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INDIA: HOLI LA FESTA DEI COLORI E IL RAJASTAN

In Breve

                             INDIA DEL NORD

       IL  RAJASTAN E  L’HOLI – LA FESTA DEI COLORI

Pittori impressionisti come Monet, Renoir e Degas, per tradizione amanti del colore e della luce, si sarebbero sentiti a proprio agio durante l’HOLI FESTIVAL, una delle ricorrenze più vivaci e attese tra le festività indiane. Tre giorni di delirio collettivo multicolore che celebra l’arrivo della primavera e con essa il periodo del raccolto, coinvolgendo tutta la società indiana a prescindere da religione o classe sociale. Protagonista assoluta una polvere naturale, chiamata AABIR o GULAL, dalle sgargianti tonalità di blu, rosso, giallo, turchese e rosa.

Passaggio nell’India del nord, tra gli imponenti palazzi reali dei Maharaja nel Rajasthan

Preparatevi a incontrare ovunque persone in festa. Quella di Holi è una ricorrenza che segna la fine dell’inverno e l’avvicinarsi della primavera. I fiori iniziano a sbocciare, il sole splende nel cielo e sembra che ogni altra cosa passi in secondo piano.

Più di ogni altra festività, Holi è il trionfo dell’India gioiosa ed esuberante. Lasciatevi trascinare dai costumi colorati, dai sari in seta, dai colori sgargianti, dagli incensi, dai suoni e dalle bandiere, dai templi e dai luoghi sacri di questo straordinario paese.

In India è una delle feste più attese dell’anno. L’Holi Festival celebra l’inizio della primavera e coinvolge migliaia di persone. La manifestazione è una ricorrenza annuale molto antica e ha inizio con lo spargimento di polvere colorata, canti e balli. E’ una festa collettiva che coinvolge tutta la popolazione. Tutti si abbracciano, si baciano, cantano, ballano e suonano per far trionfare l’amore. Infatti, questa è la festa dell’amore, della passione, della gioia, della fratellanza e del colore.

Il sole, la luna, le stelle, tutte le luci del mondo non potranno mai uguagliare la luce della Conoscenza. Emergiamo dall’oscurità e dall’ignoranza e realizziamo, attraverso la meditazione, la luce eterna dell’anima”.
(tratto da Sri Vidya n.4 pag.5)

Partenza: 04 Marzo - 13 Marzo
Durata: 10 giorni - 9 Notti
Gruppo minimo: 10 persone
Costo per persona: euro 2.270,00 – Supp. Singola euro 300,00 Essendo inclusa la polizza contro annullamento al viaggio, siete coperti sino al giorno di partenza in caso di rinuncia o annullamento al viaggio avrete ZERO PENALI. La nostra polizza prevede anche copertura per pandemia, quindi contro Covid19.
Prenotazioni entro: sino ad esaurimento dei posti disponibili, versando il saldo

Il Programma di Viaggio

1° giorno (04 marzo): ITALIA – DELHI

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto per operazioni di imbarco volo Italia – Delhi.

Pasti e pernottamento a bordo.

2° giorno (05 marzo): DELHI – AGRA

Arrivo a Delhi, e trasferimento in albergo.

Dopo la prima colazione

Visita alla Moschea del Venerdì, la stupenda Jama Masjid fatta erigere da Shah Jahan, nel cuore della città vecchia, nei pressi degli stretti vicoli dove si svolge la vita autentica della città. In seguito visita del Raj Ghat, il memoriale eretto nel luogo in cui avvenne la cremazione di Mahatma Gandhi.

Partenza per Agra.

Arrivo ad Agra. Cena e Pernottamento in hotel.

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3° giorno (06 marzo): AGRA – SIKRI – JAIPUR

Prima colazione in hotel e inizio della visita di Agra. Iniziamo con il Taj Mahal (chiuso il venerdì). Mausoleo di marmo bianco decorato  con calligrafie e raffinati intagli, famoso in tutto il mondo, il più affascinante inno all’amore che sia mai stato realizzato, e una delle  sette meraviglie del mondo  costruita dall’imperatore Shanjhan.

Chi è stato il vero architetto a capo della costruzione del Taj Mahal?

La visita ad Agra includerà l’Agra Fort sulle sponde del fiume Yamuna.

