fbpx
Print Friendly, PDF & Email

Egitto crociera in Dahabeya -Il Figlio della Luce-Il miracolo del Sole

In Breve

                                                       IL FIGLIO DELLA LUCE

                                     IN EGITTO PER LA FESTA DI RAMSETE II

                                                       Il miracolo del Sole

Propongo in esclusiva tour in Egitto durante l’evento che ormai si ripete da oltre 3000 anni:

assisteremo al primo raggio di sole che andrà ad illuminare la stanza del dio Sole,al tempio di Abu Simbel.

Abu Simbel, una delle località più scenografiche dell’Egitto, è lo scenario di un fenomeno suggestivo tra scienza e magia.

Ogni anno il 22 febbraio  e il 22 ottobre raggi del sole entrano nel tempio illuminando la camera del Faraone. Il fenomeno avviene solo due volte l’anno (l’altra data è  ottobre).

Da sempre i popoli antichi costruiscono gli edifici sacri creando corrispondenze fra il loro allineamento e la disposizione di costellazioni e pianeti, testimoniando la consapevolezza del legame tra fenomeni celesti e terrestri, in particolare della forte influenza del Sole.

Uno degli esempi più incredibili di questo legame fra architettura e astrologia è Abu Simbel, località dell’alto Egitto, dove da migliaia di anni due volte l’anno avviene quello che è definito il miracolo del Sole: dalla piccola porta incastonata tra le colossali statue i raggi di luce penetrano nell’oscurità del tempio illuminando l’effigie del faraone.

Abu Simbel è un complesso archeologico fatto costruire da Ramsete II nel XIII secolo a.C. ma scoperto solo nel 1813 dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt che lo trovò sepolto sotto la sabbia. Il primo a entrarvi, però, fu l’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817.

È stato riconosciuto nel 1979 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco che, nel 1964, aveva promosso un’operazione archeologica colossale spostando i templi e smontandoli blocco per blocco sulla riva del Lago Nasser dove si trovano oggi, per evitare che venissero sommersi dalle acque del Nilo in seguito alla realizzazione della diga di Assuan.

Dormendo sul luogo,mentre gli altri arriveranno in aereo,la mattina stessa,o in bus la notte(lo scorso anno erano 5000 bus…… immaginate 60-80 navi che arrivano sui siti contemporaneamente  e che ne scendono circa 8500 persone,il caos e la confusione che si vien a creare non permettono di effettuare una visita come questo meraviglioso passato merita.)Avremo il privilegio di essere in primissima fila per godere di questo momento unico che resterà impresso per sempre nelle vostra memoria.Ma non è tutto:questo viaggio è per i veri viaggiatori,coloro i quali,amano avere il contatto con il territorio,che amano visitare i luoghi per cogliere le atmosfere che li circondano,in assoluta calma e tranquillità.Infatti ARRIVERMO AD ABUS SIMBEL VIA TERRA con mezzi con aria condizionata e comodissimi, COSI SI HA il contatto con la gente del posto.

In Dahabeya,si arriva quando la massa dei turisti è andata via o deve ancora arrivare e in tutta calma e tranquillità potrete effettuare le vostre visite.

              A tutti coloro che condividono questo tipo di viaggio ,è dedicato questo Tour.

 

QUESTA PARTENZA E’ IN ESCLUSIVA PER I VIAGGI DI GIORGIO

HA 10  CABINE UN TOUR UNICO ED ESCLUSIVO VIP

…dedicato a chi è stato in Egitto,magari in crociera classica,ma vi faremo vedere cose MAI VISTE…

e dedicata ovviamente a chi è la prima volta che ci viene…

E la Vostra guida un ESPERTO AFFABILE EGITTOLOGO

 

                        Egitto: crociera in Dahabeya

La Dahabeya in arabo vuol dire la “Dorata” dato che ai tempi dei Faraoni erano fatte d’oro per navigare sul sacro Nilo. Come sappiamo tutti, il Nilo era un simbolo divino per i Faraoni e quindi le imbarcazioni dovevano essere all’altezza di essere portati da esso. Provando di imitare i Faraoni, i sultani ed i pascià del diciottesimo secolo hanno usato le Dahabeya come mezzo di trasporto sul Nilo in modo che fossero vicini alla ricchezza e allo splendore dell’antico Egitto. Le Dahabeya sono tipiche navi a 2 alberi a vela triangolare che navigano al di là della storia in modo che vi faccia fare un tuffo storico nella gloria del passato.

                            Visita esclusiva alle tombe di Nefertari

Dopo oltre 13 anni di chiusura, sarà possibile visitare due tra le più ricche e meravigliose sepolture dell’antica Kemet. Le tombe di Nefertari e Seti I, rispettivamente Grande Sposa Reale e padre di Ramesse II, accoglieranno di nuovo tutti coloro che vorranno rimanere incantati ed ammaliati dalle loro splendide decorazioni. Si tratta di visite ESCLUSIVE il cui costo del biglietto (già incluso nella quota) supera anche i 100.00 a persona.

