Pasqua Processione Cristo Morto Somma Vesuviana AGGIORNAMENTO

Gli Amici nei Viaggi  di Giorgio  opera da numerosi anni, nel settore della promozione della cultura e dell’arte, speciali attività  turistico/culturali attraverso attività e iniziative volte ad una migliore fruizione del patrimonio culturale. Gli ambiti di riferimento sono: TURISMO e CULTURA; EVENTI e SPETTACOLI; FORMAZIONE e DIDATTICA. Per raggiungere questo obiettivo, cerca e collabora con le migliori  guide e associazioni culturali dei luoghi da visitare al fine di ottenere un valore aggiunto alla propia offerta.

Oltre ai servizi turistici standard organizziamo: cene spettacolo, visite in forma di spettacolo, itinerari enogastronomici, visite guidate narrate, degustazioni e servizi turistici generici caratterizzano la nostra offerta, con l’obbiettivo di trasmettere al visitatore le emozioni e il sapere con una modalità rilassante ma intensa. Il teatro, il gusto, la cultura e il folklore sono le quattro parole chiave, con le quali ci prendiamo cura del cliente, unendole a una sapiente organizzazione e gestione dei tempi di visite.

 

Attraverso la tecnica del racconto, abbiamo ideato un nuovo modo emozionale di far rivivere a turisti e ai visitatori la cultura e il territorio.

Sono nati così  i Narratori dell’Arte , che attraverso una particolare cura per lo studio delle fonti, reinterpretano luoghi noti e meno noti.

Nel mezzo del cammin di nostra vita … lo spettatore incontra i diversi personaggi che popolano  la prima cantica del Sommo Poeta: da Virgilio a Francesca da Rimini, dalle Fiere a Farinata degli Uberti, da Beatrice alle Erinni, Pier delle Vigne, Ulisse, il Conte Ugolino.

Visita/spettacolo al Santuario di Ercolano e Ipogeo sotterraneo

                                         “Resina in Fabula”

 

Un affascinante viaggio alla scoperta dello storico Santuario della Madonna di Pugliano e al suggestivo ipogeo sotterraneo dell’arciconfraternita della SS Trinità di Ercolano.

Il Santuario, la cui creazione è attestata intorno al 1300, e la cultura popolare verranno narrati dal ricercatore Giovanni D’Angelo, che attraverso i simboli più misteriosi come il Cristo nero e la Statua lignea della Bruna Puglianella, ricostruirà la storia e la cultura religiosa popolare dell’antica Basilica e dei fedeli di Resina.

Un viaggio narrato in forma di spettacolo, recuperando aneddoti e leggende, avvenimenti misteriosi e curiosità sulla tradizioni popolari, che si fondono al credo religioso. L’itinerario proseguirà alla scoperta dell’Ipogeo del 700 , dove attraverso una suggestiva e tenebrosa discesa, si riscoprirà la tradizione del culto dei morti (ancora attualmente praticato nell’ipogeo) e le storie legate al cimitero sotterraneo. Oltre alla narrazione della nostra guida speciale, gli attori cantanti del Laboratorio Voci e suoni della memoria, interpreteranno dei brani e dei racconti, permettendo così di rivivere le emozioni legate all’itinerario, scenario suggestivo saranno le cappelle, l’altare e il settecentesco cimitero sotterraneo.

Al termine della visita si raggiunge a piedi il famoso  mercato della Resina:  il più famoso dei mercati di cose usate, abiti di seconda mano e surplus militare dell’intero centro-sud.La guida vi darà anche qui informazioni su come è nato questo origianale mercato. Si svolge durante tutta la settimana, compresa la domenica, tra le viuzze affollate e le piazze intorno a via Pugliano, a Ercolano.
È nato durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, quando in questo centro del napoletano si smerciavano oggetti e vestiti trafugati ai convogli americani di passaggio ed è cresciuto negli anni successivi fino a diventare un’istituzione. Superato un momento di crisi dopo il terremoto degli anni Ottanta, quando gli edifici di via Pugliano avevano subito ingenti danni strutturali, il mercato è rinato dopo il 1996 grazie a un intenso programma di ristrutturazione e riqualificazione.
Resina è il paradiso dell’abbigliamento vintage e ci si può trovare praticamente tutto quello che si è sempre desiderato, dalle pellicce ai vestitini di Chanel, dai jeans anni Settanta alle scarpe di Manolo Blanick, dalle borse di vernice bon ton ai cappelli d lana dei combattenti afghani.
Oltre ai venditori di quelle che un tempo si chiamavano “pezze” (stracci) e che adesso sono ricercatissimi capi di abbigliamento, è possibile trovare gioielli falsi e veri, bigiotteria d’epoca, e merci nuove a basso costo.
Molto frequentato dai giovani di tutta Napoli, naturalmente, e dai costumisti di Cinecittà: provengono da Resina, tanto per citarne alcuni, gli abiti di scena di film come “I cento passi“, “La meglio gioventù“, “Prima dammi un bacio“.

Pasqua: La Processione del Cristo Morto di Somma Vesuviana

guarda il video clikkando qui

Processione Venerdì Santo Somma Vesuviana 2019 - YouTube

Venerdì Santo e la processione degli Incappucciati: l'ultimo cantore ha 82 anni

«Quella di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, è una delle prime cinque processioni in Campania e tra le Processioni del Venerdì Santo più suggestive in Italia ed una delle più antiche. E’ un evento che sicuramente si colloca tra il 1804 e il 1850 ed è una tra le prime processioni in Italia come utilizzo degli apparati scenici di derivazione spagnola. Il Concilio di Trento e il viceregno spagnolo determinarono nel Meridione d’Italia  un tipo di teatro sacro, caratterizzato da impianti scenici che si concretizzeranno nel Seicento col barocco. L’eredità è dei pasos, nazerenos e costaleros spagnoli. I pasos erano le statue, i nazarenos i confratelli e i costaleros i portatori delle statue. Il corteo si compone di almeno 2000 confratelli in saio bianco e candele accese dinanzi alla Madonna con il Cristo Morto e da almeno 10.000 donne.   Il corteo costeggia la Cinta Muraria di epoca Aragonese ed esce dal Borgo Medievale raggiungendo la parte bassa del paese. La statua ottocentesca della Madonna Addolorata, l’artistica scultura del Cristo Morto, mettono in scena il più commovente e sentito funerale della storia umana. Il lungo manto nero della Vergine parte dal capo e si allarga fino ai piedi. Nelle mani giunte, a dita intrecciate, scende un fazzoletto di pizzo bianco. Il volto è olivastro e contrito. Ai suoi piedi il corpo seminudo del Cristo morto giacente nel sudario in espressione di doloroso abbandono. Le membra rilasciate danno il senso della assenza e della fuga dell’anima. Il Miserere, infine, echeggia, ancora più forte in questi giorni di terrore e di morte»Lo ha dichiarato Alessandro Masulli, storico delle tradizioni locali, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano. 

 

                                                “”a maronna e’ l’arc:

una visita in forma spettacolo,tra arte, fede e tradizione presso il  santuario della  Madonna dell’Arco e al museo degli ex voto

SULLE TRACCE DEI “FUJENTI” DI MADONNA DELL’ARCO

culto, simboli, rituali, canti e danze dei pellegrini di Madonna dell’Arco

 “Voci e Suoni della Memoria”

   

RACCONTI DI RELIGIOSITA’ POPOLARE A RESINA” Visita guidata in forma di spettacolo al Santuario della Madonna di Pugliano in Ercolano e Ipogeo sotterraneo del ‘700…“..a seguire … e ancora…il famoso mercato della Resina (vengono anche da Cinecittà a cercare abiti).

SULLE TRACCE DEL FUJENTI
Corrono, piangono, pregano, implorano, gridano, imprecano, si gettano in ginocchio, strisciano… non è il racconto di un evento bellico ma il pellegrinaggio di dolore che i “Fujenti”, detti anche “Battenti”, effettuano ogni lunedì in Albis verso il santuario di Maria Santissima dell’Arco a Sant’Anastasia.
La Madonna dell’Arco ha innumerevoli devoti perché:
– è la prima Madonna Bianca associata al culto agreste delle Sette
Madonne;
– come essere umano capisce le miserie in quanto vissute durante il suo
peregrinare;
– come Madre terrena conosce il dolore di una perdita in quanto vissuto per
la Crocifissione del Figlio;
– come Madre divina conosce la sofferenza in quanto ferita e sanguinante
sul volto.
Con il seminario spettacolo “Sulle tracce dei Fujenti”, un esperto di etnografia, due musicisti e tre cantanti attori, tramite narrazioni, canti, musiche, danze e drammatizzazioni, illustreranno la storia, le corporazioni, l’etnografia, la simbologia, i toselli votivi, i rituali, il pellegrinaggio e la pratica degli Ex Voti connessi al Culto di Madonna dell’Arco e ai suoi rimandi culturali strettamente legati alla Ri-nascita

La secolare Processione del Cristo Morto di Somma Vesuviana è una delle più suggestive d’Italia, dal corteo lungo, chilometrico, con notevole partecipazione popolare tra candele, falò accesi, il latino del Miserere, il lancio dei petali dai balconi e sullo sfondo la veduta del Monte Somma.

Viene preceduta dalla processione del Giovedì Santo, quando, subito dopo la celebrazione “In Coena Domini” tre confraternite laicali che sono quella del SS. Sacramento, di Santa Maria della Neve e S. M. del Carmine, sfilano nel centro del paese per l’Adorazione degli Altari, proponendo un ricco programma di musiche religiose. I confratelli indossano il saio bianco con cappuccio ma a volto scoperto e lungo i percorsi, recitano il Santo Rosario. Ogni Congrega ha un cordone di colore diverso e ogni confratello il medaglione della propria congrega. E’ particolarmente accattivante vedere il momento in cui una congrega si incrocia con l’altra, attendendola sul sagrato della chiesa.

Anche quest’anno la Processione del Venerdì Santo vedrà 2000 confratelli in saio bianco e cappuccio sfilare per le vie e i vicolo del borgo napoletano secondo un percorso mai cambiato. I 2000 confratelli accenderanno le rispettive candele alla luce degli alti falò che già dal pomeriggio, poco dopo le ore 15, verranno posizionati in alcuni dei punti strategici del Centro Storico ma anche nei vicoli più vicini alla parte bassa del paese.

 

Ogni congrega avrà un medaglione diverso, un cordone dal diverso colore che permette di distinguere la confraternita di appartenenza. In occasione del Venerdì Santo i confratelli usciranno da più punti del Borgo Antico del Casamale,passando dinanzi all’antica Collegiata del XII secolo e dalla volta in oro zecchino. Alle 19 si avrà l’uscita della Madonna con il Cristo Morto, accompagnati dalla Banda e da un lunghissimo corteo di donne e bambini. Il silenzio, poi il canto in latino del Miserere ad opera dei gruppi cantorum risuonerà per tutta Somma Vesuviana. A cantarlo tutti i confratelli nei vicoli e lungo tutta la durata della processione. Nei piccoli incroci, la Madonna si fermerà per benedire la popolazione.

All’incrocio più grande di Corso Italia, prima della risalita dal centro al Borgo storico, tutti i 2000 confratelli si fermeranno e si inchineranno al passaggio della Madonna con il Cristo Morto. Solo in quel momento verranno spente le candele. La risalita a serata inoltrata, le luci delle candele consumate renderanno unica l’atmosfera nei vicoli del Borgo Antico dove continuerà a sentirsi il Miserere in latino. Commuovente sarà l’ingresso della Madonna nell’antica chiesa della Collegiata.

 

 

 

Pasqua: La Processione del Cristo Morto di Somma Vesuviana - Taccuino di viaggio

A Somma Vesuviana torna la storica processione del Venerdì Santo

La storica e suggestiva processione del Cristo Morto a Somma Vesuviana - Il Mediano

 

 

Un viaggio attraverso gli aneddoti, le leggende e i racconti legati agli elementi di fuoco, terra e mare e alle tradizioni culturali e religiose più misteriose.  Il Santuario, opera architettonica barocca, sarà conosciuto dallo spettatore attraverso la  narrazione dal ricercatore Giovanni D’Angelo, accompagnato dalle performance cantate e recitate del laboratorio “Voci e suoni della memoria”. Durante il racconto,  importanti opere del trecento come La Bruna Puglianella e il Cristo Nero,  introdurranno gli spettatori alle storie più affasciananti della religiosità popolare, come ad esempio la leggenda secondo la quale la Madonna nera fosse legata al ciclo invernale e alla morte, e che nelle chiese dove solitamente questa fosse ritratta o apposta come statua, vi fosse presente un ordine di templari. Un racconto ricco di aspetti misteriosi, proverbi e immaginifico popolare, che recupera la tradizione orale  dell’antica Resina e del Monte Vesuvio.

 

Particolarità dell’itinerario di visita sarà la discesa all’ipogeo sotterraneo del 700, antico cimitero sottostante la terra santa, dove ancora tuttoggi è attestato il noto culto dei morti, come la tradizione prevede per ogni chiesa dove si trovi la Madonna delle Grazie. Una discesa inferina ed emozionante in un luogo sconosciuto a molti, e non accessibile ai visitatori se non in questa occasione speciale. Durante la visita è stata prevista la performance canora di un emozionante Stabat Mater in napoletano, dall’identità sonora medievale e suggestiva. Un itinerario di visita elegante , culturalmente e antropologicamente ricco.

 

 

Al termine della visita si raggiunge a piedi il famoso mercato della Resina: il più famoso dei mercati di cose usate, abiti di seconda mano e surplus militare dell’intero centro-sud. La guida vi darà anche qui informazioni su come è nato questo origianale mercato. Si svolge durante tutta la settimana, compresa la domenica, tra le viuzze affollate e le piazze intorno a via Pugliano, a Ercolano.
È nato durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, quando in questo centro del napoletano si smerciavano oggetti e vestiti trafugati ai convogli americani di passaggio ed è cresciuto negli anni successivi fino a diventare un’istituzione. Superato un momento di crisi dopo il terremoto degli anni Ottanta, quando gli edifici di via Pugliano avevano subito ingenti danni strutturali, il mercato è rinato dopo il 1996 grazie a un intenso programma di ristrutturazione e riqualificazione.
Resina è il paradiso dell’abbigliamento vintage e ci si può trovare praticamente tutto quello che si è sempre desiderato, dalle pellicce ai vestitini di Chanel, dai jeans anni Settanta alle scarpe di Manolo Blanick, dalle borse di vernice bon ton ai cappelli d lana dei combattenti afghani.
Oltre ai venditori di quelle che un tempo si chiamavano “pezze” (stracci) e che adesso sono ricercatissimi capi di abbigliamento, è possibile trovare gioielli falsi e veri, bigiotteria d’epoca, e merci nuove a basso costo.
Molto frequentato dai giovani di tutta Napoli, naturalmente, e dai costumisti di Cinecittà: provengono da Resina, tanto per citarne alcuni, gli abiti di scena di film come “I cento passi“, “La meglio gioventù“, “Prima dammi un bacio“.

 

All’interno del cimitero si snodavano le processioni religiose, e venivano recitate le caratteristiche “giaculatorie e litanie” per le anime in pena, tra le tante una:

Anime sante, anime purganti,
Io son sola e vuie siete tante
Andate avanti al mio Signore
e raccontateci tutti i miei dolori
Prima che s’oscura questa santa giornata
da Dio voglio essere consolata.
Pietoso mio Dio col sangue Tuo redento
a tutte le anime del Purgatorio salutammelle a tutti i momenti,
Eterno Riposo

 

Lunedi 6 aprile Pasquetta Santa Anastasia Madonna dell’Arco 

 

La visita  prevede: visita al Santuario di Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia (NA) e relativo Museo degli Ex Voto dove è custodita una delle più grandi collezione di ex voti del “mondo cristiano”.
Il Santuario ospita anche il Centro Studi di Religiosità Popolare. Accoglienza nel teatrino del plesso “Gregorio Rocco”, annesso al Santuario, nel quale si potrà assistere ad un seminario-spettacolo con    Proiezioni, musica, canti e danze dal vivo riguardante i seguenti aspetti   connessi a Madonna dell’Arco: le pratiche cultuali (culto mariano, culto agreste, ex voti, corporazioni, etc…) i simboli (vestiario, colori, stendardi, gestualità, etc…) i rituali (questua, processioni, carri votivi, etc…) i canti (preghiere, giaculatorie, canti popolari, etc…) le danze (tammurriata).




Costiera Amalfitana & Furore una fiaba suadente,da vivere almeno una volta nella vita !!!

 

                                   TRA ALTA GASTRONOMIA  E ITINERARI INSOLITI

CAMPANIA , regione dai mille volti…Furore…..sulla costiera amalfitana, l’altra faccia della costiera sconosciuta, 3 giorni all’insegna della Cultura e Arte e Archeologia, del Paesaggio della Buona Cucina.

Furore è un piccolo comune della costiera amalfitana  che assieme ad essa nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco.

Per la conformazione del paese, questo borgo viene definito “il paese che non c’è”, le sue case sono delle macchie di colore che spuntano lateralmente dalla montagna.

Furore il paese dipinto - Authentic Amalfi Coast

Il centro del paese, che è costituito da 837 abitanti, inoltre è formato da tre contrade: Sant’Agnello – Contrada della Gatta, Sant’Elia -contrada della Cicala e Santo Jaco – Contrada del Ciuccio.

Assaggiare un vino e sentire il gusto vero e autentico di un territorio straordinario. Furore, il paese aggrappato alla Divina Costiera, respira il fascino del Golfo d’Amalfi.

                                                Furore! Il paese che non c’è.

Non cercarla qui la ciambella di case raccolte intorno alla piazza. Non la troverai. Furore, il paese che non c’è, il paese non paese, col suo abitato sparso sui fianchi della montagna a strapiombo sul mare, si offre a piccole dosi, si lascia scoprire con civettuola ritrosia.

Batterai sentieri e petingoli, stretti fra fazzoletti di terra miracolosamente strappati alla roccia e coltivati con amore antico, quasi con ostinazione.

Berrai vini – bianco e rosso – freschi e briosi, “capaci di buttarti dentro tutto il sole e tutta l’allegria che hai sulla pelle”. Ammirerai vigne e giardini, terrazzi e pergolati, poggi e tornanti che dirupano a mare. E muri: muri a secco, muri dipinti, muri istoriati. Muri parlanti. Muri d’autore. E chiese, e campanili svettanti e cupole arabeggianti. Una vertigine di panorami immersa in una luce senza suoni, sospesa, irreale e segreta come una favola. Ascolterai il silenzio.

Coglierai l’alito dell’universo nella voce lontana del mare. Avvertirai il profumo del mito nel respiro di qualche ninfa innamorata che da sempre abita questi anfratti. Vivrai un’atmosfera sognante e al tempo stesso inquietante, dove ogni sguardo è già emozione e ogni pensiero è già sogno.

Raffaele Ferraioli

Fa parte del Club dei borghi più belli d’Italia.                                                            

E poi la sublime Amalfi… Positano…, i borghi di Raito e Albori.

Ci sono luoghi il cui spazio fisico è  solo un punto di riferimento. Sembrano nati,e forse lo sono,per essere anzitutto luoghi dello spirito,porti franchi nei quali cercare approdo con quel carico di piccole eversioni e di infinite complicità che accompagna la vita di ognuno di noi.Furore è anzitutto questo,e la sua geografia lo conferma!

Il Fiordo con la sua irripetibile magia: il borgo intatto,un pugno di case aggrappate alla roccia,il mare che s’ingorga e spumeggia!!

                                     Gli oracoli della Sibilla al lago d’Averno
                   dal lago Lucrino dedicato alla ninfa Calipso al lago d’Averno

Masseria…… è un’azienda agricola, un ristorante panoramico con cucina creativa a “metro zero”,  l’Agribar, un bar in un frutteto circondato da orti, dove godere di una giornata in natura

Masseria …… si trova nel Parco Regionale dei Campi Flegrei, nel cratere del Lago d’Averno, rivolto verso il mare, a pochi passi dal Tempio di Apollo e dall’Antro della Sibilla.

La nostra missione è offrire un’esperienza autentica, facendo sentire a casa ogni ospite e raccontando la nostra anima e la nostra storia attraverso i piatti. Privilegiamo prodotti di prossimità, rispettiamo la stagionalità e ci impegniamo a mantenere un giusto equilibrio tra qualità e prezzo. Ogni portata diventa così un omaggio al territorio e alla creatività, valorizzando la genuinità e l’attenzione ai dettagli.La cucina della Masseria: una creatività tutta volta all’esaltazione dei prodotti del territorio e delle materie prime di qualità.

 

Hai scelto di soggiornare nel nostro Albergo Diffuso :
‘albergo diffuso è una nuova forma di accoglienza, che nasce per valorizzare e caratterizzare i
piccoli borghi:
camere e appartamenti che si spargono per il territorio :
L’Albergo Diffuso Bacco Furore è caratterizzato da una struttura principale, destinata ad accogliere i servizi di uso comune: ricevimento, sala colazioni e ristorante, collegato ad una serie di camere e
appartamenti distaccati e sparsi a circa 300mt.
Il ristorante e la sua lunga tradizione, ti aspetta  per una cena,con vista mare, seguita e curata dai nostri magnifici Luisa e Ferdinando.

Un ristorante con una storia di quasi cent’anni, attento ai valori del territorio e della stagione, è
associato all’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, oltre ad essere segnalato sulla guida Michelin e
numerose altre importanti guide nazionali ed internazionali.
lo  Chef Raffaele Afeltra e la Signora della nostra cucina Erminia , con tutta la loro brigata, saranno felici di deliziarti!
Per coloro che desiderano un menu Gluten Free siamo presenti sulla guida ufficiale AIC, offrendo una
vasta selezione di piatti.
Inoltre, squisite proposte vegane e vegetariane, sempre legate alla tradizione locale e massima attenzione ad ogni esigenza alimentare segnalataci.

Furore, Paese Dipinto, Uno dei Borghi più belli dItalia, Città del Vino e Destinazione Europea
d’Eccellenza

 

1° giorno :Roma-Raito-Albori -Furore

Ritrovo dei partecipanti  in luogo da stabilire e partenza in bus privato ,con sosta in autostrada lungo il percorso.

N.B :  per coloro che arrivano da altre città d’Italia appuntamento e luogo da concordare sia presso stazioni ferroviarie che aeroporti o direttamente se arrivate con auto propria,in hotel.

Il borgo di Albori: la bellezza di Vietri oltre il mare

                                 Sulle colline della Costiera Amalfitana

Per chi arriva da Salerno o dall’autostrada A3, la porta d’accesso al paradiso è Vietri sul Mare, capitale indiscussa della ceramica artistica. L’abitato della marina è dominato dalla cinquecentesca Cupola della Chiesa di San Giovanni Battista, rivestita da centinaia di “scandole”, maioliche a forma di pesce di tre colori: giallo, verde e azzurro. L’effetto iridescente delle maioliche non passa inosservato, nè da terra, nè da mare: fa, anzi, del tempio dedicato al Patrono il simbolo stesso di Vietri.

Vietri sul Mare: cosa vedere e cosa fare | Dove Viaggi

Ma il vero biglietto da visita della città è rappresentato dal Palazzo della Ceramica Solimene, realizzato dall’architetto Paolo Soleri sul modello del Guggenheim Museum di New York. Aggrappata alla roccia, questa imponente costruzione, articolata su un corpo centrale di fabbrica e otto torrioni altissimi, e sede di una dei più antichi e prestigiosi opifici di ceramica dell’intera Italia meridionale, ha la facciata interamente ricoperta da tubuli cilindrici in cotto di colore rosso mattone e verde. L’impatto è semplicemete spettacolare.

CERAMICA ARTISTICA SOLIMENE - VIETRI SUL MARE - SITO WEB UFFICIALE

Non mancano le testimonianze storiche, artistiche e architettoniche di uno splendido passato. Della straordinaria Cupola della Colleggiata di San Giovanni Battista si è già detto. All’interno, il tempio custodisce una serie di pregevolissimi altari in ceramica riccamente decorati e preziosi dipinti di Andrea Sabatino, Francesco Solimena, Pietro De Rosa e Lorenzo Fiammingo. Felicissimo intreccio di stili, dal romanico, al rinascimentale al barocco, la chiesa è stata interessata da numerosi restauri. Tra la Cupola e l’alto campanile sorge Palazzo della Guardia, l’Arciconfraternita, che presenta un bellissimo pavimento in maiolica. Il palazzo è un esempio di quell’arte barocca testimoniata anche dai palazzi De Simone, Del Plato e Punzi.

Previsto  un pranzo nella natura, osservando dall’alto le spiagge all‘Agriturismo Il Cavaliere dei Conti‘: una splendida struttura che ha ristrutturato sapientemente un’antica torre saracena e permette di gustare gli agrumi e le verdure che sono la ricchezza della cucina locale, e ovvio anche un lauto pranzo con prodotti del territorio.

                                                               VIETRI E INCANTA

L’itinerario  prevederà la visita narrata al centro storico.

Durante il percorso i visitatori verranno allietati dall’interpretazione dell’attrice Elisabetta D’Acunzo, che traendo spunto dall’ambente fiabesco della cittadina, si esibirà in degli interventi teatrali ispirati alle più belle fiabe classiche della tradizione meridionale fondendole con quelle Europee.

Arrivo  in hotel con vista mozzafiato sulla costiera e accoglienza e saluto di benvenuto agli ospiti ,sarà anche servito un aperitivo con stuzzichini  e formaggi dei Monti Lattari(il provolone del Monaco è un eccellenza) sulla terrazza dell’hotel.

 

La Vigna di Bacco Relais - Furore, Amalfi Coast

A seguire cena  in ristorante e pernottamento in hotel .

Furore Grand Hotel : Furore Grand Hotel

2° Giorno :Agerola- Amalfi -Positano,gita in barca in costiera.

Dopo aver consumato la prima colazione nella terrazza dell’hotel,

La Vigna di Bacco, Furore (prezzi aggiornati per il 2025)

trasferimento ad  Amalfi con bus di linea Sit ,con le sue case bianche in pittoresco disordine sulle gradinate di un pendio,   visita guidata  del Duomo,il Chiostro del Paradiso.

Amalfi: descendit ex patribus romanorum – Inchiostro Virtuale

La visita continua tra i vicoli di Amalfi.

