cielo è limpido, terso, e potrete ammirare le cime più alte del mondo come in nessun momento dell’anno                                         

La ferrovia dei primati: la Qinghai-Tibet è la linea ferroviaria più lunga sull’altopiano ed è quella che si trova alla maggiore altitudine sul livello del mare, snodandosi per l’80% del suo percorso totale oltre i 4000 metri. La stazione ferroviaria del Monte Tanggula è la stazione ferroviaria più alta al mondo trovandosi a 5072 metri sopra il livello del mare. Un’opera imponente e contraddittoria che consentirà di raggiungere Lhasa attraversando un territorio spettacolare percorso fino ad oggi soltanto da yak selvatici e antilopi tibetane. I lavori di questi ultimi quattro anni sono stati eseguiti cercando di evitare il più possibile di interferire con il delicato eco-sistema ed hanno superato con successo grandi ostacoli quali il freddo, la rarefazione dell’ossigeno ed il suolo sempre gelato. Il treno ha vagoni con cuccette e docce, vagone ristorante e vagone turistico. Il vagone turistico è dotato di grandi vetrate grazie alle quali i viaggiatori possono godere piacevolmente del panorama  mozzafiato lungo tutta la linea. Il treno è tecnicamente all’avanguardia con sistemi di pressurizzazione come quelli in dotazione agli aerei di linea. Il Tibet, cuore delle Quattro Nobili Verità che stabiliscono i principi di causalità e di interdipendenza di tutti i fenomeni,è certamente il cuore propulsore di tutta l’Asia buddista. L’invasione cinese del 1959 provocando la diaspora tibetana ha in realtà come aperto una cassaforte effondendo a piene mani il suo contenuto: quella che era una realtà segreta è divenuta quindi una realtà conosciuta da tutto il mondo. Ha consentito al Dalai Lama, supremo capo spirituale e simbolo di quella cultura e del popolo oppresso costretto a fuggire, di accendere nel mondo l’interesse per il buddismo tibetano e di guadagnarsi con la sua saggezza la simpatia politica per la causa dell’indipendenza e la solidarietà di tutte le culture occidentali. Il tetto del mondo, il luogo più alto per la spiritualità dell’uomo, una cultura legata a doppio filo con la pratica religiosa che raggiunge altezze solo percettibili da noi occidentali. I Tibetani danno alla loro religione il nome di “Chos” che significa semplicemente “legge”. Solo negli ultimi decenni si è potuto approfondire il significato profondo e non apparente di alcuni rituali che in passato sono stati spesso semplicisticamente liquidati come espressioni magiche e demoniache. Il buddismo tibetano, che lascia invece grande spazio alle modalità per raggiungere l’illuminazione, si fonda sul lamaismo (lama = guida spirituale) che venne introdotto nella regione nell’VIII secolo sovrapponendosi alle religioni primordiali autoctone animiste. Il lamaismo assorbe in particolare le caratteristiche della religione Bon e forma un quadro religioso che è la continuazione della religione antica seppure sotto nuove vie, forme e pratiche che mantengono saldamente la meta comune: l’illuminazione. Dice il XIV Dalai Lama: “Quando vi svegliate al mattino, se avete interesse allo sviluppo spirituale, dovete esaminare la vostra mente e cercare di sviluppare una giusta motivazione. Quindi ripromettetevi seriamente, con determinazione, di praticare in futuro, e in particolar modo oggi stesso, un corretto comportamento e un corretto modo di pensare. Pensate che aiuterete gli altri in modi corretti, e se ciò non sarà possibile, vi asterrete almeno dal nuocere loro. In seguito, durante il giorno, di tanto in tanto rammentate a voi stessi ciò che vi siete ripromessi al mattino. A sera ripercorrete la vostra giornata per vedere se l’avete davvero trascorsa come vi eravate ripromessi al mattino. Se trovate qualcosa di buono, bene, siatene lieti! Rafforzate la vostra decisione rallegrandovi delle buone azioni compiute e ripromettendovi di continuare così nel futuro. Se scoprite che nel corso della giornata avete commesso qualche azione negativa, provatene rimorso e rimproverate voi stessi, riflettendo sul fatto che le azioni negative commesse nel passato sono il motivo per cui state tuttora sperimentando conseguenze indesiderabili. Riflettete che se continuerete a indulgere in azioni simili nel futuro, si ripeteranno anche le conseguenze negative.  Questo è il modo: provare e riprovare e riprovare ancora! Allora, col tempo, c’è speranza. C’è la possibilità di migliorarsi. Le benedizioni che vengono dagli altri non sono sufficienti. Le benedizioni devono venire dall’interno.

Senza il nostro sforzo, le benedizioni non possono raggiungerci”. All’interno di queste riflessioni abbiamo ritrovato tutti gli elementi rituali, le espressioni, le maschere, gli oggetti simbolici, i costumi, le danze, la musica, le cerimonie del mondo tibetano e abbiamo identificato il filo sottile ma inossidabile che lega gli uomini gli uni agli altri.

1° giorno: ROMA-SHANGAI

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto Roma Fiumicino  e volo per Shangai. Pasti e notte in volo.

2° giorno: SHANGAI-XINING

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Arrivo a Pechino e coincidenza volo per Xining. Incontro con la guida e trasferimento in hotel per la cena e il pernottamento.

3° giorno:  XINING/LAGO QINGAI/TRENO PER LHASA

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Prima colazione in hotel e visita della città di Xining
, capitale della provincia del Qinghai. E’ situata lungo il corso del fiume Xining ed è stata fra le più importanti città commerciali nelle vie carovaniere verso il Tibet Giornata di visita di questa zona popolata da diversi gruppi etnici della provincia tra i quali i Tibetani, gli Hui, gli Han. Inoltre visita del tempio Tai Er Si, uno dei sei grandi monasteri della setta dei Berretti Gialli del Buddismo tibetano. L’edificio fu eretto nel 1557, su un terreno sacro, nel luogo natale del fondatore della setta. La leggenda racconta che, alla nascita di Tsong Khapa (il nome del fondatore), qui caddero dal suo cordone ombelicale alcune gocce di sangue da cui ebbe origine un albero con foglie segnate dall’immagine del Buddha. Seconda colazione in corso di visita.
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Visita al Lago Qingai situato a quota 3400 metri. Visita nei dintorni del lago. Dopo la cena trasferimento alla stazione ferroviaria, sistemazione in scompartimento di prima classe con 4 cuccette per scompartimento e partenza per Lhasa dove si giunge dopo circa un giorno di viaggio. Pernottamento.

4° giorno: TRENO PER LHASA

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Pensione completa. Intera giornata di viaggio lungo un percorso paesaggistico di incomparabile bellezza. La linea ferroviaria Pechino-Lhasa, nota anche col nome di Linea del Qinghai-Tibet, Treno del Cielo o Tibet Express collega Xining, capitale della provincia cinese del Qinghai, con Lhasa, capitale del Tibet. In tutto la linea serve 44 stazioni e può essere percorsa da otto treni contemporaneamente. L’idea della ferrovia nacque da Mao Zedong, che intraprese alla fine degli anni cinquanta la costruzione del “Treno dei Cieli”, ma che, a causa dei costi e dei problemi tecnici derivanti dal suolo impervio delle montagne himalayane, dovette abbandonare l’impresa limitandosi al tratto tra Xining e Golmud (815 km), concluso nel 1984, e il collegamento di Xining con Pechino. La Ferrovia del Tibet è la prima e unica ferrovia che collega il Tibet alle altre città cinesi. La seconda tratta, quella più ostica, di 1.140 km è stata iniziata nel 2001 e terminata nel 2006. La Golmud-Lhasa è la strada ferrata più alta del mondo, poiché raggiunge il livello record di 5.072 m sul livello del mare

Questo percorso resterà impresso per sempre nella vostra memoria. Arrivo a Lhasa previsto in serata, trasferimento in hotel e pernottamento.

