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Pasqua in Toscana:Terre dell’Oro Bianco-Sconosciuta-Emozionante-Lunigiana..

In Breve

  Le terre dell’oro bianco:

  da Carrara alle Alpi Apuane

Dalle montagne al mare, dai borghi medievali e castelli, scenari e sapori dal colore inconfondibile.

Carrara e il marmo, un legame che viene da lontano e trova le sue radici nell’origine stessa della città, legata all’attività di estrazione e lavorazione della candida pietra. Numerosi itinerari, a partire da quello verso le spettacolari cave di marmo bianco, offrono scorci panoramici di suggestione unica e hanno richiamato artisti e uomini illustri di ogni epoca e luogo. Fra questi, scultori come il grande Michelangelo, che qui si recò personalmente a scegliere i blocchi da cui avrebbe poi tratto le sue celebri opere, ma anche artisti come Canova e Moore.

Attraverso spettacolari gallerie scavate nel marmo dall’antica Ferrovia Marmifera, realizzata dal 1871 al 1890, si attraversano i bacini delle cave di Torano, Fantiscritti e Colonnata. Immersi in uno scenario lunare, si entra nella montagna per toccare con mano questa preziosa materia prima. E’ possibile visitare cave a cielo aperto e in galleria, fare un’esperienza avventurosa e ad alto tasso di emozioni attraverso tour guidati con mezzi fuoristrada e visitare prestigiosi atelier di scultura, dove le mani di abili artigiani plasmano il marmo bianco più famoso del mondo.

Aldilà delle Alpi Apuane,con vette che arrivano a 2000 mt, si estende la Lunigiana, una terra verde, ricca di tradizioni e storia, il cui nome deriva dalla Luna. Attraversata dai percorsi medievali della Via Francigena testimonia, ancora oggi, i segni dell’antica e intensa civiltà.Le montagne sono anche un gioiello naturalistico protetto da un Parco Naturale Regionale.La Lunigiana è una terra ricca di storia e tradizioni. Un mondo da esplorare e da scoprire tra castelli medievali, chiese romaniche e villaggi in pietra.

 

carrara tour

Venite ad osservare un luogo affascinante ed unico al  mondo

                                                        Il murales :

                                  La Genesi di MICHELANGELO

…”Un’iniziativa innovativa che testimonia l’attualità e la potenzialità espressiva dell’esempio michelangiolesco e del marmo da lui utilizzato; un cortocircuito espressivo che unisce all’interno della cava pittura e scultura, innovazione e tradizione, i linguaggi espressivi più giovani e dirompenti dell’arte contemporanea e la dimensione materiale e storica più classica.”

Dipinto sul marmo dove Michelangelo prese il marmo per la Pietà e altre opere.

“mettere insieme armonicamente il marmo nella sua forma di “cattedrale”, la cava con la sua dimensione lavorativa, la storia del marmo vista nei suoi molteplici strati geologici, la genesi michelangiolesca e la forma d’arte urbana più all’avanguardia, mi è sembrato il modo migliore per celebrare la pregiata materia e il territorio, il suo passato e soprattutto il suo futuro”.

Scopriremo la storia delle cave, gli attrezzi utilizzati dai romani e seguiremo i percorsi intrapresi dai maestri della scultura.

Visiteremo inoltre:

Visita alla  “città delle torri” (basta lanciare uno sguardo allo skyline per accorgersi che ci sono molti campanili) oppure “città del libro” (questo perchè ospita il Premio Bancarella dal 1953): parliamo di Pontremoli, la città della Lunigiana che custodisce un importante pezzo di tradizione e cultura della Toscana.

E’ una terra di cultura antichissima, come dimostrano le statue-stele del museo di Pontremoli, che affondano la loro origine nell’Età del Rame e che rappresentano il più antico e misterioso patrimonio culturale di questa terra.

Pietrasanta e l’arte della scultura:Nei vecchi laboratori della cittadina di Pietrasanta, patria della scultura e del marmo delle Apuane, si respira aria michelangiolesca. Riconosciuta anche come la “piccola Atene” per questa sua vocazione artistica, a Pietrasanta passato e contemporaneo si fondono. Il Parco Internazionale di Scultura Contemporanea, percorso museale all’aperto che si snoda per strade, piazze e giardini non solo del centro, ma anche delle frazioni circostanti, ospita infatti opere come il Guerriero di Fernando Botero, Memorie di Pietrasanta di Pietro Cascella e Inferno e Paradiso di Igor Mitoraj, che a Pietrasanta ha voluto essere sepolto.