Dopo il pranzo partenza per Jaipur, lungo il tragitto si visiterà Fatehpur Sikri, antica città di bellezza straordinaria abbandonata poco dopo la sua costruzione per mancanza di acqua. Voluta dall’imperatore Akbar, che la fece costruire sul luogo in cui sorgeva il mausoleo del santo Salim Chisti, essa era un omaggio agli Dei per la nascita del figlio dell’imperatore, considerata una grazia del Santo. Oggi è un’affascinante città fantasma, desertica, in pietra rossa al cui interno in un cortile di pietra arenaria rosa, incastonata come un gioiello, è custodita appunto la tomba marmorea di San Salim Chisti, circondata da pannelli di marmo finemente scolpiti. All’arrivo sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

Una storia su misura: Fatehpur Sikri & Agra Fort

4° giorno (07 marzo): JAIPUR

Prima colazione in hotel e intera giornata dedicata alla visita di Jaipur. Nodo commerciale e turistico di prim’ordine, oggi Jaipur è una grande città situata in un’area semi desertica. Jaipur colpisce perché è architettonicamente ordinata secondo precise geometrie. E’ famosa per i suoi edifici in arenaria rosa. Sembra che l’appellativo derivi da un episodio risalente al 1876, quando Jaipur fu ridipinta di rosa in occasione della visita del principe del Galles. La prima visita sarà effettuata al Forte Amber, a 11 km da Jaipur. L’ultimo tratto di salita al Forte si percorre a dorso di docili elefanti per meglio entrare nello spirito dei luoghi. All’interno delle mura si visitano palazzi e padiglioni di raffinata bellezza ed il piccolo tempio della Dea Kali. Nel pomeriggio visita alla città vera e propria: l’Osservatorio, ricco di strumenti d’eccezionale grandezza, dove si trova il “Sancrat” (il Principe della Meridiana), uno gnomone alto 90 piedi, il Palazzo dei Venti (dall’esterno), che sorge su di una delle strade principale della città, un curioso palazzo elaborato e fantasioso e nello stesso tempo limpido esempio d’arte orientale, costruito anch’esso con la “pietra del deserto”. Da ultimo visita al Palazzo del Maharaja risalente al 1570, poi giro nel risciò nel bazar locale i mercati colorati. La cena ci darà la speciale opportunità di vivere un momento di quotidianità presso una famiglia Indiana e pernottamento in hotel.

I 10 migliori forti (ad esempio Amber Fort), palazzi, bazar che DEVI visitare a Jaipur

Hawa Mahal Palace, il Palazzo dei Venti: la meraviglia di Jaipur

5° giorno (08 marzo): JAIPUR (Holi Festival)

Dopo la prima colazione potremo ammirare il famoso Holi Festival. Holi è considerata una delle feste più venerate e celebrate dell’India e viene celebrata in quasi ogni parte del paese. La grande festa indiana dura un giorno e una notte, ed inizia la sera di luna piena nel mese di Falgun (in genere Febbraio o Marzo). Si festeggia con il nome di Holika Dahan o Choti Holi la sera prima del festival e il giorno seguente si chiama Holi, il giorno caratterizzato dal gioco con I colori. In diverse parti del paese è conosciuto con nomi diversi. Poi alla sera la vista di Tempio delle Scimmie (Galta Ji) e Tempio di Birla. Cena e pernottamento in hotel.

Riempiti di colori e allegria con il Festival Holi di Barcellona

Tour guidato in India in occasione dell'Holi Festival | DoveClub

6° giorno (09 marzo): JAIPUR – PUSHKAR

Dopo la prima colazione, trasferimento per Pushkar. Lungo la strada una prima sosta a Pushkar dove è situato l’unico tempio del dio Brahma, il creatore dell’universo e dove ogni anno viene organizzata la famosa fiera dei Bestiami. Cena e pernottamento in hotel.

Jagatpita Brahma Temple – GTC

7° giorno (10 marzo): PUSHKAR – JODHPUR

Dopo la prima colazione, trasferimento per Jodhpur. Jodhpur è una bizzarra cittadina di case colorate, bianche e azzurre, la cui storia risale alla metà del XV secolo. All’arrivo sistemazione in hotel. Dopo pranzo la visita dell’imponente Forte Mehrangarh. Provvisto di due ingressi, il forte si erge su una collina di 125 m di altezza e domina completamente la città e le sue mura. Il palazzo e il forte contengono ricche collezioni di palanchini, portantine da elefante, strumenti musicali, costumi, arredi e armi. La collezione di cannoni è una delle più interessanti dell’India. Sono inoltre visibili le impronte delle mani delle “Sati”, le donne che preferirono immolarsi in caso di sconfitta dei loro mariti piuttosto che subire l’onta della prigionia. Questa usanza è ora desueta in India, ma era un fatto abbastanza comune fino alla metà del secolo scorso. Degni di nota sono la sale dell’incoronazione e il trono, dove furono incoronati tutti i sovrani della città, ad eccezione del fondatore. All’interno del forte si trovano 36 finestre a grata, ognuna diversa dall’altra, pannelli preziosamente scolpiti e transenne forate di arenaria rosa. Poi visiteremo il Cenotafio della famiglia reale di Jodhpurl, chiamato Jaswant Thada. Cena e pernottamento in hotel.