5° giorno:  LHASA

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Prima colazione in hotel e giornata intera dedicata alla visita della città. È la capitale della regione autonoma del Xizang (Tibet) che si trova a 3680 metri di altezza. È detta anche la “terra degli Dei” e racchiude in sé due città contrapposte: una moderna, l’anonima città cinese, ed una più antica che è la vera e propria città tibetana ad est del Potala. Visita del vero e proprio simbolo della città, l’imponente, austero e distaccato Potala, il più famoso monastero-fortezza del Tibet, quasi una città, articolata su tredici piani, che domina la valle dall’alto del Marpori (montagna del Buddha). Anche il Potala sembra risalire al VII secolo e pare che la sua distruzione nel IX secolo fosse stata causata dalla magia nera degli sciamani Bon. La fortezza venne ricostruita nella seconda metà del 1600 e dal 1755 divenne la residenza ufficiale del Dalai Lama (capo del potere temporale e autorità indiscussa della regione), che insieme al Panchen Lama (capo del potere spirituale) rappresentavano le massime autorità del paese come stabilì il movimento riformista dei Gelupka (berretti gialli). Il Potala si compone di due parti principali: il Palazzo Rosso, adibito alle funzioni religiose, accoglie le sontuose sepolture dei precedenti Dalai Lama e numerose altre cappelle; il Palazzo Bianco, ai due lati di quello rosso, ospitava invece la comunità dei monaci e gli uffici amministrativi; il tetto del Potala era invece la residenza temporale dei Dalai Lama. Proseguimento con la visita del monastero di Sera dove per molti anni hanno vissuto monaci specializzati nell’esercizio delle arti marziali. Molti di questi monaci hanno combattuto durante le sommosse del 1959 al tempo della rivoluzione culturale. In una certa ora del pomeriggio si potrà assistere ad un particolare dibattito fra i monaci che abitano nel monastero. Infine la visita del Norbulingka, il palazzo d’estate del Dalai Lama costruito dal VII Dalai Lama nell’XVIII secolo, immerso nel verde e nell’armonia di giardini ben curati, i più belli di Lhasa. Da qui, nel 1959, poco prima che i Cinesi irrompessero violentemente nel Paese, il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso partì per l’esilio in India, dove ancora vive. Vi si trovano bellissimi ambienti decorati con dipinti murali, templi ed altari con statue di splendida fattura, sale per la meditazione, biblioteche, fontane e corsi d’acqua. Seconda colazione in corso di visite. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

6° giorno: LHASA

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Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla continuazione delle visite. Visita del monastero Drepung, alla periferia occidentale, il cui nome deriva dalla città indiana nella quale il Buddha rivelò i testi esoterici della “ruota del tempo”, ossia del Samsara. Il Drepung fu fondato nel 1416 e rappresentò per secoli la prima università monastica del paese. Fu sede abbaziale dei Dalai Lama fino alla ricostruzione del Potala e ospitava due università nei cui collegi, dratsang, si insegnavano i diversi aspetti del buddismo. Vi vivono oggi circa 500 monaci contro i 10.000 di un tempo.

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Accanto al Drepung si trova il più piccolo monastero di Nechung che ospita una scuola teologica, un tempo la più famosa e all’avanguardia del Tibet. In uno degli edifici di questo complesso risiedeva l’Oracolo di Stato (Nechung Chogyal) che, cadendo in trance, consigliava il Dalai Lama sulle decisioni da prendere; nessun tibetano lo avrebbe mai smentito. Visita della città vecchia raccolta intorno al tempio dello Zuglakan che i Cinesi chiamano Jokhang, la prima istituzione religiosa e la più sacra dell’intero Tibet, edificata nel VII secolo durante il regno di Songtsen Gampo. All’interno si trova la statua sacra del Buddha Sakiamuni, posta propria al centro del Tibet, centro identificato in base a criteri geomantici e a complessi calcoli divinatori.

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La costruzione consta di tre piani quadrangolari attorno al quale si trova il percorso pedonale dei pellegrini, il Barkhor, che si deve compiere sempre in senso orario. Il nome Barkhor è usato per identificare il cuore di Lhasa, dove vive l’essenza del popolo tibetano con tutte le sue tradizioni, i suoi riti, la sua spiritualità. Un incredibile mondo dove si ritrovano monaci, bambini, contadini, lama, pellegrini, raccolti in preghiera, giocando, salmodiando, recitando mantra alla luce delle lampade, sotto i raggi del sole che filtrano attraverso la polvere e invadono gli spazi dei bazar carichi di tutti gli oggetti che qui, in Tibet, hanno un’anima. Suggeriamo di percorrere più volte il perimetro del Barkhor, sarà sempre una sconvolgente emozione. 08-t
Proseguimento con la visita di Ani Sangkung, un delizioso e lindo monastero, sempre nella città vecchia, abitato dalle monache che un tempo avevano il compito quotidiano di accendere le lampade del tempio di Zuglakan e che oggi producono rotoli di sutra. Seconda colazione in corso di visite. Cena e pernottamento.

7° giorno: LHASA-SHIGATSE

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Prima colazione in hotel e partenza per Shigatse (250 km: 5 ore circa). Shigatse, oltre a essere stata un’importante città del Tibet storico, oggi è la seconda città per popolazione (80.000 abitanti) della Regione Autonoma del Tibet ed è la capitale della provincia tibetana di Tsang. Arrivo e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio visita del monastero di tashilhunpo, fondato nel 1447 da “Gendun Drup” il primo Dalai Lama e centro storico e culturale di rilevante importanza, secondo solo a Shigatse, altro Importante luogo di culto in Tibet e residenza del Panchen Lama.

Il Panchen Lama è l’unica autorità religiosa di rango rimasta in Tibet dopo il Dalai Lama. Pensione completa e pernottamento.

8° giorno: SHIGATSE – GYANTSE

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Prima colazione in hotel e partenza per Gyantse (60 km: un’ora e mezza circa), arrivo e sistemazione in hotel.

Sita a 3977 metri di altitudine sul livello del mare è attraversata dalla Friendship Highway, che la congiunge a Kathmandu in Nepal e a Lhasa, Gyantse è famosa per il kumbum posto entro le mura dell’antico monastero di Pelkor Chode. Eretto nel 1440 il kumbum è uno stupa contenente 108 cappelle su quattro piani, tutte finemente illustrate da migliaia di dipinti e centinaia di statue.

Nel pomeriggio visita della città, del Palkhor Choide e del Kumbum.

Pranzo, cena e pernottamento.

9°giorno: GYANTSE – TSETANG

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Prima colazione in hotel e giornata di trasferimento a Tsetang (330 km: 9 ore circa). Abbandonata la valle di Gyantse, dopo un’ottantina di chilometri si inizia a salire lungo i tornanti che conducono ai 5010 metri del Karo La, un passo spettacolare incassato tra i ghiacciai. La strada discende costeggiando per un lungo tratto il lago Yamdrok per poi risalire il valico di Kamba La che offre, dall’alto dei suoi 4794 metri, un panorama superbo. Proseguimento quindi in direzione est lungo la valle dello Yarlung, culla della storia tibetana. Arrivo a Tsetang situata a 3400 metri di altitudine e sistemazione in hotel. Pensione completa.

10° giorno: ZEDANG – SAMYE – ZEDANG

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Prima colazione e proseguimento  delle visite con il monastero di Samye.

Si effettua un percorso di circa 50 minuti per poi prendere una chiatta e attraversare il fiume Yarlung, proseguire per altri 15 minuti fino a raggiungere questa città monastica, la più antica del Tibet costruita da Trisong Detsen nel 779 per ricevere il monaco taumaturgo Padmasambava. La traversata sarà un esperienza unica ed irripetibile, insieme ai pellegrini assorti  nelle loro preghiere, contemplerete il paesaggio ammaliati da tanta fede. Il complesso che si ispira al tempio indiano che era ad Otantapuri ha, visto dall’alto, la forma di un colossale mandala. Al centro si trova la sala maggiore che si eleva su tre piani a simboleggiare il Monte Meru, intorno si trovano 4 chorten disposti ai 4 punti cardinali, a nord il Tempio della Luna, a sud quello del Sole. Oltre a questi vi sono altri 7 templi dei 108 originali. Il complesso è ricchissimo di opere d’arte sacra tibetana spesso tempestate di pietre preziose.

Seconda colazione in corso di visite con box lunch.

Rientro in città e tempo libero per lo shopping o per rilassarsi presso uno dei famosi centri dove si può fare un massaggio praticato da mani esperte. Cena e pernottamento.

11° giorno: ZEDANG-YUNBU LA KANG- SHANGAI

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Prima colazione e visita del Tempio – Fortezza di Yunbu La Kang. Il tempio, oggi un monastero abitato solo da alcuni monaci, è composto da una parte anteriore ed una parte posteriore. La parte anteriore è un edificio di 3 piani, mentre la parte posteriore ha una torre alta come un castello e il palazzo fu dapprima il palazzo fortificato di Nyatri, padre dell’unificatore del Tibet Songtsen Gampo. Nell’interno è conservato un vero e proprio tesoro (VII sec.) composto da recipienti sacri e splendidi libri antichi. Rientro in hotel. Dopo la seconda colazione trasferimento in aeroporto e partenza SHANGAI. Cena e pernottamento.

