Diwali, chiamata anche Dipavali o Deepawali è una delle più importanti feste hinduiste che si festeggia nel mese di ottobre o novembre. Simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata festa delle luci.
Durante la festa si usa infatti accendere delle luci (candele o lampade tradizionali chiamate diya). La più popolare leggenda associata alla festa è quella che tratta del ritorno del re Rama della città di Ayodhya dopo 14 anni di esilio in una foresta. Il popolo della città al ritorno del re accese file (avali) di lampade (dipa) in suo onore, da qui il nome Dipawali o più semplicemente Diwali. I festeggiamenti per Diwali si protraggono per cinque giorni nel mese hindu di ashwayuja che solitamente cade tra ottobre e novembre.
Per induisti, giainisti e sikh è la celebrazione della vita e l’occasione per rinsaldare i legami con famigliari e amici e per i giainisti rappresenta, inoltre, l’inizio dell’anno.
NAMASTE’ questa è la parola che sentirete sempre, accompagnata da un grande sorriso, qui, per fortuna, ma credo ancora per poco, purtroppo, (il mondo globalizzato si inizia a far sentire anche qui…) si avverte ancora una Grande spiritualità che ti avvolge e ti sommerge e ti senti davvero piccolo piccolo davanti a tanto amore e cortesia, e sapete perché? Leggete ciò che segue:
Lo Specchio del Karma
La credenza nel karma induce la gente a sopportare con rassegnazione le sventure …. Il peccatore non è punito per i suoi peccati, sono questi a punirlo, di conseguenza non esiste il perdono e nessuno può concederlo. Il karma, nonostante il nome suggerisca un´entità autonoma, agisce in modo impersonale ed in maniera inesorabile. Si tratta di una proprietà delle azioni, che – a seconda della loro natura – inevitabilmente producono conseguenze avverse o felici. Possiamo considerarlo come l´interpretazione etica del principio di causa ed effetto. Le azioni dei santi che riescono a raggiungere l´illuminazione non proiettano più alcun karma, perché essi ormai sono liberi dalla Ruota e non rinasceranno più. Le tecniche per raggiungere questa conoscenza sono custodite nei sacri testi e nelle pratiche degli asceti, trasmessi da maestro a discepolo nel silenzio dei romitaggi, nella verità dell´esperienza diretta. Scacciati dall´India, gli insegnamenti del Buddha trovarono nuova forza ed alimento in Cina, dove nel sesto secolo il patriarca Bodhidharma fondò la setta della meditazione (Ch´an) che avrebbe poi dato origine in Giappone al buddismo Zen (con tutto l´inevitabile corredo di miseria e sofferenza unito alle gioie effimere ed ai fugaci amori. Il saggio è colui che tutto accetta e nulla brama. Quante volte abbiamo visto l´enigmatico sorriso del Buddha sui volti di …) Nell’età in cui si crede ancora che gli esseri siano insostituibili…adesso avete capito perché sorridono sempre ?
Vedere la cerimonia Aarti e Varanasi è una delle ragioni principali di questo viaggio in India .
Non perdete l’opportunità di assistere ad uno dei riti più interessanti e spettacolari dell’Induismo e per giunta nella città Sacra per eccellenza.
Arti o Aarti (pronunciato ‘aarti’) è una cerimonia di preghiera molto ricorrente nei riti Induisti. Questa pratica rappresenta una preghiera di saluto alle divinità e di ringraziamento per quanto esse hanno dato o daranno in futuro.
La cerimonia trae origine dagli antichi rituali vedici del fuoco detti homa, poi declinati in riti diversi ed evoluti attraverso la tradizione.
Un’altra possibile origine del rito è attribuibile alla pratica in uso nei secoli di illuminare le immagini sacre all’interno di grotte o negli angoli più bui dei templi. Durante i rituali i sacerdoti intonavano canzoni o mantra e agitavano lampade ad olio davanti alle Murti, allo scopo di permettere ai devoti il contatto visivo con l’immagine sacra.
Nel tempo questa pratica si è sviluppata nella cerimonia che oggi viene celebrata in molte parti dell’India.