Rajasthan - Jodhpur Mehrangarh Fort, origini e storia

8° giorno (11 marzo): JODHPUR – DELHI 

Dopo la prima colazione, trasferimento per Delhi in volo.

Arrivo a Delhi e visita del tempio di Sikh si chiama Bangla Shaib un posto per il culto dei Sikh comprende una grandissima cucina pubblica si chiama Langar. Poi un giro panoramico della città di Nuova Delhi o Citta di Lutyens con Palazzo di Presidente, Porta Dell’India, il Parlamento. Cena e pernottamento in hotel.

Gurudwara Bangla Sahib a Nuova Delhi: 19 opinioni e 67 foto

9° giorno (12 marzo): DELHI – ITALIA

Dopo colazione in hotel, trasferimento in aeroporto per voli di rientro in Italia.

10° giorno : DELHI – ROMA

Arrivo in Italia e fine dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Informazioni generali

La quota comprende:

  • Biglietto aereo in classe economica con volo di linea Roma-Delhi e Delhi-Roma
  • Biglietto aereo in classe economica Jodhpur/Delhi con bagaglio gratuito di 15 kg.
  • 8 pernottamenti in hotel 3***
  • Trattamento pensione completa
  • Bottiglia d’acqua a persona al giorno
  • Acqua durante i pasti (pranzo/cena)
  • Ingressi ai siti e monumenti
  • Guida in italiano
  • Trasporto su base privata come da programma.
  • Assistenza negli aereoporti da nostro personale.
  • Assicurazione medica (massimale 10.000,00 )e  bagaglio (massimale 1.500,00)
  • Kit da viaggio

La quota non comprende:

  • Tasse aereoportuali pari a euro  120,00 soggette a riconferma sino emissione dei biglietti aerei
  • Visto ingresso (ce ne occupiamo noi) da € 90,00 (soggetto a riconferma)
  • Mance
  • Extra carattere personale
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”

 

Più che un paese, un sub-continente, che scende dalle vette dell’Himalaya fino alle spiagge tropicali del Mare delle Andamane. Ricoperta da deserti e steppe, ma anche da jungle fitte e lussureggianti, ultimo rifugio della tigre e di una fauna che molti europei hanno conosciuto sui libri di Kipling. Una terra bellissima devastata da indicibili differenze sociali. Una società in ebollizione che ondeggia tra sviluppo industriale e tecnologico d’avanguardia e Medioevo, tra il dinamismo della modernità e le sabbie mobili del sistema delle caste. Un viaggio in India va pensato a priori e metabolizzato a posteriori. Il tempo aiuta a mettere a fuoco alcune immagini che il presente non rende completamente nitide. Troppo diversa la cultura e le consuetudini locali, per abituarsi all’India in un solo viaggio. E a proposito: in pochi altri posti al mondo deve essere chiara la differenza tra viaggio e vacanza. Un passaggio in India è anche un moto dello spirito, un tuffo nel passato, la lettura di un romanzo che va avanti da secoli, tra pillole di saggezza e brutalità mostruose.

L’India non deve spaventare, è un paese sicuro e le scene di miseria che molti dipingono sono spesso esagerate. Non dimenticate, insieme al passaporto valido con visto (da ottenersi prima della partenza), tolleranza e “Sense of humour”, perchè l’India può sfidare le vostre certezze più di quanto non possiate pensare. E rimettervi un pò in discussione, al termine del viaggio. Magari per pensare in seguito a una vacanza, ma in un altro posto del mondo.

Protagonista assoluta una polvere naturale, chiamata AABIR o GULAL, dalle sgargianti tonalità di blu, rosso, giallo, turchese e rosa. Preparatevi a incontrare ovunque persone in festa. Quella di Holi è una ricorrenza che segna la fine dell’inverno e l’avvicinarsi della primavera. I fiori iniziano a sbocciare, il sole splende nel cielo e sembra che ogni altra cosa passi in secondo piano.

Più di ogni altra festività, Holi è il trionfo dell’India gioiosa ed esuberante. Lasciatevi trascinare dai costumi colorati, dai sari in seta, dai colori sgargianti, dagli incensi, dai suoni e dalle bandiere, dai templi e dai luoghi sacri di questo straordinario paese.

Mi­lioni di indu si spruz­zano en­tu­sia­sti man­ciate di pol­veri e ac­que co­lo­rate, come bam­bini eb­bri di gioia. Ci sono an­che fuo­chi sa­cri che com­me­mo­rano la sto­ria dell’eroe Pra­hlada, de­voto del Si­gnore Vi­shnu, che pre­valse sulle pre­va­ri­ca­zioni e re­pres­sione re­li­giosa del pa­dre e della so­rella Ho­lika gra­zie al po­tere della sua de­vo­zione pura a  Ho­lika, una mal­va­gia de­mone fem­mina, finì arsa sul rogo de­sti­nato al fratello.