12° giorno: CHENGDU –SHANGAI-ROMA

Prima colazione ( cestino), trasferimento in aeroporto e partenza PER ROMA VIA PECHINO  Arrivo previsto nel pomeriggio.

 

La quota comprende:

  • Volo di linea dall’Italia diretto a Shangai franchigia bagaglio 20 kg andata e ritorno
  • 2  voli interni;
  • cuccette  in scompartimento turistico x 4 persone;
  • trasporti privati;
  • sistemazione Hotels 4**** e 5 ***** a  Pechino e Lasha, i migliori disponibili nelle altre località;
  • Trattamento di pensione completa, inclusa una bevanda a persona a pasto;
  • visite ed escursioni da programma con guide locali;
  • Trasferimenti in bus privato;
  • Assicurazione medica bagaglio e annullamento al viaggio (massimale intero costo del viaggio)
  • Set da viaggio;
  • Accompagnatore cinese in lingua italiana per tutta la durata del tour.

La quota non comprende

  • Tasse imbarco;
  • mance
  • extra carattere personale;
  • Visto.



Tahilandia, Cultura, Paesaggio e mare: IL Paradiso

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Concedetevi un rilassante soggiorno in uno dei mari + belli che esistano sul Pianeta. Inoltre prima di arrivare al soggiorno sull’isola,è prevista una minicrociera e la visita di Khao Sok ,e pernottamento  in questo Paradiso!
L’isola di Koh Samui (anche scritto Ko Samui), si trova nel sud del golfo della Thailandia, in un arcipelago composto per l’appunto da Koh Samui e a pochi Km di distanza, dall’isola di Koh Phangan e dall’isola di Koh Tao considerate le due sorelle minori. E` la terza isola piu` grande della Thailandia con una superficie di circa 228 km2 ed una popolazione di oltre 50000 persone.Koh Samui fa parte della provincia della citta` di Suratthani sulla terra ferma che dista 35 km dall’isola. Per raggiungere Samui dalla citta` di Suratthani si impiega 1h30m di traghetto..Una delle principali particolarità che colpiscono subito il viaggiatore, è rappresentata dalla serie infinita di palme da cocco, le quali ricoprono sostanzialmente l’isola, sia sulle spiagge che nelle colline. La noce di cocco rappresenta infatti la principale fonte di reddito degli abitanti di Samui, isola che di fatto detiene il primato di esportazione in tutto il paese verso la capitale. Koh Samui e le isole limitrofe, a differenza delle località balneari ubicate nell’Andaman Sea, indicate per un soggiorno durante i nostri mesi invernali, si prestano particolarmente ad un viaggio nella nostra stagione estiva, in quanto, malgrado la stagione più secca vada da febbraio a giugno, durante il periodo invernale tutta la parte sud del Mar Cinese Meridionale viene investita da forti venti di origine tifonica provenienti dalle Filippine. Questo non significa che gli stessi venti portino pioggia, la quale si concentra maggiormente nell’area soprattutto nei mesi di novembre ed inizio dicembre, ma nel periodo che va da gennaio a marzo una visita a Samui sarà probabilmente condizionata dal mare spesso mosso, soprattutto a Chaweng, la spiaggia più esposta a est verso il mar cinese meridionale. Di contro, nei nostri mesi estivi, le condizioni del mare sono ottimali per un soggiorno balneare, e le precipitazioni restano comunque piuttosto scarse rispetto ad altre località thailandesi, malgrado, trovandoci ai tropici, bisogna sempre mettere in preventivo qualche probabile acquazzone.

1° giorno: ROMA – BANGKOK

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Roma Fiumicino, incontro con l’assistente per il disbrigo delle formalità aeroportuali.
Partenza con volo di linea Thai per Bangkok.
Pernottamento a bordo.

2° giorno: BANGKOK – SURAT THANI – KHAO SOK

Arrivo all’aeroporto di Bangkok e coincidenza per  Ban Surat Thani. La nostra guida accoglierà i clienti all’uscita dell’aeroporto, per poi condurli in direzione di Khao Sok: lungo il tragitto ci fermeremo a vedere la pagoda di Suratthani dove la storia racconta che all’interno vi siano custodite le reliquie del Buddha. Passeremo quindi la giornata in uno dei paradisi naturali più belli della Thailandia e dell’Asia, comprendente quell’area definita come la “Gaulin della Thailandia” per i suoi giganteschi faraglioni che si innalzano verso il cielo a ricordare le montagne della famosa località cinese. Migliaia di anni fa questa rotta era un importante via commerciale tra l’India e la Cina. Khao Sok fa parte della più grande area di foresta pluviale presente nel sud della Thailandia, un viaggio nella natura pura con paesaggi spettacolari.
Pranzo presso il ristorante tipico.

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Dopo pranzo, la giornata si svolgerà con una emozionante crociera di 4 ore a bordo di una long tail, navigando tra i suggestivi faraglioni e le montagne ricoperte di foresta vergine. Un contesto surreale, con una passeggiata di circa 30 minuti all’interno della giungla, alla scoperta di una grotta dove fiori di corallo addobbano le pareti e la possibilita’ di fare il bagno nell’acqua pura. In serata raggiungeremo il resort Cliff River Jungle, suggestiva struttura immersa in una vallata di foresta sempre verde.
Cena e pernottamento in hotel.

3° giorno: KHAO SOK (SURAT THANI) – KOH SAMUI

Prima colazione in hotel.
Al mattino partenza alla volta di Surat Thani. Arrivati a Surat Thani, visita dei famosi canali, con imbarcazioni tradizionali, e visita della scuola delle scimmie.
Pranzo presso il ristorante tipico.

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Trasferimento a Samui (si arriva nel pomeriggio) dopo aver traghettato.
Arrivo e sistemazione in hotel e pernottamento. Cena in hotel.

dal 3° all’ 8° giorno: KOH SAMUI

Trattamento di pernottamento e prima colazione in hotel. Giornate a disposizione per godersi il mare e le spiagge di questa meravigliosa Isola.
Cene in hotel incluse.

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giorno: KOH SAMUI – BANGKOK – ROMA

Dopo la prima colazione trasferimento privato dall’hotel in Koh Samui al molo + ferry pubblico per Surathani + trasferimento privato fino all’aeroporto di Surathani.
Partenza con volo di linea Thai via Bangkok per Roma.
Pernottamento a bordo.

10° giorno: ROMA

Arrivo a Roma al mattino.
Fine dei nostri servizi.




INDIA: HOLI LA FESTA DEI COLORI E IL RAJASTAN

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                             INDIA DEL NORD

       IL  RAJASTAN E  L’HOLI – LA FESTA DEI COLORI

Pittori impressionisti come Monet, Renoir e Degas, per tradizione amanti del colore e della luce, si sarebbero sentiti a proprio agio durante l’HOLI FESTIVAL, una delle ricorrenze più vivaci e attese tra le festività indiane. Tre giorni di delirio collettivo multicolore che celebra l’arrivo della primavera e con essa il periodo del raccolto, coinvolgendo tutta la società indiana a prescindere da religione o classe sociale. Protagonista assoluta una polvere naturale, chiamata AABIR o GULAL, dalle sgargianti tonalità di blu, rosso, giallo, turchese e rosa.

Passaggio nell’India del nord, tra gli imponenti palazzi reali dei Maharaja nel Rajasthan

Preparatevi a incontrare ovunque persone in festa. Quella di Holi è una ricorrenza che segna la fine dell’inverno e l’avvicinarsi della primavera. I fiori iniziano a sbocciare, il sole splende nel cielo e sembra che ogni altra cosa passi in secondo piano.

Più di ogni altra festività, Holi è il trionfo dell’India gioiosa ed esuberante. Lasciatevi trascinare dai costumi colorati, dai sari in seta, dai colori sgargianti, dagli incensi, dai suoni e dalle bandiere, dai templi e dai luoghi sacri di questo straordinario paese.

In India è una delle feste più attese dell’anno. L’Holi Festival celebra l’inizio della primavera e coinvolge migliaia di persone. La manifestazione è una ricorrenza annuale molto antica e ha inizio con lo spargimento di polvere colorata, canti e balli. E’ una festa collettiva che coinvolge tutta la popolazione. Tutti si abbracciano, si baciano, cantano, ballano e suonano per far trionfare l’amore. Infatti, questa è la festa dell’amore, della passione, della gioia, della fratellanza e del colore.

Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione, la luce eterna dell’anima”.
(tratto da Sri Vidya n.4 pag.5)

1° giorno (04 marzo): ITALIA – DELHI

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto per operazioni di imbarco volo Italia – Delhi.

Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno (05 marzo): DELHI – AGRA

Arrivo a Delhi, e trasferimento in albergo.