I 4 vicoli di Amalfi | JuzaPhoto

Pranzo  libero.Trasferimento con bus SIT a Minori per la visita dell ‘enigmatica villa sul mare, nel più antico insediamento della Costiera Amalfitana.

Incastonata nel cuore della Costiera, la Villa Romana di Minori resta ad oggi, dopo ben 2000 anni, un luogo ancora misterioso e tutto da scorprire.Risalente all’inizio del I sec. d. C., la Villa Romana di Minori si trovava in una baia della Costiera Amalfitana, nel punto in cui il fiume Reginna Minor sfocia nel mare.

Interessanti sono, inoltre, il triclinium e le terme. Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è collegato l’annesso antiquarium, che raccoglie pitture e materiale romano rinvenuto in altre ville della zona.Le ricche decorazioni pittoriche del triportico e degli ambienti interni (III stile pompeiano), consentono di collocare l’impianto originario della villa nell’età giulio-claudia.

Un video in 3D ricostruisce e ci fa scoprire la Villa Romana di Minori | Napoli da Vivere

Questo tratto di costa, ricco di insenature e porti naturali, era particolarmente amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale, che vi costruì diverse residenze, come testimoniato dai ritrovamenti di Vietri sul Mare, Amalfi, Positano, e Li Galli.

Degustazione alla pasticceria De Riso dei famosi dolci della costiera.

Dall'Italia - I dolci più famosi di Sal De Riso

Ci imbarchiamo su una barca privata,attrezzata con bagno,parte interna coperta,parte esterna per chi vuole prendere il sole ecc.ecc.,e costeggeremo tutta la costiera,ammirando appunto il panorama unico,da un altra posizione.

Sosta al fiordo di Furore e altri punti interessanti della costiera.E attenti ai pirati…..

Furore, il paese abbandonato in Costiera Amalfitana | Artribune

ps chi vuole visitare il fiordo,potrà farlo via terra,in questa escursione non è prevista la discesa al fiordo.

Arrivo a Positano e  insieme alla vostra guida, effettueremo una  passeggiata per cogliere gli angoli più suggestivi di questo angolo meraviglioso di costa.Tempo libero per prendere il sole o fare il bagno,o fare shopping.Al termine rientro sempre in barca privata ad Amalfi,e da qui in bus  di linea trasferimento in hotel, cena  e pernottamento.

Costiera Amalfitana, 55 km di curve

Durante la cena saremo allietati dal caro Amico Davide con la sua chitarra e canzoni napoletane che ormai molti di Voi conoscono.

3°Giorno : Furore- Lago d’Averno -Roma o altre città.

Terminata la prima colazione sulla terrazza, lasceremo il nostro hotel,

La Vigna di Bacco, Furore (prezzi aggiornati per il 2025)

con un po’ di nostalgia ,ma felici per avervi trascorso 3 bellissimi giorni che difficilmente dimenticherete, per avviarci sulla strada del ritorno a casa Prima ancora una visita ESCLUSIVA DEI VIAGGI DI GIORGIO :

                                    “SULLE TRACCE DEL “RAMO D’ORO”
Secondo alcuni il nome “Lago d’Averno, deriverebbe dal greco Avernus – cioè “senza uccelli”, a causa delle acque che esalavano particolari gas nocivi agli uccelli. Questa leggenda, unitamente alla radice Av, col significato di profondità, abisso, ha fatto si che l’Immaginifico Popolare, identificasse il Lago d’Averno come un’entrata al mondo degli inferi.

Il lago d’Averno rosa visto dal drone / Foto G. Nappo
Con la visita guidata “Sulle tracce del Ramo d’Oro”, un esperto di etnografia, due musicisti e tre cantanti attori, tramite narrazioni, canti, musiche, danze e drammatizzazioni, illustreranno i miti, la simbologia, le liturgie religiose, le pietanze e le credenze connesse al Lago d’Averno e ai suoi rimandi culturali strettamente legati al cosiddetto “Ciclo Invernale”, caratterizzato dal simbolico viaggio Morte/Rinascita, e di come gli stessi rimandi culturali abbiano influenzato la vita sociale del territorio circostante.

Tammorra | Pro Loco Cervinara

Al termine pranzo presso una Masseria della zona,con prodotti bio e tutte le materie prime,provengono dai loro orti.

 

Il territorio

Dall’agrumeto che si estende lungo il Lago d’Averno, tra alberi di limonearancia e soprattutto di mandarino – che rappresenta il territorio flegreo e la tutela di una coltura antica – si attraversano i terrazzamenti che conducono alla Masseria e che sono coltivati con varietà autoctone di frutta e ortaggi, grazie a Fabiana Barbati che cura, insieme ai suoi collaboratori, il fertile suolo vulcanico con amore.

Nel rispetto della biodiversità naturale, raccogliamo prodotti eccellenti e le erbe spontanee che ci riconnettono al senso del cibo come cura, sempre grate alla natura rigogliosa in cui siamo immerse. Rispetto che si traduce in pratiche agricole poco invasive e che vanno oltre il bio, sperimentando di anno in anno consociazioni, concimazioni e trattamenti che hanno la volontà di curare il suolo affinché le piante possano curarsi da sole, o con alleati naturali.

Se la proprietà è un’eredità familiare, gli alberi sono un’eredità dei coloni che li hanno piantati e curati fino al nostro arrivo, a cui noi siamo grate per aver preservato un pezzo del territorio simbolo dei Campi Flegrei.

Al termine partenza per il rientro a  Roma  in bus,o alle proprie città in auto o treno o aereo  e  fine dei servizi!!




CARNEVALE FIGLI DI BOCCO-PIEVI ROMANICHE-BORRO-GARGONZA

carnevale-bocco

Uno spettacolare Carnevale dal gusto barocco anima ogni anno il prezioso borgo medievale

Il caratteristico borgo di Castiglion Fibocchi è imbevuto del proprio passato e ciò si palesa anche nelle feste. Una in particolare, ogni anno, inonda piazze e vicoli di questo paese dell’Aretino di un’atmosfera incantata: è il Carnevale dei Figli di Bocco.

Le giornate gioiose di questo evento portano con sé una lunghissima storia, che si può leggere a ritroso a partire da questo curioso nome. Chi erano i figli di Bocco? Ma soprattutto: chi era Bocco? Ottaviano Pazzi, detto appunto “Bocco” per il suo aspetto un po’ deforme, era l’antico reggente di questo castello. Ai suoi figli lasciò in eredità l’intera gestione del villaggio, ma anche l’onere di dare il nome a questi tradizionali festeggiamenti. È quasi certo che questa ricorrenza abbia attraversato i secoli: pare che già intorno all’anno Mille da queste parti ci si divertisse con giornate di carnevale molto particolari e rinomate in tutto il circondario.

Ciò che è invece non lascia spazio a dubbi è la bellezza della manifestazione che ancora oggi viene celebrata nel mese di febbraio. Oltre duecento figuranti sfilano agghindanti con sfarzosi abiti barocchi, con il volto celato da maschere colorate ed eleganti che raccontano i vari personaggi. Il posto d’onore è rivestito da Re Bacco, che domina incontrastato e che è l’anima della festa, ma lo seguono regine, principesse, fate, maghi e arlecchini. Questo corteo dal sapore veneziano è accompagnato, oltre che dalla fantasia degli organizzatori e dall’entusiasmo dei visitatori, da tante iniziative collaterali che arricchiscono l’evento: tra le strade di Castiglion Fibocchi si muovono cantastorie, si animano spettacoli di magia e concerti e, al termine, giunge l’atteso momento che premia la maschera più bella.

Con il 2026 il Carnevale dei Figli di Bocco a Castiglion Fibocchi compie 30 anni di vita. Una storia che non ha conosciuto flessioni, sempre in crescendo, con costumi sempre più ricchi e fantasiosi.

Due giorni all’insegna del divertimento ma anche dell’arte, della storia, della cultura.

Piccolo borgo toscano

GARGONZA, situata nelle colline della Toscana, è un borgo fortificato del Duecento, proprio come quelli che avremmo voluto costruire da bambini sul pavimento della nostra camera, passando ore a sistemare la torre e i pozzi…Le prime notizie di Gargonza sono del 1150, quando viene citato un castello fortificato sulla strada che da Arezzo porta a Siena: è lo stesso castello dove Dante trascorse alcuni giorni del suo esilio nel 1304. Appartiene ai Conti Ubertini, famiglia Vescovile di Arezzo. Durante questo periodo Gargonza viene scelta come luogo di congregazioni dei Ghibellini fuoriusciti da Firenze e da Arezzo ed è qui che Dante Alighieri passa durante il suo lungo esilio da Firenze.

Il Borro: cosa vedere in questo borgo in Valdarno

Nascosto tra le pieghe del Valdarno, Il Borro è un tesoro da scoprire, un borgo antico incastonato nel cuore del comune di Loro Ciuffenna. Questo piccolo gioiello, situato a soli 20 km da Arezzo – alle pendici del Pratomagno – cattura l’immaginazione con la sua storia avvincente e il suo paesaggio mozzafiato.

Il nome stesso, “Il Borro“, evoca un senso di mistero e fascino, derivante dalla sua posizione su uno sperone roccioso, abbracciato da un profondo fossato scavato nei secoli dal torrente sottostante. Infatti, borro significa sia burrone sia fosso o torrente che nel corso del tempo si è scavato un letto profondo.

 

ALLA SCOPERTA DELLE PIEVI ROMANICHE

L’ambivalenza dell’acqua: dalle fonti sacre pagane alla lavorazione della ceramica lungo le sponde del fiume Arno, passando attraverso la visita delle più belle ed affascinanti pievi romaniche della provincia di Arezzo.
PIEVE DI SIETINA, un tesoro nascosto….
Uno degli esempi più alti del romanico in Toscana
La Chiesa di San Pietro, o Pieve di Gropina, si trova a circa due chilometri da Loro Ciuffenna, sulla via dei Sette Ponti verso San Giustino e costituisce uno degli esempi più alti della cultura romanica in Toscan

 

1° giorno – Sabato: Roma – Arezzo

Partenza  in luogo e orario  da concordare  in direzione della Toscana .Passando per la città di Monte San Savino6 e ammirare Il magnifico Castello di Gargonza, splendida testimonianza di borgo agricolo fortificato toscano, con la sua torre, i considerevoli resti delle sue mura e di una porta duecentesca, la sua Chiesa romanica del XIII° secolo con campanile a vela e bifora, le sue abitazioni affacciate sui suoi stretti vicoli è situato su un’altura dominante la Val di Chiana.

Castello di Gargonza - Monte San Savino - Arezzo

Oggi è una delle opere fortificate ‘non-colte’ meglio conservate del territorio aretino. Già nell’orbita di Arezzo come feudo dei Conti Ubertini, a causa della sua importanza strategica per la sua posizione fra la Val di Chiana e il senese, il castello fu nel medioevo oggetto di dispute fra guelfi e Ghibellini, come del resto quasi tutti i fortilizi della zona. Nella sua lunga storia l’evento più importante è forse quello della presenza di Dante Alighieri, guelfo bianco, a Gargonza nel 1304, il quale partecipò alla riunione fra i Ghibellini fuoriusciti da Firenze e gli aretini.

Monte San Savino, il borgo toscano con un (altro) borgo dentro

Pranzo libero in corso di escursione.

Si prosegue per la visita guidata a  Il Borro, caratteristico “borgo” medioevale, già residenza dei Savoia. Lungo la strada che collega San Giustino Valdarno a Laterina, circondato da un verde e ben tenuto contesto agricolo, si trova Il Borro, piccolo e antico gioiello architettonico di età medievale (si trova citato già in un documento del 1039).
Facile è capire l’etimologia del suo nome. Borro è il termine usato per definire un fosso o torrente che con i millenni si sono scavati un letto profondo. Borro sta anche per burrone. Entrambe queste definizioni si addicono perfettamente a Il Borro: questo nostro piccolo borgo toscano è posto infatti su uno sperone roccioso semi circondato da un profondo fossato scavato nei millenni dall’omonimo torrente.

IL BORRO - PIEVI E BORGHI Riscopri luoghi blog
Visitare Il Borro significa immergersi in un luogo fuori dal tempo. Innanzitutto le auto ci rimangono lontane e già questo da quella sensazione di trovarci “fuori dal mondo”. Un paesino che non conosce l’asfalto, solo strade lastricate. L’antico ponte che ci permette di attraversare “il borro” e farci accedere al paese ci immette nell’unica e stretta stradina di accesso al luogo. A sinistra di questa i vecchi edifici, a destra il profondo borro. Il Borro deve la sua notorietà a vari aspetti. Innanzitutto alla sua architettura e alla conformazione della zona in cui il borgo si trova. Poi alle importanti famiglie a cui nella sua storia è appartenuto e appartiene. Da citare le ultime due: i Savoia (il luogo è stato residenza del Duca Amedeo d’Aosta) e, dal 1993, la famiglia Ferragamo, noti imprenditori dell’alta moda. Il Borro, dal momento che è divenuto proprietà Ferragamo, è stato oggetto di un profondo, ma “invisibile” restauro. E’ divenuto sede di vari eventi e manifestazioni. Questo ha portato ad aumentare il numero dei visitatori di questo borgo fiabesco.

Passando per il Ponte Buriano che fu costruito all’incirca verso la seconda metà del 1200. il Ponte Buriano è il paesaggio della Gioconda, della enigmatica Monnalisa di Lonardo. Dietro il suo volto sorridente si intravede il ponte a schiena d’asino identificato da alcuni studiosi e ancor più in lontananza ecco apparire i calanchi del Valdarno, pinnacoli di argilla erosa detti “Balze”. E’ una prova che Leonardo aveva bene in mente la geografia di questi luoghi.

Arrivo ad Arezzo cena con menù della tradizione Toscana e il pernottamento.

2° giorno Domenica: Arezzo – Castiglion Fibocchi

 

“Carnevale Figli di Bocco”

 

Prima colazione e partenza per la visita di due bellissime pievi.

Pieve a Sietina. A poche centinaia di metri da questi incroci si trova questo monumento medievale che vale veramente la pena visitare. Pieve a Sietina è un esempio pressoché unico ed integro di architettura romanica situata nel Comune di Capolona, a qualche chilometro da Arezzo e vicinissima a quel tratto di Arno di cui Dante scrisse “torce il muso agli Aretini”. La Pieve di Sietina si trovava dunque in una zona ricca e potente e nelle vicinanze di un incrocio viario di grande importanza.Il borgo si sviluppa attorno all’incantevole pieve romanica di Santa Maria Maddalena che rappresenta una delle più preziose attrattive storico-artistiche del Basso Casentino.

Pieve a Sietina: testimonianza medievale nei pressi di Arezzo. Luogo d'arte

La pieve, la cui prima menzione scritta risale al 1022, è da oltre un secolo meta costante di un turismo anche internazionale ed a tale proposito è segnalata nella Guida Rossa del Touring Club Italiano. L’edificio, a tre navate divise da grossi pilastri rettangolari e concluse da altrettante absidi semicircolari, è ascrivibile alla prima fase del romanico, nonostante non manchino elementi di derivazione altomedievale.

PIEVE A SIETINA | I Luoghi del Cuore - FAI

L’interno è quasi completamente decorato da affreschi trecenteschi e rinascimentali. La navata centrale è impreziosita da una incantevole vetrata cinquecentesca che raffigura Santa Maria Maddalena, titolare della Pieve.

Uno degli esempi più alti del romanico in Toscana
La Chiesa di San Pietro, o Pieve di Gropina, si trova a circa due chilometri da Loro Ciuffenna, sulla via dei Sette Ponti verso San Giustino e costituisce uno degli esempi più alti della cultura romanica in Toscana.

La Pieve fu costruita intorno all’anno Mille e presenta una facciata in grandi bozze di pietra, con due monofore corrispondenti alle navate laterali e una bifora che sovrasta la porta d’ingresso. Sull’architrave della porta vi è la data 1422, che si riferisce probabilmente ad uno degli interventi di restauro; lo stemma di Leone X che sovrasta l’architrave porta la data 1522.

Il pulpito di Gropina | UP Magazine Arezzo

L’interno è diviso in tre navate con capitelli molto particolari: le colonne di sinistra raccontano episodi tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento, mentre nelle colonne di destra le figure richiamano l’arte precristiana, etrusca ed orientale.
Appoggiato ad una colonna della navata destra si trova il Pergamo circolare, un pulpito dell’VIII secolo riccamente decorato, sorretto da due colonne annodate: un motivo che si presenta anche nella colonna centrale del decoro esterno dell’abside. Molto bella è la visione esterna dell’abiside con accanto il campanile del 1233, forse impiantato su una torre longobarda.

 

Visita guidata alla Pieve di Gropina e Loro Ciuffenna

Pranzo libero  e partenza per Castiglion Fibocchi per assistere al Carnevale .

Al Carnevale dei Figli di Bocco sospesi nel tempo tra sogno e realtà - Arezzo24

Bocco, da cui l’attuale nome del paese Fibocchi, era il soprannome di Ottaviano Pazzi, signore del paese in epoca medievale. La tradizione racconta che negli anni di Bocco, durante i giorni di carnevale, la popolazione per onorare il suo signore si ritrovasse nelle strade e piazze del borgo per momenti di festa e danza. Da qui l’ambiziosa idea degli instancabili promotori e organizzatori di questo carnevale di riproporre dopo centinaia di anni questi momenti attraverso l’elegante carnevale “I Figli di Bocco” che per il suo stile si potrebbe definire “un piccolo Carnevale di Venezia in terra di Arezzo”. Per vederlo ogni anno confluiscono a Castiglion Fibocchi migliaia di persone.

Tornano le maschere barocche protagoniste del Carnevale di Castiglion Fibocchi - ValdarnoPost - Notizie Valdarno

Un plauso e un grazie va a quelle persone che con costanza e dedizione hanno portato avanti negli anni, migliorandola costantemente, questa stupenda manifestazione. Un momento di elegante folklore che ha portato lustro non solo a Castiglion Fibocchi, ma anche alla terra di Arezzo.

Museo del Carnevale dei Figli di Bocco - Discover Arezzo
I figuranti e relative maschere del Carnevale I Figli di Bocco da qualche anno non si esibiscono solo tra le mura dell’antico borgo valdarnese. Questi “Figli di Bocco“, per la bellezza e l’originalità delle loro maschere sono chiamati a esibirsi in molte città e luoghi vicini, ma anche non, al piccolo borgo valdarnese.In serata partenza per il viaggio di rientro. Fine dei servizi.

 




GRAN TOUR DELL’UZBEKISTAN – FESTA DI NAVRUZ

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Nel mondo moderno, Nowruz è ampiamente celebrato in paesi come Azerbaigian, Albania, Afghanistan, Bosnia ed Erzegovina, Georgia, India, Iraq, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Cina (Xinjiang e altre regioni), Kosovo, Macedonia, Mongolia, Pakistan, Russia (Tatarstan, Bashkortostan e Caucaso settentrionale), Turkmenistan, Tagikistan, Turchia, Uzbekistan e una serie di gruppi sub-etnici, etno-confessionali e diaspore in diversi paesi del mondo, tra cui Ucraina, USA e Canada.

Nowruz è incluso nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Nel 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo come Giornata Internazionale di Nowruz.

Nowruz è un antico festival di primavera. Viene celebrato il giorno dell’equinozio di primavera ed è giustamente considerato una festa amata in molti paesi del continente eurasiatico. Non c’è politica, né religione in questa festa, come nella canzone di John Lennon “Imagine”, ma la fede che la felicità arriva con il rinnovamento primaverile.

Navruz, che ha una storia di più di 3000 anni, è il più prezioso e caro: il Capodanno orientale con il suo rinnovamento, l’inizio della primavera, la natura del popolo uzbeko, la sua coscienza, nel profondo del cuore, che porta gioia ad ogni famiglia e ad ogni casa ed è un’amata festa nazionale.
La parola Navruz significa “Nuovo Giorno” ed è un’antica festa di origine persiana che segna il primo giorno di primavera e il cambio di stagione.

Navruz is a holiday of spring and renewal - Global Times

Navruz è la festa più importante nello sviluppo della spiritualità nazionale uzbeka. In questo giorno, in ogni angolo dell’Uzbekistan, viene prestata particolare attenzione ai piatti primaverili e ai vari giochi nazionali. In particolare, i nostri piatti nazionali come “Sumalak”, “Halim”, “Ko’ksomsa”, “Ko’kchuchvara” saranno il momento clou della tavola festiva. Soprattutto le feste “Sumalak” hanno un sapore speciale.

Navruz è un momento di gioia, comunità e rinnovamento spirituale. Le celebrazioni variano da paese a paese e da cultura a cultura, ma condividono una base comune nella celebrazione della primavera e nella speranza per un futuro migliore. La festa è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO ed è un importantissimo evento culturale nelle regioni in cui è celebrata. Durante le festività di Navruz è comune praticare o assistere a giochi tradizionali come il Kupkari.

Kupkari - il coraggio e la severità di un antico torneo | Uzbekistan Travel

Culla di civiltà da oltre due millenni, l’Uzbekistan può vantare un suggestivo patrimonio architettonico e artistico, profondamente permeato dalla storia crudele e affascinante della Via della Seta. In termini di attrattive culturali, l’Uzbekistan è di gran lunga il paese più ricco e straordinario dell’Asia centrale.

Samarcanda, Bukhara e Khiva conquistano e stupiscono i visitatori con le loro favolose moschee, le medressa e i mausolei, ma non mancano attrattive più insolite come il Lago d’Aral, che sta rapidamente scomparendo, le fortezze del remoto Karakalpakstan, la fiorente capitale Tashkent e le iniziative di ecoturismo avviate tra i Monti Nuratau.

Uzbekistan: visitarlo è più facile grazie all'abolizione del visto

Pur essendo uno stato governato in modo autoritario, l’Uzbekistan è un paese estremamente accogliente, dove l’ospitalità costituisce un elemento essenziale della vita quotidiana e la gente del posto vi farà sempre sentire graditi ospiti. Qui spicca per colori e allegria il vivace mercato alimentare di Chorsu, o Chorsu Bazaar. Qui potrete entrare a contatto con la calda ospitalità di un popolo sempre accogliente e lasciarvi tentare da assaggi esotici e talvolta inediti. Io sono rimasta incantata davanti alle vetrine dei banchi di miele e fatto scorta di dolcezze per tutto il viaggio. Il miele dell’Uzbekistan nasce ai piedi di montagne maestose e in steppe e valli desertiche, come nel caso di Kyzylkum. Nel Paese ci sono circa 300 giorni di sole all’anno e le condizioni di umidità e purezza dell’aria ideali per produrre uno dei più puri e gustosi mieli naturali al mondo. Un misto di dolcezza ed erbe odorose, brezza che spira a quote altissime e cremisità. Non c’è viaggio in Uzbekistan che si rispetti, senza un pranzo presso il famosissimo Plov Centre di Tashkent, per un assaggio del più buon plov (a nostro avviso, e secondo i locali) di tutto il Paese. Il piatto nazionale uzbeko è un capolavoro di riso, uova sode, carne, uvetta e carote, cotti nel tradizionale tandyr. Ci sono tanti parchi e giardini a Tashkent da non perdere l’Alisher Navoi National Park, dedicato alle vittime della Repressione durante gli anni del dominio sovietico. Tra le Metropolitane più belle del mondo spiccano anche quelle costruite durante gli anni del dominio sovietico (da quella di Mosca alla metro di San Pietroburgo, passando per Almaty, in Kazakistan).

 

La metro di Tashkent è uno scintillio di marmi e chandelierPulitissima, modernissima ed efficiente. Non tutti si spingono fino a visitare anche la Valle di Fergana, dando priorità alle antiche città di Samarcanda, Khiva e Bukhara, durante un viaggio in Uzbekistan. Meta perfetta per chi è un viaggiatore avventurioso e desiderioso di scoprire anche mete meno battute. In generale, la Valle di Fergana è interessante per il suo tessuto socio-culturale e se siete curiosi di avere un assaggio più autentico di una parte del Paese ancora non così troppo visitata e ricca di persone magnifiche che vi accoglieranno lungo la strada. Paesaggi coltivati e visi rugati dal sole, ma anche sorrisi e occhi luccicanti, tanta maestria e artigianato e storie da andare a conoscere di persona. Un viaggio meno comodo e più spartano, ma non meno affascinante.

 

1°GIORNO: Italia-Uzbekistan

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco del volo di linea.

Cena e pernottamento a bordo.

NAVRUZ IN UZBEKISTAN | VIAGGIO IN UZBEKISTAN | TOUR IN UZBEKISTAN

 

2°GIORNO: Tashkent 

Arrivo nelle prime ore del mattino e tempo per il riposo. Prima colazione  e visita della città di Tashkent, capitale dinamica dell’Uzbekistan e con una storia che risale a più di duemila anni fa, incarna una fusione di storia, cultura e modernità. La città presenta un mix affascinante di monumenti storici e architetture moderne, ed è un crocevia culturale con influenze persiane, turche e russe evidenti nella sua architettura e nella cucina locale. I musei, le gallerie d’arte ed i teatri arricchiscono la vita culturale della città.

Достопримечательности Ташкента ☀️: куда сходить и что посмотреть — Tripster.ru

Iniziamo quindi le visite dalla piazza Khast Imam, dove si trovano la Madrasa Barak Khan e la Moschea Tila Shaikh nella cui biblioteca è conservato il Corano di Osman del VII secolo, ritenuto il più antico del mondo.

Tashkent: consigli e itinerari di viaggio | Turisti per Caso

Poi visiteremo il Bazar Chorsu, considerato il più antico dell’Asia Centrale, oltre che uno dei più grandi. Pranzo in ristorante.

Chorsu Bazaar - Wikipedia

Dopo il pranzo, sarà la volta della Madrasa Kukeldash, costruita nel XVI secolo, durante il regno di Abdullah II, conosciuto come “Kukeldash”.

Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Nota: durante le escursioni i turisti potranno partecipare alle festività locali di Navruz e assistere a concerti folkloristici in città, quando disponibili.

3°GIORNO – Tashkent – Khiva

Dopo la colazione in hotel, trasferimento all’aeroporto locale per il volo a Urgench. All’arrivo, trasferimento a Khiva. La giornata è interamente dedicata alla visita di Khiva.

Pranzo in ristorante.

