TURKMENIKISTAN – SITI UNESCO

Il tour Turkmenistan è un viaggio   alla scoperta di un paese affascinante e dei suoi luoghi magici, addentrandoci in terre dal fulgido passato. Un viaggio ricco di emozioni tra villaggi rurali e avamposti medioevali incastonati tra altipiani e canyon.

Unitevi a questo viaggio in Turkmenistan, una delle nazioni più misteriose dell’Asia Centrale e del mondo ancora non diventate prede del turismo di massa, alla scoperta dei paesaggi lunari, dune e montagne che cambiano colore a seconda del giorno, grandi siti archeologici e leggendarie città. Ashgabat, il deserto del Karakum e la Porta dell’Inferno saranno solo l’inizio…

 

File lunghissime di animali carichi di merci, dune sabbiose spazzate dal vento, chilometri e chilometri di nulla, anzi di deserto, di uno dei deserti più difficili del mondo, solcato da secoli da una rotta commerciale che dall’oriente fungeva da tessuto connettivo con le porte dell’Europa. E per finire oasi e caravanserragli. Questo e molto, molto altro era il Turkmenistan di ieri, ricco di regni ed imperi dalle mille e una notte, a cavallo tra due civiltà e due mondi diversi. Oggi dopo anni di presenza e sfruttamento sovietico il paese torna a proporsi come luogo strategico importante nella geopolitica internazionale ed anche, e non è un dettaglio, come meta turistica e vacanziera di un certo livello. Qui storici ed amanti dell’arte troveranno il loro habitat naturale, ed a meno che non siano troppo rigidi sulle loro posizioni dogmatiche, eurocentriche e islamofobe, rimarranno senza parole di fronte alle meraviglie che il tempo ha saputo conservare e tramandare a memoria di secoli di civiltà.

Scopri questo paese misterioso e affascinante con il nostro viaggio di 9 giorni che mette in risalto i punti storici e panoramici del Turkmenistan – dalla scintillante città di Ashgabat alle antiche rovine di Merv, passando per il deserto infuocato del Karakum e oltre… Questo tour più lungo del Turkmenistan è adatto a coloro che hanno un po’ più di tempo e vogliono vedere il più possibile del paese. Scopri e sperimenta ciò per cui il Turkmenistan è più famoso, tra cui seguire l’eredità dell’ex presidente Niyazov nella capitale di marmo Ashgabat, campeggiare accanto al cratere di gas incandescente di Darvaza ed esplorare i siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO di Merv e Kunya-Urgench. Inoltre, cogli l’opportunità di conoscere il vero Turkmenistan osservando la vita nei villaggi del deserto e delle montagne e viaggiando a ovest per vedere gli splendidi canyon di Yangikala e Yangisuv e alcuni dei luoghi di pellegrinaggio più sacri del paese.

Scopriremo uno dei paesi meno visitati della terra con ogni mezzo di trasporto per entrare maggiormente nella vita quotidiana del Turkmenistan, facendo soste in diverse zone rurali del paese ancora poco abituate alla presenza del viaggiatore straniero per conoscere le tradizioni della cultura locale e la rinomata ospitalità dell’Asia Centrale.

Situato nell’Asia centrale, di cui occupa la parte sudorientale, il Turkmenistan è costituito, per oltre tre quarti del territorio, dall’arido e sabbioso deserto del Karakum. La vicinanza con il mar Caspio e la scoperta di enormi giacimenti di minerali e gas naturali, ha tuttavia costituito nell’ultimo secolo un binomio vincente per la trasformazione del Paese, diventato mira degli interessi energetici ed economici degli Stati limitrofi e di quelli occidentali. Detentore di risorse indispensabili per i consumi crescenti delle economie di mercato e soprattutto passante strategico del fitto reticolo di oleodotti e gasdotti ramificati in tutta la regione, il Turkmenistan ha saputo sfruttare a fondo questa concomitanza di risorse e di bisogni, offrendo il suo territorio anche come base militare internazionale per le operazioni nelle problematiche zone di confine, a cominciare da quelle afghane e pachistane. L’interesse estero per il mantenimento di questa situazione non è stato scalfito nemmeno di fronte alla particolare situazione politica interna del Paese, governato da quello che è stato da molti paragonato a un vero e proprio faraone moderno, padre-padrone del Turkmenistan: il presidente Niyazov, ininterrottamente al potere a partire dalla proclamazione di indipendenza successiva allo scioglimento dell’URSS.

Uno dei paesi più ermetici al mondo, lo Stan meno visitato dell’Asia Centrale, meta imperdibile per un viaggiatore affascinato dall’insolito e alla ricerca di luoghi bizzarri e paesaggi surreali. Nella megalomania di Ashgabat, la capitale di marmo bianco e oro, avremo l’impressione di essere stati catapultati in una realtà parallela, con imperdibili stranezze architettoniche da Guinnes dei Primati di Ashgabat e la Ruota Panoramica chiusa più grande al mondo! Non solo architettura, ma anche paesaggi e archeologia: il lago sotterraneo di Köw Ata, lo stupendo e poco conosciuto Canyon di Yangykala e i Siti UNESCO di Nisa, un tempo capitale dell’Impero dei Parti e di Merv, una delle più importanti Città-Oasi dell’Asia Centrale del passato. La conclusione di un viaggio in Turkmenistan è doverosa e indimenticabile: una notte in tenda alla Porta dell’Inferno! Accamperemo ai bordi del surreale cratere originato dal collasso di una caverna di gas naturale situato a Darwaza e ancora oggi attivo.

La città con più edifici rivestiti di marmo al mondo non si trova in Italia come qualcuno potrebbe pensare, ma in Asia: stiamo parlando di Ashgabat, la capitale del Turkmenistan. Per darvi un’idea, parliamo di oltre 4,5 milioni di m2 di marmo bianco di Carrara. Si tratta di una cifra gigantesca, tanto che la città si è aggiudicata nel 2013 il Guinness World Record per “la città con la più alta densità di edifici rivestiti in marmo”.
Ma per quale motivo è stata usata così tanto questa pietra? E qual è la storia di questa città?

 

 

1 GIORNO: Italia – Ashgabat

Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto di Roma Fiumicino o altre città,e dopo le operazioni di imbarco, partenza per Ashgabat,via Istanbul con Turkish Airlines,volo delle 15.30 e proseguimento con volo delle 20.15.

2 GIORNO: Ashgabat-Nisa

Arrivo circa alle 02.00 del mattino, incontro con la guida, trasferimento in hotel per effettuare check-in. Pernottamento.

La città con più edifici di marmo al mondo è in Turkmenistan ma non viene visitata. Perché?

Il marmo di Ashgabat
La città ha una superficie di circa 22 km2 (pressappoco quanto Aosta) e, dagli anni ’90 a oggi, sono stati realizzati 543 nuovi edifici rivestiti con 4.513.584 metri quadrati di lastre di marmo di Carrara bianchissimo. Proprio per questo, come anticipato, si è aggiudicata un record mondiale.
Pensate che solamente lungo la Bitarap Türkmenistan Sayolu – la strada principale di Ashgabat – ci sono 170 edifici allineati per 2,6 km, ricoperti da oltre 1,15 milioni di m2 di marmo.

Ma… di che tipo di edifici stiamo parlando? Si tratta principalmente di edifici pubblici, musei, complessi residenziali e monumenti dedicati ai principali leader politici turkmeni, ai quali si alternano ampie strade e giardini curati nel minimo dettaglio.
Tra tutte le opere in marmo, però, salta particolarmente all’occhio l’Alem Entertainment Center, cioè la ruota panoramica coperta più grande del mondo – anch’essa detentrice di un Guinness World Record dal 2012 – costata circa 170 milioni di euro.

 

Prima colazione. In tarda mattinata visita di Nisa,Patrimonio Unesco, un sito archeologico a 25 km dalla capitale dove è possibile ammirare i resti dell’antica capitale dei Parti, il cui regno, grazie alle conquiste di Mitridate I, si estendeva nel II sec. a.C. dalle sponde del Mediterraneo fino alle rive dell’Indo.Fu la capitale della Partia, esistita dal III secolo a.C. al III secolo d.C. Il complesso storico comprende due monumenti archeologici: Nisa Vecchia e Nisa Nuova.

Nisa - Central Asia Guide

Nisa Vecchia (precedentemente Mitridatkert) si tratta di una possente fortezza a forma di pentagono irregolare (14 ettari) con un bastione inaccessibile. Le fortificazioni hanno fondamenta spesse 9 metri e sono rinforzate da 43 torri rettangolari, un tempo comprendeva vari palazzi e templi ed era un luogo di feste dedicate ai rappresentanti idolatrati della dinastia Arsakide, i governatori partici.

Parthian Fortresses of Nisa - UNESCO World Heritage Site (Ashgabat) - Tripadvisor

Tre i luoghi di maggior interesse: una grande torre, l’unica struttura a due piani ancora esistente, il secondo sono le rovine di enormi colonne e mura alte circa 2-3 metri e, infine, la cosiddetta “sala circolare” (17 m di diametro).L’architettura della Vecchia Nisa è unica, originale e non ha eguali in tutta l’Asia centrale. Le tradizioni architettoniche dell’antica Grecia, Roma e Oriente si fondevano armoniosamente. Nisa fu costruita da architetti e costruttori locali che avevano assimilato perfettamente le tecniche e gli stili dei maestri occidentali. Dopo averli sapientemente adattati, crearono un’architettura completamente nuova e unica.

Rientro ad Ashgabat. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio, visita del Museo Nazionale, con uno straordinario tesoro, un gruppo di grandi “Raytheon” di avorio del 3° secolo a.C. con fini sculture ellenistiche. Proseguimento con la visita panoramica del Parco dell’Indipendenza, dell’Arco della Neutralità e della moschea di Ertugrul, la ruota panoramica Alem.

La Moschea Ertugrul Gazi è una delle più belle moschee musulmane del Turkmenistan e, come tutti gli altri edifici costruiti ad Ashgabat durante il periodo dell’indipendenza, colpisce per le sue dimensioni e la ricchezza delle decorazioni.Fu costruita nel cuore di Ashgabat, in via Azadi, negli anni ’90 del XX secolo. Per questo motivo, è anche chiamata Moschea Azadi.La Moschea Azadi è la più grande di Ashgabat e può ospitare fino a 5.000 persone contemporaneamente. Fu costruita in stile turco e deve il suo nome all’oguzkhan Ertogrul, Osman I, padre del primo sovrano dell’Impero Ottomano.

Moschea Turkmenbashi Ruhy vicino ad Ashgabat

La Moschea spirituale di Turkmenbash, tappa successiva, fu costruita dal 2002 al 2004, e’ una delle più grandi moschee dell’Asia centrale e la principale moschea del Turkmenistan. Intorno alla moschea si trovano numerose fontane, come se la moschea sorgesse sull’acqua, che le conferiscono un aspetto magnifico.Le pareti della moschea sono tradizionalmente decorate con sure del Corano e frasi del Rukhnama, il libro sulla spiritualità e la moralità scritto dallo stesso Turkmenbashi. Per questo motivo, la moschea non è riconosciuta da molti musulmani.

