TOUR DELLA GRANDE CINA – GIUGNO

Se state cercando una destinazione esotica, piena di nuovi paesaggi e avventure, stimolante e soprattutto diversa, la Cina è proprio ciò che fa per voi.

La Cina non è un luogo dove passare semplicemente una vacanza, ma è un viaggio alla scoperta di un paese totalmente diverso dal proprio: dai profumi del cibo, alla conformazione del territorio, dai colori dei vestiti tradizionali, alla velocità dei pagamenti online. Viaggiando in Cina potrete vedere quell’armoniosa fusione di antico e moderno, tradizionale e avanguardistico, metropoli e natura rigogliosa che sorprende e affascina tutti i visitatori.

La Cina è una delle quattro antiche civiltà, ha una storia di oltre 3.000 anni e vanta una delle culture più longeve al mondo.

Il cinese è la lingua scritta più antica ancora in uso e affascina milioni di studenti e linguisti in tutto il mondo

Si sa che l’Italia, il Bel Paese, ha un patrimonio storico e culturale da far invidia a molti stati del mondo; non per niente è il paese con il maggior numero di siti protetti dall’UNESCO (54) e dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Sapete chi c’è al secondo posto? Proprio la Cina, con 53 siti UNESCO. Viaggiando in questo meraviglioso paese potrete vedere con i vostri occhi tesori antichissimi e maestosi, come la Grande Muraglia e l’Esercito di Terracotta, edifici splendidamente conservati, come la Città Proibita di Pechino e città antiche, come Pingyao.

Per quanto riguarda i paesaggi naturali, la Cina vanta uno dei più diversificati e ampi paesaggi naturalistici al mondo. Tra le meraviglie naturali, molte delle quali annoverate tra i siti UNESCO, come non citare le leggendarie Montagne Gialle con il loro oceano di nuvole che avvolge rocce e alberi secolari, un paesaggio che ha ispirato i poeti di tutte le epoche.Poco più a Nord, l’altopiano del Tibet sovrastato dalle Himalaya regala viste mozzafiato (anche nel vero senso della parola), mentre i paesaggi di Guilin e Yangshuo del Sud incantano pittori e artisti da secoli. Negli ultimi anni, con le nuove politiche di apertura economica della Cina, si è tornato a parlare della Via della Seta, un’antica rotta commerciale che attraversava gli impervi deserti del Nord Ovest per raggiungere il Medio Oriente.

La cucina cinese è famosa in tutto il mondo, anche se molto spesso viene associata a salsa di soia, noodles, riso fritto e involtini primavera. Vi garantiamo che il cibo cinese è molto più di questo ed è difficile apprezzare le prelibatezze e la varietà degli ingredienti e dei sapori fino a quando non si viaggia in Cina.

Ogni regione è caratterizzata da piatti particolari e unici. Tra le specialità da non perdere ci sono sicuramente l’anatra laccata di Pechino, i ravioli xiaolongbao di Shanghai, l’hotpot piccante di Chengdu, gli spaghetti di riso di Guilin e i dim sum a Hong Kong.

La Cina sta abbracciando pienamente l’era digitale: applicazioni per bike sharing, pagamenti virtuali da cellulare, shopping online… Viaggiare in Cina è quindi sempre più facile se avete uno smartphone. Tramite un telefono cellulare potete acquistare i biglietti del treno, chiamare e pagare il taxi grazie a uno speciale portafoglio digitale e noleggiare una bicicletta per esplorare la città. Per non parlare delle modernizzazioni in fatto di trasporti, con le metropolitane e la rete ferroviaria per i treni ad alta velocità ,che collegano tutte le principali città del paese.

Se da un lato la Cina sembra già nel futuro, dall’altro conserva ancora tradizioni e usanze antichissime. Vi basterà fare una passeggiata negli hutong di Pechino per tornare indietro a una Cina “originale”, o un giro in bici nelle campagne attorno a Guilin e Yangshuo, tra i villaggi di Daxu e Huangyao ad esempio. Anche la modernissima Shanghai conserva un lato storico: visitate i villaggi sui canali fuori città, oppure andate sul Bund e vi sembrerà di essere sospesi tra due epoche, tra il periodo coloniale di fine Ottocento e il futuro dei grattacieli altissimi e dalle forme più strane.

1° giorno: ITALIA – SHANGHAI 

Ritrovo dei Sigg.ri partecipanti in aeroporto a Roma Fiumicino per imbarco sul volo per Shanghai con scalo. Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno: SHANGHAI

Arrivo a Shanghai tardo pomeriggio. Transfer in treno magnetico dall’aeroporto fino al centro della citta’, in prima classe.

Shanghai, la città più grande, popolosa e prosperosa della Cina, è una metropoli moderna, dove si respira un’atmosfera cosmopolita, vibrante e vitale. Non potete dire di aver viaggiato in Cina se non avete visitato Shanghai. Al contrario di Pechino o Xi’an, i siti di interesse storico e culturale non sono molti, ma una volta arrivati in città, sarete travolti dal ritmo frenetico e dalla bellezza di una città che deve essere vissuta per essere capita a fondo.

Shangai Film Festival: il cinema russo è il benvenuto in Cina

        Treni a levitazione magnetica in Asia

Fare un giro sul Maglev, il treno più veloce al mondo

Le alte velocità raggiungibili utilizzando la maglev sono possibili grazie alla forza di repulsione magnetica, utilizzata sia per mantenere il treno sollevato, evitando la frizione data dal contatto tra le ruote e i binari, che per spingerlo in avanti. La Cina vanta al momento il sistema commerciale basato sulla levitazione magnetica più veloce al mondo, grazie ai 431 km/h raggiunti nella tratta di 30 km tra l’aeroporto di Shanghai-Pudong e il centro città.

Aeroporto di Pudong, Shanghai. All’uscita dal terminal c’è, a breve distanza, la stazione del Maglev, il treno a lievitazione magnetica. È bianco, piuttosto basso, è stato costruito dalla Siemens che anni fa vinse l’appalto per realizzare convoglio e linea e che il 31 dicembre 2002 consegnò il «pacchetto» per l’inizio dell’attività. Il centro della megalopoli cinese dista poco meno di 30 chilometri. L’interno è abbastanza spazioso, le poltrone sono comode ma essenziali.

treno alta velocità cina

Le porte si chiudono, il Maglev accelera e arriva a toccare i 431 orari, immortalati da un display simile a quello che sul Concorde certificava la quota e la velocità (supersonica, sull’Atlantico). L’ebbrezza della top speed dura però solo un paio di minuti. Poi il convoglio decelera progressivamente e la stazione d’arrivo viene raggiunta in poco più 7 minuti. Esperienza molto breve, ma ad altissima emozione.Ma è anche un’occasione per fare il punto sulla «corsa» al treno superveloce che coinvolge un po’ tutti i paesi del mondo dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Italia alla già citata Cina.

Il nuovo super-treno maglev cinese è sempre più vicino - Teknoring
​Cena  in hotel  e pernottamento.

3° giorno: SHANGHAI

Prima colazione in albergo. Mattina visita guidata di Shanghai iniziando dalla città vecchia con il bazar, dove si trova al centro il Giardino del Mandarino Yu, è un classico giardino cinese situato nel cuore di Shanghai.

Giardino del Mandarino Yu a Downtown Shanghai: tour e visite guidate | Expedia.it

Costruito durante la dinastia Ming, è famoso per la sua combinazione armoniosa di architettura tradizionale, padiglioni, ponti di pietra e laghetti pieni di carpe koi. Il giardino offre un’oasi di pace in mezzo alla vivace città, con un design che riflette l’eleganza e la raffinatezza dell’arte del giardinaggio cinese. Passeggiando tra i suoi sentieri tortuosi, i visitatori possono ammirare antichi alberi, rocce decorative e padiglioni che evocano la bellezza e la serenità del passato.

Visita al Tempio del Buddha di Giada, famoso per il Buddha seduto, tempestato di gioielli, si dice che pesino 1.000 kg. Tempo di shopping al Museo della Seta,  mentre facendo passeggiata sul lungofiume Bingjiang Da Dao.

Tempio del Buddha di Giada - Shanghai

Tempio di Buddha di Giada: un complesso architettonico di stile Sung, che ospita una preziosa statua in giada del Buddha a grandezza naturale. Il Tempio di Buddha di Giada è un tempio attivo, nel quale, stando all’ultimo conteggio, vi risiedono 70 monaci. I monaci, che nel tempio ci abitano e lavorano, a volte possono essere visti in fase di preghiera. Il tempio fu costruito tra il 1911 e il 1918 secondo lo stile della Dinastia Song (960-1279), con sale e cortili simmetrici, grondaie rovesciate e pareti giallo vivace. La parte esterna è immediatamente riconoscibile grazie alle pareti color zafferano intenso. All’interno, il pezzo forte è un Buddha di Giada bianca alto 1,9 metri, che venne posato qui dopo che un monaco lo portò dalla Birmania alla provincia dello Zhejiang nel 1882. Il Buddha seduto, incastonato di gioielli, si dice che pesi circa una tonnellata. Un Buddha più piccolo adagiato, proveniente dalla stessa spedizione, giace su un letto in legno rosso. Nell’ampia sala ci sono tre Buddha in oro placcato e altre sale ospitano divinità dall’aspetto feroce. I manufatti abbondano, e circa 7.000 sutra buddisti rivestono le pareti.

Pranzo in ristorante.

Visita a Shanghai, Strada Vecchia e Nanjing Road, che è la prima strada commerciale di Shanghai, potresti cercare souvenir speciali e prodotti di seta lì.

Nel centro della metropoli, non molto distante dal giardino Yuyuan, c’è un luogo magico in grado di teletrasportarvi nella Shanghai di 100 anni fa: si tratta della strada vecchia di Shanghai, un lungo vicolo costeggiato da edifici risalenti alla dinastia Ming (1368-1644) e alla dinastia Qing (1644-1911).

Tra i muri bianchi, le colonne rosse e i tetti scuri e ricurvi vi sembrerà davvero di esservi persi in un’altra città, tanto diversa dalla Shanghai che conoscete.

Cosa vedere a Shanghai, la metropoli che non dorme mai

Lungo la strada ci sono barristoranti e antiche case da tè, oltre a tantissimi negozi di souvenir dove acquistare ricordi unici del vostro viaggio a Shanghai.

Dopodiché, goditi di una passeggiata per il tempo libero lungo il Bund, famoso per gruppi di edifici noti come “una galleria di architetture mondiali”

Collocata nel centro della città, il punto in cui la via cambia nome da est a ovest è delimitato dalla piazza del Popolo. Su questa via si affacciano moltissimi negozi, centri commerciali, sul lato est Nanjing Road si interseca con la camminata del Bund di Shanghai, da dove è possibile ammirare l’avveniristico skyline del Pudong, il distretto finanziario della città, nonché quartiere di più recente costruzione.

Via Nanchino Shangai - Recensioni su Nanjing Lu (Nanjing Road), Shanghai - Tripadvisor

Un viale lungo la riva sinistra del fiume Huangpu e che fronteggia il quartiere degli affari di Pudong, a Shanghai, in Cina. Il Bund è fiancheggiato da numerosi edifici coloniali di stile tipicamente europeo: stile architettonico adottato alla fine del XIX secolo e all’inizio del ventesimo secolo quando il Bundera il simbolo stesso dell’occupazione straniera e che rimarrà uno dei maggiori centri finanziari in Asia fino alla rivoluzione del 1949.  All’incrocio con Nanjing Road, si trova una grande statua bronzea di Chen Yi, il primo sindaco comunista della città. All’estremità settentrionale del Bund, nel centro del parco di Huangpu si erge il monumento agli Eroi del Popolo costruito in memoria dei martiri rivoluzionari. Grazie ad una nuova passeggiata pedonale sopraelevata, si può ammirare un panorama mozzafiato sul distretto.

The Langham & Andaz Xintiandi

Una sosta al quartiere Xintiandi, un angolo della vecchia Shanghai coloniale che negli ultimi anni è stata rinnovato, pur mantenendo lo stile architettonico tipico del passato, diventando un quartiere pedonale alla moda ricco di ristoranti, bar, musei, installazioni artistiche, gallerie d’arte, botteghe ed accattivanti negozi.

Rientro in hotel,  puoi pianificare lo spettacolo di Acrobazia della Sera, in particolare lo spettacolo ERA, che è uno degli spettacoli serali più popolari a Shanghai.

Spettacolo acrobatico ERA a Shanghai con cena e trasferimento 2024

Cena a buffet internazionale in hotel e pernottamento.

 

4° giorno: SHANGHAI/ZHUJIAJIAO/SHANGHAI

Prima colazione. Mattina dedicata dell’escursione in pullman a Zhujiajiao. Piccolo villaggio, come quelli di Tongli o Zhouzhuang con caratteristici ponticelli antichi di epoca Ming, con una peculiarità: si tratta di un villaggio cattolico che difese strenuamente la propria Chiesa durante il periodo della rivoluzione culturale. Visita alla chiesetta alla quale si accede in battello.

Zhujiajiao

Shanghai si trova sul delta del Fiume Azzurro, una zona ricca di laghi e corsi d’acqua. Per vedere un altro volto della Cina e trascorrere una giornata all’insegna del relax consigliamo una passeggiata tra i canali di uno dei numerosi villaggi sull’acqua dei dintorni. Case, ponti e viottoli acciottolati di epoche passate, dove la vita scorre lenta, secondo i ritmi tradizionali.

In netto contrasto con la modernissima metropoli di Shanghai, l’antica città sull’acqua di Zhujiajiao è un piccolo insediamento rurale la cui economia si basa principalmente sul turismo e sulla pesca. I canali di questa città sono ampi e navigabili e quella che un tempo era un’importante rotta commerciale fluviale è oggi invasa da piccole imbarcazioni turistiche simili a gondole.

Zhujiajiao Water Town

Negli ultimi anni Zhujiajiao ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali come una delle città sull’acqua più caratteristiche e ricche di cultura di tutta la Cina. Il villaggio si trova nel distretto di Qianpu, a solo un’ora dal centro, ed è raggiungibile anche con i mezzi pubblici.

Pranzo in un tipico ristorante.Rientro a Shangai e si prosegue con la visita al museo.

Situato presso la People’s Square vicino alla via pedonale Nanjing Road, il Museo di Shanghai è un ottimo rifugio per gli appassionati di storia e chi ha voglia di curiosare tra le meraviglie della cultura cinese.

Il palazzo dalla forma bizzarra contiene una vasta collezione di reperti (oltre 120mila pezzi!). Molti hanno anche descrizioni in inglese, come per esempio le ceramiche, i bronzi e le sculture.

Visitate anche la Sala espositiva della Pianificazione Urbana di Shanghai per capire come si è sviluppata la città nel corso degli anni e vedere in anteprima che aspetto avrà nel 2021.

La sua struttura, all’apparenza molto moderna, si ispira a un antico vaso cinese ding, oggi parte della vastissima collezione di pezzi in bronzo del museo. L’edificio presenta inoltre una base quadrata e una parte superiore rotonda, elementi che si rifanno all’antica percezione cinese del mondo che voleva la terra quadrata e il cielo tondo. Queste caratteristiche sono ritrovabili anche in costruzioni più classiche come, ad esempio, il complesso del Tempio del Cielo di Pechino, dove gli edifici hanno forma rotondeggiante perché destinati alla preghiera o alle offerte al Cielo.

                              Museo di Shanghai - Viaggio in Cina

Il museo, costruito nella posizione attuale nel 1996, ospita più di 120.000 antichi reperti archeologici, tra cui bronzi, ceramiche, dipinti, mobili, giade, suppellettili, sculture, sigilli, monete e calligrafie cinesi. A ogni categoria di oggetti è dedicata una galleria apposita. Una sezione del museo è inoltre destinata alle mostre temporanee.

Bronzi

La collezione più importante del museo è quella dei bronzi risalenti al periodo della Cina pre-imperiale (dinastia Xia, XXI sec. a.C. – Periodo degli Stati Combattenti, 221 a.C.). Tra i 400 oggetti esposti troviamo armi, vasi rituali, strumenti musicali e contenitori per cibo o vino.

Nella sala dei sigilli i visitatori possono avere una chiara immagine di come si è evoluta l’arte dei sigilli nell’arco dei secoli. All”interno della sala, infatti, sono esposti più di 500 sigilli, i più antichi risalenti alla dinastia Zhou (1024-256 a.C.), i più recenti alla dinastia Qing (1644-1911).

Museo di Shanghai - Viaggio in Cina

Nella sala delle arti e dei mestieri delle minoranze etniche cinesi sono messi a confronto manufatti di uso simile prodotti da differenti minoranze etniche. L’esposizione consta di circa 600 pezzi, tra cui accessori personali, ricami colorati, prodotti artistici in metallo, sculture, ceramiche e oggetti in bambù.

Proveremo  l’ebbrezza di vedere Shanghai da oltre 600 metri di altezza, salendo sulla Shanghai Tower, il grattacielo più alto della Cina e il secondo al mondo. Dal 118° al 121° piano troverete ristoranti e punti di osservazione, mentre il Jin Jiang Hotel, tra l’84° e il 110° piano è l’hotel più alto al mondo.

Grattacieli Shanghai

Per un’esperienza da brivido, guardate la città dall’alto della passerella di vetro installata nel 2016 sulla cima della Jin Mao Tower! Reggetevi forte, almeno in modo figurato: sulla passerella non ci sono corrimano o barriere di sicurezza a cui aggrapparvi, ma rimarrete sospesi nel vuoto a circa 340 metri dal suolo. Non lasciatevi soppraffare dall’emozione e godetevi la vista mozzafiato sullo skyline metropolitano.

Il Fiume Huangpu, che divide la città in due parti (Puxi e Pudong), è largo 500 m all’altezza del Bund.

Cena e pernottamento a bordo della crociera lungo il fiume.

Crociera notturna sul fiume di Shanghai con posti a sedere VIP e cena autentica | GetYourGuide

Pernottamento in hotel.

5° giorno:  SHANGHAI/GUILIN

Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza per Guilin. Arrivo e trasferimento in albergo

Guilin si trova proprio a Nord del Tropico del Cancro, perciò, in generale, è caratterizzata da un clima molto umido e caldo. Il panorama e i colori variano a seconda delle stagioni: la nebbia primaverile che avvolge le colline verdi, il sole estivo che dipinge tutto a tinte sgargianti, il fresco dell’autunno adatto ai giri in bicletta…

Il momento migliore: da aprile a ottobre

Il periodo migliore per visitare Guilin e i suoi dintorni va da aprile a ottobre, mesi che coincidono anche con l’alta stagione turistica. Quali sono le particolarità di questo periodo?

In questo periodo piove spesso e la nebbia fluttua leggera sulle acque del Fiume Lile risaie di Longji sono coperte d’acqua tra maggio e giugno, attirando molti fotografi da ogni parte del paese. Le temperature iniziano a salire parecchio e quando piove è quasi un sollievo.

Questo è di fatto il momento migliore per un viaggio a Guilin: le acque del Fiume Li risplendono sotto la luce del sole e, a fine estate le risaie e le campagne di Yangshuo si tingono d’oro.

Pranzo in ristorante locale.

Dopo pranzo visita della La Collina dell’Elefante, è uno dei simboli più famosi di Guilin. Il nome deriva dalla sua forma particolare, che ricorda un elefante che abbassa la proboscide per bere l’acqua dal fiume Li. Questa collina calcarea si erge maestosa lungo le rive del fiume, creando un paesaggio pittoresco che attira turisti da tutto il mondo.

 

 

Immagini e foto stock di Guilin fisherman | Depositphotos

I cormorani sono uccelli di medie dimensioni che si divertono a immergersi sott’acqua alla ricerca di pesci. I pescatori usano i cormorani per catturare i pesci e caricarli in barca. Dato il numero di ore trascorse sotto il sole, in piedi sulle loro barchette lungo il fiume, di solito i pescatori sono parecchio abbronzati. Essi spingono gli uccelli in acqua dove si immergono sotto la superficie in cerca di pesce. Quando gli uccelli catturano un pesce, sono addestrati a tornare alla barca, dove il pescatore toglie loro il pesce dalla gola e lo mette nel cesto. Il segreto è che il pescatore mette un cordone attorno al collo dell’uccello per impedirgli di inghiottire il pesce.

Visita dell’ villaggio antico di Daxu, si trova a circa 18 chilometri a sud-est di Guilin, lungo le sponde del fiume Li. Fondato durante la dinastia Ming, Daxu ha una storia di oltre 1000 anni ed è uno dei borghi meglio conservati della regione di Guangxi.

Cosa sapere prima di visitare Città vecchia di Daxu nel 2024 - Viator

Il villaggio è famoso per le sue antiche strade lastricate in pietra, le case tradizionali in legno e l’atmosfera tranquilla che riporta i visitatori indietro nel tempo.

ancient daxu village - Foto di Tour fotografico: mezza giornata Daxu Ancient Town da Guilin, Guangxi - Tripadvisor

Cena occidentale in hotel e pernottamento in albergo.

6° giorno: GUILIN / YANGSHUO / GUILIN

Prima colazione in albergo. Giornata di relax per ammirare celebri paesaggi naturali delle colline e del fiume limpida.

Yangshuo (阳朔) e Xingping (兴坪): la guida di viaggio - Fabio Nodari

Trasferimento al porto fluviale, imbarco per l’escursione in motobarca (4 stelle) sul Fiume Li particolarmente suggestiva, della durata di circa 3 -3.5 ore.

Li River in Guilin - Top Three Hills | WindhorseTour – China Tibet Travel Tour Guide & Service

La crociera sul fiume Li (漓江 Lí Jiāng) da Guilin (桂林) a Yangshuo (阳朔) è il fulcro di ogni viaggio nella provincia del Guangxi nord-orientale. Splendide cime carsiche regalano sorprese ad ogni ansa del limpido fiume sotto il cielo blu. I bufali d’acqua pattugliano i campi, i contadini mietono risaie, i bambini delle scuole e i pescatori galleggiano su zattere di bambù. Con i suoi paesaggi mozzafiato e il sapore di una vita lontana dalla metropoli di cemento, il paesaggio meraviglioso lungo il fiume diventa una delle principali destinazioni turistiche della Cina meridionale.

La crociera sul fiume Li si svolge per oltre 83 chilometri e si stima che duri dalle quattro alle cinque ore. Il paesaggio mozzafiato e il paesaggio di campagna non vi deluderanno!

Nella prima sezione, che va da Guilin alla Gola del Bue, si possono ammirare i seguenti scenari: la collina della proboscide d’elefante, il parco Chuanshan, la città antica di Daxu e la gola di Ox.

Le 15 MIGLIORI Cose Da Vedere a Yangshuo nel 2024 | Viator

Nella seconda sezione, che va dalla Gola di Ox (vicino al Bamboo River Wharf e al Millstone Wharf) al Villaggio delle Cascate, vi aspetta lo scenario più affascinante della crociera: la Roccia Wangfu (“in attesa del ritorno del marito”), la Grotta della Corona, il Traghetto di mezza costa, il Villaggio Yangdi, la Collina Murale, la Montagna Xianggong, la calza di tela gialla e la piccola città di Xingping.

Yangshuo Photography - Top Photography Locations, Best Time & Tips

La terza sezione va dal Water-Dropping Village a Yangshuo, dove si possono vedere Snail Hill, Green Lotus Peak (Bilian Peak) e Shutong Hill (Schoolboy Hill). Il paesaggio è altrettanto bello.

Pranzo semplice a bordo.Sbarco al villaggio di Yangshuo e sosta al mercatino locale.

Cena occidentale  in hotel. Pernottamento.

7° giorno:  GUILIN/XIAN

Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e partenza per Xian.

Arrivo e trasferimento in albergo.

Xi’an ha ricoperto il ruolo di capitale imperiale per dieci antiche dinastie imperiali e una serie di regni regionali. Le dieci dinastie durante le quali Xi’an (pace occidentale), allora chiamata Chang’an (pace perpetua), fu capitale della Cina sono le seguenti: Qin (221-206 a.C. a Xianyang a nord-ovest di Xi’an), Han occidentali ( 200-8 a.C.), Xin (8-23 d.C.), Han orientali (191-195), Jin occidentali (313-316), Wei (535-557), Zhou (556-581), Tang (618-690), Zhou (690-705) e Tang (705-904).

Xi’an ha un gran numero di preziose reliquie e di siti storici, alcuni risalenti al tempo in cui fu capitale. Sono stati scavati più di 4.000 siti storici e tombe.

Things to see and do in Xi'an, China? - Passporter Blog

Pranzo in ristorante.

Pomeriggio, visita di questa importantissima e antichissima città: La Pagoda della Grande Oca Selvatica,  è uno dei simboli della città di Xian, deve il proprio nome alla tradizione, secondo la quale, il Buddha, sotto forma di oca, precipitò esanime al suolo dallo stormo con cui stava volando, acciocché un monaco affamato potesse trarne non già nutrimento, bensì insegnamento. Venne eretta nel 652 per volere dell’imperatore Tang Gao Zong per ospitare i 1300 Sutra, libri sacri, importati dal celebre monaco buddhista Xuan Zang durante il suo viaggio in India. Sorge in un luogo sacro dove, secondo alcune fonti, sorgeva un tempo un monastero buddhista; non svolse funzioni funerarie ma divenne il più importante centro di traduzione degli antichi testi sacri e filosofici.

Xi'an Travel Guide | Xi'an Tourism - KAYAK

Tali testi sono in parte visibili ancora oggi nei padiglioni che, assieme alla Torre della Campana e alla Torre del Tamburo, si trovano in prossimità della pagoda. L’edificio venne elevato tra il 701 e il 705, con l’aggiunta di cinque piani, per volere dell’Imperatrice Wu Zetian. La Pagoda, oggi completamente restaurata, è alta 59,9 metri e ha la foggia di una piramide in pietra disposta su sette piani; i due superiori vennero aggiunti alla costruzione originale alcuni decenni dopo la sua edificazione. Suggestivo il panorama che si gode dall’alto.

Xi'an, China – PSA International

Le antiche mura erette nel XIV secolo durante la Dinastia Ming, sotto il regime dell’imperatore Zhu Yuanzhang.

Sosta al Mercato dell’orzo .Situato in centro città in un’area che ospita una larga popolazione di etnia Hui e religione musulmana, questo mercato si specializza nel cibo halal. Non solo il cibo ma anche l’architettura, i costumi e le attività che qui si svolgono è indicativo dell’origine islamica di queste genti, tutti fattori che rendono la visita a questo mercato, soprattutto durante le ore notturne, una vera e propria “festa culturale”.

Il cibo Hui è molto saporito se paragonato ai piatti tradizionali cinesi, e la carne ne è l’ingrediente principale. Tra le specialità ci sono le carni di manzo e montone stagionate in stile Laoma o Laotong, gelatina di fagioli marinata, pagnotte e involtini ripieni, noccioline fritte, melone fritto e spaghetti passati in padella con midollo di bue.

Cena e pernottamento in albergo.

8° giorno:  XIAN

Prima colazione e pernottamento in albergo.Mattino, escursione a Lintong, località ubicata a circa 50 km. a nord della città.

I GUERRIERI DELL'IMPERATORE: L'ESERCITO DI TERRACOTTA DI XI'AN. - Informazione Quotidiana

Sosta nello sconvolgente Mausoleo di Qin Shi Huang-di, l’imperatore che unificò la Cina e governò l’intero paese dal 221 al 210 A.C., colui che realizzò la Grande Muraglia per difendere lo stato cinese dai barbari del nord, per uno sviluppo di 6000 km. Colui che unificò la lingua, la scrittura e i sistemi di misura, colui che creò, insomma, anche se con inauditi massacri, la struttura della nazione più popolosa del mondo. Il Mausoleo sorge a circa un chilometro dal gigantesco tumulo che cela la tomba del Primo Imperatore.

Tutto sotto il cielo, un'avventura nel mausoleo di Qin Shi Huangdi - Scaffale cinese

In una serie di gallerie sotterranee sono state portate alla luce, dal 1974 ad oggi, circa 10.000 statue, a grandezza naturale, di guerrieri e di cavalli; un intero esercito schierato in battaglia, con carri ed equipaggiamento guerresco secondo la strategia dell’epoca. Queste statue di terracotta alte 1.75 e 1.85mt. Mostrano ufficiali, soldati di fanteria, arcieri, conducenti di carri etc. Ciascuno con espressioni diverse e diversi tratti somatici, per cui è possibile dedurre che l’esercito imperiale era costituito da appartenenti a diverse etnie.

Perché la tomba del primo imperatore cinese non è mai stata aperta?

Pranzo Rientro in città e continuazione delle visite con la Grande Moschea ed il quartiere musulmano.

Grande Moschea di Xi'an tickets - Xi'an - Prenotazione biglietti | GetYourGuide

In serata, banchetto tipico e spettacolo di musica e danze tradizionali presso il “Tang Dinasty”. Rientro in hotel e pernottamento.

Tang Dynasty Dinner Show, Xian Tang Dynasty Show: Tickets, Reviews, Price

9° giorno:  XIAN/LUOYANG

Prima colazione. Trasferimento alla stazione ferroviaria e partenza con treno  alta velocita’ prima classe, per Luoyang. Arrivo e Pranzo.

Luoyang e Xi’an; sono situate nello Henan occidentale (sud ovest di Pechino).
Gocce della Cultura] Patrimonio mondiale dell'umanità: Le grotte di Longmen
Luoyang è una delle più antiche capitali imperiali della Cina con molti ricordi monumentali culturali impressionanti che risalgono alla dinastia Song.
Luoyang vanta una storia di civiltà di oltre 5.000 anni, una storia di oltre 4000 anni come area urbana e oltre 1500 anni come capitale.
Nell’antica Cina, 13 antiche dinastie stabilirono qui le loro capitali. Qui gli archeologi hanno ritrovato l’aspetto dei ruderi di un’antica capitale risalente a 3.800 anni fa, il che permette al pubblico di ammirare la rete di strade urbane più antiche della Cina e i primi laboratori per la fusione di oggetti in bronzo della Cina; che fu maestra mondiale di quest’arte.

La Cina per veri viaggiatori – Luoyang e Xi'an invece di Pechino – DonneCultura

Visita delle grotte buddiste di Longmen “La porta del Dragone”, qui le acque del fiume Xi vengono rinserrate da due falesie che si fronteggiano per circa 1 km. Un ponte, gettato sul corso d’acqua, consente la visita di entrambe le sponde, dove sono situati innumerevoli monumenti creati nell’arco di 500 anni (dal 494 al principio del 1000).

Le Grotte di Longmen, il Tempio del Cavallo Bianco e il Tempio di Guanlin, che si trovano tutti in prossimità della città e sono i monumenti che attraggono di più nella zona.

Le Grotte di Longmen sono a sud della città di Luoyang e si trovano a metà tra il Monte Xiang, il Monte Longmen e il Fiume Yi. Le Grotte di Longmen, le Grotte di Yungang e le Grotte di Mogao sono considerati i tre famosi tesori in pietra incisa di tutta la Cina.

Ci sono circa 2.100 grotte e nicchie , oltre 40 urne, 3.600 tavole di pietra incise e oltre 100.000 immagini buddiste e statue. La maggior parte grotte sono sulla collina ovest, mentre il Tempio Xiangshan e Tempio Baijuyi ( un famoso e antico poeta cinese ) sono sulla collina est .

In termini di posizione geografica , la magnificenza delle sculture nelle grotte di Longmen colloca il primo tra le tre più importanti sculture buddiste ( le grotte di Longmen , le grotte di Mogao a Dunhuang , provincia del Gansu , nel nord – ovest della Cina , e le grotte di Yungang a Datong Shaanxi Province) in , Shaanxi ) in Cina .

Le Grotte di Longmen sono di grande valore nella storia della scultura mondiale e sono stati elencati nel Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO .

Tempio di Cavallo Bianco

Nel 64 della Dinastia Han Orientale (25-220), L’Imperatore Ming mandò verso occidente una delegazione per studiare il Buddhismo, dopo tre anni due eminenti monaci Indiani She Moteng e Zhu Falan tornarono insieme alla delegazione portando un cavallo bianco sulla cui groppa erano trasportati i sutra Buddhisti e le statuette Buddhiste; questo fu il momento in cui apparve il Buddhismo in Cina per la prima volta.

Per esprimere la sua devozione nei confronti dei due monaci e del loro cavallo bianco, l’imperatore ordinò di erigere un monastero che negli anni successivi chiamò il Tempio del Cavallo Bianco. Durante questo lasso di tempo, i due monaci furono molto occupati a tradurre i sutra, rimasero nel tempio finché non finirono di completare il ‘Sutra dei Quarantadue Capitoli’, questo sutra appena tradotto attrasse molti monaci rendendo il tempio il centro dell’attività Buddhista in Cina, a conferma di ciò il tempio fu onorato come ‘Casa del Fondatore’ e ‘Culla del Buddhismo in Cina’.

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Il tempio, che si trova a circa sette miglia dalla città di Louyang, è immerso nel verde degli antichi alberi e appare come luogo solenne e tranquillo. Al di fuori del portone principale c’è una piscina recintata e simpatici pesciolini che sguazzano nell’acqua, è usanza liberarvi gli animali tenuti in cattività. Dopo aver oltrepassato la piscina attraverso il suo ponte in pietra, ci si addentra nel tempio. A est e a ovest della porta principale si ritrova il tempio dedicato a She Moteng e a Zhu Falan che è anche una delle sei più famose attrazioni ivi presenti.

Monastero Baima - Wikipedia

Nell’angolo orientale si trova un padiglione con una tavola incisa, i caratteri Cinesi sono opera del calligrafo Cinese ossia l’abate Shamen Wencai, nominato durante la Dinastia Yuan (1271-368), le tavole descrivono la storia del libro e si riconoscono per il loro stile libero e semplice.

Sistemazione in hotel. Cena cinese in hotel e pernottamento

10° giorno:  LUOYANG / SHAOLIN / ZHENGZHOU

Prima colazione e partenza per Zhengzhou con bus privato, sulla strada visita del Tempio di Shaolin, esplorare i vari padiglioni del tempio, tra cui la Sala Mahavira, dedicata alle principali divinità buddiste, e la Sala delle 1.000 statue di Arhat, adornata con numerose statue di figure buddhiste.

Il tempio Shaolin in Cina: dove storia e cultura si incontrano - Travelpsych

 

Tempio Shaolin | Monastero Shaolin, monaci e kung fu

Un’altra tappa fondamentale è la Foresta delle Pagode, che ospita oltre 240 pagode, erette come tombe per i monaci eminenti del tempio nel corso dei secoli.

Il tempio Shaolin in Cina: dove storia e cultura si incontrano - Travelpsych

Uno dei momenti più emozionanti della visita al Tempio di Shaolin è assistere alle dimostrazioni di arti marziali Shaolin eseguite dai monaci. Le loro abilità sorprendenti, frutto di anni di duro allenamento, rappresentano un perfetto equilibrio tra mente e corpo, espressione del legame tra il buddhismo e le arti marziali. Pranzo in ristorante locale.