La parte antica della città (che è stata inserita dall’UNESCO nell’elenco dei luoghi considerati “Patrimonio dell’Umanità” nel 1991) si chiama Ichan Kala ed è circondata da una lunga e possente cinta di mura di fango, lunghe 2,5 km su cui si aprono quattro porte. Uzbekistan: Khiva | Evaneos

La più importante è quella occidentale, detta Ata Darvoza. Oltre al pranzo in ristorante, visiteremo il Minareto di Kaltaminar, risalente al diciannovesimo secolo e caratterizzato da una struttura con diverse decorazioni in ceramica azzurra e verde, che sono tipiche dell’architettura islamica in Asia centrale.

Kalta Minor Minaret, Khiva, Uzbekistan

Ci sposteremo poi verso la Madrasa Mohammed Amin Khan; all’interno della madrasa, troveremo cortili interni circondati da camere degli studenti e spazi per la preghiera. Come molte madrase islamiche, la Madrasa Mohammed Amin Khan era un centro di insegnamento religioso e culturale, dove gli studenti studiavano il Corano, la teologia e altre materie. Sarà poi il turno della cittadella fortificata di Kunya Ark, circondata da spesse mura fortificate ed è caratterizzata da una combinazione di architettura difensiva e residenziale. Ci sono stanze per la famiglia reale, sale del trono, stanze per le udienze, prigioni e persino un harem. Vedremo anche il mausoleo dedicato a Pahlavon Mahmud, una figura leggendaria dell’Uzbekistan e un importante santo islamico. Pahlavon Mahmud è stato un poeta, filosofo e lottatore eccezionale ed è molto rispettato nel mondo islamico.

La Madrasa Islam Khodja è notevole per la sua maestosa architettura islamica e la sua storia. È stata costruita nel XIX secolo e presenta una facciata elaborata con motivi in ceramica azzurra e decorazioni tradizionali. L’edificio serviva in origine come scuola islamica e come luogo di insegnamento religioso e culturale. Termineremo la giornata con la visita al Palazzo Tash Hauli, il cui nome significa “Palazzo di Pietra” in uzbeco: situato all’interno del complesso storico dell’Ichon-Qala, la città vecchia di Khiva, che è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la struttura presenta una serie di cortili interni, camere decorate con affreschi, archi a volta e decorazioni in ceramica tipiche.

Tour Uzbekistan: I sette colori dell'Arcobaleno | Evaneos

Cena e pernottamento in hotel.

Khiva Uzbekistan: cosa vedere, dove si trova e quando andare

4°GIORNO: Khiva – Bukhara

Colazione in albergo e da Khiva ci sposteremo verso Bukhara attraverso il deserto del Kyzylkum. Arrivo in serata a Bukhara in serata e sistemazione in hotel. Cena in ristorante locale e pernottamento.

Tripadvisor | Gita di un giorno alla fortezza privata di Ayaz Kala e Toprak Kala da Khiva fornito da Oson Booking | Uzbekistan

le Cittadelle del deserto – Ayaz Kala, importante sito archeologico nel deserto del Karakum, Uzbekistan, famoso per le sue antiche fortezze costruite tra il IV secolo a.C. e il VII secolo d.C, e Toprak Kala, altro significativo sito noto le rovine di un’antica cittadella e insediamento, risalenti al periodo dell’Impero Khorezmiano.

Visiteremo le cittadelle del deserto e ci fermeremo sulla strada per vedere la vista panoramica del fiume Amu Darya, che renderà il nostro trasferimento uno dei momenti salienti del tuo viaggio in Uzbekistan.

Faremo un passaggio attraverso gli  imponenti fortezze della regione di Khorezm (Corasmia). Pranzo e poi visiteremo quella che riteniamo essere la più suggestiva e interessante delle fortezze: Ayaz Kala appunto, che si sviluppa su tre livelli e che raggiungiamo dopo poco più di un’ora di viaggio. Il percorso attraversa campi coltivati a cotone e ortaggi. La fortezza si trova al margine del deserto Kyzilkum.

Dopo queste splendide visite, proseguiremo il nostro viaggio verso Bukhara. Pranzo lungo il percorso.

Cosa fare a Bukhara in Uzbekistan, città sulla Via della Seta

Cena e pernottamento in albergo.

Festival di Nowruz

5°GIORNO: Bukhara

Dopo la colazione la giornata dedicata alla visita di Bukhara. “Se Samarcanda è la meraviglia della terra, Bukhara è la meraviglia dello spirito”. La nostra visita alla città includerà il Mausoleo di Chashmai Ayub, importate luogo sacro per i musulmani e punto di riferimento per i visitatori che desiderano esplorare la storia e la cultura di Bukhara, il Mausoleo di Ismail Samani, capolavoro dell’architettura islamica ed uno dei siti storici più importanti del Paese, per poi spostarci verso il Minareto Kalon, imponente ed elegante, è uno dei monumenti simbolo di Bukhara, originariamente usato per la chiamata alla preghiera.

Bukhara, città oasi sulla via della seta - Central Asia Guide

 

Cosa vedere a Bukhara | Blog Viaggi Uzbekistan

Esploreremo la Fortezza Ark, cittadella al cui interno troveremo una serie di edifici storici, tra cui palazzi, cortili, stanze di rappresentanza, e prigioni.

Ark | Bukhara, Uzbekistan | Attractions - Lonely Planet

Ci dirigeremo verso il Complesso di Poi Kalyan dove scopriremo la Moschea di Kalyan, la Madrasa Mir-i-Arab ed il Minareto di Kalyan.

Pranzo in ristorante.

Po-i-Kalyan - Wikipedia

Ci sarà ancora il tempo per il Mausoleo di Samanidi, il Chor-Minor – il cui tratto distintivo è la sua cupola, sotto la quale ci sono quattro torri più piccole – per poi giungere nella famosa piazza di Lyabi-Hazu, dedicata da sempre ai mercati.CHOR-MINOR: Tutto quello che c'è da sapere (AGGIORNATO 2023) - Tripadvisor

Cena e pernottamento in hotel.

Infine, assisteremo ad uno spettacolo floristico nella Madrasa di Nadir Devanbeghi.

Cena e pernottamento in albergo.

 

6°GIORNO: Bukhara – Samarcanda

Dopo la colazione, visita a Sitorai Mokhi Khosa, palazzo estivo degli emiri di Bukhara, costruito nel 1911 per l’ultimo emiro Alim Khan. Al termine, partenza per la mitica Samarcanda.

Pranzo in ristorante.

Visita Samarcanda: scopri il meglio di Samarcanda, Samarcanda, nel 2023 | Viaggia con Expedia

All’arrivo, sistemazione in albergo. Visita poi a una casa locale per partecipare a una masterclass di cucina tradizionale uzbeka durante la quale si preparerà il Plov, il “re” della cucina Uzbeka.

Dopo cena, passeggiata serale nella splendida Piazza Registan con illuminazione notturna.

Nota: durante le escursioni i turisti potranno partecipare alle festività locali di Navruz e assistere a concerti folkloristici in città, quando disponibili.

7°GIORNO: Samarcanda

Colazione in hotel e poi visita di questa straordinaria città.

Visiteremo il Mausoleo Gur-Emir, che ospita la tomba del Grande Tamerlano, e la piazza Registan, “La Piazza di Sabbia”, conosciuta come “La Perla dell’Asia Centrale” e nota per essere una delle piazze più belle del mondo, oltre che simbolo della città. Storicamente, la piazza era luogo di incontri pubblici, fiere e esecuzioni durante il periodo timuride.

Samarcanda: consigli e itinerari di viaggio | Turisti per Caso

Nella piazza di trovano le Madrasa Ulugh bek, Sher-dor e Tilya-kori. Ulugh Beg è nota per la sua elegante architettura, Sher-Dor presenta torri e rappresentazioni di tigri, mentre Tilya-Kori si distingue per i dettagli d’oro. Il Registan è un’iconica testimonianza dell’architettura islamica e della storia dell’Uzbekistan, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Samarcanda: cosa vedere e quando andare - Idee di viaggio - The Wom Travel

Visiteremo l’Osservatorio Ulugbek, il più grande osservatorio dell’Asia Centrale, costruito nel 1420 dal nipote di Tamerlano.

Pranzo in ristorante.

Sarà poi la volta del Museo Afrasiab, noto per la sua collezione di reperti archeologici, tra cui oggetti provenienti dal sito archeologico di Afrasiab, che è un’antica città situata nelle vicinanze di Samarcanda.

Samarcanda cosa vedere e fare | Guida completa di viaggio

Ci dirigeremo poi al Complesso Shah-i-Zinda, la cui caratteristica più sorprendente  è l’architettura delle facciate dei mausolei, decorate con piastrelle smaltate azzurre, turchesi e verdi, creando un effetto caleidoscopico di colori e disegni. Shah-i-Zinda significa “vivente reale” in persiano. Il complesso è noto per essere un importante sito di sepoltura, contenente le tombe di membri della dinastia di Tamerlano e di altri personaggi storici e religiosi.

Shah-i Zinda | World Heritage Journeys of Europe

Ci inoltreremo poi nello Siyab, il bazar più famoso ed importante di Samarcanda, per poi giungere alla Moschea Hazrat Khizr, costruita nell’ottavo secolo.

Cena e pernottamento in albergo

 

8°GIORNO: Samarcanda – Tashkent

Dopo la colazione, visita al Bazar Siyab, il bazar più famoso e importante a Samarcanda e alla Moschea Bibi-Khanum, costruita nel 1400 e dedicata alla moglie di Tamerlano; con un’architettura timuride impressionante, presenta una grande cupola a medaglione, portali elaborati e dettagliate decorazioni. In passato, era una delle più grandi moschee islamiche. Nel corso dei secoli, ha subito danni e restauri.

cosa vedere a Tashkent - laprofconlavaligia

Dopo le visite, trasferimento alla stazione ferroviaria per prendere il treno veloce Afrosiyab con partenza verso la capitale Tashkent. Pranzo in ristorante.

All’arrivo trasferimento e sistemazione al hotel.

Cena e pernottamento in hotel.

 

9°GIORNO: Tashkent – Italia

Dopo la colazione, trasferimento all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo in partenza per l’Italia. Arrivo in Italia e fine dei nostri servizi.

 

La quota comprende:

  • Voli internazionali di linea in classe economica con bagaglio da stiva franchigia 20 Kg e bagaglio a mano
  • Volo interno
  • Sistemazione in hotel 4 stelle
  • Pasti come da programma
  • Trasferimenti con automezzi privati con A/C
  • Guida professionale parlante italiano
  • Visite ed escursioni come da programma
  • Ingressi a siti e musei come da programma
  • Biglietti del treno veloce Samarcanda – Tashkent
  • Spettacolo folkloristico a Bukhara
  • Acqua minerale, 1 litro al giorno
  • Assicurazione medico, bagaglio
  • Assicurazione ANNULLAMENTO VIAGGIO CHE COPRE INTERO VALORE DEL COSTO
  • Iva di legge

 

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali (circa €380,00 per persona)
  • Mance alla guida e autista
  • Bevande
  • Extra personali
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”

 




INDIA RAJASTAN HOLI LA FESTA DEI COLORI – Marzo 2026

Pittori impressionisti come Monet, Renoir e Degas, per tradizione amanti del colore e della luce, si sarebbero sentiti a proprio agio durante l’HOLI FESTIVAL, una delle ricorrenze più vivaci e attese tra le festività indiane. Tre giorni di delirio collettivo multicolore che celebra l’arrivo della primavera e con essa il periodo del raccolto, coinvolgendo tutta la società indiana a prescindere da religione o classe sociale. Protagonista assoluta una polvere naturale, chiamata AABIR o GULAL, dalle sgargianti tonalità di blu, rosso, giallo, turchese e rosa.

Preparatevi ad incontrare ovunque persone in festa. Quella di Holi è una ricorrenza che segna la fine dell’inverno e l’avvicinarsi della primavera. I fiori iniziano a sbocciare, il sole splende nel cielo e sembra che ogni altra cosa passi in secondo piano.

Più di ogni altra festività, Holi è il trionfo dell’India gioiosa ed esuberante. Lasciatevi trascinare dai costumi colorati, dai sari in seta, dai colori sgargianti, dagli incensi, dai suoni e dalle bandiere, dai templi e dai luoghi sacri di questo straordinario paese.

In India è una delle feste più attese dell’anno. L’Holi Festival celebra l’inizio della primavera e coinvolge migliaia di persone. La manifestazione è una ricorrenza annuale molto antica e ha inizio con lo spargimento di polvere colorata, canti e balli. E’ una festa collettiva che coinvolge tutta la popolazione. Tutti si abbracciano, si baciano, cantano, ballano e suonano per far trionfare l’amore. Infatti, questa è la festa dell’amore, della passione, della gioia, della fratellanza e del colore.

Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione, la luce eterna dell’anima”.
(tratto da Sri Vidya n.4 pag.5)

HOLI: IL FESTIVAL DEI COLORI IN INDIA!

 

GIORNO  02 Marzo – ITALIA – DELHI

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni imbarco volo a Delhi con scalo. Pasti e pernottamento a bordo.

GIORNO  03 Marzo – DELHI – MANDAWA

All’arrivo dopo  aver disbrigato la formalità  di dogana e immigrazione,incontro con la guida i lingua italiana che resterà con il gruppo per tutto il tour,partenza per Mandawa, cittadina fondata nel XVIII secolo e fortificata da alcune ricche famiglie di mercanti,.

LE MIGLIORI 10 cose da vedere a Mandawa (2025)

Affettuosamente conosciuta come “la terra di Havelis” o “galleria d’arte all’aperto”, questa città in miniatura di Nawalgarh si trova a circa 30 km dalla città di Jhunjhunu e rende assoluta giustizia al nome che le è stato dato.

Nawalgarh, sede delle raffinate Haveli del Rajasthan
Pranzo lungo il percorso.
Si dice che i Marwaris che erano in viaggio per città cosmo come Mumbai e Calcutta in cerca di lavoro, rimandassero i loro soldi duramente guadagnati alle loro case a Nawalgarh. Quando le loro attività iniziarono a prosperare, rimandarono gli artisti a Nawalgarh per costruire lussuosi palazzi e mostrare la loro ricchezza. Ciò ha portato alla ricca architettura di questa piccola città del Rajasthan.

Nawalgarh, India 2023: Best Places to Visit - Tripadvisor

Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  4 Marzo – MANDAWA – JODHPUR – HOLI FESTIVAL

Prima colazione in hotel.

La giornata di oggi, sarà dedicata alle celebrazioni dell’Holi Festival, uno dei festival più vivaci e gioiosi celebrati in India ed in molte comunità di origine indiana in tutto il mondo. È noto come il “Festival dei Colori” e simboleggia la vittoria del bene sul male, la primavera e la gioia della vita.

Photos: India celebrates Holi, the festival of colours | Arts and Culture News | Al Jazeera

Holi è solitamente celebrato durante la luna piena del mese di Phalgun, che cade tra febbraio e marzo nel calendario gregoriano. La festa si estende per due giorni, con la sera del primo giorno dedicata a cerimonie religiose e il secondo giorno caratterizzato dalla gioia dei colori.

Le persone si riuniscono in strada e nei cortili, gettando polveri colorate l’una contro l’altra. I colori sono tradizionalmente ottenuti da polveri naturali e acqua. Durante Holi, non esiste differenza di casta, religione o status sociale; tutti partecipano alla gioiosa festa di colori.

Holi è un momento in cui le regole sociali diventano più rilassate e le persone si liberano dalla routine quotidiana. È un’occasione per socializzare, perdonarsi reciprocamente e celebrare la vita in tutto il suo splendore.

Holi Festival India: cos'è e come si celebra la festa dei colori

Holi è un’esperienza unica e coinvolgente, dove le barriere sociali si dissolvono tra risate, colori e festeggiamenti. È una celebrazione che cattura lo spirito gioioso e inclusivo della cultura indiana. Per godere ancora meglio di questa esperienza unica, ci vestiremo anche noi di abiti tradizionali indiani!

Visitare Mandawa nel cuore del Rajasthan

Un tempo Mandawa era una fiorente città mercantile del Rajasthan, avamposto commerciale sull’antica rotta commerciale tra la Cina e il Medio Oriente nel XVIII secolo. Questi commercianti, con le loro attività di seta, oppio e hashish fiorenti nelle antiche città portuali di Calcutta e Bombay, avevano stabilito collegamenti commerciali di successo con la Cina, l’Afghanistan e altre parti del mondo.

Il sovrano di Nawalgarh, Thakur Nawal Singh costruì qui un forte per proteggere la città. Nel corso del tempo, questo villaggio attirò un gran numero di mercanti che percorrevano la Via della Seta e Mandawa divenne una città con quasi tutte le famiglie coinvolte in affari ad alto profitto. La città è quindi cresciuta come una città residente di ricchi mercanti che finirono per costruire bellissime case e trasformare una città commerciale in un insediamento.

Oggi Mandawa ha perso la sua importanza commerciale ma rimane una città affascinante, con le strade popolate occasionalmente di mucche e buoi, e di uomini e donne per lo più impegnati in lavori manuali. Le haveli in parte restaurate sono le principali attrazioni turistiche e la comunità locale è impegnata a valorizzare il ricco patrimonio artistico del passato conservando l’arte della pittura, dell’artigianato locale, dell’architettura e della scultura.Pranzo in corso di escursione e visita alle halaveli.

Al termine, partenza per Jodhpur. Cena e pernottamento in hotel

GIORNO  05 Marzo – JODHPUR – PUSHKAR

Dopo la prima colazione inizio alla visita dell’imponente Forte Mehrangarh provvisto di due ingressi, si erge su una collina dirupata di 125 mt di altezza, domina completamente la città e le sue mura.

FORTE MEHRANGARH: Tutto quello che c'è da sapere (2025)

Il palazzo e il forte contengono ricche collezioni di palanchini, portantine da elefante, strumenti musicali, costumi, arredi e armi.

Visitare il Mehrangarh Fort di Jodhpur: la nostra guida - Viaggi da Fotografare

La collezione di cannoni è una delle più interessanti dell’India, sono tuttora visibili i segni dei colpi di cannone sparati dagli invasori. Diversi cenotafi ricordano il sacrificio dei coraggiosi guerrieri Rajput. Ci sono inoltre le impronte delle mani delle “Sati”, le donne che preferirono immolarsi in caso di sconfitta dei loro mariti, piuttosto che subire l’onta della cattività. Degni di nota sono la Sale dell’incoronazione e il trono, dove furono incoronati tutti i sovrani della città, ad eccezione del fondatore. All’interno del forte si trovano 36 finestre a grata, ognuna diversa dall’altra, pannelli preziosamente scolpiti e transenne forate di arenaria rossa.

Pranzo lungo il percorso. Al termine trasferimento a Pushkar, famosa cittadina del Rajasthan, nota soprattutto per la sua “fiera dei cammelli”, che si tiene nel mese di novembre.

Pushkar, la città sacra nata dalla mano di Brahma

Cena e Pernottamento.

GIORNO 06 Marzo – PUSHKAR – JAIPUR

Dopo la prima colazione visita della città santa che ospita l’unico tempio dedicato al dio Brahma di tutta l’India e la famosa fiera del bestiame nel plenilunio di novembre.Pushkar. Una piccola cittadina di 15mila abitanti contro le milionate di persone delle grandi città (come Jaipur), silenziosa e pedonale, dove ci si sveglia immersi nel deserto sulle sponde di un lago meraviglioso, circondato da sacri Gath dove le persone si immergono per purificarsi. E non solo: dove si possono fare safari in cammello, visitare templi sacri e fare feste con gli hippy che la abitano ad ogni tramonto. Questa perla è un po’ snobbata dalla Lonely Planet, ma non preoccupatevi: vi racconto io cosa fare e cosa vedere.

Pushkar Cuore Sacro del Rajasthan India

Pushkar è una cittadina sacra per gli indiani: è l’unica al mondo in cui sorge un templio dedicato al Dio Brahma, il creatore. Leggenda narra che il lago sia nato dalle lacrime di sua moglie e qui si è voluto quindi costruire un piccolo templio a loro dedicato. Prima tappa fondamentale, quindi, è il Brahma Mandir, raggiungibile da ovunque a piedi.

Al termine partenza per Jaipur, detta anche la città Rosa.Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  07 Marzo – JAIPUR

Colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita della “città rosa“, capoluogo del Rajasthan, nodo commerciale e turistico di prim’ ordine, è oggi un centro di almeno 1.300.00 persone, sito in un’area semidesertica. Jaipur colpisce perché è architettonicamente ordinata secondo precise geometrie. E’ famosa per i suoi edifici in arenaria rosa, sembra però che l’appellativo derivi da un episodio del 1876, quando Jaipur fu ridipinta di rosa per la visita del principe del Galles.

La prima visita sarà fatta al Forte Amber, a 11 km. da Jaipur. L’ultimo tratto di salita al Forte si percorre a dorso di placidi elefanti per meglio entrare nello spirito dei luoghi.

Rajasthan - La fortezza di Amber Fort o Amber Palace

All’ interno delle mura si visitano palazzi e padiglioni di raffinata bellezza ed il piccolo tempio della Dea Kali. Quindi visita alla città vera e propria: all’ Osservatorio, ricco di strumenti d’eccezionale grandezza e dove si trova il “Sancrat” (il Principe della Meridiana), uno gnomone alto 90 piedi;

Jaipur Cosa Vedere e Fare - Guida 2025 | archètravel

al Palazzo del Vento, che sorge su una delle principali strade della città, un curioso palazzo elaborato e fantasioso ma nello stesso tempo limpido esempio d’arte orientale costruito anch’esso con la “pietra del deserto”;

Viaggio a colori: Jaipur Splendor è il libro per sognare l'India | Architectural Digest Italia

ed infine visita al Palazzo del Maharaja risalente al 1570.

Airbnb apre il Palazzo Reale di Jaiour, per dormire ospiti del Maharaja

Cena con una famiglia locale, dopo una lezione di cucina che ci svelerà i segreti della tradizione culinaria locale.

GIORNO  08 Marzo – JAIPUR- ABHANERI- FATEHPUR SIKRI – AGRA

Dopo colazione partenza per Agra lungo la prima sosta ad Abhaneri,che è solo un piccolo puntino sulla cartina del Rajasthan, ma non bisogna farsi sfuggire la possibilità di fare un’escursione, perché il villaggio ospita il pozzo a gradoni tra i più profondi dell’India, conosciuto come Chand Baori. 

Discover Abhaneri, Rajasthan: A Travel Guide

Il villaggio ospita infatti il Chand Baori, un pozzo a gradoni tra i più profondi dell’India, opera di ingegneria unica nel suo genere, con una architettura che crea prospettive talmente particolari, da farlo sembrare un labirinto disegnato da Escher. La costruzione del Chand Baori iniziò con tutta probabilità intorno al VII secolo, anche se alcuni studiosi ritengono che risalga a non prima del IX secolo. Questo pozzo a gradoni fu costruito per garantire una fonte di acqua facilmente accessibile durante i periodi di siccità: il pozzo presenta infatti 3500 scalini atti a raggiungere l’acqua 13 piani più in basso, a 30 metri di profondità (anche se il livello dell’acqua cambiava a seconda della piovosità durante l’anno).

Prenota la guida turistica ufficiale per Fatehpur Sikri. | GetYourGuide

 

Si prosegue per Fatehpur Sikri per la visita della città deserta del XVI secolo, abbandonata dopo soli 14 anni della sua edificazione, con bellissimi palazzi in arenaria rossa.

L’antica città di Fatehpur Sikri, conosciuta in italiano come Città della Vittoria, ospita numerosi palazzi, padiglioni, residenze reali, templi e moschee, costruiti prevalentemente in arenaria rossa e protetti da un maestoso muro di cinta dove si aprono possenti portali di accesso. La costruzione del complesso iniziò nel 1570 e crebbe molto velocemente, prima di essere abbandonata pochi decenni dopo con altrettanta velocità, forse per mancanza di acqua o per essere più vicini all’esercito impegnato a proteggere i confini più a nord.

L’architettura di Fatehpur Sikri è tipica Moghul, in un misto tra indù ed islamico, con imponenti edifici riccamente decorati da bassorilievi ed inserti in marmo e pietre preziose, quest’ultime sparite dopo i saccheggi avvenuti gli anni successivi. Quello che possiamo osservare al giorno d’oggi con un tour a Fatehpur Sikri, sono svariati edifici con funzione pubblica o di residenza per i reali, così come l’antica moschea e gli imponenti portali di accesso, mentre non resta traccia delle abitazioni private di proprietà della gente comune.

Your audio guide of Fatehpur Sikri | SmartGuide

L’esplorazione di Fatehpur Sikri inizia dal Diwan-i-Khas, un edificio a base quadrangolare in pietra arenaria rossa, utilizzato per le udienze private.

All’interno, al centro della sala, si trova una colonna squisitamente decorata con elaborati bassorilievi, che termina in un capitello a stalattiti dove convergono quattro passerelle e dove sedeva l’imperatore sopra una piattaforma di marmo.

Il palazzo si affaccia sul Pachisi Court, un cortile con una scacchiera disegnata sulla pavimentazione, dove i membri della corte potevano giocare all’omonimo gioco.

All’arrivo check in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

Pranzo previsto in una dimora storica del Maharaja di Bharatpur,

GIORNO 09 Marzo – AGRA – DELHI

Dopo la colazione in mattinata la visita del Taj Mahal, una delle sette meraviglie al mondo, un magnifico sogno in marmo che sorge nel mezzo di un lussureggiante giardino come una perla in una sorta di paesaggio immacolato.

Exploring Taj Mahal, India's most admired and most visited monument | Architectural Digest India

Il Taj Mahal, che letteralmente tradotto significa “il palazzo della corona” o “la corona del palazzo”, è il nome dato ad una stupenda costruzione situata nella cittadina indiana di Agra, le cui origini sono molto incerte.Secondo la tradizione, l’opera sarebbe stata voluta dall’imperatore indiano Shah Jahan, per realizzare una delle promesse fatta alla moglie quando era ancora in vita.I lavori, che ebbero inizio nel 1632, si conclusero solo nel 1654 ed impiegarono il lavoro di tantissimi artigiani, alcuni dei quali provenienti dall’Europa e addirittura uno dall’Italia di nome Geronimo Veroneo, che si servirono di diversi materiali provenienti da ogni parte dell’India e dell’Asia.In totale si contano 28 diversi tipi di pietre preziose e semi preziose, incastonate nel marmo bianco come motivo decorativo dell’intera struttura.

