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VIAGGIO TRA CULTURA E NATURA: LA MAREMMA DEL SUD

In Breve

Un week end per immergerci nel cuore pulsante della Maremma del sud, dove cultura e natura si fondono in uno spettacolo unico per l’anima.

VIAGGIO TRA LA CULTURA E LA NATURA DELLA MAREMMA DEL SUD
In questo Viaggio tra la cultura e la natura della Maremma del Sud entriamo sin da subito nel vivo di questa terra, con Capalbio, il borgo circondato dall’antica cerchia muraria e dominato dalla rocca aldobrandesca.
Tra le strette stradine del paese, ricche di storia, vi ritroverete immersi nella Toscana più pura, quella capace di unire in un luogo unico il respiro del passato, l’arte, l’enogastronomia locale, i negozietti tipici ed un panorama mozzafiato sia verso le colline che guardando il mare e il vicino Argentario.
Gabriele D’Annunzio così celebrava il delizioso borgo toscano:
“Sono Capalbio felice,
difeso dal leone senese dal quale sono protetto,
e da queste prime mura restaurate a proprie spese
e dalla altre mura che circondano le prime,
correndo gli anni millequattrocentoquattro
oltre i quali il mondo aveva girato dieci anni e più volte due.”

Partenza: 23 Settembre - 25 Settembre
Durata: 3 giorni 2 notti
Gruppo minimo: minimo 25
Costo per persona: 395,00 euro in camera doppia, supplemento singola 80 euro
Prenotazioni entro: Sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Il Programma di Viaggio

1°GIORNO: CAPALBIO – GIARDINO DEI TAROCCHI – ORBETELLO
Ritrovo dei partecipanti e partenza per Capalbio con bus G.T.
Incontro con la guida e visita del centro storico. Capalbio, è un piccolo borgo, che dal suo colle, come un’acropoli, domina la pianura con spettacolari panorami fino al mare. Un rincorrersi di vicoli, scale e piazzette, varchi che si aprono sulla campagna, palazzi di prestigio, archi e portoni storici: la Porta Senese, porta d’accesso attraverso le mura di Capalbio, rafforzate dai senesi, la chiesa di San Nicola e la torre Aldobrandesca dalla quale si gode di un panorama davvero suggestivo, Ingresso incluso. Proseguendo per via Vittorio Emanuele II arriviamo alle storiche mura merlate, salendo ancora ci imbatteremo nell’Arco Santo. Infine il consiglio che vi diamo è lasciarvi andare e perdervi tra i vari tronconi di cinta muraria per godere dei panorami mozzafiato.

Pomeriggio dedicato alla scoperta del Giardino dei Tarocchi, meraviglioso giardino artistico contemporaneo, ideato e realizzato dall’artista Niki de Saint-Phalle, che si era innamorata di questo angolo di Maremma già negli anni ’80. Il giardino è un vero e proprio museo a cielo aperto, perfettamente inserito nel paesaggio collinare della Maremma, un parco di eccezionale fascino, unico al mondo, uno degli esempi d’arte ambientale più importanti d’Italia in cui le sculture “dialogano” con la natura. Al termine trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere . Cena  e  pernottamento.

Orbetello e la sua laguna ☀️ Visitare Orbetello

2°GIORNO: ISOLA DI GANNUTRI – ISOLA DEL GIGLIO
Prima colazione. Giornata dedicata alla minicrociera alle due isole più meridionali dell’Arcipelago Toscano: la prima, l’isola di Giannutri, con la sua forma inconfondibile di una mezza luna, già abitata nella preistoria come testimoniano i numerosi ritrovamenti di armi e utensili e fu frequentata da Etruschi e Romani. Si partirà da Porto Santo Stefano per arriva alla prima Isola Gannutri, sull’isola faremo una tranquilla passeggiata storico-naturalistica, Giannutri è, infatti, meta di passo per una miriade di uccelli che raggiungono l’Europa per nidificare. Al termine riprenderemo la navigazione per raggiungere la seconda isola. Nel mentre ci gusteremo un fantastico pranzo a bordo della barca, a base di pesce.