Colonnata, antico borgo di cavatori e attivo centro di produzione del marmo già in epoca romana, lega il suo nome al famoso “Lardo di Colonnata”.

Sarzana : borgo murato cinquecentesco ,quasi intatto, con le mura e quattro torrioni.Da sempre crocevia di importanti vie di comunicazione tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, Sarzana si trova a pochi chilometri dall’estuario del fiume Magra.

 

 

Partenza: 16 Aprile - 18 Aprile
Durata: 3 giorni 2 notti
Gruppo minimo: minimo 30 massimo 40 bus da 54 posti,il resto dei posti sono volutamente lasciati liberi.
Costo per persona: Quota a persona in camera doppia Euro 375,00 Sup. Singola 95,00 euro, disponibilità limitata e su richiesta
Prenotazioni entro: entro il 09 Marzo e sino ad esaurimento dei posti disponibili, versando acconto di euro 150,00 saldo entro un mese dalla partenza.

Il Programma di Viaggio

Sono previsti avvicinamenti a Pisa in aereo da tutta Italia o in treno, anche  a Roma ecc.ecc.

1° giorno : Roma(o altre città) – Pietrasanta-Marina di Massa

Ritrovo dei partecipanti in luogo e orario da stabilire e partenza in pullman privato.

Per chi viene da altre città diverse da Roma, ritrovo nei luoghi che verranno indicati.

Pranzo libero in autostrada.

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Si prosegue quindi per Pietrasanta, dove visiteremo il centro storico. Antica città di origine medioevale, è da considerare il capoluogo storico della Versilia e la capitale della lavorazione artistica del Marmo. La bellezza del centro storico si sposa perfettamente con le botteghe degli artigiani del marmo, con le rinomate fonderie di bronzo e con i laboratori dove si creano mosaici artistici apprezzati in tutto il mondo.

Si partirà dal punto forte della visita: il Duomo, intitolato a San Martino, ed edificato a partire dal XIII secolo. L’esterno, interamente rivestito in marmo, è molto elegante; la facciata è arricchita da uno straordinario rosone ed aperta da tre bei portali con lunette istoriate. L’interno, a tre navate divise da colonne e archi, è molto ricco. Accanto al Duomo, l’Oratorio di S. Giacinto al cui interno si trovano due imponenti fonti battesimali. Si visiteranno anche la Torre delle Ore, la Rocchetta Arrighina Porta a Pisa, l’unica superstite delle tre antiche porte della cinta muraria cittadina, la Chiesa e Convento di S. Agostino dal caratteristico chiostro. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Pietrasanta: cosa fare, cosa vedere e dove dormire - Toscana.info

Al termine delle visite  trasferimento a Marina di Massa Carrara, cena e pernottamento in hotel.

2° giorno : Marina di Massa – Pontremoli – Sarzana – Marina di Massa

Prima colazione in hotel. Incontro con la guida. Si parte per Pontremoli, dove si visita il Museo delle Statue Stele lunigianesi, ospitato nella prestigiosa cornice del castello del Piagnaro, che domina il borgo ,è situato sulla collina che domina il centro storico di Pontremoli ed è elemento integrante del sistema difensivo della città assieme alle mura e alle torri che difendevano il borgo medievale. Sorto intorno all’anno mille con funzioni di difesa e di controllo stradale ha rappresentato l’ultimo baluardo della difesa dei cittadini di Pontremoli in svariate occasioni; il suo nome deriva dalle “piagne”, lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti e ancora oggi visibili all’interno della struttura.

Le“piagne” sono appunto le lastre in arenaria utilizzate tradizionalmente in Lunigiana per realizzare i tetti e ancora oggi visibili all’interno. Si tratta del museo archeologico più rappresentativo in Italia in materia.

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Già prima di arrivare, la cosa che forse avrete sentito dire in giro è che su Pontremoli aleggiano molte leggende e storie legate a spiriti maligni e lupi mannari. Un’altra particolare testimonianza che ci è pervenuta dal passato è la serie di statue stele ritrovate in Lunigiana.