Proseguimento a Zhengzhou, sistemazione in hotel . Cena cinese e pernottamento.

Zhengzhou | China & Asia Cultural Travel

11° giorno:  ZHENGZHOU – PECHINO

Prima colazione. Trasferimento alla stazione ferroviaria e partenza con treno in prima classe per Pechino.

Dal momento che in questo utilizzeremo spesso il treno,ecco alcune informazioni sui treni veloci in Cina.

 

In Cina i treni sono classificati in base alla velocità e sono identificati da lettere (G, D, C, Z, T, K) o da numeri. In genere ci sono diversi treni che percorrono la stessa tratta tra due città, la differenza sta negli orari, nei prezzi, nella velocità e nei servizi offerti. Volete saperne di più? Qui sotto abbiamo una tabella che riassume tutte le tipologie di treni cinesi, dal più veloce al più lento.

Tipo di Treno Caratteristiche Velocità Tipo di posto
Treni ad alta velocità
Treno G Il più veloce e confortevole 350 km/h
* i treni “Fuxinghao” arrivano a 400km/h
Business/Superiore/Prima/Seconda classe
Treno D Veloce 250 km/h Business/Prima/Seconda classe, Cuccetta morbida
Treno C Collega due città vicine, come un Intercity 200 km/h Superiore/Prima/Seconda classe
Treni ordinari
Treno Z No-stop o solo poche fermate intermedie nelle città principali 160 km/h Sedile duro, Cuccetta dura/morbida/deluxe
Treno T Treno espresso alunga percorrenza 140 km/h Cuccetta dura/morbida/deluxe, Sedile duro/morbido
Treno K Rapido notturno 120 km/h Cuccetta dura/morbida/deluxe, Sedile duro/morbido

Treni G/D/C— Treni ad Alta Velocità

Per quanto riguarda i servizi e l’aspetto, i treni di tipo G, D e C sono simili: tutti e tre i tipi sono treni di ultima generazione Hexiehao (和谐号), di colore bianco e soprannominati “treni proiettile” per la forma e la velocità. Da giugno 2017, per alcune tratte, sono disponibili i nuovissimi treni Fuxinghao (复兴号) che viaggiano a 400 km/h, hanno il Wi-Fi a bordo e sono più spaziosi.

Arrivo a Pechino e pranzo in ristorante.

Tempio del cielo a Pechino, biglietto d'ingresso fornito da VariArts Travel (2024) - Tripadvisor

Nel pomeriggio visita al Tempio del Cielo, in origine enorme parco per i solenni riti religiosi e divinatori eseguiti dal Figlio del Cielo.

Il Tempio del Cielo è stato costruito tra il 1406 e il 1420, circa nello stesso periodo della Città Proibita, dopo che Pechino fu scelta come nuova capitale imperiale della dinastia Ming.

Il tempio era un luogo riservato agli imperatori e ai sacerdoti di corte, il popolo non poteva accedervi. Le cose cambiarono con la caduta dell’impero nel 1911 e, dopo anni di abbandono, nel 1918 è stato aperto al pubblico.

Nel 1988 il Tempio del Cielo è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

Audioguida TEMPIO DEL CIELO - Introduzione - Guida Turistica - TravelMate

Il Tempio del Cielo era il tempio più importante della città in epoca imperiale. Durante le dinastie Ming (1368-1644 d.C.) e Qing (1644-1911 d.C.), ogni solstizio d’inverno, l’imperatore si ritirava in questo luogo sacro per fare offerte al Cielo e pregare per un buon raccolto.

Molti l’hanno descritto come un “capolavoro di architettura e natura” grazie al meraviglioso parco, in armonia con le forme e i colori degli altari e dei padiglioni.

In Cina c'è un tempio dedicato al cielo: è spettacolare

L’intero parco copre una superficie di 270 ettari. Il cuore del Tempio del Cielo si trova al centro del parco, sull’asse Nord-Sud, per una lunghezza totale di 750 metri.

La disposizione di tutti gli edifici segue l’antica concezione dell’universo e riflette il legame Cielo – Imperatore – Terra. L’Imperatore riceveva un “mandato dal Cielo” per governare, infatti veniva spesso definito “il figlio del Cielo”; un raccolto non sufficiente o un periodo di siccità erano interpretati come segni della perdita del favore del Cielo, quindi la fine del regno. Era quindi indispensabile ringraziare, pregare e fare offerte per avere un buon raccolto tutti gli anni.

Gli edifici cardine sono la Sala della Preghiera per il Buon Raccolto, nella parte Nord del parco, la Volta del Cielo e l’Altare Circolare, nella parte Sud.

La Sala della Preghiera per il Buon Raccolto (祈年殿 Qínián Diàn) è l’edificio principale del complesso del Tempio. Qui gli imperatori delle dinastie Ming e Qing pregavano per il buon raccolto. È un grande edificio circolare in legno, supportato da 28 pilastri e sormontato da un tetto a tre piani.

È stato costruito senza l’ausilio di chiodi ed è considerato uno degli edifici in legno medievali più grandi in assoluto (alto 38 metri per 36 metri di diametro).

Trasferimento in hotel.Cena a buffet internazionale in hotel. Pernottamento.

12° giorno:  PECHINO

Prima colazione in albergo.

Pechino, capitale della Cina ormai da secoli, si mostra ai visitatori come un vibrante mix di storia e modernità. Monumenti come la Città Proibita, il Tempio del Cielo e il Palazzo d’Estate testimoniano il passato imperiale del paese, mentre Sanlitun, i nuovi grattacieli e il CBD (Central Business District) rappresentano quella incredibile crescita economica protagonista della storia cinese degli ultimi decenni.

Anche se la ricca storia e l’antico splendore della capitale sono ciù che caratterizza e distingue Pechino dalle altre città cinesi, non è affatto ferma nel passato. Se si guarda oltre il patrimonio storico e culturale, oltre i monumenti e al di là del complesso arazzo storico, si può vedere una città varia, in movimento, capace di ammaliare i visitatori. Dalla maestosa austerità di Piazza Tiananmen, cuore politico della Cina, al frenetico quartiere di Sanlitun dalla vita notturna, Pechino ha un fascino peculiare che ogni anno attrae turisti da tutto il mondo e regala a tutti almeno un buon motivo per tornare.

La città dei record

Oltre ad avere un patrimonio storico e culturale molto ricco, Pechino è una città che può vantare molti primati internazionali.

I record di cui stiamo parlando riguardano alcuni dei monumenti principali della capitale:

  • la Grande Muraglia è la struttura difensiva artificiale più lunga al mondo;
  • la Città Proibita è il complesso architettonico più esteso e il palazzo reale meglio preservato al mondo;
  • Piazza Tiananmen è la sesta piazza più grande del mondo con i suoi 440 mila metri quadrati.

Insomma, visitando Pechino potrete vedere dal vivo testimonianze sorprendenti di architettura tradizionale cinese uniche al mondo.

 

Palazzo d'Estate in Cina: il parco reale – Inchiostro Virtuale

In mattina trasferimento in periferia nord-ovest di Pechino , visita del Palazzo d’Estate, residenza estiva imperiale sin dal 1135. Il Palazzo d’Estate è un magnifico complesso imperiale situato a Pechino, noto per la sua bellezza paesaggistica e per la ricchezza della sua architettura storica. Originariamente costruito nel XVIII secolo, il palazzo serviva come residenza estiva per la famiglia imperiale, grazie al clima fresco e alla serenità dei suoi giardini. Il lago Kunming, al centro del parco, insieme alla Collina della Longevità, crea un’armonia naturale che simboleggia la fusione perfetta tra natura e intervento umano.Il Palazzo d’Estate, a circa 15km a Nordovest dal centro di Pechino, è considerato il giardino imperiale meglio conservato al mondo e il più grande nel suo genere ancora esistente nella Cina moderna. Non è una sorpresa che, durante le caldi estati di Pechino, la famiglia imperiale preferisse i bei giardini e i padiglioni all’aperto del Palazzo d’Estate rispetto alle mura della Città Proibita. L’Imperatrice vedova Cixi si trasferì a vivere qui per un po’ ti tempo, dando origine ad alcune leggende che raccontano della vita sua vita fatta di stravaganze ed eccessi.

Palazzo d'estate | I pensieri e le divagazioni del Signor Giacomo

Passeggiando tra i padiglioni, i templi e i ponti, i visitatori possono godere di un ambiente che rappresenta la quintessenza dell’arte dei giardini cinesi, un luogo di grande pace e contemplazione.

Sosta alla Casa del tè per assistere alla preparazione tradizionale del tè.

Pranzo in ristorante locale.

Pechino da non perdere: la Città Proibita - Viaggi Low Cost

Nel pomeriggio visita guidata della città di Pechino, cominciando dalla celebre Città Proibita, che è un vasto complesso imperiale situato nel cuore di Pechino ed è uno dei siti storici più importanti della Cina.

In origine si chiamava “Città Proibita Viola” (紫禁城 Zijincheng /dzrr-jin-chng/).” Zi” significa viola, “Jin ” significa proibire e ” cheng” significa città.

Il palazzo è inoltre una riproduzione del Palazzo Viola, dimora, secondo la tradizione, del Dio del Cielo. Nei tempi antichi, infatti, si credeva che l’imperatore fosse il figlio del Cielo e anche per questo l’accesso al palazzo imperiale era proibito alla gente comune.

Questo è un buon modo per stabilire un’immagine maestosa dell’imperatore e per proteggere i membri delle famiglie reali che vivono all’interno e mantenere i segreti di stato.

Costruita tra il 1406 e il 1420 durante la dinastia Ming (1368 – 1644), la Città Proibita occupa l’esatto centro di Pechino, capitale della Cina. La sua ubicazione non è casuale, il palazzo sorge infatti all’interno dell’antica Città Imperiale, ovvero un distretto circondato da mura che ospitava le sedi del potere durante la dinastia Yuan (1279 – 1368). Questa posizione era inoltre considerata fausta dal punto di vista geomantico.

Perché rispettasse i concetti del feng shui e per aumentare la difesa del palazzo, tutto intorno alla residenza imperiale fu scavato un fossato e la terra ricavata dallo scavo fu utilizzata per costruire una collina artificiale, Jingshan. La collina, che è ancora oggi il punto più alto del centro storico di Pechino, aveva inoltre la funzione di riparare la Città Proibita dal vento.

A sud, la Città Proibita si affaccia infine su Piazza Tiananmen, testimone di importanti eventi storici.

C'era una volta la Città Proibita

Costruita all’inizio del XV secolo durante la dinastia Ming, la Città Proibita fu residenza degli imperatori cinesi per quasi 500 anni, fino alla caduta della dinastia Qing. Con più di 9.000 stanze distribuite su una superficie di 720.000 metri quadrati, il complesso rappresenta un capolavoro dell’architettura tradizionale cinese.

Città Proibita di Pechino: le foto esclusive in un nuovo libro

Ogni padiglione, cortile e portale riflette la ricchezza e la potenza dell’epoca imperiale, e i visitatori possono ammirare la straordinaria simmetria e gli intricati dettagli decorativi, che simboleggiano il potere e la cultura della Cina antica.

Apre per la prima volta al pubblico il maestoso giardino segreto della Città Proibita di Pechino - La Stampa

Salita sulla Collina del Carbone per ammirare il panorama della città vecchia di Pechino, dal quale si può apprezzare la maestosità e la simmetria della Città Proibita in tutta la sua estensione, circondata dal fascino storico che la caratterizza.

La corsa di Pechino per strappare all'Italia il record di siti Unesco - la Repubblica

Collina del Carbone - Il parco con le migliori viste di Pechino

Pechino: cosa vedere e quando andare - The Wom Travel

Cena a base di anatra laccata pechinese in ristorante locale. Pernottamento.

13°giorno:  PECHINO (LA GRANDE MURAGLIA)

Prima colazione in albergo. Mattina partenza in pullman per la visita della Grande Muraglia Mutianyu (funivia inclusa).

La Grande Muraglia Cinese è una delle Sette meraviglie del mondo moderno ed è Patrimonio UNESCO dal 1987.

La Grande Muraglia Cinese, in cinese 长城 (Chángchéng, letteralmente “Lunga muraglia”), come un enorme drago si snoda su e giù per le montagne, attraversa deserti e praterie per una lunghezza totale di 21196,18 chilometri.

Per la sua straordinaria lunghezza, la Muraglia Cinese è stata soprannominata fin dall’antichità Wan li chang cheng (万里长城 ), che letteralmente significa “Lunga muraglia di 10mila Li”. Il Li è un’antica unità di misura cinese che corrisponde circa a 500 metri.

La Cina della Grande Muraglia - APPUNTI DI VANNI

La Grande Muraglia di Mutianyu è una delle sezioni meglio conservate e meno affollate della Grande Muraglia cinese, situata a circa 70 km da Pechino. Costruita durante la dinastia Ming, questa sezione si distingue per le sue imponenti torri di guardia e il paesaggio circostante, caratterizzato da montagne boscose e scenari pittoreschi.

La Grande Muraglia dallo spazio | Articoli | DLive Geografia

Mutianyu è una scelta ideale per chi desidera esplorare la Grande Muraglia lontano dalle folle, godendo di una vista mozzafiato e di un’esperienza autentica.

Pranzo cinese durante le escursioni.

Nel pomeriggio rientro in città , visita della Piazza Tian’anmen, situata nel cuore di Pechino, è una delle piazze più grandi al mondo e un’icona della Cina. Conosciuta anche come Piazza della Porta della Pace Celeste, è un luogo di grande importanza storica e culturale.

Piazza Tiananmen a Centro di Pechino: tour e visite guidate | Expedia.it

Si prosegue per il quartiere pedonale Qianmen. Camminando lungo la via Qianmen, si può ammirare l’architettura tradizionale cinese mescolata con influenze occidentali. Gli edifici storici presentano facciate colorate e ornamenti tradizionali, creando un’atmosfera affascinante e pittoresca. Ci sono anche numerosi negozi di articoli tradizionali cinesi, come abbigliamento, artigianato, gioielli e souvenir.

Porta Zhengyangmen a Centro di Pechino: tour e visite guidate | Expedia.it

Visitare gli hutong di Pechino offre agli ospiti un’esperienza unica e autentica, permettendo loro di immergersi nella cultura tradizionale cinese e nello stile di vita locale. Gli hutong sono antichi quartieri di Pechino, ricchi di atmosfera storica, con vicoli stretti e case a corte che fanno sentire i visitatori come se fossero tornati indietro nel tempo.

 

Hutong di Pechino - Cosa sono e quali sono i più importanti

Gli ospiti possono passeggiare tra i vicoli degli hutong, godendo della tranquillità della vecchia città di Pechino e dell’atmosfera vivace della vita quotidiana. L’interazione con i residenti locali è uno dei punti salienti della visita, poiché molte famiglie mantengono ancora uno stile di vita tradizionale, offrendo ai visitatori l’opportunità di osservare la loro vita quotidiana. Questa esperienza non solo consente ai turisti di comprendere meglio la storia e la cultura della Cina, ma anche di scoprire un’altra faccia di Pechino, lontana dalla modernità della metropoli.

Una delle migliori cose da fare a Pechino è percorrere gli antichi vicoli di quello che un tempo era il cuore della città: gli hutong.

 

Pechino: Palazzo d'Estate+Hutong+Tempio del Cielo | GetYourGuide

Realizzati nel XIII secolo, gli hutong sono delle vie, in genere molto strette e tortuose, che si diramano fra i vecchi quartieri di Pechino e sono costeggiati da siheyuan (case a corte), residenze tipiche con giardino al loro interno. La vecchia Pechino era tutta così.

Oggi gli hutong sono considerati un museo all’aria aperta, dove i visitatori possono osservare autentici scorci di vita quotidiana che sembra scorrere lenta e al riparo dalla frenesia della modernità. Passeggiare tra gli hutong è come un viaggio indietro nel tempo, a quando la vita di tutti i giorni si svolgeva in un intricato labirinto di stradine.

Rientro in albergo, cena libera e pernottamento.

14° giorno: PECHINO / CHENGDE / PECHINO

Dopo la prima colazione trasferimenti in stazione ferroviaria, partenza in treno veloce per Chengde (1 ora in prima classe)

Situato 200 km a nord est di Pechino, il Palazzo d’Estate di Chengde vanta il più grande dei giardini imperiali esistenti, un luogo per il relax estivo e l’amministrazione imperiale.

La zona del palazzo, quella del lago, delle montagne e della pianura si fondono armoniosamente nel giardino, assorbendo l’essenza della natura e mostrando le carattestiche delle città di fiume del Jiangnan e le praterie del nord. Inoltre vi sono più di 20 000 reperti imperiali esposti nel Palazzo d’Estate Imperiale di Chengde.

Il Palazzo d’Estate raggruppa rocce, alberi, laghi, padiglioni, sentieri e ponti, oltre a molte rappresentazioni della famiglia imperiale, creando un poetico giardino imperiale. Rappresenta l’idea cinese di armonia fra uomo e natura.

In estate la gente può andare in barca sul grande Lago Kunming, una delle attrazioni del Palazzo d’Estate.

Arrivo e inizio della visita di Chengde: Costruito durante la dinastia Qing, tra il 1767 e il 1771, il palazzo è una replica in miniatura del celebre Palazzo Potala di Lhasa, ed è stato progettato per accogliere il Dalai Lama e altri dignitari tibetani durante le loro visite alla corte imperiale cinese. Questo maestoso edificio combina elementi dell’architettura tibetana e han, con le sue pareti bianche e rosse che ricordano lo stile unico del Palazzo Potala.

The Best Chengde Tour Itinerary - Ruqin China Travel

Pranzo in ristorante locale.

Nel pomeriggio visita della Villa Imperiale. Costruita durante la dinastia Qing, tra il 1703 e il 1792, la villa serviva come residenza estiva per gli imperatori cinesi, dove si rifugiavano per sfuggire al caldo della capitale, Pechino. Questo vasto complesso è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1994.

Chengde Imperial Mountain Resort, Chengde (updated prices 2024)

La Villa Imperiale di Montagna è nota per i suoi splendidi giardini, laghi, padiglioni e palazzi, che si estendono su una vasta area di circa 5,6 milioni di metri quadrati. Il complesso è diviso in tre parti principali: le residenze imperiali, i giardini e le aree paesaggistiche naturali che includono colline, praterie e laghi. L’architettura del palazzo è un perfetto esempio della fusione tra gli stili architettonici della Cina settentrionale e meridionale, nonché delle tradizioni mongole e tibetane.

Al termine della visita trasferimento in stazione, rientro a Pechino in treno veloce.

Cena a buffet in hotel. Pernottamento.

15° giorno: PECHINO / ITALIA

Prima colazione in hotel. Trasferimento all’aeroporto. Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

  • La quota comprende:
  • Operativi voli da Roma con scalo in classe economica e franchigia bagaglio kg. 20
  • Sistemazione in camera doppia in alberghi categoria 5 *****, 4 ****
  • Prima colazione in hotel
  • Pranzi e cene come previsti dal programma
  • 1 bicchiere di soft drink o birra locale per ogni pasto per pax
  • Tutti i trasferimenti privati da/per aeroporti/stazioni e le escursioni previste
  • Tutti gli ingressi nei siti indicati nel programma
  • Guide/assistenti locali parlante italiano
  • Treni interni in prima classe XI’AN-LUOYANG,ZHENGZHOU-PECHINO, PECHINO-CHENGDE-PECHINO
  • Voli intenri SHANGHAI-GUILIN-XI’AN con tax apt
  • Assicurazione medico bagaglio annullamento
  • Kit viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia

 

 

  • La quota non comprende:  
  • Tasse aeroportuali cica € 530,00 soggette a riconferma
  • Altri pasti e bevande non menzionate
  • Visto cinese d’ingresso della Cina ( Dal 30 Novembre 2024 e fino al 31 Dicembre 2025, non sarà necessario richiedere un visto di ingresso per soggiorni di massimo 30 giorni)
  • Tutte le spese personali e tutto quanto non specificato sotto la voce “ la quota comprende”

 

 

 

 




COREA DEL SUD TESORI NASCOSTI E FIORITURA DEI CILIEGI

 

 

GIORNO 1: ITALIA – SEOUL

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino e disbrigo delle formalità di imbarco direzione Seoul.Pasti e pernottamento a bordo.

 

GIORNO 2: SEOUL

Arrivo e trasferimento in hotel.

Assegnazione delle camere  e colazione .

Tempo per un breve riposo.

Tarda mattina visita Seoul, capitale della Corea del Sud, è un’enorme metropoli i cui moderni grattacieli, metropolitane tecnologicamente all’avanguardia e cultura pop si alternano a templi buddhisti, palazzi e mercati di strada.

Situata nel nord-ovest del Paese, sul fiume Han, è il centro politico, culturale, sociale ed economico più importante dello Stato. Sede delle multinazionali che operano nel Paese, come capitale della Corea del Sud rappresenta una delle più forti economie mondiali ed è il simbolo visibile di quello che viene chiamato il “miracolo del fiume Han”, riferito agli enormi progressi nel campo dell’economia sudcoreana negli ultimi decenni.

Walking tour al Mt.Namsan con alberi fioriti di ciliegio. Torre di Seoul sul Mt. Namsan

La Namsan Tower è una torre delle comunicazioni più famosa della città, alta 236 m, venne completata nel 1971. È stata aperta al pubblico nel 1980 ed insieme al parco Namsan, è stata visitata, nel 2009, da 8.4 milioni di persone È considerata il simbolo di Seul diventando, nel 2012, la prima attrazione turistica del posto.

 

Cheonggyecheon Stream

Il fiume Cheonggyecheon è uno degli esempi più affascinanti di riqualificazione urbana e di valorizzazione ambientale nel cuore di Seoul. Questo breve corso d’acqua, lungo circa 11 km, ha una storia che si perde nel tempo, essendo stato un tempo un fiume vitale per la vita quotidiana dei cittadini. Il torrente anticamente venne chiamato Gaecheon dopo una serie di ristrutturazioni per costruire un sistema di drenaggio della città durante il periodo Joseon. Fu ribattezzato Cheonggyecheon, il suo nome attuale, quando la Corea era sotto il dominio giapponese.

Tuttavia, nel corso della rapida industrializzazione della Corea del Sud e anche a causa del degrado in cui versava la zona, dal 1958 al 1976, il Cheonggyecheon stream fu ricoperto da una superstrada, la Cheonggye Expressway, perdendo la sua importanza e bellezza originale. Fu solo nel 2005 che, grazie a un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, tra i più imponenti al mondo, il fiume tornò a risplendere, trasformandosi in un simbolo di rinascita ecologica e culturale.

Oggi, il Cheonggyecheon è un’oasi urbana, un luogo di ritrovo e relax per i cittadini e i turisti, arricchito da ponti pedonali e da una ricca biodiversità.

 
Hirk Ground

 

     

 

Il centro di promozione del turismo della Corea apre la vista della gente intorno alla sezione K-dramma di HiKR Ground, una sala di promozione turistica della Corea, a Seoul il suo giorno di apertura il 22 luglio 2022. La sala a cinque piani si trova presso la Korea Tourism Organization.

Questo non è solo un altro tipo di edificio per la promozione turistica. Puoi trovare una grande quantità di informazioni su Seoul, display dinamici, profumi della Corea, video wall, poster pittoreschi si combinano per tentarti in tutti gli angoli della Corea. La parte che ci è piaciuta di più è quella che ci introduce nel mondo del K-pop. Ci sono diverse stazioni progettate magnificamente per imitare i set di video musicali affinché uno possa realizzare il proprio sogno K-pop.

La sera rientro in hotel cena  il pernottamento.

GIORNO 3: SEOUL

Colazione in hotel.

Escursione dell’intera giornata  di Seoul

Visita del Palazzo Gyeongbokgung con cerimonia del cambio della guardia
National folk museum, Tempio Jogyesa , Insadong antique alley, Villaggio Bukchon Hanok (ora del te tradizionale).

Gyeongbokgung palace with cherry blossom tree in spring time in seoul city of korea, south korea.

 

Il Gyeongbokgung è un palazzo che si trova nella parte settentrionale di Seoul, in Corea del Sud. Esso fu il principale e il più grande dei cinque grandi palazzi costruiti dalla Dinasia Jeseon. Dal 1972 ospita il National Palace Museum of Corea.

Il palazzo venne costruito nel 1394 in parte bruciato durante l’invasione giapponese del 1592, venne abbandonato a causa delle difficoltà del restauro fino agli anni sessanta, quando venne ricostruito come un complesso di 330 edifici con 5.792 stanze. Simbolo della famiglia reale coreana, esso si estende su di una superficie di 410.000 metri quadrati. Dopo l’assassinio della principessa Myeongseong da parte di agenti giapponesi nel 1895, il marito (l’imperatore Gojong) lasciò il palazzo e la famiglia reale non vi fece più ritorno.

Nel 1911 le forze d’occupazione giapponesi distrussero tutti gli edifici tranne 10; inoltre costruirono l’edificio del Governatore di Corea proprio di fronte alla Sala del trono, distruggendo deliberatamente la geomanzia di Seul. Durante tutto il tempo dell’occupazione i giapponesi scattarono numerosissime fotografie della popolazione coreana, ma nessuna del palazzo: gli storici che cercano di capire come fosse fatto prima della sua distruzione le hanno cercate invano in tutti i paesi che conservano fotografie di Seul risalenti ai primissimi anni del XX secolo.

Tra gli edifici principali del sito ci sono la sala imperiale del trono e il padiglione Gyeonghoeru, che si trova su 48 pilastri di granito al centro di un lago artificiale di fiori di loto. Il padiglione è ritratto sulle banconote da 10.000 won.

Dalla fine della guerra di Corea al 1792, il palazzo è stato sede del museo folcloristico nazionale della Corea. A partire dal 1990 sono iniziate le opere di restaurazione del palazzo di Gyeongbokgung. I lavori sono stati effettuati in modo da ridare al palazzo il suo stato originario. Per ottenere ciò è stato demolito l’edificio del Governatore di Corea e sono state restaurate la porta di Heungnyemun e quella di Gwanghwamun.

Cena e pernottamento.

GIORNO 4: SEOUL – ANDONG

Colazione in hotel.

Trasferimento a Andong (circa 4 ore di tragitto).

Tour di Andong . Andong Villaggio Hahoe, Andong Mask Museum, Buyongdae cliff e Ponte Wolyonggyo.

 

 

Il villaggio tradizionale di Andong, chiamato Hahoe, è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO 2010 ed è il fiore all’occhiello dell’intera città. È molto grande (molti scelgono di girarlo in bicicletta!) e splendidamente conservato, sorge in cima a una collina a est della città e sul lato opposto del ponte Weolyeonggyo.

Questa non è la sua location originale ma le abitazioni sono state trasferite in questa zona per evitare che venissero sommerse nel momento della costruzione della diga di Andong nel 1976. Gli edifici in stile tradizionale sono stati quindi trapiantati in un luogo sicuro e parzialmente ricostruiti. Troverete un’ambientazione super realistica che la rete televisiva KBS ha utilizzato più volte come set per drammi storici.
L’effetto è decisamente quello di venire catapultati in un k-drama d’altri tempi!

Il villaggio tradizionale risale al periodo Goryo in Corea dal 918 al 1392 e, a differenza di altri villaggi folk village famosi (che mostrano solo case di nobili) questo agglomerato urbano antico ospitava sia cittadini comuni che famiglie benestanti. Le case che vedrete qui sono uniche in quanto molte di esse hanno un tetto di paglia e non di tegole, una variazione tradizionale molto particolare.

Si dice che Andong sia la più coreana delle città coreane, non a caso viene chiamata anche “la capitale dello spirito coreano”! È la capitale della provincia del Nord Gyeongsang nonchè la città più grande nella parte settentrionale della provincia e un importante centro di mercato per le aree agricole circostanti.

 

Cena e pernottamento.

GIORNO 5: ANDONG – HAPCHEON – GYEONGJU

Colazione in hotel.

Trasferimento a Hapcheon per la visita del Tempio Haeinsa (patrimonio UNESCO) e Janggyeonganjeon.

La contea di Hapcheon è una delle suddivisioni della provincia sud coreana del Gyeongsang Meridionale.

Il tempio Haeinsa è uno dei più antichi templi buddisti della Corea. Esso è famoso per ospitare l’intera collezione di 81.258 tavolette in legno con le Scritture Buddiste, presenti qui fin dal 1398

Haeinsa è uno dei tre templi gioiello del Buddismo insieme a quelli di Tongdosa e Songgwangsa: di questi il primo rappresenta il dharma, il secondo il Buddha e il terzo il sangha. Haeinsa si trova sul monte Gaya, nella provincia del Gyeongsang Meridionale, ed è tuttora un attivo centro di insegnamenti Seon.

 

 

Si procede per Gyenongju e walking tour di Donggung e il Lago Woliji in serata.

Gyenongju si trova nell’angolo sudorientale della provincia del Gyeongsang Settentrionale, sulla costa occidentale del mar del Giappone. Le città vicine comprendono i centri industriali di Ulsan e Pohang. Intorno alla città sono sparse numerose montagne basse, propaggini della catena dei Taebaek

Il Donggung e lo stagno Wolji, noto come stagno Anapji  durante il regno di Joseon sono un sito storico della città di Gyeongju, in Corea del sud. Lo stagno artificiale è situato all’interno del Parco Nazionale di Gyeongju, ed il Donggung è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall UNESCO nel 2000, insieme ad altri siti storici della città. Il complesso si estende per 177,172 metri quadri.

 

Cena e pernottamento.

GIORNO 6: GYEONGJU

Colazione in hotel.

Tour dell’intera giornata di Gyeongju.

Visita al Tempio Bulguksa è un complesso di templi buddisti che si trova nella provincia di Gyeongsang Settentrionale, in Corea del sud. Esso è uno dei principali luoghi di interesse storico del paese e nel 1995 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’ UNESCO insieme al Tempio sotterraneo Seokguram, che si trova 4 chilometri a est del complesso principale, considerato un capolavoro dell’arte del periodo del regno di Silla.

Il tempio si trova sulle pendici del monte Tohamsam, vicino alla città di Gyeongju. L’entrata al complesso, Sokgyemun, è costituita da una scalinata e da un ponte che portano all’interno della struttura. Questa scalinata è composta da 33 gradini, corrispondenti ai 33 passi necessari verso l’illuminazione. La parte inferiore, Cheongungyo (ponte della nuvola blu), è lunga 6,3 metri ed è composta di 17 gradini; la parte superiore, Baegungyo (ponte della nuvola bianca), è lunga 5,4 metri ed è composta di 16 gradini. Alla fine della scalinata vi è la porta chiamata Jahamun.

Del complesso fanno parte due pagode: Seokgatap e Dabotap. La prima è una pagoda di 3 piani, alta 8,2 metri e costruita in pietra, in stile tipicamente coreano, risalente all’ VII Secolo. La seconda ha una struttura con moltissime decorazioni, è alta 10,4 metri e la sua immagine è riportata sulle monete da 10 won.

La sala principale è detta Daeung Jeon (“sala della grande illuminazione”), costruita nel 681, al di fuori della quale si trovano le due pagode citate precedentemente. Dietro questa sala si trova la Munseol Jeon (“sala del silenzio”), che deve il suo nome alla credenza che gli insegnamenti di Buddha non possano essere insegnati con le sole parole. Questa sala dovrebbe risalire al 670.

Oltre a queste strutture, nel complesso si trovano numerose altre sale, statue (perlopiù rappresentanti figure di Buddha) e lanterne, che fanno del complesso di templi di Bulguksa uno dei luoghi storici più importanti della Corea del Sud, meta turistica di moltissime persone ogni anno.

Le Grotte di Seokguram (patrimonio UNESCO)

è un eremo che fa parte del complesso del tempio di Bulguksa. Esso si trova 4 chilometri a est della parte principale del complesso. Secondo la tradizione venne costruito da Gim Daeseong e originariamente il suo nome era Seokbulsa (“Tempio di Buddha in pietra”). I lavori iniziarono nel 742 o nel 751, durante il picco culturale del regno di Silla. La grotta venne ultimata nel 744, poco dopo la morte di Gim. Oggi il tempio è considerato uno dei principali luoghi turistici della penisola coreana.

La grotta è un simbolo del viaggio spirituale verso il nirvana. I pellegrini partivano dal complesso di Bulguksa o dai piedi della montagna in cui si trova la grotta, all’ingresso della quale vi è una fontana in cui essi potevano rinfrescarsi. All’interno, l’anticamera rettangolare e uno stretto corridoio, ai cui lati si trovano alcuni bassorilievi, rappresentavano la terra, mentre la rotonda a cui essi conducono rappresentava il cielo.

 

Il punto più importante del tempio sotterraneo è rappresentato dalla statua di Buddha seduto che si trova nella rotonda. Gautama Buddha è seduto su di un trono di loto con le gambe incrociate e una serena espressione di meditazione. Esso assume padmasana, ovvero la posizione del loto, con il mudra delle mani bhumisparsamudra, toccando la terra con la mano destra.

Tumuli Park e Osservatorio  Cheomseongdae, è un osservatorio astronomico risalente al VII secolo situato a  Gyeongju nella Corea meridionale. Fa parte delle aree storiche di Gyeongju, dichiarate patrimonio dell’umanità nel 2000. In coreano significa “torre dell’osservazione delle stelle”, è il più antico osservatorio rimasto in Estremo oriente.

Lago di Bomoon , camminando si osserverà la fioritura dei ciliegi.

Cena e pernottamento.

GIORNO 7: GYEONGJU – ULSAN – BUSAN

Colazione in hotel.

Trasferimento a Busan via Ulsan, è la principale città portuale della Corea del sud,  è situata sulla costa dell’estremità sudorientale della penisola coreana. Il centro abitato è situato all’interno di una sorta di anfiteatro circondato da rilievi, le numerose baie ne fanno un buon porto naturale, il porto cittadino è ulteriormente protetto dall’antistante isola di Yeongdo.

Visita dell’Osservatorio Ulsan Daegyo ;Ulsan Daewangam Park sul tragitto di ritorno verso Busan.

Come centro del Distretto Industriale di Ulsan, la città è la base del conglomerato multinazionale HYUNDAI. Fino al 1962 Ulsan operava come porto di pesca e centro mercantile; in seguito al piano economico per i primi 5 anni della Corea del Sud, Ulsan divenne un porto aperto. Si svilupparono da allora importantissime industrie nel campo della raffinazione petrolifera, dei fertilizzanti, della produzione automobilistica e di altri settori dell’industria pesante. Il porto Bangeojin, dedicato alla costruzione navale, divenne parte della città nel 1962.

La città è stata il maggior centro della Corea per la caccia alla balena (bandita dal 1986); ospita l’ unico museo coreano dedicato alle balene.

Pomeriggio libero a disposizione sulla spiaggia di  Haeundae.

La spiaggia è lunga circa 1,5 km e larga tra i 30 e i 50 metri ed è situata su una baia dal fondale basso che ne fa un’ambita meta per le famiglie e gli sport acquatici. Ad un estremo della spiaggia si trova una penisola chiamata isola di Dongbaekseom benché ormai connessa con la terraferma, chiamata anche isola delle Camelie Island ospita alcuni monumenti ed è percorribile con un sentiero costiero.

