LE PERLE DEL GOLFO – BAHRAIN, KUWAIT E QATAR

Un incredibile tour in 3 Paesi che presi singolarmente non hanno molto da offrire,e cosi raccolti in unico tour,Vi consentiranno di apprezzarne le cose più interessanti e belle da ammirare.

Bahrain, il giardino dell’Eden
Così è stato ribattezzato questo meraviglioso lembo di terra affacciato come una pietra preziosa sul Golfo Persico

Un soprannome ben meritato grazie alla sua storia millenaria, ai siti archeologici, ai paesaggi incantevoli, all’inflazione pari allo 0 per cento, alla crescita annua pari al 3 per cento e ad assistenza scolastica e sanitaria per tutti i suoi abitanti. Per non parlare dell’ affluenza turistica in continua crescita e all’apertura verso il mondo occidentale tanto che dal 2004 si svolge, primo in Medio Oriente, il Gran Premio di Formula 1 sullo spettacolare circuito costruito nel deserto vicino alla capitale Manama.

Il Bahrain è una piccola nazione – isola del Medio Oriente che sorge in una delle zone petrolifere più importanti del mondo, ma soprattutto è uno dei centri culturali più interessanti dell’universo arabo. A ovest, collegata dalla King Fahd Couseway, si trova l’Arabia Saudita, a sud-est il Qatar, circa 200 chilometri a nord l’Iran. Sin dall’antichità il Bahrain è stata una delle principali rotte commerciali. È il Paese dove ha avuto origine l’impero di Dilmun, una civiltà che prosperò nella regione per millenni, capace di espandere la sua influenza sino all’odierno Kuwait, di navigare lungo le rotte del Golfo e di sviluppare un’incredibile abilità nella tumulazione.

La moderna capitale, Manama, che letteralmente significa “luogo addormentato”, è una città che accoglie i visitatori con atmosfere metropolitane, fatte di negozi aperti sino a tarda sera, locali notturni e tanta gente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Manama è delimitata dalle splendide corniche, viali che corrono lungo la costa. Il cuore della città è il souq, un intricato dedalo di viuzze dietro Bab al-Barhain dove è possibile contrattare di tutto, dai prodotti artigianali, tappeti, abiti tradizionali, spezie, tessuti fatti a mano sino alle perle. Tra i prodotti artigianali più interessanti ci sono le ceramiche e i tappeti di lana dai colori sgargianti e arazzi molto belli.

Qal’at al-Bahrain (Porto antico e capitale di Dilmun) dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Benvenuti in Kuwait! 

Tra i vari emirati in cui è suddivisa la Penisola Araba, il Kuwait, coi suoi oltre 4 milioni di abitanti, resta indubbiamente quello più “democratico”, dove c’è un potente parlamento eletto dal popolo, che l’emiro può sciogliere con l’obbligo però di indire nuove elezioni entro 90 giorni. Dal 2009, nonostante il parere negativo dei conservatori, anche delle donne sono entrate a far parte dell’Assemblea Nazionale.

Il suo nome deriva dalla parola “kut”, ovvero il fortino costruito nel 1612 dalla tribù dei Banu Khaled, primo passo verso una fortissima identità nazionale, che ha permesso, più di recente, di superare la devastazione dell’aggressione nel 1990 da parte delle truppe irachene di Saddam Hussein.

Kuwait City, il cuore pulsante del Kuwait, è un’accattivante miscela di modernità e tradizione. Questa fiorente metropoli offre una fusione unica di fascino antico e lusso contemporaneo, dagli svettanti grattacieli ai vivaci souk.

Parti per un viaggio indimenticabile attraverso Kuwait City, dove scoprirai una serie di attrazioni top, gemme nascoste ed esperienze accattivanti.

Lo splendore del Qatar

Un mix di arte e cultura tradizionali con opportunità e architetture ultramoderne rende questa città  mediorientale una destinazione ricca di fascino.

Doha, capitale del Qatar, è nata come insediamento portuale tribale in un’area desertica, con un’economia supportata da pesca delle perle, pesca tradizionale e commerci marittimi. Dopo lo sviluppo del settore petrolifero, Doha ha iniziato una rapida ascesa verso la modernizzazione. Visitate questa magnifica città in cui opere d’arte, religione e mercati tradizionali convivono con architetture avveniristiche e investimenti tecnologici.

Modernizzare senza rinunciare alle tradizioni è uno dei punti di Qatar National Vision 2030, il piano di sviluppo a lungo termine del paese. Passeggiando sull’incantevole lungomare di Doha avrete l’occasione di ammirare entrambe queste realtà. La Corniche di Doha e il tranquillo Parco MIA assicurano un panorama spettacolare sul Golfo Persico, che per molto tempo ha offerto i suoi tesori ai pescatori di perle. Osservate il Monumento alla perla che celebra l’importante ruolo svolto da questa gemma nell’economia della prima fase di sviluppo di Doha. Guardando il lato opposto al mare potrete invece ammirare lo straordinario skyline della parte moderna della città, con la Doha Tower che brilla al sole.

 

Il Museo di Arte Islamica, affacciato sulla baia, racconta 14 secoli di arte del Qatar e di altri paesi. Più verso l’interno, troverete gli affollati vicoli del Souq Waqif, che ricrea l’atmosfera di un tradizionale mercato mediorientale. Qui potrete acquistare spezie, assaggiare i piatti della cucina locale, scoprire di più sulla falconeria ed esplorare gallerie d’arte. Il vicino Museo Nazionale del Qatar, le cui futuristiche linee riproducono una rosa del deserto, permette di approfondire la conoscenza del passato, del presente e del futuro del paese.

Sono previsti voli da tutta Italia

Giorno 1: Italia – Kuwait  

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni  di imbarco volo alla volta del Kuwait, volo con scalo, un Paese ricco di tesori culturali e modernità affascinante.

Arrivati nel Paese, trasferimento, cena e pernottamento in hotel.

Giorno 2: Kuwait 

Nessuna visita a Kuwait City sarebbe completa senza vedere le maestose Kuwait Towers, simbolo del progresso e della modernità della nazione!

Queste iconiche strutture, progettate da rinomati architetti svedesi, sono composte da tre torri che offrono una vista mozzafiato sul paesaggio urbano e sul Golfo Arabico!

La torre principale presenta una terrazza panoramica, un ristorante girevole unico nel suo genere e un’accogliente caffetteria. La seconda torre è dedicata allo stoccaggio dell’acqua, mentre la terza è una struttura complementare.

Visita Kuwait City: scopri il meglio di Kuwait City, Governatorato di Al Ahmadi, nel 2023 | Viaggia con Expedia

Inizieremo la nostra esplorazione con una visita al Museo d’Arte Moderna del Kuwait, un gioiello artistico nascosto nei pressi di Sharq Souq. Appena entrati, ci troveremo magicamente in un mondo conosciuto da pochi, e l’arte moderna araba e internazionale ci catturerà e ci ispirerà, aprendoci le porte a nuovi orizzonti artistici.

Proseguiremo con una visita affascinante al Mercato del Pesce ed al Porto dei Dhow, un’esperienza autentica che ci farà entrare in contatto con le tradizioni marinare del Kuwait.

KUWAIT-KUWAIT CITY-FISH MARKET

Entra in un regno ipnotico dell’arte alla Mirror House, un’attrazione straordinaria a Kuwait City! Questa residenza privata, appartenente all’acclamata artista Lidia Al-Qattan, è interamente decorata con mosaici di specchi, creando un’atmosfera incantevole e coinvolgente.

House of Mirrors | Mirror house, Mirror, Kuwait city

La Mirror House funge sia da galleria d’arte che da spazio abitativo e ospita le creazioni di Lidia e la sua collezione d’arte personale.

L’atmosfera si intensificherà con una visita al Museo dei Martiri di Al Qurain, un luogo di memoria e riflessione sulla storia del Kuwait. Cena e pernottamento.

Giorno 3: Kuwait-Bahrein   

Al risveglio, prima colazione e siamo pronti per iniziare questa nuova giornata con una visita entusiasmante al Kuwait National Museum, al Museo dell’Eredità e all’Archaeological Museum, scoprendo la storia millenaria del paese attraverso reperti preziosi.

Sosta fotografica al Boom Al Muhallab, un tempo tra i più importanti Dhow – tradizionale barca del Golfo Persico – della nazione, oggi cuore del Museo Nazionale.

Top 8 Museums In Kuwait For Understanding The Art and History

Poi, avremo l’opportunità di passare davanti al prestigioso Palazzo di Seif (Ufficio dell’Amir) e all’Assemblea Nazionale, scoprendo il lato politico e governativo del Kuwait.

Seif Palace, Kuwait City | Dan | Flickr

Sosta al  Souk Al Mubarakiya , un mercato storico che risale a oltre 200 anni fa, per immergersi nell’autentica cultura kuwaitiana.

Souq Al-Mubarakiya | The Regency Hotel Kuwait

Ti invita a passeggiare per i suoi vicoli tortuosi, dove scoprirai venditori che offrono vari prodotti, come spezie, profumi, tessuti, gioielli, oggetti d’antiquariato e artigianato tradizionale.

Non potremo fare a meno di ammirare la maestosità della Torre di Al-Hamra, il grattacielo di cemento intagliato più alto del mondo, una meraviglia architettonica moderna.

Al Hamra Village Golf & Beach Resort 5* - Ras Al Khaimah - Fino a -70% | Voyage Privé

Al termine trasferimento in aeroporto e operazioni imbarco volo diretto in Baherein.

Il nostro emozionante viaggio continua,  con l’arrivo nella vibrante Bahrain, una gemma unica nella Penisola Arabica.

Cena e pernottamento in hotel.

Guida di Bahrain | Scopri Bahrain | Aegean Airlines

Giorno 4:  Bahrain 

Prima colazione in hotel. Iniziamo la mattina con la visita della Moschea Al Fateh.

Nella capitale Manama si trova questa imponente Moschea, una delle più grandi al mondo, che può contenere fino a 7000 fedeli ed attrae ogni anno moltissimi visitatori.

La moschea Al Fateh - Bahrein - Bahrain

Al Fateh è caratterizzata da una cupola in fibra di vetro e due minareti e all’interno sono presenti numerosi elementi decorativi come lampade in legno lavorato, tappeti e l’enorme lampadario di Swarovsky.

Poi ci dirigeremo ad ammirare il King Fahad Causeway. Questo incredibile ponte di 25 km, che unisce le terre del Bahrain e dell’Arabia Saudita, è una meraviglia architettonica che lascia senza fiato. La  King Fahd Causeway, è rialzata tra le acque del Golfo Persico, dal Bahrein all’Arabia Saudita. La strada è molto caratteristica perché costeggiata da ponti e tratti piani, torri di osservazione e una piattaforma panoramica.

Nella giornata ci immergeremo nella cultura e nella storia di Bahrain: visiteremo l’Al Jasra House, una magnifica residenza estiva dello sceicco Salman bin Hamad Al-Khalifa.

Bahrain Authority for Culture and Antiquities - Kingdom of Bahrain | Destinations

Ammireremo l’elegante architettura tradizionale bahrainita, un vero tesoro culturale.

Successivamente, ci sposteremo verso le A’ali Burial Mounds, un affascinante sito archeologico: questo cimitero preistorico con circa 170.000 tumuli funerari risalenti a migliaia di anni fa, racchiude i misteri del passato di Bahrain, invitandoci a esplorarne i segreti nascosti.

Tumuli sepolcrali della cultura Dilmun - Wikipedia
Continueremo poi con una visita alle Tombe Reali di A’ali, luoghi di sepoltura dei re precedenti, ed avremo l’opportunità di scoprire la maestria artigianale presso i produttori di ceramica nel pittoresco villaggio di A’ali.

La giornata prevede momenti di pura adrenalina: esploreremo il Primo Pozzo Petrolifero, simbolo del boom economico che ha trasformato l’intera regione, e visiteremo il prestigioso Bahrain International Circuit, teatro del Gran Premio del Bahrain di Formula 1.

Negli ultimi anni il Bahrein è divenuto famoso grazie al Gran Premio di Formula 1. Il Paese per ospitare il circuito non ha badato a spese e ha costruito una pista in pieno deserto spettacolare e tecnologica.

Sakhir Tower - Bahrain | Studiodue.com

Il circuito Sakhir mette a dura prova i piloti non tanto per la sua difficoltà, quanto per le condizioni climatiche in cui sono costretti a gareggiare: sabbia sull’asfalto, escursione termica notevole nonostante si usino tecniche e prodotti per limitare i fenomeni.

Infine, nel silenzio , per ammireremo il leggendario Tree of Life, un albero di Acacia che ha sfidato il tempo per oltre 400 anni, donando incanto a questo panorama selvaggio e affascinante.

Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 5: Bahrain

Oggi saremo avvolti dalla cultura e dalla storia di Bahrain mentre scoprirete i suoi tesori nascosti. Prima colazione e poi iniziamo la giornata con una visita al Bahrain National Museum, che ci guiderà attraverso il ricco patrimonio culturale del paese, catturando l’essenza della sua storia millenaria,con reperti dell’antica civiltà di Dilmun che raccontano 7.000 anni di storia locale.

Successivamente, ci immergerete nei colori e nei profumi del tradizionale Souq di Muharraq, un luogo dove il popolo del luogo si riunisce per commerciare e condividere storie.

Visita Al Muharraq: scopri il meglio di Al Muharraq, Governatorato di Muharraq, nel 2023 | Viaggia con Expedia

La giornata ci porterà indietro nel tempo, quando visiteremo la casa di Sheikh Isa Bin Ali. Questa magnifica residenza fu un tempo dimora dell’amato bisnonno dell’Amir, che ha lasciato un segno indelebile nella storia di Bahrain governando lo stato per ben 63 anni.

Shaikh Isa Bin Ali House, Bahrain.

In un’esperienza unica, farete una sosta al Bukhalaf Coffee shop, il più antico di Bahrain, dove il cordiale proprietario cordiale ci accoglierà con datteri e caffè arabo e datteri, raccontandoci i segreti della sua produzione, ed offrendoci un assaggio autentico della cultura locale.

Non può mancare una visita alla “Gold City”, il più grande negozio di oro a Bahrain dove è possibile acquistare oro, brillanti, perle e monete.

La giornata culminerà in una visita straordinaria al Qal’at al-Bahrayn, (Porto antico e capitale di Dilmun) conosciuto anche col nome di Fortezza del Bahrain o Fortezza portoghese. È un forte eretto nel XVI secolo dai portoghesi ed è un sito storico e archeologico di grande importanza.

Qal'at Al-Bahrain: Enter the Fort and Immerse Yourself in the Fascinating History of the Persian Gulf | Ancient Origins

Uno dei siti archeologici più significativi del paese, una volta capitale della civiltà Dilmun. Patrimonio mondiale dell’UNESCO,ha visto gli archeologi portare alla luce antichità provenienti da una collina artificiale di ben 12 metri, creata nel corso dei millenni dai vari occupanti: dai Cassiti ai Persiani, passando per i Portoghesi. Saremo catturati dalla magnificenza delle antichità scoperte qui e dalla maestosità del patrimonio culturale di Bahrain.

Al termine delle visite, ci recheremo in aeroporto per la partenza per Doha, destinazione Qatar.

Arrivo nella splendida città di Doha, trasferimento, cena e pernottamento in hotel.

Giorno 6: Doha Qatar

Prima colazione in hotel, e inizieremo le visite che ci permetteranno di essere avvolti dalla magia della cultura qatariota e delle sue moderne realizzazioni.

Doha

Viaggeremo attraverso il lussureggiante e moderno West Bay, ammirando alcune delle architetture più iconiche di Doha, mentre ci dirigeremo verso The Pearl-Qatar: questa isola artificiale è una vera e propria oasi moderna, estesa su quasi quattro milioni di metri quadrati, con una fusione affascinante di stili architettonici avvolti in una cornice pittoresca.

Visita Doha: scopri il meglio di Doha, Qatar, nel 2023 | Viaggia con Expedia

 

MSHEIREB DOWNTOWN DOHA: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2023) - Tripadvisor

La nostra prossima tappa sarà il suggestivo “villaggio culturale” di Katara. Katara è un centro d’arte e cultura, e ci stupirà con la sua atmosfera unica e vibrante: qui hanno sede numerose organizzazioni qatariote come la Qatar Fine Arts Society, il Visual Art Centre, la Qatar Photographic Society, il Childhood Cultural Centre, il Theatre Society e la Qatar Music Academy.

Private Katara Cultural Tour 2023 - Doha

Esploreremo poi il mondo spirituale di Doha, con una visita al Sheikh Abdulla Bin Zaid Al Mahmoud Qatar Islamic Cultural Center, conosciuto anche come FANAR. Questo centro culturale offre una prospettiva approfondita sulla cultura e sulla religione islamica, arricchendo la nostra consapevolezza culturale.

Concludiamo quest’altra meravigliosa giornata con una visita al celebre Souq Waqif, un vivace bazar che incanterà tutti i nostri sensi con una miriade di colori, odori e suoni. Esploreremo bancarelle pittoresche, incontreremo artigiani locali ed avremo l’opportunità di ammirare il fascino tradizionale di Doha.

Souq Waqif | Time Out Doha

Inoltre, scopriremo come un’intera area di questo souq è dedicato ai falchi: il loro addestramento è tra i più grandi hobby per i qatarioti, ed i negozianti saranno felici di guidarci orgogliosamente attraverso le sale espositive dei falchi, dove molti di loro riposano allineati sui loro posatoi.

Ultimate Guide to the Falcon Souq, Doha, Qatar - Dotted Globe

Cena in ristorante tipico cosi da poter ammirare la Doha by night e pernottamento in hotel.

Nightlife in Doha - Enjoy Splendid Outing with Friends

Giorno : Doha  

Prima colazione in hotel.

Inizieremo con una visita imperdibile ai Musei di Mushereib, un gioiello culturale che celebra la storia di quattro antiche case storiche nel cuore di Msheireb Downtown Doha.

Visita alla  Città Pianificata di Msheireb Downtown, dove potrete apprezzare la cultura del Qatar in un modo nuovo e coinvolgente. Questo progetto sostenibile e realizzato con cura ha trasformato il profilo urbano. Residenti e visitatori affollano le incantevoli strade del quartiere, ma anche i negozi, i caffè, i ristoranti e gli hotel. Msheireb, che in arabo significa “luogo in cui bere acqua”, si dimostra all’altezza del suo nome proponendosi come una nuova fonte di energia all’interno della capitale del Qatar.

In questo splendido quartiere, progettato con cura, si trovano case confortevoli disposte intorno a giardini interni per favorire i contatti tra i membri della comunità. Nei grandi magazzini di lusso con boutique prestigiose potrete dedicarvi allo shopping e gustare un ottimo pasto nello spazio esterno climatizzato.

Msheireb Downtown to host World Cup festivities | The Peninsula Qatar

Visitate le quattro abitazioni tradizionali che sono state trasformate in musei del patrimonio storico, chiamati Msheireb Museums, che consentono di approfondire la conoscenza della storia e dell’architettura della regione. La Radwani House offre un interessante spaccato dell’evoluzione della vita delle famiglie in Qatar. Sebbene ai visitatori non sia consentito accedere al vicino Al Koot Fort, vale comunque la pena osservare questo storico forte a pianta quadrata e le sue inconfondibili torri.

Oltre agli edifici residenziali e polifunzionali, nella Città Pianificata di Msheireb Downtown troverete anche più di 300 negozi, varie strutture commerciali, hotel, una scuola e tre moschee.

Visiteremo inoltre il Forte di Zubarah, il più importante del Paese primo Sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Zubarah - Wikipedia

Giorno 8: Qatar-Doha 

Prima colazione e poi iniziamo la giornata con una visita all’Al Shahaniya Camel Racetrack, dove assisteremo ad eventi legati ai cammelli, un aspetto significativo della cultura qatariota. Qui, potremo ammirare la maestria dei camelieri ed il fascino di queste magnifiche creature.