                              Escursione di Dendera ed Abydos

una delle visita piu belle e che si fa raramente negli ultimi 20 anni,una volta ci si andava anche con la nave… Abydos e’ un tempio unico,per conto di Seti I e suo figlio Ramsete II ,ha lo stesso concetto architettonico del tempio di Hatshepsut e quindi una parte costruita e una parte scavata ,su diversi livelli e ha delle pareti che sono una meraviglia dal punto di vista artistico ,in particolare la testimonianza dell’arte amareniana in bianco,mentre il tempio di Dendera e’ un tempio greco romano dedicato alla dea Hathour,ben conservato con tutto il suo complesso, e’ l’unico tempio dove si puo andare sul tetto e andare nelle cripte dove ci sono le rappresentanze della regine Cleopatra.

                        Visita presso le tombe più importanti d’Egitto

PREVISTA VISITA ALLE TOMBE DEI NOBILI E VILLAGGIO NUBIANO, LO FAREMO IN FELUCA.HO INSERITO ANCHE LA VISITA DELLE TOMBE DEGLI ARTIGIANI, Deir el Medina (si proprio coloro che lavoravano alle tombe dei Re e delle Regine e dei Nobili) DOVE SI TROVA ANCHE QUELLA DELL’ARCHITETTO KA( il cui contenuto della tomba ha riempito una sala del museo egizio di Torino) e altre chicche che NESSUN OPERATORE VI SFIDO A CERCARE, include in un pacchetto in Egitto.
E ancora visite esclusive come quella all’isola di Soheil ad Aswan per ultimo per godere al meglio delle visite, il gruppo sarà tra le 16 e massimo 18 persone!

                       Esclusivo itinerario nella terra dei faraoni

Fin dall’antichità imperatori romani, eruditi arabi e antichi viaggiatori si abbandonarono al fascino della terra dei Faraoni. E ancora oggi le piramidi di Giza, i templi di Karnak, le sepolture della Valle dei Re, con la tomba rupestre di Tutankhamon, ed i templi di Abu Simbel, emanano un fascino di rara intensità. Secolo dopo secolo la grande civiltà dell’antico Egitto ha saputo mantenere intatto il suo potere di attrazione, con le maestose vestigia dell’architettura, dell’arte e della tecnica, con l’eccezionale grado di perfezione della scrittura (geroglifici) e dell’arte orafa, e infine con una concezione globalizzante del mondo, nella quale scienza e religione formano un tutt’uno indissolubile.

egitto

 

Partenza: 15 Ottobre - 24 Ottobre
Durata: 10 giorni 9 notti
Gruppo minimo: Minimo 14 massimo 18 persone
Costo per persona: Euro Sup.Singola su richiesta e disponibilità.
Prenotazioni entro: entro il 30 novembre ,sino ad esaurimento dei posti disponibili ,versando acconto di euro 1.200,00 saldo 45 giorni prima della partenza Essendo inclusa la polizza contro annullamento al viaggio, siete coperti sino al giorno di partenza in caso di rinuncia o annullamento al viaggio avrete ZERO PENALI. La nostra polizza prevede anche copertura per pandemia, quindi contro Covid19

Il Programma di Viaggio

1° Giorno: Roma – Cairo-Luxor

Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco. Volo diretto al Cairo .Arrivo e proseguimento con volo diretto a Luxor.

Immagini Cittadella Cairo | Vettori Gratuiti, Foto Stock e PSD

Cena e pernottamento in hotel.

2° Giorno:  Luxor

Prima colazione in hotel e inizio delle visite,con la  zona delle Tombe degli Artigiani,Deir El Medina ,che non vengono mai visitate dai gruppi organizzati,e a volte anche dal turismo individuale.

Luxor West Bank, la riva dell’Antica Tebe riservata ai morti e interdetta al popolo. In questo luogo, tra impervie pareti rocciose, si trovano le necropoli che hanno ospitato i grandi protagonisti dell’Antico Egitto tra cui il valoroso Seti I e la bellissima Nefertari. Data la sacralità e l’opulenza delle tombe reali, l’accesso alla riva ovest del Nilo era consentito solo ai sacerdoti. Tuttavia, per facilitare la logistica ed ovviare al problema dell’attraversamento quotidiano del grande fiume, durante i periodi di costruzione delle tombe era permesso anche a uomini non appartenenti alla casta sacerdotale di accedere alla riva occidentale.Operai, artigiani e architetti incaricati della costruzione delle tombe, godevano della possibilità di risiedere per il tempo necessario ai lavori in una zona attigua alla Valle delle Regine e al Tempio di Hatshepsut, nota come Deir el-Medina. Nonostante il modesto stato di conservazione del sito, la struttura delle abitazioni ed il rinvenimento di molti oggetti, tra cui papiri ed archivi, hanno permesso agli archeologi di affermare con certezza che questo fosse un villaggio operativo a tutti gli effetti in cui vivevano cavapietre, manovali, carpentieri, scribi, scultori, pittori e architetti. Gli scavi hanno riportato alla luce 68 abitazioni all’interno del muro di cinta e 40 case all’esterno della recinzione, adibite al personale di servizio della comunità di Deir el-Medina. La fondazione del villaggio è stata datata attorno al 1500 a.C. durante il regno di Thutmosis I, il cui cartiglio è riportato in alcuni mattoni del muro di cinta del villaggio. Deir el Medina rimase abitata per più di 400 anni, fino a quando venne definitivamente abbandonata dopo che la Valle dei Re non fu più usata come necropoli dai sovrani a partire dalla XXI dinastia. Nel corso della sua storia, la città fu ingrandita almeno due volte, sotto Thutmosis III e Ramses II. Un censimento della XX dinastia, che ci è pervenuto su un papiro, indica un totale di centoventi focolari e una popolazione che può essere valutata a milleduecento persone circa.