Dopo la prima colazione

Visita alla Moschea del Venerdì, la stupenda Jama Masjid fatta erigere da Shah Jahan, nel cuore della città vecchia, nei pressi degli stretti vicoli dove si svolge la vita autentica della città. In seguito visita del Raj Ghat, il memoriale eretto nel luogo in cui avvenne la cremazione di Mahatma Gandhi.

Partenza per Agra.

Arrivo ad Agra. Cena e Pernottamento in hotel.

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3° giorno (06 marzo): AGRA – SIKRI – JAIPUR

Prima colazione in hotel e inizio della visita di Agra. Iniziamo con il Taj Mahal (chiuso il venerdì). Mausoleo di marmo bianco decorato  con calligrafie e raffinati intagli, famoso in tutto il mondo, il più affascinante inno all’amore che sia mai stato realizzato, e una delle  sette meraviglie del mondo  costruita dall’imperatore Shanjhan.

Chi è stato il vero architetto a capo della costruzione del Taj Mahal?

La visita ad Agra includerà l’Agra Fort sulle sponde del fiume Yamuna.

Dopo il pranzo partenza per Jaipur, lungo il tragitto si visiterà Fatehpur Sikri, antica città di bellezza straordinaria abbandonata poco dopo la sua costruzione per mancanza di acqua. Voluta dall’imperatore Akbar, che la fece costruire sul luogo in cui sorgeva il mausoleo del santo Salim Chisti, essa era un omaggio agli Dei per la nascita del figlio dell’imperatore, considerata una grazia del Santo. Oggi è un’affascinante città fantasma, desertica, in pietra rossa al cui interno in un cortile di pietra arenaria rosa, incastonata come un gioiello, è custodita appunto la tomba marmorea di San Salim Chisti, circondata da pannelli di marmo finemente scolpiti. All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

Una storia su misura: Fatehpur Sikri & Agra Fort

4° giorno (07 marzo): JAIPUR

Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita di Jaipur. Nodo commerciale e turistico di prim’ordine, oggi Jaipur è una grande città situata in un’area semi desertica. Jaipur colpisce perché è architettonicamente ordinata secondo precise geometrie. E’ famosa per i suoi edifici in arenaria rosa. Sembra che l’appellativo derivi da un episodio risalente al 1876, quando Jaipur fu ridipinta di rosa in occasione della visita del principe del Galles. La prima visita sarà effettuata al Forte Amber, a 11 km da Jaipur. L’ultimo tratto di salita al Forte si percorre a dorso di docili elefanti per meglio entrare nello spirito dei luoghi. All’interno delle mura si visitano palazzi e padiglioni di raffinata bellezza ed il piccolo tempio della Dea Kali. Nel pomeriggio visita alla città vera e propria: l’Osservatorio, ricco di strumenti d’eccezionale grandezza, dove si trova il “Sancrat” (il Principe della Meridiana), uno gnomone alto 90 piedi, il Palazzo dei Venti (dall’esterno), che sorge su di una delle strade principale della città, un curioso palazzo elaborato e fantasioso e nello stesso tempo limpido esempio d’arte orientale, costruito anch’esso con la “pietra del deserto”. Da ultimo visita al Palazzo del Maharaja risalente al 1570, poi giro nel risciò nel bazar locale i mercati colorati. La cena ci darà la speciale opportunità di vivere un momento di quotidianità presso una famiglia Indiana e pernottamento in hotel.

I 10 migliori forti (ad esempio Amber Fort), palazzi, bazar che DEVI visitare a Jaipur

Hawa Mahal Palace, il Palazzo dei Venti: la meraviglia di Jaipur

5° giorno (08 marzo): JAIPUR (Holi Festival)

Dopo la prima colazione potremo ammirare il famoso Holi Festival. Holi è considerata una delle feste più venerate e celebrate dell’India e viene celebrata in quasi ogni parte del paese. La grande festa indiana dura un giorno e una notte, ed inizia la sera di luna piena nel mese di Falgun (in genere Febbraio o Marzo). Si festeggia con il nome di Holika Dahan o Choti Holi la sera prima del festival e il giorno seguente si chiama Holi, il giorno caratterizzato dal gioco con I colori. In diverse parti del paese è conosciuto con nomi diversi. Poi alla sera la vista di Tempio delle Scimmie (Galta Ji) e Tempio di Birla. Cena e pernottamento in hotel.

Riempiti di colori e allegria con il Festival Holi di Barcellona

Tour guidato in India in occasione dell'Holi Festival | DoveClub

6° giorno (09 marzo): JAIPUR – PUSHKAR

Dopo la prima colazione, trasferimento per Pushkar. Lungo la strada una prima sosta a Pushkar dove è situato l’unico tempio del dio Brahma, il creatore dell’universo e dove ogni anno viene organizzata la famosa fiera dei Bestiami. Cena e pernottamento in hotel.

Jagatpita Brahma Temple – GTC

7° giorno (10 marzo): PUSHKAR – JODHPUR

Dopo la prima colazione, trasferimento per Jodhpur. Jodhpur è una bizzarra cittadina di case colorate, bianche e azzurre, la cui storia risale alla metà del XV secolo. All’arrivo sistemazione in hotel. Dopo pranzo la visita dell’imponente Forte Mehrangarh. Provvisto di due ingressi, il forte si erge su una collina di 125 m di altezza e domina completamente la città e le sue mura. Il palazzo e il forte contengono ricche collezioni di palanchini, portantine da elefante, strumenti musicali, costumi, arredi e armi. La collezione di cannoni è una delle più interessanti dell’India. Sono inoltre visibili le impronte delle mani delle “Sati”, le donne che preferirono immolarsi in caso di sconfitta dei loro mariti piuttosto che subire l’onta della prigionia. Questa usanza è ora desueta in India, ma era un fatto abbastanza comune fino alla metà del secolo scorso. Degni di nota sono la sale dell’incoronazione e il trono, dove furono incoronati tutti i sovrani della città, ad eccezione del fondatore. All’interno del forte si trovano 36 finestre a grata, ognuna diversa dall’altra, pannelli preziosamente scolpiti e transenne forate di arenaria rosa. Poi visiteremo il Cenotafio della famiglia reale di Jodhpurl, chiamato Jaswant Thada. Cena e pernottamento in hotel.

Rajasthan - Jodhpur Mehrangarh Fort, origini e storia

8° giorno (11 marzo): JODHPUR – DELHI 

Dopo la prima colazione, trasferimento per Delhi in volo.

Arrivo a Delhi e visita del tempio di Sikh si chiama Bangla Shaib un posto per il culto dei Sikh comprende una grandissima cucina pubblica si chiama Langar. Poi un giro panoramico della città di Nuova Delhi o Citta di Lutyens con Palazzo di Presidente, Porta Dell’India, il Parlamento. Cena e pernottamento in hotel.

Gurudwara Bangla Sahib a Nuova Delhi: 19 opinioni e 67 foto

9° giorno (12 marzo): DELHI – ITALIA

Dopo colazione in hotel, trasferimento in aeroporto per voli di rientro in Italia.

10° giorno : DELHI – ROMA

Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




BIRMANIA

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01 ottobre 2017  –  30 aprile 2018

QUESTO TOUR OFFRE: PRE-TOUR ESTENSIONE  A “LA ROCCIA D’ORO” e post-TOUR estensione a PINDAYA


1° giorno: YANGON 

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La grande pagoda Shwedagon e’ chiamata anche “la montagna d’oro”, di quasi 100 m d’altezza, coperta da 2 tonnellate d’oro, si erge su un colle di 60 m. visibile da tutta la città, e l’ombrello alla sua sommita’ e’ ricoperto da migliaia di pietre preziose. Nel 1920 Somerset Maugham la descriveva così: “La Shwedagon si erge superba, luccicante nel suo oro, come una improvvisa speranza nella notte scura dell’ anima”.