 

Explore West Qatar and Sheehaniya Camel racetrack visit. | GetYourGuide

Successivamente, attraverseremo la zona di “Education City” per visitare l’incredibile Al Shaqab Equestrian Center.

Al Shaqab | Qatar Foundation

Questo centro di addestramento per cavalli arabi ci stupirà con la sua modernità e tecnologia all’avanguardia.

Il nostro entusiasmante viaggio giunge al termine. Dopo una settimana ricca di scoperte culturali e avventure emozionanti, trasferimento in aeroporto per il nostro ritorno a casa.

Operazioni di imbarco e volo di rientro in Italia e fine dei servizi.

La quota comprende:

  • Voli  di linea Roma-Bahrain e Doha-Roma  franchigia bagaglio 23 kg
  • Voli Kuwait -Bahrain- e  Bahrain-Doha  franchigia bagaglio 20 Kg
  • Hotel a 4 stelle con trattamento in mezza pensione.
  • Guide in lingua italiana per tutta la durata del tour.
  • Trasferimenti privati.
  • Ingressi a siti e musei come da itinerario.
  • Acqua durante i trasferimenti.
  • Assicurazione medico, bagaglio
  • Assicurazione ANNULLAMENTO VIAGGIO che copre l’intero valore del costo del tour.

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali, pari ad € 365,00 in aggiornamento
  • Visti di ingresso.
  • Bevande ai pasti.
  • Ingressi
  • Mance per autista e guide
  • Extra di carattere personale
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”

 

 




MADAGASCAR – IL GRANDE NORD E NOSY BE

Se volete avere idea di come sia il Madagascar, immaginate una grande Arca di Noè in mezzo al bellissimo Oceano Indiano.
La ragione è molto semplice: su questa isola vivono così tante specie animali che la rendono uno dei luoghi più significati della biodiversità della terra.
E’ questo il motivo per il quale, la flora e la fauna presenti in Madagascar, attirano l’attenzione di migliaia di turisti che oltre ad un soggiorno balneare, vogliono conoscere luoghi incontaminati visitando uno dei tanti Parchi Nazionali esistenti sull’isola.

In questo, il Madagascar non delude affatto: foreste pluviali, paesaggi ricchi di guglie carsiche, foreste di baobab, incontaminate coste ricche di scenari favolosi.
Gli appassionati del diving e dello snorkeling qui trovano un vero e proprio Eden: acque trasparenti, coloratissime barriere coralline e molto altro, regalano emozionanti immersioni.

La capitale, Antananarivo, è una città viva ed interessante che conserva molti edifici storici e luoghi dove il mix di popolazioni provenienti tanto dall’Africa quanto dall’Oriente, animano la vita della capitale. Una di queste, da non perdere, è la zona di Kianja ny Fahaleovantena, ossia Place de l’Indépendance, fulcro della movida locale. Altro punto imperdibile è il coloratissimo mercato di Zoma dove il turista può acquistare prodotti e manufatti artigianali di rara bellezza.
Si parlava prima delle bellezze offerte dalla natura a quest’isola definita come un Eden in terra. E’ possibile rendersene conto in proprio, visitando uno dei parchi protetti che ci sono in Madagascar. Uno dei più importanti, che è anche Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è il Parc National des Tsingy de Bemaraha e, una sua alternativa è rappresentata dal Parc National de Ranimafana.
L’isola può essere suddivisa in cinque parti ben definite sia da differenti condizioni climatiche, che dalle etnie che vi abitano.

Si possono riassumere in:
– le Highlands, ossia gli altipiani della parte centrale dell’isola dove si trova Antananarivo e alcune importanti attrazioni turistiche;
– il Nord, poco abitato e poco conosciuto che tuttavia regala dei panorami eccezionali;
– l’Oriente, caratterizzato da spiagge famose ma anche da incredibili parchi nazionali;
– il Sud, che offre una zona arida ma ricca di fascino;
– l’Occidente, una regione altamente scenografica.

 

1° Giorno: Roma o altre città Nosy Be

Ritrovo dei partecipanti a Roma Fiumicino. Operazioni doganali, partenza con volo Ethiopian Airlines delle ore 22.40. Notte in aereo.

2° Giorno: Nosy Be

Arrivo a Addis Abeba alle 07.10 proseguimento alle 10.25 con volo per Nosy Be, un’isola vulcanica che con una superficie di circa 300 km2 è la più grande di un arcipelago di isole minori è la più importante meta turistica del Madagascar. L’atmosfera che offre non è lontana da quella delle isole caraibiche: mare turchese, spiagge bianche, piantagioni di canna da zucchero e distillerie di rum. Il tutto aromatizzato dai profumi delle piantagioni di caffè, di vaniglia, di cacao, di cannella e di ylang-ylang, un’essenza utilizzata dall’industria cosmetica. arrivo previsto per le 14:35. Dopo aver ritirato le valigie e superato !’area controllo passaporti, accoglienza in aeroporto e transfer  in albergo. Cena e pernottamento.

Nosy Be - Wikipedia

3° giorno: Nosy Be Ankarana Est Nosy be Ankify

Partenza per il porto di Hell Ville da dove prendiamo lo scafo diretto per Ankify. La traversata dura circa 45 minuti. Da Ankify in auto raggiungiamo Ambanja che trovandosi lungo le rive del fiume Sambirano e grazie al suo microclima è una terra particolarmente fertile, per la prima visita del viaggio, la centenaria piantagione di Cacao di Millot.

Ambanja - Madagascar

Durante la visita impareremo i segreti di come coltivare e curare gli alberi del cacao, come avviene il raccolto, la preparazione e come queste fave di cacao siano diventate uno dei migliori cioccolatini al mondo. Millot non è solo cacao, ylang-ylang e vaniglia sono altre specialità della piantagione, tutte 100% biologiche. Pranzo ad Ambilobe che prende il suo nome dalle migliaia di ettari di piantagioni di canna da zucchero coltivate sulle sue terre. La sua produzione di zucchero e rum fornisce il porto di Saint-Louis, il secondo più grande dell’isola. Dopo la visita, di circa 3/4 ore, proseguiamo in direzione nord, Mahamasina, la porta del Parco Nazionale di Ankarana è la nostra prossima fermata.

Cena e pernottamento.

Madagascar: visitare Ambilobe | Evaneos

4° Giorno: Ankarana Est Diego Suarez

Mattina dedicata alla visita del Parco Nazionale dell’Ankarana. Il parco è dominato da un aspro rilievo costruito su terreno basaltico. Alcune aree del parco sono ricoperte da foreste secche stagionali. Il parco è famoso per gli “Tsingy”, una formazione calcarea formatasi attraverso l’erosione del suolo, formando stretti corridoi labirintici. Per scoprire questa insolita formazione rocciosa, è necessaria buona forma fisica fisica, alcune parti richiedono di arrampicarsi su grandi blocchi di pietra e di attraversare fessure molto strette. Lungo il percorso, passeremo dal cratere spento del Lago Verde e da passerelle in legno che ti offriranno panorami impressionanti sulle rocce calcaree.

Madagascar: Voyage Ankarana et circuits sur mesure | Evaneos

La vegetazione dell’altopiano carsico è costituita da piante invasive, oltre a Canarium del Madagascar, pandanus, liane, orchidee aeree e baobabs che potremo scoprire lungo la camminata. Visiteremo anche la Grotta dei pipistrelli. Non mancheranno i lemuri, 10 specie hanno trovato rifugio nel parco, come il lemure grigio in via di estinzione, il lemure bruno (o il lepilemure settentrionale). Nel parco si possono vedere fine a 90 specie di uccelli, camaleonti e con buona fortuna il fossa. Il trekking dura circa 3 ore. Dopo il pranzo, presso ristorantino locale presso l’entrata del parco, ritorno a Diego. Cena e pernottamento all’hotel

Parco nazionale dell'Ankarana (Madagascar): escursioni, geologia

5° Giorno: Diego Suarez – Tre Baie – Diego Suarez

In 4×4 raggiungiamo Ramena per iniziare la camminata per la Riserva Orangea. Ramena è un pittoresco villaggio tradizionale di pescatori lungo la costa orientale dell’isola del Madagascar. In quanto autentico villaggio del Madagascar, Ramena è rimasto privo di strade asfaltate eccetto la via che conduce al molo. Si affaccia sulla bella spiaggia della baia naturale della città di Antsiranana. E’ la seconda baia al mondo per grandezza. Viene protetta da una stretta insenatura nell’Oceano Indiano. Invece Orangea dispone di una bella spiaggia orlata di palme da cocco di circa 800 metri di lunghezza. Passeremo per il faro di Cap Mine, da dove si vede l’Oceano Indiano entrare nella Baia di Antsiranana, considerata la più bella baia naturale al mondo.

File:Faro del cabo Espartel, Marruecos, 2015-12-11, DD 01.JPG - Wikipedia

Tutto sembra indicare una sorta di prova generale verso la perfezione: il panorama incredibile, le spiagge di sabbia bianca, il mare turchese, le imponenti montagne che si stagliano verso l’entroterra e proteggono dai forti venti dell’Oceano Indiano. Da Cap Mine proseguiamo lungo la costa verso sud per raggiungere le Tre Baie, (baia di Sakalava, baia dei piccioni e baia delle dune). La prima baia è la baia di Sakalava, una baia molto ma molto ventosa, sede in passato dei mondiali di Kitesurf. Nonostante il vento è riparata da una barriera di corallo di 2 km di lunghezza ed 1 km di larghezza, il che la rende anche ideale per chi si approccia per la prima volta al surf. Con o senza i raggi solari si assisterà ad una miriade di colori, dal verde tipico dell’Oceano Indiano al celeste delle più belle spiagge malgasce.

Baia di Sakalava - Kitesurfing.it | Kite News | Kitecamp | Scuole | Corsi

La seconda è la baia dei piccioni, una baia molto più riparata dal vento rispetto alla precedente. Anche qui si potranno scattare decine di foto per immortalare la sfumatura di colore che cambia continuamente.

Baie des Pigeons - Madagascar

La terza ed ultima tappa è quella della baia delle 3 dune, la preferita dalle tartarughe che ogni anno nidificano in questa splendida baia. Una lunga baia deserta e bellissima. La nostra escursione termina a Sakalava Bay per un pranzo in spiaggia.

Madagascar: le tre Baie e Diego Suarez, paradisi incontaminati

Cena e pernottamento in hotel.

6° Giorno: Diego Suarez – Montagna d’Ambra – Diego Suarez

Dedichiamo la mattina alla visita del Parco Nazionale della Montagna d’Ambra. L’ingresso del parco si trova a Joffreville, una caratteristica cittadina coloniale, dove il tempo si e fermato negli anni ’50. II parco, una giungla tropicale che comprende sei laghi vulcanici, e un paradiso per molti animali e piante endemiche del Madagascar. Il parco nazionale della Montagna d’Ambra è un’area naturale protetta del Madagascar, situata all’estremità settentrionale dell’isola, nella provincia di Antsiranana, 40 km a sud del capoluogo Diego Suarez e rappresenta uno dei luoghi più interessanti da esplorare di tutto il Madagascar. Il parco ha un’area di 18.200 ettari che si sviluppano attorno all’omonimo massiccio vulcanico, ricoperti, soprattutto sul versante settentrionale, da una lussureggiante foresta pluviale, che è il prodotto delle abbondanti precipitazioni, che qui si riversano.

Parco Nazionale Montagne D'Ambre - Viaggio in Madagascar

In questa stupenda foresta, sono state censite addirittura più di 1000 specie vegetali, tra cui il palissandro, felci, diversi tipi di orchidee e palme ed alcuni esemplari del raro baobab di Perrier. Tra i mammiferi presenti nel parco, invece vi sono diverse specie di lemuri tra cui il lemure coronato e il lemure di Sanford, facilmente osservabili durante il giorno e la mangusta dalla coda cerchiata. Nel parco vivono inoltre 77 specie di uccelli, tra cui meritano di essere segnalati l’ibis crestato, il martin pescatore malachite del Madagascar e il barbagianni del Madagascar e numerose specie di camaleonti, di gechi e di rane.

Madagascar - Visita al parco nazionale della Montagna d'Ambra in Madagascar - Go Afrique

Con una guida locale faremo un facile circuito di circa 4 ore. Pranzo presso la Relais de la Montagne d’Ambra, vecchia casa coloniale immersa nel verde gestita da una fumiglia locale.

650+ Martin Pescatore Malachite Foto stock, immagini e fotografie royalty-free - iStock

Dopo pranzo, ci spostiamo verso est la Riserva Naturale degli Tsingy Rossi della Valle del fiume Irodo e la nostra prossima visita. Gli Tsingy rossi sono costituiti da marne e arenarie con una forte presenza di laterite che conferisce il colore rosso a queste naturali “cattedrali”, formate dall’erosione. Terminata la visita, proseguiamo per Diego Suarez.

Madagascar: Tsingy Rossi | Evaneos

Cena e pernottamento.

7° Giorno: Diego Suarez – Mar D’Emeurade – Diego Suarez

Prima colazione e partenza per l’escursione nella spiaggia di Mer d’Emeraude con picnic . Nel pomeriggio rientro in hotel.

Il Mer d'Emeraude | Vola in viaggio

Cena e pernottamento all’hotel.

8° Giorno: Diego Suarez – Ankify – Nosy Be

Mattinata dedicata allo spostamento, arriveremo ad Ankify per le 14. In barca transfer per Nosy Be.

Ankify - Madagascar

Accoglienza al porto di Hell ville, trasferimento in hotel e cena e pernottamento all’hotel.

9° Giorno: Nosy Be – Nosy Komba – Nosy Tanikely – Nosy Be

Oggi visitiamo la famosa isola di Nosy Komba e la piccola isola di Nosy Tanikely. Da lontano, l’isola di Nosy Komba (conosciuta come Nosy Ambariovato, isola circondata da rocce) apparirà come una tartaruga gigante alta oltre 600 metri. Completamente ricoperta da foreste tropicali, e conosciuta come la casa di una grande colonia di lemuri neri (lemure Macaco).

Nosy Komba - Wikipedia

Dopa aver visitato Nosy Komba, visiteremo Nosy Tanikely Island dove pranzeremo. Le barriere coralline intorno all’isola di Nosy Tanikely sono molto interessanti e ospitano un’ampia varietà di pesci, tartarughe, gorgonie, lumache di mare, pesci coccodrillo e grandi cernie.

Le parco marino de Nosy Tanikely - Office Régional du Tourisme de Nosy Be

Cena e pernottamento in hotel.

10° Giorno:  Nosy Be – Nosy Iranja – Nosy Be

A un’ora e mezza a sud-ovest di Nosy Be (50 km) si trova un’isola di incredibile bellezza, dove la sabbia bianchissima ed il mare turchese sono i protagonisti. Sull’isola si trova un piccolo villaggio di pescatori, una scuola elementare ed un faro. Nosy Iranja e composta da due isole, l’isola più grande Iranja Be e Iranja Kely. Le due isole sono collegate da una striscia di sabbia bianca lunga piu di 1 km e larga piu di 300 metri con la bassa marea. Con il ritorno della marea, le isole sono separate per meno di due ore.

Nosy Iranja, una visita in paradiso - Office Régional du Tourisme de Nosy Be

Cena e pernottamento in hotel.

11° Giorno: Nosy Be – Roma o altre città

Ore 11.00 del mattino transfer per l’aeroporto di Nosy Be. Operazioni doganali. Partenza per Roma. Arrivo a Roma Fiumicino e termine servizi.

 

La quota comprende:

  • Volo con franchigia bagaglio 20kg
  • Vettura privata da Anniky a Diego Suarez e ritorno
  • Guide parlanti italiano
  • Trattamento di pensione completa dalla cena del 2° giorno alla colazione dell’11° giorno
  • Sistemazione in hotel come specificato nel programma
  • Entrate ai parchi nazionali con guide esperte del posto di lingua francese o inglese
  • Trasferimenti da e verso gli aeroporti
  • Scalo privato Nosy Be – Ankify e ritorno
  • Tutte le escursioni menzionate
  • Polizza assicurativa con rimborso per spese mediche e magaglio

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali di € 580,00 da riconfermare al momento dell’emissione dei biglietti
  • Bevande e pasti non indicati
  • Tutto quanto non espressamente indicato nella voce “La quota comprende”

 

 




1.520,00 PASQUA IN EGITTO

EGITTO

                Itinerario nella terra dei FARAONI

Fin dall’antichità imperatori romani, eruditi arabi e antichi viaggiatori si abbandonarono al fascino della terra dei Faraoni. E ancora oggi le piramidi di Giza, i templi di Karnak, le sepolture della Valle dei Re, con la tomba rupestre di Tutankhamon, ed i templi di Abu Simbel, emanano un fascino di rara intensità. Secolo dopo secolo la grande civiltà dell’antico Egitto ha saputo mantenere intatto il suo potere di attrazione, con le maestose vestigia dell’architettura, dell’arte e della tecnica, con l’eccezionale grado di perfezione della scrittura (geroglifici) e dell’arte orafa, e infine con una concezione globalizzante del mondo, nella quale scienza e religione formano un tutt’uno indissolubile.

egitto

 1° Giorno: Roma – Cairo

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco. Volo diretto per il Cairo. Arrivo e trasferimento in hotel.

Cena in ristorante locale e trasferimento in hotel per il pernottamento.

Immagini Cittadella Cairo | Vettori Gratuiti, Foto Stock e PSD

2° Giorno: Cairo

Prima colazione in hotel. Incontro con la guida e inizio delle escursioni alla Piana di Giza, dove si trovano le tre Piramidi dedicate ai tre Faraoni della IV dinastia: Cheope, Chefren e Micerino.

Visitare le Piramidi di Giza: info orari e prezzi biglietti - Egitto & Sharm el Sheikh

I faraoni, alla loro morte, erano imbalsamati e collocati all’interno di sarcofagi che, successivamente, erano introdotti nelle piramidi insieme ad un sontuoso corredo funebre che comprendeva una gran varietà di suppellettili, dagli oggetti personali agli alimenti, che dovevano accompagnare il regale defunto nel suo viaggio verso l’aldilà. Anche se è difficile stabilire con esattezza l’anno di costruzione di questi templi funerari, gli egittologi ritengono che i lavori siano iniziati verso il 2500 a.C.

Cheope

Conosciuta anche come la Grande Piramide di Giza, Cheope (Khufu) è la piramide più grande, oltre ad essere la più importante di tutte. È alta 140 metri e il perimetro della sua base è di quasi 1 chilometro.

Chefren

La Piramide di Chefren è la seconda più grande d’Egitto e, attualmente, è l’unica che conserva sulla sommità una parte della copertura in calcare bianco di Tura che originariamente ricopriva l’intera struttura.

Micerino

La Piramide di Micerino è la più piccola delle tre, ma non per questo la meno interessante. Raggiunge un’altezza di 66 metri e il lato della sua base quadrata misura circa 100 metri.

Infine ammireremo infine la Sfinge, maestosa guardiana della Piramide di Kephren e il Tempio della Valle.

La Sfinge | Sfinge Egitto | La Sfinge di Giza

Successivamente e visita al Museo Egizio, dove tra i numerosi reperti della storia faraonica si potrà ammirare la camera mortuaria meglio conservata al mondo, quella di Tutankhamon.

Dove si trova la tomba di Tutankhamon e perché si dice che sia maledetta

Pranzo in corso di escursione.

Si prosegue con la visita al souk Khan Al-Khalili. Nessuna visita al Cairo può dirsi completa senza fare il classico giro al mercato di Khan Al-Khalili. Il quartiere di Khan al-Khalili è il mercato principale del quartiere islamico del Cairo ed è una delle attrazioni più importanti dove fare shopping. Questo colorato, rumoroso, affollato ed eccitante mercato offre ogni tipo di articoli e scintillante chincaglieria.