La Moschea Ruhy di Turkmenbashi è un bene nazionale e un orgoglio per il popolo turkmeno. La sua immagine è presente anche su una banconota da 500 tmt, una moneta nazionale.Ad Alem, presso l’Alem Cultural and Entertainment Complex, punto di riferimento importante sul margine meridionale di Ashgabat, situato lungo Archabil Avenue. Si trova la ruota panoramica chiusa più grande del mondo, che vanta un diametro di 57 metri.

La Moschea di Ertugrul Gazi situata nel cuore di Ashgabat ed è una delle più belle moschee musulmane del Turkmenistan. — Foto stock editoriale di © liene.rozensteina@gmail.com #548548316

L’inaugurazione cerimoniale della moschea ha avuto luogo nel 1998. È decorata con quattro minareti bianchi come la neve e ricorda nell’aspetto la famosa Moschea Blu di Istanbul e colpisce per la sua grandiosità e raffinatezza. All’interno della moschea si trova un ampio cortile con una fontana e la sala di preghiera è ricca di dipinti, dorature e vetrate.

Parco dell’indipendenza, simbolo del Turkmenistan moderno.

Percorrendo il viale principale con aquile a cinque teste, fontane e statue di eroi nazionali, si sale un’ampia scalinata in marmo fino al Monumento all’Indipendenza.

Asghabat: la capitale del Turkmenistan

Di fronte al Monumento all’Indipendenza, si trova una statua dorata di Turkmenbashi, e l’enorme Rukhnama, il libro etico e filosofico scritto da Turkmenbashi e conosciuto da ogni cittadino della repubblica si staglia davanti a esso. La sera, la copertina verde del libro commemorativo si apre e lo schermo, con l’aiuto di un proiettore, proietta un documentario sulla formazione della nazione turkmena.

Prima di chiudere la giornata cenando in un ristorante locale, visiteremo il Monumento alla Neutralità, inizialmente chiamato Arco della neutralità, a simboleggiare l’ottenimento dello status internazionale di neutralità permanente da parte del Turkmenistan il 12 dicembre 1995, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il Turkmenistan uno stato neutrale, che persegue una politica di non ingerenza negli affari interni di altri stati e di non coinvolgimento in alcun conflitto armato.

Da allora, il Turkmenistan ha iniziato a celebrare il 12 dicembre come Giorno della Neutralità e, nel 2010, si decise di spostare l’arco nella parte meridionale della città. Nei due anni successivi, l’arco fu reinstallato  e fu ribattezzato Monumento della Neutralità e la sua altezza raggiunse i 95 metri, ovvero 2 metri più alta della famosa Statua della Libertà negli Stati Uniti.

Rientro in hotel per la cena e pernottamento.

Ruota Di Ashgabat Ferris Foto stock - Foto stock gratuite e royalty free da Dreamstime

3 GIORNO: Ashgabat-Mary

Prima colazione in hotel e partenza per Mary via  autostrada.

Lungo il viaggio potremo visitare le rovine della moschea di Seyit Jemaleddin, moschea medievale del XV secolo, della quale rimangono solo le parti restaurate dopo il terremoto di Ashgabat del 1948. Tuttavia ha conservato il suo significato e continua a essere di grande interesse per turisti e ricercatori poiché I restauratori sono riusciti a riportare alla luce le fondamenta del portale, la posa dei mattoni sulla piazza e la tomba e il successo più grande del loro lavoro è stato il restauro del mosaico raffigurante draghi che si contorcono tra i meli e un’iscrizione che indicava che la moschea era chiamata “Casa della Bellezza”.

Seyit Jemaleddin Moschee – Wikipedia

Le raffigurazioni di draghi non sono tipiche delle moschee e questo dipinto non ha nulla di simile in Asia centrale.

Esiste una bellissima leggenda che spiega l’apparizione dei draghi gialli sulla moschea: si racconta che un tempo gli abitanti del villaggio salvarono un drago (ajdarha) e furono ricompensati con dell’oro che spesero per costruire una moschea. Da allora, il drago divenne il totem del villaggio.

All’arrivo in città proseguiremo verso Merv, inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO come antico centro ben conservato della Grande Via della Seta. È uno dei territori più antichi dell’Asia centrale, che fu tra i primi a introdurre un sistema di irrigazione. Ciò portò alla formazione di una delle più grandi città del mondo antico: Merv (Margush, Margiana, Maria). L’origine di Merv è avvolta nel mistero. Un fatto è certo, tuttavia: i primi riferimenti scritti a questa città si trovano nelle cronache avestiane risalenti all’VIII-VI secolo a.C. circa. I cronisti usarono ampiamente epiteti luminosi, definendola “anima di un re, madre delle città del Khorasan e città che custodisce l’Universo”.

Mary | Turkmenistan Luxury Travel | Remote Lands

Tra i monumenti storici più interessanti c’è il mausoleo del sultano Sandzhar Dar-al-Akhir (1140 d.C.). Questo straordinario monumento è alto quasi 40 metri. La leggendaria cupola, costruita con due sottili gusci di mattoni, rende questo grattacielo medievale unico.

Merv - Viaggio e Cose da Vedere e Fare

Altri punti di interesse noti di Merv che visiteremo sono: Sultan-Kala, la Cittadella di Shazriar-Ark, le rovine delle fortificazioni di Abdillakhan-Kala (XV secolo), le rovine della fortezza di Bairamalikhan-Kala e le sue torri, le rovine della fortezza di Kyz-Kala (VI-VII secolo), i mausolei di Al-Khakim ibn Amir al-Jafari e Buraid ibn al-Khusein al-Islami (XV secolo, luogo di pellegrinaggio), il mausoleo di Muhammad ibn Zeid (XII secolo), il complesso di Talkhatan-Baba con i mausolei di Talkhatan-Baba, dell’imam Kasim, dell’imam Shafi e dell’imam Bakr, la moschea di Jusuf Khamadani (XIII secolo, ricostruita nel XIX secolo), le rovine della fortezza di Erk-Kala (VI secolo), le rovine di un tempio cristiano e un monastero buddista a Gyaur-Kala (antica Antiochia Margiana), le rovine della moschea di Beni-Makhan (VII-XII secolo), le alte mura di una fortezza, come la Grande e la Piccola Kyz-Kala, il mausoleo di Kyz-Bibi e numerosi resti di bagni, palazzi, sale principali e altro ancora.

Ritorno a Mary, cena e pernottamento in hotel

4 GIORNO: Mary-Ashgabat

Dopo la colazione mattutina, partenza per Gonur Depe (Margush). Durante il percorso visita ai resti della chiesa di Horoba Kushuk.

Non molto tempo fa, negli anni ’90, tra le sabbie del deserto del Karakum orientale, gli archeologi scoprirono un’enorme necropoli risalente al 3-2 millennio a.C. nell’oasi di Mary. Un tempo lì sorgeva una capitale, oggi chiamata Gonur Depe (tradotto dal turkmeno come “Collina Grigia”), era il più grande insediamento dell’intera Margiana (Margush).

Gonur / Gonor/ Gunar, Mouru, Murgab, Merv, Margiana. Turkmenistan Region & Zoroastrianism

Questa presunta “capitale” non aveva un sovrano con autorità di comando definite, che governasse l’intero paese, ma piuttosto una guida spirituale, un sacerdote supremo. Il popolo lo rispettava spontaneamente e solo volontariamente, spinto dalla fede.

Al centro della città sorgeva un palazzo con numerose ampie stanze, circondato da mura robuste e spesse e da poche torri quadrate. Il sacerdote principale, molto probabilmente, risiedeva lì. Gli archeologi hanno rinvenuto frammenti della facciata dell’edificio, la tecnica dei maestri di Gonur è unica: inizialmente l’immagine sul muro veniva dipinta con colori e solo successivamente realizzata con pietre. Non è stata ancora trovata al mondo una tecnologia simile per la lavorazione del mosaico.

Gonur Depe - Wikipedia

La necropoli di Gonur Depe custodisce ancora molti misteri per storici, archeologi e scienziati.

Dopo un’escursione completa a Gonur Depe, ritorno a Mary e  visita il museo di storia della regione di Merv.

Il Museo di Storia ed Etnografia di Mary è un’istituzione affascinante che mette in mostra il ricco patrimonio culturale della regione. La collezione comprende oggetti dell’età del bronzo, dell’impero persiano e del periodo islamico, tra cui ceramiche antiche, strumenti, gioielli, monete e tessuti e anche elementi etnografici: abiti tradizionali turkmeni, artigianato e strumenti musicali, fornendo informazioni sulla vita quotidiana, l’arte e il commercio degli abitanti della regione nel corso di migliaia di anni. Il museo ha svolto un ruolo cruciale nel documentare e preservare questi reperti, rendendolo una delle istituzioni culturali più importanti del Turkmenistan.

La Chiesa Pokrovskaya, nota anche come Chiesa dell’Intercessione della Vergine Maria, fu costruita intorno al 1900 e incorpora colori alternati di mattoni rossi e bianchi, aggiungendo consistenza e vivacità alle sue facciate. L’alternanza dei colori dei mattoni negli archi e nelle modanature dentali crea un aspetto vivace e invitante, mentre gli archi cuspidati dipinti di bianco e il portico a timpano migliorano il fascino visivo dell’edificio.

File:Pokrovkaya Church, Mary.jpg - Wikipedia

In seguito alla Rivoluzione Russa e all’ascesa dell’Unione Sovietica, le libertà religiose furono fortemente limitate. Negli anni ’30 la chiesa fu chiusa, la torre e la croce smantellate e l’edificio fu adibito a club e successivamente a magazzino militare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu restituita alla sua funzione religiosa originaria nel 1947, anche se le attività religiose erano ancora sotto stretto controllo da parte del regime sovietico.

Solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1991, le libertà religiose sono state pienamente ripristinate. In Turkmenistan, dove il cristianesimo ortodosso russo rappresenta circa il 3% della popolazione, la chiesa è stata ristabilita come luogo di culto.

Trasferimento all’aeroporto per il volo serale per Ashgabat. Cena e pernottamento.

 

5 GIORNO: Ashgabat-Turkmenbashi-Yangikala-Balkanabat

Volo mattutino per Turkmenbashi.Partenza per una lunga giornata tra le montagne e i canyon.

Successivamente partenza con le 4×4 verso “il pianeta Marte”. Pranzo al sacco lungo il percorso. Il canyon di Yangykala è detto anche “la fortezza di fuoco” a causa delle rocce rosse che rivestono le sue pareti e cambiano le loro sfumature a seconda dell’ora del giorno e del clima, dal bianco al rosso acceso. La bellezza di questo angolo di Karakum è da lasciare senza fiato chiunque.