Arrivo all’isola del Giglio, dove più di ogni cosa si apprezzano le bellezze naturali. Un mare cristallino tra i più puliti in Italia, fondali con pareti e secche colorate da spugne e gorgonie, una costa estremamente varia con scogliere a picco sul versante di ponente e graniti lisci sul versante di levante, spiagge sabbiose, calette selvagge, antichi sentieri immersi in una natura ricchissima e panorami mozzafiato, rendono l’Isola del Giglio un vero gioiello della natura. Visiteremo il “Castello”, il centro storico circondato dalle mura e da cui si gode di un bellissimo panorama delle isole e della costa. La visita terminerà con una passeggiata a Giglio Porto per vedere alcune emergenze storiche e archeologiche. Possibilità di shopping nei caratteristici negozietti che si affacciano sul piccolo lungomare. Rientro in barca a Porto Santo Stefano e trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

 

3°GIORNO: RISERVA NATURALE DUNA FENIGLIA – ORBETELLO -ROMA

Prima colazione. La mattinata sarà dedicata ad una passeggiata naturalistica in una delle riserve che caratterizzano la Maremma, la Duna di Feniglia, uno dei cordoni naturali di terra che uniscono il Monte Argentario alla costa, delimitata da un lato dalla Laguna di Orbetello e dall’altro dal mare su cui affaccia una bellissima, lunghissima e ampia spiaggia. L’area è ricoperta da una secolare pineta e permette affacci in laguna per osservare numerose specie di uccelli.

Nel primo pomeriggio visita della città di Orbetello. La città sorge su un lungo lembo di terra proprio al centro della laguna che si estende tra la terraferma ed il monte Argentario a cui Orbetello è collegata attraverso una diga artificiale. Iniziamo con ammirare Il Duomo di Orbetello, o Concattedrale di Santa Maria Assunta, che fu costruito a partire dal XIII secolo e, secondo la tradizione, sorgerebbe sopra un precedente tempio pagano. Nelle vicinanze vedremo il Palazzo del Podestà, situato nella centralissima Piazza Eroe dei Due Mondi che è sormontato dalla Torre dell’Orologio; Proseguiremo costeggiando la laguna di ponente per arrivare alla tappa più rappresentativa dell’itinerario, il simbolo per eccellenza della città di Orbetello: il Mulino Spagnolo. È l’unico mulino a vento che si è conservato della serie di nove costruiti dai Senesi nel corso del XV secolo. Al termine della visita rientro a Roma.

 

 