Tripadvisor | Tour a piedi islamico del Cairo: Khan el Khalili, moschea di Al-Azhar fornito da Deluxe Travel Egypt | Egitto

In serata crociera sul Nilo con cena e spettacolo. Rientro in hotel e pernottamento.

3° Giorno: Cairo – Luxor

Dopo colazione trasferimento all’aeroporto del Cairo e partenza con volo diretto per Luxor.
Arrivo e trasferimento a bordo della motonave, sistemazione in cabina per la crociera sul Nilo. Pranzo e inizio della visita della riva est con il Tempio di Karnak.

Luxor: tour privato di mezza giornata ai templi di Karnak e Luxor | GetYourGuide

Il Santuario di Karnak è probabilmente il complesso monumentale più grandioso mai costruito, con uno sviluppo che proseguì per 1500 anni: è un susseguirsi di cortili, recinti sacri, statue, spettacolari sale colonnate, templi dedicati a diverse divinità, in pratica una summa dell’architettura e dell’arte dell’Antico Egitto.  Il tempio di Karnak occupa quasi mezzo chilometro quadrato. L’unica parte facilmente accessibile è la cinta muraria del tempio di Amon. Ci sono due vie d’accesso da Luxor: dalla Corniche, piegando verso l’interno un po’più a nord, oppure lungo la Sharia el Karnak, seguendo più o meno il Viale delle sfingi che un tempo connetteva i templi di Luxor e di Karnak, passando davanti alla torreggiante porta di Evergete II e alla cinta muraria. Il grande tempio di Amon è un susseguirsi impressionante e infinito di piloni, cortili e sale colonnate, obelischi e colossi. Reca il marchio di decine di regnanti nel corso di tredici secoli. Le rovine rimasero semisepolte nel limo del fiume per un tempo altrettanto lungo e furono liberate dagli archeologi a metà ’800. La grande sala ipostila è la gloria di Karnak, una foresta di colonne gigantesche che occupano un’area di 6000 mq. (per avere un’idea, potrebbe contenere insieme la basilica di S. Pietro e la cattedrale londinese di S. Paul).

Il Tempio di Karnak a Luxor, in Egitto, escursione - Viaggi Low Cost

Successivamente visita al Tempio di Luxor. Questo tempio era dedicato alla triade tebana di Amon-Min-Mut e Khonsu; la sua edificazione si deve principalmente a due faraoni del Nuovo Regno e risale all’apogeo artistico del periodo. Il tempio fu fondato da Amenofi III (1417-1379 a.C.) della XVIII dinastia, al quale si devono anche il terzo pilone di Karnak e i colossi di Memnone, dall’altra parte del fiume. I lavori furono sospesi durante il regno del figlio Akhenaton, ma furono poi ripresi sotto Tutankhamon e Horemheb; Ramesse II poi aggiunse un cortile a doppio colonnato e un grande pilone incorniciato da obelischi e colossi. Stupefacenti sono: il cortile di Ramesse II, quello di Amenofi III, la Salaipostila e il Viale delle sfingi, che conduce a Karnak.

Egitto - Visitiamo insieme il tempio di Luxor in Egitto - Go Afrique

Cena e pernottamento a bordo.

4° Giorno: Luxor

Prima colazione a bordo e visita della riva ovest con la Valle dei Re e con a Tomba della Regina Hatshepsut,

La Valle dei Re di Luxor ci trasporta nella magia dell’antico Egitto. Al contrario delle Piramidi, questa necropoli, chiamata in egiziano Wadi Biban el-Muluk, “La valle delle porte dei re”, presenta le tombe delle ultime dinastie del Nuovo Regno, dove un tempo si trovava l’antica capitale, Tebe. Una visita alla Valle dei Re ci condurrà in uno scenario unico vicino alle rive del Nilo.

Oggi, la Valle dei Re è considerata uno dei siti archeologici più famosi del mondo e rappresentava il luogo in cui i faraoni delle dinastie del Nuovo Regno venivano seppelliti. Tra i più famosi reggenti, infatti, Ramses II, Tutankhamon, Seti I e Tuthmosis III scelsero questo luogo, ma anche altri nobili, mentre le mogli vennero seppellite nell’adiacente Valle delle Regine. Le tombe trovate qui, risalgono al periodo tra il 1539 e il 1075 a.C..

All’interno del sito della Valle dei Re a Luxor, sono state ritrovate, ad oggi, ben 62 sepolture e nulla esclude che questo numero possa aumentare, in quanto gli scavi sono ancora in corso. Il fattore che accomuna le varie tombe, è la loro struttura, creata per riuscire a riprodurre l’idea che gli antichi egizi avevano dell’aldilà. Pur avendo la struttura molto simile, tutte le tombe si differenziano tra di loro per vari elementi estetici e strutturali, anche a seconda della dinastia del sovrano che ospitano.

Valle dei re | Valle dei re Egitto | Valle dei re Luxor

Come per le Piramidi, inoltre, anche queste sepolture presentano dei templi funerari, che si trovano sempre lungo il margine del Nilo, all’interno della pianura alluvionale. In molte tombe, ancora oggi è possibile ammirare le magnifiche decorazioni, che rappresentano i riti funerari e scene della vita del Faraone.

La Tomba della Regina Hatshepsut a Deir al-Bahri, ricavata nella ripida parete rocciosa, è uno spettacolo mozzafiato. La sua posizione è superba: il tempio è disposto su una serie di ampie terrazze sovrapposte, il cui livello superiore si confonde nel roccioso anfiteatro calcareo che lo accoglie. Fu disegnato durante la XVIII dinastia da Senenmut, architetto della regina Hatshepsut. Nonostante i danni arrecati da Ramses II e la trasformazione in monastero con l’avvento del cristianesimo, gli scavi del sito continuano a rivelare splendide decorazioni.

Hatshepsut Temple Luxor | Sightseeings, Luxor Attractions

Successivamente si lascia Tebe per far visita ai Colossi di Memnone, situati a circa 1km ad est di Madinat Habu. Sono due gigantesche sculture che in origine affiancavano l’ingresso al tempio funerario di Amenofi III. Rivolti a oriente e alti oltre 16,50 m (più la base di m. 2,30), rappresentano entrambi il re suddetto seduto nella posa tradizionale. Ai due lati del trono si trovano due piccole figure femminili, quella della regina Mutemuia, madre di Amenofi III, e di sua moglie Tiyi ( i nonni di Tutankhamon). Nel 27 a.C. un terremoto provocò nel colosso nord una lunga fenditura che, secondo Strabone, arrivava fino alla cintola. Ciò determinò il fenomeno in base al quale la statua, all’alba, quando la pietra comincia ad asciugarsi dell’umidità della notte, emetteva un suono simile alla vibrazione di una corda di chitarra.

Colossi di Memnone, le statue egizie che cantavano all'alba

Cena e pernottamento a bordo.

5° Giorno: Edfu – Kom Ombo

Prima colazione a bordo e navigazione verso Edfu. La cittadina provinciale di Edfu, situata sulla sponda ovest del Nilo, è all’incirca equidistante da Luxor (115 km) e da Aswan (105 km). Questo piccolo centro abitativo vanta il tempio di culto meglio conservato di tutto l’Egitto, dedicato al dio dalla testa di falco Horus.

Pin su El-Kab - Nekheb

Il Tempio di Horus è un edificio enorme, costruito in epoca tolemaica, ma secondo i canoni dell’architettura faraonica, così che consente di farsi un’idea precisa di com’era la maggior parte dei templi. Iniziato nel 237 a.C. e terminato solo 180 anni più tardi, nel 57 a.C., con la posa delle monumentali porte. Il luogo in cui sorge era considerato sacro già in epoca predinastica, quando una semplice capanna proteggeva il simulacro del dio (cioè una statua a forma di falco). Il grande complesso presenta la classica successione di ambienti sempre più piccoli e oscuri, in graduale progressione simbolica fino al buio del segreto sacrario. Le pareti, coperte d’incisioni, rivelano cerimoniali e riti occulti dai quali il pubblico era escluso, oltre a ricette per profumi e unguenti di destinazione sacrale, formule magiche, utili all’interpretazione delle concezioni religiose egizie.

Tempio di Horus | Tempio di Horus Egitto | Il Tempio di Horus

Pranzo a bordo, navigazione verso Kom Ombo.

Il luogo è celebre per le imponenti rovine di un tempio, costruito sulla piatta cima di una collina, unico esempio in Egitto di complesso monumentale dall’aspetto di acropoli : questo è il Tempio di Sobek e Haroeris. Aristocratica e solenne l’immagine di questo antico complesso che domina i campi coltivati e le acque del Nilo. Fu costruito in epoca tolemaica e la particolarità del tempio è quella di essere un edificio ”doppio”, che unisce allo schema tolemaico classico il dualismo di molti elementi, con due entrate, una doppia fila di porte parallele e un duplice santuario, realmente separato da un muro divisorio. Questo si deve al fatto che il tempio è contemporaneamente dedicato a due divinità differenti: la parte meridionale è consacrata a Sobek, dio coccodrillo, mentre quella settentrionale al dio guaritore Haroesis, Horus il Grande dalla testa di falco.

Egitto - Alla scoperta del tempio di Kôm Ombo in Egitto - Go Afrique

Case dalle facciate colorate, campi di canna da zucchero, orti e aranceti. E’ questo il cuore della Nuova Nubia, territorio a nord di Assuan che, in seguito alla costruzione della Diga Alta e alla creazione del grand e lago Nasser, ha accolto buona parte dei rifugiati nubiani. La Valle del Nilo, qui stretta tra aride pareti rocciose, si apre improvvisamente, occupando il fondo di un antico lago.

Cena e pernottamento a bordo.

6° Giorno: giornata libera

Colazione e giornata libera a disposizione. Pranzo e cena a bordo.

Possibilità di effettuare un’escursione facoltativa ad Abu Simbel e visita dei templi.

Abu Simbel, visita al grandioso complesso monumentale costituito dal Grande Tempio di Ramses (o Ramsete) II e il Tempio di Hathor. Ma facciamo un passo indietro per meglio capire i fatti che hanno determinato l’attuale situazione nella Bassa Nubia. Oggi la Bassa Nubia può essere citata a pieno titolo come uno degli esempi più evidenti dell’intervento dell’uomo sull’ambiente, intervento che può modificare in profondità l’assetto originario, creando paesaggi del tutto nuovi. Di colpo apparve chiaro anche all’opinione pubblica: la costruzione della Diga Alta di Assuan avrebbe sommerso nella Bassa Nubia un’ampia fascia della Valle del Nilo, cancellando di colpo non solo campi e villaggi, ma anche straordinarie testimonianze dell’Egitto faraonico.

All’ondata di emozione generale seguì, l’8 marzo 1960, un solenne appello lanciato dall’UNESCO, che conferì al problema una dimensione mondiale e mise in moto una serie d’interventi finanziari e scientifici decisivi.

Gita con pernottamento ad Assuan da Luxor con visita al Tempio di Abu Simbel - 2022 - Viator

La motivazione fondamentale per la visita di questa regione del Sud Egitto rimane tuttavia legata a quei 14 grandiosi templi e monumenti che, disseminati lungo questo tratto della Valle del Nilo e condannati a essere inghiottiti dal lago, sono stati invece smontati e ricostruiti al riparo dalle acque. Si tratta di uno straordinario patrimonio storico e artistico, che merita un’attenta visita anche perché immagine chiarissima dell’ideologia politico-religiosa della società che lo produsse. Questa tocca il vertice nel Grande Tempio di Abu Simbel, dove il faraone appare divinizzato già in vita e compare con dignità e dimensione pari a quelle delle massime divinità del Paese. Impossibile, però, non correre col pensiero anche alla grandiosa opera di salvataggio e all’eccezionale tecnologia che la rese possibile. Un lavoro davvero difficile e complesso, che idealmente richiama le fatiche ciclopiche sostenute dagli antichi costruttori di questi templi. Dopo aver scartato numerosi progetti troppo audaci e di difficile realizzazione, venne approvato il progetto dello scultore egiziano Ahmad Osmad che prevedeva di tagliare in numerosi blocchi i templi e di ricomporli, come un enorme puzzle, in un luogo più sicuro, poco distante dal sito originale. I lavori iniziarono nella primavera del 1964 quando il lago Nasser aveva raggiunto un’altezza tale che i templi dovettero essere pro-tetti da delle paratie. I due templi furono divisi, rispettivamente, in 807 e 235 blocchi del peso massimo di 20 tonnellate e accuratamente numerati. I tagli dei vari blocchi vennero eseguiti in modo da essere il meno visibili possibile una volta ricomposti. I due edifici furono quindi ricomposti in una posizione 65 m più in alto e 200 m verso l’interno rispetto all’originale (ciò ha ritardato, di qualche minuto, il raggio di sole che penetra all’interno del tempio illuminando la statua del faraone, e questo avviene due volte all’anno: il 21 febbraio – giorno della nascita di Ramesse II e il 22 ottobre – il giorno della sua incoronazione). Per dare solidità al complesso i due templi furono fissati ad una struttura di cemento armato quindi ricoperti da cupole di cemento con una campata rispettivamente di 50 e 24 m con all’interno uno spazio libero di 19 e 7 m, spazi destinati a contenere varie infrastrutture turistiche. Per eseguire questi ”faraonici” lavori furono impegnate circa 2000 maestranze tra le quali avevano un ruolo rilevante e delicato numerosi tagliatori delle cave di marmo di Carrara, che eseguirono i tagli per dividere in blocchi i due monumenti. I lavori furono completati nell’estate del 1968, cioè dopo soli 4 anni.

Entrambi i templi sono stati costruiti durante il regno di Ramesse II (nato nel 1297 a.C., regnò dal 1278 al 1213 data della sua morte) e furono completati per il trentesimo anniversario del suo regno, cioè nel 1248 a.C.. Trenta anni per costruirli e soli 4 per smontarli e ricostruirli (è una semplice considerazione). Il tempio grande è consacrato al dio Amon-Ra di Tebe e a Harmakhis di Eliopoli che erano le principali divinità dell’Alto e Basso Egitto. Inoltre, in questo luogo, si veneravano il dio Ptah di Menfi e lo stesso Ramesse II divinizzato. Nel “sacta santorum”, cioè nel fondo del Grande tempio, ci sono infatti 4 statue: (da sinistra a destra) Ptah, Amon-Ra, Ramesse II, e Harmakhis. Il tempio più piccolo è invece consacrato alla dea Hathor e alla sposa favorita di Ramesse, Nefertari divinizzata anche lei come il marito. Non si conoscono i motivi perché Ramesse II decise di far costruire i templi in questi luoghi, si è praticamente certi che la costruzione fu il principale passo per la sua completa divinizzazione, ma la scelta di erigere questi maestosi monumenti nella Nubia fu, probabilmente, dovuto al fatto di dare un forte segno del potere faraonico in queste terre molto importanti per l’economia dell’Egitto dell’epoca a causa delle miniere di rame e d’oro che si trovavano in questa regione.

7° Giorno: File – Aswan – Cairo – Roma

Dopo la prima colazione a bordo, lasciamo la motonave.

Visita della Diga Alta di Aswan, dell’Obelisco Incompiuto e del Tempio di File.

Aswan City Information | Travel To Egypt

Il Tempio di File, tempio di Philae in latino, riveste una gran importanza per gli egizi perché, secondo la leggenda, quando Osiride fu assassinato dal fratello, che sparse poi le sue membra per tutto il paese, Iside, la sua amata sposa, li raccolse e si rifugiò sullisola di Philae per ricomporre il corpo dell’amato. Il Tempio è ubicato sull’omonima Isola di File, venne successivamente traslocato in seguito alla costruzione della Diga di Aswan. Si tratta di una struttura che rappresentava il centro principale del culto di Iside, dea dell’amore, e, dal 1979, è sito archeologico Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Aswan Philae temple, High Dam, Unfinished Obelisk Private Tour , Assuan - 2022 - Viator

Alla fine delle visite, trasferimento all’aeroporto di Aswan per volo di rientro in Italia con scalo al Cairo. Arrivo e fine dei servizi.

 




Mauritania: dall’oceano alle biblioteche nel deserto

Un paese di contrasti la Mauritania: deserto e oasi, oceano e brousse, terra e acqua, nomadi…

L’unico paese sahariano che si affaccia sull’oceano Atlantico e che offre gli scenari del deserto del Sahara che raggiunge la costa dell’Oceano Atlantico. Il suo nome deriva dalla parola fenicia “mahurim” che significa “uomo dell’Ovest” ed è l’anello di congiunzione tra il nord Africa arabo e l’Africa nera. Si raggiunge la costa dell’Oceano Atlantico e il suggestivo Parco Naturale del Banc d’Arguin (Patrimonio UNESCO) dove, tra isolotti di sabbia, vivono i pescatori Imraguen, con i quali navigheremo. Poi l’emozionante percorso lungo la spiaggia dell’oceano con le dune che terminano nel mare per poi inoltrarsi nel deserto e raggiungere l’isolato e magico di Ouadane, che insieme all’Oasi di Chinguetti, Tichitt e Oualata, sono testimoni di una storia e di una cultura millenaria. Visiteremo Chinguetti, forse l’ultima vera oasi sahariana con le caratteristiche abitazioni in argilla, semisommerse dalle dune del deserto che avanza e dove si trovano gli antichi manoscritti delle biblioteche islamiche, per finire sulla spettacolare spiaggia di Nouakchott con centinaia di barche colorate e gli spettacolari rientri dei pescatori che cavalcano le grandi onde dell’Oceano.

Il primo sito Unesco  è costituito dal Parco nazionale del banco di Arguin, iscritto nella lista nel 1989, durante la tredicesima sessione del comitato del patrimonio mondiale. Sette anni dopo, nella ventesima sessione, gli antichi ksour di OuadaneChinguettiTichitt e Oualata sono divenuti il secondo sito mauritano riconosciuto dall’UNESCO.

Situato al Nord-Ovest del paese, si stende su circa 12000 chilometri quadrati di territorio marino e terrestre. Creato nel 1976, il parco nazionale del Banco di Arguin è uno dei più grandi dell’Africa dell’ovest, e nel 1989 è entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Il Banco di Arguin costituisce una delle zone di transito più importanti al mondo per gli uccelli migratori. Più di 2 milioni uccelli migratori vi trascorrono l’inverno, cosi come cormorani, egrette, fenicotteri ed altri aironi, che si incontrano con numerosi cetacei (delfini, balene…), pescecani (squali, razze) e mammiferi. Proprio perché offre una grande biodiversità e un ambiente eccezionale, il parco del Banco di Arguin ha deciso di adottare un approccio eco-turistico per rendere questo patrimonio accessibile ai visitatori.Vi si trovano anche tracce dell’occupazione dell’uomo, risalenti al neolitico. Infine, i passaggi dei coloni del XVII e del XIX secolo permettono di ammirare alcuni complessi architettonici proprio all’interno del parco.

Le dune di sabbia di Azzefal, le grandi distese di Taziazt e di Ouad Echabka, i villaggi Imragen del littorale del parco, ma anche i paesini di Agadir sull’isola di Arguin e le barche a vela canarie dei pescatori (le navi a motore sono proibite) diventeranno tappe indimenticabili della visita nel Parco Nazionale del Banco di Arguin.

Le alte creste di sabbia si inseguono fino al mare ed “entrano” nelle onde dell’Oceano; il Banc d’Arguin: imbarcazioni dai colori vivaci si destreggiano con maestria tra le onde; le oasi: macchie verde smeraldo e densi palmeti si aprono improvvisi in orride gole; i panorami grandiosi e aspri, fra tavolati ricchi di bagliori delle montagne dell’Adrar; la città santa di Chinguetti ci porta tracce di una civiltà importante, potente e colta.

Le montagne dell’Adrar sono le più segrete del mondo e conservano tutt’oggi zone inesplorate di interesse alpinistico e il fascino di scoperte ancora possibili in altri campi della conoscenza.