Canyon di Yangykala. Foto di paesaggi: ecco le più belle del 2024 | Dove Viaggi

Uno dei più suggestivi siti naturali del Turkmenistan, i canyon di Yangikala, il termine “yangi kala” si traduce in turkmeno come “fortezze di fuoco”.

In effetti, le ripide pareti rocciose di colore bianco, giallo, ocra, viola e rosso, scolpite con fantasia da venti e piogge, sono molto simili ai castelli di pietra di un fantasy. I canyon più belli si ammirano al tramonto, quando tutto si tinge di un rosso acceso.

Turkmenistan's Yangykala Canyons | Luxury Turkmenistan Itinerary | Remote Lands

Un tempo, il fondo dei canyon era il fondo di un antico mare. E oggi è possibile passeggiarvi, come in un parco naturale di sculture di terra compressa, che si sgretolano tra le mani. Si percorre uno stretto corridoio per ammirare panorami fantastici e incredibili variazioni di colore. Il canyon si restringe progressivamente, fino a toccare entrambe le pareti contemporaneamente.

Yangykala canyon Turkmenistan

Arrivo a Balkanabat, sistemazione in albero e pernottamento.

All’arrivo, sistemazione in albergo.Cena e pernottamento.

6 GIORNO: Balkanabat-Nohur-Ashgabat

Prima colazione in hotel,e oggi giornata di un lungo trasferimento diretti ad  Ashgabat passando per il villaggio di montagna di Nohur (visita al cimitero locale, luogo di pellegrinaggio, vecchio albero), il lago sotterraneo Kow Ata, la moschea Geok Depe.

Tour to Nohur - 1 Day

In una regione abitata dai turkmeni della tribù montana Nokhur, che da secoli conservano la loro cultura unica, l’artigianato tradizionale e l’architettura. Nohur è nella lista dei 100 luoghi più romantici del mondo. I pittoreschi villaggi di Nohur, sono caratterizzati dalla bellezza di case a due piani dall’architettura unica, arroccate sulle rupi montuose, tra vigneti, mandorli e melograni.

Nokhur Cemetery - Atlas Obscura

A un’altezza di 1000-1100 metri, secondo la leggenda, il suo nome deriva dal profeta biblico Noè, la cui Arca, dopo quaranta giorni di navigazione, approdò sul monte Manoman; ecco perché le parole “nokh” o “nukh” sono tradotte come “colpito”. Gli abitanti locali di lunga data spiegano la varietà della flora e della fauna di Nokhur con il fatto che, in un tempo imprecisato, Nukh, figlio di Noè, liberò tutti gli animali e gli uccelli del luogo e piantò i semi che furono conservati nell’Arca. Lì si può ammirare la cascata Khur-Khuri, che nasce da alcune piccole sorgenti montuose e precipita da un’altezza di 53 metri. Inoltre, c’è un luogo speciale per esprimere i desideri alla periferia del villaggio: Giz bibi, una stretta fessura nella roccia che gli abitanti del posto considerano una delle porte del paradiso.

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Non lontano da Ashgabat, si trova la famosa grotta di Bakharden, che ospita al suo interno l’altrettanto famoso lago sotterraneo Kow-Ata. Il nome del lago è tradotto come “padre delle grotte”. La sua popolarità è legata alle proprietà curative dell’acqua, a una temperatura di 34-37 gradi, contiene 38 elementi come iodio, magnesio, ferro, bromo, potassio, sodio, solfato e altri. È dimostrato che quest’acqua migliora la circolazione sanguigna, aiuta a controllare reumatismi, disturbi della pelle e malattie renali, rilassa il sistema nervoso e ha effetti positivi su tutto il corpo.

La fortezza di Geok-Tepe, costruita nel 1869, è un luogo significativo che ha svolto un ruolo fondamentale nella storia del Turkmenistan. Divenne l’ultimo baluardo sulla via della Russia imperiale, costruita sulle rive del Mar Caspio come base per gli eserciti, verso l’Asia centrale.

Arrivo ad Ashgabat in serata,cena e pernottamento.

 

7 GIORNO: Ashgabat-Darwaza

Dopo la prima colazione, proseguiremo il  tour della città ad Ashgabat, inclusa la visita al Museo dei tappeti, alle scuderie di cavalli Ahalteke (opportunità di conoscere una famiglia turkmena) e al bazar russo.

Akhal Tekè: il cavallo dorato | HorseShowJumping.tv

Il Museo del Tappeto Turkmeno è stato fondato nel 1993 per preservare e sviluppare le tradizioni della tessitura dei tappeti turkmeni. Oltre duemila tappeti realizzati a mano attendono di stupire i visitatori. Qui sono esposti tappeti antichi e moderni, tra cui uno di 301 metri quadrati che è entrato nel Guinness dei primati come il più grande del mondo.

TURKMEN CARPET MUSEUM: Tutto quello che c'è da sapere (2025)

Per i turkmeni, il cavallo è sempre stato un animale sacro. È difficile immaginare un turcomanno senza un cavallo. «Il cavallo è un membro equo della famiglia turkmena», dicono. L’orgoglio dei turkmeni e la principale attrazione del loro paese sono i cavalli Akhaltekin, i migliori cavalli del mondo.

Nel pomeriggio trasferimento al cratere di gas Darwaza nel deserto del Karakum.

Darwaza | Travel Land

Il cratere gassoso di Darwaza è uno dei luoghi più mistici e affascinanti della Terra. Situato nel cuore del deserto del Karakum, il cratere brucia ininterrottamente da quasi 55 anni. Affascinante e inquietante al tempo stesso, attrae visitatori da tutto il mondo e suscita un acceso dibattito. Mentre alcuni sostengono che le fiamme debbano essere spente, altri credono che questa meraviglia geologica unica creata dall’uomo debba essere preservata.

Darwaza crater in Turkmenistan: the weirdest sight I've ever visited

Si è guadagnato il soprannome di “Porta dell’Inferno” per via dell’inquietante ma unico spettacolo delle fiamme che fuoriescono dal sottosuolo.

Cena barbecue e pernottamento nelle yurte.( Sono previste yurte singole,doppie o matrimoniali, e un bagno esterno ogni 3 yurte riservate al nostro gruppo)

Darvaza, la Porta dell'Inferno

Soggiornare al campo di yurte vicino al cratere di gas di Darwaza offre un’opportunità unica per ammirare appieno l’incantevole spettacolo delle “Porte dell’Inferno” con calma, permette di godere di questo spettacolo mozzafiato per tutta la notte, potrete osservare in tutta tranquillità gli uccelli notturni che volteggiano nella radiosa colonna di luce proiettata dall’imponente cratere.

Si arriva al cratere,camminando su un sentiero molto comodo.

Campo di yurta nel cratere Darvaza, Turkmenistan

8 GIORNO: Darwaza-Ashgabat

Dopo la colazione, partiamo verso a Nord, alla volta di Kunya Urgench, un’antica città, la cui prima menzione risale al III-I secolo a.C.

SAADA TOUR - Travel Turkmenistan with us

Le carovane della Grande Via della Seta passavano di qui, e, poiché situata all’incrocio delle rotte commerciali, era un importante centro di mercato.

Tutte le attrazioni di Kunya-Urgench si trovano nella Città Vecchia e sono incluse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Il minareto di Kutlug-Timur, eretto nel XIV secolo, è considerato il più alto dell’Asia centrale. La sua lunghezza è di 60-62 metri (i dati variano leggermente a seconda delle fonti). Un tempo il maestoso minareto faceva parte di una moschea, poi distrutta.

Kunya-Urgench

C’è anche un mausoleo del XIV secolo, dove è sepolta la figlia del Khan uzbeko, Tyurabek-khanym. Il mausoleo è interessante per il pannello a mosaico della cupola raffigurante fiori e stelle. Si ritiene che questo ornamento non abbia analoghi.

La fortezza di Kyrk-molla è il monumento più antico di Kunya-Urgench. La fortezza risale al III-II secolo a.C. e aveva un nome diverso. Nel XIII secolo, il sovrano della città decise di costruire un palazzo per gli scienziati in questo sito, sperando che quarantamila mullah (letterati) vi lavorassero.

Kyrk Kyz, il castello delle quaranta amazzoni uzbeke – Farfalle e trincee

Da non perdere la città medievale di Ak-kala, il minareto di Mamun, eretto tra il X e l’XI secolo, il mausoleo di Khorezmshah Il-Arslan.

Trasferimento per Dashoguz. Prendiamo il volo per Ashgabat.

Cena di arrivederci in ristorante locale. Pernottamento in albergo.

 

9 GIORNO: Ashgabat – partenza per l’Italia(previsti voli da altre citta’)

Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto, per il volo di ritorno  a Roma,via Istanbul,delle ore 08.15  e proseguimento per Roma alle ore 12.45

Arrivo a  Roma alle 14.30 e fine dei servizi.

 

 

 

La quota comprende:

  • Voli di linea Roma-Ashgabat-Roma Turkish Airlines via Istanbul,franchigia bagaglio 20 kg.
  • Supporto per il visto (lettera di invito, registrazione statale, abbonamento di viaggio)
  • Trasporto su strada con veicoli privati climatizzati, o  SUV/4WD secondo del tipo di strada
  • Sistemazione in hotel 5***** trattamento di camera e colazione.
  • Pensione completa,dalla colazione del secondo giorno alla colazione ultimo giorno

Servizi di guida-interprete di lingua italiana per tutta la durata del tour

  • Ingressi ai siti menzionati nel programma
  • Tassa di soggiorno negli hotel
  • Biglietto aereo nazionale (Ashgabat-Turkmenbashi), Boeing 737, posti in classe economica
  • Una bottiglia d’acqua minerale da 1.5 litro al giorno a persona.
  • Assicurazione medica (massimale 50.000,00) e bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Assicurazione  ANNULLAMENTO AL VIAGGIO (massimale intero costo del viaggio)
  • Kit da viaggio
  • Accompagnatore dall’Italia dei Viaggi di Giorgio
  • Iva di legge

La quota non  comprende:

  • Tasse aereoportuali pari a euro soggette a riconferma 390,00
  • Visto turistico per il Turkmenistan da 85+4 USD a persona, se ottenuto all’aeroporto di Ashgabat (soggetto a modifiche; dipendente dalla nazionalità)
  • Tassa di migrazione del Turkmenistan 15,00 USD a persona, da pagare all’aeroporto di Ashgabat (soggetta a modifiche)
  • PCR test (33 USD rapid test) da pagarsi all’arrivo (obbligatorio)
  • Tassa soggiorno pernottamento in yurta, 2 USD per persona per notte (obbligatoria)
  • Mance per le guide locali e/o gli autisti
  • Tutte le altre spese e servizi non menzionati nella voce “Incluso”

 

 

 

 

 

 




NAMIBIA: L’AFRICA INCONSUETA TRA MARE E DESERTI

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La Namibia dà il suo benvenuto dalla capitale Windhoek, città dal fascino insospettabilmente “europeo”. L’incontro con il Namib, il deserto più antico del pianeta, è una delle emozioni indimenticabili di questo viaggio: noto anche come il “deserto che vive” per la grande varietà di flora e fauna, che abita questo ambiente tanto ostile. Rotta verso la Skeleton Coast, fino alla colonia di otarie di Cape Cross, una delle più numerose dell’Africa, che può ospitare fino a 100.000 esemplari. E poi, un tuffo verso il Damaraland, passeggiando tra impressionanti complessi di granito e dune pietrificate, alla scoperta dell’arte rupestre San e del popolo Damara. Da qui, il passo è breve per la patria degli Himba, il fiero popolo seminomade che continua a vivere secondo antiche tradizioni. A chiudere un viaggio così ricco, ecco il Parco Etosha… l’ultima indimenticabile cartolina dalla Namibia.

