BHUTAN – FESTIVAL DI THIMPHU

   Bhutan e felicità: un modello per il mondo del futuro

In controtendenza con il resto del mondo, in Bhutan la felicità è al centro della politica nazionale. Felicità significa senso di comunità, spiritualità, tutela dell’ambiente e della tradizione: valori che, piano piano, anche il mondo occidentale comincia a riscoprire

Il Festival di Thimphu

Il Tshechu, festa buddista che significa “decimo giorno”, si tiene ogni anno in vari templi, monasteri e dzongs in tutto il Bhutan. E’ celebrato il decimo giorno del mese del calendario lunare corrispondente al compleanno di Guru Rimpoche, colui che introdusse il buddismo in Bhutan. Gli Tshechus sono grandi eventi dove intere comunità si riuniscono per assistere a danze con maschere religiose, ricevere le benedizioni e socializzare. Ogni danza con le maschere eseguita durante un Tshechu ha un significato speciale o una storia di molto tempo fa. Nei monasteri le danze vengono eseguite da monaci e nei villaggi remoti ad essi si aggiungono le persone comuni. Uno dei Tshechus più popolare del Paese, in termini di partecipazione, è il Thimphu Tshechus. La festa dura quattro giorni; il primo giorno nel cortile del dzong e l’ultimo giorno con l’esposizione del Thanka sacro che è un dipinto sulla seta e vederlo è considerato una benedizione.

Il Festival di Thimphu è un momento straordinario per osservare il dinamismo e l’energia dei monaci danzanti. Un viaggio incredibile per scoprire uno dei centri più vivi nel mondo dove funzioni religiose, trame teatrali mitiche ed evocazioni vicine allo spiritismo sono immerse in un folclore intenso e   toccante.

Il Bhutan, detto anche “terra del Dragone Tonante” (Druk Yul) è una piccola regione buddista, celata tra le piane della catena dell’Himalaya, racchiusa tra la Cina e l’India. Qui i paesaggi sono decisamente mozzafiato: picchi innevati e foreste incontaminate sono gli assoluti protagonisti di un autentico viaggio nel passato. La cultura e le tradizioni tipiche del Bhutan traggono origine dal Buddismo, religione principale che tuttavia sul territorio viene vissuta come una vera e pratica filosofica che influenza ogni genere di attività quotidiana. Tra le celebrazioni tipiche del Buthan, si distingue in particolar modo il Festival di Thimphu, occasione primaverile per celebrare la comunità, attraverso rituali e preghiere volte alla salute e alla felicità.

Nel corso dei secoli, molti sapienti Lama, istituirono la tradizione di eseguire danze propiziatorie con l’intento di invocare gli dei Tantrici in grado di annientare il male attraverso il loro potere e le loro benedizioni, questo per permettere al Buthan di godere della perpetua felicità.

Caratterizzano ad oggi la celebrazione tipica del Buthan, danze in maschera quali la Guru Tshengye ovvero le “8 manifestazioni del Guru” e la Shaw Shachi o “danza dei cervi” particolarmente apprezzate poiché del tutto simili a quelle teatrali. Ad esse si alternando gli Atsaras, che rivalutano la figura del “clown occidentale” attraverso precisi significati tradizionali e storici che evocano e uniscono “sacro e profano”. Sono invece i Dupthob o Acharya, ovvero l’ordine degli insegnanti che solo può permettersi di “burlarsi del credo buddhista” a fornire protezione alla popolazione: si ritiene infatti che le danze e i loro scherzi contribuiscano a impedire l’ingresso alle forze del male per non causare danni durante il Tshechu. Durante la celebrazione essi recitano inoltre brevi scenette volte a diffondere messaggi di salute e sensibilizzazione sociale. Insomma, il Festival di Thimphu, ogni anno rappresenta l’occasione per festeggiare, per ricevere le benedizioni pregando per la salute e la felicità. I suggestivi suoni di cimbali e tamburi, il turbinio di maschere e colori, alimentano in questo modo il tipico aspetto incantevole che echeggia tra le vallate dell’Himalaya, contribuendo a rendere il territorio del Buthan, ancora più suggestivo e imperdibile.

Buthan-Festival-Thimpu

SONO PREVISTI VOLI DI AVVICINAMENTI A ROMA O VOLI DA MILANO E DA ALTRE CITTA’

 

1° giorno: Roma – Delhi

Incontro dei partecipanti presso aereoporto di Roma Fiumicino e operazioni imbarco volo diretto a Delhi con scalo. Arrivo a Delhi, accoglienza e trasferimento in hotel, sistemazione in camera e pernottamento.

2° giorno: Delhi

Colazione in hotel e la visita della vecchia Delhi: antica città murata.

Must explore markets in Old Delhi for ardent shoppers | Times of India Travel

Si visita il Raj Ghat, il sito commemorativo del Mahatma Gandhi.

Raj Ghat è il mausoleo del mahatma Gandhi. E’ tanto semplice quanto il leader del movimento independentista dell’India, una semplice piattaforma di marmo che si trova al posto del corpo cremato di Gandhi, il giorno dopo la sua morte, il 31 Gennaio del 1948. La piattaforma si trova all’aria aperta, in un giardino tranquillo, con una fiamma accesa tutto il tempo in memoria del mahatma. Siamo vicini al fiume Yamuna, a Delhi. Oggi, la maggioranza dei capi di governo dei paesi stranieri, quando va in India, arriva al mausoleo per inchinarsi davanti a Gandhi.

Un luogo magico, pieno di pace, serenità e le risa dei bambini che visitano il sepolcro eretto in memoria a Gandhi, un uomo che visse e morì povero materialmente, ma ricco spiritualmente. Fu capace di ottenere l’indipendenza dagli inglesi senza violenza: un uomo semplice, allegro, tranquillo come pochi. Come illustra la scritta incisa in sanscrito, le sue ultime parole furono “Oh Signore!”

In segno di rispetto verso il posto, bisogna togliersi le scarpe quando ci si avvicina alla piattaforma di marmo. Il posto è molto silenzioso e si sente l’emozione della gente.

Raj Ghat, Delhi City - Timings, History, Best time to visit

Jama Masjid, la più grande moschea dell’India che può ospitare fino a 20.000 fedeli, e il vivace e colorato mercato della parte vecchia della città.

Must see: Amazing picture of empty Jama Masjid on Ramzan's 1st day, first since 1857

L’imponente moschea di Old Delhi è la più grande dell’India, con un piazzale capace di contenere fino a 25.000 fedeli. Costruita nel 1644, fu l’ultima di una serie di opere architettoniche commissionate da Shah Jahan, l’imperatore moghul cui si devono anche la costruzione del Taj Mahal e del Forte Rosso.

Per costruirla ci vollero più di sei anni di lavoro da parte di migliaia di lavoratori, e fu completata nella metà del ‘600. Ha una storia lunga e complessa. Nel 1857, alla vittoria dell’esercito inglese durante la ribellione indiana dello stesso anno, fu occupata dai soldati britannici e rischiò di essere demolita per punire la città. Per fortuna, temendo ritorsioni dal governo e dalla cittadinanza, la moschea si salvò. Il suo fascino è rimasto inalterato nel tempo, ed è tuttora uno dei luoghi più visitati e amati di tutto il paese. È un palazzo molto frequentato, sia dai fedeli che dalla popolazione locale, che spesso ne consiglia la visita a chiunque sia di passaggio in città. è uno dei posti migliori per immergersi nell’atmosfera più autentica di Nuova Delhi. I minareti rossi e bianchi fanno da sfondo a un paesaggio sempre vario, brulicante di vita.

Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio visita del Akshardam e Tempio di Loto. Swaminarayan Akshardham è un tempio indù e un centro spirituale-culturale molto importante in India.

Private Old and New Delhi Full-Day Tour with Akshardham Temple 2023

Inaugurato nel 2005, il tempio di Akhardham combina l’architettura tradizionale indiana con spettacolari fontane e giardini di meditazione. Da non perdere!

Akshardham è un luogo sacro circondato da templi induisti dedicati alla cultura dell’India. Il complesso è formato da oltre 20.000 sculture, tra cui spiccano gli enormi elefanti di pietra che fiancheggiano l’ingresso di uno dei templi. Vale la pena anche osservare le colonne intagliate degli edifici, le cui iscrizioni parlano delle divinità, dei costumi e delle tradizioni più importanti dell’induismo.

Cena e pernottamento in hotel.

3° giorno: Delhi – Paro – Thimphu

Nelle prime ore del mattino, colazione box e trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo per Paro. Il volo ci porterà nel cuore dell’Himalaya e – se il meteo lo consente – ammireremo dall’alto le più famose vette al Mondo, dall’Everest… in giù!

All’arrivo, incontro in aeroporto con il personale del nostro staff per le presentazioni. Proseguimento per Thimphu, pittoresca ed affascinante capitale del Bhutan, situata nella valle del fiume Wang Chuu. Questa città unica ed atipica è uno dei segreti meglio custoditi dell’Himalaya. Contrariamente a molte altre capitali del mondo, Thimphu è caratterizzata da un’atmosfera rilassata ed un ritmo di vita lento. Qui, tutto respira tradizione e cultura locale. Persino il traffico cittadino è regolato da vigili che indossano abiti tradizionali gho.

Kyichu Lhakhang | Travel to Bhutan | Bhutan Travel & Tour Agency | Druk Asia

Royal Thimphu College - About Thimphu City

Sosta fotografica davanti al tempio Tachogang Lhakhang, del 15° secolo: questo tempio è noto per la sua posizione scenica, situata lungo il fiume Paro Chhu, ed è raggiungibile attraverso un antico ponte di ferro sospeso.

Tachogang Lhakhang | History of Tachogang Lhakhang - Go Bhutan Tours
Il tempio stesso è dedicato al culto di Guru Rinpoche, una figura di grande importanza nella tradizione bhutanese, considerato il “Secondo Buddha” dai buddisti tibetani.

Tachogang Lhakhang, Bhutan - YouTube

Pomeriggio a disposizione per l’acclimatamento all’altitudine.

Cena e pernottamento in hotel.

4° giorno: Thimphu

Eccoci giunti alla giornata più caratteristica del nostro tour, quella dedicata al Thimphu Tsechu, il Festival più conosciuto ed il più frequentato di tutto il Paese. È un evento religioso celebrato nel decimo giorno del mese del calendario lunare corrispondente al compleanno dei Guru Rinpoche (o Guru Padmasambhava).  Si celebra il Prezioso Maestro che si dice “sia nato da un fiore di loto”. Questo santo contribuì enormemente alla diffusione del Buddhismo tantrico nelle regioni Himalayane del Tibet, del Nepal, del Bhutan attorno all’VIII secolo. È considerata una grande attrazione e molte persone dei distretti vicini partecipano alle festività. La cerimonia comprende grandi eventi che riuniscono intere comunità per assistere a danze religiose in maschera, per ricevere le benedizioni e per socializzare. Si svolgono anche esibizioni di vivaci danze Bhutanesi e altre forme di intrattenimento. Si crede che ognuno debba partecipare ad un Tshechu e assistere alle danze in maschera almeno una volta nella vita per poter ricevere le benedizioni e lavare via tutti i propri peccati. Quasi tutte le performance nascondono particolari significati storici e molte sono basate su storie e avvenimenti della vita del Guru Rinpoche. Nei monasteri sono eseguite dai monaci, nei villaggi da monaci e uomini locali. Due dei più famosi Tshechu del paese sono quelli di Paro e Thimphu, in termini di partecipazione e pubblico. Oltre ai locali, tantissimi turisti da tutto il mondo sono attirati da queste uniche, colorate ed emozionanti manifestazioni di cultura tradizionale. Quello di Thimphu si tiene a partire dal decimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare, ogni anno verso settembre.

 

Paro Tshechu Festival in Bhutan 20-24 March 2024 | Bhutan Travel

 

Il Thimphu Tsechu è uno dei festival più antichi del Bhutan e ha una profonda importanza spirituale e culturale: commemora la nascita del santo bhutanese Guru Rinpoche, noto anche come Padmasambhava, che è accreditato per l’introduzione del buddhismo tantrico nel Bhutan.

 

Festival di Paro | viaggi organizzati in Bhutan | Passoinindia Tours

 

Durante il Thimphu Tsechu, i monaci e i lama recitano preghiere e canti sacri, circondati da spettatori e pellegrini. Le danze tradizionali, conosciute come “chaams”, sono uno degli aspetti più spettacolari del festival.

 

Paro Tshechu Festival Tour

 

Queste danze rappresentano storie religiose e miti e sono eseguite dai monaci in costumi elaborati e maschere intricate. Alcune delle danze sono particolarmente note, come la danza della “Tigre Nera” e la danza del “Leone della Neve”.

 

Bhutan Paro Tshechu Festival Tour | Bhutan Adventure Travel | World Expeditions

 

Le maschere utilizzate durante le danze del Thimphu Tsechu sono opere d’arte intricatamente scolpite e dipinte a mano, e ogni maschera rappresenta un personaggio specifico nel contesto delle leggende e delle storie religiose bhutanesi.

 

Paro Tsechu Festival - Snow Leopard Trek

 

I costumi sono altrettanto elaborati e colorati. Partecipare al Thimphu Tsechu è considerato un atto di devozione e si crede che assistere alle danze e alle cerimonie porti benedizioni, buona fortuna e purificazione spirituale.

 

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Colazione e visita del National Memorial Chorten, lo stupa costruito nel 1974 e dedicato al re Jigme dorji Wangchuck, un’iconica struttura religiosa situata nel cuore della città.
La struttura presenta una base quadrata sormontata da una galleria circolare e una cupola dorata a forma di campana. È riccamente decorata con affreschi e dipinti sacri che raffigurano scene della vita di Buddha e divinità buddiste. Questo chorten non è solo un monumento commemorativo, ma anche un importante luogo di preghiera e meditazione per i bhutanesi. I visitatori possono osservare o partecipare alle rituali circumambulazioni intorno alla struttura, ruotando le ruote di preghiera lungo il percorso. L’atmosfera qui è permeata da un senso di spiritualità e devozione.

File:National Memorial Chorten, Thimphu 02.jpg - Wikimedia Commons

Visiteremo poi l’Istituto Nazionale di Zorig Chusum. Il suo nome si riferisce alle tradizionali “Dieci Arti di Abilità Bhutanese”, conosciute appunto come Zorig Chusum, che comprendono le varie forme di artigianato e arti tradizionali del Bhutan. La visita offre l’opportunità di vedere gli studenti al lavoro e di scoprire l’importante ruolo dell’artigianato tradizionale nella cultura e nell’identità bhutanese. È anche possibile acquistare oggetti d’arte e artigianato di alta qualità realizzati dagli studenti dell’istituto.

National Institute for Zorig Chusum | Attractions in Thimphu | BookMyTour

Nel pomeriggio, andremo al Changangkha Lhakhang: si trova su una collina che domina la città di Thimphu, offrendo una vista panoramica spettacolare sulla valle circostante. Questo tempio è uno dei luoghi di culto più antichi e venerati della regione, risalente al 12° secolo. Molti genitori portano i loro bambini qui poco dopo la nascita per ricevere benedizioni e nomi. Il tempio è dedicato a Chenrezig, la manifestazione compassionevole di Buddha, ed è considerato un luogo dove i fedeli possono cercare la sua protezione e guidanza spirituale.

Ci dirigeremo poi all’imponente fortezza e monastero del Trashi Chhoe Dzong, la cui architettura è una magnifica combinazione di legno scuro, pareti bianche e intricati dettagli artistici. La struttura è un esempio eccellente dell’architettura dzong, tipica del Bhutan, che combina funzioni amministrative, religiose e difensive.

Trashi Chho Dzong | Thimphu, Bhutan | Attractions - Lonely Planet

Il Trashi Chhoe Dzong funge da sede del governo centrale e del clero monastico della regione di Thimphu. Dentro sono situate  la sala dell’Assemblea Nazionale, la sala del trono del Re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan, capo dei monaci Bhutanesi.

Tashichho Dzong - Bhutan Peaceful Tours & Treks

Cena e pernottamento in Hotel.

5° giorno: Thimpu – Dochula Pass – Punakha

Colazione e nella mattina proseguimento per Punakha lungo una strada panoramica attraverso il famoso valico Dochula Pass: si trova ad un’altitudine di circa 3.100 metri sul livello del mare, rendendolo uno dei principali punti di passaggio attraverso l’Himalaya orientale.  Sul passo, vi attendono 108 stupende Chorten e bandiere di preghiera vi salutano. Ogni chorten è stato costruito per onorare i soldati bhutanesi che hanno perso la vita in un conflitto armato contro gruppi insurrezionali nell’India nord-orientale. Oltre a commemorare i soldati caduti, le 108 Chorten rappresentano anche un omaggio al re del Bhutan per aver vinto la guerra e portato la pace nel paese. Il numero 108 ha una grande importanza simbolica e spirituale in molte tradizioni buddiste e induiste ed è considerato sacro.

Dochula Pass - Enchanting gateway to heaven in Bhutan

In una giornata limpida si ammira una catena infinita di vette himalayane sopra i 6000 metri, offrendo uno dei panorami più spettacolari e magici del mondo.

Dochula Pass, Bhutan (Druk Wangyal Chorten) | life to reset

Proseguiamo poi per quella che è considerata la capitale d’inverno del Bhutan: Punakha. La valle di Punakha è infatti nota per il suo clima temperato, che la rende una destinazione popolare durante l’inverno quando le temperature nelle regioni più alte del Bhutan diventano molto fredde. La valle è caratterizzata da campi di riso terrazzati, agricoltura prospera e paesaggi montani mozzafiato.

Punakha Dzong/Fortress with the beautiful jacaranda trees. #Springtime # Punakha. - Picture of Punakha, Punakha District - Tripadvisor

Uno dei punti focali di Punakha è il Punakha Dzong, noto anche come il “Palazzo della Grande Felicità”: Questo dzong è uno dei più maestosi e antichi del Bhutan ed è situato in una posizione scenografica all’incrocio dei fiumi Pho Chhu (fiume padre) e Mo Chhu (fiume madre). Il dzong è un capolavoro architettonico con pareti bianche e rosse, torri imponenti e interni decorati con affreschi e statue. Il secondo più antico dzong del paese, è stato costruito nel XVII secolo e svolge un ruolo importante nella vita religiosa e amministrativa del Bhutan.

Punakha Dzong - Bhutan Peaceful Tours & Treks

La sera visiteremo il Chimi Lhakhang, tempio dedicato a Drukpa Kunley, un monaco buddista eccentrico e iconoclasta del XV secolo noto come il “Divino Folle”.

Chimi Lhakhang- Why should you visit the fertility temple of Bhutan

Drukpa Kunley è una figura molto colorata nella storia bhutanese ed è famoso per il suo comportamento eccentrico e le sue inusuali pratiche religiose. Si crede che avesse il potere di sconfiggere i demoni e che usasse metodi poco ortodossi per diffondere il buddhismo, spesso utilizzando il sesso come strumento di insegnamento. A causa di queste credenze e pratiche, il tempio di Chimi Lhakhang è diventato un luogo di pellegrinaggio per le coppie desiderose di avere figli.

Chimi Lhakhang: See Why It's Bhutan's Most Visited Temple

La sua posizione è incantevole, situata su una collina tra campi di riso terrazzati e paesaggi verdi.

Cena e pernottamento in Hotel.

6° giorno: Punakha – Paro

Colazione e partenza per Paro, a 2.280 metri di altitudine, in una vallata ricca di risaie, boschi lussureggianti e fiumi sinuosi, ad est della montagna sacra Jhomolhari.

JHOMOLHARI TREK ITINERARY

La colorata città è punteggiata da case e edifici con tetti a punta, facciate decorate e dipinti artistici. E’ inoltre ricca di splendidi dzong.

Bhutan - Rinpung Dzong la "fortezza su un mucchio di gioielli"

Nel pomeriggio visiteremo il tempio di Kyichu Lhakhang, costruito nel 7° secolo, uno dei monasteri più antichi del Bhutan. Si narra che sia stato costruito nel 659 dal re tibetano Songtsen Gampo per immobilizzare una diavolessa che impediva la diffusione del buddismo. Nei pressi del Kyichu Lhakhang c’è anche un grazioso giardino con una varietà di piante ornamentali e un campo di mele. Il campo di mele è noto per essere il luogo in cui il re Songtsen Gampo, secondo la leggenda, avrebbe istituito il suo famoso “Campo delle Stelle” in cui avrebbe piantato un albero per ogni figlio nato dalla sua unione con la principessa bhutanese, Choten-Ingmo.

 

Kyichu Lhakhang – The Holy Gem of Bhutan | North Bengal Tourism

 

Cena e pernottamento in Hotel.

7° giorno: Paro

 

Abbiamo così l’opportunità di visitare il Rinpung  Dzong, uno fra i più massicci e noti del Bhutan, visibile in tutta la valle per i suoi contrafforti imponenti. Eretto nel 1644 sulle fondamenta di un antico monastero, la sua costruzione fu commissionata da Ngawang Namgyal, il fondatore del Bhutan unificato, per difendere la valle di Paro dalle incursioni tibetane.

Paro - Rinpung Dzong (Paro Dzong or Rinchen Pung Dzong) | Flickr

Ennesimo capolavoro dell’architettura dzong, che è caratterizzata da pareti spesse, torri e facciate bianche e rosse e tetti a punta, l’edificio è noto per la sua bellezza e la sua maestosità architettonica. Tanto che, nel 1993, Bertolucci vi girò scene del film “Il piccolo Buddha”.

Paro, Bhutan (Kyichu Lhakhang, Rinpung Dzong) | life to reset

Una parte del Rinpung Dzong ospita il Museo Nazionale del Bhutan, dove sono esposti oggetti d’arte, manufatti culturali e reperti storici che offrono una preziosa panoramica della storia e della cultura del Bhutan. Il museo offre ai visitatori l’opportunità di approfondire la comprensione del Bhutan e delle sue tradizioni.

Bhutan-150102-568 | Rinpung Dzong in Paro valley. Rinpung Dz… | Flickr

Nel pomeriggio escursione al monastero di Taktsang: è uno dei monasteri più famosi al mondo, arroccato sul crinale di una montagna a 900 metri sopra il fondovalle di Paro. Si dice che Guru Rinpoche arrivò qui sulla schiena di una tigre e meditò in una caverna per tre anni, tre mesi, tre settimane e tre giorni, sconfiggendo i demoni e stabilendo il buddhismo tantrico nel Bhutan. Per questo il luogo è noto anche con il nome di “Nido della Tigre”.

viaggio avventuroso in Bhutan, alla volta del monastero di Taktsang

Il monastero di Taktsang è accessibile tramite un trekking: la camminata inizia dalla base della montagna e si estende per circa 4-5 ore, passando attraverso una fitta foresta di pini e querce. Durante il percorso, attraverseremo un ponte di ferro che conduce al crinale stesso. La camminata ci consentirà di ammirare la bellezza naturale della valle di Paro, tra fiumi, cascate e una varietà di flora e fauna.

Visitare il Monastero di Taktsang: 5 consigli dall'esperto Bhutan - Evolution Travel

Il monastero di Taktsang è uno dei luoghi più suggestivi e sacri del Bhutan ed è un simbolo della spiritualità e della cultura del paese. La sua posizione isolata, la leggenda associata e la bellezza architettonica lo rendono una destinazione imperdibile per i visitatori che desiderano immergersi nella profonda identità religiosa e culturale del Bhutan. Davvero un modo speciale per salutare questo Paese suggestivo ed incantato.

Al ritorno a Paro, cena e pernottamento.

8° giorno: Paro – Delhi

Colazione in hotel e trasferimento in aeroporto e partenza per Delhi. All’arrivo visita di Nuova Delhi: appare ai visitatori come un tesoro dell’architettura classica mista di elementi indiani; è fatta di ampi viali e spettacolari edifici governativi, residenze maestose, verdi parchi e giardini.

Si visita il Qutb Minar, imponente torre commemorativa voluta dal primo conquistatore musulmano di Delhi, Qutb al-Din Aibak, il fondatore della dinastia dei Mamelucchi. La torre è adornata con incisioni decorative e iscrizioni in caratteri calligrafici arabi. Le incisioni includono versi del Corano e altri elementi ornamentali. Gli anelli o balconi hanno motivi geometrici e floreali scolpiti, rendendo la torre una testimonianza dell’arte islamica dell’epoca.

Qutb Minar di Nuova Delhi - Fidelity Viaggi

Il Qutb Minar fa parte di un complesso più ampio noto come il “Complesso di Qutb,” dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che comprende anche altre strutture storiche e monumenti come la Quwwat-ul-Islam Mosque, la prima moschea in India, l’Alai Darwaza, l’Iron Pillar of Delhi (una colonna di ferro antica famosa per la sua resistenza alla corrosione), e molto altro. Cena e pernottamento in hotel.

9° giorno: Delhi – ITALIA

In nottata, trasferimento in aeroporto e volo di rientro. All’arrivo in Italia, fine dei servizi.

 

 

La quota comprende:

  • Voli di linea Roma Delhi Roma in classe economica con scalo franchigia bagaglio 23 kg
  • Voli di linea Delhi Paro Dehli in classe economica
  • Tutti i trasferimenti
  • Sistemazione in hotel di categoria 5 stelle a Delhi e strutture di categoria A in Buthan;
  • I pasti dettagliati nel programma;
  • Visite ed escursioni come da programma;
  • Ingressi durante le visite guidate;
  • Assistenza di personale locale qualificato e di guida accompagnatore parlante italiano per tutto il viaggio;
  • Visto d’ingresso in Bhutan e tassa di soggiorno pari a USD 100
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio

 La quota non comprende:

  • Tasse aereoportuali pari a euro 380,00 soggette a riconferma
  • Visto di ingresso in India pari a 80,00
  • Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato.

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

Documenti per l’espatrio:

  • Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei (6) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
  • Visto d’ingresso: necessario per il Bhutan – necessario per l’India

 




MONGOLIA: il deserto del Gobi e le gesta di Gengis Khan

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“Andremo da Dio, lo saluteremo e se si dimostra ospitale rimarremo con lui. Altrimenti monteremo a cavallo e verremo via”  (nomade XVIII sec.)

Una delle zone più remote ed incontaminate del nostro mondo, dove la gente vive ancora in maniera nomade nelle loro tipiche abitazioni, Gher, che vengono montate e smontate ad ogni fine stagione.

          In poche parole la Mongolia è questa!

Avremo modo di scoprire come questi popoli vivano ancora di allevamento, dai cammelli del deserto Gobi, ai cavalli della steppa e foresta siberiana. Ma questo Paese non offre solo paesaggi spettacolari, è anche ricco di storia, come le rovine di Karakorum, l’antica capitale del temibile Impero Mongolo di Gengis Khan, di cultura, come Erdene Zuu Hiid, il primo monastero buddista in Mongolia.