Un misterioso popolo di pietra ospite del Castello del Piagnaro: il Museo delle Statue Stele a Pontremoli – bimbiagiro

 

Museo. La sua raccolta, di grandissima suggestione, espone e racconta uno dei fenomeni più importanti della megalitica europea. Le Statue Stele, figure umane maschili e femminili rappresentate in forme astratte, furono scolpite nella pietra arenaria dalle popolazioni vissute tra il IV e il I millennio a.C. e rappresentano ancora oggi un enigma in parte irrisolto. Queste immagini preistoriche e protostoriche sono caratterizzate dalla testa “a cappello di carabiniere” e dal volto a forma di U, classificate dagli archeologi in tre gruppi tipologici (A, B,C); furono realizzate tra l’età del rame e l’età del ferro e hanno attraversato i secoli per giungere fino a noi, subendo nel tempo occultamenti volontari, riusi e reimpieghi che ne hanno spesso modificato la forma e la funzione. Oggi le Statue Stele sono a tutti gli effetti il simbolo identitario della Lunigiana, la valle del fiume Magra lunga la quale sono distribuiti tutti i ritrovamenti. Il Museo delle Statue Stele è il più rappresentativo in Italia per numero di esemplari raccolti e per la documentazione sui siti di rinvenimento, sulla materia prima utilizzata e sulle tecniche di lavorazione.

Pontremoli è sempre stata una città fondamentale anche in passato perchè situata lungo la Via Francigena e fungeva anche da “porta d’ingresso” nella Toscana. Da qui, infatti, parte la prima tappa regionale a piedi che arriva fino ad Aulla, dove si trova la Chiesa di San Caprasio, protettore dei pellegrini in viaggio. A Pontremoli, in una delle stradine del centro storico, c’è un artigiano che realizza i diari in pelle che accompagnano i viandanti.

Sosta al Caffè degli Svizzeri dei F.lli Aichta, nella centralissima piazza della Repubblica. Dall’Ottocento l’Antica Pasticceria conserva le ricette antiche della famiglia Steckli, in particolare sono famosissimi gli “amor” (pasta caratteristica costituita da due cialde farcite da crema) e la “spongata” (dolce con crosta di pasta frolla e impasto a base di frutta secca, canditi, cacao e spezie,consumazione non inclusa)

Pranzo di Pasqua .

Nel pomeriggio proseguimento per Sarzana e visita del centro storico, che si sviluppa fra Porta Parma e Porta Romana, nell’antico tratto della Via Francigena. Il borgo murato cinquecentesco si presenta quasi intatto, con le mura e quattro torrioni.

Da sempre crocevia di importanti vie di comunicazione tra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, Sarzana si trova a pochi chilometri dall’estuario del fiume Magra. Diretta ascendente dell’antica città romana di Luni, è stata dominata da più signori e città: Castruccio Castracani, Spinetta Malaspina, i Pisani, i Visconti, i Genovesi e i Fiorentini. Conserva ben due castelli – la fortezza Firmafede di origine pisana – e la fortezza di Sarzanello, antica residenza vescovile.

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Palazzi e chiese si susseguono quali il Palazzo Remedi, il palazzo Podestà-Lucciardi, il Palazzo Municipale, la Pieve di S. Andrea – la più antica della città -, il palazzo Picedi-Benettini, la Concattedrale di S. Maria Assunta, il Teatro Impavidi.

Dopo la visita tempo a disposizione per lo shopping  ai mercatini natalizi o negozi o per una passeggiata alla scoperta delle curiosità ed aneddoti del luogo. Rientro  in hotel . Cena e pernottamento .

3° giorno :Marina di Massa-Cave di Marmo Alpi Apuane-Colonnata

                               Una cava attualmente attiva!

Prima colazione in hotel e partenza  in direzione delle Cave.Arrivo nell’area delle cave di marmo.

     Lezione di scultura presso “Ponti di Vara” con vista panoramica,dal basso,ulle cave .

Il primo tratto della nostra visita si svolge per circa 3 minuti in minibus. Arrivati in cava si prosegue a piedi lungo un percorso agibile a tutti, bambini, anziani e disabili (Temperatura interna 15°-17°) .Tutto su un piano, si cammina su un pavimento di marmo che fa invidia alle più belle cattedrali del mondo.Viene mostrata la tecnica del taglio e i macchinari usati per l’escavazione!

marmo tour

 

Nel dicembre 2017 è stato portata, la street art internazionale all’interno delle Marmi Galleria Ravaccione da cui viene estratto il pregiato marmo: il bianco di Carrara”, famoso in tutto il mondo, e con cui l’uomo si è cimentato da millenni fin dagli albori della civiltà occidentale.