Arrivo all’aeroporto internazionale di Yangon – trasferimento  in hotel (pranzo libero) – tour di Yangon: venne fondata nel 1755 ed è una delle piu’ affascinanti citta’ asiatiche. Fino al 2006 Yangon era anche la capitale del Paese, prima che questa venisse spostata ufficialmente in una città costruita dal nulla centinaia di chilometri più a nord e in mezzo alla giungla tropicale, Naypyidaw. Rimane comunque uno dei centri commerciali più importanti. Gran parte delle esportazioni e delle importazioni passano attraverso il porto di Thilawa, il più grande e trafficato della Birmania. La citta’ ha 6 milioni di abitanti di etnie birmane diverse che convivono pacificamente insieme a indiani e cinesi, ed e’ un affascinante misto di costruzioni di diversi stili: inglese del periodo vittoriano, cinese, birmano, indiano… bagnata da fiumi e con 2 laghi, parchi ombrosi e viali alberati dai quali svettano i pinnacoli delle numerose pagode  disseminate ovunque. La popolazione birmana veste il tradizionale “Longji” (sarong) e le donne usano abbellirsi il viso con una crema biancastra, la “tanaka”, di origine vegetale. La Strand Road, la via principale, costeggia il fiume Irrawaddy, che attraversa la città e la frenetica zona portuale fulcro del commercio e comunicazione. Il tour che vi portera’in giro per questa affascinante citta’,  include: il gigantesco Buddha sdraiato e la pagoda Shwedagon. Una  miriade di piccole pagode, templi, reliquari, padiglioni e statue, fanno da cornice al possente stupa centrale che si innalza per quasi cento metri, interamente ricoperto da lamine d’oro, ed impreziosito di gemme e diamanti nell’ombrello sulla cima. Cocktail in cima a terrazza panoramic da cui godere un fantastico panorama. La giornata si conclude con una cena in ristorante tipico per assaggiare le specialita’ locali. Pernottamento a Yangon.

2° giorno: BAGO (CAMPO ELEFANTI) – KYAIKTHYIO – la Roccia d oro

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Prima colazione. Di primo mattino partenza con mezzo privato  per la visita di Kyaikthyio, la “Roccia d’oro”, a circa 180 km da Yangon (4 ore di strada), un monte ritenuto sacro che ha un grosso masso coperto di sfoglie d’oro situato prodigiosamente in equilibrio sul bordo di una roccia.  Sulla cima del masso e’ adagiata una piccola pagoda dorata che contiene una reliquia del Buddha. Prima tappa a Bago, al campo degli elefanti di Winga Baw. Quindi pranzo in ristorante locale.  Arrivo a Kyaktyio. Per salire si prendono dei camion alla base del monte Kyaikhtyio, adibiti al trasporto dei pellegrini, che arrancano sulla tortuosa ascesa, per un avventurosa salita lungo i tornanti per circa 20 minuti. Visita della Roccia d’oro. Si vedono i pellegrini ed i monaci accampati intorno al luogo sacro e tanti turisti locali.La magia ed il misticismo pervadono l’ aria insieme al fumo delle candele votive. Un esperienza davvero unica!! Cena e pernottamento in hotel sul monte.

3° giorno: KYAIKTHYIO – BAGO – YANGON

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Prima colazione. Discesa del monte. Partenza con mezzo privato verso Yangon e visita dell’antica capitale Bago (l’antica Pegu).  Pranzo in ristorante locale a Bago. Visita del Buddha sdraiato gigante, “Shwethalyaung” lungo 55 m e alto 16. Sulla via del ritorno si sostera’ per una foto alla pagoda Kyaik Pun, con 4 Buddha giganti alti 30 m seduti schiena a schiena, e al tempio “nat” per la protezione dei guidatori. Trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

Se in tempo si prende il treno da Bago per tornare a Yangon (da decidere con la guida), in questo caso rientro poi in taxi locale in hotel

4° giorno: BAGAN MANDALAY (overland)  

(OPTIONAL: VOLO IN MONGOLFIERA SU BAGAN USD 300 P.P.)

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Capitale dal 1857 al 1885, è oggi un importante centro culturale, religioso e commerciale del Myanmar centrale. Qui si alternarono le capitali birmane dopo la caduta di Bagan, fino alla sua caduta durante la dominazione inglese e la fuga avventurosa dell’ultimo Re birmano in India. Varie costruzioni nella citta’ e nei dintorni, testimoniano gli antichi splendori dell’ultimo regno birmano.Dopo la prima colazione, partenza per Mandalay attraversando i paesaggi del Centro Birmania: si vedono le coltivazioni, i villaggi, e la vita rurale. Arrivo a Mandalay dopo circa 4 ore.  L’ultima capitale del regno birmano, prima che l’occupazione britannica ne decretasse la fine, mandando in esilio lo sfortunato re Thibaw, è oggi la seconda città del Paese con una popolazione che si aggira intorno al milione. Seconda colazione in ristorante locale e nel pomeriggio inizia la visita a questa citta’ ricca di storia, che prevede una sosta ai laboratori artigiani delle marionette e degli arazzi, la visita al monastero Shwenandaw, con splendidi intarsi di legno, meraviglioso esempio di arte tradizionale birmana, unico superstite degli edifici del Palazzo Reale andati completamente distrutti durante la seconda guerra mondiale. Quindi la Kuthodaw Paya, che fu il risultato di un grande sinodo di 2400 monaci, chiamati da re Mindon nel 1857 per stabilire il canone definitivo del testo originale più antico dei 15 libri sacri che tramandavano gli insegnamenti del Buddha. Il testo fu scolpito in lingua pali su 729 lastre di marmo. Si è calcolato che per leggere tutto il “libro” una persona impiegherebbe almeno otto ore al giorno per 450 giorni. Si prosegue per la vista panoramica su tutta la citta’ dalla collina di Mandalay. Dopo una giornata di scoperte e di panorami interessanti , rientro per  cena e pernottamento in hotel a Mandalay.

5° giorno: MANDALAY – MINGUN – MANDALAY, LA PROCESSIONE DI MILLE MONACI

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Dopo la prima colazione inizia subito la visita dell’affascinante Amarapura, antica capitale, il monastero Mahagandayon dove si assiste alla processione e al silenzioso pasto comunitario di circa mille monaci, un attivita’ quotidiana  della vita buddhista birmana, che vi lascera’ emozionati, quindi una passeggiata sul  ponte U Bein, il piu’ lungo ponte tutto in tek del mondo. Si ammira, da punto panoramico, il magnifico panorama delle colline di Sagaing, costellate di templi e pagode. Si prosegue per il quartiere dove lavorano il marmo, dove si visita l’ importante pagoda Mahamuni con la grande statua del Buddha seduto proveniente dall’Arakhan, ricoperta di sfoglie d’oro votive. Passeggiata nel mercatino variopinto. Pranzo in ristorante locale.Trasferimento al molo. Escursione in barca locale a Mingun, antica citta’ reale. Lungo le rive del fiume si osservano panorami e scene della vita fluviale. Visita alla zona archeologica di Mingun che include l’immensa pagoda incompiuta, la campana piu’ grande del mondo, dal peso di 90 tonnellate, e la pagoda Myatheindan, costruita con particolari spire bianche, simboleggianti monti mitologici. Se possibile si useranno i tuk tuk locali . Rientro a Mandalay. Cena in ristorante locale. Pernottamento a Mandalay.

6° giorno: LAGO INLE – NELLO STATO SHAN   

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Il lago Inle e’ uno specchio d’acqua poco profondo, di una ventina di chilometri di lunghezza e una decina nel suo punto piu largo. E’ limpido, e di particolare suggestione a causa di diversi fattori ambientali, la serenità della gente e la soavità dei panorami. In questo luogo eccezionale gli 80.000 abitanti dell’etnia degli Intha che vuol dire “Figli dell’Acqua”, vivono, lavorano, studiano, pregano: tutto sull’acqua!

Trasferimento in aeroporto e breve volo da Mandalay per Heho, nello stato Shan, ai confini con la Thailandia, detto la “Svizzera birmana” per i bei paesaggi montani. Arrivo e proseguimento per il lago Inle attraverso percorso panoramico, arrivo in circa 1 ora. Ci si imbarca su motolance e inizia subito il Tour del lago Inle, con seconda colazione in ristorante : il lago e’ molto bello ed estremamente pittoresco! Qui a bordo della vostra motolancia incontrerete un mondo a se’, di una popolazione unica, quella degli Intha, che abita  sulle acque del lago,  e dal lago trae vita. Si vedono  i pescatori che remano con la gamba e pescano con una speciale nassa conica,  i giardini galleggianti costruiti con fango e giacinti d’acqua e ancorati al fondo con pali di bambu’. Si visita il monastero Nga Pha Kyaung famoso un tempo per i gatti addestrati dai monaci, i villaggi degli Intha, costruiti sull’acqua, e la grande pagoda Phaung Daw U Kyaung, la piu’ importante dello Stato degli Shan. Cena e pernottamento.