Chinguetti settima città santa dell’Islam Patrimonio Unesco

Chinguetti varia nei colori ma si ripete nei ritmi della vita quotidiana. Il risveglio pigro del mattino, il vociare dei bambini che vanno a scuola, la quiete delle prime ore pomeridiane soffocate dal caldo e il silenzio assoluto delle notti stellate restano impressi nella memoria come vecchie foto ingiallite dal tempo.

Perdersi nella parte vecchia della città – dalle case con patio ai vicoli stretti che conducono alla moschea dal minareto quadrato – equivale a fare un viaggio nel tempo e ad immergersi nello stile di vita tradizionale della cultura nomade di queste popolazioni.

Ma la fama di Chinguetti va ben oltre quella di importante centro religioso. Storicamente nota come città di eruditi, ancora oggi dispone di dodici biblioteche private che ospitano migliaia di manoscritti. I più antichi risalirebbero all’XI secolo. Redatti generalmente su pergamene di gazzella e finemente decorati, con colori naturali, da magnifiche miniature, questi tesori dell’oasi sahariana vengono tramandati di padre in figlio. Sono opere che trattano prevalentemente dell’Islam, ma non mancano compendi di scienza o di letteratura.

        La città carovaniera di Oudane,Patrimonio Unesco

 

 

VOLI AVVICINAMENTO DA TUTTA ITALIA

1°GIORNO: ROMA – NOUAKCHOTT

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e volo per Nouakchott.

Arrivo all’aeroporto trasferimento in hotel. Pernottamento.

Nouakchott  è la capitale e la principale città della Mauritania. È situata sulla costa atlantica del deserto del Sahara.

BRIEFING Nouakchott Mauritania market by Attila Jandi Shutterstock » SAT-7 UK

Il nome della città è la forma contratta del nome berbero cioé “legna cotta”.

La Moschea della città, posizionata nel centro cittadino in un edificio davvero impressionante, inquadrato nel resto della struttura cittadina: i due minareti svettano orgogliosi sul resto degli edifici bassi e polverosi. Questo luogo di culto fu costruito con fondi provenienti dall’Arabia Saudita. A sud di questa troverete una seconda Moschea egualmente bella, di origine e fattura marocchina.

Quando andare a Nouakchott? Clima e Meteo. Il periodo migliore!

2°GIORNO: NOUAKCHOTT – COSTA DELL’OCEANO –  BANC D’ARGUIN

Ci dirigiamo verso il Banc d’Arguin nei nostri recenti veicoli 4×4 Hilux con aria condizionata. Passeremo la notte in un campeggio. È composto da tende tradizionali berbere attrezzate con tappeti e materassi. Forniamo cuscini, federe per cuscini e lenzuola.

Situato al Nord-Ovest del paese, si stende su circa 12000 chilometri quadrati di territorio marino e terrestre. Creato nel 1976, il parco nazionale del Banco di Arguin è uno dei più grandi dell’Africa dell’ovest, e nel 1989 è entrato a far parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Situato a nord-ovest del paese, il Banc d’Arguin si estende su circa 12.000 chilometri quadrati di territorio marino e terrestre. Creato nel 1976, il Parco Nazionale del Banc d’Arguin è uno dei parchi più grandi dell’Africa occidentale ed è stato inserito nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO nel 1989. Il Banc d’Arguin è una delle zone di transito più importanti al mondo per gli uccelli migratori. Più di 2 milioni di uccelli migratori trascorrono l’inverno qui, insieme a cormorani, aironi, fenicotteri e altre specie. Condividono l’area con numerosi cetacei (delfini, balene…) e squali (come squali pescatori e razze) e mammiferi. Grazie alla sua eccezionale biodiversità e ambiente, il Parco Nazionale del Banc d’Arguin ha adottato un approccio di eco-turismo per rendere questo patrimonio accessibile ai visitatori.

Dopo una buona colazione ci dirigeremo verso Nord percorrendo la lunghissima spiaggia lungo la costa atlantica a pochi metri dalle onde.

Atar

I Mauri, essendo allevatori nomadi, non praticavano la pesca e questo ha reso possibile agli Imraguen ritagliarsi un loro spazio e basare la loro sussistenza sulle tradizionali tecniche di pesca.

Presidio Slow Food della bottarga di muggine delle donne Imraguen | Mauritania - Tours | 4cities4dev - Cibo buono, pulito e giusto per tutti

Bottarga di muggine delle donne Imraguen - Presìdi Slow Food - Fondazione Slow Food

Il Parco Nazionale del Banc d’Arguin copre una vasta area della costa settentrionale della Mauritania. Le dune del Sahara giungono fino all’Atlantico, creando un contrasto spettacolare tra la sabbia bianca e gialla e il mare blu.

Banc d'Arguin : Discovering the Banc d'Arguin in Arcachon in Gironde

Il modo migliore per raggiungere il Parco Nazionale è sicuramente quello di percorrerne la battigia, con le onde dell’oceano che lambiscono le ruote dei fuoristrada, ma solo durante la bassa marea, se c’è l’alta marea non resta che aspettare!

Il Banc d’Arguin è habitat ideale di uccelli marini dell’emisfero australe e boreale, come gabbiani, cormorani, pellicani e fenicotteri. Questi si radunano proprio qui, sulla costa atlantica, per svernare e perché è uno dei tratti più pescosi dell’Atlantico.

Tripadvisor | Tour del parco nazionale di Banc D'Arguin fornito da Mauritania Best Tours | Nouakchott, Mauritania

Ci sono anche foche, delfini e tartarughe. Al termine di questa visita raggiungeremo un campo dove ci sistemeremo su delle tende fisse proprio sulla spiaggia.Cena e pernottamento.

3°GIORNO: PARCO DEL BANC D’ARGUIN

Dopo un’abbondante colazione faremo un’escursione in barca partendo dal villaggio di Iwik. La costa qui è ricca di avifauna frequentato da uccelli migratori che arrivano da Nord per svernare e nidificare. Questi uccelli infatti riescono ad alimentarsi grazie a queste acque poco profonde ricche di pesce.

Mauritanian Beauty | Young girl from Bareina, a small bedoui… | Flickr

Le lanches chiamate così imbarcazioni sono perfette per muoversi tra i banchi di sabbia.

A fisherman shores his boat in Banc d'Arguin

Avremo la possibilità di visitare le sue isole, i bassi fondali e i villaggi pescatori.

Cena e pernottamento al campo fisso.

 

Le banc d'Arguin - Nature Reserve in La Teste-de-Buch - Guide Bordeaux Gironde

4°GIORNO: BANC D’ARGUIN – BEN AMIRA – CHOUM

Ci dirigiamo verso il Monolite di Ben Amira, seguendo la ferrovia e attraversando le dune di Amessaga. Sosta nei bivacchi.

Colazione al campeggio preparata dal nostro cuoco.

Dopo una ricca colazione, lasceremo la costa e ci dirigeremo verso est. Continueremo a attraversare le dune di Amessaga.

Il parco nazionale del Banco di Arguin - Désert Mauritanie

5° GIORNO: AZOUEGA – VALLEE BLANCE

Ci dirigiamo verso la Vallée Blanche, che appare come una lunga catena di montagne, con solo le cime visibili. Le dune inondano l’intera valle, poggiando sui fianchi di questi rilievi. Ai margini di questo mare di sabbia, la vegetazione superstite dimostra l’esistenza, non troppo tempo fa, di un’ampia e rigogliosa oasi. Pernottamento nelle dune nella Vallée Blanche.

Tichitt e Oualata, le città carovaniere della Mauritania

L’area della grande duna di Azwega è stupenda, assolutamente mozzafiato. Ci arriveremo con abbondante tempo per passeggiare e godere dell’aria e del silenzio del deserto. La sabbia color corallo è coperta dalla sabbia minerale, creando numerose sfumature.

Mauritania: Le migliori cose da fare - Tripadvisor

 

La Valle Blanche è un viale di sabbia che si estende tra due enormi scogliere di arenaria scura. Questa valle, nota anche come El Abiod, è un luogo ideale per il trekking in cammello. Cena e pernottamento nel nostro campo improvvisato nelle dune di Azouega.

6°GIORNO: VALLE BLANCHE – OUADANE

Prima colazione.Partenza dalla Partenza dalla Valle Blanche e sosta a Terjit e Mhairet per il pranzo e per ammirare quella che nell’immaginario comune viene definita un’oasi: l’acqua sorgiva si accumula in vasche che un tempo erano naturalmente formate e scavate dall’acqua stessa, per poi formare un ruscello tra la vegetazione che per noi sarà sinonimo di ombra.

Nel pomeriggio proseguimento per Ouadane, una delle città sante del paese.

Mauritania: dall'oceano alle biblioteche nel deserto | I Viaggi di Giorgio

 

                  Ouadane, la città dei 40 saggi

Ouadane, la città fantasma Patrimonio  Unesco, è una distesa di rovine di pietre dai riflessi rosati e fiammeggianti che coprono la collinetta per 2 chilometri in lunghezza e 150 metri in altezza. Ai suoi piedi, le palme formano un basamento su cui gli edifici erosi sembrano galleggiare. Visiteremo l’antica città con una guida locale.

Mauritanie – The Lost Land

Al ritorno sistemazione in lodge con cena e pernottamento.

La città vecchia di Ouadane appare abbarbicata su una parete rocciosa, con i ruderi delle vecchie abitazioni lungo la falesia della zona antica appena sopra un wadi e un palmeto. La città nuova sorge alle sue spalle ed è ben integrata alla vecchia.

Ouadane può vantare una lunghissima storia ma le notizie sulla sua fondazione sono ancora incerte. Il primo riferimento scritto alla città è in portoghese per opera di Jõao Fernandez alla metà del XV secolo. All’incirca nello stesso periodo Gomes Eanes de Zurara descriveva Ouadane come la città più importante della regione di Adrar e l’unica con un muro di cinta. Tuttavia le origini sono da rimandare all’undicesimo secolo quando la città prosperava grazie al commercio dell’oro trans-sahariano. Proprio alla metà dell’XI secolo, il geografo arabo al-Bakri descriveva una rotta trans-sahariana che correva da Tamdoult vicino ad Akka in Marocco ad Aoudaghost, sul confine meridionale del Sahara, un percorso utilizzato per il trasporto dell’oro durante il periodo dell’Impero del Ghana.

Tutto ciò ne fece una città prospera per un periodo di oltre cinquecento anni, tappa importante del commercio carovaniero e sosta precedente alla già citata Oualata. Manoscritti successivi descrivevano Ouadane un città con più di 1.500 abitazioni (altri addirittura parlano di 3.000 case) ed una strada principale, oggi conosciuta come “rue des 40 savants” dove abitavano più di 40 sapienti. Il declino iniziò nel XIX secolo a causa di lotte interne e nuove vie carovaniere.

Un paio di curiosità: a Ouadane nacque la prima università del deserto; sempre a Ouadane venne rinvenuto il più antico manoscritto mauritano, un testo dell’XI secolo di storia e geografia che attestava la città come la più importante della nazione maura.

É straordinario camminare tra le rovine ristrutturate e portate alla luce grazie al lavoro della cooperazione portoghese. Poco a poco abbiamo percorso tutta la Ouadane antica toccando gli edifici principali, a partire proprio dalla “rue des 40 savants”: le fortificazioni, una delle case dei tre fondatori della città, il pozzo fortificato e le torri costruite per accedere ai pozzi ed infine la moschea antica, nella parte inferiore, probabilmente costruita nel XIV-XV secolo quando la città si espanse. Alcuni degli archi a ferro di cavallo sono ancora in piedi e alcune pareti hanno ancora resti di intonaco di argilla, suggerendo che la moschea sia stata abbandonata nel XIX secolo. All’estremità orientale si trovano i resti di un mirhab esterno e un cortile di 13 x 12 metri che sarebbe utilizzato nella stagione calda. Da segnalare anche la Maison de la Culture, nella parte orientale di Ouadane.

Al contrario di Chinguetti, a Ouadane le venditrici di oggetti attendono ordinatamente i turisti in una parte specifica della zona vecchia. Siate pronti a trattare sempre il prezzo. Inoltre fate attenzione ad osservare tra gli edifici, soprattutto quelli che si affacciano sul palmeto: non avrete difficoltà ad osservare una delle tante procavie delle rocce che affollano il luogo.

7°GIORNO: OUADANE – CHINGUITTI

Prima colazione in lodge e partenza in mattinata per Chinguitti, settima città santa dell’Islam circondata dalla sabbia. Oggi viene dichiara dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Dal 1700 è stato un’importante luogo di culto e di cultura islamica. Insieme a Marrakech e Timbuctu, era il punto di arrivo e di partenza delle leggendarie carovane del sale.

Oasi di Chinguetti - Si può capire il passato illuminato di questa oasi, dalle numerose ...

Durante il nostro viaggio, ci fermiamo all’oasi di Tenouchert per uno splendido picnic.

La giornata sarà dedicata alla visita dell’oasi e dei suoi d’intorni. Tra le vie della città semisommersa visiteremo una delle biblioteche del deserto dove al suo interna conserva antichi manoscritti arabi. Solo a Chinguitti sono conservati circa 3000 volumi molti di questi volumi hanno un valore inestimabile, ma il loro vero valore è la testimonianza di un’identità culturale tanto profonda che neppure le difficoltà del sopravvivere quotidiano fanno scordare. Le difficili condizioni di vita, la povertà, la scarsità d’acqua, la sabbia sono oggi i tratti ambientali caratteristici dell’altipiano di Chinguitti.

Al di fuori dell’oasi si può vedere un mare di dune che va dal rosa al rosso.

Chinguetti, Mauritania: guida ai luoghi da visitare - Lonely Planet

Un vero spettacolo per gli occhi. Qui assisteremo al tramonto.

Cena e pernottamento al lodge.

Una città leggendaria Chinguitti, famosa per i suoi manoscritti, per le sue celebri biblioteche, per l’architettura dei suoi edifici. Chinguetti è conosciuta anche per essere considerata la settima città santa dell’Islam.

Se la storia di Ouadane parte da lontano, quella di Chinguitti è ancora più antica. La città fu fondata nel 777, anno a cui risalgono i resti di una costruzione vicino al palmeto e alle dune appena fuori l’attuale centro abitato. Chinguitti si trova infatti ai piedi di estese dune di sabbia. Probabilmente distrutta dagli Almoravidi la città venne rifondata nel XIII secolo, dopo duecento anni di declino, configurandosi ben presto come centro fortificato di commercio delle carovane lungo la via tra Mediterraneo e Africa sub-sahariana. Le mura della fortificazione originale sono ormai scomparse ma gran parte degli edifici nella parte vecchia della città risalgono a questo periodo. Non solo, oltre ad essere un’importante tappa carovaniera, divenne anche centro culturale e intellettuale. Una città che raggiunse nel suo periodo di maggiore splendore una popolazione di ventimila abitanti Addirittura il nome Chinguitti fu utilizzato per lungo tempo per identificare tutta la Mauritania e il Sahara Occidentale. Tutte le carovane passavano da qui. Immaginate migliaia dromedari che raggiungevano Chinguitti prima di spostarsi verso Marocco, Senegal e Mali.

Un punto di riferimento. Per secoli la città fu anche punto di ritrovo principale per i pellegrini del Maghreb che si riunivano sulla strada per la Mecca. Una stella polare a livello religioso ma anche per quanto riguarda gli studi in Africa occidentale. Oltre alla formazione religiosa, le diverse scuole di Chinguetti insegnavano agli studenti retorica, diritto, astronomia, matematica e medicina. Proprio le scuole furono ambitissime, frequentate da saggi e studenti, anche stranieri. Di quel tempo prospero tanto è arrivato ai giorni nostri, grazie all’opera certosina delle famiglie del posto, preziose fonti di memoria per il popolo del Sahara.

Manoscritti e testi che rappresentano una parte fondamentale per la cultura della Mauritania. Parlano di agricoltura, viaggi, matematica, allevamento, storia, norme giuridiche, astronomia, accuratamente trascritti e abbelliti da pregevoli miniature sono conservati oggi nelle moschee e nelle biblioteche di Chinguitti, tramandate di generazione in generazione, di padre in figlio. Tra tutte la biblioteca più conosciuta è probabilmente la Habott, dal nome di Sidi Ouid Mohamed Habott, erudita che fondò la la struttura nell’XIX secolo fino a raggiungere un numero di di 1.400 opere. In tutto a Chinguitti si contano ben sedici biblioteche, tutte private.

8° GIORNO: CHIUNGUITTI – ATAR NOUAKCHOTT

Un paesaggio particolare: alcuni cordoni di dune che si perdono all’infinito, pianure sabbiose con cespugli e alcuni pozzi dove si incontrano i nomadi Mauri con i loro grandi branchi di cammelli all’abbeverata. Visiteremo Forte Saganne con le sue incisioni rupestri preistoriche e le pitture.

Excitador Do Camelo Do Tuareg, Mauritânia Imagem de Stock Editorial - Imagem de africano, excitador: 15687624

Ci fermiamo poi nella città di Atar. Visitando il souk e la città.

COSTA DELL'AFRICA OCCIDENTALE, 14 giorni: Senegal, Gambia, Guinea Bissau | TransAfrica

Torniamo quindi a Nouakchott, la capitale, in auto e arriviamo nel pomeriggio.

Ci dirigiamo immediatamente verso la spiaggia per assistere al ritorno spettacolare delle canoe dei pescatori dall’oceano e alla vita caotica e colorata che si svolge sulla spiaggia, affollata di donne in attesa di scaricare il pescato.

Straordinario ed unico al porto lo spettacolo, dell’arrivo dei pescatori: gli uomini che pagaiano come forsennati per vincere il risucchio delle correnti e rientrare, la folla che si accalca attorno alle piroghe, i quintali e quintali di pesce fresco e guizzante, il mercato animatissimo e colorato che subito viene improvvisato.

Mauritania: i pescatori locali aderiscono alla fiera digitale di Assoittica - Indiplomacy

 

Cena e pernottamento in hotel.

9°GIORNO: NOUAKCHOTT – ITALIA

Sveglia presto al mattino e trasferimento in aeroporto e partenza per volo di linea per l’Italia.

All’arrivo all’aeroporto in Italia termine dei servizi.




MADAGASCAR – IL GRANDE NORD E NOSY BE

Se volete avere idea di come sia il Madagascar, immaginate una grande Arca di Noè in mezzo al bellissimo Oceano Indiano.
La ragione è molto semplice: su questa isola vivono così tante specie animali che la rendono uno dei luoghi più significati della biodiversità della terra.
E’ questo il motivo per il quale, la flora e la fauna presenti in Madagascar, attirano l’attenzione di migliaia di turisti che oltre ad un soggiorno balneare, vogliono conoscere luoghi incontaminati visitando uno dei tanti Parchi Nazionali esistenti sull’isola.

In questo, il Madagascar non delude affatto: foreste pluviali, paesaggi ricchi di guglie carsiche, foreste di baobab, incontaminate coste ricche di scenari favolosi.
Gli appassionati del diving e dello snorkeling qui trovano un vero e proprio Eden: acque trasparenti, coloratissime barriere coralline e molto altro, regalano emozionanti immersioni.

La capitale, Antananarivo, è una città viva ed interessante che conserva molti edifici storici e luoghi dove il mix di popolazioni provenienti tanto dall’Africa quanto dall’Oriente, animano la vita della capitale. Una di queste, da non perdere, è la zona di Kianja ny Fahaleovantena, ossia Place de l’Indépendance, fulcro della movida locale. Altro punto imperdibile è il coloratissimo mercato di Zoma dove il turista può acquistare prodotti e manufatti artigianali di rara bellezza.
Si parlava prima delle bellezze offerte dalla natura a quest’isola definita come un Eden in terra. E’ possibile rendersene conto in proprio, visitando uno dei parchi protetti che ci sono in Madagascar. Uno dei più importanti, che è anche Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è il Parc National des Tsingy de Bemaraha e, una sua alternativa è rappresentata dal Parc National de Ranimafana.
L’isola può essere suddivisa in cinque parti ben definite sia da differenti condizioni climatiche, che dalle etnie che vi abitano.