Partenza: 10 Novembre - 21 Novembre
Durata: 12 giorni - 10 notti
Gruppo minimo: 10 persone
Costo per persona: Euro 2.970,00 Sup.Singola 390,00
Prenotazioni entro: sino esaurimento posti disponibili con acconto di euro 780,00. Saldo entro 30 giorni dalla partenza.
GIORNO 10 novembre ITALIA-DELHI
Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e operazioni imbarco volo a Delhi.Pasti e pernottamento a bordo.
GIORNO 11 novembre ARRIVO DELHI – LUCKNOW-AYODHYA
Arrivo all’aeroporto di Delhi nelle prime ore del mattino, incontro con la guida e partenza volo diretto a Lucknow. All’arrivo trasferimento ad Ayodhya. Dopo un pò di tempo per riposarci ci recheremo ai Ghat, dove assisteremo al rito del Ganga Aarti sul fiume Sarayu: si tratta di una Pūjā induista, ossia un rituale, svolto all’alba ed al tramonto, dedicato alle acque sacre della Dea Ganga; è uno dei più importanti rituali della religione Induista, ed assume un grande valore nel folclore della cultura indiana.
Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 12 novembre AYODHYA
Dopo la colazione avremo l’opportunità di visitare i cinque principali templi della città di Ayodhya: Sri Ram Janma Bhumi, Hanuman Garhi, Kanak Bhawan, Sita ka Rasoi, Sri Maniram Das Chavani. Tutti collocati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro tra dedali di stradine piene di venditori ambulanti, animali di ogni tipo, pellegrini.
Ma soprattutto, oggi è il gran giorno in cui si festeggia la Festa delle Luci: il Diwali.
E tra tutti i posti, è una fortuna poter vivere insieme questa esperienza unica al mondo proprio ad Ayodhya, che è la città dove il Diwali è nato: infatti, la leggenda più popolare associata alla festa è quella cheracconta del ritorno del re Rāma nella città dopo 14 anni di esilio in una foresta: per festeggiare il ritorno del proprio re gli abitanti di Ayodhya accesero innummerevoli file (avali) di lampade (dipa) in suo onore. Da qui deriva il nome Dipawali o più semplicemente Diwali.
Ed eccoci qua, in mezzo agli abitanti di questa città sacra, immersi in uno spettacolo di luci unico: pensate che lo scorso anno ben 500.000 lampade hanno illuminato la notte di Ayodhya.
Una giornata unica, da assaporare fin dal primo pomeriggio assistendo ammirati alla preparazione di tutta la città a questo evento straordinario.
Serata di festeggiamenti e pernottamento in hotel.
GIORNO 13 novembre AYODHYA – CHITRAKOOT
Dopo la prima colazione trasferimento a Chitrakoot, una piccola cittadina non abitualmente battuta dalle normali tratte turistiche ma che ricopre un ruolo importantissimo nella vita religiosa, culturale, storica ed archeologica del popolo Induista: luogo di pellegrinaggio e di antichi miti, è legata a doppio filo al poema epico Rāmāyana.
Nel tardo pomeriggio ci faremo trovare pronti sulle sponde del fiume per un giro in barca e per assistere all’ Aarti, un’altra suggestiva tipologia di Pūjā in cui la luce (di solito sotto forma di una fiamma) viene agitata ritualmente per la venerazione delle divinità, e lampade vengono lasciate scivolare accese sull’acqua circondate da fiori e ninfee.
La cerimonia viene eseguita più volte durante il giorno, ma la celebrazione culminante è quella della sera.
Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 14 novembre CHITRAKOOT
Dopo la colazione passeremo l’intera giornata visitando le grotte di Gupt Godavari, il tempio di Sati Ansuya, l’Hanuman dhara, lo Sphatik Shila, il tempio di Kamta ji, il Janki kund ecc.
Nel pomeriggio arriveremo al tempio della collina di Kamadgiri è uno dei luoghi più venerati dello Stato dell’Uttar Pradesh: tutta la zona è una splendida collina boscosa sulla cima della quale era collocata la dimora del principe Rama e della bella Sita: la loro storia è raccontata nel Rāmāyana, uno dei più grandi poemi epici della mitologia induista, ed uno dei testi sacri più importanti di questa tradizione religiosa e filosofica.