7° giorno: IL MISTERIOSO SITO DI INTHEIN – PRANZO in una CASA degli  INTHA

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Prima colazione. Mattina partenza in motolance per la visita delle splendide colline di Inthein, in braccio secondaria del lago. Qui si trovano più di mille pagode risalenti al XIII secolo che circondano un antico monastero. Si ritorna al pontile attraversando una foresta di alti bambu’. Seconda colazione in esclusiva in una casa degli Intha. Si prosegue per i villaggi della parte centrale del lago, il villaggio di Impawkho dove decine di donne lavorano ai telai, quindi si ammirano altri villaggi costruiti sull’acqua, quello di Nampan e le famose coltivazioni di frutta e verdura galleggianti sulle acque. Rientro per la cena e pernottamento in hotel.

8° giorno: INLE – SAGAR – PEKON – LOIKAW

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Partenza dall’hotel e si attraversa il lago nella sua parte estrema e poco visitata. Si visitano templi poco frequentati ma spettacolari. Prima tra tutti la zona di Sagar. La valle intorno e’ interamente coltivata e vi si trova anche una piccola fabbrica per ricavare alcool dal riso. Inoltre si visiteranno le pagode nel villaggio di di Tar-khaung. La popolazione qui sono principalmente Shan, Pao, Inthas e Danus. Si passa attraverso una strettoia panoramica, il “canale dell’orco” con i resti di una antica citta’. Arrivo a Pekon, in terra Padaung, se in tempo sosta presso la NGO italiana locale che si occupa dei bambini (scuola e clinica) quindi in circa 2 ore arrivo a Loikaw, sistemazione in hotel cena e pernottamento

9° giorno: GROTTE DI PINDAYA

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Trasferimento alla stazione di Shwe Nyaung (30 MINUTI) per prendere il treno locale per Aungban in partenza tra le 08:00 e le 09.00. Partenza per il viaggio in treno che attraverso le verdeggianti colline porta attraverso un percorso panoramico, alla stazione di Aungban. Arrivo previsto intorno alle 12.00. Seconda colazione in ristorante locale, quindi partenza per Pindaya, per visitare le famose grotte sacre ai buddhisti, in cui sono stati messi nel corso dei secoli, più di 9000 statue di Buddha di tutte le foggie e dimensioni che occhieggiano in un labirinto di stalattiti e stalagmiti illuminate dalle candele. Cena e pernottamento in hotel a Pindaya o Kalaw.

10° giorno: RIENTRO A YANGON E PARTENZA (POMERIDIANA/SERALE )

Trasferimento in aeroporto per volo per Yangon. Si conclude compatibilmente con l’orario di partenza internazionale la visita della città di Yangon.

Seconda colazione in ristorante locale, trasferimento in aeroporto e partenza.




VANUATU LA TERRA DEI NAMBAS

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LA TERRA DEI NAMBAS

Incastonato nell’Anello di Fuoco che circonda l’Oceano Pacifico, l’arcipelago delle Isole VANUATU ospita alcuni fra gli ambienti più naturali ed intatti del nostro Pianeta.
ESPIRITU SANTO, pallide spiagge incantate e relitti di navi che il mare ha trasformato in acquari densi di vita e colore.
YASUR, il vulcano sull’isola di TANNA, che si lascia avvicinare fino ad un tiro di sasso ed erutta lava infuocata quasi a lambire i vosti piedi.
Minuscoli agglomerati di capanne vegetali e pochi individui formano oltre cento tribù, ciascuna con il suo proprio idioma.
Uomini duri e fortissimi, del tutto ignudi ad eccezione del NAMBAS, l’astuccio di fibre che ricopre il pene, compaiono silenziosi tra il fogliame, vi lasciano una traccia da seguire per districarvi dalla jungla e scompaiono nel verde senza mai perdervi di vista. Oltre che un magnifico viaggio questo itinerario attraverso le VANUATU è una continua scoperta.

 

1° giorno:  – ROMA- HONG KONG – SIDNEY

Partenza con volo di linea  per Hong Kong. Pasti, rinfreschi e pernottamento a bordo

2° giorno: SIDNEY

Arrivo a Hong Kong alle 06.15 e proseguimento per Sidney alle 09.00. Arrivo 20.10. Disbrigo delle formalità aeroportuali e trasferimento in Hotel. Sistemazione e pernottamento.

3° giorno: SIDNEY – VANUATU

Prima colazione. In tarda mattinata trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Vanuatu. Arrivo in serata all’aeroporto Internazionale Malenesian Port Vila e trasferimento al Paradise Cove Resort. Pernottamento.

4° giorno: PORT VILA

Prima colazione. Nella giornata odierna si ha la possibilità di immergersi in una delle più grandi attrazioni di Vanuatu: il mondo sottomarino. Giornata dedicata alla crociera sulla Sailaway, un piacevole catamarano che parte da Havannah Harbour per toccare il remoto Hat Island e Paul’s Rock: eccellente lo snorkelling o un’immersione (non inclusa) con ottima visibilità ancora a 50 m di profondità.

Questo comporta il pittoresco trasferimento con bus oltre le montagne dall’ hotel di Vila a Havannah Harbour, la quarta strada che percorre Efate island. Hat island è molto importante da un punto di vista antropologico, con una storia leggendaria che arriva da 700 anni indietro nel tempo, quando furono scoperti 45 uomini sepolti dall’ antropologo francese Jose Garanger, nel 1967. Di questo singolare ritrovamento ci sono pervenute le foto e la storia. Molto pregevole, da un punto di vista naturalistico, il “giardino di corallo” con pesci tropicali. A Paul’s Rock si ha una particolare interazione tra subacquei e la vita dei pesci, i quali si avvicinano all’ uomo senza paura.. Si rientra in hotel. Pernottamento in Vila, al Paradise Cove Resort.

5° giorno: PORT VILA – TANNA

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Prima colazione. In mattinata trasferimento all’ aeroporto di Vila per prendere il volo in direzione Tanna (10:00-10:45); all’ arrivo, si prosegue per il Tanna Evergreen bungalows, per poter posare i bagagli e per rinfrescarsi,  sistemazione semplice ma confortevole. Nel pomeriggio partenza per un tour in 4×4 per la visita del vulcano attivo Yasur, al tramonto le eruzioni offrono un spettacolo suggestivo.

Tanna è un’isola dell’Oceano Pacifico nello Stato di Vanuatu.

Misura 40 km in lunghezza e 19 km in larghezza, con una superficie totale di 550 km². Il suo punto più alto è la vetta del Monte Tukosmerail con i suoi 1.084 metri. È l’isola più popolata della provincia di Tafea, con una popolazione di circa 20.000 abitanti. Isangel, la capitale amministrativa provinciale, è sulla costa occidentale vicino alla più grande città dell’isola, Lénakel. Mount Yasur, che si trova sulla costa sud-orientale, è uno dei vulcani attivi più accessibili al mondo.

L’isola è una delle più fertili di Vanuatu e produce kava, caffè, noci di cocco, copra e altri frutti. Recentemente il turismo ha acquisito maggiore importanza, in quanto i turisti sono attratti dal vulcano e la cultura tradizionale.

Rientro in Hotel. Cena e pernottamento.

6° giorno: TANNA

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Dopo la prima colazione partenza per l’incontro dei Nambas del villaggio Yakel. Proseguimento per raggiungere il South Tanna Cultural Experiance, ove sarà possibile assistere ad interessanti danze tradizionali dei vari villaggi. Ritorno al Tanna Evergreen bungalows per la cena ed il pernottamento.

7° giorno: TANNA – VILA

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Dopo la prima colazione partenza per la visita a Ipai Custom Village per assistere a delle interessanti e colorate danze locali. Trasferimento all’ aeroporto per prendere il volo delle 12:25 per Vila. All’arrivo, trasferimento al Paradise Cove Resort. Sistemazione. Tempo a disposizione per eventuali tour facoltativi per la visita di Port Villa. Pernottamento.

8° giorno: VILA – ESPIRITU SANTO

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Prima colazione. Trasferimento all’aereoporto e partenza in aereo per Santo.

ESPIRITU SANTO è l’isola più grande della repubblica di Vanuatu, con una superficie di 3955,5 km². Appartiene all’arcipelago delle Nuove Ebridi nella regione del Pacifico della Melanesia. È situata nella provincia di Sanma. Il comune di Luganville, sulla costa sud-est dell’isola, è il secondo insediamento di Vanuatu per abitanti oltre che la capitale provinciale. Su Espiritu Santo è presente la vetta più alta di Vanuatu, il monte Tabwemasana, con i suoi 1879 metri.

L’isola, con i suoi numerosi relitti e le barriere coralline, è una popolare meta turistica per i subacquei, sulla costa settentrionale si estendono spiagge di sabbia candida mentre la costa occidentale è caratterizzata da numerose grotte. Oltre al supporto alla crescente settore turistico la popolazione locale si dedica alla coltivazione di caffè, cacao e arachidi. Sull’isola si trovano alcuni allevamenti di bovini destinati all’esportazione.