La fe­sta può ri­cor­dare ad al­cuni il Car­ne­vale e la Be­fana dell’occidente, ma lo spi­rito della fe­sta in­diana di Holi è forse più can­dido e pro­fondo allo stesso tempo, per­vaso da una gioia in­no­cente e senza quell’inverecondia or­mai abi­tuale alle fe­ste occidentali. L’India, un continente in cui si mescolano un mosaico di razze, religioni, colori e profumi. Un paese antico e spirituale dove  vivere un’esperienza unica e indimenticabile, Tanti sono i luoghi da scoprire e conoscere:   Taj Mahal,  tempio dell’amore nella città di Agra; Varanasi e khajuraho luoghi di  spiritualità e meditazione. Un viaggio in India è uno di quei viaggi che non si dimenticano facilmente.

Holi in India è vista un pò come la nostra ‘festa di primavera’, nelle diverse regioni del paese esistono svariati culti differenti che si appoggiano su leggende Hindu, ma per tutti il credo di fondo è che la terra gioisce per l’arrivo della bella stagione e si veste dei suoi migliori colori.

Durante l’Holi Festival, celebrato soprattutto nel  Rajasthan, le persone si buttano addosso secchi di vernice colorata, trasformandosi in veri e propri arcobaleni e girano per le città e i villaggi con i volti dipinti. All’evento, all’insegna della gioia di vivere e del trionfo del bene sul male, partecipano non solo i bambini e gli adulti ma anche gli anziani. Il termine Holi significa “brucia” e lo spirito del male viene simbolicamente bruciato in un falò. Altro che il Carnevale.

Molte tradizioni e usanze sono legate alla festa di Holi – quella che vivrete e sentirete raccontare dipenderà dal luogo in cui vi troverete.In alcune regioni  la tradizione vuole che il dio dell’amore, il giovane Kamdev (l’equivalente hindu di cupido), in uno dei suoi pericolosi giochi infantili, un bel giorno abbia spedito una freccia al terzo occhio del suo signore, il dio Shiva.
per questa bravata, il povero Kamdev non fu solo castigato. in un incontenibile eccesso di zelo punitivo, Shiva lo fece ardere vivo. la sua compagna implorò a lungo che l’amato Kamdev le fosse restituito, ma i suoi desideri furono esauditi solo in parte. Shiva acconsentì al ritorno di kamdev dall’aldilà, ma non permise che gli fosse restituita la forma umana. di qui, l’uso di cantare litanie e lamentazioni durante la festa di Holi.
Una storia ancora più fosca e tetra racconta di donne vampiro dedite a uccidere i bambini succhiando loro il sangue e desiderose di eliminare il dio Krishna nello stesso modo. I fuochi accesi alla vigilia di Holi rappresentano la punizione inflitta a una delle vampiresse,  che fu bruciata viva, ma segnano anche il trionfo della vita, l’avvicinarsi della primavera e la vittoria sul freddo inverno.

Un altro mito interessante è quello di Hiranyakashyap e Prahlad, una specie di versione hindu di guerre stellari, una lotta tra il bene e il male, segnata dal trionfo della fede sui limiti della fisica. in questa versione Holika, sorella di Hiranyakashyap, è inviata a uccidere il nipote Prahlad, che ha rifiutato le lusinghe delle tenebre, continuando ad adorare il dio Vishnu e rifiutando di ubbidire a suo padre Hiranyakashyap. per punirlo, Holika conduce Prahlad in una fornace ardente, ma è vittima della sua stessa trappola, perché viene incenerita dal fuoco. la brutta fine di Holika è ricordata dai falò accesi alla vigilia della festa di Holi.

Questi miti e leggende hanno il sapore della tragedia, ma quella di Holi è una ricorrenza segnata dalla gioia e dell’esuberanza. l’avvicinarsi della primavera infonde a tutti nuova energia e il consumo di bhang e thandai a base di marijuana ha la sua parte nell’euforia generale. le persone in festa si riversano nelle strade con buone scorte di gulal (un colorante) e gavettoni e, dalla mattina presto, non hanno pietà per nessuno. la guerra del colore infuria per tutta la mattina, ma a mezzogiorno, puntualmente, scatta il cessate il fuoco. le strade ritornano stranamente tranquille, mentre le persone si lavano nei fiumi o nelle tinozze. nel pomeriggio i guerrieri si ristorano mangiando dolcetti e celebrando le glorie della battaglia.

Un tempo i colori erano estratti da un fiore che sboccia solo nel periodo della festa, ma oggi è più probabile che le munizioni siano acquistate al mercato locale. le montagne di profumato gulal – il giallo dello zenzero, l’arancione dello zafferano, il blu dell’indaco, fino al turchese più intenso, con tutte le sfumature possibili – vi faranno venire una voglia matta di partecipare.

 

 

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