 

Cena e pernottamento.

GIORNO 8: BUSAN

Colazione in hotel.

Tour dell’intera giornata di Busan.

Villaggio della cultura di Gamcheon, piccolo centro abitato situato all’interno di  Gamcheon-dong, nel distretto di Saha, Busan. È una delle maggiori attrazioni della Corea del sud, grazie alla sua struttura e ai suoi vivaci colori.

giro in funivia per l’Isola di Songdo, spiaggia vicino alla stazione della funicolare, a forma di mezzaluna

BIFF Street e assaggio di Hoetteok and Eomuk (polpette di pesce), mercato del pesce di Jagalchi .

Cena e pernottamento.

GIORNO 9: BUSAN – SEOUL

Colazione in hotel.

Trasferimento alla stazione dei treni di Busan per prendere il KTX treno espresso per Seoul (circa 3 ore di viaggio).

All’arrivo a Seoul e trasferimento in hotel.

Visita di Myeongdong Shopping street, se si visita Seoul non si può non visitare questo quartiere specialmente all’imbrunire.
Le infinite luci, i migliaia di negozi e ristoranti di questo quartiere e l’atmosfera coreana vi sapranno sicuramente far trascorrere momenti indimenticabili.
Le bancarelle di Street food che si trovano li offrono inoltre prelibatezze spendendo molto poco

Spettacolo Nanta al Teatro Nanta (alle ore 17:00), uno spettacolo superbo ha riempito ritmi tradizionali di batteria culturale coreana e una brillante performance comica non verbale

Cena e pernottamento.

GIORNO 10: SEOUL

Colazione in hotel e check out.

Tour dell’intera giornata di Seoul. Museo Nazionale di Korea, Dongdaemun Design Plaza e mercato Dongdaemun ; COEX mall con  Byeolmadang Library, K-star road .

A termine del tour trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Europa.

GIORNO 11: ITALIA

Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

LA QUOTA COMPRENDE:

  • VOLI INTERNAZIONALI CON SCALO, FRANCHIGIA BAGAGLIO 23 KG.
  • Sistemazione in hotel 4 **** con 9 notti in pernottamento e mezza pensione (colazione e cena)
  • Trasferimenti privati aeroporto/hotel/aeroporto
  • Bus per tutto l’itinerario
  • Treno express KTX da Busan a Seoul
  • Admission fees ai siti
  • Assicurazione medico bagaglio e annullamento
  • Kit viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia

 

LA QUOTA NON COMPRENDE:

  • Application fee per K-ETA (visto)
  • Pasti non menzionati
  • Bevande ai pasti
  • Spese di natura personale
  • Tutto quanto non espressamente indicato ne LA QUOTA COMPRENDE

 

 

 




GIAPPONE CON TAKAYAMA – VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE

STRAORDINARIO VIAGGIO NELLA TERRA DEL SOL LEVANTE
Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.
Potrete girovagare fra gli antichi giardini zen di Kyoto,”perdervi” nella giungla al neon di Tokyo, provare un sushi da leccarvi i baffi a Osaka innaffiandolo con il migliore saké, dormire in un monastero buddista, emozionarvi scorgendo il profilo maestoso del Monte Fiji e nel visitare i villaggi autentici del Giappone rurale e dei samurai.
Sarà un’incredibile viaggio nel tempo fra scenari contrastanti dell’antico e moderno Paese del Sol Levante.

 

Quanti monti, quanti fiumi
dovrò traversare ancora
prima di giungere alla terra
ove finisce la solitudine ?
Oggi, come sempre,
sono in cammino

( Haiku (1) – Versi del Viandante )

Poche terre al Mondo riescono a coniugare la frenesia della vita moderna con il rispetto della propria cultura millenaria. Questo magico connubio permea interamente la società giapponese, al passo coi tempi come poche altre ma la cui antica storia è ancora visibile in ogni angolo delle tante isole che compongono questa straordinaria nazione. In questo emozionante viaggio scoprirete i segreti del Giappone feudale, esplorerete templi e castelli, vi immergerete negli antichi mercati tradizionali ma anche nei grandi distretti dello shopping di Tokyo. Percorrerete le antiche vie un tempo battute dai Samurai, attraverso villaggi e stazioni di posta, e salirete sui treni più veloci del mondo. Il Sol Levante vi aspetta, pronto ad accogliervi tra i suoi monti e le sue valli, che ancora al giorno d’oggi custodiscono i tanti segreti della propria straordinaria storia. Il Giappone è un vortice di splendide attrattive culturali e bellezze naturali da togliere il fiato.

29 Marzo giorno 1: ITALIA-TOKYO
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e disbrigo delle operazioni di imbarco. Volo con scalo, diretto a Tokyo. Pasti e pernottamento a bordo.
30 Marzo giorno 2: ARRIVO A TOKYO
Incontro con un nostro assistente in aeroporto in tarda serata, trasferimento e sistemazione in hotel per il pernottamento.

31 Marzo giorno 3: TOKYO
Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita della città con pranzo e cena in ristoranti locali.
La capitale Tokyo è una metropoli straordinaria che combina armoniosamente tradizione e modernità. Qui, antichi santuari si ergono accanto a grattacieli scintillanti, creando un paesaggio urbano unico. Tokyo offre una cucina eccezionale, parchi incantevoli e una vivace vita notturna. Questa metropoli cosmopolita promette esperienze uniche ad ogni angolo.

Si visiteranno il Santuario Meiji il più grande santuario shintoista della Capitale dedicato all’Imperatore Matsushito ed a sua moglie l’Imperatrice Shoken. La breve passeggiata fino alle porte d’ingresso è protetta da alberi imponenti che bloccano le immagini e i suoni della città.
Passando sotto la porta di “torii” che segna l’inizio del santuario, troverai difficile credere di essere nel mezzo di una delle città più trafficate del mondo. Questa tranquilla foresta artificiale di circa 100.000 alberi comprende una grande varietà di varietà provenienti da tutto il Giappone.

L’imperatore Meiji ha portato la nazione a stringere relazioni con alcune grandi potenze mondiali. Come molti altri importanti siti di Tokyo, gli edifici del santuario sono stati distrutti durante la seconda guerra mondiale, ma sono stati ricostruiti dopo una campagna di raccolta fondi pubblica.

Visiteremo poi i quartieri alla moda di Harajuku una piacevole zona da visitare a piedi, osservando il via vai della gente. È una zona vivace della città, con moltissimi giovani stravaganti, rinomata per la sua street art e la moda vintage e per cosplay.
Qui trovate tantissimi negozi, dai brand famosi a souvenir e gadget di cui non sapevate di volere!
Con la sua frenetica e colorata Takeshita Street, o Takeshi Dori luogo di incontro dei giovani Cosplay giapponesi qui trovate il Giappone più folle e stravagante, se lo visiterete una volta, tornerete sicuramente!

Top neighborhoods to explore in Tokyo - Lonely Planet

 

 

 

 

Dal 1946 al 1964 qui si trovava la zona residenziale, negozi compresi, delle forze occupanti americane dopo la seconda guerra mondiale.
I giovani già in quegli anni venivano qui alla ricerca delle novità.
La troverete sempre piena di gente, giapponesi e turisti, ma soprattutto è il quartiere dei teenager, dove tutto è fatto per loro: boutique alla moda, caffè, ristoranti.
Se volete farvi un’idea della moda “giovane” in Giappone, Takeshita-dori rappresenta un vero e proprio laboratorio di tendenze!

 

 

Visiteremo anche Ometasando ritenuta una delle più importanti strade del mondo, autentica “vetrina architettonica” con una moltitudine di negozio d’alta moda, progettati da architetti di fama internazionale. (che collega Shibuya a Minato). Situata all’interno del quartiere commerciale Aoyama, la strada Omotesando è un’altra via dello shopping e della moda molto famosa a Tokyo. Essa si sviluppa tra i quartieri di Shibuya e Minato e in inglese è chiamata “Shrine Entranceway Road”.
Ed ancora il giardino Shinjuku Gyon tipico giardino giapponese ed oasi di pace e tranquillità all’interno del frenetico quartiere di Shinjuku. sono uno dei parchi più grandi e belli di Tokyo, situati a circa 5 – 10 minuti a piedi da una delle stazioni della metropolitana di Shinjuku. Passeggiando al suo interno si dimenticano i frastuoni ed i rumori della metropoli che li ospita, e ci si può rilassare tra ampi prati verdi, alberi secolari e laghetti.

 

 

 

 

Andremo nel quartiere di Shinjuku con Kabukicho zona ricca di locali notturni, ristoranti ecc… Il nome del distretto proviene da un teatro kabuki che non fu mai costruito. Dal 1872, quinto anno dell’epoca Meiji, quando in Giappone furono revocate le leggi che regolavano i rapporti con le geishe e le prostitute, Kabukichō divenne il principale distretto a luci rosse della città di Tokyo.

 

 

 

 

 

 

 

E sosta anche a Shibuya con la statua di Hachiko e lo Shibuya Cross, l’incrocio pedonale più trafficato al mondo. Shibuya è senza dubbio una delle zone più dinamiche della città, e si sviluppa attorno all’area della stazione di Shibuya, una delle più affollate della capitale giapponese. Il quartiere è illuminato da megaschermi, presenti su tutti i palazzi della zona, e vi si trova una grande varietà di negozi (soprattutto d’abbigliamento e musica) e ristoranti.

Alla stazione di Shibuya troviamo la statua di Hachiko, accanto all’incrocio, può sembrare non particolarmente notevole, ma l’impressione cambia se se ne conosce la storia. Negli anni Venti, un cane Akita di nome Hachiko aspettava ogni giorno davanti alla stazione il suo padrone di ritorno dal lavoro; quando il padrone morì per un’emorragia cerebrale, Hachiko, per nove anni, continuò ad andare tutti i giorni ad attenderlo.
Divenuto simbolo di fedeltà in tutto il Giappone, la statua eretta a ricordo del cane è oggi un punto di ritrovo per i residenti.

 

Tokyo: Hachiko Statue

 

 

In serata rientro in hotel per il pernottamento.

1 Aprile giorno 4: TOKYO
Potete scegliere tra Kamakura, Hakone o Nikko
ESCURSIONE NON INCLUSA
Colazione in hotel. Vedremo Kamakura poco distante da Tokyo, Kamakura è una città costiera con una storia molto importante: dopo una lunga guerra civile nel 1192 lo shogun Minamoto Yorimoto decide di stabilire qui la capitale del Giappone feudale. Kamakura rimane tale per oltre un secolo (definito periodo Kamakura), fino al 1333, quando Kyoto riesce a riconquistare il ruolo di capitale del Paese. Nei secoli successivi torna a essere un villaggio e lo resta fino a qualche decennio fa, quando raggiunta da una linea ferroviaria diventa una località balneare. Ma più che per le spiagge, oggi Kamakura è famosa per i suoi templi e santuari.

Kamakura Travel Guide - What to do in Kamakura - Tourist Journey

 

 

 

Hakone è forse il più famoso punto di osservazione del Fuji, l’area di Hakone è una delle destinazioni più popolari tra i giapponesi grazie alla ricchezza di attrattive naturalistiche e siti di interesse storico-culturale: ci sono sorgenti termali di qualità, punti panoramici con viste sul celebre vulcano, musei d’arte contemporanea, santuari shintoisti e bellissime foreste in cui si diramano percorsi escursionistici. La relativa vicinanza a Tokyo di quest’area (meno di 100 km) la rende perfetta anche per una gita in giornata

Hakone is one of the most notable hot spring (onsen) areas in Japan ...

 

 

 

Nikko un gioiello nascosto del Giappone, è situato tra fitte foreste e montagne maestose. Questa località pittoresca è famosa per i suoi santuari e templi, inclusi il Santuario Toshogu e il Tempio Rinno-ji, che sono patrimoni mondiali dell’UNESCO. Nikko famosa per i suoi santuari dorati e templi di squisita fattura, in una vegetazione lussureggiante. Il muschio secolare che ricopre che ricopre i muri, le file di lanterne di pietra perfettamente allineate, le porte rosse scintillanti e gli alti alberi di cripto meria: questo è soltanto uno dei sentieri di Nikko, una città-santuario che custodisce la gloria dell’epoca Edo (1600-1868). La storia di Nikko come centro religioso, ebbe inizio verso la metà dell’VIII secolo; in quel tempo il monaco buddhista Shodo Shonin (735-817) vi fondò un eremo, che divenne un famoso centro di formazione per i monaci buddhisti, ma poi cadde nell’oblio. Nikko divenne poi famosa quando, nel 1617, lo shogun Tokugawa Iemitsu scelse la città come luogo per commemorare suo nonno Ieyasu, facendo erigere uno dei templi più decorati di tutto il paese. Il Tosho-gu fu costruito a partire dal 1636 e consta di una pagoda a 5 piani con un’altezza di 32 metri, per la quale vennero utilizzate le più raffinate tecniche di decorazione dell’epoca: dorature, tetti costruiti secondo l’architettura cinese, colonne e balconi arricchiti da motivi complicati. Si tratta di un vero e proprio capolavoro di arte “barocca” giapponese, nonché dell’attrazione principale della città.

Rientro a Tokyo e un po’di tempo a disposizione per iniziative personali. Cena libera e pernottamento.

2 Aprile giorno 5: TOKYO – TAKAYAMA
Colazione in hotel.
Incontro con la guida e partenza per Takayama. Arrivo e pomeriggio di visita a piedi della città di Takayama con le sue locande storiche dedite alla produzione di sake pregiati e del palazzo storico di Takayama Jinya. Takayama fu fondata alla fine del XVI secolo come città-castello del clan Kanamori, ma nel 1692 passò sotto il controllo diretto dello shogunato (bakufu) di Edo. Stiamo avvicinandoci alla regione di Hida dove effettivamente si respira ancora l’atmosfera più pura del Giappone rurale nel bel mezzo delle “Alpi” giapponesi. Incastonata tra le montagne delle Alpi giapponesi, è una città che esala un’atmosfera di antica bellezza. I suoi ben conservati quartieri Edo offrono uno sguardo nel passato del Giappone, con strade acciottolate, case tradizionali e negozi artigianali. Takayama è la principale cittadina della regione di Hida, famosa per le abitazioni dei mercanti, i templi e una solida tradizione artigianale. la cittadina di Takayama è una perla rara perché ha saputo preservare tutto il suo fascino tradizionale: i santuari costruiti sui fianchi delle colline, le antiche locande, i vecchi negozi e distillerie di sakè insieme allo stile di vita rilassato contribuiscono all’affascinante atmosfera di questa città, che dovrebbe essere una meta irrinunciabile di ogni itinerario di viaggio nello Honshu centrale.

Lo stile architettonico di Hida si contraddistingue per le case con il tetto di paglia (gassho-zukuri): gli inverni nella regione sono molto rigidi e gli abitanti hanno dovuto fronteggiare, da sempre, neve e freddo ben prima dell’invenzione del riscaldamento a propano e dei veicoli a quattro ruote motrici. A testimoniare l’adattabilità del popolo giapponese alla natura sono appunto gli edifici gassho-zukuri che ancora oggi punteggiano il paesaggio, costruiti con massicci tetti di paglia a doppio spiovente. Le due falde di copertura ad angolo acuto, con pendenza anche di 60°, hanno la funzione di prevenire l’accumulo di neve, una preoccupazione non da poco in un paese in cui tutte le strade di montagna chiudono per le abbondanti nevicate da dicembre ad aprile. Il nome gassho indica l’atto di congiungere le mani per pregare infatti la forma di questi tetti ricorda due mani giunte in preghiera.

Gli edifici gassho sono in genere sostenuti da pilastri di cedro grezzo, per dare una maggiore stabilità alla struttura: Lo spazio nella zona più alta della casa era adibito all’allevamento dei bachi da seta. I grandi edifici gassho-zukuri erano la residenza di ricche famiglie e ospitavano fino a 30 persone, mentre i contadini vivevano invece in minuscole baracche, grandi quanto magazzini per attrezzi. Antiche locande, vecchi negozi e distillerie di saké – soprattutto concentrati lungo la via Sannomachi.

Il Giappone può essere considerato uno degli esempi più significativi di paese con una grande tradizione architettonica basata esclusivamente sull’uso del legno. Fin dai tempi più antichi, infatti, tutti gli edifici furono costruiti con questo materiale, sia che si trattasse del palazzo dell’imperatore, delle residenze dei nobili o degli aristocratici, di edifici religiosi buddhisti o scintoisti, di edifici militari come i castelli dell’epoca dei guerrieri o delle semplici case dei contadini.

 

Traditional Japanese town in Takayama | VISIT GIFU – JAPAN Official ...

 

 

 

 

 

 

In serata sistemazione in Ryokan e cena tradizionale Giapponese. La cena si consuma

generalmente presto, tra le 18:00 e le 19:00. Il tipo di cucina tipico di questi alloggi si chiama “kaiseki ryôri”, pasto composto da molteplici piccoli piatti, spesso confezionati a partire da ingredienti stagionali locali. Degustate queste meraviglie gastronomiche, con occhi e palato! Mentre mangiate il personale approfitterà per andare a stendere i vostri futon in camera.

3 Aprile giorno 6: TAKAYAMA – SHIRAKAWA GO – KANAZAWA
Colazione tradizionale Giapponese.
Mattino dedicato alla visita del mercato locale di Takayama. Originariamente nato centinaia di anni fa come luogo nel quale la gente del posto poteva vendere prodotti come riso, gelso o fiori, il “mercato del mattino” si espanse notevolmente durante il tardo 19° secolo, quando le matriarche delle famiglie di agricoltori si unirono per vendere le proprie verdure.

Con una gamma di prodotti che varia di stagione in stagione, nelle bancarelle del mercato i visitatori possono trovare i prodotti più freschi quali frutta, verdure, fiori e tanto altro. A differenza dei normali negozi di souvenir, a questo mercato mattutino vengono venduti esclusivamente prodotti direttamente coltivati dai venditori.

Partenza per Shirakawa-go e visita di questo sito Patrimonio dell’Unesco con le sue tipiche case di montagna a tetto spiovente in stile gassho-zukuri.

 

 

 

 

Ogni casa è un capolavoro di carpenteria. Sono costruite senza chiodi, con ogni trave si incastra perfettamente nella successiva. La struttura delle case è così solida che sono rimaste in piedi dal 1800.
Ripartenza per Kanazawa.

Durante il XV secolo, Kanazawa era sotto il controllo di un governo buddhista autonomo, che venne soppiantato nel 1583 da Maeda Toshiie, capo del potente clan Maeda, al servizio dello shogun. Ebbe così inizio un periodo fulgido. L’enorme ricchezza accumulata, nell’antico feudo di Kaga, in tre secoli di abbondante produzione di riso consentì ai Maeda di patrocinare significative imprese artistiche, lasciando un’eredità che si è trasmessa intatta fino ai giorni nostri: oggi Kanazawa è uno dei maggiori centri di cultura del Paese.

 

10 Best Things to Do in Kanazawa - What is Kanazawa Most Famous For ...

 

 

Durante la seconda guerra mondiale l’assenza di obiettivi militari risparmiò la città dalla distruzione e i siti storici e culturali non subirono danni.

 

 

 

 

 

Sistemazione in hotel. Pernottamento.
4 Aprile giorno 7: KANAZAWA

 

 

Colazione in hotel.
Visita del mercato del pesce di Omicho. Il mercato è da tre secoli uno dei mercati di pesce più importanti della Prefettura di Ishikawa.

 

I frutti di mare e i crostacei appena pescati dal Mar del Giappone vengono quotidianamente portati in questo vivace mercato dove ogni giorno, potrai trovare chef locali e negozianti ma anche abitanti del luogo e turisti che passeggiano.

 

 

Proseguiremo per una visita al bellissimo giardino tradizionale Kenrokuen (fra i più belli di tutto il Giappone), uno stupendo giardino del periodo Edo considerato uno dei tre più importanti del Giappone. Il nome del luogo ne dà al tempo stesso la descrizione: kenroku è la combinazione dei sei elementi ideali per la realizzazione di un giardino, cioè spazio, tranquillità, sacralità, scenario, disegno raffinato e frescura dei corsi d’acqua.

Questo capolavoro paesaggistico include colline artificiali, laghetti e corsi d’acqua fiancheggiati da iris, e contiene 12.000 alberi di 150 varietà.

 

 

 

Tappa anche al quartiere dei samurai Naga-machi, era il quartiere dei samurai di Kanazawa, qui con le loro famiglie vivevano i samurai legati alla famiglia Maeda, che a lungo ha governato la regione.

Oggi l’area è ben conservata e appare così com’era in età feudale, con stretti vicoli lastricati di pietra e delimitati da muri di cinta costruiti in maniera tradizionale, in fango e con tegole alla sommità. Dei canali costeggiano ancora oggi le abitazioni del quartiere.

Anche questi erano utili per una prima difesa dell’area residenziale, contro i frequenti incendi, come via di trasporto per le merci verso il vicino Castello oltre che per fornire acqua alle case. Alcune delle residenze sono restaurate e aperte al pubblico, la più famosa e meritevole di visita è la casa della famiglia Nomura.
Non potrà mancare una visita del quartiere delle geishe di Higashi Chaya-Gai un quartiere storico delle Geisha ancora splendidamente conservato. Si possono trovare le geishe, rese immortali dal romanzo “Memorie di una geisha” dal quale è stato tratto anche un film di successo.

 

 

In serata rientro in hotel per il pernottamento.

5 Aprile giorno 8: TAKAYAMA – KYOTO

Colazione in hotel.

Partenza per Kyoto con treno espresso. La città di Kyoto che è stata antica capitale del Giappone e residenza dell’imperatore dal 794 al 1868 e che ancora oggi rappresenta il cuore culturale e storico del Paese del Sol Levante. Una città che tutti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita e non è un caso che resti il ricordo più bello del Giappone per buona parte dei turisti. Kyoto possiede tutto ciò che un turista possa desiderare: palazzi e quartieri storici, famosi giardini, oltre 1800 templi, centinaia di santuari e incantevoli scorci tra le colline boscose. Settima città del Giappone in ordine di grandezza, Kyoto non è sfuggita alla modernizzazione, in particolar modo nella zona meridionale. La stazione, completata nel 1997, è costituita da un enorme atrio centrale e da un’area commerciale dall’architettura imponente; usciti dal complesso ci si trova in una città moderna simile a tante altre: non è necessario, però, andare molto lontano per ritrovare la bellezza classica.

 

The Best Temples to Visit in Kyoto, Japan

 

 

 

In un giardino meraviglioso, immerso in un silenzio quasi surreale, tra ibiscus baciati dal sole, c’è un tempio zen bellissimo, interamente ricoperto di foglia d’oro, che si specchia nelle acque calme e cangianti di un piccolo lago incantato, riflettendo tutti i colori caldi della sua naturale e incomparabile bellezza. È il Kinkaku-ji, splendido tempio buddhista nella città di Kyoto, conosciuto nel mondo come il Padiglione d’oro, uno dei luoghi più belli e visitati del Giappone. Costruito nel 1394, fu dapprima la residenza dello shogun Yoshimitsu Ashikaga, prima di diventare un tempio buddhista: venerato per secoli, fu parzialmente distrutto da un incendio nel luglio del 1950, quando un giovane monaco decise di appiccargli il fuoco. Ricostruito assolutamente identico 5 anni più tardi, ha riaperto le porte solo nel 1987.

Dopo questa meravigliosa visita, vedremo il tempio zen Ryoan-ji, Il giardino di rocce del Tempio di Ryoanji è uno dei giardini più famosi di Kyoto. Così famoso che il suo nome è diventato sinonimo di giardini giapponesi in tutto il mondo. Con la sua architettura tradizionale e i suoi giardini, Ryoanji è un Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il Tempio di Ryoan-ji (Drago della Pace) è un importantissimo centro della scuola Zen di Rinzai. Fondato nel 1473, è conosciuto in tutto il mondo (è quasi il simbolo della città) per il Giardino roccioso comunemente attribuito a Soami: di forma rettangolare, grande quanto un campo da tennis e circondato da mura, include 15 rocce di varie dimensioni che emergono da un mare di ghiaia bianca rastrellata, e si può ammirare dalla veranda dell’edificio del tempio. Il minimalismo non conobbe espressione più alta di quella che raggiunse in Giappone 500 anni fa; ideata per rappresentare delle isole che emergono dall’oceano, l’opera preannunciava di fatto gli albori della moderna arte concettuale ed era pensata per indurre alla contemplazione.

 

 

 

Non può mancare una tappa al Yasaka Shrine. Il Santuario Yasaka ha una storia millenaria, fu costruito nel 656. Kyoto ed altre città del Giappone, all’epoca erano alle prese con un’epidemia di peste, e per esorcizzare questa maledizione (o almeno così considerata) fu costruito un santuario di Gion in miniatura che venne portato in giro per tutte le strade della città per placare l’insoddisfazione del Dio protettore dalle malattie, Gozu Tenno, ed invocare la sua benedizione.

In serata rientro in hotel per il pernottamento.

6 Aprile giorno 9: KYOTO-LA FORESTA DI BAMBU

Escursione facoltativa alla FORESTA DI BAMBÙ, situata nella famosa zona di Arashiyama di Kyoto, che offre alcuni dei paesaggi più belli di Kyoto.
L’escursione alla Foresta di Bambù di Arashiyama, a Kyoto, è una delle esperienze più suggestive che si possano fare in Giappone. Situata nel quartiere occidentale di Arashiyama, questa foresta offre uno scenario unico al mondo, dove alti bambù ondeggiano al vento, creando un’atmosfera rilassante e quasi magica. I visitatori camminano su sentieri circondati da pareti di bambù verdeggianti che si estendono fino al cielo, filtrando la luce solare in modo da creare un gioco di luci e ombre davvero incantevole.

Pomeriggio libero

7 Aprile giorno 10: KYOTO-NARA-FUSHIMI INARI


Colazione in hotel e poi si continuano le visite in questa splendida città, in particolare con Nara.
Dopo la prima colazione, partenza in pullman per Nara, una piccola città la cui atmosfera tranquilla sembra creata ad arte per non disturbare il lungo riposo dei suoi più illustri antenati. Se da un lato la grandezza di Kyoto emerge da un passato relativamente recente, dall’altro Nara e i suoi dintorni custodiscono edifici talmente antichi che il fatto stesso che esistano ancora è sorprendente. L’imperatrice Gemmei fondò la città di Heijo (così si chiamava Nara all’epoca) nel 710 d.C. con l’intenzione che fosse capitale permanente. Fu edificata solo 2 km a ovest della moderna Nara seguendo il modello di Chang’an, grandiosa città cinese della dinastia T’ang, centro cosmopolita della Via della Seta e metropoli più all’avanguardia del mondo antico. Nara, profondamente influenzata da Chang’an dal punto di vista culturale, era la“finestra”del Giappone sul mondo.

Oggi Nara è un grosso borgo provinciale, impreziosito dalle testimonianze dell’epoca d’oro e da un immenso parco, al cui interno si trovano i templi principali. Il più famoso, Todai-ji, è la maggiore realizzazione artistica della cultura di Nara ed è uno dei principali templi della scuola buddhista esoterica Hosso e il più importantedi tutto il Giappone. Fu fondato nel 669 dalla moglie di Fujiwara Kamatari, un antenato della famiglia che governò a Kyoto durante il periodo Heian; occorsero più di 20 anni e 2 milioni circa di operai, artigiani ed artisti per completarlo. Ospita una gigantesca statua bronzea di Buddha di 16 m di altezza.

 

Si visita poi il Parco dei Cervi: questi animali, considerati messaggeri divini secondo la dottrina shintoista, vagano liberi da secoli a Nara, sono circa 1500 esemplari perfettamente abituati alla presenza degli umani che offrono loro del cibo preparato appositamente e in vendita in numerose bancarelle locali. Ci recheremo inoltre in visita al Santuario Kasuga Taisha, anch’esso molto antico e fondato nel 768 dall’allora sovrano Fujiwara-no Michinaga come santuario di famiglia. E’decorato da 2000 lanterne in pietra ricoperte di muschio millenario e donate da fedeli a partire dal XI secolo. Altre 1000 di bronzo, sono elegantemente appese ai cornicioni degli edifici più vicini al complesso principale; due volte l’anno, nel corso del Festival di Setsubun che si svolge all’inizio di febbraio e in agosto, vengono accese dando vita a un suggestivo spettacolo che enfatizza la sacra atmosfera del santuario. Situato in fondo al parco c’è la Casa del Tesoro, un edificio moderno dipinto in rosso vivo a contrasto con il verde degli alberi, che ospita un interessante raccolta di armi antiche e di maschere del teatro No.

 

Infine visita al santuario Fushimi Inari, il principale dedicato al “kami Inari”. Il santuario, scintoista, si trova alla base di una montagna chiamata anch’essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori. Dai tempi antichi in Giappone Inari è sempre stato visto come il patrono degli affari, e sia commercianti che artigiani tradizionalmente venerano Inari. In primo luogo, tuttavia, Inari è il dio del riso. Ognuno dei torii, le innumerevoli porte rosse che lo caratterizzano, è stato donato al Fushimi Inari-taisha da un’azienda giapponese.

Al termine delle visite, rientro in serata a Kyoto. Tempo libero e pernottamento in hotel.

 

8 Aprile giorno 11: KYOTO – HIROSHIMA – MIYAIMA/OSAKA

Giornata questa del ricordo e del dolore che farà riaffiorare la memoria dell’immane tragedia vissuta dal popolo giapponese.

“Hiroshima”è sinonimo di guerra e di orrore. La città richiama pacifisti e sostenitori del disarmo nucleare da tutto il Giappone e dal resto del mondo, ma è anche la capitale della prefettura di un’importante regione costiera industrializzata,una nuova, fiorente città i cui fiduciosi abitanti raramente menzionano la bomba atomica. All’arrivo visiteremo i vari monumenti dedicati alla tragedia del 6 agosto 1945: il Parco della Pace svolge un ruolo fondamentale di monito alle generazioni future sull’esperienza del passato. Lo scheletro della Cupola della Bomba Atomica è raffigurato nei libri di storia di tutto il mondo: era la Industry Promotion Hall di Hiroshima fino al mattino di quel tragico giorno del 1945; oggi è patrimonio dell’Umanità, e si presenta nelle condizioni in cui lo ha ridotto l’esplosione. L’ipocentro, il punto esatto in cui av-venne la detonazione.

Il Memoriale Nazionale per le vittime della Bomba conserva foto delle vittime e testimonianze dei sopravvissuti; il Museo della Pace completa il quadro generale. Espone modelli in scala del”prima” e del”dopo”, bottiglie fuse per il calore, tegole e apparecchiature di metallo, divise scolastiche strappate e bruciate, un triciclo aggrovigliato e toccanti immagini. Dopo queste dolorose visite, il previsto pranzo in un ristorante locale penso che risulterà molto”pesante”. Si proseguirà poi in barca per raggiungere l’isola di Miyajima (propriamente detta Itsukushima) è una delle località tradizionalmente considerate le più pittoresche del Giappone. Letteralmente Miyajima significa”Isola Santuario”, e il luogo è con-siderato sacro da oltre 1500 anni, autentico gioiello del Mare Interno situato ad 1 ora circa di treno e traghetto da Hiroshima. Il monumento più celebre è il santuario shintoista di Itsukushima costituito da numerosi edifici e padiglioni collegati da corridoi e passerelle su palafitte. E’ uno dei luoghi di culto più venerati di tutto il Paese, e aggiunge quindi ulteriore fascino alle straordinarie bellezze naturali dell’isola; il gigantesco torii rosso alto 16 m (portale d’ingresso separato che precede ogni santuario shintoista) in legno di canfora sembra gal-leggiare sopra le acque ed è un vero e proprio emblema del Giappone, al pari del Monte Fuji. Il santuario, dedicato alle tre figlie della divinità shintoista Susano-o, fu fondato durante il regno dell’Imperatrice Suiko, nel 593. La struttura definitiva fu terminata nel 1168 sotto il patrocinio di Tairano-Kiyomori(1118-1181), grande condottiero del clan degli Heike e penultimo dominatore dell’era Heian. Il santuario, fiancheggiato da eleganti corridoi coperti, è noto per il tetto di paglia e per l’intenso colore aranciato degli eleganti intarsi in legno. Costruito su palafitte che emergono dal mare e che scompaiono con l’alta marea, sembra fluttuare sull’acqua.

Si prosegue per Isola di Miyajima. Si proseguirà poi in barca per raggiungere l’isola di Miyajima (propriamente detta Itsukushima) è una delle località tradizionalmente considerate le più pittoresche del Giappone. Letteralmente Miyajima significa”Isola Santuario”, e il luogo è con-siderato sacro da oltre 1500 anni, autentico gioiello del Mare Interno situato ad 1 ora circa di treno e traghetto da Hiroshima. Il monumento più celebre è il santuario shintoista di Itsukushima costituito da numerosi edifici e padiglioni collegati da corridoi e passerelle su palafitte. E’ uno dei luoghi di culto più venerati di tutto il Paese, e aggiunge quindi ulteriore fascino alle straordinarie bellezze naturali dell’isola; il gigantesco torii rosso alto 16 m (portale d’ingresso separato che precede ogni santuario shintoista) in legno di canfora sembra gal-leggiare sopra le acque ed è un vero e proprio emblema del Giappone, al pari del Monte Fuji. Il santuario, dedicato alle tre figlie della divinità shintoista Susano-o, fu fondato durante il regno dell’Imperatrice Suiko, nel 593. La struttura definitiva fu terminata nel 1168 sotto il patrocinio di Tairano-Kiyomori(1118-1181), grande condottiero del clan degli Heike e penultimo dominatore dell’era Heian.

 

 

Il santuario, fiancheggiato da eleganti corridoi coperti, è noto per il tetto di paglia e per l’intenso colore aranciato degli eleganti intarsi in legno. Costruito su palafitte che emergono dal mare e che scompaiono con l’alta marea, sembra fluttuare sull’acqua.
Al termine delle visite,prima in barca e poi in treno veloce,si arriva ad Osaka,e sistemazione nelle camere riservate.

9 Aprile giorno 12: OSAKA -ROMA
Colazione in hotel. Intera giornata libera per visita Osaka.

Osaka, ufficialmente, è la terza città del Giappone ma, essendo Tokyo e Yokohama talmente vicine da formare un’unica megalopoli, molta gente la considera la seconda città del Paese. La sua posizione, su un’ampia baia, le permise di diventare un grande porto sotto il regno dell’Imperatore Nintoku, cosicché vanta il ruolo di primato centro dei commerci sin dal IV secolo. Mentre le fortune dei samurai iniziarono a estinguersi a partire dalla fine del XVII secolo, i mercanti divennero sempre più ricchi e potenti, soprattutto a Osaka.