I pellegrini, giunti da tutta l’India, compiono qui il rito magico della circumambulazione della collina: percorrono a piedi il suo intero perimetro, di fatto circondandola con il proprio incedere: eseguire questo rito di 5 km garantisce infatti, secondo il loro credo, la realizzazione dei propri desideri. E’ per questo che Kamadgiri viene anche chiamata appunto la “Collina dei Desideri”. Chi lo vorrà, potrà fare insieme a me questo piccolo pellegrinaggio, gli altri avranno qualche ora libera.
Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 15 novembre CHITRAKOOT-KHAJURAHO
Dopo colazione partenza in direzione di Khajuraho.
Ci sistemeremo in hotel e poi cominceremo le visite.
Il Khajuraho Group of Monuments è un gruppo di templi indù e giainisti. Sono un Patrimonio mondiale dell’UNESCO.
I templi sono famosi per il loro simbolismo architettonico in stile nagara e le loro sculture erotiche.
Nella visita turistica di Khajuraho, il complesso occidentale rappresenta la più grande collezione di templi del luogo, un posto magico dove è possibile osservare i templi di Khajuraho in tutta la propria magnificenza, e comprendere il messaggio artistico e religioso che si nasconde dietro le innumerevoli statue. Inoltre, potremo visitare anche l’interno dei templi, in un viaggio indietro nel tempo nella cultura induista e gianista dell’India medievale.
Nell’area sono presenti molti templi con area giardino dove è possibile godere dell’ambiente suggestivo, fare splendide fotografie, e calarsi per un momento nella vita di questa antica parte d’India. Dopo aver completato la visita in questo complesso, ci sposteremo nel gruppo orientale di templi dove sfortunatamente ne sono presenti ancora pochi, ma sempre meravigliosi.
Dopo aver completato la visita in questo complesso, ci sposteremo nel gruppo orientale di templi dove sono presenti pochi templi Cena e pernottamento in hotel.
Visiteremo inoltre il mercato locale. Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 16 novembre KHAJURAHO -PRAYAGRAJ
Dopo la prima colazione, partenza in direzione Prayagraj. All’arrivo, andremo in barca navigando il Triveni Sangam: si tratta del punto di confluenza di ben tre fiumi: due tra i più importanti dell’India, il Gange e lo Yamuna, ed il più nascosto fiume sacro Saraswati. Il punto di confluenza, noto appunto come Triveni Sangam, è famoso per i suoi grandi poteri di purificazione dell’anima: ogni devoto induista nutre la speranza di fare il bagno qui, almeno una volta nella vita.
Successivamente visiteremo l’albero sacro Akshay Vat ed il tempio Alopi Devi.
La particolarità di questo Tempio risiede nel fatto che al suo interno non è presente nessuna statua di alcuna divinità; al suo posto c’è una carrozza di legno o ‘doli’ che viene adorato. L’origine del nome “Alopi” (scomparsa) Bagh risiede nella credenza induista che, dopo la morte di sua moglie Sati, lo straziato Shiva viaggiò attraverso i cieli con il suo corpo senza vita. Vishnu, per alleviare la sua agonia, scagliò il suo Chakra sul cadavere, facendo cadere varie parti del corpo in diversi luoghi dell’India, che furono santificati dal tocco delle parti del corpo della Dea e quindi considerati luoghi sacri di pellegrinaggio. L’ultima parte cadde in questa località, che fu così chiamata “Alopi” (dove si concluse la scomparsa) e considerata la più sacra di tutte.
Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 17 novembre PRAYAGRAJ – VARANASI – CHHAT PUJA
Prima colazione e partenza in direzione di Varanasi.
Arrivo a Varanasi, trasferimento in hotel. Dopo esserci sistemati nelle stanze usciremo ed andremo in visita a Sarnath, località nota per essere stata il luogo dove il Buddah ha predicato il suo primo sermone ai suoi cinque seguaci. Sarnath è l’abbreviazione di Saranganatha che significa “Signore dei cervi”, e fa riferimento ad una leggenda secondo la quale Buddha, in una vita precedente, era stato un cervo capobranco che si offrì al re di Kashi al posto di una cerva incinta che questi aveva catturato. In ricordo di questo evento, il re dette al luogo il nome di Mrigadava (“parco dei cervi”).