5 curiosità sul Taj Mahal, il più famoso monumento indiano

Durante il XX secolo l’edificio fu molto curato: nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, il Governo indiano eresse infatti un’impalcatura attorno alla struttura per difenderla da eventuali danni provocati da attacchi aerei e tale precauzione fu presa anche durante la guerra tra India e Pakistan, tra il 1965 e il 1971.

Il complesso architettonico del Taj Mahal si compone di cinque elementi principali: il darwaza (portone), il bageecha (giardino), il masjid (moschea), che rappresenta il luogo di culto dei pellegrini e la struttura che santifica l’intero complesso, il mihman khana (“casa degli ospiti”, chiamata anche jawab) ed infine il mausoleum ovvero la tomba dell’imperatore Shah Jahan.

Poi la visita di Forte d’Agra, antica residenza imperiale dell’imperatore della dinastia Moghul Shah Jahan.Il Forte di Agraè uno dei monumenti più impressionanti e significativi del paese. Questo magnifico complesso architettonico, conosciuto anche come Forte Rosso di Agra, ha un’influenza profonda sulla storia e sulla cultura dell’India. Costruito nel XVI secolo, il forte è un capolavoro di architettura Mughal che cattura l’immaginazione dei visitatori con la sua grandezza e bellezza mozzafiato.

Forte di Agra: Fortezza Moghul e Patrimonio UNESCO

Il Forte di Agra, situato sulle rive del fiume Yamuna, ha avuto un’influenza profonda sulla storia dell’India. La sua costruzione iniziò nel 1565 sotto l’imperatore Akbar, che trasformò una precedente fortezza di mattoni in una imponente struttura di arenaria rossa. Questo progetto ambizioso richiese otto anni di lavoro e l’impiego di circa 4.000 operai al giorno. Il forte non era solo una fortezza militare, ma anche il centro nevralgico dell’impero Mughal, riflettendo il desiderio di Akbar di creare una sede di potere inespugnabile.

Il Forte di Agra, India: Tutto Quello che Devi Sapere

Dinastia Moghul

Durante il regno Mughal, il Forte di Agra raggiunse il suo apice di splendore. Shah Jahan, nipote di Akbar, apportò significative modifiche alla struttura, aggiungendo edifici in marmo bianco come la Moti Masjid (Moschea della Perla) e lo Sheesh Mahal (Sala degli Specchi). Questi elementi architettonici rappresentano l’apice del genio Mughal, combinando stili persiani, turchi e indiani. Tuttavia, il declino dell’impero Mughal iniziò dopo la morte di Shah Jahan, che trascorse i suoi ultimi anni imprigionato nel forte dal figlio Aurangzeb.

Partenza per Delhi.All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e Pernottamento.

GIORNO 10 Marzo – DELHI

Dopo la prima colazione, visita ai seguenti siti: la Moschea del venerdì.

La Jama Masjid, imponente capolavoro dell’architettura Moghul, è la più grande moschea dell’India e uno dei monumenti più significativi di Delhi. Costruita tra il 1644 e il 1658 dall’imperatore Shah Jahan, questa magnifica struttura può accogliere fino a 25.000 fedeli nel suo vasto cortile. Conosciuta anche come “moschea del venerdì”, rappresenta l’ultimo trionfo architettonico del sovrano che commissionò anche il celebre Taj Mahal.

Nel cuore della Vecchia Delhi, la Jama Masjid Delhi si distingue per i suoi maestosi minareti che si elevano per oltre 40 metri, offrendo una vista mozzafiato sulla città circostante. La fusione di elementi di design islamico e indiano rende questo monumento un esempio straordinario di architettura indo-islamica. Infatti, la struttura realizzata in marmo bianco e arenaria rossa non è soltanto un importante luogo di culto per la comunità musulmana, ma anche una significativa attrazione storica che affascina visitatori da tutto il mondo.

Alla Scoperta della Jama masjid a Delhi

Visita al  Raj Ghat, memoriale eretto nel luogo in cui avvenne la cremazione di Mahatma Gandhi.

Raj Ghat è uno dei luoghi più visitati di Nuova Delhi, il sacro memoriale dove furono cremate le spoglie di Mahatma Gandhi il 31 gennaio 1948. Situato sulle rive del fiume Yamuna, questo luogo di pace e riflessione rappresenta non solo il punto finale del viaggio terreno di Gandhi, ma anche l’eredità spirituale di uno dei più grandi leader della storia indiana.

Raj Ghat Memoriale dedicato a Mahatma Gandhi
Il memoriale di Raj Ghat a Delhi è caratterizzato da una semplice ma eloquente piattaforma quadrata in marmo nero, che porta incisa la frase “He Ram” (Oh Dio), considerate le ultime parole pronunciate da Gandhi prima di morire. Inoltre, una fiamma eterna arde continuamente in memoria del Mahatma, creando un’atmosfera di solenne rispetto all’interno del tranquillo giardino che circonda il monumento. È interessante notare come più di due milioni di persone seguirono il corteo funebre di Gandhi, testimonianza dell’immenso impatto che ebbe sulla nazione appena indipendente.Oggi, il Raj Ghat è diventato un simbolo di pace e non violenza, nonché una tappa obbligata per i capi di governo stranieri in visita in India, che tradizionalmente rendono omaggio a Gandhi deponendo fiori o corone sulla piattaforma. Ogni venerdì alle 17:00 si tengono cerimonie commemorative, così come il 2 ottobre e il 30 gennaio, rispettivamente anniversari della sua nascita e della sua morte.

 

Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita della città nuova: sosta fotografica al Palazzo Presidenziale; il Palazzo del Parlamento, e gli altri Palazzi Governativi; l’India Gate, un monumento d’arenaria rossa, costruito in memoria di soldati che sono caduti nella Prima guerra mondiale;

Qutub Minar: Lesser known facts about the world's tallest brick minaret - India Today

Poi visita del bellissimo complesso del Qutub Minar (Patrimonio dell’UNESCO), la torre di arenaria rossa decorata con versetti coranici, con la sua splendida moschea.

Delhi - Gurudwara Bangla Sahib, la casa di culto sikh

Visita del Tempio Sikh, il più importante luogo di culto dei Sikh a Delhi.

 

Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO  11 Marzo – DELHI – ITALIA

Nelle prime ore del mattino trasferimento in aeroporto in tempo utile per la partenza con volo di linea per Italia,con scalo. Arrivo in Italia. Fine dei servizi.




Aurora Boreale alle Isole Lofoten e Vesterålen Marzo 2026

7 giorni alle Isole Lofoten in inverno per ammirare l’aurora boreale.

Le isole Lofoten, situate al di sopra del Circolo Polare Artico in Norvegia, offrono uno spettacolo mozzafiato in ogni periodo dell’annoDurante l’inverno, però, queste isole si trasformano in un paradiso incantato, con i loro paesaggi innevati che creano una tela perfetta per la magica aurora boreale.

L’aurora boreale, con i colori intensi, illumina il cielo offrendo uno spettacolo unico e irripetibile. Gli abitanti locali, abituati a questo fenomeno, continuano le loro attività quotidiane, mentre i turisti si avventurano in escursioni notturne per catturare questo incredibile e raro spettacolo naturale, anche se nel 2024 si prevede un’intensa attività solare, e quindi una maggiore possibilità di ammirare questo splendido gioco di luci.

Oltre a questo meraviglioso fenomeno, però, le cose da fare non mancano: le Lofoten offrono esperienze come lo sci, il trekking sulla neve e le rilassanti ciaspolate per godere di viste straordinarie.

Queste isole sono un luogo di serenità e avventura, dove la natura invernale mostra la sua bellezza più selvaggia e incontaminata.

Le isole Lofoten sono puntellate da scorci meravigliosi e da alture da cui poter ammirare lo spettacolo più bello che la natura possa offrire: l’aurora boreale. Scopri la nostra proposta di itinerario in inverno.

Ghiaccio e villaggi colorati

Dopo un lungo e avventuroso viaggio, eccoti finalmente arrivato a Svolværil cuore pulsante delle isole Lofoten che, con il suo caratteristico paesaggio di montagne imponenti che si specchiano in acque gelide cristalline, ti accoglie in un abbraccio di tranquillità e bellezza naturale. Questa cittadina, nota per il suo vibrante porto e le pittoresche case dei pescatori, rappresenta il luogo ideale per iniziare il viaggio.

Perditi tra le meraviglie delle Lofoten, ammira panorami mozzafiato e vivi nuove esperienze, come fare?

Kabelvåg che con le sue tradizionali case in legno colorate e le stradine acciottolate, si trasforma in un pittoresco villaggio. Poco distante, a Storvågan, ti attende il Lofoten Aquarium che offre una finestra sull’incredibile biodiversità marina del Nord Atlantico, mentre il Lofoten Museum racconta la ricca storia della pesca.

Henningsvær, spesso descritto come la “Venezia del Nord”. Questo villaggio di pescatori, disseminato su piccole isole collegate da ponti, è famoso per il suo paesaggio pittoresco e le incredibili aurore boreali.  Di notte diventa un luogo privilegiato per osservare l’aurora boreale, grazie al suo cielo notturno chiaro e privo di inquinamento luminoso.

Viaggio alle Lofoten,nell’arcipelago norvegese. L’economia dipende interamente dalla pesca. E i bambini fanno pratica fin da piccoli: dopo i 7 anni tutti nel doposcuola, si esercitano nelle fishing factory.  l’attività principale è la pesca del merluzzo, e i bambini cominciano già molto piccoli a prendere familiarità con questa tradizione: dai 7 anni in su, dopo la scuola, vanno a fare pratica in una delle fishing factory dell’isola nel taglio delle lingue del merluzzo, che sulle isole si mangiano impanate e fritte nel burro. Il lavoro è ben retribuito, e molti giovani continuano fino al momento di andare a studiare all’università altrove, per mettere da parte qualche risparmio. Le perplessità circa la precocità delle nuove reclute o la pericolosità degli strumenti impiegati vengono accolte con sguardi in cui filtra forse una leggera superiorità – gli abitanti delle Lofoten non crescono certo cocchi di mamma, sembrano implicare.

1° Giorno – Roma – Evenes – Harstad

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Roma Fiumicino,o altre citta’,  e disbrigo delle formalità aeroportuali. Imbarco sul volo per Evenes (con scalo). All’arrivo incontro con la guida accompagnatore in loco,in lingua italiana,che restera’ con il gruppo per tutto il periodo,e  trasferimento ad Harstad.

Harstad, cosa visitare?

Situata su una collina all’estremità settentrionale di Hinnøya, Harstad è la cittadina più grande della zona e tecnicamente rientra nella contea di Troms. È un piccolo centro industriale e militarizzato, pieno di moli, cisterne e magazzini, che, in netto contrasto con i rilassati villaggi più a sud che vivono di pesca e turismo, trasmette una certa carica di energia.

Cena in hotel e pernottamento.

Possibilita’ di uscire in autonomia per poter ammirare eventuale apparizione aurora boreale.

Guide to Harstad ▷ Top 10 Things to Do and General Information

2° Giorno – Harstad – Svolvaer – Trollfjord, Svolvaer

Prima colazione in hotel. Giornata dedicata a un tour panoramico lungo l’arcipelago delle Lofoten. L’arcipelago si trova al di sopra del circolo polare artico, difronte alle coste della Norvegia settentrionale. Le isole, che hanno una superficie complessiva di circa 1250 km quadrati, vantano di un clima speciale grazie alla calda Corrente del Golfo, con temperature molto più miti rispetto all’Alaska e la Groenlandia che si trovano sulla stessa latitudine.  In tarda mattinata, arrivo a Svolvaer.

Tour panoramico privato di un'intera giornata da Svolvær a Å 2025 - Svolvaer

Situata nella contea di Nordland, insieme alla città di Leknes, è uno dei centri urbani più densamente popolati e conta meno di 5.000 abitanti. Svolvær si trova sulla costa sud di Austvågøy, una delle isole maggiori dell’arcipelago. La regione è caratterizzata da un ambiente naturale unico al mondo: la città si affaccia infatti sul Mar di Norvegia ed è protetta a nord dalle montagne.

Higravstinden (Austvågøy) Essential Tips and Information

Questa felice posizione garantisce alla città di Svolvær temperature più miti rispetto alle altre località, ma precipitazioni più abbondanti. Si tratta di una cittadina tra le più antiche del Nord Europa.

Partenza per la tradizionale pesca invernate, un’avventura dalle radici profonde nella storia. Ogni anno il merluzzo migratore proveniente dal Mare di Barents, ritorna alle Lofoten per riprodursi: un fenomeno che da secoli rappresenta la linfa vitale della regione, sin dall’epoca dei Vichinghi.

Tra la fine di maggio e la metà di luglio a questa latitudine si può ammirare il sole di mezzanotte, ma è all’inizio dell’inverno, quando regna la notte artica, che comincia la stagione della pesca allo skrei, destinata a durare fino ad aprile – quando, invece, già alle 6 la luce radente sfiora le case dei pescatori e i cumuli di neve. Lo Skrei è un merluzzo stagionale: il suo nome scientifico è Gadus morhua e proviene dalla riserva di merluzzo dell’Artico Nordorientale.
Quando raggiunge la maturità – a circa 5 anni di età – trascorre i mesi invernali migrando verso la costa settentrionale della Norvegia per riprodursi e al suo arrivo in prossimità della costa prende il nome di Skrei, che viene dalla parola norrena “skrida” e significa “migrare” o “girovagare”. Il periodo della pesca coincide quindi con un meteo inclemente. Le imbarcazioni al largo sul mare color cobalto oscillano come prese a spallate dalle onde.

 

Nelle isole Lofoten, dove tutto gira intorno al merluzzo: storia d'amore e dipendenza - la Repubblica

La chiglia della nave scompare e riappare mentre l’acqua schiuma e gli uomini sollevano le reti in cui i pesci si dibattono.  Una volta a bordo della nave ai pesci tocca subito la sorte dei nobili durante la Rivoluzione Francese: via la testa. Il resto del procedimento avviene sulla terraferma: eviscerati, puliti e poi legati a coppie di due per la coda – un’operazione chiamata sperring – vengono poi stesi ad essiccare per alcuni mesi – 3 o 4, a seconda della temperatura e della forza del vento – su impalcature di legno che sono la caratteristica più riconoscibile del paesaggio locale.

Gli italiani amano il baccalà norvegese - Pesceinrete

Una volta essicato, il merluzzo è virtualmente eterno: i vichinghi lo utilizzavano come nutrimento nei loro viaggi in giro per il mondo, da cui riportavano spezie esotiche, tessuti e altri beni in Norvegia. Era cibo, sì, ma anche moneta di scambio.Rientro a Svolvær, cena e pernottamento in hotel.

In serata, uscita dedicata all’osservazione dell’Aurora Boreale.

6 giorni alle Isole Lofoten in inverno per ammirare l'aurora boreale - Viaggi di Alegio

3° Giorno – Svolvaer – A I Lofoten – Svolvaer

Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita delle Lofoten a Sud di Svolvaer.

Partenza in pulmann verso Sud per raggiungere Å.

Å i Lofoten Norvegia: il paese con il nome più corto del mondo - The Wom Travel

Durante il percorso, soste fotografiche e fermate in alcune località caratteristiche come Henningsvaer, la Venezia delle Lofoten.

Henningsvær, un villaggio di pescatori composto da diverse piccole isole nell'arcipelago delle Lofoten, Nordland, Norvegia. : r/MostBeautiful

Fino al 1981, questo villaggio era raggiungibile esclusivamente via mare, ecco perchè è riuscito a mantenersi inalterato nel tempo con una straordinaria collezione di architettura storica che ne ha fatto conservare intatto il fascino. Il soprannome è dovuto alle tipiche casette in palafitta che i norvegesi chiamano Roubuer. Si tratta di capanne in legno dai colore vivaci che un tempo ospitavano i pescatori a caccia di merluzzi e che oggi si sono in parte trasformate in alloggi per turisti.

Å, in lingua locale significa “piccolo fiume” ma non è l’unico posto della Norvegia a chiamarsi così, in tutto il Paese ci sono almeno altri sette villaggi di nome Å. E’ per questo la località nella municipalità di Moskenes viene spesso indicata come Å i Lofoten. Il paesino è abitato da 150 persone.  Tra le curiosità legate al nome c’è da evidenziare che Å è l’ultima lettera dell’alfabeto norvegese ed è anche l’ultima città delle Lofoten raggiungibile seguendo la Strada Europea E10. È una sorta di museo vivente, un villaggio di pescatori perfettamente conservato con una fila di Rorbuer rosse sul lungomare, essiccatoi per il merluzzo e vedute da cartolina praticamente dietro ogni curva. Il paese ha qualcosa di feudale, diviso com’è tra due famiglie, e oggi vive soprattutto di turismo, anche se un tempo era un importante porto di pesca (fino alla seconda guerra mondiale vi venivano essiccati più di 700.000 merluzzi).

Å and Lofoten islands archipelago | Mustseespots.com

Pranzo libero in corso di visite. Nel pomeriggio, rientro in albergo a Svolvaer, cena e pernottamento.

Qual è il periodo migliore per vedere l'aurora boreale nelle Lofoten? - Svinøya Rorbuer

In serata, uscita dedicata all’osservazione dell’Aurora Boreale.

4° Giorno – Svolvaer – Sortland

Prima colazione in hotel. Al mattino, partenza per Sortland. Visita di Nyksund, un pittoresco villaggio di percatori nelle Vesteralan, un tempo abbandonato e oggi rinato grazie ad artisti e viaggiatori. Offre un’atmosfera autentica e creativa, con piccole pensioni, ristoranti e gallerie d’arte.

Il villaggio ai confini del mondo dove il tempo si è fermato,ha una storia affascinante e travagliata, oggi è un luogo autentico e vivace.

C’è un luogo genuino e autentico e per visitarlo bisogna raggiungere i confini del mondo. Le case colorate, i colori intensi, il freddo pungente e la natura più selvaggia, rendono questo villaggio un posto dal fascino segreto, per pochi, per i coraggiosi. E non stupisce, infatti, che a causa di eventi sfortunati sia stato abbandonato in passato, così come non stupisce il fatto che da tempo sia stato riscoperto e abitato.

Benvenuti a Nyksund, un piccolo centro abitato (a quanto pare ci vivono circa 60 persone durante l’estate, che calano nel periodo invernale) in Norvegia.

Siamo nell’arcipelago Vesterålen, sopra il circolo polare artico, un luogo affascinate che è stato capace di rinascere e dove il tempo sembra proprio essersi fermato, cristallizzato a un eterno passato nell’aspetto, genuino e autentico, ma dove vi è una fervente comunità che lo ha saputo riportare in vita e tenere al passo con le esigenze più moderne.

Nyksund, il villaggio ai confini del mondo che è tornato a vivere

ll villaggio di Nyksund oggi è un luogo pieno di vita: ci sono ristoranti, gallerie d’arte, spazi dove poter lavorare (immaginatevi di scegliere questo villaggio come tappa di una vita da nomadi digitali), il tutto incastonato in panorami che tolgono il fiato. Perché qui la natura ha un fascino tutto suo e si è davvero ai confini del mondo, tra cieli che restano impressi a lungoe i tanti colori che colmano gli occhi come farebbe un caleidoscopio perfetto.

Ammirare questo villaggio, assaporarlo in maniera totale, permette di fare un vero e proprio salto nel passato grazie all’importante lavoro di rinascita del luogo che è stato portato avanti per tanti anni.

Nyksund è un luogo genuino, che è stato riportato in vita e oggi è una meta imperdibile per chi cerca un villaggio ai confini del mondo, non solo un luogo dove il tempo si è fermato, ma un posto che è rinato e oggi è più vivo che mai.

Andenes: consigli e itinerari di viaggio | Turisti per Caso

Arrivo a Sortland e sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Alfredo Costanzo ¦ FINE ART PHOTOGRAPHY

In serata uscita dedicata all’osservazione dell’Aurora Boreale.

Sortland - The Hidden North

5° Giorno – Sortland –  Isole Vesterålen – Andenes

Prima colazione in hotel. Al mattino partenza verso le isole Vesterålen, situate al Nord delle isole Lofoten.

Viaggio in Norvegia, isole Lofoten e Vesteralen

Attraverseremo ancora una volta scenari magnifici, tra le alte vette che si tuffano nel mare, sulle cui rive scopriremo a volte delle magnifiche distese di sabbia bianca, come nella magnifica spiaggia di Bleik.

Arrivo ad Andenes, situata sull’arcipelago di Vesterålen, è la base di partenza ideale per i tour di avvistamento delle balene. Andenes si affaccia sul mare proprio nel punto in cui l’Andifjorden si tuffa nel Mare di Norvegia. In questa zona, proliferano tutto l’anno diversi esemplarli di cetacei, dai capodogli alle orche, che accorrono in massa per cibarsi dei banchi di aringhe.

Partecipazione ad un safari di avvistamento di balene (facoltativo)

Summer Whale Watching Safari from Andenes in Vesterålen | Manawa

WHALE2SEA WHALESAFARI ANDENES: Tutto quello che c'è da sapere

Pranzo libero in corso di visite. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

AURORA BOREALE A TROMSØ E LE ISOLE LOFOTEN - Mondo in Valigia

In serata, uscita dedicata all’osservazione dell’Aurora Boreale.

6° Giorno – Andenes – Harstad

Prima colazione in hotel. Al mattino, partenza per Harstad attraversando splendidi paesaggi.

Arrivo e pranzo libero.

LUCI DELL'ARTICO: HARSTAD E ISOLE LOFOTEN - Le Vie del Nord

Nel pomeriggio, passeggiata nel  centro della città.

Partenza per Evenes. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Dopo cena ancora un uscita per cercare aurora boreale.

7° Giorno  – Harstadt – Evenes – Roma

Trasferimento in tempo utile all’aeroporto di Evenes per il volo di rientro in Italia.

 

La quota comprende:

  • Voli di linea Roma – Evenes andata e ritorno in classe economica,bagaglio a mano peso e misure consentite
  • Trasferimenti e tour in pullman privato
  • Sistemazione in hotel, in camere doppie standard con servizi privati
  • 6 cene in hotel con menù a 3 portate oppure a buffet
  • 6 prime colazioni in hotel.
  • Visite ed escursioni
  • Guida parlante italiano per tutto il tour
  • Traghetto Flesnes – Refsnes
  • Assicurazione medica e ANNULLAMENTO AL VIAGGIO

La quota non comprende

  • Tasse aeroportuali pari a 120,00
  • Tour in gommone nel Trollfjord facoltativo
  • Safari di avvistamento balene ad Andenes facoltativo (da prenotare per tempo)
  • Bagaglio da stiva
  • Mance
  • extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”

 

 

Alberghi previsti o similari.

Harstad: Quality Harstad

Svolvaer: Scandic Svolvaer

Sortland: Scandic Sortland

Andenes: Thon Partner hotel Andrikken

Harstad: Thon hotel Harstad

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

 

 

Documenti per l’espatrio:

  • Pur non aderendo all’UE, dal 2001 la Norvegia fa parte dei Paesi dell’area Schengen.  I documenti di viaggio e di riconoscimento accettati sono il passaporto oppure la carta d’identità valida per l’espatrio, che devono essere validi per tutto il periodo di permanenza nel Paese.
  • Visto d’ingresso: non necessario.

 




Capodanno in Giappone

                                          Il periodo più magico dell’anno !
                       Questo è il nostro tour SPECIALE di CAPODANNO

scopriremo il Giappone in questo particolare momento dell’anno, dalla metropoli Tokyo e le sue luci natalizie spettacolari, a Kyoto, con i templi e giardini zen fino ad arrivare ad Osaka e Nara, due città vicine ma molto diverse.
Alloggeremo a Tokyo e a Kyoto provando l’esperienza del Ryokan in stile moderno, bagni in camera, tatami e ofuro tradizionale, per vivere la vera esperienza giapponese, ma con tutti i confort.
Festeggeremo il periodo del Capodanno a Tokyo (Oshogatsu) alla maniera dei giapponesi visitando i templi e ingraziandoci i Kami (Dei) per l’anno nuovo, fra luci, colori e sapori caratteristici di questo momento unico e caratteristico dell’anno.
Il 31 dicembre festeggeremo cenando alla maniera giapponese in un izakaya caratteristico con un menù fisso e un ALL YOU CAN DRINK (servizio compreso nella quota).

 

L’inverno in Giappone è una stagione ricchissima di appuntamenti e festival da non perdere: gennaio e febbraio sono i mesi perfetti per partire alla volta del Sol Levante, perchè il clima, lungi dall’essere troppo rigido, a volte è perfino temperato, con il cielo limpido e un bel sole tiepido. Un Paese che nei mesi invernali svela tutto il suo fascino tra atmosfere incantate, opere di ghiaccio e tradizioni antiche. Luci e illuminazioni, addobbi delle feste, shopping natalizio e tradizioni del Capodanno e – per i più sportivi – sci e giochi sulla neve. E’ un’ottima stagione per visitare il Giappone, magari quando i giapponesi celebrano una delle loro particolari ed esotiche ricorrenze, e senza dimenticare di cimentarsi nel passatempo nazionale, il karaoke.

Anche d’inverno il Giappone incanta i suoi ospiti con una particolare magia. Chi arriva nel Paese del Sol Levante durante le vacanze di Natale troverà consuetudini e offerte in stile occidentale, in parte abbracciate dai giapponesi. Così, soprattutto a Tokyo e nelle grandi città, si possono ammirare addobbi e decorazioni natalizi, ascoltare jingle famosi e fare acquisti in negozi ampiamente riforniti. La vera festa dell’inverno per i giapponesi è però il Capodanno, quando le famiglie si riuniscono per stare insieme e celebrare la rinascita e l’eterno ritorno della natura secondo riti antichi, propiziatori di pace e prosperità. In questi giorni è interessante recarsi in visita a templi e reliquiari, dove la gente del posto – spesso in costume tradizionale – giunge per pregare e lasciare doni votivi alle divinità.