I giapponesi affermano che il saluto tipico degli abitanti di Osaka non sia “Come va?” ma “Stai guadagnando?” (mokari moka?). Essi vantano la reputazione di essere i più astuti affaristi di tutta la nazione. Alle 30.000 fabbriche di Osaka si deve circa un quarto della produzione industriale giapponese. Sotto il patrocinio dei principi mercanti, Osaka fiorì anche come centro delle arti drammatiche, specialmente quando alcuni esponenti del kabuki vi si trasferirono in seguito al gigantesco e devastante incendio di Edo nel 1567.
In serata trasferimento all’aeroporto Kansai di Osaka e operazioni imbarco volo di rientro con scalo. Pasti e pernottamenti a bordo.

10 Aprile giorno 13: ITALIA
Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

LA QUOTA COMPRENDE:
• Voli di linea Roma-Tokyo e Osaka-Roma con scalo in classe economica 23 kg bagaglio
• 09 pernottamenti in hotel di categoria indicata
• 1 pernottamento in Ryokan tradizionale con cena
• 11 prime colazioni in hotel
• Treni e trasporti pubblici menzionati nell’itinerario
• Visite ed ingressi ai siti come da programma
• Accompagnatore/guida in italiano
• Assicurazione medica e bagaglio
• Assicurazione contro ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
• Kit da viaggio

LA QUOTA NON COMPRENDE:
• Tasse aeroportuali € 490,00 soggette a riconferma
• Spese extra di carattere personale,mance
• Bevande ai pasti
• Eventuali mance e tutto quanto non menzionato ne“la quota comprende”

 

 

 

 

 

 




AZERBAIJAN e GEORGIA

 

Partiamo in un viaggio epico alla scoperta di terre incantate, abbracciate dalle imponenti vette del Caucaso. Monasteri millenari, chiese avvolte nel mistero e castelli che narrano storie di epoche lontane saranno i protagonisti di questa incredibile avventura. Montagne vestite di neve perenne e vallate verdi che raccontano segreti di una storia ricca e variegata. Qui, nel cuore del Caucaso, le civiltà si sono intrecciate nel corso del tempo, dando vita a una cultura unica nel suo genere, pronta a svelarsi ai nostri occhi.

LA GRANDE TRANSCAUCASICA | Kel 12 - Cultura del Viaggio

Ma questo viaggio non sarà solo un’immersione nella storia e nella natura straordinaria. Le tradizioni popolari e la ricca cucina locale aggiungeranno sapori e colori unici, rendendo ogni boccone e ogni rituale un’esperienza affascinante. E che dire dell’ospitalità caucasica, famosa in tutto il mondo? Sarà come essere accolti da amici lungo il nostro percorso. Preparati a vivere un’esperienza indimenticabile, dove la magia dei luoghi si fonderà con la calda accoglienza di chi abita queste terre affascinanti.

Il viaggio incomincia con la visita della capitale dell’Azerbaijan Baku, considerata una delle più antiche e più grandi città dell’Oriente. Poco distante da Baku, si ha modo di ammirare le straordinarie pitture rupestri del Gobustan e l’area dei cosiddetti “Vulcani di Fango”. Si prosegue per la città antica di Shamakha, che in passato fu la capitale del famoso regno degli Shirvanshah, per poi raggiungere la città di Sheki. Il tour continua in Georgia con la capitale Tbilisi, la regione vitivinicola di Kakheti e la città di Mtskheta, capitale dell’antica Iberia caucasica, con il suo Monastero di Jvari. Si prosegue con la visita alla meravigliosa Chiesa della Trinità di Gergeti e al Complesso di Ananuri,

Antichi monasteri, misteriosi siti archeologici e ancestrali villaggi sparsi tra le montagne maestose e antiche vie che collegano Europa e Asia attraverso vallate fiorite, canyon rocciosi e foreste; questo è il paesaggio tipico della regione sub caucasica. La ricchezza del patrimonio culturale, storico e artistico, gentilezza, allegria e ospitalità  ripagano il viaggiatore.  Tbilisi e Baku ognuna per le sue peculiarità e per la loro vivacità invogliano a ritornare… ma tante sono le mete degne  di nota dai villaggi turriti del remoto Svaneti in Georgia, ai templi degli adoratori del fuoco nei pressi di Baku  .E come non citare la gustosa cucina e i pregiati vini frutto di una delle più antiche tradizioni enologiche? Da Baku prende avvio anche la 1° tratta dell’itinerario Silk Road che percorre le antiche rotte della Via Della Seta

Azerbajan,una cultura a metà tra Oriente e Occidente, un Paese giovane sia dal punto di vista socio politico che dal punto di vista demografico: il 30% della popolazione, infatti, è composta da ragazzi tra i 14 e i 29 anni. E gli occhi sognanti dei giovani azerbaigiani si riflettono i sogni e le ambizioni di un Paese da sempre ricco di risorse ed energie che si sta avviando a diventare una dei decision maker più importanti sul panorama internazionale. 

 

Mtskheta: un patrimonio dell’Unesco alle porte di Tbilisi

 

Giovedì 01/05, giorno 1: Italia – Baku 

Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e volo ,via Istanbul,diretto a  Baku.

Pasti e pernottamento a bordo.

 

Venerdì 02/05, giorno 2: Baku City Tour 

Arrivo all’aeroporto internazionale Heydar Aliyev di Baku ,nelle prime ore del mattino,e trasferimento in hotel,assegnazione delle camere immediata.

Colazione in tarda mattina e

Intera giornata dedicata alla visita della capitale dell’Azerbaijan nella quale si fondono eterogenei elementi culturali europei e asiatici.

«La Dubai del Mar Caspio», è definita Baku.

A metà tra Oriente e Occidente, crocevia tra Europa ed Asia, Baku ha conosciuto negli ultimi 20 anni uno sviluppo importante, un’espansione ancora in atto sulla quale la prima edizione dei Giochi Europei ha puntato i riflettori a livello europeo e mondiale.

Sorvolando la città, avvolta in una foschia che annuncia afa, un occhio puntuale nota già la commistione di antico e moderno, due anime complementari tanto nell’architettura che nella cultura e nello spirito della sua gente: le vette piu alte dei grattacieli spiccano su una distesa di costruzioni piu’ basse, di epoche certamente antecedenti e tipiche delle zone desertiche.

Visita alla moschea cittadina.

Ichari Shahar Città Vecchia Di Baku Azerbaigian Archeologia Visualizzazione - Fotografie stock e altre immagini di Baku - iStock

Le visite prevedono la Via dei Martiri (Shaidler Xiyabani), con il monumento commemorativo dedicato a coloro che furono uccisi dall’armata Rossa nel 1990; il Belvedere di Highland Park, con la superba vista panoramica della città, la zona murata Icheri Sheher (Patrimonio UNESCO),con la Torre della Vergine Gyz Galasy, una torre in pietra dalla forma affusolata alta 29 m, la cui forma attuale risale al XII secolo.

Icheri Sheher in Baku Jigsaw Puzzle (Countries, Azerbaijan) | Puzzle Garage

Il Palazzo degli Shirvanshah, un affascinante complesso di edifici in pietra arenaria, risalenti in gran parte al XV sec, che fu la sede della dinastia che regnò nel nord-est dell’Azerbaigian durante il Medioevo.

Biglietto d'ingresso al Palazzo degli Shirvanshah 2024 - Baku

Tour della città vecchia di Baku fornito da “Travelway Azerbaijan” (2024) - Tripadvisor

Sosta a uno dei luoghi moderni e più riconoscibili di Baku, l’Heydar Aliyev Center (solo esterno), un centro culturale progettato dall’architetto Zaha Hadid che comprende un auditorium, un museo, sale espositive, uffici amministrativi. Cena e pernottamento a Baku.

Baku, la Dubai del Caspio

Il complesso del Baku Sports Hall è situato in pieno centro, a due passi dal Carpet Museum, uno straordinario edificio dalla forma e dalle decorazioni che sembrano trasformarlo in un tappeto arrotolato. Uno stimolo visivo dopo l’altro, che aumenta con il calare del sole e l’approssimarsi della sera. Accompagnata dal fresco di un vento serale che sempre soffia su Baku, i piedi correvano senza che me ne accorgessi.

L’atmosfera della capitale azera è davvero coinvolgente:  al tramonto lungo il boulevard principale si accendono i primi lampioni, si intravedono le luci dei locali che affacciano sul Mar Caspio, dai quali provengono musiche tradizionali che contribuiscono a creare un’atmosfera intrigante, quasi mistica.

Carpet Museum

Calata la notte, quando il cielo e l’acqua si confondono e assumono il colore denso del petrolio, come in un grande spettacolo, in un evento circense, si alza il sipario e… magia ! Resterete basiti :  uno strepitoso luna park di luce abbaglia la città rendendola ancora più affascinante: eccola qui la Dubai del Mar Caspio.

Christal Hall

Le Flame Towers – le maestose torri simbolo della capitale- si incendiano con i colori della bandiera Azerbaigiana; la cinta muraria della Old City viene illuminata ed il color sabbia che la contraddistingue sembra prendere fuocoa. Sulla destra, in lontananza, il Christal Hall, l’edificio che per l’occasione ha accolto le gare di pallavvolo e beach volley, si trasforma in una corona di preziosi diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi che proiettano nel buio della sera la loro luminiscenza ; predomina su tutto, imperante e autoritaria, la bandiera azerbaigiana che sventola orgogliosa ed è ancora la notte a valorizzare nel contrasto i colori primari del rosso del verde e del blu che la identificano.

Spostando lo sguardo, nel mezzo del mare, il getto di una fontana incessantemente accesa si colora di fucsia e diffonde nell’acqua sfumature più tenui che si abbinano con i contorni dell’area del porto a intervalli di fucsia, verde, rosso e blu accesi e fluorescenti.

Infine, una fine che è solamente l’inizio, una schiera di bandiere lungo un corridoio in legno accompagnano lo spettatore lungo la passerella, leggermente in salita, verso lo spettacolo più emozionante: un enorme cerchio infuocato,  omaggio al culto zoroastriano ma anche al sacro fuoco olimpico.

Baku, Azerbaigian: la città emersa dal petrolio del Caspio

Immersi in un contesto ameno, ludico e sacro al tempo stesso, a Baku più che altrove si percepisce la rilevanza della tradizione, dei valori e della perfetta commistione fra questi e la novità, il dinanismo e l’energia di un popolo meraviglioso, ospitale ed affascinante.

Cena e pernottamento in hotel.

Sabato 03/05, giorno 3: Baku – Qobustan – Absheron – Baku 

Dopo la prima colazione, partenza verso sud per la Riserva dei Petroglifi di Qobustan (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) dove una serie di grotte conservano numerosi petroglifi risalenti a circa 12.000 anni fa quando una comunità di cacciatori-raccoglitori si insediò nella zona.

Tour Baku Azerbaigian | Weekend 4 giorni | NBTS Viaggi

I temi più comunemente raffigurati sono il bestiame, gli animali selvatici e varie figure umane, soprattutto sciamani.

Viaggi Levi - Viaggi

Si continua per la visita dei vulcani di fango: montagnole di forma conica che eruttano un fango denso, freddo e grigio.

AZERBAIJAN E KAZAKISTAN - DURANTE LA FIORITURA DEI TULIPANI - I Viaggi di Giorgio

Si riparte verso nord-est per la Penisola di Absheron, dove arrugginite torri di trivellazione riempiono l’orizzonte come curiose sculture astratte. Già nel XIII secolo Marco Polo citava nelle sue cronache la Penisola di Absheron con le sue numerose sorgenti di gas naturale.

Tempio del Fuoco a Baku, tutte le informazioni

Visita del Tempio del Fuoco di Ateshgah che si trova su una sorgente di gas naturale che per secoli fu ritenuta sacra dagli zoroastriani. Il tempio, che risale al XVIII sec, fu costruito da adepti indiani che praticavano forme estreme di ascetismo e che vivevano nel caravanserraglio di forma pentagonale che circondava l’edificio sacro.

Tempio del Fuoco a Baku, tutte le informazioni

Il particolare più interessante del tempio è il focolare di pietra con quattro condotte laterali che sputano fiamme. Lo zoroastrismo si diffuse in Asia Centrale tra il VI e il X secolo DC e fu la principale religione monoteista fino all’espansione dell’Islam; basata sugli insegnamenti di Zarathustra raccolti nell’Avesta, il libro sacro, è oggi ancora diffusa in India e in piccole comunità in Iran, Tajikistan e Azerbaijan. Il tempio è costruito sopra una sorgente di gas naturale e il fuoco sempre acceso è ritenuto sacro; l’unico altro esempio di un tempio simile, al di fuori del subcontinente indiano, si trova a Yazd, in Iran.

Yanar Dag | Azerbaijan Grand Tour | Navicup self guided tour app and map

Visita della Montagna di Fuoco (Yanar Dag), una delle attrattive più singolari della penisola, dove esiste ancora una fiamma che brucia ininterrottamente e che crea un muro di fuoco lungo 10 metri. Purtroppo oggi quasi tutte le sorgenti di gas naturale sono estinte a causa della ridotta pressione sotterranea provocata dall’estrazione del petrolio.

Foto de Yanar Dag, Fire, Baku, Azerbaijan do Stock | Adobe Stock

Dopo la visita al “Yashil Bazaar” che significa mercato verde, un’occasione unica per entrare in contatto con la popolazione locale.

Rientro a Baku, cena e pernottamento in hotel.

Domenica 04/05, Giorno 4: Baku – Quba – Baku 

Partenza verso nord, lungo l’antica rotta commerciale tra Derbent e Baku, costeggiando il Mar Caspio e attraversando le sue pianure costiere, in un piatto paesaggio semidesertico nel quale improvvisamente emerge la torreggiante sagoma del Beshbarmag Dag, il “Monte delle Cinque Dita”, una solida roccia alta 520 m nota per le sue storie mitiche e luogo sacro visitato da molti pellegrini.

Beshbarmag barrier :: Azərbaycan-UNESCO əlaqələri

Si prosegue verso nord per la tranquilla cittadina di Quba che sorge sulla cima di una parete rocciosa in posizione dominante rispetto al fiume Qudiyalcay.

Khinalug, il villaggio più alto d'Europa

Passeggiata per le vie del centro fiancheggiate da case in stile russo del XIX secolo e da numerose moschee come la variopinta Moschea di Haci Cafar e la singolare Moschea di Cuma, a pianta ottagonale, con la caratteristica cupola metallica a punta.

Quba' Mosque

Visita del vicino villaggio di Krasnaya Sloboda dove vive una particolare comunità ebraica che si riunisce in due sinagoghe e di un laboratorio tradizionale che produce i famosi tappeti di Quba.

Pranzo presso una famiglia locale. Rientro a Baku, cena e pernottamento in hotel.

Lunedì 05/05, giorno 5: Baku – Shamakha – Lahij – Sheki 

Dopo la colazione, partenza per Shamakha, città fondata nel 5° secolo. AC, che divenne, nei secoli IX-XVI, la capitale del regno di Shirvan e una delle più belle città d’Oriente. Per molto tempo, Shemakha è stato uno dei punti più importanti in tutta la Grande Via della Seta.

Diri Baba Mausoleum in Aserbaidschan - auch bekannt als Qobustan

Visita di Diri-Baba, un monumento unico, una moschea-mausoleo a due piani del XV secolo, situato sulla strada da Baku a Shemakha nel villaggio di Maraza di fronte al vecchio cimitero.

Juma Mosque, Shamakha, Azerbaijan. - Picture of Arara Tour, Yerevan - Tripadvisor

Continuazione per la moschea di Juma, la più antica e più grande del Caucaso. Secondo la leggenda, fu fondata nell’VIII secolo, quando Shemakha fu scelta come residenza dal califfo arabo.

Juma Mosque in Shamakhi - The Ancient Gem Of Caucasus

 

Moschea Juma Shamakhi Territorio Della Moschea Juma Samaxi Cume Mescidi — Foto stock editoriale di © resadmemmedzade85 #304798742

Visita di Yeddi Gumbes, il mausoleo delle sette cupole, risalente al XV secolo e situato ai piedi della fortezza di Gyulistan.

Proseguimento verso Lahij, un piccolo villaggio dal lento ritmo di vita costruito nel V secolo a.C. nel canyon del fiume Girdimanchay, dove si parla ancora l’antico dialetto persiano.

Take a day trip to Lahij | Azerbaijan Travel

A Full Day Shamakhi and Lahij Regions Tour (Private or Group)

Arrivo a Sheki, uno dei più famosi e antichi insediamenti dell’Azerbaigian, circondato da montagne come un anfiteatro. Questa antica città è stata a lungo conosciuta come centro di produzione della seta e un importante punto di transito sulla Grande Via della Seta.

Sheki Khan Palace, Sheki, Azerbaijan

Visita al Palazzo d’Estate dei Khan (Patrimonio UNESCO) con magnifici affreschi e splendide decorazioni fatte a mano.

Sheki Khan's Palace (Azerbaijan) Short Excursion 2024

Proseguimento alla chiesa albanese situata nel villaggio di Kish.

Church of Kish in Azerbaijan : r/europe

Secondo la leggenda, questa chiesa è stata la prima chiesa cristiana costruita non solo nel territorio dell’Albania caucasica, ma in tutta la Transcaucasia.

Cena con spettacolo tradizionale di musica e danze azerbaijane e pernottamento a Sheki.

Martedì 06/05, giorno 6: Sheki – Lagodekhi (GEORGIA) – Gremi – Vardisubani – Telavi 

Dopo la prima colazione, partenza per il confine con la Georgia di Lagodekhi e, dopo le formalità doganali, incontro con la guida georgiana, cambio del trasporto e proseguimento per Gremi, dove si visita la cittadella reale con la Chiesa degli Arcangeli, quanto rimane di ciò che una volta era la fiorente città di Gremi, capitale del regno di Kakheti nel XVI e XVII secolo.

GREMI CITADEL AND CHURCH OF THE ARCHANGELS: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2024) - Tripadvisor

Proseguimento del viaggio verso Telavi, capoluogo della Regione del Kakheti, con il suo bel centro storico circondato dalle mura costruite da Erekle II e con belle case in pietra dai balconi in legno. Sosta al villaggio di Vardisubani, dove si visiterà un laboratorio nel quale si producono, secondo il metodo tradizionale, i Qvevri, le anfore di terracotta utilizzate per la fermentazione del vino.

Best Georgian Qvevri wine: new-wave wine using the ancient technique

Cena con degustazione di vini locali ottenuti secondo il metodo tradizionale in Qvevri nominato Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

Visit Telavi: Georgia's Wine Capital | Georgia Travel

Pernottamento a Telavi.

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Mercoledì 07/05, giorno 7: Telavi – Alaverdi – Gola del Pankisi – Gergeti – Stepantsminda 

Dopo la prima colazione, visita del famoso mercato di Telavi, dove sulle bancarelle sono in vendita spezie, frutta secca, dolci, sottaceti, formaggi locali fatti in casa, verdure, ecc.

Georgia, appunti di viaggio - Il mercato di Telavi - YouTube

Visita della maestosa Cattedrale di Alaverdi, che conserva un ciclo di affreschi del XI – XVII secolo, che si dice fu fondato da Joseb Alaverdeli, uno dei Tredici Padri Siriani che venne da Antiochia e si fermò ad Alaverdi, allora piccolo villaggio e antico centro di un culto pagano dedicato alla Luna.

8 MOTIVI PER VISITARE LA GEORGIA - MASTRO MATRIOSKA - Viaggi in Russia, Repubbliche Ex URSS e Artico

Proseguimento alla gola del Pankisi per incontrare i Kisti, una piccolissima comunità di fede musulmana che parla un dialetto del Vainakh (Ceceno-Inguscio). Pranzo presso una famiglia locale e passeggiata nei dintorni del piccolo villaggio di Jokolo, per provare l’esperienza della tranquillità della natura che caratterizza questa valle. Partenza per Stepantsminda, un piccolo villaggio situato ai piedi dei monti del Caucaso Maggiore, da dove si partirà con mezzi 4×4 verso la chiesa della Trinità di Gergeti, situata a 2100 m di altitudine, famosa per la sua posizione spettacolare dominata dal ghiacciaio del Kazbek (5047 m). La chiesa venne costruita nel XIV secolo e la sua posizione isolata circondata dalla vastità del paesaggio naturale ha reso la chiesa un autentico simbolo della Georgia.

Stepantsminda | Georgia | Luxe and Intrepid Asia | Remote Lands

Nei momenti di pericolo, durante le invasioni, le preziose reliquie custodite a Mtskheta venivano portate nella chiesa di Gergeti, al fine di essere messe al sicuro.

Arrivo a Stepantsminda, cena e pernottamento.

Giovedì 08/05, Giorno 8: Stepantsminda – Ananuri – Dzalisi – Tbilisi 

Dopo la prima colazione, partenza per Ananuri e visita del complesso fortificato che fu sede dei duchi di Aragvi nel XIII secolo e che oggi si trova sulle rive del bacino di Zhinvali. La fortezza contiene al suo interno edifici civili, militari e religiosi e la Chiesa della Madre di Dio (Ghvtismshobeli), presenta facciate riccamente decorate, e i resti di numerosi affreschi, la maggior parte dei quali furono distrutti da un incendio del XVIII secolo.

Da Tbilisi a Kazbegi, Gudauri e Ananuri: Tour di gruppo | GetYourGuide

Arrivo a Tbilisi nel pomeriggio e tempo a disposizione. Sosta a Dzalisi, per la visita degli scavi archeologici di Zalissa, una città romana risalente al I-IV secolo d.C., menzionata dal geografo greco Tolomeo. Una delle scoperte più impressionanti è un mosaico a 12 colori del II secolo d.C. raffigurante Dioniso, dio della vendemmia, della vinificazione e del vino, e sua moglie Arianna, figlia dei leggendari Minosse e Pasifae.

Mosaico Trionfo di Dioniso FK103

Arrivo a Tbilisi, cena e pernottamento.

Venerdì 09/05, giorno 9: Visita della città di Tbilisi 

Dopo la prima colazione, scoperta dell’affascinante capitale della Georgia, Tbilisi, un importante centro industriale, commerciale e socio-culturale, situata strategicamente al crocevia tra Europa e Asia, lungo la storica “Via della Seta”.

Tbilisi travel - Lonely Planet | Georgia, Europe

Il tour inizia con la visita della chiesa di Metekhi, situata su un promontorio roccioso che domina il fiume Kura. Con una moderna cabinovia che parte dal parco della libertà si raggiungerà poi la Fortezza di Narikala, costruita nel IV secolo sulla collina che domina la città, la cui forma attuale si deve agli interventi fatti nel XVI e nel XVII secolo.

Georgia: Fortezza di Narikala, Tbilisi . Siti culturali a rischio, in Europa sono 12. Due sono in Italia

Discesa a piedi al Quartiere di Abanotubani, con le sue cupole in mattoni a copertura delle terme sulfuree rese famose da Dumas e Pushkin, e uno dei pochi posti al mondo dove sorgono, a pochi passi una dall’altra, una chiesa, una moschea e una sinagoga.

Abanotubani: i MIGLIORI tour - Cose da fare nel 2024 | Cancellazione GRATUITA | GetYourGuide

Visita della Cattedrale di Sioni, al cui interno è custoidita la croce di Santa Nino, la suora evangelizzatrice della Georgia.

Sioni Cathedral of the Dormition, Tbilisi

Pranzo e visita della Basilica Anchiskhati, costruita nel VI secolo e la più antica chiesa di Tbilisi. Visita del Museo Nazionale Georgiano.

Il Georgian National Museum (GNM) è una delle istituzioni culturali più importanti della Georgia. Nasce nel 2004 dalla fusione di diversi musei e centri di ricerca. Lo scopo principale del museo è preservare, studiare e presentare il ricco patrimonio culturale della Georgia.

Successivamente passeggiata su Rustaveli Avenue per apprezzare la bellezza ottocentesca della capitale Georgiana.

Cena con spettacolo tradizionale di musica e danze georgiane e pernottamento a Tbilisi.

Georgia: le meraviglie del Caucaso con Kel 12 -

Sabato 10/05, giorno 10: Tbilisi – Mtskheta – Gori – Akhaltsikhe

Dopo la prima colazione, partenza per Mtskheta,una tappa obbligata dopo aver visitato le meraviglie di Tbilisi, che offre sorprese imperdibili anche nei suoi dintorni ,antica capitale e centro religioso della Georgia, oggi Patrimonio dell’UNESCO. Questa magnetica città fu la capitale del regno di Georgia fra il III secolo a.C e il V secolo d.C. Fu qui che i i georgiani si convertirono al Cristianesimo nel 317 ed è qui che ha sede la Chiesa ortodossa e apostolica georgiana.Tra i principali motivi per cui Mtskheta merita una visita ci sono proprio le splendide chiese antiche, inserite tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO quali esempi eccezionali di architettura religiosa medievale nel Caucaso e testimonianza dell’alto livello artistico e culturale raggiunto da questo antico regno.Le favorevoli condizioni geografiche e la posizione strategica come crocevia delle rotte commerciali hanno contribuito allo sviluppo di Mtskheta, portando all’integrazione di diverse influenze culturali con le tradizioni locali. Dopo il VI secolo d.C., quando la capitale venne trasferita a Tbilisi, la città alle porte di Tbilisi ha continuato a rappresentare uno dei più importanti centri culturali e spirituali del Paese.

Mtskheta: un patrimonio dell'UNESCO vicino Tbilisi

Visita della Chiesa di Jvari, costruita nel VI secolo su una collina in posizione dominante sulla città nel luogo dove Santa Nino eresse una croce in legno al posto di un tempio precristiano, e della Cattedrale di Svetitskhoveli.

La cattedrale di Svetitskhoveli, il monastero di Jvari e il monastero di Samtavro sono monumenti iconici della Georgia medievale. La cattedrale ortodossa di Mtskheta è conosciuta come il luogo in cui sarebbe stata sepolta la tunica di Gesù Cristo.

mtskheta, Georgia - luglio 10, 2018 - interno di il svetitskhoveli Cattedrale 16676075 Stock Photo su Vecteezy

Ritenuta miracolosa, la croce attirò numerosi pellegrini provenienti da ogni parte del Caucaso, così sui suoi resti fu edificata, presumibilmente tra il 586 e il 605, la “piccola chiesa di Jvari” (oggi conosciuta anche come “grande chiesa di Jvari”). Il suggestivo edificio è un antico esempio di struttura con quattro absidi ed ebbe una forte influenza sull’architettura georgiana. Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli e mozzafiato di Mtskheta.

Per molto tempo la chiesa è stata il principale edificio di culto del Paese e tutt’oggi rimane uno dei luoghi più venerati dai fedeli, sede dell’arcivescovo di Mtskheta e Tbilisi. L’attuale struttura fu costruita nel corso dell’XI secolo sul sito in cui era stata edificata una prima chiesa nel IV secolo.

Proseguimento direzione ovest con sosta a Gori, famosa per essere la città natale di Stalin, il luogo dove il dittatore visse fino all’età di quattro anni.

Top 11 Things To Do in Gori, Georgia | Georgia Travel

Accanto alla piccola casa di mattoni nella quale lui nacque, sulla quale è stato eretto un edificio a forma di tempio, venne costruito nel 1957 l’imponente Museo Stalin, che da allora è rimasto pressoché invariato nell’esposizione degli oggetti e delle foto che raccontano la vita del dittatore.

Stalin Memorial House-Museum, Gori

Arrivo ad Akhaltsikhe, dove si visita la fortezza di Rabati, che si erge sopra una collina con le sue mura perfettamente restaurate.

Rabati Castle

All’interno della cittadella si potranno ammirare una Moschea in pietra e mattoni con un’appariscente cupola d’oro, una magnifica Madrassa, una chiesa e una sinagoga a sottolineare tutta la sua antica storia a partire dal XIII sec.

Mtskheta-Jvari-Uplistsike-Cronaca della Georgia, viaggio PRIVATO fornito da Karlo-Georgia (2024) - Tbilisi - Tripadvisor

Cena e pernottamento ad Akhaltsikhe.

Domenica 11/05, giorno 11: Akhaltsikhe – Vardzia – Gelati – Kutaisi 

Dopo la prima colazione, partenza per Vardzia, una città rupestre, o più propriamente un monastero, scavata in una parete del monte Erusheli fondata nel XII secolo dalla regina Tamar, costruita per ergersi a baluardo cristiano nel bel mezzo di una terra circondata da regni musulmani e presa d’assalto dalle orde dei Mongoli desiderose di sempre nuove conquiste volte a espandere l’impero in ascesa.

Visitare Vardzia - ViaggieMiraggi

Il complesso ospita circa 6.000 stanze distribuite su tredici piani, una chiesa in pietra con affreschi ben conservati, cantine per il vino, refettori e centinaia di dimore, tutto scavato nel tufo fino a una profondità di 50 metri nella roccia. Sosta fotografica alla fortezza di Khertvisi, che sorge su un promontorio roccioso alla confluenza dei fiumi Kura e Paravani, che, grazie alla sua posizione strategica ha avuto per secoli un ruolo essenziale nella difesa del territorio circostante. Arrivo a Kutaisi, seconda città della Georgia e antica capitale del mitico regno di Colchide, nota anticamente come Aea. Visita al Monastero di Gelati, un complesso composto da tre chiese fondato nel 1106 dal re georgiano Davide II “Il Costruttore”, che fu uno dei principali centri culturali della Georgia medievale.

Gelati Monastery | Western Georgia, Georgia | Attractions - Lonely Planet

Il Monastero, che ospita anche la tomba del Re Davide II, è oggi Patrimonio UNESCO.

The Complete Guide to Kutaisi, Georgia

Cena e pernottamento a Kutaisi.

Lunedì 12/05, giorno 12: Kutaisi – Grotta di Prometeo – Ubisa – Tbilisi 

Dopo la prima colazione, tempo per scoprire il mercato coperto di Kutaisi, un’occasione unica per entrare in contatto con la vita di tutti i giorni dei georgiani.

Rainy day tour in Kutaisi in Kutaisi | Pelago

Partenza per la Grotta di Prometeo, una delle grotte più ricche e sorprendenti in Europa, caratterizzata dalla presenza di fiumi sotterranei, da stalattiti e stalagmiti affiancate che sono un vero capolavoro architettonico naturale.

Grotta di Prometeo Martvili e Canyon dell'Okatse da Kutaisi | GetYourGuide

Partenza per Tbilisi, con sosta lungo la strada al Monastero di Ubisa,Monastero di San Giorgio, con Ultima Cena,risalente al IX secolo e famoso per gli affreschi della chiesa principale risalenti al XII secolo.

Patrimonio dell'umanità a Kutaisi - Miranda Loves Travelling

Il monastero di Ubisa (a volte erroneamente scritto Ibisa o Ibisi, nella parte occidentale della Georgia, nella regione di Imereti), fu fondato intorno all’820. Su insistenza del re di Abkhaz Demetre II, questo luogo fu scelto da San Grigol (Gregory) di Khandzta, famoso chierico e fondatore di molti monasteri. La chiesa è a navata unica piuttosto lunga. Successivamente all’aula furono annesse cappelle da tre lati.
Gli affreschi all’interno della chiesa sono le opere più preziose del monastero, uno dei migliori esempi della cosiddetta pittura religiosa in stile Paleologo, eseguite nel XIV secolo dall’artista Gerasim, rappresentante della scuola artistica locale.

GEORGIA – UBISA. Monastero di San Giorgio, con Ultima Cena – Museo Virtuale Ultima Cena

Trasferimento a Tbilisi, cena e pernottamento.

Martedì 13/05, giorno 13: Tbilisi – Italia 

Nelle prime ore del mattino,trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro per l’Italia,via Istanbul.Arrivo e fine dei servizi.

 

N.B A Telavi ,per le prime 7 prenotazioni ,saraà assegnata la camera ad “anfora” dell foto qui sotto.

 

Hotel Qvevrebi, Telavi (prezzi aggiornati per il 2024)

 

Sono letti separati.

Le altre camere nel corpo centrale.

Pertanto è opportuno prenotare per tempo se si vuole provare questa esperienza unica.

 

 

 

Lq quota comprende:

  • Voli in classe economica Turkish Airlines con franchigia bagaglio kg. 20

Ø  Trasferimenti da/per aeroporto

Ø  Pernottamenti in hotel 4 **** come da programma con prime colazioni incluse

Ø  Trasporto privato con A/C

Ø  Guida locale  in lingua  italiana in Azerbaijan

Ø  Guida locale  in lingua  italiana in Georgia

Ø  Visite ed escursioni come da programma

Ø  Pensione completa come da programma dalla colazione del secondo giorno ,alla cena del penultimo  giorno.

Ø  Ingressi previsti nel programma 

Ø  Mezzi 4×4 per la salita a Gergeti

Ø  Biglietti della cabinovia di Tbilisi

Ø  Cena con degustazione di vini georgiani

Ø  Cena con spettacolo folcloristico a Baku

Ø  Cena con spettacolo folcloristico a Tbilisi

Ø  Tasse locali

  • Assicurazione medico bagaglio e annullamento viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia.
La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali circa € 285,00 soggette a riconferma sino emissione biglietti aerei

Ø  Bevande alcoliche

Ø  Spese personali

Ø  Il costo del visto per l’Azerbaijan

Ø  Mance per guide e autisti

Ø  Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “Le quote comprendono”

 

 

 

 

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ARMENIA A PASQUA, TRA RITI RELIGIOSI NELLA PERLA DEL CAUCASO

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Il nome originario del paese era Hayq, divenuto più tardi Hayastan, traducibile come “la terra di Haik” (stan è un tipico suffisso persiano per indicare un territorio). Secondo la leggenda Haik era un discendente di Noè. Il termine Armenia fu coniato dai popoli confinanti a partire dal nome della più potente tribù presente nel territorio (gli armeni, appunto) e deriva da Armenak (o Aram), un discendente di Haik e un grande condottiero del popolo armeno.

L’Armenia è il gioiello del Caucaso pronto per essere scoperto, la bellezza di questa Nazione ripaga chi è alla ricerca di luoghi intatti, non ancora contaminati dal turismo di massa.

Antichi monasteri cristiani, misteriosi siti archeologici e ancestrali villaggi sparsi tra montagne maestose ed antiche vie che collegano Europa ed Asia attraverso vallate fiorite, canyon rocciosi e foreste. L’ Armenia è un paese straordinario dall’immenso patrimonio culturale, storico ed artistico.

La storia si è dimostrata più volte sfavorevole nei confronti dell’Armenia, la quale fu sopraffatta dalla maggior parte delle grandi potenze del passato e quasi distrutta all’inizio del XX secolo. L’Unione Sovietica l’occupò e vi si stabilì per 70 anni, lasciando in eredità brutti e imponenti edifici e il sapore delle grandiose parate militari. La tensione con il vicino Azerbaigian si accese all’inizio degli anni ’90 e il continuo blocco economico ha posto l’economia armena a dura prova, tanto che il carburante e altri generi sono venuti a scarseggiare.

Tutto ciò non ha comunque impedito agli armeni di fare le cose che a loro meglio si addicono: celebrare la propria cultura e vivere in maniera rilassata.

Andare in Armenia vuol dire scoprire la ricca storia del primo Paese cristiano e incontrare una popolazione accogliente.