Deir el-Medina e la tomba dell'artigiano Pashed |

Deir el Medina, il villaggio degli operai dei faraoni, sulla sponda ovest di Tebe (Luxor), dove vivevano gli artigiani e gli artisti che lavoravano nelle tombe reali della XVIII, XIX e XX dinastia (quelle che oggi costituiscono la valle dei Re e delle Regine) fu portato alla luce nel 1905 dal grande egittologo italiano Ernesto Schiaparelli, quello – per intenderci – che l’anno prima aveva scoperto la straordinaria tomba di Nefertari. Ma già settant’anni prima, nel 1834, un gruppo di soldati di leva dell’esercito egiziano aveva individuato, proprio a Deir el Medina, la tomba affrescata di uno dei suoi speciali abitanti, Pashedu, artigiano e artista sotto il faraone Ramses II (XIX dinastia, XIII secolo a.C.).

Padova alla scoperta dell'Antico Egitto: a Palazzo Zuckermann ricostruita la tomba affrescata di Pashedu, uno degli artisti che sotto Ramses II lavorò alle tombe reali di Tebe Ovest. Fu scoperta nel villaggio

Pranzo in corso di visita.

Visita del tempio di Karnak al tramonto.

Tempio di karnak | Complesso Templare di karnak

Il Santuario di Karnak, situato a pochi chilometri, è probabilmente il complesso monumentale più grandioso mai costruito, con uno sviluppo che proseguì per 1500 anni: è un susseguirsi di cortili, recinti sacri, statue, spettacolari sale colonnate, templi dedicati a diverse divinità, in pratica una summa dell’architettura e dell’arte dell’Antico Egitto.  Il tempio di Karnak,occupa quasi mezzo chilometro quadrato. L’unica parte facilmente accessibile è la cinta muraria del tempio di Amon. Ci sono due vie d’accesso da Luxor : dalla Corniche, piegando verso l’interno un po’più a nord, oppure lungo la Sharia elKarnak, seguendo più o meno il Viale delle sfingi che un tempo connetteva i templi di Luxor e di Karnak, passando davanti alla torreggiante porta di Evergete II e alla cinta muraria. Il grande tempio di Amon è un susseguirsi impressionante e infinito di piloni, cortili e sale colonnate, obelischi e colossi. Reca il marchio di decine di regnanti nel corso di tredici secoli. Le rovine rimasero semisepolte nel limo del fiume per un tempo altrettanto lungo e furono liberate dagli archeologi a metà ’800. La grande sala ipostila è la gloria di Karnak, una foresta di colonne gigantesche che occupano un’area di 6000 mq. (per avere un’idea, potrebbe contenere insieme la basilica di S. Pietro e la cattedrale londinese di S. Paul).
Le visite della giornata si concludono nel sito Luxor in tempo per ammirare il tempio di Luxor con la luce del tramonto ed illuminato con luci artificiali che creano un’atmosfera quasi irreale e incredibile.

Spettacolo di suoni e luci Tempio di Karnak , Luxor - 2022 - Viator

Questo tempio era dedicato alla triade tebana di Amon-Min-Mut e Khonsu; mentre Marna è opera di numerose dinastie, il tempio di Luxor si deve principalmente a due faraoni del Nuovo Regno e risale all’apogeo artistico del periodo. Il tempio fu fondato da Amenofi III (1417-1379 a.C.) della XVIII dinastia, al quale si devono anche il terzo pilone di Karnak e i colossi di Memnone, dall’altra parte del fiume. I lavori furono sospesi durante il regno del figlio Akhenaton, ma furono poi ripresi sotto Tutankhamon e Horemheb; Ramesse II poi aggiunse un cortile a doppio colonnato e un grande pilone incorniciato da obelischi e colossi. Stupefacenti sono: il cortile di Ramesse II, quello di Amenofi III, la Salaipostila e il Viale delle Sfingi, che conduce a Karnak.

Cena e pernottamento a bordo.

N.b ordine delle visite potrebbe essere modificato.

3° Giorno: Luxor – Dendera e Abydos

Prima colazione e partenza per la visita di questi due incredibili templi. Chi è già stato in Egitto, non li avrà visitati e sicuramente è una delle più interessanti visite di tutto il tour.

Escursioni da Luxor: Dendera e Abydos | Girovagando con Stefania - Blog di viaggi e trekking

Sulle pareti di ammirerete bassorilievi UNICI in tutto l’antico Egitto, solo qui ci sono anche il famoso romanzo su Ramsete dello scrittore Christian Jacq inizia narrando le vicende di un giovane Ramses dal suo scontro con un gigantesco toro, sotto gli occhi attenti del padre (il grande sovrano Sethi) che alla fine dello scontro taglia a Ramses il ricciolo di infanzia, segno che la sua infanzia è terminata, fino alla sua ascesa al trono; infatti, nonostante Ramses abbia avuto il coraggio di affrontarlo, ma non la capacità di sconfiggerlo, Sethi ha ritenuto adatto a iniziare il suo cammino, che inizia col dominare la propria paura. Osteggiato dal fratello maggiore Shenar, abile nei complotti e sicuro di divenire nuovo faraone alla morte del padre, Ramses si troverà costretto a superare parecchi pericoli, fra cui attentati mossi dallo stesso Shenar, sfide con divinità.