Trasferimento all’ Hotel Santo,  pregevole soprattutto per la posizione: ubicandosi in centro è  comodo sia per i le visite alle città che per le attività facoltative in mare di snorkelling e subacquea.

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Nel pomeriggio visita ad un Custom village, ove si potrà apprendere alcune delle usanze locali. Ritorno in hotel. Pernottamento.

9° giorno: ESPIRITU SANTO

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Dopo la prima colazione partenza per la visita dell’incantevole Blue Hole situata nella lussureggiante foresta pluviale, il percorso verra effettuato con le tipiche piroghe a bilanciere locali. All’arrivo chi lo desidera potra godere di un bagno rilassante nelle acque azzurre e cristalline del Blue Hole. Pranzo facoltativo alla Oyster Island. Proseguimento per la Champagne Beach, considerata tra le più belle dell’isola. Tempo a disposizione per una nuotata o per il relax. Ritorno in Hotel. Pernottamento.

10° giorno: SANTO

Prima colazione. Giornata a disposizione per tour facoltativi, come la possibilità di effettuare fantastiche immersioni, tra le quali quella che porta a scoprire il famoso relitto della nave President Collidge, accompagnati da maestri competenti e a seconda dei propri brevetti. Chi non si immerge con le bombole, può ugualmente godere delle bellezze di questo mare facendo snorkelling sul Million Dollar Point. Possibilità di effettuare un escursione a bordo di minibus privati, procedendo verso nord, lungo la costa orientale di Espiritu Santo. Sono previste alcune soste per vedere i resti del caccia bombardiere B17 presso WW2. Per i più avventurosi sarà possibile effettuare l’escursione di una giornata alle Millenium Cave, un percorso affascinante attraverso la foresta pluviale, cascate e la fantastica grotta del Millenium.

La SS President Coolidge era una nave da crociera varata il 21 Febbraio 1931. A battezzare la nave fu la signora Grazia Anna Coolidge, moglie di (John) Calvin Coolidge, 30° presidente degli Stati Uniti.
Come tradizione la signora Coolidge ha fracassato una bottiglia contro la prua della nave ma contenente acqua e non champagne perchè siamo ai tempi del proibizionismo e quindi l’alcool era vietato.
La nave fece sopratutto le rotte del Pacifico collegando gli Stati Uniti alle Filippine e al Giappone e ad altre isole tra cui Pearl Harbour.
La nave poteva trasportare un numero massimo di 1312 persone compreso l’equipaggio ed aveva un arredamento di classe ma non lussuoso come le navi europee.
Nel gennaio del 1942 è stata convertita in trasporto truppe ed armata con vari pezzi di artiglieria. Gli arredi sfarzosi sono stati tolti e varie modifiche hanno consentito di trasportare fino a 5000 soldati.

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Il 26 ottobre del 1942 con a bordo complessivamente 5540 soldati si diresse all’isola “Espiritu Santo” nelle Ebridi (oggi arcipelago delle Vanuatu). Siamo veramente dall’altra parte del mondo. Isole fino a quel momento quasi sconosciute e vergini vennero travolte dalla seconda guerra mondiale. All’isola “Espiritu Santo” la nave ha imboccato il canale di ingresso ma alle 09.30 colpì in successione due mine posizionate dagli stessi Americani. Il comandante ha subito capito la gravità dei danni e che la nave era perduta. E’ riuscito ad incaglire la prua contro la barriera corallina ordinando l’abbandono. Ecco che qui comincia forse l’abbandono nave più fotografato della storia che si svolse senza panico.Ci sono state solamente due vittime. Una dovuta direttamente allo scoppio delle mine mentre l’altra un ufficiale che per verificare che nessuno fosse rimasto a bordo e scomparso nell’affondamento della nave.

Alle 10.53 il SS President Coolidge è completamente sommerso.

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La situazione dei soldati sbarcati sull’isola fu dura perché tutte le provviste e gli effetti personali erano rimasti a bordo. A gennaio del 1943 alcuni palombari della marina riuscirono a recuperare parte delle forniture mediche dalle stive tra cui migliaia di dosi di chinino per curate la malaria.

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Il relitto oggi è uno dei più famosi al mondo.
La profondità del relitto consente immersioni sia tecniche che ricreative. Le stive sono tuttora piene di materiale bellico e gli arredi sono abbastanza ben conservati. Immancabile la foto con attrezzatura militare e con la famosa decorazione presente nella sala fumatori. Sono stati emessi dallo stato delle Vanuatu vari francobolli dedicati al relitto.

Pernottamento presso l’ Hotel Santo.

11° giorno: SANTO – NORSUP (MALEKULA)

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Prima colazione. Trasferimento all’ aeroporto di Santo, per prendere il volo delle 10.40 verso Norsup, con arrivo alle 11.00 sull’ isola di Malekula. Partenza immediata con un semplice pick-up lungo una pista sconnessa, per raggiungere per un villaggio Nambas (Bitin) ed assistere ad alcune danze riguardanti il rito della circoincisione. Al termine, trasferimento al Nawori Sea View Bungalow, una semplice struttura in Bambù con tetto di paglia situata sul promontorio di una piacevole baia. La struttura è dotata di 9 semplici bungalow,  2 Toilettes, 2 doccie, 2 lavandini. Cena e pernottamento al Nawori Sea View Bungalow.

12° giorno: MALEKULA

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Prima colazione. Partenza in barca da una piccola baia, da cui partono le tipiche piroghe a bilanciere che ci condurranno alla Rano Island, conosciuta per i siti degli antichi cannibali. Sull’isola vivono ancora numerose tribù di Nambas legati ancora oggi alle tradizioni ed ai riti del cannibalismo. Durante la mattinata assisteremo ad alcune danze cerimoniali.

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Ritorno per pranzo a Malekula. Nel pomeriggio partenza con un semplice  Pick up per raggiungere un interessante villaggio Nambas ove verranno effettuate alcune danze tradizionali riguardanti il rito del Namanghy, conosciuto anche come il rito del sacrificio umano.  Pernottamento al Nawori Sea View Bungalow.

13° giorno: MALEKULA

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In mattinata dopo la prima colazione, partenza con un semplice pick-up verso sud,  lungo il percorso di circa 2 ore si attraversa la splendida e lussureggiante foresta pluviale. Visita al villaggio dei piccoli Nambas dove si assisterà alle danze di guerra e ad altre tipiche danze femminili. Nel pomeriggio proseguimento per l’incontro con i Grandi Nambas. Durante la visita verranno effettuate alcune danze rituali. Ritorno e pernottamento al Nawori Sea View Bungalow.

14° giorno: NORSUP (MALEKULA) – PORT VILA

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Prima colazione. Trasferimento all’ aeroporto per il volo  delle 08.00 che ci riporterà a Vila. All’arrivo (08.50), trasferimento dall’ aeroporto al Paradise Cove Resort. Sistemazione e tempo a disposizione per attività balneari o al relax. Si consiglia una escursione alla Erakor Island ove sarà possibile praticare attività come: Vela, Wind surf, snorkelling o semplicemente nuotare tra le acque cristalline. Pernottamento.

15° giorno: PORT VILA

Prima colazione. In mattinata escursione alle Mele Cascades e al Secret Garden, in cui si apprenderà qualcosa sulla storia del cannibalismo, dei missionari e di altre curiosità sulla cultura del posto.

Cascate Mele

Situate a pochi minuti dal principale centro urbano dell’isola di Vanuatu, le cascate Mele sono uno spumeggiante paradiso di acqua dolce nascosto nella giungla rigogliosa. Tuffatevi nelle acque fresche e cristalline e osservate i pesci che nuotano intorno a voi nelle meravigliose cascate Mele. Ammirate i loro balzi spettacolari e salite fino in cima per spaziare con lo sguardo su uno dei panorami più incantevoli dell’isola.

Inoltratevi nella fitta foresta tropicale fino a raggiungere questa zona incantata, che vi attende con pozze limpide e poco profonde e rivoli dal suono argentino. Fate attenzione e vedrete i pesci che guizzano tra le onde luccicanti sotto i raggi del sole. Una scena dal fascino suggestivo che non potrete non immortalare con qualche fotografia. Entrate in acqua e godetevi il refrigerio del torrente o rilassatevi sull’erba e lasciate che l’effetto rigenerante della frescura vi ritempri.

Proseguite lungo il percorso roccioso aiutandovi con le funi guida, costeggiando una ripida collina e fermandovi di tanto in tanto per guardare il paesaggio che vi circonda. Scoprite i punti dove l’acqua prende vigore e dove le rocce sono state erose dalla sua azione millenaria.