La Namibia, una terra dove vallate desertiche e infinite pianure si alternano a dune altissime e sconfinate savane. E’ il paese del deserto del Namib: tra i più antichi della storia della Terra, tra i più aridi dell’Africa, le sue altissime dune sembrano tuffarsi nell’oceano.

Terra di contrasti e di magia, di paesaggi duri ma bellissimi, di specie di animai e di etnie tribali, si dice che sia “il paese che non abbandona il cuore” di ogni visitatore che si avventure a visitarlo.

Dalle dune rosse del Sossusvlei che contrastano con l’azzurro del cielo alla Dead Vlei, dove alberi neri si stagliano nel bianco terreno argilloso; dai deserti del Sud, Namib e Kakahari ai paesaggi suggestivi della Valle della Luna; dalla Skeleton Coast, così chiamata per i relitti delle navi, alla costa atlantica abitata da fenicotteri rosa, pellicani e foche. Ma soprattutto, a rimanere nel cuore del viaggiatore sarà l’Etosha Park, un’avventura alla ricerca di leoni, rinoceronti, zebre e giraffe.

Nel Paese dei diamanti, la pietra più preziosa è la Namibia stessa, pura e incontaminata come Madre Natura l’ha creata e forgiata.

 

Un deserto tra Namibia, Botswana e Sudafrica

Il Deserto del Kalahari, estendendosi attraverso il Botswana, la Namibia e il Sudafrica, è una delle meraviglie naturali più affascinanti del continente africano. Contrariamente alla comune percezione dei deserti come paesaggi sterili e inospitali, il Kalahari sfoggia una biodiversità sorprendente e una ricchezza culturale che affonda le radici nella notte dei tempi.

1° giorno: ROMA – WINDHOEK

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea. Pasti e pernottamento in volo.

2° Giorno: WINDHOEK

Arrivo all’aeroporto di Windhoek e  dopo aver espletato operazioni di dogana e visto,trasferimento in hotel. Nel pomeriggio  breve visita alle principali attrazioni della città. Cena.

I migliori 10 giri turistici a Windhoek (AGGIORNATO 2024)

Pernottamento in albergo.

Windhoek - Africa Destination - Micato Luxury Safaris

3° Giorno: WINDHOEKW-Parco Otjiwa

Dopo la prima colazione, partenza in direzione del Parco Otjiwa , una delle destinazioni più diverse della Namibia e non solo una sosta o un gateway lungo il famoso parco nazionale Etosha e Damara- o Kaokoland a ovest o l’altopiano acqua-berg a est.

 

Rifugio Otjiwa | Il Safari della Namibia | Alloggio, noleggio auto 4x4, tour e safari

Dopo circa 3 ore,si arriva e sistemazione al Lodge pranzo e cena.Inizio del safari.

 

OTJIWA SAFARI LODGE : Prezzi e Recensioni 2024

Safari notturno dopo cena.

Etosha National Park in Namibia - Earth.com etosha-nationalparkinnamibia

4°Giorno-OTJIWA-Etosha

Namutoni

Dopo colazione partenza per il Parco Etosha. Arrivo e si effettua un primo safari a bordo del vostro veicolo.

Etosha National Park Tours & Travel Guide | Namibia-Experience

Il Parco Nazionale di Etosha si trova nella parte nordoccidentale dellaaNamibia, è un’area protetta dal 1907 e, con i suoi 22.270 kmq, è uno dei parchi nazionali più estesi d’Africa.

8 Reasons Why Etosha National Park is one of Africa's Best Safari Destinations

Etosha è una parola della lingua Ovambo che significa “grande posto bianco” e deve questo nome all’enorme pan che si trova nella parte nord ovest; larga 130 km per 50 km nel punto più ampio e con una superficie di circa 5.000 kmq, è l’elemento che caratterizza maggiormente il parco, oltre ad essere una delle depressioni salate più ampie del continente africano.

La giornata sarà dedicata al safari all’interno del parco. Il Parco Nazionale di Etosha è uno dei più vasti di tutta l’Africa.

Etosha National Park | South African Travellers

Delle 114 specie di mammiferi presenti molte sono rare e a rischio di estinzione, quali il rinoceronte nero, il ghepardo e l’impala dal muso nero.

Safari in Etosha National Park: where the wildlife comes to you | Atlas & Boots

Cena e pernottamento in lodge.

The Amazing Etosha National Park In Namibia • Ultimate Safari Guide

5° Giorno:ETOSHA-OKAUKUJEO

Prima colazione al lodge e partenza per la parte del parco Etosha Okaukujeo.

Arrivo e sistemazione nelle camere riservate.

Etosha National Park, Namibia - Times of India Travel

Inizio del safari.

Photo Diary: 3-day self-drive safari Etosha National Park

Pasti al lodge pranzo e cena.

Etosha National Park - Shadows Of Africa

6° Giorno:ETOSHA- DAMARALAND MONTI ERONGO

Dopo la prima colazione ,partenza in direzione del Damaraladn.

Visitiamo la Foresta Pietrifica in Namibia - Blog Earth Viaggi

Questa mattina di buon’ora partirete per il Damaraland.

LA FORESTA PIETRIFICATA IN NAMIBIA

Lungo il percorso effettuerete una deviazione per visitare la Foresta Pietrificata.

 

Durante il trasferimento è prevista una visita ad un autentico villaggio Himba .

Prassi e retorica nelle politiche di sviluppo: il caso Himba

Gli Himba o Ovahimba sono un gruppo etnico di circa 12.000 persone che abita nel Kaokoland a nord dal fiume Kunene al confine con l’Angola, e a sud dal fiume Hoanib, nella Namibia settentrionale. Gli Himba sono i discendenti di un gruppo di Herero che nella seconda metà del XIX° secolo migrarono dal Kaokoland verso l’Angola, attraversando il fiume Kunene per fuggire alle frequenti aggressioni dei Nama.

La popolazione Himba è facilmente riconoscibile per alcune caratteristiche ben specifiche, prima fra tutte la tradizione soprattutto femminile di cospargere corpo e capelli con l’otjize: una mistura rossa preparata con burro, ocra, erbe e resine profumate. Scopriamo insieme le ragioni e l’utilità di questo vero e proprio rito.
L’otjize ha varie funzioni: serve per riparare e proteggere la pelle dal sole e dal clima caldo e secco, è un buon repellente per gli insetti e, infine, viene usato per un motivo puramente estetico; conferisce infatti a pelle e capelli quella particolare colorazione rossastra molto simile alla terracotta. Dall’otjize deriva dunque la denominazione “Popolo rosso della Namibia”, con cui le tribù Ovahimba sono pure conosciute.

Visiterete il sito di incisioni rupestri di Twyfelfontein, le Canne d’Organo e la Montagna Bruciata.

Desert Rock Carvings Tour of South Morocco - 7 Days | Desert Majesty

Situato in un’area montuosa tra il deserto della Skeleton Coast e l’altopiano centrale, il Damaraland è uno dei posti più spettacolari della Namibia. Patria di elefanti e rinoceronti neri, ma anche alberi pietrificati depositati qui 260 milioni di anni fa, offre scenari spettacolari e permette di scoprire il lato più nascosto delle opere dei nostri progenitori che vissero nella savana africana tanti secoli fa.

Giunti a Twyfelfontein visita guidata del più importante sito di arte rupestre San e del Damara Living Museum.

Tra le attrazioni principali da non perdere:

Petrified forest

La foresta pietrificata fu dichiarata monumento nazionale nel 1950 ed è il risultato di un’alluvione che portò a valle una cinquantina di alberi che si trovano su un pendio sovrastante. Stimati vecchi di circa 200 milioni di anni, la maggior parte di essi appartiene alla famiglia delle gimnosperme.

Twyfelfontein

A Twyfelfontein vi è la più grande concentrazione della Namibia di incisioni su roccia risalenti all’età della pietra il che data l’occupazione di quest’area ad almeno 6000 anni fa.

A Twyfelfontein, nel rosso della Namibia - Persorsi

Damaraland: patria di alberi pietrificati, crateri e pitture rupestri.

Burnt Mountain

La Burnt Mountain è a pochi chilometri da Organ Pipes ed è visibile direttamente dalla strada.

Il calcare che diede origine a questa montagna si depositò circa 200 milioni di anni fa; 120 milioni di anni fa, più o meno quando si originarono le Organ pipes, la lava vulcanica si introdusse nel calcare e originò quella metamorfosi che ora contraddistingue il colore della montagna.

Damaraland: patria di alberi pietrificati, crateri e pitture rupestri - difotoediviaggi

Namibia: gli ultimi elefanti del deserto | esploratoridelmondo.it

Safari per ammirare gli elefanti mentre fanno il bagno al fiume.

7° Giorno:DAMARALAND– CAPE CROSS – SWAKOPMUND

Prima colazione al lodge.Questa mattina si parte per Cape Cross per visiterete la colonia di otarie. La Cape Cross Seal Reserve, si estende su un remoto promontorio della Skeleton Coast e ospita una delle più grandi colonie di foche del Capo al mondo.

Pranzo sulle dune .

Mola Mola Safaris | Marine Dune Day | Namibia

A seguire si raggiunge Swakopmund, principale meta vacanziera per i Namibiani.

Cape Fur Seal Colony at Cape Cross Namibia

 

Gli Herero sono un popolo di allevatori che vive tra l’Angola e la Namibia e che ha avuto la sfortuna di incontrare sul suo cammino i colonizzatori tedeschi che, per sottometterli e appropriarsi delle loro terre, hanno attuato una politica di sterminio. Nonostante questo infausto passato il popolo Herero continua a vivere nelle proprie terre seguendo le proprie tradizioni; una delle cose che è cambiata rispetto alle tradizioni più antiche, e in seguito alle pressioni dei colonizzatori, è stato il loro abbigliamento: gli abiti succinti scioccarono così tanto i tedeschi che imposero agli Herero di indossare lunghi e voluminosi abiti in stile europeo; questi abiti vengono indossati ancora oggi dalle donne Herero e sono realizzati con stoffe colorate con disegni geometrici.

Viaggiando lungo le strade della Namibia non è inusuale incontrare le donne Herero, inconfondibili con i loro grandi copricapo, mentre si prendono cura dei bambini o coltivano i campi o badano alle pecore e capre; mentre gli uomini invece è possibile vederli impegnati nel condurre i bovini alla ricerca di pascoli.