Inevitabile il confronto con i grandi artisti del passato, in particolare con Michelangelo che da queste valli e da questi monti trasse, o meglio “liberò”, la materia per i propri capolavori!In località i Fantiscritti, all’interno delle Alpi Apuane, si cela alla fine del lungo tunnel scavato nella roccia la cava Galleria Ravaccione :

  un luogo lunare e suggestivo in piena attività estrattiva e centro di grande richiamo turistico:

in questa cattedrale naturale maestosa per dimensioni e imponenza è ospite su una propria superficie di 160 metri quadrati la nuova opera di Ozmo, artista toscano originario di Lari e diventato oggi uno degli street artist italiani più conosciuti a livello internazionale le cui opere pubbliche sono presenti in luoghi significativi di tutti i continenti e che vanta mostre in sedi museali prestigiose (come il Museo del Novecento di Milano e il MACRO)…..ecc.ecc.

Durante il tour il personale Vi mostrerà le immense stanze della Cattedrale del marmo e Vi fornirà informazioni relative alla nascita della cava in galleria, ai macchinari e loro utilizzi, alle tecniche di estrazione ed ovviamente informazioni sul marmo come materiale utilizzato in vari ambiti. Ammirerete il Murale di Ozmo che ripropone la Genesi di Michelangelo.

Ed infine Vi sarà spiegato come è nato lo Straordinario e di cosa di tratta (“Straordinario” il vino spumante e “Straordinario” il marmo). Il personale sarà inoltre a disposizione per rispondere alle Vs. curiosità.

“La Genesi raffigurata dal grande artista del Rinascimento nella volta della Cappella Sistina su commissione di Papa Giulio II è l’iconografia che a Ozmo è stato chiesto di riprodurre; “Genesi” che nel ventre del Monte Torrione assume un significato particolare: qui le Apuane ci fanno dono del celebre marmo di Carrara, materia tra le più belle e affascinanti offerte al mondo da Madre Natura, con cui generazioni di artisti si sono confrontati fin dall’epoca romana raggiungendo i vertici della creazione artistica. All’interno della cava il parallelismo fra creazione divina e creazione umana, fra natura e arte, è sigillato dalla scena della Genesi in cui Dio crea appunto l’uomo a sua immagine e somiglianza; in questo l’artista ha una posizione privilegiata nell’Universo in quanto nessuno meglio di lui, geniale costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all’alba della creazione, guardò all’opera delle sue mani: qui sta il dialogo fra ” Ozmo e Michelangelo.”

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Al termine il tour prosegue in jeep 4 x 4   sulle Alpi Apuane per poter ammirare dall’alto la Cava nel suo splendore.

Si prosegue sempre in jeep a Colonnata, antico borgo di cavatori e attivo centro di produzione del marmo già in epoca romana, lega il suo nome al famoso “Lardo di Colonnata”, anch’esso di colore bianco, leggermente rosato o vagamente brunito, la cui produzione utilizza soltanto erbe selvatiche locali e una stagionatura in conche di marmo bianco.

Degustazione di lardo di Colonnata e possibilità di acquisto.

 

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Pranzo di Pasquetta.

Al termine delle visite, partenza per il rientro ai luoghi di origine.

Chi viene da altre città diverse da Roma, potrà scegliere la stazione  ferroviaria o aeroporto di Pisa o altri mezzi di trasporto.

Arrivo a Roma in bus privato e fine dei servizi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Itinerario di Viaggio

La quota comprende  :

  • Bus G.t per la durata del tour.
  • Sistemazione in hotel 3*** S per 2 notti in mezza pensione (prime colazioni e 2 cene bevande incluse)
  • 2 pranzi di Pasqua e Pasquetta  bevande incluse
  • Visite guidate come da programma guida autorizzate Regione Toscana
  • Escursione in 4 x 4 per la visita esterna delle Cave e trasferimento andata e ritorno a Colonnata
  • Degustazioni di lardo a Colonnata
  • Assicurazione medica e bagaglio.
  • ASSICURAZIONE ANNULLAMENTO AL VIAGGIO
  • Assicurazione contro Covid19(copre prima durante  e dopo eventuale sinistro)

La quota non comprende:

  • Biglietti d’ingresso ove previsti pari a euro 36,00
  • Mance ed extra di carattere personale
  • Eventuali tasse di soggiorno
  • Tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce “la quota comprende”.

 

Informazioni generali

                                                                                  Il Vino Spumante
cantine tour

LO STRAORDINARIO

Nasce da un’idea di Francesca Dell’Amico, lo Straordinario è un metodo classico conservato all’interno della galleria e ottenuto da uve autoctone (vermentino e albarola) dei colli apuani.