Arrivati in alto avrete davanti a voi la splendida cascata da cui hanno origine i torrenti e le piscine naturali incontrati lungo la strada, nel punto dove il fiume incontra una parete rocciosa a picco con un salto di 35 metri fino al livello sottostante. Rinfrescatevi sotto gli spruzzi impetuosi e possenti, immersi nelle nuvole d’acqua multicolori, all’ombra dei rigogliosi alberi che crescono sulla riva.

Al termine del sentiero avrete davanti a voi una vista imperdibile sul paesaggio dell’isola. Spingete lo sguardo oltre la verdissima foresta, verso la costa e fino in mare aperto, dove le navi da crociera solcano le acque cristalline dirigendosi verso il prossimo porto.

Pernottamento al Paradise Cove Resort .

16° giorno: PORT VILA – SIDNEY – HONG KONG

Prima colazione. In mattinata, trasferimento all’ aeroporto di Vila per prendere il volo internazionale delle 1 verso Sidney  da dove  si prosegue poi per Hong Kong, i pasti e il pernottamento sono previsti a bordo.

17° giorno: HONG KONG

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Arrivo alle 05.25 e trasferimento in hotel, situato nel cuore della città. Giornata a disposizione per lo shopping o eventuali escursioni facoltative. Pernottamento in hotel.

18° giorno: HONG KONG – ITALIA

Giornata a disposizione per lo shopping o eventuali escursioni facoltative.  In serata trasferimento in aeroporto e volo per l’Italia  con scalo. Pasti e pernottamento a bordo.

19° giorno: ROMA

Arrivo  e  fine dei nostri servizi o proseguimento per la propia destinazione.

 

LA QUOTA COMPRENDE:

  • Tutti i passaggi aerei
  • tutti i trasferimenti
  • 20 kg bagaglio
  • sistemazioni e pernottamenti come da programma
  • Pasti come da programma
  • automezzi privati con autista
  • tutte le visite e le escursioni come da programma
  • Guida locale parlante inglese
  • assicurazione
  • Accompagnatore dall’Italia min 10 partecipanti

LA QUOTA NON COMPRENDE:

  • Assicurazione medico bagaglio
  • bevande
  • i pasti non specificati nel programma
  • tasse aeroportuali e d’imbarco
  • mance e facchinaggio
  • visite ed escursioni facoltative o effettuate a titolo personale
  • extra in genere e tutto quanto non specificato nel programma.



Armenia e Georgia, le perle del Caucaso

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In un mondo in cui si parla di scontri di civiltà, si scopre un piccolo popolo, mite e gentile, isolato su di un altipiano tra il Mar Nero ed il Mar Caspio, dove le difficoltà e le tragedie – e l’Armenia ne ha subite tante !! – non hanno lasciato desideri di vendetta ma solo una vena di tristezza ed una grande dignità. Il suono straziante ma melodioso del Doudouk, un piccolo flauto a due ulne che accompagna le canzoni Armene, è il ricordo che si riporta da questo Paese, assieme all’interesse della sua storia, allo splendore delle decorazioni di pietra – dei veri e propri merletti !! – all’arguzia della sua gente. In questo viaggio in Armenia e Georgia, proponiamo di abbinare alla conoscenza dell’Armenia una visita della vicina Georgia, un Paese che racchiude tesori straordinari nelle chiese e nei complessi rupestri risalenti alla preistoria. Le celebrazioni della Pasqua Ortodossa sono una splendida occasione per questo viaggio, che può essere personalizzato secondo le esigenze dei partecipanti. Strutture alberghiere di prim’ordine – specialmente in Armenia – ed una cucina deliziosa quanto varia completano il quadro. Il viaggio può essere personalizzato rispetto alle esigenze del cliente

1° giorno: 27/04 Italia – Georgia

Partenza per la Georgia con voli da tutta Italia . Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno : 28/04 Arrivo a TIBLISI 

Arrivo a Tbilisi. Trasferimento a Yerevan. Arrivo a Yerevan. Check-in in albergo. Tempo libero ore un primo approccio personale alla città.Cena e pernottamento.

3° giorno : 29/04 Tbilisi – Yerevan – Zvartnoc – Ejmiatsin – Yerevan

 Inizio delle visite alla città, con il Tsitsernakaberd il monumento dedicato alle vittime del genocidio e il museo. Nel pomeriggio partenza per Echmiadzin – sede dei supremi patriarchi della fede apostolica ortodossa armena, considerato il luogo più sacro del Paese. Dopo la visita alla Cattedrale, si continua con la visita alle chiese di Santa Hripsime. Ritorno a Yerevan e visita al Museo dei Manoscritti di Matanadaran. che conserva preziosissimi manoscritti. Cena e Pernottamento nell’albergo.

4° giorno : 30/04 Yerevan – Garni – Geghard – Yerevan

Prima colazione. Inizio della visita della capitale armena definita la “città rosa” per il colore delle pietre ma anche dal riflesso della luce proveniente dai picchi innevati del Monte Ararat al sorgere del sole. Sosta nella piazza della Repubblica, Mashtotc Avenue, l’Opera, sosta e visita al parco “Cascad” , poi tour panoramico della città. Visita al museo di Erebuni. Di seguito partenza per Garni – centro della cultura ellenistica del Paese e antica residenza estiva dei re armeni. Da Garni si prosegue per il Monastero Rupestre di Geghard, risalente a IV sec. Cena e Pernottamento a Yerevan

5° giorno : 01/05  Yerevan – Sevan – Dilijan

Colazione. Partenza verso ill ago Sevan. Visita al monastero Sevanavank. Poi il tour continua verso la città di Dilijan. Passaggio per la città, visita alla via Sharamberyan, considerata simbolo de “La vecchia Diligian”, tour verso il Monastero di Haghartsin (X–XIII secoli), un esempio lampante dell’armonia della natura con l’architettura. È situato sul legno di quercia denso, nella gola del fiume di montagna piccola ma turbolenta. Cena e pernottamento

6° giorno : 02/05 Dilijan – Alaverdi – confine Georgia- Armeni – Tbilisi. 

 Colazione in albergo e partenza per il confine georgiano-armeno. Durante il tragitto per Tbilisi visita a due monumenti del patrimonio dell’ UNESCO: il Monastero di Sanahin, costruito da principi armeni provenienti da Costantinopoli nel 900 e al Monastero di Haghpat. Arrivo, disbrigo delle formalità’ doganali e proseguimento per la Georgia. In serata arrivo a Tbilisi. Cena e pernottamento.

7° giorno : 03/05 Tbilisi – City Tour

Colazione in albergo. La giornata dedicata alla visita guidata della città e dei suoi monumenti storici: Chiesa di Metekhi XIIIsec., Terme Sulfuree, Fortezza di Narikala IVsec., Cattedrale di Sioni VI-VII sec., Chiesa di Anchiskhati VIsec.); Tesoro del Museo Nazionale della Georgia. Cena e penottamento

8° giorno : 04/05 Tbilisi – Mtskheta – Anauri – Gudauri

Colazione in albergo; partenza per Mtskheta – antica capitale e centro religioso della Georgia; visita al patrimonio dell’UNESCO: Monastero di Jvari (VIsec.) e Cattedrale di Svetitskhoveli (XIsec.) – uno dei posti più sacri della Georgia dov’è sepolta la tunica di Gesù. Dopo il proseguimento per Gudauri percorrendo la Strada Militare Georgiana. Durante il tragitto sosta alla Fortezza di Ananuri (XVIsec.). Arrivo alla localita’ sciistica di Gudauri (2200m.). Cena e pernottamento

9° giorno : 05/05 Gudauri – Kazbegi – Tbilisi

Colazione in albergo e partenza per Kazbegi. Arrivo a Kazbegi e gita a piedi verso la Chiesa della Trinità di Gergeti (XIVsec.) situata a 2170m. (sopra il livello del mare) – dove si può ammirare il magnifico panorama che si apre sul monte Kazbegi (5047m.) coperto di ghiacciai. In serata rientro a Tbilisi. Cena e pernottamento

10° giorno : 06/05 Tbilisi  – Alaverdi  –  Gremi  – Gurjani – Tbilisi 

Colazione in albergo e partenza per la regione del vino – Khakheti. In primo luongo visita alla Cattedrale di Alaverdi (Xisec.) e dopo al Complesso di Gremi (XVIsec.). Successivamente visita alla Chiesa di Kvelatsminda nei dintorni della cittadina. Rientro a Tbilisi. Cena e Pernottamento

11° giorno : 07/05 Partenza Tiblisi/Roma

Colazione in Hotel, Trasferimento all’aeroporto. Fine servizi