Si ritiene che il popolo Herero sia giunto in Namibia dopo aver lasciato la regione dei grandi laghi nell’Africa Orientale.

Donna dell'etnia Herero in Namibia

8° Giorno: SWAKOPMUND – DESERTO DEL NAMIB

Colazione in hotel .Questa mattina partirete alla volta del deserto del Namib attraverso lo spettacolare Kuiseb Canyon.

The Welwitschia Trail – we travel

Lungo il tragitto visita alla Valle della Luna, uno spettacolare canyon scavato nel corso dei millenni dal fiume Swakop e della Welvitchia Drive, dove sopravvivono numerosi esemplari di Welvitchia Mirabilis, un’incredibile pianta che riesce a sopravvivere in un ambiente drammaticamente ostile, fino a giungere all’esemplare più vecchio, che si stima abbia circa 1500 anni.

Wonderful Welwitschia Adventure 7 hour private off-road tour -

 

rusted car at Solitaire Namibia

9° Giorno: DESERTO DEL NAMIB

Prima colazione al lodge.Trascorrerete l’intera giornata nel parco di Sossusvlei e Dead Vlei, occasione unica per scattare magnifiche fotografie in un mare di dune rosso-arancio, alte fino a 300 metri.

Il deserto di Sossusvlei e Deadvlei: le dune rosse nel cuore della Namibia

Mattinata dedicata all’escursione nel deserto con le sue splendide dune color albicocca e con i suoi vlei (pozze effimere, quasi sempre asciutte), Sossouvlei e Dead Vlei.

 

dune-45 - Travel Revolution

Dopo il pranzo, al sacco, breve sosta alla Duna 45 .

Tour packages to Dune 45 from USA | Exoticca

Il Deserto del Namib è comunemente considerato il deserto più antico del mondo essendo esistito per circa 43 milioni di anni.  Il deserto è una grande distesa di pianure di ghiaia e dune di tutte le forme e dimensioni che si estendono lungo la costa namibiana.  Tutta la parte occidentale della Namibia infatti è costituita dal deserto che è presente, oltre i confini della Namibia, in Angola meridionale e nella parte settentrionale della provincia del Capo in Sud Africa.  Il deserto del Namib contiene il Namib Naukluft National Park, il più grande parco della Namibia e il terzo più grande in Africa.

Sossusvlei, Deadvlei e Sesriem Canyon, meraviglie della Namibia

La zona montana del Naukluft è stata creata come un santuario per la zebra di Hartmann.  Nel 2013, una grande parte del deserto è diventato un Patrimonio dell’Umanità sotto il nome di “Mare di sabbia del Namib”.

Nel pomeriggio visiterete il Canyon di Sesriem, formato dal fiume Tsauchab, che ha scavato una gola profonda 30 metri.

Premium Photo | The river in Sesriem Canyon in Namib desert Sossusvlei Namibia

 

10° Giorno: DESERTO DEL NAMIB – DESERTO DEL KALAHARI

Dopo la prima colazione,partenza per il deserto del Kalahari .

Benvenuti nel cuore dell’Africa meridionale, dove si estende il vasto e misterioso Deserto del Kalahari, il sesto deserto più grande del mondo, con i suoi 900.000 chilometri quadrati. Un territorio che, nonostante il suo nome possa evocare immagini di aridità infinita, nasconde in realtà una sorprendente varietà di vita e paesaggi mozzafiato.

 Il Kalahari, una terra aspra, una terra di sole bruciante e vento implacabile –  una terra di grande aridità e mistero.  Dopo le prime piogge, una terra trasformata in squisita bellezza con le dune in eruzione in un tripudio di colori!  Il Kalahari evoca immagini diverse nelle menti delle persone.  Alcuni lo vedono come un deserto torrido.  Altri lo vedono il loro futuro, costruito su bovini e ovini, struzzi e animali selvatici.  Il Kalahari è tutto questo, ma anche qualcosa di più.  La parola ‘Kalahari’ significa deserto!  La sua relativa inaccessibilità, le dune di sabbia rossa, le precipitazioni incerte e la mancanza di acqua di superficie, lo rendono veramente una delle ultime frontiere dell’Africa.

Esplorando il deserto del Kalahari in Namibia - Mokoro Tours

Il nome “Kalahari” trae origine dalla lingua Tswana, in cui “Kgala” significa “la grande sete” e “Kgalagadi” si traduce in “un luogo senza acqua”. Queste denominazioni riflettono perfettamente l’essenza di un deserto che, con le sue distese di sabbia rossa, si estende senza acqua superficiale permanente, ma che al contempo sorprende per la sua resilienza e la ricchezza di vita che ospita. Esploriamo insieme le meraviglie del Kalahari, un deserto che sfida le convenzioni e rivela la straordinaria adattabilità della natura.

Namibia deserto Kalahari - AEMME VIAGGI

ll Kalahari, nonostante il nome “deserto”, è un ecosistema ricco e complesso che sfida molte delle convenzioni tipiche associate ai deserti. Le sue stagioni delle piogge estive trasformano parti del deserto in un’esplosione di vita. Le sue dune di sabbia rossa, alcune delle caratteristiche più distintive del paesaggio, offrono uno scenario mozzafiato sotto il vasto cielo africano. Questo deserto non è solo una distesa arida; è un ecosistema complesso che ospita una varietà di habitat, dalla savana alle zone boscose.

11° Giorno: DESERTO DEL KALAHARI – WINDHOEK – partenza

Dopo la prima colazione,trasferimento in aereoporto in tempo utile per operazioni imbarco volo di rientro.

Pasti e pernottamento a bordo.

12° Giorno: ARRIVO IN ITALIA

Arrivo e fine dei servizi.

PER LA SISTEMAZIONE IN CAMERA QUADRUPLA LE QUOTE SONO COME SEGUE:

  • ADULTO  QUOTA INTERA € 4.830,00
  • BAMBINO DI 13 ANNI € 4.630,00
  • BAMBINO DI 12 ANNI € 4.380,00
  • BAMBINO DI 8 ANNI € 4.230,00
  • ——————————————————————————————————————-

 

La quota comprende

  • Voli di linea in classe economica Roma- Windhoek e ritorno con scalo,franchigia 20 kg
  • Guida  locale
  • Trasferimenti privati da e per l’aeroporto di Windhoek con bus privato
  • Tour in overland
  • Pernottamento e pasti come da programma pensione completa
  • Ingresso e safari nel parco Etosha
  • Visita ad un autentico villaggio Himba nel Kaokoland
  • Ingresso e visita alla Foresta Pietrificata
  • Ingresso e visita al sito di incisioni rupestri di Twyfelfontein, Canne d’Organo e Montagna Bruciata
  • Ingresso e visita di 2 ore al Living Musuem dei San (Boscimani)
  • Ingresso e visita alla colonia di otarie di Cape Cross
  • Ingresso e visita al Moon Landscape
  • Ingresso e visita al parco di Sossusvlei e al Canyon di Sesriem
  • Assicurazione medica, bagaglio

La quota non Comprende

  • Tasse aeroportuali pari a euro 280,00 (importo soggetto a riconferma sino ad emissione dei biglietti aerei)
  • Mance
  • Bevande ai pasti
  • Extra personali
  • Facoltativa assicurazione annullamento euro 150,00
  • Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

 

 

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

Documenti per l’espatrio:

  • Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei (6) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
  • Visto d’ingresso: non necessario



NAMIBIA: L’AFRICA INCONSUETA TRA MARE E DESERTI

Namibia-2

La Namibia dà il suo benvenuto dalla capitale Windhoek, città dal fascino insospettabilmente “europeo”. L’incontro con il Namib, il deserto più antico del pianeta, è una delle emozioni indimenticabili di questo viaggio: noto anche come il “deserto che vive” per la grande varietà di flora e fauna, che abita questo ambiente tanto ostile. Rotta verso la Skeleton Coast, fino alla colonia di otarie di Cape Cross, una delle più numerose dell’Africa, che può ospitare fino a 100.000 esemplari. E poi, un tuffo verso il Damaraland, passeggiando tra impressionanti complessi di granito e dune pietrificate, alla scoperta dell’arte rupestre San e del popolo Damara. Da qui, il passo è breve per la patria degli Himba, il fiero popolo seminomade che continua a vivere secondo antiche tradizioni. A chiudere un viaggio così ricco, ecco il Parco Etosha… l’ultima indimenticabile cartolina dalla Namibia.

La Namibia, una terra dove vallate desertiche e infinite pianure si alternano a dune altissime e sconfinate savane. E’ il paese del deserto del Namib: tra i più antichi della storia della Terra, tra i più aridi dell’Africa, le sue altissime dune sembrano tuffarsi nell’oceano.

Terra di contrasti e di magia, di paesaggi duri ma bellissimi, di specie di animai e di etnie tribali, si dice che sia “il paese che non abbandona il cuore” di ogni visitatore che si avventure a visitarlo.

Dalle dune rosse del Sossusvlei che contrastano con l’azzurro del cielo alla Dead Vlei, dove alberi neri si stagliano nel bianco terreno argilloso; dai deserti del Sud, Namib e Kakahari ai paesaggi suggestivi della Valle della Luna; dalla Skeleton Coast, così chiamata per i relitti delle navi, alla costa atlantica abitata da fenicotteri rosa, pellicani e foche. Ma soprattutto, a rimanere nel cuore del viaggiatore sarà l’Etosha Park, un’avventura alla ricerca di leoni, rinoceronti, zebre e giraffe.

Nel Paese dei diamanti, la pietra più preziosa è la Namibia stessa, pura e incontaminata come Madre Natura l’ha creata e forgiata.

 

Un deserto tra Namibia, Botswana e Sudafrica

Il Deserto del Kalahari, estendendosi attraverso il Botswana, la Namibia e il Sudafrica, è una delle meraviglie naturali più affascinanti del continente africano. Contrariamente alla comune percezione dei deserti come paesaggi sterili e inospitali, il Kalahari sfoggia una biodiversità sorprendente e una ricchezza culturale che affonda le radici nella notte dei tempi.

1° giorno: ROMA – WINDHOEK

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Roma. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea. Pasti e pernottamento in volo.

2° Giorno: WINDHOEK

Arrivo all’aeroporto di Windhoek e  dopo aver espletato operazioni di dogana e visto,trasferimento in hotel. Nel pomeriggio  breve visita alle principali attrazioni della città. Cena.

I migliori 10 giri turistici a Windhoek (AGGIORNATO 2024)

Pernottamento in albergo.

Windhoek - Africa Destination - Micato Luxury Safaris

3° Giorno: WINDHOEKW-Parco Otjiwa

Dopo la prima colazione, partenza in direzione del Parco Otjiwa , una delle destinazioni più diverse della Namibia e non solo una sosta o un gateway lungo il famoso parco nazionale Etosha e Damara- o Kaokoland a ovest o l’altopiano acqua-berg a est.

