Rientro dalla Norvegia

Caro Filippetto,

grazie dell’invio delle foto. Ma soprattutto grazie dell’affabilità e  della amichevole  partecipazione con le quali ci hai accolto e hai locupletato il nostro sapere per tutto il periodo della permanenza nella grande Norvegia.

Grande Paese che tu hai ancor più arricchito con la tue incisive descrizioni, denotando profonda cultura storica, letteraria, artistica, che non disdegnava di toccare le materie del gossip e della cucina.

Ti ho procurato qualche noia per colpa delle salse ma tu  – preciso come un soldatino – hai fatto tua la bandiera del “without sauce” e mi hai permesso di mangiare.

Ho apprezzato la ricchezza del tuo vocabolario  e l’intensità del tuo frasario, nonché la generosa disponibilità a soddisfare le richieste di tutti. Ti ho sempre ascoltato con la massima attenzione (anche se talvolta mi divertito a contraddirti per spirito di gioco), e questo perché mai hai dato  l’impressione di recitare un copione a pappagallo.
Credi nella tua professione e lo hai dimostrato in orario e fuori orario  di “lavoro”.

In Norvegia sei stato il nostro prezioso “petrolio”.

Se fossi Giorgio abbaierei a Claudio – in puro latrato vikingo – per invitarlo a non perdere la tua collaborazione, confidando che lui capisca i miei  “bau bau”.
Spero di rivederti come mio “duce” in altre esperienze di viaggio!

Un caro abbraccio e auguri di soddisfacenti crescite professionali e di lunga vita.
Bruno.