Tempio di Abydos di Osiride

Il tragitto che da Al-Gezira conduce a Dendera costeggia per vari tratti i canali laterali del Nilo. Lungo i circa 80 chilometri di strada il paesaggio si presenta con vaste aree coltivate e, ad occidente, con ampie zone brulle e sassose che annunciano l’inizio del deserto che prosegue senza interruzioni in Libia, Algeria e Marocco. Attraversammo piccoli villaggi, fatti di case color fango ad un unico piano, immersi in vere e proprie oasi di verde. E’ incredibile che questo paese, dalla storia millenaria, non ci sarebbe se non esistesse il Nilo che ha reso fertile una sottilissima lingua di terra, larga appena qualche chilometro, in mezzo ai sassi e alla polvere. L’Egitto è un paese veramente singolare, un paese “verticale” e stretto lungo le centinaia di chilometri del suo corso d’acqua. E sulle rive di questo fiume è nata una delle più antiche civiltà della storia, seconda solo a quella, di gran lunga meno duratura, che si sviluppò appena qualche secolo prima nella non distante Mesopotamia, un’altra terra stretta intorno ai fiumi, il Tigri e l’Eufrate.
Il Tempio di Hathor a Dendera finalmente ci accolse con le sue bellissime colonne colorate, con i capitelli raffiguranti il volto della dea, e con il suo tetto in pietra. L’atmosfera era completamente diversa rispetto a Luxor. E’ qui, nella Galleria dei Re del Tempio di Sethi I, che il figlio Ramesse II fece scolpire una importantissima lista riportante la titolatura (limitata al nome personale e al nome del trono) dei 76 faraoni che avevano preceduto il padre, depurata dai nomi di quelli giudicati indegni quali gli usurpatori hyksos del secondo periodo intermedio, la regina faraone Hatshepsut e tutta la dinastia eretica amarniana che ebbe in Akhenaton il suo capostipite. Al termine rientro a Luxor e pernottamento.

Sotto sito di Dendera.

tour del tempio di Dendera dal porto di Safaga

4° Giorno: Luxor – Esna

Prima colazione a bordo.Visita di della necropoli di Tebe con la Tomba della Regina Hatshepsut, tomba di Seti I e :

            INGRESSO INCLUSO ALLA VISITA DELLA TOMBA DI NEFERTARI! 

Il ciclo pittorico che decora la tomba ipogea di Nefertari è uno dei più completi e significativi del nuovo regno. Questa vasta tomba scoperta nel 1904 dall’egittologo Ernesto Schiaparelli, purtroppo deturpata e saccheggiata al punto da essere priva della mummia, è collocata nel versante settentrionale della Valle delle Regine e presenta una pianta molto articolata.
È infatti diversa rispetto alle tombe di altre regine (solitamente più semplici e dotate solo di una camera funeraria), e si ispira piuttosto alle sepolture faraoniche della vicina Valle dei Re. Sulle pareti della seconda scala discendente, la decorazione è anche a rilievo. I dipinti raggiungono apici di qualità nell’ambito dell’arte funeraria egizia soprattutto per la ricchezza di colori (verde, blu egiziano, rosso, ocra gialla, bianco e nero) e di dettagli, mentre i temi e i contenuti rispettano le indicazioni contenute nel Libro dei morti. Le immagini descrivono il viaggio di Nefertari verso l’aldilà, durante il quale incontra molte divinità tra le quali Osiride e Iside. Al termine del ciclo pittorico, Nefertari si tramuta in Osiride (dio dei morti), con il conseguente, auspicato raggiungimento dell’immortalità e della pace eterna.

Nefertari era la “Grande sposa reale” del faraone Ramses II, nonché una delle più celebri regine d’Egitto. La sua tomba venne scoperta nel 1904 dall’egittologo italiano Ernesto Schiaparelli durante gli scavi eseguiti a Bibân el-Harîm (Valle delle Regine), luogo che anticamente era chiamato Ta set neferu. Purtroppo la tomba era stata saccheggiata, probabilmente già da tempo molto lontano. Non fu trovata nessuna mummia, solo pezzi del coperchio del sarcofago di granito e piccoli frammenti del sarcofago di legno coperto con foglia d’oro. Dell’antico corredo funebre non era rimasto quasi niente. Ma la scoperta della tomba di Nefertari era comunque un’avvenimento importante.