Uscendo dalle grandi città, la campagna armena è stupefacente: ricoperta di fiori di campo, incorniciata da montagne innevate, punteggiata da profonde caverne e ricca di oltre quarantamila chiese e monumenti antichi. L’Armenia, una delle culle della civiltà.

1° giorno: Italia – Yerevan

Incontro dei partecipanti in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e partenza in volo con scalo,direzione  Yerevan.

Yerevan | History, Population, & Tourism | Britannica

2° giorno: Yerevan

Arrivo nelle prime ore del mattino e trasferimento in hotel,assegnazione immediata delle camere ,tempo per il riposo.Dopo la prima colazione, inizio del tour della città di Yerevan, la capitale e la più popolosa città dell’Armenia con il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può ammirare la miglior vista della città. Proseguimento a Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il museo d’arte contemporanea di Gerard Cafesjian.

Armenia: 20 Photos of 'The Cascade' in Yerevan – Food and Travel Moments

Da qui, una passeggiata a piedi porterà fino alla piazza del Teatro dell’Opera Armena e percorrendo la via pedonale di North Avenue, si arriva fino a Piazza della Repubblica, il cuore di Yerevan e dell’Armenia. Visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un’idea approfondita della cultura e della storia dell’Armenia a partire dal III millennio a.C. fino ai giorni nostri. Il Museo si affaccia su Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti.

Piazza Di Libertà Dell'opera Teatrale Di Erevan Fotografia Editoriale - Immagine di esterno, arminiano: 196747181

Visita della Moschea Blu, l’unica rimasta in piedi in tutta l’Armenia, salvatasi durante le distruzioni dell’epoca sovietica grazie al fatto di essere stata trasformata nel Museo della città di Yerevan. Oggi, grazie ai fondi donati dall’Iran, è stata restaurata ed è tornata al suo antico splendore, restituita al culto dell’esile minoranza musulmana di rito sciita d’Armenia.

Moschea Blu - Yerevan, Armenia | Sygic Travel

Cena di benvenuto con spettacolo di musica tradizionale e pernottamento a Yerevan.

3° giorno: Yerevan – Echmiadzin – Zvartnots – Yerevan

Dopo la prima colazione, partenza per la città santa di Echmiadzin, città Patrimonio UNESCO soprannominata “il Vaticano armeno” perché sede del “Catholicos“, il capo della Chiesa Apostolica Armena, dove si potrà vivere l’esperienza di festeggiare Zatik, la Pasqua Armena, uno dei momenti più suggestivi e magici che la spiritualità cristiana possa offrire, assistendo al rituale pasquale nella cattedrale Mayr Ator di Echmiadzin, la più antica del mondo cristiano, durante il quale il Catholicos presiede solitamente la Messa.

Cattedrale di Echmiadzin - Wikipedia

Pranzo pasquale con i piatti della tradizione armena che solitamente vengono consumati in questo giorno e proseguimento alla chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa tetraconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita nel VI secolo sulla tomba della santa martire. Visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (patrimonio mondiale UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Visita del memoriale del Genocidio Armeno sulla collina di Tzitzenakaberd (la Fortezza delle Rondini), un complesso dedicato al milione e mezzo di armeni morti per mano dei Turchi Ottomani nel 1915.

Chiesa Santa Hripsime, Armavir, Armenia

Tempo a disposizione per la scoperta del Mercato Vernissage, un’occasione unica per l’acquisto di oggetti di artigianato, libri, memorabilia dell’ex Unione Sovietica.

Vernissage Flea Market, Yerevan

Pernottamento a Yerevan.

4° giorno: Yerevan – Garni – Geghard – Noratus – Tsaghkadzor

Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Kotayk per la visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo e l’unico a sopravvivere alla distruzione dei luoghi di culto pagani dopo la cristianizzazione dell’Armenia nel IV secolo.

Armenia Tempio Di Garni - Foto gratis su Pixabay - Pixabay

Proseguimento al Monastero rupestre di Geghard, che prende il nome dalla lancia che trafisse il costato di Cristo che, secondo i resoconti medievali, venne portata in questo luogo dall’apostolo Taddeo e qui venne conservata per diversi secoli. In una delle sale scavate nella roccia, famose per la spettacolare acustica, si potrà vivere l’esperienza irripetibile di assistere a un coro a cappella di canti tradizionali religiosi armeni.

Monastero Geghard, Kotaik, Armenia

Pranzo in un ristorante locale dove si assisterà alla preparazione del lavash, il tipico pane armeno non lievitato nominato Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.

E' il lavash il patrimonio dell'Armenia: nel sottile pane tradizionale c'è la storia bimillenaria del Paese asiatico - Turismo Italia News

Proseguimento verso il Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, famoso per il suo cimitero monumentale, pieno di khatchkar (le pietre scolpite in forma di croce tipiche dell’arte armena) risalenti a un periodo che va dal IX al XVIII secolo.

Da Yerevan: Tour di un giorno con il lago Sevan e Dilijan | GetYourGuide

Noratus - | Sygic Travel

Degustazione di formaggi armeni in un caseificio a gestione familiare per assaggiare deliziosi formaggi locali tra i quali spiccano quelli invecchiati nel vino e nel cognac. Arrivo a Tsaghkadzor, rinomata località sciistica durante l’Unione Sovietica, cena e pernottamento.

5° giorno: Tsaghkadzor – Sevan – Dilijan – Akhtala – Haghpat – Dzoraget

Dopo la prima colazione, partenza per la Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, dalla quale si ammirano splendidi panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Il monastero di Sevanavank fu fondato sull’isola di Sevan (ora penisola). Dagli scavi si deduce che questo luogo fu abitato sin dall’era neolitica. Quando nel 301 l’Armenia venne ufficialmente proclamata cristiana, ovunque vennero costruite chiese e monasteri. Grigor Lussavorich (Gregorio L’illuminatore) fondò le prime due chiese di Sevanavank: S. Harutiun e S. Karapet (in onore di Giovanni il Battista). Il monastero fiorisce durante la guida di Mashtoz Yeghivardezi.
Durante le invasioni dei mongoli, di Tamerlano (ecc.) il monastero fu saccheggiato e distrutto. La ricostruzione cominciò nel 1441, dopo la reintegrazione della Santa Sede a Echmiazin. Nel 1451 fu fondato il seminario di Sevanavank il cui programma di studi riprendeva quello dell’università di Tatev.
Durante gli anni sovietici il monastero venne chiuso, la chiesa di S. Astvazazin fu demolita e le pietre furono usate come materiale edile per costruire una casa di riposo a Sevan. Il monastero fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1936. Dagli anni 90 in poi il monastero rifiorisce con la vita religiosa e con il seminario. Il monastero di Sevanavank e’ uno dei luoghi storico-culturali più famosi dell’Armenia.

Tripadvisor | Sevan Lake e Tsaghkadzor fornito da Tatev Travel Agency | Yerevan, Armenia

Sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Passeggiata sulla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le tradizionali case in pietra con i balconi in legno, dove si trovano anche alcuni piccoli laboratori d’artigianato locale. Dilijan | Armenia | Luxe and Intrepid Asia | Remote Lands

Arrivo a Ijevan, il capoluogo della Regione di Tavush, dove si farà il pranzo presso una famiglia locale con i piatti della tradizione armena preparati dalla padrona di casa. Partenza per la valle del fiume Debed, con i suoi tesori di architettura armena medievale, per visitare la chiesa fortificata di Akhtala.

Armenia e Georgia, alla scoperta del Caucaso (12g/11n) - EtnoArmenia Tours

Costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture, eseguite tra il 1205 e il 1216, annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell’Impero di Bisanzio.

Akhtala Monastery- Armenia

Visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita.

Haghpat, Sanahin, Akhtala

Armenia, Azerbaijan e Georgia - Monastero di Sanahin - InOgniDove.it

Pernottamento a Dzoraget.

6° giorno: Dzoraget – Gyumri – Aknalich – Yerevan

Dopo la prima colazione, partenza per Gyumri, la seconda città dell’Armenia che in passato è stata chiamata in molti modi: originariamente era Kumayri, poi divenne Alessandropoli e, con la morte di Lenin, assunse il nome di Leninakan, che durò sino alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Visita del centro della città, rappresentato dalla Piazza Vardanants, dove si affacciano la chiesa di Yot Verk, al cui interno si trova un’icona veneratissima della Madonna dalle Sette Ferite, la chiesa del Santissimo Salvatore, attualmente in ricostruzione e il palazzo del Municipio.

Gyumri Immagini - Sfoglia 936 foto, vettoriali e video Stock | Adobe Stock

Gyumri è la seconda città dell’Armenia ed è tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 e che causò decine di migliaia di vittime. Oggi la città si è ripresa da questo triste evento e offre a chi la visita uno stile di vita rilassato e bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau.

12 Things to Do in Gyumri, Armenia: Complete Gyumri Guide

Pranzo in un ristorante locale con i piatti della cucina armeno-siriana e partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone e proseguimento per Yerevan.

How to Visit the World's Largest Yazidi Temple in Armenia

Arrivo a Yerevan, tempo a disposizione, cena e pernottamento.

7° giorno: Yerevan – Khor Virap – Noravank – Areni – Yerevan

Dopo la prima colazione, partenza verso il sud dell’Armenia e visita del monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia.

Da Yerevan: tour del monastero di Khor Virap, della cantina e della grotta degli uccelli | GetYourGuide

Il monastero venne costruito sul luogo in cui si trova il pozzo-prigione (Khor Virap significa “pozzo profondo”) in cui nel III secolo venne rinchiuso San Gregorio l’Illuminatore, l’evangelizzatore dell’Armenia.

Si prosegue verso la regione vinicola di Vayots Zor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, famosa per la grotta in cui è stata trovata la più antica cantina vinicola del mondo (risalente a 6000 anni fa), all’interno della Grotta degli Uccelli, dove gli archeologi hanno portato alla luce una pressa per l’uva, contenitori per la fermentazione, barattoli, bicchieri da vino e resti di graspi, semi e bucce d’uva.

things to do in Vayots Dzor

La produzione vinicola, che aveva luogo in prossimità di un luogo di sepoltura, era forse dedicata ai morti. Pranzo presso una cantina vinicola locale a conduzione familiare con degustazione di vini. Visita di Noravank, opera dell’architetto Momik, un monastero circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi.

Noravank Monastery

Rientro a Yerevan, cena e pernottamento.Camere a disposizione sino orario di partenza.

8° giorno: Yerevan – Italia

In nottata trasferimento in aereoporto e operazioni imbarco volo di rientro in Italia.

Arrivo e fine dei servizi.


 

 

La quota comprende:
  • Voli internazionali con scalo in classe economica franchigia bagaglio 20 kg
  •  7 pernottamenti come da programma con prime colazioni incluse hotel 4****
  • Trasporto privato con A/C
  • Guida locale parlante italiano per tutta la durata del tour
  • Visite ed escursioni come da programma
  • Pensione Completa con acqua inclusa ai pasti (6 prime colazioni, 6 pranzi, 6 cene)
  • Ingressi previsti
  • Coro di canti sacri al monastero di Geghard
  • Pranzo con degustazione di vini armeni
  • Degustazione del cognac armeno Ararat (2 tipi di cognac) e visita alla distilleria
  • Degustazione di formaggi armeni
  • Navigazione sul lago di Sevan (soggetta alle condizioni meteo)
  • Cena con spettacolo tradizionale
  • Sistema audio whisper
  • 1 bottiglia d’acqua al giorno a testa in pullman (0,5 l)
  • Tasse locali
  • Assicurazione medico (50.000,00 €) bagaglio (1.500,00 €)
  • Assicurazione ANNULLAMENTO
La quota non comprende:
  • Tasse aereoportuali soggette a riconferma all’emissione dei biglietti € 340,00
  • Bevande alcoliche
  • Spese personali
  • Mance
  • Tutto quanto non menzionato nella voce “La quota comprende”
Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

 

 

INFORMAZIONI UTILI

DOCUMENTI

È necessario che il passaporto in corso di validità.

Dal 10 gennaio 2013 non è più necessario il visto d’ingresso in Armenia per tutti i cittadini dell’Unione Europea per soggiorni fino a un periodo massimo di 180 giorni nell’arco di 12 mesi.

 

FUSO ORARIO

+3 ore rispetto all’Italia, +2 ore quando in Italia vige l’ora legale (l’Armenia non adotta ora legale).

 

ELETTRICITA’

A 220 volt. È consigliabile portare con sé un adattatore universale anche se le prese sono generalmente a due lamelle tonde tipo Shuko e compatibili con quelle italiane.

 

CLIMA E ABBIGLIAMENTO

L’Armenia è un paese montagnoso: il 90% del territorio si trova ad un’altitudine di almeno 1000 metri sul livello del mare. I periodi migliori per le visite vanno da aprile a ottobre. Ad agosto si possono raggiungere i 35/40°C, anche se il caldo è secco. L’inverno è freddo, con temperature che sovente raggiungono anche i -10°C e durante l’autunno, di breve durata, i boschi si trasformano in distese dorate e rosse; le distese di margherite e papaveri che ammantano i rilievi sono un aspetto tipico della tarda primavera. È consigliabile un abbigliamento casual, scarpe comode e qualcosa di pesante per la sera nelle aree montane, anche in estate.

 

VACCINAZIONI

Non sono richieste vaccinazioni particolari. Consigliamo di portare i medicinali personali e un piccolo kit pronto soccorso. Per quanto sia sempre potabile, il consiglio è di non bere acqua che non sia imbottigliata.

 

MONETA

Il Dram armeno (AMD) è la valuta dell’Armenia e al cambio attuale (giugno 2024) 1 euro equivale a circa 410 dram.

Ci sono monete da 10, 20, 50, 100, 200 e 500 dram.

Ci sono banconote da 1000, 5000, 10000, 20000, 50000 e 100000 dram.

Le principali valute straniere (euro, dollari, sterline, rubli) possono essere cambiate senza difficoltà ma non sono accettate banconote rovinate. L’utilizzo di bancomat e carte di credito è abbastanza agevole nelle grandi città ma è molto limitato nel resto del Paese.

 

TELEFONO

Il prefisso dell’Armenia è +374. Per telefonare in Italia si deve digitare +39 seguito da prefisso e numero telefonico richiesto. Gli hotel applicano normalmente costi abbastanza alti per chiamate internazionali e i costi di roaming sono elevati. Connessioni Wi-fi di buona qualità sono comunque disponibili in alberghi e locali e sono spesso messe a disposizione dei clienti in maniera gratuita.

 

LINGUA

La lingua ufficiale è l’Armeno, una lingua autonoma riconosciuta come un ramo linguistico a sé stante nella grande famiglia delle lingue indoeuropee, che possiede un alfabeto proprio ideato nel IV secolo da Mesrop Mashtots. Sono molto parlati il russo, il francese e l’inglese.

 

TRASPORTI

Bus, filobus e metropolitana, aperta dalle 6.30 alle 23.00 sono i mezzi più utilizzati a Yerevan e sono molto economici. Molto utilizzate sono anche le cosiddette Mashrutke, pullmini a 10/15 posti che percorrono tragitti predeterminati, anche collegando tra di loro le città. Possibile girare in taxi a prezzi economici.

 

SICUREZZA

L’Armenia è un paese generalmente sicuro e vanta livelli di sicurezza per lo straniero tra i più alti del mondo. La sua capitale, Yerevan (così come le altre due grandi città di Gyumri e di Vanadzor), malgrado sia una metropoli da un milione e mezzo di abitanti, non è una città pericolosa e la microcriminalità è pressoché inesistente. Questo non vuol dire che non si debba sempre usare il buon senso quando si cammina per le strade di notte, le visitatrici di sesso femminile devono essere consapevoli che le donne sole sono uno spettacolo insolito durante le ore più tarde.

 

SHOPPING

I negozi sono aperti dalle 9 alle 19 o dalle 10 alle 22.

Il Vernissage, un mercato all’aperto che si trova a poca distanza da Piazza della Repubblica, offre grandi opportunità per lo shopping (da artigianato a cimeli di epoca sovietica) ed è una tappa obbligata per chiunque venga in Armenia. Negli anni passati il mercato si svolgeva solo di Sabato e Domenica ma, negli ultimi tre anni, è aperto tutti i giorni (anche se comunque il fine settimana le bancarelle sono molto più numerose).

Un altro mercato da non perdere a Yerevan è il mercato coperto di GUM, che si tiene tutti i giorni nel sud della città. Qui sono in vendita, oltre alla frutta e verdura fresche, ogni tipo di spezia e tantissima frutta secca e disidratata.

Molti supermercati nelle grandi città sono aperti 24/7.

 

CUCINA

Il cibo è uno dei punti forti dell’Armenia ed è generalmente sicuro, anche quello di strada.

Alcuni esempi di gustosi piatti armeni sono:

Khoravats, barbecue di maiale, agnello, pollo o manzo, solitamente aromatizzato con cipolle e spezie serviti alla brace con pomodori, melanzane o patate.

Borsch, una zuppa di verdure di origine russa, tradizionalmente preparata con barbabietole che conferiscono il suo tipico colore rosso.

Dolma, foglie di vite ripiene di riso e carne, esistono anche varietà con foglie di cavolo ripiene, peperoni, pomodori o melanzane.

Khash, un piatto tradizionale, un alimento nutriente invernale di piedi di manzo bolliti che una volta mangiavano i poveri delle campagne, oggi è considerato una prelibatezza e di solito è mangiato la mattina presto in inverno nei periodi di festa.

Frutta e verdura armeni sono speciali. Si consiglia vivamente di provarli, vi assicuriamo che non dimenticherete mai il sapore di albicocche, pesche, melograni, uva, ecc

Lavash, il tipico pane armeno, è un impasto senza lievito cotto all’interno di un forno d’argilla ed è servito quasi ovunque.

 

BEVANDE

Bevande Alcoliche

In Armenia sono molto diffusi gli Oghi, distillati dalla frutta ad alta gradazione alcolica che gli Armeni chiamano anche Vodka. I più bevuti sono Tut oghi (Vodka di gelso), Tsiran oghi (Vodka di albicocca).

I marchi più famosi di birra sono Gyumri, Kilikia, Kotayk ma si stanno affacciando sul mercato anche le produzioni di birra artigianale. Il marchio più famoso è Dargett.

Per quanto riguarda il vino, l’Armenia è il luogo dove è stata ritrovata la più antica cantina del mondo (risalente a 6000 anni fa) e le cantine sono innumerevoli. I vini prodotti sono derivati da uve autoctone come Areni, Khndoghni, Voskehat, Haghtanak, Kangun, ecc.

Il Brandy, che gli armeni chiamano Cognac in base a un accordo internazionale con la Francia che permette all’Armenia di utilizzare questo nome, è di altissimo livello e molteplici sono le distillerie che lo producono. Il marchio più famoso è Ararat (che si dice fosse il preferito da Winston Churchill), ma sono anche molto apprezzati i marchi Noy e Proshyan.

Altri tipi di bevande

Il Tan è una bevanda a base di yogurt Matsun mescolato con acqua e sale.

Il caffè di Jazzve (la tipica caffettiera armena) è bevuto ovunque e l’acqua viene bollita insieme alla polvere che, una volta che il caffè viene versato in tazza, si deposita sul fondo.

Molto apprezzato e bevuto è anche il tè e le tisane alle erbe.

Acqua

L’acqua del rubinetto è generalmente sicura (anche se è sconsigliato comunque berla) in quanto proviene direttamente dalle montagne, ma si può anche acquistare acqua minerale in bottiglia sia liscia che frizzante a quasi ogni angolo di strada.

 

MUSICA, FILM E LETTERATURA

Famosissima è la “Danza delle sciabole”, un classico di Aram Khachaturian, nato in Georgia ma di origina armena. Nell’ambito della musica tradizionale armena Djivan Gasparyan, virtuoso dell’antichissimo “duduk” (nominato dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità), una sorta di flauto con sonorità simili all’oboe e ottenuto da legno d’albicocco, conosciuto dal grande pubblico dopo il suo utilizzo nelle colonne sonore dei film Il Corvo e Il Gladiatore.

Per i cinefili l’indiscusso padre del cinema armeno è Sergej Parajanov e il suo film più conosciuto è “Il colore del melograno” (1969) che racconta la vita del trovatore armeno Sayat-Nova. Più recentemente, un film che va sicuramente ricordato è “Ararat” (2002) di Atom Egoyan, presentato fuori concorso al 55mo Festival del Cinema di Cannes.

Tra le letture da non perdere, “Viaggio in Armenia” del poeta russo Osip Mandelstam e “La masseria delle Allodole”, un romanzo sullo sfondo del genocidio armeno scritto da Antonia Arlsan, una scrittrice italo-armena.

 




INDIA: RAJASTHAN E LE TIGRI – HOLI FESTIVAL

Pittori impressionisti come Monet, Renoir e Degas, per tradizione amanti del colore e della luce, si sarebbero sentiti a proprio agio durante l’HOLI FESTIVAL, una delle ricorrenze più vivaci e attese tra le festività indiane. Tre giorni di delirio collettivo multicolore che celebra l’arrivo della primavera e con essa il periodo del raccolto, coinvolgendo tutta la società indiana a prescindere da religione o classe sociale. Protagonista assoluta una polvere naturale, chiamata AABIR o GULAL, dalle sgargianti tonalità di blu, rosso, giallo, turchese e rosa.

Preparatevi ad incontrare ovunque persone in festa. Quella dell’ Holi è una ricorrenza che segna la fine dell’inverno e l’avvicinarsi della primavera. I fiori iniziano a sbocciare, il sole splende nel cielo e sembra che ogni altra cosa passi in secondo piano.

Più di ogni altra festività, Holi è il trionfo dell’India gioiosa ed esuberante. Lasciatevi trascinare dai costumi colorati, dai sari in seta, dai colori sgargianti, dagli incensi, dai suoni e dalle bandiere, dai templi e dai luoghi sacri di questo straordinario paese.

In India è una delle feste più attese dell’anno. L’Holi Festival celebra l’inizio della primavera e coinvolge migliaia di persone. La manifestazione è una ricorrenza annuale molto antica e ha inizio con lo spargimento di polvere colorata, canti e balli. E’ una festa collettiva che coinvolge tutta la popolazione. Tutti si abbracciano, si baciano, cantano, ballano e suonano per far trionfare l’amore. Infatti, questa è la festa dell’amore, della passione, della gioia, della fratellanza e del colore.

Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione, la luce eterna dell’anima”.
(tratto da Sri Vidya n.4 pag.5)

HOLI: IL FESTIVAL DEI COLORI IN INDIA!

GIORNO  11 marzo ITALIA – DELHI

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni imbarco volo a Delhi. Pasti e pernottamento a bordo.

 

GIORNO 12 marzo DELHI

Pensione completa: All’arrivo dopo disbrigate la formalità all’aeroporto trasferimento in hotel (camera fruibili da subito). Dopo pranzo inizio della visita guidata in italiano alla città vecchia, un affascinante e pittoresco dedalo di viuzze, è divisa in due parti dalla via “dell’Argento”, un susseguirsi colorato e vivace di botteghe e bazaar. Nella stessa zona si potrà visitare la Jama Masjid, una delle più grandi moschee del mondo, edificata nel 1650. Pomeriggio visita di Nuova Delhi con i suoi monumenti più importanti: i palazzi governativi dell’epoca coloniale davanti al India Gate e Tempio di Sikh. Cena e pernottamento in hotel.

Buy Laces, Beads, & More From Kinari Bazaar | LBB, Delhi

Delhi: tour di Jama Masjid, Qutub Minar e Tomba di Humayun | GetYourGuide

 

Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  13 marzo DELHI – AJMER – PUSHKAR

Pensione completa: In mattina presto imbarcate il treno per Ajmer con colazione al sacco e all’arrivo ad Ajmer trasferimento a Pushkar.

All’arrivo sistemazione in hotel e pranzo.

Pomeriggio visita di Pushkar, città santa che ospita l’unico tempio dedicato al Dio Brahma di tutta l’India. È una delle città sante e più importante per gli induisti. Qui i c’è un lago ritenuto sacro. La leggenda narra che il lago nacque da una lacrima del Dio Brhama, il Dio creatore È una delle città più tranquille del Rajasthan.

Vista panoramica aerea della città di pushkar india | Foto ...

Quando Andare a Pushkar? Clima e Meteo. 4 Mesi da Evitare! - Rajasthan - Dove e Quando

Escursione al tempio di Brahma e al forte di Chittorgarh da Jaipur

Successivamente alla visita, tempo dedicato ad una passeggiata nel mercato locale di Pushkar per vivere la quotidianità locale.

Pushkar: cosa vedere, informazioni, consigli, foto.

 

INDIA – Pushkar, un universo sospeso – Ci vediamo quando torno

Cena e Pernottamento.

 

GIORNO  14 marzo PUSHKAR – JAIPUR – HOLI FESTIVAL

Pensione completa: Dopo la prima colazione (presto la mattina) trasferimento a Jaipur.

La mattinata sarà dedicata al Festival di Holi, famoso in tutto il mondo, una delle più antiche celebrazioni hindu della stagione primaverile, conosciuta come la “festa dei colori”, della gioia, del divertimento, della pace e dalla tolleranza.

I Colori dell'India (Holi Festival): 21-29 Marzo 2024 | Pittaluga Viaggi

Festeggiamenti durante l'Holi, India - Bing Gallery

È osservata principalmente in India, Nepal e nelle zone del mondo con significativi gruppi di popolazioni di origini indiane. La festa si inaugura con l’accensione, la notte prima del giorno Holi, di un falò che prende il nome di Holika Dahan, dove Holika è il nome di un demone delle scritture Hindu e Veda. La mattina del giorno dopo la festa esplode in un carnevale di colori, giochi, danze e canti. L’Holi è spesso celebrato all’avvicinarsi dell’equinozio di primavera in un giorno di plenilunio. La data del festival, quindi, non è fissa ma varia ogni anno a seconda del calendario induista e del calendario gregoriano.

Holi 2023: Know the significance, time, rituals of Holika Dahan

Che cos'è la Holi Fest in India - Viaggi Pop

I significati del festival sono la vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera, l’addio dell’inverno, l’incontro con gli altri, la voglia di giocare, ridere, dimenticare i dolori, perdonare e consolidare le relazioni.

Amici Festeggiare Holi Festival In India - Fotografie stock e altre immagini di Holi - Holi, Festeggiamento, India - iStock

Poi alla sera la vista del Tempio delle Schimmie (Galta Ji).

Giro turistico di Jaipur con tempio delle scimmie (tempio Galta ji) | GetYourGuide

Galtaji Temple: Where The Monkeys Run The WorldMemorable India Blog

Successivamente visita al Tempio di Birla.

Tour guidato dei templi di Jaipur - Prenotazione a Civitatis.com

Birla Mandir Temple in Jaipur District | Expedia.co.in

Cena e pernottamento

 GIORNO  15 marzo: JAIPUR 

Colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita della “città rosa“, capoluogo del Rajasthan, nodo commerciale e turistico di prim’ordine, è oggi un centro di almeno 1.300.00 persone, sito in un’area semidesertica. Jaipur colpisce perché è architettonicamente ordinata secondo precise geometrie. È famosa per i suoi edifici in arenaria rosa, sembra però che l’appellativo derivi da un episodio del 1876, quando Jaipur fu ridipinta di rosa per la visita del principe del Galles.

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La prima visita sarà fatta al Forte Amber. da Jaipur. L’ultimo tratto di salita al Forte si percorre a dorso di placidi elefanti per meglio entrare nello spirito dei luoghi. All’ interno delle mura si visitano palazzi e padiglioni di raffinata bellezza ed il piccolo tempio della Dea Kali.

India - Alla scoperta del meraviglioso Forte Amber in India - Go Asia

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Quindi visita alla città vera e propria: all’ Osservatorio, ricco di strumenti d’eccezionale grandezza e dove si trova il “Sancrat” (il Principe della Meridiana), uno gnomone alto 90 piedi.

Da Delhi: escursione privata di 2 giorni con guida a Delhi e Jaipur | GetYourGuide

Poi al Palazzo del Vento, che sorge su una delle principali strade della città, un curioso palazzo elaborato e fantasioso ma nello stesso tempo limpido esempio d’arte orientale costruito anch’esso con la “pietra del deserto“.Visita della città di Jaipur con guida turistica esperta e pranzo | GetYourGuide

Ed infine visita al Palazzo del Maharaja risalente al 1570.

Palazzo Reale - Jaipur

Esclusivo: Cena con una famiglia locale, dopo una lezione di cucina che ci svelerà i segreti della tradizione culinaria locale.

GIORNO  16 marzo JAIPUR – RANTHAMBORE

Dopo colazione partenza per Ranthambore. Con la sua numerosa popolazione di tigri costituisce una delle riserve di punta del “Progetto Tigre“. Il parco nazionale di Ranthambore era un tempo il terreno di caccia del Maharaja di Jaipur. Nel 1955 fu dichiarato riserva naturale; nel 1980 divenne un parco nazionale. Nel 1972 venne incluso nel Project Tiger. Con l’aggiunta delle vicine riserve di Keladevi e Mansingh, l’area totale del parco nazionale è di 1.334 kmq. Le tigri di Ranthambore sono tra le meglio documentate, le più fotografate e filmate di tutte in India. È anche il parco in cui una serie di progetti intrapresi con successo dagli ambientalisti hanno portato benefici anche ai villaggi circostanti attraverso progetti sanitari, assistenza agricola e rimboschimento.

Pomeriggio safari con la guida naturalista nel parco nazionale di Ranthambore.

Ranthambore National Park – Kaziranga National Park and Tiger Reserve ~ Tour Packages & Safari Bookings Official

Tour organizzati al Ranthambore National Park in Rajasthan

 

Esperienza Esclusiva: Passeggiata in un villaggio per esplorare la vita della campagna Indiana e provare il tè masala lungo la strada che viene preparato nel tandoor. Visita di un tempio antico per la preghiera serale.

GIORNO  17 marzo RANTHAMBORE – FATEHPUR SIKRI – AGRA

Mattina presto safari con la guida naturalista nel Parco Nazionale di Ranthambore, uno dei parchi più grandi e ricchi di fauna dell’India, dove è possibile ammirare la tigre indiana. Il parco circondato dei Monti Aravalli e non molto distante dal deserto del Thar, Ranthambore vanta scenari desertici così come aree verdi e pianeggianti. Fu per molto tempo riserva di caccia dei Maharaja di Jaipur fino a che non venne dichiarato riserva naturale e parco nazionale dedicato alla tutela della tigre indiana. Ad oggi è considerato il posto migliore per vedere la tigre indiana nel suo habitat naturale.

Safari di 2 giorni a Ranthambore

Rientro in hotel per la colazione, partenza per Agra, sosta Fatehpur Sikri per la visita della città deserta del XVI secolo, abbandonata dopo soli 14 anni della sua edificazione, con bellissimi palazzi in arenaria rossa.

Self-guided tour of Fatehpur-Sikri | SmartGuide

Fatehpur Sikri Tourism (Agra) (2024) - A Complete Travel Guide

Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  18 marzo AGRA 

Prima colazione in hotel.

Visita del superbo Taj Mahal (Patrimonio dell’UNESCO), uno delle sette meraviglie del mondo, il sogno di marmo, un mausoleo di marmo bianco fatto costruire dall’imperatore moghul Shah Jahan, a commemorazione della propria sposa, morta nel 1631 dando alla luce il loro 14 figlio.

Secrets, History, and Facts About the Taj Mahal

Visita del Forte Rosso di Agra (Patrimonio dell’UNESCO), che fu la prima rocca forte dei moghul, fatta costruire da Akbar. Circondata dal fiume Yamuna la fortezza monumentale deve il suo nome al materiale utilizzato per la costruzione, l’arenaria rossa, menzionata per la prima volta nel 1080, e il primo sultano che si trasferì da Delhi alla volta della fortezza fu Sikandar Lodi nel 1500 circa. Si tratta di una delle fortezze più importanti e rappresentative dell’India, grazie alla sua ubicazione e costruzione poiché è circondata da un fosso d’acqua proveniente dal fiume. In passato erano conservati i tesori dello stato e fu abitata da differenti imperatori. Akbar il Grande (1542-1605) voleva rendere Agra la capitale dell’impero moghul ma arrivò nella fortezza solo poco prima della sua morte. Le mura sono grandiose, con un fossato tra cinta esterna e interna.

AGRA FORT: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2024) - Tripadvisor

Visita di Bimbo di Taj Si chiama la tomba di Itmad ud Daula è un mausoleo moghul nella città di Agra, nello stato indiano dell’Uttar Pradesh. Spesso descritta come una “scatola dei gioielli“, a volte chiamata “Bacha Taj“, la tomba di I’timād-ud-Daulah è spesso considerata una bozza del Taj Mahal La tomba, costruita tra il 1622 e il 1628, rappresenta una transizione tra la prima fase dell’architettura monumentale di Mughal – costruita principalmente in arenaria rossa con decorazioni in marmo, come nella Tomba di Humayun a Delhi e nella tomba di Akbar a Sikandra – alla sua seconda fase, basata su marmo bianco e intarsio di pietra dura, più elegantemente realizzato nel Taj Mahal.

Tomba di Itimad-ud-Daulah biglietti elettronici e guida salta fila 2024 - Agra

Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  19 marzo AGRA – DELHI

Prima colazione in hotel e partenza per Delhi.

Lungo il percorso visita del Vrindavan, conosciuta anche come la città dei templi e la terra di Krishna. Scoprite la calma delle rive del fiume Yamuna, una città vivace e colorata con i suoi bazar, palazzi e haveli. Ogni primavera, una marea di festaioli intensi esaltano i colori di Vrindavan durante le frenetiche celebrazioni di Holi in città. Annunciando l’arrivo della primavera, Holi, il “Festival dei colori” indù, è quando la gente del posto e i visitatori si uniscono allegramente all’improvviso e organizzano eruzioni di colore.

2.400+ Vrindavan Foto stock, immagini e fotografie royalty-free - iStock

Al termine proseguimento per Delhi. All’arrivo sistemazione in hotel per cena e pernottamento.

GIORNO  20 marzo DELHI – ITALIA

Partenza con volo di linea per Italia e pernottamento a bordo. In prima mattinata arrivo in Italia.                                    

 Fine dei servizi.

  • LE QUOTE COMPRENDONO:
  • Voli andata e ritorno Italia – Delhi
  • Tutti i trasferimenti da/per aeroporti in India con mezzo private
  • Sistemazione in hotel 5***** – 4**** o Heritage;
  • Trattamento di Pensione completa;
  • Escursione a dorso d’Elefante per la salita al Forte Amber Jaipur.
  • 2 Safari nel parco nazionale di Ranthambore;
  • La guida parlante italiano per tutta la durata del tour
  • Abito tradizionale per festeggiamenti di Holi festival;
  • Visite ed escursioni come da programma;
  • Assistenza in Italiano 24 X 07;
  • Acqua a bordo del veicolo durante il viaggio;
  • Tutte le tasse governative attuali.