 

Rifugio Otjiwa | Il Safari della Namibia | Alloggio, noleggio auto 4x4, tour e safari

Dopo circa 3 ore,si arriva e sistemazione al Lodge pranzo e cena.Inizio del safari.

 

OTJIWA SAFARI LODGE : Prezzi e Recensioni 2024

Safari notturno dopo cena.

Etosha National Park in Namibia - Earth.com etosha-nationalparkinnamibia

4°Giorno-OTJIWA-Etosha

Namutoni

Dopo colazione partenza per il Parco Etosha. Arrivo e si effettua un primo safari a bordo del vostro veicolo.

Etosha National Park Tours & Travel Guide | Namibia-Experience

Il Parco Nazionale di Etosha si trova nella parte nordoccidentale dellaaNamibia, è un’area protetta dal 1907 e, con i suoi 22.270 kmq, è uno dei parchi nazionali più estesi d’Africa.

8 Reasons Why Etosha National Park is one of Africa's Best Safari Destinations

Etosha è una parola della lingua Ovambo che significa “grande posto bianco” e deve questo nome all’enorme pan che si trova nella parte nord ovest; larga 130 km per 50 km nel punto più ampio e con una superficie di circa 5.000 kmq, è l’elemento che caratterizza maggiormente il parco, oltre ad essere una delle depressioni salate più ampie del continente africano.

La giornata sarà dedicata al safari all’interno del parco. Il Parco Nazionale di Etosha è uno dei più vasti di tutta l’Africa.

Etosha National Park | South African Travellers

Delle 114 specie di mammiferi presenti molte sono rare e a rischio di estinzione, quali il rinoceronte nero, il ghepardo e l’impala dal muso nero.

Safari in Etosha National Park: where the wildlife comes to you | Atlas & Boots

Cena e pernottamento in lodge.

The Amazing Etosha National Park In Namibia • Ultimate Safari Guide

5° Giorno:ETOSHA-OKAUKUJEO

Prima colazione al lodge e partenza per la parte del parco Etosha Okaukujeo.

Arrivo e sistemazione nelle camere riservate.

Etosha National Park, Namibia - Times of India Travel

Inizio del safari.

Photo Diary: 3-day self-drive safari Etosha National Park

Pasti al lodge pranzo e cena.

Etosha National Park - Shadows Of Africa

6° Giorno:ETOSHA- DAMARALAND MONTI ERONGO

Dopo la prima colazione ,partenza in direzione del Damaraladn.

Visitiamo la Foresta Pietrifica in Namibia - Blog Earth Viaggi

Questa mattina di buon’ora partirete per il Damaraland.

LA FORESTA PIETRIFICATA IN NAMIBIA

Lungo il percorso effettuerete una deviazione per visitare la Foresta Pietrificata.

 

Durante il trasferimento è prevista una visita ad un autentico villaggio Himba .

Prassi e retorica nelle politiche di sviluppo: il caso Himba

Gli Himba o Ovahimba sono un gruppo etnico di circa 12.000 persone che abita nel Kaokoland a nord dal fiume Kunene al confine con l’Angola, e a sud dal fiume Hoanib, nella Namibia settentrionale. Gli Himba sono i discendenti di un gruppo di Herero che nella seconda metà del XIX° secolo migrarono dal Kaokoland verso l’Angola, attraversando il fiume Kunene per fuggire alle frequenti aggressioni dei Nama.

La popolazione Himba è facilmente riconoscibile per alcune caratteristiche ben specifiche, prima fra tutte la tradizione soprattutto femminile di cospargere corpo e capelli con l’otjize: una mistura rossa preparata con burro, ocra, erbe e resine profumate. Scopriamo insieme le ragioni e l’utilità di questo vero e proprio rito.
L’otjize ha varie funzioni: serve per riparare e proteggere la pelle dal sole e dal clima caldo e secco, è un buon repellente per gli insetti e, infine, viene usato per un motivo puramente estetico; conferisce infatti a pelle e capelli quella particolare colorazione rossastra molto simile alla terracotta. Dall’otjize deriva dunque la denominazione “Popolo rosso della Namibia”, con cui le tribù Ovahimba sono pure conosciute.

Visiterete il sito di incisioni rupestri di Twyfelfontein, le Canne d’Organo e la Montagna Bruciata.

Desert Rock Carvings Tour of South Morocco - 7 Days | Desert Majesty

Situato in un’area montuosa tra il deserto della Skeleton Coast e l’altopiano centrale, il Damaraland è uno dei posti più spettacolari della Namibia. Patria di elefanti e rinoceronti neri, ma anche alberi pietrificati depositati qui 260 milioni di anni fa, offre scenari spettacolari e permette di scoprire il lato più nascosto delle opere dei nostri progenitori che vissero nella savana africana tanti secoli fa.

Giunti a Twyfelfontein visita guidata del più importante sito di arte rupestre San e del Damara Living Museum.

Tra le attrazioni principali da non perdere:

Petrified forest

La foresta pietrificata fu dichiarata monumento nazionale nel 1950 ed è il risultato di un’alluvione che portò a valle una cinquantina di alberi che si trovano su un pendio sovrastante. Stimati vecchi di circa 200 milioni di anni, la maggior parte di essi appartiene alla famiglia delle gimnosperme.

Twyfelfontein

A Twyfelfontein vi è la più grande concentrazione della Namibia di incisioni su roccia risalenti all’età della pietra il che data l’occupazione di quest’area ad almeno 6000 anni fa.

A Twyfelfontein, nel rosso della Namibia - Persorsi

Damaraland: patria di alberi pietrificati, crateri e pitture rupestri.

Burnt Mountain

La Burnt Mountain è a pochi chilometri da Organ Pipes ed è visibile direttamente dalla strada.

Il calcare che diede origine a questa montagna si depositò circa 200 milioni di anni fa; 120 milioni di anni fa, più o meno quando si originarono le Organ pipes, la lava vulcanica si introdusse nel calcare e originò quella metamorfosi che ora contraddistingue il colore della montagna.

Damaraland: patria di alberi pietrificati, crateri e pitture rupestri - difotoediviaggi

Namibia: gli ultimi elefanti del deserto | esploratoridelmondo.it

Safari per ammirare gli elefanti mentre fanno il bagno al fiume.

7° Giorno:DAMARALAND– CAPE CROSS – SWAKOPMUND

Prima colazione al lodge.Questa mattina si parte per Cape Cross per visiterete la colonia di otarie. La Cape Cross Seal Reserve, si estende su un remoto promontorio della Skeleton Coast e ospita una delle più grandi colonie di foche del Capo al mondo.

Pranzo sulle dune .

Mola Mola Safaris | Marine Dune Day | Namibia

A seguire si raggiunge Swakopmund, principale meta vacanziera per i Namibiani.

Cape Fur Seal Colony at Cape Cross Namibia

 

Gli Herero sono un popolo di allevatori che vive tra l’Angola e la Namibia e che ha avuto la sfortuna di incontrare sul suo cammino i colonizzatori tedeschi che, per sottometterli e appropriarsi delle loro terre, hanno attuato una politica di sterminio. Nonostante questo infausto passato il popolo Herero continua a vivere nelle proprie terre seguendo le proprie tradizioni; una delle cose che è cambiata rispetto alle tradizioni più antiche, e in seguito alle pressioni dei colonizzatori, è stato il loro abbigliamento: gli abiti succinti scioccarono così tanto i tedeschi che imposero agli Herero di indossare lunghi e voluminosi abiti in stile europeo; questi abiti vengono indossati ancora oggi dalle donne Herero e sono realizzati con stoffe colorate con disegni geometrici.

Viaggiando lungo le strade della Namibia non è inusuale incontrare le donne Herero, inconfondibili con i loro grandi copricapo, mentre si prendono cura dei bambini o coltivano i campi o badano alle pecore e capre; mentre gli uomini invece è possibile vederli impegnati nel condurre i bovini alla ricerca di pascoli.

Si ritiene che il popolo Herero sia giunto in Namibia dopo aver lasciato la regione dei grandi laghi nell’Africa Orientale.

Donna dell'etnia Herero in Namibia

8° Giorno: SWAKOPMUND – DESERTO DEL NAMIB

Colazione in hotel .Questa mattina partirete alla volta del deserto del Namib attraverso lo spettacolare Kuiseb Canyon.

The Welwitschia Trail – we travel

Lungo il tragitto visita alla Valle della Luna, uno spettacolare canyon scavato nel corso dei millenni dal fiume Swakop e della Welvitchia Drive, dove sopravvivono numerosi esemplari di Welvitchia Mirabilis, un’incredibile pianta che riesce a sopravvivere in un ambiente drammaticamente ostile, fino a giungere all’esemplare più vecchio, che si stima abbia circa 1500 anni.

Wonderful Welwitschia Adventure 7 hour private off-road tour -

 

rusted car at Solitaire Namibia

9° Giorno: DESERTO DEL NAMIB

Prima colazione al lodge.Trascorrerete l’intera giornata nel parco di Sossusvlei e Dead Vlei, occasione unica per scattare magnifiche fotografie in un mare di dune rosso-arancio, alte fino a 300 metri.

Il deserto di Sossusvlei e Deadvlei: le dune rosse nel cuore della Namibia

Mattinata dedicata all’escursione nel deserto con le sue splendide dune color albicocca e con i suoi vlei (pozze effimere, quasi sempre asciutte), Sossouvlei e Dead Vlei.

 

dune-45 - Travel Revolution

Dopo il pranzo, al sacco, breve sosta alla Duna 45 .

Tour packages to Dune 45 from USA | Exoticca

Il Deserto del Namib è comunemente considerato il deserto più antico del mondo essendo esistito per circa 43 milioni di anni.  Il deserto è una grande distesa di pianure di ghiaia e dune di tutte le forme e dimensioni che si estendono lungo la costa namibiana.  Tutta la parte occidentale della Namibia infatti è costituita dal deserto che è presente, oltre i confini della Namibia, in Angola meridionale e nella parte settentrionale della provincia del Capo in Sud Africa.  Il deserto del Namib contiene il Namib Naukluft National Park, il più grande parco della Namibia e il terzo più grande in Africa.

Sossusvlei, Deadvlei e Sesriem Canyon, meraviglie della Namibia

La zona montana del Naukluft è stata creata come un santuario per la zebra di Hartmann.  Nel 2013, una grande parte del deserto è diventato un Patrimonio dell’Umanità sotto il nome di “Mare di sabbia del Namib”.

Nel pomeriggio visiterete il Canyon di Sesriem, formato dal fiume Tsauchab, che ha scavato una gola profonda 30 metri.

Premium Photo | The river in Sesriem Canyon in Namib desert Sossusvlei Namibia

 

10° Giorno: DESERTO DEL NAMIB – DESERTO DEL KALAHARI

Dopo la prima colazione,partenza per il deserto del Kalahari .