Guida alla visita alla Tomba di Nefertari: la tomba più bella d'Egitto - GuideTuristiche

Stupendi bassorilievi e iscrizioni ne coprivano interamente le pareti ed erano modellati in leggero rilievo su uno strato di stucco col quale tutte le pareti e il soffitto furono coperti, non essendo lo strato di roccia calcarea, nella quale la tomba è scavata, abbastanza omogeneo e compatto da potersi lavorare direttamente. Purtroppo, quando Schiaparelli entrò per primo nella tomba di Nefertari, si trovò davanti a un monumento già molto deteriorato a causa delle infiltrazioni di acqua piovana che si insinuarono tra la roccia e lo strato di stucco. Questo era in alcuni punti caduto e in molti altri minacciava di cadere, rendendo necessario un lungo e paziente lavoro di consolidamento. Ciononostante, in quella parte, che è la maggiore, dove le decorazioni rimanevano intatte, la grandezza delle figure, la vivacità dei colori, l’armonia e la sicurezza dello stile fanno di questa tomba una delle più belle della necropoli tebana, paragonabile anche a quelle della Valle dei Re (Visita e ingresso facoltativo alla Tomba di Tutankamon). Questa, dall’altra parte del Nilo rispetto a Luxor, è la testimonianza della stessa ossessione per la morte e la resurrezione che diede vita alle piramidi. Ricordandosi di come queste ultime non fossero state in grado di proteggere le mummie dei faraoni dell’Antico Regno, i sovrani delle epoche successive optarono per l’occultamento, sprofondando le proprie tombe nell’arida terra delle colline tebane e perpetuando la propria memoria con giganteschi templi funerari eretti nella pianura ai piedi delle colline stesse (per es. il Tempio di Hatshepsut a Deir el- Bahri). Nel corso dei millenni la necropoli è stata spogliata di moltissimi tesori, eppure conserva ancora un patrimonio ineguagliato di monumenti funerari. Le tombe più grandiose sono quelle che si trovano nella Valle dei Re e nella Valle delle Regine. Isolata in mezzo alle aridissime colli-ne tebane, lontana dalle altre aree della necropoli, la Valle dei Revoleva essere l’ultima ”polizza assicurativa”sulla vita eterna. Queste tombe segrete dei faraoni del Nuovo Regno furono concepite e progettate (come già detto in precedenza) per conservare in eterno le mummie e i corredi funebri dei sovrani. La maggior parte non raggiunse lo scopo, ma i loro pozzi e i fantasmagorici dipinti murali lasciano ancora senza fiato. Nelle tombe più buie e meno affollate da turisti è ancora possibile immaginare, a occhi chiusi, la discesa nell’aldilà e la paura dei ladri che sfidarono le pericolose trappole che abili architetti avevano sistemato nell’interno delle strutture funebri. Le sepolture reali datano dall’inizio della XVIII dinastia fino alla fine della XX.

Si lascia Tebe per far visita ai Colossi di Memnone, situati a circa 1km ad est di Madinat Habu ,(dove si visiterà il Tempio di Habu), sono due gigantesche sculture che in origine affiancavano l’ingresso al tempio funerario di Amenofi III. Rivolti a oriente e alti oltre 16,50 m (più la base di m. 2,30), rappresentano entrambi il re suddetto seduto nella posa tradizionale. Ai due lati del trono si trovano due piccole figure femminili, quella della regina Mutemuia, madre di Amenofi III, e di sua moglie Tiyi ( i nonni di Tutankhamon). Nel 27 a.C. un terremoto provocò nel colosso nord una lunga fenditura che, secondo Strabone, arrivava fino alla cintola. Ciò determinò il fenomeno in base al quale la statua, all’alba, quando la pietra comincia ad asciugarsi dell’umidità della notte, emetteva un suono simile alla vibrazione di una corda di chitarra.

Sotto il Tempio di Habu.

Tempio di Medinet Habu > Storia e caratteristiche > Landious Travel” width=”604″ height=”300″ /></p>
<p>Si prosegue con la visita del tempio di <strong>Hatshepsut ,</strong>cavata nella ripida parete rocciosa, il tempio funerario di <em>Hatshepsut a Deir al-Bahri</em> è uno spettacolo mozzafiato. La sua posizione è superba: il tempio è disposto su una serie di ampie terrazze sovrapposte, il cui livello superiore si confonde nel roccioso anfiteatro calcareo che lo accoglie.</p>
<p><img loading=

Fu disegnato durante la XVIII dinastia da Senenmut, architetto della regina Hatshepsut. Nonostante i danni arrecati da Ramses II e la trasformazione in monastero con l’avvento del cristianesimo, gli scavi del sito continuano a rivelare splendide decorazioni; inizio della navigazione verso Esna e passaggio della chiusa. Cena e pernottamento.

5° Giorno: El Kab – Edfu

Pin su El-Kab - Nekheb

Prima colazione. In mattinata visita di El Kab,una parete di arenaria lungo il Nilo, dove si trovano alcune tombe scavate nella roccia risalenti all’inizio della XVIII dinastia (dal 1550 al 1295 a.C.). A El Kab si visiterà la tomba di Ahmose, figlio di Ibana, che contiene importanti informazioni biografiche relative alla guerra di liberazione contro i sovrani Hyksos, quando il principe dell’Alto Egitto assediò la città di Avaris nel delta del Nilo. Poi le tombe di Paheri e Renni, nomarchi di Nekheb durante la XVIII dinastia, in cui sono raffigurate scene agricole e di offerte, e la tomba di Setau, un sacerdote al servizio della dea Nekhbet durante il regno di Ramsete III.