L’antico nome di Varanasi era Kashi, la città che si dice sorga sul trishula di Lord Shiva, il tridente con cui viene spesso rappresentato. Chi controlla questa città è Kala Bhairava, “lo Spaventoso”, la rappresentazione più feroce di Lord Shiva legata all’annientamento: leggenda vuole che nessuno possa stare a Varanasi senza il suo permesso.
Prima del tramonto ci sposteremo in barca sull’altra sponda del Gange e vedremo il sole che scompare dietro la città, dopodiché assisteremo dalla barca alla cerimonia del Ganga Aarti. Sarà il modo migliore per prepararci alla mattina successiva, quando godremo insieme di uno spettacolo tra i più suggestivi mai visti…
Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 18 novembre VARANASI – CHHAT PUJA
Poche esperienze al mondo lasciano senza fiato come l’assistere all’alba di Varanasi, con il sole che si riflette nel Gange ed illumina i Ghat in uno spettacolo unico.
Ci sveglieremo quindi prima dell’alba, per assistere alla Chaat Puja dai Ghat: una volta l’anno centinaia di donne aspettano il sole che sorge per pregare e fare offerte al Dio Sole, Lord Surya, perché rechi prosperità alle proprie famiglie. Percorreremo tutti i Ghat in barca in uno spettacolo unico, e potremo godere della città che si sveglia tra rituali, abluzioni, preghiere e mantra.
Ci soffermeremo in corrispondenza di alcuni Ghat per fare foto e vedere da vicino come oggi si saluta il Sole e Maa Ganga. Rientreremo quindi in hotel per la colazione, per poi scoprire insieme Varanasi, perdendoci nei suoi vicoli. Faremo tappa nei due Ghat di Harishchandra e Manikarnika: tra i più antichi della città, la gente crede che venire cremati qui garantisca al defunto la salvezza. Visiteremo quindi alcuni dei templi principali tra cui Kedareshwar e il Nepali temple lungo i Ghat ed esploreremo luoghi più nascosti e meno conosciuti.
Esploreremo due dei templi più significativi e carichi di energia di Varanasi: il Vishwanath Temple, noto anche come Tempio d’Oro, che custodisce uno dei dodici Jyotirlingas di Lord Shiva sparsi per tutta l’India, e poi il Tempio di Vishalakshi. Vi racconteremo le loro storie, permettendovi di percepire l’energia di questi due luoghi sacri.
Prima del tramonto torneremo a vivere insieme l’esperienza del Chaat Puja al tramonto.
Cena e pernottamento in hotel.
Sul Dasaswamedh Ghat a Varanasi, viene eseguita un’elaborata puja in un’atmosfera molto mistica e coinvolgente. Varanasi è la città di Shiva, pertanto è a questa divinità ed alla dea Ganga che viene dedicata la cerimonia.
Il Ganga Aarti viene eseguito su un palco da un gruppo di giovani pandit vestiti con abiti colorati.
Si inizia con il suono di una conchiglia, si prosegue bastoncini di incenso agitati in elaborati volteggi e poi si passa a grandi lampade illuminate dal fuoco che creano giochi di luce e forme nel cielo scuro. Il tutto è accompagnato da canti, inni e campanelli.
Durante la cerimonia uno o più Sacerdoti offrono alla divinità vari oggetti che rappresentano gli otto elementi della creazione del mondo materiale.
GIORNO 19 novembre VARANASI- DELHI-AGRA
Colazione in hotel e trasferimento all’aeroporto per volare verso Delhi. All’arrivo, subito partenza in auto alla volta di Agra. Durante il tragitto visiteremo il Mausoleo del grande imperatore moghul Akbar a Sikandra.
La tomba, in arenaria rossa e marmo bianco, commemora il grande imperatore mughal Akbar e si trova nel villaggio di Sikandra, a circa 10 km da Agra.