Benvenuti nel cuore dell’Africa meridionale, dove si estende il vasto e misterioso Deserto del Kalahari, il sesto deserto più grande del mondo, con i suoi 900.000 chilometri quadrati. Un territorio che, nonostante il suo nome possa evocare immagini di aridità infinita, nasconde in realtà una sorprendente varietà di vita e paesaggi mozzafiato.

 Il Kalahari, una terra aspra, una terra di sole bruciante e vento implacabile –  una terra di grande aridità e mistero.  Dopo le prime piogge, una terra trasformata in squisita bellezza con le dune in eruzione in un tripudio di colori!  Il Kalahari evoca immagini diverse nelle menti delle persone.  Alcuni lo vedono come un deserto torrido.  Altri lo vedono il loro futuro, costruito su bovini e ovini, struzzi e animali selvatici.  Il Kalahari è tutto questo, ma anche qualcosa di più.  La parola ‘Kalahari’ significa deserto!  La sua relativa inaccessibilità, le dune di sabbia rossa, le precipitazioni incerte e la mancanza di acqua di superficie, lo rendono veramente una delle ultime frontiere dell’Africa.

Esplorando il deserto del Kalahari in Namibia - Mokoro Tours

Il nome “Kalahari” trae origine dalla lingua Tswana, in cui “Kgala” significa “la grande sete” e “Kgalagadi” si traduce in “un luogo senza acqua”. Queste denominazioni riflettono perfettamente l’essenza di un deserto che, con le sue distese di sabbia rossa, si estende senza acqua superficiale permanente, ma che al contempo sorprende per la sua resilienza e la ricchezza di vita che ospita. Esploriamo insieme le meraviglie del Kalahari, un deserto che sfida le convenzioni e rivela la straordinaria adattabilità della natura.

Namibia deserto Kalahari - AEMME VIAGGI

ll Kalahari, nonostante il nome “deserto”, è un ecosistema ricco e complesso che sfida molte delle convenzioni tipiche associate ai deserti. Le sue stagioni delle piogge estive trasformano parti del deserto in un’esplosione di vita. Le sue dune di sabbia rossa, alcune delle caratteristiche più distintive del paesaggio, offrono uno scenario mozzafiato sotto il vasto cielo africano. Questo deserto non è solo una distesa arida; è un ecosistema complesso che ospita una varietà di habitat, dalla savana alle zone boscose.

11° Giorno: DESERTO DEL KALAHARI – WINDHOEK – partenza

Dopo la prima colazione,trasferimento in aereoporto in tempo utile per operazioni imbarco volo di rientro.

Pasti e pernottamento a bordo.

12° Giorno: ARRIVO IN ITALIA

Arrivo e fine dei servizi.

 

 

La quota comprende

  • Voli di linea in classe economica Roma- Windhoek e ritorno con scalo,franchigia 20 kg
  • Guida  locale
  • Trasferimenti privati da e per l’aeroporto di Windhoek con bus privato
  • Tour in overland
  • Pernottamento e pasti come da programma pensione completa
  • Ingresso e safari nel parco Etosha
  • Visita ad un autentico villaggio Himba nel Kaokoland
  • Ingresso e visita alla Foresta Pietrificata
  • Ingresso e visita al sito di incisioni rupestri di Twyfelfontein, Canne d’Organo e Montagna Bruciata
  • Ingresso e visita di 2 ore al Living Musuem dei San (Boscimani)
  • Ingresso e visita alla colonia di otarie di Cape Cross
  • Ingresso e visita al Moon Landscape
  • Ingresso e visita al parco di Sossusvlei e al Canyon di Sesriem
  • Assicurazione medica, bagaglio

La quota non Comprende

  • Tasse aeroportuali pari a euro 280,00 (importo soggetto a riconferma sino ad emissione dei biglietti aerei)
  • Mance
  • Bevande ai pasti
  • Extra personali
  • Facoltativa assicurazione annullamento euro 150,00
  • Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

 

 

Scelta del posto a bordo dell’aereo:  

I voli sono previsti in una specifica classe di prenotazione. Nel caso sia consentita una preassegnazione gratuita del posto da parte del vettore aereo, la preassegnazione verrà effettuata automaticamente all’emissione del biglietto.

Eventuali preferenze sull’assegnazione del posto ci devono pervenire al momento della conferma del viaggio.

Ricordiamo che con alcune compagnie, la preassegnazione del posto è a pagamento e che la preassegnazione di posti speciali (es. uscita di sicurezza…) è soggetta a restrizioni.

Eventuali modifiche sui posti preassegnati vanno richieste direttamente al banco di accettazione del volo.

I posti preassegnati possono subire cambi per esigenze aereoportuali e nessuna pretesa, reclamo o rimborso può essere avanzato se non verranno assegnati i posti prescelti; nel caso di cambi di posti precedentemente pagati, potrà essere richiesto il rimborso dell’importo pagato.

L’assegnazione del posto specifico verrà convalidata solo al momento del check-in sulla carta d’imbarco.

Documenti per l’espatrio:

  • Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei (6) mesi al momento dell’arrivo nel Paese.
  • Visto d’ingresso: non necessario



Usa atmosfere western

Un tour per pochi! Un viaggio attraverso quella che fu la selvaggia frontiera americana: Montana, North Dakota, South Dakota e Wyoming. Un itinerario di gruppo. Partendo da Denver (Colorado) per entrare subito in quell’atmosfera “western” che contraddistingue questo viaggio.

L’importante storia di luoghi abitati da fuorilegge e Nativi Americani sono paesaggi unici, inimitabili e indimenticabili come lo Yellowstone National Park, Badlands, Custer State Park e tanto tanto altro…

1° Giorno: ROMA – DENVER

Partenza da Roma in direzione Denver con scalo.

Arrivo in Colorado nel pomeriggio. Ritiro del pulmino e trasferimento all’hotel. Dopo un po’ di relax, primo giro libero in città per non farsi sopraffare dal fuso orario.

2° Giorno: DENVER

Prima colazione in hotel.

Chiamata anche Mile High City, La capitale del Colorado è una città molto moderna ma conserva un’anima legata alla storia del Far West. Faremo una passeggiata nel Lower Downtown un vivace quartiere del centro, noto per i negozi e i ristoranti trendy

LoDo—Denver Colorado's Hip Historic Downtown, 48% OFF

E a Larimer Square un isolato storico con eleganti edifici vittoriani che ospitano boutique trendy, nonché lounge e ristoranti raffinati.

Larimer Square

Fino ad arrivare alla vecchia Union Station. 

LoDo, Denver - Wikipedia

Visiteremo poi anche la Lariat Loop Scenic Byway una bellissima strada panoramica tra le montagne in cui si trova la leggendaria tomba di Buffalo Bill.

Lariat Loop — Colorado Department of Transportation

Pernottamento in hotel.

3° Giorno: – DENVER – ROCKY MOUNTAIN NATIONAL PARK – CHEYENNE

Prima colazione in hotel.

Inizieremo la visita in mattinata del famoso Rocky Mountain National Park o parco nazionale delle montagne rocciose, è uno dei parchi più apprezzati degli Stati Uniti. Ci sono più di 100 vette montuose centinaia di punti panoramici, laghi, alci e le famose “bighorns” la pecora delle Montagne Rocciose.

Le 7 cose migliori da fare nel Parco Nazionale delle Montagne Rocciose | Blog di campeggio KOA

Popolazione di pecore bighorn (US National Park Service)

Dopo aver percorso un po’ di strade panoramiche e fatto qualche breve passeggiata, si prosegue per Cheyenne, la capitale del Wyoming. Fu chiamata Cheyenne dall’omonimo nome della tribù dei Nativi Americani, una delle più importanti e presenti nelle “Great Plains“.

Scopri le città più grandi del Wyoming (per popolazione, area totale e impatto economico)

Rientro in hotel per il pernottamento.

4° Giorno: CHEYENNE – FORT LARAMIE – MAMMOTH HOT SPRINGS – RAPID CITY

Prima colazione in hotel.

Proseguiremo il viaggio verso Nord per una tappa a Fort Laramie dove, nel 1868, fu firmato un famoso trattato tra il governo degli Stati Uniti e le tribù dei Sioux per l’assegnazione delle Black Hills. 

Fort Laramie si è evoluto nel più grande e noto avamposto militare delle Northern Plains. Questo “grande vecchio avamposto” ha assistito all’intera e travolgente saga dell’espansione occidentale dell’America e della resistenza dei Nativi Americani all’invasione dei loro territori.

Sito storico nazionale di Fort Laramie: tutto quello che devi sapere PRIMA di partire (2024)

Dopo la visita arriveremo fino nel South Dakota e raggiungere Hot Springs per una visita al Mammoth Site. 

Il Mammoth Site è un museo e sito paleontologico dove, già nel 1974, furono trovate ossa di mammut  e furono istituiti un museo e un edificio che ora contiene un’ampia collezione di resti di mammut.

Dig Into The Mammoth Site Sinkhole For A Colossal Adventure Near Rapid City

Continuazione fino alla città di Rapid City e sistemazione in hotel per il pernottamento.

5° Giorno: RAPID CITY – CUSTER STATE PARK – CRAZY HORSE MEMORIAL – MT. RUSHMORE – RAPID CITY

Prima colazione in hotel poi giornata dedicata ad alcune importanti attrattive della zona. Si comincia con il bellissimo Custer State Park, parco statale del South Dakota che nulla ha a che invidiare ad altri più celebrati parchi nazionali: cascate, foreste e soprattutto migliaia di bisonti alo stato brado rendono questo parco sensazionale.

Custer State Park | Travel South Dakota

Si continua poi con il Crazy Horse Memorial. 

E’ un monumento di montagna in costruzione su un terreno privato nelle Black Hills, nella contea di Custer, South Dakota, Stati Uniti. Raffigurerà il guerriero Oglala Lakota Crazy Horse, a cavallo e che indica la sua terra tribale.

Who Speaks for Crazy Horse? | The New Yorker

Dopo la visita si prosegue per l’ultima tappa: Monte Rushmore, reso celebre in tutto il mondo per i volti degli ex presidenti Washington, Jefferson, Lincoln e Roosevelt scolpiti nella pietra, circondate dalla bellezza delle Black Hills del South Dakota, raccontano la storia della nascita, della crescita, dello sviluppo e della conservazione di questo paese. Dalla storia dei primi abitanti alla diversità dell’America odierna, il Monte Rushmore porta i visitatori faccia a faccia con il ricco patrimonio che tutti condividiamo.

Monte Rushmore: 10 curiosità sul monumento nazionale USA

Rientro a Rapid City nel pomeriggio poi rientro in hotel per il pernottamento.

6° Giorno: RAPID CITY – BADLANDS – RISERVA LAKOTA – RAPID CITY

Prima colazione in hotel, poi partiamo verso il parco nazionale di Badlands. Il principale motivo per cui si visita il parco è quello di ammirare le particolari formazioni rocciose definite calanchi che, grazie ad un particolare processo di erosione, hanno assunto forme e colori particolari e affascinanti.