 

A Tokyo, il 2 gennaio si può poi eccezionalmente entrare nella corte del palazzo imperiale per assistere alle uscite pubbliche dell’imperatore e della sua famiglia che, a orari prestabiliti e da un balcone protetto da un vetro, escono a salutare la folla festante. Da dicembre a marzo incontrastate protagoniste dell’inverno giapponese sono comunque le luci di fuochi e lanterne che illuminano città e villaggi e aiutano ad animare la stagione più buia dell’anno. A Tokyo, ad esempio, la famosa via Keyakizaka si accende di bianco e di blu, mentre le sponde del fiume Megurogawa le luci sono rosa, per ricordare le foglie dei ciliegi in fiore.

Kyoto, in dicembre e in marzo le antiche strade si illuminano per l’”Hanatoro” (in giapponese: via di fiori e di luci) con migliaia di lanterne e giochi di bagliori e fiori, creando un’atmosfera incredibilmente suggestiva. Particolarmente affascinanti sono le installazioni e i giochi di luce del giardino botanico Nabano No Sato a Kuwana, realizzati con milioni di fonti LED, e che riproducono figure, paesaggi e immagini di ogni tipo. Questo spettacolo di luci attrae milioni di visitatori ogni anno e si può ammirare da novembre a marzo.

 

Ecco alcune tra le caratteristiche uniche che ci distinguono:

  • Si viaggia insieme anche ad amanti del Giappone e tutto quello che ruota intorno al Paese del Sol Levante, perciò è molto facile fare amicizia e condividere questa bella esperienza con persone che hanno i nostri stessi interessi. Se viaggi da solo troverai sicuramente amici con le tue stesse passioni per il Giappone.
  • Il costo del Tour: MIGLIORE RAPPORTO QUALITA’-PREZZO SUL MERCATO e finalmente accessibile a molte persone.
  • Si alloggia in ryokan per alcuni giorni (hotel in stile tradizionale giapponese dove gli ospiti potranno indossare i famosi yukata per rilassarsi e fare un bagno tradizionale giapponese) selezionati e posti in posizioni strategiche (5/10 minuti dalla stazione centrale di Kyoto), cosicchè da facilitare gli spostamenti durante il tour e in Hotel in classe turistica in stile occidentale con bagno in camera privato, prima colazione e CONNESSIONE INTERNET
  • Si ha a disposizione durante tutto il tour in Giappone un’ assistente accompagnatrice/tore giapponese parlante lingua italiana per TUTTA la durata del tour in Giappone, indispensabile per muoversi bene [non è una guida]
  • Il programma di viaggio è molto ampio e flessibile, ciò significa che ogni partecipante può separarsi dal gruppo e decidere le sue mete in totale autonomia in qualsiasi momento.
  • Si ha assistenza, inoltre, prima di partire per il Tour e ci sarà la possibilità di conoscerci online tramite un gruppo privato su Whatsapp .

 

Capodanno in Giappone: come si festeggia e dove andare

1° GIORNO – 26 DICEMBRE ROMA-TOKYO

Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e operazioni imbarco volo diretto a Tokyo,con scalo.

Pasti e pernottamento a bordo.

2° GIORNO – 27 DICEMBRE TOKYO

Arrivo in Giappone e punto d’incontro all’Hotel designato, incontro con il nostro staff locale parlante lingua italiana e piccolo briefing.
Sistemazione nelle camere riservate presso l’Hotel e primo contattato con il quartiere circostante.
Pernottamento.

Cosa vedere a Roppongi - Tokyo

3° GIORNO – 28 DICEMBRETOKYO

Asakusa Tokyo

Visita al quartiere più antico della capitale, ASAKUSA, tempio Senso Ji con la sua iconica grande lanterna rossa, Nakamise dori, via pedonale con negozietti tradizionali e street food tipico, dove potremmo porvare il famoso melon pan e tanti dolcetti al te verde matcha.
Pranzo libero su nostro consiglio
Breve spostamento in metro verso Ueno, passeggiata nel Parco e visita al caretteristico mercatino all’aperto di Ameyoko.

Cosa vedere a Tokyo: i luoghi da non perdere | WeRoad
A seguire, visita alla zona chiamata Solamachi, dove si trova la torre più alta del Giappone, la Sky Tree Tower, tempo libero a disposizione e ritorno in Hotel
Pernottamento

4° GIORNO – 29 DICEMBRE TOKYO

Visita alla “city” per eccellenza: SHINJUKU, vista panoramica alle torri del governo Tocho, grattacieli altissimi e modernità e che dire del quartiere di Kabukicho dove è presente la GOZZILLA STREET e una miriade di Izakaya dove poter provare piatti tipici.Visiteremo anche la famosa zona dei bar del GOLDEN GAI.

Shinjuku, il quartiere più movimentato di TokyoPranzo libero
Spostamento diretto con la metro al quartiere di Roppongi, passeggiata alla zona di Roppongi Hills e Keyakizaka Illumination,viale alberato con vista sulla Tokyo Tower, decorato con luci natalizie blu e bianche molto bello.

NATALE A TOKYO – LA CITTÀ SI ACCENDE DI LUCI – Italiavola & Travel

Ritorno in Hotel e pernottamento.

5° GIORNO – 30 DICEMBRE TOKYO

In mattinata visita al quartiere di Harujuku e Omotesando, dove la cultura pop e la moda giapponese regnano, prima però passeremo in uno dei tempi più famosi, il Meiji Jingu, passeremo lungo la caratteristica via chiamata TAKESHITA STREET, e proseguiremo la passeggiata lungo il viale alberato e decorato per Natale di Omotesando.

Omotesando - MatteoingiapponePranzo libero .
Spostamento diretto con la metro alla città elettrica di AKIHABARA, dove elettronica, manga, anime e moltre altre sorprese vi aspettano !

Natale in Giappone: come festeggiano in giapponesi
A seguire, spostamento al quartiere della moda giovane di SHIBUYA dove potremmo ammirare la famosa statua di Hachiko e passare attraverso all’ormai famossisimo incrocio SHIBUYA CROSSING.

Eventi con luminarie a Tokyo abbinati allo shopping natalizio / Sito ufficiale dedicato al turismo a Tokyo GO TOKYOTempo libero a disposizione e ritorno in Hotel.Pernottamento

6 ° GIORNO – 31 GENNAIO TOKYO

In mattinata visita all’isola artificale di ODAIBA, Raibow Bridge, statua gigante del Gundam Unicorn e moltre altre attrazioni ci attenderanno !

Guida a Odaiba, isola dei divertimenti di Tokyo / Sito ufficiale dedicato al turismo a Tokyo GO TOKYOPranzo libero
Proseguimento al quartiere considerato più raffinato di Tokyo, GINZA, decorazioni natalizie e atmosfera da “ultimo giorno dell’anno” lungo le strade dei grandi marchi internazionali.
Rientro in Hotel e tempo libero per relax, ed eventuale preparazione per la serata del 31
In serata, cena organizzata di gruppo per festeggiare il nuovo anno, ALL YOU CAN DRINK
A seguire partecipazione all’Hatsumode (prima preghiera dell’anno) al tempio di Asakua o altro tempio designato.

Ritorno in Hotel e pernottamento

7° GIORNO – 1 GENNAIO TOKYO

FELICE 2026 !!
Nel primo giorno del nuovo anno, la mattinata sarà libera per riposare dal lungo giorno precedente o per qualsiasi altra vostra meta personale.
Pranzo libero.
Pomeriggio visita al Kanda Myojin, uno dei santuari shintoisti più importanti e amati di Tokyo anche per la prima preghiera dell’anno, a seguire, passeggiata al quartiere di MARUNOICHI lungo Marunouchi Naka-dori, via piena di illuminazioni natalizie in stile giapponese.

Tokyo: Godzilla e Super Mario accendono le serate nella capitale del GiapponeRitorno in Hotel e pernottamento

8° GIORNO – 2 GENNAIO TOKYO–>KYOTO

kinkakuji kyoto

Trasferimento in treno ad alta velocità SHINKANSEN (biglietto compreso nella quota) a Kyoto, arrivo in mattinata e sistemazione in Ryokan.

Guida al JR Pass | Viaggiare in Giappone in treno | Blog di Onigiro
Pranzo libero.

A Night at Tawaraya – Japan's Finest Ryokan - Inside Kyoto

Visita ad uno dei templi simbolo della città di Kyoto: il padiglione d’oro KINKAKUJI,proseguimento al celebre giardino zen RYOANJI e al tempio NINNAJI.

Ninnaji Temple - Kyoto Travel

Finiremo la giornata andando a visitare una località molto amata, Arashiyama e sua foresta di bambù.

Arashiyama Bamboo Forest: A Magical Grove In Kyoto, Japan
Ritorno in Hotel e pernottamento

9° GIORNO – 3 GENNAIO KYOTO


Visita al tempio Sanjusangendo famoso per le sue 1001 statue della dea Kannon, proseguimento al Patrimonio dell’Umanità, Kiyomizudera, tempo libero a disposizione per pranzare e fare shopping lungo le stradine tipiche, proseguimento al tempio Yasaka Jinja e per concludere la giornata, visita al quartiere delle Geisha di Gion (se saremo fortunati potremmo incontrare delle vere geisha e maiko !).
Pernottamento.

Kiyomizu-dera - Giappominkia.com

10° GIORNO – 4 GENNAIOKYOTO/NARA/OSAKA

nara Trasferimento in treno da Kyoto a Nara e visita della città: il Grande Buddha Daibutsu, il Tempio Todaiji ed il Parco dei cervi sacri.

Osaka : La grande metropoli del Giappone occidentale - Wonderful Japan

Proseguimento alla volta di Osaka, terza città del Giappone. Visiteremo il grande castello e il sorprendente quartiere dei divertimento e dello shopping di NAMBA

Periodo migliore per visitare Osaka: clima e attrazioni in base alla stagione

Rientro a Kyoto e pernottamento.

10 cose migliori da fare a Osaka nell'inverno 2024-2025 - GiapponeGiappone

11° GIORNO – 5 GENNAIOAEROPORTO INTERNAZIONALE DEL KANSAI

Partenza per l’Aeroporto Internazionale del Kansai di Osaka con nostro o vostro volo.
Fine dei servizi.

Aeroporti. Post 1 di 5: Kansai (Osaka, Giappone) | Non sono ipocondriaco

12° GIORNO – 6 GENNAIO ROMA

Arrivo a Roma e fine dei servizi.

 

 

 

 

LA QUOTA COMPRENDE

Sistemazione in camera doppia in Hotel 3 stelle a Tokyo e Kyoto con bagni in camera privati e connessione WI-FI [su richiesta camera singola con supplemento]

  • Voli di linea in classe economica franchigia bagagli 20 kg,con scalo
  • Trasferimenti  in arrivo e partenza
  • Sistemazione in camera doppia in Ryokan a Kyoto con bagni in camera [su richiesta camera singola] FREE WIFI disponibile.
  • Colazione per tutti i giorni negli alloggi
  • Tratta in treno proiettile Shinkansen da Tokyo a Kyoto (CLASSE STANDARD posti prenotati)
  • Accompagnatore/trice giapponese in lingua italiana per tutta la durata del viaggio in Giappone (non è una guida)
  • Cena in izakaya 31 dicembre
  • Assistenza per tutta la durata del viaggio
  • Assicurazione medica di base (massimale 50.000€) + assicurazione bagagli 1500,00

     

  • Assicurazione ANNULLAMENTO AL VIAGGIO COPRE INTERO VALORE DEL VIAGGIO
  • Escursioni come da programma
  • Gadget
  • Gruppo privato su Whatsapp per conoscersi e organizzare le eventuali escursioni extra prima della partenza e per avere assistenza in ogni momento in Giappone una volta iniziato il tour.
LA QUOTA NON COMPRENDE
  • Tasse aereoportuali pari a euro 530,00 soggette a riconferma sino emissione biglietti aerei
  • Entrate ai musei, templi e attrazioni varie da pagare in loco
  • Tutti i pasti (ad esclusione delle colazioni comprese e cena del 31 dicembre)

     

  • Tutti gli spostamenti (ad esclusione della tratta Tokyo-Kyoto in Shinkansen compresa)
  • Gli extra in genere e tutto quanto non descritto in “la quota comprende”
  • Prenotazione biglietti attrazioni (sceglili in fase di iscrizione)



Egitto crociera in Dahabeya -Ponte 25 aprile e 1 maggio 2026

                                                      

NAVE HA 8  CABINE UN TOUR UNICO ED ESCLUSIVO VIP

…dedicato a chi è stato in Egitto,magari in crociera classica,ma vi faremo vedere cose MAI VISTE…

e dedicata ovviamente a chi è la prima volta che ci viene…

 

  Egitto: crociera in Dahabeya

La Dahabeya in arabo vuol dire la “Dorata” dato che ai tempi dei Faraoni erano fatte d’oro per navigare sul sacro Nilo. Come sappiamo tutti, il Nilo era un simbolo divino per i Faraoni e quindi le imbarcazioni dovevano essere all’altezza di essere portati da esso. Provando di imitare i Faraoni, i sultani ed i pascià del diciottesimo secolo hanno usato le Dahabeya come mezzo di trasporto sul Nilo in modo che fossero vicini alla ricchezza e allo splendore dell’antico Egitto. Le Dahabeya sono tipiche navi a 2 alberi a vela triangolare che navigano al di là della storia in modo che vi faccia fare un tuffo storico nella gloria del passato.

Visita esclusiva alle tombe di Nefertari

Dopo oltre 13 anni di chiusura, sarà possibile visitare due tra le più ricche e meravigliose sepolture dell’antica Kemet. Le tombe di Nefertari e Seti I, rispettivamente Grande Sposa Reale e padre di Ramesse II, accoglieranno di nuovo tutti coloro che vorranno rimanere incantati ed ammaliati dalle loro splendide decorazioni. Si tratta di visite ESCLUSIVE il cui costo del biglietto (già incluso nella quota) supera anche i 100.00 a persona.N.b.soggetta ad apertura.

                Escursione di Dendera ed Abydos

una delle visita piu belle e che si fa raramente negli ultimi 20 anni,una volta ci si andava anche con la nave… Abydos e’ un tempio unico,per conto di Seti I e suo figlio Ramsete II ,ha lo stesso concetto architettonico del tempio di Hatshepsut e quindi una parte costruita e una parte scavata ,su diversi livelli e ha delle pareti che sono una meraviglia dal punto di vista artistico ,in particolare la testimonianza dell’arte amareniana in bianco,mentre il tempio di Dendera e’ un tempio greco romano dedicato alla dea Hathour,ben conservato con tutto il suo complesso, e’ l’unico tempio dove si puo andare sul tetto e andare nelle cripte dove ci sono le rappresentanze della regine Cleopatra.

        Visita presso le tombe più importanti d’Egitto

PREVISTA VISITA ALLE TOMBE DEI NOBILI E VILLAGGIO NUBIANO, LO FAREMO IN FELUCA.HO INSERITO ANCHE LA VISITA DELLE TOMBE DEGLI ARTIGIANI, Deir el Medina (si proprio coloro che lavoravano alle tombe dei Re e delle Regine e dei Nobili) DOVE SI TROVA ANCHE QUELLA DELL’ARCHITETTO KA( il cui contenuto della tomba ha riempito una sala del museo egizio di Torino) e altre chicche che NESSUN OPERATORE VI SFIDO A CERCARE, include in un pacchetto in Egitto.
E ancora visite esclusive come quella all’isola di Soheil ad Aswan per ultimo per godere al meglio delle visite, il gruppo sarà tra le 18 e massimo 22  persone!

         Esclusivo itinerario nella terra dei faraoni

Fin dall’antichità imperatori romani, eruditi arabi e antichi viaggiatori si abbandonarono al fascino della terra dei Faraoni. E ancora oggi le piramidi di Giza, i templi di Karnak, le sepolture della Valle dei Re, con la tomba rupestre di Tutankhamon, ed i templi di Abu Simbel, emanano un fascino di rara intensità. Secolo dopo secolo la grande civiltà dell’antico Egitto ha saputo mantenere intatto il suo potere di attrazione, con le maestose vestigia dell’architettura, dell’arte e della tecnica, con l’eccezionale grado di perfezione della scrittura (geroglifici) e dell’arte orafa, e infine con una concezione globalizzante del mondo, nella quale scienza e religione formano un tutt’uno indissolubile.

Al Grande Museo Egizio (GEM) del Cairo si possono ammirare i Tesori di Tutankhamon esposti insieme per la prima volta, tra cui la maschera d’oro, l’imponente statua di Ramses II nella Grand Hall, la spettacolare Piazza dell’Obelisco con l’Obelisco Pendente e le 12 sale espositive che coprono millenni di storia egizia, dalla preistoria all’epoca romanaLe visite possono includere passeggiate nei giardini esterni e la presenza di ristoranti e negozi, in un’esperienza culturale immersiva e di design

 

Un pò di…teologia eliopolitana

Una barca sepolta per 4600 anni

Secondo la religione egizia, Eliopoli era il luogo per il culto del Sole, la più importante tra le divinità del pantheon egizio, chiamata Amon e successivamente Ra.

Quello del Sole attraverso il cielo era un vero e proprio viaggio in barca che si ripeteva ogni 12 ore in eterno, se le divinità del Bene riuscivano a tener testa alle divinità del Male sempre in agguato e pronte ad ostacolare il viaggio quotidiano del sole.

Per le 12 ore diurne il Sole era trasportato su una barca solare da varie divinità attraverso il cielo del mondo dei vivi, dopo il tramonto e le 12 ore successive ad esso, il sole attraversava il mondo ostile dell’oltretomba, dove varie divinità maligne tentavano di fermare la sua barca e sconfiggerlo.

Ad ogni alba, vedere spuntare il sole, per gli antichi egizi, significava sapere che per un altra volta il Bene aveva sconfitto il Male, che non aveva potuto fermare lo scorrere del tempo e impedire al sole di sorgere.

Oggi la barca solare di Cheope si trova al nuovo museo egizio Gem dove è stata spostata per incrementare la completezza delle collezioni conservate all’interno delle sale del Museo Egizio, dove non poteva mancare questo preziosissimo pezzo.

Il Quartiere Copto si trova a sud della parte moderna della città ed è senza dubbio uno dei quartieri più affascinanti della capitale egiziana. Non è un caso che l’UNESCO lo abbia dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1079.

La prima moschea, chiesa e sinagoga dell’Africa si trovano in uno spazio di meno di 500 metri.

 

1° Giorno: Roma – Cairo 24 aprile 

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto  e operazioni di imbarco. Volo diretto al Cairo.Arrivo in nottata.

Trasferimento in hotel.

Immagini Cittadella Cairo | Vettori Gratuiti, Foto Stock e PSD

2° Giorno: Cairo – Luxor

Dopo la prima colazione incontro con la guida ed visita alla Piana di Giza, a pochi km dal centro abitato dove si trova il Tempio della Valle e le tre Piramidi di Giza dedicate ai tre Faraoni della IV dinastia: Kheope, Kephren e Micerino.  

Le piramidi d’Egitto e la Necropoli di El-Giza - Arte Svelata

Segue la Sfinge, maestosa guardiana della Piramide di Kephren.

Archeologia: l'affascinante mistero della Sfinge di Giza, la più grande ...

Pranzo in ristorante .

Nuova luce su Tutankhamon. L'Egitto avvia il restauro del celebre sarcofago dorato del faraone - ArtsLife

Dopo il pranzo visita del nuovo  Museo Egizio,Gem (GRAN EGYPT MUSEUM),dove tra i numerosi reperti della storia faraonica si potrà ammirare la camera mortuaria meglio conservata al mondo, quella di Tutankhamon.

I Tesori di Tutankhamon: Tutto Queli che Devi Sapere

Dove si trova la tomba di Tutankhamon e perché si dice che sia maledetta

Nel nuovo museo,si potranno finalmente ammirare,tutti gli oltre 4000 gioielli che facevano parte del Tesoro, infatti nella vecchia sede,non essendoci spazio,non potevano essere esposti.

Il Tesoro di Tutankhamon alla Grande Halle de la Villette di Parigi - itParigi

 

È ufficiale: il Grand Egyptian Museum sarà inaugurato il 3 luglio - Il Giornale dell'Arte

Il GEM – noto anche come il Museo di Giza o come il Grande Museo Egizio del Cairo – ospiterà oltre 100.000 oggetti e reperti e avrà una superficie di ben 500.000 mq.

Tra questi, sono da segnalare:

  • La colossale statua di Ramses II, che è stata spostata dalla piazza Ramses del Cairo per essere posizionata nel grande atrio del museo.
    La statua, che è alta ben 12 metri e ha un peso di 83 tonnellate, è stata realizzata 3.200 anni fa.
    Fu scoperta nel 1820 dall’esploratore ed egittologo genovese Giovanni Battista Caviglia nel Grande Tempio di Ptah, vicino a Menfi, la capitale dell’Egitto durante l’Antico Regno.
  • Le statue di Tolomeo II e Arsinoe II, collocate anch’esse nel foyer del museo.
  • L’intero tesoro di Tuthankhamon, vale a dire il corredo aureo della celebre tomba del faraone bambino (1341 a.C. – 1323 a.C.) scoperta dall’archeologo inglese Howard Carter nel 1922.
    Il tesoro è composto da oltre 5.500 reperti, ora organizzati dall’Atelier Brückner ed esposti tutti insieme per la volta, in un’apposita galleria che occupa da sola 7.000 mq.
  • L’obelisco.
  • Altre migliaia di manufatti provenienti dal Museo Egizio del Cairo e da altri musei e siti archeologici egiziani.

Avremo la fortuna adesso poter ammirare,moltissimi oggetti importanti,tra cui la Barca Solare.

Nel 1954, durante gli scavi nella piana di Giza, gli archeologi della squadra del grande professore Kamal el Mellakh  fecero una scoperta straordinaria nelle sabbie a valle delle tre Piramidi, in una fossa scavata a Sud della Grande Piramide di Cheope: in una camera sotterranea sigillata ed intatta per oltre 4600 anni, si era conservata, scomposta in 1224 pezzi, una barca solare.

Le condizioni del legno, straordinariamente, erano ancora buone nonostante i millenni passati, ciò probabilmente alle condizioni di conservazione sotto la sabbia del deserto.

Gli archeologi stupefatti dal ritrovamento hanno impiegato oltre 13 anni per rimontare l’antichissima imbarcazione, un puzzle da migliaia di pezzi!

Il risultato straordinario è stato un elegante imbarcazione dalla forma di tradizionale egizia a mezzaluna, la cosiddetta ‘feluca’, lunga 43 metri e larga 5 metri, munita di 5 remi per lato più due remi a poppa con la funzione di timoni della barca di Cheope.

Il legno di cedro con cui è stata costruita l’imbarcazione è probabilmente di importazione fenicia, i cedri del Libano erano infatti famosi nell’antichità per la loro qualità pregiata perfetta per la costruzione di imbarcazioni resistenti. Per la barca solare del faraone Cheope non si poteva che utilizzare un legname davvero pregiato!

Le due barche solari con le quali il sole attraversava il giorno e la notte erano chiamate Maati, ossia le barche della dea Maat, principio della giustizia, dell’equilibrio, della regolarità dei cicli e della legge.

Queste due barche, trasportando con regolarità il sole assicuravano infatti l’ordine cosmico. La barca solare del mattino, quella a bordo della quale il sole sorgeva trasportava il sole sotto le sembianze di Khepri. Khepri come divinità antropomorfa dell’antico Egitto aveva la forma dello scarabeo.

Gli scarabei stercorari infatti hanno l’abitudine di trasportare facendole rotolare palline di sterco, la cui forma sferica ricordava agli antichi egizi la sfera solare.

A mezzogiorno il sole diventava Ra e al tramonto Atum. Dopo il tramonto, con il calare delle tenebre, il sole prendeva le sembianze mummiformi del dio If, esaliva sulla barca della notte che avrebbe attraversato l’oltretomba, chiamato Amduat, pieno di pericoli.

La barca solare notturna si chiamava Mesketet e le varie divinità protettrici che la conducevano, dovevano affrontare le insidie del serpente Apopi, un pitone enorme che intendeva ogni notte fermare il tempo bloccando la traversata della barca solare.

Secondo la mitologia egizia questo evento si verificò una sola volta, con la malattia del figlio di Iside, per il dolore estremo della madre. Il sole non risorse dall’oltretomba sino alla gceuarigione del piccolo.

Trasferimento all’aeroporto del Cairo e partenza con volo diretto a Luxor. 

Cena libera e pernottamento.

3° Giorno: Luxor – Dendera e Abydos-Karnak-Luxor 

Prima colazione e partenza per la visita di questi due incredibili templi. Chi è già stato in Egitto, non li avrà visitati e sicuramente è una delle più interessanti visite di tutto il tour.

Escursioni da Luxor: Dendera e Abydos | Girovagando con Stefania - Blog di viaggi e trekking

Sulle pareti di ammirerete bassorilievi UNICI in tutto l’antico Egitto, solo qui ci sono anche il famoso romanzo su Ramsete dello scrittore Christian Jacq inizia narrando le vicende di un giovane Ramses dal suo scontro con un gigantesco toro, sotto gli occhi attenti del padre (il grande sovrano Sethi) che alla fine dello scontro taglia a Ramses il ricciolo di infanzia, segno che la sua infanzia è terminata, fino alla sua ascesa al trono; infatti, nonostante Ramses abbia avuto il coraggio di affrontarlo, ma non la capacità di sconfiggerlo, Sethi ha ritenuto adatto a iniziare il suo cammino, che inizia col dominare la propria paura. Osteggiato dal fratello maggiore Shenar, abile nei complotti e sicuro di divenire nuovo faraone alla morte del padre, Ramses si troverà costretto a superare parecchi pericoli, fra cui attentati mossi dallo stesso Shenar, sfide con divinità.