Si possono riassumere in:
– le Highlands, ossia gli altipiani della parte centrale dell’isola dove si trova Antananarivo e alcune importanti attrazioni turistiche;
– il Nord, poco abitato e poco conosciuto che tuttavia regala dei panorami eccezionali;
– l’Oriente, caratterizzato da spiagge famose ma anche da incredibili parchi nazionali;
– il Sud, che offre una zona arida ma ricca di fascino;
– l’Occidente, una regione altamente scenografica.


1° Giorno: Roma Nosy Be

Ritrovo dei partecipanti a Roma Fiumicino. Operazioni doganali, partenza con volo Ethiopian Airlines delle ore 22.40. Notte in aereo.

2° Giorno: Nosy Be

Arrivo a Addis Abeba alle 07.10 proseguimento alle 10.25 con volo per Nosy Be, arrivo previsto per le 14:35. Dope aver ritirato le valigie e superato !’area controllo passaporti, accoglienza in aeroporto e transfert in albergo. Cena e pernottamento ( Nosy Be Hotel o similare).

3° giorno: Nosy Be Ankarana Est Nosy be Ankify

Partenza per ii porto di Hell Ville da dove prendiamo lo scafo diretto per Ankify. La traversata dura circa 45 minuti. Da Ankify in auto raggiungiamo Ambanja per la prima visita del viaggio, la centenaria piantagione di Cacao di Millot. Durante la visita impareremo i segreti di come coltivare e curare gli alberi del cacao, come avviene ii

raccolto, la preparazione e come queste fave di cacao diventeranno uno dei migliori cioccolatini al mondo. Millot non e solo cacao, ylang-ylang e vaniglia sono altre specialita

della piantagione, tutte 100% biologiche.

Pranzo ad Ambilobe. Dope la visita, di circa 3/4 ore, proseguiamo in direzione nord, Mahamasina, la porta del Parco Nazionale di Ankarana e la nostra prossima fermata.

Cena e pernottamento (Hotel Ankara Lodge o Kozobe Hotel o similari)

4° Giorno: Ankarana Est Joffreville

Mattina dedicata alla visita del Parco Nazionale dell’Ankarana. II parco e dominato da un aspro rilievo costruito su terreno basaltico. Alcune aree del parco sono ricoperte da foreste secche stagionali. II parco e famoso per gli “Tsingy”, una

formazione calcarea formatasi attraverso l’erosione del suolo, formando stretti corridoi labirintici. Per scoprire questa insolita formazione rocciosa, e necessaria buona forma fisica fisica, alcune parti richiedono di arrampicarsi su grandi

blocchi di pietra e di attraversare fessure molto strette. Lunge ii percorso, passeremo dal cratere spento del Lago Verde e da passerelle in legno che ti offriranno panorami impressionanti sulle rocce calcaree. La vegetazione dell’altopiano carsico e

costituita da piante invasive, oltre a Canarium del Madagascar, pandanus, liane, orchidee aeree e baobabs che potremo scoprire lunge la camminata. Visiteremo anche la grotta dei Pipistrelli. Non mancheranno i lemuri, 10 specie hanno trovato rifugio nel parco, come ii lemure grigio in via di estinzione, ii lemure bruno o ii lepilemure settentrionale. Nel parco si possono vedere fine a 90 specie di uccelli, camaleonti econ buona fortuna ii fossa. II trekking dura circa 3 ore. Dope ii pranzo, presso Aurelien, ristorantino locale presso l’entrata del parco, proseguiamo fino a Joffreville, l’entrata del Parco Nazionale della Montagna d’Ambra. Cena e pernottamento (Hotel Nature Lodge o similare)

5° Giorno: Joffreville – Valle dell’lrodo – Diego Suarez

Dedichiamo la mattina alla visita del Parco Nazionale della Montagna d’Ambra. L’ingresso del parco si trova a Joffreville, una caratteristica cittadina coloniale, dove ii tempo si e fermato negli anni ’50. II parco, una giungla tropicale che comprende sei laghi vulcanici, e un paradiso per molti animali e piante endemiche del Madagascar. Con una guida locale

faremo un facile circuito di circa 4 ore. Pranzo presso la Relais de la Montagne d’Ambra, vecchia casa coloniale immersa nel

verde gestita da una fumiglia locale. Dopo pranzo, ci spostiamo verso est la Riserva Naturale degli Tsingy Rossi della Valle del flume Irodo e la nostra prossima visita. Gli Tsingy rossi sono costituiti da marne e arenarie con una forte

presenza di laterite che conferisce ii colore rosso a queste naturali “cattedrali”, formate dall’erosione. Terminata la visita, proseguiamo per Diego Suarez. ‘Cena e pernottamento (Allamanda Hotel o similare}

6° Giorno: Diego Suarez – Tre Baie – Diego Suarez

In 4×4 raggiungiamo Ramena per iniziare la camminata per la Riserva Orangea. Passereo per ii faro di Cap Mine, da dove si vede l’Oceano Indiano entrare nella Baia di Antsiranana. Da Cap Mine proseguiamo lungo la costa verso sud per raggiungere le Tre Baie. La nostra escursione termina a Sakalava Bay per un pranzo in spiaggia. Cena e pernottamento (Allamanda Hotel o similare}

7° Giorno: Diego Suarez – Ramena – Diego Suarez

Transfert per Ramena per imbarcarci su una piccola barca a motore e attraversare la Bahia di Antsiranana. La traversata durera all’incirca 45 minuti, a seconda dei venti. Passeremo buona parte di giornata presso l’Isalo di Suarez presso ii Mar Smeraldo. Avrete tempo per rilassarvi nella spiaggia bianchissima ed ii mare caldo. Si prevede ii rientro a Ramena per le 3 del pomeriggio. Al rientro visitiamo la Riserva della Montagna dei Francesi, da dove potremo ammirare un incredibile tramonto sull’intera Baia di Antsiranana su Nosy Lonja ii “Pan di Zucchero”, da un’altezza di ca. 400 mt. In giornate limpide possiamo vedere ad ovest fino al Canale del Mozambico. Cena e pernottamento (Allamanda Hotel o similare)

8° Giorno: Diego Suarez – Ankify

Mattinata dedicata allo spostamento, arriveremo ad Ankify per le 14. In barca trasnfert per l’Antoremba Lodge o similare.

9° Giorno: Nosy Be – Nosy Komba – Nosy Tanikely – Nosy Be

Oggi visitiamo la famosa isola di Nosy Komba e la piccola isola di Nosy Tanikely. Da lontano, l’isola di Nosy Komba

(conosciuta come Nosy Ambariovato, isola circondata da rocce) apparira come una tartaruga gigante alta oltre 600 metri. Completamente ricoperta da foreste tropicali, e conosciuta come la casa di una grande colonia di lemuri neri (lemure

Macaco). Dopa aver visitato Nosy Komba, visiteremo Nosy Tanikely Island dove pranzeremo. Le barriere coralline intorno all’isola di Nosy Tanikely sono molto interessanti e ospitano un’ampia varieta di pesci, tartarughe, gorgonie, lumache di mare, pesci coccodrillo e grandi cernie. Consigliamo un giro intern intorno all’isola facendo dello snorkeling.

10° Giorno: Nosy Iranja

A un’ora e mezza a sud-ovest di Nosy Be (50 km) si trova un’isola di incredibile bellezza, dove la sabbia bianchissima ed ii mare turchese sono i protagonisti. Sull’isola si trova un piccolo villaggio di pescatori, una scuola elementare ed un faro.

Nosy Iranja e composta da due isole, l’isola piu grande Iranja Be e Iranja Kely. Le due isole sono collegate da una striscia di

sabbia bianca lunga piu di 1 km e larga piu di 300 metri con la bassa marea. Con ii ritorno della marea, le isole sono separate per meno di due ore.

11° Giorno: Antoremba – Nosy Be

Ore 11.00 del mattino transfert per l’aeroporto di Nosy Be. Operazioni doganali. Partenza per Roma. Arrivo a Roma Fiumicino e termine servizi.




SUDAN, L’ALTRA TERRA DEI FARAONI NERI

Sudan, viaggio fra le piramidi senza punta e i faraoni neri.

Subite il fascino delle piramidi? Vi piace il caldo? Trovate i deserti densi di significato e capaci di interpretare il vostro stato d’animo? Allora andate in Sudan, e precisamente nel nord del Sudan, fra l’altro molto tranquillo e sicuro. 

Il Sudan è un paese ancora poco conosciuto e questa situazione permette di vivere delle atmosfere che in molti paesi si sono perse. Siti archeologici (UNESCO) spettacolari e sorprendenti, che si gustano senza la presenza di folle di turisti, splendidi villaggi nubiani abitati da una popolazione simpatica e ospitale, i semplici mercati frequentati dalle popolazioni dei villaggi, l’incontro con i nomadi nel deserto. Il viaggio ha il Nilo come filo conduttore lungo il quale si visiteranno i siti archeologici di Soleb, di Kerma, del Jebel Barkal, la tomba di El Kurru, le spettacolari piramidi di Meroe e i templi di Naga e di Musawwarat. Ma il viaggio prevede anche l’attraversamento di ambienti differenti: dallo sterminato e disabitato deserto occidentale, con vaste distese di dune, al deserto del Bayuda caratterizzato da nere montagne vulcaniche, crateri e incontri con i nomadi.

Un tour che tocca i principali siti archeologici della parte settentrionale del Sudan, con pernottamenti nelle esclusive strutture a Karima e Meroe, dove immergersi in un’atmosfera davvero unica. Una regione arida e selvaggia, di straordinario interesse archeologico e ricca di splendidi paesaggi, si rende accessibile anche a chi è più riluttante a sacrificare il proprio comfort.

Si parte in jeep dalla capitale Khartoum, una città che vanta una miscela di volti, con mercati tipici africani, ma anche grattacieli moderni, e, dopo 400 km, in un paesaggio che cambia aspetto ad ogni piè sospinto (non diciamo, ad ogni curva, perchè si tratta di un interminabile nastro rettilineo d’asfalto), spuntano, come d’incanto su una duna, le famose piramidi dei faraoni neri.

Le abbiamo sognate, le abbiamo studiate. E ora eccole lì, leggermente più basse di quelle egiziane, ma ugualmente maestose. Fra Meroe e i siti circostanti se ne contano 200. E noi pensavamo che l’Egitto detenesse il primato di queste sepolture funebri: invece ne conta soltanto 138.

Qui però tutte sono senza punta. Vabbè il vento, vabbè il clima, vabbè gli agenti atmosferici (non saprei quali, ma ci sono), ma possibile che nemmeno una si sia salvata?

Ecco allora che spunta la storia del classico tombarolo, manco a dirlo un italiano. Un medico bolognese, tale Giuseppe Ferlini, nel 1834 al seguito dell’esercito egiziano e appassionato di archeologia (in realtà si scopri dopo, cacciatore di tesori e saccheggiatore di tombe) mosso da alcune leggende locali che favoleggiavano di immensi tesori, chiese ed ottenne dal Governatore del Sudan il permesso di scavare a Meroe.

Ha iniziato così la sua opera di demolizione e razzia di molte piramidi. Dopo qualche tentativo senza successo, decise di dare l’assalto alla piramide più grande, la tomba della regina Amanishakheto, che regnò tra il 15 a.C. e il I° d.C.

Ferlini non tentò di aprire un passaggio su uno dei lati, ma decise di partire dall’alto demolendo 64 gradoni della piramide.

Attraverso il buco, Ferlini trovò il corredo funebre composto da braccialetti e anelli d’oro con pietre e smalti, cammei e vari amuleti. Convinto di aver scoperto come svaligiare tutte le tombe, il bolognese si ostinò a proseguire nella ricerca di altri tesori funebri: ed è per questo che le piramidi di Meroe sono tutte spuntate.

Non fu fortunato e non trovò altro. Poi tentò di vendere in Europa gli oggetti trafugati dalle tombe ma nemmeno in questo ebbe fortuna, perchè i gioielli non avevano la preziosità di quelli egiziani, molto più conosciuti e apprezzati al quell’epoca.

Furono infine acquistati dall’imperatore di Baviera, per questa ragione ora si trovano nel museo di Berlino.

Faraoni Neri vissero nella regione dai greci chiamata Etiopia, la “Terra degli uomini con il volto bruciato”, dagli egizi Kush ed in seguito Nubia dal termine nub (oro), grazie alle molte miniere che la caratterizzava, e che oggi è divisa tra Etiopia e Sudan.

Dopo secoli di sottomissione all’Egitto giunse il momento del riscatto da parte del “miserabile paese di Kush”  come veniva definito dagli egizi. Piye, re di Kush, diventò il primo Faraone Nero. Ebbe così origine la XV dinastia o dinastia etiope, che instaurò un periodo di pace e prosperità lungo quattro secoli (fino a quando gli egizi ripresero il sopravvento).

Sul copricapo reale apparve il doppio cobra che simboleggia il doppio regno. I Faraoni Neri seguirono i costumi e la religione del Nord. Adoravano il dio Amon, decoravano i templi con i geroglifici meroniti (non ancora decifrati)i e venivano seppelliti in piccole piramidi. Le statue dei sette faraoni neri più famosi si possono ammirare a Kerma, nel museo della missione archeologica elvetica che li ha recuperati.

Sono di altezze diverse, perchè alcuni sono morti ancora fanciulli, ma tutti trasmettono forza, carattere e voglia di combattere. Per trovare le loro tombe, bisogna raggiungere la necropoli di Nuri dove sono sepolti tutti i faraoni (19 re e 53 regine), tra cui Piankhy e i suoi amati cavalli, ad eccezione del faraone nero più conosciuto, Taharqa (690-664 a.C.), fondatore della più recente necropoli di El Kurru, situata sul lato orientale del fiume Nilo.

Da qui si passa davanti alla montagna sacra. Emblema del deserto nubiano, il Jebel Barkal (Jebel significa montagna in arabo) può essere scorto a distanza mentre ci si trova ancora in aperto deserto.

Ai piedi di questa meravigliosa ed isolata montagna di arenaria rossa, considerata sacra, si erge un grande tempio dedicato ai faraoni del Nuovo Regno e al loro patrono, Amon.

 

In definitiva, un viaggio importante, denso di spunti e accessibile a chiunque, in una regione arida e selvaggia, di straordinario interesse archeologico e ricca di splendidi paesaggi, dove il comfort non manca nelle esclusive strutture (resort e campi tendati) .

LUOGHI DA SCOPRIRE
Khartoum
La capitale del Sudan si trova alla confluenza (in arabo al-Mogran) del Nilo Bianco, che nasce dal Lago Vittoria in Uganda, e il Nilo Azzurro, che scorre a ovest dall’Etiopia. Divisa dal Nilo, Khartoum è una metropoli con una popolazione complessiva stimata di oltre cinque milioni di persone e include tre aree principali: Khartoum, in cui sono concentrati la maggior parte degli hotel, degli uffici e l’aeroporto; Omdurman, l’antica capitale che ospita il più grande mercato del Paese; Khartoum Nord, zona prettamente industriale.
Napata
Antica denominazione dell’attuale Karima, Napata fu la capitale del Regno d’Egitto durante la XXV dinastia, quella dei Faraoni Neri. Tra il VII e l’VIII secolo a.C. l’Alta Nubia venne unificata, il culto del Dio Amon venne ripristinato e Jebel Barkal, nei pressi di Napata, ne divenne il principale centro cerimoniale, con templi dedicati al Dio proprio alla base del monte sacro; ciò determinò la rinascita della cultura egizia nel Regno Sudanese di Kush.
Deserto del Bayuda
Il Deserto del Bayuda si estende nell’area delimitata dall’ansa formata dal Nilo tra la Quarta e la Sesta Cateratta; caratterizzato da montagne coniche di basalto nero – la maggior parte delle quali di origine vulcanica – che si alternano a tratti ciottolosi e ampie vallate solcate da fiumi secchi (wadi), presenta una scarsa vegetazione. Qui, potremo incontrare isolati gruppi di nomadi Bisharin, che vivono in piccoli nuclei familiari in tende o capanne di rami intrecciati erette nei pressi delle rare fonti di approvvigionamento d’acqua, con le loro mandrie di cammelli, capre e asini.
Wilayat del Nilo
Tra i wilayat (stato) del Sudan, quello del Nilo ospita una grande concentrazione di siti archeologici databili al Regno Meroitico. Piramidi, templi, deserto e cataratte sono i protagonisti di questa splendida zona.

1°GIORNO: ITALIA – KHARTOUM

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto, disbrigo delle formalità di imbarco e volo per Khartoum, con scalo. Pasti a bordo. Arrivo trasferimento  in hotel, pernottamento.

Grand Holiday Villa Hotel 4*.

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BOTSWANA IN CAMPO TENDATO MOBILE CON DELTA DELL’OKAVANGO E CASCATE VITTORIA

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                   È il Delta dell’Okavango la millesima meraviglia del mondo

Situato nel nord del Botswana, lontano da mari e da laghi, il Delta dell’Okavango costituisce un ambiente naturale unico. Le sue paludi ai confini del deserto attraggono leoni, elefanti, bufali, giraffe, zebre, rinoceronti e ghepardi.

Il Delta di un magnifico fiume in Botswana è stato dichiarato dagli esperti dell’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, rendendo omaggio a questo paradiso, 7.770 chilometri quadrati di pianure ricche di acque, in cui canali, isolotti e lagune che consentono la vita di migliaia di specie animali e vegetali, e che ospitano, tra l’altro, la più folta popolazione di elefanti sulla Terra.

Nella lista dei siti patrimonio dell’umanità il Delta dell’Okavango occupa il millesimo posto solo per un caso. A Doha, la capitale del Qatar dove si è tenuto l’ultimo vertice dell’Unesco, sono state infatti “promosse” anche altre 25 meraviglie.

Situato nel nord del Botswana, lontano da mari e da laghi, è un ambiente naturale unico. È uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. Il fiume Okavango scorre per più di 1000 metri prima di sfociare in una pianura alluvionale complessa e mutevole, formata da canali, lagune e isole. Gli animali e le piante hanno sincronizzato i propri cicli biologici con la vita del fiume stesso, in particolare con i suoi momenti di piena. Un esempio perfetto di interazione tra clima, processi idrologeologici e biologici. Alcune delle specie in via d’estinzione più a rischio vivono qui, come il rinoceronte bianco, il rinoceronte nero, il ghepardo, il leone e il cane selvatico africano.

Il nuovo status metterà fine ai progetti di infrastrutture che incombono sulla regione.

Il campo tendato mobile e’ un’esperienza unica. Questo e’ senza dubbio il modo migliore di vivere il safari ed immergersi nella natura selvaggia che caraterizza il Botswana.Adatto per chi desidera fare un salto nel passato e provare a vivere come vivevano gli esploratori e i cacciatori di una volta. Il campo tendato mobile vi regalera’ forti emozioni e sara’ un’ esperienza che ricorderete per tutta la vita. Nessuna fotografia potra’ egualiare la realta’ che vivrete in questi giorni.

 

• Ogni fuoristrada provvisto di 12 posti a sedere accoglierà al massimo 6 partecipanti per offrire a tutti massima visibilità e comfort.

• Tutti i pernottamenti in camp, in aree private, si terranno ALL’ INTERNO DEI PARCHI. Questa soluzione di campo tendato mobile( tende semiluxury ognuna con bagno privato)è la migliore in assoluto,in quanto non dovrete tornare indietro ogni sera per dormire, e quindi ripercorrere stesse piste battute,è il campo che si sposta insieme a voi ,in tal modo verra’ esplorato un numero superiore di aeree.