Smart Travel - Travel Guide Application

Pranzo a bordo e navigazione verso Edfu. La cittadina provinciale di Edfu, situata sulla sponda ovest del Nilo, è all’incirca equidistante da Luxor (115 km) e da Aswan (105 km). Questo piccolo centro abitativo vanta il tempio di culto meglio conservato di tutto l’Egitto, dedicato al dio dalla testa di falco Horus.

Tempio di Horus | Tempio di Horus Egitto | Il Tempio di Horus

E’ un edificio enorme, costruito in epoca tolemaica, ma secondo i canoni dell’architettura faraonica, così che consente di farsi un’idea precisa di com’era la maggior parte dei templi. Iniziato nel 237 a.C. e terminato solo 180 anni più tardi, nel 57 a.C., con la posa delle monumentali porte. Il luogo in cui sorge era considerato sacro già in epoca predinastica, quando una semplice capanna proteggeva il simulacro del dio (cioè una statua a forma di falco). Il grande complesso presenta la classica successione di ambienti sempre più piccoli e oscuri, in graduale progressione simbolica fino al buio del segreto sacrario. Le pareti,coperte d’incisioni, rivelano cerimoniali e riti occulti dai quali il pubblico era escluso, oltre a ricette per profumi e unguenti di destinazione sacrale, formule magiche, utili all’interpretazione delle concezioni religiose egizie. Cena a bordo e pernottamento.

6° Giorno: Edfu – Kom Ombo

Prima colazione. Visita a Gebel El SILSILA , in arabo significa “il monte della catena”, questo sito riveste una notevole importanza sin dall’epoca dell’Antico Regno, per il suo ruolo di zona limitrofa tra Egitto e Nubia e per delle importanti cave di pietra presenti nel suo territorio, che sarebbero state sfruttare da greci e romani in successivi periodi di dominazione.

Archaeology Of The Ancient Egyptian Working Man: The Gebel el-Silsila Quarries - EgyptToday

Nella zona sono state rinvenute numerose iscrizioni, stele e una sfinge incompiuta attribuibile ad Amenothep III. Cappelle rupestri sono state rinvenute insieme ad un tempio consacrato a Horemheb, costruito in memoria della sua vittoria contro i Nubiani.

Pranzo a bordo e navigazione verso Kom Ombo.

Visita del tempio dedicato alle due Divinità Haroeris, il Dio Falco, e Sobek, il Dio Coccodrillo. Case dalle facciate colorate, campi di canna da zucchero, orti e aranceti. E’questo il cuore della Nuova Nubia, territorio a nord di Assuan che, in seguito alla costruzione della Diga Alta e alla creazione del grande lago Nasser, ha accolto buona parte dei rifugiati nubiani. La Valle del Nilo, qui stretta tra aride pareti rocciose, si apre improvvisamente, occupando il fondo di un antico lago. Nel cuore della fertile area sorge Kom Ombo, centro agricolo con un grande zuccherificio.

Kôm Ombo Attività per gruppi: il MEGLIO del 2022 - Cancellazione GRATUITA | GetYourGuide

Il luogo è celebre per le imponenti rovine di un tempio, costruito sulla piatta cima di una collina, unico esempio in Egitto di complesso monumentale dall’aspetto di acropoli : questo è il Tempio di Sobek e Haroeris. Aristocratica e solenne l’immagine di questo antico complesso che domina i campi coltivati e le acque del Nilo. Fu costruito in epoca tolemaica e la particolarità del tempio è quella di essere un edificio”doppio”, che unisce allo schema tolemaico classico il dualismo di molti elementi, con due entrate, una doppia fila di porte parallele e un duplice santuario, realmente separato da un muro divisorio. Questo si deve al fatto che il tempio è contemporaneamente dedicato a due divinità differenti: la parte meridionale è consacrata a Sobek, dio coccodrillo, mentre quella settentrionale al dio guaritore Haroesis, Horus il Grande dalla testa di falco.

Cena a bordo. Pernottamento.

7° Giorno: Kom Ombo – Awsan

Prima colazione. Navigazione verso Awsan. Pranzo a bordo.

Visita alle cave di granito e all’obelisco incompiuto.

Dopo pranzo vi attende la visita all’isola di File con il suo magnifico tempio di Iside che stregano e affascinano i visitatori sin dall’epoca tolemaica, alla quale risale la costruzione di gran parte del complesso.

Aswan City Information | Travel To Egypt

Dopo la costruzione della prima diga di Aswan, il livello delle acque salì e queste cominciarono a lambire e a montare intorno al tempio, sommergendolo per metà dell’anno, quando ai turisti non restava che ammirarne la presenza indistinta al di sotto dell’acqua trasparente. Una volta capito che la nuova Grande Diga avrebbe sommerso File per sempre, l’UNESCO e le autorità egiziane organizzarono un’operazione massiccia (1972-80) per smontare i templi e ricollocarli i sulla vicina isola di Aglika, che venne sistemata in modo da assomigliare al sito originale.

Aswan Philae temple, High Dam, Unfinished Obelisk Private Tour , Assuan - 2022 - Viator

Dopo qualche anno però cominciò ad affiorare una forte umidità ai basamenti delle strutture architettoniche perché il terreno, su cui erano stati posti, cedeva per il peso; si dovette quindi intervenire con con efficaci e prolungati sistemi di consolidamento ed oggi la nuova File è in posizione magnifica, come un gioiello nel lago azzurro. Il complesso del tempio è una splendida fusione di architettura egizia e greco-romana e si armonizza perfettamente con l’ambiente.