Lasciamoci pertanto catturare da questo paese dagli orizzonti sconfinati a perdita d’occhio e dai ritmi d’altri tempi, nel Paese spesso definito la “Terra del cielo blu”.

Un incredibile viaggio in una nazione affascinante ed ancora sconosciuta, terra di religione e sciamanesimo, per conoscere la cultura dell’unica popolazione al mondo interamente nomade: i Mongoli. La Mongolia, grande 5 volte l’Italia, ospita solo 3 milioni di abitanti. Ne risulta la nazione a più bassa densità demografica del mondo, dalle genti fiere e riservate ma allo stesso tempo curiose e disposte all’apertura. Un paese dove il sacro si confonde con il profano, dove l’abilità non si misura solo con la forza e la si impara da piccoli. Accompagnati da un’esperta guida locale che farà da interprete e da mediatore culturale visiteremo questa nazione cercando di assaporare i molteplici aspetti che essa offre. Visiteremo Ulaanbaatar, la capitale. Renderemo visita al monastero Amarbayasgalant dove, in fondo ad una vallata chiusa e sorvegliata dalle montagne, attualmente risiedono ancora 70 monaci. Vedremo paesaggi mozzafiato: mandrie di cavalli allo stato brado, laghi incantati e yak che pascolano docili nelle steppe mentre le aquile volteggiano nel cielo. Entreremo nel Parco Nazionale del lago Khuvsugul, uno dei più profondi specchi di acqua dolce dell’Asia Centrale. E’ prevista un’escursione alla catena montuosa di Saridag che raggiunge i 2500 m di altezza. Vedremo il lago di Terkhin Tsagaan che è circondato da crateri di vulcani spenti. Successivamente visiteremo l’antica capitale Kharkhorin, edificata nel 1220 dal grande Genghis Khan, e il suo monastero circondato da 108 magnifici stupa e poi ci addentreremo per circa 30 Km per visitare il monastero di Shank dove si assisterà alla cerimonia sacra. Successivamente, attraversando la sterminata prateria mongola, ci inoltreremo verso sud fino a raggiungere le maestose dune del Deserto del Gobi, nel Parco Nazionale di Khongoryn Els, dette anche “le dune che cantano” per il suono che il vento produce soffiandoci sopra.
Gusteremo lo yogurt di yak, le semplici ma prelibate vivande mongole prevalentemente a base di montone dissetandoci con l’airag (il latte di cavalla fermentato), ascolteremo i canti Kòòmi riscaldati dal crepitio del fuoco nelle gher, le accoglienti tende mongole.

Qui nasce l’antichissima cultura del popolo di Gengis Khan, in una terra selvaggia ed immensa, chiusa solo da Russia e Cina.  

Un territorio dai mille contrasti, con boschi selvaggi e laghi isolati dal mondo ed incontaminati al nord, l’enorme vastità della steppa dell’Asia Centrale ed il Deserto del Gobi al sud, con la sua corona dei monti degli Altai.

Mille paesaggi diversi, mille occasioni di emozionarsi con una natura imponente e bellissima. 

La Mongolia, il paese al mondo con la minore densità di popolazione, offre tuttavia l’occasione di toccare le antiche tradizioni del popolo nomade più famoso della Terra, dove le persone continuano a vivere nelle loro gher, le tende di forma circolare facili da smontare e rimontare nel loro nomadismo e dove si riuniscono le famiglie e le comunità.  

Paese dalla religiosità secolare, testimoniata dai numerosi e bellissimi templi buddisti, giunti fino a noi resistendo ai contrasti della storia, dove comunità di monaci fanno sopravvivere le tradizioni di una religione che ha trovato in questo paese una dimensione originale. 

Mongolia: il Naadam festival

Terra di cavalli, di sconfinate steppe, di conquiste e di valorosi guerrieri: questa era la Mongolia di un tempo, il cui condottiero più famoso incuteva una tale paura che bastava solo pronunciare il suo nome per far fuggire i nemici. E questa è anche la Mongolia del Naadam festival, la celebrazione dell’orgoglio nazionale che ha luogo nel paese nella prima metà del mese di luglio.

La manifestazione, che letteralmente significa “Giochi” – ma che viene anche chiamata Eriin gurvan naadam, ovvero “I tre giochi da uomini” – è quanto di più simile a un’olimpiade si possa immaginare. Anzi, si tratta proprio dei secondi giochi olimpici più antichi della storia. Ma non è solo questo: è l’espressione massima della cultura nomadica, la celebrazione delle sue tradizioni artistiche e sportive millenarie e, dal 1921, coincide con la dichiarazione di indipendenza dalla Cina.

Tradizionalmente, il Naadam viene celebrato nella seconda settimana di luglio, il mese più mite dell’anno in questa terra ai limiti delle regioni sub-artiche boreali. La manifestazione principale è fissata ai giorni 11-13 luglio nello stadio centrale e Khui Doloon Khudag nella capitale, Ulaanbaatar. Tuttavia, la ressa è incredibile ed è difficile riuscire ad assistere a una di queste giornate dal vivo. Ci sono però tanti altri tornei minori organizzati in varie parti del paese , a cui è più facile partecipare e, magari, entrare in contatto con lo spirito profondo di questa manifestazione. Verrà riproposta una mini versione in ESCLUSIVA PER I VIAGGI DI GIORGIO.

Se uno pensa alla Mongolia, una delle prime immagini che mette a fuoco è questo deserto del Gobi, che si trova nella parte meridionale del paese, al confine con la Cina. Una sperduta regione desertica fatta di terre aride e sassose, di formazioni rocciose spettacolari come Baga Gazrin Chuluu, dove si possono ammirare anche pitture rupestri, di altissime dune sabbiose come quelle di Hongoryn Els all’interno del parco nazionale di Gurvan Saikhan, nonchè ricca di animali tra cui i famosi cammelli a due gobbe, gazzelle e l’unico orso del deserto esistente al mondo. Inoltre, ospita anche tracce del passaggio di dinosauri. Nato da un mare interno, ai mongoli invece piace raccontare che sia nato in seguito al passaggio dell’esercito del Gengis Khan.

Trascorrere una notte dormendo in una caratteristica Gher, tipica tenda delle popolazioni mongole

Una gher (yurta in russo) è un’abitazione mobile tradizionale mongola. Entrando bisognerebbe rispettare alcuni riti domestici. Mai calpestare lo stipite (porta sfortuna) né appoggiarsi ai pali di sostegno (pessimo auspicio), uomini a sinistra, donne a destra. Anche prima di uscire è d’obbligo percorrere un giro in senso orario attorno alla stufa posta al centro della gher.

1° giorno: ROMA (o altre città) – ULAANBAATAR

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto per partenza dall’Italia per la Mongolia, con scalo. Operazioni di imbarco e pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: ULAANBAATAR

Arrivo all’aeroporto Gengis Khan di Ulaanbaatar, assistenza del nostro personale e trasferimento in hotel. Dopo un breve riposo dal viaggio è prevista la visita della città di Ulaanbaatar: in lingua mongola significa “Eroe Rosso”.

UB, come viene chiamata dai turisti, è una città strana, singolare, moderna di aspetto e antica d’anima, freddissima d’inverno eppure sempre così accogliente e familiare, intasata da un traffico che gira intorno a se stesso ma sempre pronta a offrire scorci e opportunità degne di una grande capitale. Con il vantaggio di avere intorno il silenzio del vento e della natura più intatta per migliaia di chilometri in ogni direzione. Ricca di palazzi e musei, è sicuramente un’ottima introduzione alla storia e alla cultura di questa nazione remota.

Il city tour della città inizia da Piazza Chinggis Square, la piazza centrale della capitale, il cui nome è stato cambiato nel 2013 in onore del padre fondatore della nazione mongola. Al centro della piazza si trova una statua equestre di Damdin Sükhbaatar, uno dei leader della rivoluzione mongola del 1921, mentre sul lato nord della piazza di fronte al Saaral Ordon, il Palazzo del Governo, si trova un grande monumento colonnato di Genghis Khan, con ai lati le statue di Ögödei e Kublai Khan.

Zaisan Images | Free Vectors, Stock Photos & PSD

Pranzo in ristorante locale.

Molto interessante è il Museo di Storia (National History Museum), dove si potrà conoscere lo sviluppo della storia umana nelle terre mongole ed i costumi tradizionali delle varie etnie locali. Si prosegue con la visita del Gandan Khiid, uno dei più importanti monasteri della Mongolia dove venne ospitato il tredicesimo Dalai Lama durante la sua permanenza in Mongolia nel 1904. All’interno del monastero spicca il Migjid Janraisig Süm, un magnifico edificio che contiene l’enorme statua di Migjid Janraisig, il dio protettore del paese. Al termine della visita si raggiunge la località di Zaisan, una collina da dove si gode un bellissimo panorama della città e dei dintorni.

Cena. Pernottamento in hotel.

Gandan Khiid | Ulaanbaatar, Mongolia | Attractions - Lonely Planet

from the bottom view of Megjid janraisag - Picture of Migjid Janraisig Sum, Ulaanbaatar - Tripadvisor

3° giorno: ULAANBAATAR – Riserva Naturale KHUSTAI NURUU

Prima colazione. In mattinata partenza per la Riserva Naturale Khustai Nuruu, situata a circa 100 km a sud-ovest della capitale, venne istituita nel 1993 per salvaguardare i cavalli selvaggi mongoli (chiamati takhi) probabilmente il simbolo più noto dell’originale e variegata fauna della Mongolia.

Noti anche con il nome di cavallo di Przewalski, dal nome di un esploratore polacco che per primo se ne interessò, questi cavalli selvaggi in passato si spostavano liberamente nelle steppe in grandi branchi. Purtroppo, a causa della caccia spietata dei bracconieri, negli anni 60’ la razza rischiò la quasi totale estinzione ma grazie a gruppi ambientalisti internazionali, fu possibile reintrodurre numerosi capi di takhi in aree protette.

Visit Khustain Nuruu National Park, Mongolia | Audley Travel

Escursione nella Riserva, dove sarà possibile incontrare anche altri animali selvatici come lupi, cervi rossi e l’argali, una pecora selvatica asiatica, che vive su gran parte delle catene montuose dell’Asia centrale.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

04 - Mangiare in trekking: che cibo portare, come cucinare | Vagabondo

4° giorno: Riserva Naturale KHUSTAI NURUU – Monastero AMARBAYASGALANT

Dopo la colazione partenza in direzione nord per raggiungere il monastero Amarbayasgalant, che rientra nella lista dei siti protetti dall’UNESCO .

Viaggio in Mongolia, la TOP 5 per un'avventura slow

Mongolia: visitare Amarbayasgalant | Evaneos

Visita al monastero che venne costruito tra il 1727 e il 1737 in stile cinese, dove all’interno si trova anche la tomba del grande scultore buddista mongolo Zanabazar, il cui corpo venne portato qui nel 1779. Attualmente il monastero è abitato da circa 50 monaci, ed è possibile visitare alcune sale. La principale caratteristica che rende sorprendente questo monastero è l’architettura del tempio completamente priva di chiodi di ferro, tutto è costruito grazie ad un incastro di blocchi di legno.

Challenges Ahead for Millennial Monks Revitalizing Mongolia's Ancient Buddhist Tradition | Buddhistdoor

Al termine della visita si prosegue verso il campo.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

5° giorno: Monastero AMARBAYASGALANT – Lago Ogij  

Colazione al campo. Partenza per l’ovest, in direzione del Lago Ôgij un vero paradiso per gli appassionati di osservazione degli uccelli. 

La provincia del Khövsgöl - Mongolia

Il lago Ôgij è un lago d’acqua dolce nella provincia dell’Arhangaj orientale, la Mongolia centrale. Il lago è conosciuto per i pesci e per il gran numero di uccelli, tra cui gru e anatre, che migrano nell’area alla fine di aprile

Lago Hovsgol e Tsaagan - MONGOLIA VIAGGI

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo.

6° giorno: Lago OGIJ – Parco Nazionale KHORGO – TERKHIIN TSAGAAN NUUR 

Colazione al campo. In mattinata partenza in direzione del Parco Nazionale Khorgo.

Lungo giorno di  trasferimento al Terkhiin Tsagaan Lake, nel Parco Nazionale Khorgo-Terkhiin Tsagaan nuur. Il Lago è poggiato su un letto di lava a oltre 2000 metri di quota, proprio sotto il vulcano Khorgo. I più coraggiosi potranno provare a immergersi nelle sue acque cristalline e sicuramente… molto fresche! Si possono incrociare anche molti animali come cervi rossi, cinghiali, anatre.

All’arrivo è prevista una camminata alla scoperta del Parco. Successivamente partenza per un’escursione al Lago Bianco, anche conosciuto come Terkhiin Tsagaan Nuur, circondato da crateri di vulcani spenti e a situato sopra i 2000 metri di altitudine.

Terkhiin Tsagaan Nuur Natural Park includes two jewels of ...

La zona intorno al lago è stata inclusa nella lista dei siti protetti della Mongolia dal 1965 e fa attualmente parte del “Parco Nazionale Khorgo-Tėrhijn Tsagaan Nuur”.

Khorgo Terkhiin NP | Plan Your Tour

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

7° giorno: Parco Nazionale TERKHIIN TSAGAAN NUURVulcano KHORGO

Visita al vulcano Khorgo, in pochi minuti si raggiunge la sommità del cratere, successivamente visita della Caverna del Cane Giallo (Yellow Dog Cave), della Caverna di Ghiaccio (Ice Cave), e della Caverna Zaluuchuud.

Places to Visit in Central Mongolia

Al termine ritorno al campo passando per le grotte di Shar Nokhoi e di Ghiaccio.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

8° giorno: Parco Nazionale TERKHIIN TSAGAAN NUUR – Sorgenti calde di TSENKHER

Dopo la colazione visita al Gran Canyon del fiume Chuluut, dove si trovano paesaggi creati dai terremoti di origine vulcanica e la Taikhar Rock.

I 15 canyon spettacolari, se la natura è arte - Nel Mondo - ANSA.it

Proseguimento per raggiungere le sorgenti calde di Tsenkher, che si trovano a 1860 metri nella catena montuosa Khangai. Arrivo al campo gher e giornata dedicata al relax presso le sorgenti di Tsenkher, dove le acque sgorgano ad una temperatura che raggiunge gli 80 gradi. Si può fare il bagno nelle terme, oppure provare il massaggio e le cure tradizionali mongole, o ancora effettuare escursioni nei dintorni delle sorgenti. Da provare è un bagno al tramonto tra i vapori nelle piscine lastricate di roccia osservando cavalli e yak che pascolano a pochi metri, con fitti boschi di conifere come sfondo. L’acqua in questa zona esce dal terreno ad 86 gradi, ma è stata deviata a formare vasche e piscinette dove si raffredda ad una temperatura più da bagno e meno da
cottura ….. Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

Risultato immagini per SORGENTI CALDE DI TSENKHER

9° giorno: Sorgenti calde di TSENKHER  –  KHARKHORIN – KARAKRUM – Monastero ERDENE ZUU

Colazione al campo. Dopo la prima colazione partenza in direzione della cittadina di Kharkhorin, dove si trovano i resti di Karakorum, l’antica capitale dell’Impero mongolo che venne edificata nel 1220 dal grande condottiero Genghis Khan. Dopo la sua morte, la città fu completata dal figlio Ogedai Khan, ma ricoprì il ruolo di capitale solo per 40 anni, quando Kublai Khan decise di trasferire la capitale dell’impero nell’odierna Pechino. Karakorum venne così abbandonata e in seguito, distrutta dai soldati mancesi.

“I mongoli la pronunciano “harhorin”, con le due acca molto aspirate, e letteralmente significa “anello nero”. Karakorum è stata la capitale dell’impero più vasto della storia, utilizzata da Gengis Khan come centro operativo delle sue forze armate nel 1222; divenne la capitale sotto il regno del figlio Ogodei Khan, il secondo grande imperatore, crescendo di prestigio con la successiva generazione e diventando una delle tappe principali della Via della Seta e del pellegrinaggio religioso. La capitale fu poi spostata a Pechino da Kublai Khan e nel 1388 i manchu rasero al suolo i suoi magnifici edifici, tra cui il Palazzo della pace eterna, la dimora di Khan, un complesso di ben 2500 mq. I resti furono utilizzati per erigere l’Erdene Zu, il primo monastero buddista della Mongolia, con 100 templi e 300 gher. Purtroppo il monastero fu poi abbandonato e saccheggiato dai manchu e il regime filosovietico risparmiò tre dei templi, giustiziando i monaci. Dal 1965 il Governo ne ha permesso la riapertura come museo, ma non come luogo di culto, finché, con la caduta del comunismo, poté riprendere le attività religiose. Ad oggi conserva antichi splendori, con i suoi tre templi dedicati alle tre fasi della vita di Buddha – infanzia, adolescenza e maturità – circondati da una possente cinta muraria. All’esterno della cinta si trovano due tartarughe di pietra, che in passato stavano ad indicare il confine dell’antica città di Karakorum (in origine erano quattro).”

Karakorum, da pronunciarsi Harhorin, con le acca molto aspirata, significa “anello nero”. È stata una delle città più stupefacenti di tutti i tempi, punto d’incontro di carovane di mercanti, viaggiatori, artigiani, filosofi. Costruita nel 750 d.C., divenne quartier generale di Gengis Khan nel 1220. Nel 1235, il figlio e successore Ogedei racchiuse la città tra le mura e costruì un palazzo. Perse d’importanza quando Kubilai Khan decise di spostare la capitale a Pechino. Nel Trecento venne rasa al suolo dai cinesi. Ci concentreremo sui templi di Erdene Zuu, costruiti a fine ‘500. Erdene Zuu divenne ben presto il primo grande monastero buddhista della Mongolia. A fine Settecento ospitava diecimila lama in un centinaio di templi ricchi di cimeli religiosi. Negli anni Trenta del Novecento il governo filosovietico distrusse parte degli edifici sacri, uccise tutti i monaci e trafugò i tesori. Oggi sono rimasti solo tre templi, che rappresentano non solo un eccezionale luogo di culto, ma anche uno spazio privilegiato in cui scoprire capolavori dell’arte religiosa mongola.

Ruins of Karakorum History Tour - Kated

Dalle sue macerie nel XVI secolo venne costruito il monastero Erdene Zuu (Cento Tesori), il primo centro buddhista in Mongolia. In passato questo complesso comprendeva da 60 a 100 templi, ma venne distrutto a sua volta durante l’epoca delle epurazioni staliniane, vennero risparmiati solo tre dei templi del monastero, mentre un imprecisato numero di monaci vennero assassinati. Il monastero in seguito rimase chiuso fino al 1965, anno in cui il governo ne permise la riapertura come museo e successivamente, con la caduta del comunismo, il monastero riprese le sue attività religiose. Oggi Erdene Zuu conserva ancora parte dei suoi antichi splendori. I tre templi del complesso, circondati da una possente cinta muraria, sono dedicati alle tre fasi della vita del Buddha: l’infanzia, l’adolescenza e la maturità.

Karakorum (città) - Wikipedia

Il tempio centrale, quello più importante, è chiamato Zuu di Buddha, e contiene due statue del Buddha fanciullo. Fuori dalle mura del monastero si trovano due “tartarughe di pietra”, che in passato segnavano i confini dell’antica città di Karakorum.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

Erdene Zuu Monastery" Images – Browse 58 Stock Photos, Vectors, and Video | Adobe Stock

10° giorno: KHARKHORIN – Monastero di ONGHI

Dopo la prima colazione, partenza per il sud in direzione del Monastero Onghi attraverso le steppe del deserto del Gobi. Visita alle rovine del monastero e possibilità di trekking a piedi o a cavallo. Il Monastero di Onghi: un tempo era il più grande insediamento della Mongolia meridionale con 500 monaci e due monasteri sui due lati del fiume Onghi. Nonostante il monastero sia stato distrutto completamente dal KGB mongolo nel 1937, c’è ancora tanto da esplorare e fotografare.

Ongiin Khiid, la spiritualità della Mongolia - Blog Earth Viaggi

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

11° giorno: Monastero di ONGHI – Falesia di BAYANZAG – Dune di sabbia KHONGOR

Dopo la prima colazione Proseguimento verso la regione del Gobi del sud, dove sono stati ritrovati resti fossili di dinosauro, in direzione di Bayanzag , sito famoso per le cosiddette ripe fiammeggianti. 

Deserto del Gobi Mongolia | Cosa vedere, Misteri e Dinosauri

Attraversamento del suggestivo deserto del Gobi, tra paesaggi di rara bellezza, con soste lungo per incontrare tribù nomadi, osservarne i costumi e partecipare alla loro semplice vita e ai loro giochi. Visita alle maestose dune di sabbia di Khongor , che quando soffia forte il vento pare sprigionino una suggestiva melodia musicale.

Deserto del gobi Foto Stock, Deserto del gobi Immagini | Depositphotos

Tramonto sulle dune e successiva discesa al campo .

Mongolia, verso il deserto del Gobi -

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher

12° giorno: Dune di KHONGOR – Valle di YOLIIN AM

La strada si snoda attraverso le dune di Khongor prima che esse lascino spazio a un’immensa steppa desertica, coronata dall’ultima catena dei monti Altai attraverso il parco Gobi Gurvan Saikhan.

Gobi Gurvansaikhan National Park, Mongolia Social Travel Network - Touristlink

I rapaci perlustrano il cielo alla ricerca di prede, mentre famiglie di nomadi, sotto a loro, si radunano per lavorare il feltro, o si raggruppano con il loro bestiame attorno ai rari pozzi.

Si passa accanto alle Tre Bellezze, le ultime vette della catena montuosa, quindi si attraversano i dirupi dello spettacolare passo del Dungenee,

Ténéré Viaggi - Mongolia

e si raggiunge la gola di Yolyn Am, dove si trovano spesso dei ghiacciai anche in estate.

Yolyn am canyon | Yol valley in Gobi desert

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

13° giorno: Valle YOLIIN AM – TSAGAAN SUVRAGA

Dopo la prima colazione, partenza verso Nord in direzione di Tsagaan Suvarga , uno tra i punti più spettacolari del deserto dove si trovano magnifiche rocce granitiche. 

Tsagaan Suvarga/ White Stupa | Classic Journeys Mongolia

Le affascinanti scogliere bianche di Tsgaan Suvarga si trovavano molte ere fa sotto al livello del mare.

Tsagaan Suvarga (Stupa Bianca) in Mongolia, 2023

La zona è per questo ricca di fossili marini e conchiglie di molluschi. Numerose pitture rupestri antiche, molto ben conservate si trovano nei dintorni ma difficili da raggiungere.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher

14° giorno: TSAGAAN SUVRAGA – ULAANBAATAR

Dopo la prima colazione partenza in direzione di Ulaanbaatar. All’arrivo è previsto una breve visita della città con incluso il Bogd Khan Winter Palace Museum.

BOGD KHAAN PALACE MUSEUM OF MONGOLIA (Ulan Bator): Tutto quello che c'è da sapere

Visita al Palazzo d’Inverno di Bogd Khan, l’ultimo imperatore della Mongolia morto nel 1924 che, come ottavo Jebtsundamba Khutugtu, fu la guida spirituale buddhista tibetana della Mongolia.

Palazzo Verde a Ulan Bator - Il Palazzo d'Inverno dell'ultimo Bogd-Khan mongolo | Gigaplaces.com

Questo palazzo ancora ben conservato è da considerarsi uno dei più importanti monumenti storici di Ulaanbaatar. Pranzo durante l’escursione. Nel pomeriggio tempo a disposizione per gli ultimi acquisti oppure per il riposo. In serata è prevista una cena presso un ristorante locale.

Rientro in hotel e pernottamento in hotel.

15° giorno: Festival NAADAN – ULAANBAATAR

Prima colazione in hotel. Oggi ci godremo il festival tradizionale mongolo Naadam con giochi tra cui il tiro con l’arco e il tiro a segno.

I “tre giochi da uomini” sono strettamente legati alle tradizioni guerriere mongole, e molti secoli fa, prima e dopo le battaglie, venivano organizzati in tornei: sono il tiro con l’arco, la corsa a cavallo e la lotta libera, il momento clou del Naadam. Quest’ultima, chiamata Khapsagay, ha delle caratteristiche non presenti nelle altre competizioni mondiali di lotta libera: non ha limiti di spazio, di tempo né di peso e viene organizzata in un torneo a due con  diversi lottatori. Il wrestling mongolo è anche l’unica competizione preclusa alle donne, che possono invece prendere parte ai tornei di corsa a cavallo o tiro con l’arco.

Naadam festival

La corsa a cavallo, invece, riassume un po’ l’identità mongola: quella di un popolo che si definisce “nato in sella a un cavallo”, per cui quest’animale è sacro sia nella vita quotidiana che in quella guerriera e viene allevato con estrema cura. Il cavallo è talmente legato all’identità mongola che non c’è bambino sopra ai 5 anni che non sia in grado di cavalcare perfettamente. Il tiro con l’arco, infine, è una pratica legata alla caccia prima e alla guerra poi. Tra le fasi del Naadam c’è anche il tiro con l’arco a cavallo.

Pranzo con grigliata.

Visit What to Expect When You Attend Naadam Festival in Mongolia - Nomadic Expeditions

Dopo pranzo, trasferimento a Ulaanbaatar e tempo libero per lo shopping.

Nonostante a prima vista possa sembrare una città europea dalla forte influenza russa, Ulan Bator, dove vive circa un terzo dell’intera popolazione della Mongolia, è un misto di modernità e tradizioni. Nei suoi sobborghi infatti la gente vive ancora nelle sue tradizionali sistemazioni, le ger, yurte di feltro in forma circolare. Questa città comunque ha tanto da offrire, dai suoi musei, ai monumenti per Gengis Khan, dal monastero più importante del paese, Gandantegchinlen, agli spettacoli folcloristici.

In serata prima della cena è previsto uno spettacolo folcloristico per scoprire le tradizioni di questo leggendario paese attraverso la musica, la danza e il canto tradizionale della Mongolia accompagnati dalle dolci melodie del “Morin khuur“, leggendario strumento a corde mongolo.

Morin khuur | Mongolian Naadam - 45 - Folklore The morin khu… | Flickr

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

16° giorno: ULAANBAATAR – ROMA

Colazione rilascio delle camere, trasferimento in aeroporto e operazioni di imbarco per volo di rientro in Italia con scalo. Arrivo in Italia in tarda serata  e fine dei servizi.