• 2 navigazioni incluse (in mokoro lungo i canali del Delta dell’Okavango, in battello sul Chobe River)

 Il nostro  tour non prevede quella tipologia di itinerario che tracciato sulla cartina offre (apparentemente) la “visita completa dell’intero Paese” (sempre più popolari tra i turisti che non conoscono il Botswana). Chi viene in Botswana vuole solitamente entrare in contatto con la Natura Africana più selvaggia e fare un’esperienza autentica. La massima concentrazione di fauna la si trova nei parchi dell’estremo nord del Paese, tra il Delta dell’Okavango e Kasane. La visita del resto del territorio si traduce purtroppo in noiosi e lunghissimi trasferimenti su anonime strade asfaltate che attraversano il nulla. I paesini che si possono incontrare sono ormai insediamenti umani, più o meno moderni, che non hanno più nulla in comune con il concetto di “villaggio tradizionale”.

Per esperienza sappiamo che, per quante foto e video si guardino, nulla si avvicina alla realtà. Trovarsi di fronte a una meraviglia della natura che siano le cascate Vittoria, il Gran Canyon o il Perito Moreno è sempre molto più emozionante e sbalorditivo di come l’avevi immaginato.

 

GIORNO 1:ITALIA-ZIMBAWE

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni imbarco volo diretto nello Zimbawe,via Addis Abeba,operato da Etiophian Airlines.Pasti e pernottamento a bordo.

È il Delta dell'Okavango la millesima meraviglia del mondo - LifeGate

GIORNO 2 :CASCATE VITTORIA ED IL FIUME ZAMBEZI

Arrivo  alle 12.10 ,incontro con  nostro assistente, e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio trasferta al molo per la mini crociera sul fiume Zambezi dove potrete ammirare il primo dei meravigliosi tramonti Africani del vostro viaggio.

Mokoro Canoe Trips in Botswana – ROBERT MARK SAFARIS

Dopo la crociera trasferta in hotel.

ZIMBABWE – I viaggi di Claudio

GIORNO 3: LE CASCATE VITTORIA- PARCO CHOBE (1˚ NOTTE NEL CAMPO TENDATO)

Prima colazione in hotel. Escursione alle cascate Vittoria, lato Zimbabwe.

Le Cascate Vittoria sono una meraviglia della natura e si trovano esattamente sul confine tra gli stati dello Zambia e dello Zimbabwe. La spettacolarità di queste cascate è dovuta all’enorme salto dell’acqua un’ altezza di 120 metri, il doppio di quelle del Niagara per intenderci e per la lunghezza di 1 km e mezzo.

Per esperienza sappiamo che, per quante foto e video si guardino, nulla si avvicina alla realtà. Trovarsi di fronte a una meraviglia della natura che siano le cascate Vittoria, il Gran Canyon o il Perito Moreno è sempre molto più emozionante e sbalorditivo di come l’avevi immaginato.

Victoria Falls Tour di 3 giorni con crociera al tramonto sul fiume Zambesi , Cascate Vittoria - 2023 - Viator

Trasferimento  alle cascate, attraversando  la frontiera, esperienza molto interessante, come tutte le frontiere africane, quasi impossibile senza un “aiuto” del nostro personale locale.

Sembra veramente di trovarsi in un posto dove ci sia stata una frattura della crosta terrestre, tanto è impressionante la superficie piatta che poi improvvisamente crolla per formare le cascate.

La caduta dell’acqua sul letto del fiume sottostante, provoca una nebbia formata di goccioline  vaporizzante che si innalza fino a 1.600 metri di altezza uno spettacolo nello spettacolo. Facciamo foto su foto anche ai bellissimi arcobaleni che si formano. Il sentiero è lungo e perfettamente delimitato vi permetterà una lunga passeggiata su uno degli spettacoli più incredibili   che la natura posso offrire nel mondo.

Cascate Vittoria Archives - Non Solo Turisti

Oltre alla visita delle cascate potrete scegliere di fare alcune attività come sorvolare  le cascate in elicottero, la camminata con i leoni, il bungee jumping dal ponte ferroviario che collega lo Zimbabwe allo Zambia.

Partenza per il primo emozionante safari a bordo del veicolo 4×4 in dotazione al vostro autista/ranger, in direzione del  Chobe National Park. Durante il percorso potrete ammirare la varieta’ e l’abbondanza della vegetazione di questa zona. Viaggiando attraverso le splendide pendici che costeggiano la valle del fiume Chobe. La strada di sabbia vi porterà fino al Chobe river, confine naturale e politico tra Botswana e Namibia. Osservando la riva namibiana potrete vedere le lontane distese del Caprivi Strip. Pranzo al sacco e cena al campo.

Il parco Chobe prende il nome dall’omonimo fiume, che in questo tratto è il confine naturale e politico tra Botswana e Namibia. Fondato nel 1967, ha un’area di 10.689 km2, circa metà della Lombardia. Il parco è rinomato per essere il luogo con la massima concentrazione di elefanti nel continente Africano.

Com'è un campo tendato mobile in Tanzania? - Safari in Tanzania: Consigli di Viaggio | Travel Blog

GIORNO 4: DAL CHOBE AL SAVUTI (2˚ NOTTE NEL CAMPO TENDATO)

Dopo la colazione si parte per una intera giornata di safari e di trasferta che ci porta nel lato sud ovest del Chobe, nella zona del Savuti.

Safari in campo tendato mobile in Kenya con guida italiana

Mentre voi siete impegnati in una giornata interamente dedicata al safari e alla ricerca dei Big 5 il nostro personale smonterà il campo e lo rimonterà nella nuova zona prima del vostro arrivo.

Savuti Botswana - Savute Safari

Experience It - Savuti, Botswana: Wild & Unpredictable | MackAir

Informazione: Il nome Big 5 risale alla fine dell’800, quando gli esploratori europei ed americani hanno creato la categoria degli animali più pericolosi da cacciare in Africa. I Big 5 sono: Bufalo; Elefante; Leone; Leopardo; Rinoceronte.

Savuti National Park | Africa Zim Travel & Tours

GIORNO 5: SAVUTI (3˚ NOTTE NEL CAMPO TENDATO)

Giornata interamente dedicata ad esplorare il Savuti.

Visit Moremi Wildlife Reserve | Tailor-Made Vacations | Audley Travel

Dopo il safari del mattino si rientra al campo per pranzo e qualche ora di relax.

La riserva naturale di Moremi - Botswana

Nel pomeriggio si parte per un altro safari.

GIORNO 6: DAL SAVUTI AL MOREMI (4˚ NOTTE NEL CAMPO TENDATO)

Partenza per una intera giornata di safari di trasferta verso la zona del Moremi. Durante il percorso noterete che la vegetazione tra il Savuti e il Moremi è decisamente differente, la prima e’ più savana mentre la seconda ha più alberi ad alto fusto.

Moremi Game Reserve | Botswana Safari

Cosa si mangia durante un safari – Primaland Safaris Blog

Il Moremi è una riserva privata all’interno del Chobe National Park alle porte del Delta dell’Okavango. Il Delta dell’Okavango e il secondo più grande delta fluviale interno del mondo dopo il delta interno del Niger e rappresenta uno degli ecosistemi più insoliti del pianeta. E’ formato dal fiume Okavango, che origina in Angola.Con un’area di circa 5000 Km2 con un ecosistema molto vario, passando da boschi di mopane a foreste di acacia. Il 30% della riserva è terraferma mentre il 70% si trova all’interno del Delta dell’Okavango.

Moremi Game Reserve - Africa Destination - Micato Safaris

Rientro al campo per rinfrescarsi prima della partenza per il safari notturno nella zona del Khwai, area perfetta per l’ avvistamento dei leopardi.

Night Game Drive safari guidato notturno nel parco Kruger | Territori Africa

Cena al rientro al campo.

GIORNO 7 : AL MOREMI AL MAUN

Questa era l’ultima notte nel campo tendato mobile. Trasferimento al Crocodille Camp Safari & Spa, sulle rive del  fiume Thamalakane River, dove potrete ammirare coccodrilli, ippopotami ed elefanti.

Thamalakane River Lodge | Sun Safaris

Resto della giornata per rilassarsi

Thamalakane River Lodge, Maun – Prezzi aggiornati per il 2023

GIORNO 8: IL MOKORO

Dopo la prima colazione  di buon mattino, ci recheremo  all’imbarco da dove partiremo con il mokoro, tipica imbarcazione a chiglia piatta del delta, per una spettacolare giornata nei canali di questo unico e spettacolare ecosistema

Pranzo su una delle isole del delta. Durante la giornata farete una escursione a piedi accompagnati dalle nostre guide alla ricerca degli animali che vivono in questa parte del delta. Rientro al lodge circa  le 17:00.

Overland Botswana - DoveClub

Escursione consigliata (non inclusa nel costo): Volo panoramico sul Delta dell’Okavango.

Trasferimento al piccolo aeroporto di Maun in tempo per il decollo del volo piper. Il volo dura circa 45 minuti.Decollo alle 16:00 per volare sul delta nell’ora d’oro. L’ora perfetta per fotografare. Rientro al lodge.

Botswana e Tanzania: safari sull?acqua | Dove Viaggi

GIORNO 9: LA VIA DEGLI ELEFANTI

Prima colazione . Partenza verso Kasane.

Chobe National Park - For an authentic luxury safari Botswana

Kasane e’ il paese vicino al confine tra Botswana, Namibia, Zimbabwe e Zambia.

Wild Places Safaris - Zambia

Quattro Paesi in quattro giorni: la straordinaria crociera sul fiume Zambesi

A tour to Southern Africa, Chobe National Park in Botswana

Pernottamento al Kwalape Lodge di Kasane.

GIORNO 10 : IL RIENTRO

Prima colazione in hotel. Qualche ora di tempo libero sino all’orario di trasferimento in  all’aeroporto di Victoria Falls in tempo per il  volo di rientro in Italia sempre via Addis Abeba  nel primo pomeriggio. Pasti e pernottamento a bordo.

GIORNO 11 : Arrivo in Italia

Arrivo in Italia (Roma o Milano)nelle prime ore del mattino e fine dei servizi.




CAPODANNO IN TUNISIA

Capodanno in TUNISIA :

un viaggio tra deserto e archeologia

Un capodanno in Tunisia come non lo avete mai vissuto. Un tour che andrà a toccare i siti archeologici più affascinati e meglio conservati del paese nordafricano. Una diversità di paesaggi e climi che rendono la Tunisia un luogo impossibile da non esplorare. Tra le rovine del periodo romano e le meraviglie dell’antichità che sono ottimamente conservate e che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

In questo viaggio in Tunisia dove andremo in visita nei diversi luoghi più importanti culturalmente parlando dell’intera Tunisia e del Nord Africa più in generale.
Tra le diverse mete infatti ci sono le città di Tunisi, la sua Medina e Hammamet. Anche dal punto di vista religioso ci sono importanti siti, come quello di Kairouan, che rappresenta un punto di riferimento spirituale importantissimo per l’Islam nell’intera area geografica. C’è una grande parte di storia che andremo a visitare; come ad esempio la città di Tozeur, che è un centro risalente addirittura all’epoca medievale, oppure il centro di Cartagine, che circa 2000 anni fa combatteva con l’Impero Romano per l’egemonia del Mediterraneo e del Nord Africa.
La Tunisia troppo spesso collegata solo a oasi e deserto è infatti molto più di questo. Tanti i bazar che saranno oggetto della nostra visita, così come le pittoresche moschee e le tipiche case variopinte di Tunisi che fanno da cornice ad uno scenario mozzafiato che sembra unirsi in un tutt’uno con il Mar Mediterraneo. Da sempre questa terra ha rappresentato uno snodo importantissimo sia in termini di commercio che di scambio culturale con le altre civiltà europee e ancora oggi attira a sé migliaia di turisti ogni anno.
Di tutti i paesi del continente africano infatti la Tunisia è tra i più visitati proprio per via delle sue bellezze artistiche e culturali. Inoltre nel mese di aprile il clima risulta anche ottimo per affrontare un tour come questo. Uno spettacolo da non perdere nella maniera più assoluta, culturalmente affascinante e pieno di bellezze da vedere.


Giorno 1 : Italia – Tunisi

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco volo per Tunisi.

Arrivo all’aeroporto di Tunisi-Carthagine, assistenza ed incontro con la guida locale.
Successivamente, sistemazione in hotel 4* a Tunisi , cena e pernottamento.

Tunisia: Una terra alle porte del Sahara - Speed Vacanze BlogSpeed Vacanze Blog

 

Nota: Il museo del Bardo ad oggi é chiuso. Se sarà disponibile nelle date di partenza provvederemo a visitarlo.

Giorno 2 : Tunisi  – Cartagine – Sidi Bou Said – Hammamet

Dopo la prima colazione partenza per la visita al centro storico della Medina di Tunisi (la ‘Grande Moschea) che è stato valutata come patrimonio dell’umanità UNESCO attraversando i suoi coloratissimi souk e i suoi pittoreschi mercatini locali incentrati nei vicoli limitrofi alla moschea.
Pranzo. Visita di Cartagine, una delle città più potenti del mondo antico, acerrima nemica addirittura di Roma come narrato all’interno di diversi poemi antichi e nella storia. I cartaginesi, viste le loro abilità belliche rappresentavano un vero pericolo nemmeno troppo celato per la capitale romana e proprio per questo decise di attaccare la stessa Cartagine, radendola al suolo al termine della terza guerra punica. Nella stessa città cartaginese si visiterà il sito archeologico: partendo dal museo e passando per le rovine della collina della Byrsa, un tempo città importantissima dell’intera area fenicia, ma che poi venne distrutta dagli stessi romani, che invece ne hanno edificato il loro campidoglio e il foro. Attualmente vi sorge la cattedrale di San Luigi mentre il museo ospita iscrizioni, sarcofagi di marmo, oggetti d’uso quotidiano della Cartagine punica e romana. Per riuscire a comprendere tutte le meravigliose ricchezze artistiche del territorio basti pensare che nei pressi della stessa Byrsa sono visibili i resti di una villa punica scoperta dagli archeologi francesi. Il nostro tour proseguirà poi con la visita dei famosi porti punici e delle terme di Antonino. In seguito  si visiterà un tipico villaggio di architettura arabo-moresca. Si tratta dell’ultima tappa del nostro secondo giorno di viaggio, Sidi Bou Said, che è simbolo del famoso centro sufita, riconoscibile per la sua spettacolare veduta sul golfo di Tunisi e per le colorite stradine formate da ciottoli in pieno stile arcaico. Un’urbanistica che ancora a oggi si presenta per quella che era, costruita sugli stretti vicoli della cittadina.  Continuo verso Hammamet , cena  e pernottamento in hotel  4*.

viaggio in tunisia

Foto Sidi Bou Saïd a Sidi Bou Saïd - {info}

Giorno 3: Hammamet – Kairouan – Gafsa – Tozeur

Prima colazione e partenza per Kairouan, città santa dell’Islam. Fu fondata nel settimo secolo d.C. da Okba Ibn Nefaa che ne fece la capitale dell’Ifriqya. I suoi principali monumenti: la Grande Moschera “Okba Ibn Nefaa”, il Mausoleo del Barbiere “Sidi Sahbi”, i bacini degli Aglabiti, la Medina  racchiusa fra imponenti mura.
Questa capitale religiosa islamica fu fondata nel IX secolo d.C. da Okba Ibn Nefaa nel punto dove, stando a quanto riportato dalle leggende islamiche, gli capitò di inciampare in una coppa d’oro persa a La Mecca. Sempre secondo quanto riportato, su quello stesso punto del suolo si creò una fonte d’acqua. Città di primaria importanza che può vantare anche un Mausoleo dedicato al Barbiere “Sidi Sahbi” che prende il nome da un amico del Profeta che portava sempre con sé tre peli della barba di Maometto; una bellezza estetica costituita da un bellissimo cortile, sovrastato da un minareto del 1690. All’interno della città di Kairouan ci sono anche i bacini degli Aghlabiti, ovvero sia un insieme di grandi cisterne costruite nell’860 e che costituivano un sistema idraulico tra i più complessi e al contempo ben riusciti del mondo arabo. Continuo verso Gafsa.
Dopo pranzo partenza per Tozeur via Metlaoui. Cena e pernottamento in hotel 4* a  Tozeur.
Possibilità di visitare di sera il Museo Dar Craiet (facoltativo).

karouan tunisia

Tunisia: 37° Festival Internazionale delle Oasi di Tozeur - Cultura - ANSAMed.it

Giorno 4:  Tozeur – Oasi di montagna – Tozeur

Dopo la prima colazione partenza per  visitare le oasi di montagna (Tamerza e Chebika)  in 4×4. Una vera e propria meraviglia della natura queste oasi di montagna che già ai tempi dei romani erano tappa fondamentale per la perlustrazione della Tunisia.
Quella di Tamerza è addirittura la montagna più alta di questo paese e si trova nella regione di Djerid, a solo un paio di chilometri dal confine con l’Algeria. E’ presente anche una bellissima cascata, alta più di 5 metri e che proprio in primavera rappresenta una vera e propria fonte d’acqua. Un’autentica oasi che inquadra alla perfezione la maestosità di queste oasi che rappresentano il fiore all’occhiello naturalistico di questo viaggio in Tunisia.
Pranzo. Pomeriggio visita di Nefta e della Corbeille. Cena e pernottamento  in hotel 4* a Tozeur.

tamerza viaggio in tunisia

Best things to do in Nefta - The Boutique Vibe

Giorno 5 : Tozeur – Kebili – Douz

Dopo la prima colazione partenza per la scoperta del quartiere medievale di Tozeur a piedi. Nei tempi passati Tozeur era una tappa per i mercanti che venivano a scambiare l’olio. Calata la notte, la città si avvolge in un’atmosfera misteriosa.
Datteri, oasi, deserto, uno scenario tipico della Tunisia e che va assolutamente visitato. Un’aria esotica e al tempo stesso mistica contraddistinta da antiche costruzioni che dispongono di un fresco e splendido cortile interno attorno al quale vi è una successione di vestiboli, arcate, camere dai soffitti alti fatti di foglie di palma intrecciate e piccole finestrelle da cui si godono scorci di incredibile bellezza. Continuazione in direzione di Douz via Chott El Jerid.
Una distesa di circa 5,000 km quadrati che forma una conca che è facilmente riconducibile ad un piccolo lago salato.
Sosta in mezzo al lago per fare delle foto al paesaggio lunare e proseguimento per Douz. Sistemazione in pensione completa a Douz 4*.

Tozeur-Tunisia - Mondointasca

Chott El Djerid" Bilder – Durchsuchen 76 Archivfotos, Vektorgrafiken und Videos | Adobe Stock

Giorno 6: Douz – Matmata – Gabes – Sfax

Partenza per Matmata e scoperta delle abitazione troglodite di Matmata, che in passato è stato anche teatro del famoso film di ‘Star Wars’ per via del territorio grezzo e terroso. Successivamente andremo in visita al mercato delle spezie di Gabes, uno dei più importanti dell’intero polo nordafricano e non solo della Tunisia. Un gigantesco bazar dove è possibile reperire di tutto, non solo le tipiche spezie di queste terre. Pranzo a Mahres e continuazione verso Sfax  seconda capitale dopo Tunisi. Cena e pernottamento in hotel  5* a Sfax.

matmata viaggio tunisia

Giorno 7:  Sfax – El Djem – Monastir – Sousse

Prima colazione e partenza per El Djem. Visita dell’ Anfiteatro Romano  e del Museo. Continuazione per Monastir e visita del Ribat. Proseguimento per Sousse. Dopo pranzo visita della  Medina di Sousse, tempo libero nella marina di porto El Kantaoui. Cena e pernottamento in hotel 5* a Sousse.

el djem viaggio tunisia

File:Medina of Sousse-130323.jpg - Wikivoyage, guida turistica di viaggio

Giorno 8: Sousse – Tunisi – Italia

Dopo la prima colazione, ultimazione delle visite e trasferimento all’ aeroporto di Tunisi. Assistenza alle formalità d’imbarco e partenza per l’Italia.
Arrivo e fine dei nostri servizi.