 

  • LA QUOTA NON COMPRENDONO:
  • Visto d’ingresso in India con modalità online;
  • Assicurazione ANNULLAMENTO AL VIAGGIO copre intero valore costo.
  • Spese da pagare ai monumenti per poter fotografare/filmare;
  • Mance ed extra di carattere personale;
  • Tutto quello non indicato nella “quota comprende”.
  • Tasse aeroportuali
  • Extra di carattere personale



INDIA DEL SUD – LA FESTA DEL PONGAL KUMBA MELA

INDIA DEL SUD

Luoghi Sacri e Natura Insolita

Il tour si effettua durante la Festa del Pongal

                                                                   Estensione al  Kumba Mela 

 

 

Viaggio alla scoperta di una terra incredibile e misteriosa dove grandiosi templi segnano il confine tra cielo, terra e acqua. Imponenti palazzi a comporre città sacre, splendidi templi riccamente decorati a cui fa da cornice l’esuberante natura tropicale: palmeti, piantagioni di alberi della gomma e piante da tè, giardini delle spezie, risaie, fiumi, lagune, spiagge, il mare.

In Kerala è previsto un pernottamento in house boat per poter godere al massimo di questo angolo di paradiso, navigando tra le backwaters, meglio conosciute come la “Venezia dell’India”, una rete di fiumi, canali, lagune e laghi situati vicino al Mare Arabico, un ambiente, suggestivo e unico a mondo.Tour alla scoperta del Kerala con visita del Parco Nazionale di Periyar e del Kumarakom Bird Sanctuary. Esperienza sulle case galleggianti.
Le Kerala backwaters sono talmente estese che per visitarle si fanno delle vere e proprie crociere a bordo di kettuvallam, barche tipiche sulle quali si naviga, si mangia e si dorme, e tra un escursione e un massaggio sorseggiando un the verde.

L’altro volto dell’India: l’esuberante vita religiosa nelle città del sud, non si riscontra in nessun altra zona dell’India, in quanto questa zona non è stata condizionata dalla conquista islamica, per cui ha conservato in modo autentico le più ricche antiche traduzioni Hindu.

L’ India del Sud o penisola del Deccan oggi racchiude gli stati del Tamil Nadu, Kerala e Karnataka, ognuno con tradizioni e cultura diversi, ma con punti in comune, tra cui la religione induista, che ancora oggi ne regola lo stile di vita.
L’India del Sud è il luogo di origine delle antiche pratiche di medicina tradizionale Ayurveda, che possiamo far risalire sino a circa 3000 anni fa. Ayurveda nell’antica lingua sanscrita significa “la scienza della vita”.  Sempre nel Kerala particolarmente famose sono le danze “Kathakali” di origine antichissima e dagli elaborati costume.

Il Pongal è la festa del raccolto

Gli agricoltori come ringraziamento al Dio Sole offrono il “Pongal”, una ricetta a base di riso e latte. Pongal significa la fine della stagione agricola. Il primo giorno del Pongal festa, viene raccolto il mais e cucinato per la prima volta in questo giorno e si festeggia gioiosamente in ogni casa. Vengono donati cibo, vestiti e soldi ai poveri. Il secondo giorno del Pongal è dedicato al bestiame. Vacche e tori hanno un ruolo significativo nella vita del contadino. La mucca dà il latte e il toro viene utilizzato in attività agricole. Il bestiame viene lavato, le corna vengono dipinte ed al collo vengono poste “muti beedds” colorate e sonagli. Pongal segna l’inizio di Uttarayana, il movimento del Sole verso Nord e anche il tempo del raccolto. Quattro giorni di grandi celebrazioni. Le mucche sono abbellite da ornamenti e portate in processione. Le entrate delle case sono decorare con graziosi disegni (Kolam o Rangoli). In Tamil Nadu, Pongal è anche dolce cotto con il riso del nuovo raccolto.

Il segreto del Chettinad

Nel Tamil Nadu vi è un distretto del tutto particolare: il Chettinad, terra dei leggendari   Chettiars, genìa di geniali mercanti che qui costruirono nei secoli le  loro splendide magioni.

 

                                          Tour nel Festival più spirituale in India

          Non c’è migliore occasione per visitare l’India che in occasione del Kumbh Mela.

Una tradizione antica di millenni, dal dicembre 2017 ha anche un nome moderno:

                          «Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità – Unesco».

 

“Esiste un altro posto al mondo che riesca a stravolgerti i sensi più dell’India? Niente può preparare il profano a questo assalto di odori e di colori, al caldo, al movimento, al perpetuo movimento della folla. All’inizio ne sei sopraffatto ma a poco a poco ti rendi conto che è come un’onda: se le opponi resistenza ti rovescerà, ma se ti ci butti dentro riemergerai facilmente dall’altra parte. E’ un mondo nuovo, tutto diverso. La vera sfida sta nel sapersi adattare, adattarsi per poi rinascere”.

(Jude Dench in “The Best Exotic Marigold Hotel”)

Il Kumbh Mela è il più grande raduno spirituale del mondo. Si celebra ogni 12 anni a in una delle città sante dell’India. Lungo le rive del Gange nel punto in cui questo riceve le acque dello Yamuna, nello stato dell’Uttar Pradesh. Dista 122 km da Varanasi (o Benares), altra città santa lungo le rive del Gange.

Alla confluenza (sangam) di tre fiumi: il Gange, lo Yamuna e il Saraswati, proprio in questo luogo si svolge il Kumbh Mela.

In India le celebrazioni religiose e le feste sono osservate con enorme partecipazione e grandiosità. Il Kumbh Mela raduna milioni di persone che vanno lì con un unico desiderio: ottenere moksha, cioè la liberazione dal ciclo delle rinascite, ritenuto il più alto scopo della vita.

Non stupisce che per un simile obiettivo le persone attraversino l’intero continente e facciano mille sacrifici pur di essere presenti a questo evento unico.

Il festival è un’esperienza irripetibile per ogni viaggiatore, in particolare per chi è curioso di religione e filosofia indù. L’atmosfera del Kumbh Mela è un incredibile insieme di emozioni: campane che suonano, canti di inni e mantra vedici, processioni dei Naga Sadhus e altri Akhaaras su cammelli ed elefanti, carri d’oro e d’argento tirati dai devoti per mostrare forza e abilità: un puro incanto per l’anima. Un raduno di milioni di persone che arrivano utilizzando ogni possibile mezzo di trasporto: aerei, treni, autobus, automobili, carri trainati da tori, cavalli, cammelli e persino elefanti oppure a piedi, portandosi il necessario per dormire e mangiare.

Chi partecipa al Kumbh Mela: Sadhu, Yogi e Naga Baba

A partecipare al Kumbh Mela sono prevalentemente gli yogi, i maestri dello yoga, disciplina di fatto molto più complessa e sentita rispetto a quanto praticato in Occidente, così come i naga baba, guerrieri asceti che, nudi e coperti di cenere, brandiscono in mano il tridente di Shiva. In ultimo i sadhu, uomini che presentano il viso dipinto e una lunga barba, i quali investono la propria esistenza nella meditazione e nell’ascesi, distaccati dalla frenesia del quotidiano. Tutti si immergono nelle acque dei fiumi Gange o Yamuna, indossando ghirlande e intonando inni religiosi.

Il Festival Kumbh (Kumbh Mela) si tiene nella notte di luna piena (Purnima) del mese di Paush e durante tutto il mese. Si celebra a Haridwar, Ujjain e Nasik ogni quattro anni, ma il Kumbh a Prayag ha un significato speciale. (4 città) Il Festival Kumbh si caratterizza per il fatto che si tiene sulle rive dei fiumi sacri.
A Prayag ogni 12 anni si tiene sulle rive dei fiumi Gange-Yamuna e il mitico Saraswati scorre in sotterraneo. A Haridwar sul Gange e a Nasik sul Godavari. Una grande fiera si svolge in queste occasioni sulle rive di questi fiumi con un enorme congregazione di pellegrini devoti. La festa e la mitologia risalgono all’evento del frullamento dell’Oceano di Latte (Universo) narrato nello Shiva Purana e in altri testi classici hindu da cui scaturirono gli elementi di nuovo puri fra cui la amrita (liquido di immortalità). Shiva la trasportò in una brocca (Kumbh) e perse 4 goccie. (Altre versioni parlano di gocce del suo sperma). La brocca viene celebrata descritta analizzata con molti simboli esoterici. Per questo evento si muovono gli asceti che vivono nelle parti più remote dell’India e cheper, la maggior parte vivono nudi e si sottopongono a ascesi speciali. Il bagno, i bagni rituali del periodo astrologico del Khumba Mela hanno una efficacia tradizionale e ispirano gli hindu a sensazioni mistiche intense.

A questo rito antichissimo assisteremo insieme, all’alba: noi dei Viaggi di Giorgio saremo lì sull’argine della Gange, con gli asceti e i pellegrini, per osservarli e partecipare con rispetto. E saremo  in ottime posizioni da cui fotografare uno dei più grandi spettacoli umani che esistano.

Ci vuole esperienza, per muoversi bene in un Maha Kumbh Mela e noi ne abbiamo da vendere.Lo organizziamo da oltre 30 anni.

Saremo tra i pochi T.O. a proporre incontri con i Santoni e poterci parlare, cosa non consentita  tutti.

La Kumbh Mela 2025 si celebrerà, da  Gennaio a Marzo, ad Allahabad, città dello stato indiano dell’Uttar Pradesh. È una città molto importante per l’Induismo, poiché sorge nel luogo in cui i sacri fiumi Gange, Yamuna e Saraswati confluiscono. Ho creato un itinerario speciale per assistere a questo pellegrinaggio del Kumbh Mela, studiato appositamente per far immergere i viaggiatori nell’atmosfera spirituale e mistica dell’evento. A differenza dei tour tradizionali, l’accento qui non sarà posto sull’aspetto folkloristico, ma su quello mistico-religioso, nella ferma convinzione che, anche se da spettatori, non si possa arrivare impreparati ad un evento di tale portata ed importanza.

L’idea è quella di seguire un itinerario che sia anche una sorta di preparazione spirituale al Kumbh Mela, che permetta anche a visitatori stranieri che professino altre religioni, di comprendere il valore di questa atavica festa religiosa, che vede radunarsi non solo fedeli, ma anche le voci Hindu più autorevoli, per confrontarsi e parlare della fede. Tra le feste indiane è una di quelle che richiedono maggior compartecipazione emotiva, per coglierne davvero il senso e lo spirito.

Il pellegrinaggio è un atto comune a tante religioni, è un evento spirituale prima che turistico e come tale va rispettato. I Viaggi di Giorgio, tenendo fede ai principi del turismo responsabile, vuole offrire l’opportunità ai viaggiatori di vivere questa esperienza nella maniera più autentica e profonda possibile, avvicinandoli gradualmente ad una cerimonia religiosa che non appartiene alla cultura occidentale. Nel caso specifico di quest’anno l’itinerario inizierà a Varanasi, arrivare sul Gange avrà un impatto diverso, e dopo aver partecipato al Kumbh Mela, si avrà maggior coscienza di quello che si sarà vissuto, e le emozioni ed i ricordi resteranno a lungo nella memoria.Anche i siti che visiteremo,sono quelli fuori dai circuiti tradizionali.

Chi desidera in ogni caso effettuare un’estensione al tour, con il classico Agra-Taj Mahal ecc. può farne richiesta in fase di prenotazione. Occorrono almeno altre 2  notti.

 

1° Giorno – 10 gennaio: Roma – Chennai

Partenza dall’Italia con volo di linea con scalo per Chennai. Pasti e pernottamento a bordo.

Possibili voli da tutta Italia.

2° Giorno – 11 gennaio: Chennai

Arrivo a Chennai  al  mattino,incontro con la guida in lingua italiana e trasferimento in hotel, assegnazione delle camere  immediata .

Dopo colazione,inizio delle visite.

Chennai, anche conosciuta come Madras, è la capitale del Tamil Nadu e la sua fondazione risale al periodo coloniale quando gli Inglesi dell’East India Company edificarono nel 1639 il St. George Fort, cioè il primo avamposto commerciale europeo nell’India meridionale. Tuttora Chennai, con i suoi 5 milioni circa di abitanti, rappresenta il più importante centro urbano, politico ed economico dell’India del Sud, insieme a Bangalore.

Kapaleeshwarar Temple: guida - Posti da visitare a - Da vedere in zona Kapaleeshwarar Temple - Trip.com

Visita panoramica con sosta innanzitutto al Forte di St. George, luogo da cui gli Inglesi controllarono i traffici commerciali e l’economia dell’India meridionale per tutto il XVIII ed il XIX secolo: al suo interno si trova la chiesa di St. Mary, cioè il primo edificio religioso inglese in India ed il più antico ancora esistente. Proseguimento per l’area del tempio di Mylapore per visitare il tempio di Kapleeswarar, risalente al XVI secolo ed il mercato della frutta e dei fiori. Sosta al Government Museum and Art Gallery che raccoglie una interessante collezione di statue e sculture bronzee del periodo Chola.

Dopo la visita rientro in hotel per cena e pernottamento.

Tempio Chennai Di Kapaleeshwarar Fotografia Editoriale - Immagine di chennai, draviana: 88356192

3° Giorno – 12 gennaio: Chennai – Kanchipuram – Mahabalipuram

Dopo la prima colazione partenza per Mahabalipuram lungo il percorso si visita Kanchipuram.  All’arrivo visita dell’omonima città sacra, famosa per le sue alte torri gopuram che dominano tutta la campagna circostante, gioiello dell’arte e dell’architettura dell’India del Sud. Solo 70 degli originali 1000 templi induisti resistono intatti e tra questi spicca il tempio di Kailasanatha, edificato in pietra arenaria all’inizio del VII secolo a.C. L’Ekambareshvara Mandir, il tempio principale della città è dedicato a Shiva e fu costruito durante i regni dei Chola e dei Pallava, ma prese forma definitiva attorno al XVI secolo grazie all’opera dei Vijayanagar, regnanti che si distinsero per l’amore per le arti e per l’architettura, in particolare quella dravidica che qui a Kanchi è rappresentata in tutta la sua magnificenza.

Kanchipuram: i MIGLIORI tour - Cose da fare nel 2022 | Cancellazione GRATUITA | GetYourGuide

Nel pomeriggio si visita Mahabalipuram, con lo Shore Temple, edificato all’inizio dell’VIII secolo e primo tempio dell’arte dravidica assemblato con grandi blocchi di granito. Le sue due torri svettano in faccia all’Oceano in uno scenario dal fascino unico. Visita dei Five Rathas e delle mandapa scolpite nella roccia che, dal punto di vista storico e artistico, rappresentano l’attrazione principale della città: è qui che possiamo cogliere appieno la bellezza dei grandi capolavori dei Pallava. L’intero complesso fa riferimento alla grande storia epica indiana: il Mahabharata.

Cena e pernottamento.

Mahabalipuram Shore Temple - YatraDham

4° Giorno – 13 gennaio: Mahabalipuram – Pondicherry

Prima colazione in hotel. Trasferimento a Pondicherry (circa 100 km), conosciuta anche come Puducherry o “Pondy”: sorta come antico porto commerciale, divenne un avamposto francese nel XVII secolo prima di entrare a far parte dell’Unione Indiana nel 1954. Tuttora è una città di forte impronta coloniale grazie alla sua forma quadrata a scacchiera, le vie con nomi francesi e la presenza di alcune chiese cristiane. Vi si respira un’atmosfera suggestiva di altri tempi e, grazie anche alla presenza del mare, risulta una tappa gradevole e inusuale nell’itinerario di viaggio.

Viaggi Pondicherry, India - Guida Pondicherry con Easyviaggio

Visita al Pondicherry Museum, una interessante collezione di rari manufatti in bronzo e sculture in pietra risalenti alle dinastie Pallava e Chola, nonché reperti rinvenuti ad Arikamedu, un antico porto a soli 7 km dalla città che aveva legami commerciali con l’impero romano. Proseguimento con la visita alla Basilica del Sacro Cuore di Gesù, un particolare esempio di architettura ecclesiastica gotica situata in un contesto asiatico: risale ai primi anni del Novecento e fonde tutti i principali stilemi architettonici delle chiese gotiche europee, come le torri slanciate, un rosone che sovrasta il portone principale e all’interno, pregevoli vetrate raffiguranti 28 santi. Al termine, rilassante passeggiata sul lungomare. Pernottamento in Hotel.

5° Giorno – 14 gennaio: Mahabalipuram – Chidambaram – Tanjore

Prima colazione in hotel. Proseguimento per Tanjore (circa 180 km). Lungo il percorso, sosta a Gangaikonda Cholapuram per la visita del tempio di Brihadisvara, dedicato a Vishnu e fatto completare all’inizio dell’XI secolo da Rajendra Chola I in raffinato stile dravidico. Successivamente, tappa al tempio di Nataraja a Chidambaram (XII secolo) dedicato a Shiva Nataraja, che vanta bellissimi bassorilievi con le 108 figure della danza indiana Bharata Natyam. Chidambaram si trova alla foce del fiume Kauveri circondata da una verde regione agricola. Questo è il luogo del “tandava”, la danza che sconfigge l’ignoranza dei demoni e del bhujangatrasa: il tremore del serpente, danza cosmica attraverso la quale la divinità crea l’universo e la vita di tutte le cose. In arrivo a Kumbakonam check-in hotel. Cena e pernottamento.

Gangaikonda Cholapuram - Jayankondam

La Bella Architettura Del Tempio Nataraja in Tamil Nadu India. Immagine Stock - Immagine di draviana, indiano: 191127305

6° Giorno – 15 gennaio: Tanjore –  PONGAL Festival

Dopo la prima colazione mattina dedicata alla Festa del raccolto (Pongal Festival), festa molto celebrata nello stato indiano del Tamil Nadu e dello Sri Lanka. Pongal coincide con la festa Sankranthi Makara celebrato in tutta l’India. Pongal in tamil significa “bollente o traboccante”e corrisponde all’ebollizione del latte sopra una pentola di creta che simboleggia abbondanza materiale per la casa.

Festivity Marks Pongal Celebrations In Tamil Nadu, Puducherry

Pongal Festival 2020 - South Tourism Blog

Pongal celebrated in Tamil Nadu, Puducherry; Jallikattu peps up festive zeal | Tamil Nadu News | Zee News

Photo Gallery: 13 Pongal Festival Pictures in Tamil Nadu

Successivamente nel pomeriggio, dopo aver pranzato si procede a visitare il tempio Brihadishvara a Tanjore. Conosciuta anche come Thanjavur, era una città Chola e acquistò importanza sotto questa dinastia tra l’XI e il XIV secolo. Secondo la leggenda, il nome deriverebbe da Tanjan, nome di un demone asura della mitologia Hindu, che fu ucciso da Vishnu e Sri Anandavalli Amman per aver devastato la zona, ma a cui fu concesso di dare il nome alla città come ultimo desiderio prima di morire. Il tempio fu costruito per volere dell’imperatore Chola Raja Raja e mostra la vivacità dell’architettura indiana. È una meta di pellegrinaggio predilette dai visitatori della città. Dopo la visita rientro in hotel per cena e pernottamento.

Tempio Brihadeeswara (India) | Cosa vedere a Chennai

Intera giornata dedicata alla Festa del Raccolto (Pongal Festival)

Tamal è una festa del raccolto ampiamente celebrata dal tamil nello stato indiano del Tamil Nadu e dello Sri Lanka. Pongal coincide con la festa Sankranthi Makara celebrato in tutta l’India. Pongal in tamil significa “bollente o traboccare”. L’ebollizione sopra di latte nella pentola di creta simboleggia abbondanza materiale per la casa. Thai Pongal, celebrato al momento della mietitura, è tradizionalmente inteso ringraziare il Dio Sole e l’allevamento cascina che hanno contribuito a creare l’abbondanza materiale.

Il detto “Thai Pirandhal Vazhi Pirakkum” significato “l’inizio di Thai apre la strada a nuove opportunità” è spesso citato per quanto riguarda il festival Pongal . Il festival si verifica in genere dal 13 /15 gennaio del  calendario gregoriano vale a dire l’ultimo giorno del mese Tamil Maargazhi al terzo giorno di Thai.

 

Glimpses of Harvest Festival Celebrations Across India | Weather.com

Pongal è tradizionalmente dedicato al dio del sole Surya. Tamil ringrazia la divinità solare per il buon raccolto e consacra il primo grano a lui sul  ‘Surya Mangalya’.

La festa denota l’inizio del mese di Thai Tamil . Essa segna il giorno in cui il Sole si sposta presumibilmente verso nord. Significa l’inizio della Uttarayana, che rappresenta il viaggio verso nord del sole. Le giornate si allungano nelle terre tamil. Thai Pongal cade su Makara Sankranthi celebrato in tutta l’India come il raccolto invernale. Questo rappresenta anche il solstizio Indic quando il sole entra presumibilmente in casa, nello zodiaco Makara o Capricorno.

 7° Giorno – 16 gennaio: Tanjore – Trichy – Chettinad

Dopo la prima colazione partenza per Trichy.Durante il percorso sosta presso un tempio induista per assistere alla benedizione degli animali,i quali sono un aiuto importante per i contadini del posto,che li aiutano nel duro lavoro del campi,pertanto anche oggi è un giorno dedicato a loro.

Vengono “addobati” per la cerimonia.

Cow Slaughter And The British Raj – Indiafacts

 

streets-of-india - The Madurai Cow Festival

 

Visita dell’impressionante fortezza e del complesso religioso dedicato a Vishnu sull’isola Srirangam, nel fiume Kaveri. Il tempio è una vera cittadella circondata da mura che racchiudono, oltre agli edifici sacri, anche abitazioni e un infinito labirinto di bancarelle e negozi.

180 Trichy Tamil Nadu India Stock Photos, Pictures & Royalty-Free Images - iStock

Proseguimento per la zona di Chettinad, un insieme di villaggi fra i pochi rimasti degli originali, dimora di banchieri, commercianti, gioiellieri e artigiani che costituivano una comunità a sé stante nel 19° secolo. Chettinad è di estremo interesse per l’architettura delle case e dei palazzi, per la cucina a base di spezie rare e di combinazioni inusuali. Lungo il percorso visita di uno dei templi di campagna dedicati alle divinità che proteggono la vita e le ricchezze dei villaggi rurali. Cena e pernottamento.

Chettinad Guide: Magnificent Mansions, Peppery Cuisine, and Antique Markets | Nat Geo Traveller India

8° Giorno – 17 gennaio: Chettinad – Madurai

Dopo la prima colazione mattina si visita a Chettinad, città mercantile di Chettinad dove potrete ammirare gli antichi edifici e visitare alcune manifatture locali. Dopo il pranzo, nel pomeriggio, partenza per Madurai dove per la visita al tempio della Dea Meenakshi, consorte di Shiva, ricco di statue policrome ed edificato dai regnanti Nayak nel XVII secolo: le sue mura e torri in pietra svettano sulle stradine del centro città. Ogni pilastro è decorato in stile dravidico e ve ne sono alcuni che, una volta colpiti, producono suoni tra loro differenti.

Visiteremo il Palazzo Thirumalai Nayak, è un luogo che vale la pena ammirare ed esplorare durante un tour di Madurai. Fu costruito nel 1635 dal re Thirumalai Nayak che ebbe la visione di creare un capolavoro per il soggiorno reale. Fu progettato come residenza per il re da un architetto italiano. Questo palazzo è una tappa obbligata per gli amanti della storia e per coloro che amano esplorare le finezze architettoniche di epoche passate. Gli spettacoli di suoni e luci si svolgono ogni sera al palazzo, rendendo il tuo viaggio in questo palazzo ancora più emozionante. Ora sotto la protezione del Dipartimento Archeologico del Tamil Nadu, questo palazzo è stato dichiarato monumento nazionale subito dopo l’indipendenza.

Qui avremo la possibilità di assistere alla preghiera serale nel tempio.

 

Dopo le visite check-in hotel. Cena e pernottamento.

Madurai - India del Sud | orientamenti.it

Madurai, l'Atene d'Oriente. Il magnifico Meenakshi Temple. | passoinIndia

9° Giorno – 18 gennaio: Madurai – Periyar

Tour alla scoperta delle bellezze del Kerala, in grado di incantare qualsiasi amante della natura con le sue colline, laghi, spiagge, cascate e fauna selvatica.
Visiteremo le destinazioni più conosciute del Kerala come Kochi, Kumarakom Bird Sanctuary, Parco Nazionale di Periyar, Alappuzha dove potrete avere l’esperienza unica di vivere sulle case galleggianti .

Prima colazione e partenza per Peryar, (160 km: 4 ore circa). Arrivo, sistemazione in hotel nelle camere riservate e pranzo. Nel pomeriggio visita  al Santuario Naturale di Periyar, uno dei più importanti di tutta l’India.

Periyar National Park

Escursione in barca all’interno del “wildlife sanctuary”, il primo Parco Nazionale istituito nel 1934 nello stato, per preservare un sito naturale inserito nel sistema montuoso dei Ghats Occidentali.

Periyar National Park

L’escursione in barca permette l’avvicinamento e l’osservazione di varie specie animali nel loro habitat naturale: cinghiali, daini, scimmie ed elefanti, tra i più interessanti. Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.

Periyar National Park

10° Giorno – 19 gennaio: Periyar – Kumarakom – Houseboat

Colazione in hotel e trasferimento nel cuore delle Backwaters.L’intero distretto di Alappuzha è una meraviglia delle forze naturali, grazie alle sue pittoresche spiagge, alle sue infinite lagune, alle lagune blu cielo e ai numerosi canali.Kumarakom è meglio descritto come un labirinto di canali, laghi e ruscelli sullo sfondo del lago Vembanad.

All’arrivo sistemazione nelle House Boat da  dove potrete ammirare le bellezze del Kerala.

ISRO comes to the Rescue of Vembanad Lake, Kerala - Clean Future

Le Houseboat sono delle case galleggianti con aria condizionata e bagno privato che navigano fra i canali interni delle acque del Kerala. Nascono come barche utilizzate per il trasporto delle merci fra i canali e del riso in particolare. Sono un l’opera d’arte dove che  unisce ingegneria e senso estetico; vengono costruite legando insieme pezzi di legno con corde di fibra di cocco poi rivestite con una resina caustica ottenuta facendo bollire gusci di anacardi: nessun chiodo viene utilizzato! Le Houseboat sono il mezzo migliore per esplorare i canali Backwaters in Kerala: la natura incontaminata di una bellezza unica e incantata, la vita degli abitanti per i quali queste acque rappresentano la loro casa e il loro sostentamento. Le houseboat sono dotate di camere doppie e singole, con bagno privato, hanno un equipaggio con cuoco che prepara piatti tipici del Kerala. Pranzo, cena e pernottamento a bordo.

Lake Vembanad

Rilassati in una crociera che ti porterà attraverso i canali e su un bellissimo lago dove potrai vedere uno stile di vita secolare. Goditi un delizioso pranzo a bordo e scatta foto di una varietà di animali selvatici che vivono nelle acque circostanti.

Tempo dedicato alla scoperta nella zona di Allepey (o Alappuzhain lingua locale), piena di villaggi e corsi d’acqua navigabili orlati di palme.

Pernottamento in houseboat con trattamento di pensione completa.

Kerala - Le backwaters tra canali, fiumi, laghi e isole

 

Tour del Kerala

 

Kerala India | Viaggio Backwaters del Kerala | NBTS Viaggi

11° Giorno – 20 gennaio: distretto di Allepey –  Cochin

Prima colazione. Al mattino lasciamo le houseboat. Arrivo a Cochin e visita della città più cosmopolita dell’India del Sud: il Palazzo Olandese a Mattancherry, la chiesa di San Francesco che conserva la lapide di Vasco de Gama, la sinagoga con il quartiere ebraico e la via degli antiquari e le reti cinesi.

Kochi Jewish Synagogue

Non c’è scelta migliore per esplorare la città storica di Fort Kochi che andare a piedi, nei suoi quartieri ricchi di storia e fascino orientale impreziositi dalle dominazioni coloniali.

Spettacolo di danza – teatro Kathakali. Cena e pernottamento.

 

Chinese fishing nets

12°Giorno -21 gennaio KOCHI –PRAYAGRAJ in aereo 

Pensione Completa – Dopo la prima colazione partenza  in aereo,con scalo,diretto a Prayagraj, letteralmente “città di Dio”. All’arrivo check-in al campo tendato. Tende confortevoli dotate di servizi privati.

What is your views on kumbh Mela? - Quora

Prayagraj è una confluenza di 3 fiumi, il Gange, Yamuna e Sarasvati: quest’ultimo è invisibile e si dice che scenda sottoterra e si unisca alle acque fangose e giallo pallido del Gange e a quelle blu dello Yamuna. All’arrivo, andremo in barca navigando il Triveni Sangam, il punto di confluenza, famoso per i suoi grandi poteri di purificazione dell’anima: ogni devoto induista nutre la speranza di fare il bagno qui, almeno una volta nella vita.

Triveni Sangam, Allahabad (2023) - Images, Timings | Holidify

Le ceneri del Mahatma Gandhi furono portate ad Prayagraj nel febbraio del 1948 per poi essere sparse nel fiume Gange nel punto in cui incontra il suo affluente Yamuna. È qui che ha luogo il più grande evento religioso del mondo, conosciuto come Kumbh Mela.

Kumbh Mela in India, 2024

Il festival è un’esperienza irripetibile per ogni visitatore curioso di conoscere la religione e la filosofia indù. La folla, la confusione di compratori e venditori, i gruppi nativi vestiti in abiti tradizionali. E poi i fedeli, a volte mezzi o completamente nudi, o vestiti come selvaggi. L’atmosfera del Kumbh Mela, è un incredibile insieme di emozioni: campane che suonano, canti di inni e mantra vedici, processioni dei Naga Sadhus e altri Akhaaras su cammelli ed elefanti, carri d’oro e d’argento tirati dai devoti per mostrare forza e abilità: un puro incanto per l’anima. Nella parte successiva del giorno, potrai dedicarti ad assaporare in prima persona l’atmosfera spirituale del Kumbh Mela.

Kumbh Mela — Everything You Need To Know About | by Priyanka Roy | Medium

Avremo tempo per iniziare ad ammirare il Kumba Mela.

Pernottamento al campo tendato.(tende dotate di servizi privati in ogni tenda)

 

13°Giorno 22 gennaio- PRAYAGRAJ (ALLAHABAD)

Pensione Completa – In questi due giorni potrai assistere al più grande Festival indiano, al più grande raduno religioso e spirituale del mondo che attrae milioni di devoti da ogni parte. Un gran numero di Sadhu con i loro discepoli, fanno di Prayagraj la loro casa durante il Kumbh Mela. Vivere tra i Sadhu, che hanno dedicato la loro intera vita alla meditazione e adempiendo alle azioni spirituali, è davvero un’esperienza di vita unica.

satya kumbh mela

La pelle si accartoccia, quando vedi i Naga Baba. All’alba, nelle loro tende, si spogliano completamente, si cospargono di cenere tutto il corpo e prendono tridenti e spade perché  sono asceti-guerrieri.  Di colpo il silenzio diventa un frastuono delle loro voci quando tutti insieme irrompono fuori dalle tende urlando come Folli di Shiva, alzando le spade, esibendo con orgoglio la propria nudità ,il corpo è solo un vestito. 

India Kumbh

Ci fermiamo a guardarli: i Naga Baba nudi vocianti e armati sembrano un corpo unico fatto di tanti corpi intrecciati, uno di loro su un cavallo batte ritmicamente su due tamburi, mentre la folla dei fedeli unisce le mani in venerazione…Sanno che sono i Naga Baba i re del Maha Kumbh Mela: saranno la prima, fra tutte le congregazioni induiste presenti, ad avere l’onore di fare lo Shahi Snan, il Bagno Sacro. Perché è così da millenni.Gli asceti-guerrieri si immergeranno nel punto di unione fra tre fiumi sacri: due di essi sono visibili, la divina Ganga e la divina Yamuna. Il terzo fiume invece, la divina Saraswati, è invisibile: come l’energia che secondo lo yoga scorre nei canali sottili del corpo umano e attraverso di essi arriva ai chakra. I fiumi sono appunto i canali sottili del corpo dell’India. E sono divinità femminili perché rappresentano l’Energia del mondo, che è femminile: Shakti, la sposa di Shiva. È all’incrocio dei tre fiumi visibili/invisibili che si bagnerà – per purificare il proprio karma – l’oceano di folla del Maha Kumbh Mela, lasciando il passo ai Naga Baba.

India, Kumbh Mela: perché lasciare che l'astrologia vinca sulla salute pubblica? - A ragion veduta

Il primo Snan (bagno rituale) avviene il giorno di Mauni Amavasya: i Naga Sadhus si immergono rigorosamente per primi (non provate a precederli: sono piuttosto suscettibili), dopo di loro è il turno degli altri Sadhus e poi dei Guru, portati dai loro discepoli fino alla riva su baldacchini dai color i cangianti; giungono auto, rimorchi di trattore o carri trainati dai buoi o rimorchi di trattore tutti decorati con ghirlande di fiori arancioni, colore dell’ascetismo. Arrivano yogi, i naga baba, i guerrieri mistici che, nudi e con il corpo cosparso di cenere, brandiscono il tridente di Shiva. Poi tocca ai comuni pellegrini fino al tramonto, quando i fedeli appoggiano i lumini su grandi foglie che poi affidano alla corrente del fiume.

Kumbh Mela: la suggestiva e colorata festa religiosa più grande dell'India (e del mondo) - greenMe

Ci sono molti Ashram che sono allestiti per questa occasione speciale, dove i discepoli si riuniscono per ascoltare i discorsi dei Sadhu sulla religione e la filosofia indù. Potremo unirci a loro e approfittare della loro predicazione del sentiero divino di Moksha. Potrebbe anche esserci l’opportunità di interagire con loro e fotografarli con il loro permesso.

Kumbh Mela 2019 costliest ever! Uttar Pradesh govt allocates Rs 4,200 crore

Per la mitologia indù, questo è l’unico momento e luogo nel mondo in cui ti puoi liberare dei peccati commessi e ottenere il “Nirvana“, ovvero la liberazione dal circolo vizioso della nascita e della rinascita.  Si dice che bagnarsi nell’acqua del Gange lavi via tutti i peccati di una persona.

Why Kumbh Mela in Prayagraj is festival to end all festivals | Kumbh Mela | The Guardian

Dopo una giornata piena di emozioni, si ritorna al confortevole campo tendato per rilassarsi e  riposarsi. Cena e pernottamento.

14°Giorno 23 gennaio- PRAYAGRAJ (ALLAHABAD)

Pensione Completa – Dopo colazione, ancora una giornata dedicata al Kumba Mela.