Itinerario di Viaggio

Questa commistione tra natura e atmosfera magica continua con la visita del Giardino dei Tarocchi, Il il capolavoro di Niki de Saint Phalle: immerse nella natura della Maremma si ergono ciclopiche sculture alte dai 12 ai 15 metri dedicate ai simboli dei tarocchi, un mondo tra sogno e realtà in cui sono raffigurati i 22 arcani maggiori dei tarocchi. Il giardino è un vero e proprio museo a cielo aperto, perfettamente inserito nel paesaggio collinare della Maremma, un parco di eccezionale fascino, unico al mondo, uno degli esempi d’arte ambientale più importanti d’Italia in cui le sculture “dialogano” con la natura. Per desiderio dell’artista inoltre, al fine di salvaguardare la libertà di movimento dei visitatori, non sono previste nè visite guidate nè un itinerario precostituito. È un luogo fuori dagli schemi in cui perdersi nella bellezza del paesaggio e nei colori delle sculture. Nel secondo giorno lasceremo la terra ferma per partine alla volta delle due isole Giannutri e Giglio. Giannutri è un paradiso piccolo senza macchine (e strade) e senza grandi strutture ricettive. L’isola è in gran parte di proprietà privata e nonostante le ville che spuntano tra Cala Maestra e Cala dello Spalmatoio, la bassa macchia mediterranea regna ancora con i suoi colori e profumi.
Meta di passo per una miriade di uccelli che raggiungono l’Europa per nidificare, è la terra d’elezione per il rondone pallido ed è colonizzata sulle coste dai numerosi gabbiani reali. La natura calcarea e l’eccezionale trasparenza dell’acqua, la straordinaria diversità biologica e la presenza di relitti, rendono unici questi fondali, richiamando ogni anno migliaia di subacquei.
Nell’area nord ovest si trova il sito archeologico che conserva i resti della Villa Romana costruita tra il I e il II secolo d.C. dalla famiglia dei Domizi Enobarbi, la stirpe cui apparteneva anche Nerone. Durante la navigazione tra un’isola e l’altra si degusterà il pranzo a bordo con il tipico pranzo del Marinaio a base di pesce! L’Isola del Giglio, situata nell’Arcipelago Toscano di fronte al Monte Argentario, è davvero una perla tutta da scoprire. Con i suoi 21 kmq di estensione, è la seconda isola più grande dell’Arcipelago Toscano ed è rinomata per le sue bellezze naturali: il mare cristallino color smeraldo, con i fondali ricchi e pescosi, fanno da cornice ad un territorio per il 90% ancora selvaggio.Giglio offre agli appassionati del mare bellissime spiagge e una costa estremamente varia con delle calette isolate di rara bellezza. Le sue limpidissime acque sono un affascinante mondo subacqueo per gli amanti delle immersioni. Il suo territorio incontaminato invita ad avventurarsi per i molti percorsi pedonali dai quali si gode un panorama mozzafiato sull’arcipelago. Da vedere ci sono i due paesi Giglio Castello, un suggestivo borgo medievale che si erge sulle alture dell’isola, e Giglio Porto, unico porto dell’isola, piccolo e pittoresco, dalle case multicolori ed il mare di una limpidezza impensabile per un porto. Il terzo giorno si conclude con la parte naturalistica della Dina Feniglia che si trova nel territorio pianeggiante tra la laguna di Orbetello e il Mar Tirreno, unendo il promontorio dell’Argentario, in prossimità di Porto Ercole, con il colle di Ansedonia. Il parco è un’oasi ideale per chi ama la natura, custodita tra mare e pineta. L’accesso è libero a piedi e in bicicletta ed è agevolato da una strada che percorre la riserva in tutta la sua lunghezza di circa 6 km. Lungo la strada sono presenti, ad intervalli di circa 1 km, pietre miliari e pannelli informativi che indicano le uscite a mare che portano verso la spiaggia. Da punto di vista vegetazionale, si distinguono tre fasce principali: le dune sabbiose, la pineta produttiva di pino domestico, e la laguna. Per le sue varietà, la riserva è sfruttata per la raccolta dei pinoli, impiegati nella industria alimentare. Il protagonista della Feniglia è il daino, che vive in libertà insieme ad altri ungulati, come il cinghiale. Frequentemente si possono scorgere la volpe, il tasso e i piccoli roditori. Tra gli uccelli le tortore, i picchi, le upupe e molti altri, compresi rapaci notturni. Da uno scenario prettamente naturalistico passiamo ad ammirare l’esempio più fulgido di commistione tra natura e cultura Orbetello! Questa splendida zona è in buona parte coperta dalla profumata macchia mediterranea, dominata dai 635 m del monte Argentario. Tre esili lingue sabbiose che racchiudono il rifugio avifaunistico della macchia di Orbetello, legano alla costa il promontorio dell’Argentario, un luogo incantato con un incomparabile scenario. L’abitato di Orbetello sorge su una striscia di terra al centro della laguna. Anticamente popolato dagli etruschi di cui sono ancora visibili le testimonianze nelle mura, fu anche un antico porto fortificato creato dallo Stato dei Presidi. A proposito di quest’ultimo periodo, in località Saline si trova una delle fortificazioni spagnole dell’antico Stato dei Presidii, il Forte delle Saline e un altro edificio della stessa epoca, conosciuto come Casale Spagnolo.
Nel centro storico campeggia la Concattedrale di Santa Maria Assunta, lo splendido duomo costruito sulle rovine di un tempio romano del V secolo d.C e riedificato nel 1300. In stile gotico, il duomo conserva diverse opere, tra cui un importante paliotto marmoreo altomedievale scolpito a rilievo. Ma la tappa più rappresentativa dell’itinerario, il simbolo per eccellenza della città di Orbetello: il Mulino Spagnolo. È l’unico mulino a vento che si è conservato della serie di nove costruiti dai Senesi nel corso del XV secolo Insieme agli altri, era utilizzato per macinare la farina destinata agli abitanti della città. Erano disposti in linea, e funzionavano mediante lo sfruttamento dell’energia dell’acqua che fluendo e rifluendo nello stagno ogni sei ore imprimeva il movimento alle macine. Il grano veniva trasportato con i “barchini”, piccole imbarcazioni caratteristiche della zona. Poi, nel 1557, quando il territorio passò sotto la dominazione spagnola, i mulini vennero restaurati e consolidati, e, grazie alle nuove pale a vela, convertiti all’utilizzazione del vento di maestrale e scirocco.
 Simbolo incontrastato presidia ancora la laguna di ponente. Il mulino presenta una pianta circolare ed emerge suggestivamente dalle acque proprio all’inizio della diga artificiale. Si conclude così il nostro itinerario informativo nella Maremma del Sud…ora non resta che viverlo!!!!

Informazioni generali

La quota comprende:

Bus GT per tutta la durata del tour
2 notti in hotel con mezza pensione
Mini crociera all’Isola di Giannutri ed all’Isola del Giglio
1 pranzo in mini crociera,
Guida autorizzata Regione Toscana in loco
Visite come da programma
Assicurazione medico (massimale € 10.000,00) bagaglio ( massimale € 1.500,00) e annullamento.

 

La quota non comprende:

Mance
Tassa di soggiorno
Ingresso Al Giardino dei Tarocchi ed alla Rocca Aldrobrandesca e dove previsti
Tutto quanto non espressamente previsto ne “la quota comprende”.

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