Abydos | Tempio di Seti I | Tempio di Osiride

Il tragitto che da Al-Gezira conduce a Dendera costeggia per vari tratti i canali laterali del Nilo. Lungo i circa 80 chilometri di strada il paesaggio si presenta con vaste aree coltivate e, ad occidente, con ampie zone brulle e sassose che annunciano l’inizio del deserto che prosegue senza interruzioni in Libia, Algeria e Marocco. Attraversammo piccoli villaggi, fatti di case color fango ad un unico piano, immersi in vere e proprie oasi di verde. E’ incredibile che questo paese, dalla storia millenaria, non ci sarebbe se non esistesse il Nilo che ha reso fertile una sottilissima lingua di terra, larga appena qualche chilometro, in mezzo ai sassi e alla polvere. L’Egitto è un paese veramente singolare, un paese “verticale” e stretto lungo le centinaia di chilometri del suo corso d’acqua. E sulle rive di questo fiume è nata una delle più antiche civiltà della storia, seconda solo a quella, di gran lunga meno duratura, che si sviluppò appena qualche secolo prima nella non distante Mesopotamia, un’altra terra stretta intorno ai fiumi, il Tigri e l’Eufrate.

tour del tempio di Dendera dal porto di Safaga
Il Tempio di Hathor a Dendera finalmente ci accolse con le sue bellissime colonne colorate, con i capitelli raffiguranti il volto della dea, e con il suo tetto in pietra. L’atmosfera era completamente diversa rispetto a Luxor. E’ qui, nella Galleria dei Re del Tempio di Sethi I, che il figlio Ramesse II fece scolpire una importantissima lista riportante la titolatura (limitata al nome personale e al nome del trono) dei 76 faraoni che avevano preceduto il padre, depurata dai nomi di quelli giudicati indegni quali gli usurpatori hyksos del secondo periodo intermedio, la regina faraone Hatshepsut e tutta la dinastia eretica amarniana che ebbe in Akhenaton il suo capostipite. Al termine rientro a Luxor e cena e  pernottamento a bordo.

Sotto sito di Dendera.

tour del tempio di Dendera dal porto di Safaga

 

Visita del tempio di Karnak al tramonto.Le visite della giornata si concludono in tempo per ammirare il tempio di Luxor con la luce del tramonto ed illuminato con luci artificiali che creano un’atmosfera quasi irreale e incredibile.

Il Santuario di Karnak, situato a pochi chilometri, è probabilmente il complesso monumentale più grandioso mai costruito, con uno sviluppo che proseguì per 1500 anni: è un susseguirsi di cortili, recinti sacri, statue, spettacolari sale colonnate, templi dedicati a diverse divinità, in pratica una summa dell’architettura e dell’arte dell’Antico Egitto. Il tempio di Karnak,occupa quasi mezzo chilometro quadrato. L’unica parte facilmente accessibile è la cinta muraria del tempio di Amon. Ci sono due vie d’accesso da Luxor : dalla Corniche, piegando verso l’interno un po’più a nord, oppure lungo la Sharia elKarnak, seguendo più o meno il Viale delle sfingi che un tempo connetteva i templi di Luxor e di Karnak, passando davanti alla torreggiante porta di Evergete II e alla cinta muraria. Il grande tempio di Amon è un susseguirsi impressionante e infinito di piloni,cortili e sale colonnate, obelischi e colossi. Reca il marchio di decine di regnanti nel corso di tredici secoli. Le rovine rimasero semisepolte nel limo del fiume per un tempo altrettanto lungo e furono liberate dagli archeologi a metà ’800. La grande sala ipostila è la gloria di Karnak, una foresta di colonne gigantesche che occupano un’area di 6000 mq. (per avere un’idea, potrebbe contenere insieme la basilica di S. Pietro e la cattedrale londinese di S. Paul).

Karnak Temple: History & Travel Guide - Explore Luxor

Questo tempio era dedicato alla triade tebana di Amon-Min-Mut e Khonsu; mentre Marna è opera di numerose dinastie, il tempio di Luxor si deve principalmente a duefaraoni del Nuovo Regno e risale all’apogeo artistico del periodo. Il tempio fu fondato da Amenofi III (1417-1379 a.C.) della XVIII dinastia, al quale si devono anche il terzo pilone di Karnak e i colossi di Memnone, dall’altra parte del fiume. I lavori furono sospesi durante il regno del figlio Akhenaton, ma furono poi ripresi sotto Tutankhamon e Horemheb; Ramesse II poi aggiunse un cortile a doppio colonnato e un grande pilone incorniciato da obelischi e colossi. Stupefacenti sono: il cortile di Ramesse II, quello di Amenofi III, la Salaipostila e il Viale delle Sfingi, che conduce a Karnak.

4° Giorno: Luxor – Esna

Prima colazione a bordo.Visita di della necropoli di Tebe con la Tomba della Regina Hatshepsut, tomba di Seti I e :

            INGRESSO INCLUSO ALLA VISITA DELLA TOMBA DI NEFERTARI! 

Il ciclo pittorico che decora la tomba ipogea di Nefertari è uno dei più completi e significativi del nuovo regno. Questa vasta tomba scoperta nel 1904 dall’egittologo Ernesto Schiaparelli, purtroppo deturpata e saccheggiata al punto da essere priva della mummia, è collocata nel versante settentrionale della Valle delle Regine e presenta una pianta molto articolata.
È infatti diversa rispetto alle tombe di altre regine (solitamente più semplici e dotate solo di una camera funeraria), e si ispira piuttosto alle sepolture faraoniche della vicina Valle dei Re. Sulle pareti della seconda scala discendente, la decorazione è anche a rilievo. I dipinti raggiungono apici di qualità nell’ambito dell’arte funeraria egizia soprattutto per la ricchezza di colori (verde, blu egiziano, rosso, ocra gialla, bianco e nero) e di dettagli, mentre i temi e i contenuti rispettano le indicazioni contenute nel Libro dei morti. Le immagini descrivono il viaggio di Nefertari verso l’aldilà, durante il quale incontra molte divinità tra le quali Osiride e Iside. Al termine del ciclo pittorico, Nefertari si tramuta in Osiride (dio dei morti), con il conseguente, auspicato raggiungimento dell’immortalità e della pace eterna.

Nefertari era la “Grande sposa reale” del faraone Ramses II, nonché una delle più celebri regine d’Egitto. La sua tomba venne scoperta nel 1904 dall’egittologo italiano Ernesto Schiaparelli durante gli scavi eseguiti a Bibân el-Harîm (Valle delle Regine), luogo che anticamente era chiamato Ta set neferu. Purtroppo la tomba era stata saccheggiata, probabilmente già da tempo molto lontano. Non fu trovata nessuna mummia, solo pezzi del coperchio del sarcofago di granito e piccoli frammenti del sarcofago di legno coperto con foglia d’oro. Dell’antico corredo funebre non era rimasto quasi niente. Ma la scoperta della tomba di Nefertari era comunque un’avvenimento importante.

Guida alla visita alla Tomba di Nefertari: la tomba più bella d'Egitto - GuideTuristiche

Stupendi bassorilievi e iscrizioni ne coprivano interamente le pareti ed erano modellati in leggero rilievo su uno strato di stucco col quale tutte le pareti e il soffitto furono coperti, non essendo lo strato di roccia calcarea, nella quale la tomba è scavata, abbastanza omogeneo e compatto da potersi lavorare direttamente. Purtroppo, quando Schiaparelli entrò per primo nella tomba di Nefertari, si trovò davanti a un monumento già molto deteriorato a causa delle infiltrazioni di acqua piovana che si insinuarono tra la roccia e lo strato di stucco. Questo era in alcuni punti caduto e in molti altri minacciava di cadere, rendendo necessario un lungo e paziente lavoro di consolidamento. Ciononostante, in quella parte, che è la maggiore, dove le decorazioni rimanevano intatte, la grandezza delle figure, la vivacità dei colori, l’armonia e la sicurezza dello stile fanno di questa tomba una delle più belle della necropoli tebana, paragonabile anche a quelle della Valle dei Re (Visita e ingresso facoltativo alla Tomba di Tutankamon). Questa, dall’altra parte del Nilo rispetto a Luxor, è la testimonianza della stessa ossessione per la morte e la resurrezione che diede vita alle piramidi. Ricordandosi di come queste ultime non fossero state in grado di proteggere le mummie dei faraoni dell’Antico Regno, i sovrani delle epoche successive optarono per l’occultamento, sprofondando le proprie tombe nell’arida terra delle colline tebane e perpetuando la propria memoria con giganteschi templi funerari eretti nella pianura ai piedi delle colline stesse (per es. il Tempio di Hatshepsut a Deir el- Bahri). Nel corso dei millenni la necropoli è stata spogliata di moltissimi tesori, eppure conserva ancora un patrimonio ineguagliato di monumenti funerari. Le tombe più grandiose sono quelle che si trovano nella Valle dei Re e nella Valle delle Regine. Isolata in mezzo alle aridissime colli-ne tebane, lontana dalle altre aree della necropoli, la Valle dei Revoleva essere l’ultima ”polizza assicurativa”sulla vita eterna. Queste tombe segrete dei faraoni del Nuovo Regno furono concepite e progettate (come già detto in precedenza) per conservare in eterno le mummie e i corredi funebri dei sovrani. La maggior parte non raggiunse lo scopo, ma i loro pozzi e i fantasmagorici dipinti murali lasciano ancora senza fiato. Nelle tombe più buie e meno affollate da turisti è ancora possibile immaginare, a occhi chiusi, la discesa nell’aldilà e la paura dei ladri che sfidarono le pericolose trappole che abili architetti avevano sistemato nell’interno delle strutture funebri. Le sepolture reali datano dall’inizio della XVIII dinastia fino alla fine della XX.

n.b questa visita è soggetta a disponibilita’ apertura da parte autorita’ egiziane,spesso viene chiusa senza alcun preavviso,in tal caso sara’ sostituita con altra visita.

Si lascia Tebe per far visita ai Colossi di Memnone, situati a circa 1km ad est di Madinat Habu ,(dove si visiterà il Tempio di Habu), sono due gigantesche sculture che in origine affiancavano l’ingresso al tempio funerario di Amenofi III. Rivolti a oriente e alti oltre 16,50 m (più la base di m. 2,30), rappresentano entrambi il re suddetto seduto nella posa tradizionale. Ai due lati del trono si trovano due piccole figure femminili, quella della regina Mutemuia, madre di Amenofi III, e di sua moglie Tiyi ( i nonni di Tutankhamon). Nel 27 a.C. un terremoto provocò nel colosso nord una lunga fenditura che, secondo Strabone, arrivava fino alla cintola. Ciò determinò il fenomeno in base al quale la statua, all’alba, quando la pietra comincia ad asciugarsi dell’umidità della notte, emetteva un suono simile alla vibrazione di una corda di chitarra.

Sotto il Tempio di Habu.

Tempio di Medinet Habu > Storia e caratteristiche > Landious Travel

Si prosegue con la visita del tempio di Hatshepsut ,cavata nella ripida parete rocciosa, il tempio funerario di Hatshepsut a Deir al-Bahri è uno spettacolo mozzafiato. La sua posizione è superba: il tempio è disposto su una serie di ampie terrazze sovrapposte, il cui livello superiore si confonde nel roccioso anfiteatro calcareo che lo accoglie.

Hatshepsut Temple Luxor | Sightseeings, Luxor Attractions

Fu disegnato durante la XVIII dinastia da Senenmut, architetto della regina Hatshepsut. Nonostante i danni arrecati da Ramses II e la trasformazione in monastero con l’avvento del cristianesimo, gli scavi del sito continuano a rivelare splendide decorazioni; inizio della navigazione verso Esna e passaggio della chiusa. Cena e pernottamento a bordo.

5° Giorno: El Kab – Edfu

Pin su El-Kab - Nekheb

Prima colazione. In mattinata visita di El Kab,una parete di arenaria lungo il Nilo, dove si trovano alcune tombe scavate nella roccia risalenti all’inizio della XVIII dinastia (dal 1550 al 1295 a.C.). A El Kab si visiterà la tomba di Ahmose, figlio di Ibana, che contiene importanti informazioni biografiche relative alla guerra di liberazione contro i sovrani Hyksos, quando il principe dell’Alto Egitto assediò la città di Avaris nel delta del Nilo. Poi le tombe di Paheri e Renni, nomarchi di Nekheb durante la XVIII dinastia, in cui sono raffigurate scene agricole e di offerte, e la tomba di Setau, un sacerdote al servizio della dea Nekhbet durante il regno di Ramsete III.

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Pranzo a bordo e navigazione verso Edfu. La cittadina provinciale di Edfu, situata sulla sponda ovest del Nilo, è all’incirca equidistante da Luxor (115 km) e da Aswan (105 km). Questo piccolo centro abitativo vanta il tempio di culto meglio conservato di tutto l’Egitto, dedicato al dio dalla testa di falco Horus.

Tempio di Horus | Tempio di Horus Egitto | Il Tempio di Horus

E’ un edificio enorme, costruito in epoca tolemaica, ma secondo i canoni dell’architettura faraonica, così che consente di farsi un’idea precisa di com’era la maggior parte dei templi. Iniziato nel 237 a.C. e terminato solo 180 anni più tardi, nel 57 a.C., con la posa delle monumentali porte. Il luogo in cui sorge era considerato sacro già in epoca predinastica, quando una semplice capanna proteggeva il simulacro del dio (cioè una statua a forma di falco). Il grande complesso presenta la classica successione di ambienti sempre più piccoli e oscuri, in graduale progressione simbolica fino al buio del segreto sacrario. Le pareti,coperte d’incisioni, rivelano cerimoniali e riti occulti dai quali il pubblico era escluso, oltre a ricette per profumi e unguenti di destinazione sacrale, formule magiche, utili all’interpretazione delle concezioni religiose egizie. Cena a bordo e pernottamento.

6° Giorno: Edfu – Kom Ombo

Prima colazione. Visita a Gebel El SILSILA , in arabo significa “il monte della catena”, questo sito riveste una notevole importanza sin dall’epoca dell’Antico Regno, per il suo ruolo di zona limitrofa tra Egitto e Nubia e per delle importanti cave di pietra presenti nel suo territorio, che sarebbero state sfruttare da greci e romani in successivi periodi di dominazione.

Archaeology Of The Ancient Egyptian Working Man: The Gebel el-Silsila Quarries - EgyptToday

Nella zona sono state rinvenute numerose iscrizioni, stele e una sfinge incompiuta attribuibile ad Amenothep III. Cappelle rupestri sono state rinvenute insieme ad un tempio consacrato a Horemheb, costruito in memoria della sua vittoria contro i Nubiani.

Pranzo a bordo e navigazione verso Kom Ombo.

Visita del tempio dedicato alle due Divinità Haroeris, il Dio Falco, e Sobek, il Dio Coccodrillo. Case dalle facciate colorate, campi di canna da zucchero, orti e aranceti. E’questo il cuore della Nuova Nubia, territorio a nord di Assuan che, in seguito alla costruzione della Diga Alta e alla creazione del grande lago Nasser, ha accolto buona parte dei rifugiati nubiani. La Valle del Nilo, qui stretta tra aride pareti rocciose, si apre improvvisamente, occupando il fondo di un antico lago. Nel cuore della fertile area sorge Kom Ombo, centro agricolo con un grande zuccherificio.

Kôm Ombo Attività per gruppi: il MEGLIO del 2022 - Cancellazione GRATUITA | GetYourGuide

Il luogo è celebre per le imponenti rovine di un tempio, costruito sulla piatta cima di una collina, unico esempio in Egitto di complesso monumentale dall’aspetto di acropoli : questo è il Tempio di Sobek e Haroeris. Aristocratica e solenne l’immagine di questo antico complesso che domina i campi coltivati e le acque del Nilo. Fu costruito in epoca tolemaica e la particolarità del tempio è quella di essere un edificio”doppio”, che unisce allo schema tolemaico classico il dualismo di molti elementi, con due entrate, una doppia fila di porte parallele e un duplice santuario, realmente separato da un muro divisorio. Questo si deve al fatto che il tempio è contemporaneamente dedicato a due divinità differenti: la parte meridionale è consacrata a Sobek, dio coccodrillo, mentre quella settentrionale al dio guaritore Haroesis, Horus il Grande dalla testa di falco.

Cena a bordo e pernottamento.

7° Giorno: Kom Ombo – Aswan 30 aprile 

Prima colazione. Navigazione verso Awsan. Pranzo a bordo.

Dopo pranzo vi attende la visita all’isola di File con il suo magnifico tempio di Iside che stregano e affascinano i visitatori sin dall’epoca tolemaica, alla quale risale la costruzione di gran parte del complesso.

Aswan City Information | Travel To Egypt

Dopo la costruzione della prima diga di Aswan, il livello delle acque salì e queste cominciarono a lambire e a montare intorno al tempio, sommergendolo per metà dell’anno, quando ai turisti non restava che ammirarne la presenza indistinta al di sotto dell’acqua trasparente. Una volta capito che la nuova Grande Diga avrebbe sommerso File per sempre, l’UNESCO e le autorità egiziane organizzarono un’operazione massiccia (1972-80) per smontare i templi e ricollocarli i sulla vicina isola di Aglika, che venne sistemata in modo da assomigliare al sito originale.

Aswan Philae temple, High Dam, Unfinished Obelisk Private Tour , Assuan - 2022 - Viator

Dopo qualche anno però cominciò ad affiorare una forte umidità ai basamenti delle strutture architettoniche perché il terreno, su cui erano stati posti, cedeva per il peso; si dovette quindi intervenire con con efficaci e prolungati sistemi di consolidamento ed oggi la nuova File è in posizione magnifica, come un gioiello nel lago azzurro. Il complesso del tempio è una splendida fusione di architettura egizia e greco-romana e si armonizza perfettamente con l’ambiente.

Top 10 tourist attractions in Aswan - EgyptToday

Gita sul Nilo in feluca passando davanti al mausoleo dell’Agha Khan, (non andiamo sull’inflazionata isola Elefantina) per visitare l’isola di Soheil   e il villaggio nubiano :

Villaggio nubiano - Gharb Soheil, cosa vedere e come arrivare

 

ma con le visite a questi magnifici templi ,ha termine la giornata; gli ultimi raggi di sole al tramonto ci accompagnano verso il rientro a bordo lasciandoci stupefatti per tutte le testimonianze della grande Civiltà egizia che abbiamo visto e ammirato durante questi giorni di viaggio.

Cena a bordo e  pernottamento.

8° Giorno: Aswan -Abu Simbel 1 maggio 

Prima colazione a bordo e sbarco dalla motonave. Ultimazione visite in questa zona e partenza per Abu Simbel. Sistemazione in hotel. Spettacolo di suoni e luci al Tempio di Abu Simbel.

Pranzo e cena inclusi.

Abu Simbel, visita al grandioso complesso monumentale costituito dal Grande Tempio di Ramses (o Ramsete) II e il Tempio di Hathor. Ma facciamo un passo indietro per meglio capire i fatti che hanno determinato l’attuale situazione nella Bassa Nubia. Oggi la Bassa Nubia può essere citata a pieno titolo come uno degli esempi più evidenti dell’intervento dell’uomo sull’ambiente, intervento che può modificare in profondità l’assetto originario, creando paesaggi del tutto nuovi. Di colpo apparve chiaro anche all’opinione pubblica: la costruzione della Diga Alta di Assuan avrebbe sommerso nella Bassa Nubia un’ampia fascia della Valle del Nilo, cancellando di colpo non solo campi e villaggi, ma anche straordinarie testimonianze dell’Egitto faraonico.
All’ondata di emozione generale seguì, l’8 marzo 1960, un solenne appello lanciato dall’UNESCO, che conferì al problema una dimensione mondiale e mise in moto una serie d’interventi finanziari e scientifici decisivi.

Gita con pernottamento ad Assuan da Luxor con visita al Tempio di Abu Simbel - 2022 - Viator

La motivazione fondamentale per la visita di questa regione del Sud Egitto rimane tuttavia legata a quei 14 grandiosi templi e monumenti che, disseminati lungo questo tratto della Valle del Nilo e condannati a essere inghiottiti dal lago, sono stati invece smontati e ricostruiti al riparo dalle acque. Si tratta di uno straordinario patrimonio storico e artistico, che merita un’attenta visita anche perché immagine chiarissima dell’ideologia politico-religiosa della società che lo produsse. Questa tocca il vertice nel Grande Tempio di Abu Simbel, dove il faraone appare divinizzato già in vita e compare con dignità e dimensione pari a quelle delle massime divinità del Paese. Impossibile, però, non correre col pensiero anche alla grandiosa opera di salvataggio e all’eccezionale tecnologia che la rese possibile. Un lavoro davvero difficile e complesso, che idealmente richiama le fatiche ciclopiche sostenute dagli antichi costruttori di questi templi. Dopo aver scartato numerosi progetti troppo audaci e di difficile realizzazione, venne approvato il progetto dello scultore egiziano Ahmad Osmad che prevedeva di tagliare in numerosi blocchi i templi e di ricomporli, come un enorme puzzle, in un luogo più sicuro, poco distante dal sito originale. I lavori iniziarono nella primavera del 1964 quando il lago Nasser aveva raggiunto un’altezza tale che i templi dovettero essere pro-tetti da delle paratie. I due templi furono divisi, rispettivamente, in 807 e 235 blocchi del peso massimo di 20 tonnellate e accuratamente numerati. I tagli dei vari blocchi vennero eseguiti in modo da essere il meno visibili possibile una volta ricomposti. I due edifici furono quindi ricomposti in una posizione 65 m più in alto e 200 m verso l’interno rispetto all’originale (ciò ha ritardato, di qualche minuto, il raggio di sole che penetra all’interno del tempio illuminando la statua del faraone, e questo avviene due volte all’anno: il 21 febbraio – giorno della nascita di Ramesse II e il 22 ottobre – il giorno della sua incoronazione). Per dare solidità al complesso i due templi furono fissati ad una struttura di cemento armato quindi ricoperti da cupole di cemento con una campata rispettivamente di 50 e 24 m con all’interno uno spazio libero di 19 e 7 m, spazi destinati a contenere varie infrastrutture turistiche. Per eseguire questi”faraonici”lavori furono impegnate circa 2000 maestranze tra le quali avevano un ruolo rilevante e deli- cato numerosi tagliatori delle cave di marmo di Carrara, che eseguirono i tagli per dividere in blocchi i due monumenti. I lavori furono completati nell’estate del 1968, cioè dopo soli 4 anni.

Entrambi i templi sono stati costruiti durante il regno di Ramesse II (nato nel 1297 a.C., regnò dal 1278 al 1213 data della sua morte) e furono completati per il trentesimo anniversario del suo regno, cioè nel 1248 a.C.. Trenta anni per costruirli e soli 4 per smontarli e ricostruirli (è una semplice considerazione). Il tempio grande è consacrato al dio Amon-Ra di Tebe e a Harmakhis(6) di Eliopoli che erano le principali divinità dell’Alto e Basso Egitto. Inoltre, in questo luogo, si veneravano il dio Ptah di Menfi e lo stesso Ramesse II divinizzato. Nel“sacta santorum”, cioè nel fondo del Grande tempio, ci sono infatti 4 statue: (da sinistra a destra) Ptah, Amon-Ra, Ramesse II, e Harmakhis. Il tempio più piccolo è invece consacrato alla dea Hathor e alla sposa favorita di Ramesse, Nefertari divinizzata anche lei come il marito. Non si conoscono i motivi perché Ramesse II decise di far costruire i templi in questi luoghi, si è praticamente certi che la costruzione fu il principale passo per la sua completa divinizzazione, ma la scelta di erigere questi maestosi monumenti nella Nubia fu, probabilmente, dovuto al fatto di dare un forte segno del potere faraonico in queste terre molto importanti per l’economia dell’Egitto dell’epoca a causa delle miniere di rame e d’oro che si trovavano in questa regione.

9° Giorno Abu Simbel-Aswan-Cairo

Prima colazione in hotel e partenza per  Aswan .Visita alle cave di granito e all’obelisco incompiuto.

articoloflash – IL GIGANTESCO OBELISCO INCOMPIUTO DI ASSUAN | Misteri del passato

L’obelisco incompiuto costituisce una rara opportunità di considerare questo complesso processo e la difficoltà di dare forma ai grandi blocchi di pietra che hanno fatto parte della maggior parte dei monumenti presenti in Egitto.

Durante la visita alle rovine dei siti monumentali sparsi per tutto l’Egitto, è raro fermarsi a riflettere sulle varie fasi necessarie alla loro realizzazione. L’obelisco incompiuto costituisce una rara opportunità di considerare questo complesso processo e la difficoltà di dare forma ai grandi blocchi di pietra che hanno fatto parte della maggior parte dei monumenti presenti in Egitto.

l`obelisco situato a circa 2 km a sud della città di Assuan, in Egitto, lo si può contemplare: gigante, alto e ancora disteso nel suo letto di granito rosa. Parliamo dell’Obelisco incompiuto di Assuan, abbandonato nel luogo di costruzione probabilmente per una frattura in fase di lavorazione.

Trasferimento  in aeroporto e volo per il Cairo. Cena e pernottamento in hotel.

10° Giorno: – Cairo – Roma o altre città italiane

Prima colazione .Ci si sposta poi alla Cittadella di Saladino, posizionata sulla collina Muqattam, vicino al centro storico del Cairo, che l’ha resa famosa per il belvedere sulla citta’. La Cittadella fu fortificata da Saladino Ayyubide tra il 1176 ed il 1183, per proteggere l’Egitto dai crociati, la cittadellacontiene la Moschea di Mohamed Ali, costruita tra il 1828 e il 1848, detta anche Moschea di Alabastro. Al termine visita speciale al Cairo Copto dove sono trovate la Chiesa Sospesa, la Chiesa di San Sergio e la sinagoga di Ben Ezra .

Visita guidata del quartiere copto del Cairo, Il Cairo - Civitatis

La Cittadella del Cairo è un vasto complesso fortificato situato su una collina che domina la città. Costruita dal Saladino nel XII secolo per difendere la città dagli attacchi dei crociati, la Cittadella offre un panorama mozzafiato sulla città.

La Cittadella del Cairo in Egitto - Guida Visita 2025 | archètravel

La principale attrazione della Cittadella è senza dubbio la Moschea di Muhammad Ali, con i suoi due minareti gemelli, l’elegante cortile rivestito di alabastro e gli interni illuminati da lampadine sospese al soffitto.

Cairo copto | il cairo quartiere copto

Il Cairo Copto è un piccolo quartiere che racchiude importanti testimonianze della presenza cristiana in Egitto. Tra le attrazioni più importanti del quartiere, vi sono la Sinagoga Ben Ezra, il Museo Copto e i resti della Fortezza Babilonia del Cairo.

Tour di un giorno privato alla scoperta del Cairo copto e islamico

Tardo pomeriggio,trasferimento in aeroporto e volo di ritorno  in Italia .Fine dei Servizi.