 




GRAN TOUR PORTOGALLO E MAROCCO

 

Ogni volta che guardiamo al di là dei nostri orizzonti, che cerchiamo nuove rotte o scegliamo l’avventura, portiamo in noi uno spirito vecchio di secoli…

Unisciti a questo meraviglioso tour che ti porta alla scoperta del Portogallo visitando la sua capitale: Lisbona per poi immergerti in un atmosfera esotica con il Marocco 

Per me non esistono fiori in grado di reggere il confronto con la varietà dei colori che assume Lisbona alla luce del sole. (Pessoa)

Lisbona, pregna di storia ma anche ricca di club, bar e locali notturni,  si è guadagnata la reputazione di essere una delle città più alla moda. Sorge sulle sette colline del fiume Tago.

Le sue splendide vedute colpiscono lo sguardo ad ogni passo. Più che solenne è seducente, è umana, facile da esplorare, sia a piedi che con i suoi caratteristici ascensori; i suoi dedali di strade con i ciottoli e gli edifici piastrellati di azulejos invitano ad un romantico vagare. Per non scrivere del resto del Paese, cittadine Patrimonio dell’Umanità che quindi non hanno bisogno di nessuna presentazione.

 

Marocco alla scoperta della sua storia millenaria

Un paesaggio mirabolante quello che si potrà osservare in Marocco: tra valli contornate da rigogliosi palmeti e sconfinati deserti. Antiche residenze degli uomini più potenti della storia di questo Paese, come i Pascià che nel corso dei secoli hanno governato e tessuto le redini del paese nordafricano.
All’interno di questo spettacolare viaggio partirà Marrakesh immersa nel bagliore roseo delle sue mura in pisé, la bella Marrakech apre le sue porte a tutti gli amanti della cultura. All’interno delle sue mura, si ergono capolavori architettonici e testimonianze delle diverse civiltà. Ecco Marrakech, una varietà di influenze di ogni epoca, un mosaico di colori in cui si delineano meraviglie del passato e del presente. Arriveremo a  Casablanca, l’antica Anfa, distrutta dai portoghesi nel 1468 sulla cui sede venne fondata, nel 1515, una città che prese il nome di Casablanca, a sua volta devastata da un terremoto nel 1755 e ricostruita, subito dopo, dal sultano Sīdī Muḥammad ibn ʽAbd Allāh, fino ad arrivare a Marrakesh. Toccheremo nel nostro percorso anche: Rabat – Meknes – Fez- Beni Mellal, altre città che ci lasceranno a bocca aperta.

 

4° giorno : Lisbona – Marakesh 

Dopo la prima colazione in hotel trasferimento in aeroporto disbrigo delle operazioni di imbarco e volo diretto a Marrakesh. Arrivo all’aeroporto accoglienza e trasferimento in hotel.

Registrazione delle camere, cena e sistemazione in hotel.

Benvenuti in Marocco un crogiolo di dinastie e culture!
Ogni Paese ha la sua storia: fatti storici, eventi e pietre miliari che vengono riportati fino ad oggi per dare al Paese in questione il suo vero valore storico. Con diverse dinastie che si sono succedute nel corso degli anni il Marocco è considerato un paese multiculturale riconosciuto a livello internazionale, con diversi tipi di patrimonio riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il Marocco è una delle mete preferite dai viaggiatori stranieri, per gli amanti della scoperta, i più affascinati dalla natura, dalla storia, dall’arte di vivere e dall’ospitalità marocchina, l’esperienza che vivrete vi lascerà piacevolmente soddisfatti del vostro soggiorno.

 

5° giorno: Marrakech

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Dopo la prima colazione in hotel dedichiamo l’intera giornata alla visita di Marrakech, il secondo più antico imperiale città, conosciuta come la Perla del Sud. La città fu fondata dagli Almoravides al fine dell’XI secolo.

Il Palazzo Bahia vi darà un assaggio di come era la vita per i più ricchi nel 19 ° secolo a Marrakech. La sua enorme struttura è un ottimo esempio di architettura Noveau-Riche orientale. Nel palazzo troverete interni riccamente decorati, soffitti dipinti in stile Zouak, un enorme cortile piastrellato e ben 8 ettari di bellissimi giardini monumentali.
La moschea della Koutoubia è la più grande moschea di Marrakech. Costruita intorno al 1150, il minareto di eccezionale bellezza di 65 metri di altezza domina il panorama della città. E ‘anche il più antico e più grande degli ultimi tre minareti almohade rimasti al mondo. Anche se questo è ancora un luogo di culto, i visitatori sono sempre i benvenuti se vestiti però in modo appropriato.

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Dopo il pranzo in ristorante per scoprire il meglio Marrakech, ci immergeremo in un un intricato dedalo di stradine del mondo dei souk. Il Souk e la Medina. I bazaar Souk sono una parte irrinunciabile durante un viaggio a Marrakech.

Qui troverete labirinti senza fine di souk che vendono di tutto, dalle spezie ai kaftani e un sacco di incantatori di serpenti, acrobati e musicisti in ogni angolo dei vari bazar

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Infine  visita  e Quartieri artigianali, mostrando una varietà di oggetti e il famoso posto Djemaa El Fna con il suo intrattenimento senza sosta.

In serata cena FANTZIA CHEZ ALI con spettacolo a Marrachech. Rientro in hotel per il pernottamento.

6° giorno: Marrakesh

Dopo la prima colazione in hotel, giornata libera per passeggiate personali liberi di scoprire le meraviglie della città e fare shopping.

Cena e pernottamento in hotel

7° giorno: Marrakech – casablanca

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Dopo la colazione in hotel mattina libera da dedicare alla scoperta libera di Marrakech. Sono tanti i luoghi che si possono ancora scoprire come Il Jardin Rouge: L’arte contemporanea trova posto dietro i tradizionali muretti di pisé del Jardin Rouge, complesso che accoglie al suo interno il meglio degli artisti di strada. Passeggia tra gli ulivi dove, di volta in volta, vedrai troneggiare un gorilla di metallo o un dromedario bardato di graffiti, lasciati là dai precedenti artisti-residenti. Potrai persino vedere uno dei graffitari al lavoro in uno dei numerosi laboratori o nella sala espositiva…

Entrée dar moulay ali koutoubia

oppure di potrà vedere il più bel giardino segreto di Marrakech Le Jardin Secret, un misterioso palazzo arabo-andaluso, vecchio di svariati secoli, rinasce dalle sue ceneri nel cuore della medina. Il giardino esotico per svagarsi, il giardino islamico per meditare e per scoprire una vista incredibile sulla medina e il massiccio dell’Atlante, ammirato dalla torre. Per gli amanti dell’arte anche  Il museo Tiskiwin: un tuffo nella cultura marocchina

Terrasse du cafe clock marrakech

Dopo il pranzo in ristorante si riparte per Casablanca
Cena e pernottamento.

2° giorno : Casablanca – Rabat


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Dopo la colazione in hotel, visita panoramica di Casablanca la capitale economica del Marocco:  il mercato centrale, il quartiere Habous, il palazzo reale, il Mohammed V piazza, la zona residenziale di Anfa e visita della Moschea di Hassan II.

La moschea, che è lunga 200 metri e larga 100, è interamente realizzata in cemento armato e tutte le decorazioni sono di tipo tradizionale marocchino, unite ad elementi islamici. Tra le caratteristiche architettoniche degne di nota figurano la cupola, le cospicue colonne, gli archi a ferro di cavallo e le innumerevoli muqarnas, ovvero delle tipiche decorazioni, che impreziosiscono i soffitti. All’interno la grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è più alta rispetto alle laterali ed è coperta da un tetto apribile, che consente ai fedeli di poter pregare sotto le stelle durante le notti limpide.

Inoltre il minareto della moschea, che con i suoi 210 metri d’altezza rappresenta tra l’altro il minareto più alto del mondo, è dotato di un faro con un raggio laser, orientato verso la Mecca, che viene azionato la sera e raggiunge una portata di addirittura 30 chilometri. Il minareto è decorato da tessere verdi cangianti in verde scuro o blu turchese, che conferiscono alla moschea un’eleganza straordinaria, mentre il calcestruzzo usato per realizzarlo è quattro volte più resistente rispetto a quello normale, quindi è in grado di resistere saldamente all’azione combinata del vento forte e anche delle scosse sismiche.

Ci fermiamo per il pranzo in ristorante prima di partire per Rabat, una città culturale ricca di storia.

Costruita nel XII secolo dagli Almoravidi, il suo nome originario era Mehdiya. Il nome di questa kasbah, ribat, diede il nome all’intera città. Per ribat, infatti, si intendeva proprio un convento fortificato; nella fattispecie, in questo si insediarono i monaci-soldati che, di lì a poco, sarebbero partiti alla volta della Spagna per combattere la Guerra Santa contro i cristiani. Il ribat è poi diventato “Ribat El Fath” (ribat della vittoria), e di qui arriviamo a… Rabat.

Molti capolavori decorano le  strade e le  piazze di Rabat. Non lontano si ergono le mura della Chellah, una necropoli dell’epoca dei Merinidi. Rabat è anche una moderna capitale eco-responsabile che dà un posto d’onore agli spazi verdi ed è una città dove i tesori del passato si intrecciano con le realizzazioni più moderne e rispettose dell’ambiente! La capitale del Marocco, è una moderna città lungo la costa occidentale del Paese che si affacciata sull’oceano Atlantico. Oltre ad essere la sede del Governo marocchino, è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione, un vero e proprio gioiello dove gli edifici coloniali, i viali adornati dalle palme e l’atmosfera cosmopolita rendono la città una meta imperdibile durante il vostro viaggio in Marocco. Dopo Casablanca, Rabat è la città più grande del Paese, famosa per i monumenti storici, i tappeti di lusso e i ricami: la Medina di Rabat è pittoresca e caratterizzata dai classici vicoli stretti e acciottolati, gallerie d’arte e numerosi negozi ma in più regala una splendida vista sull’oceano Atlantico. Monumenti fenici, romani, della dinastia degli Almohadi e della dinastia berbera di Merinide raccontano la lunga storia di Rabat. Sorprendenti la Muraglia degli Andalusi che protegge la zona meridionale della Medina, costruita nel 1600 in argilla, e la città vecchia, più schematica rispetto alle altre Medine, dove la rue Souika, che conduce alla Grande Moschea e al souq di calzature di Es Sebat, è il centro nevralgico.

La Casbah di Oudaya, quella che oggi conosciamo come Kasba degli Oudaïa è relativamente nuova: risale, infatti, al periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Durante la sua storia, però, oltre alla sua funzione di palazzo-fortezza, questa struttura è divenuta anche residenza per soldati benestanti o è servito da rifugi di di fortuna per coloro i quali si trovavano nei paraggi. Paradossalmente la Kasba degli Oudaïa, fortificato per resistere agli attacchi nemici, è stata regolarmente bombardato dalle flotte europee – in particolare durante il secolo dei corsari -, è ora il luogo più tranquillo di Rabat. Il Palazzo Reale di Rabat (Mechouar) fatto costruire nel secolo XVIII dal Sultano Mohamed III, il Palazzo Reale sancì la nomina di Rabat a città imperiale; anche dopo l’indipendenza dalla Francia il Marocco decise di mantenere qui la residenza principale dei suoi regnanti. Si tratta di un tipico palazzo in stile marocchino, con decorazioni geometriche lungo tutte le pareti e un grande cortile centrale, detto Mechouar, su cui sorge anche una moschea. Come in tutti i palazzi nobiliari del Marocco, al suo interno troviamo giardini, e tra le sue pertinenze si contano anche vasti terreni circostanti. E ancora vedremo il Mausoleo di Mohamed V una figura fondamentale nella storia marocchina: è il Sultano, e successivamente Re, che ha portato il Marocco all’indipendenza dalla Francia. Ed infine Torre di Hassan l’ incompleta torre che è più affascinante delle opere compiute e che doveva essere il minareto di una moschea mai finita di costruire. I lavori si interruppero alla fine del secolo XII e la torre rimase a poco più di 40 metri, la metà dell’altezza progettata, e davanti ad essa rimasero incompiute anche quelle che sarebbero dovute essere le colonne della moschea.
Cena e sistemazione in hotel a Rabat

3° giorno: Rabat – Meknes – Fez

meknes

Prima colazione in hotel. Sistemazione nel pullman e partenza per Meknes, la capitale ismaliana famosa per le sue mura lunghe 40 km, visita di Bab El Mansour, le stalle reali e l’ebreo trimestre. La città imperiale di Meknes si trova nella pianura del Saiss, tra le montagne del Medio Atlante e del Rif, nella parte settentrionale del Marocco, a 130 chilometri da Rabat. Iscritta dall’Unesco tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità, Meknes è anche conosciuta come la Versailles del Marocco o la città dei cento minareti. Fondata nel 1061 come roccaforte militare, prende il nome dalla tribù berbera Meknassa che dominò la parte orientale del Paese fin dall’ottavo secolo. Il complesso cittadino è un meraviglioso esempio di commistione tra architettura spagnola e araba e parte della città, come ad esempio le grandi porte, furono costruite con materiali saccheggiati dal sito archeologico di Volubilis. La città di Meknes è stata la prima grande opera della dinastia alawita ed è oggi considerata una testimonianza esemplare delle città fortificate del Maghreb. Circondata da imponenti mura, lunghe 40 chilometri e con i bastioni che raggiungono i 15 metri d’altezza, intarsiate da 9 porte monumentali, al suo interno passeggerete tra stupendi edifici in stile ispano-moresco risalenti al 1600. Il tessuto urbano di Meknes è unico nel suo genere ed è composto dalla Medina, dalla Kasbah, da 25 moschee, da 10 bagni turchi e numerosi granai e palazzi.

A Meknes visitero Bab Mansour , la porta più fotografata di Meknes. Questa meravigliosa porta decorata in ceramica verde (il colore rappresentativo della città) è il monumento più famoso, nonchè uno degli ingressi alla città imperiale di Meknes. La porta fu costruita tra il XVII e il XVIII sec. per ordine di Moulay Ismail ed è considerata la porta più grande del Marocco e di tutto il Nord Africa.

Dopo il pranzo  in un ristorante marocchino , proseguimento per la città santa di Moulay Idriss da secoli luogo di pellegrinaggio, la città è stata fondata da un discendente del profeta Maometto ed è considerata dai mussulmani la città più sacra dopo la Mecca. Moulay Idriss è una pittoresca città dal candido colore bianco che fino al 2005 non era accessibile ai non mussulmani.  La città sacra è una meta meravigliosa la cui  vista da  è magnifica, le mura, le scuole coraniche, una porta monumentale e l’atmosfera rilassata non vi deluderanno. proseguiamo verso Fez passando per la città romana di Voulibilis.

Cena e sistemazione in hotel


moulay-idriss

4° giorno: Fez

Dopo la prima colazione in hotel l”intera giornata è dedicata al visita di Fez, la capitale spirituale di Marocco. Nella parte settentrionale del Marocco, all’interno di una fertile valle incastonata tra le colline del Maghreb, a 350 metri sul livello del mare, si trova la città imperiale di Fez, vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese. Entrando a Fez (o Fes) vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato e respirerete un’aria medievale: i vostri sensi si perderanno fra paesaggi meravigliosi, suoni particolari, ricchi profumi e moltissimi colori. Fez si divide in Città nuova o Fès el-Jedid, cioè la città imperiale costruita a partire dal 1200, dove si trovano la stazione, il Palazzo Reale e il quartiere ebraico, e la Città Vecchia, o Medina, chiamata Fès el-Bali, la più antica parte murata di Fes, un vero labirinto di stradine, oltre 9 mila, con mercati di ogni tipo, dai tappeti agli oggetti in ottone, della ceramica ai tessuti e alla pelle, e dove le merci vengono ancora trasportate a dorso d’asino. La Medina di Fez  è la più grande e meglio conservata del mondo islamico, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è un dedalo di stradine fiancheggiate da negozi, bancarelle e disseminate da numerose fontane. Per entrare nella Medina attraversate la porta Bab Boujeloud, magnifica con le sue maioliche blu e verdi, proseguite verso la Medresa Bou Inania, tra i più belli edifici religiosi del Marocco aperti ai non musulmani, e le Concerie di Fez.

Durante la visita sosteremo per il pranzo marocchino  in un tradizionale ristorante nella medina per poi proseguire con la visita della  Medina di Fez è disseminata di palazzi, medrese e moschee, meravigliosa la Moschea Karaouine, che i suoi artigiani hanno plasmato nel corso di mille anni. La moschea Karaouine, è uno dei principali monumenti di architettura religiosa islamica a Fes. Moschea, fondata nel 859,

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.


fez

5° giorno: Fez- Beni Mellal – Marrachech

Partenza per Marrakech passando per il Villaggio berbero di Immouzer du Kandar e Ifrane.

Imouzzer du Kandar – Appollaiato a 1345 metri, questo delizioso villaggio berbero respira una pace profonda, tranne il lunedì, giorno di souk. Fate una visita alle strane abitazioni sotterranee della casbah degli Ait Serghouchen. Partite per escursioni emozionanti alla scoperta delle sorgenti che sgorgano vicino al villaggio. Arrampicatevi fino allo djebel Abad, 1768 metri, punto culminante del Kandar. Ovunque ci si giri, che spettacolo! La calma pianura del Sais, i tetti piatti di Fès punteggiati di minareti, Meknès appollaiata sulla sua collina, le montagne del Rif…

Ifrane è una cittadina che sembra non appartenere al Marocco. Non è un caso che infatti sia conosciuta come la piccola Svizzera del Marocco. Ifrane è un’oasi di fresco e di verde, un angolo sconosciuto del Nord Africa che dovrete assolutamente scoprire. La città marocchina è circondata dalle montagne del Medio Atlante ed è protetta dalla più grande foresta di cedro del mondo. È il posto perfetto per chi ama natura e sport, non è un caso che si trovi in un parco naturale tutelato.  Ad Ifrane non esistono bazar e riad, qui le case hanno i tetti spioventi come i paesini delle Alpi e le palme hanno lasciato il posto ai platani.

Pranzo  in ristorante e proseguimento per Marrachech ,  e un momento di relax a Beni Mellal, uno dei centri agricoli del regno. Anche Beni Mellal ha origine da una fortezza, e la sua Kasba, era un’importante punto di sosta per le carovane che cercavano ristoro dalle sabbie del deserto nella vicina oasi di Ain Asserdoun.
La vicina Kasbah Ras al Ain, risalente al XVIII secolo, e il giardino di Ain Asserdoun sono invece ancora perfettamente conservati.  Per scoprire il volto più autentico della città vale la pena fare un giro nel suggestivo mercato di Beni Mellal, il Suq. A differenza dei grandi mercati che si possono visitare nei centri maggiori, come Marrakech o Fez, dove molte bancarelle dei mercanti si sono sostanzialmente “turisticizzate”, l’antico mercato di questa città è ancora in gran parte orientato verso i marocchini e permette di acquistare prodotti e manufatti tradizionali. Poiché Beni Mellal si trova al centro di una regione prevalentemente agricola, al suq si trovano soprattutto frutta, verdura e altri prodotti della terra, con una eccellenza per quanto riguarda arance, olive, fichi.

Arrivo a Marrakech nel tardo pomeriggio. Cena e sistemazione in hotel.

the_beni_mellal_castle

8° giorno: Casablanca – Italia

Dopo la colazione trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia. Fine dei servizi

 

La quota comprende:

  • Volo di linea Roma – Casablanca – Roma incluso bagaglio 20kg
  • Accoglienza e assistenza all’aeroporto Mohamed V .
  • Sistemazione in hotel con trattamento di mezza pensione
  • Pranzi in ristorante durante le escursioni come da programma
  • Cena FANTZIA CHEZ ALI con spettacolo a Marrachech.
  • Trasporto con un veicolo deluxe adeguato in base al numero di partecipanti.
  • Accompagnatore/guida professionale  parlante italiano per tutto il tour
  • Biglietti d’ingresso ai monumenti indicati nel programma inclusa la moschea di Hassan II.
  • La nostra assistenza
  • Assicurazione medico, bagaglio, annullamento e COVID 19

La quota non comprende:

  • + tasse aeroportuali circa € 90,00 soggette a riconferma
  • Pasti e bevande non menzionate
  • Mance autista/guida/facchinaggio
  • Tutto non menzionato nella “quota comprende”



MAROCCO – TOUR DELLE CITTA’ IMPERIALI

Un viaggio in Marocco che tocca le diverse mete di un tour davvero straordinario per la sua tipicità esotica. Da Marrakech fino alle montagne dell’Alto Atlante passando per per le oasi del deserto. Marocco come una delle culle della civiltà araba e residenza di numerosi pascià. Un tour tutto da vivere in 8 giorni che ripercorrono la storia millenaria di questo paese.