Il Parco Nazionale Badlands, USA | Geologia, Formazione

Attraverso il parco e fermandoci in diversi punti panoramici ci portiamo verso Sud fino ad arrivare nella zona di Pine Ridge all’interno della riserva dei Lakota. Qui si incontra una guida locale per saperne di più della storia, valori e tradizioni di questo popolo.

About Pine Ridge – Blue Feather Alliance

Traveling Pine Ridge Today, 48% OFF | www.pinnaxis.com

Al termine della visita rientro a Rapid City nel tardo pomeriggio poi rientro in hotel per il pernottamento.

7° Giorno: RAPID CITY – DEADWOOD – DEVIL’S TOWER – BLACK HILLS – SPEARFISH CANYON

Prima colazione in hotel e poi, restando in South Dakota, continueremo il viaggio avvolti in un’atmosfera sempre più da selvaggio west. La prima tappa è Deadwood dove si respira il vero spirito dei fuorilegge e dei pistoleri passati di qua. Alcuni di loro hanno legato indissolubilmente il loro nome a questo luogo, come ad esempio Wild Bill Hickock e Calamity Jane. Locali, saloon, case da gioco oggi animano questa affascinante cittadina.

See the Real Deadwood | Smithsonian

Deadwood: storico tour a piedi del selvaggio West con app per smartphone | GetYourGuide

Continuiamo verso un luogo sacro alla nazione Lakota: Devil’s Tower diventato celebre con il film di Spielberg “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.

Places to See in Wyoming: Devils Tower National Monument

La particolarità di questa montagna è dovuta alle colonne basaltiche che la formano dovute al raffreddamento di un magma che si era intruso fra le rocce sedimentarie preesistenti. La successiva erosione di quest’ultime ne ha rivelato la natura magmatica così spettacolare. 

Devils Tower National Monument

Una leggenda Lakota racconta che mentre sette bambine raccoglievano dei fiori ai piedi del monte, degli orsi si avvicinarono per divorarle, ma il “Grande Spirito” le salvò trasportandole in cima al picco. I solchi sui lati del monte sarebbero le incisioni degli artigli degli orsi, lasciate mentre questi tentavano di arrampicarsi e le bambine diventarono stelle, le famose Pleiadi.

Proseguiamo verso le Black Hills luogo sacro ai Lakota e portatogli via perché ricco d’oro.

Black Hills: cosa vedere? Itinerario in South Dakota fra natura e città di frontiera

The Best Way to See the Black Hills When Time Is Limited - WanderWisdom

I nativi americani hanno una lunga storia nelle Black Hills. Nel 1776 i Lakota conquistarono dai Cheyenne questo territorio, che divenne fondamentale nella loro cultura. Quando gli Americani di origine europea scoprirono l’oro nel 1874, a seguito della spedizione di George Armstrong Custer, i primi minatori invasero la zona per la caccia all’oro; il Governo degli Stati Uniti quindi spostò gli indiani Lakota, contro il loro volere, in altre riserve nel Dakota del sud ovest.

Sul margine settentrionale delle Black Hills, questo canyon è una delle porte d’accesso al cuore di un’antica catena montuosa. Abeti, pini, pioppi tremuli, betulle e querce si aggrappano ai pendii. Spearfish Creek scorre lungo il fondo del canyon, fungendo da guida naturale per la strada panoramica che segue i contorni del torrente.

Spearfish Canyon in Spearfish, SD | Visit Spearfish

Dopo aver percorso la Spearfish Canyon Scenic Highway poi pernottamento i hotel.

8° Giorno: SPEARFISH – ROOSEVELT NATIONAL PARK – MEDORA

In mattinata raggiungiamo il Roosevelt National Park uno dei luoghi più straordinari di questo Stato con mandrie di bisonti, cavalli selvaggi e panorami da togliere il fiato.

Welcome to Theodore Roosevelt National Park

Theodore Roosevelt National Park: cosa vedere nel parco del North Dakota

Percorriamo la strada scenografica e successivamente raggiungiamo la caratteristica cittadina di Medora che ci ricorda ancora una vota che siamo nel vecchio West. Città di pionieri, cowboy e polverosi saloon, vecchie glorie del west, esploratori e avventurieri, amata dal Presidente Roosevelt, che continuò a frequentarla anche dopo aver trascorso in quelle terre remote molti anni della sua gioventù.

13 Things to Do in Medora with Kids | Medora, North Dakota

25 Things To Do In Medora ND Where Wide-Open Spaces Rule, 58% OFF

Poi rientro in hotel per il pernottamento.

9° Giorno: MEDORA – LITTLE BIGHORN – RISERVA CROW – BILLINGS

Lasciamo il Dakota per dirigerci verso i grandi cieli del Montana percorrendo la grande prateria. Arriviamo al Little Bighorn Battlefield National Monument dove si scatenò una delle battaglie storiche del west che videro scontrarsi Indiani Nativi Lakota, Cheyenne ed Arapaho ed il 7° Cavalleggeri comandato dal generale George Armstrong Custer che qui fu sconfitto e perse la vita insieme a centinaia di suoi uomini.

The Memorial Monument at Last Stand Hill Little BigHorn Ba… | Flickr

Dopo la doverosa visita si continua verso Billings, la città più popolosa del Montana.

Billings fu soprannominata la “Città Magica” (Magic City) a causa della sua rapida crescita dalla sua fondazione come città ferroviaria nel marzo 1882.  Con una delle più grandi aree commerciali degli Stati Uniti, Billings è il centro di commercio e distribuzione per gran parte dello spartiacque continentale a est del Montana, del Wyoming settentrionale e delle parti occidentali del Dakota del Nord e del Dakota del Sud.

Phone co-op acquires Billings data business

Poi sistemazione all’hotel per il pernottamento.

10° Giorno: BILLINGS – CODY

Prima colazione in hotel.

Dal Montana torniamo in Wyoming raggiungendo la cittadina di Cody fondata nel 1896 dal personaggio più iconico del Vecchio West, il colonnello William F. “Buffalo Bill” Cody.

Non si può non visitare il “Buffalo Bill Center of the West”, il più bel museo d’America dedicato all’universo western e ovviamente con una sezione dedicata interamente al fondatore della città.

Grande aventure américaine à ne pas rater à Cody, dans le Wyoming - Visit USA Parks

Buffalo Bill Center of the West (Cody) - Visitor Information & Reviews

Dopo la visita si continua con un giro alla “Old Trail Town” una collezione di autentici edifici dell’epoca della frontiera raccolti in tutto lo stato del Wyoming e non solo. Tra questi, ci sono il capanno usato da Butch Cassidy, Sundance Kid e dalla loro banda, ed il capanno di Curley, lo scout indiano del Generale Custer che sopravvisse alla battaglia di Little Big Horn.
Visita Cody: scopri il meglio di Cody, Wyoming, nel 2024 | Viaggia con Expedia

Spotlight on History - Cody, Wyoming

Cody è anche famosa per i rodeo che si svolgono tutte le sere d’estate e quindi in serata non potremo esimerci dal vederne uno.
Cody in Wyoming: cosa vedere fra Rodeo, Old Trail Town e Yellowstone

In serata sistemazione in hotel per il pernottamento.

11° Giorno: CODY – YELLOWSTONE NATIONAL PARK

Prima colazione in hotel.

Ci dirigiamo verso il parco più bello e famoso degli Stati Uniti d’America nonché il più antico del mondo: lo Yellowstone National Park.  Che ospitano fenomeni geotermali come geyser, laghi, cascate, canyon, fiumi, orsi bruni, grizzly, alci, distese di foreste.

Yellowstone National Park landscape | Yellowstone National P… | Flickr

1 Day Yellowstone Park Southern Loop Boutique Tour from Montana - Klook India

Sistemazione per il pernottamento all’interno del parco.

12° Giorno: YELLOWSTONE NATIONAL PARK

Colazione in hotel.

Altra giornata per continuare a scoprire le meraviglie di questo immenso parco nazionale.

Geyser di Yellowstone: itinerario naturalistico da Jackson a Cody - Viaggi-USA

What's Better: Yellowstone National Park or Wind River Region?

Pernottamento all’interno del parco.

13° Giorno: YELLOWSTONE NATIONAL PARK – GRAND TETON N.P. – JACKSON

Colazione in hotel.

Continuiamo con le ultime visite a Yellowstone per poi spostarci nell’attiguo parco del Grand Teton noto per i suoi paesaggi montuosi dominati dalla catena del Grand Teton, che si eleva fino a 4.199 m d’altitudine.

Perfect Grand Teton National Park Itinerary - 3 Days

Grand Teton National Park, sontuosa porta d'accesso a Yellowstone

Arriviamo nel pomeriggio a Jackson, graziosa ed elegante cittadina che mescola l’atmosfera western a quello glamour.

Jackson, un importante località turistica montana degli Stati Uniti - Vacanze in America.eu

Poi sistemazione in hotel per il pernottamento.

14° Giorno: JACKSON – WIND RIVER RESERVATION – LARAMIE

Colazione in hotel.

Restiamo in Wyoming attraversandone una buona parte. Durante il tragitto si trova l’unica riserva indiana di questo stato che ha la particolarità di ospitare due gruppi di nativi americani:
Arapaho e Shoshone. È una riserva tra le più incontaminate, con l’86% del territorio ancora selvaggio e forestale con una ricchezza di risorse naturali, legname, caccia, pesca, oltre a 240 laghi, chilometri di fiumi e ruscelli e un paesaggio caratterizzato da scogliere e montagne.

Revitalizing the Big Wind River — Greater Yellowstone Coalition

First buffalo in 130 years born on Wind River Reservation - WyoFile

Dopo la visita arrivo a Laramie, una volta soprannominata la “città infernale” perché frequentata da fuorilegge e gestita da corrotti. Ora di quel passato restano gli edifici trasformati in caffè, negozi e ristoranti.

12 Things To Do In Laramie: Complete Guide To A Western Watering Hole

Four Laramie Women Charged With Breaking… | Cowboy State Daily

In serata sistemazione in hotel per il pernottamento.

15° Giorno: LARAMIE – DENVER – ROMA

Colazione in hotel.

Partenza per l’aeroporto Denver che si raggiunge in un paio d’ore. Rilascio del nostro pulmino e imbarco sul volo di rientro.

Arrivo a Roma e fine dei servizi.

LE QUOTE COMPRENDONO:

  • Voli di linea in classe economica
    • 14 notti negli hotel
    • Ingressi
    • Noleggio minivan
  • Accompagnatore dall’Italia per tutta la durata del viaggio
  • Guida parlante in italiano
  • Assicurazione medica (10.000,00) bagaglio(1.500,00)
  • Assicurazione annullamento viaggio copre intero valore del viaggio ( incluso Covid19)
  • Kit da  viaggio
  • Compilazione e pagamento ESTA, indispensabile per l’ingresso negli USA

LE QUOTE NON COMPRENDONO:

• Pasti

• Mance ed extra di carattere personale
• Facchinaggi
•  Tasse aeroportuali
• Tutto quanto non espressamente indicato in “le quote comprendono”