La particolarità è il microclima della cava che rimane costante (da 14° a 16°C).

Queste le fasi dello Spumante:

1) PRISE DE MOUSSE o PRESA DI SPUMA

Le bottiglie vengono accatastate i Cava Fantiscritti – Ravaccione ad una temperatura che va tra i 14-16°C iniziando un percorso che porterà all’autolisi dei lieviti. L’anidride carbonica sviluppatasi nelle bottiglie produrre una pressione di circa 6 atmosfere.

2) AFFINAMENTO SUI LIEVITI

Le bottiglie riposano in posizione orizzontale in Cava Fantiscritti – Ravaccione, permettendo l’af inamento sui lieviti per un periodo che va da un minimo di nove mesi fino agli oltre 60 mesi.

3) REMUNAGE SUR PUPITRES

Le bottiglie vengono disposte su speciali cavalletti di legno, chiamati pupitres, viene ef ettuato uno scuotimento manuale, una rotazione quotidiana di 1/8 di giro ed una variazione dell’inclinazione delle bottiglie ad ogni fine giro che va per gradi da 20° fino a 60°. Questo permette la lenta caduta delle fecce (principalmente lieviti esauriti) che si raccolgono verso il collo della bottiglia nell’arco di 1-2 mesi.

4) DEGORGEMENT o SBOCCATURA (à la glace)

Ultima fase, prevede il congelamento del collo della bottiglia dove le fecce vengono intrappolate in un cilindretto di ghiaccio, viene poi espulso per effetto della pressione creatasi all’interno della bottiglia. Dopo il degorgement si rincalza la bottiglia con lo sciroppo di dosaggio detto liqueur d’expedition (gelosamente custodito da ogni casa produttrice) e si passa, infine alla tappatura della bottiglia con tappo a sughero (birondellato) e gabbietta.

5) AGGIUNTA DELLA LIQUEUR DE TIRAGE

Consiste nel portare il vino base allo sviluppo delle bollicine. La Liqueur de Tirage è una miscela di lieviti selezionati, zucchero di canna e sali minerali che porteranno ad un risveglio della fermentazione. Si passa all’imbottigliamento, le bottiglie vengono sigillate con tappo a corona e bidule.

 

Dal miele agli amour, dalla torta d’erbi ai panigacci.

Un viaggio goloso in Lunigiana, terra di storia e di sapori antichi.

Qui troverete il  famoso Miele della Lunigiana, un prodotto che non trova rivali in tutto il mondo. Ma accanto a questa prelibata eccellenza, è possibile trovare altre squisite ricette. Inizio subito parlando degli Amor, un dolce ideato da alcuni pasticceri nella città di Pontremoli. La vera ricetta rimane tutt’oggi un segreto, mentre gli ingredienti “base” sono i seguenti: uova, zucchero, burro, latte, una scorza di limone, cognac, biscotti sfoglia.

Continuando a parlare di cibo, non potevo non citare la Bomba di riso, piatto salato tipico della Lunigiana. Nell’impasto si possono trovare: riso da risotto, cipolla, olio e burro, carne mista di vitello, salsiccia,  verdure, brodo, uova, formaggio, pane grattugiato. Una vera “bomba”, di nome e  di fatto!

Gli sgabei non sono altro che pasta per il pane lievitata, tagliata a pezzi e poi fritta in padella. In genere si accompagnano a formaggi e affettati anche se esiste una versione dolce: i più golosi li farciscono addirittura con crema e cioccolato

E che dire della torta di erbe della Lunigiana? Un piatto tradizionale preparato con erbe spontanee e verdure di stagione. Un preparato “povero”, che utilizza i prodotti della terra, ma dal sapore autentico e genuino, che deve la sua tipicità alla particolare combinazione degli ingredienti: ortaggi della zona, come bietole, cipolle, spinaci selvatici, asparagi selvatici, porri, carote. Concludo questa “carrellata” di ricette con i panigacci di Podenzana e i testaroli: i primi sono un pane non lievitato della Lungiana, dalla forma rotonda e cotto in speciali piatti di terracotta; i secondi sono la pasta più “antica” del mondo, preparati in grandi testi di ghisa arroventati sul fuoco.

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Shopping a -Sarzanza

 

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Kobra, David, 2017, il murale realizzato in una cava di marmo della Alpi Apuane, ph. Matteo Dunchi

 

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