LA QUOTA COMPRENDE

  • Voli in classe economica Italia/UlaanBaatar A/R con franchigia bagaglio di 23 kg via Istanbul
  • N. 3 pernottamenti in Hotel 4**** ad a Ulaanbaatar
  • N. 11 pernottamenti in Campi Gher come da programma (alcune notti con bagno in comune femmine e maschi e alcune notti con bagno privato)
  • Guida  altamente professionale in  lingua italiana per tutta la durata del tour
  • Escursioni e visite come da programma
  • Trasferimenti in  fuori strada 4×4
  • Pensione completa con acqua minerale durante i pasti (1 litro al giorno a persona)
  • Preparazione pranzi durante il viaggio a cura della guida e degli autisti.
  • Ingressi ai musei, ai monasteri, ai parchi nazionali se previsti dal programma
  • Tasse locali
  • Trasferimenti in città  con bus privato come da programma
  • Transfert da e per l’aeroporto con bus privato
  • Rappresentazione esclusiva per I Viaggi di Giorgio del Naadam Festival
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00) bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia

LA QUOTA NON COMPRENDE

  • Tasse aeroportuali pari a € 450,00 (soggette a riconferma sino al momento dell’emissione dei biglietti)
  • Acqua e bevande durante i pasti
  • Pasti non indicati nel programma
  • Mance per guide, autisti e facchini pari a 6,00 euro al giorno a persona
  • Escursioni facoltative ed eventuali esigenze di carattere personali
  • Spese personali
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce La Quota Comprende

Visto: in data 9 gennaio il governo mongolo ha decretato la non necessità di avere il visto di ingresso. Non appena questa informazione sarà ufficiale provvederemo a darne comunicazione.

Formalità Burocratiche

Passaporto,  con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza .

Disposizioni Sanitarie

Non è richiesta alcuna vaccinazione.

 

 

 

 

 

 




COLORI DELLA TURCHIA

TURCHIA-1

 

La Turchia è sinonimo di luoghi magici, bellezze naturali ed archeologiche, ottima cucina e storia millenaria, che affonda le sue radici nell’Impero romano, bizantino, ottomano e nell’antica Grecia. Abitata da un popolo caloroso ed accogliente, è la porta per l’Oriente, perfetto ponte tra Europa ed Asia. Un Paese che ha moltissimo da offrire ai suoi visitatori, a cominciare dalla sua incredibile varietà geografica. 7000 chilometri di coste, distribuiti sulle rive del Mediterraneo orientale, del Mar Egeo e del Mar Nero, gli oltre 500 chilometri della Via Licia che si immergono in boschi di pini e cedri, montagne, villaggi e splendidi panorami lungo la costa sud-occidentale.

Partendo dalla cosmopolita Istanbul, che rende perfettamente l’idea di città sospesa tra Oriente ed Occidente, esploreremo l’entroterra toccando la stupenda regione della Cappadocia. Il suo territorio quasi “lunare” è il risultato di un’eruzione vulcanica, manipolato poi dall’uomo nel corso dei secoli. Avremo la possibilità di vedere l’alba con una gita in mongolfiera, in assoluto il modo migliore per ammirare un panorama mozzafiato che solo questa regione è in grado di offrire.

Torneremo poi verso ovest per visitare Pamukkale e i suoi famosi “castelli di cotone”, ovvero bianchissime vasche di acqua termale adagiate su terrazzamenti di calcare, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Chiuderemo in bellezza con la meravigliosa città classica di Efeso, di cui ammireremo i resti, e la costa turca a Kusadasi. Qui potremo raggiungere con un’escursione la vicina isola greca di Samos.

Un itinerario completo, per scoprire le mille sfaccettature che questa terra può offrire.

Giorno 01: ITALIA – ISTANBUL

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e disbrigo delle formalità d’imbarco. Partenza in volo per Istanbul. All’arrivo assistenza e trasferimento in hotel. Cena libera e pernottamento.

Giorno 02: ISTANBUL

Prima colazione. Escursione di mezza giornata al “CORNO D’ORO”: Mattinata dedicata alla visita della città, in particolar modo alla Moschea Solimano (costruita tra il 1550 e il 1557 da Sinan, il famoso architetto dell’età dell’oro ottomana), considerata la più bella delle moschee imperiali di Istanbul. Il proseguimento prevede una visita all’ex quartiere greco di Fener vicino a quello ebraico di Balat situato sulla sponda meridionale del Corno D’oro. Passeggiata nel quartiere e la possibilità di vedere Il Patriarcato Greco di Fener e La Chiesa di San Giorgio, la Chiesa Ortodossa Bulgara “Chiesa di Ghisa’’.

Le 5 migliori chiese da visitare a Istanbul | Istanbul Tourist Pass®

Si continuerà verso il quartiere di Eminönü noto come il principale accesso alla città in epoca bizantina e ottomana ed oggi è una zona molto frequentata dove si trova il “Mercato Egizio” o “Bazar delle spezie”. Pranzo libero. La visita termina qui. Pomeriggio libero per esplorare la città o per partecipare all’escursione facoltativa a pagamento in loco “Crociera sul Bosforo”, per ammirare sia il versante asiatico che europeo della città ed i suoi più importanti palazzi, moschee e fortezze. (Alla fine dell’escursione facoltativa non e previsto il trasferimento di rientro.)

Cena libera. Pernottamento

Giorno 03: ISTANBUL

Prima colazione. Partenza per il tour di mezza giornata “CLASSICO”: visita alla Basilica di Santa Sofia (moschea dal 2022) “Divina Sapienza”, indiscutibilmente uno degli edifici più favolosi di tutti i tempi. Fu costruita più di una volta: la prima da Costantino il Grande mentre l’attuale Santa Sofia è stata riedificata da Giustiniano nella prima metà del VI secolo. La sua immensa cupola si erge a 55 metri dal suolo, con un diametro di 31 metri. Durante l’Impero Ottomano fu trasformata in moschea e infine furono aggiunti i minareti.

La Santa Sofia di Istanbul - La sua Storia ed Evoluzione - Architettonica

Proseguiamo con la visita all’antico Ippodromo di Costantinopoli, che era il centro dell’attività civile dell’impero, dove si tenevano non solo corse di cavalli e combattimenti tra gladiatori, ma anche celebrazioni in onore dell’imperatore. Oggi sono ancora conservati l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina e la Fontana del Re Tedesco Guglielmo II. La Moschea Blu fu costruita nel 1609 dal Sultano Ahmet che, spinto dalla volontà di superare la Basilica di Santa Sofia, la fece costruire con 6 minareti. Pranzo libero. La visita termina qui.

 

Moschea Blu La Basilica Di Santa Sofiakiev - Fotografie stock e altre immagini di Istanbul - Istanbul, Turchia, Hagia Sophia - Istanbul - iStock

Pomeriggio libero per esplorare la città o per partecipare all’escursione facoltativa; Palazzo Imperiale di Topkapi (purtroppo non sarà possibile visitare l’Harem a causa dell’intensità della giornata), dimora dei Sultani per quasi quattro secoli, la cui architettura con le magnifiche decorazioni rendono testimonianza della potenza e maestosità dell’Impero Ottomano. Proseguiremo con la visita presso la ’’Basilica Cisterna di Yerebatan’’ ed il Gran Bazar. (Alla fine dell’escursione facoltativa non è previsto il trasferimento di rientro.)

Pernottamento. Cena libera.

Giorno 04: ISTANBUL – MARDIN – DIYARBAKIR

Trattamento di mezza pensione. All’orario indicato, trasferimento in aeroporto per prendere il volo di linea (PC 2430 06:40-08:35) con destinazione Mardin. In mattinata visita al monastero siriaco di Deyrul Zafaran, uno dei più antichi del mondo. Il monastero fu, per 640 anni (fino al 1932), la residenza del Patriarca assiro ortodosso. Il sito era chiamato Deyrul Zafaran (Chiesa dello zafferano) a causa dello zafferano che veniva coltivato nei suoi dintorni. Assiri da tutto il mondo vengono ogni anno qui per pregare ed essere benedetti. Successivamente visiteremo il centro di Mardin. La città si estende lungo le pendici di un monte coronato dalla sua fortezza. È una cittadina dai toni caramello in cui spicca l’enorme cupola della moschea Ulu Camii, moschea irachena selgiuchide costruita nel XII secolo, situata nel piccolo ma intricato labirinto di vicoli del centro urbano. Passeremo accanto alla madrasa Zinciriye, i cui minareti sorgono nel bel mezzo del centro storico. L’arteria principale della città vecchia è Cumhuriyet Street. Lì si sviluppa l’enorme e caotico bazar, come delicate opere in rame e ottone, o i famosi saponi di Aleppo e dove non manca mai il profumo del pane appena sfornato.

Mardin: Turkey's ancient treasure trove | CNN

Successivamente, partenza per Diyarbakir, una delle città più importanti della zona, conosciuta in epoca classica come Amidiya, la città fu annessa a Roma nell’anno 297 d.C. e divenne una parte essenziale della linea difensiva tra gli Imperi Romani e Partosassanida di Persia. Arrivo a Diyarbakır e iniziamo la visita del centro storico e dei suoi monumenti religiosi a piedi, entrando nelle sue mura, per passeggiare per le sue strade strette, animate e piene di vita. Facciamo una sosta al caravanserraglio di Hasan Pasa Hani, oggi trasformato in tappa obbligatoria per prendere un tè prima di visitare la Grande Moschea, la più importante delle ventidue esistenti in città e la più antica dell’Anatolia, inizialmente costruita come Cattedrale cristiana detta “San Tommaso”. Continuiamo il tour visitando il minareto di quattro piedi, costruito da Kasim Khan. La leggenda dice che se lo si passa sette volte tra le sue quattro colonne, porterà fortuna.

Cena e pernottamento.

Visita Diyarbakir: scopri il meglio di Diyarbakir, Turchia, nel 2024 | Viaggia con Expedia

 

Giorno 05 : DIYARBAKIR – MONTE NEMRUT – MALATYA

Trattamento di mezza pensione. In mattinata partenza per la visita del Monte Nemrut, che conserva alcune imponenti statue realizzate nell’anno 38 A.C per ordine del re Antioco per circondare la sua tomba. È uno dei siti più straordinari della Turchia ad un’altezza di 2.000 metri ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987. Arrivo in cima al Monte Nemrut e visita al tumulo sepolcrale del re Antioco realizzato con piccole pietre coniche e con un’altezza di circa 50 metri. Su entrambi i lati, su due terrazze, possiamo ammirare le colossali rappresentazioni di divinità greco-babilonesi. Successivamente partenza per Malatya, nota per la coltivazione dell’albicocca.

Cena e pernottamento.

 

Hotel Malatya: 39 Offerte Malatya Hotel Economiche, Turchia

 

Giorno 06: MALATYA – CAPPADOCIA

Trattamento di mezza pensione. Partenza al mattino presto per la regione della Cappadocia, dove l’indescrivibile armonia di un caleidoscopio di colori trasforma i toni del rosso e del marrone in grigi, verdi e gialli. All’arrivo in Cappadocia, vedremo le famose “Tre bellezze di Ürgüp”, dove è possibile vedere le formazioni rocciose a forma di fungo e un panorama della città di Ürgüp. Successivamente visiteremo la piccola e bellissima città di Ortahisar che spicca con il suo castello di alta formazione geologica alto 86 m e trasformato in abitazioni dagli Ittiti. Cena e pernottamento. Di notte è possibile assistere facoltativamente ad una cerimonia (sema) dei dervisci rotanti.

 

World heritage in Turkey: Cappadocia, the magical realm of fairy chimneys and hot air balloon rides | Daily Sabah

Giorno 07: CAPPADOCIA

Trattamento di pensione completa. Possibilità di partecipare alla gita in mongolfiera per ammirare dall’alto il paesaggio lunare e mozzafiato della Cappadocia illuminata dalle prime luci dell’alba (facoltativa, a pagamento e in base alla disponibilità dei posti. Tale gita può essere annullata anche poche ore prima dell’inizio a causa di avverse condizioni meteorologiche) Partenza per visitare questa fantastica regione, dove nasce San Giorgio, con il suo paesaggio affascinante e originale, formato 3 milioni di anni fa dalla lava lanciata dai vulcani Erciyes e Hasan. Visita alla città sotterranea di Ozkonak o ad un’altra simile costruita dalle comunità cristiane per proteggersi dagli attacchi arabi. Faremo una sosta in un laboratorio di tappeti e kilim. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita dei numerosi monasteri e cappelle di Göreme, scavati nella roccia e decorati con affreschi. Attraverseremo anche la valle di Güvercinlik (colombaia) e ammireremo una meravigliosa vista panoramica del castello di Uchisar, situato in cima a un promontorio di roccia vulcanica forato da tunnel e finestre. Al termine faremo una sosta presso un laboratorio artigianale di decorazioni, pietre tipiche e gioielli della Cappadocia. Cena e pernottamento in albergo. Di notte potrete facoltativamente assistere ad uno spettacolo di danza popolare turca.

 

Goreme, in Turchia alla scoperta della impressionante 'città di pietra'

Giorno 08: CAPPADOCIA – PAMUKKALE

Trattamento di pensione completa. Partenza anticipata per visitare il caravanserraglio seleucide “Sultanhani”, situato sulla leggendaria Via della Seta, e che fungeva da punto di sosta per carovane commerciali, pellegrinaggi o militari. Pranzo in ristorante come Autogrill (su questa tratta l’unica possibilità è mangiare in Autogrill) Proseguimento per Pamukkale, o “castello di cotone”, piccola cittadina famosa per le sue piscine pietrificate in travertino bianco formate dalla calce che contiene l’acqua delle sorgenti termali che sgorgano nella zona. Cena e pernottamento.

 

Pamukkale, la Spa naturale più bella del mondo

Giorno 09: PAMUKKALE – EFESO – AREA DI KUSADASI

Trattamento di pensione completa. Al mattino visita di Hierapolis, antica città termale fondata intorno al 190 a.C. dal re di Pergamo prosperando molto in epoca romana, fu costruito sopra le piscine con un bellissimo teatro e una grande necropoli. Successivamente, partenza per Efeso, la città classica meglio conservata della Turchia, costruita nell’anno 1.000 a.C. (i resti che vediamo oggi risalgono al IV secolo a.C.) dove metteremo in evidenza: la Biblioteca di Celso, il tempio di Adriano e il suo grande teatro. Pranzo in ristorante. Successivamente visiteremo la Basilica di San Giovanni, costruita dall’imperatore Giustiniano sulla tomba dell’apostolo San Giovanni, morto ad Efeso. Fu eretto nel 548 ai piedi dell’antica acropoli di Efeso e fu distrutto a causa di guerre, conflitti e terremoti. Attualmente rimangono solo i suoi ruderi. Alla fine faremo una sosta in uno dei luoghi dove si tengono sfilate e si vendono abiti in pelle.

Cena e pernottamento.

 

Il Sito Archeologico di Efeso in Turchia - Guida 2024 | Arché Travel

Giorno 10: AREA DI KUSADASI

Trattamento di mezza pensione. Giornata libera a Kusadasi con possibilità di visitare le spiagge o l’isola greca di SAMOS. Cena e pernottamento.

Giorno 11: AREA DI KUSADASI – ITALIA

Prima colazione, all’ora indicata trasferimento in aeroporto per prendere il volo di ritorno via Istanbul. Fine dei nostri servizi.

 

 

8 Things to Do in Kusadasi in Turkey in 2024

 

LA QUOTA COMPRENDE:

  •  Voli internazionali con Pegasus Airlines con 20 kg di bagaglio in stiva e 8 kg di bagaglio a mano per persona.
  • Tutti i trasferimenti e le visite in minibus o autobus con aria condizionata.
  • Soggiorno in hotel 4 stelle standard
  • Trattamento come da programma durante i circuiti (totale 6 cene e 3 pranzi lungo il percorso)
  •  2 voli interni: PC 2430  SAW/MQM + ADB–SAW
  • Visite indicate nell’itinerario.
  •  Guide locali anche in lingua Italiana durante le escursioni e sul circuito.
  • Assicurazione medico bagaglio e annullamento

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali, 170 € per persona
  • Mance obbligatorie (25 € guida e 10 € all’autista) per il circuito.
  •  Mance in alberghi e ristoranti, ingressi ai musei e siti come da programma 150 € per persona (adulti), 80 € (bambini 02-11 anni) da pagare all’arrivo alla guida (obbligatorio).
  • Extra personali ed escursioni facoltative

 




UZBEKISTAN: il paese delle “mille e una notte” – maggio

UZBEKISTAN-2-1

Paese delle mille e una notte; scenari assolati dai colori accecanti, che fanno da sfondo ai monumenti da fiaba, moschee blu-turchesi con alti minareti su cui nidificano le cicogne e bazar dai sapori forti.

La visita di Samarcanda, mitica capitale dell’Impero del grande Tamerlano, da sempre luogo obbligato del nostro immaginario collettivo, è un’esperienza straordinaria, tutta da vivere (vedendola Alessandro Magno esclamò: “per me è più bella della vita”).

Sarà un incredibile viaggio nella storia, un sogno entusiasmante tra gli splendori dei palazzi e gli scambi dei mercanti lungo la “Via della Seta”. Samarcanda, però, è solo il fiore all’occhiello di un paese, l’Uzbekistan, pronto a riservare mille altre sorprese ed emozioni: la capitale Tashkent con le sue Madnas, il fascino di Khiva, la mitica Bukhara e l’incontro con il deserto rosso, il Kizilkum. Durante il viaggio conoscerete l’ospitalità degli uzbeki e loro tradizioni.

 

12/5 – 1° giorno: ROMA – TASHKENT

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, operazioni di imbarco e partenza per Tashkent. Pasti e pernottamento a bordo.

13/5 – 2° giorno: TASHKENT

Benvenuti in Uzbekistan! Culla di civiltà da oltre due millenni, l’Uzbekistan può vantare un suggestivo patrimonio architettonico e artistico, profondamente permeato dalla storia crudele e affascinante della Via della Seta. In termini di attrattive culturali, l’Uzbekistan è di gran lunga il paese più ricco e straordinario dell’Asia centrale.

REGISTAN SAMARCANDA | VIAGGIO IN UZBEKISTAN | TOUR IN UZBEKISTAN

Arrivo a Tashkent. Incontro con la guida locale, trasferimento e sistemazione in hotel. Dopo un pò di riposo e fatta la colazione, iniziamo la visita della capitale dell’Uzbekistan, Tashkent.

La capitale dell’Uzbekistan, il cui nome significa “fortezza di pietra”, è una delle più grandi città dell’Asia Centrale. Tashkent divenne città musulmana nell’ VIII secolo e fu un importante centro commerciale per tutto il Medio Evo. Ha un aspetto moderno perché fu ricostruita dagli urbanisti sovietici, dopo il terribile terremoto del 1966, e quindi rimane ben poco dei 2000 anni di storia della città. Un tempo quarta città dell’Unione Sovietica per dimensioni, è il cuore dell’Asia centrale e dispone dei migliori collegamenti aerei internazionali dell’intera regione.  

Iniziamo le visite dalla città vecchia, “eski shakhar”, che si presenta come un dedalo di strette viuzze polverose su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrasse (accademie islamiche). La Piazza Khast Imam, dove si trovano la Madrasa Barak Khan e la Moschea Tila Shaikh (chiamata anche Moschea Khast Imam) del XVI secolo, nella cui biblioteca si conserva quello che è ritenuto il più antico Corano esistente, segnato col sangue dello stesso Califfo Osman, assassinato nel 655.

La Madrasa di Barak Khan, Tashkent | Travel Land

Hast Imam" Immagini - Sfoglia 128 foto, vettoriali e video Stock | Adobe Stock

Ci recheremo poi al Bazar Chorsu, uno dei più grandi dell’Asia centrale e anche il più antico. Accanto al bazar visiteremo la Madrassa di Kukeldash, frequentata da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali.

Uzbekistan, che bazar l'architettura di Tashknt

Pranzo in ristorante locale. Subito dopo pranzo continueremo le nostre visite cona la Piazza di Amir Temur, la Piazza dell’Indipendenza, il Palazzo di Romanov (solo dall’esterno), il teatro Navoi (solo dall’esterno) e la metropolitana di Tashkent che è considerata una delle più belle metropolitane del mondo.

La metropolitana segreta dell'Uzbekistan: Divieto di fare foto abolito dopo 41 anni - Alessio Mattei

La metropolitana di Tashkent, l’unica esistente nell’Asia centrale, costituisce il modo più facile per girare in città. Di giorno non dovrete aspettare il treno per più di cinque minuti, e le stazioni sono pulite e sicure anche se a volte avrebbero bisogno di qualche lampadina nuova. La metropolitana fu progettata come rifugio antiatomico e quindi all’interno è severamente vietato fotografare, un vero peccato, data la straordinaria bellezza che spesso ne contraddistingue l’architettura e le decorazioni. Nonostante l’uso dell’uzbeko per le scritte e gli annunci, la metropolitana è facile da usare e abbastanza ben segnalata da non richiedere l’uso di una cartina.

Una stazione della metropolitana con persone in attesa di un treno foto – Tashkent Immagine gratuita su Unsplash

Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.

14/5 – 3° giorno: TASHKENT – SAMARCANDA (in treno)

Dopo la colazione trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno per Samarcanda.

Nessun nome evoca la “Via della Seta” meglio di Samarcanda. Per i più ha lo stesso fascino della mitica Atlantide oppure dell’antica e leggendaria Timbuctù. La realtà è ovviamente diversa, ma non troppo. Capitale dell’impero di Timur lo zoppo, cioè Tamerlano con la sua storia di venticinque secoli, la stessa età di Babilonia, Atene e Roma. Situata nell’oasi del fiume Zarafshannel, nel cuore della regione centroasiatica, è una delle più antiche città del mondo. Fondata nel V secolo a.C. fu poi sottomessa dai persiani, conquistata da Alessandro Magno che, secondo la leggenda, sposò proprio qui Roxana, e depredata dalle orde mongole di Gengis Khan. Fu Tamerlano a ricostruirla e ad arricchirla di palazzi così splendidi da farle acquistare fama immortale. Nel 1370, decise di rendere Samarcanda una città stupenda e usarla come capitale dell’impero che avrebbe costruito di lì a poco e che si sarebbe esteso dall’India alla Turchia. Nonostante sia un’importante città dell’Uzbekistan, la maggior parte degli abitanti è di lingua tagica. Nel 2001 l’UNESCO ha inserito Samarcanda nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Samarcanda è una vera e propria “soglia del paradiso”, ha il nome magico e un po’ misterioso, un invito a viaggiare per gli artisti e i sognatori, ed ha mantenuto le sue cupole azzurre smaltate a vetro, i suoi muri dai colori vivaci e i mausolei che costituiscono il tesoro dell’architettura dell’Asia Centrale.

I superbi e immensi monumenti, il vivace bazar e la lunga e ricca storia della città rendono l’atmosfera quasi magica, anche se al di fuori del nucleo storico s’incontra un agglomerato urbano in stile sovietico con ben poche caratteristiche degne di considerazione, la città nel 1868 era entrata a far parte dell’Impero russo

I principali luoghi d’interesse della città sono in gran parte opera proprio del Tamerlano, di suo nipote Ulugh Beg e degli Shaybanidi uzbeki, che insieme fecero di questa città l’epicentro economico e culturale dell’Asia centrale nei secoli XIV e XV. I siti maggiori si trovano quasi tutti nella città vecchia arsa dal sole, la cui urbanistica è rimasta inalterata da quei tempi lontani.

Arrivo e intera giornata dedicata alla visita di Samarcanda. Iniziamo con la Piazza Registan “piazza di sabbia” (XV-XVII secolo) conosciuta come “La Perla dell’Asia Centrale” e nota per essere una delle piazze più belle del mondo, oltre che simbolo della città. Storicamente, la piazza era luogo di incontri pubblici, fiere e esecuzioni durante il periodo timuride.

Uzbekistan - Alla scoperta del Registan, uno dei volti più noti dell'Uzbekistan - Go Asia

All’interno della piazza ci sono 3 grandi madrase: la Madrasa Ulugbek (XV secolo) era considerata il ‘centro degli intellettuali’, la Madrasa Sher Dor (XVII secolo) è decorata dai mosaici con i disegni leoni, la Madrasa Tilla-Kori (XVII secolo) ha una bellissima moschea decorata con oro.

Samarcanda cosa vedere | Turismo Guida completa alla città

Nel cuore di Samarcanda, si trova il maestoso Registan, uno degli edifici più belli del patrimonio architettonico islamico mondiale. Piazza Registan lascia letteralmente estasiati. Molto suggestiva anche la sera quando è illuminata.  La costruzione di questo meraviglioso complesso la si deve a Ulug Beg, nipote di Tamerlano che, nel 1417, diede il via alla progettazione della piazza con la costruzione della prima madrasa sul lato occidentale dell’area. 200 anni dopo, il governatore Yalangtush Bahadur, fece costruire altre due scuole coraniche, dando così vita a questa insolita disposizione architettonica costituita da due madrase che si fronteggiano più una terza.

Visita al Mausoleo Gur-Emir (XV secolo) che significa “la tomba dell’Emiro”, dove è sepolto Tamerlano con i suoi seguaci. Il mausoleo fu costruito per ordine di Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403.

Gur-Emir Mausoleum, Samarkand

Continuiamo le visite con l’Osservatorio di Ulugbek (1428-1429) fu costruito dal governatore e scienziato Ulugbek. Era considerata dagli studiosi uno dei migliori osservatori dell’islam medievale. Fu distrutto nel 1449 e fu riscoperto nel 1908. La Moschea di Bibi-Khanim (XV secolo) dedicata alla bella moglie di Tamerlano, dall’architettura gigantesca costruita anche questa per ordine di Tamerlano dopo la sua campagna in India, per mostrare il suo potere; per farlo deportò a Samarcanda migliaia di artigiani indiani. Timur-lan (Letteralmente Timur lo Zoppo da noi chiamato appunto Tamerlano) volle costruire la grande moschea del venerdì con uno stile che la doveva farla somigliare al paradiso. Il Mausoleo di Shakhi-Zinda (XIV-XV secolo) significa ‘il re’ vivente’, è una necropoli pieno di mausolei. Nel X secolo Samarcanda è diventata una famosa città dell’Asia Centrale, in quel momento sulle tombe dei governatori della città sono stati costruiti dei mausolei.

Viaggiare o sognare tra Samarcanda e Khiva – DonneCultura

7 giorni in Uzbekistan | Uzbek tour - viaggi in Uzbekistan

Si completa la visita di Samarcanda con il Bazar Siyab, è uno dei più grandi e più antichi mercati dell’Uzbekistan (vecchio più di duemila anni). Era uno dei crocevia più importanti della “Grande Via della Seta”. Le persone arrivano da molto lontano pur di acquistare prodotti d’eccellenza, come spezie, cereali e verdure, o come il pane che qui viene prodotto con farine locali, seguendo i dettami di antiche lavorazioni.

Pranzo in corso di escursione con Master class e dimostrazione della preparazione del Plov (il re della cucina uzbeka) in casa locale.