Grand preparation underway for Maha Kumbh in Prayagraj - The Statesman

 

“Gìà all’uscita della mia tenda è come un ruscello che va in una sola direzione, verso il fiume Gange, verso il bagno sacro; camminiamo in direzione dell’alto ponte di cemento che collega le due sponde, la prima visione dall’alto della sterminata distesa di tende, di luci, di fumi e di persone arrivate per il Kumbh Mela, il raduno religioso più grande del mondo. Non si vede la fine, a destra ed a sinistra ci sono solo persone, persone ovunque di tutti i tipi e di tutti i colori: famiglie, ragazzini, bambini addormentati sulle spalle dei genitori, coppiette, signori dal Rajasthan con i turbanti colorati, santoni vestiti di arancione, sadu nudi, venditori di zucchero filato, signore con enormi cesti di frutta sulla testa.. gente dappertutto, litanie cantate e suoni di campanelli, fumo denso di rifiuti bruciati, polvere ed incenso.

 

India, appuntamento con la magia del Kumbh Mela - Il Sole 24 ORE

Ci svegliamo prima dell’alba, fuori è buio e freddo ma ferve già una grande attività come se fosse pieno giorno: i venditori di chai hanno già la fila, si friggono i primi samosa agli angoli delle strade, c’è una folla rumorosa e colorata che va verso la via principale, la polizia a cavallo fischia ma tanto la direzione è la stessa per tutti: verso il Sangam, ossia il punto del fiume di confluenza fra le acque del Gange e dello Yamuna, questo è il punto fare il bagno. Per gli hindu bagnarsi in questo punto, in questo giorno dell’anno, significa purificarsi e liberarsi dal ciclo delle rinascite, è un momento massimamente sacro da celebrare con gioia.

L’atmosfera che avevo pensato così mistica mi arriva invece come una gigantesca – festa di paese: c’è gente di tutte le età che canta ed urla, i ragazzini che ogni due passi mi chiedono un selfie, le signore in sari che mi offrono da mangiare da oscuri recipienti, i poliziotti che continuano a parlarmi nella loro lingua, sorridendo chissà cosa dicono…

Kumbh Mela il raduno della brocca il più grande raduno religioso sulla terra

Con la luce di una alba torbida, con un sole arancione basso sul cielo grigio, prendiamo finalmente una barca staccandoci dalla riva: a bordo tre poliziotti e mamma e figlia che vogliono fare il bagno sacro nel punto esatto di confluenza dei due fiumi, dove l’acqua è più bassa e c’è altare di legno traballante per le offerte.

La marea umana di prima qui diventa un grumo di piccole barche piatte legate una all’altra, mentre i poliziotti si spogliano la signora indiana mi bagna la testa con l’acqua del Gange ed al mio ritrarmi disgustata mi ripete con stupore ‘è santa!’

Ecco, qui mi arriva tutta la sacralità del luogo e del momento: le offerte di fiori e lumini che galleggiano sull’acqua del fiume, le preghiere mormorate dai pellegrini, i brividi sulla pelle di quelli che si stanno rivestendo, il rumore delle barche una contro l’altra, la luce dell’alba di questo Kumbh Mela forse l’unico della mia vita: sono anche io una di queste 120 milioni di anime.

Racconti di viaggio.

Kumbh Mela, il più grande pellegrinaggio del mondo

Allahabad sorge in un tratto di terra tra i fiumi sacri Jamuna, Gange e Sarasvati con il Forte alla confluenza dei tre fiumi.Anticamente si chiamava Prayang ed è sacra per gli indù i quali credono che sia il luogo dove Brahma recuperò i quattro Veda.
Fu conquistata dai musulmanti nel 1194 e assunse il nome attuale nel 1585 durante il regno di Akbar quando fu governata dal figlio Selim, diventato poi l’imperatore Jehangir. Nel 1801 il Nababbo Wazir di Oudh la cedette agli inglesi e con l’avvento della repubblica indiana venne a far parte dello stato Uttar Pradesh. Dice la tradizione, che ad Allahbad, in un punto preciso detto Triveni, si incontrino le acque dei tre fiumi sacri: il Gange, la Yamuna e il Sarasvati.

Pernottamento in campo tendato ,con cena.

15°Giorno 24 gennaio- PRAYAGRAJ DELHI  in aereo.

Dopo la  prima colazione, trasferimento in aereoporto e volo a Delhi.Arrivo e trasferimento in hotel nei pressi dell’aereoporto. Secondo orario di arrivo,possibilità di escursione a Delhi(non inclusa.)

Cena e pernottamento.

16°Giorno 25 gennaio- DELHI -ROMA o altre citta’.

Secondo orario del volo,colazione o box brekfast,trasferimento in aereoporto e volo di rientro.

Arrivo in Italia e  fine dei servizi.

 

LA QUOTA COMPRENDE

– Voli di linea Roma – Chennai e Delhi– Roma (bagaglio 23 kg),con scalo intermedio.

– Voli  interni   COK/VNS/DEL franchigia bagagli 20 kg

– Sistemazione in hotel  4**** e 5 *****

– 1 notte, pernottamento in  Houseboat de Luxe

– 3 notti in campo tendato, con servizi privati in tenda,per assistere al Kumba Mela

– Trattamento di pensione completa ,tranne a Delhi mezza pensione.

– 1 bottiglia d’acqua minerale al giorno a  persona ai pasti e sul bus

– Trasferimenti ed escursioni in bus privato con aria condizionata

– Biglietti di ingresso ove previsti e visite come da programma

– Guida accompagnatore locale in lingua italiana per tutta la durata del tour

– Kit da viaggio

– Assicurazione medica, bagaglio, annullamento e Covid 19

 

LA QUOTA NON COMPRENDE

– Tasse aereoportuali pari a euro 490,00  soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei (costo soggetto a riconferma)

– Mance per guida, autista, camerieri e facchini

– Visto ingresso (ce ne occupiamo noi) pari a euro 90,00 (costo soggetto a riconferma)

– Extra di carattere personale

– Tutto quanto non espressamente previsto nella “quota comprende”.

 Le nostre sistemazioni durante il Kumba Mela.

Bagni privati e tende comode.

 




Kumba Mela India

INDIA-KUMBHA-MELA

                                                Tour nel Festival più spirituale in India

          Non c’è migliore occasione per visitare l’India che in occasione del Kumbh Mela.

Una tradizione antica di millenni, dal dicembre 2017 ha anche un nome moderno:

                          «Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità – Unesco».

 

“Esiste un altro posto al mondo che riesca a stravolgerti i sensi più dell’India? Niente può preparare il profano a questo assalto di odori e di colori, al caldo, al movimento, al perpetuo movimento della folla. All’inizio ne sei sopraffatto ma a poco a poco ti rendi conto che è come un’onda: se le opponi resistenza ti rovescerà, ma se ti ci butti dentro riemergerai facilmente dall’altra parte. E’ un mondo nuovo, tutto diverso. La vera sfida sta nel sapersi adattare, adattarsi per poi rinascere”.

(Jude Dench in “The Best Exotic Marigold Hotel”)

Il Kumbh Mela è il più grande raduno spirituale del mondo. Si celebra ogni 12 anni a in una delle città sante dell’India. Lungo le rive del Gange nel punto in cui questo riceve le acque dello Yamuna, nello stato dell’Uttar Pradesh. Dista 122 km da Varanasi (o Benares), altra città santa lungo le rive del Gange.

Alla confluenza (sangam) di tre fiumi: il Gange, lo Yamuna e il Saraswati, proprio in questo luogo si svolge il Kumbh Mela.

In India le celebrazioni religiose e le feste sono osservate con enorme partecipazione e grandiosità. Il Kumbh Mela raduna milioni di persone che vanno lì con un unico desiderio: ottenere moksha, cioè la liberazione dal ciclo delle rinascite, ritenuto il più alto scopo della vita.

Non stupisce che per un simile obiettivo le persone attraversino l’intero continente e facciano mille sacrifici pur di essere presenti a questo evento unico.

Il festival è un’esperienza irripetibile per ogni viaggiatore, in particolare per chi è curioso di religione e filosofia indù. L’atmosfera del Kumbh Mela è un incredibile insieme di emozioni: campane che suonano, canti di inni e mantra vedici, processioni dei Naga Sadhus e altri Akhaaras su cammelli ed elefanti, carri d’oro e d’argento tirati dai devoti per mostrare forza e abilità: un puro incanto per l’anima. Un raduno di milioni di persone che arrivano utilizzando ogni possibile mezzo di trasporto: aerei, treni, autobus, automobili, carri trainati da tori, cavalli, cammelli e persino elefanti oppure a piedi, portandosi il necessario per dormire e mangiare.

Chi partecipa al Kumbh Mela: Sadhu, Yogi e Naga Baba

A partecipare al Kumbh Mela sono prevalentemente gli yogi, i maestri dello yoga, disciplina di fatto molto più complessa e sentita rispetto a quanto praticato in Occidente, così come i naga baba, guerrieri asceti che, nudi e coperti di cenere, brandiscono in mano il tridente di Shiva. In ultimo i sadhu, uomini che presentano il viso dipinto e una lunga barba, i quali investono la propria esistenza nella meditazione e nell’ascesi, distaccati dalla frenesia del quotidiano. Tutti si immergono nelle acque dei fiumi Gange o Yamuna, indossando ghirlande e intonando inni religiosi.

Il Festival Kumbh (Kumbh Mela) si tiene nella notte di luna piena (Purnima) del mese di Paush e durante tutto il mese. Si celebra a Haridwar, Ujjain e Nasik ogni quattro anni, ma il Kumbh a Prayag ha un significato speciale. (4 città) Il Festival Kumbh si caratterizza per il fatto che si tiene sulle rive dei fiumi sacri.
A Prayag ogni 12 anni si tiene sulle rive dei fiumi Gange-Yamuna e il mitico Saraswati scorre in sotterraneo. A Haridwar sul Gange e a Nasik sul Godavari. Una grande fiera si svolge in queste occasioni sulle rive di questi fiumi con un enorme congregazione di pellegrini devoti. La festa e la mitologia risalgono all’evento del frullamento dell’Oceano di Latte (Universo) narrato nello Shiva Purana e in altri testi classici hindu da cui scaturirono gli elementi di nuovo puri fra cui la amrita (liquido di immortalità). Shiva la trasportò in una brocca (Kumbh) e perse 4 goccie. (Altre versioni parlano di gocce del suo sperma). La brocca viene celebrata descritta analizzata con molti simboli esoterici. Per questo evento si muovono gli asceti che vivono nelle parti più remote dell’India e cheper, la maggior parte vivono nudi e si sottopongono a ascesi speciali. Il bagno, i bagni rituali del periodo astrologico del Khumba Mela hanno una efficacia tradizionale e ispirano gli hindu a sensazioni mistiche intense.

A questo rito antichissimo assisteremo insieme, all’alba del 3 febbraio 2025: noi dei Viaggi di Giorgio saremo lì sull’argine della Gange, con gli asceti e i pellegrini, per osservarli e partecipare con rispetto. E saremo  in ottime posizioni da cui fotografare uno dei più grandi spettacoli umani che esistano.

Ci vuole esperienza, per muoversi bene in un Maha Kumbh Mela e noi ne abbiamo da vendere.Lo organizziamo da oltre 30 anni.

Saremo tra i pochi T.O. a proporre incontri con i Santoni e poterci parlare, cosa non consentita  tutti.

La Kumbh Mela 2025 si celebrerà, da  Gennaio a Marzo, ad Allahabad, città dello stato indiano dell’Uttar Pradesh. È una città molto importante per l’Induismo, poiché sorge nel luogo in cui i sacri fiumi Gange, Yamuna e Saraswati confluiscono. Ho creato un itinerario speciale per assistere a questo pellegrinaggio del Kumbh Mela, studiato appositamente per far immergere i viaggiatori nell’atmosfera spirituale e mistica dell’evento. A differenza dei tour tradizionali, l’accento qui non sarà posto sull’aspetto folkloristico, ma su quello mistico-religioso, nella ferma convinzione che, anche se da spettatori, non si possa arrivare impreparati ad un evento di tale portata ed importanza.

L’idea è quella di seguire un itinerario che sia anche una sorta di preparazione spirituale al Kumbh Mela, che permetta anche a visitatori stranieri che professino altre religioni, di comprendere il valore di questa atavica festa religiosa, che vede radunarsi non solo fedeli, ma anche le voci Hindu più autorevoli, per confrontarsi e parlare della fede. Tra le feste indiane è una di quelle che richiedono maggior compartecipazione emotiva, per coglierne davvero il senso e lo spirito.

Il pellegrinaggio è un atto comune a tante religioni, è un evento spirituale prima che turistico e come tale va rispettato. I Viaggi di Giorgio, tenendo fede ai principi del turismo responsabile, vuole offrire l’opportunità ai viaggiatori di vivere questa esperienza nella maniera più autentica e profonda possibile, avvicinandoli gradualmente ad una cerimonia religiosa che non appartiene alla cultura occidentale. Nel caso specifico di quest’anno l’itinerario inizierà a Varanasi, arrivare sul Gange avrà un impatto diverso, e dopo aver partecipato al Kumbh Mela, si avrà maggior coscienza di quello che si sarà vissuto, e le emozioni ed i ricordi resteranno a lungo nella memoria.Anche i siti che visiteremo,sono quelli fuori dai circuiti tradizionali.

Chi desidera in ogni caso effettuare un’estensione al tour, con il classico Agra-Taj Mahal ecc. può farne richiesta in fase di prenotazione.Occorrono almeno altre 2  notti.

Voli da tutta Italia

Giorno 1: 29  Gen 2025 – ITALIA – DELHI

Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto Roma Fiumicino e operazioni d’imbarco del volo per Delhi.Pasti e pernottamento a bordo.

Giorno 2: 30 Gen 2025 – ARRIVO A DELHI

Pensione Completa -Arrivo e dopo le operazioni di visto e dogana, incontro con la guida in lingua italiana e trasferimento in hotel,strategicamente nei pressi dell’aereoporto,per arrivare prima possibile evitando il caos di Delhi, early chek in compreso. Tempo per il riposo.

Dopo colazione,in tarda mattina  visita alla Jama Masjid, la più grande moschea dell’India che può ospitare fino a 20.000 fedeli, e il vivace e colorato mercato della parte vecchia della città.

Must see: Amazing picture of empty Jama Masjid on Ramzan's 1st day, first since 1857

L’imponente moschea di Old Delhi è la più grande dell’India, con un piazzale capace di contenere fino a 25.000 fedeli. Costruita nel 1644, fu l’ultima di una serie di opere architettoniche commissionate da Shah Jahan, l’imperatore moghul cui si devono anche la costruzione del Taj Mahal e del Forte Rosso.

Per costruirla ci vollero più di sei anni di lavoro da parte di migliaia di lavoratori, e fu completata nella metà del ‘600. Ha una storia lunga e complessa. Nel 1857, alla vittoria dell’esercito inglese durante la ribellione indiana dello stesso anno, fu occupata dai soldati britannici e rischiò di essere demolita per punire la città. Per fortuna, temendo ritorsioni dal governo e dalla cittadinanza, la moschea si salvò. Il suo fascino è rimasto inalterato nel tempo, ed è tuttora uno dei luoghi più visitati e amati di tutto il paese. È un palazzo molto frequentato, sia dai fedeli che dalla popolazione locale, che spesso ne consiglia la visita a chiunque sia di passaggio in città. è uno dei posti migliori per immergersi nell’atmosfera più autentica di Nuova Delhi. I minareti rossi e bianchi fanno da sfondo a un paesaggio sempre vario, brulicante di vita.

Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio visita del Akshardam e Tempio di Loto. Swaminarayan Akshardham è un tempio indù e un centro spirituale-culturale molto importante in India.

Private Old and New Delhi Full-Day Tour with Akshardham Temple 2023

Inaugurato nel 2005, il tempio di Akhardham combina l’architettura tradizionale indiana con spettacolari fontane e giardini di meditazione. Da non perdere!

Akshardham è un luogo sacro circondato da templi induisti dedicati alla cultura dell’India. Il complesso è formato da oltre 20.000 sculture, tra cui spiccano gli enormi elefanti di pietra che fiancheggiano l’ingresso di uno dei templi. Vale la pena anche osservare le colonne intagliate degli edifici, le cui iscrizioni parlano delle divinità, dei costumi e delle tradizioni più importanti dell’induismo.

Tempo permettendo,visita al luogo di sepoltura di Ghandi.

Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 3: 31 Gen 2025 – DELHI – VARANASI

Pensione Completa – Trasferimento all’aeroporto di Delhi per prendere il volo per Varanasi, il luogo di pellegrinaggio più importante per gli indù.

Varanasi è un luogo molto complesso da spiegare a parole. Neanche lo scrittore migliore riuscirebbe a rendere l’idea di cosa significhi trovarsi in una città così unica al mondo. Bisognerebbe descrivere a fondo le emozioni, gli odori, le percezioni, e non è opera semplice.

Varanasi è tra le città abitate più antiche del mondo.

Il nome viene dall’unione di Varuna e Asi, i due affluenti del Gange che segnano il confine della città. Altri nomi della città però sono anche Benares e Kashi, la Città della Luce.

Varanasi è la città sacra di Shiva, il dio della distruzione, e di sua moglie Parvati. Infatti come ti dicevo poco fa è la meta della fine per eccellenza.

Varanasi è la città più sacra degli induisti che devono raggiungerla almeno una volta nella vita e immergersi nelle acque sacre del Gange da almeno 5 ghat.

Le scene di vita quotidiana e devozione religiosa che vi si svolgono sono in assoluto la cosa più straordinaria a cui assistere: pellegrini che si immergono e pregano; sadhu immersi in meditazione o pratiche yoga; donne che fanno il bucato e lo stendono ad asciugare sui gradini dei ghat; uomini che si fanno lo shampoo e si insaponano nel fiume; bambini e adulti che si divertono a schizzarsi l’acqua per gioco.

In India la privacy è un concetto poco praticato e a Varanasi la vita si svolge lungo le sponde del Gange!

 

Le preghiere sul Gange - Il Grillo Viaggiante

Nel pomeriggio faremo una piccola crociera in barca lungo il fiume.

File:Sadhu Vârânasî.jpg - Wikipedia

Passeggiare lungo i ghats (le scalinate di pietra che conducono alle acque sacre) è un’esperienza unica, qui puoi osservare indiani che pregano, bimbi che giocano nell’acqua, mucche che si riposano sugli scalini, persone che fanno yoga, mendicanti in cerca di soldi, i famosi Sadhu, indiani che meditano sulle rive del fiume e accanto alla vita che si celebra, ci sono i Ghat dove vengono cremati i corpi dei defunti.

CREMAZIONI DEI CORPI IN INDIA: nei burning ghat di Varanasi
Questo rende Varanasi un luogo speciale, un luogo che colpisce, dove la vita e la morte si intrecciano ad ogni passo, dove tutto sembra in sospensione. A Varanasi ci sono circa una novantina di Ghats lungo il fiume, dove all’alba per i riti al sole nascente o al tramonto all’ora della Puja, il fuoco e la luce vengono offerti al fiume, tra canti, conchiglie suonate, cimbali, mantra e migliaia di offerte votive luminose che fluttuano sulle acque.

Il sogno dei fedeli induisti è quello di morire a Varanasi.

Il motivo è molto semplice. Secondo la religione induista Varanasi è l’unico luogo al mondo dove si può sfuggire al Samsara, ovvero il ciclo eterno di reincarnazione, per raggiungere finalmente il Moksa, la liberazione.

Per fare questo il corpo deve essere cremato e le ceneri sparse nelle acque sacre del fiume Gange. Il rito di cremazione segue delle procedure molto precise.

Per questo motivo, in età avanzata, molti indiani si recano a Varanasi e aspettano con serenità il momento del proprio trapasso, fiduciosi di potersi ricongiungere con Ganga, la dea madre che dà vita e nutre le acque del fiume Gange.

Considerate queste premesse, si può affermare con certezza che nessuno arriva Varanasi per caso. Gli induisti hanno ben chiaro quale sia lo scopo di una visita in città, così come i viaggiatori stranieri che vi si recano. Difficilmente il turista in cerca di svago sceglierà Varanasi come sua destinazione: la città ha molto da offrire, ma solo se si desidera davvero assistere ad aspetti molto intimi e spesso controversi della professione di fede induista. A Varanasi, la vita e la morte si tengono per mano, come sorelle: è impossibile separare i due aspetti ed è necessario aprire cuore e mente per comprendere questa realtà senza lasciarsi sopraffare dalle emozioni o cadere in facili giudizi.

All’ora del tramonto, escursione in barca sul Gange per assistere alla cerimonia di preghiera Ganga Aarti, il culto del fuoco in cui si fa una dedica a Shiva, al Gange, al Sole, al fuoco e all’intero universo.

Per comprenderne il valore culturale, è sufficiente sapere che Ganga è la divinità induista da cui è scaturita la via Lattea, ovvero la nostra intera galassia, che viene visualizzata come un fiume di stelle. Una goccia cadde sulla terra, generando il Gange, che ha dato vita al mondo intero.

L’esperienza del Chaat Puja .

Varanasi: la suggestione del Ganga Aarti - viaggi spiritualità benessere

19 Nights 20 Days Rajasthan Tour with Varanasi

              LA CERIMONIA AARTI A VARANASI

Ganga aarti in Varanasi and Haridwar turns into a quiet affair due to COVID-19 spread | Times of India Travel

Sul Dasaswamedh Ghat a Varanasi, viene eseguita un’elaborata puja in un’atmosfera molto mistica e coinvolgente. Varanasi è la città di Shiva, pertanto è a questa divinità ed alla dea Ganga che viene dedicata la cerimonia.I Pandit, i sacerdoti che officiano il rito, danzano al ritmo sempre più frenetico dei tamburi, mentre l’aria si riempie di profumo di sandalo

Ganga aarti in Kolkata: Varanasi Way? - The Daily Guardian

Il Ganga Aarti viene eseguito su un palco da un gruppo di giovani pandit vestiti con abiti colorati.

Si inizia con il suono di una conchiglia, si prosegue bastoncini di incenso agitati in elaborati volteggi e poi si passa a grandi lampade illuminate dal fuoco che creano giochi di luce e forme nel cielo scuro. Il tutto è accompagnato da canti, inni e campanelli.

Ganga Aarti & Sunrise Boat Trip, Varanasi

Durante la cerimonia uno o più Sacerdoti offrono alla divinità vari oggetti che rappresentano gli otto elementi della creazione del mondo materiale.

Temples in India are shutting down amid Coronavirus scare - Ganga Aarti in Varanasi called off | The Economic Times

Ogni sera, al tramonto, i brahmini danzano sotto lo sguardo di centinaia di persone che, dalla terraferma e dalle acque del fiume, affidano alla “madre Ganga” delle fiammelle che rappresentano i propri sogni.

Amore a Venezia morte a Varanasi" di Geoff Dyer

Rientro in hotel per il pernottamento.

Giorno 3: 01 Feb 2025 – VARANASI

Pensione Completa – Sveglia alle prime luci dell’alba per una nuova escursione sul Gange: è infatti all’alba che i fedeli Indù si bagnano nel fiume per purificarsi delle loro colpe, è nelle sue acque che ogni induista desidera che vengano sparse le proprie ceneri: le pire del crematorio ardono 24 ore su 24.

I ghat di Varanasi, una delle meraviglie del pianeta - Lonely Planet

I VIAGGI DI CORRADO RUGGERI – L'alba sul Gange i ghat di Varanasi

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Rientro in hotel per fare colazione.

Visiteremo poi la città di Varanasi, ricca di templi.

Varanasi è una città sacra e, come tale, pullula di templi, altari ed edicole. Un detto indiano recita: Non si sa se a Varanasi ci siano più templi nelle case o case nei templi”!

Il Nepali Temple è uno dei più antichi tempi di Shiva presenti a Varanasi. Fu costruito nel 19° secolo dal Re del Nepal ed è una replica del Pashupatinah Temple a Kathmandu. Si trova lungo il fiume Gange, poco prima di arrivare al Manikarnika Ghat. Per accedervi si paga un ingresso e si salgono degli scalini alti e ripidi. La vista del Gange dal tempio è davvero suggestiva.

 

Kaal Bhairav, Kathmandu - Wikipedia

Esploreremo due dei templi più significativi e carichi di energia di Varanasi: il Vishwanath Temple, noto anche come Tempio d’Oro, che custodisce uno dei dodici Jyotirlingas di Lord Shiva sparsi per tutta l’India, e poi il Tempio di Vishalakshi.

Il tempio d’oro,  e’ riservato solo agli induisti, pertanto è inaccessibile ai turisti.

Vi racconteremo le loro storie, permettendovi di percepire l’energia di questi due luoghi sacri.

Il Tempio Sankat Mochan si trova vicino Assi ed è dedicato ad Hanuman, il dio scimmia.

E dove c’è Hanuman, ci sono anche le scimmie! Quindi fai attenzione che sono notoriamente dispettose e anche un po’ ladruncole!

A Visitor's Guide to Kashi Vishwanath Temple in Varanasi | Krazy Butterfly

Una rapida passeggiata al mercato di verdure della città, dove l’80% degli abitanti è vegetariano.

Nel pomeriggio, faremo un’escursione a Sarnath, un noto sito buddhista e una popolare destinazione turistica. Sarnath è l’abbreviazione di Saranganatha che significa “Signore dei cervi”, e fa riferimento ad una leggenda secondo la quale Buddha, in una vita precedente, era stato un cervo capobranco che si offrì al re di Kashi al posto di una cerva incinta che questi aveva catturato. In ricordo di questo evento, il re dette al luogo il nome di Mrigadava (“parco dei cervi”). Il luogo divenne famoso quando il Buddha pronunciò il suo primo sermone, dopo aver raggiunto l’illuminazione, circa 2500 anni fa. È uno dei luoghi più sacri dell’Asia.


Città Santa - Recensioni su Sarnath, Varanasi - Tripadvisor

Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 4: 02 Feb 2025 – VARANASI – PRAYAGRAJ (120 KM, 3 ORE)

Pensione Completa – Dopo la prima colazione partenza per Prayagraj, letteralmente “città di Dio”. All’arrivo check-in al campo tendato.

What is your views on kumbh Mela? - Quora

Prayagraj è una confluenza di 3 fiumi, il Gange, Yamuna e Sarasvati: quest’ultimo è invisibile e si dice che scenda sottoterra e si unisca alle acque fangose e giallo pallido del Gange e a quelle blu dello Yamuna. All’arrivo, andremo in barca navigando il Triveni Sangam, il punto di confluenza, famoso per i suoi grandi poteri di purificazione dell’anima: ogni devoto induista nutre la speranza di fare il bagno qui, almeno una volta nella vita.

Triveni Sangam, Allahabad (2023) - Images, Timings | Holidify

Le ceneri del Mahatma Gandhi furono portate ad Prayagraj nel febbraio del 1948 per poi essere sparse nel fiume Gange nel punto in cui incontra il suo affluente Yamuna. È qui che ha luogo il più grande evento religioso del mondo, conosciuto come Kumbh Mela.

Kumbh Mela in India, 2024

Il festival è un’esperienza irripetibile per ogni visitatore curioso di conoscere la religione e la filosofia indù. La folla, la confusione di compratori e venditori, i gruppi nativi vestiti in abiti tradizionali. E poi i fedeli, a volte mezzi o completamente nudi, o vestiti come selvaggi. L’atmosfera del Kumbh Mela, è un incredibile insieme di emozioni: campane che suonano, canti di inni e mantra vedici, processioni dei Naga Sadhus e altri Akhaaras su cammelli ed elefanti, carri d’oro e d’argento tirati dai devoti per mostrare forza e abilità: un puro incanto per l’anima. Nella parte successiva del giorno, potrai dedicarti ad assaporare in prima persona l’atmosfera spirituale del Kumbh Mela.

Kumbh Mela — Everything You Need To Know About | by Priyanka Roy | Medium

Avremo tempo per iniziare ad ammirare il Kumba Mela.

Pernottamento al campo tendato.(tende dotate di servizi privati in ogni tenda)

Giorno 5: 03 Feb 2025 – PRAYAGRAJ (ALLAHABAD)

Pensione Completa – In questi due giorni potrai assistere al più grande Festival indiano, al più grande raduno religioso e spirituale del mondo che attrae milioni di devoti da ogni parte. Un gran numero di Sadhu con i loro discepoli, fanno di Prayagraj la loro casa durante il Kumbh Mela. Vivere tra i Sadhu, che hanno dedicato la loro intera vita alla meditazione e adempiendo alle azioni spirituali, è davvero un’esperienza di vita unica.

satya kumbh mela

La pelle si accartoccia, quando vedi i Naga Baba. All’alba, nelle loro tende, si spogliano completamente, si cospargono di cenere tutto il corpo e prendono tridenti e spade perché  sono asceti-guerrieri.  Di colpo il silenzio diventa un frastuono delle loro voci quando tutti insieme irrompono fuori dalle tende urlando come Folli di Shiva, alzando le spade, esibendo con orgoglio la propria nudità ,il corpo è solo un vestito. 

India Kumbh

Ci fermiamo a guardarli: i Naga Baba nudi vocianti e armati sembrano un corpo unico fatto di tanti corpi intrecciati, uno di loro su un cavallo batte ritmicamente su due tamburi, mentre la folla dei fedeli unisce le mani in venerazione…Sanno che sono i Naga Baba i re del Maha Kumbh Mela: saranno la prima, fra tutte le congregazioni induiste presenti, ad avere l’onore di fare lo Shahi Snan, il Bagno Sacro. Perché è così da millenni.Gli asceti-guerrieri si immergeranno nel punto di unione fra tre fiumi sacri: due di essi sono visibili, la divina Ganga e la divina Yamuna. Il terzo fiume invece, la divina Saraswati, è invisibile: come l’energia che secondo lo yoga scorre nei canali sottili del corpo umano e attraverso di essi arriva ai chakra. I fiumi sono appunto i canali sottili del corpo dell’India. E sono divinità femminili perché rappresentano l’Energia del mondo, che è femminile: Shakti, la sposa di Shiva. È all’incrocio dei tre fiumi visibili/invisibili che si bagnerà – per purificare il proprio karma – l’oceano di folla del Maha Kumbh Mela, lasciando il passo ai Naga Baba.
A questo rito antichissimo assisteremo insieme, all’alba del 3 febbraio 2025.

India, Kumbh Mela: perché lasciare che l'astrologia vinca sulla salute pubblica? - A ragion veduta

Il primo Snan (bagno rituale) avviene il giorno di Mauni Amavasya: i Naga Sadhus si immergono rigorosamente per primi (non provate a precederli: sono piuttosto suscettibili), dopo di loro è il turno degli altri Sadhus e poi dei Guru, portati dai loro discepoli fino alla riva su baldacchini dai color i cangianti; giungono auto, rimorchi di trattore o carri trainati dai buoi o rimorchi di trattore tutti decorati con ghirlande di fiori arancioni, colore dell’ascetismo. Arrivano yogi, i naga baba, i guerrieri mistici che, nudi e con il corpo cosparso di cenere, brandiscono il tridente di Shiva. Poi tocca ai comuni pellegrini fino al tramonto, quando i fedeli appoggiano i lumini su grandi foglie che poi affidano alla corrente del fiume.

Kumbh Mela: la suggestiva e colorata festa religiosa più grande dell'India (e del mondo) - greenMe

Ci sono molti Ashram che sono allestiti per questa occasione speciale, dove i discepoli si riuniscono per ascoltare i discorsi dei Sadhu sulla religione e la filosofia indù. Potremo unirci a loro e approfittare della loro predicazione del sentiero divino di Moksha. Potrebbe anche esserci l’opportunità di interagire con loro e fotografarli con il loro permesso.

Kumbh Mela 2019 costliest ever! Uttar Pradesh govt allocates Rs 4,200 crore

Per la mitologia indù, questo è l’unico momento e luogo nel mondo in cui ti puoi liberare dei peccati commessi e ottenere il “Nirvana“, ovvero la liberazione dal circolo vizioso della nascita e della rinascita.  Si dice che bagnarsi nell’acqua del Gange lavi via tutti i peccati di una persona.

Why Kumbh Mela in Prayagraj is festival to end all festivals | Kumbh Mela | The Guardian

Dopo una giornata piena di emozioni, si ritorna al confortevole campo tendato per rilassarsi e  riposarsi.

 

Giorno 6: 04 Feb 2025 – PRAYAGRAJ (ALLAHABAD)

Pensione Completa – Dopo colazione, ancora una giornata dedicata al Kumba Mela.

Grand preparation underway for Maha Kumbh in Prayagraj - The Statesman

 

“Gìà all’uscita della mia tenda è come un ruscello che va in una sola direzione, verso il fiume Gange, verso il bagno sacro; camminiamo in direzione dell’alto ponte di cemento che collega le due sponde, la prima visione dall’alto della sterminata distesa di tende, di luci, di fumi e di persone arrivate per il Kumbh Mela, il raduno religioso più grande del mondo. Non si vede la fine, a destra ed a sinistra ci sono solo persone, persone ovunque di tutti i tipi e di tutti i colori: famiglie, ragazzini, bambini addormentati sulle spalle dei genitori, coppiette, signori dal Rajasthan con i turbanti colorati, santoni vestiti di arancione, sadu nudi, venditori di zucchero filato, signore con enormi cesti di frutta sulla testa.. gente dappertutto, litanie cantate e suoni di campanelli, fumo denso di rifiuti bruciati, polvere ed incenso.

 

India, appuntamento con la magia del Kumbh Mela - Il Sole 24 ORE

Ci svegliamo prima dell’alba, fuori è buio e freddo ma ferve già una grande attività come se fosse pieno giorno: i venditori di chai hanno già la fila, si friggono i primi samosa agli angoli delle strade, c’è una folla rumorosa e colorata che va verso la via principale, la polizia a cavallo fischia ma tanto la direzione è la stessa per tutti: verso il Sangam, ossia il punto del fiume di confluenza fra le acque del Gange e dello Yamuna, questo è il punto fare il bagno. Per gli hindu bagnarsi in questo punto, in questo giorno dell’anno, significa purificarsi e liberarsi dal ciclo delle rinascite, è un momento massimamente sacro da celebrare con gioia.

L’atmosfera che avevo pensato così mistica mi arriva invece come una gigantesca – festa di paese: c’è gente di tutte le età che canta ed urla, i ragazzini che ogni due passi mi chiedono un selfie, le signore in sari che mi offrono da mangiare da oscuri recipienti, i poliziotti che continuano a parlarmi nella loro lingua, sorridendo chissà cosa dicono…

Kumbh Mela il raduno della brocca il più grande raduno religioso sulla terra

 

Con la luce di una alba torbida, con un sole arancione basso sul cielo grigio, prendiamo finalmente una barca staccandoci dalla riva: a bordo tre poliziotti e mamma e figlia che vogliono fare il bagno sacro nel punto esatto di confluenza dei due fiumi, dove l’acqua è più bassa e c’è altare di legno traballante per le offerte.

La marea umana di prima qui diventa un grumo di piccole barche piatte legate una all’altra, mentre i poliziotti si spogliano la signora indiana mi bagna la testa con l’acqua del Gange ed al mio ritrarmi disgustata mi ripete con stupore ‘è santa!’

Ecco, qui mi arriva tutta la sacralità del luogo e del momento: le offerte di fiori e lumini che galleggiano sull’acqua del fiume, le preghiere mormorate dai pellegrini, i brividi sulla pelle di quelli che si stanno rivestendo, il rumore delle barche una contro l’altra, la luce dell’alba di questo Kumbh Mela forse l’unico della mia vita: sono anche io una di queste 120 milioni di anime.