Top 10 tourist attractions in Aswan - EgyptToday

Gita sul Nilo in feluca passando davanti al mausoleo dell’Agha Khan, (non andiamo sull’inflazionata isola Elefantina) per visitare l’isola di Soheil    e il villaggio nubiano :

Villaggio nubiano - Gharb Soheil, cosa vedere e come arrivare

Il villaggio nubiano

ma con le visite a questi magnifici templi ,ha termine la giornata; gli ultimi raggi di sole al tramonto ci accompagnano verso il rientro a bordo lasciandoci stupefatti per tutte le testimonianze della grande Civiltà egizia che abbiamo visto e ammirato durante questi giorni di viaggio.

Cena a bordo. Pernottamento.

8° Giorno: Aswan 

Prima colazione a bordo e sbarco dalla motonave. Ultimazione visite in questa zona e partenza per Abu Simbel. Sistemazione in hotel. Spettacolo di suoni e luci al Tempio di Abu Simbel.

Pranzo e cena inclusi.

Abu Simbel, visita al grandioso complesso monumentale costituito dal Grande Tempio di Ramses (o Ramsete) II e il Tempio di Hathor. Ma facciamo un passo indietro per meglio capire i fatti che hanno determinato l’attuale situazione nella Bassa Nubia. Oggi la Bassa Nubia può essere citata a pieno titolo come uno degli esempi più evidenti dell’intervento dell’uomo sull’ambiente, intervento che può modificare in profondità l’assetto originario, creando paesaggi del tutto nuovi. Di colpo apparve chiaro anche all’opinione pubblica: la costruzione della Diga Alta di Assuan avrebbe sommerso nella Bassa Nubia un’ampia fascia della Valle del Nilo, cancellando di colpo non solo campi e villaggi, ma anche straordinarie testimonianze dell’Egitto faraonico.
All’ondata di emozione generale seguì, l’8 marzo 1960, un solenne appello lanciato dall’UNESCO, che conferì al problema una dimensione mondiale e mise in moto una serie d’interventi finanziari e scientifici decisivi.

Gita con pernottamento ad Assuan da Luxor con visita al Tempio di Abu Simbel - 2022 - Viator

La motivazione fondamentale per la visita di questa regione del Sud Egitto rimane tuttavia legata a quei 14 grandiosi templi e monumenti che, disseminati lungo questo tratto della Valle del Nilo e condannati a essere inghiottiti dal lago, sono stati invece smontati e ricostruiti al riparo dalle acque. Si tratta di uno straordinario patrimonio storico e artistico, che merita un’attenta visita anche perché immagine chiarissima dell’ideologia politico-religiosa della società che lo produsse. Questa tocca il vertice nel Grande Tempio di Abu Simbel, dove il faraone appare divinizzato già in vita e compare con dignità e dimensione pari a quelle delle massime divinità del Paese. Impossibile, però, non correre col pensiero anche alla grandiosa opera di salvataggio e all’eccezionale tecnologia che la rese possibile. Un lavoro davvero difficile e complesso, che idealmente richiama le fatiche ciclopiche sostenute dagli antichi costruttori di questi templi. Dopo aver scartato numerosi progetti troppo audaci e di difficile realizzazione, venne approvato il progetto dello scultore egiziano Ahmad Osmad che prevedeva di tagliare in numerosi blocchi i templi e di ricomporli, come un enorme puzzle, in un luogo più sicuro, poco distante dal sito originale. I lavori iniziarono nella primavera del 1964 quando il lago Nasser aveva raggiunto un’altezza tale che i templi dovettero essere pro-tetti da delle paratie. I due templi furono divisi, rispettivamente, in 807 e 235 blocchi del peso massimo di 20 tonnellate e accuratamente numerati. I tagli dei vari blocchi vennero eseguiti in modo da essere il meno visibili possibile una volta ricomposti. I due edifici furono quindi ricomposti in una posizione 65 m più in alto e 200 m verso l’interno rispetto all’originale (ciò ha ritardato, di qualche minuto, il raggio di sole che penetra all’interno del tempio illuminando la statua del faraone, e questo avviene due volte all’anno: il 21 febbraio – giorno della nascita di Ramesse II e il 22 ottobre – il giorno della sua incoronazione). Per dare solidità al complesso i due templi furono fissati ad una struttura di cemento armato quindi ricoperti da cupole di cemento con una campata rispettivamente di 50 e 24 m con all’interno uno spazio libero di 19 e 7 m, spazi destinati a contenere varie infrastrutture turistiche. Per eseguire questi”faraonici”lavori furono impegnate circa 2000 maestranze tra le quali avevano un ruolo rilevante e deli- cato numerosi tagliatori delle cave di marmo di Carrara, che eseguirono i tagli per dividere in blocchi i due monumenti. I lavori furono completati nell’estate del 1968, cioè dopo soli 4 anni.