Marocco alla scoperta della sua storia millenaria

Un paesaggio mirabolante quello che si potrà osservare in Marocco: tra valli contornate da rigogliosi palmeti e sconfinati deserti. Antiche residenze degli uomini più potenti della storia di questo Paese, come i Pascià che nel corso dei secoli hanno governato e tessuto le redini del paese nordafricano.
All’interno di questo spettacolare viaggio partirà da Casablanca, l’antica Anfa, distrutta dai portoghesi nel 1468 sulla cui sede venne fondata, nel 1515, una città che prese il nome di Casablanca, a sua volta devastata da un terremoto nel 1755 e ricostruita, subito dopo, dal sultano Sīdī Muḥammad ibn ʽAbd Allāh, fino ad arrivare a Marrakesh. Immersa nel bagliore roseo delle sue mura in pisé, la bella Marrakech apre le sue porte a tutti gli amanti della cultura. All’interno delle sue mura, si ergono capolavori architettonici e testimonianze delle diverse civiltà. Ecco Marrakech, una varietà di influenze di ogni epoca, un mosaico di colori in cui si delineano meraviglie del passato e del presente. Toccheremo nel nostro percorso anche: Rabat – Meknes – Fez- Beni Mellal, altre città che ci lasceranno a bocca aperta.

 

1° giorno : Italia – Casablanca

Ritrovo in aeroporto, disbrigo delle pratiche e partenza per Casablanca.
Arrivo all’Aeroporto Mohamed V di Casablanca. Accoglienza e trasferimento in hotel. Registrazione delle camere, cena e sistemazione in hotel.

Benvenuti in Marocco un crogiolo di dinastie e culture!
Ogni Paese ha la sua storia: fatti storici, eventi e pietre miliari che vengono riportati fino ad oggi per dare al Paese in questione il suo vero valore storico. Con diverse dinastie che si sono succedute nel corso degli anni il Marocco è considerato un paese multiculturale riconosciuto a livello internazionale, con diversi tipi di patrimonio riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Il Marocco è una delle mete preferite dai viaggiatori stranieri, per gli amanti della scoperta, i più affascinati dalla natura, dalla storia, dall’arte di vivere e dall’ospitalità marocchina, l’esperienza che vivrete vi lascerà piacevolmente soddisfatti del vostro soggiorno.

 

2° giorno : Casablanca – Rabat


01mar-2

Dopo la colazione in hotel, visita panoramica di Casablanca la capitale economica del Marocco:  il mercato centrale, il quartiere Habous, il palazzo reale, il Mohammed V piazza, la zona residenziale di Anfa e visita della Moschea di Hassan II.

La moschea, che è lunga 200 metri e larga 100, è interamente realizzata in cemento armato e tutte le decorazioni sono di tipo tradizionale marocchino, unite ad elementi islamici. Tra le caratteristiche architettoniche degne di nota figurano la cupola, le cospicue colonne, gli archi a ferro di cavallo e le innumerevoli muqarnas, ovvero delle tipiche decorazioni, che impreziosiscono i soffitti. All’interno la grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è più alta rispetto alle laterali ed è coperta da un tetto apribile, che consente ai fedeli di poter pregare sotto le stelle durante le notti limpide.

Inoltre il minareto della moschea, che con i suoi 210 metri d’altezza rappresenta tra l’altro il minareto più alto del mondo, è dotato di un faro con un raggio laser, orientato verso la Mecca, che viene azionato la sera e raggiunge una portata di addirittura 30 chilometri. Il minareto è decorato da tessere verdi cangianti in verde scuro o blu turchese, che conferiscono alla moschea un’eleganza straordinaria, mentre il calcestruzzo usato per realizzarlo è quattro volte più resistente rispetto a quello normale, quindi è in grado di resistere saldamente all’azione combinata del vento forte e anche delle scosse sismiche.

Ci fermiamo per il pranzo in ristorante prima di partire per Rabat, una città culturale ricca di storia.

Costruita nel XII secolo dagli Almoravidi, il suo nome originario era Mehdiya. Il nome di questa kasbah, ribat, diede il nome all’intera città. Per ribat, infatti, si intendeva proprio un convento fortificato; nella fattispecie, in questo si insediarono i monaci-soldati che, di lì a poco, sarebbero partiti alla volta della Spagna per combattere la Guerra Santa contro i cristiani. Il ribat è poi diventato “Ribat El Fath” (ribat della vittoria), e di qui arriviamo a… Rabat.

Molti capolavori decorano le  strade e le  piazze di Rabat. Non lontano si ergono le mura della Chellah, una necropoli dell’epoca dei Merinidi. Rabat è anche una moderna capitale eco-responsabile che dà un posto d’onore agli spazi verdi ed è una città dove i tesori del passato si intrecciano con le realizzazioni più moderne e rispettose dell’ambiente! La capitale del Marocco, è una moderna città lungo la costa occidentale del Paese che si affacciata sull’oceano Atlantico. Oltre ad essere la sede del Governo marocchino, è il centro principale della cucina tradizionale e dell’architettura della nazione, un vero e proprio gioiello dove gli edifici coloniali, i viali adornati dalle palme e l’atmosfera cosmopolita rendono la città una meta imperdibile durante il vostro viaggio in Marocco. Dopo Casablanca, Rabat è la città più grande del Paese, famosa per i monumenti storici, i tappeti di lusso e i ricami: la Medina di Rabat è pittoresca e caratterizzata dai classici vicoli stretti e acciottolati, gallerie d’arte e numerosi negozi ma in più regala una splendida vista sull’oceano Atlantico. Monumenti fenici, romani, della dinastia degli Almohadi e della dinastia berbera di Merinide raccontano la lunga storia di Rabat. Sorprendenti la Muraglia degli Andalusi che protegge la zona meridionale della Medina, costruita nel 1600 in argilla, e la città vecchia, più schematica rispetto alle altre Medine, dove la rue Souika, che conduce alla Grande Moschea e al souq di calzature di Es Sebat, è il centro nevralgico.

La Casbah di Oudaya, quella che oggi conosciamo come Kasba degli Oudaïa è relativamente nuova: risale, infatti, al periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Durante la sua storia, però, oltre alla sua funzione di palazzo-fortezza, questa struttura è divenuta anche residenza per soldati benestanti o è servito da rifugi di di fortuna per coloro i quali si trovavano nei paraggi. Paradossalmente la Kasba degli Oudaïa, fortificato per resistere agli attacchi nemici, è stata regolarmente bombardato dalle flotte europee – in particolare durante il secolo dei corsari -, è ora il luogo più tranquillo di Rabat. Il Palazzo Reale di Rabat (Mechouar) fatto costruire nel secolo XVIII dal Sultano Mohamed III, il Palazzo Reale sancì la nomina di Rabat a città imperiale; anche dopo l’indipendenza dalla Francia il Marocco decise di mantenere qui la residenza principale dei suoi regnanti. Si tratta di un tipico palazzo in stile marocchino, con decorazioni geometriche lungo tutte le pareti e un grande cortile centrale, detto Mechouar, su cui sorge anche una moschea. Come in tutti i palazzi nobiliari del Marocco, al suo interno troviamo giardini, e tra le sue pertinenze si contano anche vasti terreni circostanti. E ancora vedremo il Mausoleo di Mohamed V una figura fondamentale nella storia marocchina: è il Sultano, e successivamente Re, che ha portato il Marocco all’indipendenza dalla Francia. Ed infine Torre di Hassan l’ incompleta torre che è più affascinante delle opere compiute e che doveva essere il minareto di una moschea mai finita di costruire. I lavori si interruppero alla fine del secolo XII e la torre rimase a poco più di 40 metri, la metà dell’altezza progettata, e davanti ad essa rimasero incompiute anche quelle che sarebbero dovute essere le colonne della moschea.
Cena e sistemazione in hotel a Rabat

3° giorno: Rabat – Meknes – Fez

meknes

Prima colazione in hotel. Sistemazione nel pullman e partenza per Meknes, la capitale ismaliana famosa per le sue mura lunghe 40 km, visita di Bab El Mansour, le stalle reali e l’ebreo trimestre. La città imperiale di Meknes si trova nella pianura del Saiss, tra le montagne del Medio Atlante e del Rif, nella parte settentrionale del Marocco, a 130 chilometri da Rabat. Iscritta dall’Unesco tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità, Meknes è anche conosciuta come la Versailles del Marocco o la città dei cento minareti. Fondata nel 1061 come roccaforte militare, prende il nome dalla tribù berbera Meknassa che dominò la parte orientale del Paese fin dall’ottavo secolo. Il complesso cittadino è un meraviglioso esempio di commistione tra architettura spagnola e araba e parte della città, come ad esempio le grandi porte, furono costruite con materiali saccheggiati dal sito archeologico di Volubilis. La città di Meknes è stata la prima grande opera della dinastia alawita ed è oggi considerata una testimonianza esemplare delle città fortificate del Maghreb. Circondata da imponenti mura, lunghe 40 chilometri e con i bastioni che raggiungono i 15 metri d’altezza, intarsiate da 9 porte monumentali, al suo interno passeggerete tra stupendi edifici in stile ispano-moresco risalenti al 1600. Il tessuto urbano di Meknes è unico nel suo genere ed è composto dalla Medina, dalla Kasbah, da 25 moschee, da 10 bagni turchi e numerosi granai e palazzi.

A Meknes visitero Bab Mansour , la porta più fotografata di Meknes. Questa meravigliosa porta decorata in ceramica verde (il colore rappresentativo della città) è il monumento più famoso, nonchè uno degli ingressi alla città imperiale di Meknes. La porta fu costruita tra il XVII e il XVIII sec. per ordine di Moulay Ismail ed è considerata la porta più grande del Marocco e di tutto il Nord Africa.

Dopo il pranzo  in un ristorante marocchino , proseguimento per la città santa di Moulay Idriss da secoli luogo di pellegrinaggio, la città è stata fondata da un discendente del profeta Maometto ed è considerata dai mussulmani la città più sacra dopo la Mecca. Moulay Idriss è una pittoresca città dal candido colore bianco che fino al 2005 non era accessibile ai non mussulmani.  La città sacra è una meta meravigliosa la cui  vista da  è magnifica, le mura, le scuole coraniche, una porta monumentale e l’atmosfera rilassata non vi deluderanno. proseguiamo verso Fez passando per la città romana di Voulibilis.

Cena e sistemazione in hotel


moulay-idriss

4° giorno: Fez

Dopo la prima colazione in hotel l”intera giornata è dedicata al visita di Fez, la capitale spirituale di Marocco. Nella parte settentrionale del Marocco, all’interno di una fertile valle incastonata tra le colline del Maghreb, a 350 metri sul livello del mare, si trova la città imperiale di Fez, vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese. Entrando a Fez (o Fes) vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato e respirerete un’aria medievale: i vostri sensi si perderanno fra paesaggi meravigliosi, suoni particolari, ricchi profumi e moltissimi colori. Fez si divide in Città nuova o Fès el-Jedid, cioè la città imperiale costruita a partire dal 1200, dove si trovano la stazione, il Palazzo Reale e il quartiere ebraico, e la Città Vecchia, o Medina, chiamata Fès el-Bali, la più antica parte murata di Fes, un vero labirinto di stradine, oltre 9 mila, con mercati di ogni tipo, dai tappeti agli oggetti in ottone, della ceramica ai tessuti e alla pelle, e dove le merci vengono ancora trasportate a dorso d’asino. La Medina di Fez  è la più grande e meglio conservata del mondo islamico, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è un dedalo di stradine fiancheggiate da negozi, bancarelle e disseminate da numerose fontane. Per entrare nella Medina attraversate la porta Bab Boujeloud, magnifica con le sue maioliche blu e verdi, proseguite verso la Medresa Bou Inania, tra i più belli edifici religiosi del Marocco aperti ai non musulmani, e le Concerie di Fez.

Durante la visita sosteremo per il pranzo marocchino  in un tradizionale ristorante nella medina per poi proseguire con la visita della  Medina di Fez è disseminata di palazzi, medrese e moschee, meravigliosa la Moschea Karaouine, che i suoi artigiani hanno plasmato nel corso di mille anni. La moschea Karaouine, è uno dei principali monumenti di architettura religiosa islamica a Fes. Moschea, fondata nel 859,

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.


fez

5° giorno: Fez- Beni Mellal – Marrachech

Partenza per Marrakech passando per il Villaggio berbero di Immouzer du Kandar e Ifrane.

Imouzzer du Kandar – Appollaiato a 1345 metri, questo delizioso villaggio berbero respira una pace profonda, tranne il lunedì, giorno di souk. Fate una visita alle strane abitazioni sotterranee della casbah degli Ait Serghouchen. Partite per escursioni emozionanti alla scoperta delle sorgenti che sgorgano vicino al villaggio. Arrampicatevi fino allo djebel Abad, 1768 metri, punto culminante del Kandar. Ovunque ci si giri, che spettacolo! La calma pianura del Sais, i tetti piatti di Fès punteggiati di minareti, Meknès appollaiata sulla sua collina, le montagne del Rif…

Ifrane è una cittadina che sembra non appartenere al Marocco. Non è un caso che infatti sia conosciuta come la piccola Svizzera del Marocco. Ifrane è un’oasi di fresco e di verde, un angolo sconosciuto del Nord Africa che dovrete assolutamente scoprire. La città marocchina è circondata dalle montagne del Medio Atlante ed è protetta dalla più grande foresta di cedro del mondo. È il posto perfetto per chi ama natura e sport, non è un caso che si trovi in un parco naturale tutelato.  Ad Ifrane non esistono bazar e riad, qui le case hanno i tetti spioventi come i paesini delle Alpi e le palme hanno lasciato il posto ai platani.

Pranzo  in ristorante e proseguimento per Marrachech ,  e un momento di relax a Beni Mellal, uno dei centri agricoli del regno. Anche Beni Mellal ha origine da una fortezza, e la sua Kasba, era un’importante punto di sosta per le carovane che cercavano ristoro dalle sabbie del deserto nella vicina oasi di Ain Asserdoun.
La vicina Kasbah Ras al Ain, risalente al XVIII secolo, e il giardino di Ain Asserdoun sono invece ancora perfettamente conservati.  Per scoprire il volto più autentico della città vale la pena fare un giro nel suggestivo mercato di Beni Mellal, il Suq. A differenza dei grandi mercati che si possono visitare nei centri maggiori, come Marrakech o Fez, dove molte bancarelle dei mercanti si sono sostanzialmente “turisticizzate”, l’antico mercato di questa città è ancora in gran parte orientato verso i marocchini e permette di acquistare prodotti e manufatti tradizionali. Poiché Beni Mellal si trova al centro di una regione prevalentemente agricola, al suq si trovano soprattutto frutta, verdura e altri prodotti della terra, con una eccellenza per quanto riguarda arance, olive, fichi.

Arrivo a Marrakech nel tardo pomeriggio. Cena e sistemazione in hotel.

the_beni_mellal_castle

6° giorno: Marrakech

palais_bahia-marrakesh

Dopo la prima colazione in hotel dedichiamo l’intera giornata alla visita di Marrakech, il secondo più antico imperiale città, conosciuta come la Perla del Sud. La città fu fondata dagli Almoravides al fine dell’XI secolo.

Il Palazzo Bahia vi darà un assaggio di come era la vita per i più ricchi nel 19 ° secolo a Marrakech. La sua enorme struttura è un ottimo esempio di architettura Noveau-Riche orientale. Nel palazzo troverete interni riccamente decorati, soffitti dipinti in stile Zouak, un enorme cortile piastrellato e ben 8 ettari di bellissimi giardini monumentali.
La moschea della Koutoubia è la più grande moschea di Marrakech. Costruita intorno al 1150, il minareto di eccezionale bellezza di 65 metri di altezza domina il panorama della città. E ‘anche il più antico e più grande degli ultimi tre minareti almohade rimasti al mondo. Anche se questo è ancora un luogo di culto, i visitatori sono sempre i benvenuti se vestiti però in modo appropriato.

guided-marrakech-medina-tour

Dopo il pranzo in ristorante per scoprire il meglio Marrakech, ci immergeremo in un un intricato dedalo di stradine del mondo dei souk. Il Souk e la Medina. I bazaar Souk sono una parte irrinunciabile durante un viaggio a Marrakech.

Qui troverete labirinti senza fine di souk che vendono di tutto, dalle spezie ai kaftani e un sacco di incantatori di serpenti, acrobati e musicisti in ogni angolo dei vari bazar

marrakech-djemaa-el-fna

Infine  visita  e Quartieri artigianali, mostrando una varietà di oggetti e il famoso posto Djemaa El Fna con il suo intrattenimento senza sosta.

In serata cena FANTZIA CHEZ ALI con spettacolo a Marrachech. Rientro in hotel per il pernottamento.

 

7° giorno: Marrakech – casablanca

rabat

Dopo la colazione in hotel mattina libera da dedicare alla scoperta libera di Marrakech. Sono tanti i luoghi che si possono ancora scoprire come Il Jardin Rouge: L’arte contemporanea trova posto dietro i tradizionali muretti di pisé del Jardin Rouge, complesso che accoglie al suo interno il meglio degli artisti di strada. Passeggia tra gli ulivi dove, di volta in volta, vedrai troneggiare un gorilla di metallo o un dromedario bardato di graffiti, lasciati là dai precedenti artisti-residenti. Potrai persino vedere uno dei graffitari al lavoro in uno dei numerosi laboratori o nella sala espositiva…

Entrée dar moulay ali koutoubia

oppure di potrà vedere il più bel giardino segreto di Marrakech Le Jardin Secret, un misterioso palazzo arabo-andaluso, vecchio di svariati secoli, rinasce dalle sue ceneri nel cuore della medina. Il giardino esotico per svagarsi, il giardino islamico per meditare e per scoprire una vista incredibile sulla medina e il massiccio dell’Atlante, ammirato dalla torre. Per gli amanti dell’arte anche  Il museo Tiskiwin: un tuffo nella cultura marocchina

Terrasse du cafe clock marrakech

Dopo il pranzo in ristorante si riparte per Casablanca
Cena e pernottamento.

8° giorno: Casablanca – Italia

Dopo la colazione trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia. Fine dei servizi

 

La quota comprende:

  • Volo di linea Roma – Casablanca – Roma incluso bagaglio 20kg
  • Accoglienza e assistenza all’aeroporto Mohamed V .
  • Sistemazione in hotel con trattamento di mezza pensione
  • Pranzi in ristorante durante le escursioni come da programma
  • Cena FANTZIA CHEZ ALI con spettacolo a Marrachech.
  • Trasporto con un veicolo deluxe adeguato in base al numero di partecipanti.
  • Accompagnatore/guida professionale  parlante italiano per tutto il tour
  • Biglietti d’ingresso ai monumenti indicati nel programma inclusa la moschea di Hassan II.
  • La nostra assistenza
  • Assicurazione medico, bagaglio, annullamento e COVID 19

La quota non comprende:

  • + tasse aeroportuali circa € 90,00 soggette a riconferma
  • Pasti e bevande non menzionate
  • Mance autista/guida/facchinaggio
  • Tutto non menzionato nella “quota comprende”