Racconti di viaggio.

Kumbh Mela, il più grande pellegrinaggio del mondo

Allahabad sorge in un tratto di terra tra i fiumi sacri Jamuna, Gange e Sarasvati con il Forte alla confluenza dei tre fiumi.Anticamente si chiamava Prayang ed è sacra per gli indù i quali credono che sia il luogo dove Brahma recuperò i quattro Veda.
Fu conquistata dai musulmanti nel 1194 e assunse il nome attuale nel 1585 durante il regno di Akbar quando fu governata dal figlio Selim, diventato poi l’imperatore Jehangir. Nel 1801 il Nababbo Wazir di Oudh la cedette agli inglesi e con l’avvento della repubblica indiana venne a far parte dello stato Uttar Pradesh. Dice la tradizione, che ad Allahbad, in un punto preciso detto Triveni, si incontrino le acque dei tre fiumi sacri: il Gange, la Yamuna e il Sarasvati.

Pernottamento in campo tendato.

Giorno 7:05 Feb 2025 PRAYAGRAJ-CHITRAKOOT 130 KM  3 ore + sosta 

Pensione Completa – Dopo la prima colazione trasferimento a Chitrakoot, una piccola cittadina non abitualmente battuta dalle normali tratte turistiche ma che ricopre un ruolo importantissimo nella vita religiosa, culturale, storica ed archeologica del popolo Induista: luogo di pellegrinaggio e di antichi miti, è legata a doppio filo al poema epico Rāmāyana.

Top 3 Places To Visit In Chitrakoot In 2023 For All Travelers!

Il Ramayana è uno dei più importanti poemi epici indiani che secondo alcuni studiosi risalirebbe al 1500 a.C., secondo altri addirittura al IV secolo prima di Cristo. E’ un poema antichissimo redatto in sanscrito da un certo Valmiki, che secondo la leggenda, compose l’intera opera (che conta di più di 24.000 strofe), in uno stato di pura ispirazione. Si dice che quasi ogni indiano, non importa che estrazione sociale o livello culturale, conosce almeno gli aspetti essenziali del Ramayana che è per antonomasia un testo dharmico in grado cioè di aiutare chiunque a vivere al meglio la propria esistenza e capace di proporre lezioni di vita applicabili ad ogni epoca e/o contesto.

Kamadgiri Hill & Temple Chitrakoot | Religious Place | Uttar Pradesh Tourism

Nel poema si narra di Rama, principe di Ayodhya, nonostante per alcune sue prodigiose gesta si fosse aggiudicato la mano della bellissima principessa Sita e insieme fossero in procinto di festeggiare la loro unione e ascesa al trono, vengono costretti a partire in esilio per 14 anni a causa di un complotto architettato della matrigna. Durante l’esilio nella foresta Sita ad un tratto viene rapita da Ravana e Rama per salvare la sua amata comincia a farà di tutto, fino a stringere amicizia con un esercito di scimmie a cui chiede aiuto. Le scimmie riescono ad arrivare a Lanka, l’isola in cui si trova il demoniaco Ravana che Rama riesce infine ad uccidere in battaglia, liberando la sua Sita. Ma prima, per dare prova della sua castità, Sita entra nel fuoco, rimanendo incolume e provando così la sua “purezza” a Rama. Dopo il trionfante ritorno della coppia ad Ayodhya, il giusto governo di Rama inaugurerà un’età dell’oro che durerà per tutta l’umanità.

Chitrakoot In Uttar Pradesh | Things To Do - Sea Water Sports

All’arrivo, visita del tempio di Sati Ansuya, l’Hanuman dhara, lo Sphatik Shila, il tempio di Kamta ji, il Janki kund ecc.

Arriveremo al tempio della collina di Kamadgiri è uno dei luoghi più venerati dello Stato dell’Uttar Pradesh: tutta la zona è una splendida collina boscosa sulla cima della quale era collocata la dimora del principe Rama e della bella Sita: la loro storia è raccontata nel Rāmāyana, uno dei più grandi poemi epici della mitologia induista, ed uno dei testi sacri più importanti di questa tradizione religiosa e filosofica.

Offbeat Places|Homestays|Kamadgiri Temple Places To Visit Chitrakoot

सतीत्व और पतिव्रत धर्म क्या आज भी उतने ही प्रबल रूप में हैं जैसे सती अनुसुइया, माता सीता के समय पर थे? - Quora

Nel pomeriggio ci trasferiremo sulle sponde del fiume per un giro in barca e per assistere all’Aarti, un’altra suggestiva tipologia di Pūjā in cui la luce (di solito sotto forma di una fiamma) viene agitata ritualmente per la venerazione delle divinità, e lampade vengono lasciate scivolare accese sull’acqua circondate da fiori e ninfee.

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La cerimonia viene eseguita più volte durante il giorno, ma la celebrazione culminante è quella della sera.

Cerimonia Aarti a Chitrakoot e Varanasi > Viaggio ControMano

Per gli eventi pubblici più importanti e sfarzosi vengono utilizzate delle grandi lampade riccamente decorate. Questa cerimonia serve a esporre una statua, una divinità o una persona all’effetto benefico e purificatore del fuoco.

8 Best Temples In Chitrakoot That Are More Than A Place Of Worship!

Nell’Induismo si crede infatti che anche le statue delle divinità siano esposte ad influssi malefici, e per questo motivo soprattutto nei templi gli idoli vengono protetti con queste cerimonie di fuoco almeno due volte al giorno, generalmente all’alba e al tramonto. Allo stesso modo nelle città sacre si protegge il fiume sacro Gange con la Ganga Aarti. Nell’Induismo il fiume Gange viene personificato come Madre Ganga. Viene adorato dagli indù che credono che immergendosi nelle sue acque si eliminino i peccati e si faciliti l’illuminazione e la liberazione dal ciclo della morte e della rinascita (il Moksha). Iconograficamente la Madre Ganga (o Dea Ganga) è raffigurata spesso come una donna dalla carnagione chiara, con quattro braccia, una corona chiara e seduta su un coccodrillo, o su un trono circondata da coccodrilli. Il coccodrillo rappresenta l’intelletto per superare i problemi, che nella ricerca dell’illuminazione, è necessario per affrontare la paura che si prova avvicinandosi alla Verità.

La madre Ganga è considerata la madre della cultura Indù, che accetta e perdona tutto, e a differenza di altre Dee, non è distruttiva o spaventosa. Accoglie il seme incandescente del Dio del fuoco Shiva e lo raffredda nelle sue acque.

Check in, cena e pernottamento in hotel.

Giorno 8: 06 Feb 2025 – CHITRAKOOT – AYODHYA (260 kms circa 06 ore )

Pensione Completa – Dopo la colazione in hotel, partenza in direzione di Ayodhya, che si ritiene sia il luogo di nascita di Rama e l’ambientazione del Ramayana.

Ram Mandir Ayodhya: History, Inauguration, and Architecture

Si dice che Ayodhyasia stata fondata 9000 anni fa da Manu, il primo uomo dei Veda, a cui si attribuisce il codice di condotta degli indù.

Ayodhya decked up for bhumi pujan ceremony at Ram Janmabhoomi

All’arrivo, sistemazione in hotel e tempo  per la passeggiata sulle sponde del fiume Sariu.

Ci recheremo ai Ghat, dove assisteremo al rito del Ganga Aarti sul fiume Sarayu: si tratta di una Pūjā induista, ossia un rituale, svolto all’alba ed al tramonto, dedicato alle acque sacre della Dea Ganga; è uno dei più importanti rituali della religione Induista, ed assume un grande valore nel folclore della cultura indiana.

Ayodhya district - Wikipedia

Cena e pernottamento.

Giorno 9: 07 Feb 2025 – AYODHYA – LUCKNOW (180 KM, 3.5 ORE)

Pensione Completa – Dopo la colazione in hotel visiteremo Ram Janam Bhoomi, il nome dato al sito che molti indù credono sia il luogo di nascita di Rama, la settima reincarnazione della divinità indù Vishnu.

Avremo l’opportunità di visitare altri  templi , S Hanuman Garhi, Kanak Bhawan, Sita ka Rasoi, Sri Maniram Das Chavani. Tutti collocati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro tra dedali di stradine piene di venditori ambulanti, animali di ogni tipo, pellegrini.

 

Kanak Bhawan - Prayag Samagam

Hanuman Garhi Temple - Wikipedia

 

Ayodhya Know What Is The History And Importance Of Hanumangarhi Temple | Hanuman Garhi Temple: अयोध्या के प्राचीन मंदिर Hanuman Garhi का इतिहास जानिए, यहां हर वक्त हनुमान जी रहते हैं ...

Partenza per Lucknow,che si sviluppa sulle rive del fiume Gomti e acquisì la sua importanza strategica durante il periodo Moghul, alla quale si aggiunse poi la fama di raffinatissimo centro culturale coi Nawab dell’Avadh, fino ai tragici fatti che la videro protagonista della cosiddetta Rivolta dei Sepoy scoppiata a Meerut, a seguito della quale il Paese passò sotto totale controllo del Raj britannico.
E’ da sempre una città eletta dell’Islam sciita e offre un’impressionante serie di grandiosi monumenti e mausolei dallo stile decisamente originale, come l’imponente moschea Asafi o il mausoleo Grand Imambara, che nel complesso le donano un aspetto prevalentemente islamico

 

Capitale del popoloso Stato indiano dell’Uttar Pradesh, offre un’ottima miscela di India vecchio stile di cultura raffinata e di modernità. Gli edifici di Lucknow mostrano diversi stili di architettura con i numerosi edifici iconici costruiti durante l’era britannica e Mughal. Lucknow è famosa per i suoi ghararas, gli abiti tradizionale indossati dalle donne musulmane del subcontinente indiano, in particolare la cintura hindi dell’India moderna.

Top 10 Places to visit in Lucknow – The City of Nawabs

Vivendo all’ombra di Agra e Varanasi, è forse una delle destinazioni turistiche più sottovalutate dell’Uttar Pradesh. In piedi lungo le rive del fiume Gomti, Lucknow è la capitale dello stato e vanta una ricca tradizione di cultura, arte, poesia, musica e cibo. La città deve la sua importanza ai Nawabs di Avadh (Oudh) che patrocinavano la danza, la musica e le arti culinarie.

Arrivo in hotel, cena e pernottamento.

Giorno 10: 08 Feb 2025 – LUCKNOW- DELHI (con volo)

Pensione Completa – Dopo la prima colazione in hotel, visita di “Bara Imambara“, un edificio storico con un’architettura così particolare e bella che persino gli architetti moderni rimangono perplessi e meravigliati dalla genialità del suo design.

File:Bara Imambara Lucknow.jpg - Wikipedia

L’Imambara fu costruita da Nawab Asaf-ud-Daula nel 1784 e il suo progettista fu Kifayat-ullah, che si dice fosse un parente dell’architetto del Taj Mahal. La Bara Imambara di Lucknow è uno dei monumenti più famosi della città. Conosciuto anche come Asfi Imambara, dal nome del Nawab di Lucknow che lo fece costruire, è un importante luogo di culto per i musulmani che vengono ogni anno per celebrare la festa religiosa di Muharram.

The magnificence of the Bara Imambara in Lucknow - Media India Group

L’Imambara è nota soprattutto per il suo incredibile labirinto, conosciuto localmente come Bhul Bhulaiya, che si trova al piano superiore del monumento.

Pranzo e trasferimento in aereoporto e volo diretto a Delhi .

All’arrivo sistemazione in hotel nei pressi dell’aereoporto . Cena e pernottamento.

Giorno 11: 09 Feb 2025 – PARTENZA DA DELHI-ROMA

Trasferimento mattutino all’aeroporto di Delhi,  e operazioni volo di rientro in Italia.

Arrivo e fine dei servizi.

La quota comprende:

  • Voli Roma Delhi Roma in classe economica franchigia bagaglio 23 kg
  • Volo Delhi Varanasi in classe economica franchigia bagaglio 15 kg
  • Volo Lucknow Delhi in classe economica franchigia bagaglio 15 kg
  • Tutti i trasferimenti da e per aeroporti in India con mezzo privato
  • Sistemazione alberghiera per 11 notti in hotel di categoria 3***4**** 5***** Heritage
  • 3 notti in campo tendato con  servizi privati
  • Trattamento di pensione completa
  • Guida  indiana in lingua italiana per tutta la durata del tour.
  • Visite ed escursioni come da programma
  • Assistenza in italiano 24/7
  • Acqua a bordo del veicolo durante il viaggio
  • Tutte le tasse governative attuali in India
  • Assicurazione medico bagaglio ed annullamento viaggio
  • Kit da Viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia con minimo 12 partecipanti

 

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali pari ad € 380,00
  • Visto d’ingresso in India in modalità online (€90,00 – possiamo occuparcene noi)
  • Mance ed extra di carattere personale
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”

 

 

Le nostre sistemazioni durante il Kumba Mela.

Bagni privati e tende comode.

 

 

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

 

Documenti per l’espatrio:

Passaporto: è necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 (sei) mesi, al momento dell’arrivo  o, in caso di richiesta di eVisa, dalla data di presentazione della domanda di visto. Per ulteriori informazioni relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata dell’India a Roma o il Consolato Generale dell’India a Milano o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto: il visto d’ingresso è necessario, per soggiorni di breve periodo (inferiori a 90 giorni), per turismo, per affari e per cure mediche. Il richiedente del visto deve accertarsi che il proprio passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua, dalla data di presentazione della domanda di visto, e due pagine bianche. All’arrivo i viaggiatori devono inoltre dimostrare di disporre di un biglietto di ritorno e risorse sufficienti a copertura del soggiorno.

Possiamo occuparcene noi su Vostra richiesta al rilascio del visto al costo di €90,00

 

 

 




MALDIVE CAPODANNO

ISOLA-NALAGURAIDHOO

Maldive , “un mare da cartolina”. Ecco, forse questa espressione l’ha coniata qualcuno non appena ha messo piede sulle bianche spiagge coralline delle Maldive. Ma qui, in realtà, tutto è da cartolina: sicuramente mare e spiagge, ma anche tramonti, paesaggi e sorrisi degli abitanti. Se ci sono posti al mondo che regalano al viaggiatore un’esperienza emozionante, di pace e benessere, uno è senza dubbio questo.

Spiagge bianchissime, mare cristallino, pesci e coralli multicolori, meravigliose strutture ricettive. Le Maldive, arcipelago di circa 1.200 isole di cui soltanto circa 200 abitate,bagnate dall’Oceano Indiano, a sud-ovest dello Sri Lanka, sono davvero uno dei paradisi tropicali più ricercati da chi sogna una vacanza di mare, sole e relax.

Il Paese è costituito da 1192 isole, di cui solo 200 abitate, per una lunghezza complessiva di 871 km. Sebbene il Paese ricopra un’area di circa 90.000 km², le terre emerse occupano solo 298 km². Le isole sono raggruppate in una doppia catena di 26 atolli.

La bellezza delle Maldive non è solo sopra il livello dell’acqua. Le Maldive ospitano circa il 5% delle barriere coralline del pianeta, accompagnate da un’esplosione di colori conferiti dai coralli morbidi e duri che le formano. Le barriere coralline ospitano migliaia di specie di pesci. Attirati delle ricche sostanze nutritive trasportate dalle correnti, anche grandi pesci pelagici come mante e squali balena hanno fatto delle Maldive la propria casa.

 

Un soggiorno “mare da cartolina” alle MALDIVE presso Villa Park at Sun Island – isola Nalaguraidhoo

Nalaguraidhoo Island, chiamata anche Sun Island, è un’incantevole isola scarsamente abitata, situata nella parte meridionale dell’Atollo di Ari Sud, uno dei più famosi ed apprezzati di tutto l’arcipelag0 delle Maldive. Si tratta di un gruppo di 105 isole, sparse in posizione parallela agli atolli di Malè Sud e Malè Nord. La gente del posto lo chiama il “Fiore dei mari” per la sua forma bizzarra e la combinazione unica di spiagge bianche, mare turchese e lussureggianti giardini tropicali verde smeraldo. L’isola è piuttosto grande (1,5 km di lunghezza e 450 m di larghezza) e si estende a ovest ea est. È circondata da una gigantesca barriera corallina, che forma un’accogliente e pittoresca laguna di sorprendente tonalità turchese. Il colore del mare sembra ancora più acceso contro la costa bianca, ricoperta di soffice, come zucchero a velo, sabbia e fitta vegetazione che ricopre la parte interna dell’isola. La barriera corallina arriva fino alla riva, quindi non è necessario entrare in acqua per osservare i pesci esotici. La vita in bungalow permette di guardare il mondo sottomarino direttamente dalla stanza. L’intera isola è circondata da bellissime spiagge con grandi palme da cocco. Alla loro ombra è bello rilassarsi nella calura della giornata e godersi l’amaca con un cocktail rinfrescante tra le mani.

All’interno Nalaguraidhoo è coperta di lussureggiante vegetazione esotica, casa di numerose specie di uccelli marini. Le spiagge di finissima sabbia bianca sono deserte, tranquille e delimitate da alberi di palma da cocco. Sono proprio piacevoli per rilassarsi al sole. Nell’ampia laguna le limpide acque marine sono sfumate in tonalità dal turchese al blu. La gigantesca barriera corallina è raggiungibile a nuoto.

 

Resort Facilities | Villa Park Resort Maldives

 

Forse, la spiaggia più pittoresca e romantica si trova nella parte orientale dell’isola, su un banco di sabbia che si protende lontano nel mare. Dal suo lato aperto, soffia una fresca brezza che raggiunge le onde, la parte sottovento è più tranquilla e calma. Il mare lungo lo spiedo è abbastanza profondo, circa 2-3 m, quindi è ottimo per nuotare e fare immersioni senza timore di graffiare su una scogliera aguzza.

Qui si trova uno dei più grandi resort delle Isole Maldive, Villa Park at Sun Island, che prende il nome dall’isola che lo ospita. Inaugurato ufficialmente il 24 maggio 1999 dal Presidente della Repubblica, nel 2016 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Leading eco-resort in the Maldives”.

 

Villa Park Sun Island Resort | SITO WEB | Ari Atoll | Maldive

 

Situato nella parte meridionale dell’atollo di Ari Sud, Villa Park at Sun Island si distingue per la varietà delle sistemazioni, l’ampia scelta gastronomica dei numerosi punti di ristoro, la ricca offerta di attività sportive e la presenza di un attrezzato centro benessere.

Offre il massimo del comfort, del relax e del divertimento in un paradiso tropicale. Il resort è circondato da una ricca vegetazione, lunghe spiagge di sabbia bianca e piccole lagune cristalline dove potrai ammirare la bellezza della natura e della vita marina.

 

 

Villa Park at Sun Island offre 9 punti ristoro, una piscina all’aperto, la connessione Wi-Fi gratuita e ville spaziose dotate di balcone e TV con canali via cavo.

La struttura mette a vostra disposizione varie attività per gli amanti dell’avventura, come la la pesca al mattino e al tramonto, grandi battute di pesca, escursioni, tour delle isole e gite in idrovolante, ma propone anche una varietà di opzioni rilassanti come trattamenti ayurvedici, per il viso e per il corpo presso l’Araamu Spa, e la possibilità di fare shopping nei negozi e nelle boutique ubicati nel cuore dell’isola, dove troverete articoli di lusso, souvenir e l’essenziale per la vostra vacanza.

 

Foto di Villa Spiaggia n.3

 

Immaginate un’immensa laguna dalle mille sfumature di azzurro e, al centro, un’isola tropicale dalla natura esuberante circondata da candide spiagge. Villa Park Sun Island, una delle isole più estese delle Maldive che ospita il più grande resort dell’arcipelago. Qui la bellezza del paesaggio incontra il design semplice della tradizione maldiviana in una struttura completa e adatta a soddisfare ogni ospite, da chi cerca il puro relax a chi ama uno stile di vacanza più dinamico.

I sentieri che attraversano l’isola e che dalle camere portano alle aree comuni e viceversa, sono tutti belli ombreggiati ed è molto piacevole muoversi a piedi o con una delle biciclette prese a noleggio. Villa Park at Sun Island ha ricevuto il premio Luxury Eco Resort ai World Hotel Awards 2021 per i suoi orti bio che producono 20000 noci di cocco al mese, un’ampia varietà di frutta, verdura ed erbe tropicali.

 

VILLA PARK, SUN ISLANDATOLLO di ARI - Aquadiving Tours

 

Tra le molte attività, Villa Park at Sun Island offre la possibilità di vedere da vicino lo squalo balena. Questo pesce può raggiungere i 20 metri di lunghezza (è il più grande vertebrato non mammifero) e il peso medio di circa 30 tonnellate; si nutre quasi esclusivamente di plancton ed è praticamente innocuo per l’uomo navigando pacificamente lungo il tratto di barriera corallina esterna. Ci sono pochissimi posti in cui è possibile trovare costantemente gli squali balena, uno di questi è la barriera corallina dell’atollo Ari sud dove si trova appunto Villa Park at Sun Island!

 

Villa Park Sun Island - Maldive experience

 

 

La quota comprende:

  • Voli intercontinentali Roma – Malè andata e ritorno (franchigia bagaglio 30 kg)
  • Trasferimento da/per aeroporto – resort
  • 8 notti presso Villa Park at Sun Island
  • Trattamento di mezza pensione,colazione  e cena
  • Cenone del 31 dicembre
  • Assicurazione medico bagaglio ed annullamento
  • Kit da viaggio

La quota non comprende:

  • Tasse aereoportuali pari a €370,00 (soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei)
  • Mance
  • Extra di carattere personale
  • Tutto quanto non menzionato alla voce “La quota comprende”.

 

 

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

 

 

Documenti per l’espatrio:

  • Passaporto: necessario. La validità residua indicata dal Ministero dell’Interno maldiviano è di almeno 30 giorni, dopo la data del rientro, per i visti turistici.
    Tuttavia, considerando la possibilità che siano necessari voli con scalo per spostarsi da e per le Maldive, si consiglia di viaggiare con passaporto avente una validità residua di almeno 6  mesi. Dal 5 gennaio 2016, per poter entrare nel Paese, é necessario il possesso di un passaporto elettronico. Si intende per “passaporto elettronico” il libretto dotato di microprocessore.
  • Visto d’ingresso: obbligatorio. Il visto turistico di 30 giorni è concesso direttamente in aeroporto, al momento dell’ingresso nel Paese. Il visto può essere esteso per ulteriori 60 giorni, per un totale di 90 giorni; tutti i viaggiatori sono tenuti a compilare una “Traveller Declaration” (IMUGAhttps://imuga.immigration.gov.mv/),entro 96 ore prima dell’arrivo e della partenza dalle Maldive

 




KAZAKISTAN E KIRGHIZISTAN

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Questo tour essendo in destinazioni nuove, aperte da poco al turismo richiede un minimo spirito di adattamento, una predisposizione ad affrontare un viaggio nella natura, nei villaggi e nelle città dove ancora si trovano tracce dell’epoca sovietica. Non ci sono percorsi difficili o trekking impegnativi sono però previste passeggiate di difficoltà medio bassa sia nelle zone desertiche che nelle zone di montagna.

Sarà piacevole incontrare la popolazione che ancora vive nelle tipiche yurte, raggiungerli sulle montagne dove vivono nomadi immerse in una natura incontaminata con paesaggi mozzafiato. Altitudine massima raggiunta nel tour sarà il passo a circa 3400 che attraverseremo in pullman. Le strade non sono tutte perfettamente asfaltate e non sarà difficile imbattersi in greggi lungo il nostro percorso.

Le sistemazioni alberghiere sono buone nelle città principali in hotel, buone anche nelle guest house dove proveremo la calorosa accoglienza della popolazione. Le guest house sono arredate con semplicità ma sono funzionali, spesso nuovissime e con il bagno in camera. Nei 2 campi di yurte dove faremo l’esperienza unica di dormire è richiesto un minimo senso di adattamento. Non sono disponibili le yurte singole e non c’è il bagno privato. Come nei campeggi ci sono bagni e docce in condivisione per gli occupanti delle yurte.

All’interno c’è comunque elettricità ed eventuale stufa per le notti più fredde. I mezzi di trasporto sono buoni anche se non lussuosi. Cibo ottimo, abbondante, non particolarmente speziato. È una destinazione consigliata per “viaggiatori” e per “amanti della natura”. Necessario un abbigliamento informale e tecnico, scarpe da trekking e bagagli comodi al trasporto. I più del programma sono paesaggi veramente ancora incontaminati e pochissimo toccati dal turismo ed il contatto e l’accoglienza delle popolazioni locali.

26 Agosto: ROMA – ISTANBUL – ALMATY

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino in tempo utile per operazioni di accettazione ed imbarco sul volo per Istanbul. All’arrivo, tempo di attesa per volo in coincidenza per Almaty. Pasti e pernottamento a bordo.

 

27 Agosto: ALMATY

Arrivo ad Almaty ed incontro con la guida in aeroporto. Trasferimento in albergo. Prima colazione e tempo a disposizione per riposo in hotel.
Nel pomeriggio tour della città nel centro di Almaty, antica capitale del Kazakistan. Visita a Piazza della Repubblica e al Monumento dell’Indipendenza, Parco 28 Panfilovtsev. Lungo il Viale della memoria ci sono obelischi con i nomi dei 28 combattenti del 1075esimo reggimento della 316esima divisione di tiro, che combatterono ad armi impari contro i carri armati tedeschi nell’inverno del 1941, la Cattedrale di Zenkov (monumento dell’architettura di culto dei cristiani in Kazakistan), il Teatro Abai e il Museo Storico.
Nel tardo pomeriggio si raggiunge la gola di Medeo. È uno dei luoghi più famosi del Kazakistan perché è il complesso montuoso per gli sport invernali più alto del mondo! Le infrastrutture ben sviluppate e la vicinanza alla città rendono Medeo molto comodo da visitare per godere del bel panorama. Cena in ristorante locale. Sistemazione in albergo. Pernottamento
(Altitudini sopra il livello del mare durante il giorno: inizio giornata/fine giornata – 800 m ad Almaty)

 

28 Agosto: ALMATY – BASSHI

Dopo la colazione visita al Green Bazaar dove sarà possibile vedere verdure fresche, frutta e altri prodotti della regione. Più tardi, lasceremo Almaty e ci dirigeremo verso Basshi nel Parco Nazionale Altyn-Emel. Altyn-Emel è un parco naturale nazionale situato nella valle del fiume Ili nel territorio del Kazakistan. Il Parco è stato fondato il 10 aprile 1996 con lo scopo di preservare un complesso naturale unico, monumenti archeologici, storici e culturali, specie animali e vegetali rare e in via di estinzione. Nel territorio del Parco, che si estende su una superficie totale di 520.000 ettari, si possono trovare diversi paesaggi: montani, desertici, sabbiosi, selvaggi e deserti. Arrivo a Bashi. Check-in alla guest house. Pranzo intorno alle ore 14.
Nel pomeriggio cambio del mezzo di trasporto dall’autobus ai minibus russi UAZ per l’escursione alle “Dune Cantanti”. La duna di sabbia alta 150 metri situata tra due catene montuose rocciose è davvero spettacolare. Ci sono solo poche di queste dune di sabbia solitarie nel mondo. La gente dice che quando l’aria è abbastanza secca il vento che attraversa i granelli di sabbia emette un suono che ricorda la musica d’organo. C’è una superstizione: il sogno di chi riesce a scalare la cima della duna si avvererà.
Cena e pernottamento nella guesthouse di Bashi.

 

29 Agosto: BASSHI – CHUNJA – CHARYN – VILLAGGIO SATY

Prima colazione in guest house. Trasferimento al Charyn Canyon. Lungo il percorso visita della famosa moschea in legno costruita da un maestro cinese all’inizio del XX secolo. Charyn Canyon, è una straordinaria creazione della natura che esiste da milioni di anni, pittoresca e molto diversificata negli aspetti geomorfologici. L’altezza dei pendii ripidi raggiunge i 150-300 metri. Numerosi anfratti e canaloni formano una fitta rete sconnessa. Il vento e l’acqua hanno creato la splendida “Valle dei Castelli Rossi”. Lungo tutta la valle siete circondati da torri dalle forme fantastiche, costruite con materiali sedimentari. Una tranquilla passeggiata di lieve difficoltà nel “Gran Canyon kazako”. Nel corso dei tempi la natura ha creato queste meraviglie architettoniche, senza fretta ha costruito maestosi castelli di roccia. Pranzo a sacco. Più tardi, visita al villaggio di Saty. Cena e pernottamento.

 

30 Agosto: VILLAGGIO SATY – LAGO KAINDY – LAGO KOL-SAY – KARAKOL

Dopo colazione escursione con i minibus militari russi UAZ per la gita al lago Kaindy. Escursione di mezza giornata al lago famoso per gli alberi che emergono dalle acque con acque trasparenti e freddissime che hanno “pietrificato” la foresta emergente dal lago stesso. Necessaria una passeggiata di circa 30 minuti per raggiungere questo luogo “incantato”.
Pranzo nella guest house Saty.
Nel pomeriggio trasferimento al confine kazako/kirghiso, attraversamento, la procedura dura circa 1 ora. Passato il confine si prosegue in direzione Karakol. Cena presso una famiglia Uigura (piccola nazionalità emigrata dalla Cina nel XIX secolo). Pernottamento in albergo.

 

31 Agosto: GIORNO DELL’INDIPENDENZA DEL KIRGHIZISTAN! KARAKOL – TAMGA

Colazione. In città ci saranno le celebrazioni del Giorno dell’Indipendenza, come ogni anno il 31 agosto! Visita guidata della città con visita alla Chiesa ortodossa russa, alla Moschea in stile Dungan, alla statua di Lenin, al bazar locale e al negozio “un villaggio, un prodotto”. Pranzo presso la famiglia Dungan a Karakol o nel villaggio vicino a Karakol.
Trasferimento sulla sponda meridionale del lago Issyk-Kul. Visita alla cascata di Barskoon. Breve e piacevole camminata fino alla cascata di cica 30 minuti, solo andata.
Si prosegue fino al villaggio di Tamga. Una visita al Resort Militare Tamga, la cui costruzione iniziò nel 1932. Durante il periodo sovietico era il luogo di villeggiatura degli astronauti russi, che si acclimatavano dopo i voli nello spazio. Il primo ospite del resort è stato l’astronauta russo Yuri Gagarin. Una passeggiata nel parco, che vi riporterà al periodo dell’epoca sovietica, potrete osservare le sculture degli artisti di quell’epoca.
Soggiorno nel campo yurta, che si trova sulla riva di Issyk-Kul. Master class sulla preparazione del pane kirghiso – Boorsak. Cena e pernottamento nel campo yurta.

 

01 Settembre: ISSYK-KUL – KOCHKOR

Trasferimento a Kochkor. Prima tappa nel canyon di Skazka. Il canyon prende il nome dal suo bizzarro paesaggio roccioso, che per molti anni è stato trasformato dal vento in favolose sculture e formazioni. Alcune formazioni in “Skazka” prendono il nome dalla loro somiglianza con oggetti ben noti. Ad esempio, una serie di creste nel canyon è chiamata “La Muraglia Cinese” per la sua somiglianza con la Grande Muraglia Cinese. Diverse rocce hanno colori sorprendenti, le statue rocciose non solo hanno forme insolite, ma anche colori magici.
Lungo la strada vedremo il cacciatore di aquile. Ci fermeremo per guardare lo spettacolo di caccia all’aquila. L’allevatore di aquile presenta le sue aquile e ci mostra come cacciare con le aquile.
Pranzo in famiglia kirghisa nel villaggio Kyzyl-Tuu. La famiglia si occupa della produzione della Yurta. Gli uomini realizzano le parti in legno della Yurta e le donne il feltro. Impareremo a costruire una yurta.
Continua il viaggio a Kochkor. Visita ad un gruppo di donne nel villaggio che produce oggetti tradizionali nomadi di feltro chiamati “Shiyrdak’” e “Ala Kiiz”. Si potrà vedere e partecipare alla lavorazione della produzione del feltro con la lana infeltrita. Pernottamento e cena in albergo.

 

02 Settembre: KOCHKOR – SON-KUL

Colazione. In questo giorno, l’anno scolastico inizia nelle scuole di tutto il Kirghizistan. Avremo la possibilità di visitare una scuola rurale e conoscere i metodi educativi in Kirghizistan.
Trasferimento al lago Son-Kul attraverso il passo Kalmak-Ashu (3446 m). Questo è un luogo popolare tra la popolazione locale, che viene qui ogni estate con le loro famiglie e il bestiame. Pranzo in una yurta.
Possibilità di fare una passeggiata verso il campo delle yurte per ammirare il lago e gli animali liberi nella pianura. Si incontrano i pastori locali, le donne con i bambini e potremo osservare il loro stile di vita: assaggiare il pane e il kumyz (la bevanda nazionale kirghisa ottenuta dal latte di giumenta). Durante questa escursione a piedi la guida ti spiegherà la vita dei nomadi kirghisi.
Per chi non vuol fare la passeggiata panoramica può raggiungere il campo yurte in auto. Sistemazione e cena e pernottamento nel campo yurta. Sarà possibile ammirare il tramonto sul lago e la sera ammirare le stelle sopra le yurte.

 

03 Settembre: SON-KUL – BISHKEK

Colazione. Trasferimento a Biškek. Breve sosta nel Boom Canyon nel piccolo bar locale per assaggiare il pane fresco Kattama fritto con il tè. Lungo il percorso visita della Torre Burana, un luogo sulla Grande Via della Seta risalente all’XI secolo. Oltre alla torre si vedranno le rovine dell’antica città chiamata Balasagyn, ed il museo dedicato a questo luogo. Pranzo tardivo lungo il percorso. All’arrivo a Bishkek sistemazione in Hotel. Serata libera.

 

04 Settembre: BISHKEK

Dopo la colazione visita all’Osh Bazaar (mercato orientale), colorato al mattino. In epoca sovietica, il mercato era un importante centro commerciale dove venivano vendute merci provenienti da tutto il paese. Tour della città con visita al Museo storico kirghiso, piazza Ala-Too, la Casa Bianca e la piazza vecchia. La maggior parte degli edifici della città furono costruiti durante l’era sovietica e alcune case hanno ancora mosaici colorati sulle pareti.
Nel pomeriggio Visita al complesso Ata-Beiyt. Lo scopo del complesso è ripristinare e preservare la memoria storica delle fasi più importanti dello sviluppo dello stato kirghiso. Al centro del complesso si trova un cimitero. Il 14 giugno 2008 lo scrittore kirghiso Chingiz Aitmatov è stato sepolto nel complesso storico e memoriale di Ata-Beyit.
Cena d’arrivederci con spettacolo folcloristico in ristorante.

 

05 Settembre: BISHKEK – AEROPORTO – ISTANBUL – ROMA

Trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo di rientro per Istanbul. Arrivo e tempo di attesa per volo in coincidenza per Roma. All’arrivo, sbarco e fine servizi.