La costruzione del mausoleo fu iniziata da Akbar in vita si pensa attorno al 1602, un sovrano che durante il regno incoraggiò una sintesi delle tradizioni artistiche induiste ed islamiche; non a caso, la sua tomba può essere vista come il culmine di questo stile nell’uso combinato di metodi di costruzione arcuati di pinnacoli che sormontano le cupole tipiche dell’architettura islamica che si combina magistralmente con le finestre dei balconi e le pareti forate, elementi tipici dell’architettura induista. Non solo, è possibile ritrovare anche elementi architettonici buddhisti e jainisti. Alla sua morte l’edificio fu ultimato dal figlio Jahangir nel 1612-13 che modificò in maniera significativa il progetto iniziale. Questo spiega lo stile ibrido e il suo aspetto a tratti incompleto.
Lasciato il Mausoleo raggiungeremo la nostra destinazione e ci sistemeremo in hotel, pronti ad incontrare il giorno dopo una delle Sette Meraviglie del mondo.
Cena e pernottamento in hotel.
GIORNO 20 novembre AGRA – DELHI
Dopo la colazione in mattinata la visita del Taj Mahal, un magnifico sogno in marmo che sorge nel mezzo di un lussureggiante giardino come una perla in una sorta di paesaggio immacolato. La sua bellezza trascende ogni descrizione, fatto costruire dall’Imperatore Moghul Shahjehan nel 1631 in memoria della moglie Mumtaz Mahal, morta durante il parto del quattordicesimo figlio dopo 17 anni di matrimonio.
Per erigere il monumento furono raccolte pietre preziose di ogni tipo, perle, coralli e furono chiamati da tutto il reame 20.000 tra i migliori artigiani, che impiegarono 22 anni per completare questo capolavoro. Dopo aver vissuto questa straordinaria esperienza, visiteremo il Forte di Agra, antica residenza imperiale dell’imperatore della dinastia Moghul Shah Jahan. E’ conosciuto anche con il nome di Forte Rosso, per via dell’arenaria utilizzata per la sua costruzione.
Partenza per Delhi. All’arrivo check in hotel.Cena e pernottamento.
GIORNO 21 novembre DELHI ITALIA
Nelle prime ore del mattino,trasferimento in aeroporto. Partenza con volo di linea per Italia. Arrivo e fine dei servizi.
TweetLa quota comprende:
La quota non comprende:
Gli alberghi previsti o equivalenti
Città |
Hotel | Categoria | Pernottamenti |
Ayodhya | Hotel Krinoscco/Ramayana | 4* | 2 |
Chitrakoot | River Front Resort | 4* | 2 |
Khajuraho | Ramada | 4* | 1 |
Prayagraj | Welcome Heritage Badi Kothi | Heritage | 1 |
Varanasi | Ramada Katesar | 4* | 2 |
Agra | Crystal Premiere Sarovar | 4* | 1 |
Delhi | Crowne Plaza/ITC Welcome | 5* | 1 |
Diwali, la festa delle luci
Durante la cerimonia uno o più Sacerdoti offrono alla divinità vari oggetti che rappresentano gli otto elementi della creazione del mondo materiale.
Gli oggetti offerti si trasformano in portatori di misericordia, in questo modo le fiamme diventano un veicolo dalle quali ricevere l’energia divina. Passando le mani sulle fiamme e poi sulla fronte, bagnandosi la testa con l’acqua sacra ed inspirando il profumo dei fiori santificati, l’energia si trasferisce alla persona.
Durante tutta la cerimonia si canta lodando la gloria delle divinità e raccontando come sia possibile ottenerne le benevolenze, accompagnati dal suono di campanelle e avvolti dai profumi di incenso e di sandalo.
Questa cerimonia è praticata in molte parti dell’India con diversi significati e declinazioni, ma i luoghi dove si celebra il Ganga Aarti sono le tre Città Sacre bagnate dal Gange: Varanasi, Haridwar e Rishikesh. In questo caso il rituale è dedicato alla Dea Madre Ganga, la Dea del sacro fiume indiano.
Prima di arrivare a Varanasi, faremo tappa in un centro meno turistico e popolare: Chitrakoot, dove si svolge una cerimonia quasi identica, ma più intima, non per questo meno spettacolare.
In questo caso non si parla di Ganga Aarti in quanto Chitrakoot si trova sulle rive di un altro fiume il Mandakini.