Entrambi i templi sono stati costruiti durante il regno di Ramesse II (nato nel 1297 a.C., regnò dal 1278 al 1213 data della sua morte) e furono completati per il trentesimo anniversario del suo regno, cioè nel 1248 a.C.. Trenta anni per costruirli e soli 4 per smontarli e ricostruirli (è una semplice considerazione). Il tempio grande è consacrato al dio Amon-Ra di Tebe e a Harmakhis(6) di Eliopoli che erano le principali divinità dell’Alto e Basso Egitto. Inoltre, in questo luogo, si veneravano il dio Ptah di Menfi e lo stesso Ramesse II divinizzato. Nel“sacta santorum”, cioè nel fondo del Grande tempio, ci sono infatti 4 statue: (da sinistra a destra) Ptah, Amon-Ra, Ramesse II, e Harmakhis. Il tempio più piccolo è invece consacrato alla dea Hathor e alla sposa favorita di Ramesse, Nefertari divinizzata anche lei come il marito. Non si conoscono i motivi perché Ramesse II decise di far costruire i templi in questi luoghi, si è praticamente certi che la costruzione fu il principale passo per la sua completa divinizzazione, ma la scelta di erigere questi maestosi monumenti nella Nubia fu, probabilmente, dovuto al fatto di dare un forte segno del potere faraonico in queste terre molto importanti per l’economia dell’Egitto dell’epoca a causa delle miniere di rame e d’oro che si trovavano in questa regione.

9° Giorno Abu Simbel-Aswan-Cairo

All’alba trasferimento al Tempio  per assistere al sorgere del sole in occasione della Festa del Sole ” AD ASPETTARE DAVANTI AL  Tempio Grande di Ramsete, I PRIMI RAGGI DEL SOLE CHE ATTRAVERSANDO TUTTE LE SALE  SI  CONCENTRANO SUL VOLTO  DELLE STATUE  DEL SANTUARIO,FENOMENO CHE HA LUOGO SOLO DUE VOLTE ALL’ANNO A FEBBRAIO ED A OTTOBRE.

Il complesso di Abu Simbel è composto da due templi scavati nella roccia: il più grande è dedicato a Ramsete II, il secondo, più piccolo, a sua moglie Nefertari. Grazie all’orientamento del tempio, i raggi del Sole entrano e vanno a colpire un punto preciso per ben 20 minuti: il volto della statua del faraone. Secondo gli antichi egizi, i raggi del Sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone.

Nel corso dell’anno vengono illuminate anche altre divinità sedute nel Santuario insieme a Ramsete II deificato: Amon-Ra (padre di tutti gli dei e dio del solei) e Ra (dio del sole). Volutamente rimane escluso dal fenomeno il dio delle tenebre Seth.

La storia dice che il giorno di  febbraio fosse il giorno in cui nacque il faraone Ramsete (in questa data aveva infatti inizio l’anno civile egiziano) e  quello di ottobre quello dell’incoronazione e che per questo furono scelte queste date come importanti nella vita del Regno. Gli archeologi, invece, sostengono che il ottobre fosse la data della fine della piena del Nilo e febbraio la data del raccolto.

Abu Simbel. Il miracolo del sole

Abu Simbel e il Miracolo del Sole | Pasquale Barile

Al termine trasferimento in hotel per la prima colazione e successivamente  partenza per il rientro ad Aswan  in aeroporto e volo per il Cairo. Cena e pernottamento in hotel.

10° Giorno: – Cairo – Roma o altre città italiane

Prima colazione .Incontro con la guida e visita del nuovo  Museo Egizio, dove tra i numerosi reperti della storia faraonica si potrà ammirare la camera mortuaria meglio conservata al mondo, quella di Tutankhamon.

Dove si trova la tomba di Tutankhamon e perché si dice che sia maledetta

Trasferimento in aeroporto e volo di ritorno  in Italia Fine dei Servizi.

NB : I tempi di navigazione e l’ordine delle escursioni sono soggetti a variazioni.

 

 

Informazioni generali

La quota comprende:

  • Volo internazionale Roma -Cairo-Roma franchigia bagaglio 20 kg Egypt Air
  • 2 voli interni Cairo-Luxor e Aswan Cairo Egypt Air
  • Tutte le visite e trasferimenti con bus privato e guida egittologo in lingua italiana sistemazione a bordo della nave e trattamento di pensione completa a bordo
  • Biglietti ingressi a 3 tombe valle dei Re e Regine compresa Tomba di Nefertari
  • Più 1 pranzo a Dendera al sacco.(dalla colazione del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo giorno)
  • 6  pernottamenti a bordo Dahabeya
  • 3  pernottamenti in hotel  4**** e 5*****
  • Visite e ingressi come in programma
  • Kit da viaggio
  • Assicurazione medica annullamento (massimale 10.000,00) bagaglio (1.500,00)
  • Assicurazione Covid19

La quota non comprende:

  • Tasse aeroportuali € 375,00 ( da riconfermare all’emissione del biglietto)
  • Visto € 25,00 da pagare in loco
  • Mance per guida,autisti,e equipaggio,facchini e camerieri
  • Tutto ciò non indicato nella voce “la quota comprende”

 

N.B L’APERTURA O LA CHIUSURA DI ALCUNI SITI, SOPRATTUTTO TOMBE,DIPENDE DALLE AUTORITA’ EGIZIANE,LE QUALI ANCHE SENZA PREAVVISO,POSSONO DECIDERE DI CHIUDERE I SITI E ALCUNE TOMBE PREVISTE NEL PROGRAMMA

torna su