Tripadvisor | Master Class - Uzbek Plov / Osh (Bukhara) fornito da Sayyah Uzbekistan | Uzbekistan

Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.

15/5 – 4° giorno: SAMARCANDA – BUKHARA (in treno)

Dopo la colazione trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno per Bukhara.

Bukhara è la città della poesia e della fiaba, è antica quasi come Samarcanda, mentre per il numero di monumenti architettonici supera Samarcanda. Dal punto di vista storico, per molti secoli è stato un centro religioso, culturale e scientifico dell’Asia Centrale:  fatto che ha lasciato in qualche modo un’impronta particolare sulla città, creando il suo unico ritratto e fascino che ricordano ad ogni visitatore una città favolosa da “Mille e una notte”. Città museo miracolosamente conservata nel tempo, “Bukhara la Nobile”, fu il centro principale della grande “Via della Seta”; compresa nel grande triangolo dell’est, assieme a Samarcanda e a Khiva ebbe largo contributo nello sviluppo dell’Asia Centrale.

Bukhara, è stata inclusa nell’Elenco del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Arrivo e intera giornata dedicata alla visita di Bukhara, “se Samarcanda è la meraviglia della terra, Bukhara è la meraviglia dello spirito”.

Iniziamo le nostre visite con il Mausoleo di Ismail Samani, capolavoro dell’architettura islamica ed uno dei siti storici più importanti del Paese. Il Mausoleo dei Samanidi (X secolo) fu costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907) e divenne sepolcro familiare dei Samanidi. Tutta la forma architettonica del mausoleo è semplicissima: un cubo cinto da una semisfera. Suscita ammirazione la virtuosità della disposizione dei mattoni, gli ornamenti delle lastre, la proporzione ideale di tutte le sue parti. Questo mausoleo di Bukhara viene considerato un capolavoro architettonico di importanza mondiale per l’armonia delle forme geometriche.  La Madrasa Mir-i-Arab (XVI secolo) è l’unica scuola coranica che era funzionante durante l’epoca dell’Unione Sovietica. Ora è una scuola superiore maschile. Visita alla Madrasa Chor Minor (XIX secolo) che è la più bella madrasa di Bukhara, il cui tratto distintivo è la sua cupola, sotto la quale ci sono quattro torri più piccole.

Mir-i Arab Madrasa | IRCICA

Chor Minor Madrasa, Bukhara, Uzbekistan

Visita del complesso architettonico del  Poi-Kalon con il  Minareto Kalon (“grande”) simbolo principale e punto di riferimento della città che impressionò  così tanto Gengis Khan che ordinò di non distruggerlo, come fece con molti altri monumenti di Bukhara. E’ la più alta costruzione della città (47 m.) e risale al 1127. Un tempo la torre serviva per chiamare i fedeli alla preghiera,  segnalare l’arrivo dei nemici, e come faro che segnalava anche l’arrivo dei mercanti. Nel 1700-1800 acquistò la triste fama e fu chiamato “torre della morte” perché dalla sua cima venivano fatti precipitare i condannati a morte; l’ultima esecuzione risale al 1884.  Il minareto, il cui nome in tagiko significa “grande” è il più alto dell’Asia centrale e ha fondamenta  profonde  10 m.  Il minareto è costruito con mattoni, tenuti insieme da fasce di gesso, ed ha un tronco  che nella parte alta diventa più sottile ed è coronato da una lanterna tonda con 16 finestre ogivali, sotto cui ci sono decorazioni a stalattiti.  Ai piedi del minareto è la Moschea Kalon o Kalyan, una costruzione grandiosa della fine del 1400 che riflette le tradizioni architettoniche e decorative dell’epoca dei Timuridi, uguale per dimensioni alla Bibi-Khanym di Samarcanda.

Uzbekistan | Bukhara: “La moschea Kalyan (o Kalon, che signi… | Flickr

Visiteremo anche la Madrasa Nodir Devanbeghi (1622) che fu costruita originariamente come caravanserraglio e poi diventata madrasa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle smaltate. I timpani dell’arco sul portale sono decorati con raffigurazioni di daini e uccelli fantastici che volano verso il sole. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrasa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin protagonista di numerose favole. Visiteremo poi la Fortezza Ark, cittadella al cui interno troveremo una serie di edifici storici, tra cui palazzi, cortili, stanze di rappresentanza, e prigioni. La Fortezza Ark (XVIII-XIX secolo) fu il centro dell’organizzazione statale di Bukhara. Qui si trovano il palazzo dei khan, le moschee, la tesoreria, la segretaria governativa e la prigione. Le costruzioni dell’Ark rimasero molto danneggiate durante l’assalto della cittadella da parte delle unità dell’Armata Rossa nel 1920, quando Bukhara fu sottoposta al bombardamento dell’artiglieria e dell’aviazione. Tra le costruzioni rimaste c’è una moschea con un ajvan di legno. Le mura della cittadella di Bukhara sono parzialmente rivestite con mattoni cotti. L’entrata principale dell’Ark si affaccia sulla piazza cittadina.

nbts-viaggi-uzbekistan-Bukhara-Ark-of-Bukhara-fortezza | NBTS Viaggi

La visita alla città includerà il Mausoleo di Chashmai Ayub, importate luogo sacro per i musulmani e punto di riferimento per i visitatori che desiderano esplorare la storia e la cultura di Bukhara. Infine ci dirigeremo al complesso Lyabi-Hauz, è la piazza principale costruita attorno ad una vasca nel 1620. Nel XX secolo nel giardino davanti alla madrasa trovò posto il monumento del leggendario personaggio popolare Khodja Nasreddin.

Lyabi Hauz Plaza | 欧洲的世界遗产之旅

La piazza era dedicata ai mercati. Oggi ne rimangono tre e tutti in ambienti coperti e sormontati da cupole con i tetti progettati per convogliare all’interno l’aria fresca. Ecco quindi il Taqi-Sarrafon, il bazar destinato ai cambiavalute, il Taqi-Telpak Furushon, quello dei cappellai e il Taqi-Zargaron, occupato dai gioiellieri.

Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.

Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.

16/5 – 5° giorno: BUKHARA – GIJDUVAN – BUKHARA

Dopo colazione partenza per Gijduvan. Visiteremo la famiglia dei ceramisti ereditari Narzullaevs. Conosceremo la storia della scuola di ceramica di Gijduvan, del processo di produzione, pittura e cottura.

Куда сходить - TRADITIONAL CERAMICS OF GIJDUVAN - Elite Tours International

Master class e dimostrazione della preparazione del Gijduvan Shashlik (è un famoso shashlik-kebab).

Pranzo presso una famiglia di ceramisti. Dopo pranzo rientro a Bukhara.

All’arrivo assisteremo ad uno spettacolo folkloristico nella Madrasa Nodir Devonbegi.

Escort Bukhara,

Culture of Uzbekistan

Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel

17/5 – 6° giorno: BUKHARA – AYAZKALA – TOPRAKKALA – KHIVA

Dopo la prima colazione partenza verso Khiva, attraverso il paesaggio delle Cittadelle del deserto  della regione di Khorezm (Corasmia). Visitiamo quella che riteniamo essere la più suggestiva e interessante delle fortezze: Ayaz Kala, che si sviluppa su tre livelli e che raggiungiamo dopo poco più di un’ora di viaggio.  La fortezza si trova al margine del deserto Kyzilkum (sabbie rosse) vero e proprio. Pranzo al sacco in corso di escursione. Dopo questa visita, proseguiremo il nostro viaggio verso Khiva. Da molti considerata la più suggestiva dell’Asia Centrale, senz’altro la più isolata delle oasi carovaniere uzbeke sulla Via della Seta. Secondo la leggenda la città fu fondata da Sem, figlio di Noè, che scavò un pozzo proprio dove sorge ora, tra il X e il XIV secolo, capitale della zona divenne l’attuale Urgench, che fu distrutta a sua volta da Tamerlano.

KARAKALPAKSTAN BLOG: De superbes photos de Ayaz Kala - Les deux Citadelles

Arrivo, e sistemazione in hotel. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel

18/5 – 7° giorno: KHIVA

Dopo la colazione la giornata è interamente dedicata alla visita di Khiva, una delle città più affascinanti della regione, con le sue strutture in stile arabo con colori che variano dal celeste al turchese, è rimasta praticamente intatta dal XVI secolo. Khiva si trova a soli 35 km da Urgench e la sua visita è sorprendente. La città, vitale e suggestiva, conserva edifici monumentali bellissimi: moschee, minareti, madrase, palazzi e mercati. Visitandola ci si trova immediatamente in un altro mondo, come se il tempo per una volta fosse stato benevolo e avesse desiderato tramandare agli uomini tanta bellezza e armonia.

La parte antica della città di KhivaIchan-Qala” è stato il primo sito in Uzbekistan ad essere iscritto tra i Patrimoni dell’umanità nel 1991.

Khiva, Uzbekistan: 14 Top Things to Do + Insider Tips

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Circondata da una lunga e possente cinta di mura di fango, lunghe 2,5 km su cui si aprono quattro porte. La più importante è quella occidentale, detta Ata Darvoza.

Al suo interno si trovano tanti monumenti: la Madrasa Muhammed Amin Khan (XIX secolo)  all’interno della madrasa, troveremo cortili interni circondati da camere degli studenti e spazi per la preghiera. Come molte madrase islamiche, la Madrasa Mohammed Amin Khan era un centro di insegnamento religioso e culturale, dove gli studenti studiavano il Corano, la teologia e altre materie. E’ la più grande scuola coranica di Khiva, ci sono 125 stanze che servivano per 250 studenti nella sua epoca d’oro.

Mohammed Amin Khan Madrassah, Khorezm, Khiva, Xiva, Urgench, Uzbekistan

Muhammad Aminkhan Madrassah (1855) | Xiva

La Fortezza Kunya Ark e il Mausoleo Pahlavan Mahmud che è diventato il cimitero principale dei governatori. Il monumento è splendido ed ha una bellissima decorazione a piastrelle. Ogni giorno è visitato da numerosi pellegrini. Pakhlavan Makhmud era un poeta, un filosofo e un leggendario lottatore che è diventato il santo di Khiva. Per questo motivo le coppie che si sposano qui, ricevono la benedizione del santo il giorno del loro matrimonio.

Khiva Wall is a collection of mosques and madrasahs, discovered in the Kyzylkum desert of Uzbekistan. Constructed 2500 y… | Uzbekistan, Central asia, Ancient cities

Cittadella Di Kunya-Ark - Khiva, Uzbekistan Fotografia Editoriale - Immagine di orientale, fortezza: 162161747

Continueremo con la visita al Palazzo Tash Hauli, il cui nome significa “Palazzo di Pietra” in uzbeco: situato all’interno del complesso storico dell’Ichon-Qala. Il Minareto di Kalta Minor, risalente al diciannovesimo secolo e caratterizzato da una struttura con diverse decorazioni in ceramica azzurra e verde, che sono tipiche dell’architettura islamica in Asia centrale. La Madrasa Islam Khodja è notevole per la sua maestosa architettura islamica e la sua storia. È stata costruita nel XIX secolo e presenta una facciata elaborata con motivi in ceramica azzurra e decorazioni tradizionali. L’edificio serviva in origine come scuola islamica e come luogo di insegnamento religioso e culturale.

Pranzo in ristorante locale in corso di escursione.

A fine giornata andremo a visitare il Khiva Silk Workshops, due laboratori che producono tappeti e suzanni di seta di alta qualità utilizzando antichi disegni timuridi e disegni presi da piastrelle e porte nella storica città di Khiva.

Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.

19/5 – 8° giorno: : KHIVA – URGENCH – ROMA

Dopo la colazione andremo a visitare la moschea Juma (moschea del venerdì). Al suo interno vi sono ben 218 colonne di legno che sorreggono il tetto le cui basi intagliate con scritte cufiche risalgono al X-XI secolo. La moschea è del 1788, ma vi era già un’antica moschea nel VIII secolo, di cui restano alcune colonne ancora in piedi, che vennero erette su un preesistente edificio ancora più antico. La moschea contenere fino a 5000 persone ed è costruita con un’unica grande sala, seguendo l’esempio di poche moschee al mondo.

Moschea Juma - Wikipedia

Colonna di legno intagliata nell'antica moschea juma masjid nella città vecchia di ichankala khiva, uzbekistan | Foto Premium

Pranzo in ristorante locale.

A fine pranzo, trasferimento all’aeroporto internazionale di Urgench in tempo utile per l’imbarco sul volo per Roma.

Arrivo e fine dei nostri servizi.

 

La quota comprende:

  • voli Roma–Tashkent e Urgench–Roma in classe economica
  • sistemazione in hotel 4 stelle a Tashkent, a Samarcanda e a Bukhara, 3 stelle a Khiva
  • pensione completa (dalla prima colazione del secondo giorno al pranzo dell’ultimo giorno)
  • trasferimenti con automezzi privati con A/C con autista come da programma
  • guida professionale parlante italiano
  • visite ed escursioni come da programma
  • ingressi a siti e musei come da programma
  • biglietti per i treni Tashkent – Samarcanda e Samarcanda – Bukhara in classe turistica
  • visita ad una scuola di ceramica a Gijduvan
  • master class di “Shashlik” a Gijduvan
  • master class di “Plov” a Samarcanda
  • spettacolo folkloristico a Bukhara nella Madrasa Nodir Devonbegi
  • acqua minerale, 1 litro al giorno a persona
  • assicurazione medico bagaglio
  • assicurazione annullamaneto
  • accompagnatore dall’Italia de I Viaggi di Giorgio

La quota non comprende:

  • tasse aereoportuali pari a euro 315,00 (importo soggetto a riconferma sino emissione dei biglietti aerei)
  • bevande ai pasti e bevande alcoliche
  • mance
  • extra di carattere personale
  • tutto quanto non espressamente previsto nella “quota comprende”.

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

Documenti per l’espatrio:

  • Passaporto: necessario, con validità residua di almeno tre (3) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
  • Visto d’ingresso: non necessario

 




TESORI NASCOSTI DELLA COREA DEL SUD FIORITURA CILIEGI

COREA-DEL-SUD

 

31/10 – GIORNO 1 : Roma – Seoul

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco volo per Seoul con scalo, pasti e pernottamento a bordo.

 1/11 – GIORNO 2 : Seoul

Arrivo a Seoul, la città che non dorme mai. Incontro con la guida. La guida ci accompagnerà alla famosa Yongsan Dragon Hill Spa (Jimjilbang), una struttura che offre, saune, bagno all’aperto, bagno di acqua di mare, stanza del sale, piscina e centro benessere. Jimjilbang è diventato un fenomeno culturale in Corea dagli anni ’90. I coreani, individualmente e in gruppo, visitano Jimjilbangs per rilassarsi, alleviare lo stress e rivitalizzarsi. È un ottimo posto per recuperare il volo e dove  si potrà e incontrare la gente del posto. Pranzo e cena libere.

Trasferimento in hotel per il pernottamento a Seul.

2/11 – GIORNO 3: Seoul

Dopo la colazione partiremo presto per il bellissimo Palazzo Gyeongbokgung per assistere alla  cerimonia del cambio della guardia reale, antica di 500 anni  Prima del pranzo coreano, faremo una passeggiata nel villaggio di Bukchon per vedere le case tradizionali Hanok. Dopo una breve sosta a Insadong ci recheremo al mercato tradizionale di Gyeongdong, uno dei più grandi mercati di erboristeria e ginseng della Corea del Sud.

Cena libera. Pernottamento in hotel a Seul.

3/11 – GIORNO 4: Seoul  DMZ (Zona Demilitarizzata) – Andong

Dopo la colazione visiteremo la zona demilitarizzata (DMZ), si consigliano scarpe comode perchè faremo un bel po’ di camminate. Si prega di tenere a portata di mano il passaporto in quanto sarà necessario per l’ingresso nella DMZ. Si dice che la DMZ coreana sia uno dei luoghi più pericolosi della terra, ma una volta lì rimarrai affascinato dalla tranquillità, dal paesaggio di colline verdi e lussureggianti e dalla vista di uccelli rari nelle paludi incontaminate. Dopo il tour DMZ, ci dirigeremo verso Andong.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento in hotel a Angong.

4/11 – GIORNO 5: Andong – Villaggio di Andong Hahoe – Gyeongju

Dopo la colazione, visita della città, il cuore del confucianesimo coreano, che si trova nella provincia di Gyeongsangbuk-do. Andong è considerata la capitale spirituale e culturale della Corea. La nostra prima destinazione sarà l’Accademia Confuciana di Dosan Seowon, dove gli studenti Yangban (nobili gentiluomini) si preparavano per gli esami critici del servizio civile durante la dinastia Joseon (1392 – 1897). Più tardi ci dirigeremo verso l’Andong Hahoe Folk Village (sito UNESCO). Questo villaggio idilliaco con case tradizionali coreane e vicoli dai muri di argilla è stato un villaggio di un clan e la casa dell’influente famiglia Ryu per oltre 500 anni. Il villaggio folkloristico di Hahoe è famoso anche per il suo festival di danza delle maschere e il museo delle maschere che visiteremo. Trasferimento a Gyeongju.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento in hotel a  Gyeongju.

5/11 – GIORNO 6: Gyeongju

Dopo la colazione visiteremo Gyeongju, antica capitale della dinastia Shilla (57 a.C. – 935 d.C.) e prima dinastia ad unire la penisola coreana. Gyeongju ospita non meno di tre siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il magnifico monastero buddista del Tempio di Bulguksa sarà la nostra prima destinazione, seguito dalla Grotta di Seokguram e dal Villaggio di Yangdong. Più tardi visiteremo Daereungwon, noto anche come Parco dei Tumuli, tranquilla sede di 23 tombe. Nel parco si trova la famosa Cheonmachong, tomba di un re Shilla del V secolo che ha restituito oltre 10.000 manufatti quando è stata scavata nel 1974.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento in hotel a  Gyeongju.

6/11 – GIORNO 7: GyeongjuBusan

Dopo la colazione trasferimento a Busan, la seconda città più grande della Corea con il suo porto più grande. Busan è famosa per il mercato di Jagalchi, uno dei più grandi mercati ittici dell’Asia. Incontrerai “Jagalchi Ajimae, le donne mercanti di mezza età, caratteristiche di questo luogo. All’estremità meridionale di Busan, le scogliere rocciose chiamate Taejongdae offrono alcune delle migliori viste sul Mare Orientale. Busan è anche famosa per le sue sorgenti termali naturali. Come tour opzionale ci si può unire alla gente del posto presso il famoso stabilimento termale naturale Hurshimchung spa & Sauna.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento in hotel a Busan.

7/11 – GIORNO 8: Busan – Tongyeong –  Parco Nazionale Hallyeohaesang – Jinju

Dopo la colazione trasferimento a Tongyeong attreverso  Geoga Bridge. Tongyeong è conosciuta come la Napoli d’Oriente senza il vulcano ed è stata la patria di molti artisti, poeti, scrittori e compositori. Situato a Tongyeong, il monte Mireuksan (461 m) ospita antichi templi e offre una vista mozzafiato sul mare e sulle isole vicine. Una funivia di 2 km, la più lunga della Corea, è disponibile per coloro che desiderano ridurre al minimo gli spostamenti a piedi. La nostra prossima tappa è il Parco Nazionale di Hallyeohaesang. Il  Parco è stato progettato per proteggere e mostrare un ecosistema marino unico che si estende su 120 km di costa. Il Parco Nazionale di Hallyeohaesang ospita 1.142 specie di piante, 24 specie di mammiferi, 115 specie di uccelli, 16 specie di rettili, 1.566 specie di insetti e 24 specie di pesci d’acqua dolce.  Hallyeosudo è conosciuta come la via d’acqua più bella con 69 isole disabitate e 30 abitate isole. Trasferimento a Jinju.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento in hotel a Jinju.

8/11 – GIORNO 9: Jinju – Jeonju Hanok Village – Jeonju

Dopo la prima colazione trasferimento a Jeonju. Jeonju è uno dei centri più importanti della Corea per le arti tradizionali, il cibo e la cultura. Il villaggio di Jeonju Hanok si trova nella città di Jeonju e si sovrappone ai distretti di Pungnam-dong e Gyo-dong dove ci sono oltre 800 case tradizionali coreane Hanok. È possible, presso l’Hanji Traditional Koean Paper & Makjuli, osservare gli artigiani locali che creano l’Hanji, la carta tradizionale coreana, e partecipare alla produzione del Makguli, il vino di riso coreano. Pranzo in corso d’escursione. Cena libera.

Pernottamento a Jeonju presso una casa tradizionale coreana, dove si dormirà in modo tradizionale su tappeti.

9/11 – GIORNO 10: Jeonju – Muju –  Monte Songni

Dopo la colazione in stile tradizionale coreano, vi trasferirete a Muju, il fulcro del Taekwondo mondiale. 2000 anni fa, durante il periodo dei Tre Regni, 9.000 guerrieri patriottici vivevano nelle profondità della montagna e praticavano le arti marziali. Il Taekwondo per i coreani è più di uno sport, è una disciplina che unisce il corpo, la mente e la vita. Anche se non sei un appassionato di sport, varrà la pena osservare la pratica o partecipare all’apprendimento dei movimenti di base. Trasferimento al Tempio di Beopjusa sul Monte Songni.  La visita del Tempio di Beopjusa sarà un’esperienza memorabile in cui potrete seguire il percorso di 1.400 anni di tradizione attraverso la natura e la tranquillità. Ci si può unire al gruppo per la meditazione Zen, i canti mattutini e scambia indovinelli Zen (koan) con un monaco. Si prega di portare asciugamani personali e scarpe comode.

Pranzo in corso d’escursione. Cena libera. Pernottamento al Tempio.

10/11 – GIORNO 11: Monte Songni – Seoul

Dopo la colazione tradizionale a base di cibo del tempio, ci trasferiremo a Seoul, al famoso quartiere di Seoul Gangnam. La nostra prima tappa sarà Samsung Delight, uno spazio espositivo globale che presenterà gli ultimi prodotti di Samsung Electronics. Questa mostra interattiva a tre piani consente ai visitatori di sperimentare nuovi modelli di vita attraverso la tecnologia digitale all’avanguardia. Successivamente, sperimenteremo il paradiso dello shopping nel quartiere sotterraneo dello shopping.   In una città piena di grandi centri commerciali, si distingue con oltre 1.000 negozi specializzati che offrono grandi offerte su tutto, dagli articoli di moda ai fiori. Puoi fermarti nell’incredibile piazza gastronomica situata sotto l’adiacente grande magazzino Shinsegae.

Pranzo in corso d’escursione. Cena e pernottamento a Seoul.

11/11 – GIORNO 12: Seoul – Roma

Dopo la colazione trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia. Arrivo e fine dei servizi

 

 

 




MALDIVE ottobre

maldive-isola-tropicale

MALDIVE: Un sogno di coralli, sabbia e avventure…

La meta ideale per chi desidera una vacanza da sogno su spiagge incantevoli di sabbia chiara e finissima e mare cristallino, ma anche tramonti, paesaggi e sorrisi degli abitanti. Se ci sono posti al mondo che regalano al viaggiatore un’esperienza emozionante, di pace e benessere, uno è senza dubbio questo…. Gli scenari di fronte ai quali ti troverai, ancora prima di atterrare, guardando fuori dal finestrino dell’aereo, ti lasceranno senza fiato… Gli atolli dalle forme tondeggianti o allungate e ricoperte di vegetazione sono circondate dall’oceano e le sue mille sfumature, dal turchese al blu intenso ti faranno innamorare..

Vista delle isole delle maldive dal finestrino dell'aereo ...

Spiagge bianchissime, mare cristallino, pesci e coralli multicolori, meravigliose strutture ricettive. Le Maldive, arcipelago di circa 1.200 isole di cui soltanto circa 200 abitate, bagnate dall’Oceano Indiano, a sud-ovest dello Sri Lanka, sono davvero uno dei paradisi tropicali più ricercati da chi sogna una vacanza di mare, sole e relax. Impossibile dire quale sia l’isola più bella: il paesaggio da sogno si trova un po’ dappertutto

Chi decide di fare un viaggio alle Maldive lo fa anche, e soprattutto, per la sua barriera corallina, senza dubbio la più bella del mondo. Gli atolli si compongono di coralli di ogni forma e colore (nero, verde, rosso).

Abbiamo scelto l’isola di Keyodhoo

Tra le 1190 isole (in 26 atolli) che costituiscono l’arcipelago solo una piccola parte è abitata e si divide tra quelle occupate da resort e isole dei locali.
Qui la popolazione Maldiviana conduce una vita umile, pacifica e riservata, dedicandosi alla pesca e alla lavorazione dei materiali derivati dalle palme da cocco come principali attività di sostentamento.
Se fino a qualche anno fa le isole di pescatori venivano visitate dai turisti solo grazie a escursioni giornaliere, ora è possibile viverle a 360° scegliendo di soggiornarvi grazie a intime e graziose strutture alberghiere.

Le strade sono generalmente strette e non asfaltate e le case piccole e coloratissime.
Qui i bambini giocano a pallavolo (lo sport nazionale maldiviano), le donne sono impegnate nell’intreccio delle foglie di palmamentre gli uomini si dedicano alla pesca sui dhoni (le imbarcazioni tipiche).

Keyodhoo è tra le isole di pescatori più famose, e fa parte dell’atollo di Vaavu ed è popolata da circa 800 persone.
Sull’isola si trovano un paio di locali tipici dove godersi la cucina e l’ospitalità maldiviana: si tratta del punto di partenza ideale per avventurarsi in attività di snorkeling, pesca diurna e notturna, immersioni ed escursioni su isole deserte.

Keyodhoo è oggi una meta amata dai turisti che vogliono godere della meravigliosa natura maldiviana senza essere confinati nei resort di lusso.
Viaggiatori che desiderano scoprire il lato autentico delle Maldive, tuffarsi nelle sue acque turchesi e immergersi totalmente nell’atmosfera tradizionale di queste isole senza rinunciare a relax e benessere.

Attività e avventure inserite nel pacchetto:

Spesso si associano le Maldive a un’esperienza di totale relax, ma il passo che lo separa dall’ozio è breve!
Per noi è importantissimo che gli ospiti si rilassino e si godano le tanto attese vacanze, ma crediamo che un viaggio dall’altra parte del mondo meriti di essere vissuto appieno: per questo organizziamo attività adatte a ogni esigenza, sfruttabili sia da chi è partito in solitaria, che da coppie e famiglie.

In questo viaggio sono programmate per voi uscite di pesca, nuoto con gli squali nutrice, snorkeling per ammirare il coral reef, escursioni su isole deserte e lingue di sabbia con pranzo in loco, cene tipiche maldiviane… Ce n’è per tutti i gusti!