NB : I tempi di navigazione e l’ordine delle escursioni sono soggetti a variazioni.

La quota comprende:

  • Volo internazionale Roma -Cairo-Roma franchigia bagaglio 20 kg
  • 2 voli interni Cairo-Luxor e Aswan Cairo franchigia bagaglio 20kg
  • Tutte le visite e trasferimenti con bus privato e guida egittologo in lingua italiana sistemazione a bordo della nave e trattamento di pensione completa a bordo.
  • Biglietti ingressi a 3 tombe valle dei Re e Regine compresa Tomba di Nefertari
  • Biglietto di ingresso al nuovo Museo Egizio
  • 6  pernottamenti a bordo Dahabeya (oppure 2 notti 5***** a Luxor e 4 a bordo)
  • 3  pernottamenti in hotel  4**** e  5***** trattamento camera e colazione e cena(tranne 1 cena)
  • Pranzi come da programma
  • Visite e ingressi come in programma
  • Kit da viaggio
  • Assicurazione medica  (massimale 50.000,00) bagaglio (1.500,00)
  • Assicurazione ANNULLAMENTO AL VIAGGIO COPRE INTERO COSTO DEL TOUR

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali € 460,00 ( da riconfermare all’emissione del biglietto)
  • Visto € 45,00
  • 1  cena
  • Mance per guida,autisti,e equipaggio,facchini e camerieri
  • Tutto ciò non indicato nella voce “la quota comprende”

 

N.B L’APERTURA O LA CHIUSURA DI ALCUNI SITI, SOPRATTUTTO TOMBE,DIPENDE DALLE AUTORITA’ EGIZIANE,LE QUALI ANCHE SENZA PREAVVISO,POSSONO DECIDERE DI CHIUDERE I SITI E ALCUNE TOMBE PREVISTE NEL PROGRAMMA

 




Londra-Gloucester-Bath e Mercatini Natalizi

                                        LONDRA-GLOUCESTER-BATH 

                 E I MERCATINI NATALIZI DELL’INGHILTERRA DEL SUD

 

5 Dicembre – 9 Dicembre 2025

 

5 DICEMBRE Roma o altre citta’,Londra

Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e volo diretto a Londra.Arrivo  e incontro con la guida in lingua italiana   e spostamento con la linea Heatrow Express che raggiunge il centro di Londra in soli 20 minuti,e lasciati bagagli in hotel,

Il London Bridge ha il suo mercatino di Natale nel 2025: Date e informazioni

inizio  alla visita della città con guida italiana e mezzi pubblici e ai mercatini di Camden. Pomeriggio a disposizione per attività individuali o escursioni facoltative che vi saranno proposte prima della partenza, o per lo shopping.

I migliori mercatini di Natale di Londra da visitare in questo momento

Pernottamento  in hotel in posizione centrale.

6 DICEMBRE Londra 

Prima colazione in hotel e  visita della città di Londra con guida italiana inclusa.

Londra, Regno Unito - Turismo, notizie, info, cosa vedere

Attualità: Londra ancora miglior città del mondo - Complitaly

Londra - Saluti da ...

Al termine della visita,non avrete che imbarazzo della scelta,per i mercatini natalizi da visitare in autonomia.

Anche quest’anno, a Natale, Southbank Centre si trasforma in un villaggio di ispirazione nordica in concomitanza del Wintertime Festival, il festival invernale che si svolge lungo il Tamigi e su cui sorge il Winter Market, altro imperdibile mercatino di natale.

Christmas markets 2025 - London Guide

Lungo Queen’s Walk, da Southbank Centre al London Eye, il mercatino è in puro stile tedesco con chalets in legno e vendita di una vasta gamma di regali fatti a a mano e prelibatezze della Germania come Glühwein (vin brulè), bratwursts e Kölsch (famosa birra di Colonia). Nascosto tra gli chalets si trova Santa’s Secret Village. mano e prelibatezze della Germania come Glühwein (vin brulè), bratwursts e Kölsch (famosa birra Colonia).

Guida pratica per il tuo Dicembre a Londra

Pernottamento  in hotel.

7 DICEMBRE LONDRA-BATH

Prima colazione in hotel.Trasferimento  al mattino presto , in treno a Bath.

Bath: cosa vedere e cosa fare oltre le terme | Dove Viaggi

Visita alle tante attrazioni storico artistiche che la città offre. L’anima raffinata della città si esprime per la presenza di un gran numero di edifici georgiani che sono il simbolo della città.
L’architettura georgiana è il nome dati dagli inglesi agli stili architettonici che si sono sviluppati fra il 1720 e il 1820 e deriva dai nomi dei quattro re George che si sono susseguiti in questi anni. È caratterizzata dall’utilizzo di precisi calcoli matematici per stabilire le proporzioni (per esempio delle finestre rispetto alle dimensioni di una stanza) ed è dal rispetto della simmetria.

Bath's Official Tourism Information Site | Visit Bath
Massimo esempio di architettura georgiana a Bath e, tra le cose da vedere assolutamente, il complesso del Circus: una residenza circolare divisa in tre parti uguali con la pietra color miele tipica della zona di fronte ad un grande parco. Da non perdere anche il Royal Crescent un semicerchio di case a schiera il cui numero 1 trasformato in una casa museo con mobili e decorazioni originale dell’epoca.

Dopo aver concluso la visita al Circus e al Royal Crescentun semicerchio di case a schiera il cui numero 1 trasformato in una casa museo con mobili e decorazioni originale dell’epoca si visita il complesso delle Terme Romane, una delle attrazioni principali della città: l’ingegno dell’imperatore Vespasiano nel 75 d.C. portò a sfruttare le sorgenti di acqua calda della zona e alla costruzione di queste terme oggi trasformate in un museo.
Vale la pena partecipare ad una visita guidata durante la quale sarà possibile transitare per le stanze che un tempo componevano le terme, compresa la più estesa chiamata Great Bath o King’s Bath.
Se la visita delle antiche terme vi ha messo voglia di rilassarvi potrete farlo alle “Thermae Bath Spa”, una struttura nuova che offre la possibilità di scegliere tra un gran numero di trattamenti rilassanti.

Viaggio in Inghilterra: il meglio di Bath - Emotion Recollected in Tranquillity

Si conclude la visita della città di Bath con la visita alla Cattedrale la Bath Abbey, Si tratta di una chiesa anglicana dedicata ai Santi Pietro e Paolo, testimonianza del tipico stile gotico britannico costituito da vetrate istoriate e magnifiche colonne dorate con un tratto distintivo a dir poco unico: un frontone perfettamente simmetrico che determina giochi di spazi pronti a lasciare ogni spettatore senza fiato. Con il tempo rimasto si visitano i Parade Gardens, giardini che costeggiano il fiume Avon per una piacevole passeggiata e poi cena in uno dei pub tipici e pernottamento in hotel in posizione centrale.

MERCATINI DI NATALE A BATH 2025 - FOTO - DATE - ORARI - EVENTI - OFFERTE HOTEL - VIAGGI

Bath è una piccola città ma ricca di cose da vedere, dalle terme romane ai mercati. In particolare in questo periodo dell’anno l’attrattiva principale è costituita dai mercatini di Natale che con le sue ben 170 bancarelle scintillanti di articoli per la casa, artigianato e gioielli fatti a mano illuminano la città trasformandola in una fiaba natalizia. Bath, conosciuta anche come città termale, il mercato offre anche una larga varietà di sali da bagno e altri prodotti cosmetici.

MERCATINI DI NATALE A BATH 2025 - FOTO - DATE - ORARI - EVENTI - OFFERTE HOTEL - VIAGGI

Oltre agli acquisti bellissimi prenatalizi che il mercatino offre ci si allieta anche con innumerevoli artisti di strada e musicisti pronti ad intrattenerci durante i vostri acquisti e la nostra passeggiata mentre tra un giro e l’altro ci si ristora provando una delle tante prelibatezze che potete scegliere fra waffles, crepes o brownie.

Mercato di Natale di Bath 2025 a Regno Unito - Rove.me

Pernottamento in hotel.

8 DICEMBRE BATH-GLOUCESTER

Prima colazione in hotel.Trasferimento in treno a Gloucester.

The Folk of Gloucester - Museum in Gloucester, Gloucester - Visit Gloucester

A Gloucester Quays, nella città di Gloucester nel sud dell’Inghilterra, i mercatini di Natale fanno un salto indietro nel tempo per rivivere l’atmosfera di un mercato natalizio d’epoca vittoriana, con tanto di costumi e i tipici artigiani del tempo, piccola fiammiferaia compresa.

MERCATINI DI NATALE A GLOUCESTER 2025 - FOTO - DATE - ORARI - EVENTI - OFFERTE HOTEL - VIAGGI

Questo quanto ad originalità non teme proprio rivali ed è probabilmente uno dei mercatini di Natale più alternativi d’Europa complice anche il tipico humour di cui gli inglesi più di ogni altro popolo sono portatori. Ovviamente oltre alla visita ai mercatini si fa un giro anche per la cittadina visitando la Gloucester Cathedral.

MERCATINI DI NATALE A GLOUCESTER 2025 - FOTO - DATE - ORARI - EVENTI - OFFERTE HOTEL - VIAGGI

La cattedrale di Gloucester sale decisamente sul gradino più alto del podio delle cose da vedere a Gloucester. Risalente all’XI secolo, in stile gotico perpendicolare, i fan del famoso maghetto Harry Potter(nonché del Doctor Who e di Sherlock) ne riconosceranno senza alcun dubbio la Great East Window e i suoi chiostri. Per chi è appassionato di storia inglese come me, beh, qui si trovano le spoglie di Re Edoardo II.

Guida della città di Gloucester: Informazioni sul Regno Unito ETA per Gloucester - ETA per il Regno Unito

Una delle zone più belle da visitare è sicuramente la Lady Chapel con le sue splendide vetrate. Dopo la cattedrale si va verso i Docks, le banchine del porto di Gloucester sono un must quando si visita la città. I suoi 15 magazzini in stile vittoriano dominano con imponenza quello che viene considerato il porto più interno della Gran Bretagna.

Find The Best Things to Do in Gloucester, MA in 2025

Facoltativa la  la visita al Museo e negozio di Beatrix Potter, scrittrice ed illustratrice britannica famosa per i suoi libri per bambini, in particolare per le storie di Peter Coniglio e Il Sarto di Gloucester.

Pernottamento  in hotel.

9 DICEMBRE GLOUCESTER-LONDRA -ROMA O ALTRE CITTA’

Prima colazione in hotel. Ritorno in treno a Londra.E lasciati i bagagli in deposito,visita del famoso Winter Wonderland,villaggio natalizio in puro stile germanico, è il più famoso e importante villaggio natalizio di Londra! Chalets e bancarelle sono colme di dolci ed oggetti di artigianato, salsicce e caldarroste.

Hyde Park Winter Wonderland | 21st November 2024 - 5th January 2025

Una grande ruota panoramica domina sul vicino luna park che insieme al mercatino ed alla pista per pattinare sul ghiaccio fa di Winter Wonderland un vero paese delle meraviglie. Quest’anno potrai esplorare Magical Ice Kingdom, o divertirti sullo scivolo di ghiaccio lungo 45 m!

Winter Wonderland Hyde Park 2022 | Christmas in London Hyde Park

Nel tardo pomeriggio,trasferimento in aereoporto e volo di rientro in Italia.Arrivo e fine dei servizi.

 

La quota comprende:

Voli di linea in classe economica franchigia bagaglio 20kg.

4 pernottamenti in hotel 3/4 stelle colazione inclusa.

Servizio di guida in lingua italiana.

  • Treno Heathrow Londra e viceversa
  • Treno per Bath da Londra
  • Treno da Bath a Gloucester
  • Treno Gloucester – Londra

Assicurazione medica e annullamento al viaggio.

Kit da viaggio.

Iva di legge.

 

Non comprende:

Tasse aereoportuali pari a 120,00 euro

I pasti.Eventuali ingressi a siti e monumenti e musei da pagare in loco.

Tutto quanto non espressamente previsto nella “quota comprende”

 




VIETNAM E CAMBOGIA NOVEMBRE

Un itinerario perfetto per scoprire il Vietnam in modo diverso, autentico e perfettamente accessibile a tutti. Un Paese sicuro che alterna la bellezza dei suoi paesaggi ad una tradizione culinaria unica al mondo. Il Vietnam è un Paese sospeso tra i ritmi concitati delle grandi città, in spasmodica corsa verso la modernità, il benessere materiale e le cadenze pacifiche delle campagne, ancora intrise di spiritualità e di sapori, residui del passato coloniale. La Baia di Halong è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari del sud-est asiatico. Un paesaggio naturalistico di ineguagliabile bellezza, formato da circa 2.000 isolotti ricoperti da una rigogliosa vegetazione e numerose grotte carsiche che emergono tra le acque color verde smeraldo del Golfo di Tonchino, in Vietnam. Poco distante dalla capitale Hanoi, la baia si estende su un’area di 1553 km2 ed è entrata a far Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1994. Il tour offre una panoramica sull’intero Paese, cominciando a Nord con l’elegante capitale Hanoi, proseguendo con le bellezze naturali di Ninh Binh e della baia di Halong, soffermandosi ad ammirare il patrimonio storico-culturale di Hue e Hoi An nel Centro e concludendo nel Sud con la dinamica Saigon e con l’intricato ecosistema del delta fluviale del Mekong.

Se hai in mente gli edifici e la giungla di Indiana Jones e il tempio maledetto, hai in memoria un assaggio dei tesori che custodisce la Cambogia.

Non hai mai visto questo film?

Fa nulla, immagina una fitta foresta tropicale, liane che scendono morbide a terra, una vegetazione che sembra voler occupare ogni spazio disponibile e antichi ruderi di una civiltà sconosciuta che lottano per non venire sommersi dal verde.

Più o meno è questa l’immagine della Cambogia, celebre per i suoi territori selvaggi e gli antichissimi templi della civiltà khmer.

D’accordo, “terra dei sorrisi” può senz’altro sembrare una frase fatta, valida in fondo per tanti altri paesi del sudest asiatico. Ma qualsiasi turista non può che rimanere sorpreso e gratificato di fronte a sorridenti, spontanei saluti da parte di chi non chiede nulla in cambio, se non un cenno di gradimento. Fatto ancor più notevole quando si parla di una popolazione che nel recente passato ha subito il genocidio della dittatura dei Khmer Rossi. Anni terribili che hanno depauperato il paese di numerosi beni artistici. Quel che rimane è tuttavia più che sufficiente ad ammaliarci.

0° GIORNO 13/11: PARTENZA DALL’ITALIA PER HANOI 

Ritrovo dei Signori partecipanti in aeroporto ai banchi di accettazione ,disbrigo delle formalità di check-in  e spedizione dei bagagli direttamente sino ad Hanoi.Volo con scalo europeo.

Partenza e pasti e pernottamento a bordo.

1° GIORNO 14/11: ARRIVO AD HANOI 

All’arrivo all’aeroporto di Noi Bai alle 04.30  del mattino accoglienza dalla guida locale e trasferimento  in hotel.Camere assegnate immediatamente per il riposo.Tarda mattina prima colazione  e inizio delle visite.

Poi si inizia la visita guidata intorno ad Hanoi, a capitale del Vietnam conserva un’elegante impronta coloniale, visibile soprattutto nel susseguirsi di “boulevard” alberati e palazzi in stile di fine Ottocento. Come tutto il Paese, anche la sua città principale vive una fase dinamica di progresso e rincorsa alla modernità, ma lo fa con un ritmo a misura d’uomo e senza ostentare il recente benessere,. una citta` affascinante che combina magnificamente la sua ricca storia millenaria con un’atmosfera moderna e vivace.

Mausoleo di Ho Chi Minh Hanoi - L'ultima dimora di un eroe nazionale. - Amo Travel Italiano

Visita al Complesso di Mausoleo di Ho Chi Minh tra cui l’edificio principale, il Mausoleo , il Palazzo Presidenziale, la casa su palafitte dello Zio Ho e la Pagoda a pilastro unico che costruita in legno nel 1049, assomiglia un fior di loto (esterni).

La tappa successiva e il Tempio confuciano della Letteratura: noto per la sua architettura tradizionale vietnamita, con cortili tranquilli, giardini verdi, laghetti e pavilioni decorati con ornamenti elaborati, l’edificio principale, il “Thien Quang Tinh” (Tempio della Letteratura della Luce Celeste), e un punto focale del complesso e contiene un’immagine di Confucio e degli altari dedicati a vari studiosi e sapienti confuciani.

Kinh nghiệm tham quan di tích Văn Miếu Quốc Tử Giám năm 2025

Il complesso del Tempio della Letteratura è suddiviso in diverse sezioni, tra cui il Tempio principale, i giardini, i cortili, i padiglioni e i monumenti commemorativi. Uno dei punti salienti è il “Stele delle lauree”, una serie di pilastri di pietra che riportano i nomi di coloro che hanno superato gli esami imperiali.

Esploreremo insieme il Quartiere Vecchio di Hanoi, con una storia che risale a piu di 1.000 anni. Fu fondato durante il periodo del dominio cinese in Vietnam e in seguito si sviluppo come un importante centro commerciale. Le strade del Quartiere Vecchio erano originariamente organizzate in base alle diverse corporazioni e ai mestieri, e molte di queste strade portano ancora i nomi delle attivita commerciali tradizionali che vi erano svolte.

Il Quartiere Vecchio di Hanoi colorato, caotico e vibrante di vita vera - I viaggi dell'Anto

E’ caratterizzato appunto da una rete di strade strette e tortuose, ognuna delle quali ha il proprio carattere e specializzazione. Ad esempio, alcune strade sono famose per la vendita di seta, altre per i gioielli, altre ancora per gli oggetti in legno, e così via. Questa struttura unica fa sì che il Quartiere Vecchio sia un luogo ideale per il shopping e per scoprire l’artigianato tradizionale vietnamita.Poi un’esplorazione del Quartiere Vecchio di Hanoi, in cyclo/riscio` attraverso il labirinto delle strade, un modo divertente per scoprire questa parte della citta`, osservando la vita quotidiana tra il traffico e i piccoli negozi.

Quartiere Vecchio di Hanoi - Consigli di viaggio - Tour in Vietnam

Il tour si conclude con uno spettacolo delle marionette sull’acqua. Quest’arte unica e apparsa per la prima volta intorno al XV secolo, quando dopo il raccolto gli artisti, che erano anche contadini, si riunivano per esibirsi e rilassarsi.

Marionette sull'acqua in Vietnam

Pranzo in ristornate locale. Cena in hotel e pernottamento ad Hanoi.

2°GIORNO 15/11 : HANOI  – VOLO A SIEM REAP(CAMBOGIA)

Colazione in hotel.Ultimazione delle visite di Hanoi.

Visita il Museo dell’Etnologia, non è solo un luogo espositivo, ma anche un centro di ricerca etnografica dedicato alla conservazione del patrimonio culturale e alla valorizzazione della diversità dei 54 gruppi etnici del Vietnam. Al suo interno, i visitatori possono immergersi nella ricchezza di costumi, tradizioni e pratiche culturali di queste comunità.Uno dei musei più interessanti di Hanoi. Caratterizzato da una vasta gamma di mostre, dalle riproduzioni di case e oggetti di uso quotidiano agli inestimabili oggetti di antiquariato e alle esposizioni multimediali, il museo offre preziose informazioni sulla cultura e sul patrimonio dei numerosi gruppi del paese.Si compone di quattro sezioni: Nazioni del Vietnam, Culture dell’Asia Sudorientale, Giardino dell’Architettura tradizionale, Mostre temporanee.

La Train Street di Hanoi è un’attrazione insolita dove un treno passa tra le case, un’esperienza unica e affascinante. Attualmente, l’accesso è limitato e si consiglia di prenotare un tour privato o un’esperienza con una guida locale per un’esperienza più sicura e regolamentata.

Vietnam -Il caso curioso del treno che attraversa letteralmente un quartiere di Hanoi - Go Asia
La Train Street, o Đường Tàu, è una strada nel quartiere vecchio di Hanoi dove un treno effettivamente passa a pochi centimetri dalle case. Questa situazione insolita ha trasformato la strada in una delle attrazioni turistiche più popolari della città. 

‘Pranzo in ristorante locale

Traferimento all’aeroporto per il volo a Siem Reap(Cambogia)

The 15 BEST things to do in Siem Reap (besides temples) - Hostelworld

All’arrivo all’aeroporto Internazionale di Siem Reap, incontro con la guida e trasferimento in hotel per la cena e  pernottamento a Siem Reap in Cambogia.

3° GIORNO 16/11 : SIEM REAP 

La giornata inizia prima dell’alba con un tour per ammirare il panorama mozzafiato del tempio di Angkor Wat, il luogo perfetto per la fotografia. Proseguite l’esplorazione del complesso centrale e dei bassorilievi di Angkor Wat, un capolavoro architettonico costruito nel XII secolo che si estende su un’area di circa 210 ettari. Con numerose gallerie con colonne, biblioteche, padiglioni, cortili e stagni pieni d’acqua, il tempio presenta intricati bassorilievi che narrano le storie del Ramayana e scene di vita quotidiana durante il periodo della costruzione di Angkor.

Esplora il tour dell'alba di Angkor Wat in piccoli gruppi con la guida di Siem Reap (2025) - con recensioni

Le costruzioni principali sono circa un’ottantina, ma in totale nell’area vi sono centinaia di templi induisti e buddisti, per quanto di molti esistano solo tracce o rovine costituite da modeste pile di mattoni. Quelli più visitati sono stati ripuliti dalla vegetazione e in larga misura ricostruiti secondo il metodo dell’anastilosi nel periodo della dominazione coloniale francese, in particolare dal primo dopoguerra in avanti.

Siem Reap travel - Lonely Planet | Cambodia, Asia

Dopo la visita, rientro in hotel per la colazione. In seguito, esplorazione del Tempio di Ta Prohm, famoso per essere stato il set del film Tomb Raider e spesso definito “quello con gli alberi”. Questo tempio straordinario rappresenta un esempio fenomenale di interazione tra uomo e natura, e la sua visita è imperdibile.

Nel pomeriggio, visita della “Grande Città” di Angkor Thom, che fu la più grande città del mondo nel XII secolo.

ANGKOR THOM SOUTH GATE: Tutto quello che c'è da sapere (2025)

Iniziamo con il Tempio Bayon, il tempio di stato di Jayavarman VII, situato al centro della città. Proseguiamo verso Phimeanakas, con il suo splendido lago, e l’imponente Baphuon, il tempio di stato del re Udayadityavarman II.

Phimeanakas Temple - Capitol Travel Tours

Concludiamo la visita con la Terrazza degli Elefanti e la Terrazza del Re Lebbroso, due strutture uniche e ricche di dettagli storici e artistici.

La terrazza degli elefanti – Guida alla Cambogia

In serata, cena con spettacolo tradizionale cambogiano, un’arte performativa classica Khmer ispirata allo spirito dell’acqua e delle nuvole della mitologia indù e buddista

Pernottamento a Siem Reap.

4° GIORNO 17/11 SIEM REAP – PHNOM PENH

Colazione in hotel. Trasferimento da Siem Reap a Phnom Penh, circa 5-6 ore di viaggio.

Lungo il percorso, ci fermeremo per visitare il Ponte di Spean Praptos, un ponte dell’epoca Khmer che attraversa un piccolo fiume a Kampong Kdei, una piccola città situata a circa sessanta chilometri a sud-est della zona archeologica di Angkor.

Spean Praptos - Wikipedia

Lungo il tragitto, faremo una sosta al Mercato di Skun, famoso come “mercato dei ragni”, rinomato per le sue specialità culinarie uniche, vengono proposti bachi da seta (cremosi e suggeriti come condimento per gli spaghetti), grilli, scarabei, cavallette, notonette e per chi è troppo schizzinoso passerotti e rane.

Ma la portata principe, quello che è considerato il piatto da assaggiare assolutamente sono le tarantole, considerato un cibo che ha proprietà medicinali perché alleviano dolori e soprattutto danno sollievo a chi ha gambe pesanti.

Bacino piena di ragni che vivono in tane della giungla, Skun (Skuon) - Cambogia

Successivamente,arrivati nella capitale,potrete scegliere di visitare i negozi e le boutique di Street 178, conosciuta come “Art Street” per le numerose gallerie d’arte locali. Questa strada è ricca di negozi di souvenir, gallerie, ristoranti e caffè, perfetta per acquistare ricordi o ammirare l’arte locale.

Pernottamento e cena a Phnom Penh

5° GIORNO 18/11:  PHNOM PENH – SPEEDBOAT A CHAU DO(VIETNAM)

Colazione in hotel. Iniziamo la visita degli alloggi privati del Palazzo Reale, costruito nel 1866 dal Re Norodom, e della Pagoda d’Argento, il santuario più sacro del paese.

Phnom Penh Guide: History, Hustle And The Heart Of Cambodia's Capital

Phnompenh è la capitale politica ed economica della Cambogia. Importante porto fluviale la città è adagiata sulle sponde del fiume Mekong, nel sito dove confluisce il Tonle Sap e dove si dirama il fiume Tonle Bassac. Con i suoi circa tre milioni di abitanti Phnom Penh è inoltre la città più vasta e popolosa del Paese e maggiore centro commerciale e culturale.

Una volta conosciuta come la Perla dell’Asia, la città è oggi una meta turistica di discreta importanza ed è rinomata per la sua architettura, che risente sia dello stile tradizionale khmer sia di quello ereditato durante la dominazione coloniale francese.Cominciamo con la visita delle aree private del Palazzo Reale, costruito nel 1866 dal Re Norodom, e della Pagoda d’Argento, il santuario più sacro del Paese.

La Cambogia è a tutt’oggi un regno: il sovrano attuale si chiama Norodom Sihamoni e vive nel Palazzo assieme alla sua famiglia. La costruzione del Royal Palace fu avviata nel 1865, anno in cui Phnom Penh divenne capitale del Paese.

Il complesso reale è formato da nove palazzi ed è immerso in un enorme giardino ben curato nel quale è molto piacevole passeggiare. Alcune sale non sono ammirabili dall’interno – come ti dicevamo, sono tuttora abitate dalla famiglia reale! – e in altre non è comunque possibile scattare foto. Ma le emozioni che proverai durante la tua visita al Palazzo Reale sono davvero uniche. All’interno del complesso del Palazzo Reale la struttura più rilevante è rappresentata dalla Pagoda d’Argento.