Snorkeling nella barriera corallina

Lo snorkeling è una delle attività più comuni in tutte le zone tropicali. Si tratta di una tecnica di osservazione del fondale che consiste nell’indossare maschera, boccaglio e pinne, e nuotare a pelo dell’acqua con il viso rivolto verso il basso. Non vi preoccupate, lo snorkeling è facile e alla portata di tutti.
Un’esperienza magica che consente di cogliere i colori e le mille sfumature della vita nella barriera corallina maldiviana: rimarrete a bocca aperta davanti a pesci di tutti i colori e dimensioni, tartarughe, mante, aquile di mare.

Escursione su lingua di sabbia

Da qualsiasi punto si osservi l’orizzonte alle Maldive, ciò che si coglierà è il blu sconfinato dell’Oceano, interrotto solo ogni tanto dal bianco candido delle lingue di sabbia. Queste ultime non sono altro che superfici sabbiose che a seconda della marea restano emerse oppure finiscono sotto il livello dell’acqua. Ci piace offrire agli ospiti l’opportunità di vivere un’esperienza incredibile: raggiungere le lingue di sabbia a bordo delle nostre imbarcazioni e godersi il pranzo nel bel mezzo dell’Oceano. Allestiremo per voi una tavolata, imbandita con piatti di pesce cucinati sul momento.

Escursione su isola deserta

Hai mai pensato a come sarebbe ritrovarti su un’isola deserta? Le Maldive sono costituite da 1190 isolette (in 26 atolli), di cui solo una parte abitate e occupate dall’uomo. Tutte le altre sono piccoli paradisi incontaminati, dove la natura cresce rigogliosa secondo i propri ritmi, e il tempo cessa di esistere.
Durante il vostro soggiorno alle Maldive avrete l’opportunità di raggiungere le isole deserte tramite le nostre escursioni in barca. Attraccheremo sulle loro spiagge affinché possiate respirare appieno quest’atmosfera rilassante e mistica, pranzeremo in loco coi piedi in acqua e faremo lunghi bagni nel mare più bello del mondo.

Nuoto con squali nutrice

Ti affascina l’idea di nuotare con gli squali? Alle Maldive puoi farlo! Una delle nostre attività più gettonate è il nuoto con gli squali nutrice. Si tratta di pesci dalla forma molto simile a un pescegatto, con grandi pinne dorsali e una lunghezza che può raggiungere i 2 metri.
Questi esemplari possono sembrare feroci ma in realtà non sono per nulla attratti dall’essere umano: lo considerano un amico piuttosto che una preda. La giocosità degli squali nutrice consente di immergerci al loro fianco e godere della loro presenza mentre li osserviamo in tutta tranquillità.

Pesca Notturna con tecnica maldiviana

La pesca è la principale attività di sostentamento per gli abitanti delle Maldive. Sarebbe un peccato terminare il soggiorno senza aver provato almeno una volta l’ebbrezza di una battuta di pesca così come la intendono i locali, a bordo di un Dhoni – l’imbarcazione tipica delle Maldive. Per questo organizziamo uscite di pesca al bolentino, il metodo tradizionalmente più utilizzato che impiega strumenti davvero semplici, con la cornice del tramonto maldiviano. Un’esperienza a cui possono partecipare tutti, adulti e piccini, non solo per imparare cose nuove, ma per godere del meraviglioso cielo stellato direttamente dall’Oceano Indiano.

Dhoni Tradizionale Barca Nelle Maldive - Fotografie stock e altre immagini di Isole Maldive - Isole Maldive, Dhoni, Mezzo di trasporto marittimo - iStock

Escursione al relitto semi sommerso

In visita al relitto appena fuori Keyodhoo - Foto di Boaveli Maldives Guesthouse, Keyodhoo Island - Tripadvisor

 

Sono previsti voli da tutta Italia

1°GIORNO: ROMA

Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e operazioni imbarco volo diretto a Male,con scalo.

Pasti e pernottamento a bordo.

2°GIORNO:  MALE’ – ISOLA KEYDHOO

Arrivo all’aeroporto Internazionale di Male’, incontro con un nostro incaricato e  trasferimento in barca veloce per l’isola di Keyodhoo.

Ci troviamo sull’isola abitata maldiviana di Keyodhoo, atollo di Vaavu, circa 80 km a sud di Malè. La Guesthouse, tradotta in italiano “casa per gli ospiti”, è una struttura adibita al ricevimento dei viaggiatori, che comprende camere con bagno privato e aree condivise per gli ospiti (ristorante, reception e area relax). Sulla cosiddetta “isola di pescatori” di Keyodhoo è situata la vostra sistemazione ,tra le abitazioni maldiviane che conducono la loro vita in maniera umile e riservata dedicandosi prevalentemente alla pesca come attività di sostentamento.

Drink di benvenuto, check-in e sistemazione nelle camere.

Il viaggio prevede un soggiorno all inclusive, per assaporare la vera cultura maldiviana ed ogni giorno godere di un’escursione diversa in luoghi paradisiaci nei dintorni dell’atollo di Vaavu. È un’esperienza di viaggio autentica, genuina e dinamica che permette la conoscenza del popolo maldiviano, ben lontano dallo stile dei lussuosi resorts.

Relax in spiaggia al tramonto.

Una giornata a Keyodhoo (Maldive) dall'alba al tramonto | Traveltik: the blog!

Cena e pernottamento.

3° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e partenza alla scoperta dei luoghi più belli nei dintorni dell’atollo. La navigazione avverrà in Dhoni, una tipica barca maldiviana dotata di posti a sedili interni, tetto in legno e terrazza superiore per prendere il sole. Sessione di snorkeling nelle più belle barriere coralline dell’atollo e arrivo a destinazione. Tempo dedicato al relax e per scattare numerose foto!

Dhoni - Wikipedia

Pranzo caldo servito in spiaggia preparato al momento, con tavoli ombrelloni e sedie. Tempo libero dopo pranzo. Rientro sull’isola nel pomeriggio. Dopo l’escursione si potrà andare in spiaggia per il tramonto .

keyodhoo Archivi - ALL YOU NEED IS PASSPORT

Cena, e in serata si potrà andare a fare un giro per i negozi del villaggio oppure in uno dei bar dell’isola per un drink.

4° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e partenza per lo snorkeling alla barriera corallina di Dhigga, famosa per la grande quantità di pesci, tartarughe e coralli e snorkeling con gli squali nutrice.

Veleggiando tra isole da sogno in catamarano

Dopo l’escursione rientro nella struttura per il pranzo. Pomeriggio libero per mare e relax!

Cena , e in serata si potrà andare a fare un giro per i negozi del villaggio oppure in uno dei bar dell’isola per un drink.

5° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e partenza alla scoperta delle isole deserte, sempre navigando con l’imbarcazione tipica Dhoni!

Sessione di snorkeling nelle più belle barriere coralline dell’atollo e arrivo a destinazione. Tempo dedicato al relax e per scattare numerose foto!

Le differenze dei soggiorni con Maldive Alternative | Traveltik: the blog!

IMMERSIONI E SNORKELING ALLE MALDIVE – Kia Ora Viaggi – Viaggi su misura

Pranzo caldo servito in spiaggia preparato al momento, con tavoli ombrelloni e sedi

Tempo libero dopo pranzo.

          Rientro sull’isola nel pomeriggio, e ci potremo godere un magnifico tramonto.

Tramonto Maldive -

Cena, e in serata si potrà andare a fare un giro per i negozi del villaggio oppure in uno dei bar dell’isola per un drink.

6° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e partenza per la visita e snorkeling al relitto semi sommerso.

Relitti di navi e resti di aerei nel mondo: 9 indirizzi da segnare - In viaggio con me

Dopo l’escursione rientro nella struttura per il pranzo. Pomeriggio libero per mare e relax!

Spiaggia dell'isola di keyodhoo - Foto di White Maakanaa Lodge, Keyodhoo Island - Tripadvisor

Cena, e in serata si potrà andare a fare un giro per i negozi del villaggio oppure in uno dei bar dell’isola per un drink.

7° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e giornata libera per godersi le meravigliose spiagge maldiviane.

Dalle 17:00 alle 20:00 escursione pesca al tramonto al bolentino.

Pesca a Huraa al tramonto - Prenota online su Civitatis.com

Cena, e in serata si potrà andare a fare un giro per i negozi del villaggio oppure in uno dei bar dell’isola per un drink.

8° GIORNO: ISOLA KEYDHOO

Colazione servita e partenza per l’escursione che ci permetterà di navigare tra le lingue di sabbia con l’imbarcazione tipica Dhoni. Sessione di snorkeling nelle più belle barriere coralline dell’atollo e arrivo a destinazione. Tempo dedicato al relax.

Pesca alle Maldive - Organizza il tuo viaggio con Fly Maldive

Cosa fare alle Maldive: la lingua di sabbia, un'escursione da non perdere

Cena, e serata libera.

9° GIORNO: ISOLA KEYDHOO – MALE’ – ROMA

Colazione e trasferimento in aeroporto per volo di rientro con scalo.
Volo di rientro internazionale per l’Italia,arrivo e fine dei servizi.

Fine dei servizi.

Note escursioni: (L’ ordine e la destinazione delle escursioni giornaliere verrà stabilito durante la settimana e verrà dettato dalle condizioni del mare e da quelle climatiche. In caso di mal tempo o mare mosso, che possa mettere a rischio la sicurezza di ogni ospite e dello staff, l’escursione giornaliera verrà annullata. Per alcuni ingressi alle isole deserte in alcuni periodi dell’anno è richiesto un pedaggio d’ingresso da 5 a 15 dollari per persona. Questi importi sono da considerarsi extra, non sono inclusi nel prezzo del pacchetto all-inclusive e andranno saldati sul momento.)

La quota comprende:

  • Voli intercontinentali : Roma – Malè e Malè – Roma (bagaglio 20 kg)
  • Incontro in aeroporto di Malè al vostro arrivo con un componente del nostro staff.
  • Trasferimenti da e per aeroporto in motoscafo privato, 90 minuti circa.
  • Drink di benvenuto e cena maldiviana.
  • Sistemazione in camera doppia, tripla o quadrupla con bagno privato, climatizzata e ogni altro tipo di confort (free wifi!).
  • Pensione completa servita al ristorante, cucina tipica maldiviana e internazionale, bevande analcoliche incluse ai pasti.
  • Escursioni giornaliere verso le isole deserte e le lingue di sabbia su un’imbarcazione tipica maldiviana. È incluso il pranzo in ogni
    escursione full day, preparato sul momento e servito con tavoli, sedie e ombrelloni in riva al mare (in alcune isole deserte potrebbe essere richiesto un pedaggio d’ingresso da 5 a 15 dollari pp).
  • Snorkeling e nuoto con gli squali nutrice.
  • Attività di snorkeling intorno alle barriere coralline durante le escursioni.
  • Pesca tradizionale maldiviana al bolentino diurna o al tramonto.
  • Teli mare.
  • Assistenza in loco 24 ore su 24.
  • Assicurazione medica e bagaglio
  • Assicurazione ANNULLAMENTO VIAGGIO CHE COPRE INTERO VALORE SPESO
  • Kit da Viaggio

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali 390,00 soggette a riconferma
  • Extra di carattere personale
  • Tutto quanto non menzionato ne  “La quota comprende”.

 

Informazione utili e consigli:

DOCUMENTI NECESSARI
È richiesto il passaporto elettronico con validità residua di almeno 6 mesi dal momento della partenza dall’Italia. Per soggiorni inferiori a 30 giorni non sarà necessario richiedere il visto anticipato, ma sarà rilasciato direttamente all’arrivo gratuitamente.

DOGANA
In entrata è assolutamente vietato portare alcolici, droghe, materiale pornografico, carne di maiale, pubblicazioni religiose non islamiche.
In uscita è assolutamente vietato portare con sé conchiglie, sabbia e coralli.
Sono previste multe salate per i trasgressori alle regole.
LINGUA
La lingua ufficiale delle Maldive è il dhivehi.
VALUTA
La valuta delle Maldive è la Rufiyaa (Rufia maldiviana). Sulle isole locali vengono accettati anche euro e dollari americani. Non ci sono banche sull’isola e non è possibile effettuare pagamenti con carte di credito.
Consigliamo di recarsi all’ufficio cambio presso la zona arrivi e cambiare da Euro a Rufia
Maldiviana .
Sull’isola di Keyodhoo non si accettano monete della valuta euro, solo banconote e Dollari americani emessi dopo il 2016.

TELEFONO E INTERNET
Il prefisso telefonico internazionale delle Maldive è +960.
La struttura è dotata di Wi-Fi gratuito, si potrà comunicare con l’Italia tramite chiamate
WhatsApp, Messenger ecc.
È possibile acquistare una sim telefonica turistica in aeroporto cosi da avere una connessione internet durante tutto il soggiorno, anche durante le escursioni. Puo’ essere acquistata nei negozi Dhiraagu o Ooredoo presenti in aeroporto in zona arrivi. Il costo di una sim è di circa 50 USD per 17gb di internet per una settimana. E’ possibile pagare in dollari USD oppure con carta di credito.
Elettricità
Le prese di corrente alle Maldive sono diverse da quelle italiane, in tutte le camere della guesthouse sono presenti gli adattatori, non è necessario portarli da casa.
Religione
Ufficialmente il 100% della popolazione del paese è musulmano e pratica un islam esclusivamente sunnita.
Il ritmo della vita delle persone locali è scandito dal richiamo in tutta l’isola, divulgato tramite amplificatori, delle 5 preghiere quotidiane, durante le quali i negozi chiudono e ogni attività è sospesa.
Il venerdì è giorno di festa per i musulmani (come la nostra domenica), in cui tutta la popolazione ha l’obbligo religioso di partecipare alla preghiera di mezzogiorno.
Bevande Alcoliche
L’utilizzo di bevande alcoliche sulle isole abitate maldiviane è illegale. Non sarà possibile acquistare alcolici durante la vacanza ed anche le strutture ricettive non hanno il permesso di somministrarli.

L’abbigliamento da mettere in valigia sarà comodo e informale.
Per la sera abiti leggeri e casual, può essere utile mettere in valigia un maglioncino di cotone o un fourlard.
Bandite le scarpe per tutta la vacanza! 🙂
Camminare a piedi nudi è un must, al massimo con un paio di infradito.
IL SOLE
Durante il giorno è un elemento da non sottovalutare mai, anche quando sembra che non ci sia!
Si, perché alle Maldive ci si scotta facilmente anche quando è nuvoloso… siamo pur sempre all’equatore!!! Quindi portate con voi una buona scorta di crema solare e applicatela frequentemente (i negozi dell’isola non sempre ne sono forniti, meglio portarla da casa). Se andate
con i bambini, scegliete creme specifiche, a protezione molto alta e waterproof. Sono molto utili anche magliette anti raggi UV, cappellino o bandana e occhiali da sole.

L’ISOLA DI KEYODHOO
L’isola di keyodhoo si trova nell’atollo di Vaavu, 80 km circa a sud della capitale di Malè.
E’ un’isola abitata da una comunità autonoma di circa 850 persone (uomini, donne e bambini), che vive principalmente di pesca e di mestieri di artigianato.
In qualsiasi momento si può andare in giro per il villaggio per scoprire gli usi e i costumi degli
abitanti e per immergersi nella loro cultura. Non esiste criminalità.
Sull’isola si trovano: una scuola primaria e secondaria, una moschea, negozi di souvenir, minimarket locali, un campo da calcio, un campo da pallavolo, una farmacia, uffici comunali, una guardia medica con un dottore sempre presente in caso di emergenze di primo soccorso e una spiaggia bikini per i turisti, attrezzata, con lettini e punti d’ombra naturali e artificiali.

MATERIALE FORNITO DALLA STRUTTURA
In camera: aria condizionata, minibar, teli da mare, asciugamani da bagno, biancheria da letto,
phon, caffè e tè.
Gli adattatori per le prese elettriche vengono forniti dalla struttura.
Attrezzatura da snorkeling (maschera pinne e boccaglio). Le misure delle pinne partono dal numero 36 fino al numero 44, per altre misure o per attrezzatura per bambini sarà necessario portarla da casa.
Consigliamo, in ogni caso, di portare la propria attrezzatura personale, poiché non riusciamo sempre a garantire le misure delle pinne adatte per tutti gli ospiti di una settimana contemporaneamente.
Cose utili da portare in valigia

Creme protettive da sole e doposole.
Macchine fotografiche subcquee e custodie per cellulari waterproof da utilizzare durante le sessioni di snorkeling.
Saranno utili anche le scarpette da scoglio da utilizzare durante le attività di marine e sulle spiagge in presenza di coralli.

È possibile acquistare in loco prodotti per l’igiene personale, snack vari, gelati, biscotti, bevande analcoliche e sigarette nei vari negozi locali in giro per l’isola.
È possibile portare dall’Italia dei regali per i bambini dell’isola, loro saranno felici di ricevere qualsiasi cosa in dono da parte vostra! (Quaderni, libri, penne, colori, caramelle, vestiti ecc.)

 

 




INDIA I COLORI E COSTUMI DEL RAJASTHAN

india-111

Questo tour, studiato per la nostra clientela più esigente, offre un’esauriente panoramica dello stato indiano del Rajasthan poiché spazia dalle città con i fiabeschi palazzi, laghi e giardini incantevoli, imponenti fortezze, folle multicolori, ai villaggi di contadini, tessitori, tintori, vasai, senza trascurare le piccole e pittoresche realtà rurali e artigianali.

1° Giorno: ROMA o altre città – DELHI

Incontro dei partecipanti in aeroporto, disbrigo della formalità di imbarco a partenza con volo per Delhi. Pasti e pernottamento a bordo.

2° Giorno: DELHI

All’arrivo disbrigo delle formalità doganali, incontro col nostro rappresentante e trasferimento in hotel. (Le stanze sono fruibili dalle ore 14:00). Nel pomeriggio, visita della città nuova: sosta fotografica al Palazzo Presidenziale;

Alla scoperta di Nuova Delhi, città della Giornata Internazionale del Turismo

il Palazzo del Parlamento, e gli altri Palazzi Governativi;

Parliament House (Nuova Delhi) - Tripadvisor

l’India Gate, un monumento d’arenaria rossa, costruito in memoria di soldati che sono caduti nella Prima guerra mondiale. In seguito, visita del bellissimo complesso del Qutub Minar (Patrimonio dell’UNESCO),

QUTAB MINAR: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2024) - Tripadvisor

la torre di arenaria rossa decorata con versetti coranici, con la sua splendida moschea. Visita del Tempio Sikh, il più importante luogo di culto dei Sikh a Delhi, un luogo di pace e misticismo, dove tutti vengono accolti, indipendentemente dalla religione di appartenenza.

Gurdwara Bangla Sahib - Wikipedia

Cena e pernottamento in hotel.

3° Giorno: DELHI – MANDAWA

Dopo la prima colazione, visita alla Moschea del venerdì, la stupenda Jama Masjid fatta erigere da Shah Jahan, nel cuore della città vecchia, nei pressi degli stretti vicoli dove si svolge la vita autentica della città.

Jama Masjid, Delhi - Wikipedia

Esperienza locale: Una breve passeggiata tra i vicoli affollati del via d’argento.
In seguito, visita del Raj Ghat, il memoriale eretto nel luogo in cui avvenne la cremazione di Mahatma Gandhi.

Raj Ghat, Delhi City - Timings, History, Best time to visit

Nel pomeriggio, partenza per Mandawa, nella regione dello Shekhawati, dove i mercanti Marwari coprivano di preziosi affreschi ‘interno e l’esterno delle loro dimore, chiamate Haveli.

Indiamandawa Affresco Sulla Parete - Fotografie stock e altre immagini di Affresco - Affresco, Haveli, Antico - Condizione - iStock

All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

4° Giorno: MANDAWA – BIKANER

Dopo la prima colazione passeggeremo per la città alla scoperta delle Haveli, spesso conservate in case private. Il castello di Mandawa è uno delle costruzioni piu’ belle del Rajasthan.

CASTLE MANDAWA HOTEL (India): Prezzi e Recensioni 2024

Al termine, partenza per Bikaner che sorge nel grande deserto del Tar. All’arrivo sistemazione in hotel e visita del Forte di Junagarh e del suo museo.

Visita di un'intera giornata a Bikaner con il forte e i templi di Junagarh | GetYourGuide

L’antica capitale, cinta da mura, fondata nel 1488 da Rao Bikaji, in epoca medievale si trovava su un’antica carovaniera. La città vecchia è racchiusa entro la cinta muraria, nel sud-est della città e comprende i colorati bazar locali. Il Junagarh Fort fu costruito dal Raja Raj Sin, che regnò dal 1571 al 1611 e fu uno dei comandanti dell’esercito dell’Imperatore Mogol Akbar. Il forte, annoverato tra le fortezze più belle al mondo, è circondato da un ampio fossato, l’entrata principale è suraj Pol (porta del Sole), la cappella interna è un maestoso tempio indù “Har Mandir”, la cui famiglia reale celebrava le nascite e i matrimoni dei propri membri.

File:Amber Fort Suraj Pol 20080213-1.jpg - Wikipedia

Esperienza locale: Visita della città vecchia di Bikaner, ammirando l’architettura delle bellissime Haveli dei ricchi mercanti e infine visita al tempio Jainista. una parte dell’escursione verrà fatto in Tuk-Tuk locali chiamati anche auto-risciò.

Inside India's haveli mansions | CNN

Cena e pernottamento in hotel.

5° Giorno: BIKANER – JODHPUR

Colazione in hotel e partenza per Jodhpur, situata nella parte occidentale della regione. Jodhpur è una bizzarra cittadina di case colorate, bianche e azzurre, la cui storia risale alla metà del XV secolo.

Quando Andare a Jodhpur? Clima e Meteo. 3 Mesi da Evitare! - Dove e Quando

All’arrivo sistemazione in hotel. Nel pomeriggio inizio alla visita dell’imponente Forte Mehrangarh. Provvisto di due ingressi, il forte si erge su una collina dirupata di 125 m di altezza e domina completamente la città e le sue mura. Il palazzo e il forte contengono ricche collezioni di palanchini, portantine da elefante, strumenti musicali, costumi, arredi e armi. La collezione di cannoni è una delle più interessanti dell’India.

2024 Forte di Mehrangarh fornito da Spand Tours - Tripadvisor

Sono inoltre visibili le impronte delle mani delle “Sati”, le donne che preferirono immolarsi in caso di sconfitta dei loro mariti piuttosto che subire l’onta della prigionia. Questa usanza è ora desueta in India, ma era un fatto abbastanza comune fino alla metà del secolo scorso. Degni di nota sono la sale dell’incoronazione e il trono, dove furono incoronati tutti i sovrani della città, ad eccezione del fondatore. All’interno del forte si trovano 36 finestre a grata, ognuna diversa dall’altra, pannelli preziosamente scolpiti e transenne forate di arenaria rosa.

Esperienza locale: Il percorso prevede la Piazza dell’orologio e al coloratissimo mercato locale, passando per i vicoli della città.
Cena e pernottamento in hotel.

6° Giorno: JODHPUR – PUSHKAR – JAIPUR

Dopo la prima colazione trasferimento a Pushkar, città sacra per gli induisti. Qui si trova infatti uno dei pochissimi templi dedicati al dio supremo Brhama. La città si adagia sulle acque di un lago ritenuto sacro dai devoti. La leggenda vuole che lo stesso lago sia nato da una lacrima di Brhama.

Pushkar: vedere la storia e la cultura - Padharo Mhare Desh - "पधारो म्हारे देश"
Proseguimento verso Jaipur, detta la “Città Rosa” e capoluogo dello Stato del Rajasthan. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

7° Giorno: JAIPUR

Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita. Nodo commerciale e turistico di prim’ordine, oggi Jaipur è una grande città situata in un’area semidesertica. Jaipur colpisce perché è architettonicamente ordinata secondo precise geometrie. È famosa per i suoi edifici in arenaria rosa. Sembra che l’appellativo derivi da un episodio risalente al 1876, quando Jaipur fu ridipinta di rosa in occasione della visita del principe del Galles.

30.300+ Jaipur Foto stock, immagini e fotografie royalty-free - iStock | Udaipur, Agra, Jodhpur

La prima visita sarà effettuata al Forte Amber, a 11 km. da Jaipur. L’ultimo tratto di salita al Forte si percorre a dorso di docili elefanti per meglio entrare nello spirito dei luoghi. All’interno delle mura si visitano palazzi e padiglioni di raffinata bellezza ed il piccolo tempio della Dea Kali.

Forte Amber - Wikipedia

Nel pomeriggio visita alla città vera e propria: l’Osservatorio, ricco di strumenti d’eccezionale grandezza, dove si trova il “Sancrat” (il Principe della Meridiana), uno gnomone alto 90 piedi, il Palazzo del Vento, che sorge su di una delle strade principale della città, un curioso palazzo elaborato e fantasioso e nello stesso tempo limpido esempio d’arte orientale, costruito anch’esso con la “pietra del deserto” Da ultimo visita al Palazzo del Maharaja risalente al 1570.

The Jaipur Observatory

Esperienza locale: Applicazione di un tatuaggio dell’henné sulle mani delle donne durante la visita della città.

Esperienza locale: Il Bazaar di Jaipur ha tradizioni molto antiche. I commercianti infatti transitavano a Jaipur già dai tempi della Via della Seta. Oggi nel bazaar si vende di tutto, street food, dai piccoli souvenir a oggetti preziosi meravigliosi gioielli e ricche stoffe…e da non mancare gli odori del buonissimo cibo cucinato.

Aravalli Bazar - Jaipur - Connecting Traveller

Cena e pernottamento in hotel.

8° Giorno: JAIPUR – ABHANERI – FATEHPUR SIKRI – AGRA

Dopo la prima colazione trasferimento in macchina per Agra.

Cosa vedere e fare ad Agra, in India | C-Magazine

Lungo la strada effettueremo una prima sosta ad Abhaneri (Km. 140 circa 2:30 ore), dove si visita un Pozzo – Palazzo del 8°/ 9° secolo che presenta una serie di gradini che scendono verso varie piattaforme più basse per poi terminare in un piccolo pozzo ottagonale e un antico tempio induista. Il pozzo è stato scelto per girare alcune scene dal film: “Marigold Hotel “.

Abhaneri e le imperdibili geometrie del Pozzo a Gradini

Esperienza Esclusiva: Pranzo previsto in una dimora storica.

La seconda sosta sarà effettuata per la visita di Fatehpur Sikri (Patrimonio dell’UNESCO), costruita nel XVI secolo dall’imperatore Akbar come nuova capitale dell’impero e poi abbandonata dopo pochi anni per mancanza d’acqua. Dopo la visita si prosegue per Agra (Km. 35 circa 1ora).

Fatehpur Sikri is a small city in northern India, just west of Agra, founded by a 16th-century Mughal emperor. Red sandstone buildings cluster at its center. Buland Darwaza gate is the entrance

All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

9° Giorno: AGRA – DELHI

Prima colazione.

NB: La visita di Taj Mahal si potrà effettuare anche all’alba permettendo la visibilità, in alcune stagioni a causa della nebbia meglio visitare dopo la prima colazione. Valuteremo con la guida il miglior orario per la visita del Taj Mahal.

Visita del Forte di Agra (Patrimonio dell’UNESCO), che fu la prima rocca forte dei moghul, fatta costruire da Akbar. Circondata dal fiume Yamuna la fortezza monumentale deve il suo nome al materiale utilizzato per la costruzione, l’arenaria rossa, menzionata per la prima volta nel 1080, e il primo sultano che si trasferì da Delhi alla volta della fortezza fu Sikandar Lodi nel 1500 circa.

Agra Fort a Rakabganj: Tour e Visite Guidate | Expedia.it

Si tratta di una delle fortezze più importanti e rappresentative dell’India, grazie alla sua ubicazione e costruzione poiché è circondata da un fosso d’acqua proveniente dal fiume. In passato erano conservati i tesori dello stato e fu abitata da differenti imperatori. Akbar il Grande (1542-1605) voleva rendere Agra la capitale dell’impero moghul ma arrivò nella fortezza solo poco prima della sua morte. Le mura sono grandiose, con un fossato tra cinta esterna e interna. In seguito, visita del superbo Taj Mahal (Patrimonio dell’UNESCO), uno delle sette meraviglie del mondo, il sogno di marmo, un mausoleo di marmo bianco fatto costruire dall’imperatore moghul Shah Jahan, a commemorazione della propria sposa, morta nel 1631 dando alla luce il loro 14 figlio.

Taj Mahal orari: visitare il patrimonio Unesco in India di notte

Al termine partenza per Delhi. All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

10° Giorno: DELHI – ITALIA

Prima colazione. Trasferimento in base all’orario del volo all0aeroporto  Internazionale, disbrigo delle formalità doganali e partenza con volo a per Italia. Arrivo a destinazione. Fine dei servizi.




MONGOLIA: il deserto del Gobi e le gesta di Gengis Khan – Mini Naadam Festival

“Andremo da Dio, lo saluteremo e se si dimostra ospitale rimarremo con lui. Altrimenti monteremo a cavallo e verremo via”  (nomade XVIII sec.)

Una delle zone più remote ed incontaminate del nostro mondo, dove la gente vive ancora in maniera nomade nelle loro tipiche abitazioni, Gher, che vengono montate e smontate ad ogni fine stagione.

          In poche parole la Mongolia è questa!

Avremo modo di scoprire come questi popoli vivano ancora di allevamento, dai cammelli del deserto Gobi, ai cavalli della steppa e foresta siberiana. Ma questo Paese non offre solo paesaggi spettacolari, è anche ricco di storia, come le rovine di Karakorum, l’antica capitale del temibile Impero Mongolo di Gengis Khan, di cultura, come Erdene Zuu Hiid, il primo monastero buddista in Mongolia.

Lasciamoci pertanto catturare da questo paese dagli orizzonti sconfinati a perdita d’occhio e dai ritmi d’altri tempi, nel Paese spesso definito la “Terra del cielo blu”.

Un incredibile viaggio in una nazione affascinante ed ancora sconosciuta, terra di religione e sciamanesimo, per conoscere la cultura dell’unica popolazione al mondo interamente nomade: i Mongoli. La Mongolia, grande 5 volte l’Italia, ospita solo 3 milioni di abitanti. Ne risulta la nazione a più bassa densità demografica del mondo, dalle genti fiere e riservate ma allo stesso tempo curiose e disposte all’apertura. Un paese dove il sacro si confonde con il profano, dove l’abilità non si misura solo con la forza e la si impara da piccoli. Accompagnati da un’esperta guida locale che farà da interprete e da mediatore culturale visiteremo questa nazione cercando di assaporare i molteplici aspetti che essa offre. Visiteremo Ulaanbaatar, la capitale. Renderemo visita al monastero Amarbayasgalant dove, in fondo ad una vallata chiusa e sorvegliata dalle montagne, attualmente risiedono ancora 70 monaci. Vedremo paesaggi mozzafiato: mandrie di cavalli allo stato brado, laghi incantati e yak che pascolano docili nelle steppe mentre le aquile volteggiano nel cielo. Entreremo nel Parco Nazionale del lago Khuvsugul, uno dei più profondi specchi di acqua dolce dell’Asia Centrale. E’ prevista un’escursione alla catena montuosa di Saridag che raggiunge i 2500 m di altezza. Vedremo il lago di Terkhin Tsagaan che è circondato da crateri di vulcani spenti. Successivamente visiteremo l’antica capitale Kharkhorin, edificata nel 1220 dal grande Genghis Khan, e il suo monastero circondato da 108 magnifici stupa e poi ci addentreremo per circa 30 Km per visitare il monastero di Shank dove si assisterà alla cerimonia sacra. Successivamente, attraversando la sterminata prateria mongola, ci inoltreremo verso sud fino a raggiungere le maestose dune del Deserto del Gobi, nel Parco Nazionale di Khongoryn Els, dette anche “le dune che cantano” per il suono che il vento produce soffiandoci sopra.
Gusteremo lo yogurt di yak, le semplici ma prelibate vivande mongole prevalentemente a base di montone dissetandoci con l’airag (il latte di cavalla fermentato), ascolteremo i canti Kòòmi riscaldati dal crepitio del fuoco nelle gher, le accoglienti tende mongole.

Qui nasce l’antichissima cultura del popolo di Gengis Khan, in una terra selvaggia ed immensa, chiusa solo da Russia e Cina.  

Un territorio dai mille contrasti, con boschi selvaggi e laghi isolati dal mondo ed incontaminati al nord, l’enorme vastità della steppa dell’Asia Centrale ed il Deserto del Gobi al sud, con la sua corona dei monti degli Altai.

Mille paesaggi diversi, mille occasioni di emozionarsi con una natura imponente e bellissima. 

La Mongolia, il paese al mondo con la minore densità di popolazione, offre tuttavia l’occasione di toccare le antiche tradizioni del popolo nomade più famoso della Terra, dove le persone continuano a vivere nelle loro gher, le tende di forma circolare facili da smontare e rimontare nel loro nomadismo e dove si riuniscono le famiglie e le comunità.  

Paese dalla religiosità secolare, testimoniata dai numerosi e bellissimi templi buddisti, giunti fino a noi resistendo ai contrasti della storia, dove comunità di monaci fanno sopravvivere le tradizioni di una religione che ha trovato in questo paese una dimensione originale. 

Mongolia: il Naadam festival

Terra di cavalli, di sconfinate steppe, di conquiste e di valorosi guerrieri: questa era la Mongolia di un tempo, il cui condottiero più famoso incuteva una tale paura che bastava solo pronunciare il suo nome per far fuggire i nemici. E questa è anche la Mongolia del Naadam festival, la celebrazione dell’orgoglio nazionale che ha luogo nel paese nella prima metà del mese di luglio.

La manifestazione, che letteralmente significa “Giochi” – ma che viene anche chiamata Eriin gurvan naadam, ovvero “I tre giochi da uomini” – è quanto di più simile a un’olimpiade si possa immaginare. Anzi, si tratta proprio dei secondi giochi olimpici più antichi della storia. Ma non è solo questo: è l’espressione massima della cultura nomadica, la celebrazione delle sue tradizioni artistiche e sportive millenarie e, dal 1921, coincide con la dichiarazione di indipendenza dalla Cina.

Tradizionalmente, il Naadam viene celebrato nella seconda settimana di luglio, il mese più mite dell’anno in questa terra ai limiti delle regioni sub-artiche boreali. La manifestazione principale è fissata ai giorni 11-13 luglio nello stadio centrale e Khui Doloon Khudag nella capitale, Ulaanbaatar. Tuttavia, la ressa è incredibile ed è difficile riuscire ad assistere a una di queste giornate dal vivo. Ci sono però tanti altri tornei minori organizzati in varie parti del paese , a cui è più facile partecipare e, magari, entrare in contatto con lo spirito profondo di questa manifestazione. Verrà riproposta una mini versione in ESCLUSIVA PER I VIAGGI DI GIORGIO.

Se uno pensa alla Mongolia, una delle prime immagini che mette a fuoco è questo deserto del Gobi, che si trova nella parte meridionale del paese, al confine con la Cina. Una sperduta regione desertica fatta di terre aride e sassose, di formazioni rocciose spettacolari come Baga Gazrin Chuluu, dove si possono ammirare anche pitture rupestri, di altissime dune sabbiose come quelle di Hongoryn Els all’interno del parco nazionale di Gurvan Saikhan, nonchè ricca di animali tra cui i famosi cammelli a due gobbe, gazzelle e l’unico orso del deserto esistente al mondo. Inoltre, ospita anche tracce del passaggio di dinosauri. Nato da un mare interno, ai mongoli invece piace raccontare che sia nato in seguito al passaggio dell’esercito del Gengis Khan.

Trascorrere una notte dormendo in una caratteristica Gher, tipica tenda delle popolazioni mongole

Una gher (yurta in russo) è un’abitazione mobile tradizionale mongola. Entrando bisognerebbe rispettare alcuni riti domestici. Mai calpestare lo stipite (porta sfortuna) né appoggiarsi ai pali di sostegno (pessimo auspicio), uomini a sinistra, donne a destra. Anche prima di uscire è d’obbligo percorrere un giro in senso orario attorno alla stufa posta al centro della gher.

1° giorno: ROMA (o altre città) – ULAANBAATAR

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto per partenza dall’Italia per la Mongolia, con scalo. Operazioni di imbarco e pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: ULAANBAATAR

Arrivo all’aeroporto Gengis Khan di Ulaanbaatar, assistenza del nostro personale e trasferimento in hotel. Dopo un breve riposo dal viaggio è prevista la visita della città di Ulaanbaatar: in lingua mongola significa “Eroe Rosso”.

UB, come viene chiamata dai turisti, è una città strana, singolare, moderna di aspetto e antica d’anima, freddissima d’inverno eppure sempre così accogliente e familiare, intasata da un traffico che gira intorno a se stesso ma sempre pronta a offrire scorci e opportunità degne di una grande capitale. Con il vantaggio di avere intorno il silenzio del vento e della natura più intatta per migliaia di chilometri in ogni direzione. Ricca di palazzi e musei, è sicuramente un’ottima introduzione alla storia e alla cultura di questa nazione remota.

Il city tour della città inizia da Piazza Chinggis Square, la piazza centrale della capitale, il cui nome è stato cambiato nel 2013 in onore del padre fondatore della nazione mongola. Al centro della piazza si trova una statua equestre di Damdin Sükhbaatar, uno dei leader della rivoluzione mongola del 1921, mentre sul lato nord della piazza di fronte al Saaral Ordon, il Palazzo del Governo, si trova un grande monumento colonnato di Genghis Khan, con ai lati le statue di Ögödei e Kublai Khan.

Zaisan Images | Free Vectors, Stock Photos & PSD

Pranzo in ristorante locale.

Molto interessante è il Museo di Storia (National History Museum), dove si potrà conoscere lo sviluppo della storia umana nelle terre mongole ed i costumi tradizionali delle varie etnie locali. Si prosegue con la visita del Gandan Khiid, uno dei più importanti monasteri della Mongolia dove venne ospitato il tredicesimo Dalai Lama durante la sua permanenza in Mongolia nel 1904. All’interno del monastero spicca il Migjid Janraisig Süm, un magnifico edificio che contiene l’enorme statua di Migjid Janraisig, il dio protettore del paese. Al termine della visita si raggiunge la località di Zaisan, una collina da dove si gode un bellissimo panorama della città e dei dintorni.

Cena. Pernottamento in hotel.

Gandan Khiid | Ulaanbaatar, Mongolia | Attractions - Lonely Planet

from the bottom view of Megjid janraisag - Picture of Migjid Janraisig Sum, Ulaanbaatar - Tripadvisor

3° giorno: ULAANBAATAR – Riserva Naturale KHUSTAI NURUU

Prima colazione. In mattinata partenza per la Riserva Naturale Khustai Nuruu, situata a circa 100 km a sud-ovest della capitale, venne istituita nel 1993 per salvaguardare i cavalli selvaggi mongoli (chiamati takhi) probabilmente il simbolo più noto dell’originale e variegata fauna della Mongolia.

Noti anche con il nome di cavallo di Przewalski, dal nome di un esploratore polacco che per primo se ne interessò, questi cavalli selvaggi in passato si spostavano liberamente nelle steppe in grandi branchi. Purtroppo, a causa della caccia spietata dei bracconieri, negli anni 60’ la razza rischiò la quasi totale estinzione ma grazie a gruppi ambientalisti internazionali, fu possibile reintrodurre numerosi capi di takhi in aree protette.

Visit Khustain Nuruu National Park, Mongolia | Audley Travel

Escursione nella Riserva, dove sarà possibile incontrare anche altri animali selvatici come lupi, cervi rossi e l’argali, una pecora selvatica asiatica, che vive su gran parte delle catene montuose dell’Asia centrale.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

04 - Mangiare in trekking: che cibo portare, come cucinare | Vagabondo

4° giorno: Riserva Naturale KHUSTAI NURUU – Monastero AMARBAYASGALANT

Dopo la colazione partenza in direzione nord per raggiungere il monastero Amarbayasgalant, che rientra nella lista dei siti protetti dall’UNESCO .

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Mongolia: visitare Amarbayasgalant | Evaneos

Visita al monastero che venne costruito tra il 1727 e il 1737 in stile cinese, dove all’interno si trova anche la tomba del grande scultore buddista mongolo Zanabazar, il cui corpo venne portato qui nel 1779. Attualmente il monastero è abitato da circa 50 monaci, ed è possibile visitare alcune sale. La principale caratteristica che rende sorprendente questo monastero è l’architettura del tempio completamente priva di chiodi di ferro, tutto è costruito grazie ad un incastro di blocchi di legno.

Challenges Ahead for Millennial Monks Revitalizing Mongolia's Ancient Buddhist Tradition | Buddhistdoor

Al termine della visita si prosegue verso il campo.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

5° giorno: Monastero AMARBAYASGALANT – Lago Ogij  

Colazione al campo. Partenza per l’ovest, in direzione del Lago Ôgij un vero paradiso per gli appassionati di osservazione degli uccelli. 

La provincia del Khövsgöl - Mongolia

Il lago Ôgij è un lago d’acqua dolce nella provincia dell’Arhangaj orientale, la Mongolia centrale. Il lago è conosciuto per i pesci e per il gran numero di uccelli, tra cui gru e anatre, che migrano nell’area alla fine di aprile

Lago Hovsgol e Tsaagan - MONGOLIA VIAGGI

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo.

6° giorno: Lago OGIJ – Parco Nazionale KHORGO – TERKHIIN TSAGAAN NUUR 

Colazione al campo. In mattinata partenza in direzione del Parco Nazionale Khorgo.

Lungo giorno di  trasferimento al Terkhiin Tsagaan Lake, nel Parco Nazionale Khorgo-Terkhiin Tsagaan nuur. Il Lago è poggiato su un letto di lava a oltre 2000 metri di quota, proprio sotto il vulcano Khorgo. I più coraggiosi potranno provare a immergersi nelle sue acque cristalline e sicuramente… molto fresche! Si possono incrociare anche molti animali come cervi rossi, cinghiali, anatre.

All’arrivo è prevista una camminata alla scoperta del Parco. Successivamente partenza per un’escursione al Lago Bianco, anche conosciuto come Terkhiin Tsagaan Nuur, circondato da crateri di vulcani spenti e a situato sopra i 2000 metri di altitudine.

Terkhiin Tsagaan Nuur Natural Park includes two jewels of ...

La zona intorno al lago è stata inclusa nella lista dei siti protetti della Mongolia dal 1965 e fa attualmente parte del “Parco Nazionale Khorgo-Tėrhijn Tsagaan Nuur”.

Khorgo Terkhiin NP | Plan Your Tour

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

7° giorno: Parco Nazionale TERKHIIN TSAGAAN NUURVulcano KHORGO

Visita al vulcano Khorgo, in pochi minuti si raggiunge la sommità del cratere, successivamente visita della Caverna del Cane Giallo (Yellow Dog Cave), della Caverna di Ghiaccio (Ice Cave), e della Caverna Zaluuchuud.

Places to Visit in Central Mongolia

Al termine ritorno al campo passando per le grotte di Shar Nokhoi e di Ghiaccio.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

8° giorno: Parco Nazionale TERKHIIN TSAGAAN NUUR – Sorgenti calde di TSENKHER

Dopo la colazione visita al Gran Canyon del fiume Chuluut, dove si trovano paesaggi creati dai terremoti di origine vulcanica e la Taikhar Rock.

I 15 canyon spettacolari, se la natura è arte - Nel Mondo - ANSA.it

Proseguimento per raggiungere le sorgenti calde di Tsenkher, che si trovano a 1860 metri nella catena montuosa Khangai. Arrivo al campo gher e giornata dedicata al relax presso le sorgenti di Tsenkher, dove le acque sgorgano ad una temperatura che raggiunge gli 80 gradi. Si può fare il bagno nelle terme, oppure provare il massaggio e le cure tradizionali mongole, o ancora effettuare escursioni nei dintorni delle sorgenti. Da provare è un bagno al tramonto tra i vapori nelle piscine lastricate di roccia osservando cavalli e yak che pascolano a pochi metri, con fitti boschi di conifere come sfondo. L’acqua in questa zona esce dal terreno ad 86 gradi, ma è stata deviata a formare vasche e piscinette dove si raffredda ad una temperatura più da bagno e meno da
cottura ….. Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

Risultato immagini per SORGENTI CALDE DI TSENKHER

9° giorno: Sorgenti calde di TSENKHER  –  KHARKHORIN – KARAKRUM – Monastero ERDENE ZUU

Colazione al campo. Dopo la prima colazione partenza in direzione della cittadina di Kharkhorin, dove si trovano i resti di Karakorum, l’antica capitale dell’Impero mongolo che venne edificata nel 1220 dal grande condottiero Genghis Khan. Dopo la sua morte, la città fu completata dal figlio Ogedai Khan, ma ricoprì il ruolo di capitale solo per 40 anni, quando Kublai Khan decise di trasferire la capitale dell’impero nell’odierna Pechino. Karakorum venne così abbandonata e in seguito, distrutta dai soldati mancesi.

“I mongoli la pronunciano “harhorin”, con le due acca molto aspirate, e letteralmente significa “anello nero”. Karakorum è stata la capitale dell’impero più vasto della storia, utilizzata da Gengis Khan come centro operativo delle sue forze armate nel 1222; divenne la capitale sotto il regno del figlio Ogodei Khan, il secondo grande imperatore, crescendo di prestigio con la successiva generazione e diventando una delle tappe principali della Via della Seta e del pellegrinaggio religioso. La capitale fu poi spostata a Pechino da Kublai Khan e nel 1388 i manchu rasero al suolo i suoi magnifici edifici, tra cui il Palazzo della pace eterna, la dimora di Khan, un complesso di ben 2500 mq. I resti furono utilizzati per erigere l’Erdene Zu, il primo monastero buddista della Mongolia, con 100 templi e 300 gher. Purtroppo il monastero fu poi abbandonato e saccheggiato dai manchu e il regime filosovietico risparmiò tre dei templi, giustiziando i monaci. Dal 1965 il Governo ne ha permesso la riapertura come museo, ma non come luogo di culto, finché, con la caduta del comunismo, poté riprendere le attività religiose. Ad oggi conserva antichi splendori, con i suoi tre templi dedicati alle tre fasi della vita di Buddha – infanzia, adolescenza e maturità – circondati da una possente cinta muraria. All’esterno della cinta si trovano due tartarughe di pietra, che in passato stavano ad indicare il confine dell’antica città di Karakorum (in origine erano quattro).”

Karakorum, da pronunciarsi Harhorin, con le acca molto aspirata, significa “anello nero”. È stata una delle città più stupefacenti di tutti i tempi, punto d’incontro di carovane di mercanti, viaggiatori, artigiani, filosofi. Costruita nel 750 d.C., divenne quartier generale di Gengis Khan nel 1220. Nel 1235, il figlio e successore Ogedei racchiuse la città tra le mura e costruì un palazzo. Perse d’importanza quando Kubilai Khan decise di spostare la capitale a Pechino. Nel Trecento venne rasa al suolo dai cinesi. Ci concentreremo sui templi di Erdene Zuu, costruiti a fine ‘500. Erdene Zuu divenne ben presto il primo grande monastero buddhista della Mongolia. A fine Settecento ospitava diecimila lama in un centinaio di templi ricchi di cimeli religiosi. Negli anni Trenta del Novecento il governo filosovietico distrusse parte degli edifici sacri, uccise tutti i monaci e trafugò i tesori. Oggi sono rimasti solo tre templi, che rappresentano non solo un eccezionale luogo di culto, ma anche uno spazio privilegiato in cui scoprire capolavori dell’arte religiosa mongola.

Ruins of Karakorum History Tour - Kated

Dalle sue macerie nel XVI secolo venne costruito il monastero Erdene Zuu (Cento Tesori), il primo centro buddhista in Mongolia. In passato questo complesso comprendeva da 60 a 100 templi, ma venne distrutto a sua volta durante l’epoca delle epurazioni staliniane, vennero risparmiati solo tre dei templi del monastero, mentre un imprecisato numero di monaci vennero assassinati. Il monastero in seguito rimase chiuso fino al 1965, anno in cui il governo ne permise la riapertura come museo e successivamente, con la caduta del comunismo, il monastero riprese le sue attività religiose. Oggi Erdene Zuu conserva ancora parte dei suoi antichi splendori. I tre templi del complesso, circondati da una possente cinta muraria, sono dedicati alle tre fasi della vita del Buddha: l’infanzia, l’adolescenza e la maturità.

Karakorum (città) - Wikipedia

Il tempio centrale, quello più importante, è chiamato Zuu di Buddha, e contiene due statue del Buddha fanciullo. Fuori dalle mura del monastero si trovano due “tartarughe di pietra”, che in passato segnavano i confini dell’antica città di Karakorum.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

Erdene Zuu Monastery" Images – Browse 58 Stock Photos, Vectors, and Video | Adobe Stock

10° giorno: KHARKHORIN – Monastero di ONGHI

Dopo la prima colazione, partenza per il sud in direzione del Monastero Onghi attraverso le steppe del deserto del Gobi. Visita alle rovine del monastero e possibilità di trekking a piedi o a cavallo. Il Monastero di Onghi: un tempo era il più grande insediamento della Mongolia meridionale con 500 monaci e due monasteri sui due lati del fiume Onghi. Nonostante il monastero sia stato distrutto completamente dal KGB mongolo nel 1937, c’è ancora tanto da esplorare e fotografare.

Ongiin Khiid, la spiritualità della Mongolia - Blog Earth Viaggi

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

11° giorno: Monastero di ONGHI – Falesia di BAYANZAG – Dune di sabbia KHONGOR

Dopo la prima colazione Proseguimento verso la regione del Gobi del sud, dove sono stati ritrovati resti fossili di dinosauro, in direzione di Bayanzag , sito famoso per le cosiddette ripe fiammeggianti. 

Deserto del Gobi Mongolia | Cosa vedere, Misteri e Dinosauri

Attraversamento del suggestivo deserto del Gobi, tra paesaggi di rara bellezza, con soste lungo per incontrare tribù nomadi, osservarne i costumi e partecipare alla loro semplice vita e ai loro giochi. Visita alle maestose dune di sabbia di Khongor , che quando soffia forte il vento pare sprigionino una suggestiva melodia musicale.

Deserto del gobi Foto Stock, Deserto del gobi Immagini | Depositphotos

Tramonto sulle dune e successiva discesa al campo .

Mongolia, verso il deserto del Gobi -

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher

12° giorno: Dune di KHONGOR – Valle di YOLIIN AM

La strada si snoda attraverso le dune di Khongor prima che esse lascino spazio a un’immensa steppa desertica, coronata dall’ultima catena dei monti Altai attraverso il parco Gobi Gurvan Saikhan.

Gobi Gurvansaikhan National Park, Mongolia Social Travel Network - Touristlink

I rapaci perlustrano il cielo alla ricerca di prede, mentre famiglie di nomadi, sotto a loro, si radunano per lavorare il feltro, o si raggruppano con il loro bestiame attorno ai rari pozzi.

Si passa accanto alle Tre Bellezze, le ultime vette della catena montuosa, quindi si attraversano i dirupi dello spettacolare passo del Dungenee,

Ténéré Viaggi - Mongolia

e si raggiunge la gola di Yolyn Am, dove si trovano spesso dei ghiacciai anche in estate.

Yolyn am canyon | Yol valley in Gobi desert

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher.

13° giorno: Valle YOLIIN AM – TSAGAAN SUVRAGA

Dopo la prima colazione, partenza verso Nord in direzione di Tsagaan Suvarga , uno tra i punti più spettacolari del deserto dove si trovano magnifiche rocce granitiche. 

Tsagaan Suvarga/ White Stupa | Classic Journeys Mongolia

Le affascinanti scogliere bianche di Tsgaan Suvarga si trovavano molte ere fa sotto al livello del mare.

Tsagaan Suvarga (Stupa Bianca) in Mongolia, 2023

La zona è per questo ricca di fossili marini e conchiglie di molluschi. Numerose pitture rupestri antiche, molto ben conservate si trovano nei dintorni ma difficili da raggiungere.

Pranzo durante l’escursione. Cena e pernottamento nel campo gher

14° giorno: TSAGAAN SUVRAGA – ULAANBAATAR

Dopo la prima colazione partenza in direzione di Ulaanbaatar. All’arrivo è previsto una breve visita della città con incluso il Bogd Khan Winter Palace Museum.

BOGD KHAAN PALACE MUSEUM OF MONGOLIA (Ulan Bator): Tutto quello che c'è da sapere

Visita al Palazzo d’Inverno di Bogd Khan, l’ultimo imperatore della Mongolia morto nel 1924 che, come ottavo Jebtsundamba Khutugtu, fu la guida spirituale buddhista tibetana della Mongolia.

Palazzo Verde a Ulan Bator - Il Palazzo d'Inverno dell'ultimo Bogd-Khan mongolo | Gigaplaces.com

Questo palazzo ancora ben conservato è da considerarsi uno dei più importanti monumenti storici di Ulaanbaatar. Pranzo durante l’escursione. Nel pomeriggio tempo a disposizione per gli ultimi acquisti oppure per il riposo. In serata è prevista una cena presso un ristorante locale.

Rientro in hotel e pernottamento in hotel.

15° giorno: Festival NAADAN – ULAANBAATAR

Prima colazione in hotel. Oggi ci godremo il festival tradizionale mongolo Naadam con giochi tra cui il tiro con l’arco e il tiro a segno.