 

Il motivo del nome va ricercato nella presenza di circa 5.000 piastrelle d’argento da 1 kg ciascuna che ricoprono l’intero pavimento: molte di esse sono ricoperte da enormi tappeti, per evitare che possano essere rovinate dal calpestio dei visitatori. La sala racchiude numerose statue in oro, argento e bronzo: la più imponente raffigura Buddha, pesa 90kg di oro massiccio ed è impreziosita ulteriormente con migliaia di diamanti, il più grande da 25 carati. Il Palazzo Reale è talmente venerato dai cambogiani che neanche i Khmer Rossi ebbero il coraggio di saccheggiarlo e distruggerlo.

Proseguiamo con una visita al Museo Nazionale, interamente dedicato all’arte e alla scultura khmer, che ospita la collezione più importante al mondo di arte khmer. La maggior parte delle opere esposte risale al periodo di Angkor (dal IX al XV secolo).L’edificio del Museo Nazionale di Phnom Penh è reso inconfondibile dalle guglie e dai caratteristici tetti spioventi di color rosso. Una visita ti permetterà di ripercorrere la storia antica del Paese: dai regni pre-angkoriani Funan e Chenla, al periodo delle strette relazioni con l’India – da cui i regni khmer appresero la lingua pāli, l’arte e la religione -, fino all’età d’oro del Regno di Angkor.

Phnom Penh: che cosa vedere nella capitale della Cambogia

All’interno delle sale del museo potrai ammirare sculture meravigliose delle divinità indù, preziose ceramiche e oggetti di artigianato, molti dei quali ritrovati nel parco archeologico di Angkor e in altre siti storici del Paese.

Museo Nazionale della Cambogia - Attrazione di Cambogia

Il Museo Tuol Sleng – denominato Carcere S21 – è dedicato alle vittime del genocidio perpetrato dai Khmer Rossi (1975-1979)

Scoprire il Museo del Carcere di Tuol Sleng. Nel 1975, il liceo Tuol Svay Prey fu occupato dalle forze di sicurezza di Pol Pot e trasformato in una prigione .In questo luogo, dal 1975 al 1979 furono detenute e torturate circa 18,000 persone (intere famiglie, comprese donne e bambini).

Phnom Penh: S21 Museo Tuol Sleng e campo di sterminio con pranzo | GetYourGuide

I Khmer Rossi hanno governato la Cambogia dal 1975 al 1979, esattamente 3 anni 8 mesi e 20 giorni.

In questo relativamente breve periodo, i Khmer Rossi hanno compiuto quello che tutt’oggi è considerato il più grande ed efferato genocidio della storia (si stima che il 25-30% della popolazione cambogiana – circa 3 milioni di persone – fu sterminata durante tale periodo).

Caratterizzato da un mix di socialismo, nazionalismo e razzismo, il regime dei Khmer Rossi costrinse milioni di persone ad abbandonare le proprie abitazioni per trasferirsi in campi di lavoro (campi di concentramento), nei quali, a causa delle condizioni disumane, morirono centinaia migliaia di persone.

Pol Pot ed i suoi gregari volevano costituire una società autarchica, con una popolazione priva di principi, tradizioni e legami familiari. L’unico punto di riferimento per la popolazione doveva essere l’Organizzazione (Angkar in cambogiano).I Khmer Rossi eliminarono tutte le istituzioni governative, religiose, sociali, culturali ed economiche del Paese; furono massacrati intellettuali, imprenditori, monaci, donne e bambini.Tutti coloro che non si prestavano o comunque non avevano le caratteristiche per far parte di questo fuorviante modello sociale furono imprigionati, interrogati, torturati e, spesso, uccisi

C'è un museo a Phnom Penh che ci inchioda di fronte alla follia degli uomini

Al termine trasferimento al molo per l’imbarco sulla barca diretta a Chau Doc, in Vietnam.
Cena in hotel. Pernottamento a Chau Doc.

6° GIORNO 19/11 : CHAU DOC – CAN THO

Dopo la prima colazione. ci dirigiamo verso Chau Doc, una pittoresca cittadina famosa per il suo ricco patrimonio culturale. Chau Doc è una vivace città della zona di An Giang, una delle province del Delta del Mekong, che si trova vicino al confine con il Vietnam e la Cambogia.

Visita A Chau Doc Nel Delta Del Mekong - Horizon Vietnam Travel

Questa città è caratterizzata da paesaggi meravigliosi, vestigie storiche e dalla gentile ospitalità della popolazione che i turisti non dimenticheranno più. La vita qui segue il ritmo frenetico tipico dei mercati ed allo stesso tempo consente di godere della serenità che il paesaggio del Delta del Mekong, infonde. Se state pensando di visitare questo luogo straordinario, vi consigliamo la dettagliata guida di viaggio riportata sotto.

Guida di viaggio a Chau Doc, Vietnam

Poi visita il villaggio galleggiante di Chau Doc con un’escursione in barca. Oltre 160 colorate case-gabbia galleggianti si estendono per oltre un chilometro.

Unconventional Things to Do in Can Tho, Vietnam

Cena e pernottamento a CAN THO

7°GIORNO 20/11 :MERCATO GALLEGGIANTE – SAIGON
Sveglia presto per visitare il Mercato Galleggiante di Cai Rang, uno dei più grandi del Delta del Mekong.

Mercato galleggiante di Cai Rang - La prima destinazione da visitare a Can Tho | IZITOUR

In barca, avrete l’opportunità di osservare il commercio di frutta, verdura e altri prodotti locali direttamente dalle barche, è riconosciuto come patrimonio culturale immateriale nazionale dal Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo ed è eletto come uno dei dieci mercati più impressionanti del mondo. Il mercato è una delle principali destinazioni turistiche di Cơn Thơ City, dove i turisti locali e stranieri vanno a conoscere la vita colorata e straordinaria sul fiume. Il mercato, che ha prosperato per oltre un secolo, è stato un centro per il commercio della città e delle sue province vicine come An Giang, Vĩnh Long, Đồng Tháp, Trà Vinh e Sóc Trăng.

Mercato galleggiante di Cai Rang - Horizon Vietnam Travel

Dopo il mercato, continueremo l’esplorazione attraverso i canali tranquilli, passando per case su palafitte, risaie e frutteti.

TIỀN GIANG - ĐỒNG THÁP - AN GIANG - KIÊN GIANG - CẦN THƠ - VĨNH LONG

Delta del fiume Mekong (Sud Vietnam)

Trasferimento a Sai Gon.Visita di Museo dei Residuati Bellici: una visita toccante che documenta in modo realistico le atrocità della guerra del Vietnam, attraverso fotografie, testimonianze e reperti storici.

I MIGLIORI 10 Tour di notte a Ho Chi Minh (città) (con i prezzi)

Cena sul fiume Sai Gon e pernottamento.

8° GIORNO 21/11: CU CHI TUNNEL – SAIGON 
Dopo colazione, partenza per la scoperta dei tunnel di Cu Chi, un’immensa rete di 200 km di gallerie sotterranee e stretti passaggi scavati a mano dai Viet-Cong per rifugiarsi e rilassarsi contro la “macchina da guerra americana”.La visita a questo sistema di gallerie spiega come i vietnamiti, con le loro armi rudimentali, siano riusciti a combattere contro le armi moderne degli americani.

Ho Chi Minh: Tour privato dei tunnel di Cu Chi di mezza giornata con pranzo

tunnel di Cu Chi, in un’area rurale a meno di 50 Km da Ho Chi Minh, sono un vasto ed intricato sistema di gallerie scavate a partire dalla fine degli anni 1940 dai guerriglieri Viet Minh nella lotta contro il colonialismo francese e poi amplificate ed utilizzate in maniera massiccia dai Viet Cong durante la successiva Guerra del Vietnam.

Visit Cu Chi Tunnels - 100% detailed guide - AN Tours Vietnam

Le prime gallerie vennero costruite nell’arco di 25 anni dai Viet Minh, un’organizzazione politica e militare sorta per contrastare la presenza della Francia in Vietnam, in modo da collegare i diversi villaggi e proteggersi dai bombardamenti e dai rastrellamenti dell’esercito francese; il terreno molto soffice durante la stagione delle piogge, ma duro in quella asciutta, permise la realizzazione di questa fitta rete sotterranea che comprendeva stanze adibite a vari scopi, collegate fra loro da stretti tunnel che si imboccavano tramite delle botole ben camuffate nel terreno.

In occasione della seguente Guerra del Vietnam, questi tunnel vennero ulteriormente ampliati fino a formare un sistema lungo oltre 250 km, nel quale si rifugiavano i Viet Cong, che combattevano il regime filostatunitense con l’obbiettivo di un’unificazione di Vietnam del Sud e del Nord.

Oggi è possibile visitare una piccolissima parte di questa grande ed ingegnosa opera, nei pressi dei due villaggi di Ben Dinh e di Ben Duoc, con la possibilità sia di scendere sottoterra e percorrere dei tratti di tunnel che imparare qualcosa in più sui tragici eventi dell’epoca, grazie a reperti storici, come armamenti e munizioni, che tramite ricostruzioni, cartine e tabelle informative su come sopravvivevano e combattevano i Viet Cong.

Nel pomeriggio un breve city tour della citta di Ho Chi Minh e dei suoi affascinanti edifici: la Cattedrale di Notre Dame, il vecchio ufficio postale, il teatro municipale (visto dall’esterno).

La Cattedrale di Notre Dame? Svetta nel centro di Saigon in Vietnam

L’ultima tappa sara il mercato di Ben Thanh, dove potrete mettere in pratica le vostre abilita di contrattazione mentre acquistate souvenir.

Grande mercato - Recensioni su Ben Thanh Market, Ho Chi Minh (città) - Tripadvisor

Ho Chi Minh City (Saigon),  metropoli che ha progressivamente abbandonato il carattere intimista tipico delle società orientali, per adottare un modello di crescita dirompente sulla falsariga di megalopoli quali New York, Tokyo o le più vicine Bangkok e Singapore. Qui i ritmi di vita sono frenetici, quasi a voler recuperare mezzo secolo di conflitti con francesi, giapponesi e americani.

Cena in ristorante locale.Pernottamento a Saigon.

9° GIORNO : SAIGON – VOLO AD HUE 

Dopo la prima colazione,trasferimento in aereoporto e volo diretto a Hue è stata la capitale del Vietnam tra il 1802 e il 1945 e sede della dinastia Nguyen; questo capitolo storico e stato uno dei piu movimentati del Paese. Pranzo in un ristorante locale.

Tonalità: crociera al tramonto lungo il fiume dei profumi | GetYourGuide

Nel pomeriggio, la visita di Hue prosegue risalendo in barca la valle del romantico Fiume dei Profumi per raggiungere il Mausoleo Imperiale di Tu Duc.

Le Tombe Imperiali | Cosa vedere a Hue (Vietnam Centrale)

Vietnam: Fiume dei Profumi | Evaneos

Cena Imperiale in ristorante locale.Pernottamento in hotel.

10 GIORNO 22/11 HUE VISITA – HOI AN

Dopo la colazione ,inizio delle visite della  maestosa Città Imperiale, dove tra il 1802 e il 1945 vissero 13 imperatori della dinastia Nguyen.

Le Sale dei Mandarini – Halls of the Mandarins – erano una serie di locali utilizzati dai Mandarini, in particolare per la preparazione delle cerimonie di corte.Dietro al giardino ci sono le rovine del Can Chanh Palace, caratterizzate da due splendide gallerie color scarlatto.

Cittadella Imperiale Hue | Cosa vedere a Hue Vietnam

E l’unica citta imperiale ancora oggi visibile in Vietnam, il tempo e passato, ma conserva la bellezza di un’architettura originale vietnamita-cinese.

Cosa vedere a Hue, l'antica città imperiale

Gli imperatori Nguyen fecero edificare la poderosa Cittadella al cui centro si leva la sontuosa Città imperiale con il Padiglione delle Cinque Fenici, il Palazzo della Pace Suprema ed il tempio dinastico The Mieu: grandiosi edifici disposti in un armonico succedersi secondo i principi sanciti dalla scienza geomantica cinese.

Hue - Guida di viaggio Vietnam - Attrazioni ad Hue

La Cittadella Imperiale è situata in centro a Huè, lungo il corso del Perfume River (Il Fiume dei Profumi). Vedi MappaCon un’area di oltre 5 km², la Cittadella Imperiale Hue è caratterizzata da una imponente cinta muraria (lunga complessivamente 10 km, con uno spessore alla base di oltre 2 metri), protetta esternamente da un canale largo 30 metri.Protetta da una cinta di mura alta 6 metri lunga 2,5 km, la Cittadella Imperiale Hue (Imperial Enclosure) è “una città nella città”, all’interno della quale fu realizzata la residenza dell’Imperatore, oltre a numerosi templi e palazzi (complessivamente 148 edifici).

Ngo Mon Gate rappresenta l’ingresso principale del Complesso Imperiale.

Il portone centrale di colore giallo era riservato esclusivamente all’Imperatore.

La terrazza superiore della struttura – denominata Ngu Phung, termine che letteralmente significa “Il Belvedere delle Cinque Fenici” – era utilizzata dall’Imperatore per le apparizioni in pubblico e per importanti ricevimenti ufficiali.

Ngu Phung è il luogo in cui l’Imperatore Bao Dai abdicò il 30 Agosto 1945, ponendo fine ufficialmente alla Dinastia Nguyen.

Situati nel settore nord-orientale della Cittadella Imperiale Hue, i Giardini Co Ha – Giardini Imperiali – furono realizzati dai primi quattro imperatori della Dinastia Nguyen (XIX secolo).

Caratterizzati da una serie di gazebo, centinaia di bonsai e laghetti artificiali, i Giardini Imperiali rappresentano il luogo ideale per una pausa rilassante durante la visita del complesso.

La tappa successiva e la graziosa Pagoda della Signora Celeste (Pagoda di Thien Mu), arroccata sulla cima della collina che domina il Fiume dei Profumi.

Pagoda di Thien Mu a Hue: 11 opinioni e 55 foto

Trasferimento ad Hoi An attraverso il Passo di Hai Van (Passo delle Nuvole dell’Oceano).

Cena e pernottamento ad Hoi An

GIORNO 11 23/11 : BA NA HILLS – HOI AN VISITA

Prima colazione in hotel e trasferimento per un visita davvero unica.

Basta visitare Ba Na Hills per godere della tipica rotazione delle quattro stagioni in un solo giorno, oltre a numerosi festeggiamenti, attività ricreative, momenti di relax e gastronomia.un World Ba Na Hills è un complesso turistico situato a 30km da Da Nang, che comprende varie attrazioni, tra cui il famoso Golden Bridge,votato dalla rivista TIME come una delle “10 migliori destinazioni del mondo 2018” e definito da The Guardian come “Il ponte pedonale più impressionante del mondo”. Passeggiando sul ponte tra le colline nebbiose della montagna, potrai goderti la magnifica vista sulla città di Da Nang.

SUN WORLD BA NA HILLS: Tutto quello che c'è da sapere (2025)

Durante il periodo coloniale, i francesi realizzarono una stazione turistica in quest’area.

Tuttavia, dopo la sconfitta di Diem Bien Phu (1954) ad opera dei vietminh di Ho Chi Minh, le strutture turistiche di Ba Na Hills rimasero in stato di totale abbandono per decenni.

All’inizio del nuovo millennio, una cordata di imprenditori vietnamiti costituì una società di investimenti immobiliari specializzata nella realizzazione di mega complessi turistici (Sun Group).

Guida completa per divertirsi al Parco divertimento Ba Na Hills | IZITOUR

Il primo progetto che realizzarono fu Sun World Ba Na Hills: un complesso turistico dalle dimensioni monumentali situato ad un’altitudine di oltre 1,400 metri s.l.m., raggiungibile attraverso la cabinovia più lunga del mondo (5,801 m di lunghezza, per un dislivello complessivo di ben 1,368 metri), inaugurata il 29 Marzo 2013.

Ritorno a Hoi An iniziate un tour a piedi in questa città. Dal XVI secolo al XVIII secolo, Hoi An era un fiorente porto commerciale internazionale per i commercianti cinesi, olandesi, francesi, giapponesi, portoghesi e arabi.

Hoi An è una pittoresca città situata nella parte centrale del Vietnam, nota per la sua architettura coloniale ben conservata, i suoi colorati mercati locali e la sua ricca storia culturale. Con una storia che risale a più di 2.000 anni fa, Hoi An è stata un importante porto commerciale durante il periodo delle rotte commerciali marittime asiatiche. Oggi, la città è diventata una popolare destinazione turistica grazie alla sua bellezza architettonica e alla sua atmosfera unica, che mescola influenze cinesi, giapponesi, francesi e vietnamite.

C’è stato un tempo in cui Hoi An era un vivace porto commerciale nel quale arrivavano mercanti provenienti da oltreoceano. Tra il 1400 ed il 1800 cinesi, giapponesi ed europei si stabilirono lungo le sponde del tortuoso fiume Thu Bon. La città era una tappa fondamentale per il commercio tra la Cina, il Giappone, l’India e il sud-est asiatico, ed era nota come un importante centro di scambio culturale.

Hoi An, la città delle lanterne Patrimonio UNESCO

Hoi An travel - Lonely Planet | Vietnam, Asia

Dal XVI secolo al XVIII secolo, Hoi An era un fiorente porto commerciale internazionale per i commercianti cinesi, olandesi, francesi, giapponesi, portoghesi e arabi.

Hoi An Ancient Town: A specific guide for your trip in 2025

Queste persone sono venute per commerciare delle sete di alta qualità che ancora vengono prodotti nella zona così come le ceramiche. Oggi Hoi An è famosa per la sua architettura eclettica, negozi di sarti e numerosi bar di caffè.

Alcuni degli edifici nelle strade strette sono rimasti la prima forma per più di un secolo.

Hoi An Ancient Town - UNESCO World Heritage Centre

Queste persone sono venute per commerciare delle sete di alta qualità che ancora vengono prodotti nella zona così come le ceramiche. Oggi Hoi An è famosa per la sua architettura eclettica, negozi di sarti e numerosi bar di caffè. Alcuni degli edifici nelle strade strette sono rimasti la prima forma per più di un secolo.

Fate una passeggiata attraverso le strade strette e tortuose dei antichi quartieri, visitando ponte Giapponese, la sala delle assemblee di Phuc Kien, l’antica casa Phung Hung, il museo di Hoi An e il tempio di Quan Cong.

Hoi An, la città delle lanterne patrimonio UNESCO - TuttoVietnam

Cena in ristorante locale Pernottamento a Hoi An.

Hoi An: cosa vedere nella città delle lanterne - Vacanze in Vietnam

GIORNO 12 24/11  HOI AN – VOLO AD HANOI – NINH BINH

Colazione in hotel. Traferimento all’aeroporto per il volo diretto ad  Hanoi.

Ninh Binh, avete mai sentito parlare di questa destinazione? Quando si pensa al Vietnam, viene subito in mente l’antica capitale di Hanoi con il suo traffico, alla città di Hue dai tanti monumenti antichi, alla città di Hoi An con le migliaia di lanterne colorate o alla vivace città di Saigon. Tuttavia, poche persone conoscono Ninh Binh, la prima capitale del Vietnam. Si tratta di una città caratterizzata da un meraviglioso scenario naturale, destinazione ideale per chi ama la tranquillità e l’autenticità. Scopriamo, allora, la città e le sue meraviglie!Soprannominata la ‘Baia di Ha Long terrestre‘, Ninh Binh racchiude una ricchezza inestimabile, sia per i suoi paesaggi mozzafiato, la storia imperiale, la cultura religiosa, sia per il suo reliquie archeologiche e geologiche.

Maestoso è probabilmente l’aggettivo più adatto per descrivere Ninh Binh, con scenari spettacolari che vi lasceranno senza parole. Montagne calcaree, fiumi sinuosi, grotte naturali e campi di loto creano un paesaggio che ricorda dipinti surreali. Seguite la nostra guida per rendere la vostra vacanza in questa affascinante regione il più riuscita possibile.

Trasferimento a Ninh Binh.

Hoa Lu, Tam Coc Tour Da Ninh Binh con pranzo, Sampan Boat 2025 - Hanoi

Nel pomeriggio un bellissimo sampan (i sampan sono imbarcazioni di legno cinese, lunghe circa tre metri e hanno un fondo piuttosto piatto. Vengono usate per la pesca e non sono dotate della copertura.

Ninh Binh Day Trip To Hoa Lu Capital & Sampan Boat to Tam Coc

Di solito sono condotti a mano anche se possono venire applicati dei motori a benzina o elettrici) nella riserva naturale di Van Long vi portera’ attraverso I pittoreschi paesaggi di montagna in mezzo alle risaie. Con un po’ di fortuna, potrete vedere scimmie e uccelli.

Check-in e sistemazione in hotel. Cena in hotel. Pernottamento a Ninh Binh.

GIORNO 13 25/11 NINH BINH – HA LONG

Prima colazione in Hotel. Partenza per la celeberrima baia di Ha Long, riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità per la sua bellezza naturale e  formata da migliaia d’isolotti calcarei che emergono dal mare.

Non c’è dubbio, Ha Long Bay è una delle tappe più belle e paesaggistiche di tutto il Vietnam, con i suoi faraglioni incastonati nell’acqua, il verde delle sue acque e le sue formazioni rocciose. Che sia un paradiso naturale infatti non lo mette in dubbio nessuno.

CROCIERE IN BOUTIQUE Halong Bay 2 giorni, 1 tour notturno: nuoto, speleologia e kayak (2025) - Hanoi - con recensioni

Ha Long in lingua vietnamita significa “dove il drago scende in mare”, e sono molte le leggende che ruotano intorno a questo luogo. Si narra di una famiglia di Dragoni che, per difendere la popolazione dagli invasori cinesi, scese dal cielo sputando pietre preziose per poi trasformarle nelle isole che oggi compongono la baia. Una vera e propria muraglia a difesa di quella terra che poi sarebbe diventato il Vietnam.

Ha Long Bay è un’insenatura del golfo del Tonchino che comprende circa 2.000 isolette calcaree e questo fa si che i panorami siano davvero insoliti e caratteristici. L’arcipelago è poi “diviso” principalmente in 3 aree, Ha Long Bay, la principale, Lan Ha Bay più a sud e Bai Tu Long Bay, queste due molto meno turistiche e più autentiche.

Ma come hanno fatto a formarsi? Si pensa in seguito alle piogge e all’oceano che nel corso di tantissimi anni hanno eroso il territorio. Grazie quindi alle sue caratteristiche e alla sua importanza per l’ecosistema, nel 1994 l’UNESCO ha inserito Ha Long nei patrimoni dell’umanità.

Halong Bay travel - Lonely Planet | Vietnam, Asia

Mentre da pochissimi mesi, tutto l’arcipelago Ha Long Bay – Cat Ba ne è entrato a far parte, raggiungendo un altro piccolo traguardo per preservare questo patrimonio così importante.

Arrivo al villaggio di Ha Long in tarda mattinata, imbarco su una suggestiva giunca e inizio della navigazione alla scoperta d’incantevoli scenari che si snodano tra la miriade di isole, isolotti, faraglioni e scogliere dove sorgono grotte ricche di stalattiti e stalagmiti.

La maggior parte delle isolette contengono enormi grotte, Dau Go Cave (la caverna delle meraviglie) è la più grande e al suo interno custodisce tre grandi camere con stalattiti e stalagmiti, nonché alcuni graffiti risalenti al XIX secolo. Le acque dell’arcipelago sono ricche di pesci e molluschi, e nella metà della superficie di Cat Ba si trova un parco nazionale, un’area naturale protetta dove trovano rifugio scimmie, antilopi, iguane e oltre ottanta specie di uccelli.

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Ha Long Bay è considerata una delle nuove meraviglie del mondo, una delle mete turistiche più gettonate del paese. Molte isole sono disabitate, mentre alcune ospitano le abitazioni galleggianti dei pescatori dediti alla pesca e all’acquacoltura. Si tratta di una comunità di appena 1.600 persone, distribuite nei quattro villaggi di Cùa Van, Ba Hang, Còng Tàu e Vông Viêng.

La giornata si concluderà con una cena deliziosa servita a bordo, mentre ammirerete il tramonto. Passerete la notte in una cabina privata con bagno annesso a bordo della giunca.

Pensione completa a bordo, pernottamento in cabina con servizi privati.

GIORNO 14 26/11 HA LONG – HANOI PARTENZA

Prima colazione a bordo. Attività a bordo secondo il programma della crociera:

Brunch e in tarda mattinata, sbarco, rientro ad Hanoi,in hotel,sistemazione nelle camere riservate.Tempo libero per attivita` personali,riposo o altro. Cena in albergo.

In serata trasferimento in aeroporto per il volo di partenza di rientro.Pasti e pernottamento a bordo.

GIORNO 15 27/11 Arrivo  in Italia 

Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

  • La quota comprende:
    • Voli internazionali  Roma-Hanoi-Roma ,con scalo,in classe economica, franchigia bagaglio 23 kg + 8 kg bagaglio a mano.
    • Voli interni Vietnam Airlines franchigia bagaglio 23 kg + bagaglio a mano 8 kg
    • 14 pernottamenti in Hotel  4**** compresa 1 notte in Crociera Ha Long
    • Camera ultimo giorno a disposizione sino orario partenza .
    • Pensione completa dalla prima colazione del secondo giorno,al pranzo dell’ultimo giorno
    • Tutti i trasferimenti a terra, con veicoli dotati di aria condizionata
    • Guide locali in lingua italiana
    • Tutti gli ingressi e le visite turistiche come da programma
    • Tutte le tasse e i servizi
    • 1 bottiglia acqua minerale al giorno sul bus
    • Kit da Viaggio
    • Assicurazione medica e bagaglio
    • Assicurazione ANNULLAMENTO AL VIAGGIO

    La quota non comprende:

    • Tasse aereoportuali pari a euro 520,00 (soggetto riconferma sino emissione biglietti aerei)
    • Pasti non menzionati nel programma
    • Bevande ai pasti
    • Mance per guida, autista, camerieri e facchini
    • Visto Cambogia da pagare in loco 50,00 con fast track
    • Extra di carattere personale
    • Tutto quanto non espressamente previsto nella “quota comprende”