I “tre giochi da uomini” sono strettamente legati alle tradizioni guerriere mongole, e molti secoli fa, prima e dopo le battaglie, venivano organizzati in tornei: sono il tiro con l’arco, la corsa a cavallo e la lotta libera, il momento clou del Naadam. Quest’ultima, chiamata Khapsagay, ha delle caratteristiche non presenti nelle altre competizioni mondiali di lotta libera: non ha limiti di spazio, di tempo né di peso e viene organizzata in un torneo a due con  diversi lottatori. Il wrestling mongolo è anche l’unica competizione preclusa alle donne, che possono invece prendere parte ai tornei di corsa a cavallo o tiro con l’arco.

Naadam festival

La corsa a cavallo, invece, riassume un po’ l’identità mongola: quella di un popolo che si definisce “nato in sella a un cavallo”, per cui quest’animale è sacro sia nella vita quotidiana che in quella guerriera e viene allevato con estrema cura. Il cavallo è talmente legato all’identità mongola che non c’è bambino sopra ai 5 anni che non sia in grado di cavalcare perfettamente. Il tiro con l’arco, infine, è una pratica legata alla caccia prima e alla guerra poi. Tra le fasi del Naadam c’è anche il tiro con l’arco a cavallo.

Pranzo con grigliata.

Visit What to Expect When You Attend Naadam Festival in Mongolia - Nomadic Expeditions

Dopo pranzo, trasferimento a Ulaanbaatar e tempo libero per lo shopping.

Nonostante a prima vista possa sembrare una città europea dalla forte influenza russa, Ulan Bator, dove vive circa un terzo dell’intera popolazione della Mongolia, è un misto di modernità e tradizioni. Nei suoi sobborghi infatti la gente vive ancora nelle sue tradizionali sistemazioni, le ger, yurte di feltro in forma circolare. Questa città comunque ha tanto da offrire, dai suoi musei, ai monumenti per Gengis Khan, dal monastero più importante del paese, Gandantegchinlen, agli spettacoli folcloristici.

In serata prima della cena è previsto uno spettacolo folcloristico per scoprire le tradizioni di questo leggendario paese attraverso la musica, la danza e il canto tradizionale della Mongolia accompagnati dalle dolci melodie del “Morin khuur“, leggendario strumento a corde mongolo.

Morin khuur | Mongolian Naadam - 45 - Folklore The morin khu… | Flickr

Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

16° giorno: ULAANBAATAR – ROMA

Colazione rilascio delle camere, trasferimento in aeroporto e operazioni di imbarco per volo di rientro in Italia con scalo. Arrivo in Italia in tarda serata  e fine dei servizi.

 

LA QUOTA COMPRENDE

  • Voli in classe economica Italia/UlaanBaatar A/R con franchigia bagaglio di 23 kg via Istanbul
  • N. 3 pernottamenti in Hotel 4**** ad a Ulaanbaatar
  • N. 11 pernottamenti in Campi Gher come da programma (5 notti con bagno in comune femmine/maschi nostro e 6 notti con bagno privato)
  • Guida  altamente professionale in  lingua italiana per tutta la durata del tour
  • Escursioni e visite come da programma
  • Trasferimenti in  fuori strada 4×4
  • Pensione completa con acqua minerale durante i pasti (1 litro al giorno a persona)
  • Preparazione pranzi durante il viaggio a cura della guida e degli autisti.
  • Ingressi ai musei, ai monasteri, ai parchi nazionali se previsti dal programma
  • Tasse locali
  • Trasferimenti in città  con bus privato come da programma
  • Transfert da e per l’aeroporto con bus privato
  • Rappresentazione esclusiva per I Viaggi di Giorgio del Naadam Festival
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00) bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia

LA QUOTA NON COMPRENDE

  • Tasse aeroportuali pari a € 425,00 (soggette a riconferma sino al momento dell’emissione dei biglietti)
  • Acqua e bevande durante i pasti
  • Pasti non indicati nel programma
  • Mance per guide, autisti e facchini pari a 6,00 euro al giorno a persona
  • Escursioni facoltative ed eventuali esigenze di carattere personali
  • Spese personali
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce La Quota Comprende

Visto: in data 9 gennaio il governo mongolo ha decretato la non necessità di avere il visto di ingresso.Non appena questa informazione sarà ufficiale provvederemo a darne comunicazione.




GIAPPONE FIORITURA CILIEGI LE ANTICHE CITTA’ FEUDALI APRILE 25

TOKYO – NIKKO –  KANAZAWA – SHIRAKAWA 

TAKAYAMA – KYOTO – NARA – OSAKA

Hanami è la peculiare parola giapponese che indica “Guardare i Fiori”, e non deve stupire che questa attività per i Giapponesi assuma una grande importanza culturale, specialmente durante il periodo della Fioritura dei Ciliegi.
Questo particolare evento segna l’inizio della Primavera, ed è festeggiato da tutto il popolo Giapponese con festival fatti di bancarelle, spettacoli sotto i Ciliegi in fiore e luci notturne che illuminano questo prezioso spettacolo della natura fino al mattino. I ciliegi in fiore hanno un significato culturale profondo in Giappone. Simboleggiano la bellezza effimera della vita e la transitorietà del tempo. Questo simbolismo è spesso presente in poesie, canzoni e opere d’arte giapponesi. Un’opportunità unica per immergersi nella cultura giapponese, ammirare paesaggi straordinari e sperimentare un forte senso di comunità mentre si partecipa all’hanami con i locali ed altri viaggiatori.

Poche terre al Mondo riescono a coniugare la frenesia della vita moderna con il rispetto della propria cultura millenaria.
Questo magico connubio permea interamente la società giapponese, al passo coi tempi come poche altre ma la cui antica storia è ancora visibile in ogni angolo delle tante isole che compongono questa straordinaria nazione.
In questo emozionante viaggio scoprirete i segreti del Giappone feudale, esplorerete templi e castelli, vi immergerete negli antichi mercati tradizionali ma anche nei grandi distretti dello shopping di Tokyo. Percorrerete le antiche vie un tempo battute dai Samurai, attraverso villaggi e stazioni di posta, e salirete sui treni più veloci del mondo.
Il Sol Levante vi aspetta, pronto ad accogliervi tra i suoi monti e le sue valli, che ancora al giorno d’oggi custodiscono i tanti segreti della propria straordinaria storia.

Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.

Potrete girovagare fra gli antichi giardini zen di Kyoto, ”perdervi” nella giungla al neon di Tokyo, provare un sushi da leccarvi i baffi a Osaka innaffiandolo con il migliore saké, dormire in un monastero buddista, emozionarvi scorgendo il profilo maestoso del Monte Fiji e nel visitare i villaggi autentici del Giappone rurale e dei samurai.

Sarà un’incredibile viaggio nel tempo fra scenari contrastanti dell’antico e moderno Paese del Sol Levante.

 

Quanti monti, quanti fiumi

dovrò traversare ancora

prima di giungere alla terra

ove finisce la solitudine ?

Oggi, come sempre,

sono in cammino

 

La capitale Tokyo è una metropoli straordinaria che combina armoniosamente tradizione e modernità. Qui, antichi santuari si ergono accanto a grattacieli scintillanti, creando un paesaggio urbano unico. Nelle strade di Tokyo ci si può immergere nella frenesia di Shibuya Crossing, ammirare il maestoso Palazzo Imperiale e esplorare il quartiere di Harajuku, in cui è possibile scoprire la cultura pop e cosmopolita giapponese. Tokyo offre una cucina eccezionale, parchi incantevoli e una vivace vita notturna. Questa metropoli cosmopolita promette esperienze uniche ad ogni angolo.
Nikko, un gioiello nascosto del Giappone, è situato tra fitte foreste e montagne maestose. Questa località pittoresca è famosa per i suoi santuari e templi, inclusi il Santuario Toshogu e il Tempio Rinno-ji, che sono patrimoni mondiali dell’UNESCO. Nikko incanta con la sua bellezza naturale, con cascate cristalline, laghi tranquilli e maestosi alberi secolari.
Kanazawa  evoca l’arte e la bellezza in ogni suo aspetto. Celebre per i suoi tradizionali quartieri geisha, giardini elaborati come il Kenrokuen e la produzione artigianale di fama mondiale, Kanazawa è un paradiso per gli amanti della cultura e delle arti. I suoi antichi distretti di Higashi-Chaya e Kazue-machi ci trasportano indietro nel tempo. Una città affascinante che offre una prospettiva unica sulla tradizione e l’innovazione giapponese.
Situato nella regione montagnosa del Giappone centrale, Shirakawa-go è un luogo incantevole che sembra uscire da una fiaba. Questa piccola comunità rurale è rinomata per le sue tradizionali case a tetto di paglia, conosciute come “gassho-zukuri”, che appaiono come testimonianze di un’epoca passata. Potremo passeggiare tra queste affascinanti strutture e immergerci nella storia e nella cultura rurali giapponesi.
Takayama, incastonata tra le montagne delle Alpi giapponesi, è una città che esala un’atmosfera di antica bellezza. I suoi ben conservati quartieri Edo offrono uno sguardo nel passato del Giappone, con strade acciottolate, case tradizionali e negozi artigianali. Takayama è celebre per i suoi festival stagionali, come il Takayama Festival, che richiamano visitatori da tutto il mondo. La città è anche rinomata per la produzione artigianale di Hida, tra cui mobili in legno pregiato e articoli in lacca.  L’atmosfera calda e accogliente di questo luogo magico cattura il cuore di chiunque la visiti. Noi poi saremo ancora più fortunati, potendo gustare una cena “kaiseki” e passare una notte speciale in una tradizionale locanda giapponese, un Ryokan, dove riposeremo tra tatami e futon. Il tempo sembrerà essersi fermato.
Grazie ai suoi oltre 1000 anni in cui è stata capitale del Giappone, Kyoto è un prezioso scrigno di storia e cultura. Qui, antichi templi e giardini zen si fondono in un paesaggio di bellezza senza tempo. Dai fasti dorati del Kinkaku-ji (Pavilion d’oro) al suggestivo sentiero di migliaia di torii rossi del Fushimi Inari Taisha, Kyoto offre un’immersione nell’antica spiritualità giapponese.
Nara è famosa per i suoi amichevoli cervi sika che vagano liberamente per i parchi e i templi antichi che testimoniano la ricca eredità culturale giapponese. Il Tempio Todai-ji con la sua grande statua di Buddha è un’imponente opera d’arte. Mentre esploreremo Nara, ci immergeremo nella spiritualità e scopriremo l’arte e l’architettura millenaria di questa fantastica isola. Senza dimenticare di assaporare i deliziosi dolci di Nara, un vero piacere per il palato.
Osaka, la “cucina” del Giappone, è una città vibrante e dinamica. Conosciuta per la sua straordinaria offerta culinaria, tra cui l’irresistibile street food, come l’okonomiyaki e il takoyaki, Osaka delizia il palato dei suoi visitatori. Ma questa città è molto di più: ospita la maestosa fortezza del Castello di Osaka, imponente testimonianza del 16° secolo, e l’animato quartiere di Dotonbori, con i suoi insegne luminose e il famoso Glico Running Man.

1°GIORNO: ROMA o altre città – TOKYO

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto in tarda serata  e operazioni di imbarco.

Volo con scalo per Tokyo. Pasti e pernottamento a bordo.

2°GIORNO: TOKYO

Arrivo a Tokyo e dopo aver espletato operazioni di dogana e visto, incontro con la nostra assistente in lingua italiana e trasferimento in hotel. Pernottamento.

Tokyo, capitale del Giappone, è una metropoli immensa, vibrante e ricca di stimoli. L’area centrale e più popolata della metropoli, affacciata sulla Baia di Tokyo, è suddivisa in 23 quartieri speciali, fra i quali il centro amministrativo di Shinjuku, in cui ha sede il Governo Metropolitano.

Viaggio GIAPPONE HANAMI: LA FIORITURA DEI CILIEGI | Pianeta Gaia

La struttura urbana è ancora in gran parte caratterizzata da costruzioni basse, più adatte a sopportare i frequenti sismi che si abbattono sulla città, ma recentemente, con l’affinamento delle tecniche architettoniche, si sono potuti costruire anche imponenti edifici come per esempio la torre Sunshine di 60 piani.

5 mete per lo shopping otaku a Tokyo

Fra i pochi monumenti antichi il più significativo è il palazzo Imperiale.

Cosa vedere a Tokyo: Itinerario con quartieri migliori (Guida 2023)

Fra i quartieri cittadini caratteristico è quello di Ginza dove risiedono fiorenti attività commerciali e lussuosi negozi. Cuore politico e amministrativo del Paese, Tokyo è anche il maggior centro finanziario del Giappone: ospita, infatti, banche, istituti commerciali e assicurativi e una delle più prestigiose Borse valori del mondo.Tokyo è inoltre il maggior mercato mondiale del pesce.

 

3°GIORNO: Tokyo

Prima colazione in hotel.

Intera giornata dedicata alla visita di Tokyo con guida  e  bus privato.

Visiteremo l’osservatorio del Metropolitan Government di Tokyo Shinjuku, che offre una vista spettacolare su tutta la città.

Dall’osservatorio Sud, il rilassante paesaggio naturalistico del Monte Fuji e della macchia verde del Parco di Shinjuku Gyoen, pare contrapporsi paradossalmente al caotico scenario cittadino costituito dal complesso urbano del Roppongi Hills poco più distante, un centro direzionale iper-tecnologico, sede di uffici, attività commerciali, studi televisivi, sale cinematografiche e luoghi d’interesse a disposizione del turismo locale.

Tokyo Metropolitan Government Office

I grattacieli di Nishi-Shinjuku sembrano fare da cornice all’omonima stazione metropolitana, mentre a pochi chilometri, si scorge il tranquillo paesaggio marittimo della baia di Tokyo su cui s’inarca il ponte a sbalzo del Tokyo Gate Bridge che collega il quartiere Wakasu di Kōtō al parco marino di Jonanjima di Ōta. Da quest’angolazione fa mostra di sè anche la grande cupola del Tokyo Dome che domina lo stadio polifunzionale della città

Se le condizioni meteo lo consentono, da quest’angolazione si gode di una vista spettacolare della metropoli urbana, ampiamente puntellata qua e là di luci e led colorati, che segnano l’inizio di una vivace nottata non-stop a favore dei night-lover.

Tokyo Metropolitan Government Building - Matteoingiappone

La Torre di Tokyo, come una torcia accesa, sembra far capolino sul paesaggio al far della sera, mentre le tranquille acque della baia riverberano incondizionatamente il suo riflesso nel buio dello specchio d’acqua.

Visiteremo il Santuario Meiji Jingu situato all’interno di un bellissimo parco cittadino dedicato agli spiriti divinizzati dell’Imperatore Meiji e della sua consorte, l’Imperatrice Shoken. Situato vicino alla stazione di Harajuku della JR Yamanote Line, il Santuario Meiji e l’adiacente parco Yoyogi formano una vasta area boschiva all’interno della città. Gli ampi spazi del santuario offrono sentieri ideali per una passeggiata rilassante.

Sakura Jingu - Must-See, Access, Hours & Price | GOOD LUCK TRIP

Il santuario fu completato e dedicato all’Imperatore Meiji e all’Imperatrice Shoken nel 1920, otto anni dopo la morte dell’imperatore e sei anni dopo la morte dell’imperatrice. Il santuario fu distrutto durante la seconda guerra mondiale ma fu ricostruito poco dopo. Nel mezzo del parco, anche gli edifici del Meiji Jingu hanno un’aria di tranquillità distinta dalla città circostante. I visitatori del santuario possono prendere parte alle tipiche attività shintoiste, come fare offerte nella sala principale, acquistare amuleti o scrivere il proprio desiderio sopra un ema.

Il Meiji Jingu è uno dei santuari più famosi del Giappone. Nei primi giorni del nuovo anno, il santuario accoglie regolarmente più di tre milioni di visitatori per le prime preghiere dell’anno (hatsumode), più di ogni altro santuario o tempio del paese. Durante il resto dell’anno, si possono vedere spesso matrimoni tradizionali shintoisti.

La visita continua nei quartieri di Harajuku e Shibuya.

Harajuku è il centro della moda giapponese e internazionale, costellato di negozi di abbigliamento, caffetterie di tendenza, case di moda e eleganti locali disseminati nel labirinto delle strade.  Harajuku  è spesso il fulcro delle nuove tendenze locali, e le strade pullulano di negozietti dell’usato e piccoli accessori divertenti.

Shibuya - La zona giovane dei centri commerciali e della moda

Shibuya invece è spesso associato al famosissimo incrocio, probabilmente l’immagine più iconica associata a questo quartiere. È uno degli incroci pedonali più trafficati al mondo, noto per le migliaia di persone che attraversano la strada simultaneamente quando il semaforo si spegne. Rappresenta il fulcro di un quartiere vivace e affascinante che attrae sia i locali che i turisti da tutto il mondo. È un punto di riferimento per la cultura giovanile, la moda e l’intrattenimento in Giappone

Shibuya Area Guide

Pranzo libero.

Nel pomeriggio visita del Tempio Sensoji, il più antico tempio buddista di Tokyo dedicato alla dea Asakusa Kannon. Se entrerete al tempio attraverso la Porta Hozomon, avrai la certezza di vedere diverse persone radunarsi intorno allo jokoro, un enorme bruciatore di incenso. I visitatori si immergono nel fumo spingendo l’incenso con le mani verso la testa o altre parti del corpo, un atto che credono possa guarire le ferite e migliorare il funzionamento della parte del corpo avvolta dal fumo.

Senso-ji Temple in Tokyo: the history, description and traditions of the complex

Intorno all’edificio centrale, si possono inoltre vedere la pagoda a cinque livelli Goju-no-To, diversi templi secondari più piccoli e deliziosi giardinetti, uno dei quali ospita il più antico ponte di pietra di Tokyo e la più antica struttura in legno, Rokkakudo. A destra della sala principale si trova il Santuario di Asakusa, dove sono custoditi i tre uomini che fondarono Sensoji. Il Tokyo Sky Tree  domina il parco dall’altra parte del fiume, offrendo alla vista un sorprendente contrasto tra modernità e tradizione.

I 5 posti migliori per la fioritura dei ciliegi a Tokyo - Il filo di Nicky

La visita terminerà al quartiere di Ginza, regno dell’alta moda: qui boutique e negozi di lusso si alternano a grandi magazzini d’alta gamma. Il quartiere vanta una serie di edifici moderni e iconici, molti dei quali sono sede di negozi e ristoranti esclusivi.

Esports Ginza: la Konami apre l'Esports Center a Tokyo | GamesVillage.it

Cena libera. Pernottamento in hotel.

4°GIORNO: TOKYO – NIKKO – TOKYO

Dopo la prima colazione, partenza per l’escursione con pranzo incluso alla città di Nikko, famosa per i suoi santuari dorati e templi di squisita fattura, in una vegetazione lussureggiante. La visita, con guida parlante italiano, include : il grandioso santuario Tosho-gu, il Lago Chuzenji e la cascata Kegon-no-Taki (97 m).

Nikko | The Official Tokyo Travel Guide, GO TOKYO

Il muschio secolare che ricopre che ricopre i muri, le file di lanterne di pietra perfettamente allineate, le porte rosse scintillanti e gli alti alberi di criptomeria: questo è soltanto uno dei sentieri di Nikko, una città-santuario che custodisce la gloria dell’epoca Edo (1600-1868). La storia di Nikko come centro religioso ebbe inizio verso la metà dell’VIII secolo.

Fioritura dei ciliegi in Giappone 2024: dove e quando andare - Gayly Planet

 

GIAPPONE ANTICO, MODERNO E LA FIORITURA DEI CILIEGI - Agenzia Viaggi Castaway Travel

In quel tempo il monaco buddhista Shodo Shonin (735-817) vi fondò un eremo, che divenne un famoso centro di formazione per i monaci buddhisti, ma poi cadde nell’oblio. Nikko divenne poi famosa quando, nel 1617, lo shogun Tokugawa Iemitsu scelse la città come luogo per commemorare suo nonno Ieyasu, facendo erigere uno dei templi più decorati di tutto il paese.

Where To Stay During Cherry Blossom Season In Japan - HotelsCombined Where To Stay During Cherry Blossom Season In Japan

Il Tosho-gu fu costruito a partire dal 1636 e consta di una pagoda a 5 piani con un’altezza di 32 metri, per la quale vennero utilizzate le più raffinate tecniche di decorazione dell’epoca: dorature, tetti costruiti secondo l’architettura cinese, colonne e balconi arricchiti da motivi complicati. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di arte ”barocca” giapponese, nonché dell’attrazione principale della città. Dopo questa visita si prosegue per il Lago Chuzenij e la cascata Kegon-no-Taki che, con i suoi 97 metri di salto, è famosa per essere il luogo di suicidio preferito dagli amanti contrastati o traditi.

Experience an Edo Hanami at Edo Wonderland Nikko Edomura | MOSHI MOSHI NIPPON | もしもしにっぽん

 

Rientro a Tokyo e un po’di tempo a disposizione per iniziative personali.

Cena libera e pernottamento.

5°GIORNO: TOKYO – KANAZAWA

Colazione in hotel.

Trasferimento in stazione e partenza con il famoso treno Shinkansen, il “treno proiettile”, per Kanazawa dove nella sua città vecchia, si assapora l’atmosfera dei tempi passati.
I bagagli saranno spediti direttamente in hotel a Kyoto in giornata( 1 bagaglio grande a persona, preparare un bagaglio a mano da usare fino all’arrivo a Kyoto) così da poterci permettere più libertà e meno pensieri.

Kanazawa è il capoluogo della Prefettura di Ishikawa, uno stretto tratto di terra sulla principale isola giapponese di Honshu, lungo il Mar del Giappone. È stato uno dei centri culturali e artistici più importanti del periodo Edo e rimane tutt’oggi un paradiso per gli appassionati dell’arte. Kanazawa offre musei e laboratori su qualsiasi tema, dalla foglia d’oro ai samurai.

Oggi a Kanazawa è possibile vedere arte e architettura sia tradizionale che moderna, una vasta gamma di artigianato giapponese, tra cui gli oggetti laccati maki-e, le ceramiche Kutani-yaki e le spade forgiate, i quartieri di geishe e samurai oltre a uno dei più bei e acclamati giardini paesaggistici tradizionali del Giappone. La foglia d’oro, il “kinpaku”, non è altro che oro assottigliato da una macchina e poi battuto per essere trasformato in un foglio quadrato molto sottile.

Oggi, a Kanazawa si può trovare davvero ogni tipo di artigianato realizzato con la kinpaku, tra cui creazioni in ceramica, legno, prodotti di bellezza e cibo, specialmente nel quartiere di Higashichaya, nel vicino Museo della foglia d’oro Yasue di Kanazawa e nel complesso commerciale della stazione di Kanazawa.

Kanazawa, geishe, samurai, giardini, pesci e l'anima antica del Giappone

La visita di Kanazawa comprende il famoso parco Kenrokuen, classificato uno dei 3 migliori giardini del Giappone. Visita anche a Higashi Chaya, antico quartiere delle geishe e delle case da tè e a al quartiere dei Samurai Nagamachi.

Kanazawa - le attrazioni più importanti da vedere - Blog

Il parco Kenrokuen è un grande e magnifico giardino del Periodo Edo a Kanazawa. Si trova in centro, vicino al Castello di Kanazawa e rappresenta sicuramente l’attrazione più famosa di questa stupenda città.

Il Giardino Kenrokuen di Kanazawa è considerato uno dei tre giardini più belli del Giappone insieme al Korakuen Garden della città di Okayama e al Kairakuen Garden della città di Mito.

Grande come un parco (si estende per circa 11,4 ettari) il Kenrokuen Garden offre scorci diversi, ma sempre stupendi, in qualsiasi stagione dell’anno.

Kanazawa: Traditional Scenes Among the Sakura | All About Japan | Japanese landscape, Japanese castle, Cherry blossom japan

Il nome Kenrokuen è composto da tre parti. Il primo carattere, “ken” può essere tradotto con “tenere più funzioni/elementi”, “roku” è il numero sei mentre il carattere finale “en” significa giardino.

Quindi il nome Ken-roku-en significa “Giardino dei Sei Elementi” ma viene anche tradotto con “Giardino delle Sei Virtù” o “Giardino delle Sei Sublimità”. Fa riferimento a un libro scritto dal poeta cinese Li Gefei che illustrava le sei caratteristiche ideali per la composizione di un giardino perfetto, ordinate in coppie in contraddizione tra loro.

The Kanazawa Cherry Blossom Guide | VISIT KANAZAWA

I sei elementi essenziali sono: spaziosità e isolamento, artificio e antichità, corsi d’acqua e panorami.

Rientro e pernottamento in hotel.

6°GIORNO: KANAZAWA – SHIRAKAWAGO – TAKAYAMA

Prima colazione in hotel. Intera giornata di visita con la guida privata. Partenza con il bus per Shirakawago dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1995.

Shirakawago è uno dei villaggi giapponesi tradizionali meglio conservati. Il piccolo villaggio si trova nell’area nord-ovest della prefettura di Gifu, al centro del Giappone e non lontano da Gokayama (altro esempio di villaggio tradizionale). Il nome “Shirakawago” significa letteralmente villaggio del fiume bianco. Il nome deriva dall’antica denominazione che veniva usata per la regione oggi chiamata Hida. Non a caso tutt’oggi ci si riferisce spesso al villaggio con il nome di “Hida Shirakawago“.

Sakura,Cherry,Blossom,Branch,With,Shirakawago,Village,Background,In,Spring - Mushroom Travel

Shirakawago si presenta con volti molto diversi a seconda della stagione in cui si visita. In primavera vi si potrà ammirare la fioritura dei ciliegi, in autunno le foglie rosse degli aceri ed in estate una vegetazione verdissima e rigogliosa. Il periodo dell’anno che tuttavia si differenzia maggiormente dagli altri e dona al villaggio un’atmosfera completamente nuova è l’inverno. La neve cade da Dicembre a Marzo (in media di 3 metri ogni anno) e ricopre l’intera area con un soffice manto bianco. La regione centrale del Giappone, escludendo Hokkaido, è di fatto quella che accoglie il maggior numero di nevicate di tutto il paese.

VILLAGGI GIAPPONESI e SAMURAI • Japan Interrail Ep.4 [Shirakawa-go & Kanazawa] - YouTube

Speciale menzione va alle tradizionali case con i tetti di paglia che hanno contribuito a rendere Shirakawago famosa nel mondo. Lo stile architettonico di queste abitazioni così squisitamente giapponesi è chiamato “gassho-zukuri“. Il nome significa letteralmente “mani a preghiera”.

Visiteremo la casa Wadake, una delle tradizionali case stile Gasshozukuri con i tetti realizzati in paglia che forniscono un ampio spazio mansardato, utilizzato per la coltivazione dei bachi da seta.

Dopo la visita proseguimento con il bus attraverso le Alpi giapponesi per raggiungere Takayama. Deliziosa cittadina famosa per la sua ottima qualità di artigianato tradizionale. Grazie alla sua posizione in precedenza inaccessibile e situata nella regione montuosa di Hida, questa città ben conservata è stata isolata dal resto del Giappone per molto tempo, ciò le ha permesso di sviluppare la sua cultura unica. Takayama acquistò importanza come fonte di legname di alta qualità e falegnami altamente qualificati durante le epoche feudali.

 

Takayama Old Town - Takayama Travel

Di conseguenza la città fu posta sotto il diretto controllo dello shogun e godette di un bel po’ di prosperità considerando la sua remota posizione montana. Il Takayama Festival, che si tiene in primavera e in autunno, è considerato uno dei migliori festival del Giappone.

Passeggiata attraverso l’antica stradina Kamisan No Machi. Visita al Takayama Jinya, antico edificio costruito nel 1692, che servì come sede del governo shogunale nella regione di Hida.

Takayama Jinya, edificio governativo del periodo Edo – Visit GIFU | VISIT GIFU – JAPAN Official Tourism Website – visitgifu.com

Gli interni sono stati preservati e restaurati per riflettere l’aspetto dell’edificio durante il periodo Edo.

La sera ci offre l’opportunità di un’esperienza unica: passare la notte in un autentico Ryokan giapponese con bagno termale, dove verrà offerta una cena tradizionale Kaiseki, ed in cui riposeremo su letti in futon adagiati sui pavimenti in “Tatami”.

RYOKAN SEIRYU (Takayama, Giappone): Prezzi e Recensioni 2023

 

How to Stay at a Ryokan: Dinner

RYOKAN TANABE - Takayama

7°GIORNO: TAKAYAMA – NAGOYA – KYOTO

Prima colazione in hotel.

In mattinata, visita al “morning market” lungo il fiume.

Hida Takayama Miyagawa Morning Market - Must-See, Access, Hours & Price | GOOD LUCK TRIP

 

Continueremo ad esplorare l’affascinante Takayama con la visita allo Yatai Kaikan, noto anche come “Il Museo dei Carri Allegorici”, dedicato al Festival d’Autunno di Takayama in cui sarà possibile ammirare alcuni degli splendidi carri allegorici protagonisti ogni anno dell’evento.

Takayama Yatai Kaikan a Sorgente Termale Hida Takayama Onsen: Tour e Visite Guidate | Expedia.it

 

How to spend one day in Kyoto, Japan | TouristSecrets

 

Dopo aver salutato questa perla della regione Hida, ci sposteremo in treno verso Nagoya, da cui prenderemo il “bullet train” Shinkansen in direzione Kyoto, dove ad attenderci ci sarà un assistente in lingua italiana.

Bullet Train | Shinkansen | Japan Deluxe Tours

Kyoto è la città giapponese più tradizionale, dove si trovano bellissimi templi, antiche case da the rocciosi giardini zen , il Palazzo imperiale, cucina raffinata, kimono decorati, boschetti di bambù e antichi Santuari oltre a tipici Festival locali come il famoso “Matsuri”.

Kyoto è nota come La città dei mille templi per la molteplicità di templi e le strutture ancora presenti sul territorio.
La seconda guerra mondiale per fortuna ha risparmiato questa magnifica città che oggi rappresenta più di tutte le altre città la cultura storica giapponese.

2023 Japan Cherry Blossom Forecast & Kyoto Sakura Season Viewing Guide - Travel Caffeine | Japan travel, Cherry blossom, SakuraI monumenti storici dell’antica Kyoto, sono situati in tre diverse città, Kyoto, Uji ed Otsu, dal 1994 sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Pranzo e cena liberi. Arrivati in città, trasferimento a piedi in hotel dove già ci aspetteranno i nostri bagagli. Pernottamento in hotel.

8° Giorno: KYOTO

Prima colazione in hotel.

The Best Spots to See Cherry Blossoms in Kyoto - GaijinPot Travel
Le visite di Kyoto iniziano dal lato nord della città dove è situato uno dei monumenti più preziosi e famosi del Giappone: il Kinkaku-ji (o Padiglione d’Oro), dal tetto decorato d’oro fino. Costruito nel 1394, fu la residenza dello shogun Yoshimitsu Ashikaga prima di diventare un tempio buddhista: venerato per secoli, fu parzialmente distrutto da un incendio nel luglio del 1950, quando un giovane monaco decise di appiccargli il fuoco.

Fioritura Ciliegi - Hanami - Giappone - I Like Viaggi

Ricostruito assolutamente identico 5 anni più tardi, ha riaperto le porte solo nel 1987. Bellissima la casa da the che si trova in fondo al giardino, costruita nel XVII secolo dall’imperatore Gomizuno-o.

Japan: Kyoto's garlands and pathways | Independent.ie

Si visiterà quindi il Castello Nijo, impressionante edificio del 1603 costruito per lo shogun Yeyasu Tokugawa, abitato da numerosi suoi successori fino all’abdicazione dell’ultimo di essi nel 1867. Classificato come monumento storico, è costituito da 5 edifici all’interno di un vasto parco, quasi tutti affrescati da maestri del XVI e XVII secolo. In una stanza, manichini di cera rappresentano una visita al signore dei luoghi, fornendo un quadro molto vivo delle usanze e dei costumi del Giappone feudale.

 

Il Castello di Nijo può essere diviso in tre aree: l’Honmaru (cerchia principale di difesa), il Ninomaru (cerchia secondaria di difesa) e alcuni giardini che circondano l’Honmaru e il Ninomaru. L’intero parco del castello e l’Honmaru sono circondati da muri in pietra e fossati. Il castello presenta anche un frutteto di prugne, che in genere fiorisce da fine febbraio a inizio marzo, e Seiryuen, un giardino mezzo giapponese e mezzo occidentale costruito nel 1965 per eventi culturali come le cerimonie del tè. Molte aree del parco del castello sono anche popolate da aceri, ginkgo e altri alberi che offrono brillanti colori autunnali di solito nella seconda metà di novembre.

Tour Giappone in Fiore Primavera 2024 - Sogna Viaggi

Infine il Tempio Kiyomizu, dotato di una bellissima terrazza su palafitte che offre una superba veduta sull’intera Kyoto. Costruito nel 798 per onorare la dea Kannon nella sua incarnazione a 11 teste, venne ricostruito nel 1633; molto bella la Torre della Campana, quest’ultima fusa nel 1478. Patrimonio Unesco è uno dei templi più conosciuti del Giappone. Il suo nome deriva dalla cascata che si trova all’interno del complesso, infatti Kiyomizu significa “acqua limpida o pura”. Il Kiyomizudera è meglio conosciuto per la sua terrazza panoramica in legno che si protende dalla sua sala principale, a 13 metri sopra la collina sottostante. Da ui si ha un’ottima vista dei numerosi alberi di ciliegio e di acero che si ergono in un mare di colori in primavera e in autunno, così come della città di Kyoto in lontananza. La sala principale, che insieme alla “terrazza” è stata costruita senza l’uso di chiodi, ospita l’oggetto principale di culto del tempio, una piccola statua degli undici volti, mille Kannon armati.

La splendida architettura all'interno del tempio kiyomizu-dera durante il periodo della fioritura della ciliegia (sakura) sta per fiorire a kyoto. | Foto Premium

Questa intensa giornata di visite termina con una passeggiata nel nel quartiere di Gion, celebre in tutto il mondo per i suoi locali e case da tè dove è possibile assistere ad autentici spettacolo di intrattenimento delle Geisha. Cena  libera  e pernottamento in hotel.

Un itinerario per scoprire Kyoto in tre giorni - Lonely Planet

9° Giorno: KYOTO – NARA – KYOTO

Dopo la prima colazione, partenza in pullman per Nara, una piccola città la cui atmosfera tranquilla sembra creata ad arte per non disturbare il lungo riposo dei suoi più illustri antenati. Se da un lato la grandezza di Kyoto emerge da un passato relativamente recente, dall’altro Nara e i suoi dintorni custodiscono edifici talmente antichi che il fatto stesso che esistano ancora è sorprendente.

Tōdai-ji tickets - Nara - Prenotazione biglietti | GetYourGuide

L’imperatrice Gemmei fondò la città di Heijo (così si chiamava Nara all’epoca) nel 710 d.C. con l’intenzione che fosse capitale permanente. Fu edificata solo 2 km a ovest della moderna Nara seguendo il modello di Chang’an, grandiosa città cinese della dinastia T’ang, centro cosmopolita della Via della Seta e metropoli più all’avanguardia del mondo antico. Nara, profondamente influenzata da Chang’an dal punto di vista culturale, era la“finestra”del Giappone sul mondo. Oggi Nara è un grosso borgo provinciale, impreziosito dalle testimonianze dell’epoca d’oro e da un immenso parco, al cui interno si trovano i templi principali.

Todaiji Temple - Nara Travel

Il più famoso, Todai-ji, è la maggiore realizzazione artistica della cultura di Nara ed è uno dei principali templi della scuola buddhista esoterica Hosso ed il più importante di tutto il Giappone. Fu fondato nel 669 dalla moglie di Fujiwara Kamatari, un antenato della famiglia che governò a Kyoto durante il periodo Heian; occorsero più di 20 anni e 2 milioni circa di operai, artigiani ed artisti per completarlo. Ospita una gigantesca statua bronzea di Buddha di 16 m di altezza.

 

Lo spettacolo magico dei cervi sdraiati sotto i ciliegi in fiore - Secret Milano

Si visita poi il Parco dei Cervi: questi animali, considerati messaggeri divini secondo la dottrina shintoista, vagano liberi da secoli a Nara, sono circa 1500 esemplari perfettamente abituati alla presenza degli umani che offrono loro del cibo preparato appositamente e in vendita in numerose bancarelle locali.

A Nara avremo la speciale opportunità di vivere una “Sushi making experience“, e potremo così imparare le abilità necessarie per creare sushi tradizionale giapponese.

Sushi Making Experience at the Hilton Fukuoka Sea Hawk Hotel - Klook United States

Visita poi al santuario Fushimi Inari-Taisha, che offre la suggestiva possibilità di passeggiare tra i sentieri che scorrono sotto centinaia di portali sacri, conosciuti come “Torii”, cancelli rossi del santuario tutti donati dai fedeli.

Fushimi Inari Taisha - A Blaze of Orange in Kyoto

Rientro in hotel a Kyoto, cena libera e pernottamento.

10°GIORNO: KYOTO – OSAKA

Prima colazione in hotel.

I bagagli saranno spediti direttamente in hotel ad Osaka in giornata( 1 bagaglio a persona)
Trasferimento in pullman privato da Kyoto ad Osaka.

Una volta arrivati, visiteremo lo spettacolare Castello, l’Osaka-jo in giapponese, uno dei castelli più famosi e iconici del Giappone. Esso ha una storia lunga e affascinante: la costruzione originale risale al 1583, quando il signore feudale Toyotomi Hideyoshi fece costruire il castello su una collina artificiale per simboleggiare il suo potere e la sua autorità nella regione. Dopo la sua morte, il castello subì diverse distruzioni e ricostruzioni a causa di incendi e conflitti.

Hanami: la fioritura dei ciliegi in Giappone - Sono In Viaggio

La struttura principale è caratterizzata da un’imponente torre centrale, circondata da mura, fossati e diverse porte. Le mura sono decorate con ornamenti in oro e le strutture sono costruite in legno pregiato.
Era un centro di potere politico e militare durante il periodo Azuchi-Momoyama e il periodo Edo. Successivamente, divenne un simbolo di potere per il governo Tokugawa durante il periodo Edo.

Nei pressi del Castello di Osaka si trovano anche bellissimi giardini, come il Nishinomaru Garden, che è noto per i suoi ciliegi in fiore durante la stagione della fioritura dei ciliegi (sakura). I giardini offrono un’atmosfera tranquilla e un’opportunità per una passeggiata rilassante.

Beautiful Osaka Castle Nishinomaru Garden - Cherry Blossom Viewing ... | Tree tunnel, Magical tree, Beautiful tree

 

Cherry Blossom Reports 2023 - Osaka: Petals Starting To Fall

Proseguiremo poi verso Nanba Dotonbori, area è famosa per la sua vibrante vita notturna, i ristoranti, i negozi e le attività di intrattenimento.Situata lungo il fiume Dotonbori, non si può non riconoscere per i suoi cartelli luminosi e le insegne al neon che illuminano la strada principale. Il canale stesso è fiancheggiato da una passeggiata pedonale con numerosi ristoranti e negozi. Questo quartiere è un paradiso per gli amanti del cibo di strada. Si possono gustare alcune delle specialità culinarie di Osaka, come il takoyaki (palle di polpo), okonomiyaki (pancake salato giapponese), kushikatsu (spiedini fritti), e molto altro. Uno dei punti di riferimento culinari è la statua di Glico, un’iconica insegna luminosa a forma di corridore.

Osaka Guide: Dotonbori and Namba • Just One Cookbook

Termineremo le visite di oggi con la salita sull’Umeda Sky Building: noto per la sua architettura distintiva, l’edificio è costituito da due torri collegate da un ponte aereo aperto chiamato “The Floating Garden Observatory.” Questo design insolito e innovativo ha reso l’edificio un’icona architettonica.

Umeda Sky Building in the evening - Inside Osaka

L’osservatorio offre una vista spettacolare sulla città di Osaka da un’altezza elevata, consentendo ai visitatori di ammirare il paesaggio urbano circostante e persino fino all’orizzonte. È particolarmente popolare al tramonto e di notte, quando le luci della città creano un’atmosfera affascinante. Sarà un modo suggestivo per salutare questo affascinante ed unico Paese.

Umeda Sky Building (Kuchu Teien Observatory) | Tourist Attractions and Experiences | OSAKA-INFO
Pernottamento in hotel.

11°GIORNO: OSAKA – KANSAI AIRPORT – ROMA

Prima colazione e  trasferimento in bus privato presso l’aeroporto di Osaka Kansai per le operazioni di imbarco rientro in Italia. Pasti e intrattenimento a bordo.

Arrivo e fine dei servizi.

 

La quota comprende:

  • Voli di linea  Roma-Tokyo e Osaka-Roma con scalo in classe economica 20 kg bagaglio
  • 9 Pernottamenti in hotel 3*** e 4*****
  • 9 Prime colazioni in hotel
  • 1 cena tipica in Ryokan tradizionale
  • 1 notte in Ryokan tradizionale
  • Auricolari per tutta la durata del tour
  • Treni e trasporti pubblici menzionati nell’itinerario
  • Visite con bus privato come da programma con guida parlante italiano
  • Ingressi a templi, castelli e giardini come da programma
  • 1 router Wifi per l’accompagnatore (potrà collegare fino a 5 dispositivi in contemporanea)
  • Cerimonia del tè a Kanazawa
  • Sushi Making Experience
  • Trasferimento bagagli Tokyo – Kyoto incluso (1 PC PP) con arrivo in giornata
  • Trasferimento bagagli Kyoto – Osaka incluso (1 PC PP)
  • Nohi bus Kanazawa – Shirakawa – Takayama
  • Assicurazione medico e bagaglio
  • Assicurazione ANNULLAMENTO VIAGGIO CHE COPRE INTERO VALORE DEL COSTO
  • Kit da Viaggio

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali pari ad € 400,00 soggette a riconferma
  • Local city tax
  • Spese extra di carattere personale
  • Bevande ai pasti
  • Eventuali mance e tutto quanto non menzionato ne “la quota comprende”



INDIA ETNIE DEL GUJARAT IN OCCASIONE DI KAWANT FESTIVAL

 

1°GIORNO ROMA – AHMEDABAD

Arrivo ad Ahmedabad, incontro con la  nostra guida e trasferimento in hotel. Pernottamento.

2°GIORNO AHMEDABAD

Prima colazione e visita della città. Partenza dall’hotel alle ore 08:00 per la passeggiata storica della città vecchia di Ahmedabad, fondata nel XV secolo dal sultano Ahmed Shah, sul fiume Sabarmati, come capitale del sultanato di Gujarat. Secondo la leggenda, durante una battuta di caccia, il sultano vide un branco di conigli che affrontarono i suoi cani, pur di salvare le loro tane e i loro piccoli. Ahmed Shah interpretò questo episodio come un buon auspicio e decise di costruirvi la sua nuova capitale, dandole il suo nome, Aḥmedābād appunto. Dal 1960 al 1970 è stata la capitale del Gujarat, finché non fu scelta Gandhinagar come nuova capitale. La visita comprenderà la visita della Moschea di Jami Masjid, chiamata anche Moschea del Venerdì è la più antica moschea della città costruita nel 1424 durante il regno di Ahmed Shah. La Jami Masjid ad Ahmedabad era probabilmente la più grande moschea del subcontinente indiano costruita durante questo periodo. A ovest della moschea ci sono le tombe di Ahmed Shah , suo figlio e suo nipote. Nelle vicinanze si trovano le tombe della regina e delle altre mogli del sultano.

Jama Mosque, Ahmedabad - Wikipedia

A seguire si procederà alla visita della Moschea di Sidi Saiyyed. Le bellezze della Moschea di Sidi Saiyyed sono molto note. La leggenda narra che una parte del muro nell’antica cittadella della moschea fu costruita dallo schiavo di Ahmed Shah, Sidi Saiyyed, L’edificio antico è famoso in tutto il mondo per i suoi squisiti trafori alle finestre in pietra, un superbo e impareggiabile esempio di delicata filigrana scultorea.

Sidi Saiyyed Mosque – Ahmedabad, India - Atlas Obscura

In seguito, visita del tempio Jain Huthesing. Costruito nel 1848, questo tempio jainista è il più conosciuto tra i tanti templi decorati della città. Costruito in marmo bianco e riccamente decorato da un marchese di religione janista, questo tempio è dedicato al dharmanath, il quindicesimo tirthankar Jain.

Hutheesing | Hathisingh Jain Temple, Ahmedabad - Location, Places to Visit, Timing - Trodly

Visita del Gandhi Ashram, un rifugio tranquillo e pacifico fondato da Gandhi nel 1915 come ashram satyagraha sulla riva del fiume Sabarmati. Hirday kunj, il semplice cottage in cui viveva, è ora un monumento nazionale ed è conservato esattamente com’era al tempo del Mahatma. L’Ashram è dotato di un centro studi e di una biblioteca.

Gandhi Ashram / Sabarmati Ashram | Heritage of Ahmedabad

Visita del pozzo-palazzo di Adalaj Step, situato alla periferia di Ahmedabad. Costruito nel 1499 d.C. da Ruda Rani, moglie di Raja Virsingh. Presenta un ingresso su tre lati con colonnati aperti di crescente altezza e complessità sui pianerottoli delle scale. La decorazione delle colonne, dei mensoloni ricurvi e degli architravi, è molto elaborata con fregi ripetuti e ornamenti con motivi animali e divinità.

Adalaj Ni Vav

Rientro ad Ahmedabad. Pernottamento.

3°GIORNO AHMEDABAD – POSHINA

Prima colazione e partenza per Poshina, un villaggio che si trova nord-ovest di Ahmedabad, abitata dai tribù Garacia e Bhil dove giungerete verso l’ora di pranzo. Visita al villaggio dove si potrà assistere alla vita quotidiana dei suoi abitanti: artigiani al lavoro che forgiano spade, pugnali, archi e frecce, vasai che realizzano cavalli di terracotta e altre statuette, nonché utensili di argilla, gioiellieri che vendono grandi ornamenti ai tribali.

Darbargadh Poshina Heritage Palace – Poshina, Gujarat | Currylines – Caroline's

Pernottamento in hotel.

4°GIORNO POSHINA

Dopo la colazione partiremo per l’escursione in jeep che offre affascinanti scorci della vita rurale indiana. Il più interessante è l’esercito di cavalli di terracotta. L’escursione attraverso la pittoresca campagna includerà la visita ai remoti villaggi delle tribù Adivasi e Garasia dove assisterete ad una dimostrazione di tiro con l’arco.

Votive Horses of Poshina, Gujarat | Garland Magazine

Pernottamento in hotel.

5°GIORNO POSHINA – PATNA – MODHERA – LITTLE RANN OF KUTCH

Prima colazione e partenza per Patan. Si tratta di una splendida città antica dove visiterete un famoso pozzo a gradini chiamato Ranakivav, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

File:Rani ki vav-Patan-Ahmedabad-Gujarat-O0A0110.jpg - Wikimedia Commons

Visita al Museo Patola della, per ammirare la tessitura dei famosi saari omonimi.

The Legacy Of Patan Patola: India's Ancient Heritage In Fine Fabric

Proseguimento per Modhera, dove si visiterà il famoso il Tempio del Sole, uno dei migliori esempi di architettura dei templi indiani del suo periodo. Costruito nel 1026 d.C., il tempio è dedicato al dio-sole, Surya, e sorge su un piedistallo che domina una profonda vasca di pietra: ogni centimetro dell’edificio, sia all’interno che all’esterno, è splendidamente scolpito con la raffigurazione di divinità, animali e fiori.

Modhera Sun Temple

Al termine delle visite proseguimento per il Piccolo Runn di Kutch. Pernottamento in hotel.

6°GIORNO LITTLE RANN DI KUTCH – BHUJ

Safari mattutino nel Little Rann di Kutch che ospita l’asino selvatico indiano, una varietà caratteristica che non si trova in nessun’altra parte del mondo. Kutch ospita anche una vasta gamma di fauna carnivora caratteristica di questa zona, come la pantere, i fenicotteri, il lupo e ultimi esemplari di khur, l’asino selvatico dell’Asia.

LITTLE RANN OF KUTCH: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2023) - Tripadvisor

Visita ad alcuni villaggi vi nelle vicinanze per osservare le diverse comunità.

Bhuj to Rann of Kutch, Places to visit in Kutch beyond Kutch Festival - My Simple Sojourn

Dopo le visite partenza per Bhuj. Nel tardo pomeriggio visita all’animato bazar negli stretti vicoli della città. Sistemazione in hotel. Pernottamento.

7°GIORNO VISITA DEI VILLAGGI

Prima colazione. Escursione di un’intera giornata ai villaggi del lato nord per vedere lavori di ricamo, arte rogan, lavori di lacca e fabbricazione di campane votive di rame. Nel mezzo di terre deserte dalle dimensioni infinite, si trovano villaggi pittoreschi, situati al confine fra India e Pakistan. Qui vedrete maestri artigiani che forgiare ed esporre la loro arte tradizionale, che si trasforma in piccoli capolavori. Anche gli abiti che le donne indossano sono diversi da quelli indossati in altri luoghi dell’India.

Turismo de Gujarat: Historia, Cultura, Tradición, Comida, Hoteles, Vuelo, Arte y Artesanía | adotrip.com

Pernottamento in hotel.

8°GIORNO BHUJ – GONDAL

Prima colazione e partenza per Gondal con soste lungo il percorso. All’arrivo a Gondal visita del famoso Palazzo Naulakha, che fra l’altro conserva una collezione di auto d’epoca del Maharaja,

The Beautiful Navlakha Palace from Gondal, Gujarat, India

Visita dello splendido Tempio Swaminaryan.

Pernottamento a Gondal.

9°GIORNO GONDAL – JUMAGADH – SASAN

Prima colazione e partenza per Junagadh. All’arrivo visita del forte Uparkot, alla rocca di Ashoka e al Mohabatt Ka Maqbara. Nel pomeriggio Safari a Sasan per vedere i leoni asiatici. Sistemazione in hotel. Pernottamento.

10°GIORNO SASAN – BHAVNAGAR

La mattina, prima dell’alba, secondo safari fortografico a Sasan. In seguito, rientro in hotel per la prima colazione, quindi proseguimento per Bhavnagar. All’arrivo visita al Tempio Taktehswar e passeggiata al mercato locale. Sistemazione in hotel e pernottamento.

11°GIORNO BHAVNAGAR – PALITANA – BARODA

Alle ore 05.30 partenza per Palitana ( colazione formato box ) per visitare i famosi templi Jainisti situati sul monte Shetrunjaya. Per arrivare alla sommità bisognerà salire 4000 scalini di pietra. Il sito è il più famoso e venerato da parte dei seguici della religione jainista. Dopo la visita proseguimento per Baroda. Sistemazione in hotel. Pernottamento.

12°GIORNO BARODA – CHAMPANER – JAMBHUGODHA

Prima colazione e partenza per Baroda. All’arrivo visita del Palazzo Laxmi Vilas e del Museo Fatehsingh. Al termine delle visite artenza per Jambughoda. Lungo il percorso sosta per una visita a Champaner per vedere la Moschea Jumma, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Arrivo a Jambughoda e sistemazione in hotel. Pernottamento.

13°GIORNO FIERA KAWANT GHER

Prima colazione. Oggi parteciperete alla Fiera di Kawant Gher, un evento speciale, che vi consentirà di vedere molto da vicino usi e costumi del Gujarat. Si tratta di un raduno della comunità Rathva per celebrare la gioia dell’esistenza e della vita. Vedrete gli uomini de le donne nei loro abiti tradizionali riunirsi e ritrovarsi per cantare e ballare, discutere di matrimonio e relazioni, barattare beni e servizi, il tutto in un g crescendo di allegria che trascina. Le popolazioni di questo gruppo, che aveva un passato di cacciatori nomadi, sono ora diventate stanziuali e si occupano principalmente di agricoltura. Nonostante il cambiamento i Rathva sono orgogliosi della loro cultura tradizionale e del loro passato di pastori. La musica è una parte estremamente importante della loro vita e nessun Rathva si sentirebbe completo senza il suo flauto decorato e istoriato come ricordo della sua foresta natale. I Rathva praticano anche una forma di pittura murale basata su credenze rituali tradizionali sulle pareti interne delle loro case e dedicata a Pithora, il dio universale Rathva del benessere. La festa dura dall’alba la tramonto. Al termine rientro in hotel. Pernottamento.

14°GIORNO JAMBUGODHA – AHMEDABAD – ROMA

Prima colazione e partenza per l’aeroporto di Ahmedadab per il volo di rientro

LA QUOTA COMPRENDE

  • Sistemazione in camera doppia per 13 notti negli alberghi indicati o similari;
  • Trattamento di mezza pensione secondo programma;
  • Tutti i trasferimenti in esclusiva con mezzo privato con aria condizionata;
  • Assistenza in aeroporto in arrivo;
  • Guida accompagnatore in italiano per tutto il viaggio;
  • 01 Jeep Safari a Gir;
  • 01 Jeep Safari in deserto di Rann di Kutch;
  • Tutte le tasse governative.

LA QUOTA NON COMPRENDE

  • Il volo dall’Italia
  • Il visto d’ingresso in India on line
  • I pranzi e le bevande, Mance a guide / autisti e personale locale: prezzo in aggiornamento